LE STRATEGIE ENUNCIATIVE DEL
TESTO GIORNALISTICO
La voce del giornale. Identità e identificazione
• Si è visto fino ad ora come gli elementi del
piano della manifestazione (organizzazione
della pagina tra scrittura e immagini)
producano dei significati corrispondenti sul
piano del contenuto.
• Essi servono a attribuire ad ogni giornale una
sua “voce” riconoscibile, che differisce dalle
altre testate.
• Una sua specifica identità.
La prima pagina: tipologie
Prima pagina scritta
Presenta una attenta selezione delle notizie da mettere in
rilievo, ordinate gerarchicamente e a margine offre i titoli
delle notizie contenute all’interno (Il Giornale).
Prima pagina manifesto
Presenta il maggior numero possibile di notizie, col solo titolo,
in modo poco schematico anticipando i contenuti interni.
“Pagina locandina” (Il Giorno).
Vie di mezzo
Anticipazione di alcuni articoli in prima, compromesso tra
pagina scritta e manifesto (Corriere della sera).
La prima pagina: funzioni principali
Presentazione del giornale come testata
• Soggetto enunciatore
• Identità di marca
• Identità di posizione
Presentazione delle notizie del giorno
La voce del giornale. Identità e identificazione
•
Per la costruzione dell’identità ogni giornale
deve:
1. Mantenere riconoscibili i segni del proprio
stile,
2. Differenziarsi il più possibile dalle altre
testate.
• Si tratta del concetto di valore (Ferdinand de
Saussure)
La voce del giornale. Identità e identificazione
• Ogni segno linguistico possiede una sua
significazione ed è dotato di un valore che consiste
nelle relazioni di opposizione con gli altri segni
presenti.
• Le entità segniche vanno definite in base al modo in
cui si differenziano le une dalle altre.
• Ogni pezzo degli scacchi è definibile positivamente
con certe sue caratteristiche, ma il suo aspetto e la
sua funzione sono definibili solo in relazione agli altri
pezzi.
La voce del giornale. Identità e identificazione
• Lo stesso ragionamento è applicabile alle
testate giornalistiche per cui esse sono
identificabili per ciò che sono, ma anche per
contrasto con le altre testate.
• Quindi tutti gli elementi analizzati fino ad ora
(dalle forme dell’espressione e quelle dei
contenuti) costruiscono l’identità della testata.
La voce del giornale. Identità e identificazione
• In sostanza il giornale fornisce le notizie e
parla di se stesso, rendendo la sua identità
identificabile dal lettore (dialoga con il suo
lettore).
Strategie enunciative del testo
giornalistico
• Costruire una propria identità significa anche
selezionare il pubblico dei lettori a cui ci si
intende rivolgere.
• Ogni testata costruisce una immagine di sé e
una immagine corrispondente dei propri
lettori.
• Dimensione comunicativa: emittente e
destinatario.
Due percorsi semiotici
•
È opportuno allora distinguere due livelli
semiotici per ciò che riguarda la stampa:
1. Livello dell’enunciato
2. Livello dell’enunciazione
• Il primo riguarda I contenuti di un testo, il
secondo la struttura comunicativa presente
in ogni testo.
Due percorsi semiotici
• Il piano dell’enunciazione permette di individuare la
struttura comunicativa presente in ogni testo.
• Ogni enunciato, secondo la teoria semiotica, anche il
più impersonale, presenta al proprio interno tracce
dell’enunciazione.
• Tracce che sono elementi testuali (soggetti e
destinatari cartacei) i quali vanno distinti dalle figure
reali del processo comunicativo.
• Soggetti empirici extratestuali e le loro
rappresentazioni testuali.
Enunciazione
Ogni testo porta iscritti al suo interno i propri
principi di comunicazione (Greimas).
L’enunciazione come processo semiotico.
• La tesi della semiotica è che l’enunciazione
non appartenga al solo sistema linguistico, ma
che sia possibile esprimere e individuare il
rapporto emittente-ricevente (enunciatoreenunciatario) anche all’interno di testi di vario
tipo: pittura, letteratura, cinema, pubblicità
etc.
Enunciazione come processo semiotico
• Ad esempio in pittura esiste tutto un
complesso sistema di iscrizione di relazioni
enunciative (Lotman, Uspenskij). Nella pittura
vascolare greca c’è una regola fondamentale:
i vari personaggi si guardano fra di loro. Ci
sono tuttavia casi in cui il personaggio ci
guarda direttamente: egli guarda chi lo guarda,
ossia noi che lo stiamo guardando.
Sistemi enunciativi in pittura
• In altri termini nella pittura (in questo caso
vascolare greca) il personaggio guardando
direttamente l’osservatore, posto fuori del
quadro, gli sta dando del tu. Ciò significa che
in pittura l’opposizione frontalità/profilo si
incarica di esprimere le relazioni pronominali
io-tu e l’opposizione io-tu /egli.
Cinema e letteratura
• Il cinema riproduce la presenza della relazione
io-tu attraverso la ripresa soggettiva, lo
sguardo in macchina, la messa in scena del set
etc.
• In letteratura il concetto di “voce narrante” e
del “punto di vista” (modi attraverso cui
l’autore si manifesta o si nasconde nel testo)
è connessa con i sistemi enunciativi.
Per concludere
• Ciò significa allora che la pittura, ad esempio,o
altri linguaggi, con mezzi propri, possono
esprimere dei modi di iscrizione della
soggettività e intersoggettività esattamente
come fa il sistema pronominale nella lingua.
Strategie enunciative del testo
giornalistico
• Le tracce di cui parliamo sono elementi
testuali, rintracciabili all’interno del testo.
• Differenza tra dimensione comunicativa
testuale ed extratestuale.
• Emittente/ destinatario  enunciatore
/enunciatario.
la conversione nel testo dell’enunciazione
empirica
Enunciatore
Emittente
empirico
Enunciatario
TESTO
Enunciatore
Enunciatario
Ricevente
Empirico
Strategie enunciative del testo
giornalistico
• Esistono casi in cui il soggetto
dell’enunciazione
• viene segnalato esplicitamente: pronome di
prima persona nella lingua, sguardo in
macchina nel cinema, inserimento della figura
del pittore tra i personaggi del quadro,
• o casi in cui rimane nascosto.
Strategie enunciative del testo giornalistico
• In questo secondo caso abbiamo un “egli”
linguistico, le figure di profilo in pittura,
l’assenza della voce dell’autore in letteratura,
in modo tale che l’enunciato risulti privo di
riferimento a chi lo ha prodotto e dunque
interamente proiettato verso la realtà che
intende rappresentare.
Strategie enunciative del testo giornalistico:
complicità e distanza
• Si parla nel primo caso di strategie enunciative
della complicità (io-tu) e nel secondo (egli) di
strategie enunciative della distanza, in modo
da rendere “oggettivo” il messaggio.
• Anche se spesso l’assenza di elementi
enunciativi soggettivizzanti può essere più
significativa della loro presenza.
Decadenza di Berlusconi, il voto sarà
palese
Il Pdl all’attacco: “Ci sarannno
conseguenze”
La Giunta: niente scrutinio segreto in Aula.
Cavaliere furioso, niente pranzo con Alfano
Schifani: pagina buia. Epifani: basta tensioni
La svolta passa com 7 voti a favore e 6 contrari.
Letta: «Separare esecutivo dal piano giudiziario».
La Stampa, 30 ottobre 2013
ROMA
La giunta per il Regolamento del Senato ha dato il via libera al voto palese
in aula al Senato in merito alla decadenza da senatore di Silvio
Berlusconi. Sette i voti favorevoli, sei i contrari.
La decisione di rendere palese il voto sulla decadenza da senatore avrebbe
fatto infuriare l’ex presidente del Consiglio. Il Cavaliere, riferiscono fonti
parlamentari del Pdl, avrebbe deciso di evitare di vedere a pranzo i
ministri. L’appuntamento era in programma da giorni, con al centro il
confronto sulla legge di stabilità. Ma la colazione di lavoro, confermata
anche ieri da Berlusconi ad Alfano, non si terrà.
