Informazioni utili e
suggerimenti pratici
A cura del Centro Formazione AUSL 11
Empoli
Stampato nel Luglio 2004.
Hanno collaborato:
E. Alfaroli, M. Fadanelli, A. Frullatori,
A. Mancini, G. Marzuoli, G. Pasquini,
R. Salvadori e F. Vacchina
INDICE
•
Premessa
pag. 4
•
Tipologie di tesi
pag. 5
•
Figura di supporto nella realizzazione della tesi:
il Relatore
pag. 6
•
Diagramma di attività
pag. 7
•
Struttura interna della tesi
pag. 8
•
Impostazioni per la stesura della tesi
pag. 13
•
Alcuni suggerimenti utili per la stesura della tesi
pag. 14
•
Internet e biblioteca: alleati preziosi per le
Realizzazione della tesi
pag. 15
•
Come affrontare il giorno dell’esame
pag. 20
•
Esame finale dei Corsi di Laurea della Facoltà di
Medicina e Chirurgia
pag. 22
•
Norme amministrative
pag. 23
•
Esame finale dei corsi Master della Facoltà di
Medicina e Chirurgia
pag. 24
Pagina 3
Premessa
Questa guida è stata pensata per fornire agli studenti che si
accingono alla stesura della tesi, alcune informazioni e suggerimenti
utili, sia di carattere generale, che di tipo più specifico e tecnico
necessarie per la presentazione della tesi.
La guida si articola essenzialmente in due parti: nella prima
parte vengono dati dei consigli tecnici e pratici per la realizzazione
materiale della tesi; nella seconda parte, invece, verranno date delle
indicazioni inerenti l’esame finale sia dei corsi di Laurea che dei corsi
master attivi nel Dipartimento per la Formazione di Empoli.
Il ruolo dei tutor, dei relatori, dei docenti resta comunque un
supporto fondamentale nel momento in cui si conclude finalmente un
percorso, quello formativo, e si apre una strada, quella professionale.
Con la speranza che questo strumento possa essere utile non
solo per preparare la tesi , ma per tutte le occasioni della vita
professionale in cui sarà utile sapere “come scrivere cosa”
Il Centro Formazione
Pagina 4
Tipologie di tesi
La tesi è una dissertazione scritta su un argomento attinente ad una
delle discipline studiate nel corso di studi che ha per autore lo studente
e ha lo scopo di dimostrare la piena conoscenza di un argomento
generico o specifico della materia prescelta.
Il lavoro prodotto sarà poi presentato e discusso, con il relatore, di fronte
ad una commissione di docenti che valuterà l’apporto dato dallo
studente a quel particolare argomento.
Esistono varie tipologie di tesi ed è importante che il candidato abbia
bene presente la metodologia che intende seguire.Tuttavia si
distinguono essenzialmente due tipi di tesi:
Tesi descrittiva: il candidato dimostra la compiuta conoscenza di un
argomento, generico o specifico, compiendo una minuziosa ricerca
bibliografica e rielaborando in maniera critica i dati raccolti. Tuttavia, la
tesi descrittiva non è un collage di pezzi tratti da vari libri: l’abilità del
candidato è quella di riuscire a rivedere e rielaborare con un’ ottica
originale gli argomenti che sono già stati oggetto di trattazione altrui.
Tesi di ricerca: presuppone la realizzazione di uno studio di ricerca su
un particolare argomento. Questo tipo di tesi richiede da parte del
candidato un duplice sforzo: da una parte occorre dimostrare la
conoscenza della materia oggetto della ricerca, dall’altra si deve
stendere un protocollo di ricerca e procedere con la raccolta dei dati e la
loro successiva rielaborazione e analisi.
Il lavoro di ricerca richiede tempi di realizzazione più lunghi, ma
generalmente ottiene una valutazione maggiore in sede di discussione,
sempre che risponda ai criteri di scientificità che essa comporta.
Pagina 5
Figure di supporto alla stesura della tesi:
il Relatore
Lo studente che si appresta a realizzare una tesi incontrerà nel suo
percorso una figura estremamente importante: il relatore.
Il relatore è individuato tra i docenti dei vari corsi integrati ed il suo
compito è quello di supportare metodologicamente il percorso della tesi,
supervisionando il lavoro in tutte le sue fasi.
