Corso di aggiornamento per i coordinatori della sicurezza
nei cantieri temporanei e mobili
in fase di progettazione ed esecuzione
Centro medico- culturale G. Marani –
Via S. Camillo De Lellis – Verona , DATA
Prevenzione e protezione dai rischi nell’esecuzione dei
lavori in spazi confinati o sospetti d’inquinamento nei
cantieri edili o d’ingegneria civile
Ing. Renato Pontillo
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALCUNI INCIDENTI IN ITALIA in ambienti confinati
16 marzo 2007 - due lavoratori di Cogollo di Tregnago (Verona) uccisi
dalle esalazioni provenienti dalla cisterna in cui si erano calati per eseguire
lavori di manutenzione;
8 gennaio 2007 - due operai sono morti a Pegognaga (Mantova) dopo
una caduta nell'imbuto di un silo di un'azienda agricola, durante operazioni
di pulizia;
12 ottobre 2007 - un operaio in una cartiera di Varazze (Savona) è
precipitato in una cisterna contenente acqua e solvente, durante
operazioni di manutenzione;
13 agosto 2007 - operaio muore dopo essere caduto in una cisterna di
lavorazione del vino in un'azienda vinicola di Dozza Imolese (Bologna);
3 marzo 2008 – cinque persone muoiono a Molfetta, durante la bonifica di
un container cisterna contenente residui di zolfo;
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALCUNI INCIDENTI IN ITALIA in ambienti confinati
Venezia 18 gennaio 2008
Due operai sono morti soffocati dall'anidride carbonica nella stiva di
una nave attraccata a Porto Marghera, in un incidente che per poco
non è costato la vita a un terzo operaio, che aveva cercato di
soccorrerli;
20 gennaio 2008 - un operaio è morto a Castel Bolognese, in
provincia di Ravenna, precipitando in un silo di stoccaggio di prodotti
per la lavorazione della ceramica mentre ne
puliva l'imboccatura;
Cagliari, 27 maggio 2009
3 operai sono morti in una raffineria di petrolio in Sardegna:
dipendenti di una società esterna di manutenzione stavano pulendo
un serbatoio dell'impianto di desolforazione;
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
14 settembre 2011 , n. 177
( Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei
lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o
confinanti, a norma dell'articolo 6, comma 8, lettera g), del decreto
legislativo 9 aprile 2008, n. 81)
Partendo dalla premessa che è impossibile catalogare tutte le
possibili situazioni di lavoro negli ambienti confinati,
parleremo di:
-
fattori di rischio
valutazione dei rischi
riferimenti normativi
misure di prevenzione e protezione
strumenti e metodi per individuare la presenza
di sostanze pericolose
mezzi di protezione
fase preparatoria
fase di allestimento
fase di lavoro nell’ambiente confinato
fase conclusiva
procedure di emergenza e salvataggio
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
CONTENUTI
CONFINATI
E
SOSPETTI
COS’È …
UNO SPAZIO CONFINATO?
DI
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
NEGLI AMBIENTI
INQUINAMENTO
….. MA…..
[..] …spazio circoscritto, caratterizzato da limitate aperture di
accesso e da una ventilazione naturale sfavorevole, in cui
può verificarsi un evento incidentale importante, che può
portare ad un infortunio grave o mortale, in presenza di agenti
chimici pericolosi (ad esempio, gas, vapori, polveri) [..]
GUIDA OPERATIVA ISPESL
Rischi specifici nell’accesso a silos, vasche e fosse biologiche, collettori fognari,
depuratori e serbatoi utilizzati per lo stoccaggio e il trasporto di sostanze pericolose
Luogo totalmente o parzialmente chiuso, che non è stato
progettato e costruito per essere occupato in permanenza da
persone, né destinato ad esserlo, ma che all’occasione, può
essere occupato temporaneamente per l’esecuzione di
interventi lavorativi come l’ispezione, la riparazione,
manutenzione, pulizia … [INRS]
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DEFINIZIONI - ISPESL
DEFINIZIONI - NORMA TECNICA OSHA 1910.146
(1) Is large enough and so configured that an
employee can bodily enter and perform assigned
work; and
(2) Has limited or restricted means for entry or exit
(for example, tanks, vessels, silos, storage bins,
hoppers, vaults, and pits are spaces that may have
limited means of entry.); and
(3) Is not designed for continuous employee
occupancy. [..]
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
[..] “Confined space" means a space that:
[..] Lo spazio confinato é uno spazio che:
(1) é abbastanza largo e configurato in modo tale che un
lavoratore possa entrarci con tutto il corpo e possa
eseguirci il lavoro assegnato; e
(2) ha accessi di ingresso o uscita limitati o ristretti (ad
esempio, cassoni, vasche, silos, contenitori di
stoccaggio, tramogge, volte e fosse sono spazi che
possono avere accessi limitati); e
(3) non é progettato per la presenza continua di lavoratori)
[..] ….
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DEFINIZIONI - NORMA TECNICA OSHA 1910.146
[..] Lo spazio confinato è uno spazio chiuso
abbastanza grande e configurato in modo tale da
consentire a una persona di entrare con il proprio corpo
e che possiede le seguenti caratteristiche:
(1) La sua funzione primaria è diversa dalla frequentazione umana;
(2) Possiede restrizioni all’ingresso e all’uscita (restrizioni che
richiedono l’uso delle mani per il supporto e la contorsione del
corpo per entrare e uscire)
[..] …
DEFINIZIONI NIOSH
Spazio che per conformazione ha aperture limitate per l’accesso e l’uscita,
ha una sfavorevole ventilazione naturale che potrebbe contenere agenti
chimici pericolosi o permettere il formarsi di atmosfere pericolose e che
non è stato progettato per la permanenza di lavoratori [NIOSH]
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DEFINIZIONI - NORMA TECNICA ANSI/ASSE Z117.1-2009
Spesso
associamo
l'ambiente
all'ambiente sospetto di inquinamento
confinato
quando in realtà
siamo in presenza di caratteristiche di
ambienti distinte, che molto spesso
convivono, ma sono distinte.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
AMBIENTI CONFINATI E/O
AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO
AMBIENTI CONFINATI E/O AMBIENTI SOSPETTI DI
INQUINAMENTO
ambienti confinati non sospetti di
inquinamento - vasche a cielo
aperto, cisterne di raccolta acqua
piovana
Così come:
ambienti sospetti di inquinamento
ma non confinati - una cantina
dopo la vendemmia (presenza
CO2).
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Possiamo avere:
Alcuni ambienti confinati sono facilmente identificabili come
tali, in quanto la limitazione legata alle aperture di accesso e
alla ventilazione sono ben evidenti e/o la presenza di agenti
chimici pericolosi é nota.
Fra essi si possono citare:
・ serbatoi di stoccaggio,
・ silos,
・ recipienti di reazione,
・ fogne,
・ fosse biologiche.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
AMBIENTI CONFINATI E/O
AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO
Alcuni ambienti ad un primo esame
potrebbero non apparire come
confinati.
