w
w
w
.m
it
co
.
al
en
2
n' 4 - Dicembre 2007
Orari apertura al pubblico uffici comunali:
Mattino
lunedì:
Martedì e giovedì:
Pomeriggi:
.
ore 16.00 - 18.00
ore 16.00 - 17.00
.
- lunedì martedì e giovedì
mercoledì
ore
ore
ore
ore
venerdì
16.00 - 18.00
10.00 - 12.00
16.00 - 18.00
20.00 - 22.00
ore
ore
ore
ore
17.00 - 19.00
10.00 - 12.00
17.00 -19.00
20.00 - 22.00
Orari di ricevimento amministratori
lunedì
SEGRETARIO COMUNALE:
lunedì
Mercoledì
Giovedì
Martedì
Venerdì
al
UFFICIO TRIBUTI:
ore 18.00 - 19.00
ore 11.30 - 12.30
o su appuntamento
ore 17.30
o su appuntamento
ore 14.00 - 18.00
ore 8.00 - 10.00
ore 9.00 - 13.00
ore 14.00 - 17.00
ore -9.00 - 12.30
.it
ASSESSORI:
co
Lunedì
Giovedì
en
SINDACO:
.m
Orari ambulatorio medico:
tutti i giorni
Lunedì, martedì, mercoledì, venerdì
PONTI
w
w
CAPRAI
ore -9.30 - Il.30
dalle ore 14.00
Orari discarica castello - Celi. 349.2842831
ore 14.00 - 17.00
ore 10.00 - 12.00
w
tutti i giorni
sabato
NUMERI TELEFONICI UTILI:
Comune di Lanzada e biblioteca comunale:
indirizzi e. mail:
0342.453243
[email protected]
[email protected]
Ufficio Progettazione Opere Pubbliche:
0342.454067
edili zia privata@comu ne. la nzada. so. i t
bi [email protected]
Ambulatorio Medico:
0342.452427
siti:
Ufficio Tributi:
www.comunelanzada.so.it
0342.451114
www.comune.lanzada.so.it
POPOLAZIONE RESIDENTE AL 15/12/2007:
1433 di cui 724 maschi e 709 femmine
Totale famiglie 583
Nati: 10 - Morti: 18 - Immigrati: 23 - Emigrati: 26
o iz-a i
3
i Lanz d
n° 4 - Dicembre 2007
Il salu O del Sindaco
w
.it
st'estatesono stati sistemati molti
sentieri della Valmalenco. Il prossi­
mo anno verrà inoltre posizionata
una nuova segnaletic.a, realìzzate
delle cartine con un nuovo libretto
descrittivo, implementato un ade­
guato s'lo internet e fatta una buo­
na campagna promozionaLe. Inol­
tre abbiamo pensato di rivalutare
quel bellissimo sentiero che parte
dalla contrada Pedrotti di Chiesa
e passando appena sopra l'abita­
to di Lanzada permette di ç.rrivare
sino al Voltadone, risistelllandoto e
integrandolo con un nuovo tratto
sopra l'1oiz; che faremo questa pri­
mavera. Godetevi tutti q,uesta bella
e tranquiLLa passeggiata.
Un'alt!J"3r particolarità che caratte­
riz.za la Valmalenco è indubbiamen­
te La sua evidente bellezza paesag­
gistica. Valore che ogni tanto viene
c1imenticato e purtroppo trascurato
soprattutto da noi valligia ni. Molto
di questo territorio occorre "sola­
mente" preservarlo, ma molto altro
va tutelato e protetto, per non dire
recuperato. Recuperi che si sta cer­
cando di fare non con molta diffi­
coltà, soprattutto nelle aree poste
a ridosso del paese. Come avete
potuto vedere, abbiamo iniziato
con il taglio dei rovi e degli spi ni
da parte degli alpini. del 9"uPPo
anti-incendio e di alcuni volonta­
ri. Abbiamo poi fatto intervelli re
; giovani del Mato Grosso. Infine
abbiamo provato ad llsare degli
animali di servizio (gli asini), ma si
sono rìlevati tutti degli interventi
sporadici che mettevano semptice­
al
en
co
biamo pensato di realizzare un mu­
seo mineralogico in centro al paese
e precisamente nella ex biblioteca.
Museo che qUQsta estate ha ospi­
tato, a detta degli appassionati e
dei quasi duemila visitatori ( una
beLLissima mÌJstra di minerali.
Rifacendocì a quanto detto prima,
ossia ali'obiettivo di far emergere
tutte le caratteristiche paesane
che possano valorizzare Lanzada,
abbiamo approfitt<lto nuovamente
dell'abilità del nostro artista locale
Gaggi Silvio. pensando di chiedergli
una nuova scurltura. Anche questa
opera è stata i,deata studiando la
nostra stor~a. Abbiamo così deciso
di raffigurare un minatore che il
pica la mazza. Questa nuova statua
verrà posizionata a breve di fronte
aL nuovo museo mineralogico Iilel­
la Vallnalenco - miniera Bagnada.
Struttura che finalmente vedrà la
sua apertura questa estate.
Assieme agli altri comuni della
Valmalenco, ammetto con un po'
di difficoltà, si sta cercando di
inserire il Museo della Bagnada
in un più ampio progetto museale
che comprenda tutte queste realtà
malenche, come il nuovo museo
etnogra,fico di Chiesa, le miniere
del Giuel, la truna di Caspoggio, la
contrada di Scilironi, solo per ci­
tame alcLJ ne. lnoltre, sono presen­
ti nella nostra valle, varie bel'lezze
fil atu rali stiche di indubbia va le nza
culturale e turistka, le quali an­
dranno a valori'zzare questo "museo
territoriale diffuso".
Per godere di queste be~lezze, que­
w
w
.m
Fra i principali obiettivi che questa
amministrazione sta affrontando,
riveste un ruolo indu bbia mente
importante la valorizzazione delle
tipidtà caratteristjche del nostro
Paese_ Stiamo quindi cercando di
far riemergere quelle tradizioni e
quelle particolarità che disti ngl'lO­
no La nzada dalle altre località.
Per fare questo, ci siamo posti una
semplice domanda: "Chi erano e
cosa facevano i nostri avi I i Ma­
gna n?". Rispondendo a questo que­
sito, ecco allora una piazza che li
ricorda, o meglio che .ricorda a !loi
chi eravamo e cosa facevamo. Qui
è stata così posizionata una bella
stat,ua in pietra ollare, creata dal
bravo Gaggi Silvio e raffigurante un
Magnan che stagna una pentola,
con affiancato un bocia che il bufa
iL bufet. Questo sicuramente rap­
presenta un importante e significa­
tivo biglietto da visita per chi entra
in paese. Chi invece non ricorda i
lavegé? Ecco allora delle rappresen­
tazioni che raccontano come viene
prodotto il Lavec. 'Rappresentazio­
ni, realizzate dall'altrettanto bra­
Va Parolini Federica, che abbiamo
pensato bene di real~zzare su dette
Lastre del Glostro serpenti no che
abbe~liscono la piazza e slIll(e qua­
li sono state rappresentate anche
degli scorci di paesaggio matel1co
ed altre imma,gini caratteristiche
della vaLLe.
Sappiamo poi benissimo tutti noi
che la Valmalenco è conosciuta in
tutto il mondo per la presenza di
numerosi minerali, alcuni dei quali
si possono ritrovare solo nella no­
stra valLe. Come non legare allora
il nuovo museo della Bagnada a
questo fatto? Infattì, il progetto
originario del museo ha la pecca
di prevedere tutte le strutture di­
slocate a metà strada fra ~anzada e
Franscia. I visitatori avrebbero così
attraversato il paese senza fermar­
si a Lanzada e si sarebbero dovuti
recare in una località anonima sen­
za nessuna struttura di appoggio o
accoglienza. VaLutando queste due
considerazioni, ecco allora che ab­
Il
otiziario di Lanzada
4
n' 4 - Dicembre 2007
Regolamen O di
Polizia Comunale
w
e
Fabio Sertore
COMPORTAMENTI ED
ATTIVITA' VIETATI ( art. 7 e 8l
- Manomettere Q in qualsiasi modo
danneggiare il suolo pubblico o di
uso pubblico, le attrezzature o gli
impiant~ su di esso o sotto di esso
insta~lati, ~vi comprese te mano­
vre su saracinesche del pubblico
acquedotto qui di seguito alcune
significative disposizioni.
- Co~locare sui veicoLi in sosta sul
suoLo pubblico volanti ni o simili
- Gettare/scaricare acqua sulla
sede stradale, per qualsiasi mo­
tivo, durante le giornate di gelo,
che possa causare la formazione
di Lastre di ghiaccio,con pericoLo
per la circolazione dei pedoni e
dei veicoli
- Spostare, manomettere, insudicia­
re i contenito ri dei ri fi uti
- Esporre in luogo pubblico, o in
vista del pubblico, cose contra­
rie alla nettezza o al pubblico
decoro
- Ammassare, ai lati delle case o
innanzi alle medesime, oggetti
qualsiasi, salvo che in conse­
guenza di situazioni eccezionali e
a condizione che vengano rimossi
nel più breve tempo possibile;
l'ammasso comportante occupa­
zione del suolo pubbLico è subor­
dinato alle autorizzazioni.
en
co
.it
Si rende noto che l'Amministrazione
Comunale di Lanzada, con delibera
del consiglio comunale 20.4.2007,
ha adottato un nuovo regolamento
di Polizia Urbana e Rurale, finaliz­
zato alla salvaguardia della sicurez­
za e della convivenza del cittadino
e al decoro del territorio
Il Regolamento potrà essere con­
sultato in comune e qu.aLsiasi
cittadino ne potrà richiedere 'Una
copia.
Si ri portano, comu nque, sul pre­
sente notiziario comunale, alcune
significative disposizioni.
al
IL SERVIZlO DI POUZIA WCA·
LE è tenuto al controllo costante
delle situazioni contemplate nel
presente Regolamento, applican­
do di volta in volta le sanzioni
previste.
Si confida nella collaborazione di
tutti i cittadini per far si che la
convivenza avile avvenga sempre
nel rispetto delle regole, a tute­
la della salute e de!l'incolumità
pubblica e nel n'spetto delle sin­
gole esigenze.
w
w
.m
mente delle piccoLe pezze tempo­
ranee. Abbiamo pensato allora ad
una nuova strategia per risolvere
questo problema. Lobiettivo che ci
siamo posti è ora il seguente: puli­
re per questioni di igiene, sicurezza
e decoro le aree neLle immediaté
vicinanze delle case e delle strade.
