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VERBALE DI SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE
RIUNIONE DEL GIORNO 28 NOVEMBRE 2013
N. 99
In data 28.11.2013 alle ore 18.45 presso la Sala Civica al piano terra della Rocca di Riva del
Garda si è riunito il Consiglio comunale, in seduta pubblica.
All’appello iniziale, effettuato dal Segretario su invito del Presidente, risultano presenti i signori:
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MOSANER Adalberto - Sindaco
ACCORSI Massimo - Presidente
LEONI Valter
MORGHEN Fabio
BAZZANELLA Franca
STRAFFELINI Cinzia
GIULIANI Giuseppe
BENINI Luca
LORENZI Patrick
BENAMATI Tomaso
DAVES Carlo
MATTEOTTI Paolo
SANTONI Gianfranco
PEDERZOLLI Mauro
BENINI Matteo
ZAMBOTTI Pier Giorgio
TRINCHIERI BENATTI Cristian
LORENZI Emanuela
MORANDI Giorgio
PESARIN Angelo
MODENA Carlo
GRAZIOLI Luca
DE PASCALIS Flavio
PASULO Giuseppe
BACCHIN Francescomaria
Risultano assenti i Consiglieri signori:
– CHINCARINI Flavia
– ZUCCHELLI Mario
– MALOSSINI Massimo
– GAIATTO Gerardo
– MATTEOTTI Pietro
Partecipa il Segretario Generale del Comune, dott.ssa Lorenza Moresco.
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Partecipano alla riunione gli Assessori Alberto Bertolini, Renza Bollettin, Maria Flavia Brunelli,
Marco Vivaldelli e Alessio Zanoni.
Ai sensi dell’art. 1, comma 3 del Regolamento Interno per le adunanze del Consiglio comunale, è
stato chiamato a partecipare per l'illustrazione dei relativi punti di competenza, il Responsabile
dell'Area Programmazione, bilancio e contabilità – dott. Paolo Faitelli.
Riconosciuto il numero legale degli intervenuti, essendo presenti n. 25 Consiglieri comunali, il
signor Massimo Accorsi, nella sua qualità di Presidente, assume la presidenza e dichiara aperta la
riunione per la prosecuzione della prosecuzione della trattazione dei seguenti argomenti, indicati
nell’ordine del giorno emanato con avviso dd. 14.11.2013, regolarmente notificato ed allegato
sub lettera A), come segue:
odg suppl. 5:
1. MOZIONE N. 139 PRESENTATA IN DATA 22.07.2013 E IN DATA 11.11.2013 DAL
CONSIGLIERE MATTEOTTI PIETRO + 10 CONSIGLIERI AD OGGETTO “MIRALAGO”
(relatori i proponenti)
(ai sensi dell’art. 42 del Regolamento Interno per le adunanze del Consiglio Comunale)
RISPOSTE ALLE INTERROGAZIONI PRESENTATE VERBALMENTE DAI CONSIGLIERI, AI
SENSI DELL'ART. 19, COMMA 1, DEL REGOLAMENTO INTERNO DEL CONSIGLIO
COMUNALE (relatore il Sindaco)
odg suppl. 7:
2. COMUNICAZIONE AL CONSIGLIO COMUNALE, AI SENSI DEGLI ARTT. 48 E 49
DEL REGOLAMENTO INTERNO PER LE ADUNANZE DEL CONSIGLIO COMUNALE,
DELLE RISPOSTE AD INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE DI CONSIGLIERI
(relatore il Sindaco)
4. APPROVAZIONE VARIAZIONE N. 2 AL BILANCIO DI PREVISIONE 2013 E
PLURIENNALE 2013-2015 (relatore Ass. Brunelli)
5. RICONOSCIMENTO DI LEGITTIMITA' DEL DEBITO FUORI BILANCIO AI SENSI
DELL'ART. 21 DEL D.P.G.R. 28.05.1999 N. 4/L E S.M. CON CONTESTUALE
VARIAZIONE N. 3 AL BILANCIO DI PREVISIONE 2013 (relatore Ass. Brunelli)
6. PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE SOTTOSCRITTO
CON LA
PRIMIERO ENERGIA SPA: OPZIONE PER LA CONVERSIONE IN AZIONI E
CONTESTUALE VARIAZIONE DELLA PARTECIPAZIONE AZIONARIA (relatore Ass.
Brunelli)
7. BILANCIO DI PREVISIONE 2013 E PLURIENNALE 2013/2015: RELAZIONE SULLO
STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI E SULL'ANDAMENTO DELLA
GESTIONE FINANZIARIA
8. MOZIONE N. 140 PRESENTATA IN DATA 9.08.2013 DAL CONSIGLIERE GAIATTO
AD OGGETTO "INDICAZIONI NEL METODO E NEL MERITO ALLA GIUNTA
COMUNITARIA SUL PIANO TERRITORIALE COMUNITA' ALTO GARDA E LEDRO"
(relatore il proponente)
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9. MOZIONE N. 141 PRESENTATA IN DATA 1.10.2013 DAL CONSIGLIERE GAIATTO
AD OGGETTO "URGONO L'AMPLIAMENTO E SPECIFICI INTERVENTI DI
MANUTENZIONE DELLA PISCINA COMUNALE ENRICO MERONI" (relatore il
proponente)
10.MOZIONE N. 142 PRESENTATA IN DATA 14.10.2013 DAI CONSIGLIERI
PEDERZOLLI, MODENA, PESARIN E SANTONI AD OGGETTO "PRESIDIO AGENZIA
ENTRATE" (relatori i proponenti)
Presidente Accorsi
Ricordo che gli scrutatori sono i Consiglieri Beneamati e Pasulo.
Avete appena ricevuto anche la comunicazione per la serata informale e congiunta dei Consigli
Comunali sul documento preliminare del Piano territoriale di comunità, la bozza chiaramente che
viene presentata ai Consiglieri comunali. Riprendiamo la trattazione dell’ordine del giorno, la
mozione Miralago.
^^^ Entra la Consigliera Chincarini: il numero dei presenti sale a 26. ^^^
Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 1
suppl. 5 dell’ordine del giorno.
PUNTO N. 1 suppl. 5: MOZIONE N. 139 PRESENTATA IN DATA 22.07.2013 E IN DATA
11.11.2013 DAL CONSIGLIERE MATTEOTTI PIETRO + 10
CONSIGLIERI AD OGGETTO “MIRALAGO”
Presidente
Comunico che in data 22.07.2013 è pervenuta la mozione n. 139 a firma dei consiglieri
Matteotti Pietro, Lorenzi Emanuela, De Pascalis, Bacchin, Modena, Pederzolli e Trinchieri
Benatti e successivamente ripresentata in data 11.11.2013 anche a firma dei consiglieri Zucchelli,
Morandi, Pasulo e Zambotti ad oggetto “Miralago”, nel seguente testo:
“””
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Premesso che nel protocollo d'Intesa tra PAT e Comune di Riva del Garda dd aprile
2010, era prevista espressamente la cessione al Comune di Riva del Compendio
Miralago;
Premesso che il nuovo protocollo d’Intesa (2011) era nettamente peggiorativo rispetto al
primo, in quanto non si prevedeva più la cessione ma solo il diritto di superficie al 2050
che pesa ogni anno sul bilancio per 186.795 € ;
Ribadito come in ogni caso i 15000 mq di terreno fronte lago, sono previsti in cessione
gratuita al Comune per ampliamento spiaggia pubblica, come indicato nel PFG 17 Piano fascia lago e come indicato nelle relative NTA art. 25;
Visto che l‘area denominata "Miralago”, oggetto negli anni di ampia discussione in
Consiglio Comunale (ultimo dibattito il mese scorso), tra i cittadini e tra gli operatori
economici, è un’area strategica di vitale importanza per la città e il suo sviluppo sociale
ed economico;
Considerato che nelle intenzioni della Lido srl, e anche probabilmente
dell'Amministrazione Comunale, vi è l'ipotesi di utilizzare l'area realizzando alcune
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strutture per ospitare attività di tipo sportivo-turistico anche con la costituzione di nuova
società di scopo;
Viste le possibili riflessioni che ci possono fornire le Terme di Merano, realizzate negli
anni '90 ed ancora indebitate per circa 25,5 milioni nonostante la vendita dell‘Hotel
Terme e nonostante la Provincia di Bolzano abbia contribuito anche quest'anno con 2,5
milioni per ridurre gli interessi passivi, riflessioni che ci portano a pensare che
investimenti di questo tipo (62 dei 132 milioni totali solo per le Terme), nonostante le
presenze di cui può disporre Merano, non riescono ad avere un ritorno economico;
Visto inoltre che la Commissione "Società Partecipate", con propria Relazione redatta
nel 2011, per vari motivi suggerisce la riduzione del numero delle società facenti capo al
Comune (pare quindi illogica l'eventuale costituzione di nuova società per la gestione di
quanto potrebbe essere realizzato sull'area Miralago);
Visto inoltre quanto già esposto all'Amministrazione durante la sessione di bilancio
2013;
Visto l'ODG presentato dalla lista “Uniti per Riva" con il quale si chiedeva l'impegno
dell'Amministrazione a realizzare un parco usufruibile attraverso la demolizione degli
attuali edifici pericolanti;
Premesso quanto sopra e considerata l'importanza strategica di ampliare la spiaggia e la zona
a lago sia in termini di proprietà che di fruibilità, il Consiglio Comunale
IMPEGNA
il Sindaco e la Giunta comunale a perseguire, un progetto di utilizzo dell‘area che preveda in
tempo ragionevole:
1. Cessione gratuita al Comune dei 15.000 mq così come previsto dal Piano Fascia Lago
(PFG 17, in scadenza nel 2017) per allargamento spiaggia e passeggiata a lago.
2. Demolizione volumi fatiscenti, ad esclusione della chiesetta, e delle 2 palazzine agibili
con conseguente messa in sicurezza dell’area, sistemazione, pulizia, recupero a verde
con essenze tipiche locali.
3. Recupero della superficie a parco con interventi di architettura del paesaggio, con
apertura a residenti e ospiti, di tutto il compendio, predisposizione di attrezzature per
varie attività (arrampicata libera, giochi bambini, ecc), realizzazione di punto di ristoro
secondo i canoni della bioedilizia (bar, ristorante ecc), predisposizione di gazebo e area
pavimentata per organizzazione di eventi a carattere sportivo o ricreativo.
4. Presentazione, da parte della giunta e/o della "LIDO di Riva del Garda S.r.l.” in C.C.
del progetto di intervento pubblico o privato per utilizzo del compendio e conseguente
espressione di formale parere da parte del Consiglio (gli interventi potranno essere
previsti per stralci funzionali).
Per quanto al reperimento delle risorse: essendo un’opera chiaramente strategica e prioritaria,
che da lustro alla città, che ne aumenta la vivibilità, che è da esempio, che è una speranza per le
nuove generazioni, che salvaguarda e recupera l'ambiente, che garantisce uno sviluppo
sostenibile, che crea risorse, che genera indotto, che offre nuove opportunità di lavoro, che
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riqualifica un’area degradate, che dà un impulso ad attività sportive e sociali, si reperiscono le
risorse con l'assestamento di bilancio o se necessario rinviando spese meno prioritarie.
Tali investimenti sull’area Miralago, costituiranno a tutti gli effetti un'anticipazione da parte del
Comune della sua quota spettante in relazione a futuri interventi di valorizzazione.
“””
Presidente Accorsi
Vi ricordo, al secondo intervento, quindi sono ancora possibili modifiche, fino alla chiusura della
discussione. Prego i consiglieri che vogliono intervenire di prenotarsi.
La parola al Sindaco.
^^^ Entrano i Consiglieri Matteotti Pietro e Gaiatto: il numero dei presenti sale a 28. ^^^
Sindaco Mosaner
Giustamente i Capigruppo hanno scelto di effettuare solo il secondo intervento, perché su questa
vicenda ne abbiamo parlato molto.
Ci tengo a precisare tre cose, quindi non tante, ma che mi sembrano che poi nella mozione siano
state anche leggermente modificate. Una sostanzialmente è quella che viene definita da sempre
ho visto che è stato anche leggermente modificato, laddove si dice che il secondo protocollo
risulterebbe peggiorativo e quindi… ma proprio è la stessa mozione che mi dà la motivazione per
illustrare, è che devo trovare un documento che si è perso da qualche parte, di fatti vedo che la
mozione su questo alcune cose precisa.
Anzi è stata la stessa modifica della mozione che sovviene in questo caso e cioè, laddove si
diceva che il primo protocollo era migliorativo, il secondo era peggiorativo e altro, vi richiamo
solo a una considerazione che è di ordine giuridico e temporale.
Con la legge 2012 del 3 agosto la n. 18, ha tutta una serie di modifiche, pubblicate al 7 agosto,
entrata in vigore alla fine di agosto, sono state introdotte delle modifiche all’assetto della
Patrimonio del Trentino. La Provincia può disporre direttamente la cessione o l’attribuzione di
diritti pieni o parziali su beni della società: è da leggere “può disporre direttamente la cessione di
diritti pieni o parziali, ovvero l’attribuzione di diritti pieni o parziali su beni della società, a
favore anche di enti locali, anche prescindendo dall’obiettivo della valorizzazione economica del
bene, fermo restando la tutela dell’integrità patrimoniale della società” è evidente cosa, quindi? 3
passaggi: 1) se un bene è a 100, si può prescindere dalla valorizzazione economica del bene, se
poi si può evitare di venderlo a 110, ma può essere venduto a 100, cioè quello che può essere
previsto nel libro, la tutela dell'integrità patrimoniale della società, 2) chiunque ha mai avuto a
che fare con una società, sa che l’integrità patrimoniale di una società perché se c’è una cosa di
100 o c’è 100 o può esserci il motivo perché non c’è 100 perché altrimenti c’è la distrazione di
beni; 3) secondo me è la più rilevante sotto questo profilo è che se la Provincia, proprietaria al
100% della Società Patrimonio, ha dovuto intervenire con una legge specifica nel 2012 per
modificare l’assetto, vuole dire che fino a quel momento le azioni che qua sono previste non
erano possibile farle, mi sembra addirittura evidente la questione. Rectius vuole dire che quello
che si poteva fare fino a quel momento era esattamente quello che abbiamo fatto e questa è la
prima cosa.
Nel senso che la Provincia non avrebbe mai legiferato, se le disposizioni in essere avrebbero
consentito alla Provincia di dare disposizione alla società, ovvero alla società di utilizzare il bene
come voleva, mi pare che questo sia addirittura evidente. Quindi tutto ciò che è stato fatto fino a
quel momento era perfettamente in linea con le attività che si potevano fare. Seconda cosa.
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È vero che dice “andiamo a interpretare” con l’interpretazione della tutela dell’integrità
patrimoniale della società, va beh, faremo queste verifiche ma ritengo che queste si possano fare
con valutazioni anche magari rapide. La seconda cosa è un passaggio che è previsto all’interno
che dice: si faccia una Scia, una valutazione entro il maggio 2014 si provveda, attenzione, ho già
ribadito, gli interventi che il Comune di Riva può fare sono quelli che passano attraverso,
dall’altra parte c’è una società, una Srl e una Spa ma comunque società e diritto societario, il
comune può dare delle disposizioni, il problema è: o diciamo alla Lido “fai un buco” perché le
situazioni di bilancio le conosciamo, ovvero il comune interviene sul 2014, facendo un aumento
di capitale sociale della Lido, corrispondente all’esecuzione dei lavori che riteniamo opportuno
fargli fare, trattasi delle demolizioni? C’era una cifra che girava perché nella prima ipotesi mi
pare che fossero 335 mila Euro, ma comunque ci sarà un valore, un controvalore di demolizioni,
qualora evidentemente se lo decidesse, noi dobbiamo passare tramite l’aumento di capitale
sociale e quindi dare un indirizzo alla società dicendo: aumento il capitale sociale, finalizzato a
questo tipo di attività.
Quindi il fatto di scrivere dentro il maggio e la temporalità del maggio, noi potremo scrivere
dentro “entro il 2014” perché dobbiamo passare tramite un’assemblea straordinaria, aumento di
capitale, la deliberazione del capitale sociale e queste attività, non esistono anticipi finanziari
fatti a favore di società, nel momento in cui spendessimo dei soldi, quei soldi sono a carico del
bilancio del comune, come abbiamo già fatto del resto, le attività di manutenzione del parco, di
altre cose le abbiamo già fatte a carico del bilancio per l’attività di manutenzione ordinaria, è
evidente che qua si va su valori economici più elevati e già è stato detto, sotto il profilo
economico – finanziario che questa è la strada per passare, mi pare che su questo ci fosse stato
anche un previo parere in ordine al bilancio circa questa valutazione. Poi di per sé trovo, ma
questo chiedo agli estensori, l’aveva già sollevato il Consigliere Benini e qualcun altro, penso
anche il Presidente forse, tra il 3, il punto 4 e il punto 5 ci sono 3 questioni, è vero: mi si dice: il
punto 3 è quello che più o meno sarebbe bello, piacevole fare, sapendo che abbiamo un Piano
regolatore generale, un piano attuativo della fascia lago. Il punto 4 è: la Lido l’ha dichiarato ma
non solo, l’ha dichiarato anche nell’ambito della Commissione speciale sulle società, l’ha
dichiarato sulla stampa, dovrebbe partire questo concorso di idee, in dicembre, mi sembra che è
stato detto così anche nella Commissione, poi mi spiace che alcuni risultati siano già usciti,
questa non è una questione che vi compete direttamente e che per gennaio dovrebbe essere
bandito il concorso che porterà dei risultati. Non capisco a quel punto, c’è già un punto 3 che
dice più o meno quello che sarebbe interessante e piacevole fare, il punto 4 che dice: c’è la Lido
che sta facendo sostanzialmente, porti le idee e vengono presentate in Consiglio Comunale, ma il
punto 5 ritorna sulla stessa cosa dicendo: interventi di architettura del paesaggio, senza dover
puntare a investimenti immobiliari redditizi e quindi necessariamente onerosi, ma questo è il
compito della società, portarci l’eventuale proiezione di costi o non costi delle realizzazioni e poi
si decide esattamente nel caso cosa fare.
