Infezioni micotiche
La fase di malattia nell’uomo rappresenta
un evento del tutto accidentale nel ciclo
vitale della maggior parte dei miceti
opportunisti, sia che si tratti di saprofiti
ambientali che di commensali.
Infezioni micotiche
I Miceti dei generi Candida sp., Aspergillus sp. e
Cryptococcus sp. rappresentano gli agenti eziologici
opportunisti più frequenti e presentano
un’incidenza uniforme nelle diverse aree
geografiche per la ubiquitarietà della loro distribuzione.
Infezioni micotiche
• Funghi sono ubiquitari in natura e la
maggior parte delle persone sono esposte
ad essi
• L’insorgenza di una infezione micotica
dipende dalla carica dell’inoculo e dalla
resistenza dell’ospite
• La gravità dell’infezione dipende
principalmente dallo stato immunologico
dell’ospite
Infezioni micotiche
The disease equation:
Number of organisms x Virulence = Disease
Host resistance
Infezioni micotiche
Fattori predisponenti
In generale, i fattori predisponenti allo sviluppo di
infezioni fungine comprendono:
•Difetti della fagocitosi: Candida sp., Aspergillus
sp., Fusarium sp., Trichosporom sp. e zigomiceti.
•Difetti dell’immunità cellulare: Criptococcus
neoformans, funghi dimorfi e Pneumocystis carinii.
•Alterazioni delle barriere meccaniche: Candida
sp., Aspergillus sp. e Malassezia furfur.
Micosi opportunistiche
Pazienti con immunodeficienze primarie
Pazienti con immunodeficienze secondarie
Cause di immunodeficienze più
frequenti
• Tumori: leucemie, linfomi, linfoma non Hodgkin
– 30% circa sviluppa infezioni micotiche
• Terapie farmacologiche: antineoplastiche,
steroidee, farmaci immunosoppressivi.
• Antibiotici – L’uso inappropriato e prolungato
degli antibiotici contribuisce allo sviluppo di
infezioni micotiche perchè altera la normale flora
e/o permette la selezione di organismi resistenti.
Procedure terapeutiche che possono
favorire/predisporre l’insorgenza di
infezioni micotiche
• Trapianti d’organo (solidi e midollo)
• Chirugia cardiaca a cuore aperto
• Inserzione di cateteri (urinari, intravenosi, parenterali per
alimentazione. In caso di fungemia il catetere va
rimosso prima dell’inizio della terapia anti-micotica
• Valvole artificiali nel cuore: possono essere colonizzate
da Candida e Candida spp. (biofilm). Il trattamento antimicotico è efficace solo se si rimuove la valvola.
• Radioterapia
Il corpo estraneo agisce da nido, e fonte dell’infezione se persiste. Un biofilm è una
microcolonia di microrganismi che aderiscono alla superficie (catetere, impianto, o
tessuto morto) e che resistono alla rimozione indotta da movimenti di fluidi e che
hanno ridotta suscettibilità agli agenti anti-microbici
Altri fattori associati con
insorgenza infezioni micotiche
•
•
•
•
•
Bruciature estese
Diabete
Tubercolosi
Uso di droghe I.V.
AIDS - Praticamente quasi tutti i pazienti
con AIDS presentano infezioni micotiche
durante il corso della infezione
MICETI LIEVITIFORMI
 LIEVITO POLIMORFICO, ES. CELLULE LIEVITO, IFE, PSEUDOIFE, PSEUDOMICELI
 NON FORMANO MICELI
 COMMENSALI FREQUENTI DELLE CAVITA’ NATURALI DELL’UOMO
 FUNGHI OPPORTUNISTI – MOLTI PATOGENI PER L’UOMO
 SPECIE PIU’ SIGNIFICATIVE (CANDIDA ALBICANS E CANDIDA SPP. , CRIPTOCOCCO
NEOFORMANS)
 INFEZIONI ALLE MUCOSE (MUGHETTO, VULVOVAGINITI)
 INFEZIONI ALLA CUTE (INTERTRIGINE) E UNGHIE (ONICOMICOSI DA CANDIDA)
 A VOLTE LOCALIZZAZIONE IN ORGANI PIU’ PROFONDI
(PNEUMOPATIE, PIELONEFRITI)
 CANDIDOSI ESOFAGEA COMUNE NEI PAZIENTI CON AIDS
 CRESCONO SU TERRENO SABOURAUD
 FORMANO COLONIE CREMOSE COLOR BIANCO
 DISTINZIONE SI BASA SU PROVE BIOCHIMICHE
MICETI LIEVITIFORMI
CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE DI
C. ALBICANS
1. CLAMIDOSPORE ISOLATE O A GRAPPOLI
2. TUBULI GERMINATIVI DA PARTE DELLE
BLASTOSPORE INCUBATE A 37°C IN SIERO
NEI TESSUTI INFETTI SI TROVANO
BLASTOSPORE E FORME FILAMENTOSE
(PSEUDOIFE E IFE)
NELL’ESCREATO SI POSSONO RITROVARE
PSEUDOIFE
Candida albicans
Candida albicans
CANDIDIASI (Candida albicans sp.)
• Le infezioni causate da Candida sono
chiamate Candidiasi
• Ci sono molte specie del genere Candida
che causano infezione nell’uomo.
• Candida albicans è un microrganismo
endogeno, ritrovato nel 40-80% degli
individui (bocca, intestino, vagina)
• Commensale e patogeno
CANDIDIASI (Candida albicans)
• Più frequentemente causa infezioni a livello di
cute e mucose, ma può causare infezioni
sistemiche (polmoniti, setticemie, endocarditi in
individui immuno-compromessi)
• La capacità di stabilire infezione dipende
dall’ospite più che dal microrganismo. Più
debilitato è l’organismo più invasiva è l’infezione
e la malattia
• Materiale clinico per ricerca microrganismo
dipende dalla manifestazione clinica:
Sangue, tamponi vaginali, urine, feci, materiale
prelevato da unghie, cute o lesioni mucosali
Candidosi orofaringea
• La candidosi orofaringea, nota anche come mughetto, è
generalmente asintomatica, a meno che non vi sia un
esteso coinvolgimento della mucosa, nel qual caso può
essere dolorosa, alterare il gusto ed indurre una
diminuzione dell’assunzione di cibo
Oral candidiasis in a new born
5% newborn
in an immunosuppressed patient
10% of elderly
Candidosi cutanea: Candida può anche causare infezioni
cutanee, specialmente in aree della cute caldo-umide dove è favorita la
crescita di lieviti. Le comuni localizzazioni dei rash cutanei da Candida
comprendono l’area genitale, i piedi e le pliche cutanee (specialmente
nelle persone obese). Le lesioni cutanee da Candida sono tipicamente di
colore rosso brillante e infiammate con piccole lesioni satellite sparse
intorno alle lesioni principali
Candidosi della pelle e delle unghie
• L’infezione candidosica può provocare
lesioni pruriginose delle pieghe cutanee
(lesioni intertiginose).