Aree che essendo di proprietà pri­
vata spetta giustamente ai privati
accuparsene. Il nuovo regoLamento
di pulizia locaLe approvato con de­
Libera consigLiare n. 11 deL 20-04­
2007 prevede lo sfalcio due voLte
aLL'anno e precisamente entro il 10
luglìo ed il 30 agosto. I proprietari
dovranno quindi occuparsi di que­
sta irilcombenza. Per quelle perS-OTile
che per vari motivi non riescono
a provvedere a questo semplice
impegno, il comune metterà a di­
sposizione degli uomini (abbiamo
interpeLlato degli agricoltori, delle
altre persone del Paese ed il Mato
Grosso) che giustamente ricompen­
sate provvederanno aLla cosa. Per
chi invece intende non occuparsi
deLla cura della propria propriè­
tà il comune lo sanzionerà e gli
recapiterà iL rimborso delle spese
necessarie allo sfalcio.
Sempre con quest'ottica si vuoLe
dare una sistemata a moLte costru­
zioni che da strutture temporanee
sono diventare ora defi nitive. Si
tratta di molte baracche o tettoie
in lamiera che contrastano con il
decoro urbano e che moLte voLte
non hanno neppure un titoLo abi­
litativo. Vogliamo così permettere
La regolarizzazione di queUe costru­
zioni idonee, imponendo però che
si.ano reaLizzate con un corretto i n­
seri mento ambientale e soprattutto
con dei materiali adeguati come il
Legno, la pietra.
Voglio finire, ringraziando la signo- •
ra Danila Tedesco e tutte queLLe
persone che l'hanno aiutata a rea- •
lizzare quei costumi stupendi che
si rifanno agli abiti che la rTostra
gente indossava aLILa fj,ne deLL'ot­
tocento alL'inizio de~ novecento.
Cosa che anche questa si rifà alla
valorizzazione delle nostre belle
tipicità che danno quel valore ag­
giunto a Lanzada.
Buone feste a tutti.
ETTEUA DEL SUOLO E
DEU'ABITATO (art.9)
- LobbLigo della pulizia deL suolo è
finalizzato a garantire il pubblico
decoro e sussiste per chiunque
lo imbratti per lo svolgimento di
una propria attività, anche tem­
poranea
- È vietato gettare, spandere, la­
sciare cadere o deporre qualsiasi
materia Liquida o soLida sulle aree
pubbliche o soggette all'uso pub­
blico, nei corsi d'acqua o sulle
sponde
- I pubblici esercizi devono prov­
.i !otiziari
5
i La zada
n° 4 - Dicembre 2007
w
RIFIUTI (art. 10)
- A garanzia dell'igiene e a tute~a
del decoro, i rifi uti domestici de­
vono essere de,positati alL'interno
dei contenitori all'uopo co~locati
dal Comune soLo in idotlei sacchi
chiusi, rkhiudendo il contenito­
re dopo l'uso.Laddove norn, fosse
previsto il servizio di raccolta me­
diante contenitori, j rifiuti dome­
stici' devono essere collocati nei
luoghi e con le modalità indicate
da ll'Am mini strazio ne
- Se i contenitori di rifiuti sono
colmi, non è consentito colloca­
re sacchi che ne impediscano la
corretta chi usura, né depositare
- Proprietari o conduttori di tutti
i terreni rnon edificati, compresi
quelli agricoli, presenti nea'area
urbana o comunque Tilel raggio d'i
50 metri Lineari da edifici, oltre
a quanto già stabilito aLl'art. 9,
dovranno provvedere.a mantene­
re lrerba tagliata per almeno due
volte ogni anno: I taglio entro iL
10 Luglio ,ed il lì tagliQ entro il 30
agosto, dovranno inoltre eLimina­
re le sterpaglie e se non utHizzate
come forag,g,io, allontanarle pres­
so le aree di deposito autorizzate,
erb'a compresa
OCCUPAZIONE DI AREE
ESPAZI PUBBLICI (art. 16)
.it
ANTENIMENTO DEGLI
EDIFICI ECOSTRUZIONI
se. la disposizione vale anche per
il verde condomi Iiliale
- Le occupazioni sia di natura per­
manente che temporanea, con
delilllìtazi,oni, cavaLLetti, ripari
ed in genere con mezzi intesì a
Limitare la circolazione stradale,
sia veicolare che pedonale, ven­
gono rilasciate dal servizio com­
petente
co
sacchi all'esterno
- I riti uti costituiti da re li tti di
elettrodomestici, imballaggi, mo­
bili ecc.devorno essere conferiti
negli appositi centri di raccolta
differenziata, secondo le moda­
Lità previste
- E vietato depositare nei conte=
nitori per la raccolta dei rifiuti
domestici. esidui di lavorazione
artigianale, rifi uti tossici o no­
civi, rifi un urba Oli pericolosi che
devono essere smaltiti secondo
quanto prevede la legge
- È vietato depo,sitare aU'i nterno
dei contenitori per La faccolta dei
rmuti urbani, macerie provenienti
da lavori e ili, ohe devono essere
conferite direttamente alle disca­
ri'che autorizzate
.m
al
en
(art. 12)
- È fatto obbligo ai proprietari
o a chi è per lui obbligato aLLa
conservazione e alla vigilanza
di mantenere gli edl~fici , al fine
di evitare q.uaLsiasi situazione dl
pericolo
- l mUretti in pietrame a SeCco
dei terranamenti agricoli, anche
abban do nati. situati neU'a rea
urbana e tutti quelli @sisteruti
a monte e a va lle delle strade
ad uso p~bb~co devono essere
conservati ed eventualmente ri­
costruiti con pietra locale al fi ne
di evitare pericoli arLe persone c
danni alle cose derivanti dal lOro
crollo o r.;edimento
- Sui murettì dovrà essere evitata la
crescita di aLberi; gli alberi pre­
senti dovranno essere tagliati
w
w
vedere alla costante pulizia del­
lo spazio pubblic(i) circostante il
proprio ingresso, sino ad una di­
stanza nOni inferiore a 5 metri di
tutti i rifiuti derivanti dalla pro­
pria somministrazione di alimenti
e bevande e dei rifiuti derivanti
dal consumo del tabacco ...
- I proprietari o amministratori o
conduttori di immobi,[i privati e
pubblici colLaboraf1o con il Comu­
ne nel mantenimento del tratto
di marciapiede, o, comunque, per
almeno un metro, prospiciente
l'immobile stesso
- I proprietiJ ri delle aree private
hanno l'obbligo di provvedere aUa
costante pulizia delte medesime
ed allo sgombero dei rifiuti che su
di essi sono stati depositati.
- Nella esecuzione delle pulizie del
suolo dii pertinenza, è vietato, tra­
sferire i rifiuti sulla pl,!Jbblica via
- È fatto obbligo ai proprietari e
conduttori di terreni ed ambiti
di qualsiasi natura ( plazzali, in­
gressi, cortili, prati, ecc.) comun­
que utiLizzati, anche connessi ad
attività commerciali, industriali,
arti 9ian ali, agri co li, tu risti che,
'ètc. di tènere tali Iluoghi puliti
ed ordi nati, di ci rcoscrivere e
delimitare le aree desti nate a~la
raccolta di materiale deposita­
to, scartato, provvisoriamente
abbandonato (lamiere, rotta mi,
attrezzatu re inutili zzate ecc.)
così da migliorare la qualità del­
l'ambiente este.rno elevandone il
decoro
VERDE ESFALCI (art. 14)
- Asalvaguardia del pregio paesag­
gistico e deUa sicurezza stradale,
sui tondi agricoLi' o iln uso o ab­
bandonati è vietata la crescita di
alberi di alto fusto ad ulila distan­
za d~ tre metli da strade e sentieri
ad 'Uso pubblko
- I proprietari privati di aree verdi
confinanti çon luoghi pubblici o
da essi visibi:li hanno l'obbLigo di
mantenerlt in condizioni decoro­
- È proibita qualunque alterazio­
ne od occupazione, anche occa­
sionaLe, con qualsiasi oggetto,
comprese insegne, tabelle e ma­
teriale pubblicitatio in genere di
aree pubbliche o private aperte
aK pubblico transito, noncllè degli
spazi sovrastanti o sottostanti il
suolo pubblico, senza Htolo riLa­
sciato daU:Autorità comuna,le
OCCUPAZIONE BREVE DI
SUOLO PUBBLICO (art. 17)
Per le occupazioni brevi di durata
massima di dodici ore, l'i nteressato
deve presentare all'ufficio compe­
tente comunìcazione scritta con in­
dicanti la qualità dell'occupazione,
il periodo e lo spazio relativo
DETENZIONI DI ANIMALI
(art. 40)
1 cani, anche se di piccola tagtia,
non possono circolare Liberi sul
suolo pubbLico e i Loro detentori
hanno l'obbligo di tenere paLito
il suolo pubblico, con la raccolta
delle deiezioni solide prodotti dagLi
stesi'
li : ot!ziariQ di anzada
6
n' 4 - Dicembre 2007
Presa d1atto delle strutture precarie sul territorio
Si informa la cittadinanza che
avori pubblici
.it
l'AMMINISTRAZIONE COM UNALE
sta procedendo ad effettuare un censi mento di tutte quelle strutture precarie presenti sul proprio territorio
(prefabbricati di lamiera o di legno). Tali costruzioni oltre all'aspetto estetico contrastante con l'ambiente,
hanno assunto caratteristiche di stabilità e quindi non rispettano più i requisiti originari di precarietà. A
tale scopo si rende noto che fino alla fine del mese di marzo 2.008 sarà possibile, nel rispetto delle Rorme
tecniche di attuazione (art. 48.5), la trasformazione delle strutture precarie esistenti in fabbricati accessori.
Dopo tale data questa Amministrazione Comunale procederà, per quelhe strutture abusive o non sanabili,
all'adozione dei provvedimenti necessari alla messa in pristino mediante demolizione.
Gli interessati titolari di una struttura precaria, possono mettersi in contatto con l'ufficio tecnico comunale
per eventuali i nformazioni e per la valutazione di ogni singolo caso.
Lanzada, 06 dicembre 2007
il sindaco
(Sertore Fab;o)
CENTRO SPORTIVO PRADASC
Anche se con notevole ritardo
l'ENEL ha proweduto aLta rimozione
dei due tralicc~ ed ad interrare par­
te delta linea elettrica 1n prossimi­
tà del centro sportivo. Ino~tre per
g-aranti re un servizio più efficiente
s~ è provveduto al potenziamento
dell'impianto di ilfilnevamento che
serve la pista di fondo.
w
w
w
.m
al
en
co
PIAZZA DEL MAGNAN
I lavori relativi alla piazza sono
ormai terminati ed il giorno
27/12/2007 verrà inaugurata "la
piazza del Magnan", per la mani­
festazione è previsto un convegrrlo
sul mestiere d'el "magnan" ed il
"calmun" (gergo utilizzato dai "ma­
gnan" nello svolgimento della loro
professione).