Saltato il pranzo con i ministri del Pdl, a palazzo Grazioli da Berlusconi
arrivano prima Sandro Bondi, poi Denis Verdini, i due coordinatori del
partito.
Strategia della distanza
• L’articolo della Stampa, presenta il caso
cercando di oggettivarlo, ovvero
massimizzando la trasparenza enunciativa e
aumentando la distanza tra chi parla (voce del
giornale) e chi ascolta (lettore).
• L’assenza di citazioni dirette nel testo, l’uso
della terza persona, e la presenza di un
immagine in cui viene rappresentato un
soggetto di profilo rende l’articolo come una
sorta di cornice oggettiva di quanto è
accaduto.
SCHIFANI: «PAGINA BUIA». BRUNETTA: «INACCETTABILE»
Decadenza Berlusconi, sarà voto
palese Ira del Pdl: «Ci saranno
conseguenze»
In Giunta finisce 7 a 6: no allo scrutinio segreto. Il Cavaliere
cancella il pranzo con Alfano e riunisce i «falchi»
Corriere della sera, 30 ottobre 2013
La decisione di Scelta Civica di optare per il voto palese, riferisce l’Ansa
che cita fonti Pdl, avrebbe irritato Berlusconi a tal punto da far saltare
un pranzo già fissato con il vicepremier Angelino Alfano e il resto della
delegazione governativa pidiellina. «Il fatto è che Berlusconi non ha più
nulla da dire ai governativi» spiega un esponente del partito che l’Ansa
mantiene anonimo limitandosi a definirlo «un big azzurro». E fioccano
le reazioni tra i cosiddetti «falchi»: «Una pagina buia per le regole
parlamentari- dice il presidente del Senato Renato Schifani- La Giunta
del Regolamento, a maggioranza e con un voto deliberatamente
politico, ha violato le regole in maniera surrettizia, con grave
responsabilità dello stesso presidente del Senato, per consentire al Pd e
ad altre forze di imporre ai loro senatori un voto contro il leader del
centrodestra. La giornata di oggi non potrà non avere conseguenze».
Anche il capogruppo Brunetta appare sdegnato: «Dalla Giunta una
decisione assurda e senza precedenti contro Berlusconi. Una decisione
contra personam e senza alcun senso. Inaccettabile».
Corriere della sera, 30 ottobre 2013
Strategia della complicità
• L’articolo del Corriere presenta il caso attraverso
procedure che sottolineano la presenza di
soggetti enunciatori, ovvero diminuendo la
distanza tra chi parla (soggetti coinvolto nella
notizia) e chi ascolta (lettore).
• La presenza di citazioni dirette nel testo, e la
presenza di un’immagine in cui viene
rappresentato un soggetto in maniera frontale,
rende l’articolo come una sorta di dialogo diretto
col lettore, o comunque come un dialogo tra
soggetti in cui il lettore si trova calato in maniera
diretta.
Strategie enunciative del testo
giornalistico
Ogni enunciato qualunque sia la sostanza
dell’espressione - verbale, visiva, gestuale –
presuppone una enunciazione, cioè un atto
produttivo originario, che poi può essere
manifestato in modi differenti all’interno
dell’enunciato stesso.
Strategia della distanza
La foto che mostra le “prove di dialogo” tra un agente e la
manifestazione sta facendo il giro del web
E l’abbraccio tra la ragazza e il poliziotto
diventa il simbolo dell’altra San Giovanni
La Repubblica, 17 OTT 2011
Strategia della complicità
La vedova Kirchner ha voluto condividere con il Paese il lutto per la
morte del marito. E le lacrime l’hanno aiutata. Svanita l’immagine
di donna amante del lusso, ha saputo far volare il Pil. E ora è la
favorita alle presidenziali di domenica.
“Piangi con me Argentina”
La Repubblica, 17 OTT 2011
Strategie enunciazionali del testo
giornalistico
• L’orientamento semiotico (Greimas) è quello
di ritenere che oltre alle strutture semantiche
sia possibile interpretare il testo anche in base
alle strutture enunciative che lo hanno
costruito.
• Basta allora tenere presente il primo atto
enunciativo fondamentale  Débrayage
Strategie enunciazionali del testo
giornalistico: débrayage, embrayage
• Débrayage = disinnesco, cioè atto di
allontanamento dal mittente e destinatario
empirici, reali, in favore della costruzione di
loro simulacri all’interno del testo, in favore
cioè dell’istallazione di soggetti
dell’enunciazione all’interno del testo.
Strategie enunciazionali del testo
giornalistico: débrayage, embrayage
• Il débrayage può presentarsi attraverso delle
forme esplicitamente individuabili, come ad
esempio:
• un “io”, un “qui” e “ora”, quindi convocando
le categorie pronominali, ma anche spaziali e
temporali (attori, spazi e tempi): pensiamo ad
esempio ai reportage costruiti proprio
sull’effetto presenza.
Strategie enunciazionali del testo giornalistico:
débrayage, embrayage
• Oppure può presentarsi in terza persona con
una strategia enunciativa che tende a
produrre oggettività (articoli di commento
giornalistico).
Strategie enunciazionali del testo giornalistico:
débrayage, embrayage
• Una volta istallato un tipo di débrayage, le
categorie enunciative possono però
continuamente modificarsi passando dall’io al
lui, o viceversa.
• Ad esempio un brano in terza persona può
introdurre un dialogo, o una considerazione in
prima persona.
Strategie enunciazionali del testo
giornalistico: débrayage, embrayage
• Con embrayage si indica appunto
un’operazione di ritorno all’indietro.
• In conclusione si può osservare che rispetto
alla teoria della comunicazione (Jakobson) la
teoria dell’enunciazione apre a significazioni
più complesse soffermandosi sulle
determinazioni interne dei soggetti.
Strategie enunciazionali. Gli enunciatori
delegati
• Si è visto che nel testo è possibile individuare
tramite débrayage e embrayage la presenza di
un soggetto enunciatore che si manifesta con
dei “simulacri” variabili nel corso del testo.
• Il caso del giornale: il quotidiano pur avendo
una sua identità, è il risultato di più autori
“empirici”: giornalisti, inviati, esperti, firme
etc..
ESERCITAZIONE
Le strategie enunciative del testo
giornalistico
ESERCITAZIONE
Decadenza, 27 novembre voto in Senato
Berlusconi: Colle in tempo per la grazia
Berlusconi: "Napolitano può ancora darmi la
grazia". Decadenza, voto in aula il 27
Il
voto
sulla
decadenza
da
senatore di Silvio
Berlusconi si terrà
nell’aula del Senato il
27 novembre. La
decisione è stata
presa a maggioranza
dalla conferenza dei
capigruppo di Palazzo Madama. M5S e Sel si sono opposti. Ed è
subito scontro. […]
Silvio Berlusconi ritiene che il capo dello Stato sia ancora in
tempo per concedergli la grazia di sua iniziativa. Il presidente di
Forza Italia lo dice a Bruno Vespa per il libro “Sale, zucchero e
caffè. L’Italia che ho vissuto da nonna Aida alla Terza
Repubblica” in uscita per Mondadori-Rai Eri venerdì 8
novembre. Lo ha riferito un comunicato.«Mi dicono che per
avere la grazia bisogna aver iniziato a scontare la pena. Dunque,
sarebbe ancora in tempo», ha spiegato.
Vespa scrive che non è stata presentata finora alcuna domanda
da parte di Berlusconi, della sua famiglia e dei suoi avvocati.
Napolitano, sempre a quanto riferito dal giornalista, ricevette
riservatamente il 9 agosto Gianni Letta e Franco Coppi,
difensore del Cavaliere, per un sondaggio discreto sulla
possibilità della grazia. Essi interpretarono positivamente in
questo senso un passaggio del messaggio di Napolitano del 13
agosto. Poi, scrive Vespa, il capo dello Stato si sarebbe irrigidito
per le dimissioni in massa dei parlamentari di Forza Italia (poi
revocate) e da allora non si è più parlato di grazia.
