INSIEME SI PUÒ GRUPPO VERGANTE
INSIEME SI PUÒ...
costruire un mondo migliore
Report annuale
delle attività
del gruppo svolte
durante il 2012
Chi siamo
“Insieme si può...” è un’associazione che ha come obiettivi:
- la sensibilizzazione ai grandi problemi della fame, della sete, del sotosviluppo, della povertà ed emarginazione, sia lontane che vici
ne;
- l’aiuto alle popolazioni che, in qualunque parte del mondo, sono in
teressate da questi problemi e abbisognano di sostegno economi
co, morale e sociale;
- la proposta di nuovi stili di vita, meno consumistici e più solidali;
- l’Associazione non ha scopo di lucro è apartitica e apolitica.
Cosa facciamo
I fondi vengono raccolti mediante l’autotassazione mensile, le cene
di solidarietà, la vendita di dolci, mercatini e altre iniziative mirate
alla realizzazione di un progetto specifico.
La destinazione dei fondi così raccolti viene di volta in volta discussa
ed approvata.
Tutti gli aderenti hanno diritto di portare idee e contributi all’attenzione del gruppo. Durante l’anno vengono proposti incontri di formazione in collaborazione con il centro missionario diocesiano di
Novara, con la Caritas Vicariale e con il coordinamento dei gruppi
“Insieme si può...” di Belluno.
Il gruppo di Massino Visconti è attivo dal 1984 e conta circa 40 aderenti.
Come operiamo
Al gruppo può aderire chiunque, con l’impegno all’autotassazione
mensile per una quota minima (5/10 euro).
Il gruppo si riunisce ogni secondo lunedì del mese, alle ore 21.00,
presso la Casa della Gioventù di Massino Visconti.
Ogni volta
che avete fatto queste cose ad uno
solo di questi miei fratelli più piccoli,
lo avete fatto a me.
(Matteo 25.40)
GRUPPO “INSIEME SI PUò...” DI MASSINO VISCONTI
C/O Franca De Poi - Via Alto Vergante, 17
0322 219515 - [email protected]
Parrocchia 0322 219117 - [email protected]
Sito di riferimento: www365giorni.org
Le attività del 2012
[Un anno di Isp]
Tanta solidarietà, tra cambiamenti,
“arrivederci” e “benvenuti”...
Nonostante la grave crisi economica che ha coinvolto molte
famiglie del Vergante, e che ha visto impegnato il gruppo sia
dal punto di vista della vicinanza e del conforto verso chi ha
perso il lavoro, sia sul piano economico, con interventi triplicati
rispetto al 2011 (vedi bilancio, ultima pagina), siamo riusciti a
concludere anche i progetti prefissati in Africa.
Tutto questo grazie alla grande partecipazione della gente alle
varie iniziative, alla .
generosità e alla fiducia riposta.
Abbiamo vissuto anche momenti di festa, divertendoci in allegria insieme a tanti giovani che quest’anno hanno animato
molte delle iniziative.
Il 2012 ha visto poi un avvicendamento dei parroci alla guida
delle nostre comunità. Infatti ad ottobre sia Don Marco Rondinotti che Don Mattia Airoldi sono stati destinati ad altri luoghi e
al loro posto sono arrivati Don Albert Tafou, e Don Nur Nassar.
Don Marco è stato a Massino per nove anni e con lui abbiamo
vissuto momenti intensi come la nascita dell’unità pastorale
che ha dato più visibilità al gruppo, la nascita del Peiv che ci
ha visti coinvolti in alcuni ambiti, tanti incontri come quello di
Gregoire della Costa d’Avorio, don Luigi Ciotti del gruppo Abele e Libera, Dominique Corti del Lacor Hospital, Gheni Adam,
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[Un anno di Isp]
somala, per le mutilazioni genitali femminili, Dr. Domenico Nano, psichiatra, per la sofferenza psichica, ecc. ecc.
Don Mattia, era nel Vergante solo da tre anni ma fin dal primo giorno
è stato un nostro valido collaboratore soprattutto nell’ambito informatico e giornalistico.