Sennò abbiamo 3 punti che tra di loro dicono: realmente tutto e dentro… però da una parte si
dice fallo, dall’altra parte si dice: però guarda di non… anche se, sappiamo, l’abbiamo detto che
siccome siamo, lo dice la stessa mozione a un certo punto, siamo nel 2013, traguardiamo verso il
2014, è ancora incombente una crisi profonda e parla della questione delle terme, non dell’hotel
delle terme a dire la verità, ma solamente della parte termale che si è ripresa la Provincia di
Bolzano, ma abbiamo visto recentemente, è stato ripreso dal quotidiano L’Adige ma c’era
un’ampia pagina sull’Arena di Verona di 3 sabati fa, la gestione della piscina di Garda, non il
bene piscina di Garda, è saltata, ci sono 15 dipendenti a spasso e altro, anche perché lì il lavoro è
stato fatto quasi integralmente dal Comune, dalla Provincia di Verona e da una loro società,
quindi non è bene immobile di per sé che è in crisi, ma che il bene immobile ci sia, sia bellissimo
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e non ci siano flussi di entrata che porta Garda a quello che è successo e con 15 posizioni, con un
fallimento dichiarato dal Tribunale di Bolzano, quindi l’oculatezza degli interventi in questo
momento, devono essere molto, molto particolari e penso che chi si avventura in questo
momento, anche nella ricerca di mercato, possa affrontare con tranquillità la situazione, ma poi
abbiamo sempre la presentazione, punto 4, in Consiglio Comunale della valutazione delle ipotesi
che emergeranno, quindi riprendere addirittura il punto, senza puntare a investimenti immobiliari
redditizi e quindi necessariamente onerosi potrebbe confliggere con il punto precedente dove c’è,
non so, biodieliza, bar, ristorante, punti di ristoro etc. che sono onerosi sicuramente, la cui
redditività si vede… è un po’ addirittura secondo me ad abbundantiam scritto, quindi quella parte
del punto 5 potrebbe essere espunta.
Chiedo anche se quell’entro fine maggio 2014 possa essere il 2014, anche perché poi ci sono
interventi che possono essere fatti in tempo, rispetto a quello che l’Amministrazione Comunale
può fare, quindi vi dico quello che si può fare senza girarci intorno troppo. Altra cosa, ma questa
è per pura memoria e per pura memoria solo, mica per altro, ma durante la fase di elaborazione
della fascia lago, furono, pervennero anche degli apporti importanti esterni dalla comunità, nel
senso ci fu un parere dei sindacati C.G.I.L., C.I.S.L. e U.I.L., dal coordinamento imprenditori,
delle associazioni culturali, la Pinter per esempio, dalle associazioni ambientaliste che furono
valutati ai fini poi dell’approvazione del piano della fascia lago e erano contributi importanti,
evidentemente i tempi sono indietro, si va al 2004/2005 peraltro erano contributi che anche lì si
differenziavano rispetto alle potenzialità, il sindacato aveva un taglio, le associazioni
ambientaliste un altro, la Pinter era un altro ancora. Qua dentro tra il punto 3, 4, 5, evidentemente
c’è un po’ tutto, l’ho già detto, le cose che sono previste nel punto 3 come nel punto 4, di per sé
sono tutte o sarebbero quasi tutte riconducibili nell’ambito della fascia lago, non è detto che nella
fascia lago non si può fare questo o non si può fare quest’altro, si possono fare degli
investimenti.
Ricordo addirittura, per quanto riguarda gli interventi massivi, che a un certo momento in questo
Consiglio Comunale si puntò anche per esempio alla questione teatrale e altro, evidentemente
queste non compatibili e non previste, quindi di per sé non è che la pianificazione urbanistica
non consenta di fare le cose che lì ci sono dentro, vedremo poi a seguito del punto 4 come le cose
verranno esposte e come verranno valutate e come saranno presentate. Un altro passaggio
cessioni, cessioni 15 mila o altre cose, qua si è sempre detto cosa? Il proponente ha marcato
molto sul fatto che, attenzione al 2017, che scade, salta, non avremo più quello che vi è previsto
e altre cose, sotto questo profilo vi richiamo, ma è inutile richiamarlo perché chi propone queste
cose di lavoro fa anche il tecnico, quindi sa bene che ci sono alcune norme che sono abbastanza
chiare in proposito e ve le dico solo per ricordarlo.
Un passaggio perché l’altra volta è stato fatto, c’è questo grande e immenso timore del Piano
regolatore generale di zona, ho sentito parallelismi tra il piano generale di zona e il piano
territoriale della comunità, qua è bene che i consiglieri lo sappiano, anche nell’approccio di per
sé metodologico anche, il piano comprensoriale era un piano che sostitutiva in toto i piani
regolatori, dall’entrata in vigore dei piani comprensoriali, pianificazione comunale non esisteva
più, esisteva solo la pianificazione comunale quale rimando nell’elaborazione di alcune aree che
erano i famosi piani, allora chiamati generali di zona e nel Puc ne furono individuati due: 1)
fascia lago; 2) l’asse Riva – Arco.
Il Ptc cambia la prospettiva, il Ptc assume le funzioni provinciali in materia delegate dalla
Provincia, i piani regolatori continueranno a normare, quindi tracciano le linee di massima, alle
quali poi i piani regolatori dovranno adeguarsi, ma sono le competenze che prima erano in capo
alla Provincia, certo la potestà è posta in capo per una serie di questioni, alla comunità, una per
esempio è quella del dimensionamento, cioè i tassi di crescita che dovranno essere utilizzati,
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sono quelli che determinerà la Comunità di Valle, come per esempio la Carta del paesaggio o
altri. Però per quanto riguarda i piani cosiddetti attuativi, come quello di cui stiamo parlando,
almeno per i piani attuativi è prevista cosa? È prevista una normativa specifica che è prevista
dalla legge urbanistica che dice: i piani attuativi, parliamo della Miralago, intendo il piano
generale di zona come approvato dal Consiglio Comunale che scade nel 2017 ha un’efficacia per
10 anni dalla loro approvazione, decorso questo termine il piano diventa inefficace per la parte
non eseguita relativa alle opere di urbanizzazione, in tal caso entro 90 giorni dalla cessazione
dell’efficacia, deve essere, nel senso che se si vuole, riapprovato il piano per il necessario
riassetto delle aree, quindi la possibilità delle amministrazioni per far valere ancora la
pianificazione, è prevista dalle norme, in modo particolare perché queste sono opere cosiddette di
urbanizzazione.
Che dire ancora? Ho posto alcune questioni relative a eventuali ipotesi, mi pare anche che siano
molto minimali, non volendo andare più nel merito della mozione perché l’abbiamo già vista più
volte.
^^^ Esce il Consigliere Trinchieri Benatti: il numero dei presenti scende a 27. ^^^
Presidente Accorsi
Per quanto riguarda il dispositivo l’Art. 1 “demolizione volumi fatiscenti con conseguente messa
in sicurezza dell’area” invece che scrivere “entro fine maggio 2014” che non è attuabile, quindi
si va a scrivere una cosa che poi non si riesce a fare, entro il 2014.
Sindaco Mosaner
Sì, non voglio mettere in discussione tutta la mozione perché altrimenti è un lavoro improbo, la
questione della messa in sicurezza, ci tengo a dire, perché dopo le parole hanno dei loro
significati, non è che nelle aree della Miralago se una persona entra non sia in sicurezza, è in
sicurezza, perché abbiamo fatto in modo che tutta l’area sia frequentabile e sicura, “el Sindaco el
ghe zonteria qualcos” se non la rendiamo sicura, quindi è in sicurezza, è per demolire gli edifici
che sono fatiscenti, non sono usabili perché sono insicuri, ma lì dentro in questo momento non
può entrare nessuno!
Presidente Accorsi
Sostanzialmente sul punto 1 è semplicemente un cancellare, sicurezza dell’area entro il, invece
che mettere “fine maggio” ci mettiamo l’articolo, il 2014 con la specificazione che ha fatto il
Sindaco che chiaramente per la demolizione vanno poi reperiti anche i fondi per poterlo fare! Si
possono trovare con l’aumento di capitale della società Lido.
L’altra cosa che chiedeva il Sindaco, se non erro, era, nel punto 5 siccome forse il punto 5, forse
sarebbe stato anche il punto da mettere all’inizio, ma per non complicare troppo le cose, perché il
ragionamento è: uno eventualmente se ridefinisce il protocollo, poi nella definizione del
protocollo metterà una serie di cose, viene presentato dal Consiglio Comunale, quindi poi anche
andare a mettere troppi paletti nella presentazione al Consiglio Comunale, sarà il Consiglio
Comunale nel momento in cui viene presentato, che eventualmente darà qualche indicazione ma
comunque il Sindaco dice semplicemente al punto 5 di togliere “senza dover puntare a
investimenti immobiliari indirizzi e quindi necessariamente onerosi” perché di per sé c’è già
scritto “il tutto in funzione di un progetto di valorizzazione ambientale, con interventi di
architettura del paesaggio, non solo ma poi dopo l’estensore scrive “per quanto al reperimento
del risorse” quindi già mette un reperimento delle risorse, quindi fermarsi lì perché tanto il punto
4 dove ci dice “presentazione da parte della Giunta Comunale e/o della società Lido di Riva del
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Garda, in Consiglio Comunale del progetto dell’intervento pubblico – privato, sarà quella la sede
dove eventualmente uno mette un ulteriore paletto e dice “quell’intervento è troppo oneroso”
sennò qual è che è oneroso o non è oneroso? In fondo non cambia molto, è semplicemente non
andare a mettere delle cose… necessariamente oneroso lo vedremo in quel momento lì,
considereremo in quel momento se 100 Euro, mille Euro a seconda del progetto saranno
eccessivamente onerosi o no, questo era il senso e basta.
In fondo chiede solo nell’1 di cancellare “entro fine maggio” ma trasformarlo “entro il 2014”
quindi via “fine maggio” e mettere l’articolo “il” e nel quinto comma del dispositivo cancellare
l’ultima riga in mezzo, cioè mettere il punto A “con interventi di architettura del paesaggio”
l’estensore sono stato chiaro? Estensore ed i proponenti certo, il Sindaco ha fatto un discorso più
vasto e complesso, ma poi nella sostanza questo è il quanto, senza fare l’interpretazione delle
parole del Sindaco mi limito semplicemente a dire i due passaggi che sono l’articolo “il” e il
cancellazione del… fondamentalmente c’è poco perché poi non è che cambia molto, ma per
cercare di dare anche un senso… chi è che non ha fatto tra l’altro il secondo intervento? Tutti
quelli che non hanno fatto il secondo intervento allora… hanno fatto il secondo intervento
Matteotti Pietro, però Matteotti Pietro qualcosina fino che è l’estensore di solito qualcosa… il
Consigliere Zambotti, Santoni, Bazzanella, Benini Luca, Beneamati, Pederzolli, Modena, Paolo
Matteotti, Chincarini, De Pascalis e Bacchin.
Volete che sospendiamo? Possiamo sospendere 5 minuti così ci parliamo e vediamo di, 10
minuti di sospensione? Sospendo 10 minuti.
^^^^^^^^^^
ore 19.17: sospensione dei lavori
^^^^^^^^^^
ore 19.48: ripresa dei lavori
^^^^^^^^^^
Presidente Accorsi
Riprendiamo, chiaramente parlo con Pietro perché è l’estensore, ma quando mi riferisco a lui mi
riferisco a tutti i firmatari, quello è palese! Basta semplicemente dire: non c’è l’accordo, finito
così non perdiamo altro tempo, dire che non c’è l’accordo tra i 10 e la teniamo così com’è!
Il Sindaco aveva fatto una proposta secondo me piccola, però ho sentito alcuni che dicevano che
invece è una richiesta che cambia la mozione, allora basta dire di no e è finito l’argomento!
Consigliere Matteotti Pietro
A forza di discutere con 10 persone più gli altri 5 che sono intervenuti giustamente perché l’idea
è quella di ottenere il maggiore consenso possibile, un’ipotesi per venire incontro alle richieste
del Sindaco è questa, parlo degli impegni, del dispositivo della mozione, premettendo che
ovviamente se qualche commissario dopo averla sentita questa versione che dovrebbe essere
quella che qualche commissario, qualcuno dei 10 proponenti non fosse d’accordo lo dica perché
allora andiamo avanti con il testo iniziale, perché l’accordo o c’è o non c’è.
Premesso che in caso contrario il testo da mettere in votazione per noi rimane quello depositato e
che ho letto l’altro giorno, al punto 1, una delle richieste era quella di modificare la data, noi
abbiamo modificato la data, però ne abbiamo inserita una al punto 2, il punto 1 diventerebbe così
“demolizione dei volumi fatiscenti di cui è prevista dal Pfg 17 la demolizione o la possibile
demolizione, a seguito di presentazione di specifica Scia, entro maggio 2014 con conseguente
messa in sicurezza dell’area, entro il 2014 quindi è solo la Scia deve essere naturalmente
corredata dei documenti necessari, che deve essere depositata prima dell’estate.
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Quindi abbiamo modificato in questo senso. Al punto 2, siccome una volta depositata la Scia e la
data per il deposito della Scia è maggio 2014, è stata inserita la data che la cessione gratuita dei
famosi 15 mila metri previsti dal piano della fascia lago, cessione gratuita al comune, per
l’allargamento della spiaggia, della passeggiata, avvenga entro fine maggio 2014, perché per fare
quello bisogna che ci sia depositata la Scia, quindi contestualmente al deposito della Scia ci deve
essere la definizione della pratica davanti al notaio, a noi non interessa, della cessione dei 15
mila metri che non c’entrano niente con il punto 5 della mozione, come ho spiegato l’altro
giorno, il punto 5 è in più.
Il punto 5 dove è stata richiesta anche lì una modifica, noi l’abbiamo fatta in questo senso che
dovrebbe mettere d’accordo tutti, anche i proponenti, vediamo se sono, alcuni li abbiamo sentiti
al volo, altri magari se esprimono il parere siamo più contenti, ma comunque il tutto, siamo
nell’ultimo capoverso dell’Art. 5 “il tutto in funzione di un progetto di valorizzazione
ambientale, con interventi di architettura del paesaggio - e qui è stato inserito – compatibili con
quanto espresso ai punti precedenti” si intende soprattutto il punto 3 dove sono descritti alcuni
interventi, quindi compatibili con quanto espresso ai punti precedenti, l’ultimo capoverso va tra
parentesi, senza dover puntare a una specifica di cosa si dovrebbe fare, è chiaro che se l’area va
al comune secondo i dispositivi di legge previsti dalle ultime variazioni della legge, non occorre
più puntare a investimenti immobiliari redditizi e quindi necessariamente onerosi perché l’area ci
arriverebbe con un investimento molto, molto più contenuto, se non pari a 0!
Quindi queste sarebbero le modifiche, naturalmente come prevede il regolamento d’aula se i
commissari, almeno i 10 firmatari della prima versione sono d’accordo, questo è il testo che
andrebbe in votazione, se non sono d’accordo allora lo dicano perché allora rimane il testo che è
stato depositato lunedì!
Presidente Accorsi
C’è qualcuno che non è d’accordo che così facciamo prima, alzi la mano così portiamo prima
direttamente il testo così come era prima, siete tutti d’accordo sulle modifiche? Lei non è,
parliamo dei proponenti chiaramente perché quelli che non sono proponenti chiaramente dopo
faranno la dichiarazione di voto! Nel senso che Consigliere Santoni poi sarà la dichiarazione di
voto, quello chiaramente, ma qua l’ok doveva esserci da parte dei proponenti, perché chi non è
proponente… c’è l’ok? Mi sembra che… chiedo al Consigliere se può metterci una firma, se ce
lo fa avere qua al tavolo.
Poi ricordo a coloro che non sono già intervenuti, se vogliono intervenire possono prenotarsi.
Va in votazione il testo modificato, adesso lo leggo siamo in dichiarazione di voto, poi i
consiglieri che vorranno fare la dichiarazione di voto la faranno.
Al comma 1, nel dispositivo “demolizione dei volumi fatiscenti di cui è prevista la demolizione o
la possibile demolizione a seguito di presentazione di specifica Scia entro maggio 2014 con
conseguente messa in sicurezza dell’area entro il 2014”.
Nel punto 2, modifica così “cessione gratuita del comune 15 mila metri così come previsto dal
piano fascia lago, entro fine maggio 2014 per allargamento passeggiata al lago” il 3 e il 4 sono
immodificati. Il 5 nella parte finale, arrivato architettura del paesaggio, viene messo tra parentesi
“senza dover puntare a investimenti immobiliari e edilizi e quindi necessariamente onerosi” e
viene aggiunto “compatibili con quanto espresso nei punti precedenti” sono stato abbastanza
chiaro?
Passiamo alle dichiarazioni di voto.
^^^ Entra il Consigliere Malossini: il numero dei presenti sale a 28. ^^^
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Consigliere Bacchin
Ho sentito il discorso del Sindaco, che dopo avere bocciato tante volte questa mozione, questa
volta si dimostra disponibile, si mostra disponibile e dichiara perché, perché in Provincia, la
Provincia scarica questa patata bollente, la scarica alle sue società, le sue società non hanno
volto, non vengono elette, sono controllate, sono delle scatole cinesi che serve solo per potere e
voti, quindi hanno dentro tutti i direttori, i dirigenti etc. che quando è il momento buono mollano
questa scatola e saltano, quando suona la campana, vanno a finire in Provincia, tra i consiglieri
oppure vanno a Roma, vediamo il caso del Direttore del Pala Congressi che oltre a essere del
Pala Congressi è anche direttore tutt’ora di altre società.
Detto questo il nostro discorso è questo: che se oltre alla Provincia abbiamo anche queste società
che ci devono ostacolare a avere quello che è nostro, cioè quella fascia lago, quella Miralago,
allora è quella di sciogliere tutte le società che siano positive o negative perché ai cittadini non
arriva nessun beneficio, perché? Sapete benissimo che se c’è dell’utile come l’Ags ai cittadini
non va niente, il direttore a noi ci ha detto che non si può abbassare il costo, ma solo alzarlo, per
legge, non so quale legge sia, è sempre contro i cittadini.
Quindi io sono ricco, però vado via con le pezze del culo, non sono molto contento di questo
discorso! Pertanto queste società se sono in passivo, vanno a carico dei cittadini, che non sono
certo i dirigenti che pagano, i dirigenti anzi hanno un altro salto di qualità, a questo punto non c’è
motivo di mantenerle e continuare a mantenerle, parlo come cittadino, non come interessato alla
cosa, l’unica cosa che mi interessava era questa, dopo tanto tempo riuscire a avere questa
proprietà, che deve essere totalmente scorporata da ogni forma eventuale di cosa facciamo poi un
quando abbiamo questa proprietà, questa li cederanno i cittadini, si faranno dei referendum,
avremo dei progetti, può essere anche che rimanga solo parco, come dicevo prima al
Vicesindaco, quindi necessario può metterci becco di come vogliono vivere i nostri concittadini,
se hanno bisogno di piscine, altre cose vedremo, ma saranno loro a decidere e noi non imporli,
come abbiamo imposto la Comunità di Valle, solo gli errori che poi li paghiamo e sono cose
costose e roviniamo anche il territorio.
Detto questo accetto con le modifiche, accetto questa mozione così sperando che vada a buon
fine o sia un’altra tiritera per parlarne poi in futuro!
