il lavoratore delle costruzioni
PERIODICO DELLA FILLEA-CGIL
Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Genova” • Stampa: Tipolitografia ATA - Via G. Torti, 32 c r. - 16143
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Anno 21 - Numero 3-4 Agosto/Dicembre 2006
n. 3-4
CONTRATTO
PER I LAVORATORI
EDILI DI GENOVA
ALL’INTERNO:
LE TABELLE PAGA
NUOVI IMPORTI ASSEGNI FAMILIARI
2
SOMMARIO
La FILLEA CGIL
più vicina
ai lavoratori
PAGINA 2:
La FILLEA CGIL più vicina ai lavoratori.
LA FILLEA CGIL DI GENOVA IL SINDACATO CHE DIFENDE, LOTTA,
PROPONE, CONTRATTA, E TUTELA TI ASPETTA NELLE NUOVE SEDI
DOVE È PRESENTE PER INFORMARTI AL MEGLIO E ASSISTERTI .
PAGINA 3:
Infortuni sul lavoro. È polemica sui
dati Inail.
PAGINA 4:
“Vi faccio vedere come muore un muratore...”
SEDE CENTRALE
PRESSO CORNIGLIANO VIA SAN GIOVANNI D’ACRI, 6
TEL 010 6028272 - FAX 010 6028274
DALLE ORE 9 ALLE 12 E DALLE 15 ALLE 18,30
UFFICIO VERTENZE
TEL. 010 60281
TUTTI I GIORNI DALLE 9 ALLE 12 DALLE 14 ALLE 18
BOLZANETO
PAGINE 5-6:
Dieci domande su tfr e fondi complementari.
PAGINA 7:
Gli infortuni sul lavoro in edilizia: quasi come essere in trincea.
Sommerso. soddisfazione della Fillea
Cgil per i primi risultati dell’azione del
Governo.
PAGINA 8:
Nuove procedure per i permessi di
soggiorno per i cittadini extracomunitari.
VIA ZAMPERINI,11
TEL. 010 7453617- 010 7453638 - FAX 010 7453703
RICEVE DAL LUNEDI AL VENERDI DALLE 17 ALLE 19
PONENTE
VIA SAN GIOVANNI D’ACRI, 6
TEL. 010 6028272
RICEVE TUTTI I GIORNI DALLE 17 ALLE 19
CENTRO VALBISAGNO
CORSO SARDEGNA, 4D ROSSO
TEL 010 3519139
RICEVE IL MARTEDI E IL GIOVEDI DALLE 17 ALLE 19
ZONA TIGULLIO
CHIAVARI
PAGINE 9-12:
Firmato il contratto integrativo provinciale per i lavoratori edili della Provincia di Genova.
PAGINE 13-16:
Tabelle salariali.
PAGINE 17-18:
Nuovi importi assegni familiari.
Carovana Antimafia a Genova.
PAGINA 19:
Distribuzione vestiario invernale
2006/2007.
PAGINA 20:
Appalti e subappalti in edilizia.
CORSO GARIBALDI, 49
TEL. 0185 1871531 - FAX 0185 1871599
RICEVE MARTEDI, MERCOLEDI, VENERDI DALLE 16 ALLE 19
SESTRI LEVANTE
VIA E. FICO
TEL. 0185 41246 - FAX 0185 459874
RICEVE TUTTI I LUNEDI DALLE 16 ALLE 19
RAPALLO
CORSO ITALIA, 36/3
TEL. / FAX 0185 67541
RICEVE TUTTI I GIOVEDI DALLE 16.30 ALLE 19
I COMPAGNI DELLA FILLEA
CGIL DI GENOVA SONO
DISPONIBILI IN QUALSIASI
MOMENTO SE CE NE FOSSE
IL BISOGNO TELEFONATE !!!
3
Infortuni sul lavoro.
È polemica sui dati Inail
Balletto di cifre sugli incidenti nell’edilizia in Italia. Per i costruttori sono in
forte diminuzione (-9%), ma il dato non convince le associazioni dei lavoratori
Sarebbero in forte calo gli incidenti sul lavoro nel settore edile.
Secondo l’associazione nazionale costruttori edili - che cita come fonte l’Inail - gli infortuni nei
cantieri, dopo quattro anni di costante diminuzione, avrebbero subito nei primi sei mesi del 2006 un
ulteriore calo del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Non solo, ma la media
di infortuni che si verificano in Italia, sarebbe sensibilmente inferiore rispetto alla media europea.
Una bella sorpresa, specialmente per chi, come questo giornale, è quasi quotidianamente costretto a riportare notizie di infortuni o morti sul lavoro. Tuttavia
da più parti sono giunte forti perplessità sull’affidabilità dei numeri
forniti dall’Inail.
Sono molto diverse infatti le informazioni elaborate dall’Anmil (associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) che ha calcolato per il primo semestre dell’anno in corso un aumento degli incidenti pari allo 0,8%.
Ma come si spiegano queste divergenze di risultati? Per la responsabile della comunicazione
dell’Anmil, Marinella de Maffutiis,
il problema sta nel fatto che l’Inail,
per le sue stime, mette a confronto dati non omogenei tra loro. In altre parole, per calcolare la
differenza tra gli infortuni denunciati nei primi mesi del 2005 e
quelli denunciati nello stesso periodo del 2006, utilizza un dato
definitivo (infortuni 2005) con uno
provvisorio (infortuni 2006), dando luogo così a distorsioni dal
punto di vista statistico. “Noi usiamo la stessa base di dati dell’Inail - ha spiegato De Maffutiis -
ma raffrontando grandezze omogenee tra di loro, e il risultato è un
numero di incidenti, per il 2006,
leggermente crescente rispetto a
un anno fa”.
Le statistiche ufficiali non convincono nemmeno il segretario
generale della Fillea Cgil, Franco
Martini. “Se si sta dietro ai balletti
di cifre non si finisce più - ha dichiarato Martini - i dati per il primo trimestre indicavano un aumento del 3%, adesso una diminuzione del 9%. Si tratta di un
trend non consolidato e resta comunque alto il livello di guardia”.
Per Martini rimangono pesanti criticità nel settore delle costruzioni: il 20% degli incidenti mortali
riguarda gli immigrati, se si considera che al nord i nuovi lavoratori sono quasi esclusivamente
stranieri è facile rendersi conto
della gravità della situazione. “È
indubbio che il pacchetto Damiano dia alcuni risultati in termini di contrasto del lavoro nero
- ha aggiunto Martini - ma è im-
portante rivedere la normativa sugli appalti, già nel tavolo sul lavoro
che si aprirà il 5 dicembre”.
A seguito del decreto Bersani, infatti, dall’1 ottobre i datori di lavoro devono munire i lavoratori
di un tesserino di riconoscimento e iscriverli regolarmente nel registro di cantiere. La comunicazione del nuovo rapporto di lavoro nel settore edile deve essere effettuata un giorno prima dell’inizio dell’attività lavorativa (sanzione da 1.500 a 12 mila euro a
lavoratore, maggiorata di 150 euro per ciascuna giornata di lavoro effettivo). Inoltre gli ispettori
possono adottare provvedimenti di sospensione dei lavori dei
cantieri se il 20% dei lavoratori
sono irregolari.
Tutti gli sforzi però rischiano di riverlarsi inutili se non si mette mano alla riforma del sistema degli
appalti, eliminando la pratica delle offerte al massimo ribasso.
Stefano Raiola
4
“Vi faccio vedere come muore
un muratore...”
Un milione di incidenti sul lavoro all’anno, cento morti al mese, solo in
Italia. Sono dati ufficiali. Dimostrano che la necessità di profitti delle aziende,
che risparmiano sulle misure di sicurezza, costano a noi, in termini di vite
umane, più di quanto stia costando agli Stati Uniti la guerra in Iraq
Beati quelli che precipitano dal tetto di un capannone che cede all’improvviso, beati quelli che vengono schiacciati dal carrellino elevatore che stavano guidando, beati coloro che vengono investiti da
frane di materiale edilizio nei cantieri abusivi, beati coloro che vengono trascinati e stritolati dai nastri
trasportatori, beati i camionisti che
rimangono ustionati mentre controllano l’olio, quelli schiacciati tra
la motrice e il proprio mezzo beati, colro che scendono nei pozzi
per lo scarico delle acque reflue e
soffocano a causa delle esalazioni
tossiche, beati i soffocati da un incendio improvviso in una fabbricagarage di materassi, beati i bruciati
vivi, beati gli affogati in una tramoggia di olio di sansa, beati quelli che non entrano nelle statistiche
perché muoiono per incidenti stradali avvenuti per la stanchezza conseguente al lavoro appena finito,
beate le vittime di esposizioni ad
agenti cancerogeni e tossici, beati quelli sopravvissuti miracolosamente a scariche di ventimila volt
sprigionatesi da cavi elettrici pendenti, beati coloro che mentre montano luminarie per una festa paesana sfiorano i fili dell’alta tensione, beati coloro che muoiono all’istante, beati quelli per cui sono inutili tutti i tentativi di rianimazione,
beati coloro che issati con un argano su un silos alto venti metri
precipitano nel vuoto, beati quelli
con fratture e lesioni diffuse su tutto il corpo, quelli che si spengono
durante il tragitto in ambulanza,
beati quelli con il torace schiacciato, beati i licenziati per “eccesso di infortuni”, beati coloro che
scivolano mentre stavano riparando una grondaia, beati gli schiacciati dal proprio trattore, beati quelli contro i quali si aprono all’improvviso portelloni d’acciaio, beati i colpiti da un cilindro idraulico,
beati coloro che rimangono asfissiati in laboratori colmi di materiali sintetici, stoffe e solventi, beati
quelli che vengono travolti da
un’ondata di acqua e liquami mentre riparano un guasto alla rete fognaria, beati coloro che esplodono
in una fabbrica di fuochi d’artificio,
beati quelli che mentre cercavano
di disincastrare i cavi che tenevano fermo il carico cadono dal portabagagli del proprio furgone e battono la testa sul selciato, beati gli
agonizzanti tra i carrelli del reparto lamieratoio, beati coloro che vengono estratti troppo tardi,
beati quelli che vengono sbalzati
contro le pareti da uno spostamento
d’aria, beati gli investiti dai muletti in retromarcia, beati coloro che
controllavano il carico quando il cavo della gru a cui era fissata la piattaforma si è spaccato, beati coloro che stavano pulendo le canalette sull’autostrada quando sono stati investiti da un autoarticolato, beati quelli che vengono sbattuti a terra dalla sovrappressione delle camere stagne della cisterna che stavano testando, beati coloro che
erano intendi a riparare le infiltrazioni
d’acqua di un campanile quando
sono scivolati a causa dell’inclinatura del carrello della gru che non
era chiuso con l’apposito fermo,
beati quelli travolti da un enorme
ponteggio di ferro e cemento crollato da venti metri d’altezza, beati
coloro che rimangono incastrati con
il giaccone a un gradino mentre
scendevano dal locomotore di un
treno merci, beati coloro che vengono trovati sotto tre casse di lastre di vetro del peso complessivo
di sei tonnellate, beati coloro che
cadono in due tempi: prima sul tetto dello spogliatoio della fabbrica e
quindi sull’asfalto, beati quelli con
un polmone perforato da una
scheggia di metallo schizzata da
una tagliatrice, beati coloro che pu-
livano lo scivolo in cui viene versata
la malta quando un carrello per il
trasporto del materiale li ha colpiti
alle spalle, beati coloro che si trovavano all’interno della fabbrica di
acetilene al momento della deflagrazione, beati coloro che si occupano della demolizione degli impianti dimessi e vengono ricoperti
all’improvviso da travi staccatesi
dal soffitto e pezzi di solaio, beati
coloro che cadono nel vano ascensore durante gli usuali lavori di manutenzione, beati coloro che vengono infilzati da un pistone partito
dal macchinario sul quale stavano
sistemando del silicone, beati quelli il cui braccio rimane intrappolato tra i rulli di una macchina raffinatrice per impasti, beati gli infartuati in un cantiere per un’insolazione, beati coloro che restano
ustionati al volto dall’esplosione del
quadro elettrico, beati quelli che
stavano in bilico su una serie di
balle di tessuto da cinquecento chili l’una, beati coloro che finiscono
sotto le ruote gemellari dal rimorchio di una gru, beati quelli colpiti
alla nuca dal braccio di una pala
meccanica, beati quelli con un quadro clinico da subito critico, beati
quelli che stavano lavorando alla
sostituzione di un impianto di refrigerazione, beati i rimasti sepolti vivi dentro la fossa nella quale stavano lavorando, beati i rumeni morti sul colpo scivolando dal tetto alle 14 e 40 del primo giorno di lavoro mentre stavano operando in un
capannone da mettere in sicurezza nella frazione dei Quercioli a
Massa, che sarebbero rimasti a lavorare nella provincia apuana per
circa due anni, per mandare i soldi alla famiglia, moglie e tre figli,
moglie e figli ancora in attesa dei
risultati dell’inchiesta della magistratura.