Ad entrambi va la nostra riconoscenza, negli anni poi l’amicizia e la
reciproca stima ci hanno permesso anche di mettere in campo sinergie che hanno dato frutti positivi, come il rilancio di alcune attività del
gruppo rimaste per anni ai margini.
Ora il cammino prosegue con Don Albert con il quale abbiamo già
avuto contatti perché è stato in parrocchia, in passato, per 2/3 anni
nei fine settimana. Don Albert è anche responsabile della Pastorale
dei Migrantes, ha già dimostrato fin da ora grande disponibilità e la
sua esperienza con i migranti sarà per noi di grande aiuto.
Don Nur è molto giovane ed è alla sua prima esperienza in parrocchia, ha una forte propensione verso i poveri, gli anziani, gli svantaggiati, dunque anche con lui avremo una guida sicura.
Coordinatore dell’unità pastorale è Don Giorgio Borroni che da 15
anni è parroco a Gignese. Tutte le esperienze sopra elencate sono
state vissute anche con la sua presenza ed i suoi consigli. Don Giorgio
porta sempre nelle sue omelie e nelle celebrazioni un pensiero per
il mondo missionario e della carità. Sa trasmettere messaggi di forte
spessore umano anche nel proporre gesti di fratellanza e attenzione
agli ultimi.
E’ molto legato al modello di Chiesa e agli insegnamenti di Don Tonino Bello dal quale spesso ricava sollecitazioni e indicazioni di cammino pastorale.
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[Isp in rosa]
La giornata della donna
Domenica 11 marzo, in occasione della giornata della donna, si
è parlato di “Donne in Palestina”.
In collaborazione con l’ass. “Terra di Confine” di Lesa, l’incontro
aveva lo scopo di presentare uno
spaccato di vita in una terra travagliata .
Relatrice la giovane dottoressa
Clara Capelli, laureata in scienze
politiche con specializzazione in
economia internazionale. Clara
che conosce e parla perfettamente la lingua araba, ha vissuto
per motivi di studio a Betlemme.
Con molta chiarezza ha tracciato
un quadro delle difficoltà e delle
contraddizioni che si respirano
in un ambiente in cui si è sempre sotto controllo. Nonostante
ciò la donna riesce a conquistare
istruzione e anche posti importanti ai vertici politici. Qualsiasi
spostamento durante la giornata
rappresenta una difficoltà perché sono innumerevoli i posti di
blocco e le perquisizioni cui ogni
persona è sottoposta, si vive poi
con il terrore degli attentati e la
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diffidenza verso l’altro, possibile
nemico.
La giornata della donna è caratterizzata ogni anno dal coinvolgimento di tutte le parrocchie
dell’unità pastorale, alla riflessione e all’impegno verso il fenomeno della violenza alle donne. Nelle chiese si è pregato ed è
stata distribuita una piantina che
rappresenta la cura e l’interessamento verso chi subisce oltraggi
e molte volte anche la morte (in
Italia viene uccisa mediamente
una donna ogni tre giorni).
Il pomeriggio è stato allietato
dalle fisarmoniche di Don Luigi
Tonachini e del Maestro Spantaconi, dalle giovani voci delle
allieve della scuola di Sissi De
Carlini e dall’ormai tradizionale
pasta e fagioli del Gigione.
Quanto raccolto nelle parrocchie, oltre 3000 euro, è stato
distribuito alle tre case di accoglienza: La Nuova Gerusalemme
di Nebbiuno, Il Cenacolo di Meina ed Il Piccolo Bartolomeo di
Borgomanero.
[Isp in rosa]
L’Ass. La Nuova Gerusalemme onlus
presente ormai da più di dieci anni
sul nostro territorio si occupa di
accogliere donne e minori in grave
stato di disagio sociale e familiare
e in particolare alle giovane donne vittime della tratta a scopo di
sfruttamento sessuale (di cui all’art.
18 D.Lgs. n. 268/98) attraverso un
progetto educativo individuato, per
la realizzazione di questo collabora
con diverse istituzioni pubbliche e
private (Associazioni, Questura, Forze dell’ordine Comuni, ASL).