ROMA - La data viene
fissata, ma è subito
scontro. Il voto sulla
decadenza da senatore
di Silvio Berlusconi si
terrà
nell'aula
del
Senato mercoledì 27
novembre,
dopo
l'approvazione del ddl
Stabilità. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di palazzo
Madama a maggioranza, sì, ma non all'unanimità. A mettersi di
traverso sui tempi, infatti, sono stati tanto il M5S quanto Sel,
che avrebbero preferito accelerare.
Contestualmente, però, a riaprire un altro fronte carico di
tensione ci pensa lo stesso Berlusconi, il quale ritiene - e lo fa
sapere pubblicamente - che il capo dello Stato, Giorgio
Napolitano, sia ancora in tempo per concedergli la grazia di sua
iniziativa. Un atto di clemenza tombale su cui l'ex presidente del
Consiglio torna a insistere dopo le polemiche dei mesi scorsi,
quando il processo sui diritti tv Mediaset si è concluso con una
sentenza definitiva di condanna pronunciata dalla Cassazione: 4
anni a Berlusconi per frode fiscale
Che Napolitano sia ancora in tempo per concedergli la grazia, il
presidente di Forza Italia lo dice a Bruno Vespa per il libro
"Sale, zucchero e caffè. L'Italia che ho vissuto da nonna Aida
alla Terza Repubblica". Vespa scrive che non è stata presentata
finora alcuna domanda da parte di Berlusconi, della sua
famiglia e dei suoi avvocati.
È già scontro sulla votazione. I grillini e Sel si oppongono. Il
Pdl torna a mettere in discussione la validità della decisione in
Giunta
La Stampa, 5 novembre 2013
Fissata la data dello scrutinio sul futuro da senatore dell'ex
premier ma è subito scontro: il Pdl chiede di invalidare la
seduta di giunta che ha detto sì all'espressione palese.
La Repubblica, 5 novembre 2013
COME SI RICOSTRUISCE LA STRATEGIA
ENUNCIATIVA?
SISTEMA PRONOMINALE
NEL TITOLO E
NELL’ARTICOLO
SISTEMA PRONOMINALE
NELL’IMMAGINE
Prevalgono pronomi a supporto della
forma oggettivante (Egli, forme
impersonali) o soggettivante (dialogo
diretto Io-Tu)?
TIPOLOGIA DI
ENUNCIATORI DELEGATI
La responsabilità di quanto detto a chi
viene attribuita? Il responsabile delle
affermazioni è autorevole? Esprime un
commento?
TIPOLOGIA DI CITAZIONI
La citazione è palese, integrata nel
testo, oppure assorbita nel testo senza
indicazione palese della sua fonte e
della sua forma originale?
RICOSTRUZIONE DELLA
STRATEGIA
PREDOMINANTE
Nei soggetti raffigurati prevale la
posizione frontale o quella di profilo?
?
DEISSI PRONOMINALE
L’articolo della Stampa è costruito con
un’alternanza nell’uso della terza persona e
della prima (mi dicono…), mentre quello di
Repubblica, se si esclude il titolo – che
generalmente nel riportare una citazione fa
uso della forma diretta e della prima persona
– usa esclusivamente la terza persona.
ENUNCIAZIONE VISIVA
• L’articolo della Stampa propone una immagine
frontale del protagonista della notizia, in modo tale
da creare, nel binomio titolo-immagine, una
relazione diretta tra dichiarazioni di Berlusconi e la
posa fotografica che lo ritrae in un atteggiamento
dichiarativo (intervista nella trasmissione del
giornalista Vespa, così da creare un’associazione
semantica con la notizia). La Repubblica, invece,
propone un’immagine di profilo che caratterizza in
maniera oggettivante il protagonista della notizia
(si tratta di un’immagine di repertorio).
ENUNCIATORI DELEGATI
Entrambe le testate si assumono la
responsabilità dell ’ articolo di apertura in
maniera collegiale, evitando di attribuirne la
responsabilità ad un singolo enunciatore
delegato (inviato, corrispondente). In questo
modo il contenuto dell ’ articolo può essere
attribuito direttamente all’insieme di punti di
vista che la testata stessa rappresenta
(passionali, cognitivi, etc.). Nell ’ articolo in
modo indiretto vengono convocati anche degli
enunciatori
delegati
autorevoli
(Vespa,
Movimento
5stelle)
a
sostegno
delle
informazioni fornite al lettore.
CITAZIONI
Ad eccezione del titolo vengono fornite
citazioni dirette solo nel caso della Stampa
(dichiarazioni di Berlusconi – si tratta di un
discorso mediato: citazione di una citazione
da fonte autorevole). In questo caso si evita
di commentare la notizia e si lascia spazio al
giudizio diretto del lettore. All’opposto,
Repubblica propone delle citazioni integrate,
assorbite cioè nella vice della testata
(Vespa).
STRATEGIA ENUNCIATIVA PREDOMINANTE
Nel caso della Stampa prevale una strategia
soggettivante, supportata dalle dichiarazioni
dirette del protagonista della notizia e dell’uso
dell’immagine frontale, anche se tale strategia
risulta “incorniciata” in maniera oggettivante.
Nel caso della Repubblica, invece, lo stile
formalmente oggettivante (terza persona,
immagine frontale, assenza di citazioni dirette)
è retto dall’autorevolezza di punti di vista
soggettivanti anche se autorevoli (Vespa).
Le strategie enunciative
Dagli enunciatori delegati ai contratti
di lettura
Strategie enunciative: enunciatori delegati
• Le varie voci del giornale vengono assorbite sotto il
termine di “enunciatore delegato”.
• Il direttore è naturalmente l’enunciatore delegato
della testata, colui che ne rappresenta l’identità.
• La presenza di questo enunciatore “forte” può
variare in relazione ad una maggiore o minore
trasparenza enunciativa: quanto più il direttore è
presente (fondi con cadenza e collocazione fisse),
tanto più sarà marcata la riconoscibilità della sua
enunciazione: identità fra direttore e testata
(Eugenio Scalfari).
Strategie enunciative: enunciatori delegati
• All’altro estremo si trova invece il caso in cui il
direttore tende a scomparire come enunciatore
delegato, producendo appunto una sorta di
trasparenza delle testata.
• Si tratta di due scelte strategicamente adottate che
producono effetti di senso diversi: nel secondo caso
parleremo di una testata in cui i fatti sembrano
essere presentati nella loro neutralità, la testata cioè
non interviene con una esplicita posizione (De
Bortoli).
Strategie enunciative
• I fondi firmati stabiliscono una forte sintonia
tra il direttore e la testata: anche enunciatore
–testata e enunciatore delegato sono due
entità.
• Ma c’è un caso particolare in cui tale diversità
è del tutto cancellata: il fondo non firmato.
• Esso veicola una marcatura enunciativa forte
della testata, il giornale parla direttamente.
Repubblica Scalfari.
