la Repubblica
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CULTURA & SPETTACOLI
VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2008
GENOVA
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■ XIII
Lerecensioni
Cortese: “Concentratevi su Hofstadter”
Avenoso: “Vanessa Van Basten da ascoltare”
«I
IMONE Avenoso, noto dietro la consolle come 3rdI, consiglia
di ascoltare i genovesi Vanessa Van Basten. «Propongono un
post-rock strumentale — spiega il dj — le loro canzoni hanno
un alto contenuto emozionale nonostante l’assenza di testi. Sono
nati nel 2004 e l’anno successivo hanno autoprodotto un ep andato
esaurito rapidamente e ora ristampato su vinile. “La stanza di Swedenborg”, l’album di esordio uscito nel 2006, è intriso di atmosfere
sognanti. Ascoltare per credere».
(mattia brighenti)
L MIO consiglio è una lettura, difficile, ma affascinante». Lo
dice Gian Enrico Cortese, docente di oboe e del laboratorio
di musica antica al “Paganini”, docente a “Scienze della Formazione” e compositore: «Segnalo “Godel, Escher, Bach: un’eterna
ghirlanda brillante” di Douglas Hofstadter, testo ampio che richiede concentrazione ma regala soddisfazioni: con uno stile piacevole
e divertente, ricco di humour, l’autore mette in luce le connessioni
fra arte, scienze, musica e matematica».
(r. i.)
Consigli
d’autore
Gian Enrico
Cortese
S
Simone
Avenoso
La prosa
La classica
Terapia matrimoniale di gruppo
danze macabre dopo le illusioni
Oren pecca di troppa enfasi
con Wagner perde la misura
MONICA CORBELLINI
Alessandro Haber ottimo protagonista del primo testo teatrale dell’autore russo
ROBERTO IOVINO
C
Gli amori del giovane Cechov
il fascino dell’incompiutezza
ESSUNO mette in dubbio le qualità tecnico-direttoriali di Daniel Oren. Il maestro israeliano sa far suonare e cantare
come si deve, ottiene dalle masse artistiche il
massimo delle loro possibilità. Discutibili, però,
sono spesso le sue scelte interpretative. Venerdì
scorso Oren ha offerto al Carlo Felice una delle
sue peggiori prestazioni artistiche, dirigendo lo
“Stabat Mater” di Rossini con un’enfasi che sarebbe parsa eccessiva persino in Wagner. Lo
“Stabat” è un capolavoro di estrema profondità
religiosa, con alcune pagine davvero toccanti
che richiedono misura, indugi, suggestioni.
Oren ha impresso vertiginose velocità, fatto urlare coro, orchestra e solisti. Nel “Quando corpus morietur” incantevole pagina a cappella
che esprime la speranza cristiana della resurrezione, il canto dei quattro solisti si è fatto nervoso, cadenzato dai gemiti irati di Oren, la cui plateale gestualità si è ulteriormente arricchita.
OSA può restare di un matrimonio quando il gioco delle illusioni finisce e si aprono danze macabre e scenari d’odio.
Sconsigliabile ai novelli sposi, “Piccoli crimini
coniugali” di Eric-Emmanuel Schmit è un atto
unico efficace per raccontare le dinamiche,
spesso oscure, che si celano dietro i rapporti di
coppia. Quasi la rappresentazione di una terapia matrimoniale: al pubblico resta l’eventuale
consapevolezza che quanto a ciascuno è dato
da vivere, in realtà è condivisibile con milioni di
altre coppie-scoppiate. L’esplorazione dell’universo a due tocca punti nodali spesso irrisolvibili: tradimenti, silenzi, finzioni, tedio di una
vita insieme che scorre lenta e sempre uguale.
La regia di Daniele Stoppani dà al testo una lettura essenziale, simbolica e distaccata, che è
ben sintetizzata nel finale, quando i protagonisti copriranno con drappi bianchi i mobili del
loro salotto. Gesti che lasciano aperto il finale.
MARGHERITA RUBINO
P
LATONOV, primo testo teatrale di Anton Cechov abbandonato dal suo autore e pubblicato postumo dimostra, nella attuale riduzione di Nanni Garella, una incompiutezza che forse c’era proprio, in quel
testo, dovuto a un artista davvero giovane.
