D O L C E R I E
163
Anno 4 - n° 26 - € 1,00
ATTUALITA’
A
G U C C I A R D E L L O
KI S
K ULTURA
INFORMAZIONE
4 ottobre 2008
SPORT & TURISMO
Marino Giuseppe
C.so Italia, 96 - ACIREALE
IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI
MAL d ACI
L’Acireale calcio comunica che i tifosi organizzati dell'Acireale calcio non potranno assistere alla gara ad Enna. Il provvedimento,adottato dalla commissione provinciale sulla
sicurezza,presieduta dal prefetto di Enna, S.E. dott. Carmela Elda Floreno, è conseguenza per gli episodi verificatesi durante la scorsa stagione, quando la squadra acese
affrontò in trasferta l'Agira, a Nissoria, ed il Troina. C’era da aspettarselo, non c’è che
dire, e di questo dobbiamo ringraziare quelle poche “centurie” di pseudo tifosi-delinquenti
granata che niente hanno a che spartire con la società (incolpevole, sempre) e con il tifo
granata, quello vero, quello del cuore. Ma la vita ci riserva anche queste delusioni e l’unica cosa da fare? Continuare a tifare granata, anche se a casa a sentire la radiolina,
e…maledire coloro che non ti permettono di godere di momenti sani di sport.
Dappertutto
ph Studio Barbagallo
Andrea Cantieri
Piazza Trento - Catania
ALLE ORIGINI
DELL’UNIVERSO
Il centenario
di due scienziati
acesi
Pag. 3
ZAFFERANA
PREMIO
BRANCATI
Pag. 10
Cari lettori,
desideriamo oggi rendervi partecipi di un importante riconoscimento ricevuto nei giorni scorsi al 42° concorso Douja d'Or.
Per quanti non lo sapessero, il Concorso Enologico Nazionale per
vini a DOC e a DOCG "Premio Douja d'Or" viene bandito ogni anno
dala Camera di Commercio di Asti con la collaborazione tecnica
dell'O.N.A.V. (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino).
Le aziende interessate inviano ad Asti i campioni di vino delle loro
produzioni più prestigiose per le verifiche qualitative.
I tecnici e gli esperti assaggiatori dell'O.N.A.V in varie sedute esaminano organoletticamente i campioni, precedentemente resi anonimi. L'esame organolettico consiste in una rigorosa valutazione
visiva (limpidezza, colore, fluidità, effervescenza, ecc.), olfattiva
(profumo, aroma, bouquet, franchezza, ecc.)
e gustativa (vinosità, alcolicità, corpo, armonia, retrogusto ecc.).
Il "Premio Douja d'Or" viene attribuito dalle
Commissioni dell' O.N.A.V. solo ai vini che, in
fase di degustazione, raggiungono almeno 85
punti su 100. Sono punteggi particolarmente
rigorosi che richiedono ai vini il possesso di
caratteristiche di elevata qualità. Gli Enti
Organizzatori hanno operato precise scelte per
il rispetto assoluto della qualità per offrire al
consumatore attendibili punti di riferimento. I
vini che alle selezioni raggiungono un punteggio superiore ai 90/100 (e quest'anno sono
stati solo 38 su 1000 campioni) vengono ulteriormente premiati da una speciale commissione di tecnici che, in relazione alle loro
eccellenti caratteristiche qualitative, attribuisce loro il prestigioso riconoscimento dell'
"Oscar della Douja d'Or". Il nostro Etna Bianco Tifeo, già ampiamente apprezzato dai vostri palati, è stato insignito dal prestigioso
riconoscimento dell' Oscar della Douja d'Or.
Cosa dire di più vi aspettiamo numerosi sul nostro e-shop invitando
all'assaggio chi non l'avesse ancora provato e ad un rinnovo di gusto
a chi sapientemente ha già avuto modo di sceglierlo.
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Sabato 4 ottobre 2008
Ufficio Marketing e Pubblicità Akis - Franco Pulvirenti - tel. 328 8115194 - Grafica: MP - 347 1433135 - Foto: Nuccia Leotta
AKIS
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INTERVISTA ALL’ING. MICHELE BARBAGALLO
L’Italia dei Valori ha indetto una conferenza stampa
nella mattinata di sabato 27 Settembre u.s. . presso
Piazza Garibaldi di Acireale. Intervistiamo Michele
Barbagallo, geometra laureato e pianificatore urbanista, già Presidente dell’Associazione Geometri
Acesi e da sempre referente cittadino di Antonio Di
Pietro e dell’Italia dei Valori.
Quale è l’oggetto dell’incontro? Oggi desideriamo
porre all’attenzione dell’Amministrazione Comunale e
della cittadinanza le difformità presenti nei lavori recentemente eseguiti per la riqualificazione del centro storico. Lo facciamo avendo effettuato prima le necessarie
verifiche tecniche ed amministrative e lo facciamo in
previsione dei prossimi lavori di rifacimento della pavimentazione di Piazza Duomo poiché temiamo che gli
errori e gli “orrori” commessi per Piazza Garibaldi e
Corso Umberto possano ripetersi ancora una volta.
Non possiamo permetterci di mettere a rischio il decoro di un tale contesto urbano unico ed irripetibile in
quanto a valenza storica ed architettonica.
In tanti hanno pensato che qualcosa non andava
nei lavori da poco ultimati. Lei, da tecnico, cosa ha
da dirci? Questo è uno di quei casi nei quali non
occorre per forza essere dei tecnici. Tuttavia, proprio
perché sono un tecnico, prima ancora che un cittadino
impegnato in politica, posso affermare -senza tema di
alcuna smentita- che la qualità dei lavori eseguiti nel
nostro centro storico è assai scadente. Per farsi un’idea basta andare a vedere gli interventi simili recentemente realizzati in tanti centri storici del circondario e
nella vicina Catania. Ciò che in particolare si denuncia
sono le gravi irregolarità nella ripavimentazione di
Piazza Garibaldi. Irregolarità che possono riassumersi
nella qualità dei materiali utilizzati e nella loro lavorazione difformi da quanto previsto in progetto e nella
messa in opera della pietra lavica e della pietra bianca
di modica non a perfetta regola d’arte. Per quanto
riguarda i marciapiedi di Corso Umberto, modificando
le originarie previsioni di progetto, essi sono stati realizzati con una lavorazione ed una dimensione delle
lastre tale da creare notevoli difficoltà ai pedoni, nonché assolutamente difforme ai dettami della normativa
vigente in materia di abbattimento delle barriere architettoniche. La suddetta modifica è stata addirittura
quantificata in sede di variante con un onere aggiuntivo per l’importo di 8,16 euro al metro quadrato.
Insomma, ulteriori soldi spesi per farci “massaggiare” i
piedi!
Come mai non siete intervenuti durante i lavori?
Potrei risponderle dicendo che oltre ad un gruppo di
professionisti incaricati della direzione dei lavori, c’e
anche l’Ufficio Tecnico Comunale ed il Responsabile
Unico del Procedimento, quest’ultimo coadiuvato da
altri professionisti, il tutto per un’ammontare di oltre trecentomila euro di compensi. Compensi che sarebbero
dovuti bastare per ottenere un’adeguata direzione e
sorveglianza dei lavori. Ed invece… Tuttavia le dico
che, come altri, sono personalmente intervenuto presso l’Amministrazione Comunale. La risposta è stata
sempre del tipo: “tutto è apposto”… Addirittura, nel
corso di un dibattito televisivo trasmesso in diretta da
L’INDIA... E’ VICINA
La Cina (ormai) è vicina, gli Stati Uniti sono stati conquistati e adesso è la volta dell’India ad essere attenzionata.
Già 3.300 cartoni di Uva di Lazzarone sono partiti dal
porto di Gioia Tauro alla volta di Mumbai (la più grande
città dell’India), grazie ad una esportazione favorita dai
controlli fitosanitari dei tecnici dell’ass.regionale
all’Agricoltura e d in particolare dell’Osservatorio per le
Malattie delle Piante. Un “cold treatment”, trattamento a
freddo, che distrugge la mosca della frutta. Il lavoro ispettivo sulla raccolta e spedizione è stato coordinato da un
un’emittente locale, l’Amministrazione rispose ad un
mio intervento telefonico affermando che per i marciapiedi di Corso Umberto si trattava di una questione di
gusti…
Ma adesso quali azioni avete già intrapreso e quali
seguiranno? L’Italia dei Valori, che intende operare
affinché il denaro pubblico venga speso, ma speso
bene, ha già protocollato una interrogazione al Sindaco
di Acireale, formulata ai sensi dello Statuto Comunale,
nella quale si chiede di conoscere quali provvedimenti
intenda assumere l’Amministrazione Comunale affinché:
1) venga garantita l’esecuzione dei lavori di Piazza
Duomo a perfetta regola d’arte;
2) vengano accertate e sanzionate le eventuali responsabilità di quanti hanno avuto il compito di dirigere e
sorvegliare l’esecuzione dei lavori di riqualificazione
del centro storico;
3) vengano quantificati i danni ed apprestati i lavori
necessari per ripristinare a perfetta regola d’arte le
opere eseguite in difformità e/o arbitrariamente variate
ed in particolare la pavimentazione di Villa Garibaldi e
dei marciapiedi di Corso Umberto.
Tale interrogazione è stata inviata anche al Difensore
Civico del nostro Comune, nonché alla Soprintendenza
ai BB.CC.AA. di Catania e all’Assessorato Regionale
ai LL.PP affinché adottino gli atti di propria competenza. Nell’attesa, non staremmo certamente con le mani
in mano perché nel settore dei lavori pubblici, a parte i
proclami trionfalistici dell’Amministrazione, c’è dell’altro.
Direi per il momento di concludere pensando a
piazza Duomo. Avete delle proposte da fare?
Considerata la manifesta incapacità di quanti hanno
avuto il compito di controllare e dirigere i lavori eseguiti ad oggi, si invita il Sindaco a creare un’apposita
Commissione di tecnici, artigiani e cultori d’arte, in
grado di dare adeguate garanzie per la sorveglianza
dei lavori. Una Commissione che affianchi la direzione
dei lavori nell’impegnativo compito di restituire piazza
Duomo agli splendori di un tempo.
Corrado Patti
Intervista a Davide Urso coordinatore del gruppo musicale i Beddi
“I Beddi” sono stati definiti il volto nuovo della musica folk siciliana. Reduci dall’applauditissimo tour 2008, nel corso del
quale hanno suonato in festival di rinomata importanza in giro per l’Italia e nelle piazze di Sicilia, adesso aspettano soltanto la definitiva consacrazione nel panorama musicale isolano. Occasione che sperano si avveri dopo l’uscita del loro primo
vero album in lingua siciliana, “Ppi jocu e pp’amuri”.
Hai voglia di raccontarci chi sono i Beddi? I Beddi nascono nel luglio del 2005 da un’idea di due giovani artisti di Acireale
(Catania). Nascono per caso e per gioco da una costola di un gruppo più numeroso in auge in quel periodo i ‘Na maravigghia. Da quel momento in poi il gruppo si è trasformato, evoluto, plasmato, affinato ed è cresciuto, sia nel numero dei componenti, sia nella qualità delle proposte musicali eseguite nei concerti dal vivo, sia nella serietà della ricerca musicologica.
L’orientamento della compagnia è quello di riproporre e innovare la musica siciliana cercando di renderla attuale, muovendosi tra un sonorità antiche e melodie moderne, per gioco e per amore della terra d’origine: la Sicilia. “I Beddi” come la bellezza della nostra terra, come la bellezza dei nostri anziani portatori di sapienza; “I Beddi” come la bellezza di questi musici, sinceri e solari.
Vi definite un gruppo musicale di ispirazione tradizionale, perché? La musica antica siciliana era soprattutto una musica di tradizione orale, dove la voce
del cantore e la sua interpretazione melodica era l’essenza del canto stesso.
Dopo l’avvento del registratore, che con la sua enorme forza statica e implosiva
ha immortalato e nello stesso tempo imbalsamato il canto, la musica popolare
siciliana (tramandata oralmente da padre in figlio) è praticamente morta. Il codificare tramite uno spartito o incidere in un disco i canti del popolo, musiche in
continua evoluzione, mutevoli e rappresentative del periodo storico in cui erano
cantate, ha contribuito a spezzare il filo conduttore che legava il canto all’interprete dello stesso. Anche la scomparsa o la modernizzazione di lavori a cui
erano strettamente interconnessi canti o modalità di canto (ad esempio i carrettieri e il canto alla carrittera; i mietitori e i canti dell’aia; i pescatori di tonni e i
canti di tonnara, i raccoglitori di limoni e i canti alla limunara) ha contribuito a far
trasformare dei modelli melodici quotidiani in espressione di una qualcosa da
raccontare, tradizionale appunto. In effetti non esistendo il “genere musicale tradizionale” (e non solo per i motivi che ho appena descritto), noi artisti possiamo
soltanto ispirarci alle sonorità antiche, ricercare per comprendere e capire il
recente passato, cercare di riscoprire alcune sensazioni legate alla povertà della
vita quotidiana dei nostri antenati, utilizzando, a questo scopo, strumenti che
hanno una forte caratterizzazione regionale come la zampogna, il marranzano, il tamburello, il friscalettu, l’organetto o il
mandolino.
Se, come affermi, la musica di tradizionale siciliana è morta, ha un senso realizzare concerti in piazze e teatri, riproponendo alcuni di questi canti antichi? Questa è una domanda a cui è difficile rispondere. Noi abbiamo trovato il “nostro”
senso alle nostre interpretazioni. Prendere un canto antico e riarrangiarlo, aggiungere strofe al testo, modificarne strutture,
proporlo all’attenzione di altri cantori che a loro volta faranno lo stesso, può essere una via per far rinnovare e rivivere la
tradizione.
Il vostro disco d’esordio, che è uscito in luglio, è un lavoro incentrato sulla letteratura del settecento e dell’ottocento, tutto cantato in lingua siciliana e “condito” con alcuni brani di nuova composizione, sempre in lingua siciliana. C’è un senso a questa scelta? Dove sta l’innovazione? Ogni scelta ha un senso. Innovazione non significa cantare il Italiano o in Inglese, innovazione significa arrangiare i brani in modo tale da risultare gradevoli all’ascoltatore moderno.
Il disco titola “Ppi jocu e pp’amuri”, mi sembra un titolo leggero, ci sono dei motivi precisi che hanno portato a
questa scelta? In effetti è proprio così: mentre Rosa Balistreri, che è stata la voce della Sicilia fino alla sua scomparsa
qualche anno fa, cantava e gridava la fame, le ingiustizie, il carcere, la violenza, la durezza del lavoro dei pescatori, dei
contadini o dei minatori, le tristi storie di Iachinuzzu o Lissandro, noi raccontiamo le gioie della vita, il gioco, la passione,
l´ironia e il sogno; gli indovinelli, le filastrocche, il “cunto” tra parodia e scherzo; li “canzuna a ballu” realizzate durante le
feste patronali o durante gli sposalizi; le serenate e i rispetti d’amore…l’amore per la Trinacria. Nel nostro canto ritrovi i colori, gli odori e i sapori della nostra terra, di bouganville e viole, di zagara e di rose, di mandorli in fiore e piccoli noccioli, di
zolfo e di sabbia, di sale e di vento di mare.
L’intervista è giunta al termine. Grazie per il sincero confronto e per la disponibilità. Continuate così. “…e per gioco e per amore continuiamo a fare quello che facciaGuido Leonardi
mo ed ad essere quello che siamo: Musicanti di Sicilia in terre lontane.”
[email protected]
acese dell’Osservatorio, l’ispettore Sebastiano
Quattrocchi, che con grande amore, caparbietà e professionalità si è intestato questo rapporto verso il
“mondo lontano”. Sedici tonnellate della varietà “Red
Globe” sono state dirette da Mazzarone (nel calatino si
trovano i vigneti a tendone o spalliera) verso Mumbai
utilizzando la stessa tecnica del 2006 per la spedizione
delle arance in Giappone. Nuovi sbocchi, quindi, per gli
agricoltori siciliani che creano nuove opportunità di
mercato al di là dei confini nazionali grazie anche, è il
caso di dirlo, al certosino lavoro che viene svolto dai
numerosi tecnici dell’Osservatorio per le Malattie delle
Piante, un “osservatorio” che sarebbe giusto valorizzare, almeno come conoscenza, presso i nostri studenti.
Corrado Patti
CI RISIAMO!
