Prof. Massimo Lazzari IMPIANTI E STRUTTURE Corso di Laurea in PAAS 1 MASTITE E LAVAGGIO 2 Struttura della mammella 3 PROBLEMA SANITARIO: MASTITE VACCA Anatomia Difese intramammarie Stadio di lattazione Età INFEZIONE tossine fattori di virulenza resistenza ai germi AMBIENTE Management Clima Alimentazione Cow Confort Impianto mungitura 4 REQUISITI IGIENICO-SANITARI DEL LATTE CRUDO DI VACCA Per la produzione di: latte alimentare trattato termicamente, latte fermentato, cagliato, gelificato o aromatizzato e di creme Tenore in germi (1) a +30°C non superiore/ml 100.000 Tenore in cellule somatiche (2) non superiore/ml 400.000 Residui di medicinali veterinari Per la produzione di: prodotti a base di latte LMR(3) Reg. (Cee) 2377/90 Fino al 31/12/97 dall'1/1/98 Tenore in germi (1) a +30°C non superiore/ml 400.000 100.000 Tenore in cellule somatiche non superiore/ml 500.000 400.000 Residui di medicinali veterinari LMR(3) Reg. (Cee) 2377/90 Per la produzione di: prodotti al "latte crudo" Tenore in germi (1) a +30°C non superiore/ml 100.000 Tenore in cellule somatiche non superiore/ml 400.000 n (unità campionarie)=5 m (valore min di batteri)=500 Staphylococcus aureus/ml M (valore max di batteri)=2.000 c (unità camp tra m e M)=2 Residui di medicinali veterinari LMR (3) Reg. (Cee) 2377/90 (1) Germi: media geometrica di 2 prelievi al mese per 2 mesi. (2) Cellule somatiche: media geometrica di 1 prelievo al mese per 3 mesi. (3) Limite massimo di residui. 5 6 Il sistema immunitario interviene mediante le cellule somatiche per eliminare i micro-organismi guarigione mastite clinica mastite subclinica 7 PROBLEMA SANITARIO: MASTITE 8 Interventi • • • • A livello di stalla A livello di impianto A livello di routine di mungitura A livello di pratiche di igiene del mungitore 9 Il BackFlushing • Dopo il distacco del gruppo •Acqua in controcorrente •Soluzione disinfettante •Asciugatura (optional) 10 Il BackFlushing 11 Risultati 12 Il lavaggio dell’impianto Depositi nell’Impianto: •Molli: grassi e altri residui del latte (colore giallo) •Duri: pietra di latte, colore dipende dai minerali presenti 13 Il lavaggio dell’impianto Le variabili, relative al lavaggio, che si possono incontrare e guidare sono: • le caratteristiche chimico - fisiche delle acque di lavaggio utilizzate in allevamento (durezza e eventuale uso di addolcitori); • la temperatura d’utilizzo e d’esercizio; • la portata del fluido di lavaggio in funzione del diametro e, quindi, del volume delle condutture; • l’effetto meccanico della/e soluzione di lavaggio (formazione di tappi, velocità e turbolenza della soluzione); • i tempi di contatto e ricircolo. 14 Il lavaggio dell’impianto •Manuale, nel caso di impianti di piccola dimensione (a carrello, a secchio) •Automatico: con lavatrice; gestione automatica dei cicli di lavaggio; prelievo automatico del detergente. 15 Il lavaggio dell’impianto Tubo lungo del latte Conduttura di lavaggio 16 Il lavaggio dell’impianto Cicli di lavaggio: •Risciacquo: 3-5 min con sola acqua tiepida (30-50°C) •Ricircolo: 10-15 min con acqua calda (+ 60°C) + composti detergenti + composti disinfettanti •Risciacquo finale: Acqua fredda •Asciugatura 17 Il lavaggio dell’impianto •Normalmente, per tutte le mungiture, si utilizza una soluzione alcalina, abbinata a un disinfettante, alternandola con una soluzione acida, una o due volte la settimana in relazione alla durezza dell’acqua. •Alcuni alternano lavaggio acido e alcalino nello stesso giorno (sera mattina) utilizzando una quantità di prodotti inferiori. 