Sta di fatto che la redazione attentamente
prosciugata e messa in scena dal medesimo
Garella persiste nell’emanare un fascino dovuto a quella stessa incompiutezza. Tanto le
scene affollate della prima parte quanto la
serie di dialoghi e tenzoni della seconda mostrano uomini e donne senza qualità davvero, amori e decisioni che arrivano sempre a
tre quarti, in una ridda di situazioni sospese
quanto l’anima e il senso dell’intera opera.
Platonov è un protagonista che, se evoca
Don Giovanni per la quantità dei suoi fuggevoli o ritornanti amori, lo evoca comunque
alla rovescia. Viene cercato più di quanto lui
stesso cerchi, invitato e amato più di quanto
PICCOLI CRIMINI CONIUGALI
di Eric Schmit. Con Fabrizio
Levrero e Mirella Maselli
Regia di Daniele Stoppani
Visto alla Sala Diana l’8-11
Il musical/1
La vorticante spensieratezza
per una platea di dodicenni
lui stesso inviti o ami, tra militari, medici,
amici e femmine dalla reciproca, sostanziale estraneità. Non compaiono le malinconie
o le cupezze profonde del Cechov maturo, e
paradossalmente la recitazione è più difficile. Nella produzione nuova di zecca dell’Arena del Sole si vede, nei primi quadri, l’orditura tutta cechoviana di guizzi che increspano la vita sonnolenta da provincia russa.
Si avverte poi una raffrenata tensione che,
ben calibrata dal regista e da tutti gli attori, si
impenna a metà dramma e risale quieta verso il finale, andando a comporre o restituire
un’anima drammaturgica che forse nel copione originale mancava. Alessandro Haber
fa il maestro di paese istrione suo malgrado,
esibendo una ben meditata partitura vocale
ora accelerata, ora sogghignante ora superficialmente preoccupata. Bella prova, specie nei lampi di compiaciuto narcisismo.
Con Susanna Marcomeni, Franco Sangermano e Silvia Giulia Mendola in un folto e lodevole gruppo di attori,
N
PLATONOV
di A. Cechov
Regia di Nanni
Garella. Con
Alessandro
Haber e
Susanna
Marcomeni
Al Teatro della
Corte fino al
16 novembre
STABAT MATER
Direttore Daniel Oren
Coro e orchestra del
Carlo Felice. Ascoltato al
Carlo Felice il 7 novembre
Il musical/2
Le favole in forma di gag
chiare note in stile Coli
In libreria
Dal pesto al sushi, senza orari né bandiere
V
ITTORIO De Scalzi e Nico
Di Palo sono tornati a suonare insieme dopo più di
dieci anni, presentando i loro due
ultimi lavori musicali “Seven seasons” e “Concerto grosso Trilogy
Live”. Contemporaneamente due
iniziative editoriali hanno messo
in evidenza come, veramente, la
storia dei New Trolls, considerate
le vicissitudini del gruppo, sia senza orario né bandiere, parafrasando il titolo del loro primo album,
risalente addirittura al 1968. Quarant’anni di storia musicale che il
primo libro, “New Trolls — Dal pesto al Sushi”, ha ricordato dalle
origini. Riccardo Storti, docente di
storia della musica presso l’Università della Terza Età di Genova e
fine ricercatore, è tornato agli inizi della carriera di questi ragazzi
genovesi cresciuti “a pesto e musica” diventati poi, componenti di
uno dei gruppi più amati del panorama musicale italiano, tanto
che la loro reunion li ha visti tornare nelle classifiche di vendita
dei dischi e li ha visti in tour dall’Europa, all’America e all’Asia.
Partiti dalle trenette al pesto di un
ristorante di Sturla sono approdati al sushi, in Giappone e Corea.