Il dovere di chiarire
Una seduta straordinaria del Parlamento per discutere del Datagate. Accade
in Germania. L'ambasciatore Usa convocato dal governo per chiarimenti
urgenti: succede a Berlino, a Parigi e a Madrid. E in Italia? Il presidente
Letta ha parlato con il segretario di Stato Kerry, chiedendo probabilmente
garanzie. Ma a una settimana dall'inizio dello scandalo, Parlamento e
opinione pubblica non sanno ancora nulla sui rischi per la privacy e la
sicurezza che si sono corsi nel nostro Paese. Ci sono domande che attendono
risposta. I nostri premier - Berlusconi, Monti, Letta - sono stati intercettati? E
le alte cariche dello Stato? E l'opposizione? E gli uomini d'impresa e di
finanza? E le ambasciate e i giornali? Il Paese ha il diritto di sapere. Il
Parlamento ha la responsabilità di controllare. E il governo, semplicemente,
ha il dovere di chiarire…
La Repubblica, 30 ottobre 2013
La guerra senza regole degli 007
Maurizio Molinari
Le rivelazioni sullo spionaggio elettronico che finora hanno bersagliato gli Stati
Uniti sembrano così estendersi alla Russia, lasciando intendere l’intensificazione di
una guerra di spie innescata dalla fuga ad Hong Kong di Edward Snowden, l’ex
analista della «Nsa» scappato dalle Hawaii con i segreti più preziosi dell’arsenale
digitale del Pentagono ed ora esiliato in Russia, dove a proteggerlo sono i
discendenti dell’ex Kgb. Durante la visita svolta in giugno a Berlino, era stato il
presidente americano Barack Obama a dire a chiare lettere che «non siamo i soli a
usare lo spionaggio elettronico sebbene siamo gli unici a doverne rispondere
pubblicamente» e nelle settimane seguenti è tornato sull’argomento, lasciando
trapelare l’irritazione di Washington per il perdurante silenzio sulle analoghe
attività dei più agguerriti concorrenti strategici: Pechino e Mosca anzitutto.
Ciò che colpisce è come le vittime più ambite in questo Far West sono i leader di
governo. Se il capo della commissione «Homeland Security» della Camera dei
Rappresentanti, Pete King, difende le intercettazioni dei leader stranieri
considerandole «intelligence di grande valore» le antenne di ascolto che i militari
cinesi posizionarono davanti all’hotel di Pechino che ospitava George W. Bush nel
2008 confermano come gli inquilini della Casa Bianca siano spesso soggetti a simili
attenzioni…
La Stampa, 30 ottobre 2013
Strategie enunciative e deleghe
enunciazionali
• Nel caso di Repubblica
l’editoriale presentato
interpreta la posizione
dell’intera testata e non
presenta un punto di vista
“singolo”. La strategia
adottata, l’assenza di firma, è
infatti finalizzata a rendere più
oggettivo e condivisibile un
punto di vista soggettivo e
diretto (interrogazioni dirette),
a mascherare la soggettività
con lo stile oggettivante.
• Nel caso della Stampa, invece,
all’attribuzione palese di un
punto di vista (Molinari) sulla
notizia segue un editoriale
caratterizzato dalla pluralità
delle opinioni sulla notizia
(citazioni dirette) che mirano a
comunicare la notizia in
maniera oggettiva, dando
spazio ad una pluralità di punti
di vista.
Strategie enunciative: quali sono le funzioni dell’enunciazione
degli articoli di fondo?
• Stabilisce e rinforza il sistema di valori del
giornale.
• Assume una funzione di riorganizzazione
cognitiva dei contenuti dei fatti della
settimana orientando il sapere (attante
cognitivo).
• Guida “l’orientamento passionale” per il
lettore, suggerendo atteggiamenti passionali.
Deleghe enunciative
• Enunciatori di testata (Direttore, firme
autorevoli, redazione),
• Enunciatori autorevoli (comunicano
un’opinione personale per mezzo di
un’autorevolezza personale derivante dalla
loro competenza),
• Enunciatori esperti (comunicano l’opinione di
una comunità; es. esperti di economia, diritto,
scienza, ecc.).
Deleghe enunciative
• Opinionisti politici: un ultimo gruppo
rappresentato dal confluire delle due
precedenti categorie che parlano a nome di
un particolare gruppo sociale, politico di
appartenenza (Galli della Loggia, Cacciari..)
Strategie enunciative
•
Che relazione si stabilisce tra questi vari
enunciatori individuali con la riconoscibilità
dell’enunciatore-testata?
Diversi stili enunciazionali:
• Congruenza di voci che costruiscono
l’identità forte della testata,
•
Strategia di neutralizzazione che mira a
una imparzialità o equidistanza di fronte ai
fatti (Corriere della sera).
LA LOGICA DEL CONFRONTO
NELLO STILE DI TESTATA
L’identità plastica, tematica ed
enunciazionale
Il confronto come fattore di
costruzione dello stile di testata
• La costruzione dell’identità della testata, cioè
dello stile con il quale il giornale si rivolge ai
lettori individuando un proprio target di
lettura, e allo stesso tempo rendendosi
riconoscibile, tiene conto dell’intero
panorama della comunicazione mediatica, e in
modo particolare della comunicazione
giornalistica in senso stretto.
Il confronto come fattore di
costruzione dello stile di testata
• Un giornale sceglie il proprio stile anche in
relazione agli altri giornali esistenti,
confrontandosi cioè con gli stili “concorrenti”.
• La logica del confronto, alla stregua di quanto
accade nel mondo commerciale del marketing
e dei brand, è uno dei fattori che concorre a
definire il posizione del giornale nel panorama
della comunicazione.
Il confronto come fattore di
costruzione dello stile di testata
• Il posizionamento del giornale, cioè lo stile che
dota il giornale di una identità riconoscibile,
tiene conto almeno di 3 fattori:
• Struttura plastica della gabbia di pagina (in
modo particolare della prima pagina)
• Le scelte tematiche
• Lo stile enunciazionale
Le logiche “plastiche” del confronto
Le logiche plastiche del confronto
• Come si può notare, in relazione allo stile altamente
riconoscibile della “Gazzetta” (colore rosa della pagina),
altri giornali costruiscono una propria identità di pagina per
differenziazione e associazione.
• Varia il lettering di testata e mentre la composizione di
pagina si realizza per associazione (manifesto in tutti i casi).
• Varia la struttura topologica e eidetica di pagina (alla
divisione netta degli spazi della Gazzetta si oppone una
maggiore articolazione e frammentazione degli spazi nelle
altre due testate)
• Allo stesso tempo, però, tutti i giornali usano l’immagine in
maniera enfatica, ricercando effetti patemici e simbolici
Le logiche tematiche del confronto
Le logiche tematiche del confronto
• Una differenziazione su base tematiche tiene
conto prima di ogni cosa del target di lettura
mirato.
• Nel caso di testate con un impatto abbastanza
localizzato dal punto di vista geografico, le scelte
tematiche possono tener conto di interesse locale
piuttosto che nazionale, oppure selezionare tra
quelle nazionali tematiche maggiormente affini
col contesto locale (spesso di tipo regionale)
Le logiche tematiche del confronto
• Nell’esempio mostrato è chiaro come La
Padania opti per un titolo di apertura vicino
alle tematiche della Lega Nord, mentre un
giornale come il Mattino propone come
seconda titolazione un riferimento diretto al
Sud.
Le logiche tematiche del confronto
Le logiche tematiche del confronto
• Testate con lettori molto fidelizzati e definiti allo stesso
modo opteranno per scelte tematiche che rimarcano le
differenze tra di esse.
• Le prime pagine mostrate, ad esempio, mostrano una
scelta radicale di differenziazione di Avvenire da testate
di “sinistra”, che si unisce alla volontà di sensibilizzare i
propri lettori su tematiche internazionali. L’Unità e il
Manifesto, invece, risultano molto meno differenziati, e
più legati ad una logica “concorrenziale” fondata sulla
affinità tematica, plastica ed enunciativa (si notano
similarità nella tonalità ironica, nella impostazione
della pagina e addirittura nelle scelte lessicali)
Le logiche enunciazionali del confronto
Le logiche enunciazionali del confronto
• Testate con un forte impatto nazionale, che totalizzano la
quota maggiore dei lettori nazionali e della pubblica
opinione, tendono ad applicare la logica del confronto
soprattutto a livello enunciazionale (cioè nell’impostazione
del discorso sia verbale che visivo) mentre appaiono
assimilabili nelle scelte tematiche.
• Le scelte di differenziazione in relazione alla gabbia grafica
sono strettamente collegate a quelle enunciazionali: il
Corriere, ad esempio, si mostra come un giornale
“distaccato dalla notizia, razionale e oggettivo”, che si
rivolge al lettore in maniera “indiretta”, mentre Repubblica
come un giornale “coinvolto nella notizia, diretto e
soggettivo”.