Ci risiamo! D’altronde, come dice un vecchio adagio “il lupo
perde il pelo ma non il vizio”. E il vizio di riscrivere la storia
- a loro piacimento ovviamente - i politici italiani non lo
hanno perso. Purtroppo i soliti rimestatori ed agitatori di
piazza (in questo periodo in Italia si sta registrando una
escalation preoccupante di aggressioni a sfondo politico)
non accettano l’assunto (semplice, se non addirittura ovvio)
secondo il quale vincere le elezioni non consente a nessuno di riscrivere la storia. E quando non si può dire una cosa
in forma diretta, perché inaccettabile sproposito, si arriva al
ridicolo di dichiarazioni, quali quelle dell’attuale sindaco di
Roma (personaggio famoso alla cronaca giudiziaria durante il triste periodo dei c.d. “anni di piombo”), secondo il
quale: “il fascismo non fu il male assoluto e non mi sento di
condannarlo" mentre “le leggi razziali promulgate dal regime… quelle sono state il vero male assoluto". A prescindere dalla incongruenza delle due affermazioni - dato che le
leggi razziali, promulgate nel 1938, ci sono state perché c'è
stato il fascismo - quel che preoccupa è che il nostro personaggio (insieme ad altri) da tempo cerca di “sdoganare”
un periodo che difficilmente potrebbe non essere definito
come il peggiore della storia dell’Italia unitaria. Prima delle
leggi razziali, infatti, il fascismo aveva cancellato la libertà
dei cittadini che non la pensavano allo stesso modo; erano
stati soppressi partiti, sindacati ed associazioni (l’Azione
cattolica, ad esempio, era mal tollerata, quando non perseguitata); erano stati uccisi Antonio Gramsci, Giacomo
Matteotti, i fratelli Carlo e Nello Rosselli e tanti altri oppositori politici a quel regime liberticida. A smentire, poi, la
stramba interpretazione del sindaco di Roma, basta semplicemente leggere le farneticanti affermazioni pubblicate sul
numero 1 della rivista “La difesa della razza” (5 agosto
1938): “È tempo che gli Italiani si proclamino francamente
razzisti. Tutta l'opera che finora ha fatto il Regime in Italia è
in fondo del razzismo. Frequentissimo è stato sempre nei
discorsi del Capo il richiamo ai concetti di razza. La questione del razzismo in Italia deve essere trattata da un
punto di vista puramente biologico, senza intenzioni filosofiche o religiose. La concezione del razzismo in Italia deve
essere essenzialmente italiana e l'indirizzo arianonordico”.
Da rigettare anche la confusa e patetica “quasi-semi-smentita” di qualche giorno dopo, secondo la quale lo stesso
Alemanno condannava “l’esito liberticida e antidemocratico
del regime” (?!?!). In verità il fascismo è stato fin dall’inizio
un movimento politico antidemocratico ed antiliberale, proprio l’opposto di quanto professano i rappresentati del
(sedicente) partito denominato “Popolo della Libertà”. Il loro
assoluto disprezzo per la memoria storia è, dunque, preoccupante, soprattutto in vista dei numerosi piani di “riforma”
in cantiere (v. quello della Giustizia). Progetti di riforma che
potrebbero interessare anche norme basilari della nostra
Costituzione repubblicana, nell’intento di stravolgerne non
solo la struttura ma il contenuto, i valori fondanti. A chi, poi,
nostalgico (?) di un certo passato o solo obnubilato dalla
propaganda berlusconiana anticomunista (?), obietterà che
le parole di Alemanno, in fondo, si possono condividere,
poiché quel regime, come sostengono certi ciechi apologeti, realizzò grandi cose (strade, acquedotti, treni in orario,
traversate oceaniche, battaglia demografica, ecc.), replico
con le parole del compianto Enzo Biagi. Il grande giornalista bolognese, con la sua solita, amara e pungente ironia,
scrisse: “i dittatori (Hitler, Stalin, ecc.) fanno anche delle
buone cose; ma il prezzo dei loro servizi è troppo alto”. Per
l’Italia il “conto” ammontò a oltre 300 mila soldati e 100 mila
civili uccisi nella seconda guerra mondiale, oltre alle macerie materiali e morali lasciateci da quel tremendo conflitto
armato e da più di venti anni di libertà negate. Tutto ciò può
bastare? La domanda è retorica, ma chissà quando saremo
capaci di superare la sterile contrapposizione ideologica
che ha lacerato il nostro paese per sessant’anni ed assumeremo, una volta per tutte, la verità storica…tutta intera,
nelle sue pagine nobili e meno nobili (nonostante ciò a certuni possa sembrare attività anti-nazionale).
p.s. questo articolo è stato scritto prima delle dichiarazioni
rilasciate lo scorso 8 settembre dal ministro La Russa, le cui
parole confermano le preoccupazioni dello scrivente (su cui
intende stendere un velo pietoso di preoccupato silenzio).
Guido Leonardi
CRITICAL MASS ACIREALE
Un gruppo di ardui ragazzi e ragazze sta portando
avanti una nobile e intelligente iniziativa che merita
ogni attenzione sia da parte della cittadinanza, sia da
parte delle istituzioni locali. Ogni venerdì alle 17 si
ritrovano tutti in bici in piazza Duomo e percorrono le
vie del centro. Il nome che si sono attribuiti è Critical
Mass e rivendicano solo il loro diritto a pedalare tranquillamente in una città come Acireale il cui stupendo
centro storico non è valutato come dovrebbe ed è in
balia del traffico caotico, dello smog nocivo sia per le
persone che per gli edifici, e del posteggio selvaggio.
Ed è proprio questa la loro lotta. Quello che loro chiedono è ciò che tutti noi chiediamo. Acireale è una
città stupenda che se ben valutata potrebbe divenire
un vero e proprio paradiso terrestre. Il meraviglioso
restauro di S.Sebastiano già si sta annerendo a
causa dei gas emessi dalle auto, la villa Belvedere è
quasi abbandonata a se stessa, la mitica vasca con
la statua di Aci e Galatea non ha più la stessa manutenzione di un tempo e quando si apriranno l’arena
Eden e l’Angolo di Paradiso? E il Teatro Bellini tornerà ai fasti di un tempo? Come procedono i lavori al
teatro Maugeri? Finalmente dopo decenni è stato
completato il palazzetto di corso Italia e si sta realizzando il ponte per le chiazzette ma resta ancora
tanto da fare. Oltre al ripristino di tutte le opere pubbliche i nostri giovani chiedono una migliore regolamentazione del traffico che eviti i problemi già citati e
una città più pulita. Chiedono un vero e proprio cambio di mentalità ma è difficile ottenerlo se l’esempio
non viene dall’ alto e se non vengono applicate le
giuste regole. Inoltre Acireale dovrebbe possedere
tantissime attrattive per i giovani ,invece di costringere i nostri ragazzi a spostarsi fuori quelli forestieri
dovrebbero accorrere in massa nella nostra città non
solo per il carnevale ma tutto l’anno. Ne guadagnerebbe anche l’economia Acese, il nostro territorio ha
tutte le potenzialità per essere anche meglio di
Taormina o per divenire punto di affluenza di tutta la
Sicilia orientale e non solo ma per fare ciò devono
essere migliorate le strutture che già ci sono e crearne delle nuove. So che è facile parlare per chi è profano di queste problematiche ma con una maggior
attenzione della politica locale e magari con la sensibilizzazione dei nostri giovani qualche risultato si può
ottenere. AVANTI CRITICAL MASS
ROSARIO SCIACCA
[email protected]
AKIS
Sabato 4 ottobre 2008
ALLE ORIGINI DELL’UNIVERSO
Il centenario di due scienziati acesi: Giuseppe e Salvatore Arcidiacono
“Nell’Universo, tutte le cose
sono unite da legami invisibili. Non si può cogliere un
fiore senza turbare una
stella”. D’accordo, ma di
quale Universo e di quali
stelle parliamo? La risposta
è differente se ci basiamo
sulla fisica classica di
Galilei e Newton, su quella
relativistica delle alte velocità, su quella cosmologica
delle grandi distanze o su
quella quantistica dei livelli
atomici e nucleari. Le
galassie che vediamo risalgono a molti milioni di anni
fa: lo spazio-tempo della
nostra esperienza è una
rappresentazione proiettiva
del vero Universo. Nell’ultimo secolo, la cosmologia ha
fatto passi enormi. È acquisito ormai che il tempo non
“scorre” in maniera costante e uniforme, ma può essere
dilatato dalla velocità del moto e dalla gravitazione.
Esso non è “eterno”, ma ha avuto una precisa origine
nel passato, come rivelato dal big - bang, “si ferma” nei
buchi neri, “svanisce” nel bizzarro mondo della fisica
quantistica. Gli eventi “contemporanei” per un osservatore, possono essere per un altro passati o futuri (cioè
non più esistenti o non ancora esistenti). Per non dire
poi che tutte le vere leggi della natura sono simmetriche
rispetto ai due versi del tempo e che tutti i fenomeni
dell’Universo sono costituiti da onde sferiche, le quali,
per la detta simmetria, possono esprimere una causalità che dal passato va verso il futuro, e, viceversa, una
casualità inversa (o finalità), che dal futuro va verso il
passato. Sappiamo tante cose. La più importante delle
quali è, però, che il mistero non è stato scalfito. Quando
Einstein dice che: ”Quello che è più incomprensibile e
che ci sia ancora qualcosa di comprensibile”, ha perfettamente ragione. L’enigma più fitto riguarda l’uomo: perché esiste, qual è la sua natura, quale il suo destino?
Con la scoperta e lo studio degli iperspazi (spazi a più
di tre dimensioni), Giuseppe Arcidiacono ha messo a
punto due delle sue teorie: quella degli Universi ipersferici multitemporali e quella della Relatività Speciale
Proiettiva. La prima, consente di passare a un Universo
a struttura cibernetica, formato da “sistemi” che scambiano tra loro materia, energia ed informazioni; la
seconda, permette di costruire una nuova meccanica
cosmica e di trovare una nuova equivalenza tra la
massa m (inerzia di traslazione) e il movimento di iner-
zia polare J (inerzia di rotazione), che si esprime con la
formula J = m r2, dove r è il raggio del cronotopo. Per
Eliano Pessoa, Arcidiacono è stato un geniale studioso
di cosmologia, che ha dato brillanti contributi anche
nella matematica pura, come quelli sulla Teoria dei
gruppi di rotazione e quelli sulla Generalizzazione delle
operazioni aritmetiche, che hanno aperto campi, tuttora
inesplorati. Giuseppe Arcidiacono è nato, assieme al
fratello Salvatore, l’8 settembre 1927 ad Acireale; è
morto nel giugno del 1998, a due mesi di distanza dal
gemello. Quest’anno ricorre,dunque, il centenario della
morte.
Giuseppe insegnò Meccanica Superiore
all’Università di Perugia, fu membro della New York
Accademy of Sciences, vinse il Premio di Alta
Matematica dell’Accademia dei Lincei, tenne conferenze in India e in Cina. Salvatore fu esperto di Biologia
teoretica e molecolare. Avrebbe potuto accedere alla
carriera universitaria, ma non volle mai lasciare la Sicilia
e si accontentò di insegnare al liceo Amari di Giarre.
Entrambi pubblicarono numerosi volumi, quattro dei quali
insieme. Allievo prediletto di
Luigi Fantappié, che, nel 1942,
mise a punto la Teoria unitaria
del mondo fisico e biologico, il
matematico acese rivide tale
dottrina - che oggi porta anche
il suo nome - alla luce delle
recenti acquisizioni e confutò,
assieme al fratello, quanti
sostenevano che l’uomo sia
“uno sguardo da nessun
luogo”, un composto chimico
formatosi su un pianeta come
tanti di una galassia come
tante. Essi si domandarono,
anzitutto, se la vita è soltanto
compatibile con le leggi della fisica o è, in qualche modo
“scritta” nelle stesse condizioni iniziali dell’Universo.
Giuseppe riuscì a dimostrare che l’Universo, muovendo
da una singolarità iniziale dovuta a una Intelligenza
superiore, è andato evolvendosi, in chiave cosmica e
biologica, ubbidendo a una logica interna che ne ha guidato l’ascesa verso l’ordine, al fine di accogliere la vita.
Salvatore è approdato alle stesse conclusioni muovendo dai processi biomolecolari. Il loro assunto si scontrava frontalmente con la visione meccanicistica e deterministica e richiedeva nuovi contributi matematici, biologici e cosmologici. Che gli Arcidiacono fornirono, ma
che solo adesso cominciano a trovare accoglienza.
Giuseppe Contarino
SIFONIO E LA FIERA
Tre figure si stagliano nel ricordo con particolare nettezza
di contorni: Alfio Fichera, Sandro Nicolosi, Lucio Maugeri.
Lucio Maugeri, ingegnere di consumata esperienza, fu per alcuni
anni Segretario del Fascio. Una riuscitissima caricatura, apparsa
sul numero unico pubblicato per l'edizione de «Il più bel Carnevale
di Sicilia» del 1938, da me, ragazzo curiosissimo, allora letto e riletto fino a mandarlo interamente a memoria, lo raffigu¬rava con l'eterno mozzicone di sigaro e il sorriso stereotipato a fior di labbra:
«Signuri mei, è giusto? I esclama l'ingegnere I par¬la con molto
gusto I l'eccelso Cavaliere». L'ambizione di Sandro Nicolosi e di
Alfio Fichera, cantore appassionato del tempo che fu e apprezzatissimo collaboratore de «Il Popolo di Sicilia», la cui terza pagina si
impreziosiva di quei suggestivi «Scorci di vita acese», era quella di
rendersi utili alla propria Città, che entrambi si sforzavano di immunizzare dai germi di un provincialismo fiacco e sonnacchioso e del
deprecato costume di «strapaese». Sandro Nicolosi, un bell'uomo
dall'aspet¬to signorile, s'era laureato a Firenze in giurisprudenza e
in scienze politiche, discutendo una tesi sulla mafia, che il Prefetto
Cesare Mori, «missus dominicus», aveva tentato - come egli stesso rac¬conta nel celebre libro «Con la mafia ai ferri corti» - di estirpa¬re in tutti i modi. Nicolosi era amico del livornese Galeazzo
Ciano, delfino del Duce, del quale era stato sodale .negli anni del
sog¬giorno fiorentino. Se Alfio Fichera non smise un istante solo,
fino all'estremo giorno della sua vita (l'ultimo articolo apparve su
«La Sicilia» il 26 luglio 1951, il giorno prima della morte) di mettere
la sua pen¬na al servizio di Acireale} che egli amaya con tutta l'anima, per rievocarne i fasti, le glorie e le nobili tradizioni, difendendone il prestigio e mettendone in risalto gli aneliti, il dinamicissimo Com¬mendator Sandro operò
sempre perchè Acireale rimanesse alla ribalta in tutti i campi} massimamente in quello del turismo, che presentava
le maggiori attrattive con il Carnevale, il più bello di Sicilia e con la rinomatissima Fiera di Luglio al Belvedere, di cui
Sifonio narrava la favola bella svolgentesi «nell'incanto del giar¬dino» dove «i padiglioni elegantissimi sono costruzioni di grazia e di buon gusto tra il verde dei viali alberati e le aiuole fiorite ... ». Negli anni '30 la Fiera dell'Jonio
era un avvenimento. Leggen¬do gli scritti di Mario Martinez, di Alfio Fichera, di Cristoforo Fi¬letti, di Rosario
Pavone, di Felice Coco, di Ada Capuana, di Pa¬squale Pennisi, di Carlo Saporita, contenuti nei numeri unici del
tempo, splendidamente stampati dallo Stabilimento Tipografico '900 di Peppino Finocchiaro con sede in Via San
Carlo, non si può non costatare che la Fiera era una manifestazione abbastanza sen¬tita dagli acesi. Sifonio la considerava ideale prosecuzione della celeberrima Fiera Franca a Santa Venera al Pozzo, nei lontanissi¬mi tempi di
Re Martino (<<abbiamo rivivificate antiche usanze e pur vogliamo farle rivivere tutte nel loro splendido fasto così
co¬me le apprendiamo dalle vecchie cronache.,,»), e Carlo Saporita, il Poeta solitario, che ricordo seduto ad un
tavolo del Caffè Co¬starelli tutto assorto nei suoi pensieri, con la immancabile siga¬retta Macedonia, sua compagna fedele (scherzosamente si diceva di lui: «Fumo, prendo caffè da Costarelli / parlo sempre di limoni e di verdelli...), esaltava in versi l'operosità degli artieri beneme¬riti e delle fantasiose .maestranze locali, onore e vanto
dell'Isola: «Sul campanile della Cattedrale / ritorna a sventolare la bandiera I che a le genti lontane dà il segnale /
del nascimento de la quinta Fiera ..... ». Il Regime ci teneva a conferire particolare tono di so¬lennità alla Fiera, alla
cui inaugurazione non mancavano mai qualche ministro, il Prefetto e il Segretario Federale. Non poche volte venne
apposta da Roma il Vice Segretario nazionale del Par¬tito, il catanese Professore Vincenzo Zangara. Il padiglione
del Comitato, il primo a destra, dove campeggiava un grande ritratto del Duce, pensoso, con una mano sotto il
mento, era punto di incontro di gufini e di camicie nere. Gli altoparlanti diffondevano le musiche allora in voga e la
folla fluiva lungo gli spaziosi viali inondati di luce. «Nel Belvedere, pieno di fragranze I c'è un festo¬so echeggiare
di canzoni I dileguantesi in larghe risonanze ... ». L'anima di Alfio Fichera, purissima come quella di un fanciullo, era
in festa per i successi della manifestazione fieristica. Quando essa scomparve per sempre furono spine tremende
per il povero Sifonio, idealista fino al midollo delle ossa. I due poderosi volumi pubblicati da Cristoforo Cosentini,
«Cronache e memorie. L'ani¬ma di Acireale nel tempo», sono l'omaggio più bello della
Città al proprio Figlio appassionato, dal quale la nostra società do¬vrebbe, ogni momento, trarre esempio per fare rinverdire le virtù civili languenti sotto il peso degli egoismi più
Antonio Pagano
sordidi, del cinismo più nero e del nichilismo più disarmante.