Il relatore assolve a diverse funzioni di supporto:
•
aiuta lo studente nella programmazione del lavoro della tesi;
•
orienta il candidato nella individuazione di una documentazione
bibliografica di base;
•
concorda con il candidato un calendario di massima con gli
incontri di verifica: in occasione dell’incontro, lo studente
consegna il materiale preparato, il relatore lo legge e interviene
sia correggendo direttamente sia dando indicazioni sul
contenuto e sulla forma;
•
valuta lo stato di avanzamento dell’elaborato;
•
stabilisce con lo studente quali aspetti dovranno emergere in
modo preponderante durante la discussione della tesi.
Pagina 6
Diagramma di attività
Quando ci si appresta a realizzare la tesi, è necessario avere ben
presente la scaletta temporale che porterà alla produzione
dell’elaborato.
Una tesi ha bisogno di molto tempo per essere realizzata, soprattutto se
prevede al suo interno un lavoro di ricerca.
La determinazione delle fasi di avanzamento costituisce di per sé una
metodologia di lavoro utile per ottimizzare i tempi visto che spesso il
candidato studia ancora o addirittura sta già lavorando.
Esempio di diagramma sullo stato di avanzamento delle attività.
Azioni
I
II
III
IV
V
mese mese mese mese mese
VI
mese
Appello
Raccolta
materiale
Schedatura
Scaletta
Elaborazione
Correzione
Stesura finale
Consegna in
segreteria
Discussione
Naturalmente saranno necessari diversi diagrammi di
attività,
settimanali o mensili personalizzabili in base alle proprie esigenze. In
questo modo ci si abituerà ad acquisire un sistema di lavoro che potrà
risultare utile anche nella futura vita professionale.
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Struttura interna della tesi
La tesi si articola secondo una struttura generale costituita:
FRONTESPIZIO
INDICE
PREMESSA
INTRODUZIONE
CORPO DELL’ELABORATO (capitoli e paragrafi)
CONCLUSIONI
BIBLIOGRAFIA
EVENTUALI ALLEGATI
Analizziamo adesso nel dettaglio i singoli elementi sopra citati:
IL FRONTESPIZIO:
Il formato ufficiale con i loghi dell’università e
l’impostazione standard
deve essere richiesto presso la segreteria.
Esso rappresenta la prima pagina della tesi e contiene i seguenti dati:
• Denominazione dell’università (specificando facoltà e corso di
laurea)
• Titolo della tesi
• Nome e cognome del relatore e del correlatore (se previsto)
• Nome e cognome del candidato
• Anno accademico
E’ indispensabile che il candidato provveda a firmarlo e a farlo firmare al
relatore e al correlatore affinché abbia validità formale.
Pagina 8
L’INDICE:
Scopo dell’indice è dare immediatamente al lettore una
chiara idea
dell’organizzazione interna dell’elaborato.
Per la numerazione dei capitoli e dei paragrafi si potranno
utilizzare indifferentemente cifre romane, cifre arabe o le lettere, purché
venga seguito un ordinamento coerente.
ES.
1. Titolo del capitolo
Titolo del paragrafo
Titolo del paragrafo
Titolo del sottoparagrafo
Titolo del sottoparagrafo
I numeri di pagina si trovano tradizionalmente a destra e sono congiunti
al titolo mediante una riga di punti. Da ricordare che la numerazione
delle pagine non deve essere preceduta da sigla “P.”
ES 1. Titolo del capitolo ……………………………………##
Nella maggior parte dei casi l’indice viene posto all’inizio della
tesi,
in casi più rari si può trovare alla fine. Le pagine dell’indice, se
poste all’inizio, dovrebbero avere una numerazione diversa dal resto
della tesi, per esempio in numeri romani.
LA PREMESSA:
Lo scopo della premessa è presentare brevemente il lavoro, come fosse
una lettera d’accompagnamento. Tale sezione non contiene alcuna
informazione essenziale alla comprensione del testo, ma considerazioni
personali sulle motivazioni che hanno determinato la scelta dell’argomento.