Nel parcheggio pu bblko collocato
sotto la piazza, l'amminist.razione
comunale ha ritenuto opportuno ri­
servare ed assegnare dei posti aLIto
per i mezzi dell'associazione sporti­
va e del gru,ppo anti ncendiel.
MUSEO MINERALOGICO
Questa primavera è stato realizzato
nella sede della vecchia biblioteca,
un museo in cui verranno esposte
diverse collezioni di minerali. Da
qui avranno ilnoltre inizio le visite
alta miniera della Bagnada.
Questa primavera verrà sistemato
l'i ngresso e posizionata una nuova
scultura raffigurante dei minatori.
MINIERA DELLA BAGNADA
Con quest'anno sono terminate le
opere civili relative alla sistema­
zione della miniera e della sede del
museo alla Bagnada. Sono ora in
corso gli allestimenti.
Si prevede di aprire al pubblico
'questa estate.
CIMITERO
Anche se i recenti' lavori di siste­
mazlione sono stati ultimati, in
seguito al ritrova mènto dei resti
di wl'alpinista tra i ghiaccìai dello
Scerscen su periQre, i n prassi mità
delle cellette, si e ritenuto op­
portuno posare un monumento in
memoria delle persone ch@ hanno
perso la vita suule no,stre 1lo1Onta­
gne.
AcDmpletamento del{e opere di re­
cente ulti mazione·è stato itllcaricato
l'ufficio Lavori pubblici di procedere
con lo studio per la realizzazione di
un accesso per i disabili cme ~nte­
ressi La parte alta del cimitero, la
costru71one di un magazzino ester­
no e La sistemazione della ShCldi na
di collegamento con la strada che
passa sopra il cimitero. (l'importo
p~evisto è di 10.000,OO€)
TAGLIO BOSCHI
Proseguendo l'operratione per iL
mantenimento del bosco, con ['in­
tento di migliorare la qualità del
territorio che ci circonda ed attuare
quanto programmato dal piano di
coltivazio ne del bosco, in prima­
vera inizieranno i lavori dr taglio
previsti per la zona delta .Bruciata.
I lavori rica.lcano quelli eseguiti
nei boschi comunali di Ponte av­
venuti l'anno passato, a fronte di
un finanziamento della Comunità
Montana H taglio è stato appaltato
ad una ditta che provvederà illla
vend~ta del leg na me d'opera alle
segherie interessate. I proventi di
tale operazione verranno reinvesti­
ti sull'alpeg gi o de Ha Bruciata.
STRADE AGRO SILVO
PASTORALI
ALPE VALLE POSçHI8YINA: Sono
terminati i lavori per la sistemal:TO­
ne della strada agrosi.lvo - pastura le
che raggiunge l'alpeggro gli inter­
venti hanno interessato vari tratti
della pavimentazione stradaUe çhe
versava no in cattive condizioni (co­
sto dell'opera. 42.000,od ,€ TI nan­
ziati dalla !Regione Lombardia per
33.000,00 € e per la restante parte
con fondi propri del comune).
ALPE CAMPAGNEDA - ALPE PRABEL­
ilO: In collaborazione con il comune
d] Caspoggio si sono eseguiti dei·
lavori di sistemazione della stra­
da agrosilvo - pastorale che porta
all'aLpe Campagneda e aWalpe Pra­
bell~. In particolare gli interventi
hanno interessato il primo tratto
Il
7
o iZlar
di la zada
n° 4 - Dicembre 2007
w
VALLE CAURGA
Sono terminati i lavori per la si­
stemazione della Valle "Ca urga"
in cui sono previste delle opere di
ingegneria ambientale per la siste­
ma7ione e la regimaziolle idraulica
della valle. L'importo dei lavori è
pari a 139.443 € e sono fi nallZiati
da lla Reglo ne Lomb ardi'a.
PISTA CICLABILE
E' stato approvato il progetto de­
finitivo relativo alla pista ciclabile
I
SENTIERO
S. CARLO - TORNADRI
in atto i lavori per la riquali­
ficazione del sentiero pedonale S.
Carlo - Tornadri, si sta sisteman,
do il percorso che daLLa fontana
di Tornadri raggiunge la chìeset­
ta dì Vetto, i lavori prevedono la
realizzazione dei sottoservizi (per
raccolta e co nvoglia mento delle
aéque bianche ed acque nere, per
l'acquedotto e per i cavidotfi) e del
rifacimento deUa pavimentaLione e
di alcuni muretti.
SOIlO
COSTRUZIONE PARCHEGGIO
BOX INTERRATI AVETTO
RJQUALJFICA~IONE AREA
INGRESSO PAESE
.it
Sono prossimi aLnni7ìo f lavori
per la costruzione di ulla centra­
lina sulL~acquedotto della Brusada.
E' previsto L'ampliamento e l'ade­
guamento della vasca esistente, la
realizzazione della condotta fOl7ata
che andrà a sostitui re Le vecctlie
tubature e la realizzazione delLe
opere accessorie, L'imporlo totale
è di circa 500.000 € in parte fi­
nannato datla Regione Lombardia
e dalla Provincia di Sondrio ed in
parte con muttio. L'energid prodot­
ta dovrà essere utilizzata esdusiva­
mente per il consumo del Comune,
stimando un risparmio annuo di
ci rca 50 - 60.000 €.
w
w
.m
Sono in corso i lavori per la bonifica
di alcune aree in località Valbrut­
ta ed in località Dossi di Franscia,
l'importo dell'opera, finanziata da
fondi Regionali desti nati al re.cu­
pero e bonifica di ex a ree d i di­
scarica è di 400.000,QO € . I lavori
eseguiti consistono principalmente
nella realizzazione di muri di ripro­
filamento con messa in sicurezza di
alcune scarpate seguite da opgre di
rinverdimento. $ono stati riclìie­
sti e si è in attesa di ricevere altri
finanziamenti per un importo di
250.000,00 € per l'esecuzione di
opere di analoga natura.
CENTRALINA ACQUEDOTTO
BRUCIATA
è di 100.000 € finanziata con mu­
tuo ad interesse agevolato.
en
co
BONIFICA VALBRmA E
CAMPOFRANSCIA
che collegherà il centro sportivo
di Vassallni con quelto di Pradasc
e proseguendo salirà sino alle ex
cave di Tornadri località "Cen", nei
giorni scorsi è stato "picchettato"
il tracc1ato del nuovo percorso che
interessa il tratto che da Pradasc
porta a Tornaclri. Entro la prossi­
ma primavera si intende appaLt,ue
l'opera i~ cui costo complessivo am­
monta a 500.000 €, importo finan­
ziato dalla Provincia di Sondrio.
al
della strada, in cui è stato steso
uno strato di asfalto e sistemate le
zone adibite a parcheggio (importo
lavori 32.000,00 €)
ALPE PONTE: Devono iniziare i la­
vori per sistemare il seconcfo tratto
della strada per Ponte e Cimasassa
( importo previsto 42.500,00 € di
cui 34.000,00 € finanziati dalla Co­
munità Montana).
SENTIERO A MONTE DEL PAESE;
Sono stati eseguiti dei lavori per
la sistemazione e l'ampliamento
de ll'esiste nte sentiero pedona le
che da Lanzada, in località Filighè,
passa per Sci mi Camp, il Doss, i
Ciatè~i, il fl.ra e conduce al Vulta­
dtln (importo lavori 25.000,00_t
di cui 20.000,00 € finanziati dalla
COlT!unità MontaJla)
TORNADRI - VETTO: Devono inizia­
re i lavori per il completamento di
alcuni tratti del!e stradine interne
all'abitato per te frazioni di Torna­
dri e Vetto (previsti 47.000,00 €)
ELETTRIFICAZIONE DI
CAMPAGNEDA
Devono iniziare i lavori per l'elet­
trificazione deH'Alpe Campagneda,
un eLettrodotto collegherà Campo
Moro a Campagneda; il primo tratto
di tale cOl1dotta sarà aereo, mentre
l'ultimo tratto verrà interrato. L'im­
porto previsto era di 120.000 t, ma
la cifra sarà maggiore (circa 20.000
in più) in quanto a seguito di un
sopralll!Jogo con i tecnici dell'ENEL
si è deciso di interrare un tratto
maggiore di ljnea a salvaguardia
del paesaggio dell'alpeggio. L'im­
porto sarà a carico del Comune con
un contriButo da parte detl'ENEl.
nella misura del 20%.
CAMPO SPORTIVO TORNADRI:
La prossima primavera inizieranno
i lavori di manutenzione del campo
sportivo di 10rnadri, tra questi è
prevista la sostituzione del marnto
sintetico che attualmente è in pes­
sime condizioni. La spesa prevista
Pu rtroppo la Regi one Lo mba r­
dia non ha finanziato i progetti
presentati dall'amministrazione,
finalizzati alla realizzazione del
p,iano integrato per la compe:
titività di sistema (PICS); i due
progetti prevedevano La reali"Zza­
zione di un area parcheggio con
sottostanti box in località Vetto
e la riqualificazione deU'area sot­
tostante la Piazzo del Magnan. Per
quest'viltimo l'amministrazione st(:l
val~tando la possibilità di indire
una gara per la cessione del sot··
tosuolo della predetta area, al fine
di realiaare magazzini e box, i cui
ricavati serviranno a finanziare
l'opera di riqualificazione. Mentre
per quanto riguarda i parcheggi
a Vetto si stanno cercando altri
canali di finanziamento.
ALPE FELLERIA
E' in fase di ultimazione la proget­
tazione eseguita dalla Comunità
Montana, per la ristrutturazione
di due baite presso l'alpeggio di
FeLleria da adibire a ricovero per il
bestiame e a caseria. Sono, inoltre
previsti interventi di manutenzione
di alcune baite, in modo da sa 1­
vaguardare un patrimonio storico­
culturale di notevole importanza
e renderLe utilizzabili come museo
etnografico all'aperto. I finanzia­
menti per tali opere sarannO re­
li
oti"'ia..jo di i-anzada
8
n° 4 - Dicembre 2007
da~ vecchi cimitero sale sino
"Prese".