IL PRINCIPE E I POVERI
Nell’agosto del 2008, un bel bambino che ha per nonno un famoso
uomo politico, poté definirsi facilmente “il principe”, mentre, nell’agosto del 1998, i figli piccoli di una povera (e disgraziata) donna
catanese, che cercava di salvare i suoi figli da un padre violento,
poterono definirsi “i poveri”. Nell’agosto del 1998, Rosetta B. aveva
denunziato il marito perché, a suo dire, aggrediva i figli. La causa
era finita al tribunale per i minori che, invece di dare aiuto a
Rosetta, le aveva limitato la potestà genitoriale. Il motivo? I perfidi
suoceri di Rosette avevano presentato un giornale illustrato in cui
erano fotografati tre bambini e avevano detto che Rosetta aveva
permesso al giornalista di fotografarli. In realtà non si trattava dei
figli di Rosetta, ma di bambini ben diversi, non corrispondenti assolutamente, né per le fattezze né per l’età, ai figli che Rosetta aveva
messo al mondo durante il matrimonio. Il tribunale dei minori aveva
negato la richiesta di verifica, aveva ignorato le fotografie che
ritraevano, a casa e a scuola, i figli di Rosetta, aveva considerato
“lesive ai minori” le foto sul giornale, ed aveva “castigato” Rosetta
limitandone la potestà genitoriale ed affidando i bambini al Servizio
Sociale. Nell’agosto del 2008, una nonna in splendida forma,
moglie legittima (anche se per seconde nozze) di un famoso uomo
politico, ha esibito su un giornale femminile a larga diffusione, la
foto del bellissimo nipotino, un vero principe. Nessuno si è sognato di limitare a questa nonna la potestà genitoriale o, meglio, nonnesca. Ma questa nonna è la moglie di un famoso uomo politico, e
il nipotino ritratto con lei sulla copertina del giornale femminile a
larga diffusione è un principe, perché appartenente, fin da piccolo,
alla casta dei potenti. I figli di Rosetta B., nell’agosto di dieci anni
prima, non erano principi, erano poveri. Ed a Rosetta B. il tribunale per i minori limitò la potestà genitoriale perché qualcuno, mentendo, disse che le foto sul giornale ritraevano i suoi figli.
Anna Ruggieri
PERCORSO ACESE
Se osservata dal rnare, Acireale si presenta sollevata in
alto e guardata, a rispettosa distanza, dal grande
Vulcano, sdraiato ai suoi fianchi, in vigile dormiveglia,
come se a lui ne fosse affidata la custodia. Emergono i
vertici delle cupole, le croci, i campanili, le meschite,
quasi coro di braccia levate al cielo in nobile gara.
Tuttavia la città è poco raggiungibile dal mare. I porticcioli di Capo mulini, di Acitrezza,o di Stazzo o di Santa
Maria la Scala non possono offrire grande accoglienza.
E' preferibile il percorso via terra: la ferrovia oppure le
corri ere. Ma la linea ferroviaria offre all'utente l'arrivo ad
una stazione periferica triste e malinconica/per la sua
solitudine. E' meglio arrivarci in auto attraverso l'autostrada Catania - Messina, soleggiata e aperta al panorama. Essa, al casello per Acireale, immette in un mare
dinamico di luce e di civettuole costruzioni, che portano
all'elevato piano nord della città. Per poi scendere verso
il centro, percorrendo il variegato corso Savoia. Una
delle più antiche e sontuose strade, che gareggia con
via Vittorio Emanuele e soprattutto con il più perfetto e
parallelo corso Umberto I. Sì, è preferibile corso Savoia,
per poi, se è il caso, risalire per corso Umberto, ammirando ne i fastosi negozi. Il visitatore, che discende da
una posizione elevata, benché il movimento ininterrotto
di auto, si rende conto, a mano a mano, che affronta il
percorso,della serenità o tranquillità dell'ambiente cittadino che, a buona ragione un tempo venne definìto "un
posto tranquillo", Tranquilla l'andatura dei pedoni,tranquilla la moderata corsa delle auto. Sereno il comportamento degli ausiliari al traffico, nonché quello della polizia municipale. E, se i più avanti negli anni fanno notare l'assenza quasi totale delle tante tonache nere e degli
abiti religiosi di una volta, è presente e disponibile un
sollecito, giovanile, premuroso bianco saio rossocrociato, quasi a riparare una siffatta carenza. Qui si respira
l'aria dolce di una città pacifica, dove qualsiasi velleità
rivoluzionaria è stata soccombente. E' vero che negli
anni 1848-49, la città espresse volontà belliche oltranziste, assieme alla vicina Catania, ma poi accolse benevolmente le truppe di Carlo Filangieri principe di
Satriano con archi di trionfo. E in seguito quelle di
Garibaldi e, infine, con tripudio di gioia, quelle angloamericane. Corso Savoia, immettendosi in piazza
Duomo, si collega quasi circolarmente in un sereno
abbraccio con il corso Umberto I. Sono nomi che si riferiscono ad un'unica dinastia, per poi, premessa la
parentesi via Ruggero Settimo, idealmente congiungersi con l'altra intitolata a Vittorio Emanuele Il. Tutto un
disegno dinastico, una ipsilon, incentrata su di una storia non più borbonica,ma sabauda. Tuttavia sempre
regale. Forse anche per questo il nome di Acireale, giustificazione storica vera o meno, è inteso come la città
del re. Chiaramente l"'imago urbis" lo merita. Ché, se un
re venisse, la città ne sarebbe felice e gli offrirebbe stabile dimora. Minor fortuna i nomi, risorgimentali anch'
essi, di via Roma, Mazzini o Garibaldi e persino Cavour,
destinati ad un ruolo minore. Nel punto congiunzione
dei due corsi, emerge il cuore del centro storico con la
Cattedrale e il suo portale barocco, che innalza sulla
città l'inizio della storia del Nuovo Testamento, con l'annunzio della Divina Maternità di Maria SS. Sono le statue in marmo bianco della Madonna e dell' Arcangelo
Gabriele, che ill o febbraio 1688, lo scuhore messinese
Placido Blandamonte consegnò ai Governatori dell'allora Matrice, per adornare il prospetto della Chiesa.
L'evento storico della nostra Redenzione è spiegato e
riassunto in chiare lettere latine, mentre sui personaggi,
a testimonianza di un comportamento storico esemplarmente fedele, si impone la scritta: ACIS URBS AMPLISSIMA FIDA REGIBUS . I personaggi stanno in posizione eretta e, mentre la Madonna si rivolge all' Arcangelo,
questi a sua volta si rivolge alle persone sotto stanti, ma
chiude gli occhi forse per non vederle. Attorno alla
Cattedrale, già Chiesa Madre "si sviluppò dal secolo
XIV, l'insediamento di Aquilia Nuova" (M.C. Gravagno).
Infatti, quasi sempre attorno alle chiese si stabilivano in
tempi più antichi i centri abitativi, poiché la prima a sorgere era sempre la chiesa. A fianco della Cattedrale sta
il Vescovado e poi la Basilica dei Santi Pietro e Paolo,
la Loggia Giuratoria o Municipio. Insomma, oltre che il
cuore, anche la mente direttiva della città. Piazza
Duomo è centro aristocratico, singolarmente nobile, che
ha subito parecchi interventi e variazioni che, in tempi
recenti si poteva definire anche centro economico, per
le tante contrattazioni e mediazioni commerciali.
Quando le terre acesi, non ancora saccheggiate e
desacralizzate, offrivano ovunque i pregiati prodotti
agricoli della fascinosa "riviera dei limoni". Da qui si
dipartono tante altre vie, quasi a voler stabilire un sereno abbraccio con l'intera città, mentre la via Ruggero
Settimo fa da raccordo con la via Vittorio Emanuele n
Ma, prima di raggiungerla, si presenta il "Piano di
S.Sebastiano", dominato dall'immensa e spettacolare
Basilica al santo intitolata. Questo è un sito, in cui nelle
ore antimeridiane, l'intera città sembra confluire con
intensa animazione e, incurante del fascino architettonico del sacro monumento, rivolgersi ai più svariati acquisti di generi alimentari e mangerecci, interpellando con
vera competenza le interminabili fila di botteghe che,
idealmente oltrepassando le barriere edilizie che contrappongono "Piano S.Sebastiano" a piazza Marconi, a
via Davì e a piazza Mazzini, vengono a creare un unico
suggestivo mercato. Ora, a creare la predetta ipsilon,
ha inizio la via Vittorio Emanuele n, che si proietta in
discesa verso la vecchia e famosa, per le riprese cinematografiche, stazione ferroviaria. A mano a mano che
essa avanza verso la periferia, sembra smorzarsi il suo
fascino. Ma non è vero. Cambia il nome. E' il viale della
Libertà, il quale sa offrire della sorprese. Soprattutto
nella sua fase conclusiva, quando si presenta la storica
piazza Agostino.Pennisi, con il vicino Castello e il
Grande Albergo dei Bagni presso le Terme S.Venera.
Qui emergono momenti di gloria. Il Grande Albergo dei
Bagni: "Superbo e degno di ospitare prinçipi ...
Granduchi e principi soggiornavano nel grandioso
palazzo, ma pure uomini di lettere e di scienze si fer-
mavano per godere il clima della città famosa per le sue
bellezze ... Ruggero Bonchi ed E.Renan presero stanza
nel Grande Albergo; nel gennaio 1881 Umberto e
Margherita di Savoia vi furono ricevuti e ossequiati ....
Nel marzo 1882 Riccardo Wagner arrivò ad Acireale ...
Fu durante la sua permanenza in Acireale che Wagner
vide Garibaldi." (Alfio Fichera). "Accorrevano dalla
Germania, dall'Inghilterra, dall' Austria, dalla Russia,
dalla Danimarca, dalla Polonia e dalle Americhe lontane
ospiti illustri ... " (Alfio Fichera). E la visita della città
cominciava da questa piazza, perché "L'edifizio appositamente costrutto sorge all'ingresso di Acireale, distinta
Città di 37,000 abitanti sulle coste marittime del lato
orientale dell'Etna, nella zone della sua Stazione ferroviaria a mezz'ora da Catania ... ", come dice la locandina del gennaio 1873, per risalire lentamente verso il
centro sempre più fascinoso, appagando la curiosità del
visitatore. Ora, invece, si propone il PERCORSO
INVERSO, in un presente DIVERSO.
Don Salvatore Pappalardo
4
AKIS
Sabato 4 ottobre 2008
Pillole Acesi
ph Nuccia Leotta
e Studio Consoli
Turi Consoli
[email protected]
Sinistra Democratica – Si è tenuta la settimana scorsa, in piazza Indirizzo, la Festa di Sinistra Democratica,
organizzata da “Sinistra democratica per il Socialismo
Europeo” di Acireale. Nella foto un momento della conferenza stampa.
Referendum - In Acireale, l’11 Ottobre e nei giorni
successivi, sarà predisposto un punto di informazione
e di raccolta delle firme per coloro che condividono l’iniziativa referendaria lanciata da Antonio Di Pietro (a
referendum sull’abolizione delle immunità alle alte cariche politiche dello stato).
COPAS - Consorzio produttori agricoli siciliani, ha interessato l’Assessorato all’Agricoltura della Città di
Acireale, retto da Luciano Privitera, circa la possibilità
di frequentare un corso di formazione finalizzato all’acquisizione di conoscenze e competenze nel settore
ambiente, alimentazione, agricoltura. Il corso avrà
durata di circa 3 mesi e si svolgerà presso l’istituto
Galilei di Acireale e prevede una indennità giornaliera
di 4,13 euro. Gli interessati possono contattare la direzione del consorzio Copas dal lunedì al venerdì in orario d’ufficio. Numero telefonico: 0957632560.
La Federazione Giovani Comunisti Italiani del
Partito dei Comunisti Italiani denuncia alla città alcune
distorsioni riscontrate nel corso degli ultimi anni.
Figurano infatti, quali componenti della consulta, rappresentanti di associazioni inesistenti sul territorio. Ciò
risulta da una denuncia della stessa Federazione ed
inviata per conoscenza anche alla stampa.
Zelantea – Ieri sera, venerdì, il prof. Casimiro Nicolosi
ed il parroco prof.don Orazio Barbarino hanno illustrato l’ultimo libro di S.S.R. Mons. Pio Vittorio Vigo,
“Briciole”. Alcune poesie sono state lette da Carola
Colonna e Giuseppe Spoto. Nel prossimo numero il
servizio.
Via Paisano – Una raccolta di oltre 500 firme promossa dal consigliere Sebastiano Di Mauro ( rappresenta
la frazione di Aci Platani) ha convinto il sindaco Nino
Garozzo a richiedere all’Ufficio tecnico la predisposizione del carteggio necessario per l’inserimento dell’allargamento di via Pasiano nella proposta di Piano triennale delle opere pubbliche che sarà presentato nel
”Corso Savoia e dintorni” – Nella sala “Bianca”
dell’Archimede il 18 ottobre sarà presentato il volume
“Corso Savoia e dintorni” dell’avv. Salvatore Trovato. Si
tratta del settimo libro su “Le vie di Acireale” ed è dedicato, come scrive l’autore, “a tutti quelli che amano
Acireale”. Relatori saranno i prof.ri . Alfonso Sciacca e
don Salvatore Pappalardo.
a
ro
t
Italia dei Valori – Tramite il
Responsabile dell’IdV di
Acireale, il dott. Michele
Barbagallo, è stata presentata al sindaco e ad
altri enti interessati una
interrogazione in merito
alla prossima esecuzione dei lavori in Piazza
Duomo. Sull’argomento
potete leggere, in altra
parte del giornale, una
intervista di Corrado Patti al
dott. Geom. Michele Barbagallo
2009. Si tratta dell’ampliamento della sede stradale in
parte del tracciato esistente ed in alcuni nuovi tratti così
da rettificare alcune curve su un nuovo tracciato.
“L’opera, lo sappiamo da tempo, è di primaria impor-
San Luigi Basket – Alla presenza del v.sindaco Filetti
dell’ass. allo Sport dr. Gaetano Leonardi è stata presentata la squadra del “San Luigi Basket”. Erano pre-
tanza e ben si innesterebbe nel quadro degli interventi
in corso in quelle aree: ci riferiamo agli interventi allo
stadio Tupparello e in via Antonino Bonaccorsi – dice il
senti il presidente della squadra Salvatore Pennisi,
l’A.U. della Edil Tomarchio Orazio Pugliesi e Tiziana
Longo della stessa società.(foto Consoli)
III CONVEGNO REGIONALE DELLA P. MUNICIPALE
- Ad Acireale, dal 30 settembre al 2 ottobre 2008, presso Hotel Excelsior Palace Terme si è tenuto il terzo
convegno della Polizia Municipale organizzato dal
Corpo di P.M. di Acireale diretto dal colonnello Alfio
Licciardello. Nel prossimo numero il servizio. Le foto
presentano un momento dell’inaugurazione dei lavori
sindaco Nino Garozzo -. L’allargamento di via Pasiano
certamente completerebbe in maniera ottimale il quadro della viabilità di collegamento tra la città e la sua
più popolosa frazione”. Le tre foto: l’ingresso dal
Tupparello, le condizioni di tutta la strada, l’uscita in via
San Piero Patti.
PILLOLE CASTELLESI
Giuseppe Bonaccorso
[email protected]
AciTrezza - Per la seconda volta consecutiva l'amministrazione castellese guidata da Silvia Raimondo nega il suolo
di piazza Castello al Centro Studi Acitrezza per lo svolgimento di un incontro pubblico sul ricorso contro il canone
depurazione e fognatura, che si sarebbe dovuto tenere
domenica 14 settembre nel tratto di piazza di fronte la
navata laterale della chiesa di San Giuseppe. Il diniego a
firma del vice sindaco Marisa Ferlito è stato motivato da
ragioni di sicurezza e incolumità pubblica, in quanto la
piazza sarebbe meta di visitatori, turisti, comuni cittadini e
in particolar modo di numerose famiglie costituite da minori con al seguito materiale ludico (biciclette, monopattini, ecc.) che abbisognano di ampio spazio per trascorrere
serenamente e liberamente le giornate del fine settimana.