Al termine della premessa possono essere posti eventuali
ringraziamenti nei confronti di persone ritenute dal candidato
particolarmente significative per l’elaborazione della tesi.Tuttavia
dovrebbe essere fatto in modo discreto, magari scrivendolo a mano solo
nella copia del relatore e nella propria. Da evitare assolutamente nelle
slide di presentazione, sembrerebbe un tentativo di captatio
benevolentiae.
Pagina 9
L’INTRODUZIONE:
Tale sezione ha lo scopo di aiutare il lettore ad addentrarsi nella tesi,
fornendo una idea dell’argomento. L’introduzione illustra gli obiettivi del
lavoro e le ragioni sottostanti la loro scelta;
presenta gli strumenti
utilizzati e l’organizzazione in parti e capitoli.
E’ importante ricordare che l’introduzione va scritta solo dopo aver
terminato i capitoli della tesi.
Il CORPO DELL’ELABORATO:
Rappresenta la parte centrale del lavoro ed è articolato in capitolo e
paragrafi. All’interno dei vari capitoli il candidato dovrà arricchire il
proprio elaborato con note e citazioni.
Le “citazioni” riportano fedelmente le parole di un autore, e devono
essere riportate nel testo della tesi tra le virgolette doppie “……”; se nel
corso di una citazione si omettono alcune parole, l’omissione viene
segnalata con l’inserzione di tre puntini di sospensione al posto della
parte tralasciata. È importante che di ogni
citazione sia riconoscibile
l’autore, il testo e la pagina da cui si cita: per fare ciò si potrà ricorrere o
ad un rinvio in nota, oppure si riporteranno i
dati subito dopo la
citazione tra parentesi tonda.
Le “note” danno delle informazioni che non è opportuno presentare
nell’area di testo.
Si possono avere vari tipi di note:
•
Note di riferimento bibliografico: indicano la fonte della citazione.
•
Note di rimando o rinvio: arricchiscono un argomento discusso nel
testo con ulteriori indicazioni bibliografiche di rinforzo mediante
rinvii esterni ad altri testi o ad altri capitolo o paragrafi della tesi
stessa.
•
Note di contenuto o discussione: si utilizzano per ampliare le
affermazioni fatte nel corso della trattazione, evitando di
appesantire il corpo del testo.
Pagina 10
È importante ricordare che le note devono essere numerate
progressivamente e raccolte tutte a piè di pagina oppure alla fine di ogni
capitolo.
La gestione delle note, sia a piè di pagina che a fine capitolo, avviene in
modo automatico, e così viene gestita anche la loro numerazione, che
può essere impostata come unica per tutta la tesi, oppure ricominciare
da ad ogni nuovo capitolo. Le note vengono di solito impostate con un
corpo più piccolo di quello dei testo (p.e. 10 punti) ed un'interlinea
anch'essa ridotta (p.e. singola).
Non si deve mai far passare per proprie affermazioni riprese da altri
autori. Innanzi tutto il plagio è un reato, inoltre è possibile che nella
commissione qualcuno conosca il testo di cui vi siete appropriati con
gravi conseguenze sull’esito dell’esame. Per umiltà scientifica è
indispensabile citare sempre, per altro questo darà l’impressione che vi
siate documentati in modo approfondito.
LE CONCLUSIONI:
Costituiscono
il punto d’arrivo dell’elaborato e contengono le
conseguenze logiche che si ricavano dalla precedenti riflessioni.
Le conclusioni devono essere chiare e sintetiche e possono offrire
spunti per futuri approfondimenti. Devono mettere in luce i contributi
originali del proprio lavoro, cosa che costituisce lo scopo principale
dell’indagine svolta. E’ consigliabile rivedere la premessa alla luce delle
conclusioni finali, infatti durante le ricerche può capitare che lo studio
prenda una direzione nuova e più interessante.
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LA BIBLIOGRAFIA:
Contiene l’elenco delle opere, saggi e articoli
della tesi.
utilizzati per la stesura
La bibliografia deve essere riportata nel seguente modo:
Siti internet (sitografia): http://www.sitointernet.estensione (ultimo
accesso: mese/anno)
Es: http://www.miur.it (ultimo accesso 12/2003)
La data dell’ultimo accesso è importante perché in Internet la
disponibilità di molte informazioni cambia di continuo.