L'intervento, considerato i costi,
verrà realizzato a LoUi, compati­
bilmente con le risorse coml~mali.
peribili tramite li[ (PSR) Piano di
Sviluppo RtJrale finanziati al 90%.
che
a~Le
MARCIAPIEDI COMUNALI
E' in corso la progettaziorne relativa
al completamento dei marciapiedi
in locaiità Termine, in v~a Pizzo
Scalino ed in via Palù e ana rea­
Lizzazione del nuovo marciapiede
•
nlon
PIAZZALE CAMPO GERA
In seguito ad un accordo rag­
giunto con l'ENEL, in cui si rende
d la Val
Consorzio di depurazione
delle acque reflue della
Valmalenco
ateneo
Campo di calcio
di Vassalini
.it
E' in corso la costru'zione deL nuovo campo sportivo
in località Vassalini. Il campo, dotato di tribuna,
sarà ad undici ed il fondo verrà realizzato in ma­
teriale sintetico. Il costo previsto dell'opera è di
1.108.000 € finanziato con un mutuo a tasso age­
voLato a .carico dell'Unione della Valmalenco.
en
co
Il depuratore consortile della Valmalenco, entrato in
funzione oramai dallO settembre del 2006, dopo un
periodo ir;liziale di funz~onalnento a carico della ditta di
costruzione, viene ora gestito dalla Azienda Sondriese
Multiservizi S.p.a. di Sondrio, la quale ha l'onere di
provvedere alla gestione ordi naria sia del coLlettore
fognario che dell'impianto di depurazione. Inoltre, la
suddetta azienda garantirà un servizio di consulenza
tecnica e gestione dm ministrativa. Il tutto per un im­
porto di 86.500,OO€
Quest'anno, ai cinque comuni della Valmalenco, il depu­
ratore è costato complessivamente ( ripartiti con le se·
guenti percentuaLi: Lanzada il 18%, Cas-poggio il 27%,
Chiesa il. 45%, Torre l'8,5% e Spriana 1'1,5%. Questi
costi sor1O in funzione dei reftui che vengono depurati.
Si invita qui noi 1il popolazione, al ti ne di contenere i
costi, ad immettere Aella rete fognaria esclusivamente
le acque nere, limitando al massimo le acque bianche
provenienti dalle fontane, dai canali di gronda, dalle
griglie di raccolta delle acque piovane e dai rubinetti
lasciati a'Perti per evitare che nella stagione invernale
questa geli provocando la rottura delle tubazioni.
Diversamente. in caso di consumi eccessivi, i comuni
delLa Valmalenco dovranno vCllutare la necessità di in­
stallare i contatori.
disponibile al finanziamento del­
l'opera, è in fase di progettazio­
ne, La sistemazione deL piazzale
ai piedì della digoa di Gera in cui
è previsto un rinverdimentG, ~a
realizzazione di parcheggi e la
reaLizzazione di un area adibita
a pic-nic.
sentieri
w
w
w
.m
al
Sta volgendo ormai al termine l'importante inter­
vento sostenuto dall'Unione deLla VaLmalenco riguar­
dante la sentieristica deLL'intera valle: manutenzione
dei sentieri. opere strutturali (ponti, guadi), segna­
letica, informazione e cartografia.
Gli interventi sul territorio sono stati effettuati du­
rante le ultime due estati. Per quanto riguarda la
zoria di Lanzada, molti lavori sono stati posati ci rca
150 nuovi paLi segnaletici e nei primi mesi deLL'an­
no verranno apposte le relative frecce segnaletiche
(circa 500).
La conclusione effettiva del lavoro si vedrà Quindi
solo in primavera Quando sarà disponibile la cartina
aggiornata con i tracciati di tutti i seotierL la guida
escursionistica, e il sito internet con le indicazioni
an-Une delto stato di fatto, degli aggiorname.nti e
delle indica'Zioni turistiche.
Consorzio turistico
SondriO e Valmalenco
Martedìl 27 novembre 2007 è stata inaugurata la nuova
sede situata in piazzale Bertacchi di fronte aLLa sta­
zione ferroviarita di Sondrio.
Nel d~scorso di benvenuto il presidente Angelò G,anati
ha illustrato la vocazione del Consorzio: coraggio e fer­
ma volontà di essere utiLi alla comunità. Un Consorzio
turistico locaLe deve essere attento a cogliere e valoriz­
zare tutto quello che il proprio territorio sa esprimere
o ha in pectore La potenzialità di esprimere.
'I NotiziarOo
9
i Lanza a
n° 4 - Dicembre 2007
Territorio e ambiente
La Valmalenco e le sue
montagne: riflessioni sul passato
e futuro del nostro territorio.
al
e
nc
o.
it
Al tavolo dei relatori si sono succeduti Kurt Diemberger, Roberto Manto­
vani, Flaminio Benetti, Michele Comi, Popi Miotti, Giuseppe Galimberti,
Cesare lenatti, Giancarlo Lenatti, Gian Natale Comi, Davide CinaLli e
Fausto Gusmeroli. A partire dalle rispettive esperienze e conoscenze
della montagna, essi han no offerto una serie di spunti molto stimolanti,
sui quali le comunità e le istituzioni della valle dOVranno necessaria­
mente ritornare per poter affrontare con cog nizione di causa le sfide
poste da una società in rapido cambiamento.
Naturalmente, non è possibile dare qui un resoconto neppure di larga
sintesi dei lavori. Non ci si può che Limitare ad un accenno su alcu­
ni aspetti essenziali che hanno visto una sostanziale convergenza di
opinione da parte di tutti.
Il passato ci insegna la sostenibiLità. Dalle generazioni e generazioni di
montanari che si sono succedute nelle terre alpine dobbiamo a.ppren­
dere come si vivono territori marginali e difficili, ma ricchi di fascino e
significati, come le montagne. Senso di appartenenza, atteggiamento
solidaLe, spirito di intraprendenza, tenacia, coscienza del limite sono
i caratteri storici della società montanara, cui non si può rinunciare
neppure nella società tecnologica del domani. Essi costituiscono quel
filo imprescindibile che unisce il futuro sostenibile al passato.
Cardini del modello di vita sostenibile sono La conoscenza e il rispetto
del territorio. Bisogna assumere consapevolezza di quelle che sono L~
risorse del territorio e di come assicurarne La persistenza nel tempo.
In quest'epoca di consumismo abbiamo sacrificato troppi beni naturali,
stupidamente convinti che il progresso stesse nell'arricchimento mate­
riale e la qualità della vita nel possedere sempre più cose, il più delle
volte inutili. La Valmalenco ha visto così alterarsi quell'equilibrio tra
agricoltura, turismo ed attività estrattiva che ne costituiva l'identità
e permetteva una vita dignitosa per tutti.
I segni di uno sviluppo sbagliato e insostenibile traspaiono chiaramente
dal paesaggio. Un paesaggio che ha sofferto della mancanza di una vi­
sione unitaria nelLo sviluppo urbanistico della vaLle e deLl'omologazione
consumistica. Un'inesorabile trasformazione di luoghi di straordinaria
bellezza in non-luoghi effimeri, privi di identità, storia e relazioni.
(on la capacità di abitare abbiamo così smarrito la nostra cuLtura e la
possibilità di comunicarla. Resistono, in Valle, le terre più alte, ma i
tentativi di aggressione sono alle porte.
I dati dei flussi turistici dimostrano che il turismo di massa (e in parti­
colare quello dello sci) è in crisi. La speculazione edilizia delle seconde
case e le infrastrutture pesanti pensate per quel turismo non servono
più ad attirare presenze; anzi, allontanano quei turisti che, sempre più
numerosi, ricercano natura, ambienti incontaminati, cultura, emozioni.
Questo impone di rivedere completamente il modello di sviLuppo seguito
in questi ultimi decenni, valorizzando le risorse alternative allo sci
(escursionismo, alpi nismo, mineralogia, glaciologia, eno-gastronomia,
storia, ruralità) e recuperando anche una cultura dell'ospitalità'fondata
su ll'ide ntità e le relazio ni.
w
w
w
.m
Ripeto la frase con cui ho iniziato l'articolo del
precedente bollettino:
"Territorio ed ambil?nte, solo due parole ma che
significano molto; il luogo in cui viviamo, il
modo di viverlo, il rispetto per quel/o che ci
circonda. A livello amministrativo ci sono molte·
regole e leggi che lo tutelano e ci tutèlano,
ma molte volte /'interpretazione delle norme è
soggettiva e di difficile attuazione; spesso ci si
scoraggia e si è tentati di lasciar perdere e non
risolvere i problemi':
Con l'impe,gno e l'aiuto del consiglio e del­
le co mmi ssi o.n i pre poste si co nti nua l'aZio ne
i ntra presa. n regola mento di po liL:i a, prece­
dentemente riassunto è sicuramente un valido
strumento guida; un obiettivo ambizioso ed
impegnativo ma necessario ,per raggiungere
quelle finalità preposte. (ome già anticipato
nel discorso del Sindaco, molti sono g,li inter­
venti che si vogliono r-ealizzar€; aggiungo che
è necessaria ahche un po' di informazione e
formazione. Pertanto nella prossima pri mavera
saranno organizzati degli incontri pubblici per
comunicare e informare su come si intende
procedere (sfalci, pulizia, progetto pilota di re­
cupero territorio in zona il' 'T'onte di Lanzada).
Comunico inoltre che il giorno 13 Aprile 2008 è
organizzata la "Giornata del 'Verde Pulito" indet­
ta dalla Regione Lombardia. Tali i'niziative non
sono finalizzate a'l so'lo miglioramento ,estetico
di quello che vediamo (colTIUfnque inlportantis­
simo) ma mirano soprattutto ad ottenere un
benessere collettivo in senso generale (anche
economico). Esse infatti sono in sintonia con
quanto emerso dal recente studio "Progetto di
Valorizzazione Turistica della Valmalenco" com­
missionato dalla Comunità Montana di Sondrio.
Il documento auspica lo sviluppo economico
della valle legato ad un modello di turismo che
punta alla difesa del territorìo, allo sostenibilità
ambientale, alla esaltazione delle bellez~e am­
bientali, alla Identità culturale, all'educazione
e all'informazione.
Molte sono state le riunioni e i dibattiti a
Livello amministrativo tra le giunte della Val­
malenco ma si deve ancora lavorare sodo. Um
momento significativo è stato il convegno or­
garlÌzzato dal CAI ValmaLento, tenutosi sabato
l Dicembre 2007 presso il Centro Servizi di
Chiesa. Lascio al dotto Fausto Gusmeroli, mode­
ratore del convegno, il compito dii riassumere
quanto emerso.
Mi è consentito porgere i miei più sinceri au­
guri di Buon Natale e felice anno.
Rino Moso
Fausto Gusmeroli
Il
otiziario di Lanzada
10
". 4 - Dicembre 2007
Bilancio 2007
--
-
I
ENTRA"liE
ICI
-
-
-
: . ;.... .>..y .......
~-.-.-
-
-
,; &..2. ~~~ç.I~~' .
