DOSSIER
Martedì, 23 dicembre 2014
DOSSIER
Martedì, 23 dicembre 2014
Articoli
23/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 24
«La massa dei profughi arrivava da Brescia»
23/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 25
Tirocinio all' Isig degli studenti dello Slataper
23/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 29
Detroit Refrigeration firmata la "cassa" per i 98 lavoratori
23/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 31
Differenziata, a San Floriano e Medea i cali più evidenti
23/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 31
Un manualetto per migliorare la raccolta
23/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 36
Giovani talenti a Borgo Castello
23/12/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 36
ROMANS CONCERTO A FRATTA PER SANTO STEFANO
23/12/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 27
Romoli: «I profughi arrivano da Brescia non dalle guerre»
23/12/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 28
"Dal banco al campo", il mestiere s' imparerà a scuola
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Differenziata, spuntano le ricette anti­spreco
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
«La massa dei profughi arrivava da Brescia»
Romoli: «Altro che fuga dai Paesi in guerra». Attacco all' assessore regionale Gianni
Torrenti.
«Finalmente la verità è venuta a galla: la
massa dei profughi non è "fuggita" dalla
guerra ma da Brescia, dopo l' attivazione della
tendopoli e da allora il flusso non si è più
fermato».
È quanto ribadisce ironicamente il sindaco,
Ettore Romoli, citando le dichiarazioni dell'
assessore regionale all' immigrazione, Gianni
Torrenti.
«L' esponente della giunta regionale ­
evidenzia il sindaco ­ ha dichiarato sulla
stampa, testuali parole, che "è chiaro che la
tendopoli ha portato ad un incremento dei
flussi perchè i ragazzi accolti nella struttura
avevano mandato decine di sms a immigrati
ospitati a Brescia, arrivati in poche ore a
Gorizia". Quindi, oggi veniamo a sapere che la
nostra città, unica ad aver subito una tendopoli
in pieno centro, è stata trasformata in un
"rifugio" per profughi a cielo aperto per
consentire alla Regione di dire che il Friuli
Venezia Giulia, sempre parole di Torrenti, "è
terra accogliente" e questo, naturalmente,
senza pensare alle conseguenze, ai parchi
insozzati dove le madri con i bambini non
vogliono più andare, alle malattie come la
scabbia che potrebbero diffondersi, all'
immagine stessa di una città che vede stravolgere il suo tessuto sociale. E tutto questo passando sopra
la testa non solo del sindaco ma di tutti i cittadini, ingannati fin dall' inizio sulla provenienza dei profughi
che, ripeto ci viene detto, non fuggivano da paesi in guerra ma da... Brescia».
Il sindaco torna, quindi, anche sulla questione economica. «Come se non fosse sufficiente questo ­
rincara la dose­, sempre l' assessore Torrenti e, poi, il presidente della provincia, Enrico Gherghetta, ci
dicono che "la Regione si trova a dover gestire 800­1.200 casi alla volta e ottiene dal Governo risorse
per 20 milioni di euro l' anno, risorse che lasciano qui 2 milioni di Iva e danno lavoro agli operatori locali
con un saldo positivo rispetto alle risorse che la stessa Regione destina direttamente alle politiche dell'
immigrazione". Sono dichiarazioni molto gravi che testimoniano, come se ancora ce ne fosse bisogno,
che dietro la vicenda immigrati c' è un vero e proprio business, altro che solidarietà e accoglienza».
Continuano, dunque, le prese di posizione sulla questione immigrazione. E oggi è in programma la
tradizionale conferenza stampa degli auguri dell' arcivescovo Redaelli. Sono annunciate dichiarazioni
importanti, da parte sua, sul tema dell' accoglienza ai richiedenti­asilo.
(fra.fa.