Testi:
Autore (Cognome e iniziale nome), titolo del testo, casa editrice,
città e anno di pubblicazione
Es: Casati M., La documentazione infermieristica, Mc Graw-Hill,
Milano 1999
Riviste:
Autore, “titolo dell’articolo”, in nome della rivista (in corsivo), N.
(numero della rivista), anno, pagine
Es: Barbino M.C, Jacobs B., Maggio M.A., “Il
diversity
management”, in Sviluppo e organizzazione, N. 184, 2001, p.
19-32
GLI ALLEGATI:
Rappresentano dei documenti aggiunti al termine
dell’elaborato,
come ad esempio fac – simile di questionari utilizzati per i lavori di
ricerca.
Di solito ogni allegato viene preceduto da una pagina che riporta il
numero dell’allegato stesso e il sottotitolo.
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Impostazioni consigliate per la stesura della
tesi
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Margine superiore
4 cm
Margine inferiore
3,5 cm
Margine sinistro
4 cm
Margine destro
3 cm
Carattere:
Arial
Times New Roman
Dimensioni del carattere del testo:
12 – 14 pt
Dimensione del carattere dei titoli:
14 – 16 pt
Interlinea:
1,5 – 2 pt
Stampa: Fronte
Rilegatura: pelle o tela
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Alcuni suggerimenti utili per la stesura della
tesi
La quantità di consigli che si possono dare ad uno studente che si
appresta a preparare la tesi è molto grande. Raccogliamo qui alcuni
suggerimenti importanti che non hanno trovato posto nei paragrafi
precedenti, ma di cui vi consigliamo di tenere conto, al fine di migliorare
la stesura dell’elaborato.
•
Tutte le parole straniere non di uso comune vanno riportate in
corsivo.
•
Si deve evitare di eccedere con il grassetto e con le maiuscole,
perché appesantiscono il testo, rendendone la lettura più faticosa.
•
Sono da evitare le sottolineature, che casomai devono essere
sostituite dal corsivo o dai puntini di sospensione, ma è sempre
bene chiedersi se è possibile farne a meno.
•
Se pensate di avere problemi con l'impaginazione, limitatevi a
battere il testo senza intervenire in alcun modo sull'impaginazione e
sullo stile del testo ed affidatevi in seguito a qualcuno di più esperto
per le rifiniture.
•
Ricordate che usando un programma di videoscrittura tutto può
essere modificato, spostato, aggiunto al vostro teso in qualsiasi
momento: potete perciò scegliere di lavorare alle parti della vostra
tesi nell'ordine che preferite.
•
Le illustrazioni è meglio che vengano aggiunte in una fase finale,
subito prima dell'impaginazione, sia perché le cose potrebbero
ancora cambiare, sia per il dispendio di memoria, e il conseguente
rallentamento dei computer, che la loro introduzione nel testo
comporta.
•
E’ consigliabile mettere un rientro ad ogni capoverso (con un tasto
“TAB”)
•
Ricordare che la punteggiatura non deve essere preceduta, ma
seguita, da uno spazio
Pagina 14
Internet e biblioteca: alleati preziosi per la
realizzazione della tesi
Fino a questo momento abbiamo focalizzato la nostra attenzione su la
metodologia e l’impostazione della tesi, ma è opportuno avere
informazioni utili sulla modalità di reperimento dei dati.
La ricerca del materiale bibliografico rappresenta infatti uno dei momenti
più importanti nel lavoro di tesi e, spesso, la quantità di informazioni che
il candidato riesce a raccogliere è talmente vasta che rischia di perdere
di vista il vero obiettivo del proprio lavoro.
Una delle fonti di ricerca dati più utilizzate è Internet, anche se spesso
gli studenti sottovalutano la quantità di informazioni che vi possono
reperire.
Per provare ad orientare gli studenti del mondo multimediale vi
proponiamo una selezione delle domande più frequenti legate al mondo
di internet.
Quale è il miglior motore di ricerca da usare per ricerche su
internet?
La situazione dei motori di ricerca è in continua evoluzione; attualmente
il migliore è Google.
Perché è importante cercare anche tra i gruppi di discussione?
