BergamoCisl
MENSILE DI INFORMAZIONE DELLA CISL DI BERGAMO - Anno XXXII - n. 2 - febbraio 2012
Tariffa Associazioni senza scopo di lucro: Poste Italiane Spa - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 2 - DCB Bergamo - Costo copia e 0,52
Il Paese alle prese con i “Decreti Monti”
Cercando equità e sviluppo
Un Patto Sociale per crescere
di Ferdinando Piccinini
Segretario generale Ust Cisl Bergamo
In questo periodo storico così fortemente
contrassegnato dalle molteplici difficoltà
economiche e dalle prospettive future con
grandi incognite si evidenzia la necessità
di maggiore democrazia e partecipazione.
Un’organizzazione sociale di rappresentanza importante come la CISL non può che rilanciare il
ruolo del sociale come elemento fondamentale per una
maggiore giustizia e equità. Per questo motivo siamo stati in
prima linea e protagonisti nel contrastare i primi interventi
del Governo Monti fortemente segnati dall’iniquità.
Di fronte a una crisi senza precedenti si è voluto procedere
senza un vero confronto con le parti sociali pensando di
poter fare a meno della coesione sociale che in questo
momento diventa la vera garanzia per interventi più equi
e socialmente sostenibili.
Occorre che il governo esca da una logica ancora troppo
spesso ancorata a un pensiero liberista che ha già prodotto
in tutti questi anni grandi squilibri sociali e causato questa
crisi economica e finanziaria.
Stanno pagando i costi di questa crisi i soliti noti: lavoratori,
pensionati, giovani disoccupati e famiglie. Una larga fascia
sociale già duramente provata dalla crisi e che ora rischia
di impoverirsi ulteriormente.
Posto fisso monotono, giovani mammoni, padri tutelati che
impediscono di tutelare i figli, laureandi più o meno sfigati,
lavoratori fannulloni e altre amenità uscite dalle bocche di
ministri che avrebbero dovuto farsi notare il meno possibile
(d’altronde il governo tecnico avrebbe dovuto servire a
trovare soluzioni, non a far sorgere altri problemi) ci costringono, come davanti a un governo Berlusconi qualsiasi,
a rincorrere le polemiche invece che impiegare il nostro
tempo per trovare accordi utili alla crescita del mercato del
lavoro, a un’occupazione sana, alla ripresa dell’economia
reale e al tamponamento della spirale finanziaria…
Mentre scrivo queste righe, proseguono gli incontri tra governo e parti sociali sui temi importanti dell’occupazione e
del mercato del lavoro, prosegue in parlamento il confronto
sulle liberalizzazioni e semplificazioni con tutte le diverse
lobby dei privilegiati mobilitati: avvocati, notai e farmacisti
hanno già annunciato il loro rifiuto verso qualsiasi intro-
www.bergamo.cisl.it missione nelle faccende loro, quasi fossero loro la fascia
sociale in difficoltà e non i lavoratori e pensionati.
E allora, è qui che il lavoro di un organizzazione sindacale
libera e autonoma come la CISL si fa importante e insostituibile. Prima della primavera, il governo vuole licenziare
i propri decreti: noi vogliamo che non si ripeta quanto
visto nella riforma delle pensioni, quando il Governo si è
sottratto alla definizione di un Patto con le parti sociali non
riconoscendo l’importanza della concertazione. Abbiamo
prontamente reagito alle prime ipotesi del governo tese a
mettere in discussione l’art. 18 dello statuto dei lavoratori
che tutela le persone in caso di licenziamento senza giusta
causa. E’ paradossale che nel contesto attuale dove quotidianamente contiamo le persone licenziate per riduzione
di personale o per le tante chiusure di aziende, si tenti di
smontare una tutela fondamentale per la dignità del lavoro
come quella rappresentata dall’art. 18. La CISL ha rilanciato il confronto con proposte serie e concrete, vedremo
se questa volta il governo avrà la volontà di arrivare ad un
intesa con tutte le parti sociali.
La manovra Monti (che in questo giornale presentiamo)
è stata contrassegnata fin dall’origine dalla mancanza di
equità sociale, dalla pesantezza degli interventi sulla previdenza, dall’eccessiva tassazione sui redditi di lavoratori e
pensionati e dalla debolezza delle politiche per la crescita,
con la conseguenza negativa di accentuare la possibilità
della recessione economica per il 2012.
Ancora oggi resta necessario mettere in campo interventi
riformatori più decisi ed organici relativi alla riforma
fiscale, totalmente ignorata della manovra, che riduca la
pressione fiscale su lavoratori e pensionati a compensazione dell’inasprimento dell’IVA, per poter rilanciare la
domanda interna e che sposti la tassazione sulle rendite, i
patrimoni e i consumi più elevati ed un contrasto più deciso
all’evasione fiscale. Per far crescere il paese è necessaria
una politica di forti e decisi investimenti a sostegno dei
settori produttivi con incentivi all’occupazioni giovanile,
femminile e di ricollocazione dei lavoratori espulsi dalle
riorganizzazioni e ristrutturazioni aziendali.
In questo la Cisl continuerà a perseguire l’obiettivo di un
Patto Sociale con tutti i soggetti istituzionali ed economici,
che a tutti i livelli, anche nella nostra provincia, possa rilanciare il Paese a partire dallo sviluppo, il lavoro, l’equità
sociale.
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n. 2 - febbraio 2012
Le novità sulle pensioni
La prima legge del Governo Monti è stata il decreto legge “Salva Italia”, che all’articolo 24 contiene la nuova Riforma delle pensioni,
che di seguito illustriamo, utilizzando un testo dell’INAS-CISL nazionale e segnalando alcune modifiche introdotte dal Decreto Legge
Milleproroghe, che diventerà legge a fine febbraio 2012.
Mentre questo numero di BERGAMO CISL va in stampa,
Per coloro che maturano i requisiti pensionistici a parnell’ambito
del’approvazione finale del Decreto Legge Miltire dal 1° gennaio 2012, in sostituzione delle pensioni di
leproroghe,
il Parlamento propone il blocco delle riduziovecchiaia e di anzianità, sono previste la pensione di “vecni
sino
al
31
dicembre 2017 per i lavoratori che nel corso
chiaia” e la pensione “anticipata”.
della vita lavorativa hanno avuto esclusivamente prestazione effettive di lavoro, includendo i periodi di astensioPENSIONE DI VECCHIAIA
I lavoratori dipendenti e autonomi (uomini e donne) che ne obbligatoria per maternità, servizio militare, infortunio,
maturano i requisiti dal 1° gennaio 2012 possono accedere malattia e cassa integrazione ordinaria.
Per gli uomini e le donne che risultano assicurati a paralla pensione di vecchiaia al compimento dell’età indicata,
tire
dal 1 gennaio 1996, il diritto alla pensione anticipata
alla maturazione di almeno 20 anni di contribuzione.
scatta se saranno in possesso delle seUomini dipendenti
Donne autonome
Donne
Uomini autonomi guenti condizioni:
settore privato e donne
e iscritte
Anni
dipendenti
e iscritti gestione
• 20 anni di contribuzione;
dipendenti iscritte
gestione
settore privato
separata
• 63 anni di età;
INPDAP
separata
• un importo della pensione non infeDal 2012
62 anni
66 anni
63 anni e 6 mesi
66 anni
riore
a 2,8 volte l’assegno sociale.