)
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Tirocinio all' Isig degli studenti dello Slataper
Gli studenti dello Slataper diventano ricercatori
dell' Isig. Grazie al protocollo d' intesa siglato
tra il polo liceale e l' Istituto di sociologia
internazionale di Gorizia, nel 2015 la classe
quinta ad indirizzo economico­sociale
frequenterà un tirocinio formativo dentro e fuori
le aule. Come spiegato dalle parti nel corso
della presentazione di ieri organizzata nell'
aula magna di via Diaz, i 21 studenti dell'
ultimo anno parteciperanno alle attività di
rilevazione e di analisi dei dati che l' Isig
raccoglierà in una decina di scuole medie dell'
Isontino. A una prima fase teorica in classe, ne
seguirà una tecnico­pratica lontano dallo
Slataper. L' obiettivo del tirocinio è duplice. Da
un lato si propone di rendere tangibili le
nozioni acquisite dai ragazzi durante il
normale percorso scolastico, dall' altra vuole
far capire ai maturandi cosa significa fare
ricerca in un team di professionisti. Sullo
sfondo rimane poi la volontà di creare una
filiera della ricerca con le università presenti in
città. «Il liceo ­ ha detto il direttore Daniele Del
Bianco ­ non è un istituto professionale, ma
questo non significa che non si possano
acquisire delle professionalità». Il protocollo d'
intesa permetterà inoltre di ampliare il progetto
internazionale "Aflatoun" già sviluppato lo scorso anno con una ricerca tra i bambini delle elementari.
Come sottolineato dal vice­direttore dell' Isig Chiara Bianchizza lo scopo ultimo è «capire il livello di
consapevolezza su temi economico­sociali nelle scuole medie». «Nella riforma scolastica la vera novità
è il liceo con indirizzo economico: è un indirizzo di studi particolare che cerchiamo di potenziare con
questa collaborazione e con il curriculum», ha aggiunto il professor Silvano Colugnatti. Il progetto pilota
anticipa di fatto la convenzione con la Provincia di Gorizia a favore di tutti gli istituti superiori dell'
Isontino. Un plauso è dunque arrivato dall' assessore provinciale Ilaria Cecot: «La sociologia ci dà la
possibilità di leggere la società nella sua complessità, quindi l' idea del tirocinio è ottima». Parole
positive sono arrivate anche dal vicesindaco Roberto Sartori: «Questo lavoro servirà ai ragazzi anche
dopo la scuola». (s.b.
)
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Detroit Refrigeration firmata la "cassa" per i 98
lavoratori
Si profila la mobilità il 22 maggio 2015 se non sarà raggiunta la soglia del 30% di quanti
lasciano volontariamente la ditta.
di Luca Perrino wRONCHI DEI LEGIONARI È
stato l' atto ufficiale che ha sancito l' avvio della
cassa integrazione speciale, quello che si è
"consumato" ieri mattina a Trieste e che ha
visto protagonisti i rappresentanti sindacali
della Detroit Refrigeration di Ronchi dei
Legionari.
Un atto doloroso, ancorchè scontato, ma che
non fa calare il sipario sulla storia e sulle
preoccupazioni dei lavoratori. Sono 27 quelli
che, nei giorni scorsi, sono stati posti in
mobilità, 4 dei quali andranno in quiescenza.
Ma ne mancano 10 per arrivare a quella soglia
del 30 per cento che permetterà, a maggio, di
poter usufruire del secondo anno di cassa. Il
condizionale è quantomai d' obbligo, visto che
si attendono i decreti attuativi della riforma del
lavoro voluta dal governo Renzi i quali
potrebbero anche non prevedere la cassa
integrazione per chiusura. E allora ecco che, il
22 maggio 2015, sarà mobilità per tutti.
L' atto di ieri mattina, siglato con l' assenza
dell' assessore regionale Loredana Panariti,
impegnata a Udine, arriva dopo una decina di
giorni convulsi vissuti da sindacalisti e
lavoratori che, tra le altre cose, si sono trovati
di fronte all' ennesima "sorpresa", ovvero l'
esser stati messi a conoscenza che 7 dei 12 mesi del primo anno di Cigs erano già stati "consumati".
Combattuta anche la cifra sull' incendivo che, alla fine di estenuanti trattative, è stata fissata in 8.500
euro lordi per tutti, dunque non solo per coloro i quali avrebbero aderito alla mobilità per arrivare alla
soglia del 30 per cento.