Google permette di fare una ricerca anche tra i gruppi di discussione
scegliendo "Gruppi" invece di "Web". Questo vi permette di ritrovare
altre persone interessate al vostro stesso argomento e attraverso i loro
messaggi avere un aiuto immediato. Oppure, potreste avere la
possibilità, conoscendo il loro indirizzo e-mail di contattare queste
persone e averne un aiuto per posta elettronica. Ovviamente potete
anche rivolgere una richiesta di aiuto a un gruppo come
it.discussioni.universita.tesi-di-laurea o simili.
In che lingua devo fare le ricerche?
E' facile valutare la percentuale del Web nei vari linguaggi (a Febbraio
2002 i documenti HTML in italiano sono il 2% dei documenti in inglese).
Queste percentuali cambieranno in futuro ma il messaggio qui e' chiaro:
se voi vi limitate all'italiano state usando meno dell'1% delle
risorse disponibili. Ormai l’inglese e' l'esperanto di Internet!
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Come faccio a trovare le parole chiave giuste per fare la ricerca ?
Semplice: procuratevi un articolo del tipo che vi serve (anche preso
nella biblioteca) e cercate le parole dell'articolo!
Cosa faccio se ottengo TROPPI risultati?
•
Aggiungete una o più parole che descrivono ciò che cercate.
•
Usate frasi racchiudendo più parole nei doppi apici
• Eliminate pagine che a voi non servono usando una parola chiave
col segno - davanti. Ad. esempio: Monaco - Baviera.
• Usando magari la ricerca avanzata, fate ulteriori selezioni sulla
lingua, sulla data, sul sito, etc
Come si fa a giudicare l'autorevolezza di un documento? Potete
fidarvi dell'informazione in esso contenuta?
Non esiste un metodo sicuro ma vari criteri dettati dal buon senso e più
o meno validi a seconda del tipo di informazione:
1. L'indirizzo della pagina e' un po' come la copertina delle riviste su
carta: imparate a decifrarlo per capire da quale sorgente viene
l'informazione. Grosso modo se l'informazione viene da un sito
autorevole dovrebbe essere autorevole.
2. Il Pagerank di Google (appare nella toolbar) da un voto da 1 a 10
per ogni documento misurandone la popolarità.Se cercate solo ciò che
e' più popolare allora questa e' una valutazione efficace, ma purtroppo
la popolarità non sempre e' collegata all'autorevolezza di una pagina su
argomenti scientifici.
3. Fate un controllo dell'informazione con altre pagine e in generale
altre fonti. Sono tutte concordi?
4. Vedete se il sito e' stato raccomandato da una fonte autorevole. Per
ogni materia esistono dei gruppi di esperti che esaminano
sistematicamente i materiali sul Web nel loro campo raccomandando le
migliori risorse. Ad esempio l'Internet Scout Project per il materiale
scientifico.
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5. Cercate di valutare voi stessi la pagina basandovi sull'aspetto della
stessa. Una mancanza di coerenza, link non funzionanti, etc
potrebbe essere un segno di non autorevolezza della stessa. Non
bisognerebbe giudicare il contenuto dall'aspetto, ma un aspetto
"trasandato" potrebbe indicare informazione ormai obsoleta.
6. Se siete abbastanza esperti della materia allora potete procedere a
un esame sistematico
Per finire ricordate che la differenza tra leggere un articolo su una rivista
autorevole e leggerlo sul Web e' che ora il lavoro fatto dai recensori
della rivista dovete farlo voi.
Una volta che si e' trovato qualche buon indirizzo, come si fa a
trovare altri indirizzi utili?
Chi va in cerca di funghi, sicuramente conoscerà questo
trucco:
quando ne trovate uno, cercate intorno: quasi sempre ne
troverete
un altro! Su Internet questo si traduce con la seguente
strategia:
ogni volta che trovi un sito interessante, cerca su "google" "link: url del
sito" avrai così una lista dei documenti che listano quel sito e che
probabilmente ti metteranno in contatto con altro materiale
interessante.
Cos'e' la cache di Google e perché è cosi importante quando si
fanno ricerche?
Google memorizza una copia di tutte le pagine classificate. Questa
copia e' accessibile attraverso la scritta "Cached".Questa copia, che
potrebbe non corrispondere al documento originale, in quanto questo e'
cambiato nel frattempo (passa circa un mese perché Google si accorga
dei cambiamenti), e' utilissima in varie circostanze:
• Se il documento originale e' temporaneamente inaccessibile
•
Se volete vedere con esattezza dove sono presenti le parole
chiavi cercate
•
Per recuperare un documento ormai inaccessibile sul sito originario
Perché e' importante saper cercare altri tipi di file (oltre quelli
classificati dai motori di ricerca) e come si fa?