18 19 PARTE ORGANICA TENSIOATTIVI: Agiscono in 3 fasi, abbassando la tensione superficiale dell’acqua: penetrano nello sporco, lo emulsionano e lo portano in sospensione. OSSIDANTI: Vengono utilizzati per potenziare l’efficacia di lavaggio di molti detergenti alcalini (es.: sodio ipoclorito, perborato di sodio, perossido di idrogeno). COMPLESSANTI E SEQUESTRANTI: Formano con gli ioni calcio e magnesio, responsabili della durezza dell’acqua, dei complessi solubili, evitando la precipitazione dei sali di calcio e magnesio sulla superficie degli impianti (es.: EDTA , fosfati e fosfonati). INIBITORI DI CORROSIONE: Formano dei film protettivi che preservano le superfici dagli attacchi chimici durante il processo di lavaggio. La loro efficacia è limitata ad un intervallo di pH e agiscono in modo selettivo. (es.:l’inibitore indicato per lo zinco è diverso da quello richiesto per il ferro). ANTISCHIUMA: Facilitano il risciacquo. 20 Efficacia dei disinfettanti 21 Il lavaggio dell’impianto Lasciare la soluzione disinfettante?? 22 La maggior parte di prodotti di lavaggio oggi in commercio è composta come segue: – per i lavaggi detergenti disinfettanti alcalini, il prodotto base è la soda (idrossido di sodio) cui viene aggiunto ipoclorito di sodio. Le concentrazioni sono diverse diverse e occorre conoscerle per definire la quantità da impiegare. I prodotti a base di sali d’ammonio quaternari sono stati abbandonati a causa della loro schiumosità. – per i lavaggi acidi si impiegano, singolarmente o in miscela, acido Fosforico, Nitrico, Solforico. . 23 La diluizione dei prodotti deve essere tale da garantire che nella soluzione di lavaggio siano presenti oltre 200 - 250 ppm di soda (NaOH) e oltre 400 ppm di cloro. Sconsigliabile l’uso di prodotti non adeguatamente etichettati e il loro frequente cambio. Nel caso di sistemi automatici di dosaggio è preferibile utilizzare i prodotti consigliati dal costruttore o fornitore dell’impianto. 24 lavaggio in controflusso e ad alta temperatura 25 Il lavaggio dell’impianto Per un buon lavaggio •Verificare il passaggio di acqua in tutti i gruppi di mungitura •Controllare la temperatura dell’acqua •Seguire le istruzioni relative al detergente 26 Il controllo e la manutenzione… Lubrificazione delle pompe del vuoto Quando: All’accensione dell’impianto Come: Controllare il livello olio nei serbatoi e il passaggio di olio nei tubi di lubrificazione Perché: La ridotta o mancata lubrificazione delle pompe del vuoto comporta il rapido deperimento delle stesse con riduzione della portata e rischio di fluttuazioni di vuoto. Cosa fare: Richiedere un controllo della pompa del vuoto. Eventualmente revisionare o sostituire la pompa 27 Il controllo e la manutenzione… Livello di vuoto dell’impianto Quando: All’accensione e durante la mungitura Come: Rilevare il livello di vuoto dai due vacuometri dell’impianto (confrontare i valori) Perché: Il vacuometro può indicare eventuali anomalie nel funzionamento del regolatore. Il mancato controllo dei vacuometri può portare a mungere con un livello di vuoto troppo basso (allungamento tempi di mungitura, scivolamento delle guaine, caduta dei gruppi) o troppo alto (irritazione e lesioni dei tessuti, rottura dei capillari). Cosa fare: Verificare e pulire il regolatore. Richiedere un controllo della pompa del vuoto. 28 Il controllo e la manutenzione… Pulizia collettori e vasi/lattometri Quando: Prima della mungitura e al termine del ciclo di lavaggio Come: Controllare lo stato di pulizia dei collettori e dei misuratori di latte Perché: La presenza di depositi nei collettori e nei misuratori indica un cattivo funzionamento del sistema di lavaggio dell’impianto e porta inevitabilmente a un aumento della carica batterica nel latte. Cosa fare: Verificare il funzionamento della lavatrice; la quantità d’acqua e di detergenti utilizzati, la temperatura dell’acqua di lavaggio 29 Il controllo e la manutenzione… Stato delle guaine Quando: Prima