In particolari circostanze, legate alle
modalità di svolgimento dell’attività
lavorativa o ad influenze provenienti
dall’ambiente
circostante,
essi
possono invece configurarsi come
tali e quindi devono essere individuati
e valutati come tali nel Documento di
Valutazione dei Rischi.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
MA ATTENZIONE……
• vasche, interrate e fuori terra, per il contenimento di
barbottine (argille sciolte in acqua) o di impianti di
depurazione;
• cavità, fosse, trincee, camere con l’apertura dall’alto, scavi
profondi con ristagno di liquidi (e/o vapori) di varia natura
compresa acqua piovana;
• camere di combustione nelle fornaci e simili;
• camere non ventilate o poco ventilate;
• stive di imbarcazioni;
• serbatoi pensili per acqua potabile;
• strutture pensili per la produzione eolica di energia.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
É il caso ad esempio di:
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Esempi
Vasche di
depurazione
Solforazione vini
Esempi
Ambienti
atmosfera
modificata
Cisterne trasporto sostanze
Non trattati nelle
Indicazioni Operative
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Fosse per autoriparazioni
I RIFERIMENTI NORMATIVI
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
SPAZI CONFINATI E/O
SOSPETTI DI INQUINAMENTO
VERIFICA
DELL’IDONEITÀ TECNICO-PROFESSIONALE
Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori,
servizi e forniture all’impresa appaltatrice o a
lavoratori autonomi all’interno della propria
azienda, o di una singola unità produttiva della
stessa, nonchè nell’ambito dell’intero ciclo produttivo
dell’azienda medesima [..]:
a) verifica [..] l’idoneità tecnico-professionale delle
imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in
relazione ai lavori, ai servizi e alle forniture da affidare in
appalto
o
mediante
contratto
d’opera
o
di
somministrazione.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Art. 26.1 D.Lgs. 81/08
SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE
E DEI LAVORATORI AUTONOMI
[..] vengono individuati settori [..] e criteri finalizzati
alla definizione di un sistema di qualificazione delle
imprese e dei lavoratori autonomi, con riferimento alla
tutela della salute e sicurezza sul lavoro, fondato sulla base
della specifica esperienza, competenza e conoscenza,
acquisite anche attraverso percorsi formativi mirati [..]
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Art. 27.1 D.Lgs. 81/08
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ESTRATTO
Circolare del Ministero del
Lavoro
n°
42
del
9/12/2010
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
……’’
ESTRATTO
Circolare
del
Ministero
del
Lavoro n° 42
del 9/12/2010
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ESTRATTO
Circolare del Ministero del
Lavoro n° 42 del 9/12/2010
[..] il presente regolamento disciplina il
sistema di qualificazione delle imprese e
dei lavoratori autonomi destinati ad
operare nel settore degli ambienti sospetti
di inquinamento o confinati, quale di
seguito individuato. [..]
Art. 1.1 D.P.R. 177/2011
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DPR 177/2011
[..]
Il presente regolamento si applica ai lavori
in ambienti sospetti di inquinamento di cui
agli articoli 66 e 121 del decreto legislativo 9
aprile 2008, n. 81, e negli ambienti confinati
di all'allegato IV, punto 3, del medesimo
decreto legislativo [..]
Art. 1.1 D.P.R. 177/2011
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DPR 177/2011
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Art. 66 D.Lgs. 81/08
[..]
È vietato consentire l’accesso dei
lavoratori in pozzi neri, fogne, camini,
fosse, gallerie e in generale in ambienti e
recipienti, condutture, caldaie e simili,
ove sia possibile il rilascio di gas deleteri,
senza che sia stata previamente
accertata l’assenza di pericolo per la vita
e l’integrità fisica dei lavoratori medesimi,
ovvero
senza
previo
risanamento
dell’atmosfera mediante ventilazione o
altri mezzi idonei.
[..]
L’apertura di accesso a detti luoghi deve
avere dimensioni tali da poter consentire
l’agevole recupero di un lavoratore privo di
sensi
[..]
Art. 66 D.Lgs. 81/08
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
[..]
Quando possa esservi dubbio sulla
pericolosità dell’atmosfera, i lavoratori
devono essere legati con cintura di
sicurezza, vigilati per tutta la durata del
lavoro e, ove occorra, forniti di apparecchi di
protezione.
AMBIENTI CONFINATI
VASCHE, CANALIZZAZIONI, TUBAZIONI, SERBATOI,
RECIPIENTI, SILOS
3.1. Le tubazioni, le canalizzazioni
e i recipienti, quali vasche, serbatoi
e simili, in cui debbano entrare
lavoratori
per
operazioni
di
controllo,
riparazione,
manutenzione o per altri motivi
dipendenti
dall'esercizio
dell'impianto o dell'apparecchio,
devono essere provvisti di aperture
di accesso aventi dimensioni tali
da poter consentire l’agevole
recupero di un lavoratore privo di
sensi.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALLEGATO IV Punto 3 D.Lgs. 81/08
AMBIENTI CONFINATI
3.2.1. Prima di disporre l'entrata di lavoratori nei luoghi di cui al punto
precedente, chi sovraintende ai lavori deve assicurarsi che nell'interno non
esistano gas o vapori nocivi o una temperatura dannosa e deve, qualora vi
sia pericolo, disporre efficienti lavaggi, ventilazione o altre misure idonee.
3.2.2. Colui che sovraintende deve, inoltre, provvedere a far chiudere e
bloccare le valvole e gli altri dispositivi dei condotti in comunicazione col
recipiente, e a fare intercettare i tratti di tubazione mediante flange cieche o
con altri mezzi equivalenti ed a far applicare, sui dispositivi di chiusura o di
isolamento, un avviso con l'indicazione del divieto di manovrarli.
3.3. Qualora nei luoghi di cui al punto 3.1. non possa escludersi la
presenza anche di gas, vapori o polveri infiammabili od esplosivi, oltre alle
misure indicate nell'articolo precedente, si devono adottare cautele atte ad
evitare il pericolo di incendio o di esplosione, quali la esclusione di fiamme
libere, di corpi incandescenti, di attrezzi di materiale ferroso e di calzature
con chiodi.
Qualora sia necessario l'impiego di lampade, queste devono essere di
sicurezza.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALLEGATO IV Punto 3 D.Lgs. 81/08
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
I PERICOLI ASSOCIATI
ALLO SPAZIO CONFINATO
O SOSPETTO DI INQUINAMENTO
・
・
・
・
・
atmosfere sotto-ossigenate
atmosfere sovra-ossigenate
atmosfere esplosive
atmosfere tossiche
ingresso di liquidi, vapori gas e polveri da
tubazioni di collegamento non isolate
・ aspetti psicologici del lavoratore in spazi confinati
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
I pericoli presenti in ambienti confinati e/o sospetti di
inquinamento sono:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
superfici di calpestio scivolose, irregolari…
presenza di ostacoli;
illuminazione e visibilità limitata;
elettrocuzione, scariche elettrostatiche;
rumore, temperature eccessive;
seppellimento, annegamento, caduta oggetti;
presenza di macchine e/o organi in movimento;
ingressi/uscite difficoltosi;
presenza agenti biologici, di animali;
elevate temperature;
parti meccaniche in moto accessibili;
assenza di comunicazioni;
presenza di corrosivi.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Altri pericoli da valutare attentamente
- Condizioni microclimatiche:
• affaticamento da caldo (heat stress)
• affaticamento da freddo (cold stress)
- Affaticamento fisico-mentale / utilizzo permanente dei DPI.
- Posizione spaziale dell’accesso (interrata, elevata, non elevata).
- Configurazione interna (aperta o ostruita).
- Modalità di accesso (orizzontale o verticale).
- Esperienza e capacità professionali dei lavoratori.
- Conoscenza dello specifico lavoro da svolgere.
- Consapevolezza del rischio da parte dei soggetti coinvolti.
- Fattori individuali valutati dal medico competente quali:
• claustrofobia, attacchi di panico, disfunzioni respiratorie note,
problemi posturali, crisi epilettiche, consumo sostanze
psicotrope e psicoattive, ecc
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Altri pericoli da valutare attentamente
・ SOSTITUZIONE
Ad es. flussaggio di gas inerte in ambienti confinati per prevenire la
fomazione di ATEX (atmosfere esplosive).
・ ESAURIMENTO
Ad es. nei lavori di saldatura elettrica il metallo del cordone, se non
protetto, consuma ossigeno.