Storti ripercorre la loro carriera at-
U
NA scena vorticante di cambi a vista,
lampeggiante di lustrini, riverberante
adolescenza e spensieratezza, al Politeama, attira gioiosa per le due ore di High
School Musical. In un liceo. americano si canta e si danza il piccolo musical “Giulietta e Romeo”, dove i protagonisti dovrebbero essere
due veterani dell’istituto, detronizzati alla fine
da una più ingenua coppia. La Compagnia della Rancia, fenomeno del teatro italiano che,
ahimè, non ha goduto delle filiazioni che ci si
poteva augurare, traspone su scena e in lingua
nostra un successo planetario di cinema e tivù
americana; con tutte le canzoni del film, seguite e ritmate da decine e decine di adolescenti che riempivano il Genovese alla prima
dello spettacolo. La platea fitta di dodicenni
costituisce la seconda cosa bella di un “metamusical” che rinnova la propria gloriosa tradizione d’oltreoceano con un allestimento ben
giocato e soprattutto ben danzato.
(m. r.)
HIGH SCHOOL MUSICAL
dal Disney Channel Original
Movie. Regia di Saverio
Marconi con Federico Bellone
Al Genovese fino al 16-11
Top ten
dei film
Dal 6 al 12 novembre
a Genova
Dati Agis
traverso un’analisi precisa della
produzione musicale, testimonianze, racconti e recensioni della stampa più o meno specializzata.
A
Libreria
ssolibro
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16124 Genova
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e-mail: [email protected]
I PIÙ VENDUTI
DELLA SETTIMANA
1 ANDREA CAMILLERI
L'età del dubbio
Ed. Sellerio
pag. 274, euro 13.00
Seconda uscita in libreria, stessa casa editrice, quella di “Un viaggio lungo 40 anni — Senza Orario
Senza Bandiera” di Antonio Oleari, anch’esso esplicito omaggio al
40° anniversario della pubblicazione del loro primo album, scritto nel 1968 con i testi di Fabrizio
De André su poesie di Riccardo
Mannerini, che rappresentano
uno dei primi documenti della più
importante rivoluzione sociale
artistica e culturale dei giovani, di
fatto il primo “concept album”
italiano. Non vi si evidenziavano
diretti riferimenti allo scontro generazionale che contrapponeva la
volontà di cambiamento dei giovani al conservatorismo del mondo degli adulti; tuttavia nei testi
emergeva l’elemento contestativo nella scelta dei protagonisti dei
brani, la gente comune.
O
PERINE da Goldoni, un successo come
Esopo opera rock, musiche di scena e
opere stanno nel ricco retroterra culturale di Bruno Coli, ora musicista di “Mitico”.
Mythoi sono le favole, e come tali le tratta Fabrizio Gambineri, autore del libretto, inventando
una serie di gags su Re Mida, Ercole e i serpenti,
il giudizio di Paride e il vaso di Pandora. Alcune
sequenze contengono aggiornamenti critici,
come la natura di vittima di Teseo e del Minotauro, o la scelta di personaggi antonomastici,
(il supplizio di) Tantalo, (le fatiche di) Sisifo, (gli
sforzi di) Atlante. L’intento didattico, attraverso
scenette musicate, memorie antiche della nostra cultura, esalta la chiarezza e la assoluta godibilità del piccolo musical; che potrebbe crescere con più attori in scena. Per quanto uno
scatenato Fabrizio Matteini, ottimo Prometeo e
sorprendente ballerino di tango, faccia per dieci insieme a Edoardo Ribatto, Mariella Speranza, Cristina Pasino, Luisa Antonucci.
(m. r.)
2 BRUNO MORCHIO
Rossoamaro
Ed. Garzanti
pag. 247, euro 16.60
NEW TROLLS...
di Riccardo
Storti
Ed. Aereostella
Pagine 228
Euro 18.00
3 CARLOS RUIZ ZAFON
Il gioco dell'angelo
Ed. Mondadori
Pag. 676, euro 22.00
MITICO
di Bruno Coli. Con Fabrizio
Matteini e Edoardo Ribatto
Al Teatro Verdi di Sestri
Ponente fino a domenica 16
1
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10
Quantum
of solace
High school
musical 3
Wall-e
Giù
al Nord
Mamma
mia!
The burning
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Vicky Cristina
Barcelona
Si può
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Pride
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7.511
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2.833
2.449
1.792
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1.546
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923
spettatori
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spettatori
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