PER IL QUARTO ANNO CONSECUTIVO L’ARCHIGEN ACICASTELLO IN SERIE A2 - Grande festa in casa
Archigen Pallanuoto Acicastello, che anche per la stagione 2008/2009 sarà ai nastri di partenza del campionato di
serie A2. Infatti il Consiglio Federale della F.I.N. ha accolto la richiesta di ripescaggio della società castellese nel
secondo campionato nazionale. “ La serie A è eccitante e motivante ” afferma il Direttore Sportivo Salvo Scebba
“ siamo tutti molto contenti di esserci ripresi la serie A2. Già da tempo eravamo in movimento anche sul mercato
ma ora il nostro impegno e la nostra organizzazione avranno un impulso in più. ”“ Aspettavamo da tempo questo
ripescaggio in quanto speravamo in tutti i modi di riagguantare la serie A ” ,dichiara soddisfatto il Presidente
Giovanni Di Grazia, “ ringraziamo la Federazione per aver creduto in noi e nel nostro progetto. Adesso indubbiamente rinforzeremo la squadra per competere con le altre formazioni e dare una risposta convincente rispetto alla
deludente stagione dello scorso anno ”. Tra le novità principali il nuovo mister, Zoltan Fazekas, che conosce benissimo l’ambiente della pallanuoto castellese e condivide i suoi obiettivi avendo disputato con la calottina gialloazzurra le ultime tre stagioni. Dunque un tecnico di
notevole esperienza e di grande professionalità,
doti che potrà mettere al servizio della squadra e
dei tanti giovani che la compongono. A conferma
dell’ottima organizzazione e struttura societaria,
che fa dell’Acicastello una delle migliori realtà in
ambito nazionale, l’ingresso in dirigenza del professor Salvo Scebba in qualità di Direttore
Sportivo, particolarmente conosciuto nel mondo
della pallanuoto per il suo attaccamento e la sua
passione per questo sport, nonché per la sua
grande esperienza e capacità di ottenere grandi
successi con l’oculatezza che lo contraddistingue
e la politica di valorizzazione dei giovani.
Nell’immediato il prof. Scebba si sta occupando
insieme al dirigente Gianluca Cacciola delle operazioni di mercato ma anche di tutti i problemi connessi all’impiantistica sportiva in quanto l’Archigen Acicastello è priva di un proprio impianto e occorre superare gravi problemi logistici. Un contributo importante per rendere possibile e concreto il progetto della società è indubbiamente fornito dall’Archigen, azienda medica che opera nel settore sanitario, pubblico e privato, che si conferma partner ufficiale della Pallanuoto Acicastello per la seconda stagione consecutiva. L’ottima struttura societaria si rispecchia
naturalmente nell’attenzione al bilancio, altro aspetto in cui l’Archigen Acicastello emerge per la sua gestione sana
e oculata, che anche quest’anno ha consentito di regolarizzare con largo anticipo l’iscrizione al campionato. Tutti
questi fattori non costituiscono certamente una concreta possibilità di successo immediato, ma sono la ricetta giusta per obiettivi ambiziosi nel futuro prossimo.
SPORT SOTTO IL CASTELLO - Una festa dello sport: così possiamo definire la manifestazione svoltasi in Piazza
Castello. La seconda edizione di “ Sport sotto il Castello ” ha infatti ospitato i principali protagonisti delle varie discipline sportive, dal calcio all’atletica, dalla pallanuoto al karate, premiati per il loro impegno nella pratica sportiva e
per i grandi risultati ottenuti in campo nazionale e internazionale. Tra i primi a salire sul palco nel corso della serata presentata dal giornalista Giuseppe Castro con Ornella Bellia ed Alessia Belluomo, la trentunenne velocista catanese Anita Pistone, che alle Olimpiadi di Pechino ha raggiunto il quarto di finale sia nei 100 metri che nella staffetta 4x100, ed il canoista di Augusta Antonio Scaduto, vincitore nella recente olimpiade di Pechino della medaglia
di bronzo nella specialità K2 insieme ad Andrea Facchin. Entrambi, dopo aver ricevuto la targa-ricordo, hanno sottolineato l’enorme spirito di sacrificio necessario sin dal primo approccio a queste due discipline, come la canoa e
l’atletica, che permettono di raggiungere risultati importanti solo dopo un lungo e rigoroso allenamento fisico e mentale. Tanti applausi al momento della premiazione dell’amministratore delegato del Calcio Catania, Pietro Lo
Monaco, e di alcuni giocatori della società etnea, il portiere Albano Bizzarri, il difensore Christian Terlizzi ed il centrocampista Mariano Izco, che hanno ritirato il premio destinato al mister Walter Zenga. Se da un lato l’amministratore Lo Monaco ha esteso il riconoscimento a tutto l’organico societario ed in particolare a tutti coloro che dietro le quinte hanno lavorato e continuano a lavorare per il bene del
Calcio Catania, dall’altro i giocatori rossazzurri hanno infiammato il
pubblico promettendo grandi emozioni e soddisfazioni per la nuova
stagione. Serata speciale per Diego Maugeri, castellese doc che per
la prima volta da campione del mondo di karate veniva premiato ad
Acicastello, e Giuseppe Bosco, giovane presidente del Catania
Beach Soccer, che il 30 agosto ha vinto il primo scudetto superando
ai calci di rigore il Terracina. La serata, inframezzata da diverse esibizioni musicali, ha visto la presenza di ospiti importanti anche nel
campo della pallavolo e del rugby, con il catanese Orazio Arancio e
l’allenatore della Pallavolo Catania Hugo Conte. Grande emozione tra
gli altri per il castellese Mauro Maugeri, allenatore della nazionale italiana di pallanuoto femminile, il quale ha ricordato quanto forte sia il legame che lo lega ad Acicastello, e per la pallanuotrice Giusi Malato, pluriscudettata con
l’Orizzonte Catania e campionessa olimpica ad Atene 2004. Due momenti toccanti sono stati rappresentati dalla
consegna dei riconoscimenti alla memoria del deltaplanista Angelo D’Arrigo e del castellese Pippo Lanzafame,
campione italiano di nuoto ed a lungo primatista regionale. Infine un premio speciale per la correttezza nell’informazione sportiva è stato assegnato al giornalista Rai, Niky Pandolfini.
INCONTRO CON IL CREDITO SPORTIVO - La Provincia Regionale di Catania continua il proprio impegno nella promozione della pratica sportiva. In questa prospettiva l’assessore provinciale allo Sport ed Edilizia Sportiva, dottor Daniele
Capuana, ha organizzato per il secondo anno consecutivo un incontro con l’Istituto per il Credito Sportivo, alla presenza
di parecchi assessori al ramo dei 58 comuni etnei. Già nel febbraio 2007 l’iniziativa aveva portato alla sigla di un protocollo
d’intesa con l’allora direttore generale dell’Istituto per il Credito Sportivo, Francesco Savini Nicci, che prevedeva la concessione agli Enti Territoriali della Provincia di Catania di mutui per 50 mutui per 50 milioni di euro con tassi di sconto agevolati per la durata di 10-15 anni. Per rafforzare questa importante sinergia l’assessore Capuana ha chiesto e ottenuto nel
nuovo incontro l’innalzamento della somma di mutui da 50 a 150 milioni di euro con tasso di sconto agevolato per la durata di 25 anni anziché 15, con grande soddisfazione anche del Direttore del Servizio Commerciale dell’Istituto per il Credito
Sportivo, dottor Carlo Manca. Un traguardo importante accolto favorevolmente dagli assessori dei comuni etnei presenti,
che al termine della conferenza hanno avviato un dibattito sulle possibilità e priorità di realizzazione dei propri progetti. “
Rilanciamo i rapporti già intrapresi qualche anno fa con l’Assessorato provinciale allo Sport ” afferma il dottor Manca “
Attiveremo le richieste che ci sono state fatte dall’assessore Capuana, per favorire il miglioramento della qualità dell’impiantistica sportiva della provincia di Catania ”.“ Ho richiesto anche di ripristinare lo sportello informativo per i comuni che
intendono richiedere informazioni sui finanziamenti ” commenta l’assessore Capuana “ al Palacannizzaro Rosario Livatino,
dove ci incontreremo mensilmente con i referenti nazionali e regionali del Credito Sportivo e con gli assessori comunali
all’Edilizia Sportiva ”.Diverse perplessità suscita infine l’assenza di rappresentanti del Comune di Acicastello all’incontro
svoltosi al Palacannizzaro nonostante sia evidente la necessità di intervenire per ristrutturare e completare gli impianti già
esistenti, come nel caso del campo di calcio, o di costruire nuove strutture sportive nel nostro territorio, che al momento
concede poche possibilità ai giovani di praticare lo sport.
SPORTING CLUB ACICASTELLO: UNA STORIA CHE FINISCE - Come preannunciato nei mesi estivi, la parola fine è
stata scritta nella storia calcistica dello Sporting Club Acicastello, che dopo cinquanta anni di successi importanti, soddisfazioni e delusioni, non scenderà in campo all’avvio del campionato di Prima Categoria. Si chiude una lunga storia con
grande amarezza anche per le tante motivazioni, non solo dal punto di vista calcistico, che hanno spinto i diversi presidenti succedutisi alla guida della società negli ultimi anni a scappar via da Acicastello. Un campo in condizioni a dir poco
pessime e lo scarso interesse mostrato dall’amministrazione comunale nei confronti dello Sporting Club sono i motivi principali dell’ultimo abbandono del presidente Armando Sapuppo, che con il parere favorevole del presidente regionale della
FIGC Sandro Morgana ha trasferito la società a Catania ed ha provveduto alla modifica della denominazione sociale in
Massiminiana, squadra che giocherà quest’anno il torneo di Prima Categoria riportando alla luce una società che è stata
una bandiera del calcio catanese negli anni sessanta e settanta. “ Mi dispiace molto far terminare così la vita di una società
storica ” afferma il presidente Sapuppo “ ma non era più possibile far calcio ad Acicastello, avevamo un problema al giorno, vittime anche di atteggiamenti poco gentili nei nostri confronti e di danneggiamenti
AKIS
Sabato 4 ottobre 2008
Scuola di ladri su YouTube
Si parla tanto nel male e nel bene (l’ordine è voluto!) di YouTube, un sito web
popolarissimo che manda in onda video memorabili, ma anche autentiche
scemenze o porcherie. Incuriositi dall’ennesimo nome inglese “lockpicking”, con sconcerto abbiamo accertato che con una serie di video
si insegna (sentite! sentite!) a forzare serrature d’auto, lucchetti di
ogni genere e persino porte blindate, così, solo per gioco, come
sfida in rete. Il più bravo dicono che sia un certo Killermanu, che
si autodefinisce “lo scassinatore mascherato”, che ha “inventato”
una vera e propria scuola di ladri. Questo Tizio e i suoi amici si
affrettano ad aggiungere alla fine: “Ricordate che questo è e
deve rimanere un hobby”!!! Fato sta che tanti ragazzini, appassionati di questo “gioco”, imparano a delinquere. Quando si
parla delle nuove forme di comunicazione, che stanno cambiando il modello di vita in quasi tutto il pianeta, si evidenziano
le grandi opportunità cognitive e il superamento dei limiti spaziotemporali; si accenna anche ai rischi, come accade per ogni
ampliamento del potere dell’uomo. Ma vi sembra possibile che si
possa impunemente usare il web a piacimento e per fini quanto meno discutibili, senza alcun controllo o regolamentazioGiovanni Vecchio
ne, e a disposizione di chiunque si colleghi?
Si è spento Gaetano Vasta
Autore di parecchie opere appassionate sulla Sicilia, ha inserito fra le pagine dei suoi libri personaggi vivi ed a tutto
tondo. Quasi nulla di ciò che ha scritto è stato inventato. Fra le sue opere ricordiamo: “ … E i vinti vinsero.
Romanzo dal vero” del 1991. Narra la storia vera di sua madre, soprannominata Luisa nel libro, una ragazza virtuosa ingravidata da Tino, il fidanzato, il quale la abbandona per fuggire con Marina, la quale a sua volta ha già
partorito un figlio suo. Luisa, tornato in paese Tino, gli spara contro un intero caricatore di revolver, credendo di
ucciderlo, e si costituisce alla Polizia. Trovatasi un buon avvocato, sconta la pena ridotta, esce dal carcere, partorisce, e comincia a lavorare duro per mantenere il figlio dato alla luce. Cresciuto, essendo un bravo ragazzo,
studia, si laurea e diviene un professionista affermato, riuscendo così a mantenere la madre come una regina
nella vecchiaia, dopo la vita difficile che aveva condotto. Il Volume è arricchito da illustrazioni di Giovanni Vecchio.
È doveroso citare anche “ Lettere dalla Prigionia” del 2007, libro dedicato totalmente alla memoria della madre perduta. Il libro è stato presentato presso la Parrocchia di Aci Platani, da Don Antonio Pennisi e la Prefazione è stata
curata da Domenico Torrisi. Si tratta di un romanzo epistolare, in cui sono raccolte tutte le lettere che Vasta ha
inviato a sua madre dal 1939 al 1945, durante la sua prigionia dentro al campo 127, quando per gli americani era
solo il soldato numero 81- 1- 50213. Come lui stesso scrisse nella Premessa: « Per rendere un omaggio duraturo alla mia diletta madre. Ogni qual volta penso a lei, e la penso giornalmente, io mi esalto e mi considero un
fortunato mortale se, nella mia non facile esistenza, non avessi avuto accanto a me una donna grande come lei.
Essa, tra le altre sue doti, possedeva una modestia non comune, che io non riuscivo talvolta a comprendere appieno. […] Essa si dava la colpa di non essere riuscita a scrivere il romanzo della
sua vita, perché non sapeva scrivere in italiano». Così descrive sua madre
Valentina Vasta
Gaetano Vasta . Nato il 22 Maggio 1917 ad Acireale con la sua morte, [email protected]
nuta all’ età di 91 anni, ci ha privati della sua illustre presenza.
LA SPADA D’ARGENTO
L’asfodelo giallo dell’Etna:
un fiore colorato dal significato colorito!
L'asfodelo è una specie
comune nel mediterraneo,
ove predilige i luoghi aridi
ed i pascoli. Ha foglie
basali a ciuffi e fiori bianchi
riuniti in racemi, su steli
alti. Appartiene alle liliacee
ed ha radici a rizomi. Ha
qualcosa di austero ed
una bellezza misteriosa.
Noto come fiore degli inferi, associato al culto dei
morti. La medicina greca lo
raccomandava come contravveleno e panacea universale. I bulbi cotti erano
utilizzati per la preparazione di tisane ricostituenti. E'
spesso citato in letteratura,
sin dall'antichità a partire
da Omero. Nell'Ade, i prati
di asfodelo erano riservati
a coloro che non erano
stati né buoni né cattivi.
L’Asphodeline lutea è una liliacea che cresce nei boschi dell’Etna
caratterizzata da fiori gialli. I cercatori di funghi certamente se la
ricorderanno perché è veramente diffusa sulle radure delle vecchie
sciare laviche e qualcuno la utilizza come gustoso erbaggio definito in lingua siciliana “Zzubbi”. Sull’Etna sono frequenti due specie di
asfodelo: l’Asphodelus microcarpus dai fiori bianchi e per l’appunto
l’Asphodeline lutea dai fiori gialli. Dall’antico vocabolario popolare
brontese si legge un’etimologia del nome siciliano della pianta
(Zzubbi) davvero singolare; ve lo proponiamo integralmente con le
colorite espressioni che descrivono questa umile pianta.