Informazione e commento
La strategia enunciativa, le citazioni e
l’intervista
Informazione e commento
• Per la semiotica le parole non riflettono il
reale, ma lo significano. I linguaggi producono
determinati effetti di senso, che possono
essere effetti di reale, oppure produrre effetti
di distacco oggettivo.
• Il reale quindi va considerato come un
risultato del linguaggio, non un suo
presupposto.
Informazione e commento
• Anche la distinzione fra informazione e
commento, da questo punto di vista, risulta
più sfumata. Per il fatto che la notizia pura non
esiste dal momento che viene tradotta dal
linguaggio il quale ne orienta
l’interpretazione.
• La trasparenza della notizia è dovuta ad una
precisa strategia enunciativa.
Polifonia e dialogismo: le citazioni
Nel suo essere polifonica, la voce di testata
raccoglie non solo il punto di vista degli
enunciatori delegati – intesi come autori dei
singoli articoli – ma riporta i discorsi che a
vario titolo si legano alla notizia presentata, in
modo da ricostruire il percorso stesso della
notizia nel suo farsi.
Tipologia di citazione
• Integrata nel testo: l’articolo fa propria la
voce altrui senza segnalarlo – assorbe la
citazione.
• Integrata nel testo con segnalazione:
l’articolo fa propria la voce altrui
segnalandola col virgolettato.
• Formalmente riportata come citazione:
l’articolo mette in evidenza la voce altrui
come discorso altro di cui non si assume la
responsabilità.
Strategie enunciative nell’uso della citazione
• Selezione delle voci citate: si può scegliere di
riportare solo alcune voci e non altre.
• Sintesi riassuntive e orientamento semantico della
citazione: si può riassumere la citazione e orientarla
semanticamente.
• Montaggio narrativo delle citazioni: si possono
organizzare le citazioni in modo tale che emerga dal
loro montaggio un particolare significato.
CITAZIONI
INTEGRATA CON SEGNALAZIONE
Rcs, Cda dà via libera alla vendita della sede Corriere
Alla vigilia il Cdr del Corriere aveva annunciato un’azione legale sull’operazione in piena opposizione all’ipotesi di
vendita della sede del quotidiano: “Ecco, cari lettori, l’elenco dei nostri interlocutori, ai quali verrà recapitata
da un ufficiale giudiziario diffida formale: Pietro Scott Jovane, amministratore delegato…
Il fatto quotidiano, 5 NOV 2013
ASSORBITA
Rcs, Cda approva a maggioranza la vendita della sede di via Solferino
Il comitato di redazione del Corriere della sera, testata guida del gruppo Rcs, si era opposto all'approvazione
dell'operazione di vendita dello storico stabile nel centro di Milano, promuovendo anche un’azione legale
La Repubblica, 5 NOV 2013
FORMALMENTE RIPORTATA
La sede del Corriere in vendita
Cari lettori, Il comitato di redazione (Cdr) del Corriere della Sera è da mesi impegnato per contrastare questa
grave operazione che sfigurerebbe l’identità del giornale. Da mesi stiamo ricordando che si tratta di
un’operazione di svendita, un colpo alle garanzie economiche per tutti i lavoratori dell’azienda e un colpo
profondo alla solidità dello stato patrimoniale della stessa Rcs Mediagroup. Il Cdr, infine, sta valutando l’avvio
di un’azione di responsabilità a carico degli amministratori di Rcs Mediagroup nel caso in cui non
rinunciassero a vendere il palazzo, danneggiando il patrimonio della società.
Corriere della sera – 5 NOV 2013
Tipologia di citazioni e stili
enunciazionali
Il ricorso alla citazione formale, può tanto riferirsi allo stile
soggettivante attraverso cui una testata costruisce una
identità fortemente orientata, tanto essere una strategia
neutralizzante.
Nel primo caso la selezione delle voci riportate, ovvero la
selezione dei soggetti che parlano, sarà utile alla costruzione
di un testo fortemente soggettivo (riporto l’opinione o un
giudizio di parte)
Nel secondo caso il ricorso alla citazione sarà interpretabile
come pluralità di voci, anche discordanti, che offrono più
punti di vista sui fatti, e dunque come strategia neutralizzante
o oggettivante.
Citazioni e virgolette
Funzioni delle virgolette:
1. Lettura ironica del contenuto fra virgolette.
2. Segnalazione di una presa di distanza da ciò che
viene detto.
3. Segnalazione di una condivisione con le
conoscenze del lettore, sottolineandone
l’identificazione.
4. Costruzione di un effetto di autorità
dell’enunciazione.
Stili di enunciazione
• Stile soggettivante: l’enunciatore testata si
manifesta in modo marcato e esplicito ai
lettori, orientando l’interpretazione della
notizia
• Stile oggettivante: l’enunciatore testata tende
ad occultarsi dietro una presentazione
oggettiva della notizia, rinunciando a
intermediazioni interpretative
Il fatto quotidiano
Cancellieri al Senato: “Mai sollecitata la
scarcerazione di Giulia Ligresti”
Il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri è
appena giunta al Senato per l’informativa sul caso
Ligresti. Al Senato sono presenti anche il presidente
del Consiglio Enrico Letta, il ministro per i Rapporti
col Parlamento Dario Franceschini e il sottosegretario
alla Presidenza, Antonio Catricalà. Al centro delle
comunicazioni del ministro guardasigilli le telefonate
tra lei e i familiari di padre e figlia Ligresti arrestati
l’estate scorsa nell’ambito dell’inchiesta su Fonsai. Il
Movimento Cinque Stelle ha presentato una mozione
di sfiducia individuale nei confronti della Cancellieri e
il caso dell’ex prefetto di Bologna è diventato una
questione di dibattito (acceso) anche all’interno del
Pd e del resto del centrosinistra.
REDAZIONE IL FATTO QUOTIDIANO
Corriere della sera
Caso Ligresti, Cancellieri è arrivata in Aula: «Mai fatto
pressioni o ingerenze»
Il ministro riferisce in merito alla scarcerazione di Giulia
Ligresti: «Decisione della magistratura è stata
indipendente»
Il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri si prepara
a rispondere in Senato, e poi alla Camera, dell’accusa di
aver favorito Giulia Ligresti, arrestata il 17 luglio
nell’ambito dell’inchiesta torinese su Fonsai, per
l’ottenimento dei domiciliari. Il ministro Cancellieri
ripercorre in Aula tutta la vicenda giudiziaria di Giulia
Ligresti.«La ricostruzione dei fatti dovrebbe far spazio ad
una riflessione seria e pacata sulla mia condotta, la
scarcerazione non è avvenuta a seguito di una mia
pressione. Non ho mai sollecitato – afferma il ministro –
nei confronti di organi competenti la scarcerazione di
Giulia Ligresti e non ho mai indotto altri ad agire in tal
senso. La decisione della magistratura è stata
indipendente».
Redazione
Confronto tra stili enunciativi: delegati
Il fatto quotidiano
Corriere della sera
• La voce di testata si
esprime attraverso un
delegato non
personalizzato che si
identifica con la
redazione della testata
• La voce di testata si
esprime attraverso un
delegato non
personalizzato che si
identifica con la redazione
della testata
• Non sono presenti
ulteriori enunciatori
delegati della testata
• Non sono presenti ulteriori
enunciatori delegati della
testata
Confronto tra stili enunciativi: pronomi, citazioni, forme del
discorso
Il fatto quotidiano
•
•
La voce di testata utilizza in maniera •
quasi esclusiva la terza persona (ad
eccezione del titolo)
Il discorso è sempre descrittivo e tende a
riproporre l’oggettività degli eventi. Nel
caso in cui si riportano affermazioni o
giudizi altrui, questi vengono sì
evidenziati resi con uno stile sintattico
che li integra al testo sotto forma di
proposizioni relative (il Movimento 5
stelle ha presentato…). Il giudizio
riportato, dunque, subisce il montaggio
sintattico dell’enunciatore delegato.