Consigliere Santoni
Innanzitutto ringrazio il Sindaco perché ha dato delle risposte veramente esaudienti, ringrazio
quello che ha detto il Consigliere Modena la volta scorsa, ho apprezzato molto quello che ha
detto riguardo al Patt provinciale. Ieri ho avuto un colloquio a livello provinciale del Patt anche
perché visto il passaggio di Mauro Pederzolli, firmatario della mozione, per noi era un impegno
superiore a quello che noi avevamo motivato all’inizio, visti i famosi 15 mila metri quadrati che
Pietro Matteotti Consigliere continua a proporre che è una cosa che verrà data sicuramente, visto
che i lavori inizieranno l’anno prossimo e visto che quello che avete proposto non è così poi
fantapolitica, si potrebbe iniziare a parlarne, senza scendere nel particolare perché Cimuti con
potrà scendere, però vi posso dire che il voto del Patt a questo punto è favorevole.
Consigliere Matteotti Pietro
Le modifiche in qualche modo sono modifiche per modo di dire, non è stato modificato niente,
comunque le abbiamo fatte, le abbiamo accettate, dove è il problema? Non sono d’accordo, lo
dico con molta tranquillità anche se i due consiglieri che ho a fianco continuano a insistere di
andare giù morbido di qua, morbido di là, non sono d’accordo su quanto, poi ognuno può avere i
suoi pareri, può avere i pareri più o meno ferrati nei campi dove ovviamente è maggiore ferrato,
però non sono d’accordo che il concetto espresso dal Sindaco, per quanto riguarda ovviamente
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l’Art. 5 sia quello che lui ha riconosciuto, perché valorizzazione patrimoniale, a quello che
risulta a noi, può anche voler dire “cessione gratuita del bene” magari non di questo bene, di altri
beni, quindi non è un problema di dire: vale 100, lo vendo a 110, comunque recupero 10, senza
la valorizzazione quel bene vale 100, non è così, perché altrimenti torneremo a una, allora il bene
è stato sottostimato 28 milioni, poi si scende a 26, ce ne domandano 28 vuole dire chiudere.
È per quello che i primi due punti della mozione, il punto 1 e il punto 2 e vi ho già spiegato che è
una mozione che va in più tempi, i primi due interventi ovviamente è la prima fase,
presentazione della Scia, demolizione dei volumi fatiscenti, c’è scritto pari, pari, con
l’attivazione della Scia, automaticamente come ha riconosciuto e di questo sono assolutamente
contento, come ha appena riconosciuto anche il Consigliere del Patt che ha parlato ai livelli
superiori dove noi ovviamente non possiamo arrivare, però gli hanno garantito che la cessione
dell’area è fuori discussione, d’altronde è nelle carte!
A me non interessa, Signor Sindaco, glielo dico con il cuore in mano, se comunque questo diritto
che scade nel febbraio 2017 poi ci sono 90 giorni di tempo in cui il Comune potrebbe attivare
una procedura per portare a casa i 15 mila, non mi interessa, facciamolo adesso, portiamolo a
casa e quei 15 mila sono del Comune di Riva del Garda, dove non c’entra né la Lido, né la
Patrimonio, attenzione nella Lido c’è la Patrimonio, quindi portiamolo a casa come il Comune di
Riva e il concorso di idee, anche quello non è in contrasto, l’ho già spiegato lunedì, non c’è
niente in contrasto qua perché è stata studiata, limata, da gennaio, poi è stata presentata a Pasqua,
poi a settembre, è venuto fuori quel discorso sulle società che adesso vado a puntualizzare al volo
e così ho finito e l’abbiamo inserito e è giusto averlo fatto.
Il punto 6 ovviamente dice: se passa la mozione, mi sembra che il clima sia in quell’ottica, per
fortuna indipendentemente da maggioranza o da minoranza, da schieramenti, da forze, i rivani
vogliono la Miralago? E se fossi il Sindaco domani mattina tomorrow morning prendo il
Presidente della Lido che è nella mia società e sai cosa faccio Consigliere Morghen? Lo prendo e
gli dico: questa è la mozione, te la do in anteprima, tanto la leggerà sul giornale tra un giorno e
qua c’è scritto “procedi con la Scia” la Scia, ne discutevamo prima quando si trattava di
modificare o meno la data, la Scia è una cosa molto semplice! Di tutti quegli edifici, sono 10,
prendo il più piccolo, presento una Scia di demolizione e quella a tutti gli effetti è il titolo
edilizio, qua ci sono fior, fiori di avvocati, ormai non si fanno più progetti, sono gli avvocati che
comandano!
La Scia in senso buono, a quel punto mi dà la possibilità di chiedere i 15 mila, i 15 mila non è un
regalo del Signor Rossi che in questo caso è diventato Presidente della Provincia, è un fatto
urbanistico, previsto dai piani e è automatica, volente o volente, a me non interessa niente! Non è
neanche vero, mi dispiace dirlo, che per fare questa Scia bisogna fare una variazione di, un
aumento di capitale, tutte frasi del genere, avete appena fatto un intervento che è costato 150 mila
Euro per sistemare le piante, la recinzione etc., ma scusa, dove è il problema? Leggetevi l’ultimo
comma che noi non abbiamo tolto per ovvi motivi “tali investimenti costituiranno a tutti gli
effetti un’anticipazione del comune” il comune li anticipa i soldi, nella variazione del bilancio
tutti i soldi che ha il Comune di Riva e che magari non spende perché non investe li mette lì, ma
un modestissimo intervento, monta un prefabbricato, fa una qualsiasi roba, demolisce un pezzo
di edificio, attiva la procedura e porta a casa i 15 mila.
Il concorso di idee del famoso Presidente viene dopo, lo presenta tra un anno, tra 6 mesi, tra due
anni, deve tenere conto, com’è stato inserito anche nella modifica leggera del testo di quanto
espresso al punto 3, poi deve essere approvato dal Consiglio Comunale, i 30 consiglieri quando
verrà il Presidente dice: ha vinto l’arch. Piccinini di Milano, quando viene con questo concorso,
se noi i 30 consiglieri dicono: non ci piace, vota contro quel progetto si ferma!
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Consigliere Benini Luca
Il gruppo del PD voterà favorevolmente la mozione condividendone lo spirito, lo spirito politico,
certamente sulle modifiche che sono state apportate magari non c’è una completa soddisfazione,
perché torno a ripetere, i punti, la mozione che è sintetica, fin troppo sintetica, tocca delle
questioni abbastanza delicate che ho già sollevato nel precedente intervento.
Quindi il voto è favorevole, tenendo conto tuttavia con alcune precisazioni che intendo fare: 1)
rimane secondo me una parziale contraddizione, incompatibilità sui punti 3 e 4 da intendersi a
questo punto che ci attendiamo un progetto della Lido che poi questo Consiglio Comunale
valuterà a tutti gli effetti se essere di gradimento, se ha una sostenibilità economica, una
fattibilità, che questo progetto deve ovviamente rimanere entro i limiti dettati dal Piano attuativo,
del fatto che ci sono delle questioni che la mozione ha posto, quello della cessione gratuita di cui
il proponente ha parlato, sulla quale ritengo, almeno io personalmente, che dovranno essere fatti
degli approfondimenti sotto il profilo della fattibilità anche giuridica. Mi permetto infine di
osservare come al punto 5, ridefinizione al protocollo di intesa, sarebbe stata opportuna una
precisazione che ho detto, espresso più volte, che il protocollo d’intesa debba vedersi modificato,
eventualmente con riguardo al tema della Miralago, ma evidentemente il protocollo tocca altri
punti che spero, invece, non siano oggetto di modificazioni perché credo che ci siano già in atto e
sia già stato portato avanti in prospettiva di attuazione di alcuni punti.
Consigliere Modena
Volevo sottolineare una volta tanto positivamente quello che si è sentito stasera, tenete presente
che il Consigliere Santoni, l’altra sera, era partito sparato in inizio di seduta dicendo: non sono
d’accordo. Santoni ha dimostrato questa volta che è stato un attento amministratore perché ha
ascoltato quello che si è svolto nel corso del Consiglio Comunale, è andato a parlare con chi
doveva parlare, si è consultato e è venuto con la dichiarazione di stasera, quindi tanto di cappello
perché questo può diventare, rispetto all’andamento futuro, una chiave importante! Perché un
consigliere che riesce a ravvedersi di quello che ha detto e fare una dichiarazione del genere, gli
levo tanto di cappello, anche se qualche volta rompe, vuole insegnare l’educazione!
Riguardo poi a quello che mi verrebbe da dire, ovviamente votiamo questa mozione perché
l’abbiamo presentata, tutti sottolineato, un paio di sottolineature vorrei farle anche io, sperando
di non rompere la cristalleria, cercando di essere il più soft possibile perché per esempio non
sono perfettamente in linea con Benini quando dice: non tocchiamo il resto dell’intesa, dico: è
chiaro, non andiamo a fermare cose che sono già in corso, però se si tratta di trovare qualche altra
forma di ragionamento, anche perché mi rifaccio un po’ all’intervento del Sindaco, e al discorso
del patrimonio, tutti hanno ragione evidentemente quando parlano, però attenzione, ricordo per
averla vissuta in prima persona, quando da commissario ho ceduto alla Lido tutta quella parte che
riguardava Palazzo dei Congressi, la spiaggia degli Olivi etc., in quei tempi i metri di valutazione
erano molto diversi dai metri di valutazione che sono venuti dopo, perché se quei valori fossero
stati dati, com’è stato dato il valore alla Miralago, evidentemente saremo qui a fare ragionamenti
completamente diversi perché ci troviamo a rapportare entità simili o forse migliori a valutazioni
decisamente diverse.
Quindi è il discorso della torta che facevo l’altro giorno, attenzione nella torta le fette devono
essere uguali per tutti, ecco perché ho visto nell’intervento di Santoni la possibilità di riuscire a
avere degli interlocutori con cui andare a parlare. Sottolineo poi e chiudo perché tanto le due
cose che ho già detto ma che anche stasera sono un po’, necessario vuole togliere niente alla
Lido, è chiaro che però riteniamo che la Lido sia il nostro braccio operativo e quindi le linee le
detta il Consiglio Comunale e i progetti poi li appoggerà il Consiglio Comunale. Riteniamo già
detto da tutti, che una parte possa essere realizzata subito, perché una prima parte non richiede
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esborsi in denaro.
Consigliere Bazzanella
Anche il Gruppo consiliare l’Altra Riva voterà questa mozione, vorremmo sottolineare la
mancanza sia dell’altra sera che stasera, ma anche nelle volte precedenti quando si è parlato di
questo argomento, la mancanza di Tanas in sala, secondo noi la dice un po’ lunga, non ci sembra
un atteggiamento buono, quello del non avere interesse verso ciò che si discute all’interno del
Consiglio Comunale, quando si è coinvolti in prima persona.
Quindi vorremmo sottolineare anche noi che comunque le linee saranno dettate, devono essere
dettate dal Consiglio Comunale e è bene che se ne prenda atto, ci auguriamo in ogni caso che
questo luogo torni a essere e continui a essere dei rivani e soprattutto che in questo luogo non
debbano essere costruite, edificate o quant’altro, cattedrali nel deserto, che dire cattedrali del
deserto in quel luogo fa un po’ specie, allora diciamo “cattedrali in un pezzo di paradiso”.
Consigliere Chincarini
Il voto del gruppo Bene Comune è ovviamente favorevole e vorrei solo aggiungere brevemente
che personalmente mi dichiaro contenta che su una situazione così delicata che per tanto tempo
ha avuto parecchi scontri nell’iter della storia politica rivana, si sia finalmente arrivati a un
momento di dialogo tra opposizione e maggioranza che credo abbia segnato un momento
qualificante e costruttivo del nostro fare politica.
Consigliere Zambotti
Ho ascoltato con attenzione l’intervento di Modena e ho capito bene quello che voleva dire,
comunque dico che il Patt di fatto era costretto a cambiare idea, il capogruppo perché c’erano due
firmatari su tre, insomma penso che non poteva fare diversamente.
Dopo altri discorsi che si possono intravedere, vedremo. Per quanto riguarda Tanas sono
d’accordo, però Tanas è un uomo Upt, credo che l’Upt lo abbia contattato in questi giorni, spero
almeno che l’abbia detto di venire, il fatto che non sia venuto neanche stasera, secondo me è
gravissimo! Lui butta fuori un articolo il lunedì, in cui dice: voi non contate niente, intanto il
concorso di idee lo faccio io, poi vedremo con il concorso di idee come la mettiamo perché
ragazzi noi stiamo qui, parliamo, facciamo le mozioni 3 volte, il fatto che stasera non ci sia il
Presidente della Lido secondo me è gravissimo e lo dico all’Upt, perché questo vuole dire che
non gliene frega niente di quello che esce stasera, state attenti, vedrete che le cose andranno così
al 2014, dopo nel 2015 finisce la legislatura perché ormai pare che arrivi al 2015 quindi non so se
stasera andremo a votare un documento risolutivo, comincio a avere molti, molti dubbi!
Le perplessità che ha espresso il capogruppo del PD, le esprimo, anche io ho molte perplessità su
questo documento, nel senso che a me, posso votare questo documento perché è un primo
passaggio, perché quello che mi interessa è che tutta quell’area, non solo quell’area diventi
un’area sostanzialmente verde, con piccoli interventi a favore, sostanzialmente, della comunità
rivana, che poi per l’amor del cielo potrebbero giustamente avere un riverbero turistico, ci
mancherebbe altro, ma prima di tutto devono andare a soddisfare quelle che sono le esigenze
della comunità rivana che sono chiare!
Per cui questo, per quanto mi riguarda, la perplessità è solo un primo passo, perché quello che
voglio io e qui ci vuole la volontà politica è chiaro, perché ribadisco è la volontà politica che
conta, quindi sappiamo che la Lido è sostanzialmente partecipata dal Comune, il fatto che non ci
sia qui il Presidente è una volontà politica che va quasi a cozzare con quello che stiamo dicendo
stasera, pensateci bene a questa cosa!
Mi ricordo all’altra situazione in cui avevo richiesto, mi chiedevo perché il Presidente della Lido
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non era presente, poi casualmente ho guardato un Tg regionale, quella sera si svolgeva una
riunione dell’Upt e c’era, quindi non era qui ma era lì, per cui non è qui purtroppo che si
prendono le decisioni, comunque lasciamo perdere.
Voterò a favore però con molte riserve nel senso che spero che questo sia solo l’inizio per un
processo un po’ più largo, che permetta alla comunità rivana, non è questione di opposizione,
qualcuno ha detto “finalmente c’è stato un incontro tra opposizione e maggioranza” su questo
punto non c’è problema di opposizione e di maggioranza, su questo punto è solo affermare
quello che i cittadini rivani vogliono, purtroppo finora alcune parti della maggioranza non
volevano collimarsi con il bisogno di cittadini rivani, finalmente l’ha capita, speriamo che la
capiscano anche su altre cose!
Consigliere Matteotti Paolo
Questo argomento se è approvato potrebbe anche avere, nonostante le giuste riserve del
Consigliere Zambotti anche effetti sorprendenti nel futuro, perché potrebbe bloccare comunque
per sempre idee speculative sull’area che ci sono state, quindi sarebbe già un risultato enorme,
potrebbe fare in modo che entro l’anno si possa acquisire, almeno pro tempore, la cessione da
parte della Lido al Comune di 15 mila metri con il distratto della Scia e l’abbattimento di alcuna
parte di questi volumi, questo sarebbe già un grande risultato, speriamo, dipende dall’impegno
che ci metterà a questo punto l’amministrazione su un documento che comunque la impegna. A
dire la verità poteva anche farsi vedere il Vicepresidente della comunità perché qui vengono dette
delle cose che come ha detto il Sindaco che è sempre molto chiaro e preciso, la comunità opera a
un livello, gerarchicamente superiore e entra nel merito, però comunque il livello del piano
territoriale per un Presidente, sapere un po’, il Consiglio Comunale massima espressione della
comunità, cosa dice su un’area così importante anche vista la scadenza del piano attuativo,
poteva essere una cosa interessante.
In ogni caso il documento c’è adesso, è un documento che verrà prodotto loro, il 5 dicembre ci
verrà presentata una bozza, è chiaro che quello che abbiamo presentato lì, dovrebbe essere, se c’è
scritto qualcosa di diverso sulle aree vaste, comunque questo deve essere armonizzato con
quanto dice adesso il Consigliere comunale sul futuro dell’area che qui ha precisato con qualche
attenzione. Sostengo, me l’hanno detto tutti che questo documento, quello che è scritto qui, che
poi rispecchia come ho già detto quello che il Presidente Tanas ha detto a marzo sul futuro
dell’area, descritto per bene, raccogliendo quello che mi pare sia stato per prima mia idea di farci
anche qualcosa che riguarda l’arrampicata, è descritto lì, ha detto Tanas è ripreso qua e è
armonizzabile benissimo con quanto c’è nel piano Cecchetto, non ha bisogno di essere stravolto
e quindi va bene così!
Rimangono chiaramente delle cose complicate da definire, il punto 5 è tutto da vedere, perché
può anche darsi che la risposta sia negativa, allora non è che dico: ci rivolgeremo ai nostri
rappresentanti politici, ma può darsi che qualcuno ci dia una mano a risolvere un problema che
per noi potrebbe essere oneroso, visto che comunque noi pensiamo che quelle aree, Miralago e
successivamente anche l’area Cattoi siano strategiche per il futuro di Riva, del Miralago stiamo
parlando adesso, se la risposta al punto 5 dovesse essere negativa, l’ho già detto, lo dico qua,
chiaramente bisogna interrogarsi su cosa conviene fare a noi in relazione alle nostre altre
proprietà immobiliari, se c’è bisogno di fare dei concambi sarà il caso di farli e ho già indicato in
altre sedi cosa secondo me potrebbe essere, perché quell’area rispetto a altre aree, patrimonio
immobiliari, potrebbe essere strategica nei confronti di altri patrimoni e vale la pena studiare,
comunque sistema se il punto 5 del dispositivo non potesse sortire buon fine, di arrivare alla
proprietà piena dell’area il prima possibile e poi l’altro punto importante è la tipologia di
investimento, quanto è scritto qui, di scrivere abbastanza bene tramontata l’ipotesi wellness etc.,
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cosa ci si aspetta, cosa la comunità rivana si aspetta venga fatto lì, quindi il minimo possibile,
armonizzato meglio possibile con l’ambiente gardesano e che dia l’idea di vivere in mezzo
comunque alla natura e non in mezzo a immobili costruiti in zona, quindi siccome ci ho lavorato
io a 4 mani, ci abbiamo lavorato in tanti, chiaramente l’estensore potrà essere più che soddisfatto,
ma il cambiamento un po’ di prospettiva, la cosa positiva lo ha già rimarcata Modena, quindi
ascoltando la discussione e le osservazioni di tutti, ragionando positivamente, qualcuno ha anche
modificato atteggiamenti e idee e quindi credo che questo possa essere considerato, speriamo
anche per il futuro, un momento positivo di questo Consiglio Comunale.