・ REAZIONE CHIMICA
Ad es. la corrosione galvanica in ambiente confinato, granaglie in
stiva di un nave, i fanghi smossi in un depuratore.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Atmosfere sotto-ossigenate possono derivare da:
Salvo ambienti destinati ad essere sovra-ossigenati
come camere iperbariche la causa più frequente di
arricchimento della concentrazione di ossigeno è data
dalla presenza di bombole di ossigeno con perdite dal
riduttore o da giunzioni filettate.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Atmosfere sovra-ossigenate incrementano il
rischio di incendio ed esplosione.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
In atmosfere sovra-ossigenate perde significato la
normale classificazione ATEX.
Risultano inapplicabili le indicazioni progettuali per la
costruzione di apparecchi elettrici e non elettrici in ATEX..
Lower Explosion Limit
LEL
Upper Explosion Limit
UEL
ARIA
IDROGENO SOLFORATO
LEL = 4 %
UEL = 46 %
100 %
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
MISCELA
ARIA - IDROGENO SOLFORATO
Il Limite Inferiore di Esplosione - LEL - non viene
influenzato mentre il Limite Superiore di
Esplosione - UEL - è spostato.
LEL |---------------| UEL
04% - 46% H2S
LEL |----------------------| UEL 04% - 58% H2S
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Ad es. il campo di infiammabilità di un
infiammabile si allarga
Art. 288.1. D.Lgs. 81/08
Ambiente rischioso
un’esplosione.
con
gravi
effetti
conseguenti
- Effetti diretti: incendio, flash-fire, sovrapressione
- Effetti indiretti: fumo, caduta di oggetti…
ad
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
In atmosfere esplosive ATEX
[..] una miscela con l’aria, a condizioni
atmosferiche, di sostanze infiammabili allo
stato di gas, vapori, nebbie o polveri in cui,
dopo accensione, la combustione si propaga
nell’insieme della miscela incombusta. [..]
Titolo IX Capo I D.Lgs. 81/08
PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI
Titolo IX Capo II D.Lgs. 81/08
PROTEZIONE DA AGENTI
MUTAGENI
CANCEROGENI
Titolo IX Capo III D.Lgs. 81/08
PROTEZIONE
DAI
RISCHI
ALL’ESPOSIZIONE ALL’AMIANTO
E
CONNESSI
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Atmosfere tossiche
La principale misura di prevenzione
risulta sempre:
VENTILAZIONE ADEGUATA,
GENERALE E LOCALIZZATA
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Atmosfere tossiche
NBB …La semplice chiusura di una valvola di
intercettazione non è sufficiente perché è un’azione
reversibile e talvolta le valvole non assicurano
perfetta tenuta.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Ingresso di liquidi, vapori gas e polveri
da tubazioni di collegamento non isolate
Occorrono corrette procedure
di lockout e/o tagout
Le tubazioni di ingresso/uscita da uno
spazio confinato devono essere
isolate (ad es. con flange di isolamento ciecatura) o sezionate e sconnesse.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Ingresso di liquidi, vapori gas e polveri
da tubazioni di collegamento non
isolate
Ad es. la claustrofobia:
un lavoratore può soffrirne dal giorno dell’assunzione o
può acquisirla a seguito di eventi traumatici.
Da sottolineare l’azione
del Medico Competente
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Aspetti psicologici del lavoratore in spazi confinati
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
I RISCHI ASSOCIATI
ALLO SPAZIO CONFINATO
O SOSPETTO DI INQUINAMENTO
• rischio di asfissia
• rischio di avvelenamento
• rischio di incendio e esplosione
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
I principali rischi associati alla presenza di agenti
chimici aerodispersi pericolosi (ad esempio: gas,
vapori, polveri) in ambienti confinati sono
essenzialmente:
ASFISSIA - mancanza di ossigeno
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
- permanenza prolungata/sovraffollamento con scarso ricambio
di aria,
- reazioni chimiche di ossidoriduzione di sostanze (ad esempio,
combustione con rilascio di anidride carbonica, di ammoniaca,
di acido cianidrico, di acido solfidrico);
…inalazione o contatto epidermico di gas, fumi o vapori
normalmente presenti (ad es. residui in recipienti di
stoccaggio o trasporto di gas) o …
…penetrati da ambienti circostanti (ad esempio, rilascio di
monossido di carbonio) per l’evaporazione di liquidi o
sublimazione di solidi normalmente presenti (ad es.
serbatoi, recipienti) o…
….hanno saturato gli ambienti perchè agitati o spostati
improvvisamente (ad es. acido solforico, acido muriatico,
zolfo solido).
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
AVVELENAMENTO
Qualunque sia la via d’ingresso, esse vanno quindi
incontro a processi di assorbimento, distribuzione,
eventuale trasformazione metabolica a livello
cellulare
ed
eliminazione,
processi
che,
globalmente,
vengono
denominati
come
tossicocinetica.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
…RIPETIAMO le sostanze chimiche possono
penetrare nell’organismo umano per via
inalatoria, cutanea o digestiva.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
gas e vapori infiammabili
(ad es. metano, acetilene, propano/butano, xilolo, benzene)
liquidi infiammabili
(ad es. benzine e solventi idrocarburici)
polveri disperse nell’aria in alta concentrazione
(ad es. farine nei silos, nerofumo, segatura)
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
INCENDIO E ESPLOSIONE per:
-
eccesso di ossigeno o di
ossidanti in genere (ad es. per
violenta ossidazione di sostanze
grasse/oleose; nitrato di ammonio
con paglia o trucioli di legno)
-
macerazione
e/o
decomposizione di sostanze
organiche
con
autoriscaldamento della massa
fino a raggiungere la temperatura
di autoaccensione.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
INCENDIO E ESPLOSIONE per:
….. alcune delle condizioni suddette possono già
esistere in origine negli ambienti confinati, mentre altre
possono sopraggiungere durante l’esecuzione dei
lavori, a causa di operazioni eseguite (ad esempio,
esecuzione di saldature), materiali o sostanze (ad
esempio, utilizzo di colle, solventi, prodotti per la
pulizia), attrezzature di lavoro impiegate (ad esempio,
uso di macchine elettriche che producono inneschi),
a causa dell’inefficienza dell’isolamento dell’ambiente
confinato rispetto ad altri ambienti pericolosi, (ad
esempio, perdite da tubazioni presenti negli ambienti
confinati o negli spazi limitrofi).
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Come evidenziato….
SOSTANZE ASFISSIANTI (CARENZA DI OSSIGENO)
SOSTANZE TOSSICHE
SOSTANZE INFIAMMABILI E ESPLOSIVE
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
SOSTANZE PERICOLOSE
SOSTANZE PERICOLOSE
La normale aria ambiente contiene una concentrazione C di
ossigeno pari a circa il 20.9 % volume di ossigeno/volume
totale (v/v).
C < 19.5 % l’aria è carente di ossigeno,
C < 16 % l’aria è pericolosa per gli esseri umani.
Sono sostanze asfissianti, ad esempio, gli acidi
alogenitrici, l’anidride solforica, il fosforo, i pentacloruri,
l’anidride carbonica...