Dal 2014 63 anni e 6 mesi
66 anni
64 anni e 6 mesi
66 anni
Dal 2016
Dal 2018
65 anni
66 anni
66 anni
66 anni
65 anni e 6 mesi
66 anni
66 anni
66 anni
Ai requisiti riportati si aggiungono gli adeguamenti rispetto alla speranza di vita. Dal 2013 è già fissato
un allungamento di 3 mesi.
Per gli assicurati a partire dal 1° gennaio 1996 è richiesta
anche la condizione che l’importo della prestazione pensionistica non sia inferiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale. Si prescinde da quest’ultimo vincolo se il lavoratore ha raggiunto i 70 anni di età ed è in possesso di
almeno 5 anni di anzianità contributiva effettiva.
Dal 2021 i requisiti anagrafici richiesti per l’accesso alla
pensione di vecchiaia, compreso il meccanismo di adeguamento alla speranza di vita, dovranno essere di almeno 67 anni.
Per chi decide di restare al lavoro oltre i limiti di età previsti, si attiva una forma di incentivazione, con l’applicazione
di coefficienti di trasformazione calcolati fino all’età di 70
anni. Per i lavoratori dipendenti, in caso di proseguimento
dell’attività lavorativa, il divieto di licenziamento individuale opera sino al compimento del 70° anno di età.
PENSIONE ANTICIPATA
Tutti i lavoratori dipendenti, autonomi ed iscritti alla gestione separata, possono conseguire la pensione anticipata,
in presenza dei seguenti requisiti contributivi:
• dal 2012: 42 anni e 1 mese per gli uomini;
41 anni e 1 mese per le donne.
• dal 2013: 42 anni e 2 mesi per gli uomini;
41 anni e 2 mesi per le donne.
• dal 2014: 42 anni e 3 mesi per gli uomini;
41 anni e 3 mesi per le donne.
Dal 2013 si devono aggiungere 3 mesi per l’adeguamento
alla speranza di vita, già deciso con decreto ministeriale.
Se la pensione anticipata è conseguita prima dei 62 anni
di età, sulla quota di pensione relativa alle anzianità contributive maturate prima del 1° gennaio 2012, sarà effettuata una riduzione:
• dell’1% annuo con un’età compresa tra i 60 e i 62 anni;
• del 2% annuo con un’età inferiore a 60 anni.
ADEGUAMENTO ALLA
SPERANZA DI VITA
Gli adeguamenti alla speranza di vita
calcolati dall’ISTAT si applicano ai requisiti anagrafici di tutti i trattamenti pensionistici ed al
requisito contributivo per la pensione anticipata.
Sino al 2019 gli adeguamenti sono triennali e negli anni
successivi diventano biennali.
Un Decreto Ministeriale ha già fissato un adeguamento di
3 mesi, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2013.
E CHI HA MATURATO I REQUISITI?
I lavoratori che, alla data del 31 dicembre 2011, hanno già
maturato i requisiti contributivi ed anagrafici previsti, accedono alla pensione secondo la normativa precedente.
Ciò vale anche per chi, pur avendo perfezionato età anagrafica e contributi a tale data, debba attendere l’apertura
della “finestra” nel corso del 2012 e del 2013.
PENSIONE: ECCO LE DEROGHE
Per alcuni lavoratori continueranno ad essere applicate
le norme in vigore sino al 31 dicembre 2011, anche se tali
requisiti maturano successivamente:
• lavoratrici che optano per la liquidazione della prestazione con il sistema contributivo (L. 243/2004);
• soggetti che rientrano nel limite massimo, che sarà precisato da un decreto ministeriale e che si trovano in una
delle seguenti condizioni:
- collocati in mobilità ordinaria sulla base di accordi sindacali stipulati prima del 4 dicembre 2011, che maturano
i requisiti dopo il 31 dicembre 2011;
- collocati in mobilità lunga per effetto di accordi collettivi stipulati entro il 4 dicembre 2011;
- titolari, alla data del 4 dicembre 2011, di prestazioni
straordinarie a carico dei fondi di solidarietà di settore (bancari, esattoriali, postali, ecc.), nonché lavoratori per i quali
sia stato previsto il diritto di accesso a tali fondi da accordi
collettivi stipulati entro il 4 dicembre 2011;
- autorizzati ai versamenti volontari prima del 4 dicem-
n. 2 - febbraio 2012
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mesi dall’entrata in vigore del decreto legge Salva Italia;
bre 2011;
• i lavoratori che al 31 ottobre 2011 erano in congedo
- dipendenti delle amministrazioni statali collocati in esoper assistere figli con disabilità grave, che maturino entro
nero dal servizio alla data del 4 dicembre 2011.
Per i soli dipendenti del settore privato sono previste an- 24 mesi dall’inizio del loro congedo il diritto alla pensione di anzianità.
che le seguenti eccezioni:
- possibilità di accedere alla pensione anticipata al compimento di 64 anni di età per coloro che maturano alme- SPARISCONO LE FINESTRE
Per coloro che maturano i requisiti pensionistici a partire
no 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2012 e che,
entro la stessa data, avrebbero raggiunto i requisiti prece- dal 1° gennaio 2012, l’accesso alla pensione non è più sogdentemente previsti per le “quote” (60 anni di età e 96 per getto al meccanismo delle cosiddette “finestre mobili”.
somma tra età e contributi);
- possibilità di ottenere la pensione di vecchiaia con al- PRO-RATA CONTRIBUTIVO
Dal 1° gennaio 2012 è esteso il sistema di calcolo conmeno 64 anni, qualora tale trattamento risulti più favorevole rispetto ai nuovi requisiti, per le sole donne che ma- tributivo pro-rata, in relazione alle anzianità contributive
turino 20 anni di contribuzione e compiano 60 anni di età maturate da tale data. Tale previsione interessa chi rientrava sinora nel sistema retributivo puro.
entro il 31 dicembre 2012.
Anche sulle deroghe, mentre questo numero di BERGAMO CISL va in stampa, nell’ambito del’approvazione finale LAVORI USURANTI
Per chi svolge lavori usuranti, dal 2012 potrà accedere alla
del Decreto Legge Milleproroghe, il Parlamento sta apporpensione di anzianità agevolata a queste nuove condizioni:
tando alcune modifiche, che riguardano in particolare:
• i lavoratori che hanno sottoscritto
Data maturazione requisiti
Requisiti dipendenti
Requisiti autonomi e “misti”
accordi individuali o collettivi per cesDal
1°
gennaio
2012
60
anni
di
età
e
quota
96
61 anni di età e quota 97
sazione del rapporto di lavoro, che hanDal
1°
gennaio
2013
61
anni
di
età
e
quota
97
62 anni di età e quota 98
no cessato il lavoro entro il 31 dicembre 2011 e che avrebbero avuto diritto Ai requisiti riportati si aggiungono gli adeguamenti rispetto alla speranza di vita (vedere). Dal 2013 è
alla decorrenza della pensione entro 24 già fissato un allungamento di 3 mesi.
Pillole di manovre
fisco
• Ritorna il prelievo sulla prima casa
che sarà del 4 per mille, ma salirà al
7,6 per mille dalla seconda abitazione in su. Prevista la rivalutazione delle rendite catastali fino al 60 per cento. Sull’IMU prima casa è prevista
una detrazione di 200 euro e un ulteriore sconto di 50 euro per ogni figlio a carico residente e di età inferiore a 26 anni.
• Dal 1° ottobre 2012 scatta l’aumento delle aliquote IVA dal 21 al 23%e
dal 10 al 12%. Questa misura è in sostituzione di 20 miliardi di euro di riduzione delle agevolazioni fiscali previsti dalla manovra estiva.