Presidente Accorsi
Malfer non è stato invitato, però il 5 potrete tutti, visto che c’è questa riunione informale, fare le
comunicazioni che vorrete anche su questo argomento.
Consigliere De Pascalis
Una considerazione personale, al di là del fatto che ho dovuto rilevare anche per la serenità che
aleggia nell’aula consiliare, tutta una serie di espressioni, di affettuosi sensi da parte di qualcuno,
ma che mi pare dover evidentemente evidenziare e che quindi hanno dato proprio questa
immagine di serenità dell’aula su un argomento ormai dibattuto a lungo e tutto quanto, simile
correttezza, mi auguro anche per altri atteggiamenti e per altre cose, comunque una cosa soltanto
mi pare di dover evidenziare ancora di più.
La cosa importante è che finalmente dall’aula esce una decisione condivisa, una decisione
condivisa che forse possibilmente può dare al Sindaco, alla Giunta Comunale quella forza
necessaria che possa portare a una soluzione positiva per tutti quanti. Non dimentichiamo però e
qui lo stiamo un po’ sottacendo, che questo deve essere, come detto anche da parte di qualcun
altro un primo step, perché tutto il resto è di una complessità così evidente, che certamente non
possiamo pensare di avere risolto qualsiasi cosa, quindi la decisione serena è stata assunta, è stata
assunta con una correttezza formale anche piena di buone intenzioni, ma è il primo passo e è un
passo importante semmai sarà raggiunto e tutto quanto il resto, forse, dovrà essere effettivamente
rivisto, ripensato, rimodulato e soprattutto condiviso.
Per questo dico, per quello che mi riguarda ma penso di interpretare, anzi interpreto certamente il
pensiero di Pasulo voteremo a favore, sapendo che è un primo passo che ci vede tutti d’accordo e
che effettivamente possiamo dire alla città: abbiamo condiviso qualcosa che ci ha unito.
Presidente Accorsi
Pongo in votazione.
Constatato che nessun altro Consigliere prende la parola, il Presidente
dichiara chiusa la discussione e mette in votazione la proposta mozione modificata in corso di
seduta.
A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano ed il cui
esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori e che ha conseguito il seguente
risultato:
- Consiglieri presenti ai fini del numero legale : n. 28
- Consiglieri astenuti
: n. 0
- Consiglieri presenti ai fini della votazione : n. 28
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- voti favorevoli n. 28 (Sindaco, Presidente, Leoni, Chincarini, Morghen, Bazzanella, Straffelini,
Giuliani, Benini Luca, Lorenzi Patrick, Benamati, Daves, Matteotti
Paolo, Santoni, Malossini, Benini Matteo, Zambotti, Gaiatto, Lorenzi
Emanuela, Matteotti Pietro, Morandi, Pesarin, Modena, Grazioli,
Pederzolli, De Pascalis, Pasulo, Bacchin)
contrari n. 0
IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA LA MOZIONE n. 139
PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MATTEOTTI PIETRO + 10 CONSIGLIERI
modificata in corso di seduta nel seguente testo:
“””
•
•
•
•
•
•
•
Premesso che nel protocollo d'Intesa tra PAT e Comune di Riva del Garda dd aprile
2010, era prevista espressamente la cessione al Comune di Riva del Compendio
Miralago;
Premesso che il nuovo protocollo d’intesa (2011) può sembrare peggiorativo rispetto al
primo, in quanto non si prevedeva più la cessione, ma solo un diritto di superficie al
2050 che pesa ogni anno sul bilancio per 186.795 euro;
Ribadito come in ogni caso i 15000 mq di terreno fronte lago, sono previsti in cessione
gratuita al Comune per ampliamento spiaggia pubblica, come indicato nel PFG 17 Piano fascia lago e come indicato nelle relative NTA art. 25;
Visto che l'area denominata “Miralago”, oggetto negli anni di ampia discussione in
Consiglio Comunale, tra i cittadini e tra gli operatori economici, è un’area strategica di
vitale importanza per la città e il suo sviluppo sociale ed economico;
Viste le possibili riflessioni che ci possono fornire le Terme di Merano, realizzate negli
anni '90 ed ancora indebitate per circa 25,5 milioni nonostante la vendita dell'Hotel
Terme e nonostante la Provincia di Bolzano abbia contribuito anche quest'anno con 2,5
milioni per ridurre gli interessi passivi, riflessioni che ci portano a pensare che
investimenti di questo tipo (62 dei 132 milioni totali solo per le Terme), nonostante le
presenze di cui può disporre Merano, non riescono ad avere un ritorno economico;
Visto inoltre che la Commissione "Società Partecipate", con propria Relazione redatta
nel 2011, per vari motivi suggerisce la riduzione del numero delle società facenti capo al
Comune (pare perciò illogica l'eventuale costituzione di nuova società per la gestione di
quanto potrebbe essere realizzato sull'area Miralago);
Visto inoltre quanto già esposto in merito all'Amministrazione durante la sessione di
bilancio 2013 e visto l'ODG con il quale si chiedeva l'impegno dell'Amministrazione a
realizzare un parco usufruibile attraverso la demolizione degli edifici pericolanti;
Premesso quanto sopra e considerata l'importanza strategica di ampliare la spiaggia e la zona
a lago sia in termini di proprietà che di fruibilità, il Consiglio Comunale
IMPEGNA
il Sindaco e la Giunta comunale a perseguire, un progetto di utilizzo dell‘area che preveda da
subito:
Verbale 28. 11. 13
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1. Demolizione dei volumi fatiscenti di cui è prevista dal PFG 17 la demolizione o la
possibile demolizione, a seguito di presentazione di specifica S.C.I.A. entro maggio 2014
con conseguente messa in sicurezza dell'area entro il 2014.
2. Cessione gratuita al Comune dei 15.000 mq così come previsto dal Piano Fascia Lago
(PFG 17, in scadenza a febbraio 2017) per allargamento spiaggia e passeggiata a lago
entro fine maggio 2014.
3. Recupero della superficie a parco con interventi di architettura del paesaggio (ad
esempio specchi d'acqua in un'area orientata al rispetto e alla valorizzazione delle
biodiversità tipiche del microclima alto gardesano). Apertura definitiva a residenti e
ospiti di tutto il compendio. Predisposizione di attrezzature (arrampicata libera, giochi
bambini, aree relax, ecc). Realizzazione di punto di ristoro secondo i canoni della
bioedilizia (bar, ristorante ecc), predisposizione di gazebo e area pavimentata per
organizzazione di eventi a carattere sportivo o ricreativo.
4. Presentazione, da parte della giunta e/o della "LIDO di Riva del Garda S.r.l.” in C.C.
del progetto di intervento pubblico o privato per utilizzo del compendio e conseguente
espressione di formale parere da parte del Consiglio (gli interventi potranno essere
previsti per stralci funzionali).
5. Ridefinizione del protocollo d'intesa di riferimento, alla luce delle nuove disposizioni
previste dall'art. 14 della L.P. 10 febbraio 2005 n. 1, punto 1 bis 1. dd. 3 agosto 2012,
che prevede che la “Patrimonio del Trentino s.p.a.” possa disporre direttamente, sulla
base di una delibera della giunta provinciale, la cessione a favore dei Comuni di beni
immobili di interesse anche prescindendo dall'obiettivo della valorizzazione economica
del bene. Ferma restando una necessaria verifica dell'interpretazione dell'ultimo comma
dell'Art. 1 bis 1 e una puntuale verifica della casistica preesistente nell'applicazione
della norma in essere. Il tutto in funzione di un progetto di valorizzazione ambientale con
interventi di architettura del paesaggio compatibili con quanto espresso nei punti
precedenti (senza dover puntare a investimenti immobiliari redditizi e quindi
necessariamente onerosi).
6. Trasmissione della presente mozione a tutti gli Enti interessati, in particolare al
Presidente Giunta Provinciale, al Presidente Comunità di Valle, Società Patrimonio del
Trentino s.p.a., Società Lido di Riva.
Per quanto al reperimento delle risorse: essendo un’opera chiaramente strategica e prioritaria,
che dà lustro alla città, che ne aumenta la vivibilità, che è da esempio, che è una speranza per le
nuove generazioni, che salvaguarda e recupera l'ambiente, che garantisce uno sviluppo
sostenibile, che crea risorse, che genera indotto, che offre nuove opportunità di lavoro, che
riqualifica un’area degradata, che dà un impulso ad attività sportive e sociali, si reperiscono le
risorse con l'assestamento di bilancio o se necessario rinviando spese meno prioritarie.
Tali investimenti sull’area Miralago, costituiranno a tutti gli effetti un'anticipazione da parte del
Comune della sua quota spettante in relazione a futuri interventi di valorizzazione.
“””
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/
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Presidente Accorsi
Vi chiederei, vista l’ora e vista la necessità, di portare in discussione l’approvazione della
variazione di bilancio e anche chiaramente il punto di riconoscimento di ricettività del debito
fuori bilancio, perché questi sono due punti che dobbiamo trattare entro il 30 novembre, question
time dopo… vi chiederei questa cosa perché è passato un po’ di tempo… vi va bene, nessuno si
oppone? Ne avevamo parlato in Conferenza dei Capigruppo perché altrimenti si crea un
problema grosso, bene grazie consiglieri!
Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 4
suppl. 7 dell’ordine del giorno, di cui all’allegato B) al presente verbale.
PUNTO N. 4 suppl. 7: APPROVAZIONE VARIAZIONE N. 2 AL BILANCIO DI
PREVISIONE 2013 E PLURIENNALE 2013-2015
^^^ Entra il Consigliere Trinchieri Benatti. Esce il Consigliere Zambotti: il numero dei presenti
rimane a 28. ^^^
Assessore Brunelli
La variazione di bilancio proposta può sembrare di grande impatto dal punto di vista dei numeri,
ma se letta in ogni singola partita si capisce che riguarda piccole cose e importanti però per poter
concludere l’attività da qui alla fine dell’anno, si tratta di variazioni di parte corrente e adesso
parte straordinaria che trovano il proprio pareggio con l’applicazione in parte di una nuova quota
dell’avanzo di amministrazione, se leggiamo il prospettino nella prima pagina della proposta di
deliberazione depositata in atti, si vede che l’avanzo di amministrazione viene applicato per una
quota di 960/965 mila Euro, di cui 662.965 alla parte in conto capitale, quindi alle spese di
investimento e 298 mila in parte corrente, le nuove maggiori entrate invece sono 1.331.261, le
minori entrate 6.470.000, me maggiori spese 1.873.226 e le minori spese 6.051.000.
Le cifre che possono sembrare molto importanti sono quelle che si assestano su 6 milioni di
Euro, ma in realtà si tratta di eliminare i capitoli che erano stati previsti per consentire
l’investimento di investimenti di cassa, ma essendo andata deserta la gara, in pronti contro
termine, indetta a giugno, non ha senso tenere in entrata e in uscita una partita che come vedete si
compensa, inoltre i 470 mila Euro come minore entrata che è l’altra cifra più grossa di quelle che
abbiamo in esame stasera, riguarda una ricontabilizzazione della Tares che viene tolta dalla
risorsa dove è assegnata adesso, quindi è un assestamento contabile, non di maggiori tasse, ma di
contabilizzazione diversa e viene compensata con il fondo perequativo.
Per andare nel dettaglio, questo è spiegato anche alla pag. 4 del provvedimento, non sono dovute
… l’entrata e l’uscita relativa alla Tares non è dovuta a variazioni del tributo, ma sono
conseguenza della nuova modalità di contabilizzazione delle sposte di bilancio. Con la circolare
della Pat 18/2013 viene modificata la risorsa in entrata dove collocare il tributo e viene disposto
di prevedere a bilancio la spesa per il riversamento della maggiorazione dovuta allo Stato e il
contestuale aumento di pari importo del fondo perequativo. Quindi vedete che se togliamo i 6
milioni in entrata e in uscita per l’investimento in pronti contro termine delle residenze di cassa e
i 400 mila Euro e passa della Tares si allinea nell’ordine del milione di Euro le variazioni in
entrata e in uscita. Per andare nel dettaglio per quanto riguarda le maggiori entrate correnti, non
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le leggerei, a meno che non siate interessate a avere proprio il dettaglio ma c’è scritto, farei una
riflessione più complessiva sul fatto che per quanto riguarda le maggiori entrate si tratta
principalmente di contributi dalla Regione da altri enti e dalla Pat per quanto riguarda le attività
culturali e la scuola musicale, c’è un contributo Pat in campo ambientale e si tratta del
finanziamento del Paes, poi ci sono altre entrate proprie del Comune, quindi proventi da musei
per 21 mila Euro, Ici anni precedenti per 53 mila e interessi attivi per 58.990, addizionale energia
elettrica per 20 mila, fitti di immobili e aziende per 25 mila, compartecipazione di altri enti alle
spese per attività culturali 12 mila, della Tares vi ho detto e anche dell’applicazione dell’avanzo
di amministrazione per spese una tantum per 298 mila Euro. Le minori entrate, tolto il discorso
già fatto sulla Tares si tratta di incrementare la quota del fondo investimenti minori a
finanziamento di piccole spese che si dovessero realizzare fino al 31 dicembre per 50 mila Euro,
le maggiori entrate Sono 895.880 Euro e sto parlando delle straordinarie, quindi a finanziamento
delle spese di investimento e gli avanzi di amministrazione che vi ho detto prima per 662.965,
una quota del fondo investimenti minori per 54.500 e altri contributi della Pat per la salvaguardia
del territorio e dell’ambiente, si tratta di un lavoro di somma urgenza sul Monte Tombio per
178.415 mila Euro.
Le minori entrate straordinarie le ho dette, si tratta di compensare il capitolo che è stato eliminato
anche nella spesa, per quanto riguarda le spese correnti nette che come sapete sono spese per il
funzionamento dell’ente, la quota principale sono 298 mila Euro e è la posta principale al netto
della spesa per la Tares che ho detto prima, di 298 per restituzione di oneri di urbanizzazione su
interventi non eseguiti dei quali quindi si chiede il rimborso di oneri già versati, consulenze e
incarichi in materia ambientale all’incarico di supporto per il Paes per 16.456, contributi una
tantum a enti e associazioni, si tratta delle manifestazioni natalizie e di un contributo per
l’iniziativa diritti contati di questa estate, 53 mila, contributi alla scuola musicale civica per 25
mila Euro che corrispondono al finanziamento in entrata, sono soldi che la Provincia gira al
comune, perché si tratta del quarto rigo della prima pagina, contributi della Provincia per scuola
musicale di pari importo, attività del museo 18.890, energia elettrica 20 mila, contributi per
accordi in programma in campo culturale sono 5 mila Euro, questa è una collaborazione con il
Comune di Nago Torbole per l’esecuzione attraverso il Mag, una mostra su Scipio Sighele il
fondo per la riorganizzazione e efficienza gestionale Foreg 25 mila Euro, si tratta del fondo per il
miglioramento dell’efficienza dei servizi che viene, l’ex fondo di produttività che viene ripartito
ai dipendenti, il fondo di riserva corrisponde ai 45 mila Euro che avevamo detto prima, la nuova
modalità di contabilizzazione della Tares ve l’ho detta e è un giro interno.
Per quanto riguarda le maggiori spese di investimento, ve le elenco brevemente, poi a
disposizione l’Assessore Zanoni per entrare eventualmente nel dettaglio dei singoli interventi,
sono manutenzioni straordinarie per 489 mila Euro, interventi presso l’area attrezzata per il
conferimento dei rifiuti derivanti da pulizia spazi pubblici e cestini per 25 mila Euro, un nuovo
servizio igienico autopulente nella fascia lago tra punto Lido e sabbioni per 50 mila Euro,
attrezzature informatiche 3 mila, contributi per interventi straordinari sul patrimonio comunale
da parte di enti gestori comodatari, sono 140 mila Euro, spese di progettazione 15 mila Euro,
strutture e attrezzature espositive e campagne fotografiche del museo civico 1380, contributi
straordinari a enti, associazioni per spese di investimento 6500 Euro, sistemazione vie, strade,
piazze cittadine per 50 mila, stesso importo per rifacimento muri a sostegno della viabilità,
interventi in favore di attività commerciali, 25 mila Euro, interventi di riqualificazione aree
verdi, parchi e giardini 37 mila Euro, interventi di riqualificazione ambientale 55 mila Euro.
In chiusura, poi va beh, ci sono degli altri dati su come viene raggiunto… Dimenticavo, le minori
spese straordinarie al netto dei 6 milioni di Euro che diceva prima per investimento di eccedenze
di cassa, l’abbiamo tolto in entrata e lo togliamo in spesa, c’è la spesa di 50 mila Euro per il
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rifacimento dei muri antichi e di mille Euro per spese tecniche. C’è poi uno specchietto che
dimostra che le presenti variazioni rispettano l’equilibrio economico, quindi l’equilibrio di parte
corrente, poi c’è, sempre l’esposizione dettagliata dell’avanzo applicato a seguito della presente
variazione sul bilancio comunale, alla fine ancora nulle cose volevo specificare, che con la
presente variazione, finora abbiamo parlato di elementi contabili, quindi variazioni in termini
economici, bisognerebbe poi variare il programma generale delle opere pubbliche, come
integrato dalle schede 2 e 3, sapete che il programma generale delle opere pubbliche costituisce
un allegato obbligatorio alla Relazione previsionale e programmatica e deve concordare con i
dati che sono previsti nel Bilancio di Previsione, quindi si varia negli stessi importi, anche il
programma generale delle opere pubbliche, con le schede descrittive depositate in atti e la
Relazione previsionale e programmatica, quindi al di fuori dei termini economici, vi chiedo
anche l’approvazione del testo del deliberato che prevede al programma 3, gestione e validazione
del patrimonio comunale, una variazione alla Relazione previsionale e programmatica,
sostanzialmente per consentire la regolarizzazione mediante procedure espropriative con l’Art.
31, di alcuni tratti di strade comunali, in Via Virgilio, a Pregasina e in Via Negrelli, un’altra
regolarizzazione per scissione alla Pat dal demanio idrico ramo acque, per quanto riguarda gli
interventi di rafforzamento dell’argine idrografico del torrente Albola e alla fine la reciproca
concessione di parte di particelle tra il Comune di Riva del Garda e Patrimonio del Trentino, per
consentire la nuova viabilità di collegamento era la Via Monte Misone e la Strada Provinciale 37
del Monte Tombio.
Ultima cosa, poi sono a disposizione per chiarimenti, vi chiederei di votare l’immediata
esecutività perché il termine ultimo per approvare la variazione di bilancio è fissato per legge al
30 novembre 2011, decorso quel termine non è più possibile riportare il punto in Consiglio
Comunale, ringrazio naturalmente anche io il Dott. Faitelli per il lavoro fatto, sono a
disposizione per chiarimenti.