• A carico delle unghie, si può avere la
formazione di pus a livello del bordo
ungueale (perionissi) od una infezione
vera e propria dell’unghia (onissi), che
diventa opaca e giallastra.
Candidosi delle aree genitali
Le vulvo-vaginiti da Candida sono molto frequenti,
soprattutto in gravidanza ed in corso di trattamenti
estroprogestinici od antibiotici. Sono caratterizzate da
arrossamento della mucosa vaginale, presenza di
placche biancastre, secrezioni vaginali, prurito e bruciore
Nel soggetto di sesso maschile si possono avere un
eritema del solco balano-prepuziale con prurito e
bruciore.
Più rare sono le infezioni delle vie urinarie, che possono
manifestarsi con la presenza di placche bianco-giallastre
sulla parete vescicole.
Candidosi mucocutanea cronica
• Forma grave di candidosi, costituita da un eterogeneo gruppo di
sindromi cliniche caratterizzate da infezioni da Candida superficiali,
croniche e resistenti alla terapia, che colpiscono la cute, le unghie e
la cavità orale.
• Nonostante l’esteso coinvolgimento della cute, non c’è nella CMC
alcuna tendenza alla candidosi viscerale disseminata.
• La CMC si osserva quasi esclusivamente nei soggetti
immunocompromessi, nei soggetti affetti da malattie del sistema
endocrino, malattie autoimmunitarie con presenza di autoanticorpi
circolanti e, nell’adulto, alla presenza di un timoma
• Clinicamente è caratterizzata da lesioni granulomatose (granulomi),
ipercheratosiche (aumento dello spessore della cute) e verrucose
sulla cute e sulle mucose della bocca, della laringe e dell’esofago.
Candidosi neonatale e
congenita
• La nascita prematura, la presenza di cateteri
prolungata e l’uso di antibiotici sono le principali
cause predisponenti
• Il lievito è in circolo e una delle complicanze
principali è la meningite
• Anche i problemi renali sono frequenti.
• La candidosi congenita acquisita in utero è
solitamente limitata ad eritemi generalizzati
confinati alla cute
• La candidosi intra-uterina può comportare
aborto
Candidosi osteo-articolare
• L’artrite può essere una conseguenza
della candidemia nei neonati e nei
pazienti neutropenici.
• Inoltre la diffusione di Candida per via
ematica o la diretta inoculazione durante
interventi chirurgici o iniezioni di
corticosteroidi intra-articolari può
determinare l’infezione delle articolazioni
da parte del fungo
Candidosi esofagea
• La candidosi dell’esofago è generalmente, ma non sempre,
associata alla candidosi orale e provoca deglutizione dolorosa
(odinofagia), difficoltà di deglutizione (disfagia), bruciore
retrosternale, ma può anche essere asintomatica.
• Costituisce una delle più frequenti infezioni che consentono la
diagnosi di AIDS.
• L’accertamento si basa sull’esecuzione di una endoscopia, che
rivela la presenza di membrane biancastre sulla mucosa
dell’esofago, dalle quali viene prelevato un campione che, messo
poi in coltura, evidenzierà la crescita delle colonie di Candida.
• Più rare, e meno ben precisate, sono le enteriti e le coliti da Candida
che, in ogni caso, possono essere diagnosticate solo su base
istologica (prelevando del tessuto intestinale ed andandolo ad
analizzare al microscopio), perché il riscontro di Candide nelle feci
non ha alcun significato patologico.
Candidosi gastrointestinale
• Pazienti con leucemia acuta o altri tumori
ematologici possono presentare numerose
ulcerazioni dello stomaco, intestino e duodeno,
dovute a Candida che possono portare a
peritoniti
• Candida può diffondere al fegato, milza e altri
organi
• La colonizzazione ed invasione di stomaco e
mucosa intestinale è spesso accompagnata
dall’escrezione di grosse quantità di lievito con
le feci
Peritoniti da Candida
• Sono determinate dalla colonizzazione di
cateteri usati per la dialisi peritoneale (CAPD) o
sono la conseguenza delle perforazioni
gastrointestinali
• I sintomi includono febbre, dolore
addominale, un’alta concentrazione di
leucociti nel dializzato peritoneale (>100
leucociti/mm3)
• Le peritoniti da Candida rimangono
generalmente confinate alla cavità addominale a
meno di grave immunocompromissione del
paziente
Sepsi ed endocarditi da Candida
• Le sepsi da Candida, oltre che nei soggetti con gravi
deficit del sistema immunitario, si osservano in portatori
di cateteri ed in corso di nutrizione parenterale totale
(alimentazione con flebo).
• Nell’endocardite Candida colonizza valvole già lese e
può essere secondaria ad interventi di cardiochirurgia. In
alcuni casi i biofilm formatisi sulle valvole possono
talvolta frammentarsi,
• Dai biofilm possono staccarsi dei frammenti (emboli) che
possono andare ai vasi, anche di medio calibro, del
circolo polmonare o sistemico occludendoli, con
conseguente morte dei tessuti irrorati dagli stessi vasi
che sono stati occlusi.
Candidosi polmonare
• La localizzazione ai polmoni è secondaria
e deriva da lievito presente in circolo o
dall’estensione ai bronchi di candidosi
orofaringea
• La diagnosi è complessa
• La conferma definitiva è istopatologica e
non sempre possibile
Candidosi oculare
• L’endoftalmite da Candida è spesso
associata alla diffusione di candida
attraverso il circolo sanguigno, alla
presenza di cateteri, all’uso di droghe I.V.
Sputum smear from patient with pulmonary candidiasis. Gram stain. CDC
Histopathology of Candida albicans infection. Methenamine
silver stain. Pseudohyphae and true hyphae. ASCP
Histopathology of Candida esophagitis. Methenamine silver stain
(digitally colorized). CDC
Gram-stain of vaginal smear showing Candida albicans
epithelial cells and many gram-negative rods. (1,000X oil)
Candida albicans showing germ tube production in serum. Gram stain.