Christian Raimo
5
Dieci domande su tfr e
fondi complementari
In questi giorni sta per essere emanato il decreto che anticiperà l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 252/2005 al 1° gennaio 2007,
in seguito all’accordo sottoscritto
con le parti sociali. Si avvicina dunque il momento della scelta per tutti i lavoratori non iscritti ai fondi
complementari.
Tentiamo di fare chiarezza su alcune casistiche attraverso risposte ad
alcuni quesiti.
1. Sono stato assunto nel 1980,
lavoro in un’azienda con 38 dipendenti e ho 21 anni di anzianità
di servizio. Se dal 1° gennaio 2007
decidessi di aderire volontariamente al fondo, quanto del mio
tfr verrà devoluto? E il tfr maturato fino ad oggi?
Rispetto al tfr fino ad oggi maturato, rimane in azienda e ti verrà liquidato regolarmente come trattamento di fine rapporto.
Entro il 30 giugno 2007 puoi aderire ad un fondo pensione e, in
quanto lavoratore “anziano” (assunto prima del 29 aprile 1993), hai
la facoltà di scegliere quanto versare del tuo tfr maturando tenendo conto che il minimo da versare
è il 50%. Qualora non ti esprimessi entro il 30 giugno 2007, scatterebbe il meccanismo del silenzio
assenso ed il tfr maturando dal 1°
luglio 2007 in avanti verrà interamente devoluto alla forma pensionistica complementare collettiva
prevista dai contratti o accordi collettivi, anche territoriali, salvo sia
intervenuto un diverso accordo
aziendale tra le parti che preveda
la destinazione del tfr a una diversa forma pensionistica complementare. Tale accordo deve essere comunque notificato al lavoratore
in modo diretto e personale.
In caso di presenza di più forme
pensionistiche complementari alle
quali l’azienda abbia aderito, la norma prevede che il tfr maturando
venga trasferito a una di esse, in accordo tra le parti; se dovesse man-
care l’accordo, il tfr verrà trasferito al fondo al quale l’azienda abbia
aderito con il maggior numero di
dipendenti.
Nel caso, infine, dovesse mancare
un fondo collettivo e un accordo, allora il tfr maturando dovrà essere
destinato ad un fondo residuale
che dovrà essere istituito presso
l’INPS e che non va confuso con il
Fondo che verrà costituito dalla Finanziaria 2007 devoluto al fondo
pensione di categoria, mentre il maturato fino al 30 giugno 2007 rimarrà in azienda.
2. Sono stato assunto da pochi
mesi in una grande azienda con
2500 dipendenti. Ho subito aderito al mio fondo di categoria,
con versamento totale del tfr oltre al mio contributo e quello del
datore di lavoro. Cosa mi succede dal 1° gennaio 2007?
Essendo già iscritto ad un fondo
pensione non dovrai fare assolutamente nulla. Il tfr continuerà ad
essere versato interamente nel fondo pensione.
3. Sono stato assunto nel 2001 in
un’azienda con 6 dipendenti, penso di non aderire per ora alla previdenza complementare e dare
comunicazione esplicita all’azienda. Posso poi ripensarci?
Qualora decidessi di non aderire
alla previdenza complementare e
lo comunicassi entro il 30 giugno
2007, il tuo tfr rimarrà in azienda.
Potrai tuttavia sempre ripensarci: i
qualsiasi momento potrai decidere se iscriverti ad un fo do pensione.
4. So un lavoratore di un’azienda di 300 dipendenti, assunto per
la prima volta nel 1995. Se comunicherò la mia contrarietà all’adesione alla previdenza complementare entro il 30 giugno
2007, il mio tfr maturando rimarrà
in azienda?
No. Il trattamento che maturerai dal
1° gennaio verrà versato al nuovo
fondo di tesoreria presso l’INPS,
previsto dal disegno di legge finanziaria 2007. Quello che invece
hai già maturato rimarrà presso l’azienda. Nulla cambierà sulle regole del tfr in merito alla rivalutazione, le anticipazioni, ecc.
5. Se decido di aderire ad un fondo pensione nel maggio 2007,
cosa succede al tfr maturato fino a quella data?
segue a pag. 6
6
Rimarrà presso l’azienda se lavori
in una realtà con meno di 50 dipendenti, altrimenti verrà versato
nel neo-fondo INPS. Ovviamente
da giugno 2007 il tfr verrà versato
nel fondo pensione prescelto.
6. Sono un lavoratore “anziano”,
ovvero assunto prima del 29 aprile 1993 e già iscritto ad un fondo pensione contrattuale. Lavoro in un’azienda con 56 dipendenti e vorrei lasciare le cose come stanno, cioè continuare a versare solo parte del tfr al fondo.
Cosa devo fare? Cosa succede
alla restante quota di tfr?
Dovrai entro il 30 giugno 2007 comunicare per iscritto al tuo datore
tale decisione: il tuo tfr maturando
rimarrà in parte utilizzato per finanziare la tua posizione pensionistica complementare, mentre per
l’altra parte verrà versato al neocostituito fondo presso l’INPS.
Quindi ti troveresti con la seguente situazione: parte del tfr al fondo,
parte presso l’azienda (il maturato
fino al 31-12-2006) e parte presso
il neo-fondo INPS (il maturato dal
1° gennaio 2007).
7. Quali sono i principali benefici fiscali rispetto alla scelta di un
fondo complementare?
Sono certamente non trascurabili.. Quanto deciderai di versare come contributo a tuo carico e il contributo a carico del tuo datore di
lavoro, potrai detrarlo dal reddito
imponibile fiscali nei limiti di
5.164,57 euro. Sarà sempre possibile, inoltre, dedurre i contributi versati a favore dei familiari a carico,
entro ovviamente il suddetto tetto.
Il rendimento del fondo verrà tassato all’11%, mentre le prestazioni sia in rendita che in capitale
avranno una tassazione separata
pari al 15%, con riduzioni dello
0,3% per ogni anno eccedente i
quindici di contribuzione, fino ad
un massimo del 9% di tassazione.
8. Sono attualmente un lavoratore parasubordinato. Al termine del mio contratto potrei essere assunto a tempo indeterminato presso un’azienda di 35
dipendenti probabilmente il 1°
giugno 2007. Non riesco a capire come muoversi rispetto al tfr
e cosa fare se voglio aderire ad
un fondo pensione.
Per te i sei mesi di tempo per decidere decorrono dall’assunzione
come lavoro subordinato. Pertanto se non farai nulla entro il 30 novembre 2007, scatterebbe il meccanismo del silenzio assenso ed il
tfr maturando dal 1° dicembre 2007
in avanti verrà interamente devoluto alla forma pensionistica complementare collettiva prevista dai
contratti o accordi collettivi, anche
territoriali, salvo sia intervenuto un
diverso accordo aziendale tra le
parti che preveda la destinazione
del tfr a una diversa forma pensionistica complementare. Tale accordo deve essere comunque notificato al lavoratore in modo diretto e personale. In caso di presenza di più forme pensionistiche complementari alle quali l’azienda abbia aderito, la norma prevede che
il tfr maturando venga trasferito a
una di esse, in accordo tra le parti; se dovesse mancare l’accordo,
il tfr verrà trasferito al fondo al quale l’azienda abbia aderito con il
maggior numero di dipendenti.
Nel caso, infine, dovesse mancare
un fondo collettivo a un accordo, allora il tfr maturando dovrà essere
destinato ad un fondo residuale
che dovrà essere istituito presso
l’INPS e che non va confuso con il
Fondo che verrà costituito dalla Finanziaria 2007 devoluto al fondo
pensione di categoria, mentre il maturato fino al 30 novembre 2007 rimarrà in azienda.
9. Sono un giovane lavoratore
assunto da un’azienda edile il 1°
giugno 2006. Posso aderire al
fondo di categoria PREVEDI già
oggi (novembre 2006)? Se sì cosa dovrò fare dal 1° gennaio
2007?
Sì, puoi già aderire oggi, iscrivendoti al fondo di categoria. In tal caso non sarai interessato dal 1° gennaio 2007 dal meccanismo del “silenzio-assenso”, avendo già formulato la tua scelta di destinazione del tfr.
10. Qualora decidessi di aderire
ad un fondo pensione, devo versare anche un contributo a mio
carico? C’è un limite di versamento?
Se aderisci ad un fondo negoziale, potrai contare anche su un contributo contrattato dal tuo datore
di lavoro. Inoltre puoi liberamente
scegliere l’entità del contributo a
tuo carico.
