Protocollo per la valutazione
Premessa
"La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente nella
sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni
scolastiche".
NeI I ciclo di istruzione "la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il
comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con
la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di
ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di
conoscenza e al successo formativo." (D.P.R. 22 giugno 2009 n.122, art.1 c.3).
"Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al
termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado,
accompagnate anche da valutazione in decimi". (D.P.R. 22 giugno 2009 n.122, art.8 c.1)
Il nostro istituto ha elaborato un Protocollo per la Valutazione.
Il Protocollo, nel prendere atto delle modifiche introdotte dalle recenti normative, si propone come
linea guida lungo la quale collocare e dare un senso alle molteplici iniziative ed esperienze
effettuate nel corso degli anni nell'ambito della valutazione scolastica. Esso rappresenta una risposta
efficace al "problema" della valutazione numerica decimale, recentemente reintrodotta, e cerca di
salvaguardare la filosofia generale che ha sempre informato le azioni valutative della scuola: il
momento valutativo come funzionale alla crescita dell'alunno e dell'individuo, teso a formare più
che a sanzionare attribuendo, appunto, un "valore" a ciò che si sa, si fa, si apprende.
Un Protocollo quindi per definire e comunicare agli studenti e ai genitori le scelte e le modalità
seguite dai docenti nel valutare, sintesi che attribuisce un valore "formativo" di un insieme
eterogeneo di misurazioni degli apprendimenti, in termini di conoscenze, di abilità e di competenze
di tipo sia cognitivo che relazionale. Una direzione, non necessariamente l'unica e, prevedibilmente,
non definitiva.
I criteri per una valutazione equa, trasparente e tempestiva sono definiti collegialmente.
Riguardano:
 Tempi
 Modalità
 Strumenti
sono in relazione alle diverse funzioni della valutazione stessa:
Autoregolazione dell’attività didattica. La valutazione ha uno scopo formativo e di feedback per la
progettazione didattica degli insegnanti. Si tratta della raccolta di informazioni in relazione
- all’inizio dei percorsi didattici, (colloqui di accoglienza con i genitori, colloqui con gli
insegnanti/educatori del livello precedente, valutazione certificativa del livello precedente, test
ingresso disciplinari)
- ai processi di insegnamento-apprendimento attivati,
- agli esiti raggiunti dagli studenti.
La valutazione formativa o in itinere è finalizzata a individuare, per ciascun alunno, i punti di forza
e di debolezza del percorso formativo e fornire informazioni di ritorno utili a ri-orientare gli
interventi didattici e a promuovere l’autovalutazione. Da ciascun docente, nell’ambito della propria
area disciplinare, dal Consiglio di Classe per gli aspetti trasversali. Da tale momento discendono
anche le proposte di interventi intensivi, anche di recupero, previsti dal POF.
I docenti verificano le conoscenze e le abilità acquisite mediante verifiche scritte e orali, con
compiti che prevedono approcci diversi e adeguati agli stili cognitivi di tutti gli alunni. Le tipologie
di verifica sono inserite nella programmazione dei dipartimenti disciplinari.
L’insegnante consegnerà agli alunni le verifiche corrette che potranno così essere visionate.
Saranno restituite firmate dai genitori.
Comunicazione: funzione della valutazione è quella di documentare e di informare alunni e genitori
in relazione ai risultati raggiunti e ai processi attivati per raggiungerli. Le modalità previste sono:
 la comunicazione agli alunni dei risultati attesi nelle verifiche e nelle interrogazioni e dei
criteri utilizzati per la valutazione
 la registrazione dei voti delle interrogazioni e delle verifiche trascritte sul libretto personale/
diario
 la consegna della scheda di valutazione quadrimestrale
 i colloqui:
- i colloqui individuali nelle ore di ricevimento dei docenti, pubblicate all’inizio di ogni
anno scolastico sul sito della scuola e comunicato agli alunni con avviso scritto sul diario.
- i colloqui bimestrali in orario pomeridiano, fissati all’inizio di ogni anno scolastico,
pubblicati sul sito della scuola e comunicati ai genitori con avviso.
 la consegna delle verifiche corrette/ quaderni che devono essere riconsegnate dagli alunni
firmate dai genitori per presa visione. Nel caso non siano riportate a scuola, fa fede il
registro dei docenti
Certificazione degli esiti. I docenti definiscono la valutazione certificativa o sommativa, finalizzata
ad attestare le competenze effettivamente acquisite dall’alunno al termine dei periodi formali
dell’istruzione. Mediante l’accertamento dei risultati, si valutano i progressi conoscitivi e di
comportamento anche per decidere in merito alla promozione all’anno successivo.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Gli ambiti considerati per la valutazione del comportamento sono





Partecipazione alle attività della classe
Relazione con i compagni e con gli adulti
Impegno e responsabilità nella gestione dei tempi e degli strumenti di lavoro a scuola e a
casa
Autonomia nell’organizzazione del lavoro
Rispetto delle regole di convivenza democratica
Come previsto dalla normativa vigente, il voto 5 nel secondo quadrimestre è connesso a
provvedimenti disciplinari decisi dal Consiglio di Classe.