I motori di ricerca classificano solo documenti contenenti testo (per lo
piu' html e solo ora pdf, word, etc). Alcuni tipi di file, anch'essi contenenti
Pagina 17
E' vero che molte riviste specializzate sono pubblicate anche in
formato elettronico e accessibili a chi e' abbonato?
Si, rivolgetevi alla biblioteca, informatevi di come sfruttare questa
possibilità. Presso le biblioteche di area sanitaria sono solitamente
presenti le banche dati elettroniche Medline o Cinhal in cui sono
presenti le maggiori riviste scientifiche di area medica (Medline) o di
area infermieristica e delle discipline affini (Cinhal). L’aiuto del
bibliotecario sarà determinante per avere accesso alle pubblicazioni di
tutto il mondo aggiornate settimanalmente
Quanti libri ci sono su Internet?
Esistono sul Web biblioteche digitali che mettono a disposizione gratis
copie elettroniche di libri cartacei. Il numero di questi libri e' dell'ordine
dei 20000 e sta aumentando costantemente. Se a questi libri online
accessibili gratuitamente, si aggiungono quelli resi disponibili pagando
da varie case editrici, allora si passa a oltre 100.000 libri. Ovviamente la
maggioranza di questo materiale e' in inglese, non scoraggiatevi
abituandovi a leggere in inglese le materie di vostro interesse
acquisterete familiarità con il gergo della materia e capirete sempre
meglio con il passare del tempo. Del resto anche le pubblicazioni
scientifiche italiane vengono diffuse in inglese per essere disponibili a
livello globale.
E' possibile con Internet fare a meno dei vecchi mezzi di ricerca
come biblioteche, esperti e data base online?
Assolutamente no, ma e' diventata essenziale a chi deve fare ricerche
di ogni tipo proprio perché facilita l'accesso a queste risorse pre-web.
Ora infatti e' possibile col Web consultare cataloghi di biblioteche,
reperire
esperti
e
consultare
database
online.
Inoltre se siamo fortunati, possiamo anche trovare l'informazione che ci
serve direttamente sul Web. Man mano che l'informazione ondine
aumenta questa possibilità diventa sempre più una realtà.
Quelli che lavorano nel campo della ricerca delle informazioni
conoscono benissimo le limitazioni di Internet, ma ormai non
rinuncerebbero ad essa per nessun motivo.
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E' facile copiare la tesi da Internet?
Si, in teoria e' facilissimo:basta un lavoro di copia e incolla ed il gioco e'
fatto. Il problema e' che e' anche estremamente facile per il professore
accorgersi della cosa: basta che cerchi una frase della vostra tesi e
scopre il trucco.Tra l'altro ora esistono strumenti a disposizione dei
professori per fare questo controllo in maniera automatica.
Ricordate che il plagio è un reato perseguibile per legge.
Un ultimo consiglio?
Un pericolo su Internet, e' di lasciarsi sedurre dal mezzo e invece di
"cercare" mettersi a "navigare senza meta": perdere ad esempio un'ora
per trovare un'informazione che ci sarebbe costata un minuto
guardando in un libro che abbiamo a portata di mano. Quando fate una
ricerca fissate il tempo che volete dedicargli e se non ci riuscite passate
ad altro!
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Come affrontare il giorno dell’esame
Una volta ultimata la stesura della tesi, è giunto il momento tanto atteso
dell’esame.
Il candidato ha soltanto pochi minuti per presentare il proprio lavoro,
pertanto deve sapere sfruttare al meglio il tempo che ha a disposizione.
Per la presentazione del lavoro, di solito ci si avvale di un supporto
grafico: negli ultimi anni la tendenza è stata quella di utilizzare slide
multimediali, che hanno sostituito i “vecchi” lucidi.