Nessuna notizia, invece, sul possibile acquirente dell' azienda di via Redipuglia, le cui trattative
sembrano essersi infelicemente arenate in qualche ufficio regionale. Venerdì scorso, inoltre, sono stati
realizzati e consegnati gli ultimi due banchi frigorifero prodotti a Ronchi dei Legionari, mentre per alcuni
dei 98 lavoratori ancora impiegati alla Detroit quello di oggi sarà l' ultimo giorno di lavoro per il 2014.
Se ne riparlerà il 7 gennaio, quando si rientrerà in fabbrica per cominciare a smantellare quanto
presente all' interno dello stabilimento e metterlo in sicurezza. Un' operazione che potrebbe durare
qualche settimana, forse un mese. Nulla più. La sensazione è che ormai la fine sia vicina. E se, ancora
una volta, il sindaco, Roberto Fontanot, accusa la Regione di non aver lavorato come si dovrebbe per
cercare di salvare questa realtà, la Provincia di Gorizia pensa al ricollocamento lavorativo. «Nei primi
giorni di gennaio ­ spiega l' assessore Ilaria Cecot ­ indiremo un incontro per spiegare ai lavoratori quelli
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
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che sono gli strumenti per una loro nuova formazione e per far capire quelli che sono i vantaggi per le
aziende che dovrebbero riassumerli. Ma dobbiamo attendere che la Regione approvi il regolamento
della propria legge in materia per essere più precisi. Non posso per ora ­ ha concluso ­ che esprimere
la mia piena solidarietà alle persone e a chi vive questa fase così dolorosa della propria vita».
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Gorizia
Differenziata, a San Floriano e Medea i cali più
evidenti
In un solo anno la selezione dei rifiuti ha conosciuto un decremento di 4 punti
percentuali nei due Comuni. La Provincia: «C' è un progressivo disinteresse»
di Francesco Fain wMEDEA La raccolta
differenziata? Langue. Anzi, cala. E ciò non
succede più soltanto nei centri maggiori
(Gorizia e Monfalcone) ma anche nei paesi.
In questo senso, è illuminante la lettura della
"Relazione sullo stato della gestione delle
funzioni in materia di rifiuti e ambiente­anno
2013 (ai sensi della legislazione regionale in
materia di rifiuti legge 30/1987)" redatta dalla
Provincia: un report molto puntuale fatto di dati
e statistiche aggiornate.
Su scala provinciale, la raccolta è diminuita dal
62% (dato 2012) al 61% (dato 2013). Ma i
Comuni dove si è registrato il regresso
maggiori sono Medea (dal 69 al 65 per cento
nell' arco di un solo anno) e San Floriano del
Collio (dal 71 al 67%). Da ricordare che
Medea, soltanto nel 2011, raggiunse il tetto del
77 per cento mentre San Floriano ebbe il suo
anno felice nel 2010 quando la differenziata
volò al 73%. Cosa sta succedendo? Nella
Relazione della Provincia ci sono una serie di
interessanti considerazioni. «Si segnala la
difficoltà del territorio a realizzare quel salto di
qualità nel recupero di materia che ha
impedito il raggiungimento dell' obiettivo
previsto per legge , cioè il 65% minimo di
raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2012 e che non ci consente di ottenere significativi incrementi
del dato nel corso degli anni».
La Provincia cerca di capire i motivi di questo regresso. «Le motivazioni di tale difficoltà devono essere
indagate anche se si può ipotizzare l' insorgere nella media della cittadinanza di un progressivo
disinteresse nella corretta gestione dei rifiuti derivante da un' inefficace comunicazione e da un diffuso
disinteresse in riferimento alle tematiche ambientali da parte della cittadinanza che non si considera
ancora protagonista nella gestione dei rifiuti che pur produce ritenendo che sia ancora una competenza
da demandare ad altri».
Per questo motivo è stato voluto dall' amministrazione provinciale e attivato in sinergia con i Comuni e il
gestore del ciclo integrato Isa Isontina Ambiente (ne parliamo più diffusamente negli altri due servizi in
pagina) un percorso attraverso una campagna di comunicazione per la riduzione dei rifiuti e la
promozione della raccolta differenziata denominata "Facciamolo con amore­Riduzione, Riuso, Riciclo"».