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La casa si configura come casa di
pronta accoglienza (o di fuga) che
garantisce l’accoglienza contemporanea di quattro ragazze per un
tempo che varia da uno a tre mesi
tempo necessario per garantire le
pratiche giuridiche per l’acquisizione del permesso di soggiorno, le
visite mediche e la possibilità di vivere in un ambiente che permetta
alle ragazze di riacquistare serenità
e fiducia.
Popoli in festa
[Isp spopola]
Domenica 10 giugno
Per la prima volta a Massino Visconti una grande festa, colorata, ha visto la presenza di innumerevole persone, oltre 20 etnie
giunte da tutte le parti dalla provincia di Novara e dal VCO. Tutto
questo per fare festa insieme,
per conoscerci e per discutere
le problematiche riguardanti la
convivenza, il lavoro, i diritti.
Organizzata da “Insieme si
può…”, Aifo, Caritas di S. Maurizio d’Opaglio, Ass. Terra di Confine di Lesa, Unità Pastorale del
Vergante, “Circo Clap”, “Menestrelli di Jorvik” e con il patrocinio del Comune di Massino
Visconti, ha vissuto momenti di
grande commozione come la recita di preghiere di tutte le fedi
religiose: cattolici, buddhisti,
protestanti, musulmani, ecc.
Il pranzo è stato un inno ai sapori, ai colori, e alla bontà di ricette
sconosciute provenienti da tutte
le parti del mondo. Dai vari cus
cus, ai risi speziati, agli spaghetti
filippini, ai dolci di ogni tipo.
Dopo la proiezione del filmato
“Sotto lo stesso tetto”, sulla differenza tra la vita di un bambino
europeo e uno del sud del mon-
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do, l’intervento di Marco Parise,
vicedirettore della Caritas Diocesana, ha illustrato la campagna
“L’Italia sono anch’io” sul diritto
di cittadinanza. La bravissima
Laura Cantù, ha intrattenuto i
bambini con spettacoli del suo
circo, coinvolgendoli in giochi
guidati. Anche i “Menestrelli di
Jorvik” , giovani scrittori di Arona, hanno proposto alcuni dei
brani tratti dalla loro rivista “L’Arabica Fenice” davvero intensi
ed intelligenti, sull’integrazione
e sulle differenze culturali.
L’ultima parte della giornata è
stata caratterizzata dalla musica
della “Pelle che vibra” un eccezionale gruppo di percussionisti
che ha suonato ritmi africani
per due ore incessantemente
lasciando tutti noi stupiti per la
bravura e le emozioni trasmesse.
[Isp spopola]
Giochi senza frontiere
Domenica 16 settembre
In occasione del Festival del Vergante, a Nebbiuno, il gruppo si è cimentato nelle gare dei “Giochi senza
Frontiere” organizzati dalla Consulta
dei Giovani del Vergante e aperta a
tutte le associazioni di volontariato.
In un grande prato sono stati allestiti i giochi gonfiabili del calcio balilla,
i canestri, e altre prove. C’erano in
palio 1000 euro da suddividere tra i
primi tre classificati, erano presenti
sei squadre. Siamo risultati vincitori
anche per il pubblico più numeroso
e rumoroso.
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C’erano tantissimi giovani, grazie
anche al carisma di Carol Prina, appena rientrata da un periodo di volontariato in missione a MarovoayMadagascar, che li ha letteralmente
“trascinati” sulle pedane dei giochi.
Il gruppo ha vinto 500 euro, che sono
serviti per l’acquisto di dieci buoni
spesa da distribuire alle famiglie in
difficoltà. E’ stata una giornata di divertimento all’insegna dell’amicizia
e anche un po’ della competizione.
Cena di solidarietà
[A cena con Isp]
per l’acquisto dell’incubatrice
per il Madagascar: Graglia 24 novembre
Un’esplosione di solidarietà ha
caratterizzato l’appuntamento
con oltre 200 persone, per lo più
giovani, nella struttura di Graglia
gentilmente concessa dal Gruppo Alpini, Pro Loco e Comune.