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
SOSTANZE ASFISSIANTI (CARENZA DI OSSIGENO)
1% SOSTANZE VARIE
21% OSSIGENO
78% AZOTO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
COMPOSIZIONE DELL’ARIA
SOSTANZE PERICOLOSE
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
SOSTANZE ASFISSIANTI (CARENZA DI OSSIGENO)
I sintomi più facilmente distinguibili possono essere i
seguenti:
• vertigini e progressiva perdita dell’equilibrio;
• sensazione di pesantezza nella parte frontale della
testa;
• formicolio alla lingua ed alle estremità delle dita di mani e
piedi;
• difficoltà di parola, fino all’impossibilità di emettere suoni;
• riduzione della capacità di effettuare sforzi fisici e di
coordinare i movimenti;
• diminuzione della coscienza e di talune caratteristiche
sensitive, particolarmente il tatto
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
CARENZA DI OSSIGENO
SOSTANZE PERICOLOSE
Tossiche (o molto tossiche) sostanze e preparati che, in
caso di inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo,
in piccole (piccolissime) quantità, possono essere letali
oppure provocare lesioni acute o croniche.
Sono sostanze tossiche molti metalli, idrocarburi e
ammine.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
SOSTANZE TOSSICHE
SOSTANZE PERICOLOSE
Una sostanza infiammabile é una sostanza, sotto forma
di gas, vapore, liquido, solido o di una loro miscela,
capace di produrre una combustione.
La combustione, é caratterizzata da:
・ temperatura di accensione,
・ temperatura di infiammabilità,
・ limiti di infiammabilità.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
SOSTANZE INFIAMMABILI E ESPLOSIVE
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
VALORI LIMITE DI SOGLIA TLV
VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE A SOSTANZE
PERICOLOSE
TLV)
Concentrazione di una sostanza aerodispersa al di sotto
della quale si ritiene che la maggior parte dei lavoratori
possa rimanere esposta ripetutamente giorno per giorno
senza effetti negativi per la salute.
VALORI LIMITE DI SOGLIA - (TRESHOLD LIMIT VALUES - TLV)
Il TLV-TWA (Threshold Limit Values - Time Weighted Average) o
Valore limite di soglia con media ponderata nel tempo
rappresenta la concentrazione media ponderata in una normale
settimana lavorativa (8 ore per 5 giorni) per la quale si ritiene che
la maggior parte dei lavoratori possa essere esposta
ripetutamente senza che insorgano degli effetti negativi.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
VALORI LIMITE DI SOGLIA - (TRESHOLD LIMIT VALUES -
VALORI LIMITE DI SOGLIA - (TRESHOLD LIMIT VALUES TLV)
Il TLV-TWA (Threshold Limit Values - Time Weighted Average) o
Valore limite di soglia con media ponderata nel tempo rappresenta
la concentrazione media ponderata in una normale settimana
lavorativa (8 ore per 5 giorni) per la quale si ritiene che la maggior
parte dei lavoratori possa essere esposta ripetutamente senza che
insorgano degli effetti negativi.
VALORI LIMITE DI SOGLIA - (TRESHOLD LIMIT VALUES - TLV)
Il TLV-STEL (Threshold Limit Values - Short Term Exposure Limit)
o Valore limite di soglia con limite per breve tempo di esposizione
rappresenta la concentrazione massima a cui i lavoratori possono
essere esposti, per un periodo di 15 minuti, senza che insorgano
problemi di irritazione…..
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE A SOSTANZE
PERICOLOSE
VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE A SOSTANZE
PERICOLOSE
VALORI LIMITE DI SOGLIA - (TRESHOLD LIMIT VALUES ………cronica, né che venga accresciuta la probabilità di
infortunio, o limitata la possibilità di mettersi in salvo in caso
di incidente o di ridotta l’efficienza lavorativa.
VALORI LIMITE DI SOGLIA - (TRESHOLD LIMIT VALUES - TLV)
Il TLV-C
(Threshold Limit Values – Ceiling) o Valore limite di soglia
Ceiling rappresenta la concentrazione che non deve mai
essere superata in qualsiasi momento della giornata
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
TLV)
VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE A SOSTANZE
PERICOLOSE
VALORI LIMITE DI SOGLIA - (TRESHOLD LIMIT VALUES I TLV non costituiscono una linea di demarcazione netta fra
concentrazione non pericolosa e pericolosa, né un indice
relativo di tossicità, ma servono come orientamento per la
prevenzione dei rischi per la salute negli ambienti di lavoro.
VALORI LIMITE DI SOGLIA - (TRESHOLD LIMIT VALUES TLV)
I TLV sono pertanto valori limite di soglia e concentrazioni
massime accettabili.
Devono essere considerate Raccomandazioni
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
TLV)
SCHEDA DI SICUREZZA
Essa deve essere fornita gratuitamente al destinatario in
occasione o anteriormente alla prima fornitura.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
CARATTERISTICHE DELLE SOSTANZE CHIMICHE
1. Identificazione della sostanza e dell’impresa
2. Composizione/Informazione sugli ingredienti
3. Identificazione dei pericoli
4. Interventi di primo soccorso
5. Misure antincendio
6. Provvedimenti in caso di dispersione accidentale
7. Manipolazione e immagazzinamento
8. Protezione personale/controllo dell'esposizione
9. Proprietà fisiche e chimiche
10. Stabilità e reattività
11. Informazioni tossicologiche
12. Informazioni ecologiche
13. Osservazioni sullo smaltimento
14. Informazioni sul trasporto
15. Informazioni sulla normativa
16. Altre informazioni
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
NBB SCHEDA DI SICUREZZA
Redatta in lingua italiana e articolata in 16 capitoli:
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALCUNI GAS INQUINANTI
Gas incolore, inodore, non infiammabile, non reattivo, non
tossico.
È il gas che provoca più infortuni per asfissia, non essendone
avvertita la presenza e quindi il pericolo.
Presente nell’atmosfera al 78 %.
Pesante circa come l’aria (d = 0,97) non tende a stratificarsi
verso il basso né a sfuggire verso l’alto.
Se è freddo rispetto all’atmosfera si accumula in basso.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
AZOTO - N2
Viene utilizzato come liquido criogenico nell’industria
alimentare, chimica, metallurgica.
Usato come gas inerte per equilibrare la pressione di altri
gas sciolti in liquidi contenuti in autoclave, come gas inerte di
copertura di liquidi per impedirne l’ossidazione atmosferica,
come conservante nel confezionamento di alimenti per
evitare l’ossidazione.
Utilizzato anche come gas di lavaggio di reattori, silos,
autoclavi per vino, ecc…
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
AZOTO - N2
Gas incolore e inodore più pesante dell’aria.
Densità relativa all’aria d=1.53 tende a stratificarsi verso il
basso.
Presente nell’atmosfera in concentrazione da 0.03 a 0.06 %
in volume.
Concentrazioni superiori al 5% comportano l’insorgenza di
respiro superficiale e cefalea.
Concentrazioni superiori al 10% determinano la perdita di
coscienza fino alla morte per anossia
---> normali
condizioni o ossigenoterapia.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ANIDRIDE CARBONICA – CO2
Utilizzata come refrigerante e congelante nell’industria
alimentare.
Utilizzata come estinguente, in applicazioni medicali e nel
trattamento dell’acqua.
Può formarsi da fenomeni di combustione, di
putrefazione, di fermentazione (farine, granaglie in
presenza di umidità), da dissociazione del bicarbonato di
calcio (lavori svolti nel sottosuolo).
Vengono normalmente segnalati incidenti in ambienti
dove avvengono fermentazioni di sostanze alimentari.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ANIDRIDE CARBONICA – CO2
Gas incolore di odore pungente, più pesante dell’aria
(d=2,8). Non infiammabile.
Corrosivo e vescicante, provoca una grave fenomenologia
broncospastica con conseguente anossia anossica.
Viene utilizzata in enologia, nelle fonderie di leghe leggere
per creare un’atmosfera riducente al di sopra del metallo fuso,
come conservante nell’industria alimentare, come
sbiancante nell’industria della carta.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ANIDRIDE SOLFOROSA – SO2
Gas incolore e inodore, di densità simile all’aria (d=0.97)
Forma facilmente miscele esplosive
(LIE = 12.5% e LSE = 74%).