L' obiettivo è quello di informare, formare e coinvolgere i cittadini utenti del servizio integrato rifiuti per
garantire la massima sostenibilità ambientale dei singoli stili di vita e consumo. La raccolta differenziata
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che si attesta al 61% è equamente suddivisa tra frazione umida, verde e carta (14%, 13%, 12%),
seguito dal vetro (8%). Tra le componenti residuali si evidenzia il 1% dei Raee (Rifiuti da
apparecchiature elettriche ed elettroniche) e dei metalli e il 2% del legno.
Ma la vera sfida del futuro è quella di riuscire a far riprendere quota alla selezione dei rifiuti che è l'
unica strada possibile.
Forse, se di pari passo ci fosse anche una consistente riduzione delle bollette, il processo sarebbe di
più facile attuazione...
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Un manualetto per migliorare la raccolta
Si intitola "Oltre le regole" ed è stato presentato da Isontina Ambiente assieme al
calendario 2015.
GORIZIA Indipendentemente dai suoi risultati,
ci sono ancora molte incertezze sulla raccolta
differenziata.
Ed è per fugare tali incertezze che Isontina
ambiente ha presentato ieri, negli spazi della
palazzina liberty di via 9 agosto, a Gorizia, un
manualetto dal titolo "Oltre le regole". Come
recita il suo sottotitolo è "una guida per
accompagnare i cittadini e le aziende nelle
operazioni di conferimento del rifiuto".
Paradossalmente, la crisi può essere un'
occasione per pensare a un nuovo modello di
vita, vedendo rifiuti e sprechi con occhi diversi.
Nella Provincia di Gorizia il 62% circa dei rifiuti
viene, per così dire, riciclato, rientrando nella
raccolta differenziata.
«Di per sé, non si tratta di un dato negativo ­
ha commentato ieri Flavio Gabrielcig, dirigente
del servizio Sviluppo Territoriale e Ambiente
della Provincia di Gorizia. Il problema è che
tale dato è fermo già da alcuni anni, inferiore a
quello di realtà più virtuose e superiore a
quello di altre realtà, mentre era lecito
attendersi un aumento».
Un ragionamento, quello di Gabrielcig, che è
pure alla base del manualetto: il tentativo
diffondere una cultura nuova, legata a
ecosostenibilità & C.
In tal senso va anche intesa l' altra presentazione di ieri da parte di Isontina ambiente: il calendario 2015
della raccolta differenziata, che, a differenza di quello degli scorsi anni, vuol essere anche un piccolo
ricettario. Al punto d' aver per titolo "Avanzi alla riscossa" e, per sottotitolo, "Un anno di ricette amiche
del tuo frigo". Si tratta, appunto, di ricette cosiddette "antispreco" con principali ingredienti gli avanzi. E
così, ad esempio, troviamo che una bella "torta di pasta con pere e cannella" può essere "un modo per
recuperare la pasta avanzata, anche quella già cotta" o che gli "sformatini di costole e torsoli"
recuperano "le parti più tenaci del cavolo e del cavolfiore che normalmente scartiamo". Oltre a
Gabrielcig e a Barbara Zar, sempre della Provincia di Gorizia, erano presenti Giuliano Sponton e
Stefano Russo, rispettivamente direttore e responsabile comunicazione di Isontina ambiente.
Sponton, fra l' altro, nel descriverli brevemente, ha affermato che manuale e calendario rappresentano
le tappe di un lungo percorso (corredato da numerose iniziative), attuato con la Provincia, volto a
sensibilizzare i cittadini sull' importanza della raccolta differenziata.
Entrambi saranno distribuiti dopo Natale, casa per casa, gratuitamente. Peraltro, il libretto è disponibile
anche in lingua inglese e slovena, scaricabile dal sito www.isontinambiente.it o richiesto al numero
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verde 800844344.