• Ennesimo aumento dell’accisa sulla benzina che è passata dal 7 dicembre 2011 da 622 a 704,2 millesimi di
euro per litro.
• A partire dall’anno d’imposta
2011 (effetto sulle buste paga e pensioni dal gennaio 2012. deciso aumento dell’addizionale regionale
base dell’IRPEF. Si passa dallo 0,9
all’1,23%.
• Eliminato il bollo da 34,20 euro sugli estratti conto annuali, sia postali
che bancari, per i conti con giacenze
medie inferiori a 5.000 euro. Mini patrimoniale sui titoli.
• Parzialmente riscritta, ma resa strutturale la detrazione del 36% per spese per il recupero edilizio. Confermata per il 2012 anche quella del 55%
sul risparmio energetico, che sarà poi
assorbita in quella del 36% a partire
del 2013.
• Anche per le addizionali IRPEF dei
Comuni è possibile un aumento, sino
ad un’aliquota massima dello 0,8%.
Possibili gli adeguamenti dei singoli
Comuni sino al 31 marzo 2012.
• Rimodulato il contributo di solidarietà, già previsto in una delle manovre 2011, per il quale le pensioni più
elevate sono ridotte del:
- 5 % della parte tra 90.000 euro lordi
annui e 150.000;
- 10% tra 150.000 e 200.000 euro;
- 15% per la parte eccedente i 200.000
euro annui.
lotta evasione fiscale
• Dal 1° gennaio 2012, gli operatori finanziari devono comunicare periodicamente all’anagrafe tributaria le movimentazioni e gli importi che hanno
interessato i conti. Queste informa-
zioni saranno utilizzate dall’Agenzia
delle Entrate anche per l’individuazione dei contribuenti a maggior rischio di evasione fiscale da sottoporre a controllo.
• Il limite massimo nell’uso del contante scende a 1.000 euro. L’obiettivo è la tracciabilità delle operazioni,
che consenta la lotta all’evasione ed
alla elusione fiscale. Anche per i pagamenti effettuati dalle pubbliche amministrazioni sarà favorito lo sviluppo della moneta elettronica e la limitazione all’uso del contante. I libretti
al portatore con depositi superiori a
1.000 euro dovranno essere regolarizzati entro il 31 marzo 2012. Una convenzione fra Il Ministero dell’economia e delle finanze e l’Associazione
bancaria italiana stabilirà le caratteristiche minime dei conti correnti da
rendere disponibili per i contribuenti,
al fine di sviluppare i pagamenti elettronici, riducendo i costi finanziari e
amministrativi derivanti dalla gestione del denaro contante ed individuando le fasce socialmente svantaggiate
di clientela alle quali i conti correnti
saranno offerti senza spese, in particolare i pensionati.
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lavoro
• Prevista la totale deducibilità dall’IRAP sul costo del lavoro, ai fine
IRES e IRPEF. La misura si applicherà
dal 2012. Confermati gli sconti IRAP
per assunzione di donne e giovani.
• Dal 1º gennaio 2012 l’aliquota contributiva pensionistica per gli iscritti
alla gestione separata e l’aliquota contributiva per il computo delle prestazioni pensionistiche sono aumentate
di un punto percentuale.
politica sociale
• Entro il 31 maggio 2012, sarà potenziato il ruolo dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente)
e individuate le agevolazioni fiscali,
tariffarie e assistenziali che, a decorrere dal 1° gennaio 2013, non saranno
più riconosciute ai soggetti in possesso di un ISEE superiore alla soglia individuata con il decreto stesso. Sarà
previsto un rafforzamento del sistema
dei controlli dell’ISEE tramite la condivisione degli archivi e la costruzione di una banca dati delle prestazioni agevolate.
• Proroghe 2012 degli ammortizzatori sociali. Prorogati e rifinanziati per
l’intero 2012, con le stesse regole e
procedure, quasi tutti gli ammortizzatori sociali dei quali era prevista la
scadenza al 31 dicembre 2011:
- cassa integrazione e mobilità in deroga;
- incremento dal 60 all’80% dell’integrazione salariale in caso di contratti
di solidarietà;
- finanziamento dei contratti di solidarietà per imprese fino a 15 addetti
e per imprese artigiane;
- cassa integrazione straordinaria e
indennità di mobilità per le imprese esercenti attività commerciali con
n. 2 - febbraio 2012
più di 50 dipendenti, agenzie di viaggio e turismo, compresi gli operatori turistici, con più di 50 dipendenti, imprese di vigilanza con più di 15
dipendenti;
- iscrizione alle liste di mobilità per i
lavoratori licenziati dalle imprese fino
a 15 dipendenti;
- rifinanziamento delle proroghe a 24
mesi della cassa integrazione guadagni straordinaria per cessazione di
attività;
- corresponsione anticipata di cigo e
cigs per auto impiego;
- incentivi all’assunzione dei percettori di ammortizzatori in deroga;
- incentivo all’assunzione di percettori di indennità di disoccupazione con
più di 50 anni, prolungato fino alla
pensione se il lavoratore ha più di 35
anni di anzianità contributiva;
- incentivo all’assunzione a tempo pieno e indeterminato di lavoratori destinatari dell’indennità ordinaria di disoccupazione e dell’indennità speciale di disoccupazione edile;
- riconoscimento della contribuzione
figurativa integrativa fino al pensionamento ai beneficiari di trattamenti di sostegno al reddito non connessi
a sospensioni dal lavoro con almeno
35 anni di anzianità contributiva che
accettino un’offerta di lavoro che preveda l’inquadramento in un livello retributivo inferiore di almeno il 20 per
cento a quello di provenienza;
- norma che consente il rientro dei
cassintegrati in azienda in attività
formative;
- autorizzazione all’Inps per l’anticipazione del pagamento dei trattamenti, in attesa dell’emanazione dei
provvedimenti di autorizzazione dei
trattamenti di integrazione salariale
in deroga;
- possibilità di lavoro accessorio (voucher) per i lavoratori che stanno usufruendo di un ammortizzatore sociale
e per i lavoratori a tempo parziale;
- In particolare, in concomitanza con
l’aumento della aliquota contributiva a carico dei lavoratori iscritti alla
gestione separata (vedi oltre), è necessario rendere strutturale la tutela per fine lavoro per questi lavoratori, finanziandola in forma contributiva tramite l’utilizzo di parte delle risorse della apposita gestione separata Inps.
• Ritorno dello sgravio contributivo
pieno (100% di decontribuzione) per
i datori di lavoro che occupano fino a
nove addetti (compresi) per l’assunzione di apprendisti dal 1° gennaio
2012 al 31 dicembre 2016, per tre anni
di durata del contratto.
• Prorogato al 2012 il regime di detassazione in base al quale il salario
di produttività percepito da lavoratori dipendenti in attuazione di quanto
previsto da accordi o contratti collettivi aziendali o territoriali è assoggettato ad un’imposta sostitutiva del 10%
in luogo dell’Irpef e relative addizionali. Il regime di detassazione viene
prorogato a tutto il 2012 anche per il
personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Prorogato al
2012 lo sgravio contributivo sul salario di produttività, secondo i criteri
già previsti, che saranno resi operativi dall’INPS.
• Introdotta la possibilità per ciascuna Regione di disporre la deduzione,
dalla base imponibile dell’IRAP, delle somme erogate ai lavoratori dipendenti del settore privato in attuazione di quanto previsto da contratti collettivi aziendali o territoriali di produttività.
