Montecastrilli
6 novembre 2014
Le ‘regole’ nell’insegnamento
della matematica
Rosetta Zan
Dipartimento di Matematica, Università di Pisa
[email protected]
Attività 1 (individuale)

Fai l’esempio di una regola di matematica
che in genere insegni.
Indicazioni Nazionali (p.60)
Di estrema importanza è lo sviluppo di
un’adeguata visione della matematica, non
ridotta a un insieme di regole da
memorizzare e applicare, ma riconosciuta e
apprezzata come contesto per affrontare e
porsi problemi significativi e per esplorare e
percepire relazioni e strutture che si
ritrovano e ricorrono in natura e nelle
creazioni dell’uomo.
La parola ‘regola’…

Non appartiene al linguaggio della
matematica, che ha altre parole:






Teorema
Definizione
Algoritmo
Convenzione
…
Ma appartiene al linguaggio quotidiano, e
anche a quello della pratica didattica
Le nostre domande





Cosa vuol dire “visione della matematica ridotta a un
insieme di regole da memorizzare e applicare”?
Cosa si intende per ‘regole’?
Perché nelle I.N. una “visione della matematica ridotta
a un insieme di regole da memorizzare e applicare” è
considerata negativa?
Da cosa proviene una visione di quel tipo? Da quali
esperienze? Da quali pratiche?
Come si può prevenire / scardinare tale visione?
Attività 2 (a coppie)


Riscrivete sulla scheda le 2 regole che
avete portato come esempio.
Ognuno legge l’esempio di regola fatto
dall’altro, e riconosce se a suo parere si
tratta di una regola o no, e perché.
DISCUSSIONE
Regola (dizionario Hoepli)
1.
2.
Norma dell'agire che prescrive il modo in
cui comportarsi in determinate
circostanze: trasgredire, violare, rispettare
FARE
la r.; le regole del gioco; le regole della
buona educazione
DOVERE
Nei vari campi di attività e discipline
scientifiche, precetto a cui attenersi per
raggiungere un determinato scopo o per
risolvere correttamente un problema: le
regole della matematica
Un’indagine con insegnanti
del 1° ciclo
Fai l’esempio di una regola di
matematica che in genere
insegni
Alcune tipologie di risposte
A. Spazialità: lasciare 4 quadretti tra operazione e
operazione in colonna.
B. Come procedere nella risoluzione delle
espressioni (precedenze).
C. Il perimetro è la misura del contorno.
D. La somma degli angoli interni di un triangolo è
180°.
L’uso che emerge della parola
‘regola’
A. Spazialità: lasciare 4 quadretti tra operazione e
operazione in colonna.
B. Come procedere nella risoluzione delle
espressioni (precedenze).
C. Il perimetro è la misura del contorno.
D. La somma degli angoli interni di un triangolo è
180°.
Qualcosa che si deve applicare /
osservare per risolvere un esercizio o
un problema
Proviamo a mettere un po’
d’ordine
A. Spazialità: lasciare 4 quadretti tra operazione e
operazione in colonna.
E’ una procedura che l’insegnante (o il libro di testo) decide
di far seguire all’allievo nel contesto della matematica.
Un altro esempio: quando si introduce il sistema posizionale
far colorare di colori diversi le cifre che sono in posizioni.
Non è intrinseca alla matematica, tanto che insegnanti
diversi decidono in modo diverso.
REGOLA
SOCIO-MATEMATICA
Le regole socio-matematiche
nei libri di testo
DATI
OPERAZIONI