Consigliera Lorenzi Emanuela
Alcune domande, volevo sapere dopo questa variazione a cosa corrisponde l’avanzo di
amministrazione, dopo avere usato ancora 960 mila Euro, parlavamo prima di dove trovare dei
finanziamenti per fare dei lavori, ma vedo che se si vuole i finanziamenti si trovano qua.
C’è un’addizionale dell’energia elettrica di 20 mila Euro, volevo sapere a cosa si riferiva perché
nel rendiconto dell’anno scorso, proprio a pag. 7 c’è scritto che l’addizionale sul consumo di
energia elettrica è stata abolita dal 2012 c’è sia in entrata che in uscita. Non ho ben capito queste
variazioni di Tares e fondo perequativo perché nelle maggiori entrate c’è due volte, dopo c’è
nelle minori entrate, poi c’è anche nelle spese, se per favore me lo spiegate un po’ più in
dettaglio!
Questi 6 milioni che non sono stati più investiti, prima erano 4 con il rendiconto dell’anno
scorso, volevo sapere come mai è aumentato ulteriormente di 2 milioni. Questa restituzione di
oneri di urbanizzazione, anche questa è una cifra consistente, volevo capire meglio se era dovuta
alla crisi, se è stata fatta una previsione sbagliata, a cosa si riferiva. Poi c’è questo fondo Foreg,
non è una grandissima cifra, però l’anno scorso ho visto che nel patto di stabilità, siccome il patto
di stabilità presentava una cifra minima, volevo capire se aumentando questo fondo che è proprio
nel conteggio del personale, il patto di stabilità è ancora in equilibrio.
Riguardo alle manutenzioni straordinarie, anche qui c’è una cifra molto considerevole 489 mila
Euro, volevo capire un po’ più in dettaglio a cosa si riferiscono.
Assessore Brunelli
Sull’ultima domanda che non mi ero annotata mi sta dicendo l’Assessore Zanoni che risponderà
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lui, cerco di rispondere alle altre.
Sull’avanzo di amministrazione con questo provvedimento viene applicato avanzo di
amministrazione per 3.814.660, di cui 3.408.000 per spese di investimento e 405.995 in parte
corrente. Dal Conto Consuntivo circa perché non ho qui il dato preciso, erano 10.300.000
l’avanzo risultato quindi resta da applicare ancora una quota di 6.500.000 che però magari ci
spiegherà poi dopo il Dott. Faitelli non si può applicare per il rispetto del patto di stabilità, quindi
viene chiesto ai comuni di risparmiare e di non applicare tutto l’avanzo che hanno a disposizione,
su tutto l’anno. Per quanto riguarda l’addizionale dell’energia elettrica, la quota di 20 mila mi
pare, è applicata in variazione relativa all’anno 2011, quindi sono saldi versati adesso su quote
del 2011. Per quanto riguarda la Tares, la trova due volte in entrata perché era sbagliato il codice
della risorsa, la Provincia ha chiarito che va spostato di risorsa e quindi va tolto, sempre
nell’entrata da un codice a un altro, però praticamente è un giro nell’entrata questo per quanto
riguarda il prospetto maggiori entrate correnti, si sposta… comunque sono due codici differenti,
stiamo parlando di un’operazione com’è scritto in deliberazione a pag. 4, che è puramente
contabile, quindi non si tratta, la risorsa è dall’1020095 all’1020100, quindi viene tolta da un
codice e messa in un altro, ecco perché la trovate due volte. Questo per quanto riguarda la parte
dell’entrata.
La Tares poi viene compensata dalla Provincia, questa è una quota che la Provincia detrae dal
fondo perequativo, mi sta specificando meglio il Dott. Faitelli, magari lascio dire a lui, prima
bisognava versare alla Provincia.
Anche qui è una modalità di compensazione che la Provincia praticamente la detrae dal fondo
perequativo. Lascio dire a lui!
Per quanto riguarda i 6 mila Euro, anche questa ve l’ho detto all’inizio che questa variazione più
che altro si tratta anche di sistemare alcune partite di bilancio per arrivare con i conti in ordine
alla fine, perché non si tratta di spendere o di introitare 6 mila Euro, era una posta che in bilancio
era prevista per consentire gli investimenti di cassa, cosa vuole dire? Se il comune voleva
investire 3 milioni di Euro che li aveva in cassa, deve avere all’inizio dell’anno i 3 mila per
investirli la prima volta e i 3 mila per poterli introitare, quindi 3 milioni di Euro per 2 volte sono
6 milioni Euro in entrata e in uscita, quindi anche qua è una partita puramente contabile, siccome
la gara è andata deserta si tolgono perché non si riescono più a fare investimenti da qui al 31
dicembre.
Per quanto riguarda il Foreg, si tratta di un fondo che viene ripartito in fase agli accordi sindacali
e provinciali e agli accordi aziendali interni, al personale in base al raggiungimento degli
obiettivi che vengono prefissati all’inizio dell’anno, non si tratta di ripartire dei soldi, è l’ex
fondo di produttività, è la quota legata alle presenze e agli obiettivi. Spero di essere stata chiara
altrimenti… gli oneri di urbanizzazione quale era la domanda? Sono oneri già versati dai privati
che intendevano chiedere la concessione edilizia per l’effettuazione di alcuni lavori, non
effettuando i lavori hanno diritto a avere la restituzione di quanto già versato, quindi bisogna
rimborsare i privati che non vanno i lavori.
Dott. Faitelli
Con circolare 3 del 21 febbraio, la Provincia aveva dato delle indicazioni su come mettere in
bilancio la Tares, in particolare aveva dato una risorsa diversa e questa è la cosa che ha spiegato
precedentemente l’Assessore, poi anche sul lato dell’entrata e della spesa, aveva detto: non serve
che il comune dopo avere incassato la Tares, la versi alla Provincia, ma la Provincia si trattiene
dall’erogazione del fondo perequativo, quindi nel bilancio iniziale non era prevista l’uscita di
questo versamento della Provincia della maggiorazione Tares, ma era stato ridotto il fondo
perequativo. Con la circolare del 28 ottobre, la Provincia ha cambiato le modalità e ha detto: no,
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ci dovete versare la maggiorazione dei 30 centesimi a metro quadrato e noi contestualmente vi
riaumentiamo il fondo perequativo, quindi queste sono le variazioni che abbiamo portato in
bilancio, è per questo che c’è praticamente 3 volte la variazione della spesa, due per il cambio
delle risorse e uno per l’aumento del fondo perequativo e uno nella spesa per inserire il capitolo
per poter versare questa Tares alla Provincia, comunque non è una maggiorazione del tributo ma
semplicemente una diversa modalità di contabilizzazione, rispetto altra circolare 3 del 21
febbraio, alla circolare 18 di pochi giorni fa del 28 ottobre.
Sindaco Mosaner
È un’unica concessione edilizia, è molto onerosa, sono 298 mila Euro di oneri di urbanizzazione
che sono stati versati circa due anni fa, per realizzare un intervento, non è stato realizzato
l’intervento, sono scaduti i termini per l’inizio lavori, il proprietario, chi ha versato ha chiesto la
restituzione di 298… non sono più, è una, a bilancio avevamo un centinaio di migliaia di Euro
per la restituzione di oneri, è la prima volta che succede, è probabile che magari possa succedere,
quindi l’anno prossimo dovremo stare un po’ attenti nella previsione di alzare il fondo perché
bastano due richieste di restituzione di onere di concessione da 300 mila Euro che rischiamo di
impallare il bilancio praticamente, abbiamo applicato l’avanzo, ma è l’unica cosa che è che non
brutalmente non vengono pagati gli interessi, perché si paga solo la somma capitale versata dal
privato, quindi ha versato 298, ha chiesto 298 e vanno evidentemente restituiti, è un obbligo di
legge la restituzione degli oneri!
Assessore Zanoni
Per quanto riguarda i 489 mila Euro per le manutenzioni straordinarie, sono interventi suddivisi
in alcuni ambiti, 125 mila Euro per interventi sulle manutenzioni sugli immobili comunali, ex
canonica di Campi, il centro del Pernone, piscina comunale, poi Malga Grassi, 125 mila Euro in
parte per rifinanziare il capitolo manutenzione straordinaria piscina per un intervento particolare
della piscina coordinato anche su richiesta del gestore, faremo delle docce sui due ingressi alle
vasche, in sostanza, poi ci sono alcuni interventi per 45 mila Euro per rifinanziare il capitolo che
è destinato alle manutenzioni straordinarie degli impianti di cogenerazione delle centrali
termiche, 55 mila Euro serviranno per rinnovare le reti tecnologiche, soprattutto ramale e
fognario, acquedotto comunale nella parte di Viale Roma che sarà interessato a breve ai lavori di
nuovo arredo urbano.
Poi abbiamo… in sintesi sono queste un po’ le voci che vanno a formare i 489 mila Euro.
Consigliere Pederzolli
Rilevando nella proposta di deliberazione, come ci hanno descritto ampiamente l’Assessore e il
Dott. Faitelli, rilevando che si tratta oggettivamente per una buona parte di questa deliberazione
di spostamenti o comunque di operazioni tecniche di bilancio, il mio intervento vale anche quale
dichiarazione di voto, così non intervengo più, non rilevo motivi per non dare voto favorevole
alla proposta di deliberazione.
Consigliere Matteotti Pietro
Solo due chiarimenti: uno relativo al servizio igienico autopulente, dove è andato, dove viene
installato e dove è previsto in sostanza, 50 mila Euro, ricordo che bastava posizionare questo
servizio sull’area Miralago e potevamo accedere ai famosi 15 mila, perché concessioni per
installarlo e questo era un punto. L’altro è quel famoso 489/490 mila Euro sulle manutenzioni
straordinarie, anche qua, il discorso che faceva prima qualche consigliere, se si vuole i soldi
saltano fuori alla fine dell’anno con l’avanzo di amministrazione, che poi sia passato da 4 a 6 non
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importa, per recuperare poche centinaia di migliaia di Euro, poche relativamente sia chiaro, non
nelle tasche dei cittadini ma all’intero bilancio annuale del comune, un comune che comunque
sta bene, che ha dei beni che a volte non rendono, che a volte non fruttano e che a volte non sono
messi in condizione di rendere, è chiaro che anche qui, 489 mila, ci serve con per le variazioni di
bilancio dell’anno prossimo, perché lo dico molto tranquillamente, non è che la mozione adesso
è approvata 28 a 0 tenendo conto che i due assenti comunque l’avevano sottoscritta, quindi per
noi è un 30 a 0, rimane sulla carta come ha ventilato qualche consigliere, perché non sarà così!
Noi già nel prossimo bilancio, nel bilancio targato 2014, vogliamo vedere questi soldi, questi
investimenti per rendere operativa la mozione che abbiamo approvato, noi non siamo qua a
scherzare, vogliamo che ci sia una cifra che dica: quella cifra sarà la quota parte del comune che
poi la versi alla Lido per o che si faccia dare un comodato per demolire quei capannoni secondo
quello che è indicato nella mozione e per recintare la nuova area al limite dei 15 mila metri
quadrati va benissimo, ma ci devono essere questi soldi.
Per quanto riguarda il bilancio in sé mi sembra fatti che siano solo questioni come ha appena
detto anche il Consigliere Pederzolli, questioni di passaggi, di spostamenti, come ci ha illustrato
anche l’intervento dell’Assessore o del Dottore che ha seguito per il comune questa pratica, mi
sembra che in questo caso siano cose marginali, minimali o comunque sono atti dovuti questi
piccoli spostamenti di soldi. Ma voglio ribadire il concetto che alla fine dell’anno ogni anno è
così, guarda caso rimangono dei soldi, allora mi sarebbe piaciuto che queste variazioni e
naturalmente dovrà succedere con le prossime versioni di bilancio, avessero qualcosa di
strategico, non soltanto una manutenzione straordinaria, se non erro, della piscina, l’ennesima,
ogni anno ce ne sono 3 e sappiamo che ogni 3 mesi c’è qualcosa per la piscina, va benissimo, ma
mi piacerebbe che la prossima volta ci fosse un capitolo “manutenzione straordinaria area
Miralago”.
Consigliere Matteotti Paolo
È semplicemente dichiarare il voto favorevole, leggo anche queste tre righe “bagni chimici del
lungolago, la situazione igienica della scorsa estate era tale da sconsigliare l’utilizzo dei servizi,
non solo per il sovraffollamento, occorre quindi esporne altri automatici, tra l’altro si ripagano,
era indicata anche una localizzazione, questo è esattamente il quarto punto che è stato presentato
dal sottoscritto, dal Consigliere Zucchelli dei 13 punti l’anno scorso, ci si teneva particolarmente
sia il sottoscritto che il Consigliere Zucchelli perché la situazione era veramente difficile,
quest’anno ci sono state le docce sul lungolago e finalmente vedo che questo servizio
autopulente che tanto si ripaga viene collocato, la cosa personalmente mi dà soddisfazione,
quindi voterò a favore.
Sindaco Mosaner
Come avete visto era solamente per due risposte veloci 498 mila Euro di manutenzioni, sono
manutenzioni quasi tutte sul patrimonio, quindi sull’efficienza del patrimonio comunale quindi
penso che sia tenere in efficientamento il patrimonio sia sempre cosa dovuta e prioritaria, lì la
grande spesa è lì, perché sono mezzo milione circa di manutenzione del patrimonio, dall’altra
parte sono 300 mila Euro di restituzione di oneri di concessione. Per quanto riguardava il bagno
diceva dove, qua c’è una collocazione che dovrà essere poi verificata che è nella parte ovest, tra i
sabbioni e la punta Lido, nel bilancio prossimo sarà prevista la collocazione di un servizio
autopulente nella parte est, qua siamo riusciti a fare questo, per un motivo anche molto semplice,
perché durante l’inverno c’è frequentazione comunque della fascia lago, indipendentemente
dall’estate e i due poli sono chiusi, quindi non c’è un servizio igienico su tutta la fascia lago e
penso che uno sulla parte est e uno sulla parte ovest, possano assolvere a questa funzione, queste
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erano le due precisazioni.
Presidente Accorsi
Per dichiarazione di voto? Nessuno, pongo in votazione.
I Consiglieri Pasulo e Modena astensioni del gruppo e Consigliere Bacchin.
Constatato che nessun altro Consigliere prende la parola, il Presidente
dichiara chiusa la discussione e mette in votazione la proposta di delibera allegata sub lettera B).
Dato atto che sono stati acquisiti i pareri stabiliti dall’art. 81 del D.P.Reg.
1.02.2005, n. 3/L, 1° comma, come favorevolmente espressi e inseriti in calce alla proposta di
deliberazione, di cui formano parte integrante;
Ritenuto di non avere nulla da eccepire, modificare o integrare rispetto al
proposta di delibera allegata;
A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano ed il cui
esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori e che ha conseguito il seguente
risultato:
- Consiglieri presenti ai fini del numero legale : n. 28
- Consiglieri astenuti
: n. 5 (Pasulo, De Pascalis, Modena, Pesarin,
Bacchin)
- Consiglieri presenti ai fini della votazione : n. 23
- voti favorevoli n. 22 (Sindaco, Presidente, Leoni, Chincarini, Morghen, Bazzanella, Straffelini,
Giuliani, Benini Luca, Lorenzi Patrick, Benamati, Daves, Matteotti
Paolo, Santoni, Pederzolli, Malossini, Benini Matteo, Trinchieri Benatti,
Gaiatto, Lorenzi Emanuela, Matteotti Pietro, Morandi)
contrari n. 1 (Grazioli)
IL CONSIGLIO COMUNALE
delibera
DI APPROVARE la proposta di deliberazione del relatore Assessore Brunelli, allegata al
presente verbale sub lettera B).
^^^^^
Accertata inoltre l’opportunità di dichiarare immediatamente esecutivo il presente
provvedimento, al fine di dare esecuzione ai provvedimenti conseguenti alle presenti variazioni
di bilancio, il Presidente invita il Consiglio comunale a votare in merito.
IL CONSIGLIO COMUNALE
A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano, ed il cui
esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori, e che ha conseguito il seguente
risultato:
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- Consiglieri presenti ai fini del numero legale : n. 28
- Consiglieri astenuti
: n. 5 (Pasulo, De Pascalis, Modena, Pesarin,
Bacchin)
- Consiglieri presenti ai fini della votazione : n. 23
- voti favorevoli n. 22 (Sindaco, Presidente, Leoni, Chincarini, Morghen, Bazzanella, Straffelini,
Giuliani, Benini Luca, Lorenzi Patrick, Benamati, Daves, Matteotti Paolo,
Santoni, Pederzolli, Malossini, Benini Matteo, Trinchieri Benatti,
Gaiatto, Lorenzi Emanuela, Matteotti Pietro, Morandi)
contrari n. 1 (Grazioli)
delibera
di dichiarare la presente deliberazione, per l’urgenza, immediatamente eseguibile ai sensi
dell’art. 79 – 4° comma del D.P.Reg. 1.02.2005, n. 3/L.
Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 5
suppl. 7 dell’ordine del giorno, di cui all’allegato C) al presente verbale.
PUNTO N. 5 suppl. 7: RICONOSCIMENTO DI LEGITTIMITA' DEL DEBITO FUORI
BILANCIO AI SENSI DELL'ART. 21 DEL D.P.G.R. 28.05.1999 N.
4/L E S.M. CON CONTESTUALE VARIAZIONE N. 3 AL
BILANCIO DI PREVISIONE 2013
Assessore Brunelli
Com’è stato correttamente spiegato anche dal Presidente, con questo provvedimento si effettua
contestualmente, una variazione di bilancio, come fatto anche le volte scorse e quando si
riconosce un debito, lo si finanzia al momento del riconoscimento. La vicenda qui è nota, nella
proposta depositata in atti ci sono tutti i dettagli di quello che è successo, riassumerei la
questione in questi termini: il nostro ordinamento contabile riserva la competenza del Consiglio
Comunale, il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, nello specifico l’Art. 21 comma 1 dice che
debba essere riconosciuta con una deliberazione di Consiglio Comunale la legittimità dei debiti
fuori bilancio derivanti da, per quanto riguarda la lettera A, sentenze passate ingiudicato o
immediatamente esecutive, nonché decreti ingiuntivi, transazioni giudiziarie, lodi arbitrali e
relative spese legali, quindi siamo internamente in questo comma, ricadiamo interamente in
questo comma perché con una sentenza del Tribunale di Rovereto del 16 agosto 2013, il Comune
di Riva del Garda è stato condannato a pagare alla Comunità due annualità di quota associativa
che non era stata versata perché il Comune di Riva del Garda ha ritenuto di ritirare la propria
adesione all’associazione, quindi avrebbe dovuto farlo rispettando determinati tempi, la sanzione
era collegata al pagamento delle due annualità successive.
