Voci di Corridoio
settimanale interista
Anno III
SPORT
Numero XLII
MUSICA
26 aprile 2007
ESOTERISMO
INTERCOLLEGIALE
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
LA REINCARNAZIONE
Yoda a pag.2
Valeriano a pag.8
Erario a pag. 12
Martedì mattina sono nella mia ordinatissima cameretta. L’odore di caffè pervade la stanza quando
entra Nicolina per le pulizie. Prendo libro, quaderno e astuccio pronto a scendere in biblioteca quando vengo sorpreso da una voce nota: è tornato
Spongebob! Si affaccia con il suo bel faccione alla
mia porta e con un paio d’occhi che non passa di
certo inosservato mi saluta. Parliamo un po’ e lui
non riesce a togliere quel sorriso ebete dalla bocca. Mi sta dicendo con naturalezza e spensieratezza che lascia il collegio. Esatto, non è una bufala
del giovane Castelleonese, nemmeno una “Mi sta dicendo con
panzana di vdc a cui naturalezza e spenormai avrete fatto gli sieratezza che lascia
anticorpi. Me lo dice
confermando tutto più il collegio. Esatto,
volte, molla perché il non è una bufala del
suo divorzio dalla facol- giovane Castelleonetà di economia è ormai
se, nemmeno una
realtà. In più lavora e
ha già cambiato idea panzana di vdc a cui
sulla sua carriera sco- ormai avrete fatto gli
lastica futura: non più
anticorpi.”
scienze politiche, ma
addirittura filosofia. Fin qui, niente di che, un lungo
arrivederci a settembre e basta. Ma il giovane
dall’iperdilatazione del bulbo oculare esce con il
botto: andrà a studiare a Milano! Quindi niente più
Pavia, niente più Fraccaro, niente di niente che ci
tenga uniti. Spongebob, al secolo Simone Zaninelli
lascia tutto, o meglio ha già lasciato dato che se ne
stava già tornando a casa, al lavoro di tutti i giorni.
“Lavoro per un’agenzia di una fabbrica…”: mi sembrava di ascoltare i suoi racconti deliranti apparsi
tra queste pagine. E tra queste pagine lascia un
buco, piccolo per carità, il buco che può lasciare
una matricola. Peccato, qui in redazione ci piaceva. Ci piaceva il suo modo scanzonato di affrontare ogni cosa, dalla caduta del governo alle dieci
flessioni di default impostegli dal vispo Elia. Ci piaceva pensare che una matricola avesse voglia di
passare da noi del giornalino e chiedere se poteva
rendersi utile scrivendo qualcosa. Era un po’ quello
spirito che sedici mesi fa consentiva al giornalino
di nascere, di quello che lo fa per piacere personale, per far sorridere qualcun altro. Non mi tolgo
dalla mente quella sua immagine seduto sulla poltrona di vimini di Cesario, il suo vicino di stanza,
mentre rideva piegandosi e alzando i piedi di fronte
alle battutissime di Striscia la notizia mentre Cè
girovagava per la stanza facendo tutt’altro. Forse
quell’immagine è una metafora del suo stare in
collegio: seduto lì in un angolino a guardare con i
suoi grandi occhi tutto quel che gli succedeva intorno. Se si divertiva? Chiedeteglielo, se lo vedete.
Pampa
INTER GALATTICA
Lo scudetto va alla squadra più forte del mondo
Non è stata una vittoria esplosiva, travolgente, adrenalinica, il fatto è che lo
sapevamo, ormai eravamo preparati, tutti gli interisti sapevano che avrebbero festeggiato quest’anno, prima o poi. Come se per un esame studi come
un dannato, sai che hai studiato tutto e bene, dentro di te sai che l’esame
andrà bene, e quando succede è una liberazione, un sollievo, ma non una
sorpresa. A dicembre lo sapevamo che avremmo vinto, ma il sollievo della
vittoria vera è arrivato solo ora, forse facendocela godere un po’ meno. E
invece dovremmo gustarcela tutta, che ne dicano bbilanisti, gobbi o leccesi
vari, non dobbiamo giustificarci con loro del fatto che ci abbiano assegnato
lo scudetto dell’anno scorso o che non ci fossero avversari all’altezza, siamo
semplicemente i più forti e abbiamo semplicemente vinto. Bisognerebbe liberarsi dello stereotipo dell’Inter sfigata, perdente, eterna seconda, negli
ultimi 3 anni abbiamo vinto 2 coppe del Patriota, 2 supercoppe e 2 scudetti,
siamo in finale di coppa
ATTUALITA’
anche quest’anno e la
squadra è perfetta per
Grandi cambiamenti in quel della Redazione!