La manovra “salva-Italia” costerà 635 euro alle famiglie italiane
Se aggiungiamo anche gli effetti delle manovre d’estate, il conto sale a 6.400 euro.
Nel quadriennio 2011-2014, l’effetto complessivo delle 3 manovre sarà pari a 161,1 mld di euro
Manovre d’estate del governo Berlusconi
(milioni di euro)
Manovra di luglio
Manovra di agosto
effetto complessivo
La manovra “salva italia” triennio 2012-2014
Manovra lorda
Risorse per lo sviluppo
Risorse per evitare taglio agevolazioni nel 2012
effetto complessivo
effetto totale delle tre manovre
2011
2.108
732
2.840
30.000
10.000
4.000
16.000
161.175
2012
2013
Stima effetti sulle famiglie
nel periodo 2011-2014
47.973
80.064
11.822
65.111
59.795
145.175
2014
5.578
24.406
22.698
29.859
28.275
54.265
manovra “salva italia”
Nel triennio 2012-2014
Impatto a famiglia: 635 euro
manovra “salva italia+quelle d’estate”
Quadriennio 2011-2014
Impatto famiglia: 6.402 euro
n. 2 - febbraio 2012
bergamo cisl
Le richieste del sindacato: più incentivi alle assunzioni e migliori tutele sociali
Grande attenzione alle politiche per il reimpiego
Si è riaperto il tavolo permanente
sindacati- imprese per individuare
un percorso condiviso da portare poi
al tavolo della trattativa con il Governo sulla riforma del mercato del lavoro. Raffaele Bonanni si dice fiducioso
sulla possibilità di trovare un accordo. ”Se gli imprenditori sono in buona fede - ha detto il leader della Cisl–
possiamo convergere sulle ragioni di
inefficienza. Intanto abbiamo già trovato un’intesa sugli ammortizzatori.
Mantenere quelli che ci sono e rafforzarli”. L’accordo sarà invece più difficile ”se vogliono il trofeo dell’articolo
18”, una vicenda ”sovrastimata”, sulla
quale la CISL propone una manutenzione con l’obiettivo di tagliare i tempi per le sentenze sui licenziamenti;
e indennizzare i lavoratori licenziati
per motivi economici.
La piattaforma Cgil, Cisl, Uil chiede
un forte collegamento tra ammortizzatori sociali e politiche attive del lavoro finalizzate al reimpiego. Negli ultimi due anni sono stati fatti alcuni passi avanti, ma insufficienti. Il coinvolgimento dei lavoratori nelle politiche
attive deve diventare sistematico, con
un inserimento in percorsi di reimpiego fin dal primo giorno di cassa integrazione. A tal fine va utilizzata l’esperien-
za delle agenzie del lavoro che vanno
maggiormente coinvolte in tali percorsi, anche con incentivi specifici.
La trattativa in corso tra governo e
parti sociali, che ha dato inizio alla
cosiddetta “fase due” dell’azione dell’esecutivo Monti, non riguarda solo
la flessibilità in uscita e l’art.18, come
spesso appare dai media. Ne è prova
il documento varato, come base per
la trattativa, dalle segreterie unitarie Cgil Cisl Uil lo scorso 17 gennaio,
dal titolo “Per il lavoro, per la crescita, per l’equità sociale e fiscale”. La
parte centrale del documento è quella relativa al mercato del lavoro, con
proposte a tutto campo. Promuovere
la buona occupazione, valorizzando le tipologie contrattuali che hanno dato buona prova, semplificare il
lavoro flessibile, vale a dire scremare il panorama di tutte quelle tipologie che, invece, hanno dato maggiormente luogo ad abusi. Riordino degli
ammortizzatori sociali: è necessario
andare verso un sistema a regime che
includa tutte le dimensioni e i settori
di impresa e tutte le tipologie contrattuali, fondato, per tutti, su uno schema assicurativo.
Promuovere la buona occupazione
La piattaforma Cgil, Cisl, Uil ribadisce
Decreto liberalizzazioni
Il decreto sulle liberalizzazioni, detto ‘Cresci Italia’, è stato già inondato da
una massa enorme di emendamenti, trasformato di fatto in un sorta di gran bazar dove gli interessi e i voti trasversali
la faranno da padrone.
Le lobby si sono date da fare moltissimo in queste settimane per ottenere
qualche risultato: qualcuna, come quella degli avvocati, aiutata dalla circostanza di essere ampiamente rappresentata tra i banchi parlamentari. Forse per
questo le dichiarazioni altisonanti sono
mancate e la persuasione ha preso altre
strade, più sotterranee.
Ecco in sintesi alcune delle liberalizzazioni principali volute da Palazzo Chigi
- VIA ONERI IMPRESE: Abrogazio-
ne dei limiti numerici, autorizzazioni,
licenze, nulla osta o preventivi atti di
assenso, per l’avvio di un’attività economica.
- RATE FISCO: Si prevede un piano di
rateazione dei debiti tributari, con rate
inizialmente basse e progressivamente crescenti. Si prevede, inoltre, che in
caso di dilazione del pagamento non si
proceda ad iscrizione ipotecaria.
- SOCIETÀ GIOVANI: È istituita a favore dei soggetti con età inferiore a 35
anni la società semplificata a responsabilità limitata.
- CONCORRENZA REGIONI: Viene monitorata la normativa regionale e
locale per individuare disposizioni in
contrasto con la tutela e la promozione
della concorrenza.
che il contratto a tempo indeterminato è la forma comune d’impiego e che
vanno valorizzate le tipologie contrattuali che promuovono il lavoro stabile,
vale a dire l’apprendistato professionalizzante come canale di ingresso al
lavoro per i giovani, appena riformato
sulla base di un accordo di concertazione di soli pochi mesi fa, fortemente
voluto dalla Cisl, e il contratto di inserimento per il reimpiego dei lavoratori
in disoccupazione, per l’occupazione
femminile nelle aree ad alta disoccupazione e per gli over 50.
Da incentivare il part-time, per favorire la conciliazione tra lavoro e famiglia.
Vanno attivati percorsi che incentivino la trasformazione di contratti di
lavoro oggi impropriamente utilizzati
(lavoro a progetto, associati in partecipazione, false partite iva, tirocini) in
queste forme tendenzialmente rivolte
verso la stabilizzazione.
Semplificare il lavoro flessibile armonizzando costi e tutele, per contrastare gli abusi ricorrenti. Come la
Cisl chiede da sempre, va raggiunta
la parificazione dei costi contrattuali e contributivi dei contratti flessibili
rispetto al lavoro subordinato a tempo indeterminato.
- CLAUSOLE VESSATORIE: Arriva
un’ulteriore tutela contro la vessatorietà
delle clausole inserite nei contratti.
- CLASS ACTION: Si rimuovono alcuni limiti soggettivi e procedurali nell’esercizio della class action.
- TUTELA MICRO-IMPRESE: Sono
rafforzati gli strumenti di tutela a favore
delle imprese di minori dimensioni.
- TARIFFE: Si abrogano le tariffe delle professioni. Il compenso per le prestazioni è pattuito per iscritto.
- ACCESSO GIOVANI A PROFESSIONI: Gli studenti potranno svolgere
il tirocinio nel corso dell’ultimo biennio di studi.
- CONFIDI: possibilità anche per i liberi professionisti di poter partecipare
al capitale sociale.
- FARMACIE: viene abbassato a 3000
abitanti il quorum di popolazione previsto per l’apertura. Possibilità che le
Regioni istituiscano nuove farmacie in
bergamo cisl
n. 2 - febbraio 2012
luoghi maggiormente frequentati.