7
Anche in tempo di festività natalizie una riflessione sui dati negativi del settore
può essere significativa
Gli infortuni sul lavoro in edilizia:
quasi come essere in trincea
In materia di sicurezza del lavoro, il settore edile, di notevole rilevanza data l’alta attività occupazionale e produttiva nazionale, è in crescita anno dopo anno
e detiene il ruolo prevalente nella casistica di dati circa gli infortuni ed il livello di mortalità sul lavoro.
Gli infortuni sul lavoro, sono nell’edilizia, ad ogni cittadino europeo costano in media 200 euro all’anno. Ammonta, infatti, a 75 miliardi di euro il costo annuale complessivo derivante dagli incidenti e dai problemi di salute in un
settore che muove oltre 900 miliardi di euro l’anno.
Vale a dire che l’8,5% del volume
d’affari è assorbito dai costi degli incidenti nei cantieri. Ogni anno, infatti, si verificano in Europa
almeno 850.000 incidenti (Unione Europea) di questi circa 1 su
8 avviene in Italia (100 mila circa).
Nei cantieri, in Italia muoiono quasi 300 persone all’anno e 1300 in
Europa. Un dato che nel settore
edile raggiunge le quote più alte.
Nell’industria edile lavorano complessivamente, nell’unione europea, quasi 13 milioni di persone,
pari al 7% della mano d’opera totale. Anche questa una percentuale che non tiene conto del
sommerso, che secondo le stime della Commissione Europea
rappresenterebbe tra il 7% e il
14% dell’occupazione del settore.
I lavoratori edili sono concentrati, quasi per la metà (49%) in imprese con meno di dieci dipendenti.
Sono proprio gli addetti alle costruzioni ad essere esposti al rischio infortuni.
Nel nostro settore, già quest’anno ad inizio dicembre siamo già
a 236 infortuni mortali.
Inoltre tra i lavoratori edili sono
frequenti alcuni disturbi quali il
mal di schiena di cui soffre il 48%
(contro il 33% della media generale); problemi muscolari al collo
e spalle (36% contro il 28%), ma
anche agli arti (28% contro il
13%).
Inoltre almeno 600.000 edili sono
costretti a lavorare in luoghi dove sono presenti fibre di amianto (la maggioranza di questi sono immigrati).
Ho ritenuto doveroso in un momento di gioia per tutti, come deve essere il natale portare una riflessione su quelli che sono gli
aspetti negativi del settore, ma
che con l’impegno di tutti possiamo sicuramente migliorare. Auguri a tutti, sperando che il 2007
sia un anno migliore per gli edili
e per tutto il settore delle costruzioni.
Moulay El Akkioui
Segretario regionale Fillea Liguria
Sommerso: soddisfazione della Fillea Cgil per
i primi risultati dell’azione del Governo
“La chiusura di 227 cantieri in soli due mesi conferma
l’efficacia del Decreto Bersani. Occorre però un’attenzione
particolare alla situazione dei lavoratori immigrati”.
Soddisfatto il sindacato delle costruzioni Fillea Cgil a seguito del
resoconto presentato dal Ministro Damiano sull’efficacia dei
nuovi strumenti legislativi nella lotta al lavoro sommerso nei
cantieri edili.
”Siamo soddisfatti – commenta Franco Martini, Segretario Generale della Fillea Cgil – perché finalmente si notano i primi risultati del lavoro di controllo e questo valorizza anche il lavoro
di prevenzione messo in campo dalle parti sociali con l’istituzione del DURC.
Naturalmente questi primi risultati positivi devono spingere il
Governo e il Parlamento all’approvazione della norma prevista
in Finanziaria della definizione degli indici di congruità per il rilascio della certificazione Inps-Inail-Casse Edili, e in tempi rapidi l’apertura di un tavolo di confronto tra il sindacato, le Associazioni imprenditoriali di settore e gli Enti preposti per dare
maggiore sintonia ed efficacia agli strumenti di controllo e di prevenzione”.
“Occorre, comunque, richiamare l’attenzione – conclude Martini - sul problema dei lavoratori immigrati senza permesso di
soggiorno; se infatti non si provvederà a trovare in tempi rapidi una soluzione, come il rilascio di permessi di soggiorno provvisori, questi lavoratori rischiano doppiamente, oltre a subire lo
sfruttamento nel periodo lavorativo, andranno incontro al rimpatrio nei loro paesi di origine, senza la possibilità di rivendicare il salario e i contributi maturati”.
8
Nuove procedure per i permessi di soggiorno
per i cittadini extracomunitari
• Dall’11 Dicembre 2006, le domande
di rinnovo/richiesta dei permessi/carte di soggiorno (escluse alcune tipologie*) dovranno essere presentate
alle Poste usando dei nuovi moduli
(kit).
• I nuovi moduli (kit) e la busta per l’invio potranno essere ritirati, presso
tutti gli sportelli degli uffici postali a
partire dal 6 Dicembrte.
• Sarà possibile ritirare 1 solo “KIT” a
persona senza pagare nulla.
• La domanda di permesso di soggiorno una volta compilata allegando la documentazione richiesta (non
si invia il permesso di soggiorno originale ma solo una fotocopia) dovrà
essere spedita recandosi agli sportelli amico delle poste.
• Il permesso in originale con allegata
la ricevuta della raccomandata sostituirà l’attuale “cedolino/striscia” (la
vecchia ricevuta della domanda/rinnovo del permesso di soggiorno tramite il passaporto.
• Gli impiegati delle poste accerteranno l’identità del richiedente la domanda di permesso/carta di soggiorno tramite il passaporto.
• Al momento dell’invio della domanda tramite raccomandata verrà richiesto dalle poste il pagamento di
30 euro a cui dovranno essere aggiunti altri 27,50 euro (tramite apposito bollettino premarcato) da chi
vorrà avere il nuovo permesso di soggiorno in formato elettronico (possibile solo per i permessi annuali).
• Gli operatori di CGIL, CISL, UIL, ARCI,, FRSL di Genova e il Comune forniranno assistenza gratuita agli stranieri e potranno anche inviare la domanda del permesso/carta per via
informatica, entrando in comunicazione col sistema informatico delle
poste e della questura e seguendo
l’esito della pratica.
• Inoltre a Genova è stato raggiunto un
accordo che consentirà ai Patronati
Sindacali, Comune, Arci, FRSL di
chiedere informazioni sulle pratiche
patrocinate anche direttamente alla
Questura.
• Successivamente coloro che avranno presentato domanda presso gli
uffici postali saranno convocati dalla Questura con raccomandata per
eventuali correzioni/integrazioni e/o
per la consegna del permesso.
• Chi non si presenterà nei termini previsti rischia di perdere il permesso.
• Alla convocazione in Questura gli interessati dovranno presentarsi con 4
fotografie formato tessera.
• Importante: la legge in materia di immigrazione non cambia, pertanto per
il Rilascio/Rinnovo valgono sempre gli
stessi requisiti.
• La CGIL Liguria ha inoltre aperto un
servizio di assistenza/informazione
agli stranieri tramite il sito www.liguria.cgil.it (Ufficio immigrati) e una e
mail [email protected] tra-
mite la quale è possibile porre quesiti.
Ufficio Stranieri CGIL Liguria
Patronato Inca CGIL Genova
* Per ulteriori chiarimenti circa le tipologie si
consiglia di informarsi presso gli sportelli di
CGIL, CISL, UIL, ARCI, FRSL
9
FILLEA CGIL - FILCA CISL -FENEAL UIL
GENOVA
Firmato il contratto integrativo provinciale per
i lavoratori edili della Provincia di Genova
Il giorno 30 Ottobre 2006 è stato firmato dopo una difficile trattativa l’accordo, per il contratto integrativo provinciale
per i lavoratori edili della provincia di Genova. Le Segreterie esprimono un giudizio positivo sui contenuti dell’ accordo, sottolineando i risultati che danno soluzione a problematiche da tempo insolute. Oltre ad aver concordato l’aumento economico per i lavoratori nella misura intera del 7% come previsto dagli accordi nazionali, sono previste iniziative congiunte per favorire lo sviluppo e l’occupazione in materia di appalti. Vogliamo evidenziare un primo e sostanziale passo avanti verso il riconoscimento della carenza malattia e adeguate soluzioni all’annoso problema della
casa, con iniziative congiunte per le politiche abitative, rivolte a tutti i lavoratori ed in particolare ai lavoratori immigrati
a cui và una particolare attenzione per la formazione ed informazione per la sicurezza sul lavoro.
INIZIATIVE CONGIUNTE NEI CONFRONTI
DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
I) Osservatorio provinciale per il monitoraggio degli appalti pubblici
Le Parti, nel richiamare il contenuto del paragrafo I) del CCPL 24 marzo 2003 in argomento, convengono sulla necessità di proseguire nell’opera di confronto con la Provincia di Genova, al fine di addivenire, al più
presto, alla effettiva costituzione dell’Osservatorio indicato in epigrafe, ancorché in via
inizialmente sperimentale.
Le stesse, infatti, si danno reciprocamente
atto che sempre più spesso, anche negli ultimi anni, le imprese appaltatrici hanno dovuto riscontrare notevoli lacune e carenze nella documentazione tecnica posta a base
d’appalto per prezzi incongrui, progetti non
realmente esecutivi, clausole difformi dalle
previsioni di legge, ribassi d’asta sulla totalità dell’appalto che non scorporano i costi
della sicurezza sul lavoro.
E che tali situazioni creano una concorrenza sleale tra imprese, con fattori penalizzanti
per la sicurezza e i diritti dei lavoratori.
In tale contesto, pertanto, la creazione del
citato Osservatorio risulta ormai indispensabile, al fine di contribuire, d’intesa con le
stazioni appaltanti e le rappresentanze dei
liberi professionisti, ad arginare il fenomeno
sopra ricordato, reso ancora più preoccupante dall’attuale situazione di carenza di
appalti pubblici nella provincia di Genova.
Le Parti ribadiscono, infatti, che lo strumento
in questione dovrà svolgere funzioni di monitoraggio e di verifica circa la correttezza e
la completezza delle procedure di gara, onde assicurarne l’aggiudicazione alle imprese realmente più concorrenziali ed affidabili, in grado di realizzare i relativi lavori secondo
criteri di qualità con particolare attenzione alla formazione professionale e alle normative per la tutela della sicurezza dei lavoratori, nel rispetto dei dettami di legge e contrattuali.
A tal fine, sottolineano l’importanza che le stazioni pubbliche committenti si attengano
scrupolosamente all’obbligo di validazione
dei progetti previsto dalla normativa vigente e, in tal senso, si impegnano, quindi a
sollecitare la stipula dell’Accordo definitivo
con la Provincia di Genova che consenta,
seppur con una disciplina graduale ed a livello sperimentale, l’effettiva attivazione dell’Osservatorio, nel comune intento, peraltro,
completata la fase transitoria, di dotare tale strumento delle competenze previste nel
par. I) del CCPL 24 marzo 2003.