Conseguenze di regole sociomatematiche rigide e non
motivate o condivise
I problemi sono un po’ noiosi
perché metti più tempo a disegnare
la figura, a scrivere i dati che a
risolvere il problema stesso.
(Marco, 5a primaria)
Passi
(INVALSI 2008, 5a primaria)
Maria, Renato e Fabio misurano a passi la
lunghezza della loro aula.
Maria conta 26 passi, Renata ne conta 30 e
Fabio 28.
Chi ha il passo più lungo?
DATI?
OPERAZIONE?
A. Spazialità: lasciare 4 quadretti tra operazione e
operazione in colonna.
B. Come procedere nella risoluzione delle
espressioni (precedenze).
C. Il perimetro è la misura del contorno.
D. La somma degli angoli interni di un triangolo è
180°.
Una domanda chiave per
mettere un po’ d’ordine è:
B. Come procedere nella risoluzione delle
espressioni (precedenze).
C. Il perimetro è la misura del contorno.
D. La somma degli angoli interni di un triangolo è
180°.
PERCHE’?
B. Come procedere nella risoluzione delle
espressioni (precedenze).
Perché in un’espressione si eseguono prima
moltiplicazioni e divisioni e poi addizioni e
sottrazioni?
In altre parole perché:
3 + 4 x 5 = 3 + 20 =23
e non:
3 + 4 x 5 = 7 x 5 = 35
?
CONVENZIONE
C. Il perimetro è la misura del contorno.
Perché il perimetro è la misura del contorno?
Perché un numero primo è divisibile solo per se
stesso e per 1?
Perché un triangolo è un poligono di 3 lati?
DEFINIZION
D. La somma degli angoli interni di un triangolo è
180°.
Perché la somma degli angoli interni di un
triangolo è 180°?
Si può dimostrare, a partire da altre
proprietà geometriche.
In un triangolo rettangolo la somma delle aree dei
quadrati costruiti sui cateti AB e AC è uguale
all'area del quadrato costruito sull'ipotenusa BC.
TEOREMA
In mancanza di INDICATORI LINGUISTICI può
non essere evidente se un enunciato è una
‘proprietà’ o una ’definizione’
Il perimetro è la misura del contorno.
La somma degli angoli interni di un triangolo è 180°.
si può rendere trasparente che si
tratta di una definizione
La misura del contorno si chiama perimetro.
Far comprendere agli allievi:
REGOLA
SOCIO-MATEMATICA
CONVENZIONE
DEFINIZIONE
TEOREMA
…richiede strategie didattiche
diverse!
La parola ‘regola’:

Non permette di cogliere la diversità dei
perché (regola socio-matematica,
convenzione, definizione, teorema)
Attività 3 (a coppie)
Per ognuno degli esempi di ‘regola’ che
avete dato, riconoscete di che tipo di
affermazione si tratta:
Convenzione
Definizione
Teorema
Regola socio-matematica
…

La parola ‘regola’:

Non permette di cogliere la diversità dei
perché (regola socio-matematica,
convenzione, definizione, teorema)
Ma soprattutto insegnare ‘regole’:
•
Trasforma i problemi in esercizi, in quanto
si individua per ogni situazione cosa deve
fare l’allievo
Un numero è divisibile per 3 se e solo se
la somma delle sue cifre è divisibile per
3.
“FATTO”
MATEMATICO
diventa
Per vedere se un numero è divisibile per
3 bisogna sommare le sue cifre: se
questa somma è divisibile per 3, lo è
anche il numero di partenza.
comportamento da
seguire
REGOLA
In un triangolo rettangolo la somma delle
aree dei quadrati costruiti sui cateti AB e
AC è uguale all'area del quadrato
costruito sull'ipotenusa BC.
2
2
2
a
=
b
+
c
In formula:
Per trovare l’ipotenusa BC di
un triangolo rettangolo
conoscendo i cateti AB e AC
bisogna… 2
2
a = b +c
Per trovare il cateto AC
conoscendo l’ipotenusa BC e
l’altro cateto AB bisogna…
b = a2 - c2
B
C
A
“FATTO”
MATEMATICO
REGOLE
Per trovare il cateto AB
conoscendo l’ipotenusa BC e
l’altro cateto AC bisogna…
c = a 2 - b2
Questo succede anche con le
definizioni
PESO LORDO = PESO NETTO + TARA
Per trovare il peso lordo si
deve fare:
PESO NETTO + TARA
Per trovare il peso netto si
deve fare:
PESO LORDO - TARA
…tante e diverse, a seconda dell’obiettivo
“FATTO”
MATEMATICO
REGOLA
…REGOLE
Per trovare la tara si deve fare:
PESO LORDO – PESO NETTO
I ‘FATTI’ DELLA
MATEMATICA
Teorema di
Pitagora
Proprietà
delle potenze
Area del rettangolo:
A=bxh
Criterio di
divisibilità per 3
DIVENTANO
-
REGOLE
dovere
fare
…
Definizione di
multiplo
Attività 4 (a coppie)