- NOTAI: Viene aumentata la pianta
organica dei notai di 500 posti, da coprire per concorso nel biennio 20122014.
- GAS: È previsto che nel meccanismo con cui l’Autorità per l’energia aggiorna il prezzo del gas si riduca gradualmente il riferimento ai prezzi internazionali del petrolio. Si istituisce
un nuovo tipo di servizio di stoccaggio del gas per consentire alle imprese di approvvigionarsi direttamente
all’estero.
- SNAM: Si riattiva la procedura per
definire la separazione della rete gas
dall’Eni.
- IDROCARBURI: Si introducono
vantaggi per i residenti dei territori interessati da impianti di estrazione di
idrocarburi.
- BENZINA: Pluralità di contratti
possibili tra gestori degli impianti e
compagnie petrolifere, da regolamentare in sede sindacale. Ampliamento
delle possibilità di vendita di altri articoli di commercio presso gli impianti di distribuzione.
LIBERALIZZAZIONI
Stima di Adiconsum: risparmio medio a famiglia e aumento del PIL tra l’1 e il 2%
Euro
70
350
250
400
1070
spesa farmaceutica
liberalizzazione del commercio
liberalizzazione dei carburanti
liberalizzazione delle professioni
Totale
Rimozione dei vincoli non giustificati all’apertura di impianti presso i centri commerciali.
- ELETTRICITÀ: Aggiornamento della disciplina per tener conto della crescita dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.
- NUCLEARE: Accelerazione delle
procedure per smantellare gli impianti
nucleari dismessi e rafforzamento della sicurezza dei rifiuti nucleari.
- SERVIZI PUBBLICI LOCALI: Incentivi per favorire l’aggregazione delle aziende in soggetti imprenditoriali
più competitivi.
- CONTO CORRENTE: definizione
delle caratteristiche di conti correnti e
conti base, nonchè dell’ammontare degli importi delle commissioni da appli-
care sui prelievi effettuati con carta.
- RISARCIMENTI: Si elimina la procedura del risarcimento diretto del
danno subito dal conducente non responsabile.
- RISCHIO FRODI: Si raccoglieranno informazioni dettagliate sul numero dei sinistri per i quali si è ritenuto
di svolgere approfondimenti in relazione al rischio di frodi. In prospettiva si
punta a potenziare il sistema dei controlli antifrode e di ridurre, in generale, l’entità della spesa nel relativo settore. Arrivano sanzioni per frodi nell’attestazione delle invalidità derivanti da incidenti.
- RC AUTO: Si vieta alle compagnie
assicurative la distribuzione dei prodotti o servizi ai clienti finali, dispo-
La CISL di Bergamo e la manovra
Tasso legale
Per discutere della Manovra del Governo Monti, la CISL di Bergamo
ha riunito il proprio consiglio generale, che ha prodotto un documento
finale nel quale, pur riconoscendo al lavoro dell’esecutivo il grado di
necessario ed urgente, si “ritiene molto grave che il Governo si sia
sottratto alla definizione di un Patto sociale con le parti sociali non
riconoscendo l’importanza della concertazione sociale. La manovra è
stata contrassegnata fin dall’origine dalla mancanza di equità sociale,
dalla pesantezza degli interventi sulla previdenza, dall’eccessiva tassazione (IMU, Accise, IVA) sui redditi di lavoratori e pensionati e dalla
debolezza delle politiche per la crescita, con la conseguenza negativa
di accentuare la possibilità della recessione economica per il 2012, e
questo nonostante l’azione della Cisl e la mobilitazione sindacale nei
confronti del Governo e delle rappresentanze Parlamentari abbiano
permesso di ottenere alcune modifiche sui punti socialmente più iniqui
della manovra nella direzione auspicata dal Sindacato, in particolare
per quanto riguarda la salvaguardia delle pensioni più basse, una
parziale gradualizzazione delle norme sull’età pensionabile, l’introduzione di criteri più equi per quanto riguarda la tassazione sulla casa
in particolare per i nuclei famigliari”.
Il Ministero delle Finanze ha fissato la percentuale dovuta per gli
interessi legali. Una fissazione che ha riservato una vistosa sorpresa
per il 2012, considerato che rispetto all’anno precedente il tasso di
interesse legale è stato portato in aumento di un punto percentuale,
dal precedente 1,5% all’odierno 2,5%. Ma cosa comporta questa
variazione?
Ricordiamo innanzitutto come la fissazione del tasso di interesse legale sia un provvedimento che il Ministero assume con periodicità annua.
Contrariamente ad altri
parametri, infatti, il tasso
sugli interessi legali non
subisce alcuna variazione
automatica (il tasso non
è indicizzato in maniera
strettamente correlata ad
altri parametri), ma segue
un’evoluzione “manuale”
a cura del Ministero.
La variazione è effettuata sulla base del rendimento medio annuo
lordo dei titoli di Stato di durata non superiore ai dodici mesi (cioè, i
Bot) e del tasso di inflazione registrato nell’anno. Considerato che sia
i primi che il secondo hanno subito forti aumenti, era lecito attendersi
anche un apprezzamento del tasso sugli interessi legali.
Ma quali sono i risvolti per la vita dei contribuenti italiani? La variazione del tasso di interesse legale ha risvolti soprattutto in ambito
fiscale, visto e considerato che il calcolo degli interessi dovuti per il
ravvedimento operoso dovrà essere fatto utilizzando questo termine
di riferimento.
Ma non solo: il tasso sugli interessi legali è utilizzato come riferimento
per una larga serie di provvedimenti – come ad esempio il pagamento
tardivo degli assegni – che dal 2012 sono diventati più cari.
Mensile di informazione della Cisl di Bergamo
Tel. 035.324111 - Fax 035.324113
Direttore: Ferdinando Piccinini
Direttore responsabile: Giuseppe Cappellini
Reg. Trib. di Bergamo: n. 22 del 22 ottobre 1979
Redazione: Via G. Carnovali 88 - Bergamo
Stampa: RDS Webmagazine - Arcore (MB)
n. 2 - febbraio 2012
bergamo cisl
nendo, nel contempo, che i distributori offrano ai clienti prodotti e servizi
assicurativi di più compagnie.
- AUTORITÀ RETI: L’Autorità per
l’energia elettrica diventa l’ Autorità
per le reti. Sarà competente ad esercitare funzioni di regolamentazione nei settori autostradale, ferroviario, aeroportuale, portuale e della mobilità urbana
collegata a stazioni, aeroporti e porti. La
norma definisce inoltre le competenze
dell’Autorità negli specifici settori delle autostrade e del servizio taxi.
- FERROVIE: Eliminazione dell’obbligo di applicare i contratti collettivi
di settore nel trasporto ferroviario.
- TAXI: Si adeguano i livelli di offerta del servizio taxi, delle tariffe e della
qualità delle prestazioni alle esigenze
dei diversi contesti urbani, secondo i
criteri di ragionevolezza e proporzionalità, allo scopo di garantire il diritto
di mobilità degli utenti.
Decreto semplificazioni
Il pacchetto semplificazioni approvato dal Consiglio dei ministri è un decreto che annuncia un cambio di passo nel campo della burocrazia e delle
lungaggini amministrative. La versione definitiva del provvedimento contiene una serie di norme che vanno dall’abrogazione di 330 vecchie leggi alla
proroga del credito d’imposta al Sud,
dal ritorno della “social card” alla cancellazione dell’obbligo di chiusura domenicale per i panifici. Numerose poi
le misure di snellimento delle procedure per il rilascio di autorizzazioni per
le imprese. Obiettivo: ridurre gli oneri
(amministrativi ma anche economici)
per cittadini e aziende.