Nel caso in cui ciò non risultasse possibile,
si impegnano a costituire una commissione
paritetica con la funzione di segnalare al-
l’Autorità per la vigilanza sui lavori Pubblici
le situazioni nelle quali la predetta validazione dei progetti risulti assente, carente e/o
incongrua.
II) Project Financing
Le parti convengono, altresì, sulla necessità
di favorire il potenziamento, nel settore delle opere pubbliche, del ricorso dello strumento del Project Financing per la realizzazione di interventi infrastrutturali e di opere
di interesse per la collettività.
Tale esigenza risulta ormai improcrastinabile, tenuto anche conto della costante e progressiva diminuzione di finanziamenti pubblici destinati alle stazioni appaltanti.
In tale situazione, l’istituto del Project Financing, quale metodo di efficace collaborazione tra soggetti pubblici e privati, deve
essere utilizzato in misura maggiore dalle
amministrazioni locali. Le Parti si impegnano quindi, ad instaurare, in proposito, un
confronto periodico con le principali stazioni appaltanti locali, affinché le stesse, in osservanza alla normativa vigente, incrementino l’adozione di tale strumento, inserendolo nei piani triennali delle opere pubbliche e garantiscano un’adeguata e tempestiva
informazione agli operatori privati potenzialmente interessati ad elaborare proposte da presentare alle pubbliche amministrazioni per opere di interesse civile e sociale.
III) Realizzazione di iniziative private di
interesse collettivo
Le parti, in relazione ai numerosi episodi negativi realizzatisi anche di recente (segnatamente in relazione ai parcheggi), sottolineano la necessità di instaurare un dialogo concertato con la Pubblica Amministrazione allo scopo di evitare che iniziative già regolarmente approvate dagli Enti preposti, relative alla realizzazione di opere ad iniziativa privata e di interesse collettivo, vengano
ostacolate da forme indebite di protesta,
che agiscono al di fuori delle prerogative di
legge e, spesso, contro l’interesse della stessa collettività.
Convengono, quindi, sulla necessità di attivare un’azione sinergica nei confronti delle
P.A., al fine di ristabilire il rispetto e la priorità del diritto, e quindi il perseguimento di
obiettivi di primario rilievo non solo per le imprese e per i relativi dipendenti, ma anche
per lo sviluppo e la crescita della Città.
IV) Legge regionale sugli appalti pubblici
Il nuovo T.U. (D.Lgs. 166/2006) sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, che entrerà in vigore il 1 gennaio 2007, affida alle
regioni competenze significative e impor-
tanti su materie per il governo del territorio.
In tale situazione, le Parti si impegnano ad
intervenire nei confronti della Regione Liguria – che non ha ancora legiferato in argomento – al fine di favorire il varo di una normativa che, limitatamente alle materie di
competenza regionale, contribuisca al miglioramento delle condizioni del settore.
Particolare attenzione dovrà quindi essere rivolta, ad esempio, al tema della tutela della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, attraverso il potenziamento del ruolo degli Enti bilaterali del settore edile; della programmazione e della localizzazione delle opere da
realizzare, nonché dell’organizzazione amministrativa e della efficienza degli enti preposti alla realizzazione delle opere.
V) Lavori in affidamento “in house”
L’annosa questione legata alle attività per i
lavori realizzati “in house”, nonostante il pronunciamento sulla questione da parte della
magistratura amministrativa, impone una attenzione particolare al problema. Occorre
evitare che il ricorso alla realizzazione di tali lavori sia una pratica penalizzante per il
mercato edilizio genovese e per le imprese
che lo compongono.
In relazione a ciò, le parti concordano di avviare i necessari chiarimenti con le stazioni
appaltanti pubbliche, allo scopo di individuare le necessarie soluzioni affinchè, da un
lato, tale pratica sia limitata ai soli casi espressamente previsti dalla normativa vigente (lavori in amministrazione diretta di cui all’art.
125 del d.lgs. n. 163/2006) ed alle ipotesi discendenti dalla normativa comunitaria recepita dalla più recente giurisprudenza della Corte di Giustizia secondo cui l’affidamento è possibile solo qualora ricorrano tre
condizioni contestuali e concorrenti e cioè:
a) che il capitale della società esecutrice sia
interamente pubblico;
b) che l’ente appaltante eserciti sulla società
esecutrice un controllo analogo a quello che
esercita sui propri servizi;
c) che la società esecutrice realizzi la parte
preponderante della propria attività con le
amministrazioni che le affidano i lavori.
Inoltre nel caso di affidamento “in house” le
imprese esecutrici devono applicare integralmente il contratto di pertinenza del settore edilizio, compresa l’iscrizione dei lavoratori alla Cassa Edile Genovese.
Le Parti ritengono quindi necessario adottare,
di comune accordo, misure atte a frenare
l’espansione di tale fenomeno distorsivo della concorrenza ed a ripristinare, su base nazionale e locale, un quadro di legalità ormai
da tempo violato.
segue a pag. 9
10
INIZIATIVE CONGIUNTE PER LA LOTTA AL
LAVORO SOMMERSO
D.U.R.C.
In relazione alla recente entrata a regime del
D.U.R.C. (documento unico di regolarità contributiva), le Parti ribadiscono l’estrema importanza di tale strumento, al fine di proseguire nelle iniziative congiunte, da tempo in
atto, volte a contrastare il fenomeno del lavoro nero e, comunque, più in generale, della evasione contributiva nei confronti degli
istituti previdenziali e degli enti bilaterali del
settore, fonte di concorrenza sleale a discapito delle imprese rispettose delle norme
di legge e contrattuali.
A tale proposito sottolineano l’importanza
di adottare, a breve, iniziative idonee ad evitare il diffondersi di pericolosi fenomeni di elusione dell’obbligo di richiesta del DURC per
la realizzazione di lavori edili.
Tale situazione risulta, infatti, essersi delineata, dopo l’entrata in vigore delle previsioni
del decreto Biagi, attraverso il notevole incremento del ricorso, nelle Denunce di Inizio Attività (D.I.A.), alla realizzazione dei lavori mediante la c.d. “economia diretta”,
ossia senza l’intervento di alcuna impresa.
A fronte di tale preoccupante crescita dell’utilizzo di tale strumento, che consente di
eludere la richiesta del DURC, le Parti ritengono necessario intervenire presso il Comune di Genova (e successivamente, presso gli altri Comuni della provincia di Genova), onde stabilire l’attivazione di opportuni
meccanismi di controllo, al fine di monitorare
la correttezza di tali situazioni.
Si impegnano, quindi, ad instaurare un tavolo di confronto, in argomento, con la Civica Amministrazione, onde effettuare proposte concrete in tal senso, da recepire, ove
accolte, nel Regolamento edilizio.
Dette proposte riguarderanno, in particolare, l’attivazione di controlli operativi in cantiere a campione, da parte dell’Ispettorato
tecnico del Comune, sulle D.I.A. in economia diretta.
In caso di riscontro di difformità nella esecuzione dei lavori rispetto alla denunciata
economia diretta, il Comune, ferma la sospensione dell’efficacia del titolo edilizio,
provvederà a segnalare la situazione alla
D.P.L., all’INPS, all’INAIL e alla Cassa Edile.
Il Comune sarà inoltre tenuto, nel caso in
cui l’esecuzione dei lavori in economia risulti palesemente irrazionale, avuto riguardo all’entità ed alla complessità dell’intervento previsto, a negare il titolo edilizio e/o,
comunque, ad interrompere i termini di legge mediante richiesta di dettagliate informazioni aggiuntive.
Le Parti si impegnano, inoltre, a sottoporre
al Comune la fattibilità tecnico – giuridica
della previsione di una procedura che richieda, in sede di presentazione dell’istanza volta ad ottenere il titolo edilizio, anche
una asseverazione da parte di un professionista tecnico abilitato, che attesti la compatibilità dell’intervento programmato con
la realizzazione dello stesso mediante economia diretta.
ADDESTRAMENTO, FORMAZIONE
PROFESSIONALE
E MERCATO DEL LAVORO
Le Parti,
premesso
- che rappresenta loro comune intenzione migliorare l’attuale sistema formativo del settore, attraverso l’attivazione di iniziative mag-
giormente mirate alle reali esigenze dell’edilizia, in coerenza con i profili professionali effettivamente presenti nell’organizzazione
produttiva delle imprese del comparto;
- che tali iniziative dovranno, altresì, favorire l’incontro tra domanda ed offerta del mercato del lavoro nel settore, mediante adeguata analisi preventiva dei relativi fabbisogni e programmazione delle attività da svolgere, nonché con iniziative sperimentali di formazione continua, qualificazione e riqualificazione, specializzazione e aggiornamento,
rivolte a operai, impiegati e quadri, previa
individuazione di idonei meccanismi di finanziamento pubblico dei relativi oneri;
- che lo sviluppo dei citati interventi formativi sarà realizzato dall’Ente Scuola – Scuola Edile Genovese, anche alla luce delle normative introdotte in relazione al sistema dei
c.d. “crediti formativi”, mediante l’istituzione del relativo libretto personale;
- che, sempre ai fini sopra indicati, risulta opportuna l’intensificazione dei rapporti con le
Istituzioni preposte al settore della formazione professionale, anche attraverso la concreta operatività del Formedil regionale;
convengono
1) Le parti si attiveranno congiuntamente
presso la Regione Liguria e la Provincia di
Genova, al fine di ottenere il riconoscimento della Scuola Edile quale unico ente certificatore della formazione per i lavoratori edili, nonché per ribadire la centralità del settore - e delle relative conseguenti esigenze formative – nell’ambito dei programmi e dei piani di finanziamento deliberati dai citati enti locali.
2) Si impegnano, altresì, ad intervenire presso i citati soggetti, al fine di risolvere l’ormai annoso problema del notevole ritardo nei pagamenti alla Scuola Edile Genovese relativi ai corsi effettuati con i contributi pubblici, che hanno creato all’Ente stesso situazioni di significativa difficoltà finanziaria.
3) Al fine di interloquire con maggiore efficacia nei confronti della Regione Liguria,
nonché di attuare le politiche formative
previste dal vigente CCNL, si impegnano
ad attivarsi nei confronti delle altre organizzazioni provinciali Ance e dei lavoratori per addivenire alla concreta operatività
del Formedil regionale.
4) Sulla scorta delle esigenze indicate in premessa, le parti si impegnano, altresì, a
delineare di comune accordo, con un’intesa da perfezionare entro il 30 giugno
2007, le linee strategiche e di indirizzo
formativo alle quali dovrà attenersi la Scuola Edile Genovese, in modo da perseguire l’obiettivo condiviso di una formazione
maggiormente mirata alle reali esigenze
dell’edilizia, in coerenza con i profili professionali effettivamente presenti nell’organizzazione produttiva delle imprese del
comparto.
