BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 2-BREVE CRONISTORIA • La Discarica di Ca' Filissine ha smaltito, sin dal 1987, i rifiuti solidi urbani prodotti a Verona ed in gran parte della Provincia (con ampliamenti fino al 2005) • Nell’agosto 2006, la discarica è stata sottoposta a sequestro penale, con blocco del conferimento e del deposito dei rifiuti • Nel 2010 viene istituito il Comitato Tecnico (Provincia di Verona, Regione Veneto, ARPAV, Università di Padova) che individua le seguenti come cause della contaminazione in essere: » fonti diffuse a monte della discarica di Ca' Filissine; » discarica di Ca' Filissine; » vecchio deposito di rifiuti al di sotto del Vigneto Ferrari; » impianto viticolo del Vigneto Ferrari. •Nel maggio2011, è stato consegnato il progetto di Bonifica e messa in sicurezza permanente della discarica controllata denominata “Ca’ Filissine” e dell’adiacente fondo denominato “vigneto Ferrari, in ottemperanza alle prescrizioni del Protocollo d’Intesa con cui si rendevano disponibili i fondi per lo smaltimento del percolato BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 3-BREVE CRONISTORIA • Nel settembre 2012 il Tribunale di Verona con sentenza n.2112/2012 dispone che il Comune “proprietario attui, sotto il controllo e in coordinamento con l'ARPAV, gli interventi necessari ad evitare ulteriori infiltrazioni in falda (art. 85 disp. Att. C.p.p.), adottando senza ritardo e/o rimpallo di responsabilità i consequenziali provvedimenti, la mancanza dei quali da parte di tutti gli organi e/o organismi pubblici e privati interessati ha già imposto un provvedimento di sequestro."; ed ancora "Ordina il dissequestro dell'area posta sotto sequestro e la restituzione all'ente proprietario, previa regolarizzazione amministrativa e adozione dei provvedimenti atti ad evitare ulteriori infiltrazioni • Nell’ottobre 2012 AVCP specificava che non era possibile procedere con un unico intervento globale, e quindi, di fatto, imponeva la suddivisione del progetto in due interventi distinti: – uno riguardante i lavori di riparazione e messa in sicurezza da eseguire all’interno del perimetro della discarica autorizzata di Cà Filissine, – l’altro relativo alla rimozione dei rifiuti presenti nel Vigneto Ferrari, alla conseguente eventuale bonifica e messa in sicurezza del sito. BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 4-BREVE CRONISTORIA Con Delibera n.29 del 12/02/2013 il comune di Pescantina riscontra una nota regionale di Dicembre 2012, proponendo l’intervento disgiunto sulle due aree mediante a): messa in sicurezza permanente dei due settori, anche con apporto di rifiuto per quanto attiene alla discarica in essere. BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 5-BREVE CRONISTORIA Dal 2005 l'emungimento del percolato da parte del gestore si è rilevato difficile a causa della rottura e/o corrosione frequente delle pompe . Il fenomeno e' risultato causato dalla vischiosità del percolato re- immesso in discarica su autorizzazione degli enti istituzionali preposti. Ciò ha comportato un alto livello del battente del percolato e l'inquinamento in falda freatica di azoto ammoniacale. Oltre alla contaminazione in falda l'ulteriore danno causato dal percolato pesante e' consistito nell'impossibilita' materiale di emungere tutto il percolato per il trattamento e lo smaltimento e nell’ottobre 2012 il tribunale ha denunciato una “dissennata gestione di tutti i responsabili che hanno contribuito senza trovare soluzioni immediate all'inquinamento”. Sono stati condannati: l’Amministratore delegato della ditta, il Direttore lavori della discarica, il Responsabile dell'ufficio ecologia del Comune e della Provincia. BONIFICAEEMESSA MESSAIN INSICUREZZA SICUREZZAPERMANENTE PERMANENTEDELLA DELLADISCARICA DISCARICACONTROLLATA CONTROLLATADENOMINATA DENOMINATA“CA’ “CA’FILISSINE” FILISSINE” BONIFICA E DELL’ADIACENTE