Il peso della burocrazia costa alle piccole e medie imprese (Pmi) 23,1 miliardi di euro ogni anno: in pratica ogni
azienda italiana con meno di 250 dipendenti subisce un onere medio annuo
pari a 5.269 euro. Il calcolo ha quantificato i costi che le imprese sono costrette
ad affrontare quando si rapportano con
la normativa nazionale o con le procedure amministrative richieste dalle Regioni o dagli Enti locali. Il settore che incide di più sui bilanci delle pmi è quello
del lavoro e della previdenza: la tenuta
dei libri paga; le comunicazioni legate
alle assunzioni o alle cessazioni di lavoro; le denunce mensili dei dati retributivi e contributivi; l’ammontare delle retribuzioni e delle autoliquidazioni
costano 9,9 miliardi l’anno, mediamente 2.270 euro per azienda.
Sosteniamo l’impegno di tutti i nostri candidati per affermare con
forza la rappresentanza CISL per il futuro del lavoro pubblico
5-6-7 marzo 2012 Elezione delle RSU
nel pubblico impiego e nella scuola
Il 5-6-7 marzo si voterà in tutta la
Pubblica Amministrazione per eleggere le Rappresentanze Sindacali
Unitarie (RSU).
È un evento di straordinaria partecipazione, che acquista particolare
significato in un momento di caduta
dei modelli di rappresentanza, specie a livello politico.
La Cisl è chiamata a un forte impegno per il futuro e chiede di sostenere
i suoi candidati affinché possano assumere un forte ruolo attivo nel futuro
del Lavoro Pubblico e nella Scuola.
La Cisl é convinta che la partecipazione e il sostegno al rinnovo delle RSU sia la risposta più efficace a
chi vuol ridimensionare il ruolo del
sindacato, limitandone l’azione negoziale, fino a renderlo inespressivo
e poco determinante nelle scelte riformistiche del Paese. Uno scambio
perverso che la Cisl ha sempre rifiutato, convinta che solo l’esercizio del
confronto, della contrattazione, della
concertazione, continuamente ricer-
bergamo cisl
cato e rivendicato in modo fermo e
deciso, possa concretizzare in modo
positivo l’azione del sindacato.
La Cisl occasione del rinnovo della RSU nella P.A. E nella Scuola vuole essere presente con la sua identità
di sindacato riformatore, autonomo,
pluralista, responsabile, che fa del
negoziato il terreno privilegiato della sua azione.
La Cisl è certa che i candidati che
verranno eletti, la rappresenteranno
in modo originale, consapevoli di
rappresentare un’organizzazione la
cui autorevolezza da sempre si fonda sul forte ruolo svolto a tutti i livelli e sull’articolata e ricca presenza nelle realtà lavorative territoriali.
Un sindacato che anche nelle situazioni più difficili ha dato prova di saper pensare e agire in modo positivo
e propositivo.
n. 2 - febbraio 2012
Dopo gli accordi provinciali del 2008 e del 2009
Appello alle banche per il sostegno
al lavoro e all’economia bergamasca
I sindacati bergamaschi chiedono
perciò maggior sostegno al reddito delle famiglie in difficoltà, sostegno alle
imprese in difficoltà per carenza di liquidità; sostegno a nuovi investimenti con particolare attenzione ai settori
più innovativi. CGIL CISL UIL di Bergamo hanno lanciato un appello alle
banche del territorio, affinché assieme
alle Istituzioni sostengano tutte quelle
iniziative utili a far uscire dalla crisi
l’economia bergamasca.
Agevolazioni fiscali
ai dipendenti:
firma anche
Apindustria
Diventa ancora più ampia la platea di
lavoratori a cui verrà applicata l’imposta sostitutiva del 10% per il lavoro
supplementare: come era già avvenuto
il 15 dicembre con Confindustria, anche
i rappresentanti di Apindustria hanno
siglato con CGIL CISL UIL di Bergamo un
accordo che estende al 2012 l’applicazione dell’imposta sostitutiva del 10% ai
lavoratori delle aziende associate.
Anche in quest’intesa si prevede che
le imprese applichino le agevolazioni
fiscali, cioè l’imposta sostitutiva del 10%,
sui premi di produzione, sul trattamento
economico per il lavoro supplementare,
straordinario, in turni, notturno, festivo
e domenicale erogati nel 2012 a tutti
i loro dipendenti applicandola anche ai
lavoratori in somministrazione.
n. 2 - febbraio 2012
FNP
FNP PENSIONATI
bergamo cisl
SPECIALE
INFORMAZIONI,
SERVIZI, AVVENIMENTI DELLA FNP CISL DI BERGAMO
PENSIONATI
MILANO
Caro/a Socio/a
è appena iniziato l’anno 2012 carico di incognite e di salassi, di preoccupazioni e di forti tensioni ma anche, lo
speriamo fortemente, di speranza per un’inversione di tendenza che apra il cuore alla fiducia.
Ecco perché l’augurio affettuoso che rivolgiamo ai nostri Soci è che l’anno nuovo possa essere foriero di salute,
di tanta serenità, di prospettive e di certezze per tutti.
C’è il rischio concreto che senza sviluppo ed occupazione per i giovani, senza equità e senza una riforma fiscale
ineludibile, si differisca quel patto sociale a cui la FNP CISL tiene in modo particolare, con il riacutizzarsi del conflitto intergenerazionale e con il perpetrarsi delle iniquità.
Come CISL abbiamo il diritto-dovere di difendere e tutelare quanti sono da noi rappresentati, ecco perché non
possiamo abdicare al nostro ruolo e sottostare a decisioni del Governo che fino ad oggi hanno risparmiato i più forti, caricando il fardello e facendo cassa sui “soliti noti”.
Come FNP riteniamo indispensabile il confronto e la concertazione per evitare che i tecnici e le varie lobby non
deprimano ulteriormente la nostra sopravvivenza e l’equilibrio sociale.
I primi interventi del governo Monti serviti per fare cassa e mettere in sicurezza il Paese Italia, rappresentano
un durissimo attacco alle condizioni di vita dei pensionati, dei lavoratori e dei giovani: una manovra iniqua, che
rischia di produrre recessione se non si procede con provvedimenti di rilancio dell’economia e dell’occupazione. In particolare vengono colpite le pensioni con la mancata rivalutazione per le fasce superiori a 3 volte il minimo. Occorre ricordare, ancora una volta, che le pensioni sono già state duramente ridimensionate negli ultimi
15 anni (-35%). Bisognerà pensare seriamente ad un recupero economico dei nostri redditi.
La lotta all’evasione fiscale rimane la vera emergenza nazionale, con 120 miliardi di gettito evaso all’anno, la
patrimoniale è ridotta ad una indiscriminata tassa anche sulla prima casa e sui risparmi (non tocca i grandi patrimoni) ed è fortemente a rischio per i tagli il welfare sociale.
Urge una riforma fiscale per ridare respiro alle famiglie i cui redditi continuano ad essere falcidiati da una tassazione elevata (43%).
Il nostro augurio è che dopo il “salva Italia” ed il “cresci Italia” ci sia un “risorgi più giusta Italia” con un riequilibrio dei pesi oggi sopportati unicamente da pensionati, lavoratori, precari, disoccupati e famiglie intere alla deriva.
Il nostro impegno sarà moltiplicato perché vi sia davvero l’inizio di un’ inversione di tendenza verso l’equità e la
giustizia sociale. Ci vuole il concorso onesto di tutti: del governo, della politica, del sindacato, ognuno per il ruolo
e la responsabilità che gli compete.