CRIPTOCOCCUS NEOFORMANS
 SAPROFITA DIFFUSO
 FECI UCCELLI NE FAVORISCONO LO SVILUPPO PER LA
PRESENZA DI CREATININA CHE NE FACILITA LA CRESCITA
 INFEZIONE PER VIA AEREA
 INFEZIONE NELL’UOMO AL S.N.C. (MENINGO-ENCEFALITE
SUBACUTE O CRONICHE, FORME PSEUDONEOPLASTICHE)
 INFEZIONI POLMONARI E MENINGO-ENCEFALITICHE SONO
FREQUENTI IN CORSO DI AIDS
 FORMA COLONIE A CONTORNO NETTO LUCIDE,
BIANCASTRE O PIGMENTATE (GIALLO, ARANCIO O
ROSSO)
 LE COLONIE SONO COMPOSTE DA BLASTOSPORE.
NON C’E’ PSEUDOMICELIO O MICELIO
 ASPETTO GELATINOSO PER LA PRESENZA DI
CAPSULA POLISACCARIDICA ATTORNO ALLE
BLASTOSPORE
 CAPSULA VISIBILE IN PREPARATI A FRESCO DOPO
COLORAZIONE DI CONTRASTO CON INCHIOSTRO
DI CHINA
 UTILIZZANO INOSITOLO NON FERMENTANO
ZUCCHERI
 SU TERRENO DI SHIELDS E AJELLO FORMA
COLONIE SCURE
 PROVA BIOLOGICA → INOCULAZIONE IN TOPINI
NEONATI (MORTE ENTRO 5-15 GIORNI PER
GRANULOMA MENINGO CEREBRALE)
CRIPTOCOCCUS NEOFORMANS
• C. neoformans è un lievito peculiare – Cellule
sferiche 3-7 micron con piccole gemmazioni e
circondato da capsula polisaccaridica
• Capsula (fattore virulenza) può sopprimere la
funzione dei linfociti T
• Enzima fenolossidasi (fattore di virulenza)
• Habitat – feci piccioni e uccelli
• Ubiquitario
• Causa meningo-encefaliti e infezioni polmonari
• Infezione può essere acuta o cronica
Cryptococcosis of lung in patient with AIDS.
Criptococcosi in AIDS
• Numerosi studi hanno dimostrato che il 10 %-30
% dei pazienti AIDS presentano meningiti da
criptococco e necessitano trattamento con
fluconazolo costante.
• Mortalità:
senza trattamento 100%
contrattamento 20%
• Ricadute :
Nei pazienti non AIDS 15-20%
Nei pazienti AIDS
50%
In caso di ricadute la mortalità è del 60%
MICETI FILAMENTOSI
MICETI FILAMENTOSI
(MUFFE)
 PRESENTANO SEMPRE TALLO FILAMENTOSO
 MICETI SAPROFITI:
- DERMATOFITI
- ASPERGILLI
- ZIGOMICETI
- AGENTI EZIOLOGICI DELLA MADUROMICOSI
- AGENTI DELLA CROMOBLASTOMICOSI
DERMATOFITI
DERMATOFITI
 AFFEZIONE CUTE, CAPELLI E UNGHIE
(DERMATOFIZIE O TIGNE)
 CAPACITA’ DI METABOLIZZARE LA CHERATINA
(COMPONENTE PROTEICO RICCO DI CISTEINA DELLO STRATO
CORNEO DELL’EPIDERMIDE, UNGHIE, PELI, CAPELLI,
PENNE, LANA, ETC)
DERMATOFITI
MICROSPORUM
TRICOPHYTON
EPIDERMOPHYTON
CAUSANO NELL’UOMO:
 LESIONI ERITEMATO-DESQUAMATIVE DELLA CUTE
 FENOMENI DI MACERAZIONE E FISSURAZIONE
INTERDIGITALE E IPERCHERATOSI
 CRESCONO IN AGAR SABOURAUD A 25°C
 SI RIPRODUCONO ASESSUALMENTE PER MEZZO DI
MICROCONIDI E MACROCONIDI
 CLASSIFICAZIONE DEI TRE GENERI SI BASA SULLE
CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE DEI MACROCONIDI
 CRESCONO BENE IN TERRENI RICCHI DI PROTEINE
E ROSSO FENOLO (INDICATORE DI pH):
ALCALINIZZANO IL TERRENO PER DEAMINAZIONE
OSSIDATIVA DEGLI AMINOACIDI (COLORA VIRA A
ROSSO VIVO DA GIALLO-ARANCIO)
 LA SPORULAZIONE PUO’ ESSERE INDOTTA DALLA
SEMINA SU TERRENI PARTICOLARI (POTATO
DEXTROSE AGAR, RICE AGAR ….)
 PROVE DI ESIGENZE NUTRITIVE QUALI TIAMINA,
INOSITOLO, ACIDO NICOTINICO E ISTIDINA
 SI TROVANO SOTTO FORMA DI IFE SETTATE E ARTO
CONIDI NELLE SQUAME EPIDERMICHE
Trichophyton
• 19 specie
• Infettano cute, peli, unghie. Raramente causano
infezioni sottocutanee nei pazienti
immunocompromessi
• Crescono lentamente in coltura (2-3 settimane)
• I conidi sono grandi (macroconidi), lisci, a parete
sottile, settati (0-10 setti), and e a forma di
matita; le colonie sono costituite dal micelio
aereo che può assumere vari colori
• L’identificazione è biochimica e morfologica
Dermatomicosi
Trichophyton mentagrophytes
contracted from a dog
Dermatomycosis (ringworm) of hair follicles
Microsporum
•
•
•
•
13 specie
Infettano cute, peli, raramente le unghie.
La sua prevalenza è in diminuzione
L’organismo si evidenziava facilmente illuminando la testa con luce
UV
• Microsporum canis è una delle specie che più frequentemente
infetta l’uomo.
Epidermophyton floccosum
• Infettano cute e peli, raramente le unghie
• Formano colonie gialle e cotonose,
facilmente identificabili per le
caratteristiche ife spesse e con
biforcazioni e con microconidi multipli a
forma di clava
Manifestazioni cliniche
• Tinea corporis – lesioni disseminate
• Tinea pedis - “piede dell’atleta". Infezioni dei diti del piede e della
pianta del piede.
• Tinea unguium (onicomicosi) - unghie. Tagliate e messe in coltura
• Tinea capitis - capo. Frequentemente riscontrata nei bambini
• Tinea cruris - Infezione dell’inguine, perineo, area perianale
• Tinea barbae – Tigna delle zone coperte da peli del viso
• Tinea versicolor – Caratterizzata dalla perdita di pigmentazione della
pelle e da prurito
Tinea unguium
• Onichomicosi dovuta a Trychophyton
rubrum
Tinea Versicolor
Tinea capitis
• Un bambino con tigna a livello del capo,
“tinea capitis”, causata da un Microsporum
sp..