FONDO DENOMINATO “VIGNETO FERRARI” 6-AZIONI IN SEGUITO AL SEQUESTRO DAL 2006 AL 2011 SI ATTUANO TUTTA UNA SERIE DI AZIONI: • NON VIENE PIU' REIMMESSO PERCOLATO CONCENTRATO • REALIZZAZIONE NUOVI POZZI DI EMUNGIMENTO DEL PERCOLATO • ASPORTAZIONE MASSICCIA DI PERCOLATO (OLTRE 220.000 MC PER CIRCA 8.000.000 €) • REALIZZAZIONE DELLA BARRIERA IDRAULICA: attivata per risolvere il fenomeno di contaminazione, ha di fatto determinato un richiamo di inquinanti nella falda freatica; è stata interrotta ad agosto 2011 e nella conferenza di servizi del giugno 2013 si è convenuto sulla sua inutilità. • REALIZZAZIONE DI NUOVI POZZI DI MONITORAGGIO DELLA FALDA • L'AREA NON PROVVISTA DI COPERTURA DEFINITIVA E' STATA RICOPERTA CON TELI IMPERMEABILI BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 7-AZIONI DEL GESTORE IN SEGUITO AL SEQUESTRO Planimetria dei piezometri profondi (blu) e superficiali (rosso) BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 8-EMUNZIONE DEL PERCOLATO Per garantire lo smaltimento del percolato durante la fase del sequestro sono stati stilati protocolli di intesa tra regione provincia e comune con cui, nell'obbligo di ripristinare i fondi con un progetto di riapertura della discarica approvato e quindi procedibile, sono state messe eccezionalmente a disposizione le somme accantonate per il periodo stabilito dalla legge in 30 anni dopo il completamento e la messa in sicurezza definitiva della discarica. Circa 8 milioni di €. Con una ordinanza comunale contingibile ed urgente di aprile 2013 fino alla concorrenza di 700,000, 00 €. le operazioni di emungimento e smaltimento sono attualmente in capo al gestore della discarica che attende la liquidazione di fatture per circa 300.000,00 attualmente sospese in attesa che il progetto diventi procedibile. Un minimo ristoro il gestore ha ottenuto dal comune nelle more dell'adozione dello stesso ( circa 30,000,00€.) BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 9-EMUNZIONE DEL PERCOLATO Il circolo vizioso di asportazione del percolato che risulta necessario per ridurre il rischio di inquinamento della falda IDROPOTABILE sottostante a quella già inquinata ed il riformarsi del percolato ogni volta che piove, impone in tempi più brevi possibile, la sistemazione strutturale definitiva della discarica che attualmente non consente di essere efficacemente ricoperta ed impermeabilizzata, dando le necessarie pendenze che escluderebbero il riformarsi del percolato a causa delle acque piovane BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 10-CRITICITA’ ATTUALI GRAFICO DI CONFRONTO LIVELLO DI PERCOLATO 2012-2013 Ad oggi BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 11-CRITICITA’ ATTUALI I RILIEVI DI INQUINAMENTO NELLA FALDA FREATICA BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 12-CRITICITA’ ATTUALI L' inquinamento per l'azoto ammoniacale è rilevato in 8 pozzi su 13 I DATI SPECIFICI SONO VISIBILI SUL SITO COMUNALE BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 13-CRITICITA’ ATTUALI Su 14 dei 17 piezometri i valori di manganese in falda risultano NON conformi ai valori di legge I DATI SPECIFICI SONO VISIBILI SUL SITO COMUNALE BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 14-Qualcosa si muove : MISURE EMERGENZIALI Nel frattempo che si decidono le sorti del progetto, l'assestamento dei rifiuti in discarica ha creato un lago di acque meteoriche contaminate da percolato. Il bacino spontaneo venutosi a creare non era strutturato con le vasche di raccolta e non collegato con la rete delle pompe che normalmente rilanciano in fognatura le acque meteoriche. Dopo una serie di atti procedurali, passati al vaglio della Procura, necessari in un contesto come quello di Ca' Filissine, TUTTORA SOTTO SEQUESTRO tra giugno e settembre 2013 vengono approvate le misure emergenziali proposte dal gestore, attualmente in corso di ultimazione, volte al