La cena aveva lo scopo di far conoscere la triste realtà di molti
neonati che a causa della povertà, degli squilibri politici e di
un perverso sistema economico, pagano un prezzo molto alto
perché le strutture sanitarie non
rispondono ai bisogni dei più deboli. A Marovoay, nel Nord del
Madagascar, in una regione che
non offre strutture e servizi sanitari, il gruppo “Insieme si può…”
dal 2010 sostiene un grosso progetto per i bambini malnutriti,
presso il dispensario medico
della missione dei Carmelitani
Scalzi. Questo centro accoglie
le fasce più deboli e povere della popolazione locale che altrimenti non potrebbero accedere
ad alcuna assistenza e cura per
le patologie, nemmeno le più
comuni, e tra questi bisognosi
ci sono anche numerosissime
giovani madri, che ogni giorno
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accorrono con i loro piccoli. I neonati spesso hanno solo qualche
settimana di vita e versano in
gravi condizioni per malnutrizione. Il problema, purtroppo, della
denutrizione in Madagascar colpisce ben il 63% della popolazione.
Il Gruppo “Insieme si può…” di
Massino, aveva già contribuito
un paio di anni fa, attivando un
progetto di cura e accoglienza,
ma quest’anno ha pensato di
dare una mano nel vero senso
della parola. Infatti, Carol Prina,
una giovane volontaria di 26
anni, ha deciso di trascorrere il
suo periodo di ferie estive proprio al dispensario. Nel mese di
agosto, perciò, ha raggiunto l’operatore locale della nostra associazione, Maurizio Crespi, che
da ben otto anni segue diligentemente i lavori.
Con molta umiltà ha eseguito
lavori di riordino e pulizia, ma
anche di assistenza alle mamme,
alcune di esse molto malate, e
ha proposto giochi e divertimenti ai ragazzini del centro estivo,
sostenuti con il progetto delle
[A cena con Isp]
adozioni a distanza. Ha potuto anche mettere in pratica la sua vera
professione di grafica pubblicitaria,
realizzando la segnaletica all’ interno dell’ospedale e ridisegnando le
cartelle cliniche .
Abbiamo chiesto a Carol le impressioni di questo suo primo viaggio
in missione: “Ho capito subito che
dal momento in cui avrei messo
un piede fuori dall’aeroporto tutto
sarebbe cambiato e che quel viaggio me lo sarei portato dentro per
sempre. Più chilometri attraversavo,
tra paesaggi incantevoli e povertà
inaudita, e più lasciavo alle spalle un
mondo fatto di superficialità e frivolezze, come quello in cui vivo, per
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lasciare spazio a una nuova realtà,
fatta di niente e di tanta sofferenza, capace però di donarti un forza
d’animo pazzesca… Difficile spiegare
le cose più banali come i colori e gli
odori che mi circondavano, impossibile trasmettere le emozioni che in
quei giorni mi hanno travolto. Non
passa giorno in cui mentalmente
non ripercorro la strada che dalla
missione mi portava al dispensario,
e rivedo così gli occhi di tutte quelle
persone poverissime che incontravo
in quel tragitto. Per non parlare dei
bimbi in grave stato di sofferenza,
che venivano accompagnati all’ospedale dalle madri in cerca di aiuto.
Mi basta guardare un’alba partico-
[A cena con Isp]
larmente suggestiva per essere
catapultata là, a Marovoay, dove
ho lasciato un grande pezzo del
mio cuore, che spero vivamente di andare a rincontrare il più
presto possibile, magari anche
nel 2013, chissà.”
Carol, è rimasta visibilmente
sconvolta da una realtà che non
immaginava esistesse: la morte di alcuni neonati solo per la
mancanza di una incubatrice.
Questo ci ha fatto riflettere, subito abbiamo deciso di acquistarne una ad un prezzo molto
favorevole, dopo una lunghissima trattativa con medici e case
produttrici. Il costo di 4.500 euro
è stato ampliamente coperto
dall’esito della cena che ha permesso un incasso al netto delle
spese di 5010 euro.