Tinea barbae
ASPERGILLI
Aspergilli
• Ubiquitari (terra, cibo, piante, aria)
• Ruolo importante nella decomposizione
• Possono crescere anche nei disinfettanti
• Più di 100 specie
• Raramente infettano l’ospite immunocompetente
Aspergilli
I più comuni agenti patogeni sono:
1. Aspergillus fumigatus
2. Aspergillus niger
3. Aspergillus flavus
Aspergillosi polmonare
• Ci sono tre tipi di aspergillosi polmonari:
• 1. Allergica – Ipersensibilità all’organismo. I sintomi possono
variare da leggeri disturbi alle vie respiratorie fino a fibrosi alveolare.
• 2. Invasione aggressiva dei tessuti. Principalmente malattia a
livello polmonare, ma gli aspergilli possono disseminarsi ad ogni
organo. Possono causare endocarditi, osteomieliti, lesioni cutanee.
• 3. “Pseudo-micetoma” o “Fungus ball” tipicamente riscontrabile
nei pazienti con TB. E’ facilmente identificabile ai raggi X e ha la
forma di una mezza luna. Il paziente spesso emette i funghi
attraverso la tosse, in quanto spesso l’aspergillo invade i bronchi.
Catene costituite da conidi possono essere identificate anche nello
sputo.
Aspergillosi polmonare
Aspergillus hyphae in fungal pneumonia
Fungal granulomas in lung caused
by Aspergillus fumigatus
ZIGOMYCETI
ZIGOMICOSI
• Anche note come mucormicosi e ficomicosi.
• E’ un’infiammazione acuta dei tessuti molli,
generalmente con invasione da parte del fungo
dei vasi.
• E’ una malattia rapidamente fatale causata da
diverse specie di questa classe.
• Gli zigomiceti sono ubiquitari e causano
raramente malattia nel paziente
immunocompetente
• Alcune caratteristiche predisponenti sono:
diabete, ustioni gravi, immunosoppressione o
uso di droga I.V.
Zigomicosi
• Questi funghi hanno la tendenza ad
invadere le arterie e a penetrare nel
cervello attraverso il circolo sanguigno e
attraverso la placca cribiforme
• In questo modo causano rapidamente la
morte
Zigomicosi
• Mucor è una muffa comune e è tra i funghi in grado di
causare la zigomicosi.
• L’infezione tipicamente coinvolge l’area rino-faccialecranica, i polmoni, il tratto gastrointestinale, la pelle, o
con minor frequenza altri organi.
Rhizopus arrhizus, il più comune fungo della Rhizopus spp., è noto essere
causa di zigomicosi
AGENTI CAUSA DI
MADUROMICOSI
MICETOMA (Maduromicosi)
• I micetomi (tumori causati dai funghi) sono infezioni
croniche sub-cutanee
• Questi tumori frequentemente invadono i tessuti
contigui, particolarmente le ossa
• La diagnosi è essenziale per il management del paziente
• Caratteristiche del micetoma:
1. tumefazione - rigonfiamento
2. granuli – diverse colorazioni (bianchi, marroni, gialli,
neri)
3. seni drenanti
Il micetoma
I tre agenti eziologici più comuni sono:
• 1. Madurella mycetomatis
• 2. Exophiala jeanselmei
• 3. Pseudallescheria boydii
Micetoma a granuli neri: nodulo subcutaneo
causato da Madurella Mycetomatis
“Il micetoma a granuli neri”, è generalmente un’infezione
localizzata ma può raggiungere le ossa se il patogeno penetra
attraverso ferite profonde
Exophiala jeanselmei, è un
noto patogeno umano. Oltre al
micetoma causa infezioni
cutanee localizzate, cisti
subcutanee, endocarditi,
problemi a livello cerebrale,
infezioni sistemiche
disseminate.
Pseudallescheria boydii è
tipicamente un patogeno dei pazienti
immunocompromessi, che causa
infezioni in praticamente tutti i distretti
corporei ( “Pseudallescheriasi”).
CHROMOBLASTOMICOSI
CHROMOBLASTOMICOSI
Si tratta di un’infezione cronica, localizzata
ai tessuti subcutanei causata da diverse
specie di funghi
I tre agenti più comuni sono:
• 1. Fonsecaea pedrosoi
• 2. Cladosporium carrionii
• 3. Phialophora verrucosa
CHROMOBLASTOMICOSI
• Questi funghi sono localizzati nel suolo e nella vegetazione in
decomposizione.
• Generalmente penetrano nell’organismo in seguito a traumi.
• Le lesioni sono subcutanee lisce o verrucose. Sono necessari
diversi anni perché si sviluppino
• Questi funghi sono detti DEMETIACEI, perché presentano micelio di
colore nero. Nei tessuti questi funghi formano corpi sclerotici che
rappresentano le forme riproduttive del fungo che si divide per
fissione. Questi organismi determinano una reazione granulomatosa
• Hanno una distribuzione mondiale specialmente nei climi più caldi
come i tropici o il sud degli USA.
• La melanina contenuta nel pigmento è un fattore di virulenza
Fonsecaea pedrosoi è uno degli
agenti eziologici responsabili della
cromoblastomicosi, specialmente
nelle regioni più umide del mondo.
Il Cladosporium
(Cladophialophora) carrionii è una
comune causa di cromoblastomicosi
ed è particolarmente prevalente
nelle zone aride e semi-aride del
mondo, molto spesso nelle zone
tropicali e subtromicali
Phialophora spp. Sono agenti eziologici di cromoblastomicosi
MICETI DIMORFI
MICETI DIMORFI
 SONO MICETI PATOGENI CHE PRESENTANO DUPLICE MORFOLOGIA:
LIEVITIFORME NEI TESSUTI PARASSITATI E NELLE COLTURE A 37°.
MICELIALE IN COLTURE A 25°
LA MUFFA PUO’ CRESCERE NEI COMUNI TERRENI:
LA FASE DI LIEVITO SI SVILUPPA SOLO IN TERRENI ARRICCHITI CON
ESTRATTI DI ORGANO
 FASE MICELIALE E’ OTTENIBILE DAI MATERIALI INFETTI
 PER LA DIAGNOSI E’ IMPORTANTE LA POSSIBILITA’ DI CONVERSIONE
DA UNA FORMA ALL’ALTRA
 MICOSI SOTTOCUTANEE E VISCERALI
 SPESSO INFEZIONI CRONICHE E A LENTO SVILUPPO
BLASTOMICOSI
(Blastomyces dermatitidis)
• La blastomicosi è una malattia cronica granulomatosa a
lenta progressione.