E se, inoltre, ieri è stato nuovamente raccomandato di non utilizzare i sacchi neri per i rifiuti, va
registrata un' altra novità: nei prossimi mesi, sacchi e sacchetti per correttamente effettuare la raccolta
saranno distribuiti casa per casa. Con calendario e manualetto alla mano sarà vietato sbagliare.
Continua, dunque, la battaglia intrapresa da Isontina Ambiente contro l' utilizzo dei sacchi neri: una
battaglia che va nella direzione del miglioramento della raccolta differenziata in tutti e venticinque i
Comuni dell' Isontino.
Alex Pessotto.
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musei provinciali.
Giovani talenti a Borgo Castello
Alcuni dei più brillanti talenti della musica dell'
Isontino e di Trieste in scena questo
pomeriggio in Borgo Castello, a Gorizia, per l'
originale concerto di Natale organizzato dall'
associazione Borgo Castello Tre. L'
appuntamento è alle 17 nella sala conferenze
dei Musei Provinciali (in foto), dove si
esibiranno dieci bambini e ragazzi dai 7 ai 18
anni che hanno già ottenuto riconoscimento
importanti a livello nazionale e internazionale
per il loro talento.
Il concerto è curato dalla professoressa Rita
De Luca e spazierà tra repertorio moderno
(canzoni natalizie di Micheal Bublè o Mariah
Carey) e grandi classici (Beethoven, Bach,
Sinatra, Chopin), per due ore di grande
spettacolo.
A cantare e suonare saranno Angelica Minetto,
Sofia Ventola, Claudia Mavilia, Alberto Olivo,
Lorenzo Tomada, Leonardo Macchitella,
Nastassjia Masseria, Mitja Tull, Veronica
Bertot e Cristina Mavilia. L' evento è
patrocinato da Comune e Provincia, ed è
inserito nel ricco cartellone di iniziative del
Dicembre Goriziano. L' ingresso è libero.
(m.b.)
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ROMANS CONCERTO A FRATTA PER SANTO
STEFANO
Venerdì 26 dicembre alle 18, in occasione
della ricorrenza di Santo Stefano, patrono del
paese, verrà rinnovato nella chiesetta di Santo
Stefano a Fratta, il tradizionale concerto di
Natale.
L' evento è organizzato anche quest' anno dal
Circolo "Mario Fain" e dal Gruppo di ricerca "I
Scussons", assieme alla Parrocchia di
Romans.
Lo spettacolo sarà rigorosamente a ingresso
gratuito.
A esibirsi sarà la "Corale città di Gradisca d'
Isonzo", diretta dal maestro Luca Perissin, che
proporrà un repertorio di brani natalizi dal
titolo "A merry little Christmas".
In programma ci sono musiche di C.
Winkworrth, G.
Haendel, A. Adam, M.
Carr, M. Leontovich, S.
D. Onorati, I. Berling, A. Thomas, J. Rutter.
L' iniziativa gode del Patrocinio dal Comune di
Romans d' Isonzo e della Provincia di Gorizia,
con il sostegno economico della Banca di
Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse.
(e.c.
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Messaggero Veneto (ed.
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Gorizia
Romoli: «I profughi arrivano da Brescia non dalle
guerre»
«Questo è un business, altroché solidarietà e accoglienza» «Gorizia unica città che ha
ospitato una tendopoli in centro»
«Finalmente la verità è venuta fuori: la massa
dei profughi non è "fuggita" dalla guerra, ma
da Brescia, dopo l' attivazione della tendopoli
e da allora il flusso non si è più fermato».
Ancora schermaglie tra l' amministrazione
comunale di Gorizia e la giunta regionale. La
tenzone, in questo caso, vede opposti il
sindaco Ettore Romoli e l' assessore regionale
all' immigrazione Gianni Torrenti. Che, sabato
scorso, aveva duramente puntato il dito contro
il primo cittadino isontino, reo di non aver
firmato la lettera d' intenti dei sindaci sull'
accoglienza dei richiedenti asilo e, più in
generale, di un atteggiamento di disinteresse
generale nei confronti della problematica. E
non solo.