ripristino delle vasche di raccolta delle acque meteoriche ed al loro rilancio in fognatura. BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 15-Qualcosa si muove : MISURE EMERGENZIALI Tali misure si limitano a ripristinare solo il funzionamento delle pompe di rilancio della pioggia in fognatura ma senza un intervento strutturale non si risolve l'inquinamento in falda ne' si può realizzare la definitiva copertura di impermeabilizzazione della discarica necessaria ai sensi di legge. SUPERFICIE CONCAVA SUPERFICIE CONVESSA BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 16-PROGETTO PRESENTATO IN REGIONE VENETO (2013) IL PROGETTO PRESENTATO ALLA VIA REGIONALE A MARZO 2013 PREVEDE: • RIFACIMENTO COMPLETO PARETE EST (NELLA QUALE SI RITIENE SIA UBICATA LA PERDITA) E PARTE DEL FONDO A RIDOSSO DELLA PARETE EST, CON ASPORTAZIONE DI OLTRE 415.000 MC RIFIUTI E MITIGAZIONE DEGLI ODORI MEDIANTE SISTEMA AIRFLOW. • ASPORTAZIONE DEI RIFIUTI CHE CONSENTIRA' DI INTERCETTARE E SMALTIRE IL PERCOLATO PESANTE CHE HA CARATTERIZZATO IL SITO. • CONFERIMENTO DI RIFIUTI NON PUTRESCIBILI (SPECIALI) PER DARE AL SITO UNA CONFORMAZIONE IDONEA ED UN PIANO FINANZIARIO SOSTENIBILE BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 17-PROGETTO PRESENTATO IN REGIONE VENETO (2013) BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 18 -PROGETTO PRESENTATO IN REGIONE VENETO ED ESAME DA PARTE DEL COMMISSARIO (2013) Il progetto presentato a marzo 2013, prevedendo il rifacimento dell’intera barriera spondale e parte della barriera di base in adiacenza, identifica la soluzione radicale ai problemi riscontrati nell’area, ovvero la contaminazione dell’acquifero freatico e l’emunzione del percolato pesante. Gli approfondimenti progettuali oggi in discussione vanno nella direzione di mitigare i disagi alla popolazione di Pescantina assicurando in ogni caso l'eliminazione dell'inquinamento. BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 19 -AZIONI DEL COMMISSARIO • COMPRENDERE LE RAGIONI DEL PROGETTO • VERIFICARNE I DISAGI • PROMUOVERE LA VERIFICA DI POSSIBILI AZIONI CORRETTIVE BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 20-CI SI E’ CHIESTI CI SI E' CHIESTI: •Bisogna per forza rimuovere 415.000,00 mc di rifiuti? •Si è indagato a sufficienza sull'origine dell'inquinamento? •Siamo sicuri che la rimozione dei rifiuti con i sistemi individuati non comporti emissione di odori intollerabili agli abitanti del comune? •Non è possibile bloccare diversamente eventuali perdite che si presumono esistenti sul lato spondale est? •Quali sono le possibili alternative per eliminare le difficoltà incontrate che hanno trovato soluzione nel progetto del 2013 ? BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 21-CIO' CHE NON SI PUO' NON CONSIDERARE IL PROGETTO DEVE: • ELIMINARE LA FONTE INQUINANTE RISOLVENDO LA PROBLEMATICA AMBIENTALE IN ATTO (CONTAMINAZIONE FALDA FREATICA) • METTERE IN ATTO AZIONI DI MITIGAZIONE CHE IMPEDISCANO EMISSIONI ODORIGENE INTOLLERABILI SECONDO LA NORMATIVA VIGENTE E LE MIGLIORI PRASSI ATTUATE IN ITALIA PER MISURARLE E MONITORARLE • GARANTIRE LE PENDENZE E LA CANALIZZAZIONE NONCHE' L'IMPERMEABILIZZAZIONE DELLA DISCARICA AI SENSI DI LEGGE, FINALIZZATA ALLA SUA CHIUSURA DEFINITIVA. • IL TUTTO DEVE RIENTRARE IN UN QUADRO ECONOMICAMENTE SOSTENIBILE PREVEDENDO ANCHE IL RIPRISTINO DELLE SOMME POST-GESTIONE BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 23 - IL CONTRIBUTO DEI PROFESSORI SIRINI E NAPOLEONI Per rispondere adeguatamente alle domande del Commissario siamo stati incaricati dal Comune. Abbiamo: • effettuato un sopralluogo • preso visione del progetto • verificato la possibilità di abbattere costi ed odori • prodotto le seguenti metodologie di intervento trasfuse nelle seguenti linee progettuali che guideranno l'aggiornamento al progetto BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “Cà FILISSINE” 24-PER UN