Si produce da combustione in difetto di ossigeno.
Gli incidenti con questo gas, che avendo un’affinità per
l’emoglobina 200 volte superiore a quella dell’ossigeno
provoca anossia anemica, avvengono soprattutto in
ambiente domestico per malfunzionamento di stufe, camini
otturati, ecc…
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
MONOSSIDO DI CARBONIO – CO
Gas incolore e inodore più pesante dell’aria (d=1.38).
Utilizzato per saldatura ad arco elettrico con gas di
protezione, nell’industria siderurgica e della lavorazione dei
metalli (ad es. per l’eliminazione dall’alluminio fuso
dell’idrogeno disciolto), nella produzione del vetro piano e dei
serramenti come gas di riempimento per le intercapedini dei
vetro-camera,
nell’industria
dell’illuminazione
per
il
riempimento di bulbi ad incandescenza e fluorescenza.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ARGON - Ar
Gas incolore e inodore, inerte, molto più leggero dell’aria
(d=0,137).
Per la bassa inerzia chimica potrebbe essere utilizzato al
posto dell’azoto.
La sua leggerezza determina minori rischi, ma è più costoso.
Presente in ambienti con apparecchiature raffreddate ad
He liquido (es. scanner per imaging nella risonanza
magnetica). Impiegato nell’industria chimica, farmaceutica,
nei laboratori e centri di ricerca.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ELIO – He
Col nome commerciale di freon e halon è identificata una
famiglia di gas derivati dal metano e dall'etano per
sostituzione degli atomi di idrogeno con atomi di alogeni
(cloro, fluoro, bromo).
Sintetizzati a partire dal 1931 e proibiti dal 1990, se non negli
usi per i quali non hanno sostituti, perché non ecocompatibili (responsabili del buco nell'ozono).
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
FREON, HALON - (Idrocarburi Alogenati)
Gas incolori, senza odore o con debole odore di etere,
ininfiammabili, chimicamente stabili, senza azione tossica.
Più pesanti dell'aria, in caso di perdita si accumulano negli
strati inferiori dell'aria e possono quindi causare asfissia.
I freon hanno trovato largo impiego come fluidi refrigeranti,
come propellenti, come solventi o come espandenti;
Gli halon come estinguenti nell’industria alimentare, chimica e
nell’impiantistica frigorifera e di condizionamento dell’aria.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
FREON, HALON - (Idrocarburi Alogenati)
Gas incolore più pesante nell’aria (d=1.19) dal caratteristico
odore di uova marce, estremamente infiammabile (LIE =
4% e LSE = 46%).
La sensazione olfattiva non aumenta con la concentrazione
del gas nell’aria.
Può accadere che l’odore, percepibile a bassissime
concentrazioni (0,0081 ppm), si attenui o sparisca alle alte
concentrazioni per esaurimento funzionale dei recettori.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
SOLFURO DI IDROGENO – H2S
Utilizzato nel ciclo produttivo in metallurgia per eliminare
impurità.
Si produce anche per reazione tra solfuri e acidi, da reazioni
anaerobiche, in attività di depurazione, bonifiche industriali,
produzione biogas e agricoltura.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
SOLFURO DI IDROGENO – H2S
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ATTREZZATURE E DPI
INDIVIDUARE SOSTANZE PERICOLOSE
Strumento dedicato: ad es. per il lavoratore che effettua
operazioni di bonifica all’interno di una autocisterna di
benzina, sarà necessario utilizzare almeno un esposimetro.
Concentrazione di sostanze pericolose
Strumento multigas: strumento che rileva più gas e che avrà
la possibilità di rilevare quantomeno ossigeno, e funzionare
come esposimetro, oltre a rilevare la concentrazione di altri
gas.
Presenza sufficiente di ossigeno
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
PRIMA SUDDIVISIONE DEGLI STRUMENTI
INDIVIDUARE SOSTANZE PERICOLOSE
CARATTERISTICHE FONDAMENTALI
- lo strumento deve poter effettuare la rilevazione in continuo;
- senza possibilità di accesso diretto e pertanto di modifica dei parametri di
rilevamento;
- lo strumento non deve autotararsi in automatico all’accensione ma con richiesta
di consenso - in manuale.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
- senza tacitazione dell’allarme (pericolosa per l’inesperto);
INDIVIDUARE SOSTANZE PERICOLOSE
FONDAMENTALI
DEGLI
- robustezza;
- semplicità di utilizzo;
- taratura e controllo
ATTENZIONE
Il check controlla solo l’elettronica dello strumento.
Il
buon
funzionamento
è
garantito
dalla
manutenzione periodica.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
CARATTERISTICHE
STRUMENTI
In caso si sospetti la presenza
di
atmosfere
ATEX
o
infiammabili,
occorrono
attrezzi antiscintilla e lampade
opportunamente protette.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Attrezzature speciali
Occorrono idonei sistemi o mezzi di illuminazione in
relazione alle caratteristiche dell’ambiente e alla tipologia di
intervento da effettuare.
Anche in questo caso, attenzione ad atmosfere ATEX o con
infiammabili
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Illuminazione
Apparecchiature telefoniche e radio utilizzate dovranno
essere di semplice uso, di adeguata robustezza e non
dovranno costituire causa di innesco in ambienti ATEX.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Sistema di comunicazione
L’ADDESTRAMENTO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
SI RIBADISCE CHE PER DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE DI III CATEGORIA E’
OBBLIGATORIO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
DELLE VIE RESPIRATORIE
 La respirazione è un processo fisiologico con il quale si realizza uno
scambio gassoso tra organismo e ambiente.
 La sopravvivenza umana è legata alla presenza, nell’aria respirabile, di una
percentuale di ossigeno in volume di almeno il 17 %. Può accadere che
l’ossigeno presente nell’aria respirabile sia insufficiente perché consumato
o sostituito con altri gas o vapori.
 L’immissione di atmosfera inquinata nei polmoni può provocare danni più
o meno gravi all’organismo.
 Gli APVR (apparecchi di protezione delle vie respiratorie) hanno il compito
di fornire la giusta protezione isolando l’operatore (dispositivi isolanti) o
purificando la stessa atmosfera (dispositivi filtranti).
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE PER L’USO DI QUESTI
DISPOSITIVI E’ OBBLIGATORIO L’ADDESTRAMENTO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
CLASSIFICAZIONE DEGLI APVR
Gli Apparecchi di Protezione delle Vie
Respiratore (APVR) si distinguono in due
tipologie:
RESPIRATORI A FILTRO
 Rimuovono gli inquinanti dall’aria mediante filtrazione e
proteggono solo contro concentrazioni limitate.
 Vanno impiegati solo quando l’aria sia filtrabile con
sicurezza e contiene ossigeno a sufficienza.
 I respiratori a filtro e i filtri si suddividono in:
– Antipolvere e particelle: adatti per polveri e fibre,
fumi e/o nebbie.
– Antigas e vapori: adatti a specifici gas o vapori.
– Combinati: svolgono contemporaneamente la
funzione di antigas e antipolvere.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
(funzionamento dipendente dall’atmosfera ambiente)
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
 Apparecchi che isolano l’utilizzatore dall’aria/ambiente
e forniscono gas respirabile (aria o ossigeno) idoneo
per una respirazione sicura. Il respiratore protegge
contro l’insufficienza di ossigeno nell’aria/ambiente e
contro gli inquinanti (noti e ignoti) presenti nell’aria
ambiente.