5) Si impegnano, altresì, ad attivare iniziative sperimentali di formazione e riqualificazione continua, rivolte al personale posto in cassa integrazione guadagni per
carenza di lavoro, previa effettuazione delle verifiche di compatibilità giuridica con
l’INPS, nonché previa individuazione di
idonei strumenti di finanziamento pubblico e privato.
6) Un’attenzione particolare deve essere posta alle problematiche formative riguardanti i lavoratori immigrati. Occorre organizzare corsi maggiormente mirati alla formazione professionale di base ed alla si-
curezza sul lavoro, nonché volta a favorire i processi di integrazione culturale e sociale.
7) Allo scopo di consentire la realizzazione
degli obiettivi sopra indicati, convengono
sulla improcrastinabile necessità di addivenire, in tempi rapidi, ad una più efficiente ed efficace gestione dell’organico
della Scuola Edile Genovese.
8) In relazione all’esigenza di favorire il reale incontro tra domanda ed offerta del
mercato del lavoro, in osservanza alla
normativa contrattuale nazionale nonché
alla normativa già prevista nel contratto integrativo precedente, per favorire l’attività formativa della Scuola Edile Genovese, tenuto conto dell’evoluzione delle norme in materia di collocamento, le parti
convengono di avviare un concreto studio di fattibilità sia in termini giuridici che
operativi, per aprire presso l’ ente Scuola Edile Genovese lo “ sportello informativo” per i lavoratori e le imprese, inerente i fabbisogni occupazionali del settore,
in sinergia con i centri per l’impiego.
L’ obiettivo è quello di sviluppare e realizzare un’ importante attività che veda Scuola Edile e Centri per l’impiego monitorare
in sinergia due diversi aspetti della domanda occupazionale e dell’offerta formativa, ossia l’analisi dei fabbisogni formativi alle mansioni ed ai profili professionale che il mercato richiede.
9) Scuola Edile
Con riferimento alle previsioni dell’art. 19
del CCPL 24.3.2003, le parti si Impegnano ad effettuare, entro la data del
31.12.2006 le ulteriori verifiche, anche nei
confronti del comune di Genova, necessarie per addivenire alla comunemente
auspicata maggiore valorizzazione del patrimonio dell’ ESSEG, attraverso le iniziative necessarie alla modifica della convenzione in essere con la civica amministrazione, ivi compresa l’eventuale acquisizione della piena proprietà dell’area
sulla quale insiste la sede.
A tal fine, sottolineano l’importanza di una
oculata e razionale gestione degli spazi necessari allo svolgimento dell’attività formativa, onde consentire l’individuazione
degli spazi residui e, conseguentemente,
l’adeguata valorizzazione di questi ultimi.
Le parti concordano di istituire il libretto
per il riconoscimento dei crediti formativi
conseguiti durante i corsi di formazione dei
lavoratori.
Per rafforzare l’attuale sistema formativo
nel settore, in ottemperanza a quanto previsto dalla nuova disciplina dell’apprendistato professionalizzante, convengono
sulla esigenza di introdurre, previo accordo con istituzioni, strumenti formativi
per facilitare l’adempimento formativo che
le imprese devono far svolgere ai lavoratori.
Le parti si impegnano inoltre a recepire lo
Statuto-tipo nazionale relativo alle Scuole edili.
COMITATO PARITETICO TERRITORIALE
PER LA PREVENZIONE INFORTUNI,
L’IGIENE E L’AMBIENTE DI LAVORO
All’art. 22 del CCPL 24.3.2003 è aggiunto il
seguente comma finale:
“Le Parti convengono che il C.P.T.A., con
decorrenza dal 1.1.2007, corrisponderà all’Ente Scuola – Scuola Edile Genovese un
segue a pag. 11
11
contributo economico forfettario annuo di
Euro 15.000, a titolo di rimborso per l’utilizzo dei locali e delle relative spese di gestione e manutenzione”.
Fermo il resto.
Le parti si impegnano, inoltre, a recepire lo
Statuto tipo nazionale relativo ai C.T.P..
ELEMENTO ECONOMICO TERRITORIALE
All’art. 5 del CCPL 24.3.2003 per gli operai
ed al capitolo A) dell’Accordo provinciale di
lavoro 24.3.2003 per gli impiegati ed i quadri edili, il paragrafo “Elemento Economico
territoriale” è sostituito dal seguente:
In conformità all’accordo nazionale
23.3.2006, l’elemento economico territoriale è determinato in coerenza con quanto
previsto dal protocollo 23 luglio 1993 e alla
luce ed in coerenza con l’art. 2 del D.L. 25
marzo 1997 n. 67, convertito nella L. 23 maggio 1997 n. 135, nonchè con gli articoli 12
e 38 del C.C.N.L. 20.5.2004.
Nella determinazione dell’elemento economico territoriale – la cui incidenza sui vari istituti contrattuali è quella stabilità dal C.C.N.L.
20.5.2004 - le Parti sottoscritte tengono
conto, avuto riguardo al territorio della provincia di Genova, oltre che del recupero di
produttività derivante dalla razionalizzazione della contribuzione agli Enti Paritetici del
settore, come meglio descritta nei pertinenti articoli del presente accordo, dell’andamento del settore e dei risultati dello stesso, sulla base dei seguenti ulteriori indicatori di produttività e di competitività:
• numero delle imprese e dei lavoratori iscritti alla Cassa Edile Genovese, nonchè numero ore lavorate e monte salari relativo;
• numero e importo complessivo dei bandi
di gara e degli appalti aggiudicati;
• numero e importo complessivo delle concessioni e delle autorizzazioni edilizie, nonchè delle denunce di inizio attività e delle
dichiarazioni di inizio dei lavori;
• operatività dei meccanismi di contrasto
del lavoro sommerso e irregolare;
• numero dei lavoratori edili iscritti nelle liste di mobilità ed in cassa integrazione
guadagni straordinaria o ordinaria per mancanza di lavoro;
• attivazione di finanziamenti, compresi quelli derivanti da fondi strutturali;
• prodotto interno lordo del settore delle costruzioni a livello territoriale.
Per il periodo di vigenza del presente contratto provinciale, il valore dell’elemento economico territoriale è determinato, in via presuntiva, per ogni anno, entro il mese di gennaio dell’anno, nel rispetto dei limiti di cui all’accordo nazionale 23.3.2006.
La determinazione annuale dell’elemento
economico territoriale sarà effettuata in uno
specifico incontro tra le parti stipulanti, raffrontando l’andamento del settore e dei suoi
risultati nel periodo 1 gennaio/ 31 dicembre immediatamente precedente con quelli
del periodo 1 gennaio/ 31 dicembre 2005,
che viene individuato quale periodo fisso di
riferimento per la durata del presente contratto.
Le stesse Parti si danno reciprocamente atto di aver rilevato i dati relativi al periodo fisso considerato.
Le parti procederanno alle suddette analisi
dell’andamento del settore e dei suoi risultati nel periodo considerato acquisendo i
dati relativi agli indicatori dall’Osservatorio sugli appalti e sul mercato del lavoro, nonchè
dagli Enti paritetici di settore, oltre che da altri idonei centri di monitoraggio.
Le parti medesime, inoltre, individueranno
gli indicatori, tra quelli sopra citati, più affidabili e rilevanti.
Sulla base delle predette valutazioni, nonché
previa effettuazione di una verifica complessiva di politica industriale territoriale, le
Parti definiranno l’importo dell’elemento economico territoriale per l’anno in esame, formalizzando le intese raggiunte.
All’atto della verifica annuale, le parti potranno concordemente variare o adeguare gli
indicatori sopra individuati.
L’elemento economico territoriale di cui agli
artt. 38, lett. d), e 46 del C.C.N.L. 20.5.2004
decorre dal 1.10.2006.
Fino al 30.9.2006, pertanto, rimangono in
vigore e vengono quivi all’occorrenza confermati gli importi già pattuiti in precedenza
dalle Parti.
Fermo quanto sopra, con decorrenza dal 1
ottobre 2006, le Parti convengono l’erogazione, in via presuntiva – sulla base dei dati parziali e delle linee tendenziali estrapolate - ed a titolo di anticipo dell’elemento economico territoriale di cui agli artt. 38, lett.
d), e 46 del C.C.N.L. 20.5.2004, salva quindi la verifica periodica sopra indicata, dei
seguenti importi, espressi in Euro, corrispondenti, rispettivamente, al 3% e al 7%
dei minimi di paga base e di stipendio in atto al 1.3.2006, con decorrenza, rispettivamente, dal 1.10.2006 e dal 1.9.2007: (vedi
tabella a fondo pagina).
Le suddette percentuali presuntive pari, rispettivamente, al 3% e al 7%, sostituiscono la percentuale del 14% già individuata
quale tetto massimo dal CCPL 24.3.2003.
Le parti si danno atto che la struttura dell’elemento economico territoriale è coerente con quanto previsto dall’art. 2 del D.L. 25
marzo 1997 n. 67, convertito nella L. 23 maggio 1997 n. 135, in quanto il riferimento agli
indicatori previsti nella presente intesa consente di apprezzare l’andamento dei risultati
del settore a livello territoriale, anche in funzione degli elementi di produttività, qualità
e competitività di cui al citato art. 2.
Le Parti concordano che gli importi in atto
al 30.9.2006 dell’elemento economico territoriale sono conglobati, dal 1.10.2006, nell’Indennità Territoriale di settore per gli operai e nel Premio di Produzione per gli impiegati.
CASSA EDILE
Il secondo comma dell’art. 17 del C.C.P.L.
24.3.2003 è sostituito dal seguente:
“Il contributo di cui all’art. 36 del contratto
nazionale di categoria del 20 maggio 2004,
stabilito per il conseguimento degli scopi attribuiti alla Cassa, è fissato, a decorrere dal
1 settembre 2007, nella misura complessiva del 2,58%, di cui 2,15% a carico del datore di lavoro e 0,43% a carico del lavoratore”.
Le parti si danno atto che la Cassa Edile
Genovese rappresenta sempre più una fonte di informazione preziosa per il settore.
Concordano di proseguire nel lavoro di realizzazione della banca dati in rete, per uno
scambio informativo adeguato tra gli enti
paritetici di settore.
In tal senso viene costituita una commissione tecnica che studi le modalità dell’effettiva realizzazione di tale obiettivo.
Fermo il resto.
ANZIANITÀ PROFESSIONALE EDILE
Il primo comma dell’art. 18 del C.C.P.L.
24.3.2003 è sostituito dal seguente:
“Con specifico riferimento all’art. 29 del contratto nazionale di categoria del 20 maggio
2004, il contributo dovuto dai datori di lavoro
a copertura degli oneri relativi all’anzianità
professionale edile, è stabilito, a far data dal
1.10.2006, nella misura del 4,30% e deve
essere calcolato su paga base di fatto, indennità di contingenza, indennità territoriale di settore, elemento economico territoriale e, per gli operai che lavorano a cottimo, anche sul minimo contrattuale di cottimo, per tutte le ore di lavoro ordinario effettivamente prestate”.