Nella presentazione si tende a centrare l’attenzione sugli aspetti più
originali e qualificanti del proprio elaborato, privilegiando la
rappresentazione grafica di tabelle e disegni al posto di lunghi testi
scritti. Può essere utile preparare qualche lucido di riserva, da utilizzare
nel caso in cui si avessero dei problemi col computer in sede d’esame.
Durante l’esposizione i membri della commissione possono intervenire
con domande; la valutazione finale viene data a porte chiuse partendo
dalla media dei voti degli esami.
Il momento dell’esposizione può suscitare ansia e apprensione a tal
punto da compromettere l’esito della prova stessa, pertanto si consiglia
di seguire alcuni semplici indicazioni per cercare di contenere le
emozioni e suscitare l’interesse della commissione esaminatrice.
Innanzitutto si deve fare attenzione al linguaggio non verbale Oltre il
70% di ciò che comunichiamo viene trasmesso non dalle parole, ma dal
modo in cui gesticoliamo, moduliamo la voce, dal nostro sguardo e dalla
postura.
Dal momento in cui si entra di fronte alla commissione cercate di
ricordare questi piccoli suggerimenti:
1) Salutate con un semplice " buongiorno! ", cercando un contatto visivo
con tutta la commissione. Sorridete senza affettazione, state in
posizione eretta senza gambe accavallate o braccia conserte, in questo
modo non sembrerete sulla difensiva!
2) Controllate il respiro e prendete delle pause senza andare in apnea!
Potreste sembrare impacciati, inoltre avreste difficoltà ad articolare le
parole e potrebbe venirvi una sete insopportabile che sarebbe
un’ulteriore motivo di disagio
Pagina 20
3) Siate sicuri di voi stessi, anche se dentro non lo siete affatto quindi
non tormentate il vostri capelli, le dita, la penna e soprattutto non
tamburellate con le dita sul tavolo. Questo vale per ogni esame, ma a
maggior ragione per chi opera in ambito sanitario: l'autocontrollo è,
infatti, il vostro primo requisito professionale!
4) Durante l'esposizione ricordate che dovete rivolgervi a tutta la
commissione. Cercate, dunque, un contatto visivo di almeno tre-quattro
secondi con un po' tutti i membri della commissione e non fissate un
punto virtuale oltre l'orizzonte!
5) Siate pronti ad adattarvi alla direzione che prende la discussione.
Non ostinatevi a voler finire il discorso che avete preparato a casa; gli
interventi dei docenti possono condurvi a toccare un argomento che non
avevate previsto. Dimostrate la vostra prontezza e flessibilità senza
ostinarvi a voler riportare il discorso sulla traccia che avevate preparato.
Vi farebbe sembrare impreparati e privi di elasticità mentale!
6) Non remare contro voi stessi! C'è chi esordisce dicendo " So di
essere stato un po' superficiale... ", oppure " Avrei dovuto fare questo,
ma non ho avuto il tempo". C'è perfino chi racconta quanto sia stato
duro lavorare, studiare, ecc.. I problemi personali non solo non
interessano alla commissione, ma lasciano anche immaginare che
potreste aver fatto un lavoro scadente. Sottolineate invece i vostri punti
di forza.
7) Concludete ricordandovi di salutare la commissione (c’è chi esce
voltando le spalle senza dire niente) e di uscire senza soffi, sbuffi o altri
segni di un senso eccessivo di liberazione, ... ma fuori dalla porta via
libera alle emozioni!
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Esame finale dei corsi di Laurea della Facoltà di
Medicina e Chirurgia
L’esame finale, con valore abilitante per lo svolgimento della
professione, rappresenta il punto d’arrivo del percorso di studi. Per
essere ammessi a sostenere tale esame, lo studente deve avere
superato tutti gli esami previsti dal piano di studi ed avere superato con
valutazione positiva tutti i tirocini previsti.
L’esame finale viene sostenuto di fronte ad una commissione nominata
dal Rettore su proposta del consiglio del corso di Laurea, ed è
composta da non meno di sette e non più di undici commissari. Tale
commissione è presieduta dal Presidente del consiglio di corso di
Laurea o da un suo delegato, e comprende almeno due rappresentanti
del collegio professionale e un eventuale esperto in rappresentanza del
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e del Ministero
della Sanità; inoltre fanno parte della commissione il coordinatore
teorico – pratico del corso di Laurea e alcuni docenti del corso stesso.