Giovanni Tringali
La congregazione S. Michele Arcangelo di Acireale, ha
organizzato la 2a edizione del concorso canoro "PREMIO LA SPADA D'ARGENTO", 2 serate di selezioni per
i 63 concorrenti iscritti al concorso provenienti da ogni
parte della Sicilia Orientale; da questi una commissione di
esperti ne ha scelti soltanto 22 da portare nella serata
conclusiva che si è svolta in piazza S. Michele ad
Acireale. Vince la categoria junior GRACE di 12 anni,
sbalordendo tutti i presenti, compresa la commissione
giudicatrice, per le sue capacità canore e l'impeccabile
interpretazione di un brano di Celin Dion.Il secondo posto
se lo aggiudica Caterina Lo Faro mentre il terzo posto va
a Manuel bimbo prodigio di anni 5. Vince la categoria
Nelle foto: l’asfodelo giallo dell’Etna
5
Zzubbi: = indica una pianta di poco conto,
mangiata una volta dai Malettesi, i quali
perciò venivano chiamati zubbàri, soprannome da loro non gradito e motivo, quindi,
di zuffe. I tempi sono cambiati, ma l’atavico
campanilismo, per usare un eufemismo,
tra i Malettesi e i Brontesi, non è affatto
cambiato. Ed io cercherò di darne una
spiegazione non solo sociologica, ma addirittura linguistica, come era nelle mie intenzioni, partendo da una scoperta che ho
fatto solo in questi giorni e che mi obbliga
a rivedere qualche mio etimo, come quello
di zubbu (dall’arabo zubb) = membro virile,
e quindi zubbaru = mangiatore di minchi
(alla brontese). Fino ad oggi io non davo
una etimologia, pensando che fosse una
pianta o qualcosa di simile, perché questa
mia convinzione scaturiva dalla consuetudine, comune sia a Bronte che a Maletto, di
rispondere all’abituale domanda: chi mangiasti? con risposte come: pani e pitrulli, di
un ragazzino, o cazzi, cucuzzelli e ova, di
un adulto, brontesi; mentre i Malettesi
rispondevano: zubbi. Queste risposte,
secondo me, erano date o per nascondere
una dignitosa povertà, allora molto diffusa,
o per nascondere una certa e relativa agiatezza, per non farsi invidiare. Sennonché i
Malettesi, che usavano la parola zubbi per
non dare conto dei fatti loro, se venivano
poi chiamati, di conseguenza, zubbari,
conoscendone il significato effettivo di
mangia minchi, si arrabbiavano e spesso
menavano le mani, ma molte volte si vendicavano a sassate, approfittando del pietrisco sparso per le strade e che in estate
diventava polvere. Questi fatti dimostrano
che in due Comuni limitrofi, Bronte e
Maletto, si presentano due civiltà diverse:
nel primo quella greco-romana e nel
secondo quella araba, evidenziate dallo
stesso vocabolo, origine della vita, che
deriva nell’una dal latino mentula, e nell’altra dall’arabo zubb. Come si evince dalle
suesposte considerazioni, la sociologia si
sposa bene con la linguistica per confermare un fenomeno comportamentale che
stenta a scomparire, sebbene le condizioni
economico-sociali siano cambiate. Per
concludere zubbu deriva dall’arabo zubb
(= membro virile), e quindi zubbaru = mangiatore di minchi, con buona pace degli
amici Malettesi. (nl) «Ho letto la Sua etimologia e la trovo abbastanza aderente alla
verità, in quanto nelle zone desertiche
dell'Arabia Saudita, ho trovato una pianta
che prima di fiorire aveva un “turione” simile ad un cazzo con dei rigonfiamenti alla
base che chiamavano “Zubb al …” ovvero
Cazzo d'Asino. I “Zubbi marittara” corrispondono alla specie botanica Asfodeline
lutea, (vedi foto) e della quale anche i brontesi ne mangiavano i teneri germogli con il
nome di “Bambuscitti”.»
(Prof. Nunzio Longhitano)
A tu per tu con Larissa Volpintesta
adulti, in uno sfolgorio di luce, coriandoli e fuochi pirotecnici e quindi si aggiudica Il "Premio La Spada D'Argento"
DEBORA di Catania con la sua performance del brano
“Adagio” di Lara Fabian; riceve dalle mani di Anna
Cinconze, vincitrice della passata edizione, l'ambito premio. Al secondo posto si classifica Noemi Carpinato, al
terzo posto Manuela Nicotra.I pilastri portanti della riuscitissima manifestazione sono Francesco D'Ambra e
Davide Samperi con la D.A.e la conduzione di Nello
Vasta. Ospiti della serata: La sfilata di moda Fashion di
"ALGAZARA" di Acireale La stilista Grazia Vinci ( applauditissima, nel recente Premio Aci e Galatea ha “vestito” la
presentatrice Miriam Leone, poi Miss Italia), La scuola di
danza "Espressioni in Movimento" di Acicatena.
ph Nuccia Leotta
Corrado Patti
Ho conosciuto in occasione del Premio “Aci e Galatea” la giovane e promettente attrice calabrese Larissa
Volpintesta, protagonista della fiction di Rai 1 “La vita rubata”, interpretata con grande successo accanto a Beppe
Fiorello e ad Alessio Vassallo, per la regia di Graziano Diana. La prima domanda (d’obbligo!!) è proprio su quest’ultimo lavoro…S:Allora, signorina Volpintesta…. L:Aspetta, aspetta...preferirei un “incipit” più informale…che ne
diresti di darci del tu? S:D’accordo….Dunque, Larissa, che emozioni hai provato nel ruolo di una Persona
Speciale come la giovane Graziella Campagna, uccisa a soli 17 anni dalla mafia? L:E’stato il ruolo più importante della mia brevissima carriera, un’emozione che con il cast e con la famiglia di Graziella abbiamo vissuto veramente con partecipazione assoluta, ed io che di solito nel lavoro non mi calo mai anima e corpo stavolta….S:
Larissa, scusa l’interruzione, ma come?!Gli attori più grandi sostengono che bisogna andare a fondo, immedesimarsi…Ehi, così mi fai vacillare il mito di Robert De Niro o Christian Bale o, in Italia, Kim Rossi Stuart!!
L: Beh, che posso dirti Salvo. Io non vivo il ruolo che interpreto in prima persona…non scendo in virtuosismi tecnici
quando recito, sono più emozionale, la mia è una prospettiva minimalista…più alla Sandra Bullock, o sul modello
dell’adorabile Tosca D’Aquino come attrice italiana! S:
Parli da veterana…mi dici quali sono i lavori che hai
fatto ad oggi? L: Oltre la “Vita Rubata” senz’altro
“Vipera” con Giancarlo Giannini ed Harvey Keitel, i
“Vicerè” di Roberto Faenza, con Alessandro Preziosi e
Lando Buzzanca. S: Caspita Larissa, scusa l’interruzione ulteriore ma hai davvero recitato con mostri
sacri del cinema e sei già stata diretta da registi
importanti. L: Sì, in effetti amo i lavori di qualità e fino
ad oggi mi è andata bene, anche se i ruoli da me interpretati sono stati particolarmente negativi o drammatici…Mi piacerebbe voltare pagina con un ruolo da fiaba,
che so…una principessa,ad esempio…S: Ma non mi
hai appena detto che non vivi il ruolo fino ad immedesimarti? L: E’ vero, è così…sul set faccio il mio lavoro e torno a casa…riesco ad entrare in parte la mattina
ma riesco anche ad uscirne alla fine della giornata. S:
Quando hai capito che la tua strada era fare l’attrice? L: Quando mi sono trasferita a Roma qualche anno
fa….adesso ho ventun’anni e ringrazio mio fratello che
avuto l’intuizione di mandare le mie foto per un provino…ma Roma non mi ha cambiata, questo lo sottolineo: altro
che “dolce vita”! S: E dovrei crederti? L: Eppure è così: la mia famiglia, i miei amici, la mia terra sono i principi su
cui baso la mia vita. S: E poi? L: E poi lo studio…sono iscritta alla facoltà di Giurisprudenze e conto di laurearmi…S:
Studi pure?! L: Sì, sono una giovane con la testa sulle spalle…Sorpreso? S. In effetti…visto anche ciò che il
cinema e la televisione ci propugnano su quest’attuale “gioventù bruciata”… L: Qui il cinema sbaglia! Non
sono affatto d’accordo con il messaggio di “pessimismo cosmico” che si sta mandando, non bisogna dare solo messaggi negativi: al sud soprattutto bisogna dare risposte, non appiccicare etichette e via…quando potrò mettere a
disposizione della mia terra mezzi, anche economici, ad esempio per migliorare l’istruzione, lo farò io per prima! S:
Hai solo ventun’anni? Ma dici la verità? Questi sono discorsi importanti e dal peso specifico non indifferente… L: Però la penso così: guarda che non faccio il mio lavoro per i soldi e basta…sono fortunata e vorrei condividere questa fortuna con la mia gente. Che c’è di strano? S: Che parli lasciando intravedere una personalità
fuori dagli stereotipi dell’attrice bella e basta… L: Grazie, è un complimento spero… S: Lo è, lo è…comunque
dovevo farti la solita intervista di routine ma questo discussione seria ci ha preso la mano… L: Stai tranquillo, Salvo: sapessi che discussioni con i registi dei miei lavori! S: E allora mi fermo qui, Larissa.Credo che la tua
personalità, unica e fuori dagli schemi, darà presto i suoi frutti…sentiremo parlare di te, scommetto!!
ph Fabio Consoli
Salvo Pistarà
6
Sabato 4 ottobre 2008
Ufficio Marketing e Pubblicità Akis - Franco Pulvirenti - tel. 328 8115194 - Grafica: MP - 347 1433135
AKIS
.
956..
dal 1
e-mail: [email protected]
Acireale un viaggio nel mare dell’Etna
Antonio Coniglio
Quattro giorni di iniziative per promuovere il mare acese organizzate dalla cooperativa “ Mare
dell’Etna”. Un vero e proprio tour con sede principale l’ Hotel Santa Tecla Palace che ha
visto la presenza di numerosi giornalisti di testate nazionali e straniere con l’intento di far
conoscere meglio e valorizzare l’offerta turistico culturale e gastronomica del territorio delle
Aci. L’ iniziativa si è conclusa nella sala conferenze del Hotel con la presentazione di un video
- documentario prodotto dalla cooperativa “Mare dell’Etna” che ha illustrato il progetto “ sportello pesca delle Aci”. Cinque sono le azioni che caratterizzano il tutto. 1)l’ottenimento del
marchio IGP del “ Pescato dell’Etna”; 2) l’assistenza previdenziale , legislativa e fiscale per i
pescatori, 3) un portale internet “www.sportellodelleapescadelleaci.comdove i pescatori
potranno accedere alle informazioni a cui sono interessati. 4) la promozione dei prodotti ittici locali; 5) la diffusione dell’imprenditoria femminile nella filiera della pesca. Con la presentazione alla stampa si chiude la fase della promozione iniziando così la fase della realizza-
Qualcuno ha messo all'asta financo l'elefante, "u liotru": lo storico simbolo di Catania. Tanti i commenti increduli, tante le
manifestazioni di sorpresa e di sbigottimento in ordine ad una
situazione finanziaria che è un eufemismo definire preoccupante ed incresciosa. La città senza luce, le spettanze ai dipendenti non corrisposte da mesi, le banche con "i fucili puntati":
una condizione complessiva che qualcuno crede ancora non
sia possibile spiegare. Eppure quanto accade oggi a Catania è
soltanto il sentore di quanto presto accadrà in molti enti locali.
Quegli enti locali che, amministrati da dirigenti sornioni e da
una politica "spendacciona", si sono affidati alla finanza speculativa, entrando a far parte di un circolo virtuoso insidioso ed
invasivo. Il risultato: la vittoria della economia reale sulla economia apparente: la sconfitta di chi ha comprato una Ferrari
senza avere i soldi per pagare la benzina. La Corte dei Conti
non può non intervenire. Ma ciò non basta di per sé a motivare quanto è avvenuto e sta per avvenire. Il capoluogo di provincia, infatti, come altri centri limitrofi, paga l'assenza di un
autentico progetto di sviluppo che comprenda una razionalizzazione delle risorse finanziarie secondo parametri di efficacia
ed efficienza. In questi giorni, mentre parecchie famiglie catanesi rasentano le lacrime, mentre la stampa nazionale ed internazionale rilancia l'immagine di una Catania formato Burundi,
qualche seducente opinionista propone la elaborazione-rielaborazione- di una piattaforma di potenziamento della economia
zione. Tre sono i punti da attenzionare in modo particolare ci spiega il professore Carmelo
di Maria presidente della cooperativa “ Mare dell’Etna”: “la salvaguardia dei pescatori e del
loro lavoro, abbassando i costi che sono davvero alti; valorizzare il prodotto pescato, proprio
per questo è nata l’associazione “Per la Tutela e la Promozione del Pescato dell’Etna” che
mira ad esaltare al massimo i nostri prodotti ittici locali come lo Scorfano delle Aci e gli Occhi
di Bue Etnei; nonché la creazione di percorsi nuovi, come la pesca-turismo e la trasformazione industriale del pescato, attuando una riorganizzazione della filiera nel distretto della
pesca valorizzando l’ offerta turistica ad Acireale. Anche il sindaco della Città di Acireale
avvocato Nino Garozzo ha plaudito l’ iniziativa intrapresa, sottolineando come sia “essenziale coinvolgere in ogni sua forma i pescatori perché le azioni previste dal programma possano concentrarsi con l’obbiettivo comune del sostegno alla pesca e alla apertura di nuovi
segmenti economici legati al pescato e alle risorse del mare”.
Angelo Battiato
catanese che preveda la costruzione di un casinò a Catania.
Probabilmente non è proprio il momento di parlare di un casinò,
per definizione luogo di divertissement e diletto, soprattutto in
una città disastrata, ma è possibile fare due considerazioni.
1. Prima di parlare di un casinò a Catania, bisogna capire che
tipo di turismo si vuol fare Catania. Non è una variabile indifferente: oggi la proposta turistica non è più unica. Esistono diverse tipologie di turismo. Ognuna di queste categorie risponde ad
un modello di città che si vuole proporre. Sarebbe interessante
che anche gli amministratori acesi ritornassero a riflettere su
questo. Ad oggi, dagli assessori al turismo che si sono susseguiti nel corso degli ultimi anni, sono venute solo sconfortanti
"cattedrali nel deserto". 2. Ovunque è stato istituito, il casinò ha
costituito il perno di un indotto intorno al quale si sono sviluppati giochi, ristoranti, club, eventi ecc. Sicché sarebbe fuorviante, in nome di un preconcetto luddista, pensare di bollare
come indecente un'opera di questo tipo. Certo sarebbe più
fisiologico riaprire, è inutile spigarne le ragioni, il casinò di
Taormina piuttosto che costruire quello di Catania. E' necessaria tuttavia una legge che eviti sovrapposizioni e non penalizzi
il mezzogiorno rispetto ad altre aree del paese. «Le case da
gioco sono foriere di fenomeni anche diversi dal turismo, che
rappresentano una fonte di particolare preoccupazione, specie
in una regione nella quale esiste una organizzazione criminale
di antica data che è alla ricerca continua di canali migliori e più
adeguati per il riciclaggio di denaro sporco. E dai casinò questa è una prestazione che in più casi è possibile ottenere».
Questa motivazione, addotta dal Viminale, contro la riapertura
del casinò di Taormina, è farneticante. Di fatto legittima l'impossibilità di fare qualunque investimento in Sicilia e nel sud di
questo paese. La criminalità è un problema grave ma non è
possibile, per tale ragione, tarpare le ali a qualsivoglia possibilità di sviluppo. Ci si impegni invece ad una seria attività di
monitoraggio e repressione contro le infiltrazioni mafiose. Solo
così il sud da peso potrà diventare una risorsa per il paese.
La rubrica del micio
LA "QUESTIONE MERDIONALE"
DEL KURSAAL - CASINO
Prendo in prestito la rubrica del micio
Correva l'anno accademico 1962/63
allorquando ho avuto modo di trattare e
scrivere del "Casino" di Taormina (tesi di
laurea sul “Territorio di Taormina e le sue
Condizioni Geografiche”) indicando nelle
oltre venti pagine dedicate tutto quello
che ancor oggi riscontriamo negli articoli
che i vari giornali pubblicano sull'argomento, che i nostri esperti
di turismo auspicano, che i nostri politici competenti ed incompetenti (la maggior parte) diffondono in occasione di prime pietre,
meeting, convegni, inaugurazioni varie… Parole scritte che,
come dice il proverbio "manent" ma, anche in questo caso, volate via, spazzate, dalla insipienza , dall'incapacità e, direi pure,
dalla cattiva volontà dei nostri amministratori di risolvere un quasi
cinquantennale problema che avrebbe dato la possibilità alla
nostra terra di non allontanare il divario economico e sociale che
esiste tra nord e sud. Ogni tanto un "rigurgito" di qualche giornalista (escluso Tony Zermo che ne fa quasi la battaglia della sua
vita assieme al Ponte!), di qualche onorevole o di qualche sindaco ripropone il problema: vengono chiamati in causa il presidente della Regione, l'assessore al Turismo, il ministro dell'Interno, il
Viminale, il TAR ma, come al solito, tutto si riduce ad una inutile
e sterile "professione di fede" verso il problema che, spero proprio di sbagliarmi, difficilmente, avrà una soluzione positiva per
Taormina.. Purtroppo i governi che si sono succeduti (specie
quelli di sinistra) non "digeriscono" il gioco d'azzardo legalizzato,
almeno per il sud, mentre lo ammettono e lo ripropongono al
nord con la scusa, un pò stupida, per la verità, che le condizioni
delle città assegnatarie della casa da gioco, erano, allora, particolari e momentanee, aggiungo io. Ora le cose sono due: o si
chiudono tutti i casino, nessuno escluso, o si legalizza e regolamenta il problema istituendo le case da gioco; la mobilitazione,
più volte annunciata dai vari politici e sindaci, per spingere il
governo a deliberare in tal senso sta riprendendo corpo ; mi pare
strano, però, che oggi chi difende a spada tratta la libertà di potere istituire il casino a Taormina, aveva la possibilità di poterlo realizzare (con le buone o con le cattive) trovandosi a gestire, i canali giusti; gli attuali "padroni di casa", sempre presenti alle inaugurazioni e alle conferenze stampa con le solite dichiarazioni a favore della Sicilia (sole, mare, clima, cultura .... cose vecchie, cose
vecchie…) non credo riuscirebbero a gestire una sola serata di
baccarat con gli amici a Natale. E' certamente una "questione
meridionale", una delle tante quella del Kursaal-Casino di
Taormina, ma è anche una questione di uomini. T.C.