Fermo il resto.
INDENNITÀ TERRITORIALE DI SETTORE
All’art. 5 del CCPL 24.3.2003 per gli operai
è aggiunto il seguente paragrafo:
A decorrere dal 1.10.2006, sono congloba-
segue a pag. 12
12
ti nell’Indennità Territoriale di settore gli importi in vigore alla data del 30.9.2006 dell’elemento economico territoriale.
MENSA E INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI
MENSA
Il sesto comma dell’art. 7 del C.C.P.L. 24
marzo 2003 è così sostituto:
“Ove non sussistano le condizioni per l’attuazione di quanto sopra previsto, l’impresa corrisponderà un’indennità sostitutiva pari a:
- Euro 4,30 giornalieri dal 1 gennaio 2007;
- Euro 4,50 giornalieri dal 1 gennaio 2008;
- Euro 5,00 giornalieri dal 1 aprile 2009”.
Fermo il resto.
INDENNITÀ DI TRASPORTO
Il secondo comma dell’art. 6 del C.C.P.L. 24
marzo 2003 è così sostituto:
“La misura dell’indennità è stabilita dal 1 ottobre 2006 in Euro 1,50 per ogni giornata di
presenza in cantiere e soltanto se l’erogazione dovesse avere carattere continuativo,
sarà computata esclusivamente ai fini del
calcolo dell’indennità di anzianità e di preavviso”.
Fermo il resto.
PRESTAZIONE CASSA EDILE
GENOVESE PER CARENZA MALATTIA
Negli eventi morbosi di durata non superiore a 7 giorni, il datore di lavoro anticipa al lavoratore, per conto della Cassa Edile Genovese, che è tenuta al relativo rimborso a
favore dell’impresa, una prestazione in misura fissa denominata “indennizzo per carenza”.
Tale prestazione è pari a 60,00 euro ed è riconosciuta per due eventi dl malattia con le
caratteristiche di cui al primo comma nell’anno; nulla è, peraltro, dovuto, nel caso in
cui la malattia abbia una durata di un solo
giorno.
Il diritto all’indennizzo per carenza sopra indicato matura solo se a favore del lavoratore risultino accantonate almeno 600 ore nei
quattro trimestri antecedenti il mese di fruizione della prestazione e purché il lavoratore, al momento dell’evento, risulti iscritto da
almeno 12 mesi alla Cassa Edile Genovese.
Il pagamento del suddetto indennizzo sarà
anticipato al lavoratore dal datore di lavoro
con la retribuzione relativa al mese successivo a quello dell’evento, previa verifica circa la sussistenza dei requisiti sopra indicati; il datore di lavoro richiederà, quindi, il rimborso di tale importo alla Cassa Edile Genovese nel modello di denuncia relativo al
mese di corresponsione del suddetto anticipo, nonché previa trasmissione all’Ente
stesso di copia del relativo certificato medico.
La disciplina di cui sopra si applica, in via
sperimentale, agli eventi insorti dal 1 ottobre 2006 al 30 settembre 2007.
Le risorse economiche destinate alla prestazione di cui al presente articolo saranno
attinte, nel corso del citato periodo, dal Fondo per il conseguimento degli scopi della
Cassa Edile Genovese di cui all’art. 17, comma 2, del presente C.C.P.L. (con il limite
massimo di Euro 60.000,00).
Nel caso in cui l’importo delle prestazioni
superi la somma anzidetta, le parti dovranno, nei tre mesi successivi, convenire una
nuova disciplina in materia.
Nel frattempo, la Cassa Edile Genovese sospenderà la definizione delle domande in
corso fino a quando le Parti non raggiungano l’accordo di cui sopra.
In ogni caso, successivamente al 30 settembre 2007, le Parti effettueranno una verifica per valutare l’andamento della prestazione, sia sotto il profilo economico che per
i riflessi sulla produttività, al cui esito si riservano di concordare la regolamentazione
dell’istituto in questione.
LAVORATORI IMMIGRATI
Considerato il numero crescente, anche nella provincia di Genova, di lavoratori immigrati
operanti nel settore edile, le parti concordano sull’esigenza di prevedere politiche
contrattuali adeguate, anche attraverso il
pieno coinvolgimento degli enti bilaterali di
settore.
Concordano di applicare una gestione delle ferie secondo quanto previsto dal CCNL
20 MAGGIO 2004, per favorire il ritorno alle famiglie nei paesi di origine, prevedendo
periodi feriali più lunghi (e comunque entro
i limiti contrattualmente previsti) in caso di
esigenze documentate di viaggi verso il paese di provenienza, usufruendo altresì dei
permessi retribuiti e non retribuiti.
Politica dell’accoglienza
Le parti si impegnano ad intervenire nei confronti delle Istituzioni per raggiungere un accordo che favorisca l’individuazione di soluzioni abitative dignitose nel territorio del
comune sede del lavoro.
Informazione e formazione
Le parti concordano di intraprendere un percorso concertativo con le Istituzioni un accordo per il riconoscimento ed il finanziamento di specifici corsi per i lavoratori immigrati, presso la Scuola Edile Genovese,
relativi:
- al primo ingresso e alla alfabetizzazione;
- alla qualificazione professionale;
- alla sicurezza sul lavoro.
Si danno, altresì, atto dell’esigenza di operare anche attraverso l’informazione, affinché
venga garantito l’accesso al sistema sanitario
ed alle visite mediche previste dalle leggi e
dai contratti.
NORME DI INGRESSO
PER LA PROFESSIONE EDILE
Con riferimento al fenomeno della crescita
anomala di nuove imprese, non adeguatamente preparate all’inserimento nel settore,
le parti ritengono necessario raggiungere
un’intesa con le istituzioni locali e con la Camera di Commercio di Genova, volta a definire idonee soluzioni al suddetto fenomeno.
VESTIARIO
Con riferimento alle previsioni dell’art 13 del
C.C.P.L. 24.3.2003, Le Parti si impegnano a
costituire, in seno al Comitato di gestione della Cassa Edile Genovese, una Commissio-
ne con l’obiettivo di valutare l’opportunità
di una razionalizzazione della prestazione in
esame, con riferimento, tra l’altro, alla qualità ed alla cadenza periodica della distribuzione del vestiario.
All’esito dei lavori della citata Commissione,
che dovranno essere conclusi entro il 30 giugno 2007, le Parti si incontreranno per adottare le determinazioni conseguenti in materia.
PREMIO DI PRODUZIONE
Al Capitolo A) dell’Accordo Provinciale di lavoro 23.3.1998 per gli impiegati e i quadri edili è aggiunto il seguente paragrafo:
A decorrere dal 1.10.2006, sono conglobati nel premio di produzione gli importi in vigore alla data del 30.9.2006 dell’elemento
economico territoriale.
INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA
Il primo comma del Capitolo B) dell’Accordo provinciale di lavoro per gli impiegati e
quadri edili è così sostituito:
“L’indennità sostitutiva di mensa per gli impiegati e i quadri edili è fissata nelle seguenti
misure:
- dal 1 gennaio 2007: Euro 103,20 (centotre/20) mensili;
- dal 1 gennaio 2008: Euro 108,00 (centootto/00) mensili;
- dal 1 aprile 2009: Euro 120,00 (centoventi/00) mensili”.
Fermo il resto.
INDENNITÀ DI TRASPORTO
Il primo comma del Capitolo C) dell’Accordo provinciale di lavoro per gli impiegati e
quadri edili è così sostituito:
“Con decorrenza dal 1 ottobre 2006, è riconosciuta agli impiegati e quadri edili l’indennità di trasporto nella misura di Euro
32,80 (trentadue/80) mensili”.
Fermo il resto.
VALIDITÀ, DECORRENZA E DURATA
Le norme contenute nel presente accordo,
integrative del C.C.N.L. 20.5.2004, entrano
in vigore per tutto il territorio della provincia
di Genova, salve le diverse specifiche decorrenze espressamente previste, in data
odierna e hanno durata fino al 31.12.2009,
fatte salve le diverse disposizioni dettate
dalla contrattazione nazionale.
Letto, confermato, sottoscritto.
p. ANCE GENOVA
Associazione dei Costruttori Edili della
Provincia di Genova (Assedil)
p. F.I.L.L.E.A. C.G.I.L.
Federazione Italiana Lavoratori del Legno,
dell’Edilizia e Industria Affini della Provincia
di Genova
p .F.I.L.C.A. – C.I.S.L.
Federazione Italiana Lavoratori Costruzioni
Affini della Provincia di Genova
p. Fe.N.E.A.L. U.I.L.
Federazione Nazionale Edili Legno Affini
Legno della Provincia di Genova
13
TABELLE SALARIALI
TABELLA RETRIBUZIONI ORARIE OPERAI EDILI INDUSTRIA
In vigore dal 1° ottobre 2006
Operaio
Specializzato
3° livello
Operaio
4° livello
Operaio
Qualificato
2° livello
Operaio
Comune
1° livello
Minimo conglobato
Indennità contingenza
Indennità settore
E.E.T.
E.D.R.
4,84
3,01
1,26
0,15
0,06
4,50
3,00
1,17
0,14
0,06
4,05
2,99
1,06
0,12
0,06
3,46
2,96
0,91
0,10
0,06
Totale retribuzione
9,32
8,87
8,28
7,49
MAGGIORAZIONE CASSA EDILE:
18,50% Totale Cassa Edile
1,72
1,64
1,53
1,39
Permessi
0,46
0,44
0,41
0,37
Agli importi di cui sopra vanno aggiunte:
Euro 4,10 dal 1/3/2005 per indennità sostitutiva di mensa; Euro 4,30 dal 1/1/2007 per indennità sostitutiva di mensa; Euro 4,50 dal 1/1/2008 per indennità
sostitutiva di mensa; Euro 5,00 dal 1/4/2009 per indennità sostitutiva di mensa; Euro 1,50 giornaliere per indennità trasporto dal 1 ottobre 2006.
ora straordinaria e sabato 35%
ora festiva 45%
ora festiva straordinaria 55%
12,58
13,51
14,45
11,97
12,86
13,75
11,18
12,01
12,83
10,11
10,86
11,61
TABELLA RETRIBUZIONI MENSILI IMPIEGATI EDILI INDUSTRIA
In vigore dal 1° ottobre 2006
Paga
base
7°
6°
5°
4°
3°
2°
1°
livello
livello
livello
livello
livello
livello
livello
1.197,17
1.077,45
897,87
838,03
778,16
700,35
598,59
E.D.R.
Indennità
contigenza
E.E.T.
