La rivelazione dei Raggi Cosmici - Un percorso didattico per vedere l'invisibile.
- Vittorio Napoli - 2006/2007 IPRASE
Il dualismo onda-corpuscolo
Onde e particelle (fotoni)
La radiazione elettromagnetica può essere
descritta sia da un modello ondulatorio sia
da un modello corpuscolare
a seconda delle sue manifestazioni.
Onda
Per comprendere i fenomeni di interferenza
e di diffrazione occorre rappresentare
la radiazione come un’onda
Interferenza tra onde
Diffrazione di onde
Capacità delle onde di girare intorno agli ostacoli:
Particella (fotone)
La ionizzazione e l’effetto fotoelettrico
richiedono la rappresentazione delle onde
come un flusso di particelle dette fotoni.
Ionizzazione
Tracce di ionizzazione di un evento indotto
dall'interazione di un raggio cosmico
su nucleo di argon nell'interno del prototipo
da 3 ton in funzione al CERN.
Si possono distinguere una coppia (e+,e-)
in alto a sinistra,
un muone che si arresta e decade in elettrone
al centro ed uno sciame elettromagnetico a destra.
Effetto Fotoelettrico
Interferenza della luce
Un fascio di luce che incide su uno schermo dotato di
2 fenditure produce una figura di interferenza:
Interferenza della luce
Fascio laser (rosso) che incide su uno schermo dotato
di 2 fenditure e figura di interferenza (giallo):
Onde e particelle (fotoni)
Un’onda di frequenza,  ( o di lunghezza d’onda, ) è
composta da fotoni il cui numero ne determina
l’intensità, la cui energia è data dalla relazione:
E = h = hc/
e la cui polarizzazione dipende dallo spin dei singoli
fotoni.
dove h = 6.626 10-34 Js (cost. di Planck)
Analisi dell’esperimento di
interferenza con due fenditure
Esperimento fatto con “proiettili classici”
P1
Proiettili classici
x
Schermo
x
x
Parete assorbente
P2
P12 =P1 +P2
Analisi dell’esperimento di
interferenza con due fenditure
Esperimento fatto con onde classiche
Analisi dell’esperimento di
interferenza con due fenditure
Esperimento fatto con elettroni: (o anche fotoni, protoni, neutroni, atomi)
La figura di interferenza si forma lentamente, man
mano che, uno per volta, gli elettroni si accumulano
sullo schermo.
500 elettroni (simul.)
1500 elettroni (simul.)
2500 elettroni (simul.)
Diffrazione degli elettroni
De Broglie (1923): anche le “particelle” sono “onde”
Raggi X
Elettroni
p=h/
=h/p
Davisson e Germer 1927
Principi di complementarità e
indeterminazione
P'1
Elettroni
sorgente
luminosa
x
Schermo
x
x
Parete assorbente
P'2
P12 =P'1 +P'2
Principio di complementarità
In ogni esperimento una particella manifesta
o proprietà corpuscolari oppure ondulatorie,
e ciascun comportamento esclude l’altro.
p = h/
E = h
p = momento della quantità di moto
E = energia
 = frequenza
h = 6.28 10-34 Js (costante di Planck)
Principio di complementarità
Un classico modo per spiegare visivamente
la complementarietà è usare un'immagine
come questa:.
Può essere un vaso o due volti ma non è
mai simultaneamente entrambe le cose.
Principio di indeterminazione
Non si può misurare nello stesso momento
con arbitraria precisione la posizione e la
quantità di moto di una particella.
xp x  h
x  posizione
px  momento
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2006_10_16 Onda-Corpuscolo 1.5.ABBREVIATA