312.050,00
42.'000,00 ( in entrata a bilancio 2007 abbiamo un sal­
do positivo di trasferimenti dall'Unione della
Valmalenco per spese di personale distaccato
pari ad
49.000,00
--
ADDI'ZIONIALE COMUNALE 2007 : previsti
I
320.000,00 SPESE PERSONALE cOlillpresi, orieri riflessi
TARSU (il ruolo viene trasferito all'Uni'One . 150.675,00 SPESE COOPERATIVE DI SERVIZI
Valmalenco che gestis.ce il servizio rsu)
CONTR IBUTI ERAR IALI
275.277,80 per gestione biblioteca
20.122,00
PROVENTI RUOLI ACQUEOOTTO-FOGNA­
TURA-DEPURAZIONE
104.487,76 per manutenzione territorio
21.800,00
_
.
~
_
.
102.531,72 SPESE ifELEFONICHE
PROVENTI CAVE
147753,00 SPESE ENERGIA ELETTRICA:
DIRITTI D'ESCAVAZIONE
en
SOVRACCANONI STRAO'RDINARI GRANDI
DERIVAZION,I O'ACQ·UA PHEVISTI DALLA
LEGGE FINANZIA'R lA 2006 a bilarlc,io 2007,
il
resto a bilancio 2006
1 - - - - - . -... _ ..-
PROVENTI CIMITERIALI
30.276,37 per gli immobili comunali
23.300,00
13.500,00 per illuminazione pubblica
34.500,00
100.000,00 FORNITURA GASOLIO e GAS RISCALDA­
MENTO
w
w
w
.m
PROVENTI CONCESSIONI EDILIZIE
.
-
5.500,00
al
45.000,00 MANUTENZIONE HARDWARE
ESOFTWARE
AliENAZIONI AREE
-
33000,00
8.000,00
.it
~
126.429,14 SPESE CONVENZIONE SEGRETARIA
COMUNALE
co
SOVRACCANONI GRANDI DERIVAZIONI
ACQtJA
18.000,00
9.100,00
SPESE PULIZIE IMMOBILI
TRASFERIMENTO ORDINARIO A UNIONE
DELLA VALMALENCO:
227.900,00
INCARICHiI ECONSULENZE ESTERNE
45.650,00
CONTRIBUTO ALLA SCUOLA MATERNA
PARROCCHIALE secondo acconto e sal­
do a.s. 006/2007 e primo acconto a.s.
2007/2008
35.827,00
SPESE PER BIBLIOTECA ECULTURA
24.200,00
SPESE PER SERVIZIO TURISMO
19.000,00
SPESE PER GESTIONE MINIERA BAGNADA
ENUOVO MUSEO MINERALOGICO
18.500,00
SPESE PER MANUTENZIONE
ACQUEDOTTI
13.750,00
TR~\SFERIMENTO
__
A.T.O. ALLA.. PROVINCIA
.. _._.
12.100,00
TRASFERIMENTI A CONSORZIO DEPURA­
ZIONE ACQUA PER GESTIONE DEPURATORE DI VALLE
55.400,00
SERVIZIO SGOMBERO NEVE
20.000.00
MANUTENZIONE SENTIERI
15.000,00
SPESE IN CAMPO SOCIALE di cui 33.361,00
per trasferimento all'ufficio di piano di Zona
" . _ - - ­ ... ­
....---...
47.200,00
~
-~
o -iziario di Lanz:ada
11
I)'
4 - Dicembre 2007
.m
al
en
co
.it
Innanzitutto voglio rimarcare che per me è stato
un grande onore, avermi affidato un così impor­
tante incarico.
Primo: per la scelta del soggetto, il quale rap­
presenta le nostre origini. Origini dalle quali
anch'io sono nato e hanno fatto crescere la
nostra identità.
Secondo: per aver scolpito la statua più grande
durante tutta la mia attività.
Lo stagnino era per antonomasia l'attività ar­
tigianale preminente del paese di Lanzada che
prese il nome di "Magnan", al quale è stata
dedicata una piazza in suo onore.
La statua collocata al centro è di pietra ollare
del Pirlo, varietà "Cloritoscisto", da considerarsi
unica per qualità e grandezza, per questo ho
ritenuto di salvaguardarla da agenti atmosfe­
rici con uIla leggera struttura di ferro battuto
coperta con le piode della Valmalenco, eseguita
maestralmente dall'artigiano Fabio Faccinell1.
Durante la scolpitura della statua, mi imme­
desimavo bambino all'età di ]-8 anni, quando
andavo alla fucina "Baitèl da guzza" ad aiutare
il nonno a tirare- il mantice, mentre forgiava
gli utensili delleveggiaio; era un divertimento
vedere quei ferri arroventati che sfavillavano
mentre li batteva sull'incudine per sagomarli.
Da ciò trassi l'immagine dei due volti, uno
l'espressione dell'artigiano mastro, attento al
lavoro, tenace e grintoso, l'altro il volto allegro
del ragazzo "Galup che aiutando apprende il
lavoro come un gioco.
La pi azza è stata ino ltre adornata da ta nti
pannelli di serpentino incisi che riprendono le
attività estrattive e paesaggistiche detla valle
eseguiti dalla brava Federica Parolini.
I "Màgnan" non si limitavano solo a riparare
e stagionare le pentole e altro metallo, erano
anche molto abiti ad armare i lavaggi con la
cerchiatura metallica per poterli maneggiare e
appendere al camino. Dopo aver approntato un
certo quantitativo di materiale, lo caricavano sui
carretti trainati a mano assieme agli attrezzi del
lavoro·, racchiusi in una cassetta d~tta "Bùlgia"
e partivano girovagando da un paese all'altro,
nelle più svariate zone dell'arco alpino e persi­
no in Svizzera, per la vendita ambulante e nel
contempo si fermavano a riparare quelli rotti
di pietra o di metallo. Fu certamente un lavoro
artigianale e di commercio fiorente che lasciò
un'impronta di cultura e benessere al paese.
Un doveroso ringraziamento al Sig. Sindaco e
all'Amministrazione Comunale di lan2ada, con
un sincero auspicio di buona continuazione.
Auguro a tutti Buone Feste e sereno Anno Nuo·
vo.
Silvio Gaggi
w
w
w
Piazza
del Magnan
Breve stor:ia dei magnani
di Lanzada
,
Il magnano, nella tradizione de'l­
la lingua italiana, era l'artigiano
addetto alla lavorazione del ferro
per realizzare manigl'ie, chiavistel­
li, serrature, inferriate ed armature
varie. Con il passare del tempo e
con lo svi luppo delle professioni
filei diversi luoghi il magna no è di­
ventato lo stagnino ossia il piccolo
artigiano, quasi sempre ambulan­
te, spedalizzato nella riparazione e
nella pulizia degH utensili di rame
come paioli, pentole ·e casseruo­
le per le cucine o caldaìe ed altre
attrezzature destinate alla lavora­
zione de! latte.
In Valmalenco, magnàn è L'appella­
tivo con cui vengono abitualmente
chiamati tutti gli abitanti di Lanza­
da in quanto l'attività detto stagni­
no ambulante è stata la professione
che ha caratterizzato gli uomini del
paese per tanti anni, dal 1500 circa
fino a pochi decenni orso fila.
Non è storicament.e documentato
coale e ql'lamlo gli antichi abi"
tanti della valle cominciarono ad
emigrare nei mesi invernali per
esercitare l'attività del magnàn; è
chiaro invece il motivo di questa
H Notiziario di Lanzada
12
n' 4 - Dicembre 2007
­
E' probabilmente iL commercio dei
laveggi il motivo ,e l'occasione che
spinse gli abitanti di Lanzada a
specializzarsi e ad intraprendere
una professione ambulante con
qualche pmspettiva di risultato.
Confrontando la storia dei magnani
delle aLtre località dell'Italia set­
tentrionaLe, ad esempio quella dei
magnani della Val Cavargna in pro­
vincia di Como o della Val Versasca
in Canton Ticino, o dei fabbri del­
la Valsassina, risulta che in quelLe
località esisteva una precedente
tradizione legata alla lavorazione
dei metalLi. Una tradizione simile
in Valmalenco non c'è mai stata.
Cera invece una fiorente attività
collegata alla lavorazione della
pietra oLLare e soprattutto la fab­
bricazione di utensiLi per ~a cucina
ed in particolare di laveggi.
L'i potesi. pi ù pre ba bile è qui Iil di che
in origi ne gli abitalflti di Lanzada
fossero so~o commercianti di laveg­
gi, i quali molto frequentemente,
durante i trasporti lungo sentieri
accidentati, subivano frequenti rot­
ture ed avevano bisogni di perio­
diche riparazioni. Dalla riparazi'one
dei laveggi, usati per La cottura dei
cibi, si cominciò a passare alla ri­
parazione di altri utensili di cucina
in rame e via via ad altri attrezzi
di metallo.
L'i potesi se mbra co nfe rmata da lle
numerose testimonianze documen­
tarie riguardanti il com mercio dei
laveggi. In Valmalenco è nota da
secoli la tradizione degLi abitanti
di Chiesa in VaLmalenco neL cavare
e lavorare al tornio La pietra olLare
mentre agLi abitanti di Lanzada era
riservato iL compito di eseguire le
operazione di rifi nitura, di Legatu­
ra esterna e di posa del manico in
metallo in modo da rendere l'uten­
sile pronto per la com mercializza­
zione.
I mag na ni di La nzada di solito
partivano dal paese a coppie o ijn
piccoli gruppi ognuno dei quali
aveva un proprio itinerario ben
definito che corrispondeva ad una
sorta di zona riservata. C'era chi si
di rigeva verso la bassa Va lte IIi na
chi in Valcamonica. chi neHa valLi
bergamasche.
L'attrezzatura usata era solitamente
costituita da poch~ strumenti: un
al
en
co
.it
ad emigrare durante La stagione in­
vernale alla ricerca di un lavoro per·
non pesare su~le scorte ali mentari
accumuLate durante l'estate.
Il fenomeno dell'emigrazione sta­
gionale, che cominciava generai[­
mente in autunno e si protraeva
fino all'inizio della primavera,
interessava vallate e paesi diver­
si og nuno dei quali, neL corso del
tempo, si è connotato per una sua
specificità: oltre ai magnàn di Lan­
zada c'erano i muléte di Caspoggio,
i sciòber o calzo.lai di Bormio, gli
spazzacamini della Val Vigezzo e
via con altri mestieri come ombrel­
lai, seggiolai, merciai ecc.