Premio
produzione
Totale
533,82
529,63
523,35
521,25
519,16
516,43
512,87
35,92
32,32
26,94
25,14
23,34
21,01
17,96
291,57
267,88
223,82
203,02
185,78
166,91
143,74
2.068,81
1.917,61
1.682,31
1.597,77
1.516,77
1.415,03
1.283,49
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
Agli importi di cui sopra vanno aggiunte:
Euro 98,40 mensili per indennità sostitutiva di mensa dal 1 marzo 2005; Euro103,20 mensili per indennità sostitutiva di mensa dal 1 dicembre 2007; Euro
108,00 mensili per indennità sostitutiva di mensa dal 1 settembre 2008; Euro120,00 mensili per indennità sostitutiva di mensa dal 1 dicembre 2009; Euro
32,80 mensili per indennità sostitutiva trasporto dal 1° ottobre 2006.
TABELLA RETRIBUZIONI MENSILI IMPIEGATI EDILI DIPENDENTI DA COOPERATIVE
In vigore dal 1° ottobre 2006
8°
7°
6°
5°
4°
3°
2°
1°
livello
livello
livello
livello
livello
livello
livello
livello
Paga
base
E.D.R.
Indennità
contigenza
E.E.T.
Premio
produzione
1.539,25
1.292,96
1.108,25
942,03
840,42
781,95
701,90
615,71
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
546,12
537,48
530,98
525,21
521,70
519,54
516,63
513,60
136,01
114,25
97,93
83,24
74,26
68,08
62,01
51,34
260,60
227,43
206,92
174,10
154,35
140,67
126,20
109,87
Totale
2.492,31
2.182,45
1.954,41
1.734,91
1.601,06
1.521,57
1.417,07
1.300,85
Agli importi di cui sopra vanno aggiunte:
Euro 98,40 mensili per indennità sostitutiva di mensa dal 1 marzo 2005; Euro103,20 mensili per indennità sostitutiva di mensa dal 1 dicembre 2007; Euro
108,00 mensili per indennità sostitutiva di mensa dal 1 settembre 2008; Euro120,00 mensili per indennità sostitutiva di mensa dal 1 dicembre 2009; Euro
32,80 mensili per indennità sostitutiva trasporto dal 1° ottobre 2006.
14
TABELLA RETRIBUZIONI ORARIE OPERAI EDILI DIPENDENTI DA COOPERATIVE
In vigore dal 1° ottobre 2006
Operaio
6° livello
Operaio
5° livello
Operaio
4° livello
Operaio
Specializzato
3° livello
Operaio
Qualificato
2° livello
Operaio
Comune
1° livello
Minimo conglobato
Indennità contingenza
Indennità settore
E.E.T.
E.D.R.
6,41
3,07
1,19
0,57
0,06
5,45
3,04
1,07
0,48
0,06
4,86
3,02
0,98
0,43
0,06
4,52
3,00
0,92
0,40
0,06
4,06
2,99
0,82
0,36
0,06
3,56
2,97
0,72
0,30
0,06
Totale retribuzione
11,30
10,10
9,35
8,90
8,29
7,61
Gratifica natalizia 10%
1,13
1,01
0,94
0,89
0,83
0,76
Ferie 8,5%
0,96
0,86
0,79
0,76
0,70
0,65
18,5% Tot. Cassa Edile
2,09
1,87
1,73
1,65
1,53
1,41
Permessi individuali
0,56
0,50
0,46
0,44
0,41
0,38
MAGGIORAZIONE CASSA EDILE:
Agli importi di cui sopra vanno aggiunte: Euro 4,10 dal 1/3/2005 per indennità sostitutiva di mensa; Euro 4,30 dal 1/1/2007 per indennità sostitutiva
di mensa; Euro 4,50 dal 1/1/2008 per indennità sostitutiva di mensa; Euro 5,00 dal 1/4/2009 per indennità sostitutiva di mensa; Euro 1,50 giornaliere
per indennità trasporto (dal 1/10/2006).
ora straordinaria e sabato 35%
ora festiva 45%
ora festiva straordinaria 55%
15,26
16,39
17,52
13,64
14,65
15,66
12,62
13,56
14,49
12,02
12,91
13,80
11,19
12,02
12,85
10,27
11,03
11,80
TABELLA RETRIBUZIONI MENSILI LAPIDEI INDUSTRIA
In vigore dal 1° gennaio 2007
Livello
Categoria
Categoria
Categoria
Categoria
Categoria
Categoria
Categoria
AS
A
B
C
D
E
F
Minimo
E.D.R.
Indennità
contingenza
Totale
1.173,90
1.079,91
880,38
798,64
754,47
695,51
588,22
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
531,34
528,18
521,48
518,37
516,76
514,81
512,38
1.715,57
1.618,42
1.412,19
1.327,34
1.281,56
1.220,65
1.110,93
TABELLA RETRIBUZIONI MENSILI DIPENDENTI
DA AZIENDE DEI LATERIZI MANUFATTI IN CEMENTO - FIBROCEMENTO
In vigore dal 1° gennaio 2007
Categoria
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
AS
A
B
CS
C
D
E
F
Stipendio
base
E.D.R.
Indennità
contingenza
1.289,76
1.084,54
885,23
820,24
785,18
736,30
681,43
592,26
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
534,83
528,01
521,40
517,58
517,52
515,99
514,04
511,74
Totale
1.834,93
1.622,88
1.416,96
1.348,15
1.313,03
1.262,62
1.205,80
1.114,33
15
TABELLA RETRIBUZIONI MENSILI LAVORATORI DIPENDENTI
DA AZIENDE ARTIGIANE DEL LEGNO
In vigore dal 1° gennaio 2005
Categoria
Categoria
Categoria
Categoria
Categoria
Categoria
Categoria
AS
A
B
C
D
E
Stipendio
base
E.D.R.
Indennità
contingenza
Totale
880,20
802,50
700,57
619,14
561,68
509,25
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
526,84
525,25
520,16
516,11
513,33
511,48
1.417,37
1.338,08
1.231,06
1.145,58
1.085,34
1.031,06
Verrà erogato un importo una tantum a copertura del periodo gennaio 2001 - marzo 2002 di euro 180,00 in in due tranches di 90,00 euro ciascuna,
una con la retribuzione del mese di novembre 2002, una con la retribuzione del mese di maggio 2003.
Data tale una tantum verrà detratto, nel mese di novembre 2002, come corrispettivo forfettario della I.V.C., l’indennità già erogata per il medesimo periodo, fissata a titolo convenzionale in euro 90.
L’importo una tantum dovuto agli apprendisti è pari a euro 132,50 (65 a novembre 2002 e 67,50 a maggio 2003..
TABELLA RETRIBUZIONI MENSILI DIPENDENTI DA AZIENDE DEL LEGNO INDUSTRIA
In vigore dal 1° marzo 2007
Livello
Categoria
Categoria
Categoria
Categoria
Categoria
Categoria
Categoria
Stipendio
base
Premio
produzione
E.D.R.
Indennità
contingenza
Totale
1.207,91
1.081,57
908,70
820,97
780,56
692,16
589,05
120,59
111,55
98,90
89,35
87,80
80,83
75,40
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
531,91
527,94
522,41
518,45
517,76
514,79
512,16
1.870,74
1.731,39
1.540,34
1.439,10
1.396,45
1.298,11
1.186,94
7
6
5
4
3
2
1
Agli importi di cui sopra vanno aggiunte:
per indennità mensa Euro 2,07 giornaliere.
per indennità attrezzi Euro 0,52 giornaliere.
TABELLA RETRIBUZIONI ORARIE OPERAI EDILI PICCOLA INDUSTRIA
In vigore dal 1° ottobre 2006
Operaio
4° livello
Operaio
Specializzato
3° livello
Operaio
Qualificato
2° livello
Minimo conglobato
Indennità contingenza
Indennità settore
E.E.T.
E.D.R.
4,87
3,02
1,26
0,15
0,06
4,53
3,00
1,17
0,14
0,06
4,07
2,99
1,06
0,12
0,06
3,48
2,97
0,91
0,10
0,06
Totale retribuzione
9,36
8,90
8,30
7,52
Gratifica natalizia 10%
0,94
0,89
0,83
0,75
Ferie 8,5%
0,80
0,76
0,71
0,64
18,50% Totale Cassa Edile
1,74
1,65
1,54
1,39
Permessi individuali 4,95%
0,46
0,44
0,41
0,37
Operaio
Comune
1° livello
MAGGIORAZIONE CASSA EDILE:
Agli importi di cui sopra vanno aggiunte:
Euro 4,10 dal 1/3/2005 per indennità sostitutiva di mensa; Euro 4,30 dal 1/1/2007 per indennità sostitutiva di mensa; Euro 4,50 dal 1/1/2008 per indennità
sostitutiva di mensa; Euro 5,00 dal 1/4/2009 per indennità sostitutiva di mensa; Euro 1,50 giornaliere per indennità trasporto.
ora straordinaria e sabato 35%
ora festiva 45%
ora festiva straordinaria 55%
12,64
13,57
14,51
12,02
12,91
13,80
11,21
12,04
12,87
10,15
10,90
11,66
16
TABELLA RETRIBUZIONI MENSILI IMPIEGATI EDILI PICCOLE E MEDIE IMPRESE EDILI
In vigore dal 1° ottobre 2006
7°
6°
5°
4°
3°
2°
1°
livello
livello
livello
livello
livello
livello
livello
Paga
base
E.D.R.
Indennità
contigenza
E.E.T.
Premio
produzione
Totale
1.204,42
1.083,98
903,33
843,09
782,88
704,59
602,22
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
535,12
530,79
524,31
522,15
520,00
517,16
513,46
35,92
32,32
26,94
25,14
23,34
21,01
17,96
291,57
267,88
223,82
203,02
185,78
166,91
143,74
2.077,36
1.925,30
1.688,73
1.603,73
1.522,33
1.420,00
1.287,71
Agli importi di cui sopra vanno aggiunte:
Euro 98,40 mensili per indennità sostitutiva di mensa dal 1 marzo 2005; Euro103,20 mensili per indennità sostitutiva di mensa dal 1 gennaio 2007; Euro
108,00 mensili per indennità sostitutiva di mensa dal 1 gennaio 2008; Euro120,00 mensili per indennità sostitutiva di mensa dal 1 aprile 2009; Euro 32,80
mensili per indennità sostitutiva trasporto dal 1 ottobre 2006.
TABELLA RETRIBUZIONI MENSILI LAVORATORI DIPENDENTI
DA AZIENDE DEL CEMENTO - CALCE E GESSO
In vigore dal 1° gennaio 2007
Categoria
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
AD3
AD2
AD1
AC3
AC2
AC1
AS3
AS2
AS1
AQ2
AQ1
GRUPPO A1
Stipendio
base
E.D.R.