 Sono necessari quando:
 Il tasso di ossigeno nell’aria è minore del 17 %
 La concentrazione dei contaminanti è superiore ai
limiti massimi di utilizzo del respiratore a filtro
 In presenza di “atmosfere” pericolose
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
RESPIRATORI ISOLANTI
(funzionamento autonomo indipendente dall’atmosfera)



PREVENZIONE SPAZI CONFINATI


CONSIGLI
Non impiegare respiratori con barba e basette lunghe
Non usare respiratori a filtro con contaminanti in concentrazione
immediatamente pericolose per la salute
Allontanarsi subito dall’area di lavoro se la respirazione diventa difficoltosa,
si avvertono vertigini o nausea, si avverte l’odore dell’inquinante
Non alterare o modificare il dispositivo e sostituirlo se danneggiato
Controlla sempre il tuo stato di salute
La formazione e l’addestramento devono essere
calibrate sulle tipologie di dispositivo da utilizzare, ed
in generale:
 Le informazioni circa i rischi
presenti (composizione ed effetti delle
sostanze pericolose quali gas, vapori, nebbie, polveri)
 Nozioni sulla respirazione umana, conseguenze sull’organismo umano
in caso di insufficienza di ossigeno
 Le modalità d’uso appropriate degli apparecchi
 Il funzionamento, le possibilità e i limiti del dispositivo
 Modalità di sostituzione dei filtri, bombole e cartucce
 Modalità del corretto indossamento dell’apparecchio
 I comportamenti da tenere in caso di malfunzionamento del DPI
 La conoscenza da parte dell’operatore della notevole diminuzione di
protezione se il DPI non viene indossato per tutto il periodo di
esposizione
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
NBB.... SI RIBADISCE
Devono essere utilizzati da personale addestrato.
Il loro impiego è limitato nel tempo dalla capacità
delle bombole e dallo sforzo dell’operatore,
Devono essere ispezionati prima e dopo l’uso e l’aria
di ricarica deve essere esente da sostanze inquinanti.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
RESPIRATORI ISOLANTI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Protetto dagli urti
Protetto da eventuale inquinamento ambientale
Pulito e disinfettato
In dotazione individuale
Identificabile
Con bombola di riserva piena
Con maschere ed erogatore di soccorso
Custodito e mantenuto come da indicazione del costruttore
Revisionato come da libretto
Verificato prima di ogni utilizzo
Adatto all’utilizzo con altri DPI
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
L’autorespiratore deve essere:
Il dispositivo di discesa comprende un dispositivo di
ancoraggio al quale viene collegato la combinazione di un
sistema di arresto della caduta, di un dispositivo di recupero
e di un argano.
I dispositivi di ancoraggio sono generalmente distinti in:
•
•
•
•
dispositivi a tre piedi (treppiedi),
dispositivi a quattro piedi,
dispositivi monopiede,
gru con braccio.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DISPOSITIVO DI DISCESA
I criteri di scelta del dispositivo di
ancoraggio:
1. Se il mezzo principale di
accesso in uno spazio confinato è
una scala, il lavoratore deve
essere connesso ad un sistema di
arresto
caduta
provvisto
di
dispositivo di recupero.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DISPOSITIVO DI DISCESA
I criteri di scelta del dispositivo di ancoraggio:
2. Se il mezzo principale di accesso in uno spazio confinato
è un sistema che solleva e fa scendere il lavoratore in
sospensione, esso deve essere nello stesso tempo
sollevato od abbassato con un argano e deve essere
attaccato ad un sistema di arresto caduta provvisto di
dispositivo di recupero come dispositivo di sicurezza.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DISPOSITIVO DI DISCESA
I TREPPIEDI
Il dispositivo di ancoraggio a
treppiedi consiste in un’attrezzatura
a
tre
montanti
inclinati
e
convergenti in uno stesso punto,
dove é posizionata una carrucola,
nella cui gola passa la fune
dell’argano,
fissato
ad
un
montante;
al gancio della fune viene
agganciato il sistema di arresto
caduta.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DISPOSITIVO DI DISCESA
DISPOSITIVO DI ANCORAGGIO A QUATTRO PIEDI
Il dispositivo a quattro piedi consiste in un’attrezzatura a
quattro montanti inclinati e convergenti in un stesso punto,
dove é montato un braccio portante il dispositivo di arresto
caduta e di recupero.
Il braccio può ruotare di 360°.
In caso di recupero, l’operatore qualificato può sollevare il
lavoratore dallo spazio confinato e allontanarlo rapidamente
dall’apertura.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DISPOSITIVO DI DISCESA
DISPOSITIVO DI ANCORAGGIO MONOPIEDE
Il dispositivo di ancoraggio monopiede consiste in
un’attrezzatura ad un montante che dispone di un braccio
su cui é fissato il sistema di arresto caduta con il dispositivo
di recupero.
Il fissaggio del dispositivo di ancoraggio viene eseguito sia
in sommità che alla base.
Tale dispositivo viene usato nelle situazioni in cui non é
possibile usare l’attrezzatura a treppiedi, quella a quattro
piedi o la gru a braccio.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DISPOSITIVO DI DISCESA
Il dispositivo di ancoraggio con gru a
braccio può essere permanentemente
montato e viene usato dove non é
possibile usare sia il dispositivo a tre
piedi che quello a quattro piedi.
Il braccio della gru, dotata del sistema
di arresto caduta con dispositivo di
recupero, é amovibile e può ruotare di
360° e la base del dispositivo può
essere saldata o imbullonata ad una
superficie.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DISPOSITIVO DI DISCESA
DISPOSITIVO DI ANCORAGGIO CON GRU A BRACCIO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DISPOSITIVI DI ARRESTO DELLA CADUTA
IMBRACATURE CON ATTACCO
FRONTALE
Esse non sono adatte per il
recupero del lavoratore con
sollevamento verticale in spazi
confinati, poichè lo stesso é
appeso in posizione verticale.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
IMBRACATURE
IMBRACATURA CON ATTACCO
DORSALE
Adatte per il recupero con
sollevamento
verticale
del
lavoratore, poichè lo stesso é
appeso in posizione quasi verticale.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
IMBRACATURE
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DISPOSITIVI DI ARRESTO DELLA CADUTA
DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO UNI 795 CLASSE A
(asportabili)
Non
Permanente
Descrizione: sono dispositivi di
ancoraggio
costituiti
da
due
elementi, uno fisso e l’altro
rimovibile:
Ancoraggio strutturale: elemento
fissato in modo permanente a
una struttura, a cui si applica un
dispositivo rimovibile dotato di
punto
di
ancoraggio;
Punto di ancoraggio: elemento a
cui ancorare in seguito un
dispositivo
di
protezione
individuale anticaduta quando
necessario.
Classe
A1:
la
classe
A1
comprende ancoraggi strutturali
progettati per essere fissati a
superfici verticali, orizzontali ed
inclinate, per esempio pareti,
colonne,
architravi.
Classe
A2:
la
classe
A2
comprende ancoraggi strutturali
progettati per essere fissati a
tetti inclinati.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Dispositivo
SCELTA DEI GUANTI DI PROTEZIONE
Scivolamento della presa
Spruzzi incandescenti
Materiali taglienti,
abrasivi
Microrganismi
FATTORI ORGANIZZATIVI
Elettricità
Caldo/freddo
Sensibilità tattile, destrezza
Variabilità del
lavoro
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
FATTORI DI RISCHIO
Sostanze chimiche
Durata di
utilizzo
Morbidezza, traspirabilità, cuciture
ALTRI FATTORI
Sostanze allergizzanti, irritanti
Disponibilità taglie
Individuazione dei guanti idonei
FATTORI DI RISCHIO
RISCHI MECCANICI
TAGLIO DA LAMA
RISCHI CHIMICI E MICROBIOLOGICI
CALORE E FUOCO
FREDDO
ELETTRICITA’ STATICA
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
I pittogrammi indicano da quali rischi i guanti proteggono
Guanti da lavoro alta visibilità
(nylon di qualità, polsino elastico
maggiorato e palmo e dita in schiuma
di lattice idrorepellente)
Certificato
(2121).