APPROCCIO PRUDENZIALE L’analisi degli aspetti sopra citati, che oggettivamente rappresentano difficoltà connesse all’escavazione del rifiuto, che costituisce l’impatto principale del progetto, ha indotto a consigliare un approccio prudenziale rispetto alla metodica prevista originariamente, per verificare se risulti effettivamente indispensabile procedere alla totale escavazione degli ingenti volumi di materiale (circa 410.000 m3 di rifiuti e 60.000 m3 di inerti), o se possa essere raggiunto l’obiettivo di fornire una risposta certa alle problematiche che hanno condotto al sequestro del 2006 (esigenza di abbattere l’alto battente di percolato con le difficoltà presenti all’epoca e di intervenire sul contributo della discarica all’inquinamento dell’acqua di falda, registrato in particolare nel piezometro M7) attraverso uno step intermedio di dimensione più contenuta. BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 25 -METODOLOGIA DI INTERVENTO DEI PROFESSORI SIRINI E NAPOLEONI Eseguire un programma di campionamento e di ricerca anche con l'ausilio di tre nuovi piezometri per effettuare campionamenti delle acque di falda a diverse quote di profondità acquisendo notizie sulla posizione degli inquinanti Avviare la rimozione del percolato dai pozzi esistenti o con nuove perforazioni. Predisporre progetto di scavo e ricerca della posizione delle perdite. Il progetto di scavo sarà mirato a seconda degli esiti della ricerca. E prevede due fasi di approfondimento: La prima fino a 10 metri per sperimentare l’effetto dell’areazione e delle tecniche di abbattimento odori e poi fino a 18 a metri (se funziona la tecnica di riduzione dell’impatto). A – 18 m si può demolire il manto esistente, mettere un dreno per intercettare la circolazione di acque di infiltrazione sospese e rifare un nuovo manto. BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 26 -METODOLOGIA DI INTERVENTO DEI PROFESSORI SIRINI E NAPOLEONI Nel frattempo si avranno i risultati definitivi del nuovo monitoraggio, possibili scenari: • L’inquinamento viene dalla discarica e le riparazioni sul telo dopo lo scavo non sono sufficienti: si procederà all’esecuzione di uno schermo di iniezioni a tergo del manto di argilla del manto a partire dal fondo scavo (le perforazioni sono corte e quindi lo schermo è più continuo) • L’inquinamento viene dalla discarica, ma le perdite sono superficiali. E’ sufficiente il lavoro svolto e quindi chiudo lo scavo e coltivo la discarica. • In tutti e due i casi si può certificare che è stato risolto il problema delle perdite e quindi è ripristinata l’integrità della barriera idraulica (non ci sono problemi alla successiva coltivazione) Qualora nelle operazioni di scavo dovesse presentarsi l'impossibilità di abbattere gli odori oltre la normale tollerabilità si farà luogo alla esecuzione della barriera iniettata a tergo del manto di argilla dal piano di scavo raggiunto. BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 27-LINEE DI INTERVENTO DEI PROFESSORI SIRINI E NAPOLEONI DI SEGUITO LE LINEE PROGETTUALI DI AGGIORNAMENTO AL PROGETTO SECONDO LE INDICAZIONI DEI PROFESSIONISTI INCARICATI DAL COMUNE BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “Cà FILISSINE” 28-LINEE DI INTERVENTO DEI PROFESSORI SIRINI E NAPOLEONI • Areazione ed ossidazione dei rifiuti in sito • Scavo, sotto copertura, dei RSU fino a -18 m e demolizione del vecchio manto • Esecuzione di un diaframma di terreno iniettato: •Spessore minimo = 1 m •k < 10-9 m/s •Lunghezza perforazioni < 40 m •Inclinazione = 40° •Interasse = 1 m •Miscela cementizia di cementi microfini + silicati •Valvole di iniezione passo = 0,33 o 0.50 cm •Assorbimento previsto > 90 l/valvola •Lunghezza intervento < 150 m •Costo unitario = 200 €/mq •Costo complessivo = 1.200 k€ • Esecuzione del nuovo manto sulla parte alta del paramento • Ricollocazione in sito del materiale scavato BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 29-FASI OPERATIVE DI STEP INTERMEDIO PARTICOLARI COSTRUTTIVI BARRIERA INIETTATA (grafico) BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “Cà FILISSINE” 30-LINEE DI INTERVENTO DEI PROFESSORI SIRINI E NAPOLEONI • I costi indicati sono escluso lo smaltimento del terreno derivante dalle perforazioni. • Gli effettivi mq di schermo iniettato potrebbero diminuire in relazione alla forma della sponda da impermeabilizzare • Prima dell’esecuzione delle iniezioni, sarà eseguito un campo prova in cui saranno sperimentate, su perforazioni differenti, diverse miscele e diverse pressioni di iniezione. • Al termine della maturazione saranno eseguiti test in campo (con scavi e perforazioni) per verificare: • il volume di terreno iniettato • il raggio di influenza delle iniezioni • la permeabilità in sito del terreno iniettato • Il collaudo del diaframma potrà essere fatto con l’inserimento di canne drenanti in cui fare prove di assorbimento all’interno del terreno iniettato • Il costo a mq è determinato dalla perforazione, installazione delle canne di iniezione dotate di valvole ogni 33 cm, iniezione primaria e secondaria, compresa incidenza del campo prova, della cantierizzazione e del collaudo BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 31-TRATTAMENTI PREVENTIVI Abbattimento delle emissioni odorigene ed abbassamento del battente mediante massiccia asportazione del percolato AIRFLOW PREVENTIVO ED ESTRAZIONE PERCOLATO (6-8 MESI) (grafico) BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 32-TRATTAMENTI PREVENTIVI Abbattimento emissioni odorigene - sperimentazione campi prova con ambiente protetto da tensostruttura leggera e deodorizzizazione rifiuti CAMPI PROVA 1 (EFFICACIA AIRFLOW) E 2 (TEST METODO KET) – 2 MESI (grafico) BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 33-FASI OPERATIVE DI STEP INTERMEDIO FASE A – PRIMO SCAVO LIMITATO A -10 m DAL PIANO RIFIUTI (CIRCA MC 15.000) CON EVENTUALE COPERTURA LEGGERA DI PROTEZIONE - 2 MESI (grafico) BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 34-FASI OPERATIVE DI STEP INTERMEDIO FASE B – SECONDO SCAVO LIMITATO A -18/20 m DAL PIANO CAMPAGNA (CIRCA MC 90.000) CON REALIZZAZIONE DI BARRIERA INIETTATA – 8/10 MESI (grafico) BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “Cà FILISSINE” 35-PERCOLATO PESANTE IL PERCOLATO PESANTE C’E’ ANCORA? • SI > - IL SISTEMA AIRFLOW MINERALIZZERÀ IL PERCOLATO PESANTE RENDENDOLO INNOCUO - ATTRAVERSO LA NUOVA LINEA DI POZZI PREVISTA SARÀ POSSIBILE L’ESTRAZIONE DEL RESTANTE PERCOLATO FLUIDO • NO > - LE REAZIONI CHIMICHE INTERCORSE NEL TEMPO NE HANNO MODIFICATO LA STRUTTURA MOLECOLARE RENDENDOLO ESTRAIBILE BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 36-PROPOSTE PROGETTUALI IN MIGLIORAMENTO (2014) Abbattimento degli odori AZIONI DI MITIGAZIONE DELL'ODORE INTEGRATIVI AL SISTEMA AIRFLOW - SCHEMA METODO KET DEODORIZZANTE Il metodo agisce per stabilizzazione molecolare dei substrati odorigeni BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 37-MONITORAGGIO DEGLI ODORI • Saranno inseriti nasi elettronici (posti a monte ed a valle delle direttrici prevalenti del vento); • Tutto il sistema sarà collegato con un server di accesso pubblico; • I dati rilevati (intensità dell’odore percepito) saranno pubblicati in tempo reale sul server; • In caso di superamenti della soglia pre-stabilita si dovrà: • intervenire con misure mitigative passive (copertura dei fronti di scavo); • sospensione delle operazioni; • ripresa interventi con soglia odori rispettata; • Tale sistema si integra con quanto disposto dalla DGR Lombardia 15 febbraio 2012 •Tale normativa , unica sul campo degli odori ad eccezione degli articoli 844del codice civile e 674 del codice penale, prevede un sistema di segnalazione degli odori da parte della popolazione, mentre i nasi elettronici monitorano in continuo e pubblicano