• Sebbene il coinvolgimento della cute e dei polmoni sia
molto comune, B. dermatitidis frequentemente colpisce
le ossa, la prostata e altri organi
• Più frequentemente la blastomicosi si presenta come
una malattia respiratoria o cutanea
• Le lesioni cutanee possono essere primarie o
secondarie
• B. dermatitidis viene frequentemente isolato in
preparazioni di pus da lesioni cutanee trattate con KOH
Infezione da B. dermatitidis
Blastomicosi della cute (sezione istopatologia)
Gemmazione del lievito Blastomyces dermatitidis
HISTOPLASMOSI
(Histoplasma capsulatum)
• L’ Histoplasmosi è una malattia sistemica,
principalmente del sistema reticolo
endoteliale, che si manifesta a livello di
midollo osseo, polmoni, fegato e milza.
• L’epatosplenomegalia è il primo sintomo
nei bambini, mentre negli adulti la malattia
si manifesta più comunemente come
polmonare
Histoplasma capsulatum
• E’ considerato un PATOGENO PRIMARIO per l’uomo
• E’ l'agente eziologico dell'istoplasmosi
• E’ presente in aree contaminate da escrementi di
pipistrelli e altri uccelli.
• Penetra nell'ospite, uomo, attraverso l'inalazione di
conidi o frammenti di ife; passando nei polmoni vengono
fagocitati dai macrofagi polmonari e si convertono in
lieviti così in grado di replicarsi all'interno dei macrofagi
stessi.
• Nell'ospite il cui sistema immunitario non è
compromesso i macrofagi limitano l'infezione
• In condizione di immunocompromissine l'infezione è
molto grave
HISTOPLASMOSI
(Histoplasma capsulatum)
• Si manifesta in una di queste tre forme:
polmonare acuta, polmonare cronica o
disseminata
• L’infezione acuta è generalmente
autolimitante (sindrome simil-influenzale)
• La forma disseminata se non trattata può
essere fatale
Istiocita contenente numerose cellule di fungo Histoplasma capsulatum.
HISTOPLASMA CAPSULATUM
 ISTOPLASMOSI A LOCALIZZAZIONE MUCO-CUTANEA,
POLMONARE E OSSEA
 BLASTOSPORE MOLTO GRANDI
 LIEVITI INTRACELLULARI ALL’INTERNO DI CELLULE ISTIODI
MONONUCLEATE
COCCIDIOIDOMICOSI
(Coccidioides immitis)
• La Coccidioidomicosi è principalmente una
malattia polmonare.
• Circa il 60% delle infezioni nelle zone
endemiche sono asintomatiche.
• In circa il 25% dei casi si sviluppa una sindrome
simil-influenzale e la guarigione si verifica senza
terapia.
• C. immitis può infettare il SNC
COCCIDIOIDOMICOSI
(Coccidioides immitis)
• La nicchia ecologica di comprende i
deserti della California, Arizona, New
Mexico, Texas e Messico del Nord
• E’ stato isolato anche in piccoli focolai in
centro e sud America.
COCCIDIOIDOMICOSI
(Coccidioides immitis)
• C. immitis è un fungo dimorfico
• E’ UN SAPROFITA quando si trova nel suolo e un
PARASSITA negli organismi (uomo, animali)
• Come saprofita il ciclo vitale comincia con le spore
(artroconidi) che si sviluppano in un micelio. Il micelio
matura e forma le spore. Gli antroconidi vengono
rilasciati e germinano in nuovi miceli.
• Come parassita il fungo viene inalato come
antroconidi dagli animali. Si formano quindi sferule
piene di endospore
• La temperatura e la tensione d’ossigeno
determinano la scelta tra i due cicli
COCCIDIOIDOMICOSI
(Coccidioides immitis)
• Il fungo è trasportato dal vento e quindi
può diffondersi a diverse miglia di distanza
Coccidioidomicosi del polmone.
Spherule of Coccidioides immitis con endospore.
PARACOCCIDIOIDOMICOSI
(Paracoccidioides brasiliensis)
• E’ una malattia cronica delle mucose, cute
e polmoni
• Questa malattia si verifica in Messico e nel
Sud America. Elevato numero di casi in
Brasile
Paracoccidioidomicosi: Mucosa orale
Paracoccidioides brasiliensis.
SPOROTRICHOSI
(Sporothrix schenckii)
• E’ un’infezione cronica dei tessuti cutanei e
subcutanei con formazione di ulcere
• Anche il coinvolgimento dei polmoni è descritto
sempre più frequentemente
• Occasionalmente si può sviluppare il micetoma
• L’incidenza è mondiale
Sporothrix schenckii
SPOROTRICHOSI (Sporothrix
schenckii)
• Malattia tipica dei giardinieri
• Si sviluppa una pustola generalmente a
livello delle dita della mano
• Il fungo infetta il sistema linfatico e si
diffonde lungo il braccio con ulcerazioni,
formazione di ascessi, che possono
rompersi liberando grosse quantità di pus
• La progressione generalmente si blocca a
livello delle ascelle
Sporotrichosi
La diagnosi di infezione fungina
- Segni e sintomi
- Microscopia
- Tecniche colturali
- Sierologia
- Imaging
- Endoscopia
- Biopsia
- Biologia molecolare
DIAGNOSI MICROBIOLOGICA DI MICOSI
 DIMOSTRAZIONE MICROSCOPICA E/O COLTURALE DELL’AGENTE
EZIOLOGICO
 OSSERVAZIONE DIRETTA:
1. direttamente nei materiali fluidi stemperati in soluzione fisiologica;
2. NEI MATERIALI DENSI E COMPATTI (es. squame epidermiche, peli,
frammenti di unghia o tessuto) SI TRATTA CON NaOH O KOH 10% A
CALDO PER IDROLIZZARE PROTEINE, LIPIDI E IN PARTE I
POLISACCARIDI
 RICERCA DEI MICETI NELLE SEZIONI ISTOLOGICHE:
A) COLORAZIONE EMATOSSILINA-EOSINA
B) COLORAZIONE DI SCHIFF (SPECIFICA PER LE ALDEIDI). LE
ALDEIDI SI FORMANO NELLA PARETE CELLULARE FUNGINA DAI
POLISACCARIDI PREVIO TRATTAMENTO CON ACIDO PERIODICO.