Corriere della sera
La voce di testata utilizza la terza in
funzione oggettivante, ma nel caso
dell’enunciatore delegato autorevole
(parla direttamente il Ministro
Cancelieri) costruisce una struttura
dialogica del tipo Io-Tu con il lettore,
enfatizzata dall’immagine frontale
dello stesso delegato, al quale si
cede la parola in maniera diretta,
lasciando che le sue parole
appaiano meno legate alla struttura
discorsiva della testata. («La
ricostruzione dei fatti dovrebbe far
spazio ad una riflessione seria e pacata
sulla mia condotta…»). Si tratta di un
testimone autorevole della notizia.
Confronto tra stili enunciativi: distanza/complicità
Il fatto quotidiano
•
• Lo stile enunciativo è oggettivante
(terza persona, forme impersonali)
ma la struttura complessiva
dell’articolo non marca mai il punto
specifico dell’enunciatore delegato
(inviato o testimone diretto). In
questo modo la distanza
dell’oggettività si afferma come stile•
unico dell’articolo.
Corriere della sera
Lo stile enunciativo è oggettivante e
marca maggiormente la distanza dal
lettore nella presentazione iniziale del
fatto, per poi trasformarsi in uno stile
soggettivante che crea una relazione
dialogica tra chi parla (il Ministro) e il
lettore.
Nella costruzione sintattica della
citazione (presentata in maniera
diretta e poi attribuita al Ministro) la
testata marca quindi una maggiore
complicità, supportata anche
dall’immagine.
Confronto tra stili enunciativi
• La sfumatura soggettivante (strategia della
complicità) della testata Corriere della sera,
è ottenuta utilizzando una strategia tipica
della complicità (forma dialogica e citazione
diretta; immagine frontale). Allo stesso modo
la strategia oggettivante della testata Il fatto
quotidiano è ottenuta con il ricorso a forme
tipiche dell’oggettività (terza persona e
immagine di profilo).
L’intervista
• L’intervista dal punto di vista semiotico occupa un
ruolo importante nella costruzione delle strategie
enunciative: alternanza di ruoli enunciativi
(enunciatori/ enunciatari).
• I giornali contengono sempre più interviste (Eco
1997) in tutte le loro sezioni.
• Ciò è dovuto alla tendenza alla settimanalizzazione
e alla tendenza all’intrattenimento.
• Si dà la parola ad altri che non necessariamente
condividono le opinioni della testata.
L’intervista
•
•
L’intervista dal punto di vista linguistico
rientra nella categoria del “discorso
riportato”, citazione della parola altrui.
Molto importante l’uso delle virgolette
nell’attribuzione della responsabilità
enunciativa.
IL LETTORE MODELLO E I
CONTRATTI DI LETTURA
Inferenze e presupposizioni del lettore
• L’organizzazione strategica delle citazioni
serve a orientare l’interpretazione del lettore
(inferenze) suscitata dalle presupposizioni
semantiche, secondo principi logici di causaeffetto.
Lettore modello
• L’analisi semiotica si occupa non tanto del
lettore reale (empirico) quanto piuttosto del
lettore che è previsto e costruito dal testo.
• Con la nozione di lettore modello intendiamo
una strategia testuale che ogni testo iscrive al
suo interno.
Lettore modello: elementi che lo
caratterizzano
• Il lettore modello è dotato di una certa
“enciclopedia” = insieme di valori e di
conoscenze. (dizionario/enciclopedia)
• Ogni giornale prevede una determinata
enciclopedia, come pagine culturali, gli inserti
che li accompagnano.
• Stratificazione di lettori modello ciascuno con
una propria competenza.
Lettore modello: elementi che lo
caratterizzano
• Conoscenze riguardanti i fatti di cui si parla: le notizie
si inseriscono in un quadro generale. Il sapere
precedente è necessario per la comprensione della
notizia del giorno.
• Sommari
• Enciclopedia specifica di un dato quotidiano da cui
deriva un contratto di fiducia che lega i due poli
dell’asse comunicativo.
Lettore modello
Lettore modello = strategia testuale che
prefigura le interpretazioni previste e volute
dal testo.
La costruzione del lettore
Strategia interpretativa iscritta nel testo che
agisce attraverso la cooperazione testuale
(inferenze) su due livelli:
• Livello cognitivo (enciclopedia del sapere)
• Livello passionale (interpretazioni passionali)
Livello cognitivo 1
• Il lettore è dotato di una “enciclopedia” (Eco 1984),
costituita da un insieme di conoscenze, sistemi di
valori.
• Ogni giornale prevede una certa enciclopedia
generale dei suoi lettori:
• Si pensi alle pagine culturali ad es., letterarie,
filosofiche, musicali e così via
• Ciò vale anche per altri settori del sapere
(economico, finanziario…)
• Stratificazione di lettori modello
Livello cognitivo 2
• Il lettore è dotato di conoscenze pregresse.
• Ogni notizia si inserisce in un quadro generale
di informazioni già costituite.
• Il pregresso viene (va) attivato grazie a
sommari, riassunti e presupposizioni
linguistiche: “Il governo ancora battuto”.
Livello cognitivo 2: Presupposizioni semantiche
Che cosa è una presupposizione semantica?
• Esse sono parte integrante del significato
letterale di una espressione e riguardano il
funzionamento stesso del linguaggio.
• Esse, quindi, non possono venire negate,
essendo elementi interni alla rappresentazione
semantica di un termine.
• Chi utilizza quel termine si assume la
responsabilità linguistica dei suoi presupposti.
Livello cognitivo 2: Presupposizioni semantiche
• Se ad esempio diciamo:
Roma: ancora disagi per il maltempo
Si presuppone che in precedenza, rispetto al
momento dell’enunciazione, abbiamo avuto a
Roma situazioni di emergenza dovute alla
pioggia.
Livello cognitivo 2: Presupposizioni semantiche
• Tale presupposizione resta vera anche se si
nega. Infatti anche dicendo:
Roma: non ci sono stati altri disagi per il
maltempo
• Non si nega che in precedenza ce ne siano
stati.
Livello cognitivo 2: Presupposizioni semantiche
• Altri esempi:
Il governo alla prova (testatina)
Diario della crisi
Il premier è solo. Anche Letta e Bossi lo
abbandonano
la Repubblica
Martedì 8 novembre 2011
Livello cognitivo 2: Presupposizioni semantiche
Crisi finanziaria (testatina)
Nuova manovra antideficit della Francia
la Repubblica
Martedì 8 novembre 2011
• Se provo a negare il contenuto della frase,
tuttavia il presupposto non può essere negato:
ci sono già state altre manovre antideficit.
Livello cognitivo 2: Presupposizioni semantiche
• L’uso quindi di presupposizioni può servire a
far accettare implicitamente al lettore
determinate posizioni o giudizi di valore.
• Le presupposizioni dunque forniscono il
quadro generale e il punto di vista entro cui il
discorso si può sviluppare.
• Se si vuole continuare il discorso o la lettura
dell’articolo ci si deve porre all’interno del
quadro di riferimento da esse costruito
(imposto).
Livello cognitivo 3
• Il lettore modello è dotato di una enciclopedia
specifica relativa a un dato tipo di quotidiano.
• È su questo che si stabilisce un contratto
enunciazionale:
Enunciatore- giornale /enunciatario-lettore
Cooperazione interpretativa.
Livello cognitivo 4
.
• IL testo (anche il giornale) viene definito da
Eco (1984) come una macchina pigra intessuta
di spazi bianchi.
• La lettura comporta allora una attività
inferenziale che lo porterà alla decodifica del
testo.