Per ognuno degli esempi di ‘regola’ che
avete dato, riconoscete se l’enunciato è
formulato come ‘regola’, o se si riconosce
che tipo di enunciato è.
livello
struttura
Due approcci diversi





INSEGNARE LE
REGOLE
sorvolando
sui fatti
Nono livello strutturaFare
clic
per modificare gli
 INSEGNARE I
stili del testo dello
‘FATTI’…
… schema
e come
utilizzarli
Fate clic per modificare il
Fate clic per modificare il
che
le
originano
in
vista
di un
formato del testo della
formato del testo della
struttura
struttura
ignorando
i perché obiettivo
Secondo
 Secondo livello struttura
di tali
fattilivello struttura  competenze
Terzo
livello
Terzo livello
spesso
ignorando
struttura
struttura
anche leQuarto
relazioni:
livello
 Quarto livello



Conseguenze:
 fra regole
e fatti
struttura
struttura
enfasi sul ricordare, invece che sul riflettere, ragionare
 Quinto livello
 Quinto livello
fra
le regole
-  la
regola
enfatizza
il ’dover fare’, nei 2aspetti:
agire e
struttura
struttura
dovere
 Sesto livello
livello
la matematica
è percepita come insieme diSesto
regole
struttura
struttura
Le voci degli allievi
•
ricordare
La geometria a me non piace perché
bisogna ricordarsi tutte le formule,
calcolarle, disegnare la figura, metterci la
base e l’altezza, insomma bisogna
ricordarsi tutto. (Alessandro, 5a primaria)
(…) si applica la memoria a ricordare
regole e formule che, a volte, servono
nella vita. (Giovanni, 5a primaria)
Un giorno c’era l’interrogazione delle regole fatte a
scuola il giorno prima e nonostante che avevo
studiato alcune cose non me le ricordavo e così ci
ho preso buono. (Sara, 5a primaria)
Inoltre in questi anni, che la matematica sta
diventando un po complicata non riesco a
ricordare tutte le regole e tutte le altre cose
perfettamente. (Martina, 5a primaria)
La visione della matematica come insieme di regole
da ricordare influisce sull’atteggiamento che l’allievo
costruisce verso la disciplina.
Il mio rapporto con la matematica è molto peggiorato
perché bisogna ricordarci le regole e come si
svolgono gli esercizi. (Michele, 2a secondaria di 1°
grado)
La cosa proprio che non sopporto della
matematica sono il PESO-NETTO, PESO
LORDO e TARA, perché a me non mi sono
mai piaciute le regole. (Caterina, 5a primaria)
Non mi piace tantissimo, prima di tutto
perchè devo imparare tutte le regole.
(Davide, 1a secondaria di 1° grado)
Le voci degli allievi
•
•
ricordare
si deve, bisogna,
…
La matematica è un dovere che
bisogna sempre rispettare e fare.
(Alice, 4a primaria)
A me fanno un po’ di confusione tutte
le regole che bisogna rispettare.
(Claudio, 5a primaria)
Non mi piace perché ci sono un mare di regole che
per fare un operazione piccina picciò: devi dividere un
numero per l’altro, devi togliere il numero che c’era
prima e così via. Poi se ti dimentichi una regola sono
guai! Non solo sbagli tutto ma ti prendi pure una
predica dalla professoressa.
(Eleonora, 1a secondaria di 1° grado)
Di recente abbiamo affrontato l’argomento sulle
frazioni, sono abbastanza “complicate”, devi
semplificare, per le moltiplicazioni, non ne parliamo
che è meglio, si devono semplificare il numeratore
con il denominatore dell’altra frazioni, la divisione la si
deve transformare in moltiplicazione, l’addizione e la
sottrazione si possono svolgere normalmente solo
quando hanno il denominatore uguale se no si trova il
m.c.m. (Francesco, 1a secondaria di 1° grado)
I FATTI
REGOLE
RAGIONARE
RICORDARE
RIFLETTERE
AGIRE
Conseguenze 1.
Cosa succede di fronte a una situazione che
non è affrontabile con una ‘regola’…
…cioè di fronte a un problema?
INVALSI
OCSE PISA
GARE, GIOCHI MATEMATICI…