LE ALDEIDI POI REAGISCONO CON IL REATTIVO DI SCHIFF (ACIDO
FUCSIN SOLFOROSO) INCOLORE FORMANDO UN COMPOSTO
CHINONICO ROSSO
COLORAZIONE GOMORI-GRACOTT:
REAZIONE DI OSSIDO-RIDUZIONE FRA GRUPPI ALDEIDICI
(PRODOTTI IN MODO ANALOGO ALLA R. DI SCHIFF) E IL
COMPLESSO METANAMINA-NITRATO DI ARGENTO →
RIDUZIONE AD ARGENTO METALLICO CHE EVIDENZIA I TALLI
FUNGINI
 ESAME COLTURALE:
FONDAMENTALE SE LA RICERCA MICROSCOPICA E’ NEGATIVA
 AGAR SABOURAUD ± ANTIBIOTICI
 CRESCITA A 25° o 37° A SECONDA DELLE VARIE SPECIE
 CRESCONO A ≠ pH 3-7 (OTTIMALE pH 6-7)
 IMPORTANTE ESAME MORFOLOGICO DELLE
COLONIE PER L’IDENTIFICAZIONE DELLE MUFFE
(IN LATTOFENOL BLUE COTTON)
FENOLO
ACIDO LATTICO
GLICERINA
BLUE COTTON
 PER IDENTIFICAZIONE DEI LIEVITI IMPORTANTI
PROVE BIOCHIMICHE: TEST UREASI.
PROVE DI FERMENTAZIONE E ASSIMILAZIONE
DEGLI ZUCCHERI E ALTRE SOSTANZE
Microscopia e sospetto di infezione fungina
- Tutti i materiali sospetti devono essere colorati con
metodiche specifiche per i funghi
- Al Gram e in EE i funghi possono essere presi per
artefatti, filamenti di fibrina o fibre necrotiche
- Colorazioni specifiche per i funghi sono il PAS e il
GROCOTT
- All’esame diretto delle ife si devono analizzare la
formazione dei setti e la ramificazione
- Tecniche di immunoistochimica per la DD fra
Aspergilli e Zigomiceti
Test molecolari per la
diagnosi diretta
Antifungal Susceptibility Testing
DIAGNOSI SIEROLOGICA
RICERCA DI ANTIGENI FUNGINI:
NELLA CANDIDIASI SI RICERCANO ANTIGENI POLISACCARIDICI O
GLICOPROTEICI DELLA TUNICA. SI CERCANO ANCHE ANTIGENI
INTRACITOPLASMATICI
NELLE CRIPTOCOCCOSI SI RICERCA L’ANTIGENE CAPSULARE
(TEST DI AGGLUTINAZIONE) SIA NEL LIQUOR CHE NEL SIERO
NELLE ASPERGILLOSI SI RICERCANO ANTIGENI CON IMMUNODIFFUSIONE
NELLE MICOSI DA FUNGHI DIMORFI SI USA LA FISSAZIONE DEL
COMPLEMENTO UTILIZZANDO FRAZIONI ANTIGENICHE DELLA CELLULA DI
LIEVITO E ANTIGENI SOLUBILI DA FILTRATI COLTURALI DI MUFFE
IMMUNOFLUORESCENZA
PER CERCARE MICETI PATOGENI IN SEZIONI ISTOLOGICHE
La sierologia nelle infezioni fungine
- Identificazione degli anticorpi
anti-Candida
anti-Aspergillus:
sensibilità 17 - 90%
reazione debole o assente e comunque ritardata nei
pazienti immunocompromessi
Ricerca di anticorpi
• Limitata alle infezioni subcutanee e
sistemiche
• E’ comunque meno significativa della
diagnosi diretta nella maggior parte dei
casi
Aspergillus niger
Aspergillus
terreus
FARMACI ANTIFUNGINI
Farmaci antifungini
inibitori
della sintesi
della parete
è convertito dai funghi in 5-fluoro
uracile che si incorpora nell’RNA
al post dell’uracile (effetti
collaterali)
successo minore rispetto a farmaci
antibatterici perchè le cellule fungine sono
più simili a quelle umane (tossicità)
Farmaci antifungini
legame agli steroli o
inibizione della sintesi:
danni alla membrana
fungina
polienici
FARMACI ANTIFUNGINI
1. Azolici
2. Polienici
3. Allilamine
4. Morfoline
5. Antimetaboliti
6. Echinocandine
7. Poliossine
Farmaci che agiscono sulla membrana
cellulare
• La membrana cellulare dei funghi possiede ergosterolo,
composto analogo al colesterolo. L'assenza di ergosterolo
nelle membrane cellulari dell'uomo, rendono questo composto
il bersaglio più comune della terapia antimicotica.
L'assenza o la ridotta presenza dell'ergosterolo nelle
membrane fungine, comporta una instabilità osmotica e
metabolica della cellula fungina, compromettendone la
riproduzione e le attività infettive
• Azoli
– Il fluconazolo, l’itraconazolo
• Polienici
– l'amfotericina B o la nystatina.
• Allilamine
– La terbinafina
• Morpholine
– L'amorolfina
AZOLI
R1
R2
R1
N
R
N3
R2
N
R
N4
N
Gli antifungini azoli comprendono due classi
di derivati a struttura
imidazolica o triazolica
presentano lo stesso spettro di azione antifungina
e lo stesso meccanismo di azione.
Meccanismo d’azione
i derivati azolici
inibiscono la SINTESI DELL’ERGOSTEROLO bloccando
l’enzima 14-alfa-demetilasi a livello del citocromo P450
(P45014DM: questo enzima viene utilizato nella via
biosintetica degli steroli che porta alla conversione del
lanosterolo in ergosterolo).
Tutti gli azolici sono embriotossici e teratogeni!
Principali composti:
• Fluconazolo
• Itraconazolo
Fluconazolo
Caratteristiche
- Idrosolubile (somministrabile per via endovenosa)
- Buona e rapida diffusione (comprese saliva, secrezioni
respiratorie, liquor)
Indicazioni
- Candidosi orofaringea e vaginale
- Candidosi disseminate (di prima scelta nei pz HIV)
-Criptococcosi (nelle forma extrameningee e come
mantenimento nelle meningiti)
- Chemioprofilassi delle candidosi sistemiche (nei pz sottoposti
a trapianto di M.O. per 75 gg dopo l’inizio della terapia di
preparazione)
Fluconazolo
E’ uno degli azoli più usati,
Per l'ampio spettro d'azione e
per la bassa tossicità, il
fluconazolo è usato
comunemente nella profilassi
nei pazienti trapiantati.