EN
420,
EN
388
Guanti (tessuto TrekDry, inserti
catarifrangenti, cuoio sintetico,
inserti in materiale stretch e
polsino aperto). conformi alla
norma EN 388-2121.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
GUANTI AD ALTA VISIBILITA’
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEL CAPO
CASCO MINERO Y LÁMPARA DE CARBURO AÑOS 20
Caschi di protezione per l’industria (caschi per
miniere, cantieri di lavori pubblici, industrie
varie);
 copricapo leggero per proteggere il cuoio
capelluto (berretti, cuffie, retine con o senza
visiera);
 copricapo di protezione (cuffie, berretti, cappelli
di tela cerata, ecc, in tessuto, in tessuto
rivestito, ecc).
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI

PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
DEGLI OCCHI E DEL VISO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
PROTEZIONE DEL CORPO
TIPOLOGIE DI RISCHI
Lancio di detriti; collisione con oggetti statici; scivolamento; presenza di
pulviscolo o particelle fini; abrasione; ustione da liquidi bollenti o solidi fusi
ELETTRICI
Contatto con parti in tensione o esposizione ad archi elettrici da cortocircuito
RADIAZIONI
Radiazioni infrarosse; abbagliamento; radiazioni ultraviolette; laser
CHIMICI
Penetrazione di polveri molto fini, aerosol, liquidi, fumi, vapori e gas,
agenti/virus biologici
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
MECCANICI
Normativa di riferimento
• EN 340 pittogrammi generalità
• EN 13034: proiezioni limitate di agenti
chimici
• EN 466: rischi da inquinanti chimici
liquidi
Resistenza dei materiali
Le classi di resistenza dei materiali vanno da
1 (meno resistente) a 6 (più resistente)
Marcatura
Pittogramma con tipo di classe di materiale
Definizione della resistenza
1
tenuta ai gas
2
tenuta ai non gas
3
tenuta ai liquidi
4
tenuta agli spruzzi
5
tenuta alla polvere
6tenuta limitata a schizzi liquidi
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Protezione del corpo
FETTUCCE PER IMBRAGATURA
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
BARELLA PER SOCCORSO IN
SPAZI CONFINATI
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
GESTIONE OPERATIVA
PROCEDURE DI DETTAGLIO
OCCORRE INTERVENIRE ?
- Se possibile evitare l’intervento.
- Gli interventi in spazi del genere devono essere
limitati.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
PRIMA REGOLA
• Posso eseguire la verifica dall’esterno dell’atmosfera
interna dello spazio confinato, mediante l’utilizzo di
strumenti manovrati a distanza?
• Posso utilizzare attrezzature manovrate a distanza, per
bonificare i silos nei quali si sono formati blocchi di
granaglie sfuse a forma di ponte, che potrebbero
crollare?
• Posso utilizzare, per il controllo, sistemi di televisione a
circuito chiuso?
• …occorre sempre intervenire?
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
• Posso modificare le procedure di lavoro per evitare
l’obbligo di entrare nello spazio confinato?
PRIMA DELL’INTERVENTO
• Valutare i rischi presenti
• Verificare i requisiti dei lavoratori
• Redigere il Permesso di Lavoro
•
•
•
DURANTE E DOPO L’INTERVENTO
Definire e circoscrivere lo spazio confinato
Segnalare lo spazio confinato
Seguire
le
procedure
di
lavoro
(bonifica,
inertizzazione, flussaggio o ventilazione degli ambienti
confinati, gestione del passaggio di consegne)
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
GESTIONE OPERATIVA
•
•
DURANTE E DOPO L’INTERVENTO
Consegnare e utilizzare DPI
Attrezzature di lavoro (sistemi di comunicazione, di
illuminazione,
attrezzatura
di
entrata/uscita,
attrezzatura di controllo dell’ambiente confinato)
IN CASO DI EMERGENZA
• Procedure e attrezzature di emergenza
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
GESTIONE OPERATIVA
PRIMA DELL’INTERVENTO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Rivediamo nel dettaglio una procedura operativa
2) La fase di Identificazione
del pericolo e analisi del
rischio include le tecniche di
valutazione del pericolo e
analisi del rischio che
godono della caratteristica di
affidabilità dei risultati.
3) Le fasi di Individuazione
ed adozione delle misure
organizzative e/o tecniche e
Individuazione ed adozione
dei dispositivi di protezione
collettiva possono essere
eseguite sia in parallelo che
in serie e con interscambio
di informazioni.
Fonte: ISPESL
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
1) Lo schema metodologico
é valido per la valutazione di
un solo rischio specifico.
ATTENZIONE - Eseguire e ripetere le operazioni:
- all’avvio dei lavori
- ad ogni ripresa del lavoro dopo un’interruzione
- se la permanenza all’interno si protrae nel tempo
- in presenza di dubbi su eventuali inquinamenti dall'esterno
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Valutare i rischi presenti verificando anche;
• la concentrazione di ossigeno
• la presenza di gas tossici, asfissianti, infiammabili...
• la concentrazione di gas tossici, asfissianti, infiammabili...
• le condizioni microclimatiche
Permesso di lavoro
Ai lavoratori occorre uno strumento per assicurare che tutti
gli elementi del sistema sicurezza siano stati messi in atto
prima che sia permesso di entrare e/o lavorare in spazi
confinati.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Il Datore di Lavoro è opportuno che individui un
responsabile (preposto) presente durante le fasi dell’attività
lavorativa.
・ la chiara identificazione di chi autorizza quel particolare
lavoro (con eventuali limiti di responsabilità) e chi ha la
responsabilità della messa in opera delle precauzioni (ad
esempio, isolamento, controllo dell’aria, piano di
emergenza);
・ le parti interessate all’attività (committente, appaltatore);
・ l’addestramento e istruzioni in relazione al permesso;
・ il monitoraggio e la verifica per assicurare che il sistema
lavori in sicurezza, come predisposto.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Elementi essenziali di un Permesso di Lavoro sono:
・ 30 % della forza lavoro, con esperienza almeno triennale
relativa a lavori in ambienti sospetti di inquinamento o
confinati;
・ esperienza per il preposto almeno triennale relativa a
lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati;
・ avvenuta
attività
di formazione, informazione e
aggiornamento di tutto il personale, compreso il DdL se
interviene nelle attività;
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
La verifica dei requisiti dei lavoratori prevede:
・ possesso di Dispositivi di Protezione Individuale DPI,
strumentazione e attrezzature di lavoro idonei con attività di
addestramento all'uso corretto di tali dispositivi,
strumentazione e attrezzature;
・ avvenuta attività di addestramento di tutto il personale,
compreso il DdL se interviene nelle attività, delle procedure
di sicurezza;
・ regolarità assicurativa, contributiva e previdenziale;
・ avvenuta
attività
di formazione, informazione e
aggiornamento di tutto il personale;
・ idoneità all’attività (ad es. claustrofobia).
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
La verifica dei requisiti dei lavoratori prevede:
Fonte: ISPESL 1/2
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Il Permesso di Lavoro
per appaltatori esterni
Fonte: ISPESL 2/2
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Il Permesso di
Lavoro per
appaltatori esterni
Fonte: ISPESL 1/2
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Il Permesso di Lavoro
per lavoratori della
propria azienda
Fonte: ISPESL 2/2
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Il Permesso di Lavoro
per lavoratori della
propria azienda
Prima di disporre l’entrata dei lavoratori all’interno di
ambienti confinati è opportuno controllare che le aperture di
accesso abbiano dimensioni che permettano:
-
l’ingresso e l’uscita del lavoratore
l’equipaggiamento;
- il recupero in condizioni di emergenza.
con
tutto
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Idoneità delle vie di accesso/uscita
DURANTE E DOPO L’INTERVENTO
・ verificare se é possibile aumentare il numero di aperture e migliorare
pertanto la ventilazione.