Passi
(INVALSI 2008, 5a primaria)
Maria, Renato e Fabio misurano a passi la
lunghezza della loro aula.
Maria conta 26 passi, Renata ne conta 30 e
Fabio 28.
Chi ha il passo più lungo?
Conseguenze 2
Cosa succede se l’allievo è convinto di non
ricordare la regola ‘giusta’ per quella
situazione?
Alessandro
Trovare l’area di un rettangolo, sapendo
che il perimetro è 126 cm, e l’altezza è 3/4
della base.
…e non conclude
“a questo punto non so,
cioè non mi ricordo bene le formule…”
Nicola
 7x  7
2


I.: ‘Perché invece di ricordarti cosa devi
fare, non provi a risolverla da solo?’
N.: ‘La matematica è fatta di regole ben
precise che vanno seguite, non ci si può
inventare nulla. I problemi si risolvono
seguendo quelle regole e io, ora, non mi
ricordo
come
si
risolvono
le
disequazioni.’
Il successo in matematica

Per aver successo:



bisogna rispettare le regole ‘sociomatematiche’
studiare e memorizzare le altre regole
Chi ‘trasgredisce’…



viene considerato un allievo di basso
rendimento / livello
si convincerà di essere inadeguato
…poi magari fa bene alle gare, all’INVALSI, in
compiti non standard
livello
struttura
Due approcci
diversi
Nono livello strutturaFare




INSEGNARE LE
REGOLE
Fate clic
per modificare
il
sorvolando
sui fatti
formato del testo della
che
le originano
struttura
ignorando
i perché
 Secondo livello
struttura
di taliTerzo
fattilivello
struttura
spesso ignorando
 Quarto livello
anche lestruttura
relazioni
Quinto livello
fra:




regole e
regole


struttura
fatti
Sesto livello
struttura
clic per modificare gli
stili del testo dello
 INSEGNARE I
schema
‘FATTI’…
clic
per utilizzarli
modificare il
… Fate
e come
formato del testo della
in vista
strutturadi un
obiettivo
 Secondo livello struttura
Terzo
livello
 costruire
COME?
struttura
competenze



Quarto livello
struttura
 Quinto livello
struttura
 Sesto livello
struttura
livello
struttura
Due approcci
diversi
Nono livello strutturaFare




INSEGNARE LE
REGOLE
Fate clic
per modificare
il
sorvolando
sui fatti
formato del testo della
che
le originano
struttura
ignorando
i perché
 Secondo livello
struttura
di taliTerzo
fattilivello
struttura
spesso ignorando
 Quarto livello
anche lestruttura
relazioni
Quinto livello
fra:




regole e
regole


struttura
fatti
Sesto livello
struttura
clic per modificare gli
stili del testo dello
 INSEGNARE I
schema
‘FATTI’…
clic
per utilizzarli
modificare il
… Fate
e come
formato del testo della
in vista
strutturadi un
obiettivo
 Secondo livello struttura
Terzo
livello
 costruire
COME?
struttura
competenze
Come insegnare i ‘fatti’:


•
•

Quarto livello
Laboratorio,
Argomentare
struttura
Come insegnare
a
 Quinto livello
utilizzarli in vista
di un
struttura
obiettivo: Problem
solving
 Sesto livello
struttura
La matematica è una materia in
cui bisogna riflettere molto e
capire perché esiste quella
regola. (Marco, 5a primaria)
FINE 1° incontro
I ‘FATTI’ DELLA
MATEMATICA
Teorema di
Pitagora
Area del rettangolo:
A=bxh
•
•
Proprietà
delle potenze
…..
Criterio di
divisibilità per 3
Hanno un perché.
Sono caratterizzati da relazioni che li
legano fra loro.
La matematica