Spettro:
Lieviti (Candida spp ma non C. krusei e C. glabrata;
anche alcuni isolati di C. albicans possono mostrare
resistenza.)
Dermatofiti (Tricophyton spp, Microsporum spp)
Dimorfi (Histoplasma capsulatum, Blastomyces dermatidis)
Non attivo verso Aspergillus
Fluconazole Etest and disk test for Candida albicans
Itraconazolo
• E’ impiegato nelle infezioni da
lieviti e anche da funghi
filamentosi come Aspergillus.
In generale gli azoli trovano
largo impiego nelle infezioni
opportunistiche ospedaliere
ma anche come composti di
pomate topiche per il
trattamento di infezioni
cutanee più o meno gravi.
POLIENICI
(n.b. polieni: gli alcheni che contengono più doppi legami fra gli
atomi di Carbonio, come dieni, trieni…)
• Amfotericina B (Fungizone®)
• Nistatina
Si legano agli steroli, e preferenzialmente
all’ergosterolo della membrana cellulare fungina.
Polieni
• Questi composti, per la loro peculiare struttura, si
legano al colesterolo (blanda adesione) e
all'ergosterolo (adesione tenace), grazie alla formazione
di legami ad alta affinità
• Sono in grado di legarsi a vicenda, attratti l'un l'altro dalla
presenza di gruppi ad affinità idrofilica ed idrofobica
• Questo determina la formazione di canali di membrana
aventi nell'anello interno i composti polienici e nell'anello
esterno, l'ergosterolo o il colesterolo
• A differenza degli altri farmaci che agiscono sulla parete
cellulare (fungostatici, bloccano crescita e
proliferazione), i composti polienici hanno una diretta
attività fungicida, ovvero, in grado di uccidere i funghi
infestanti.
Polienici: meccanismo d’azione
Il legame all’ergosterolo provoca la FORMAZIONE DI PORI
con conseguente perdita della integrità osmotica della
membrana fungina.
Si ha perdita di
PORO
potassio, magnesio, zuccheri,
metaboliti, seguita
da morte cellulare.
FOSFOLIPIDI
Amfotericina B
OH
OH
OH
OH
OH
OH
O
O
OH
OH
OH
OH
OH
OH
OH
O
O
OH
ERGOSTEROLO
Spettro antifungino ampio, ma
- bassi valori di MIC 1g/mL per:
lieviti (Candida spp, C. glabrata, Cryptococcus
neoformans)
dimorfi (Hisptoplasma capsulatum, Blastomyces
dermatitidis, Penicillium marneffei)
- alti valori di MIC per i funghi filamentosi
(Aspergillus spp, Mucorales)
Indicazioni
Micosi sistemiche
preferita ai derivati azolici:
forme rapidamente progressive,
immunodepressi
interessamento del SNC.
Neutropenici
con febbri ndd e terapia antibiotica empirica
non efficace  amfotericina B (sospetta fungemia)
Amfotericina B: effetti collaterali
• Benché l'amfotericina B sia un farmaco molto potente e
con un ampio spettro d'azione, non è privo di attività
tossica, spesso anche molto spiccata;
• La sua non perfetta selettività, comporta il legame anche
con il colesterolo, provocando effetti citopatici in molte
cellule, comprese quelle nervose e miocardiche
• Inoltre, l'amfotericina B non è solubile; questi problemi
hanno portato alla formulazione di composti
liposomiali, in grado di solubilizzare l'amfotericina B e
prevenirne la tossicità.
• Nonostante questi problemi, l'amfotericina B è
l'antimicotico più utilizzato
Effetti collaterali
- ad inizio terapia: febbre e reazioni sistemiche per
liberazione di IL-1 e TNF: brividi, ipotensione, tachipnea
collasso cardiocircolatorio e fenomeni anafilattici
- reazioni locali
- tromboflebite
- nefrotossicità (tardiva) iperazotemia nell’80%,
indispensabile monitoraggio funzione renale.
- Ipokaliemia (carenza di potassio nel sangue) 25-35%,
supplementi di KCl.
- anemia normocromica 75% dei casi (non grave).
Amfotericina B Liposomiale
(L-AMB, Ambisome™):
più solubile e meno tossica
Allilamine
Terbinafina
La terbinafina agisce inibendo la biosintesi dell’ergosterolo
agendo sull’enzima squalene epossidasi.
La terbinafina è usata per il trattamento delle infezioni da
dermatofiti.
È più efficace e meno tossica della griseofulvina, farmaco che
agisce inibendo la mitosi interagendo con i microtubulie
rompendo il fuso mitotico della cellula fungina.
Morfoline
Amorolfina. Composti analoghi alle Allilamine.
Antimetaboliti
5-Fluorocytosina
Agisce come inibitore della sintesi del DNA che
dello RNA tramite conversione intracitoplasmatica
della 5-fluorocitosina in 5-fluorouracile.
Farmaci che agiscono sulla sintesi della
parete cellulare
• La parete cellulare dei funghi è formata da glucano, mannano e chitina.
• Il blocco degli enzimi chiave catalizzanti la sintesi della parete rappresenta
un ottimo approccio terapeutico
• Echinocandine
– La cilofungina e la caspofungina agiscono bloccando la sintesi del 1,3
beta glucano, presumibilmente inibendo l’enzima 1,3-beta-glucano
sintasi.
– Per la bassa tossicità, la caspofungina viene utilizzata in associazione ad
altri farmaci per l'eradicazione delle infezioni difficili o come farmaco di
elezione per la cura delle infezioni sostenute da Candida albicans o da
altre specie di Candida.
– La caspofungina è spesso utilizzata come supporto nelle malattie
polmonari sostenute da Aspergillus spp.
• Poliossine
– La nikkomicina Z è il principale farmaco della classe delle poliossine, che
agiscono bloccando la sintesi della chitina, componente fondamentale
per la sintesi della parte.
– La nikkomicina Z trova largo uso come antimicotico topico e sistemico,
soprattutto nei soggetti sensibili alla terapia antimicotica classica.
Echinocandine
Cilofungina
Caspofungina
Appartengono alle echinocandine, e agiscono bloccando
la sintesi del 1-3-beta glucano a livello della parete fungina,
presumibilmente inibendo l’enzima 1,3-beta-glucano sintasi.
Poliossine
Nikkomicina Z
Agiscono bloccando selettivamente la sintesi della chitina.