in tempo reale l’emissione odorigena. BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELLA DISCARICA CONTROLLATA DENOMINATA “CA’ FILISSINE” 38-PROPOSTE PROGETTUALI IN MIGLIORAMENTO (2014) Monitoraggio degli odori 39-COSA CI METTIAMO? I rifiuti che saranno conferiti non sono RSU (putrescibili ed odorigeni) ma rifiuti speciali NON PERICOLOSI (ridotta putrescibilità) afferenti alle seguenti macro categorie: - Terre e rocce di bonifica Scarti da lavorazione edile Fanghi inorganici non pericolosi Imballaggi Rifiuti solidi provenienti da selezione meccanica non contenenti sostanze pericolose 40-COSA NON METTIAMO Non verranno conferiti rifiuti come: Amianto Rifiuti ospedalieri Residui di conceria Fanghi organici putrescibili Altre sostanze dichiarate pericolose dalla legge Le deroghe richieste ai limite della normativa vigente sono espressamente previste dalla legge ed il controllo sui limiti derogati verra effettuato: - Dal responsabile tecnico dell’impianto; Dal terzo controllore indipendente che ha un proprio ufficio all’interno della discarica Dagli enti di controllo preposti – Arpav, Provincia, ULSS Dalla Commissione di supervisione e controllo nominata dal Comune tra persone dotate di adeguata professionalità, anche su indicazione della cittadinanza. 41-CRONOPROGRAMMA CRONOPROGRAMMA: • • • • • • realizzazione di ulteriori linee di estrazione del percolato, contemporanea al trattamento preventivo con air flow , per 6-8-mesi prima escavazione parziale dei rifiuti lungo la sponda est (profondità 10 metri), fino a raggiungere 15.000 mc totali; durata circa 2 mesi; seconda escavazione parziale dei rifiuti lungo la sponda est (profondità 18/20 metri), per altri 70-75.000 mc, fino a raggiungere 85-90.000 mc totali, durata circa 8-10 mesi; in caso di esito soddisfacente delle analisi sulla falda freatica e sul percolato estratto si interromperà lo scavo in qualunque momento/fase ci si trovi; realizzazione di barriera iniettata a tergo della barriera spondale est. (per tutti le fasi, condizione necessaria è che venga rispettato il piano di contenimento degli odori, secondo il previsto monitoraggio) implementazione, se del caso, (anche attraverso ulteriori campi prova) dei sistemi di contenimento degli odori e del sistema di monitoraggio della qualità dell'aria; 42-IL FUTURO DI CA’ FILISSINE • Non vi sono all’oggi in Provincia di Verona e nella Regione Veneto discariche per rifiuti industriali gestite direttamente dal Comune, e ciò per due motivi fondamentali: • evoluzioni normative intervenute nel D.Lgs 152/06 non permettono più la compresenza di un Soggetto Autorizzato diverso dal Soggetto Gestore della discarica; • non è auspicabile che un Ente Pubblico si assuma il rischio d’impresa derivante dalla gestione di una discarica di Rifiuti Speciali (non contingentati da alcuna pianificazione sovraordinata, quindi a tariffa garantita, come per le Discariche di RSU), in quanto comporta altresì l’implementazione di una organizzazione di natura amministrativo/commerciale molto complessa. E’ comunque corretto che il Comune sovraintenda e controlli i lavori e la gestione effettuata dal soggetto privato inserendo in convenzione meccanismi di fermo dell'attività; • Discarica per rifiuti speciali non pericolosi gestita da gestore privato (Ad es. INERTECO, PROGECO, PRO-IN, SIBERIE) • Al termine della post-gestione l’area sarà resa fruibile e restituita alla collettività 43-GARANZIE ISTITUZIONALI •Piano di Monitoraggio degli odori che integra la DGR Lombardia 15 febbraio 2012 (unica normativa vigente in Italia sugli odori) •Dovrà essere istituita una Commissione comunale di controllo sulla gestione e sulla realizzazione dei lavori •La Direzione Lavori ed il Collaudatore funzionale della discarica saranno nominati dal gestore privato previo gradimento del Comune •Il Comune renderà pubblica la scelta operata prima dell'espressione del consenso