Sono nati ! Giovedì 18 Settembre 08 nella clinica Lucina di
Catania, con l’assistenza del prof.Giuseppe Giuffrida, sono venuti alla luce due splendidi gemellini: Maria Giulia e Antonio
Barbagallo, primogeniti della dott.ssa Gabriella Bosco e dell’arch.Giuseppe Barbagallo, assessore comunale ad Aci Catena.
Alla felicità dei genitori, si associa la redazione di “Akis”.
“Ricordando Battisti”, una serata magica che ha regalato, al numeroso pubblico intervenuto, emozioni a non finire. Graziano Scandura (nella foto a sinistra di Fabio Consoli) e Nello
Leotta, due amici nella vita, hanno voluto tributare l’ennesimo omaggio al grande cantautore
scomparso dieci anni addietro.
LA BELLA FAMIGLIA DI ANTONIO CATANIA
AKIS
7
Sabato 4 ottobre 2008
Pioggia carta bollata sulla Sanità siciliana.
ACI S. ANTONIO
Si va avanti (per modo di dire) a colpi di sentenze e ordinanze dei vari TAR
dell’Isola Il tanto discusso decreto Russo i cui tristemente noti effetti sono stati
argomento di molti articoli giornalistici i quali hanno rimarcato che i tagli “Russo”
hanno colpito soprattutto i cittadini siciliani meno abbienti affetti da patologie, è
stato sospeso dal Presidente del TAR Palermo. Infatti, la decisione 1068/08,
assunta ancora prima della Camera di Consiglio, fissata per il 7 ottobre 2008,
“inaudita altera parte” ha reso inefficace seppur solo in via cautelare ed urgente il provvedimento dell’Assessore regionale per la Sanità. Questo prova che le
strutture accreditate ed i cittadini avevano ragione a protestare per questo illegittimo decreto nonché pregiudizievole per la Salute Pubblica, adottato senza
valutare le realtà presenti sul territorio che vengono ad essere colpite tutte indiscriminatamente: il peggior modo di amministrare la Sanità con il pretesto del
risparmio. Ogni fine anno si ripete così la solita saga da parte di un servizio
sanitario che non riesce a garantire una Sanità efficiente, efficace e meritocratica e che spreca indecorosamente le risorse economiche per alimentare clientele e favoritismi ed i numeri parlano chiaro: sei volte in più personale sanitario
rispetto alla Lombardia; sette volte in più rispetto al Veneto! E’ una pura illusione quella dell’Assessore il quale afferma che tutto fila liscio in quanto vi sono le
strutture pubbliche che assorbono la richiesta delle prestazioni specialistiche…
basta recarsi di primo mattino nei vari ospedali o poliambulatori pubblici per
constatare de visu che i siciliani non meritano questo tipo di assistenza; lo stesso ovviamente vale anche per alcune strutture private che stanno letteralmente scoppiando perché ancora non hanno sforato il budget. Il risultato? Attese di
mezze giornate spesso in fila all’impiedi! L’I.R.M.A. con sentenza 1119/08 del
TAR Catania ha avuto riconosciuto il diritto di negoziare le prestazioni che assicurano i livelli essenziali di assistenza e così li avrebbe potuti erogare agli assistiti, tuttavia l’Azienda, anziché venire incontro ai cittadini incrementando il bud-
AUGURI ALLA BANDA “G. VERDI”
Domenica 5 ottobre p.v. a Caselle (Milo) presso il “Centro Redemptoris Mater”
avrà luogo il 1° Raduno degli scout acesi dal 1944 ad oggi “Una giornata al
campo” PROGRAMMA Ore 09,45 Raduno, ore 10,00 Quadrato – Alza
Bandiera – S. Messa, ore 11,30 Attività, ore 13,30 Pranzo a sacco, ore 16,00
Attività - Premiazione, ore 17,00 Ammaina Bandiera e...
...ARRIVEDERCI AL 2009
get all’Istituto, ha opposto appello al Consiglio di Giustizia Amministrativa con
pervicacia che definire diabolica è eufemistico e così il 14 ottobre è stata fissata l’udienza. Sull’argomento “Sanità siciliana” interviene il periodico “Il Foglio”
dello scorso 30 agosto che titola “Il romanzaccio nero della Sanità. Che Dio
salvi la Sicilia da se stessa!” (forse diplomaticamente voleva dire “che Dio salvi
la Sicilia dai politici che mantengono gli sprechi e tagliano i servizi ai cittadini”).
Stante l’atteggiamento ostruzionistico dell’AUSL 3 di Catania nei confronti
dell’Istituto e vessatorio nei riguardi degli assistiti l’I.R.M.A. dal 1° ottobre per
venire incontro ai malati di tumore in possesso dell’esenzione 048, erogherà le
prestazioni di medicina di laboratorio con tariffe del Servizio sanitario regionale dimezzate. Non è possibile assistere ogni giorno a persone che tribolano e
sui quali oltre la malattia gravano pesanti disservizi. Il sistema pubblico, contrariamente a quanto afferma l’Assessore Russo sta letteralmente scoppiando
Grazie all’organizzazione della Fe.Ba.Si ( Federazione Bande
Siciliane) e della Banda Musicale “G. Verdi” di Aci S. Antonio, si è
concluso con un sussiego di opere dirette da bravissimi maestri,
il Concerto della Wind Ensemble, nella sede del Palazzo
Cantarella ( accanto alla Farmacia Comunale). Questo è avvenuto per festeggiare il 25° Anno della Fondazione del Complesso
Bandistico “G. Verdi” diretto dal nostro caro Maestro Alfio Zito che
è anche presidente della Fe.Ba.Si. Importantissimo ricordare il
25° Anno della Fondazione “G. Verdi” perché è una delle bande
più importanti del paese di Aci S. Antonio e adesso nota anche a
livello internazionale, avendo vinto vari concorsi in diversi Stati
Europei. A tutto questo hanno partecipato il Comune di Aci S.
Antonio (il Sindaco P. Cutuli), la Pro Loco di Aci S. Antonio
(Presid. Cav. N. Basile) e la Fe.Ba.Si. (Presidente A. Zito).Sono
stati presenti il Vice Sindaco Finocchiaro, il Cav. Nello Basile, il
Consigliere Comunale Scuderi e il Consigliere Provinciale E.
D’Agata.Il 1° Master per direttore di “Orchestra di Fiati” diretto dal
Maestro Angelo Bolciaghi, ha dato un momento magico alla vita
del paese facendo ascoltare i virtuosismi e la bravura di 12 giovani allievi che ci hanno fatto viaggiare nel mondo armonico dell’
Arte Musicale di Fiati, strappando ad ogni fine esibizione, guidati
dai loro Maestri, applausi di clamorosa approvazione. Abbiamo
potuto godere della professionalità dei maestri G. Caruso, V.
Latora, S. Tralongo, F. Fatuzzo. F. Portè. Gli allievi, con i loro
rispettivi strumenti, sono stati: Coco Mauro e P. Zito (flauto), A.
Guzzo e F. Scavo (oboe), G. Castorina e R. Della Porta (clarinetto), S. Visalli e C. Zito( corno), S. Consolie D. Poma (fagotto), G.
Palazzolo e R. Mangano (tromba), tutti giovani musicisti dell’
Interland Acese, con nostro grande orgoglio. Avendo avuto modo
di assistere alle prove prima dei concerti, ho potuto ammirare la
bravura del Direttore del Corso, A. Bolciaghi, che vi farò brevemente conoscere: Diplomato in clarinetto a Modena, Direttore
d’orchestra di Fiati a Manstricht, due borse di studio all’University
of Southern Mississipi, collaboratore di direttore come Briccetti e
Fraschillo, esecutore di tournee i concerti e di registrazioni in tutti
Italia, direttore musicale di (orchestra fiati) al teatro Aquila di
Fermo, Fondatore del CamerOperEnsemble dove troviamo strumentisti di rilievo (Scala), collaborazioni e tournee negli USA,
ideatore di un lavoro commissionato recentemente dagli Ottoni
della Scala. Fantastico, vero? Ma se, come me, lo conosceste,
avreste l’impressione di un uomo tranquillo, felice, sereno e tutto
grazie alla musica, l’arte che ci avvolge e ci coinvolge nostro malgrado, e che senza di essa ci farebbe sentire come in un film in
bianco e nero. W la musica di ogni genere e ogni volta che ne
avrete l’occasione, cari lettori, trovate uno spazio della giornata,
magari insieme alla vostra famiglia, per viaggiare in un mondo
magico “dell’Arte Musicale”.
Maria Gabriella Scuderi
GIBO & EVERGREEN
Nicotra Gioielli Luxury
Acireale - Corso Umberto n° 36
tel / fax +39 095.606345 www.nicotraluxury.it
e tra l’altro i laboratori ospedalieri rischiano di rimanere senza reagenti per
potere effettuare gli esami ai ricoverati. L’I.R.M.A. ci mette i mezzi per salvare
il salvabile con la consapevolezza di stare sempre, come nel passato, dalla
parte del cittadino, certamente non potrà risolvere il problema ma pur sempre
è un servizio che funziona che nell’attuale marasma generale può essere utile.
I cittadini si lamentano di avere votato questa compagine di governo, tuttavia
non ritengo che sia una questione risolutiva sostituire l’attuale governo con la
sinistra. Per cambiare sistema occorre che prima cambi la mentalità, la cultura
e la consapevolezza di capire cos’è il Servizio Sanitario. Ho visto persone che
danno da mangiare ai loro cani i biscotti acquistati con il sussidio per i celiaci,
ho visto dipendenti negli uffici amministrativi delle AUSL che hanno il dilemma
di non sapere quale giornale leggere (7 volte in più personale rispetto al
Veneto), ho visto (spessissimo) persone che per una cena spendono anche 80
euro a persona ma quando si tratta della salute ci pensano 10 volte prima di
spendere perché c’è la cultura della cosiddetta “cassa mutua” che deve risolvere i problemi della sanità senza far pagare nulla ai cittadini … pura illusione!
Oggi la cassa è completamente vuota e, scusate la ripetizione, batte cassa al
governo centrale il quale è irremovibile sugli immani sprechi sanitari della
Sanità siciliana dato che nella classifica di virtuosità sanitaria la Sicilia è tra gli
ultimi posti... però ha un primato: spreca più di tutti. Però questo primato le altre
regioni non ce lo invidiano affatto!
Giovanni Tringali, direttore sanitario dell’I.R.M.A. di Acireale
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Via delle Terme - Acireale
Intervista su Radio Universal per la band del momento,a cura
dello speaker Emilio Raciti,sotto la supervisione ed organizzazione di Isidori Raciti,” patron” dell’emittente. Gibo,accompagnato,dalle cantanti Debora e Vanessa e dalle ballerine Giada e
Luana,ha rilasciato commenti a caldo sull’ultimo live del mese in
corso e sui futuri progetti. Lo spettacolo e’ stato organizzato dalla
Glamour spettacoli by Andrea Marino management e registrato
in esclusiva da Radio Universal che lo ha poi mandato in onda
per intero.
MIC di Rosario Basile
Via Dante Alighieri 42 Aci S.Antonio
Stabilimento: via Penninazzo 75 – Viagrande
Telef. 095 7891019 – fax 095 7021666
[email protected]
AKIS: Anno IV, numero 26 del 4 ottobre 2008, in vendita a € 1.00 - Editore e Direttore Responsabile: Turi Consoli - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania
IL GIORNALE Sede e Redazione Akis: via M. di Casalotto 68 -95025 Aci S.Antonio - Tel.- Fax 095 7921786 – 347 5382517 - e.mail: [email protected] - Site: www.akis-aci.com
DEL TERRITORIO Tipografia-Litografia: “ITALGRAFICA” - via F. Guglielmino, 40/A - ACICATENA (CT) - Tel. 095 802962 - Distribuzione e arretrati: 340 7152814
DELLE ACI
Elaborazione grafica, fotomontaggi e impaginazione: MP Graphic di Maurizio Pagano - Tel. 347 1433135 - Pubblicità e Redazionali: 328 8115194
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AKIS
Sabato 4 ottobre 2008
AL DI LA’ DEL PREGIUDIZIO
L’angelo Buono
Cari lettori, rispondo questa settimana ad una lettrice anonima, che per comodità chiamerò A.A., la quale racconta di soffrire di attacchi di panico e di avere
timore e forse anche vergogna di rivolgersi ad un esperto.
Quando i dolori di mia moglie mi fanno misurare la lunghezza delle notti e mi impediscono di assaporare un
solo istante di sonno tranquillo, spesso mi distraggo dal
mio stato presente,rievocando i diversi avvenimenti
della vita e i pentimenti,i soavi ricordi, i rimpianti, la
commozione si dividono tra loro l'incarico di farmi
dimenticare per qualche istante le suddette ed anche le
mie sofferenze non indifferenti. Felici coloro che credono! Non possono sorridere senza sapere che sorrideranno sempre; non possono piangere senza sapere
che sono alla fine delle loro lacrime. I pianti di un credente non sono mai perduti:la religione li accoglie
Nell’urna, e li offre all'Eterno. Il cammino del vero credente non é mai solitario; un angelo buono vegli accanto a lui, gli dà consigli nei suoi sogni, lo difende contro
l’angelo cattivo.Non è speranza, ma certezza.
Dagli scritti di Oreste Leonardi del 2005
Cara A.A. capisco il tuo timore e le tue difficoltà nel chiedere aiuto ad uno psicologo, purtroppo anche in questo caso il pregiudizio fa la sua parte, la paura di essere additata come “folle” è forte e non appartiene solo a te. Sono tante le persone
che soffrono sia di attacchi di panico che di altri disturbi di natura psicologica, molte
di più di quanto si possa immaginare e naturalmente, come te, non tutti chiedono
aiuto ad uno specialista. Questo atteggiamento però non giova, al contrario, porta
a rimanere soli con il proprio dolore, rende incapaci di reagire ed innesca alcune
spiacevoli reazioni a catena. Io non so quanto la tua situazione sia per te motivo
di sofferenza, dalla tua lettera si evince poco, ma posso dirti che chiedere l’aiuto
di un professionista sarebbe comunque ed indipendentemente da tutto la cosa
migliore da fare per vari motivi, ma soprattutto perché uno psicologo o psicoterapeuta ( che è comunque obbligato al segreto professionale), dopo aver escluso
cause mediche, può fare una diagnosi precisa e di conseguenza o ridimensionare il problema (per esempio non soffri di disturbo da attacchi di panico, si è trattato di un episodio singolo ed isolato) o può stabilire il trattamento più adeguato al
tuo problema. Ci sono a tal proposito alcune pratiche come il training autogeno, le
“NON È PERCHÉ LE COSE SONO DIFFICILI CHE NOI NON OSIAMO FARLE.
E’ PERCHÉ NOI NON OSIAMO FARLE CHE LE COSE SONO DIFFICILI.”
(SENECA)
tecniche di rilassamento, l’ipnosi ed altro ancora, tipiche della psicoterapia strategica e non solo, che danno ottimi
risultati e spesso anche in breve tempo. Dovresti e non solo tu (parlo con te perché tu mi hai posto la questione)
cominciare a vedere il tuo problema come un qualsiasi altro disturbo di natura fisica per il quale non esiteresti a
rivolgerti alla persona competente, per una strana macchia sulla pelle per esempio sono sicura che ti rivolgeresti
ad un dermatologo senza farti particolari problemi, così come andresti dal dentista per farti curare una fastidiosa
carie (e ti assicuro che andare dallo psicologo è molto meno fastidioso e doloroso). In ogni caso, scherzi a parte,
cercherò di aiutarti indicandoti quali sono i sintomi di un attacco di panico cosicché tu possa farti un’idea più chiara. Innanzi tutto si tratta di un periodo di paura o disagio intensi e si manifesta con almeno 4 di questi sintomi: 1)
palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia; 2) tremori, sia fini che a grandi scosse; 3) fame d’aria , sensazione di asfissia; 4) sudorazione; 5) nausea o disturbi addominali; 6) brividi o vampate di calore; 7) sensazione di torpore o formicolio; 8) dolore o fastidio al petto; 9) sensazione di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o svenimento;
10) sensazione di irrealtà o di essere staccati da se stessi; 11) paura di perdere il controllo o di impazzire; 12) paura
di morire. Il passo successivo è quello di stabilire da quanto tempo si manifestano gli attacchi di panico e quante
volte lo hai avuto nell’ultimo mese, se è dovuto ad una fobia specifica, cioè se si scatena per un motivo evidente
ed inequivocabile (per esempio la paura dei cani) o se non ha una precisa causa scatenante, per stabilire questo
però non è certo necessario lo psicologo. Dopo di ciò la cosa ancora più importante da accertare è quanta ansia ti
procura la sola paura di avere un attacco di panico e quanto questa limiti o modifichi la tua vita e le tue attività. Il
problema maggiore, infatti, non è l’attacco di panico in sé (che ha una durata limitata nel
tempo), ma il terrore che possa insorgere in qualsiasi momento che di conseguenza limita e spesso sconvolge sia la vita di chi ne soffre che quella di chi gli sta intorno e questo,
non c’è bisogno della psicologa per capirlo, può avere tutta una serie di ripercussioni e
reazioni a catena. E’ proprio per questo motivo che mi permetto di insistere perché tu
vada da un esperto, io non saprei chi consigliarti perché vivo a Palermo, ma se chiedi al
tuo medico di famiglia certamente saprà chi o cosa consigliarti, ci sono ottimi professionisti sia all’A.U.S.L. sia negli studi privati, devi solo trovare il coraggio e deciderti ad andare. Per concludere voglio darti qualche consiglio sul come ridimensionare o tenere sotto controllo un attacco di panico, istruisci chi sta con te ( amici, parenti, fidanzato ecc…) a distrarti dai sintomi focalizzando la tua attenzione su
altro, per esempio sui tuoi piedi o le tue gambe che poggiano con forza contro il terreno e tu li spingi sempre di
più e ti concentri sulla sensazione dei tuoi piedi e delle tue gambe che poggiano e spingono contro il terreno…ricordati poi di respirare in maniera profonda e regolare ( questo innesca una reazione fisiologica che immediatamente
rallenta il battito cardiaco ), ma se questo proprio non bastasse, del ghiaccio sul collo, all’improvviso, ha spesso,
se non addirittura sempre, l’effetto di arrestare l’attacco di panico. Bene, io ho fatto lamia parte, adesso tocca a te
fare la tua… In bocca al lupo!