L’incubatrice è già nel container
che arriverà in Madagascar tra
qualche mese. Durante la ricerca dell’apparecchio, la dr.ssa Elena Polisseni, è riuscita a parlare
con alcuni pediatri-neonatologi
per una collaborazione al dispensario malgascio. Ebbene
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anche questa trattativa ha avuto buon esito e a marzo partirà
per la missione, un medico per
insegnare il funzionamento della
culla termica e nuovi metodi per
la cura della malnutrizione.
Protagonista della serata è stato Maurizio Crespi, volontario
di Insieme si può… da oltre 20
anni in Madagascar. E’ responsabile del progetto “Bambini
Malnutriti”, ha illustrato il suo
lavoro al dispensario attraverso
la visione di alcune diapositive
davvero scioccanti. Maurizio è
molto scrupoloso e crede profondamente nel suo lavoro, ci ha
mostrato la linea di crescita dei
bambini in terapia a volte il grave
stato di malnutrizione e anche
le scadenti condizioni di salute
della mamma, non permettono
di salvare il piccolo. Sono però
centinaia i bambini che curati
presso il centro, hanno salva la
vita. Un bambino prematuro ha
sempre bisogno dell’incubatrice,
tra poco anche questo problema
sarà risolto.
P. Vittorio Farronato,
Il 7 dicembre dopo un anno e
mezzo di permanenza in Italia
per cure, ha ripreso l’aereo per il
Congo. Per arrivare alla sua missione di Bambilo, ha impiegato 22
giorni. Ha usato tutti i mezzi: auto,
camion, zattere, ecc. E’ stato definito il viaggio a Betlemme. In ogni
villaggio però P. Vittorio ha ricevuto un’accoglienza straordinaria, per lui hanno costruito degli
archi intrecciando rami di palma,
le donne hanno steso i vestiti per
farlo camminare e tutti volevano
abbracciarlo. Gli hanno confessa-
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to che quando è partito per l’Italia
erano rassegnati a non rivederlo,
in effetti P. Vittorio è rientrato per
curare delle gravi patologie ma il
suo fisico ha risposto ancora bene
ed è ripartito. Ora ha già in mente
la costruzione di nuove aule. La
sua lettera termina così: ”continueremo con fantasia e coraggio
l’avventura della vita, sicuri che
da queste parti è difficile annoiarsi, convinti che se il Signore non si
mettesse di mezzo sarebbe troppo difficile andare avanti”.
Auguri P. Vittorio!
[Isp nel mondo]
Progetto scuole
di Mogadiscio e Kampala
Nel 2011 il Corno d’Africa ha lottato contro una delle più feroci
carestie che la storia ricordi. Insieme si può… si è impegnato a
Mogadiscio (Somalia) con una
missione nel centro scolastico
Al Gezira per togliere il “soldato” ai bambini-soldato, questa
missione è stata particolarmente apprezzata e sostenuta anche
dall’Ambasciata francese. Grazie
a Saad, un tenente colonnello
dell’esercito ugandese, di istanza
nella missione di pace e marito
di una collaboratrice di “Insieme si può…” a Kampala, siamo
riusciti a fare breccia in una situazione di guerra ed iniziare un
progetto a favore dei bambini. Il
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colonnello Saad, inizialmente ha
chiesto ai suoi soldati di dividere
con i bambini le razioni di cibo,
poi sono arrivati i nostri aiuti!
Nel 2012 la previsione di spesa è
stata di 60.000 euro, per garantire cibo e istruzione scolastica.
Novemila euro sono stati inviati
dal Giappone da P. Piergiorgio
Manni che aveva letto il progetto e lo aveva proposto alle sue
scuole cattoliche come gesto
di carità nel periodo natalizio.
Siamo rimasti molto colpiti per
quanto hanno saputo fare gli
amici giapponesi con la loro guida P. Piergiorgio sempre attento
alle nuove sfide e a collaborare
con il nostro gruppo.