Nella storia ufficiale di Lanzada non
si trovano documenti esplicitil sui
magnàn e sul Lòro Lavoro, tuttavia
è possibile ricostru irne il percar­
so attraverso piccole tracce nella
tradizione orale, accen ni marginali
negli atti notarili, racconti, det­
ti e soprattutto ne'l gergo calmùn
ossia la lingua speciale utilizzata
nell'esercizio della professione gi­
ra.ndo nelle diverse località.
Non è documentato con esattezza
il periodo in cui ebbe inizio l'atti­
vità migratoria per l'esercizio della
professione del magnàn; certamen­
te agLi imi del 15QO, come riferi­
sce Leand'ro Alberti, in Valmalenco
esisteva una fiorente attività lega­
ta alla fabbricazione dei laveggi i
qua~i, a detta deU'autore, venivano
commercializzati in tutta l'Italia.
w
w
.m
emigrazione' ossia la necessiltà di
integ rare il red"dito agricolo. Le
vàltate alpine sono sempre state
terre di emigrazione a causa delte
diffico[tà legate ad una economia
di pura sussistenza per cui l'esigen­
za di trovare occasioni di lavoro per
compensare ILa mancanza di risorse
alimentari per la popolazione era
una necessità.
Il reddito dell'agricoltura in monta­
gna, se non allivello della miseria,
certamente è sempre stato aL limite
de~la povertà per cui il bisogno di
sopravvivere costringeva la mag­
gior parte delle popolazione adulta
w
-...
I
Il
13
ì·
.it
sono entrate a far parte del patri­
monio dialettaLe come ad esempio
rabàia (= polenta), ciUrlu ("" caffè),
scabi (= vino), balduch (= asino).
sbuiàa ( "" mangiare), stan,ziàa (=
essere ), santùsa (= messa ), frUst
("" pane), magér (= buono) ecc. ma
ce ne sono tante altre che sono or­
mai quasi dimenticate come stèfen
(= sasso, pietra), bù'la (=. città) o
slòfen ("" dormire) che richiamano
una derivazione dalla lingua greca
o sLava quasi a voler dimostrare Ila
nobiltà delle origini del gergo del
magnani di Lanzada.
Simon Pietro Picceni
co
en
al
.m
w
w
w
•. -
anzada
n' 4 - Dicembre 2007
mantice, un piccolo incudine issato
s.u un banco di legno, qualche mar­
tello, alcune verghe di stagno O di
piombo, una forbice per tagHare i
fogli di rame, una bottigLia di acido
e padre altre piccole cose. Tutto il
materiale era contenuto in una cas­
setta di legno, che in origine era
un sacco di petle, chiamata bùlgia,
utilizzata anche come sgabello du­
rante il lavoro. Munita di una cin­
ghia di cuoio la bùlgia, che spesso
conteneva anche qualche straccio
di ricambio, veniva portata a tra­
colla durante gli sposta menti .
Arrivati in un centro abitato, i ma­
gnani si instalLavano solitamente
all'angolo Qella pialla pri nei pale
e mefltre uno preparava l'attrezza­
turai ed accendeva il fuoco, l'altro
girava per il paese a raccogliere le
co mmesse della gio fil ata.
tica del dialetto. In altri termini il
La clientela dei magnani era (:osti­
gergo
è un concentrato di parole (
tuH:a soprattutto da famiglie con~
nomi, verbi, agg-ettivi, avverbi..... )
tadine che, 10 cambio di piccoLe
che vengono utilizzati con i t,oni,
ri parazioni, aJfrivano loro cibo e
i tempi e le modalità del proprio
alloggio nei fienili.
dialetto creando uno· straordinario
Nella vicenda storica dei magnani,
linguaggio incomprensibile a tutti
caratterizzata da tante peregrina­
l
gli
estranei.
zioni , fatiche e disagi, l'aspetto più
Il calmùn, come tutte ~e Ilingue
interessante è certamente il gergo
caLmùn, un linguaggio segreta che
orali, tende ormai a scomparire
serviva a oreare unità all'interno
perché ha perso la sua funzione.
del gruppo. Il calmùll1 è una raf­
Tramontato il lavoro, passati a mi­
finata creazione deL genio umano
glior vita anche gli ultimi. magnani,
che consente ad un gruppo di poter
enevitalbilmente anche il linguag­
cominicare al proprio interno senza
gio perde il suo si'gnificato e la sua
farsi capire dagbi estranei.
utilità. Molte parole del calmùn
Attraverso Hgergo, incomprensibile
ai non addetti ai lavori, i magnani
riusdvano a mettere in difficoltà
gli interlocutolii, burlandosi spesso
di loro e costruendo anche piccoli
imbrogli a loro danno.
Per onestà occorre dire che il cal­
mùn non è tutto frutto della crea­
tiv.ità d~i rnagnani di Lanzada ma
è il risultato di tanti contri buti
provelilìenti da altri gerghi come il
plàt di sciòber di Bormio, il gaì dei
pastori delta bergamasca, il run­
gìn della Val (avargJi1l!l e di tante .
aLtre parlate apprese 5utla strada
&.-
~
•
•
•
nelle osterie. MoLte voci sono de­
rivate anche dalle lingue straniere
e modificate seguendo le tonalità
del dialetto. Il calmùn, come tutti
i gerghi, è per sua natura un Lin­
guaggio orale che si nutre di parole
strane coniugate nella gramm ma­
O>
tizìario di
Il
~
""iziario di lan a a
14
n° 4 • Dicembre 2007
l
al
en
scoperte. Qui ogni mattina veniva­
no i bambini a fa la spigula. Oggi
lCl chia merem mo sfruttamento dii
minori, invece allora era un lavoro
che veniva; svolto con il benestare
dei genitori e magari con l'ai uta
del nonno. Si corltribuiva in que­
sto modo a tirare avanti in famiglia
e soprattutto non si stava in ozio.
Armati di lattine dell'olio senza il
w
w
.m
Ho passato tutte le estati della mia
infanzia, n'n da quando ero in fasce,
ai Dossi di Fra 'lscia, il cuore JTli ne­
rcrrio deL nostro comune. Tutto in­
torno alla casa del nonno materno,
it Ristoro, erano miniere d'amianto:
sopra, sotto, di lato, di fronte, atti­
ve o dismesse. Una di.scarica grigia e
praticamente ininter-rotta è stata il
luogo delle mie prime meravigliose
co
.it
C'era una volta. • •
il Ristoro
coperchio, con i pediJù ai piedi ( c
il terreno di amianto è scivoloso!)
i bambini rovistavano nella disca­
rica, la ribaltavano. scavavano con
un zapin alla ricerca di qualche fibra
dimenticata. Era gioia quando qual­
cuno trovava pe;!'zi grossi e allora
l'attività si faceva più frenetica. A
fine matti nata il contenuto delle
lattine, che non erano mai piene,
veniva messo in UJl sacco di iuta; e
così ogni .9iorno, in attesa di essere
ve:nduto. Quando qualche bambino
più temerario s'infilava sotto i grossi
massi, disseminati qua e là e maga­
ri instabili, per trovare quaLcosa di
meglio, una gran paura mi assaliva;
per fortuna non è mai successo nul­
ta. Ho conosciuto tanti minatori che
da noi passavano per un momento
di pausa davanti ad un bicchiere: e(
Casimiru, ei Bar, el Paciu, ei Fiurellu
Marsoi, el Renzu Squdrot, et Fredu,
et Pet, e.( Piu, i'Andrin, et Pedru, eI
Tuli, e( Gianni, ei Lalu~ el (jiocum ...
e tanti altri. Li ho visti stanchi
dopo una dura giornata, vestiti dr
polvere bianca m~ comunque fieri
del proprio lavoro e consapevoli del
perico1lo. l'odore acre del carburo mi
era familiare e la lampada ad aceti­
lel1e: una vera magìa! Come magiche
erano i perii che, accuratamente ri­
poste in fondo aUe capienti tasr.he
w
re entazione del mu eo
Le attività estrattive in VaLma­
lenco hannQ da molti secoli una
im130rtanza determinante per la
vita degli abitanti e per la sua
storia. Chi in questa VaLLe non ha
mai avuto tra11)ropri famigliari
un cavatore o.a un minatore? Chi
non ha sentito raccontare antiche
storie di miniere? Fatti misteriosi
ed antichi che ris~lgono alla not­
te aei tempi? 11 paesaggio, che ha
plasmato nei secoli il carattere dei
syoi abitanti r è djssem;rrato di siti
estrattivi abbandonati che svelano
CI poco a poco la storia del terri­
torio. Vere e proprie testimonian­
ze di archeologia industriale e di
storia sociaLe racchiudono secoli
di storia e restano muti aLLincede­
re del tempo. Antichi documenti
comunali ricordano le attività di
estrazione deLLa pietra oliare, uti­
lizzata daLl'uomo dalla più lontana
antichità, del~amianto usato per la
realizzazione di tessuti resistenti al
fuoco ed al calore, deL serpentino
e del talco. Si narra che la nobil­
donna Candida Lena Perpenti. che
per prima, dopo svariati tentativi,
riuscl ò fiLare l'amianto, utilizzò
proprio del materiale proveniente
daLLa Valmalenco.
Ora, gra2ie aLLa creazione di un
museo nella miniera di talco chia­
mata "Bagnada", tutto questo pa­
trtmonio di conoscenze e di saperi
artigianali, trova la sua giusta Va­
Lorizzazione. Nel museo si può ri­
percorrere la storia di un territorio
di montagna e della sua gente nel
corso dei secoli. Ma non solo. Ac­
compagnati dal ritmico ticchettio
dell'acqua si può andare~ alta sco­
perta delre meraviglie che si celano
nelle profondità della te.rra come
in uno scrigno dove sì nas.condono
dei tesori misteriosi. Vestiti come
i mi natori del secolo scorso ed ac'
compagnati da guidespeciali.zza.te,
si posso 110 scoprire i processi che.
hanno portato in migliaia di anni,
giorno dopo giorno, alla formazio­
ne delle trasparenze del quarzo o
alla morbTdezza del talco. Oppure
.m
al
en
co
strumenti geniati e tecniche di col­
tivazione a me incomprensibili.
La mamma mi parlava spesso di ciò
che era stato prima, di miniere, di
minatori, di vita dura, di sacrifici, Mi
parlqva con affetto del suo bisnonno
Antonio (Masa), ri1ato nel 1824, per­
sona intraprendente e istITuita per
quei tempi, che, assieme al socio
Fomonzj ni, aveva ricevuto ricono­
scimenti per diverrscoperto 1'am~anto
in Val Malenco. In realtà l'amian­
to era già stato scoperto prima, a
lui, invece, va il merito di averne
incrementato la produzione, facen­
dolo conosçere sul mercato. Questo
sentirne par~are con sti ma. me l'ha
avvicinato e in qualche modo avrei
voluto assomiglia rgli.