Piacevolmente a vostra disposizione
Manuela Leotta
[email protected]
Il sindaco di Mascali dott.Filippo Monforte,
in occasione di un incontro con gli operatori dell’informazione ha presentato la squadra di collaboratori e
alcuni progetti tra le priorità in programma. “
L’informazione è il veicolo che porta a conoscenza la
collettività sull’operato dell’amministrazione comunale.
Siamo aperti e disponibili a qualsiasi confronto con il
cittadino. Ci
siamo insediati da poco
ed in cantieri
abbiamo tanti
progetti
da
realizzare per
la città di
Mascali, tra le
priorità la riorganizzazione
della
via
Spiaggia, tratto che attraversa il centro
urbano
di
Fondachello,
la costruzione
della nuova scuola media a Nunziata, la realizzazione
della strada comunale in via Amerigo Vespucci a
Carrabba. Opere che ci auguriamo di consegnare al più
presto alla collettività”. All’incontro erano presenti il
vice-sindaco dott. Agostino Mondello gli assessori
Rosario Tropea, Agatino Fresta,Virginia Silvestro,Adele
Finocchiaro, (l’assessore Alfredo Musumeci era assente per impegni istituzionali) e il segretario generale dott.
Raffaele Milazzo. “La scuola media di Nunziata, per la
quale sono stati stanziati circa 500 mila € (fondi comunali) – dichiara il dott. Mondello, assessore ai Lavori
pubblici – è in fase di gara d’appalto per la consegna
dei lavori, invece per la realizzazione della strada in via
Vespucci si attende l’approvazione del conto consuntivo – conclude Mondello – mentre per la riorganizzazione di un tratto della via Spiaggia è in progetto la realizzazione di un isola pedonale,che garantisca la mobilità
pedonale in tutta sicurezza, specie durante la stagione
estiva.”
L.F.
Con una solenne celebrazione eucaristica presieduta
dall’Arciprete-Parroco, Can. Roberto Strano, nella
Basilica Cattedrale, Domenica 28 Settembre u.s.,
alla presenza dell’intera Compagnia dei Carabinieri e
dell’Associazione Nazionale Carabinieri, di Autorità
Civili e di tanti fedeli, si è ricordato il 65° anniversario
dell’eroica morte del Servo di Dio Salvo D’Acquisto.
Nel contesto della celebrazione eucaristica
l’Arciprete ha rivolto un discorso di commiato al Cap.
Massimo Ribaudo (che lascia Acireale per la nuova
sede di Napoli) evidenziando come “In questi anni
abbiamo avuto modo di apprezzare la sua deontologia professionale, l’alto senso del dovere, la presenza costante, così come l’amabilità e l’amicizia che ci
ha portati a considerarci cari”. Al termine della celebrazione l’Arciprete ha consegnato al Sig. Capitano e
al Ten. Narduzzi (anche lui trasferito alla sede di
Cossato) un’immagine di S. Venera.
Le vostre fotografie
L'Associazione "Mago Merlino"
collabora per la ricerca di nuovi talenti.
L'associazione "Piccole Canaglie" con la fattiva collaborazione di Agata Calì e Pina Strano sono alla ricerca di
nuovi talenti per il primo festiva l canoro dilettanti, "Sette
note sotto il vulcano", che si terrà presso l'agriturismo
"Akis" in contrada Fiandaca a Piano D'Api nei giorni 17
e 24 Ottobre 2008. Sono già stati selezionati, da validi
maestri di musica, vari elementi che a nostro giudizio
daranno al festival sicuramente un alto livello artistico.
Le due serate avranno sul palco, nella veste di presen-
Periodicamente pubblicheremo le fotografie che ci
invierete nella speranza di farvi contenti Oggi presentiamo una giovanissima, Letizia Di Stefano, la cui
e.mail, per contatti è : [email protected]
MAGMA – MOSTRA DI CINEMA BREVE 2008
In concorso il meglio di 680 corti dal mondo
tatori, Agata Calì e Nello Vasta. L'associazione "Mago
Merlino", specializzata in animazione - giocoleria - clowneria ¬prestidigitazione - magia comica - ombre cinesi,
da sempre entusiasta per manifestazioni volte a scoprire e dare la possibilità ai giovani di emergere si esibirà
nel corso delle due serate con i migliori artisti a disposizione. L'associazione "Emil Stef. Dans", rinomata scuola di ballo diretta dal maestro Stefano Grasso, interverrà
con due coppie di ballerini, giovani ma dalla pluriennale
esperienza, nella serata del 17 la coppia formata da
Nicosia Graziana e Salvo Grasso mentre nella serata
del 24 la coppia formata da Desirè Brancato e Paolo
Scavo. La serata del giorno 17 sarà dedicata ai giovanissimi dai lO ai 17 anni mentre le serata del 24 sarà
dedicata a coloro che superano i 17 anni (anche 90).
Coppe per i primi classificati e ricchi doni per i partecipanti messi a disposizione dai vari sponsor. Per adesione ed informazioni è possibile telefonare ai numeri
3479135404 oppure 3485508926.
Corrado Patti
Auguri
La settima edizione di Magma - mostra di cinema breve,
festival internazionale di cortometraggi, ha presentato
quest’anno il meglio delle 680 opere iscritte alla selezione
da 64 paesi del mondo. Il festival, realizzato
dall’Associazione Culturale Scarti con il contributo della
Regione Siciliana, della Provincia Regionale di Catania e
del Comune di Acireale, si è svolto ad Acireale (La
Settimana del cinema breve), con un programma articolato e appuntamenti in diversi luoghi della città. Nucleo della
manifestazione è stato anche quest’anno il Concorso
Internazionale di cortometraggi, divisi nelle sezioni
Narrativi, Documentari, Sperimentali, Animazioni. A contendersi il Premio Lorenzo Vecchio 36 opere provenienti
da Spagna, Francia, Germania, Argentina, Finlandia, Italia,
Belgio, Brasile, India, Repubblica Ceca, Romania,
Polonia, Estonia, Svizzera, Svezia, Sud Africa. Il programma è stato arricchito da Giro Giro Corto – mostra di cinema piccolo, festival di corti per ragazzi e realizzati da
ragazzi, oltre che dalla sezione Ponti , che ha presentato
tre realtà produttive e distributive del formato breve in
Europa e nel Mediterraneo. La Settimana si è aperta con
la presentazione di due nuovi libri tratti dagli scritti di
Lorenzo Vecchio, fondatore e direttore artistico di Magma,
scomparso nel maggio 2005; il festival ha reso inoltre
omaggio al presidente di giuria con I move so I am: l’arte
di Gerrit van Dijk, retrospettiva dedicata al cortista di animazione olandese, a dieci
anni dall’Orso d’Oro vinto a
Berlino per il miglior cortometraggio. Altri giurati sono stati
lo sceneggiatore Francesco
Bruni (autore, fra gli altri, dei
film di Paolo Virzì, di Ficarra
e Picone, della serie tv Il
commissario Montalbano),
l’attrice di cinema e regista e
autrice teatrale Isabella
Ragonese (Tutta la vita
davanti, Nuovomondo), la
responsabile del Centro di
Cinematografia Marocchino Zouiten Saloua e Cilia van
Dijk, moglie di Gerrit, produttrice di corti e presidente
dell’Istituto Olandese per il Film d’Animazione. Rispetto ai
maggiori festival di cinema italiani, Magma ha sempre
mantenuto l’attenzione esclusivamente sul formato breve,
riconoscendolo come forma d’arte autonoma e spazio in
cui sperimentare nuovi stili, nuove tendenze, le poetiche di
neonati autori o di registi già affermati. ll festival rappresenta un’occasione di visibilità per opere di alta qualità a
cui spesso sono preclusi i principali canali di distribuzione.
Il suo obbiettivo è quindi quello di creare un ponte tra il
pubblico e le infinite possibilità espressive del formato
breve che spaziano dal documentario all’animazione, dal
narrativo allo sperimentale. C.P.
Salvo Barbagallo e Maria Grazia Grasso
25 settembre 2008
prete celebrante: Giovanni Mammino
Chiesa S.Giovanni Battista di Acitrezza
Fotografo: Marcello Paternostro
Testimoni: Salvatore Cavallaro,Sergio Bonsignore,
Tania e Rosa Barbagallo,
Giovanni, Mario ed Emma Grasso, Enza Lo Faro
AKIS
9
Sabato 4 ottobre 2008
ENOETNA, un felice ritorno al passato
Che si faccia scempio delle realizzazioni proposte per la città mi
da proprio fastidio. Con l’approvazione del bilancio di previsione
2008 (siamo alla fine di settembre e sul filo di lana, meglio sul
filo di un rasoio) il consiglio
comunale dà l’O.K. alla manovra…Ma non tutto è andato per il
liscio. Bocciato, anche da parte di
una maggioranza trasversale, il
progetto proposto dall’amministrazione per la realizzazione di
un parcheggio sotto Piazza
Europa. Non bastano i distinguo
che si sono sentiti in aula e per le
strade…la verità è sotto gli occhi
di tutti: non si va in consiglio per fare l’’interesse della città, ma solo (i casi
non sono pochi, anche se per fortuna, non sono tutti) per tirare acqua a
qualche cordata (leggi: mulino). E se la maggioranza (trasversale) ha bocciato la proposta di Bonaventura per il prolungamento di via Ugo Foscolo
(importante sotto il nodo viario e per i residenti) il sindaco, invece, e fa
bene, invia una nota al dirigente dell’area tecnica affinchè nell’erigendo
piano triennale delle O.P. venga inserito anche questo progetto. Come suol
dirsi: quello che fa la mano destra viene disconosciuto dalla mano sinistra.
E’ quindi opportuno che il sindaco faccia veramente la voce grossa (oltre
quella che notoriamente ha) e metta tutti in riga, altrimenti alle prossime
elezioni ….chi ha più sale “conzi” la minestra.
Si è insediato il nuovo segretario comunale: si tratta dell’avv.Innocenza
Battaglia, catanese, proveniente dal comune di Licodia Eubea. Nel recente
passato ha prestato servizio anche nel comune di Riesi dove ha ricoperto
la carica di Segretario e Direttore Generale dell’ente. Ad accogliere
l’avv.Battaglia il sindaco on.Raffaele Pippo Nicotra, il suo vice
PGS TRINACRIA
Santa Venerina - Una scommessa fatta dall’Amministrazione comunale guidata dal dott. Enrico Pappalardo, che, a giudicare dal numeroso pubblico
intervenuto e dai suoi commenti, è stata vinta. Ci si riferisce alla XII^ edizione dell’EnoEtna, mostra mercato dei vini siciliani e dell’Etna, che è tornata ad essere ciò che era quando nacque nel 1996 durante la prima sindacatura del dott. Pappalardo: una rassegna quasi interamente dedicata ai
prodotti enologici ed ai suoi derivati, tipici della plaga etnea, per i quali il
comune di Santa Venerina entrò a far parte dell’associazione nazionale
“Città del Vino”. Non più quindi una sagra come tante altre, ma un’importante vetrina per i vini, i distillati, i prodotti dolciari della zona. Ed allo studio
dell’Amministrazione vi è anche un’importante apertura di orizzonti che
potrebbe portare, chissà, ad una prestigiosa partecipazione dei prodotti promozionati addirittura a Vinitaly a Verona. L’interessante cartellone di contorno approntato dall’assessorato al Turismo del comune santavenerinese,
retto dal dinamico lgt Angelo Silvio Musmeci (nostro collaboratore), ha puntato decisamente sul taglio culturale da dare alla manifestazione; nel cortile delle scuole elementari, a poca distanza da piazza Roma, si sono succedute le degustazioni guidate di vini a cura dell’Associazione Italiana
Sommeliers, le presentazioni di alcuni libri (“La Sicilia del vino” di aa.vv.,
“Etna: i vini del vulcano” di Salvo Foti, “La Sicilia dell’olio” di aa.vv. editi da
Maimone) e le proiezioni di due filmati, “Mondovino” ed il film muto (una
vera chicca questa) “Vendemmia 1930” di Agostino Pennisi di Floristella
con accompagnamento musicale dal vivo de “I Lautari”. Iniziative queste
che hanno riscosso unanimi consensi dagli esperti del settore intervenuti,
ma anche dagli appassionati e dai semplici curiosi. Molto apprezzate dal
pubblico anche le visite guidate proposte alle cantine Murgo nella zona S.
Michele e Cosentini nell’omonima frazione, al Museo delle Distillerie presso la ditta “Cav. Rosario Giuffrida” ed al Museo del Palmento in zona Badia.
Nei luoghi visitati si è potuto assistere allo spettacolo “Scupa” a cura di
Guglielmo Ferro ed Angelo Scandurra. Ha concluso la manifestazione un’esibizione del Gruppo Folkloristico Val di Nisi “I Canterini Ciuminisani” ed una
sfilata della stilista acese Grazia Vinci che ha presentato una serie di abiti
che hanno entusiasmato il folto pubblico presente alla serata finale durante la quale c’è stata anche l’elezione, da parte dei Federiciani di Acireale
della miss Megan Hellas ENOETNA. Un’edizione ampiamente soddisfa-
cente questa del 2008 dell’EnoEtna, malgrado sia stata approntata in poco
tempo dalla neo Amministrazione comunale.
Rodolfo Puglisi
Le foto sono di Nuccia Leotta
Terza partita di campionato e terza vittoria
della PGS Trinacria Acireale che, non senza
difficoltà, batte per 3 a 2 un arcigno Rahl Butahi.
Con i tre punti ottenuti la squadra acese guida la
classifica a punteggio pieno.
Oggi, sabato il difficile incontro a MIsterbianco contro
l'NBI MIsterbianco altra leader del campionato.
S. Tecla in festa per la propria Patrona
Realizzato un CD sull’attività di Padre Bonaccorso
Santa Tecla – Ancora una volta la frazione marinara di Santa Tecla ha voluto onorare con festeggiamenti solenni la propria Patrona, che si sono svolti in due giornate, poiché il giorno della ricorrenza, il 23 settembre, una pioggia battente ha impedito la processione esterna dell’antico simulacro. In
quel giorno, però, si è tenuta, la cerimonia dell’omaggio ai Caduti presso la
Lapide commemorativa inerente la Grande Guerra. Sono intervenuti il
Sindaco Nino Garozzo e le associazioni dei Marinai d’Italia e dei Carabinieri
in congedo. Nel suo breve discorso il Vice Parroco, il novello sacerdote
Venerando Licciardello, ha sottolineato l’importanza di fare memoria del
proprio passato e, quindi, di onorare chi ha dato la vita per la Patria. Ha
anche detto che l’auspicio della Comunità è che si possa effettuare un
monumento che ricordi pure i Caduti della guerra di Spagna e della
Seconda Guerra Mondiale. La festa si è poi tenuta domenica 28 settembre
con il giro del paese compiuto dal simulacro della Santa accompagnato dal
gruppo bandistico dell’Associazione Musicale “Vincenzo Bellini” di Acireale.
Tantissimi i fedeli lungo le strade, moltissimi quelli giunti da fuori, sia paesani che ormai stanno in altri luoghi, sia villeggianti ritornati per l’occasione.