[Isp nel mondo]
Sostegno a distanza
e Regali senza frontiere
Il gruppo può dare informazioni ed
avviare chi fosse interessato al sostegno a distanza di un bambino
africano. Sono circa 3000 le famiglie
italiane che hanno deciso, scegliendo il nostro gruppo, di allargare la
propria famiglia in un gesto d’amore. E i risultati dall’altra parte del
mondo sono notevoli. Al bambino
viene garantita la frequenza a scuola, due pasti giornalieri, cure mediche e l’educazione nella crescita che
lo porterà ad essere poi responsabile del futuro del suo Paese.
La spesa annua per un sostegno a
distanza è di 310 euro.
I regali senza frontiere sostituisco-
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no un regalo tradizionale destinato
ad un amico, ad un familiare, ad un
collega con un’offerta in favore di un
progetto!
Si può sceglierlo da una lista che va
da una spesa di 30 euro per un campo di girasoli (Tanzania), ai 20 euro
per il kit mamma e bambino (Uganda), ai 50 euro di una capra per una
donna afgana, e tanti altri ancora.
Chi riceverà il bigliettino-regalo troverà la spiegazione di tutto e condividerà con chi lo dona l’importanza
della scelta che andrà a favore di
una persona che, in particolare situazione di miseria nel Sud del Mondo, beneficerà dell’aiuto.
Come funzionano
i Regali senza frontiere
Sostituisci un regalo tradizionale che destineresti a un familiare, a un amico, a un
collega, con un’offerta in favore di un progetto.
Scegli dalla lista il regalo senza frontiere.
Comunicaci il deastinatario del tuo regalo o il tuo indirizzo se desideri consegnarlo tu direttamente. La persona riceverà un biglietto augurale con la spiegazione
dell’iniziativa e condividerà con te l’importanza della scelta del tuo dono.
Versa il corrispottivo del regalo che hai scelto.
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Cos’è il sostegno
a distanza
E’ un gesto di solidarietà concreta nei confronti bambini e di ragazzi orfani
o in gravi difficoltà familiari a cui non è garantita una vita dignitosa.
È un piccolo impegno economico (meno di un caffè al giorno) attraverso il quale
si garantiscono tre diritti umani fondamentali e inalienabili:
il diritto al cibo e all’acqua, il diritto alla salute, il diritto all’istruzione.
E’ un impegno continuativo, per non dimenticare, neanche per un giorno, gli
ultimi della terra; per restituire l’infanzia negata.
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[Isp e Vergante]
I casi locali
Come già accennato l’acuirsi
della crisi non ha fatto altro che
peggiorare lo stato di alcune
famiglie che fino ad ora hanno
resistito dando fondo ai piccoli risparmi o agli aiuti di parenti
e amici. Mai come quest’anno
sono giunte richieste al gruppo
per interventi a famiglie delle
nostre comunità residenti ed
immigrati in eguale misura. Fino
a qualche anno fa la tipologia di
interventi era completamente
diversa, per lo più si trattava di
persone straniere appena giunte
nei nostri territori con difficoltà
di trovare lavoro e alloggio, oppure di persone malate o con
vissuti di dipendenza.
Ma erano casi che nell’80% si
risolvevano attraverso un aiuto
per alcuni mesi e l’accompagnamento per inserimenti lavorativi
ecc.
Ora il fenomeno ha assunto proporzioni preoccupanti ma preoccupanti sono anche i risvolti che
portano a gravi fragilità degli individui perché non si intravedono cambiamenti a breve.
Attorno a questo fenomeno di
povertà tutta la comunità si è
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allertata e a fronte di tante ristrettezze economiche, il gruppo
registra maggiori entrate, segno
di una solidarietà che ha ancora
a cuore le sorti del fratello. Sono
state tante le iniziative parrocchiali che hanno proposto l’aiuto
alle nostre famiglie in difficoltà
come obiettivo da perseguire
tutto l’anno.
Nel 2012 abbiamo incontrato 22
nuclei per un totale di 65 persone. Abbiamo speso circa 10.000
euro in utenze, spese alimentari,
spese mediche, trasporti, mense, ecc.