e durante la mungitura Come: Rilevare eventuali screpolature, tagli, rugosità della superficie interna Perché: Lo stato delle guaine è importante per eseguire in modo corretto la mungitura evitando problemi di salute agli animali. Anche quando le guaine sono state sostituite da poco è bene verificarne giornalmente le condizioni. Cosa fare: Sostituire al più presto le guaine 30 Il controllo e la manutenzione… Funzionalità del collettore Quando: Durante l’attacco del gruppo e durante la mungitura Come: Controllare la pulizia del foro di ingresso aria e il livello di latte nel collettore durante la mungitura Perché: L’ostruzione del foro di ingresso d’aria nel collettore riduce sensibilmente la capacità di evacuazione del latte. Il latte si accumula nel collettore e si chiude il collegamento tra collettore e il vuoto del lattodotto con continue fluttuazioni di vuoto. Cosa fare: Pulire i fori di ingresso aria dei collettori, smontare il collettore per verificare che non ci siano altre ostruzioni 31 Il controllo e la manutenzione… Funzionalità dei pulsatori Quando: Durante la mungitura Come: Ascoltare il ritmo di pulsazione, Controllare l’afflusso di latte nel collettore Perché: La presenza di corpi estranei nei condotti che alimentano il pulsatore o nei tubi lunghi del vuoto può rallentare il movimento dell’aria da e per la camera di pulsazione alterando i rapporti tra le fasi di pulsazione con il rischio di una sovraesposizione della punta del capezzolo al vuoto di mungitura. Cosa fare: Controllare ed eventualmente sostituire i tubi lunghi del vuoto; revisionare i pulsatori 32 Il controllo e la manutenzione… Funzionalità dello stacco automatico Quando: Durante la mungitura Come: Controllare il rispetto dei tempi di stacco Perché: L’allungamento dei tempi di stacco determina una sovramungitura con rischio di lesioni al capezzolo. Cosa fare: Controllare ed eventualmente sostituire il flussometro; controllare i comandi elettrici e pneumatici dello stacco 33 Il controllo e la manutenzione… “Perdite di vuoto” Quando: Durante la mungitura Come: Rilevare la presenza di sibili Perché: Le perdite d’aria possono essere avvertite anche a orecchio. La presenza di perdite riduce la riserva di vuoto della pompa e di conseguenza aumenta il rischio di sottoporre gli animali a fluttuazioni di vuoto Cosa fare: Sostituire le parti danneggiate o usurate 34 Routine di mungitura • non esiste uno schema univoco applicabile ad ogni realtà operativa 35 Pulizia con fazzolettini monouso 36 Prefoaming 37 Eliminazione primi spruzzi e verifica presenza latte mastitico 38 Predipping 39 Attacco gruppo 40 Attacco gruppo 41 Attacco gruppo 42 Attacco gruppo 43 Stacco 44 Postdipping 45 Disinfezione con nebulizzatori 46 Il BackFlushing 47 PROBLEMA SANITARIO: MASTITE 1. C’è o non c’è un problema di mastiti nell’azienda: a) si tratta di forme cliniche:definirne incidenza nell’unità di tempo(settimana, mese, trimestre, semestre); stabilire quali animali sono colpiti e quando. b) si tratta di forme sub cliniche: definire anche qui l’incidenza(numero di animali colpiti, numero di quarti colpiti, epoca di lattazione in cui emerge il problema,..) c) si tratta di un problema generalizzato sulla mandria, o limitato ad un gruppo di animali che comunque incidono sulla qualità del latte di massa. 48 PROBLEMA SANITARIO: MASTITE 3) Esami complementari: a) Controllo dell’impianto di mungitura b) Controllo delle tecniche di mungitura c) Esami batteriologici sul latte dei singoli quarti d) CMT (CALIFORNIA MASTITIS TEST Consiste nel far reagire 2 ml di latte con 2 ml di reagente) 4) Definizione del problema 5) Definizione delle strategie di intervento 6) Controllo delle attività poste in essere e verifica dei risultati attesi. 49