Lettore modello
Esempio giornalistico
CULTURA'
'
LA SCOPERTA
Da Picasso a Matisse, 1.500 opere confiscate durante il
Terzo Reich ritrovate a Monaco
Il valore stimato dei capolavori si aggira intorno al miliardo
FRANCOFORTE – Millecinquecento opere di maestri della pittura come
Picasso, Matisse, Chagall, Kokoschka, Marc, Beckmann, Nolde e Klee e molte
altre, confiscate durante il Terzo Reich e ritenute perdute, sono state ritrovate
dalle autorità in un appartamento a Monaco di Baviera. Secondo
un’anticipazione del settimanale Focus, il valore stimato dei capolavori si
aggira intorno al miliardo. E pare che il proprietario dell’appartamento, Rolf
Nikolaus Cornelius Gurlitt, figlio del gallerista Hildebrand Gurlitt, sia vissuto
finora dei proventi della vendita di alcuni dei quadri rimasti nascosti per
decenni nella capitale bavarese. Tra di essi, uno dei celebri «Pferde» (cavalli)
di Franz Marc, «Il domatore di leoni» di Max Beckmann, venduto ancora nel
settembre 2011 da Gurlitt all’asta (Lempertz) per 864 mila euro, il Matisse
della collezione dell’ebreo parigino Paul Rosenberg, di cui la nipote Anne
Sinclair, moglie di Dominique Strauss-Kahn (ex-numero uno dell’Fmi) non
sapeva ancora nulla, nonostante lotti già da decenni per la restituzione delle
opere rubate allo zio dai nazisti a Parigi.
Corriere della sera, 6 novembre 2013
Che “lettore modello” costruisce il testo?
Livello cognitivo:
• il testo non presuppone conoscenze pregresse
legate alla notizia
• Il testo presuppone conoscenze legate al
sistema dell’arte (valore estetico ed economico
dei pittori citati)
• Il testo presuppone conoscenze di natura storica
(seconda guerra mondiale, Hitler, terzo Reich,
nazisti a Parigi…)
• Il testo presuppone conoscenze di natura
editoriale (Rivista Focus)
• Il testo presuppone conoscenze geografiche
(capitale bavarese…)
Che “lettore modello” costruisce il testo?
Livello passionale:
• il testo suscita un desiderio di giustizia (l’arte
rappresenta una notizia attraverso cui affrontare il
tema dei danni e delle compensazioni legate al
nazismo).
LETTORE MODELLO: conosce le vicende storiche, i
personaggi coinvolti, la relazione con la testualità
afferente (il mondo dell’arte); si identifica con la
giustizia e con una volontà di denuncia e rivalsa sul
nazismo.
Principi di cooperazione
• Le inferenze vengono costruite a partire dalle
presupposizioni, come si è visto.
• Le attività inferenziali si basano anche su dei
principi generali di cooperazione (Grice
1967).
• La cooperazione che il lettore è chiamato a
dare si regge su un patto fiduciario con
l’enunciatore e si basa su alcuni principi,
massime:
Principi generali di cooperazione
• Massime della Quantità: dà un contributo
informativo quanto richiesto.
• Massime della Qualità: tenta di dare un
contributo che sia vero.
• Massime della Relazione:Sii pertinente
• Massime del Modo: Evita l’oscurità di
espressione, evita l’ambiguità, sii breve, sii
ordinato nell’esposizione.
Principi generali di cooperazione
• Si tratta di punti di riferimento per le
operazioni interpretative, anche se
difficilmente queste condizioni vengono
rispettate alla lettera.
• È dallo scarto rispetto alla norma che il
discorso acquista significato, e il
lettore/ascoltatore potrà ricostruire il senso
implicito.
ECONOMIA(
(
AUMENTI DI ALIQUOTA DECISI DAI COMUNI
Imu sulla prima casa, se si paga la rata di dicembre sarà 100 euro in più rispetto al 2012
L’abolizione della seconda rata Imu crea un paradosso: a fine anno si
potrebbe pagare di più di quanto già versato in totale
(
La previsione era facile: la copertura dell’abolizione della seconda rata Imu
sulle abitazioni principali sta creando problemi, che potrebbero dare vita a
una situazione paradossale se si decidesse di far pagare il tributo: nei comuni
che deliberassero un aumento delle aliquote rispetto al 2012 (e hanno tempo
per farlo fino al 30 novembre) per pagare solo la seconda rata 2013 i
contribuenti finirebbero per sborsare di più di quanto versato lo scorso anno
per l’intero balzello.
Un apparente controsenso che si potrebbe verificare ad esempio a Milano,
dove se non venisse abolita l’imposta, come spieghiamo meglio in questa
stessa pagina, il costo della seconda rata Imu 2013 sarebbe per una casa
media più alto di 100 euro rispetto a quanto complessivamente pagato lo
scorso anno. Palazzo Marino ha previsto di portare l’aliquota sull’abitazione
principale dallo 0,4% del 2012 allo 0,6% - il massimo consentito dalla legge del 2013. Lo scopo è incrementare i trasferimenti statali a casse comunali
esangui ed è la medesima operazione che stanno compiendo molti altri
Comuni.
Corriere della sera, 6 novembre 2013(
Principi di cooperazione
Massime della quantità
• Il testo fornisce al lettore informazioni e dettagli
essenziali sulla vicenda “possibile aumento delle
aliquote IMU”. Nel farlo, utilizza riferimenti di tempo
(scadenza delle rate) e un lessico tecnico (percentuali,
aliquote) o metaforico (l’intero balzello).
• L’enciclopedia del sapere del lettore, in virtù delle
notizie pregresse o delle conoscenze comuni, è in
grado di interpretare il testo adeguatamente
• Ad es. si parla di “Imu” e non si fornisce una spiegazione tecnica
perché il lettore è già a conoscenza del suo significato – imposta
municipale propria –, oppure si parla di Palazzo Marino
(sineddoche per comune di Milano): quindi il testo si limita a dare
la quantità di informazione necessaria
Principi di cooperazione
Massime della qualità
• Il testo fornisce al lettore le informazioni senza
specificare in maniera esplicita le fonti (corrispondenti,
esperiti di politica interna, comunicati stampa dei partiti,
etc.).
• Il lettore, anche in assenza di riferimenti espliciti alle
fonti, intenderà come vero quanto detto.
• Ad es. Si parla di un aumento delle aliquote di alcuni comuni. Il
lettore non si chiede quale sia la fonte ma in virtù del principio di
verità, interpreta il testo come vero.
Principi di cooperazione
Massime di pertinenza
• Il testo crea un accostamento tra una notizia economica
e politica (aumento imu, decisione comunale, rimando
alla distanza tra politica nazionale e locale, senza
stabilire nessi causali espliciti (l’accostamento è solo
suggerito).
• Il lettore intenderà quanto detto come attinente ad un
tema omogeneo, e dunque stabilirà nessi causali tra le
due notizie.
• Ad es. nell’articolo si parla di trasferimenti statali nelle casse
comunali senza rendere esplicito il meccanismo di “rivalsa
economica” e quello tecnico della possibilità di incrementare le
aliquote. In virtù del principio di pertinenza il lettore interpreta le
notizie secondo un principio di causa-effetto (pochi
trasferimenti statali – politica di tagli – aumento aliquota).
Principi di cooperazione
Massime di modo
• Il testo fornisce le informazioni attraverso un lessico
chiaro e una costruzione narrativa in sequenza (1)
previsione, 2) situazione nel 2012 3) situazione
presente. Il lettore intenderà la sequenza di
presentazione come lineare dal punto di vista temporale.
• Ad es. la titolistica è costruita con incipit e fine in sequenza lineare:
aumento aliquota → esborso maggiore (paradosso). Il lettore, in
virtù del principio di chiarezza, interpreta l’intera struttura del titolo
come organizzata secondo una progressione temporale del tipo
“prima – dopo”.