Abbiamo privilegiato l’incontro
individuale, nelle case delle persone per un momento di confidenza più intimo che lasciasse
spazio alle emozioni (anche
nostre) senza anteporre giudizi o condanne. Anche la distribuzione degli alimenti e degli
indumenti avviene in modo individuale per non mettere in difficoltà la persona che già subisce
l’umiliazione del dover chiedere.
Questo sistema ci impegna notevolmente ma dà alla persona la
giusta dignità e fa nascere vicinanza e comprensione. Agendo
[Isp e Vergante]
in questo modo ci siamo accorti che
abbiamo “smontato” anche i pochi
casi di “profittatori”, quelli che non
hanno bisogno ma si presentano
perché sanno che noi aiutiamo tutti. Quando chiediamo di incontrarli
nelle loro case o di lasciarci le bollette anziché dare in mano denaro contante, spariscono dalla circolazione!
Durante le domeniche d’avvento,
l’unità pastorale si è organizzata per
raccogliere beni di consumo da distribuire alle famiglie, sono giunti al
gruppo oltre 4 quintali di prodotti
che integrati a dei buoni spesa per
l’acquisto di carne, frutta e verdura
hanno dato ampio respiro alle famiglie, alcune delle quali, nel ritirare il
pacco, hanno detto:
“Felice Natale a tutti, grazie per il
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vostro aiuto, in questo che è senza
dubbio uno dei peggiori momenti
della mia vita”. …”Grazie per quello
che avete fatto per me e per i miei
bambini, non pensavo che a tante
persone che non mi conoscono stesse a cuore la mia situazione così difficile”…...” Grazie, spero tra qualche
tempo di poter essere io ad aiutare
qualcuno che ha bisogno”….
Con il gruppo Oftal che ha avuto
l’idea, sono state distribuite delle
lanterne di legno da accendere nel
periodo natalizio, il ricavato oltre
2.500 euro servirà al sostegno alle
famiglie.
Il totale definitivo delle offerte, apparirà nel prossimo numero perché
registrate a gennaio 2013.
E ancora...
- Siamo risultati vincitori del concorso di grafica, con l’immagine che riproduce i bigliettini di “Regali senza frontiere” premio:
300 euro.
[Un anno di Isp]
- In gennaio è stata organizzata una serata di diapositive e immagini sulla Mongolia a cura dei coniugi Godio e dell’associazione Aifo.
- Da aprile a ottobre invitati dalle associazioni, siamo stati presenti alle bancarelle con la vendita dei prodotti del commercio
equo-solidale che vede lA presenza fissa anche all’interno della chiesa parrocchiale di Massino Visconti.
I prodotti sono acquistati presso la bottega gestita dall’ass. Terra di Confine a Lesa in Via Manzoni (aperta il giovedì 10/12 e la
domenica 10,30/12,30). Inoltre continua il progetto di microcredito per le donne ugandesi con la vendita delle loro bellissime collane di carta. L’incasso di quest’anno è stato di 4.500
euro.
- 2 aprile a Belgirate: cena di digiuno organizzata dalla Caritas
parrocchiale il ricavato è stato di 1035 euro.
- Agape di fraternità a Nocco nella Settimana Santa: 450 euro.
- Incontri di formazione e di confronto in Caritas Vicariale ad
Arona, Castelletto e Varallo Pombia.
- A gennaio incontro al Meltin Pop con le associazioni di volontariato del Vergante.
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[Un anno di Isp]
- Incontri con la Rete Associativa delle Caritas a Baveno, Crusinallo,
Casale Corte Cerro, attraverso l’instancabile impegno di Franco Barigozzi per tutto il 2012 abbiamo ricevuto alimenti distribuiti poi alle
famiglie del Vergante.
- Giugno: incontro di formazione con la Caritas ad Armeno.
- Luglio: vendita torte per progetto “Bambini Malnutriti”.
- 22 ottobre, Enaip Borgomanero: giornata di formazione sul fenomeno della tratta e della schiavitù a sfondo sessuale.