Torrenti aveva difeso a spada tratta l'
allestimento della tendopoli di via Brass,
realizzata a settembre per offrire riparo a un
centinaio di immigrati prima accampati sulle
rive dell' Isonzo.
«L' esponente della giunta regionale ­
evidenzia Romoli ­ ha dichiarato sulla stampa,
testuali parole, che "è chiaro che la tendopoli
ha portato ad un incremento dei flussi perché i
ragazzi accolti nella struttura avevano
mandato decine di sms a immigrati ospitati a
Brescia, arrivati in poche ore a Gorizia". Quindi, oggi veniamo a sapere che la nostra città, unica ad aver
subito una tendopoli in pieno centro, è stata trasformata in un "rifugio" per profughi a cielo aperto per
consentire alla Regione di dire che il Friuli Venezia Giulia, sempre parole di Torrenti, "è terra
accogliente". E questo, naturalmente, senza pensare alle conseguenze, ai parchi insozzati dove le
madri con i bambini non vogliono più andare, alle malattie come la scabbia che potrebbero diffondersi,
all' immagine stessa di una città che vede stravolgere il suo tessuto sociale», attacca duramente il primo
cittadino.
«E tutto questo passando sopra la testa non solo del sindaco, ma di tutti i cittadini, ingannati fin dall'
inizio sulla provenienza dei profughi, che ­ ripeto ­ ci viene detto, non fuggivano da paesi in guerra ma
da Brescia», aggiunge Romoli.
Il sindaco torna, quindi, anche sulla questione economica: «Come se non fosse sufficiente questo ­
rincara la dose ­, sempre l' assessore Torrenti e poi il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, ci
dicono che "la Regione si trova a dover gestire 800­1.200 casi alla volta e ottiene dal Governo risorse
per 20 milioni di euro l' anno, risorse che lasciano qui 2 milioni di Iva e danno lavoro agli operatori locali
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con un saldo positivo rispetto alle risorse che la stessa Regione destina direttamente alle politiche dell'
immigrazione". Sono dichiarazioni molto gravi, che testimoniano, come se ancora ce ne fosse bisogno,
che dietro la vicenda immigrati c' è un vero e proprio business. Altro che solidarietà e accoglienza!».
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Messaggero Veneto (ed.
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la novità.
"Dal banco al campo", il mestiere s' imparerà a
scuola
Imparare un mestiere andando a scuola:
questo è l' obbiettivo degli studenti e dell
studentesse di oggi che frequentano il liceo.
Ma dato che ciò spesso non accade, l' Istituto
di sociologia internazionale di Gorizia in
collaborazione con la Provincia, propone un
progetto, dal titolo "Dal banco al campo" per
far apprendere qualcosa di pratico agli iscritti
all' ultimo anno del Liceo economico­sociale
Scipio Slataper.
Si tratta, in sostanza, del rinnovo di una
collaborazione, cominciata nel 2010, che
prevede dei tirocini formativi su vari temi della
ricerca sociale. L' Isig, in pratica, insegnerà a
progettare un questionario che poi verrà
somministrato direttamente dai ragazzi, i quali,
successivamente, si occuperanno anche dell'
analisi dei dati.
«In questo modo si insegna a fare ricerca sul
campo, un percorso che a Gorizia si può ben
inserire nel nostro istituto e poi nelle
Università, sia qui che altrove. Questo è solo
un progetto pilota, che però è
professionalizzante e che, con l' aiuto della
Provincia, vorremmo estendere a tutto l'
Isontino», ha precisato il direttore dell' Isig
Daniele Delbianco.
L' assessore provinciale Ilaria Cecot, infatti, ha accolto favorevolmente il progetto, a cui è seguito il
rinnovo di uno specifico protocollo d' intesa.
Lo stesso si può dire per il Comune, per il quale era presente il vicesindaco Roberto Sartori. Anche la
sua amministrazione, fino ad oggi, ha portato avanti diverse iniziative in collaborazione con l' Isig.
Per quanto riguarda il Liceo Slataper, è stato sottolineato che ormai da tempo non è più «una scuola per
maestrine» ma un «liceo della contemporaneità», originale nelle sue proposte e presto soggetto a un
potenziamento, dato che il prossimo anno verrà introdotta una terza lingua straniera europea. Qui si
studia in più metodologia della ricerca, il che spiega il percorso intrapreso con Isig.