proseguire con un ciclio
Non potete credere alle che è già iniziato. In quevostre orecchie ed ai sti stessi anni il Milan
vostri occhi: vocidicorri- non ha vinto nulla, quello
doio vi stupisce ancora che ha vinto la Juve le è
stato revocato per i meuna volta!
La redazione chiude… todi poco ortodossi e il
Continua a pagina 7 Lecce è retrocesso in B.
Gio
FELPE FRACCAROTTE!
Gli ordini sono terminati, i soldi sono stati raccolti,
il freddo è finito (ma quando le useremo queste felpe??) e i nuovi vessilli fraccarotti sono in arrivo!!
In anteprima per voi VdC presenta la splendida grafica che orgogliosi potremo sfoggiare sui nostri petti.
Solo grazie a VdC scoprirete prima di tutti il fronte
e anche il retro delle nostre splendide felpe! A pag.x
2
Sport
Voci di Corridoio | XLII | 26 aprile 2007
MILAN & INTER
A volte la storia sembra ripetersi, sembra giocare strani scherzi, già perché
nell’89 l’inter dei record vinceva il suo
ultimo scudetto e
pochi giorni dopo il
Milan conquistava la
champions league.
Ora toccando ferro
siamo quasi a metà
strada , perché
l’inter ha rivinto dopo 18 anni lo scudetto strameritando,
e il Milan è l’ultima
italiana rimasta in
corsa per la champions e dopo la beffa di martedì ha ancora la possibilità e
le potenzialità per
ribaltare il risultato e
accedere alla finale
di Atene. Un duetto che incorona Milano padrona dello scenario calcistico
italiano. Trattiamo con ordine i due eventi, torniamo dunque a domenica alle
16.50 quando l’inter torna a trionfare in
Italia. Un trionfo indiscutibile, una squadra di campioni amalgamati a meraviglia da Mancini che hanno letteralmente ammazzato il campionato stracciando ogni record. Però si avverte nell’aria
una sorta di insoddisfazione da parte
dei tifosi stessi, una sorta di vittoria a
metà, perché in fondo è stato un campionato senza vere rivali o meglio la
Roma ha fatto un ottimo campionato o
più semplicemente un campionato normale, l’Inter ha fatto il vuoto, come se
fosse di un'altra categoria. Come lo sta
facendo la Juve in serie B, la Juve ha 7
punti di margine sulla seconda, ma sa-
rebbero 16 senza penalità, tanti come
quelli dei nerazzurri sulla Roma appunto.
In serie B c’è chi ha detto che giocare con
la Juve e come
partecipare al gioco dell’oca, stai
fermo un turno. E
per lunghi tratti la
serie A è stata così. Di sicuro non è
stato un dispiacere
per
i
giocatori
dell’inter ma per lo
spettacolo di certo.