A fronte del ricorso della comunità, il Comune del Garda ha resistito in giudizio, cercando di far
valere le proprie ragioni. Il Tribunale ha ritenuto che non sussistano gli elementi portati in causa
dal Comune di Riva del Garda e quindi ha condannato il comune a pagare due annualità. Per cui
del grosso del debito, 95 mila Euro sono le quote associative più gli interessi legali, sono in
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totale 37.030,78 per la quota associativa 2007 e 38.030,78 per la quota dell’anno 2008, più gli
interessi legali per 5.598 per la quota 2007 e 4733 per la quota 2008. A questi si aggiunga per
arrivare al totale del debito riconosciuto di 98.161,94, spese legali, cassa nazionale della
previdenza e Iva per un totale più la tassa di registro e spese di notifica sentenza, per un totale di
12.769 Euro.
Mi preme qui, prima di cedere la parola ai consiglieri che vorranno intervenire, spiegare subito
qual è il ruolo che in questo caso il Consiglio Comunale è chiamato a svolgere, lo spiega bene, di
fatti non vorrei usare parole mie, ma quelle usate dalle sezioni riunite dalla Corte dei Conti che in
sede consultiva si è espressa in merito alla natura giuridica da attribuire alla deliberazione
consiliare di riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze
esecutive, affermando che “il riconoscimento del debito fuori bilancio, derivante da un
provvedimento giurisdizionale esecutivo, non lascia alcun margine di apprezzamento
discrezionale al Consiglio Comunale e che il riconoscimento da parte del Consiglio Comunale,
svolge una mera funzione ricognitiva di presa d’atto finalizzata al mantenimento degli equilibri
di bilancio”.
Vorrei provare a spiegarvelo con parole mie, in questo momento non siamo chiamati a giudicare
se il Comune di Riva ha fatto bene o male a uscire dalla comunità, questo era un ruolo riservato
dal Tribunale e ha detto che il Comune di Riva ha sbagliato a uscire con quelle modalità, senza
rispettare le tempistiche, senza rispettare le procedure che il Tribunale ha ritenuto che in base al
Codice Civile si sarebbero dovute rispettare. Non stiamo discutendo di questo perché questo è un
ruolo che è riservato per legge al giudice, stiamo discutendo di una somma che il comune è
chiamato a pagare e non può farlo senza che questa cosa passi attraverso il Consiglio Comunale,
perché? Perché due sono i momenti importanti in cui il Consiglio Comunale è chiamato a
ragionare in termini di bilancio: 1) la previsione; 2) il Conto Consuntivo, quindi poniamo
l’esempio uno all’inizio dell’anno e uno alla fine dell’anno.
Tutti i fatti che intercorrono da gennaio a dicembre che non sono compresi nel bilancio,
strettamente inteso, perché sono fatti sopravvenuti, come in questo caso nessuno poteva sapere
che si sarebbe con certezza, perlomeno, che si sarebbe stati soccombenti in questa causa, quindi
il Consiglio Comunale è chiamato a dire “attenzione, siamo stati condannati a pagare 95 mila
Euro, ritenete che questo possa essere pregiudizievole per gli equilibri del bilancio che avete
approvato?” poniamo il caso se il Tribunale ci avesse condannato a pagare 4 milioni di Euro, il
Consiglio Comunale potrebbe dire: non lo approvo perché non ho neanche i fondi per riuscire a
pagare. In questo caso, come si vede nel provvedimento istruito: 3 sono i vagli che si superano
prima di arrivare a questo punto: 1) il parere tecnico; 2) il parere contabile; 3) il parere
obbligatorio del Revisore dei conti, su questo provvedimento tutti e tre questi pareri sono
favorevoli, quindi l’importo è stato finanziato con un’applicazione ulteriore di una quota di
avanzo di amministrazione, è stato dichiarato da parte del Dott. Faitelli e da parte del revisore del
conto che il presente debito può essere riconosciuto senza pregiudicare gli equilibri di bilancio,
quindi al Consiglio Comunale spetta il ruolo di dire che la sentenza va rispettata e il debito va
così finanziato, introducendo una variazione e applicando i 95 mila Euro di avanzo di
amministrazione.
Naturalmente il mio non vuole essere un intervento liberticida, metto le mani avanti, non voglio
dire che non si deve parlare di altro, però intendo richiamare all’attenzione la necessità che
questo provvedimento sia compreso nei termini giuridici della sua proposizione e anche alla luce
del fatto che qualora sia un estremo di una legge finanziaria del 1996, che dice: le
amministrazioni dello Stato, gli enti pubblici non economici, completano le procedure per
l’esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali e dei lodi arbitrali aventi efficacia esecutiva e
comportanti l’obbligo di pagamento di somme di denaro, entro il termine di 120 giorni dalla
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notificazione del titolo esecutivo, prima di tale termine il creditore non può procedere
all’esecuzione forzata né alla notifica dell’atto di precetto. Quindi abbiamo dei termini ben
precisi entro i quali procedere, decorsi i quali potremmo essere condannati ulteriormente a
pagare, con formula esecutiva, questo debito.
Sono a disposizione per eventuali chiarimenti, naturalmente lo sono anche, lo è anche il Sindaco
perché non conosco bene tutte le tappe della situazione, però in questo momento so che questa
deliberazione è stata correttamente istruita e che l’esito è quello della proposta depositata in atti.
Consigliere De Pascalis
Le ultime parole dell’Assessore mi hanno confortato nel fatto che non conoscendo a fondo la
questione, lei stessa ha introdotto una problematicità dice: di tutto quanto non so come si è
evoluta la storia, la sua origine e tutto quanto, il Sindaco probabilmente sa più di me e quindi
evidentemente mi ha dato anche un assist pe qualche domanda ho bisogno di farla, in modo da
avere chiaro il quadro di questa situazione. Sappiamo che il Consiglio Comunale non può fare
altro che recepire o accettare questa decisione da parte dell’organo contabile, ma a me sarebbe
anche piaciuto sapere la genesi di tutta questa storia, sono 100 mila Euro, non sono mica
bruscolini qua!
Quando è stata decisa l’uscita mi sarebbe piaciuto sapere, quale era la Giunta Comunale che ha
deciso una cosa del genere, se è possibile per esempio, come si fa per tutti i capi di un settore, di
un’azienda un’azione di risalva e se così come il funzionario adesso ci dice: guardate che noi
questa somma possiamo pagarla senza soverchi problemi perché tanto i soldi li abbiamo, ma nel
momento in cui è stata decisa una roba del genere, nessuno si è azzardato a dire: guardate che
stiamo facendo, a livello contabile qualcosa che forse ci si ritorcerà contro. Tutta questa serie di
robettine mi sarebbe piaciute saperle, nel senso che poi dopo evidentemente sì possiamo
ragionare sul cosa fare, noi siamo qui che sappiamo soltanto che ci hanno detto che dobbiamo
pagare, che il funzionario ci dice che possiamo pagare perché i soldi li abbiamo, ma io per primo
effettivamente non so perché si è arrivati a questo punto, al di là dell’iter poi dopo procedurale di
tipo giudiziario.
Se ci dite le cose come sono avvenute, probabilmente anche quella decisione può avere avuto una
ragione forte, può avere avuto una ragione forte che poi si è tradotta in un deficit perché è una
diminutio per noi di questi soldi, però poteva essere anche accettata quella cosa, se ci dite queste
robe, forse qualcuno come me, accetterà di ingoiare il rospo magari con un po’ più di miele! Ma
se non ci dite queste robe, mandare giù questo rospo è abbastanza difficile!
Consigliere Lorenzi Emanuela
Qualcosa c’era agli atti De Pascalis che spiegava un po’ che era successo, sicuramente anche io
qualcosa sulla sentenza la voglio dire perché anche fare un ricorso di questo tipo e dire che
l’associazione si doveva trasformare in un consorzio pubblico e non è vero, dire che
l’associazione era un’associazione non riconosciuta che non è vero, erano cose un po’ banali che
bastava un attimo approfondire.
Va beh, recedere da socio, tutti sanno che ci sono delle normative per recedere da socio, non è
che uno si sogna di notte se ne va e non paga le quote, queste qua sono un po’ leggerezze a fare
un ricorso. Ho visto che il 15 novembre c’era una determina riguardante proprio l’assicurazione a
responsabilità civile terzi, patrimoniale, amministratore, dipendenti, tutela giudiziaria, volevo
capire se, siccome è già la terza variazione che facciamo di questo tipo, che ci viene presentata
una variazione riguardante questi debiti fuori bilancio, volevo capire se questa assicurazione che
tutela, giustamente i funzionari e gli amministratori, può coprire anche questo tipo di spese
legali.
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Volevo dirle che l’altra volta quando abbiamo discusso del debito fuori bilancio riguardo a
Palazzo Martini, le sue parole sono state queste Assessore Brunelli “però le assicuro che qui non
sono state fatte deliberazioni né di Consiglio Comunale né di Giunta Comunale, è una determina
di un funzionario” allora mi deve spiegare bene cosa voleva dire perché se quando sbaglia un
funzionario bisogna muoversi in una certa maniera, mentre se è una deliberazione del Consiglio
Comunale o della Giunta Comunale, bisogna fare qualcosa di diverso. Intanto basta così!
Consigliere Modena
Ho capito quello che ci ha illustrato l’Assessore, ha cercato di essere molto chiara e lo è stata
nella sua esposizione, quello che non capisco è il resto, mi si dice che stasera veniamo a parlare,
dobbiamo parlare della deliberazione in sé e sarà anche vero, vorrei però andare un attimo
indietro, capire cos’è accaduto e perché, esisteva da tempo un clima particolare tra
l’amministrazione rivana e la Comunità del Garda, i climi evidentemente sono sempre legati alle
persone ed ai modi di agire e di porsi, immagino io. Qui da tempo si condividevano critiche
rispetto a quello che faceva o non faceva la Comunità del Garda e come faceva o non faceva la
Comunità del Garda, di cui Riva c’era credo dalla Costituzione e in cui Riva è stata protagonista
per anni dopo la Costituzione, anche con risultati particolarmente felici.
Poi improvvisamente, perché ho motivi di sottolineare questo avverbio “improvvisamente” dopo
che addirittura all’interno dell’ambito alto-gardesano, si parlava di movimenti tali da fare sì che
l’incidenza trentina all’interno della Comunità del Garda potesse essere diversa, dopo che in quel
periodo o in periodo lì intorno sono nate altre realtà di genere diverso ma che comunque
andavano a incidere sull’ambito, improvvisamente proprio perché probabilmente non si è voluto
dare corpo o dare seguito a una certa previsione, improvvisamente il comune risolve tutto
uscendo dalla Comunità del Garda, esce dalla Comunità del Garda con una deliberazione in cui
dice: riscontrato che da tempo l’associazione non è in grado di svolgere adeguatamente i compiti
statutari, ora sono rivano, sono felice di esserlo, che noi rivani siamo più bravi degli altri può
anche essere, ma che noi andiamo a dire che ci sentiamo di dire che la comunità non è in grado di
compiere i compiti statutari, così sic et simpliciter mi pare un po’ esagerato!
Poi dice ancora: non è in grado di interloquire con autorevolezza con gli enti e i soggetti che
utilizzano il lago, poi dice anche che siccome la Comunità ha formulato la proposta di fare un
consorzio e che questa cosa non andava bene non poteva farlo, rilevato che le quote associative
così come erano non andavano calcolate bene e rilevato che essendo una libera associazione si
può stare dentro o buttarci fuori si esce, addirittura dicendo che rimanere all’interno della
Comunità del Garda, risulterebbe in contrasto con in perseguire l’interesse pubblico. rimanere
all’interno della Comunità del Garda, libera associazione, si sarebbe andato contro il
perseguimento dell’interesse pubblico. Un’associazione che rappresenta 3 regioni e tutta una
serie di comuni, vero che da questa associazione sono usciti molti comuni, vero che c’è stata
critica, vero tutto quello che ho detto prima, ma è anche vero che se io credo e sono convinto
nella necessità di che ci sia un organismo che ragiona in termini comunitari e io che parlo in
questo momento ne sono assolutamente convinto, evidentemente l’amministrazione no,
stranamente no, dico: non mi va bene quel tipo di organismo? Benissimo, democraticamente
vado all’interno di questa associazione e la cambio, ho la forza, come la forza, il Comune di Riva
del Garda può averla perché il Comune di Riva del Garda non è l’ultimo comune gardesano e
soprattutto all’interno di quell’ambito rappresenta una Provincia, una delle tre regioni, la nostra
Provincia e le altre regioni, ho la forza politica se ho voglia di andare a ragionare, mettermi a un
tavolo e dire: questo non va bene, questo non va bene, questo lo cambio.
Se sbatto la porta e vado via, significa che c’è qualcosa d’altro, perché se io che sono guarda caso
in quel periodo rappresentato da forse il personaggio più di peso che allora era Senatore,
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all’interno dell’ambito non sono in grado o non voglio, di andare a farmi ascoltare, significa che
non voglio farmi ascoltare e scelgo questa via, scelgo questa via oltretutto come chi mi ha
preceduto, ha parlato, senza considerare che scegliere questa via ci sono delle procedure, dei
tempi, evidentemente tutto, oltretutto è stato fatto, naturalmente ci sarà competenze, non
competenze, non dico di no, è stato fatto senza tirare in causa il Consiglio Comunale, salvo nella
relazione al bilancio, mi pare che in quel bilancio era stato detto che c’era questa intenzione,
intenzione che si è poi concretizzata.
Quindi ero allora, in occasione di quel bilancio, ero perplesso, sono stato dopo non d’accordo sul
fatto che si uscisse, perché credo che uscire è sbagliato, si doveva cercare invece di essere noi,
essere protagonisti e modificare e migliorare se c’era da migliorare e si poteva fare, se si è usciti
ci deve essere un’altra giustificazione che non è quella che è scritta in deliberazione, il modo in
cui si è usciti mi pare strano che non abbia tenuto in considerazione tutta una serie di step che
dovevano essere risolti, quindi sinceramente spero di avere delle spiegazioni che immagino non
avrò ma che sicuramente non ci permettono poi di continuare positivamente il discorso.
Consigliere Bazzanella
I Consiglieri comunali che ci hanno preceduto con i loro interventi, hanno già posto sul tavolo
una serie di domande che ci siamo fatti anche noi, non riusciamo bene a capire alcune cose,
quindi per questo vogliamo chiedere. Noi abbiamo visto nella documentazione allegata, la
deliberazione di allora, che è del 31 dicembre 2007 se non erro, alle ore 10 ci si incontra e
stabilisce che già dal primo gennaio 2008 il Comune di Riva del Garda decideva di uscire dalla
Comunità del Garda, ci sembra quantomeno strana una decisione di questo tipo, perché da un
giorno all’altro, ci stiamo chiedendo se queste erano le procedure previste, perché immagino che
in una qualsiasi associazione, a meno che non sia proprio la piccola associazione, ma non mi
pare che sia questo il caso, di solito ci sono dei momenti stabiliti in cui un socio deve dichiarare
la sua volontà di non farne più parte, quindi ci stiamo chiedendo come mai dalle 10 del 31
dicembre, si decide che dal giorno dopo, il primo gennaio 2008 non si fa parte più.
L’altra cosa che non riusciamo a capire, è che sempre nella stessa deliberazione, si parla di, si
dice pertanto: ritenuto pertanto opportuno recedere dall’associazione comunitaria del Garda, a far
data dal primo gennaio, provvedendo al contempo a liquidare l’importo di mille Euro a titolo di
quota associativa anno 2007, noi non riusciamo a capire, ma probabilmente non ho capito bene
quando l’ha spiegato l’Assessore perché mi trovo 37 mila Euro l’anno 2007, 38 il 2008.
Andiamo a pagare di fatto due anni perché evidentemente abbiamo sbagliato nell’uscire, nel
dichiarare questa uscita, andiamo a pagare due anni dei quali non abbiamo alcun beneficio,
penso, non abbiamo avuto servizi ma li dobbiamo pagare, quindi i cittadini rivani si ritrovano a
pagare due anni senza avere usufruire del beneficio, in cui naturalmente a pagare le spese legali e
quant’altro, quindi questo ci pone qualche interrogativo, come mai questa che ci sembra, non so
se usiamo il termine esatto, ma ci è sembrata una leggerezza, ma non possiamo pensare che
persone come quelle in Giunta all’epoca e mi rifaccio sempre alla deliberazione, quindi Claudio
Molinari, Mosaner Alberto, Marino Luigi, Tonelli Giancarlo, Matteotti Paolo, Bagozzi Pierluigi,
persone che masticano, credo queste cose meglio di noi, possono essere incappati in un errore
che ci sembra strano, perché non so, noi quando ci siamo messi a guardare la documentazione
insieme, abbiamo detto: ma come da en dì all'altro... abbiamo proprio usato questa espressione.
È evidente che se fai una scelta di questo tipo, in un organo di quel tipo, è difficile che poi vinci
la battaglia, perché mi sembra che si dà in mano a questa associazione, a questo organo la
possibilità di dire: no! Quindi il dubbio che ci rimane è che qui, andiamo a spendere 95, che poi
sono 98 mila Euro e qualcosa, per dei servizi che i cittadini non hanno avuto, qualche perplessità
la stiamo esprimendo anche noi.
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Consigliere Pederzolli
Il mio sarà un primo, un secondo e anche una dichiarazione di voto tutta in un unico intervento il
mio voto sarà di astensione rimanendo seduto in questa aula, perché? Perché purtroppo devo
prendere atto che in questa occasione il Comune non ha fatto un buon servizio alla città per i
motivi che già alcuni consiglieri hanno esplicitato nel loro intervento, ma è stata una cosa iniziata
male, proseguita peggio e per il momento finita nella situazione presentata quest’oggi nella
proposta di deliberazione.
È vero come ha detto l’Assessore che c’è questo passaggio che consente comunque questi debiti
fuori bilancio per coprire sentenze passate ingiudicato, che quindi il Consiglio Comunale è
chiamato a, oggettivamente prendere atto, ratificare questo passaggio che deve essere fatto, per
motivi chiaramente di bilancio.