In questo momento di difficoltà nessuno stia solo. Per ogni necessità tue e dei tuoi familiari rivolgiti alla nostra Sede centrale o presso le Sedi FNP del Tuo Comune, troverai delle persone competenti in grado di dare risposte ai tuoi bisogni.
Faustino Gritti
LA TESSERA IN TUO POSSESSO HA VALIDITÀ FINO A TUTTO IL 2013
In qualità di iscritto hai diritto, come gli anni passati, ad agevolazioni derivanti da convenzioni e ad una polizza di
solidarietà furto-scippo e infortunio i cui dettagli li troverai sul prossimo giornale FNP o telefonando allo 035/324260
E’ IMPORTANTE ISCRIVERSI
ALLA FNP QUANDO VAI
IN PENSIONE PER:
• continuare a far parte della CISL
e sostenerne i valori in una categoria
che raggruppa oltre 61500 pensionati
iscritti a livello bergamasco e 2200000
a livello nazionale;
• far parte di un progetto in cui il
PENSIONATO è parte ATTIVA della
nostra società con la propria esperienza di lavoro e sociale. Perché l’anziano è un valore senza età;
• svolgere un’azione attiva nel momento in cui la categoria dei pensio-
nati assume iniziative a livello politico sul territorio e a livello nazionale
Ricordati che la tessera è un contributo
di solidarietà a sostegno di tutte le attività sindacali e dei bisogni dell’iscritto.
Sostenere l’organizzazione consente e
consentirà di poter beneficiare e aumentare le tutele
per lo sviluppo e la tutela degli interessi dei pensionati;
• usufruire
- dell’assistenza del sindacato nell’ambito di tutti i servizi offerti dalla CISL;
- dell’assistenza del sindacato nei
rapporti con l’INPS per la corretta
istruzione e controllo;
- di tutte le pratiche relative alla previdenza e/o assistenza tramite l’INAS;
- dell’assistenza per l’istruttoria di
tutte le pratiche fiscali tramite il CAF;
- del fondo assicurativo di solidarietà furto/ scippo e infortuni.
P
SPECIALE FN
II bergamo cisl
n. 2 - febbraio 2012
ACCREDITO PENSIONE - USO DEL CONTANTE
Niente più pagamenti in contanti per le pensioni sopra i 1.000 euro.
Anche gli anziani più fedeli al rito
mensile della fila alla Posta dovranno cambiare abitudini e modernizzarsi per forza.
La novità riguarda 450 mila pensionati, tra quei 2milioni e 200 mila
che ancora percepiscono l’indennità
in contanti. Per chi non arriva ai mille tutto potrà restare come prima.
L’istituto di previdenza non fa altro che adattarsi alla Manovra correttiva del governo approvata a
dicembre: la legge 214 impone infatti alle pubbliche
amministrazioni di utilizzare sistemi di pagamento
virtuali per corrispondere
stipendi, pensioni e compensi di importo superiore
ai 1.000 euro.
La scelta del Governo ha
i seguenti obiettivi:
• tracciare qualsiasi movimento di
denaro è anche una lotta all’evasione (bisognerà pagare i ns acquisti sopra i 1000 euro attraverso assegni o
carte di credito),
• diminuire i rischi per il trasporto di denaro,
• aumentare la liquidità agli Istituti di credito.
La campagna contro il contante non
ha solo ragioni di semplificazione, ma
anche di sicurezza: l’uso dei soldi è
rischioso per i pensionati stessi spesso truffati e raggirati. Nel 2011 i furti negli uffici postali sono aumentati
del 17% rispetto al 2010.
Le nuove modalità di versamento
entreranno in vigore dal prossimo 7
marzo. Entro febbraio i 450 mila pensionati devono comunicare all’Inps
se intendono avvalersi di un accredito in conto corrente, su libretto postale o su carta ricaricabile.
Ricevere la pensione sul conto cor-
rente o sul libretto postale è più comodo ma anche più conveniente:
l’importo verrà accreditato dal primo
giorno. Il pensionato potrà utilizzare
anche la INPS Card che consente di
prelevare gratuitamente la pensione
dagli sportelli automatici postali o da
quelli bancari che espongono il marchio Cirrus/Maestro.
La relativa richiesta è
molto semplice e potrà
essere attivata attraverso
l’INAS.
Per le pensioni che in occasione della tredicesima o
quattordicesima l’ammontare supera i 1000 euro è
stato chiesto che vengano
pagate separatamente, così
come l’indennità di accompagnamento, l’invalidità civile e eventuali competenze
arretrate.
Rimane la partita dei conti agevolati allo studio dell’ABI e che le Banche e le Poste dovrebbero riservare così come previsto
dal Decreto Monti e che noi abbiamo
richiesto a COSTO ZERO.
Al momento l’unica agevolazione
riguarda l’eliminazione dell’imposta
di bollo sui conti che hanno una giacenza sotto i 5000 euro.
ADEGUAMENTI PENSIONI nel 2012
• recupero sulla pensione del 2011 dello 0,2% nel mese di gennaio 2012 “conguaglio 2011”
• AUMENTO PROVVISORIO a partire da gennaio 2012 del 2,6% come sotto specificato:
fino a
1405,05 (tre volte il minimo)
aumento di 2,60% (100%)
da
1405,05 a 1441,59 aumento a scalare della quota necessaria per raggiungere
(clausola disalvaguardia)
il limite massimo della fascia €1441,58
Oltre
1441,59 NESSUN AUMENTO nel 2012 e nel 2013
INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO
INVALIDITA’ CIVILE
PENSIONE SOCIALE
ASSEGNO SOCIALE
PENSIONE MINIMA
€ 492,96 (anno € 5915,52)
€ 267,57 (anno € 3478,41)
€ 353,54 (anno € 4596,02)
€ 429,00 (anno € 5577,00)
€ 480,53 (anno € 6246,89)
LIMITE DI REDDITO PER L’INTEGRAZIONE AL MINIMO:
LIMITE REDDITO INDIVIDUALE (annuo)
• integrazione piena
fino a € 6.246,89
• integrazione parziale
da € 6.246,89 a € 12.493,78
• nessuna integrazione oltre
€ 12.493,78
LIMITE REDDITO CONIUGALE (annuo) per pensioni con dec. dopo il 1994
• limite reddito coniugale per integrazione piena
fino a € 18.740,67
• limite reddito coniugale per integrazione parziale
da
€ 18.740,67 a € 24.987,56
• limite reddito coniugale che esclude l’integrazione
sup. a € 24.987,56
n. 2 - febbraio 2012
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SPECIALE FN
bergamo cisl
III
“I longevi nella provincia di Bergamo…”
L’anziano: una risorsa senza età
I dati della ricerca FNP su “I longevi nella Provincia di Bergamo…”,
presentata in un convegno nei mesi
scorsi alla Fiera di Bergamo, aprono
alla speranza perché danno il quadro di una grande potenzialità, ancora inespressa, presente nei nostri
territori.
Quello che è chiesto ai longevi è di
occuparsi per garantire la qualità della vita dei propri coetanei attraverso
quella vicinanza, prossimità empatica, che è la sola che riesce a dare significato e calore alla quotidianità di
persone anziane coinvolte in esperienze dirette di fragilità.
Quello che viene chiesto è di essere
“ponti relazionali” che garantiscono
la costruzione di una comunità capace di prendersi cura di tutte le proprie dimensioni umane.