INIBITORI DELLA SINTESI DEI
GLUCANI
• La mancanza di enzimi che portano alla
sintesi dei glucani nelle cellule dei
mammiferi li rendono un target
interessante
Caspofungina blocca la
sintesi di uno dei principali
componenti della parete
fungina: 1-3-beta-D-glucano.
Farmaci che agiscono sul metabolismo
fungino
• La presenza di enzimi fungini specifici, soprattutto per la sintesi
degli acidi nucleici e l'allestimento dell'apparato mitotico, rende
possibile la terapia antimicotica anche a questo livello. Come per gli
inibitori della sintesi dell'ergosterolo (esclusi i polienici), questi
composti hanno un'attività fungostatica e non fungicida.
• Antimetabolici
– La 5-fluorocytosina, agisce come inibitore della sintesi del DNA
e dell’RNA tramite conversione intracitoplasmatica della 5fluorocitosina in 5-fluorouracile, composto in grado di bloccare
tutto l'apparato replicativo fungino.
• Questo composto, relativamente poco tossico, ha la particolarità di
oltrepassare la barriera ematoencefalica ed ematoliquoriale,
rendendolo il farmaco di elezione per la terapia delle meningiti
sostenute da Candida, Aspergillus e Cryptococcus neoformans
– La griseofulvina è farmaco in grado di ostacolare la sintesi
dell'apparato mitotico, interagento con la sintesi delle struttura
citoscheletriche; viene usato in associazione con altri antifungini,
per aumentarne l'azione fungostatica.
FARMACI ANTIMICOTICI
micosi superficiali
micosi sistemiche
Griseofulvina
Nistatina
Miconazolo
Econazolo
Amfotericina B
Flucitosina
ketoconazolo
Fluconazolo
Itraconazolo
INTERAZIONE OSPITE-PARASSITA:
suscettibilita’ dell’ospite
I soggetti immunocompetenti hanno un alto
grado di resistenza naturale all’infezione fungina
dovuta soprattutto alle barriere cutanee e
mucose.
Un ruolo importante è svolto da:
• acidi grassi insaturi a lunga catena,
• pH,
• turnover epiteliale e dalla natura dello strato
corneo
in cui vi è scarsita di acqua.
- l’albero respiratorio, il tratto gastrointestinale e
l’epitelio vaginale sono rivestiti da membrane
mucose lavate da fluidi che contengono sostanze
antimicrobiche
- spesso è presente epitelio ciliato che rimuove
materiale estraneo.
I fagociti umani presentano recettori per il
mannosio e per i b-glucani.
L’interazione può essere mediata anche da
anticorpi opsonizzanti.
INTERAZIONE OSPITE-PARASSITA: risposte
immuni
Dati clinici e sperimentali indicano che sia
l’immunità umorale che quella cellulo-mediata
(CMI) sono importanti nel controllo delle infezioni
fungine, ma la CMI sembra essere più importante
I MANNANI E I GALATTOMANNANI SONO
RESPONSABILI DELLE RISPOSTE IMMUNI VERSO
I FUNGHI DI IMPORTANZA MEDICA.
INTERAZIONE OSPITE-PARASSITA
PAMP - Candida albicans: mannano - fosfolipomannani
INTERAZIONE OSPITE-PARASSITA:
interazione tra TOLL-LIKE RECEPTORS
e PAMPs, pathogen-associated molecular patterns
Risposta immmune : dopo il riconoscimento e la
presentazione da parte delle APC di antigeni fungini
ai linfociti T in associazione con molecole MHC,
segue attivazione e proliferazione di linfociti T capaci
di potenziare mediante produzione di citochine
l’attività di fagociti e di indurre ipersensibilità
ritardata (DTH).
Ruolo del DIMORFISMO nella patogenicità
La patogenicità dei miceti in fase lievitiforme è riferibile:
- alla capacità di sopravvivere e replicare all'interno dei
fagociti polimorfonucleati (Cryptococcus neoformans,
Histoplasma capsulatum, Coccidioides immitis)
- alla capacità di essere diffusi dai fagociti stessi
Se l'elemento cellulare fagocitato è la spora, questa può
andare incontro a germinazione e con il tubulo germinativo
può perforare la membrana del fagocita.
La patogenicità dei miceti in fase miceliale è riferibile:
- alla penetrazione dei tessuti ad opera dell‘ accrescimento
ifale
- alla capacità di sfuggire alla fagocitosi in virtù delle elevate
dimensioni
PLEIOMORFISMO è la variazione di Ag di membrane a
seguito di transizione dimorfa. Il micete può così evadere in
tutto o in parte la risposta anticorpale instauratasi.
Dopo l’incontro con il fagocita si può avere:
A) fagocitosi ed uccisione intracellulare
(LIEVITI e SPORE vengono uccisi nel
fagolisosoma per pH acido, ioni, enzimi litici)
B) uccisione extracellulare (le IFE sono
uccise da PMN per rilascio di ossidanti
come H2O2, O2-, NO2-)
C) fagocitosi senza uccisione
RIASSUMENDO
Quindi...
Tipi diversi di malattia da miceti:
1. IPERSENSIBILITÀ - reazione allergica ad antigeni delle
spore fungine: polmonite da ipersensibilità.
2. MICETISMO – avvelenamento da funghi velenosi
3. MICOTOSSICOSI - avvelenamento da prodotti alimentari
contaminati da metaboliti secondari tossici:
- alcaloidi dell’ergotammina: blocco alfa-adrenergico,
con vasocostrizione periferica, necrosi e gangrena
- agenti psicotropi: psilocina, LSD
- aflatossine (Aspergillus flavus): malattia X del tacchino.
4. Micosi: le INFEZIONI !!
CLASSIFICAZIONE DELLE MICOSI
(In base alla sede)
 SUPERFICIALI: infezioni limitate allo strato esterno della
cute e ei capelli
(Pityriasis versicolor, Tinea nigra, Piedra bianca, Piedra
nera)
 CUTANEE: infezioni che invadono profondamente la cute e
gli annessi
(dermatofitosi, candidiasi cutanee e delle mucose visibili)
 SOTTOCUTANEE: infezioni del derma, tessuto
sottocutaneo, muscolo, fasce
(sporotricosi, micetomi)
 SISTEMICHE
- Primitive (da funghi dimorfi)
- Secondarie (OPPORTUNISTICHE: candidiasi,
criptococcosi, aspergillosi, zigomicosi)
Micosi superficiali
Micosi cutanee
Candidosi delle mucose
Micosi sottocutanee
Micosi profonde
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miceti