POLITECNICO DI MILANO
Flusso per la Creazione
Automatica di Controllori
per la Riconfigurazione
Dinamica
Andrea Cuoccio : [email protected]
Paolo Roberto Grassi : [email protected]
Relatore: Prof. Donatella SCIUTO
Correlatore: Ing. Marco Domenico SANTAMBROGIO
Indice
Obiettivi
Supporto per la riconfigurazione interna
Internal Configuration Access Port
Problematiche dei controller attuali
DRESD Reconfiguration Controller
Definizione del modello del DRC
Modellizzazione del buffer e prime relazioni
Presentazione del flusso
Definizione dei vincoli
Comportamento a fronte dei vincoli imposti
Risultati sperimentali
Conclusioni
Sviluppi futuri
2
Obiettivi
Definizione del flusso per la creazione automatica di
controllori per la riconfigurazione
Obiettivi generali
Aumento della portabilità del controllore della
riconfigurazione interna
Identificazione delle metriche che permettono di
personalizzare il controllore
Obiettivi specifici
Creazione di un controller adattabile al contesto
Identificazione un modello che descrive in modo
parametrico il comportamento del controllore
3
ICAP : Internal Configuration Access Port
Porta interna all’FPGA
attraverso la quale si può
accedere al registro di
configurazione del
dispositivo
Presente sulle FPGA delle
famiglie Virtex-II, Virtex-II
Pro, Virtex 4 e Virtex 5
Necessita di un controller
che gestisca il flusso di dati
da e verso il bus di sistema
4
Controller attuali
5
OPB HWICAP
ICAP DRESD
Interfaccia
OPB slave
PLB slave
Dimensione
pacchetti
32 bit
8 bit
Protocollo
Lettura ,modifica e
scrittura
Invio diretto del
bitstream all’ICAP
Memoria
512 Byte usati come
cache
Non necessita di
memoria
Problematiche dei controller attuali
6
Caratteristica
Svantaggio
Una sola interfaccia fissa
• Scarsa flessibilità nella scelta
del bus
• Eventuali ritardi in caso si debba
attraversare un bridge
Funzionamento a 8-bit
dell’ICAP_DRESD
Rallentamento nel processo di
invio del bitstream
Protocollo read-modify-write
dell’OPB_HWICAP
Processo di scrittura molto
rallentato dalle varie operazioni
di modifica dei frame
Utilizzo di una memoria di tipo e
grandezza fissate
Scarsa flessibilità nella scelta del
tipo di memoria da utilizzare
DRESD Reconfiguration Controller
Interfacce su bus:
PLB slave
OPB slave
Dimensione
pacchetti: 32 bit
Protocollo: invio
diretto dei
bitstream
Dimensione memoria variabile
Possibilità di scegliere come implementare la memoria:
Slice
BRAM
7
Definizione del Modello del DRC
Il DRC è definito da due parametri:
•
Throughput di Riconfigurabilità (TDRC)
•
Occupazione di Area (A)
RELAZIONI FONDAMENTALI:
Nessuna formula prende in considerazione il
throughput dell’ICAP. Secondo queste
relazioni, esso può crescere all’infinito.
8
Definizione del Modello del DRC
Formula del Throughput definitiva:
9
Flusso Operativo di DRCgen
Vincoli
Throughput di Riconfigurabilità
Occupazione di Area
10
Risultati Sperimentali Occupazione Area
Buffer in Slice
Dimensione Buffer
(Byte)
Occupazione Area OPB
(Slice)
Occupazione Area PLB
(Slice)
4
79
95
8
119
130
16
161
179
32
275
300
64
525
543
128
981
990
Buffer in BRAM
11
Dimensione Buffer
(Byte)
Occupazione Area OPB
(Slice)
Occupazione Area PLB
(Slice)
512 (1 BRAM)
106
120
1024 (2 BRAM)
116
131
2048 (4 BRAM)
120
141
4096 (8 BRAM)
129
144
8192 (16 BRAM)
154
169
Risultati Sperimentali Throughput
Throughput
Bus
(MByte/sec)
Dimensione
Bitstream
(Byte)
Dimensione
Buffer
(Byte)
Throughput
Simulazione
(Mbyte/sec)
Throughput
Teorico
(Mbyte/sec)
50
4000
400
55,7
55,62
50
4000
1000
66,76
66,7
50
8000
400
52,62
52,63
50
8000
2500
72,74
72,72
50
16000
400
51,29
51,28
50
16000
5000
72,74
72,72
50
16000
10000
100
100
Ticap = 100 MByte/Sec
12
Conclusioni
Modellizzazione parametrica del DRC
Individuazione delle metriche che descrivono lo scenario
di riconfigurazione
Creazione di un controllore altamente customizzabile
Flusso di analisi degli scenari in grado di individuare la
configurazione migliore del DRC mediante utilizzo del
modello
Implementazione software del modello
Massimizzazione del rapporto Throughput/Area nello
scenario di riconfigurazione
13
Sviluppi futuri
Inserimento del DMA nel DRC
Aumento del throughput di ingresso
Indipendenza dal processore nel trasferimento da
memoria dei bitstream
Inclusione di BiRF con meccanismo di caching
Possibilità di rilocazione dinamica
Compressione dei bitstream
14
Domande
Grazie per l’attenzione
15
Scarica

ThesisCuoccioGrassi_2007_IT