Questo a partire dalla necessità di
garantire solidarietà intergenerazionale: spetta ai longevi, dotati di saggezza che viene dall’esperienza e di
capacità di vivere in sobrietà, il ruolo
attivo per la promozione di un grande cambiamento, che è prioritariamente culturale, verso un vero patto
di solidarietà intergenerazionale. Un
ruolo di presidio e di advocacy: in
un welfare che si orienta verso la domanda serve qualcuno che è in grado di accompagnare le persone fragili
nei meandri dell’offerta socio-sanitaria al fine di trovare le risposte idonee ai propri reali bisogni. Per questo si chiede ai longevi di presidiare
i luoghi della programmazione delle
politiche socio-sanitarie, ma anche
di partecipare direttamente alla loro
realizzazione in una logica promotiva e non meramente prestazionale e legata all’urgenza. La logica dei
voucher e delle doti, se non adeguatamente governata, rischia di incentivare solitudini e non socialità (condizione fondamentale per vivere da
uomini le proprie fragilità); garantire una sicurezza dal volto umano. Lo
sguardo degli anziani è più caldo e
umanamente promuovente di quello delle telecamere; presenze capaci
di custodire l’umano attraverso for-
me di partenariato sociale che è in
grado di garantire tutela e appartenenza alla propria comunità anche
per le persone che vivono esperienze di non autosufficienza. I longevi
possono garantire quella “memoria
storica comune” che sa ridare significato ad un presente segnato dalla
fragilità e una possibilità di futuro
anche nella terminalità (solo quando si sa di “essere di qualcuno” anche l’esperienza estrema può diventare umanamente vivibile); superare
le logiche individualistiche, liquide,
che caratterizzano le nostre relazioni
quotidiane; promuovere una comunità dove ci sia spazio per tutti, proprio perché costruita sui bisogni dei
deboli (anziani e minori), e non su
logiche adulto centriche; il recupero
della memoria: la nostra quotidianità
è talmente centrata sulla velocità del
cambiamento da non avere più una
memoria (vedi ad esempio la crisi finanziaria: passata la prima emergenza coloro che hanno causato disastro
hanno ricominciato a darsi premi mi-
lionari. Forse sarebbe meglio provare a dare fiducia, attraverso logiche
di microcredito, ai poveri e a quelli
che fanno fatica…). Recuperare una
socialità dotata di senso, che rimanda ad una cittadinanza attiva ed ad
una partecipazione diretta alla vita
della propria comunità.
“E’ alla sera della vita che é più
bello attendere la luce. Bisogna forzare l’aurora a nascere, credendoci”, sapendo che il domani nascendo è foriero di nuove opportunità
per costruire una comunità a misura di uomo.
E questo tenendo ben presente che
oggi più che mai è indispensabile realizzare servizi sociali e sanitari fatti da uomini e non uomini da servizi. Fare questo richiede di ridare ad
ogni uomo il suo posto: quello di Essere sociale. Ciò è possibile solo se è
garantita la conditio sine qua non di
una comunità solidale.
Benvenuto Gamba
resp. ufficio servizi alla persona
Cons. Valle Cavallina
P
SPECIALE FN
IV bergamo cisl
n. 2 - febbraio 2012
Attenzione allo stato sociale
La critica realtà politico-economica costringe le donne a porre un’attenzione particolare alle vicissitudini dello stato sociale, argomento
particolarmente sentito in termini di
genere.
Uno stato sociale forte è strumento di sicurezza e controllo delle tensioni, che ancora una volta pesano
soprattutto sulle donne.
In questo scenario generale, le
donne sono pilastri e bersagli, se non
ci fossero le donne non potrebbero
sopravvivere le famiglie.
Ricordo che secondo l’ISTAT è a
loro carico ben il 76,2% del lavoro familiare e di cura, ogni anno svolgono
in questo senso 2,1 miliardi di ore in
termini di lavoro e di impegno. Una
richezza immensa.
Non si possono mettere in discussione i capisaldi dell’attuale welfare
perché peggiorerebbero le condizioni delle donne. Vanno salvaguardati
il diritto alla salute, all’istruzione, ad
un sistema pensionistico, ad una rete
di servizi di aiuto familiare formati da
nuclei in cui sono presenti anziani e
non solo bambini, bisognosi di cure
parentali.
Le politiche hanno bisogno delle
donne, perchè non vi possono essere
politiche di genere, senza che le donne ne siano protagoniste. Non ci può
essere pieno benessere per le donne se
manca la loro piena partecipazione ai
luoghi delle scelte, così come non ci
può essere pieno benessere per i giovani se manca la loro piena partecipazione ai luoghi delle scelte politiche
e istituzionali.
Puntiamo ad una contrattazione sociale che porti nella comunità coesione solidarietà, qualità/quantità dei servizi e una contrattazione sulle tariffe
e rette, affinchè i servizi siano sempre
più usufruibili dai cittadini e dalle cittadine bisognosi. Un’attenzione particolare alle condizioni immateriali,
quali ad esempio: i rapporti, le rela-
“Quello che noi facciamo
è solo una goccia nell’oceano
ma se non lo facessimo
l’oceano avrebbe una goccia in meno”
M. Teresa di Calcutta
zioni con gli altri, la percezione della
paura, i rapporti con le reti sociali e
l’associazionismo. Tutte queste fragilità sono emerse con forza anche nella
ns indagine, condotta con il CENSIS, a
livello provinciale bergamasco.
Il sindacato dovrebbe essere un luogo straordinariamente adatto ad accogliere le nostre istanze: vogliamo
dimostrare che si può crescere sulle
differenze e per fare questo cerchiamo un metodo di lavoro ed esperienze che coinvolgano momenti importanti della vita sindacale.
Facciamo parte di una generazione
di donne che non si sentono di dover
conquistare un posto alla pari con gli
uomini. Semplicemente sentono di
esserlo, con ovvie differenze. Impariamo ad apprezzarle queste differenze, a crescere insieme ad essere alla
pari senza bisogno di doverlo ribadire continuamente.
Una democrazia paritaria parte dall’assunto che le donne non sono una
minoranza da tutelare, ma rappresentano la metà dell’umanità, con pieni diritti di cittadinanza e rappresentanza.
E’ necessario attivare come FNP nei
coordinamenti donne politiche della
diffusione e promozione delle conoscenze che le aiutino a conoscere diritti esigibili sulle pensioni, tariffe, prestazioni sanitarie gratuite, sussidi, etc.,
alfabetizzazione tecnologica di base ,
spingere i centri sociali sul territorio a
favorire ed organizzare spazi dedicati
alle donne; e perchè no valorizzare e
trasmettere competenze, abilità e vissuti acquisiti e accumulati nel corso
della vita, la cui memoria e valore danno senso e producono autostima.
m.b.
8 MARZO 2012
Auguri a tutte le donne che sanno mutare le loro lacrime in danza...
alle donne che sanno essere luce nell’oscurità... alle donne paladine
di giustizia e pace... alle donne che con il loro entusiasmo vogliono
svegliare l’alba... alle donne che non si arrendono mai e plasmano
i loro sogni... Auguri a tutte le donne che con il loro saggio impegno
quotidiano rendono straordinario il domani!
“UN RICONOSCIMENTO SPECIALE
ALLE NOSTRE CENTENARIE”
La FNP ha riprodotto su una targa la “tessera speciale oro” riservata alle iscritte Centenarie, che sarà loro recapitata dalla Sezione
locale, in occasione della Giornata dedicata alle DONNE.
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Bergamo cisl 02/12