- 25 novembre: Convegno Caritas a Verbania.
- Riunioni con Terra di Confine di Lesa.
Abbiamo rinnovato tutti gli abbonamenti alla “Buona Stampa” e le
quote associative ad Amnesty International, a Pax Christi, a Libera.
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Entrate 2012
Rimanenza in cassa all’ 1-1-2012
Quote adesioni 2012
5’120.00
Offerte varie
2’245.00
Offerta per scuola in Somalia
Concorso grafica (Consulta dei Giovani)
300.00
300.00
Offerta da P. Giorgio Manni per scuola in Somalia e Uganda
9’000.00
Ricavato giornata della donna
3’121.00
Ricavato cena di digiuno di Belgirate
1’035.00
Dal Dr. Barbaglia dalla vendita di materiale dentistico (oro,
ceramiche, ecc.)
2’595.00
Ricavato Agape di fraternità
[Resoconto 2012]
529.09
450.00
Restituzione prestito
50.00
Offerte per Festa dei popoli
260.00
Contributo da Terra di Confine per Festa dei popoli
100.00
Ricavato regali senza frontiere
165.00
Ricavato vendita collane di carte (donne di Kampala)
4’500.00
Contributo dal Vicariato di Arona
1’000.00
Ricavato vendita torte
1’100.00
Offerta per incubatrice Madagascar
1’000.00
Da gruppo “Mafalda” per incubatrice Madagascar
500.00
Offerte per Madagascar
300.00
Sostegno a distanza
310.00
Premio giochi senza frontiere
500.00
Ricavato cena di solidarietà 24-11-2012
Offerta da Parrocchie Fosseno e Tapigliano
Vendita annuale prodotti commercio equo-solidale
Offerta dalla vendita dei prodotti del commercio equosolidale
TOTALE ENTRATE:
5’010.00
300.00
1’873.90
89.30
41’753.29
22
[Resoconto 2012]
Uscite 2012
Progetto scuole Mogadisco e Uganda
9’300.00
Casa Accoglienza Nuova Gerusalemme Nebbiuno
1’000.00
Casa Accoglienza il Cenacolo Meina
1’000.00
Casa Accoglienza Piccolo Bartolomeo Borgomanero
1’000.00
Acquisto incubatrice + accessori (filtri, ecc.)
4’730.00
Vendita collane di carta donne Kampala
4’500.00
A Padre Vittorio Farronato per rientro in Congo
A Eloi per rientro in Congo
500.00
500.00
Acquisto buoni spesa per famiglie in difficoltà
1’000.00
Al dispensario Ambovomavo Madagascar (Carol Prina)
1’400.00
Due sostegni a distanza
620.00
Versamento per regali senza frontiere
165.00
Rinnovo abbonamenti “Buona Stampa”, quota amn. int.
260.00
Abbonamento a “Narcomafie” (Libera)
Contributo spese di segreteria sede Belluno
A “Terra di confine” per vendita annuale prodotti commercio
equo-solidale
Tesseramento a Terra di confine
90.00
200.00
1’873.90
10.00
Spese per Festa dei popoli (volantini, cibo)
320.00
Tassa per bancarella Giro dei cortili
14.60
Cancelleria (carta intestata, blocchi ricevute)
46.50
Sostegno ai casi di bisogno locali
8’936.17
TOTALE USCITE:
37'466.17
23
Grazie...
A tutti i parroci del Vergante che hanno sempre sostenutpo le nostre attività
Ai Comuni e a tutte le Associazioni presenti sul territorio,
sempre disponibili ai nostri inviti e pronti a coinvolgerci
nelle manifestazioni locali.
A tutte le persone che generosamente rispondono alle
nostre iniziative incoraggiandoci a continuare.
MASSINO VISCONTI (NO) - FEBBRAIO 2013
La stampa a colori di questo libretto è stata
realizzata con il contiributo del Dottor Dino
Donati (Cartiera di Nebbiuno) al quale va il
ringraziamento del gruppo.
Grazie anche a Luca Basalini.
Progetto Grafico di Carol Prina
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Impaginato ISP