I ‘fatti’ della matematica si DIMOSTRANO,
a partire da altri ‘fatti’
L’approccio alla dimostrazione si costruisce
fin dal primo ciclo, con l’argomentazione
Significato della scrittura
decimale:
247 = 2x100 + 4x10 + 7x1
…
100:3 dà resto 1
10:3 dà resto 1
1:3 dà resto 1
Divisione a:b con resto
a=bq+r
Proprietà della divisione
Definizione di divisibilità
200:3 dà lo stesso resto di 2
40:3 dà lo stesso resto di 4, cioè
1
7:3 dà lo stesso resto di 7, cioè 1
La somma dei resti ha lo
stesso resto della somma
delle cifre di partenza.
Criterio di divisibilità per 3
Un numero scritto nel sistema decimale
è divisibile per 3 se e solo se la somma
delle sue cifre è divisibile per 3.
Indicazioni Nazionali (p.60)
(…) la matematica (…) contribuisce a
sviluppare la capacità di comunicare e
discutere, di argomentare in modo corretto,
di comprendere i punti di vista e le
argomentazioni degli altri.
La matematica


I ‘fatti’ della matematica si DIMOSTRANO,
a partire da altri ‘fatti’
Fra i ‘fatti’ della matematica ci sono gli
algoritmi, cioè sequenze di istruzioni
per il raggiungimento di un obiettivo
(esempio: l’algoritmo dell’addizione,
della moltiplicazione, ecc.)
La matematica



I ‘fatti’ della matematica si DIMOSTRANO,
a partire da altri ‘fatti’
Fra i ‘fatti’ della matematica ci sono gli
algoritmi, cioè sequenze di istruzioni
per il raggiungimento di un obiettivo
(esempio: l’algoritmo dell’addizione,
della moltiplicazione, ecc.)
I ‘fatti’ della matematica fanno
riferimento a DEFINIZIONI
COMPITO
PROBLEMA
ESERCIZIO
L’insegnante
introduce un
concetto, una
procedura…
Ruolo diverso dell’errore
Popper
‘Evitare errori è un ideale meschino: se non
osiamo affrontare problemi che siano così
difficili da rendere l’errore quasi inevitabile, non
vi sarà allora sviluppo della conoscenza. In
effetti, è dalle nostre teorie più ardite, incluse
quelle che sono erronee, che noi impariamo di
più. Nessuno può evitare di fare errori; la cosa
più grande è imparare da essi.‘
COMPITO
PROBLEMA
ESERCIZIO
L’insegnante
introduce un
concetto, una
procedura…
Ruolo diverso dell’errore
Idea diversa di SUCCESSO
Indicazioni Nazionali (p.60)
(…) la matematica (…) contribuisce a sviluppare
la capacità di comunicare e discutere, di
argomentare in modo corretto, di
comprendere i punti di vista e le
argomentazioni degli altri.
La matematica
•

I ‘fatti’ della matematica si DIMOSTRANO, a
partire da altri ‘fatti’
Fra i ‘fatti’ della matematica ci sono gli
algoritmi, cioè sequenze di istruzioni per il
raggiungimento di un obiettivo (esempio:
l’algoritmo dell’addizione, della
moltiplicazione, ecc.)
La matematica
•


I ‘fatti’ della matematica si DIMOSTRANO, a
partire da altri ‘fatti’
Fra i ‘fatti’ della matematica ci sono gli
algoritmi, cioè sequenze di istruzioni per il
raggiungimento di un obiettivo (esempio:
l’algoritmo dell’addizione, della
moltiplicazione, ecc.)
I ‘fatti’ della matematica fanno riferimento
a DEFINIZIONI matematiche
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presentazione Zan incontro 6 Noivembre 2014