CONTRATTI DI LETTURA
Contratti di lettura tra voce del
giornale e lettori
• Informativi: quando la testata non fornisce
istruzione sull’interpretazione della notizia
• Polemici: quando la testata assume una precisa
posizione di commento sulla notizia
• Pedagogici: quando la testata spiega il valore e il
senso della notizia
• Paritetici: quando la testata si pone sullo stesso
piano del lettore (pari competenza di
osservazione)
Finalità e conseguenze dei contratti di lettura: la
fidelizzazione e il posizionamento di mercato
• Quotidiano-istituzione: la testata mantiene una
posizione super partes nei confronti degli enunciatori
delegati
• Quotidiano-agenda: la testata vuole porsi come
l’agenda dei propri lettori (per la cultura, le scelte
politiche, gli stili di vita, etc.)
• Quotidiano-attivista: la testata assume una parte
politica determinata (ex giornali di partito), ma
mostra una forte attenzione agli stili e alle forme di
presentazione della notizia
Dentro e fuori il testo:
le lettere al giornale
Quadro dell’analisi
• Segnali di feedback: il livello empirico della
comunicazione coi lettori
• Il lettore-autore: simulacri dell’enunciazione e
processi di referenzializzazione
• La contrattazione della notizia: processi di
veridizione
• La forza perlocutiva degli enunciati: le azioni
indotte dalla notizia
La stampa, 01/06/2009
LETTERE AL DIRETTORE
Cari lettori questa pagina e' vostra
[…]da oggi La Stampa fa un piccolo passo avanti: questa pagina
apparterra' interamente a voi, abbiamo spostato le rubriche per far
posto, accanto alle lettere, all'EDITORIALE DEI LETTORI. Non dovra'
essere una lettera piu' lunga ma la vostra opinione, una storia, una
testimonianza. La lunghezza dovra' essere di 2000 battute e
vorremmo che oltre a essere firmata riportasse anche eta',
professione e citta' da dove scrivete. […] la domenica invece, […]
vorremmo raccontarvi cosa succede dietro le quinte
dell'informazione, con una rubrica che si chiamera' «La cucina DEI
giornali». […] Ho scelto di rispondere personalmente perche' penso
che sia il modo migliore per conoscere i propri LETTORI, e per
incontrarvi ogni momento. Per questo, per aumentare le occasioni di
scambio, la lettera scelta ogni giorno e la mia risposta si potranno
anche commentare e discutere sul nostro sito internet all'indirizzo:
www. lastampa. It […]
Le lettere come
feedback dei lettori
La stampa, 05/09/2009
•
Indicazione strutturale delle modalità
di comunicazione col giornale:
indirizzo, quadro della redazione, sito
internet
•
Organizzazione tematica delle lettere:
le lettere, con titolo esplicito o meno,
si pongono come comment ai topic
della scena informativa (caso BoffoAvvenire; libertà di stampa; attenzione
ai localismi della Lega Nord; caso di
costume)
•
Marcature dello spazio di presenza del
lettore: editoriale dei lettori,
comunicazione diretta al direttore
Interdiscorsività: giornale politica e pubblicità.
Contratti di lettura
• Trasparenza enunciazionale = stile oggettivante del
giornale in cui la notizia non sembra essere
influenzata dalla dimensione comunicativa della
enunciazione giornalistica.
• Abbiamo cioè in questo caso un discorso débrayato
in terza persona in cui il giornale intrattiene con il
lettore un contratto di tipo informativo.
Interdiscorsività: giornale politica e pubblicità.
Contratti di lettura
• Sono state individuate in questo senso (le 2 strategie)
(Landowski) delle analogie con i giornali francesi, “Le
Monde” e “Libération”. In quest’ultimo la strategia
sogg. tende a svincolarsi dal modello più tradizionale.
• E’ interessante notare come la tendenza alla
soggettivazione sia presente in tutti i campi della
comunicazione: dalla politica alla pubblicità.
Interdiscorsività: giornale politica e pubblicità.
Contratti di lettura
• L’uomo politico stipula un contratto paritario
con l’elettore.
• Analoga logica del contratto anche in
pubblicità.
• Interdiscorsività tra giornalismo, politica e
pubblicità.
Interdiscorsività: giornale politica e pubblicità.
Contratti di lettura
• Non si intende con tale termine indicare la
natura intertestuale tra le varie forme di
comunicazione.
• Né (o non totalmente) la tendenza dei giornali
ad adeguarsi ai settimanali (organizzazione
plastica della pagina), o quella dei telegiornali
alla trasmissione d’approfondimento.
Interdiscorsività: giornale politica e pubblicità.
Contratti di lettura
• Qui intendiamo parlare dei discorsi che giornali, tv,
pubblicità, politica manifestano tramite analoghe
strategie comunicative.
• Il giornale come la pubblicità nel trasmettere
l’informazione trasmette una idea di sé, del suo
enunciatore e del suo enunciatario.
• La testata giornalistica come un’azienda.
esercitazione
Lo studente individui le enciclopedie
cognitive e passionali che concorrono
a definire il lettore modello del testo
Esteri'
'
Politica(
STATI UNITI
De Blasio eletto sindaco di New York
L’italoamericano sconfigge il repubblicano Lotha. E in New Jersey Christie,
rieletto governatore, inizia la corsa alla Casa Bianca
NEW YORK – È stato un trionfo, come previsto. Un plebiscito che ha regalato
a Bill de Blasio, candidato di origini italiane, la poltrona di sindaco di New
York. Il primo democratico che riesce a conquistare la Grande Mela da 20
anni a questa parte. Gli exit poll e le prime proiezioni non lasciano dubbi,
come del resto i sondaggi delle ultime settimane: il repubblicano Joe Lotha è
staccato di almeno 30 punti. Alla fine de Blasio conquista oltre il 73 per cento
dei consensi. Una vera e propria debacle per il pupillo dell’ex sindaco
Rudolph Giuliani, che si proponeva come il candidato più in continuità con i
dodici anni di regno incontrastato del miliardario Michael Bloomberg.
Il presidente Barack Obama ha chiamato il nuovo sindaco di New York, Bill
de Blasio, per le congratulazioni, fa sapere la Casa Bianca, precisando che il
presidente si è congratulato anche con il neo governatore della Virginia, Terry
McAuliffe e con il sindaco di Boston, Martin Walsh, «impegnandosi a lavorare
con loro nei prossimi mesi» per il benessere della classe media e delle loro
comunità. «Back to USSR», titolava il New York Post a proposito della vittoria
annunciata del «populista» de Blasio, la cui agenda progressista prevede più
tasse per i ricchi e più servizi sociali per le classe più deboli, passando per un
aumento del salario minimo. Obiettivi che non sarà per nulla facile
raggiungere, ma che imprimeranno una vera e propria svolta liberal alle
politiche della prima città d’America.
Corriere della sera, 6 novembre 2013
Principi generali di cooperazione
• Massime della Quantità: dà un contributo
informativo quanto richiesto.
• Massime della Qualità: tenta di dare un
contributo che sia vero.
• Massime della Relazione:Sii pertinente
• Massime del Modo: Evita l’oscurità di
espressione, evita l’ambiguità, sii breve,
sii ordinato nell’esposizione.
Principi di cooperazione
• Quantità: l’articolo focalizza la notizia
essenziale (vittoria di un italo-americano;
vittoria di un democratico)
• Qualità: Si forniscono prove visive e
riferimenti a fonti autorevoli (Obama)
• Pertinenza: si stabilisce una relazione tra il
candidato e le politiche progressiste dei
democratici
• Modo: l’articolo è costruito secondo una
sequenza narrativa lineare: fatto – commenti –
conseguenze politiche – speranza…
Lettore modello
• Il lettore modello conosce le notizie pregresse
legate alla politica statunitense (politica
estera) ed è in grado di compiere inferenze
(associazione tra parti politiche e conseguenze
sul piano della gestione amministrativa).
• Il lettore modello è dotato di una carica
passionale che valorizza in maniera euforica
(positiva) la vittoria di un democratico e di un
italo-americano (sconfigge, trionfo…)
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LEZIONE_6 - Scienze della Comunicazione