Una novità assoluta nei festeggiamenti si è avuta nel Santuario “Madonna
di Fatima”, allorquando un Angelo in legno ha donato a Maria un bouquet di
fiori. Un bell’effetto scenico ideato e voluto dal parroco, don Giovanni
Bonaccorso, che ha così realizzato quanto immaginava da tempo. Un
momento di folklore senz’altro, ma anche di grande devozione vissuto intensamente dalla moltitudine di fedeli presenti. Una novità assai gradita che
padre Bonaccorso ha realizzato avvalendosi dell’aiuto della sig.ra Angela
Scandurra. L’Angelo in legno è stato scolpito da Giuseppe Lanzafame di Aci
S.Antonio, mentre la veste è stata realizzata dalla sarta Venera Torrisi di
Mangano. Una festa riuscita anche quest’anno che premia il lavoro affrontato dalla Commissione composta da Provvidenza La Rocca, Tecla
Musmeci, Rosaria Licciardello, Mario Russo ed Antonino Caffo sotto le
direttive impartite dal parroco, don Giovanni Bonaccorso, e dal suo vice,
don Venerando Licciardello. A margine dei festeggiamenti, l’Azione
Cattolica parrocchiale ha realizzato un CD che racconta di Padre Giovanni
Bonaccorso, dei suoi 50 e più anni di Sacerdozio e del suo ministero a S.
Tecla. Il CD è stato curato nei testi da Sara Maugeri, presidente di AC parrocchiale, che ha anche assemblato le numerosissime foto incluse ed è
stato realizzato tecnicamente presso l’emittente televisiva REI. Per chiunque volesse possedere una copia del CD
può ottenerla, richiedendola in parrocRodolfo Puglisi
chia, dietro un contributo minimo di 10
[email protected]
euro.
prof.Francesco Petralia, unitamente a tutti i componenti della Giunta ed
alcuni rappresentanti del civico consesso, il comandante della P.M.
Magg.Rosario Maugeri e quello dei
Carabinieri Giuseppe Ventimiglia.
Nell’intervento di saluto il sindaco
Nicotra, ha sottolineato l’importanza
della
figura
del
Segretario
come:”Notaio della legalità, dalla collaborazione proficua, potranno
nascere solo cose positive”. “Quella
che mi appresto a vivere, sarà una
esperienza con tantissime motivazioni – esordisce il neo Segretario
avv.Battaglia – un cammino di sviluppo a strettissima sinergia con l’amministrazione Nicotra”.
E’ stato in visita ad Aci Catena, ricevuto
dal
sindaco
Nicotra,
l’ass.regionale Salvo Sorbello.
Nelle foto
Free Lance alcuni
momenti dell’incontro.
Raduno Precampionato ‘08-‘09 degli Arbitri siciliani.
Saro D’Anna rappresentante della Sicilia
alla Consulta Nazionale A.I.A.
Si è svolto nella nostra Città, presso un noto albergo, dal 4 al 7 settembre
scorsi il Raduno Regionale Precampionato 2008-2009, riservato agli Arbitri
operanti in Eccellenza e Promozione ed ai nuovi immessi in Prima
Categoria, ed a quelli che dirigono nelle Serie C/1 e C/2 di Calcio a Cinque.
A questi vanno aggiunti i 110 Osservatori Arbitrali (71 di Calcio e 39 di C/5)
inquadrati a livello regionale ed i 12 Delegati Sezionali del Calcio a Cinque.
Erano inoltre presenti i 12 Presidenti delle Sezioni isolane ed i componenti del Comitato Regionale Arbitri presieduto da Nicola Saia. Quasi 300 persone, quindi, che si sono ritrovate ad Acireale per prepararsi al meglio per
l’inizio della nuova stagione sportiva. Giovedì 4 settembre si è riunita la
Consulta Regionale, formata dai Componenti del C.R.A. Sicilia, dai 12 presidenti di Sezione, ed alla quale hanno partecipato inoltre Cesare
Sagrestani, Componente del Comitato Nazionale, Antonino Zampaglione,
Vice Presidente Area Sud del Settore Tecnico dell'A.I.A., ed Arturo
Giardina, Presidente della Commissione Disciplina Regionale. Nel corso
della Consulta, il Presidente della Sezione acese, Saro D'Anna, è stato
eletto dai suoi colleghi Rappresentante della Regione Sicilia alla Consulta
Nazionale A.I.A., che dovrà discutere sulle modifiche allo Statuto ed al
Regolamento dell'A.I.A. Si tratta di un ulteriore riconoscimento per la
Sezione di Acireale e per il suo Presidente. Nella giornata del 5 si sono
tenute le prove atletiche presso il campo sportivo polivalente di Aci San
Filippo, messo a disposizione dall'Amministrazione di Aci Catena. Era presente il Sindaco, l’on. Raffaele Nicotra. Inoltre sia i Direttori di Gara che gli
Osservatori hanno sostenuto i test regolamentari che hanno saggiato la
loro preparazione tecnica. Numerosi gli ospiti intervenuti; tra quelli appartenenti al mondo arbitrale e federale spiccano gli Arbitri, Assistenti ed
Osservatori siciliani operanti alla C.A.N. (Cavarretta, Giordano, Didato,
Costa, Bernardone e Canzone), l'Ing. Pietro Nicolosi, decano dei dirigenti
arbitrali isolani e fondatore della Sezione acese, il Consigliere regionale
della F.I.G.C., l’acese Pippo Rossi ed il Delegato provinciale della F.I.G.C.,
Carmelo Pergolizzi. E’ intervenuto ai lavori anche il Sindaco di Acireale,
l’avv. Nino Garozzo, che ha dichiarato: “ Più volte sono stato ospite della
sezione acese e ne sono rimasto entusiasta. Una sezione all’avanguardia
in Sicilia, guidata dal presidente D’Anna. La Città è orgogliosa della presenza ad Acireale di questo raduno” Da parte sua il presidente Saro
D’Anna: “La nostra sezione ha organizzato, con questo, ben tre raduni
regionali. Ringrazio il Comitato regionale per la preferenza accordataci.
Ringrazio inoltre i comuni di Acireale col sindaco Garozzo, di Aci Catena col
Sindaco Nicotra e di Aci Castello col consigliere Francesco Scuderi, nostro
associato, e l’Accademia degli Zelanti per la collaborazione dataci e per i
doni offerti agli ospiti”.
Rodolfo Puglisi
E’ giovane, molto giovane, ma con le idee abbastanza chiare e decise. Ci
viene a trovare in redazione, mentre si impagina il giornale…vuole essere
ascoltato. Ci mostra la foto che vi presentiamo e che lo vede assieme
all’on.le Nello Musumeci. (ha piacere che venga pubblicata!) e nelle stesso
tempo ci invita a segnalare le condizioni pietose di via Lanza ad Aci S.
Antonio Una via piena di buche, al buio, ed anche sporca. Il giovane, che si
chiama Antonio Cutuli, è disposto ad aiutare qualcuno che è …disposto ad
aiutare il paese.. Noi lo stiamo facendo. E voi?
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AKIS
Sabato 4 ottobre 2008
PREMIO BRANCATI ZAFFERANA 2008
PILLOLE DEL CASALOTTO
Una tappa del Raduno delle Auto
Storiche organizzata dalla scuderia
“Galatea Veteran Car” di Acireale
si è svolta ad Aci S.Antonio dove le
mitiche auto sono state oggetto di
attenzione da una grande folla di
appassionati e curiosi. Si svolgeva il
“Memorial Barone Musueci 2°
Trofeo Orientale Siculo”. Nelle due
foto vedete il sindaco, dott. Pippo
Cutuli ed un veterano del Club
Acese, il ragioniere Saro Musmarra
con la sua fedelissima 1100.
Serata finale in grande stile che ha fatto calare il sipario sulla 39a edizione
del “Premio Brancati Zafferana 2008”, organizzato dal Comune di
Zafferana Etnea in collaborazione con la Regione Siciliana, la Provincia
Regionale di Catania e l’Università degli Studi di Catania. Ad apertura i saluti del Sindaco, Filadelfo Patanè e gli interventi del Presidente della Provincia
Regionale di Catania, on. Giuseppe Castiglione e dell’Assessore alla
Cultura della Provincia Regionale di Catania, Nello Catalano che, ancora
una volta hanno ribadito la loro vicinanza al Premio e la disponibilità ad
appoggiare l’intenzione di creare un’apposita Fondazione. Serena Dandini
ha condotto la serata. Tutti presenti i premiati: Franco Loi, Andrea Bajani e
Massimo Onofri, ed i giurati del Premio.. Nella foto il tavolo dei relatori
durante la serata inaugurale.
Scuola, D'Agostino replica al PD
In riferimento alle dichiarazioni di alcuni esponenti del Pd,
il deputato regionale del Movimento per l'Autonomia on.
Nicola D'Agostino, primo firmatario dell'ordine del giorno
presentato all'Ars contro i tagli al personale scolastico,
precisa che "L'Mpa sa assumersi bene le proprie responsabilita', sa rispettare il territorio e per le sue esigenze si
e' sempre battuto, "Dov'era invece il Pd - prosegue
D'Agostino - quando Padoa Schioppa ha disposto i primi
2700 tagli nel settore?"."Il Mpa non fa lotte ideologiche,
ma si battera' in ogni sede contro un decreto legge che
mortifica il precariato e priva di speranze future i giovani della Sicilia".
Non è stata la solita (diplomatica) visita di cortesia quella effettuata dal sottosegretario on.le Pizza nella mattinata di domenica scorsa ad Aci S.
Antonio, ma una visita che ha gettato anche le basi per una continua collaborazione (il principio risale al periodo dell’on.le Urso, presente all’incontro) e che nel vice sindaco, Stefano Finocchiaro, , poggia le basi per una
fidata e duratura collaborazione con la giunta Cutuli. All’illustre ospite è stato
I coniugi Toscano festeggiano 25 anni di matrimonio
con tre vescovi e una sorpresa finale
Il prof. Santo Toscano, docente di Italiano e Latino nel Liceo Scientifico
“Archimede” di Acireale nonché autore di opere e saggi storici di particolare rilievo scientifico sull’età tardo-romana e medievale, nello scorso mese
di settembre ha festeggiato i venticinque anni di matrimonio con Anna
Maria Cutuli, attorniato dai tre figli e da un folto gruppo di parenti e amici.
Toscano, molto impegnato in ambito ecclesiale, ha ricoperto incarichi di
servizio di alta responsabilità in ambito diocesano. La celebrazione eucaristica nella Chiesa di S. Lucia in Acicatena è stata officiata da Mons. Pio
Vigo, vescovo di Acireale, con l’intervento di Mons. Giuseppe
Malandrino,già vescovo di Acireale e di Noto, che 25 anni fa aveva celebrato il matrimonio. Ambedue hanno dedicato le loro omelie ai coniugi
Cutuli e alla loro testimonianza di fedeltà. All’intrattenimento che è seguito
è intervenuto anche l’arcivescovo di Catania Mons. Salvatore Gristina al
quale Toscano aveva rivolto a nome della diocesi il discorso di benvenuto
all’arrivo ad Acireale, dopo la sua nomina a vescovo della città e con il
quale si sono sviluppati nel tempo sentimenti di amicizia e di stima.
Dunque, tre vescovi (non succede spesso) che hanno testimoniato il loro
affetto nei confronti del coniugi, i quali hanno dimostrato con l’esempio la
solidità del rapporto matrimoniale quando è basato su valori autenticamente cristiani. Ma le sorprese non sono finite. Nel corso della serata i figli
hanno proiettato un video con l’excursus vitae dei due coniugi dall’infanzia,
al matrimonio, alla nascita dei figli e ai momenti più significativi della famiglia negli ultimi tempi. La sorpresa più autentica è stata riservata alla conclusione del momento conviviale, quando, anziché la consueta bomboniera, i coniugi Toscano hanno consegnato ai presenti un elegante libretto dal
titolo “Frammenti di emozioni”,contenente dodici poesie da loro scritte in
anni diversi e talune legate a precise circostanze. Nella presentazione, tra
l’altro, affermano: “Il filo rosso che le attraversa (le poesie) , almeno secondo la nostra percezione, è il piacere di coltivare la capacità della meraviglia, della contemplazione delle cose belle, della riflessione su persone ed
eventi, senza lasciarsi sopraffare dallo scorrere veloce del tempo e dalle
sue urgenze che non sono sempre importanti”. Le composizioni sono introdotte dalla frase di David Maria Turoldo “La parola insieme è la più religiosa parola del mondo”. Presentiamo la prima dal titolo “Quel giorno”, che rievoca i sentimenti e le emozioni vissuti nel giorno del matrimonio, e formuliamo alla famiglia Toscano gli auguri vivissimi di AKIS.
Quel giorno
Rivedo con piacere quel giorno
sempre vicino,
nonostante la corsa degli anni.
Trepidazione sui volti e nei gesti,
emozioni composte,
parole che dicono
il cuore pulsante.
Negli occhi si sciolgono
grumi di gioie e di paure.
Qual era il futuro
pensato e sognato
quel giorno?
Desideri nascosti
nel grembo dell’animo,
sguardi eloquenti di promesse.
Quante pagine di vita
si cominciavano a scrivere!
La casa si è riempita di doni:
è bello far festa con loro.
GIOVANNI VECCHIO
omaggiato un pupo siciliano. Oltre ai
tantissimi ospiti presenti all’incontro
abbiamo notato anche il famoso direttore d’orchestra Maestro Roberto
Pregadio (nella in un curioso atteggiamento mentre gusta una prelibatezza
della Pasticceria Maugeri di Aci S.
Antonio).
L’accorato appello che avevamo rivolto all’ass.re Pippo Di Stefano sulle
condizioni precarie dei rifiuti e delle discariche che sorgono qua e là nel territorio comunale pare stia producendo i suoi frutti. Alcune discariche, già
segnalate anche verbalmente, sono state ripulite ( ma gli incivili sono sempre sul chi va là), altre sono sul punto di essere attenzionate. Purtroppo
anche lo sciopero che ha indotto i lavoratori ad incrociare le braccia ha fatto
il resto…Ma a ben considerare l’amministrazione sta facendo i salti mortali
per onorare gli impegni che altri non hanno mantenuto.
Le rotonde che sono sorte come “funghi” in tutto il territorio e che, ad Aci
S. Antonio hanno vissuto una vita molto grama, a presto saranno rivalutate
e diventeranno una “bella” peculiarità del paese. Il sindaco, l’ass.
Finocchiaro ed altri si stanno adoperando per fare “quadrare” questi “cerchi” facendoli diventare punto di riferimento gradevole a chi viene o passa
da Aci S. Antonio.
IPSIASS. UNA SCUOLA CHE TI DA LAVORO!!!!
l'ISTITUTO, PER L'ANNO SCOLASTICO 2008/2009, OFFRE UN SERVIZIO IN PIU' PER GLI ALUNNI!!!!! HA ATTIVATO IL COMODATO D'USO
GRATUITO DEI LIBRI DI TESTO. VERRANNO AFFIDATI INFATTI, A
QUANTI NE FARANNO RICHIESTA, N. 6 TESTI SCOLASTICI IN COMODATO D'USO GRATUITO CHE DOVRANNO RESTITUIRE DOPO LA FINE
DELL'ANNO SCOLASTICO IN CORSO. UNICO ALLEGATO DA PRESENTARE CON LA DOMANDA E' L'ATTESTAZIONE ISEE.
Il 42°Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Sommeliers (AIS)
e la 7° edizione di Enopolis, si terranno a Catania, dal 15 al 19 Ottobre,
nello storico complesso monumentale dell’ex Monastero dei Benedettini.
www.sommeliersicilia.com – www.enopolis.org
Tiziana Gandolfo Cell. 339 6648951
Relazioni esterne AIS Sicilia
Cell. 339 6648951 – [email protected]
Numerose lamentele ci vengono riportate da alcuni automobilisti che per
qualche attimo (minuto più, minuto meno) si sono trovati la multa nelle
strisce blu. Perfettamente d’accordo sul fatto che la legge è legge e che
bisogna rispettare le regole, ma ci pare di avere notato uno speciale accanimento da parte di un “controllore” in particolare, il quale, forse preso
dalla voglia di fare presto e… troppo lascia il segno e…scappa con il
monopattino!
Giuseppe Finocchiaro
I Federiciani –
Domani, domenica, a Milano di scena i
Federiciani acesi con in testa il Presidente S.A don Salvatore Coco. Tra gli
innumerevoli ospiti della serata, che si svolgerà alla presenza di Maria
Antonietta Berlusconi (sorella del premier) ci sarà l’elezione di Miss Megàle
Hellas 2008; inoltre la stilista acese Grazia Vinci presenterà le sue ultime
creazioni dopo l’eccezionale exploit del Premio Aci e Galatea 2008 durante
il quale ha “vestito” Miss Italia, Miriam Leone.
LA
TERRA
DEL
MEZZO
TURISMO RURALE
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Un mondo di equilibri e di misura, dove non si urla e non si
strepita, ma si parla con il coraggio e la concretezza delle proprie azioni, frutto di lavoro e di coerenza. E che si ritrova
attorno alla tavola per celebrare ogni giorno il rito di un cibo
genuino in cui ogni piatto porta il marchio della tradizione e
della tipicità, in un percorso ideale di buona cucina a fianco
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349 3898581 – 349 8448507
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dolceriegucciardello