Nella scuola primaria il giudizio sul comportamento (grado di interesse e modalità di partecipazione
alla comunità educativa della classe; impegno; relazione con gli altri) viene espresso dalle voci
stampate all’ultima pagina della di valutazione quadrimestrale intitolata: GIUDIZIO ANALITICO
SUL LIVELLO GLOBALE DI MATURAZIONE RAGGIUNTO DALL’ALUNNO/A.
La descrizione è riferita a livelli che possono non essere presenti tutti insieme nel comportamento
degli studenti. Per la valutazione si tengono in considerazione le modalità più frequenti.
Descrittori livelli di comportamento
Voto
10
9
8
7
Profilo
□ L’alunno/a ha un comportamento sempre rispettoso di sé, degli altri e delle cose.
□ Ha un atteggiamento spontaneamente collaborativo, solidale e costruttivo con
compagni ed insegnanti.
□ È sempre attento, partecipe e propositivo nel lavoro di classe.
□ E’responsabile e affidabile nell’affrontare i propri doveri scolastici.
□ L’alunno/a ha un comportamento rispettoso di sé, degli altri e delle cose.
□ Ha un atteggiamento collaborativo e solidale con compagni ed insegnanti.
□ È attento e partecipe nel lavoro di classe
□ E’ responsabile e affidabile nell’affrontare i propri doveri scolastici.
□ L’alunno/a ha un comportamento abbastanza rispettoso di sé, degli altri e delle
cose.
□ Ha con un atteggiamento spesso collaborativo e solidale con compagni ed
insegnanti.
□ Anche se vivace, presta attenzione e partecipa quasi sempre al lavoro di classe.
□ Nell’affrontare i propri doveri scolastici è sufficientemente responsabile e
affidabile.
□ L’alunno/a ha un comportamento poco controllato e non sempre rispettoso di sé,
degli altri e delle cose.
□ Incontra difficoltà nel collaborare con compagni ed insegnanti.
□ In classe è spesso distratto e va sollecitato a partecipare al lavoro.
□ Non è costante nell’esecuzione dei compiti e nello studio, pertanto deve acquisire
un maggior senso di responsabilità nell’affrontare i propri doveri scolastici.
6
□ Nonostante i continui richiami e i provvedimenti disciplinari adottati nei suoi
confronti, l’alunno/a continua a mantenere un comportamento non controllato e non
rispettoso di sé, degli altri e delle cose.
□ Incontra difficoltà nel rapportarsi con compagni ed insegnanti.
□ Non partecipa al lavoro in classe, è spesso distratto e disturba la lezione.
□ Frequentemente è sprovvisto del materiale per lavorare, non rispetta le consegne,
non esegue i compiti, non è quindi responsabile nell’affrontare i propri doveri
scolastici.
5
□ Nonostante i continui richiami e i provvedimenti disciplinari adottati nei suoi
confronti, l’alunno/a continua a mantenere un comportamento scorretto, che può
creare danno alle
cose ed essere lesivo dell’integrità fisica e/o morale altrui.
□ Incontra difficoltà nel rapportarsi con compagni ed insegnanti.
□ Non partecipa al lavoro in classe, è spesso distratto e disturba la lezione.
□ È quasi sempre sprovvisto del materiale per lavorare, non rispetta le consegne, non
esegue i compiti, non è quindi responsabile nell’affrontare i propri doveri scolastici.
CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEI VOTI DECIMALI nella scheda di valutazione
quadrimestrale
La valutazione e l’attribuzione dei voti decimali, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1, comma 5 del
DPR 122/2009, viene effettuata sulla base dei criteri di seguito riportati. I voti sono riferiti alle
situazioni di apprendimento descritte e vanno da 5 a 10; il voto 4 è riservato a casi eccezionali e per
evidenziare una situazione gravemente a rischio per l’ammissione alla classe successiva
Nelle valutazioni disciplinari inserite nel documento di valutazione sono considerati anche
l’impegno e i progressi dello studente per raggiungere i risultati ottenuti.