Al Ristoro passavano ancne tante
persone, itatiani, tedeschi. inglesi,
ebrei (per la prima volta ho visto
la papalina sul capo di un adulto),
alla ricerca di demantoidi, quei de­
mantoidi che ora chissà clove sono.
U, adolescente, vedendo il grande
interesse per i miei posti, ho comi n,­
ciato a capire che qualcosa di im­
portante ci doveva essere e intanto
la mia passione per la mi neralogia
si faceva sempre più consistente e
seria: le prime coltezioni, i priJn i
libri. Quafldo poi, ,giovane studen­
te d' Geologia, sui testi leggevo
w
w
delle brag he di velluto, mi veniva­
no mostrate come un tesOliO. Una,
due ... e ai miei occhi, di bambina
erano proprio un tesoro!
Che gioia poi quando il Casimiro,
dopo pressanti richieste, mi ha por­
tato in miniera! Avrò avuto sette
- otto anni. Era tutto cast pauroso:
basso, stretto, un rumore assordan­
te, acqua da tutte le parti. i3uio. No,
non era que~lo il posto che deside­
ravo, trovare! Ecosì, dopo aver viag­
giato su carreUli vuoti nell'entrare e
camminato al ritorno dietro l'ope­
raio che li spingeva perché pieni,
sono uscita un po' de~usa.
Dietro la nostra abitazione c'era la
ca di uperari, ormai ridotta ad una
C!Jdnaccia perché no n pi Ù ucSata,
dove a me piaceva frugare; imma­
ginando scene di serena conviven­
za tra minatori, mi pareva di udire
voci e quel luogo improvvisamente
si animava. Al secondo piano della
nostra casa, invece c'era la stanza
dei Teu, un capo operaio siciliano
del Manna, il rappresentante della
ditta inglese che aveva concessioni
a Franscia. lo non l'ho mai cono­
sciuto, ma so che ri rfIaneva lì per
gram parte dell'anno. Se n'è andato
lasciando carte. schizzi e soprattut­
to un fantastico libro di' arte mine­
raria, dove mi perdevo nel guardare
della Bagnada
rimanere abbagliati dai riflessi
dorati della pirite.
Visitando la miniera "Bagnada"
è possibile vivere un'esperien­
za magica ed unica. E provare
ad immedesimarsi nei minatori
che lavorClvano in condizioni di
estrema fatica senza molti mezzi
meccanici. La miniera entrata in
funzione negli anni '30 del 900
rimase attiva per circa 50 anni.
Essa si snoda per svariati km. su
molti livelli, tre dei quali sono
riservati alla visita guidata. Un
sistema di illuminazione speciale
mette in luce gli scorci caratteri­
stici, i fornelli, i camini, glì angoli
di lavoro, e fa risaltare i colori dei
.it
n' 4 - Dicembre 2007
w
r
otiziario di anzada
15
minerali che si sono formati nel
corso di milioni di anni e che sono
inglobati nella roccia.
I minatori che vi lavoravano ri­
cordano ancora la fatica del lavo­
ro, ma anche l'entusiasmo per la
scoperta. La dura ricerca del filo­
ne- di talço affidata all'intuito, le
privazioni e le fatiche, il pericolo
sempre presente per chi faceva un
lavoro così complesso e poi an­
cora i chilometri fatti per andare
a lavorare quando non esistevano
ancora le macchine e nemmeno le
strade. Tutto questo e molto altro
ancora è possibile conoscere visi­
tando il museo,
Maurizio Schenatti.
Val Ma~enco, Val Malenco .... al df
là dell'immediata gi,oia nel veder
nOlllinata la mia valle, cresceva in
me la consapevolezza della sua im­
portanza mineralogica e geologica.
Consapevolezza che è andata via via
aumentando nel vedere Le nostre
meraviglie esposte in prestigiosi
musei e col'lezioni di nmportanti
Università europee. È stato allora
che ho co mi ndato a sog nare un
museo mineralogico-minerario di
valle, frutto d'ella memoria e' delle
fatiche della gente, oltre che dei
suoi minerali. Per ulla vita è rima­
sto un sogno. Ora" invece, pare che
abbia i 0Onnotati di una realtà; gli
attuali amministratori stanno guar­
dando nella giusta direz.iorle, dalildo
risalto alla nostra storia, alte nostre
peculia rità.
Quest'estate il lla mostra-museo,
accogliendo i molti' vi sitatori; ho
ricevuto richieste di chjariment~, di
spiegaziolili, soddisfatto curiosità,
visto persone letteralmente incan­
tate d.inanzi alle vetri1ne, ascolitato
tante storie personali sui minerali e
i minatori. ma soprattutto ho avuto
la metta senS(lzione che la nostra
gente è orgog liosa di questo suo
passato e ~elice di mostra~lo al pub­
blico.
Carmen Mitta
Il Notiziari· di ::....anza -a
16
n· 4 - Dicembre 2007
Conco so fotografico 2007
"I colori della natura alpina"
co
en
al
w
w
w
MandeLli Massimo e CarnazzoLa AL­
fio, hanno espresso il loro parere
sulLa tecnica delle fotografie dando
il premio a Gianfranco Fossati.
Dopo la votazione della giuria le
foto sono state esposte nelle Scuo­
le Elementari di Lanzada nell'ambi­
to delLa consueta mostra estiva. I
visitatori hanno potuto così ammi­
rare gli scatti ed esprimere il loro
parere facendo vi ncere il premio
della critica ad Elisa S'ignorelli,
piazzatasi già terza neLla classifica
della giuria.
Sperando che anche lileL 2008 si
possa propone un muovo concor­
so, vorrei invitare tutti a prendere
la macchi na fotografica e iniziare a
scattare, nell'attesa deH'uscita del
prossimo tema, per poter così par­
tecipare ancor più numerosi.
Maria Teresa Parolini
.it
dalla seconda edizione il numero di
partecìl1anti è alimentato aprendo
il concorso anche agli adulti.
Tornando a quest'anno, i vincitori
della CATEGORIA RAGAZZI sono sta­
ti Moretti Rosito, Barbara Bricallì e
Alessia Gionali in ordine dalLa pri­
ma alLa terza classificata, giovani
fotog rafe pro mette nti ....
Per La CATEGORIA ADULTI si è ve­
rificato un ex-equo per i fotografi
Mara Matarese e Bruno Giutini e il
terzo piazza mento è a'ndato ad Eli­
sa Signorelli.
Questi sei vincitori hanno ricevuto
un particolare premio in tema con
l'argomento de[.concorso: una gita
guidata con il Geologo Dell'Agosto
Alfredo per ammirare ancor più da
vicino i colori delle nostre mon­
tagne.
Anche in que.sta-edizione i fotogra­
fi professionisti presenti in giuria,
.m
"! coLori della natura a~pina" è il
titoLo deL IlIO CONCORSO FOTOGRA­
FICO proposto La scorsa estate dalla
Commissione Cultura e Sociale- del
Comune di Lanzada.
Se dovessi riassumere çon un ag­
gettivo L'esito di questa iniziati­
va, utilizzerei senz'altro il termine
SORPRENDENTE per ben due motivi.
Innanzitutto per il numero di foto
consegnate in biblioteca, ben 35, 5
per la CATEGORIA RAGAZZI (lO - 17
anni), 32 per la CATEGORIA ADULTI
(dai 18 anni in poi) e anche per La
qualità delle foto presentate. Devo
i nfatti ammettere che la Gi uria,
composta da nove persone come
gli altri anni, ha> faticato molto a
giudicare gli scatti, notevolmente
migliorati rispetto aL passato. Per
chi noli si ricordasse, ilprimo anno
avevano risposto pochi appassio­
nati alL'iniziativa proposta, mentre
~.
17
- otiziario di Lanzada
n° 4 - Dicembre 2007
··.. . . .n i musi ali
e ta e 2007
.m
.it
al
en
co
Nell'anno 2007 la Biblioteca
di Lanzada, con il patroci­
nio di "Spazi o Fa mig lia",
ha promosso e realizzato un
percorso di lettura ani mata
intitoLato "çABULANDO".
Il progetto è stato inaugurato
con una serata introduttiva
aLLa quale hanno presenziato
la pediatra Antonia Bollina,
la psicopedagogista Marian­
gela (ederna: con le educa­
trici Janes Salvetti e Novella
ParoLini; durante La serata sono stati approfonditi i motivi che
rimarcano L'importanza della lettura ad alta voce ai bambini.
L'iniziativa ha poi continuato con un ciclo di incontri destinati
ai più piccoli suddivisi per fasce d'età.
In primavera gLi incontri si sono rivolti ai bambini da 4 a 7 an ni
e in autunno ai più piccini da Ò a 3 anni. I piccoli parteci panti,
insieme ai loro genitori, sono stati guidati "mano nella mano" daL­
le ·educatrici Ja1'1es e Novella, attraverso un percorso atla scoperta
deL magico mondo delLe fiabe e deL Loro legame con le emozioni
tanto
comuni nel oeriodo dell'infanzia, QuaLi l'amicizia, La
rabbia
lOlll.U \,..UIIIUIII IICL. IJ'=IIVUV ut:L.LlrIIUIILla,
lU le....
Quest'estate in queL di Lanz.ada si è s-paziato dal
"Soul", al"Rythm'n bLues" alle musiche anni 70,
aLL'acid Jazz e aL swing anni 20'/30'
Diversi i gruppi che si sono presentati sul palco deL
Centro Sportivo di Pradasc per aLlietare le serate
estive con splendide esibizioni sonore per i più
giovani: dai "Dog Day Afternoon" ai "Cover Band
Di Parpo"che hanno suonato musica dei mitici Deep
Purple , aL gruppo malenco "Psychedelk Monsters
from VaLvulera" con brani rock'n roLL tipici de.9li
anni '60/70/80.
La palestra delle scuole elementari si è invece pre­
stata a rallegrare la stagione "cald" 2007 acco­
gliendo, con i ~uoi splendidi sfoggi sonori "Erman­
no Testa & Company" con "Canzoni miLanes"i e ....
"Canzoni neL tempo"
mentre L'allegro "Grup­
po di Amici deLLa Musi­
ca" ha accompagnato La
serata con i suoi caldi
ritmi swing.
~U.Qll lal~'J""ILJCA,
JIJIU
w
w
w
e la paura: esperienze e sentimenti che si possono affrontare con
più serenità attraverso L'aiuto di una favoLa.
Per i genitori "Fabulando" è invece stata L'occasione per scoprire
modalità e strategie con cui leggere ad alta voce ai Loro "cuccioLi"
e scoprire l'importanza di questa preziosa abitudine, che dovrebbe
diventare un consueto, nonché piacevole, appuntamento quotidia­
no, un momento speciale che genitori e figli possono condivide~e
come risorsa per lo sviluppo del bambino nonché come strumento
di mediazione e costruzione di una relazio1'1e solida e positiva.