Certo è che si poteva gestire la cosa all’epoca in maniera ben diversa da com’è stata gestita,
perché credo che il comune non fosse il primo anno che pagasse le quote, ma erano ben 35 anni
che le pagava, quindi scadenze magari o comunque tempi di versamento della quota, potevano
essere ben noti, qui c’è stata forse un’eccessiva fretta iniziale nel voler uscire da questa
situazione che ha generato naturalmente un conflitto che quando c’è uno sostiene le proprie tesi,
quell’altro risponde per contro e oggi purtroppo l’esito è negativo per il comune, ma lo è non
soltanto nel fatto di avere perso un qualcosa, ma è nell’averlo fatto anche in maniera poco attenta
e anche poco… perché ci ha messo poco, poteva veramente essere una partita gestita in maniera
diversa, bastava fondamentalmente, vista la richiesta che sicuramente sarà arrivata dalla
Comunità del Garda, di richiedere le quote allora 2007 nel corso del 2008, si poteva
tranquillamente pagare la quota 2007, dando la disdetta nel 2008 e si evitavano con questo
64/65… il conto è 98-37 che era la quota del 2007, dico questo, non è stato reso oggi, purtroppo
l’effetto arriva oggi, mi trovo in una posizione dove chiaramente ho espresso un passaggio da
una posizione all’interno del Consiglio Comunale, a questa dove sono seduto oggi, però
coerentemente ritengo di non poter offrire il mio voto favorevole a questa deliberazione.
Consigliere Bacchin
Speravo che venisse scorporato questo punto perché è un tasto veramente che fa riflettere: 1)
perché ricade sempre su altri ciò che uno fa, invece chi fa deve essere totalmente responsabile,
non ha spiegato bene, noi sappiamo dai media cos’è successo, ma poi dopo è smentito, mi sono
anche informato direttamente etc., sembra che non sia passato per Consiglio Comunale, poi
invece sembra che ha sbagliato la procedura, ma sono tutte cose inaudite in quanto non è
possibile che un veterano come Molinari possa fare queste cose, questo è che ti lascia perplesso.
Lei Signor Sindaco era il suo Vice, lei la dovrebbe sapere lunga su questa faccenda, penso che sia
stato uno scatto di ira che lui ha avuto modo di fare, non si sentiva rivalutato dentro a questa
società etc., perché è incredibile, perché l’abbiamo voluta noi questa comunità del lago, Riva non
è seconda a nessuno su questo, quindi improvvisamente rompe, senza fregarsene delle
conseguenze, cosa può succedere, ho sentito dal Consigliere Modena addirittura non ha voluto
spiegare quando ha chiesto, poi ha detto anche che è un danno che viene fuori perché è un danno
che si ripercuote su tutta la comunità nostra, quindi sono cose che veramente lasciano pensare.
Perché qua si tratta di tanti soldi, se questo è il modo di gestire un comune, qua occorre il neuro!
Qua bisogna fare una bella visita prima di ricandidare qualcuno, perché non si sa mai cosa ci
possa combinare o si prendono la propria responsabilità di quello che fanno, oppure dobbiamo
pensare a qualcos’altro, perché non si può andare avanti così a pagare errori madornali come
questi, inspiegabili, quindi la Comunità del Garda, noi non è che avessimo avuto chissà che
benefici, però neanche danni, quindi adesso la loro uscita ci porta dei danni, senza avere ulteriori
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spiegazioni!
Consigliere Matteotti Paolo
Io c’ero, dirò il mio punto di vista, però poi per chiudere farò parlare altri, persone terze, al di
sopra di ogni sospetto che dicono cosa ne pensano di questa faccenda. Il mio punto di vista
personale è che si era alla fine di una lunga stagione di rapporti molto difficili, nel 2007 con la
Comunità del Garda, perché la Comunità del Garda per mia esperienza non si è mai interessata
dei veri problemi del Garda, vi ricordo che si è interessata prevalentemente in quella stagione,
2005 anche prima, grandi concerti soprattutto nei paesi del basso lago, operazione borse di
studio, operazioni turistiche, il conflitto in sovrapposizione con gli altri enti, quindi c’era proprio
un raddoppio di operatività, perché cercava come ente morale, questo è il suo grado giuridico, di
trovare qualcosa da fare, di addentrare qualcosa da fare per giustificare già allora la sua vita.
Ricordo un’assemblea, quelli di Bardolino erano intervenuti dicendo a quei signori o
cominciavano a interessarsi di alcuni dei reali problemi del Garda snocciolando lì il libretto
dell’anno e illustrando uno per uno i punti, concerti, manifestazioni e operazioni turistiche
all’estero in sovrapposizione con tutto quello che ho detto, oppure non c’è motivo, mi riferivo
soprattutto ai problemi che stavano già emergendo e che poi sono stati risolti in altra maniera, il
problema della sicurezza, il problema dei livelli del lago, se ne è interessata solo più tardi quando
tutti i comuni hanno detto: se devi fare qualcosa, visto che non c’è qualcuno che si interessa ai
problemi del lago, si è interessata tardivamente dopo il 2009/2010, il problema della pesca, se ne
è interessata molto tardivamente, i problemi della navigazione, solamente quando i comuni
hanno cominciato a arrabbiarsi progressivamente uscendo uno dopo l’altro, qualcuno… questa è
un’altra vicenda sulla quale si può opinare, siccome si è detto: non capisco perché di punto in
bianco, sto asserendo che non è stato assolutamente di punto in bianco, è stato alla fine di una
stagione di contenzioso, visto che non aveva nessuna intenzione e poi lentamente ha cominciato,
vista la fuga di cervelli, di comuni e di altri enti, hanno cominciato a uscire, allora hanno
cominciato a interrogarsi effettivamente di cosa era meglio fare e si sono interessati di cose ma
tardivamente, però la fuga di comuni c’è sempre stata, non so cosa bisogna dire al Sindaco,
adesso sono rimasti meno della metà dei 70 comuni rivieraschi e degli altri enti, c’è stata la fuga
continua e prima di leggere le dichiarazioni non mie che vi ho promesso prima, volevo dire che
in effetti mi rivolgo al Consigliere De Pascalis, sul metodo si può anche discutere… sul metodo,
erroneamente secondo me, ma è sempre una giustizia, la giustizia ha detto che il metodo è stato
sbagliato, è inutile che discutiamo sul metodo, qualcuno ha detto che il metodo è stato sbagliato,
ho l’impressione che però, chiedo lumi al Segretario, che sia una questione quelle dai quali il
Consiglio Comunale non ha molta via d’uscita, in quanto comunque l’amministrazione e i
consiglieri sono tenuti a pagare, pena al limite dei pignoramenti se non si viene a pagare e
ulteriori spese, quindi io chiedo un chiarimento su questa questione, perché ho l’impressione che
non si sia ben capito l’oggetto del contendere, perché a questo punto noi visto che abbiamo una
condanna, una questione è la questione politica, qui la questione politica non dovrebbe, ma nei
fatti non dovrebbe avere nessun merito.
Però siccome volevo leggere qualcosa, in particolare mi rivolgo al Consigliere Modena non era il
punto di vista mio, prima di Molinari o della Giunta Comunale che con un’impuntatura nei
confronti del Frau di turno, personalità abbastanza difficili comunque che avevano preso
posizioni, quindi uno scontro tra personalità che si sono scornate a vicenda, non è andata così e
vi leggo questa frase, questa è di quest’anno, Presidente della Provincia di Brescia, Daniele
Molgora che recita “la decisione del Presidente della Provincia Bresciana Daniela Molgora di
recente dall’ente gardesano non pare essere dettata solo da ragioni di tipo economico, anche loro
lo devono fare, come lei stesso ha dichiarato sulle pagine di un quotidiano locale, il tema del
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risparmio c’è e è importante, ma non è l’unico a guidare questa scelta - L’anno scorso la
Provincia ha versato 120 mila Euro alle casse della comunità, i soldi sono finiti in un bilancio
che ha impegnato 440 mila Euro per spese di funzionamento con gli altri comuni – a fronte di
iniziative promosse per 77 mila Euro” quindi le capacità di azione della Comunità del Garda,
visto che tutti i comuni si staccano e si staccano per dei motivi, qualcuno si staccherà per non
pagare, a qualcuno sono stati fatti dei favori, sappiamo che Riva pagava quello che pagava, Arco
pagava 5 mila Euro.
Due pesi e due misure ci sono stati in questa vicenda, comuni che non hanno mai pagato, il
Presidente della Provincia di Brescia continua in questo momento, quindi lui ha detto che gli
interessano i soldi, ma c’è qualcosa che non funziona nell’ente e dice “a fronte di iniziative
promosse di 77 mila Euro, in questo momento 14 dei 30 comuni bresciani potenzialmente
interessati non fanno parte della comunità e mancano anche gli esecutori di primo piano con le
altre due province rivierasche, tuttavia l’uscita dalla comunità non è vista dal Presidente come
una fine, ha intenzione di aprire in modo nuovo il discorso gardesano, sentito il Presidente della
Provincia di Verona e Trento, sia l’impegno politico a istituire il Comitato di Provincia... un
coordinamento permanente etc.” quindi non solo i comuni, le province giustificano il motivo e il
motivo è che questo ente, finanziava sé stesso, pagava sé stesso e produceva poca utilità per i
comuni, purtroppo il Comune di Riva e siamo stati condannati, quindi sicuramente ha sbagliato il
Comune di Riva c’è una condanna, credo che siamo tenuti comunque a pagare perché c’è una
condanna, le ragioni comunque che probabilmente i giudici hanno voluto sentire c’erano e
insieme a altri comuni Peschiera e Desenzano siamo stati in un certo senso dei precursori, loro
sono stati più furbi meno rispettosi della legge visto che siamo stati condannati, però le ragioni
più intelligenti, le ragioni comunque c’erano in toto e queste e tutta la sequenza, potrei leggervi
tutte le altre dichiarazioni che ho qui di tantissimi comuni, sono sempre nello stesso senso,
risparmiamo ma anche cosa ce ne facciamo di un ente che sopravvive sé stesso con i nostri soldi,
non so se sono stato convincente o no, però di questo si tratta e non di beghe personali.
Segretario generale
Tengo a sottolineare, anche perché lo ha sottolineato implicitamente il Consigliere Matteotti, che
sono assolutamente terza perché all’epoca non c’ero proprio, quindi non rischio assolutamente di
essere indirettamente coinvolta in quello che sto dicendo, questo tanto per chiarire.
Volevo chiarire questo: l’Assessore lo ha detto e vale la pena di ripeterlo. In deliberazione è stato
non a caso ripreso, il Consiglio Comunale, fermo restando ovviamente la facoltà poi di entrare
nel merito e chiedere tutte le spiegazioni sul piano politico che i consiglieri ritengono di
chiedere, però il Consiglio Comunale è chiamato ad assumere una deliberazione con mero
valore, significato e comunque meri effetti contabili; qui non c’è alcun apprezzamento
discrezionale e quindi nessun tipo di responsabilità. Il Consiglio Comunale assume in questo
momento il provvedimento deliberando senza entrare nel merito delle scelte fatte dalla Giunta
Comunale nel 2007; sono scelte che ha valutato il Giudice civile, tra l’altro hanno portato a una
condanna, ci tengo a sottolinearlo, non al pagamento di un danno, ma di un debito. La differenza
non è di poco conto perché il giudice ha riconosciuto il diritto della Comunità del Garda a
vedersi riconosciuto il pagamento del canone, quindi qui non c’è danno nei confronti della
Comunità del Garda, c’è il profilo relativo al pagamento degli interessi, ma sul punto poi credo
che lo dirà il Sindaco, in realtà l’effetto negativo sul punto della condanna al pagamento degli
interessi legali è mitigato dal fatto che comunque noi nel frattempo incassavamo ottimi tassi
attivi sul conto di tesoreria, ma questo è un altro aspetto.
Per quanto riguarda l’aspetto procedurale, il Consiglio Comunale, ribadisco qui al di là delle
valutazioni politiche, è tenuto a far rientrare questa somma all’interno del bilancio, perché è
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l’unico modo che consente il pagamento obbligatorio di questa somma. L’effetto derivante
dall’eventuale mancata approvazione di questa deliberazione, che è una deliberazione
sostanzialmente di variazione di bilancio, finalizzata a introdurre in bilancio questa spesa e a
garantire l’equilibrio del bilancio, quindi l’eventuale mancata approvazione, comporterebbe
responsabilità dirette sul piano erariale dei consiglieri che, con il loro voto contrario, dovessero
impedire l’approvazione di questa deliberazione, perché noi siamo tenuti per legge a pagare
questa somma entro 120 giorni dalla notifica della sentenza munita dalla formula esecutiva. La
sentenza ci è stata notificata il 28 ottobre, i 120 giorni scadono il 28 febbraio, se fossimo a
febbraio 2013 ci porremmo meno problemi, essendo oggi il 28 novembre questo è il termine
ultimo per fare questa variazione di bilancio, se non si fa noi non siamo in grado di pagare entro
120 giorni, con la conseguenza che ci farebbero un’esecuzione forzata per il pagamento del
debito e, poiché noi saremmo nell’impossibilità contabile e giuridica di pagare, farebbero
tecnicamente quello che si chiama un pignoramento presso terzi, cioè presso il tesoriere, della
somma e il tesoriere per ordine del giudice pagherebbe la Comunità del Garda, con l’effetto che
le maggiori spese dell’esecuzione forzata che è un’ulteriore procedura breve ma che si svolge in
Tribunale, che ha dei costi che comunque vorrebbero posti a carico del debitore, quindi la somma
verrebbe maggiorata, oltre che degli ulteriori interessati in relazione al tempo trascorso anche
delle spese per l’esecuzione forzata.
Quindi sono legittime, non mi verrebbe mai in mente di dubitarne, tutte le osservazioni critiche e
valutazioni politiche, resta il fatto che i consiglieri che oggi siedono qui e che con il loro voto
contrario impediscono che questa deliberazione passi, si assumono responsabilità precise in
questo senso.
Ultima considerazione, sicuramente qui ci sarà un’indagine della Corte dei Conti, ovvio, come
tutti i debiti fuori bilancio, la deliberazione va obbligatoriamente, non a caso è richiamato al
punto 6 del dispositivo, questa deliberazione va per legge comunicata alla Procura generale della
Corte dei Conti. La Procura generale della Corte dei Conti che riceve la deliberazione, mi aspetto
evidentemente che faccia e chieda approfondimenti, valuterà le responsabilità, se ci sono, di chi a
suo tempo ha assunto la decisione che ha comportato questa scelta, farà la quantificazione di
eventuali danni erariali, se riterrà che ce ne siano, ma di sicuro, la Consigliere Lorenzi faceva
riferimento a eventuali azioni di rivalsa, in caso di danno erariale non esiste potere di rivalsa
dell’amministrazione perché è la Corte dei Conti che in questo caso valuta le responsabilità e se
riconosce la sussistenza di un danno per l’ente pubblico, per le casse del comune, chiede
direttamente di pagare o meglio condanna le persone responsabili a pagare e a quel punto ordina,
di solito al Segretario Generale, di riscuotere la somma che determina dalla persona o le persone
che ha ritenuto di condannare con un procedimento contabile che è giurisdizionale a tutti gli
effetti. Quindi la rivalsa la esercita, se ce ne sono i presupposti, la Corte dei Conti in maniera
automatica, appena riceve la deliberazione e la riceverà nei termini di legge.
Penso di essere stata chiara, ma sono altrimenti a disposizione.
Sindaco Mosaner
Semplicemente perché è stato ricondotto nell’ambito giuridico di cosa deve essere un debito
fuori bilancio, la pronuncia fosse nell’anno di competenza non sarebbe debito fuori bilancio, ma
sarebbe all’interno del bilancio, ovvero ricondotta all’interno del bilancio. Solo due cose: sono
state poste una serie di valutazioni, in parte di queste, ve lo dico sinceramente, è difficile entrare
nel merito per 2 motivi: 1) è possibile sempre che l’amministrazione possa adire al secondo
grado di giudizio; l’amministrazione possa fare valere delle valutazioni circa effetti circa i
mancati pagamenti di altri soggetti e quindi altre magistrature contabili, quindi adesso abbiamo
una formula esecutiva, bisogna intervenire perché abbiamo una notifica, ma i termini nostri, i
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termini posti a capo dell’amministrazione ci sono e sono aperti , questo il primo dato. 2) intanto
sulla questione della Corte dei Conti: tutte le deliberazioni di riconoscimento di debito fuori
bilancio vanno trasmesse obbligatoriamente alla Corte dei Conti, che farà quello che ritiene
opportuno fare.
Mi sovvengono due cose: 1) con la sentenza il giudice non entra nel merito del fatto della
legittimità o mancata legittimità dell’uscita dalla comunità, non gliene frega assolutamente
niente, non solo, ho sentito consiglio o non consiglio, il giudice neanche si è addentrato in questa
cosa, ma se l’avesse ravvisato nell’illegittimità del provvedimento cos’è che avrebbe fatto?
Avrebbe preso l’atto, l’avrebbe trasmesso al Tar, perché? Perché se fosse stato illegittimo
l’organo che ha emanato l’atto, avrebbe preso, mandato al Tar, avrebbe aspettato che il Tar si
pronunciasse e poi lo prendeva di ritorno. 2) non solo, non solo non l’ha fatto, seppur la
Comunità l’abbia avanzato e guardate che data la situazione, data la fattispecie, se la comunità
facilmente dati i rapporti, come il Consigliere Modena ha detto, rapporti magari tesi, avesse per
palesato questa cosa ci avrebbe chiesto i soldi fino all’ultima cifra, se per caso fosse stato il
Consiglio Comunale e il Consiglio Comunale non fosse stato a chiamare, ci avrebbe condannato
non alle spese del biennio 2007/2008 ma fino al 2013 perché se l’atto non era valido, la
deliberazione del Consiglio Comunale era quella valida e quindi ci avrebbero chiesto i soldi fino
in fondo, bene ha fatto Matteotti, nel senso la Comunità del Garda è andata a cercare soldi forse
ha un po’ ecceduto nella richiesta solo a un comune, ma lì è un altro capitolo che è meglio non
tenere aperto.
Legittimità o non legittimità e non entro nel merito perché la legittimità è questione di Tar in
questo caso, del provvedimento, la questione è della valutazione che l’amministrazione in quel
momento aveva fatto, richiamato in sentenza, detto tante volte l’ha richiamato il Consigliere
Modena, mi ha fatto piacere perché laddove il Sindaco precedente, aveva notiziato ben 2 o 3
volte nel Consiglio Comunale, la volontà di recedere e la modalità di recesso che è stata messa in
discussione dal giudice. Ma la smonto leggermente sul profilo del costo e altre cose, l’uscita al
31 dicembre, cosa vuole dire? Che comunque quell’anno 2007 i servizi se fossero stati fatti li
avremmo presi, quindi… perché abbiamo pagato mille Euro, quindi per sé la quota era… quindi
è stato l’ulteriore... quindi un anno di per sé i servizi che noi lamentavano di non avere ottenuto,
loro dicono di averli dati, ma avevamo aderito alla differenza della quota. È l’anno successivo
che entra nella questione il fatto dell’applicazione dell’Art. 14 del Codice Civile, ovvero quello
che si diceva nella sentenza l’avete visto è una delle battaglie politiche, l’ha richiamato qualcuno
sempre, l’ha sempre richiamato Modena del peso politico della forza, della distribuzione,
evidentemente la forza politica o le forze politiche che si adagiavano nelle amministrazioni
comunali, erano di segni diversi, opposti e di segno opposti all’interno delle stesse formazioni
politiche, il Presidente della Provincia citato da Matteotti, Molgora è uno degli uomini più forti
della Lega della Padania, della Lombardia e ha scelto di uscire dalla Comunità del Garda, non so
se l’ha fatto, la motivazione l’ha portata sul giornale, non so se era in riferimento alla Lega del
veronese e quindi una questione legata addirittura a questioni tra una Lega che era quella Padana,
rispetto alla Lega veneta.