Indicatori trasversali per la valutazione in decimi degli apprendimenti e dei
livelli di competenza*
AVANZATO
Utilizza, elabora,
mette in relazione le
competenze in
modo sicuro e
autonomo in
contesti nuovi.
10 Comprende, analizza, sintetizza, applica e organizza le conoscenze con
sicurezza e capacità di rielaborazione personale e critica.
Espone e produce con ricchezza, proprietà di linguaggio e con efficacia
comunicativa.
Usa in modo corretto e logico-razionale gli strumenti e le procedure
risolutive. Ha capacità di analisi dei problemi.
9
8
INTERMEDIO
Utilizza, elabora,
applica le
competenze in
modo corretto in un
contesto noto.
ELEMENTARE
Applica abilità e
conoscenze solo se
guidato in un
Comprende, analizza, sintetizza, applica e organizza le conoscenze con
sicurezza operando i collegamenti opportuni.
Espone e produce con sicurezza, in modo preciso, appropriato, corretto
formalmente e con proprietà lessicale.
Usa in modo corretto e razionale gli strumenti e le procedure risolutive.
Ha capacità di analisi dei problemi.
Comprende, analizza, sintetizza, applica e organizza le conoscenze in
modo autonomo e coerente.
Espone e produce in modo corretto, chiaro, adeguato e preciso.
Usa in modo corretto e razionale gli strumenti e le procedure risolutive.
7
Comprende, analizza, sintetizza, applica e organizza le conoscenze con
discreta autonomia.
Espone e produce con lessico generico e corretto.
Usa in modo adeguato gli strumenti e le procedure risolutive di semplici
problemi.
6
Comprende, analizza, sintetizza, applica e organizza le conoscenze negli
aspetti essenziali.
Espone e produce con lessico generico.
Usa, in modo sufficiente, gli strumenti e le procedure risolutive. E’
capace di riconoscere problemi essenziali.
contesto noto.
5
Mostra diverse difficoltà nel comprendere, analizzare, sintetizzare,
applicare e organizzare le conoscenze.
Espone e produce in modo inappropriato e poco corretto.
Ha bisogno di guida nell’uso degli strumenti e delle procedure risolutive;
ha capacità di individuazione dei problemi solo se guidato.
4
Mostra gravi difficoltà nel comprendere, analizzare, sintetizzare,
applicare e organizzare le conoscenze di base.
Espone e produce in modo confuso, lacunoso e superficiale o non
espone.
Non conosce gli strumenti e le procedure risolutive.
Il Collegio dei Docenti ha deliberato di adottare i seguenti livelli di apprendimento sulla base dei
quali i singoli dipartimenti hanno definito i livelli di conoscenze e abilità delle discipline.
CRITERI DI VALUTAZIONE PER LO SCRUTINIO FINALE
I docenti del C.d.c. in apertura di seduta illustrano il quadro delle proposte di voto.
Per gli alunni che presentano un quadro con valutazioni inferiori a sei decimi in una o più discipline
e/o nel comportamento il Consiglio di classe, analizzato il percorso di apprendimento riferito all’a.s,
o al triennio per gli alunni di terza, valuta se esistono i presupposti per l’ammissione alla classe
successiva.
Per gli alunni promossi o ammessi all’esame con voto di Consiglio se ne farà menzione sul
documento di Valutazione, contrassegnando con un asterisco il 6 deliberato dal C.d.c. che verrà così
descritto:
6* voto di Consiglio: non sono stati raggiunti risultati sufficienti.
Il successivo anno scolastico l’alunno/a dovrà dimostrare di aver colmato le lacune in quelle
discipline in cui è stato ammesso con voto di Consiglio.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
La scuola progetta le attività didattiche per sviluppare le competenze definite dalle Indicazioni
per il curricolo.
“La competenza può essere definita come l’insieme delle conoscenze, abilità e atteggiamenti
che consentono a un individuo di ottenere risultati utili al proprio adattamento negli ambienti per
lui significativi e che si manifesta come capacità di affrontare e padroneggiare i problemi della vita
attraverso l’uso di abilità cognitive e sociali” (Boscolo).
La valutazione finale e la certificazione delle competenze è effettuata dal Consiglio di Classe al
termine del percorso triennale, è riferita ai livelli di competenza descritti nel curricolo della scuola e
corrisponde ai livelli di certificazione europea. Il mancato raggiungimento delle competenze di base
è espresso con il voto 5.
Il documento di certificazione delle competenze viene consegnato ai genitori degli alunni
insieme al Documento di valutazione e del Diploma di Licenza di Scuola Secondaria di primo
grado.
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