L’esame si svolge in due sessioni in periodi concordati su base
nazionale: quella primaverile (marzo – aprile) e quella autunnale
(novembre – dicembre).
L’esame si compone di due prove:
•
dimostrazione di abilità pratiche: il candidato è chiamato a
discutere con la commissione di un caso clinico contenente
problematiche specifiche del corso di studi, dimostrando di
sapere sviluppare sia la componente intellettiva e
comunicativa che quella gestuale.
•
discussione di un elaborato di natura teorico–applicativa
(TESI): il candidato presenta su supporto grafico una sintesi
del proprio lavoro, avendo a disposizione un tempo massimo
di circa dieci minuti.
Il voto finale di conseguimento della laurea tiene conto della media
aritmetica calcolata tra i voti conseguiti in ciascun corso integrato e delle
valutazioni riportate nell’esame finale stesso.
E’ utile sapere che la prova pratica consente di
conseguire un
massimo di sei punti, mentre la tesi permette di ottenere fino a tre punti;
in casi particolari la commissione può attribuire un punteggio di quattro
punti al candidato che si è distinto per la qualità e l’originalità del lavoro
Pagina 22
Norme amministrative
Per poter presentare la tesi di laurea occorre adempiere ad alcune
formalità burocratiche. Il candidato deve presentare alla Segreteria
Studenti la seguente documentazione:
Domanda in marca da bollo indirizzata al Rettore (il modulo è distribuito
dalla Segreteria Studenti) con allegati:
Libretto universitario completo di tutti gli esami N. 2 copie del
frontespizio della tesi firmato e timbrato in originale
Attestazione del versamento di un bollettino per
all’esame finale distribuito dalla Segreteria Studenti
l ’ammissione
Attestazione del versamento della tassa eraria (Ie) da effettuarsi sul
c/c postale n. 1016 intestato all’Ufficio RegistroTasse – Concessioni
Governative – Roma – Tasse scolastiche
Questionario ALMALAUREA o modulo di rinuncia
Entro i termini stabiliti gli studenti devono presentare alla segreteria le
cinque copie della tesi, firmate dal Relatore e dal Correlatore se
previsto, e timbrate presso l’Istituto o il Dipartimento cui appartiene il
Relatore (timbro e firme in originale). Le copie della tesi sono
solitamente così
distribuite (ma informatevi sempre presso la
segreteria per sicurezza):
1 copia per la segreteria
1 copia al Relatore
1 copia per ciascun Correlatore
1 copia alla Biblioteca di Medicina
1 copia per il laureando ( su tale copia sarà posto un timbro con la
dicitura “ESEMPLARE ORIGINALE PER IL CANDIDATO”)
Una volta discussa la tesi, per poter autocertificare il titolo conseguito
occorre depositare in segreteria l’attestazione del versamento della
tassa regionale.
Inoltre presso la Segreteria si potrà ritirare:
il diploma originale di maturità
il libretto universitario
il certificato di vaccinazione antitubercolare
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Esame finale dei Corsi di Master della Facoltà
di Medicina e Chirurgia
Il master è un corso di formazione avanzata, per l’acquisizione di
competenze specifiche nell’area prescelta.
Ogni master è strutturato in n.3 moduli ed ha una durata complessiva di
1500 ore corrispondenti a 60 crediti formativi universitari e 250 ore
corrispondenti a 10 crediti formativi universitari (CFU) che vengono
attribuiti per l’elaborazione della tesi finale.
Ogni modulo prevede l’alternanza di formazione in aula e
contestualizzazione in laboratori e tirocini: al termine del modulo, dopo
avere accertato la frequenza, è previsto un esame finale.
Per il conseguimento del certificato “Master”, lo studente sostiene un
esame finale che consiste nella dissertazione di un elaborato su
tematiche trattate nel corso di studi; l’esame finale consente allo
studente di ottenere una votazione da 1 a 8 punti.
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Notes
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www.med.unifi.it
www.polobiomedico.unifi.it
Student Point Empoli
P.zza Ristori,1 Empoli
50053 (FI)
Tel.0571/73683
FAX 0571/72855
Centro
Formazione AUSL 11
P.zza Ristori, 1 Empoli 50053 (FI)
www.usl11.tos.it
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