Però che più uscita dalla Comunità del Garda ci siano state su 70 comuni etc., comunque sono 29
i comuni non aderenti, tra questi: Desenzano, Malcesine, Peschiera per dirne 3 che non ci sono
da un bel po’ e se ne sono usciti non ultima la Provincia di Brescia ma ne mancano altri 20 che
non stiamo neanche a citare se non 25, i più presenti sono tutti i comuni della Provincia di
Mantova perché sono 6 comuni e ci sono tutti e 6, gli altri sono tutti fuori! Allora è una questione
di valutazioni che furono fatte allora, circa l’uscita e dialogando con qualche consigliere, qualche
giorno fa e so che su questo Modena ha sempre tenuto un profilo diverso, neanche del dibattito,
facendo una battuta ho fatto presente questo, comunque il 2009/2010/2011/2012/2013 non
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abbiamo aderito, bene 4/8/12/16/20 200 mila Euro risparmiati, questa è una valutazione, rispetto
ai servizi che a suo tempo l’amministrazione aveva contestato rispetto al lavoro che la Comunità
del Garda faceva, Matteotti Paolo lo ha ripreso da quando lui era Sindaco e poi della consiliatura
Molinari, circa le contestazioni politiche fatte all’interno della Comunità del Garda, non c’è stata
la forza per uscirsene o per ottenere una diversa formulazione della Comunità, fa piacere che sia
stato Molgora della Lega a sollevarle.
L’uscita dalla comunità non è che comunque ci abbia creato notevoli problemi, con i comuni
stiamo dialogando a tal punto che per quanto riguarda i livelli dell’acqua del Lago di Garda
abbiamo agito come comuni e non come comunità, la Comunità è uno degli aderenti insieme a
tutti i comuni firmatari, questo volevo dire.
^^^ Esce il Consigliere Trinchieri Benatti: il numero dei presenti scende a 27. ^^^
Assessore Brunelli
Molto velocemente che sono domande che sono già state fatte alle quali parzialmente ha risposto
la Segretaria e poi anche il Sindaco, per cui chi si è rivolto direttamente a me ha ricevuto credo
risposte da loro altrimenti lo dica, le uniche due domande che non hanno ottenuto risposta sono
quella del Consigliere Lorenzi che dice: il Comune può coprire le spese legali? Se per spese
legali intende dire quelle alle quali è stato condannato il comune in aggiunta alle quote
associative sì certo, però bisogna prima essere condannati, come spiegava il Segretario, adesso
verrà mandato tutto alla Corte dei Conti, se la Corte dei Conti riterrà che qualcuno dei funzionari
o amministratori, a abbia delle responsabilità, li condannerà a pagare tutti i dipendenti pubblici e
gli amministratori hanno un’assicurazione per far fronte a disagi di questo tipo che peraltro in
quota si paga direttamente, non è pagata per intero dal comune.
Per quanto riguarda l’accenno che lei ha fatto a Palazzo Martini guardi che è la stessa, uguale,
identica, situazione solo che qui la responsabilità è stata generata da un atto di un organo
collegiale, una deliberazione, là il danno è stato causato da un organo monocratico, il funzionario
che ha fatto un atto per conto suo. Tutti e due i provvedimenti di riconoscimento del debito fuori
bilancio, il primo è già stato mandato, il secondo verrà mandato alla Corte dei Conti, quindi ci
tengo a dire: non è che ci si comporta diversamente come ha accennato lei, guai, guai a chi si
comporta diversamente! Ci si comporta uguali, apprezzo, ho sentito che il Sindaco non era
d’accordo, ma sono d’accordo sul fatto che dietro i comportamenti ci sono le persone, perché io
stamattina ve lo voglio dire, ho fatto un controllo veloce di cosa paga il Comune di Arco dal
2003 a oggi , l’ho trovato sul sito, quindi non me lo sto inventando, il Comune di Arco dal 2003
al 2013 sono 5 mila Euro all’anno, quindi credo, Bazzanella chiedeva: perché 37 mila Euro?
Cerco di spiegarti quello che ho visto che non hai compreso quando parlava il Sindaco, il
Sindaco dice: siccome hanno deciso di uscire, il Comune ha deciso di uscire al 31 dicembre 2007
non pagando la quota del 2007, la tua affermazione che diceva: ci sono dei servizi che non
abbiamo ricevuto, parzialmente li abbiamo ricevuti, il 2008 è così.
Perché dicevi 2007/2008, perché 37 mila Euro? Perché c’è uno Statuto che dice: il 2 per mille
delle entrate del Comune, se non erro, una quota… del Titolo I e II dico: il Comune di Riva ha le
stesse, uguali identiche quote del Comune di Arco, però è come dire: passo con il rosso, il vigile
mi becca e mi ferma e mi dice: 50 Euro di infrazione, allora posso dire... guarda che c’era anche
quello, quello e quest’altro, perché che passino tutti con il rosso non è importante, è solo chi
passa e viene fermato, il Comune di Riva è stato fermato, il Comune di Arco, almeno dal 2003
che è l’anno in cui sono state inserite sul sito, probabilmente ha ragione Carlo a dire: dietro i
comportamenti ci sono le persone, perché altrimenti non mi spiego… non so Carlo perché non
c’ero, però credo che quando si viene chiamati in giudizio, il giudice non puoi dire ma anche
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l’altro, ma anche… chiudo dicendo che avete ragione nel senso che probabilmente è stata
commessa una leggerezza, ma ha ragione perfettamente il Segretario Comunale nel momento in
cui vi dice: in questo mote non sostituite via i giudici, perché il lavoro dei giudici l’hanno già
fatto e hanno detto che hanno sbagliato, adesso il lavoro di questo Consiglio Comunale è di
riconoscere il debito, perché altrimenti sì che per interessi e pignoramenti e spese è responsabile
questo Consiglio Comunale, mentre adesso se riconosce il debito questo Consiglio Comunale
non è responsabile, sta facendo il suo dovere!
Consigliere Grazioli
Per prima cosa volevo dire che qua ce lo stiamo dicendo tra di noi, ma bisognerebbe avvisare o
comunicare all’ex Sindaco Molinari quello che stiamo discutendo adesso perché mi sembra che
l’artefice di tutto sia stato lui, la deliberazione che è stata creata, la deliberazione con il botto
perché era il 31 dicembre, dopo direi anche al Sindaco di trovare anche delle persone che glielo
comunicano, comunque già abito vicino all’ex Senatore Molinari e c’è già da qualche mese un
bel via vai di consiglieri, quindi penso che o già stasera o già domani mattina glielo avranno già
comunicato, quasi in tempo reale, se vede a casa mia vede il passaggio e li vedo tutti.
Mi facevo una domanda perché vedevo una deliberazione, c’è il parere tecnico – amministrativo
regolare, il parere contabile era regolare, mi sembra che di regolare ci sia solo da pagare il debito,
comunque faccio i complimenti per lavoro.
Consigliere Bazzanella
Quando parlo di danno è che dico: un anno è vero che dopo mi è stato spiegato il 2007 no, ma il
2008 l’abbiamo pagato senza avere alcun beneficio, alcun servizio, quindi lì è un danno, non mi
si può dire che non è un danno.
Secondo me non si può fare, per l’amor del cielo, il ragionamento: non abbiamo pagato, ma con
gli interessi ci siamo pagati bene, perché veramente mi vengono i brividi perché allora potremmo
non pagare tutto il resto che dobbiamo pagare.
Terza cosa che voglio sottolineare, noi non ci siamo soffermati del perché si è deciso di uscire,
ma sul metodo, non sulle motivazioni che hanno portato la Giunta di allora a uscire da
quell’associazione, ma sul metodo e il metodo secondo noi è anche contenuto, secondo noi il
metodo e l’ha detto il Giudice e l’ha ribadito l’Assessore è stato un metodo sbagliato.
Quindi credo che ogni tanto, ne siamo proprio convinte, sarebbe importante e sarebbe utile avere
quel minimo di umiltà di dire: ci siamo sbagliati, senza dare 10 mila spiegazioni sul perché e il
per come perché noi in quel momento non ci eravamo e quindi sicuramente avrete avuto delle
buone motivazioni, ma il metodo secondo noi è sbagliato e il metodo è contenuto. A proposito di
metodo, vedo che lei sta guardando con ansia quell’orologio, ma è possibile che sia arrivata
l’ultimo giorno utile in questo Consiglio Comunale questa cosa? Anche qui si tratta di metodo e
il metodo e contenuto!
^^^ Esce il Consigliere Grazioli: il numero dei presenti scende a 26. ^^^
Consigliere De Pascalis
Qui abbiamo girato intorno sempre al problema contingente, per quello che mi riguarda, proprio
com’è stato detto, ma lo avevo accennato anche prima, sul merito della questione, non ho e non
abbiamo nessuna intenzione di discutere, assolutamente, è stata motivata, l’avete voluta in
maniera razionale, tutto quello che volete. Qui si sta parlando del fatto che voi avete e voi dietro
la Giunta Comunale, dietro il Consiglio Comunale ci sono le persone, avete fatto qualcosa che
dal punto di vista metodologico, della capacità gestionale delle cose, avete fatto una gran
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cavolata!
È possibile dire che, non dico che siete stati incapaci o incompetenti, ma almeno un po’
superficiali lo siete stati? Almeno un po’ superficiali nel dirimere questa questione volete dire
che siete stati? Insomma! Ma questa è la questione! È inutile che girate intorno, il merito,
l’ultimo giorno… non mi interessa! Sono uno di quelli che quando assume una decisione, uno è
libero di decidere quello che vuole e lo motiva e fa quello che vuole, ma lo fa in maniera
intelligente, ma non rimettendoci pure le penne, fa il bel gesto e poi ci rimetti pure le penne? Ma
scusa! Vale sempre la questione che si è tutti capaci di fare i ... con quello degli altri! Poi mi ha
risposto la Segretaria e l’Assessore laddove si diceva: è la Corte dei Conti che semmai deciderà
azioni di rivalsa, è vero o no? È così? Perfetto, quindi avevo fatto questa domanda e mi è stato
risposto tra le righe, su questo evidentemente sono assolutamente d’accordo!
Consigliere Matteotti Pietro
Deliberazione del 31 dicembre, di sicuro se nello Statuto della Comunità era previsto che l’uscita
dovesse avvenire secondo certi canoni o comunque certe tempistiche, è inutile dire che il 31
dicembre non abbiamo ricevuto i servizi, ragazzi sono assolutamente d’accordo con i due
consiglieri che mi hanno preceduto, tutti e due, quindi è stato sbagliato il tempo d’uscita.
Sull’interesse sui soldi mi ero appuntato, non volevo intervenire su questo argomento, neanche
dirle certe cose! Cosa mi interessa dei soldi messi lì che però creavano più… è come dire: pago
adesso 100 mila Euro, allora quei soldi che avevo… mi hanno reso… ma dai! Neanche a dirle!
Piuttosto dite: ci siamo sbagliati, oppure non dite niente, ma neanche dire, come ha detto la
Segretaria, fra l'altro è la legge, l’errore non è la Segretaria, è la legge perché solo in un paese
come l’Italia succede che se non la votiamo siamo noi i responsabili! Ma avete sentito una roba
del genere? Chi non approva si intende chi vota contro e io sarei intenzionato a votare contro,
oppure chi non approva e quindi fa mancare il numero legale, magari ti perseguivano anche a
casa questi! Siccome abbiamo deciso che dobbiamo votarla, Signor Segretario mi pare di avere
capito così dal suo intervento, piantiamola lì e votiamo, quindi la voterò però solo in un paese
come in Italia può succedere una roba del genere.
Consigliere Bacchin
Quindi noi abbiamo fatto tutto un discorso che era fuorviante, il discorso principale era questo,
focale, è anche altri paesi si sono tolti per vari motivi, sono stati condannati anche loro a pagare
per uscire da questa società o no? O siamo solo noi? Questo è il problema!
Quindi bisognerebbe farsi una rivalsa, chiedere noi come Consiglio Comunale, di rifarsi su chi
ha fatto questo sbaglio! Quindi questo di approvare il pagamento comporta un’accettazione
secondo me, non un secondo tempo la Corte dei Conti rientra… comunque mi astengo!
Consigliere Benini Luca
Solo per ribadire un concetto, è evidente, mi sembrano degli sprazzi di… perché vedo degli
interventi di consiglieri che si riferiscono e non riesco a capire a chi si riferiscono il loro
risentimento personale, non vorrei che fosse agli altri consiglieri che sono qui presenti perché far
valere delle persuasive, comunque legittime opinioni su quello che è successo, sulle
responsabilità, però mi sembra che sia stato… non riesco a capire chi sia il soggetto con cui certi
consiglieri si stanno risentendo di cosa… perché noi stiamo semplicemente dando esecuzione a
dare un voto per evitare che il Comune venga esecutato.
Mi domando: se è stato chiarito che la Corte dei Conti effettuerà l’istruttoria del caso, se è stato
chiarito che responsabilità ci saranno e verranno eventualmente accertate e quindi non c’è il
bisogno che il comune faccia rivalse o decida rivalse, perché lo fa d’ufficio, la Corte dei Conti,
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mi domando, al di là della legittima opinione o atteggiamento che può esserci nei confronti di
un’amministrazione precedente e di chi la governava, su questo non c’è niente da dire, però oggi
dobbiamo svolgere un ruolo e quindi non siamo quelli che siamo messi sul banco degli imputati,
mi sembra, noi siamo quelli che non riuscivo a capire a chi vi rivolgevate!
Quindi ribadisco a mio modo di vedere quello che è il nostro ruolo che è stato spiegato fin
dall’inizio dall’apertura di questo punto è completamente un altro, quindi va benissimo fare e
disquisire sul merito, sulle responsabilità politiche, sulle responsabilità gestionali, ma di questo si
occuperà qualcun altro e non il Consiglio Comunale, il Consiglio Comunale ha il compito oggi di
evitare un ulteriore danno!
^^^ Escono i Consiglieri Bacchin, Pesarin e Modena: il numero dei presenti scende a 23. ^^^
Consigliera Lorenzi Emanuela
Capisco tutto, però io qualche problema verso la città ce l’ho, perché chiedere 100 mila Euro così
in questa fase di crisi, quando il contribuente è chiamato addirittura a pagare degli acconti
superiori al 100%, pagare un Imu sproporzionata etc., qualche difficoltà ce l’ho, se sono
obbligata a votarlo lo voto, però è ingiusto, almeno quello posso dirlo? Devo votare a favore,
sennò devo andare anche in prigione magari!
Presidente Accorsi
Ci sono altri interventi? No, pongo in votazione.
Constatato che nessun altro Consigliere prende la parola, il Presidente
dichiara chiusa la discussione e mette in votazione la proposta di delibera allegata sub lettera C).
Vista l’attestazione della copertura finanziaria e l’avvenuta annotazione
contabile da parte del Responsabile di Ragioneria, ai sensi dell’art. 19 - 1° comma
dell’Ordinamento contabile e finanziario dei Comuni approvato con D.P.G.R. 28.05.1999 n. 4/L,
modificato dal D.P.Reg. 1.02.2005, n. 4/L;
Dato atto che sono stati acquisiti i pareri stabiliti dall’art. 81 del D.P.Reg.
1.02.2005, n. 3/L, 1° comma, come favorevolmente espressi e inseriti in calce alla proposta di
deliberazione, di cui formano parte integrante;
Ritenuto di non avere nulla da eccepire, modificare o integrare rispetto al
proposta di delibera allegata;
A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano ed il cui
esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori e che ha conseguito il seguente
risultato:
- Consiglieri presenti ai fini del numero legale : n. 23
- Consiglieri astenuti
: n. 1 (Pederzolli)
- Consiglieri presenti ai fini della votazione : n. 22
-
voti favorevoli
n. 22 (Sindaco, Presidente, Leoni, Chincarini, Morghen, Bazzanella,
Straffelini, Giuliani, Benini Luca, Lorenzi Patrick, Benamati,
Verbale 28. 11. 13
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Daves, Matteotti Paolo, Santoni, Malossini, Benini Matteo,
Gaiatto, Lorenzi Emanuela, Matteotti Pietro, Morandi, De
Pascalis, Pasulo)
contrari
n.
0
IL CONSIGLIO COMUNALE
delibera
DI APPROVARE la proposta di deliberazione del relatore Assessore Brunelli, allegata al
presente verbale sub lettera C).
^^^^^
Accertata inoltre l’opportunità di dichiarare immediatamente esecutivo il presente
provvedimento, al fine di provvedere prima possibile al pagamento delle somme dovute evitando
così un ulteriore aggravio di spesa, il Presidente invita il Consiglio comunale a votare in merito.
IL CONSIGLIO COMUNALE
A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano, ed il cui
esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori, e che ha conseguito il seguente
risultato:
- Consiglieri presenti ai fini del numero legale : n. 23
- Consiglieri astenuti
: n. 1 (Pederzolli)
- Consiglieri presenti ai fini della votazione : n. 22
-
voti favorevoli
contrari
n. 22 (Sindaco, Presidente, Leoni, Chincarini, Morghen, Bazzanella,
Straffelini, Giuliani, Benini Luca, Lorenzi Patrick, Benamati,
Daves, Matteotti Paolo, Santoni, Malossini, Benini Matteo,
Gaiatto, Lorenzi Emanuela, Matteotti Pietro, Morandi, De
Pascalis, Pasulo)
n. 0
delibera
di dichiarare la presente deliberazione, per l’urgenza, immediatamente eseguibile ai sensi
dell’art. 79 – 4° comma del D.P.Reg. 1.02.2005, n. 3/L.
Presidente Accorsi
Grazie Consiglieri.
^^^^^^^^^^
Sono le ore 22.35. La seduta è chiusa.
^^^^^^^^^^
IL PRESIDENTE
f.to Massimo Accorsi
IL SEGRETARIO GENERALE
f.to Lorenza Moresco
Verbale 28. 11. 13
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40
Il Segretario Generale del Comune di Riva del Garda
certifica
che il presente verbale è stato approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 207 dd.
17.02.2014 senza rettifiche.
IL SEGRETARIO GENERALE
f.to dott.ssa Lorenza Moresco
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41
Verbale 28. 11. 13
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