Indennità
contingenza
Indennità
di funzione
Totale
1.203,21
1.077,16
985,49
933,92
899,55
853,71
802,14
767,77
739,12
693,28
664,63
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
533,43
530,24
523,11
523,11
523,11
519,55
519,46
517,65
517,65
515,49
515,49
41,32
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.788,29
1.617,73
1.518,93
1.467,36
1.432,99
1.383,59
1.331,93
1.295,75
1.267,10
1.219,10
1.190,45
572,96
10,33
513,24
0,00
1.104,28
TABELLA RETRIBUZIONI MENSILI LAVORATORI DIPENDENTI
DA AZIENDE DEL CEMENTO - CALCE E GESSO
In vigore dal 1° ottobre 2007
Categoria
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
GRUPPO
AD3
AD2
AD1
AC3
AC2
AC1
AS3
AS2
AS1
AQ2
AQ1
A1
Stipendio
base
E.D.R.
Indennità
contingenza
Indennità
di funzione
Totale
1.238,45
1.108,71
1.014,35
961,27
925,89
878,71
825,63
790,25
760,76
713,58
684,10
598,19
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
10,33
533,43
530,24
523,11
523,11
523,11
519,55
519,46
517,65
517,65
515,49
515,49
513,24
41,32
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.823,53
1.649,28
1.547,79
1.494,71
1.459,33
1.408,59
1.355,42
1.318,23
1.288,74
1.239,40
1.209,92
1.121,76
17
NUOVI IMPORTI
ASSEGNI
FAMILIARI
DAL 1 LUGLIO 2006 AL 30 GIUGNO 2007
(Circ. INPS n. 121 del 5 giugno 2001)
NUCLEI FAMILIARI CON ENTRAMBI I GENITORI E ALMENO UN FIGLIO MINORE
IN CUI NON SIANO PRESENTI COMPONENTI INABILI
Importo complessivo mensile dell’assegno per livello di reddito e numero componenti il nucleo
Reddito familiare annuo di riferimento valido dal 1° luglio 2006
Reddito familiare annuo
(euro)
fino a
12.437,26
15.390,00
18.342,16
21.293,17
24.246,49
27.198,64
30.151,95
33.102,98
36.055,15
39.006,73
41.960,63
44.912,77
47.865,53
50.817,68
53.771,01
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
12.437,25
15.389,99
18.342,15
21.293,16
24.246,48
27.198,63
30.151,94
33.102,97
36.055,14
39.006,72
41.960,62
44.912,76
47.865,52
50.817,67
53.771,00
56.724,32
1
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
Importo dell’assegno per numero dei componenti il nucleo familiare
2
3
4
5
6
7
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
130,66
114,65
92,45
65,59
43,90
25,82
15,49
15,49
12,91
12,91
12,91
–
–
–
–
–
250,48
220,53
190,57
158,04
111,55
81,60
57,33
38,73
25,82
25,82
23,24
23,24
23,24
–
–
–
358,94
339,83
312,97
283,02
241,70
217,43
176,63
135,83
102,77
91,93
91,93
78,50
78,50
78,50
–
–
492,18
481,34
473,07
453,97
407,48
390,96
364,10
339,31
317,62
225,18
154,42
154,42
132,21
132,21
132,21
–
619,75
600,64
584,11
565,00
507,68
488,57
466,88
439,50
426,08
398,70
292,83
218,98
218,98
189,02
189,02
189,02
Nota: Per i nuclei composti anche da fratelli, sorelle o nipoti l’importo dell’assegno va ridotto: - in presenza di un solo figlio, di 10,33 euro
per il primo fratello, sorella o nipote presente nel nucleo è di 53,71 euro per ciascuno degli altri eventuali fratelli, sorelle o nipoti; - in presenza di almeno due figli, di 53,71 euro per ogni fratello, sorella o nipote presente nel nucleo. In caso di nuclei composti da più di 7 componenti, l’importo dell’assegno previsto alla colonna 7 va maggiorato di un ulteriore 10% nonché di 53,71 euro per ogni componente oltre
il settimo.
NUCLEO FAMILIARE CON UN SOLO GENITORE E ALMENO UN FIGLIO
SENZA COMPONENTI INABILI
Importo complessivo mensile dell’assegno per livello di reddito e numero componenti il nucleo
Reddito familiare annuo di riferimento valido dal 1° luglio 2006
Reddito familiare annuo
(euro)
fino a
14.405,36
17.358,12
20.309,11
23.261,86
26.215,19
29.167,35
32.119,49
35.071,67
38.023,25
40.977,15
43.929,88
46.880,89
49.834,22
52.786,95
55.740,26
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
14.405,35
17.358,11
20.309,10
23.261,85
26.215,18
29.167,34
32.119,48
35.071,66
38.023,24
40.977,14
43.929,87
46.880,88
49.834,21
52.786,94
55.740,25
58.692,41
1
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
Importo dell’assegno per numero dei componenti il nucleo familiare
2
3
4
5
6
7
99,68
79,53
54,23
23,24
20,66
20,66
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
184,89
164,75
136,34
102,26
73,85
48,55
34,09
34,09
28,41
28,41
28,41
–
–
–
–
–
412,13
372,37
332,60
289,73
230,34
190,57
159,07
136,34
119,30
119,30
102,26
102,26
102,26
–
–
–
554,16
531,43
491,67
454,48
403,35
369,27
315,56
261,33
221,56
204,52
204,52
176,11
176,11
176,11
–
–
724,59
715,81
701,86
676,04
616,65
593,93
559,84
528,34
499,93
378,05
284,05
284,05
244,28
244,28
244,28
–
891,92
869,20
843,89
821,17
744,21
721,49
693,09
659,00
639,37
605,29
465,84
369,27
369,27
318,14
318,14
318,14
Nota: Per i nuclei composti anche da fratelli, sorelle o nipoti l’importo dell’assegno va ridotto: - in presenza di un solo figlio, di 10,33 euro
per il primo fratello, sorella o nipote presente nel nucleo è di 53,71 euro per ciascuno degli altri eventuali fratelli, sorelle o nipoti; - in presenza di almeno due figli, di 53,71 euro per ogni fratello, sorella o nipote presente nel nucleo. In caso di nuclei composti da più di 7 componenti, l’importo dell’assegno previsto alla colonna 7 va maggiorato di un ulteriore 10% nonché di 53,71 euro per ogni componente oltre
il settimo.
18
NUCLEI FAMILIARI (*) SENZA FIGLI (IN CUI NON SIANO PRESENTI COMPONENTI INABILI)
Importo complessivo mensile dell’assegno per livello di reddito e numero componenti il nucleo
Reddito familiare annuo di riferimento valido dal 1° luglio 2006
Reddito familiare annuo
(euro)
fino a
11.813,56
14.766,31
17.719,05
20.670,64
23.622,79
26.576,11
29.528,27
32.479,86
35.431,44
38.384,18
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
11.813,55
14.766,30
17.719,04
20.670,63
23.622,78
26.576,10
29.528,26
32.479,85
35.431,43
38.384,17
41.336,92
1
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
Importo dell’assegno per numero dei componenti il nucleo familiare
2
4
5
6
3
7
46,48
36,15
25,82
10,33
–
–
–
–
–
–
–
82,63
72,30
56,81
41,32
25,82
10,33
–
–
–
–
–
118,79
103,29
87,80
72,30
56,81
41,32
25,82
10,33
–
–
–
154,94
144,61
129,11
113,62
103,29
87,80
61,97
36,15
10,33
–
–
191,09
185,92
180,76
170,43
165,27
154,94
139,44
123,95
108,46
51,65
–
227,24
216,91
206,58
196,25
185,92
175,60
160,10
144,61
134,28
118,79
51,65
(*) Solo coniugi o entrambi i coniugi e almeno un fratello, sorella o nipote.
Carovana Antimafia a Genova
Oggi la sicurezza e la legalità assumono un carattere prioritario
ed in alcune città preoccupante.
Da tempo la cronaca stà mettendo sotto i riflettori i fenomeni
di piccola e grande criminalità
che peggiorano in modo preoccupante il senso della sicurezza.
Anche nella città di Genova e
nelle nostre categorie che rappresentiamo iniziano a presentarsi aspetti inquietanti.
Imprenditori che picchiano selvaggiamente i dipendenti che reclama i propri diritti, sfruttamento con il lavoro nero di lavoratori deboli e ricattabili come i clandestini immigrati.
Evasione, contributiva con il sistema del salario in nero per i lavoratori assunti in imprese che
operano sub appalto.
Molti di questi aspetti sono perpetrati da persone senza scrupoli
alcune molte volte delinquenti
che sono presenti nei nostri sistemi e che si arricchiscono sulla pelle dei lavoratori.
I settori delle costruzioni sono
sempre più destrutturati. Esistono sempre meno imprese serie
che vogliono stare nel sistema
della legalità e che faticano non
poco a resistere in settori dove
il sistema degli appalti si presta
ad implementare la presenza di
imprese che speculano.
Il sistema degli appalti al massimo ribasso. Si presta in modo
irresponsabile a questi aspetti
negativi.
Le imprese pur di lavorare effettuano ribassi d’asta tali che rasentano i costi legali di gestione.
Qundi pur di lavorare e fare concorrenza sleale tagliano risorse
sulla sicurezza del lavoro ed effettuano sistematicamente evasione contributiva sia per la gestione contrattuale che agli enti
di previdenza.
Per questo riteniamo sia opportuno l’impegno della Fillea e di
tutta la CGIL su questo fronte,
tentando di costruire il percorso
utile per coinvolgere il sistema
associativo di rappresentanza
del mondo del lavoro, quello culturale e delle istituzioni locali per
la sicurezza e la legalità diventino un problema sentito da tutti
e non una prerogativa di qualcuno.
Anche quest’anno la Fillea Cgil ha
voluto con fermezza stare dentro le iniziative della carovana antimafie, che questìanno si è fermata a Genova il 4 di dicembre
con un importante convegno
presso la sala di rappresentanza del Comune di Genova.
Abbiamo unitariamente voluto
coinvolgere i segretari generali
nazionali di tutte le organizzazioni sindacali, un importante magistrato come la Dott. Anna Canepa da sempre in trincea nella
lotta alla mafia, le istituzioni locali e le associazioni datoriali di
settore e le associazioni culturali come l’Arci, Libera e la Fondazione Cesar.
Si è voluto così dare un contributo importante alla denuncia e
alla reale lotta a questi fenomeni criminali dimostrando se c’è ne
il bisogno che gli uomini della
Fillea Cgil sono in prima linea
nella lotta della legalità e per l’esercizio dei diritti dei lavoratori.
Il Segretario Generale della Fillea Cgil di Genova
Venanzio Maurici
19
20
La Fillea Cgil di Genova
augura a tutti i lavoratori delle costruzioni
e alle loro famiglie Buone Feste
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N. 2 - Agosto/Dicembre 2006