In altre parole, nel 2015 il tirocinio si svolgerà sia in aula che fuori, nello specifico nelle scuole medie
dove verrà proposto un questionario su temi di educazione sociale e finanziaria.
«L' idea di fondo ­ ha aggiunto Giuseppe Cingolani in qualità di docente ­ è di creare una sorta di filiera
tra l' Istituto di scienze internazionali e diplomatiche, l' Isig e i Licei». «Questo perché abbiamo lasciato
troppo spazio a Trieste e Udine nel far decidere le nostre politiche universitarie. Dobbiamo far valere la
nostra tipicità e unicità, senza creare dei "laureifici"», ha aggiunto il presidente di Isig, Roberto Collini.
Figuriamoci, quindi, se servono dei "diplomifici".
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Emanuela Masseria.
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nell' isontino.
Differenziata, spuntano le ricette anti­spreco
Presentato un manualetto per migliorare la raccolta dei rifiuti. Stop ai sacchi neri.
GORIZIA Indipendentemente dai suoi risultati,
ci sono ancora molte incertezze sulla raccolta
differenziata. Ed è per fugare tali incertezze
che Isontina ambiente ha presentato ieri, negli
spazi della palazzina liberty di via 9 agosto, a
Gorizia, un manualetto dal titolo "Oltre le
regole". Come recita il suo sottotitolo è «una
guida per accompagnare i cittadini e le
aziende nelle operazioni di conferimento del
rifiuto».
Paradossalmente, la crisi può essere un'
occasione per pensare a un nuovo modello di
vita, vedendo rifiuti e sprechi con occhi diversi.
Nella Provincia di Gorizia il 62 per cento dei
rifiuti è, per così dire, riciclato, rientrando nella
raccolta differenziata. «Di per sé, non si tratta
di un dato negativo ­ ha commentato ieri Flavio
Gabrielcig, dirigente del servizio Sviluppo
Territoriale e Ambiente della Provincia di
Gorizia. Il problema è che tale dato è fermo già
da alcuni anni, inferiore a quello di realtà più
virtuose e superiore a quello di altre realtà,
mentre era lecito attendersi un aumento».
Un ragionamento, quello di Gabrielcig, che è
pure alla base del manualetto: il tentativo
diffondere una cultura nuova, legata a
ecosostenibilità & C. In tal senso va anche
intesa l' altra presentazione di ieri da parte di Isontina ambiente: il calendario 2015 della raccolta
differenziata, che, a differenza di quello degli scorsi anni, vuol essere anche un piccolo ricettario. Al
punto d' aver per titolo "Avanzi alla riscossa" e per sottotitolo "Un anno di ricette amiche del tuo frigo". Si
tratta, appunto, di ricette cosiddette "antispreco" con gli avanzi quali principali ingredienti. Oltre a
Gabrielcig e a Barbara Zar, sempre della Provincia di Gorizia, erano presenti Giuliano Sponton e
Stefano Russo, rispettivamente direttore e responsabile comunicazione di Isontina ambiente.
Sponton, fra l' altro, nel descriverli brevemente, ha affermato che «manuale e calendario rappresentano
le tappe di un lungo percorso, corredato da numerose iniziative, attuato con la Provincia, volto a
sensibilizzare i cittadini sull' importanza della raccolta differenziata. Entrambi saranno distribuiti dopo
Natale, casa per casa, gratuitamente.
Peraltro, il libretto è disponibile anche in lingua inglese e slovena, scaricabile dal sito www.
isontinambiente.it o richiesto al numero verde 800844344.
E se, inoltre, ieri è stato nuovamente raccomandato di non utilizzare i sacchi neri per i rifiuti, va
registrata un' altra novità: nei prossimi mesi, sacchi e sacchetti per correttamente effettuare la raccolta
saranno distribuiti casa per casa in tutti i 25 comuni isontini.
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23 dicembre 2014
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Gorizia)
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