Il percorso è stata un'esperienza assai preziosa e positiva che ha
coinvoLto numerose famiglie e che, ci auguriamo, abbia tascìato
una traccia indeLebiLe nell'animo di figli e genitori.
Lettera da un musicista
Tra gli eventi dell'estate 2007, queLlo dedicato alla
musica swing ha fatto scoprire a quaLcuno (forse
tanti) la modernità eterna di brani che hanno quasi
ottantenni.
Anche La "freschezza" degli esecutori (aLcuni dei
quali nati quasi con Le canzoni eseguite) è stata
una bella sorpresa. Per una volta abbiamo battuto
i piedi a Lanzada, non per il freddo, ma per ac­
compagnare lo swing e i suoi ritmi.
Un grazie aL Comune, agLi organizzatori e agli amici
che hanno suonato:
Mario (sassofono), Rino (armonica
Umberto (tromba), Peppino (fisarmonica)
Giovan ni (basso), FeLice (chitarra)
Felice
li
o"izlario di . an2ada
18
n' 4 - Dicembre 2007
Costume ipico di anzada
visiva delle fotografie, apprendi­
menti stori'ci ed ai preziosi sugge­
rimenti, d.elle nonne ed è costato,
in ordi ne di tempo, ore ed ore di
Lavoro certosino.
'Qualche parola va ora spesa sui
tess I!l ti adoperati.
Tutti in fibra naturale, come d'altra
parte erano all'epoca rappresentata
(da fine '800 agli anni trenta circa):
tessuto di pura lana vergine per le
gonne, bisso di cotone bianco per
le camice, cotoiie grezzo per le
sottogonne, corsetti in piquet di
cotone; le tipiche rifiniture sono
in pizzo dì cotone lavorato a mano
dalle non ne e pizzo "va1lençienne"
applic(lto anch'esso con ago, filo e
mani esperte.
Gli abiti sono poi completati dai
grembi'uli in cotone di raso lavorato
a mano il cui ricamo ricalca quello
dello scialle, anch'esso accessorio
tipico dell'abito, confezionato con
j ersi, di pura la na.
E per complementare il cjiladro è in
cantiere ~a realizzazione di 2 abiti
rapprese.ntanti il mondo maschile
e il mOlido dei piccoli, così che si
possa avere un'intera panoramica
del vestiario dei nostri cittadini dei
tem pi passati.
w
w
.m
al
en
co
.it
Non avendo un costume tipico rap­
presentativo del p3ese, l'Ammini­
strazione comunale di Lanzada ha
pensato di realizzarne alcuni con
l'aiuto della costumista Todesco
Danila, vera "esperta" nel settore;
la preziosa collaoorazione degli
anziani del paese, Con i vari sug­
gerimenti coLt'l nell'archivio della
memoria, unita al materiale foto­
grafico storico di proprietà deUa,
Biblioteca comunale, ha aiutato
la professionista a realizzare gEi
splendidi abiti.
Ogni minimo e spec1fico particoEare
dei vestiti nasce da un minuzioso
e approfondito studio Ghe l'esperta
ha dovuto accostare alla memoria
w
..•..•........••............••..•...........•••....•.• •............•.......•.•....•.• •..........•....•...•. •.....••..
Storia vera del tempo
dii guerra
Mio cugino Flori ndo partì dC! Ganda i li1 g,iovane età verso il fronte nell'anno
1939,
Fu inviato dapprima sul versante del Monte Bianco e in seguito sul fronte
Albanese.
La vita al fronte era difficile, mancavano i viveri, il tempo era impietoso
e c'era la malinconia perché si avvicinava. il Natale. Il giorno di Natale del
1942 fu uno dei, più duri perché non avendo rniente per sfa marsi furono
costretti a far bollire una pelle di pecora per placare i morsi della fame.
Trascorsi alcuni mesi fu catturato dai tedeschi e trasferito a Trento per
poi essem in segu1ito deportato in Germania 'nei campi di concentramen­
to. La nette del 9 settembre 1943 FLorindo t,entò di fuggire scavalca ndo
una recinzione ma i tedeschi lo videro e misero fine alla sua giovane vita
fucilandolo.
E' tuUora sepo~to a lirento.
Angiolina Rossi
~
Filastrocca dei nostri nonni
La pigrizia
Le./, piglizia
andò dI mercato
ed un ((11)0/0 (;omprò
mevco,giorno era .monato
quando CI ca-rCLntornò.
Accese ilfuoco, mise i'a6CJ1/a
si -reàe:tte e riposò.
Ed intanto (/ poco d pom
il sole tramontò
Id pigrizia senza (811(/
a letto se ne (/ndò.
Angela Nana
il
19
Sportiva
Lanzada
No~ì:ida;iQ
di an.::ada
S
n° 4 - Dicembre 2007
Polisport'
Valmal n
co
.it
Nuoto, calcio, roller eski-roJl, queste sono le attività che propo­
niamo avalligiani eturisti.
L'evento che ha concluso la stagione a006-2007 è stato il festeg­
giamento per i primi 10 anni di vita della Polisportiva Valmalenco
svoltosi aVassalini il 2 giugno.
Volendo meglio precisare gli anni di attività sono 18, infatti Ael
gen naia 1989 Pietro Faldrini, Umbe rto Falatti, Bru no Cap itan i ed
io, in concomitanza dell'apertura della piscina della Valmalenco
demmo vita alla Valmalenco Nuoto con l'obbiettivo di avvicinare
i malenchi a questa disciplina per loro nuova.
Nel febbraio 19971a Valmalenco Nuoto fu trasf.ormata in Polispor­
Uva Valmalenco per poter ampliare la proprìa offerta ricreativa.
Ripassando Questi anni non posso fare ameno di ricordare il primo
anno di vita quando, con Pietro Faldrini nostro primo presidente
scomparso prematuramente nel luglio 1997, allenavamo eaccom­
pagnavamo la nostra piccola squadra di nuoto (7-8 atleti) alle gare
del circuito esi, ora siamo in 77.
Oppure, sempre-nel 1997, Quando Luigi 80nternpi, grande ap­
passionato di calcio, diede vita al primo gruppo di pulcini per
partecipare al campionato Figc di categoria.
Altro periodo particolarmente intenso fu il 1999 quando, dopo una
lunga trattativa con i dirigenti dell'AC Albosaggia, siamo riusciti a
realizzare il sogno di un gruppo di malenchi di poter partecipare
al campionato di lrI Categoria non più con l'Albosaggia ma ben la
Polisportiva Valmalenco.
La gioia della promozione in Il Categoria nel 2Q01 e la delusio­
ne della retrocessione nel 2003 hanno contribuito a far crescere
l'attività del calcio all'interno del nostro sodalizio che ora conta
più di 100 atle,ti suddivisi in ben 6 squadre che partecipano ai
campionati provinciali Figc pulcini, esordienti, giovanissimi, III
categoria e Csi.
L'ultimo atto della dìversificàzìone delle nostre proposte è stato il
2006 quando Gjampietro Fanoni ha dato vita alla squadra di Ski-roll
eha iniziato ad organizzare"'i corsi di Roller.
w
w
w
.m
al
en
La Sportiva Lanzada compie i suoi primi trenta anni dalla sua
nascita avvenuta una sera di fine Novembre del 19n.
Il consiglio attuale per festeggiare questo avvenimento ha
deciso di organizzare una serata per ricordare la storia della
società nel corso della quale verran no premiati alcu ni atle­
ti.
Passando alle attivita' svolte nella stagione 2007,si e' voluto
dare continuita' alle varie discipline che il sodalizio da alcuni
anni sta pQrtando avanti organizzando nel corso dell'anno 16
gare di vano genere tra cui figurano manifestazioni di atletica,
di ciclismo. di sci d'alpinismo e alpino e di sci di fondo.
Di particolare importanza mediaj:ica e turistica e' stata l'orga­
nizzazione della 6 edizione della SKYRACE VALMALENCO VALPO­
SCHIAVO valida come prova unica di Campionato Europeo di
skyrunner; ai nastri di partenza più di 500 atleti rappresentati
da più di venti nazioni e un cast di atleti di altissimo livello
.In campo femminile la vittoria andava alla porta colori dello
skyrunner San Pellegri no Angela Baronchelli. mentre in cam­
po maschile grandissimo Marco Oe Gasperi porta colori deLLa
Forestale di Roma e' giunto solitario al traguardo riuscendo a
staccare nei 30 km di percorso tutti glii avversari fermando il
cronometro in 2h32'03" che e' il record del percorso.
La Sportiva Lanzada ha da sempre un occhio di riguardo per
i giovani, e per questo continua ,in collaborazione con la
scuola elementare di Lanzada, il progetto di educazione aLLo
sport che viene concluso con la gara finale di corsa campestre,
non da trascurare sono anche gli aLLenamenti con la squadra
di atletica e l'organizzazione dì manifestazioni riservate al
settore giovanile quali le Olimpiadi a Pradasc,il campionato
provinciale di staffetta a due elementi su strada e il campio­
nato regionale di Mountain Bike.
La società ringrazia tutti quanti hanno contribuito alla rea­
lizzazione di questi avvenimenti.
Per la stagione 2008 vi invito a visitare il nostro sito www.
sportivalanzada.it dove troverete iL programma invernale ed
altro notizie importanti.
Il Presidente
Nana Fabiano
Novità 2007·2008
www.polvalmalenco.it
Fabio Flematti eMario Pagni, dopo alcuni mesi di lavoro, lo hanno
rimlOvato completamente. Vi troverete le immagini dei momenti
più belli, le notizie. le novità. gli eventi e... Esso diventerà uno
strumento importante per informare i nostri associati. Visitatelo e
dateci i vostri consigli al fine di farlo crescere.
NUOVO CAMPO DI CALCIO A11
Finalmente nel mese di settembre sono iniziati i lavori per la 1'ea­
lizzaziol1e del campo di calcio a11 che sarà finito nella primavera
prossima. La splendida struttura con il fondo in sintetico sorgerà
a Vassalini ci permetterà di programmare al meglio le prossime
stagioni. Inollre la Valle potrà aumentare le sue proposte ricreative
da offri re a resid enti etu risti.
Un grazie particolare va, da parte della Polisportiva Valmalenco,
agli amministratorl dell'Unione della Valmalenco che si sono im­
pegnati affinché il sogno sia diventato realtà.
Mario Masa
Presidente
.it
co
en
al
.m
w
w
w
Scarica

della Bagnada