・ la ventilazione meccanica può risultare necessaria per assicurare una
adeguata fornitura di aria fresca.
・ assicurarsi che non si possano sviluppare fumi da residui o simili,
quando si eseguirà il lavoro.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Ventilazione dell’ambiente
・ un esperto dovrebbe verificare l’idoneità dell’aria alla
respirazione,
mediante
idonea
apparecchiatura
adeguatamente calibrata.
・ qualora la valutazione del rischio evidenzi variabilità delle
condizioni (o anche come ulteriore precauzione), é
necessario predisporre un continuo monitoraggio dell’aria.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Ventilazione dell’aria contenuta nell’ambiente confinato
・ occorre verificare che l’aria sia libera da agenti chimici
asfissianti, tossici ed infiammabili e adatta alla respirazione.
・ occorre identificare il contaminante: il nome chimico e la
forma fisica dell’inquinante: polvere, nebbie di acqua o olio,
gas o vapori.
・ occorre determinare la concentrazione del contaminante:
concentrazione presente in ambiente di lavoro (ppm o
mg/mc).
L’ossigeno presente non deve mai essere inferiore al 20%.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Ventilazione dell’aria contenuta nell’ambiente confinato
Il
monitoraggio
della
concentrazione di ossigeno o
della presenza di gas deve
essere effettuato:
- ai diversi livelli di altezza
- per l’intera durata dei lavori
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
MONITORARE L’ARIA
Un impianto di ventilazione per
- tenere il tasso di ossigeno prossimo al 20%
- diluire gli agenti contaminanti aerodispersi mantenendone
la concentrazione ad un livello igienicamente accettabile
NON introdurre ossigeno o aria arricchita di ossigeno
aumenta il rischio di incendio e/o esplosione.
Un impianto di ventilazione deve considerare:
- geometrie del luogo
- portata dell’aria (consumo/produzione 20 - 50 l/h di O2 e
CO2)
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Risanamento/bonifica atmosfera ambiente confinato
•
•
•
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•
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•
•
•
•
Protetto dagli urti
Protetto da eventuale inquinamento ambientale
Pulito e disinfettato
In dotazione individuale
Identificabile
Con bombola di riserva piena
Con maschere ed erogatore di soccorso
Custodito e mantenuto come da indicazione del costruttore
Revisionato come da libretto
Verificato prima di ogni utilizzo
Adatto all’utilizzo con altri DPI
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
In caso di uso
dell’autorespiratore deve essere:
Con atmosfere ATEX o infiammabili, occorrono attrezzi
antiscintilla e lampade opportunamente protette.
Illuminazione
Occorrono idonei sistemi o mezzi di illuminazione in
relazione alle caratteristiche dell’ambiente e alla tipologia di
intervento da effettuare.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Attrezzature speciali
Occorre
adeguati
sistemi
di
comunicazione
tra
il
personale
all’interno e all’esterno dello spazio
confinato per consentire una rapida
chiamata in caso di emergenza.
Tutti i messaggi devono poter essere
comunicati facilmente e rapidamente.
Apparecchiature telefoniche e radio
utilizzate non dovranno costituire causa
di innesco in ambienti ATEX.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Sistema di comunicazione
Il dispositivo di discesa comprende un dispositivo di
ancoraggio al quale viene collegato la combinazione di un
sistema di arresto della caduta, di un dispositivo di
recupero e di un argano.
I dispositivi di ancoraggio sono generalmente distinti in:
•
•
•
•
dispositivi a tre piedi (treppiedi),
dispositivi a quattro piedi,
dispositivi monopiede,
gru con braccio.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
DISPOSITIVO DI DISCESA
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
PROCEDURE DI EMERGENZA
Occorre sempre la presenza di una persona all’esterno
dello spazio confinato che osservi e comunichi con i
lavoratori presenti all’interno, in modo di dare prontamente
l’allarme in caso di emergenza e attivare le procedure di
soccorso.
Il datore di lavoro deve garantire un Piano di Emergenza con:
-
procedure di intervento
equipaggiamenti da adottare
la formazione
addestramento
esercitazioni per squadre di soccorso e lavoratori.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Controllo e allarme
- un pronto allarme e
- un immediato soccorso
…ALLARME E SOCCORSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
In caso di emergenza occorre
IN CASO DI EMERGENZA
- il tempo
- l’emotività
- lo stress
Che gestisco e domino con
…ADDESTRAMENTO ED ESERCITAZIONI
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Elementi critici di un intervento di soccorso
IN CASO DI EMERGENZA
Si suggerisce di
PREALLERTARE GLI ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO
NBB….
In caso di emenrgenza se possibile, non aspettiamo i
soccorsi ma mettiamoci in salvo con le nostre gambe.
… Se possibile!
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ATTENZIONE!
ATTENZIONE!
La squadra di emergenza
- deve isolarsi dall’ambiente
- deve scendere in ambiente confinato con stessa
imbracatura e stessi sistemi di sicurezza di chi faceva
l’intervento
- deve fornire aria all’infortunato.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
IN CASO DI EMERGENZA
IN CASO DI EMERGENZA
IO
SQUADRA
VITTIMA
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Piramide della sopravvivenza
IN CASO DI EMERGENZA
VITA
MESSA IN
SICUREZZA
DELL’AMBIENTE
CONSERVAZIONE DEI BENI
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Piramide delle priorità
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Rivediamo nel dettaglio
una procedura operativa
· descrivere in modo organico le fasi di lavoro, in ordine temporale e
spaziale, in condizioni di sicurezza individuale e collettiva;
· stabilire, attraverso valutazioni di criticità del sistema e delle
condizioni di lavoro, ciò che si deve e non si deve fare durante
l’attività lavorativa;
· definire in modo rigoroso i vari ruoli del personale coinvolto nei lavori,
ovvero
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
RICORDIAMO
L’IMPORTANZA
DELLA
VALUTAZIONE
PRELIMINARE DEI RISCHI E LA REDAZIONE DELLA PROCEDURA
OPERATIVA DI SICUREZZA
La corretta preparazione di questo documento tecnico, anche dal punto
di vista formale, è una fase fondamentale per garantire la successiva
sicurezza sostanziale dei lavori. In estrema sintesi, questa procedura
deve:
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
Ed ancora si rammenta che le procedure
rappresentano “misure scritte” di sicurezza,
pertanto i destinatari di queste, acquisendole in
modo formale (per presa visione), assumono la
responsabilità della corretta loro applicazione,
escludendo un utilizzo difforme o arbitrario.
Anche in questo caso, resta fermo il principio
della responsabilità del datore di lavoro, in
relazione sia al contenuto e alla struttura delle
procedure che nella vigilanza della loro
applicazione.
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALTRO ESEMPIO PROCEDURA DI ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALTRO ESEMPIO PROCEDURA DI ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ALTRO ESEMPIO PROCEDURA DI ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ESEMPIO FASI DI ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
CONTROLLI PRELIMINARI
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ESEMPIO FASI DI ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ESEMPIO FASI DI ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ESEMPIO FASI DI ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ESEMPIO FASI DI ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ESEMPIO FASI DI ACCESSO
PREVENZIONE SPAZI CONFINATI
ESEMPIO FASI DI ACCESSO
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Presentazione di PowerPoint - Scuola di Formazione Ipsoa