Non è una colpa,
però è evidente
che vincere lo scudetto
all’ultima
giornata con le
rivali ad una manciata di punti ha un
altro sapore. L’inter
doveva vincerlo questo scudetto perché le
rivali o mancavano o eran penalizzate,
salvo la Roma, e lo ha fatto nel migliore
dei modi aiutato anche da una tranquillità
con cui ogni qualvolta poteva affrontar
una partita. Non avere la pressione di perdere punti in caso di stop a favore di antagoniste allo scudetto le ha permesso di
giocare in un clima psicologico ottimale. E
poi ovviamente i campioni han fatto la
differenza. Una squadra con tanti leader e
tanti trascinatori, dal capitano, a Stankovic, a Materazzi all’esempio che è stato
Figo e via via gli altri. Paradosso o meglio
conferma a ciò che dicevo poche righe fa,
è stata l’uscita anticipata dalla champions
dei nerazzurri. Nella sfida in cui avevano
la pressione addosso, in cui avevano
l’obbligo di vincere per passare il turno( a
Valencia) l’inter ha fallito. L’inter così
com’è non ha bisogno di nessuno rinforzo come vociferano i giornali ha bisogno
di una crescita mentale che forse Milan
e Liverpool hanno. Anche gli inglesi stan
facendo un campionato mediocre come i
rossoneri eppure son di nuovo lì a giocarsi una semifinale, qualcosa vorrà pur
dire. Detto questo parliamo del milan di
martedì a Manchester. Una partita a dir
poco fantastica per un’amante di calcio,
per un tifoso del milan ,quale sono, una
partita che come titolava la gazzetta oggi
(ieri ndr) fa venire i nervi. Fa venire i nervi per come è maturato il 3-2. perdere
con i red devil in casa loro ci può stare,
ma all’ultimo minuto con una cappella
dell’accoppiata Brocchi-Dida va veramente girare le… Una partita che però
ha consacrato Kakà, il duello a distanza
con C.Ronaldo l’ha vinto indubbiamente
lui. E’ vero che ha vinto il Manchester ed
è altrettanto vero che Ronaldo ha segnato un gol, però è anche vero che kakà ha
giocato più per la squadra, impreziosendo la prestazione con due gol da almanacco, Ronaldo invece più per il pubblico e per lo spettacolo, cagando number
a ripetizione,come direbbe Como, ma
hai fini del gioco poco utili. Accantonando un attimo i singoli, il Manchester ha
fatto un secondo tempo ai mille all’ora,
rischiando solo qualcosa all’inizio, ma
poi grazie anche all’uscita per infortunio
di Gattuso, ha messo la partita sul piano
della velocità di cui ha ottimi interpreti
riuscendo nel finale a trovare il gol vittoria. Gol che complica le cose per il Milan
ma che non cancella ciò che di buona ha
dimostrato di saper fare, lasciando margini di rimonta al ritorno, sapendo che
non sarà facile…
Gotta
VALLA O CAIROLI ??
Il girone A si conclude e lascia fuori un’inconsistente Sant’Agostino. 14
gol subiti e solo 1 fatto non sono sufficienti per andare avanti. Il verdetto è
arrivato Lunedì, con una sconfitta per 2-0 contro il Don Bosco. Il collegio
salesiano si qualifica come terzo davanti ad un Cardano in superemergenza che cade per 6-2 nella sfida che regala il primo posto al Golgi,
davanti ai nostri colori solo per 2 segnature; il 4-1 di Giovedì contro il Cardano non è stato sufficiente a piazzarci davanti alla residenza. La differenza reti diventa importantissima anche nel girone B dove sono in ballo
sia i nomi delle escluse che del secondo e terzo posto. Il Ghislieri, ancora
indietro di due partite (contro il Valla Giovedì e il Cairoli la settimana prossima) può ancora recuperare gol, se non punti, importanti per rimanere al
quarto posto, davanti a Griziotti e Borromeo, senza più match da giocare.
Lo Spallanzani ipoteca il primo posto con un’importante differenza reti
(+19) e il miglior attacco del torneo (24). L’impresa del Ghislieri non sarà
una passeggiata viste le avversarie Valla e Cairoli in lotta per il secondo e
terzo posto; entrambe a 9 punti cercheranno la vittoria. Appuntamento
con Casa Plinio la prossima settimana con li accoppiamenti per i quarti di finale. Valla o Cairoli per i campioni di Pavia?
Yoda
Sport
Voci di Corridoio | XLII | 26 aprile 2007
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IL PAGELLONE: Fraccaro – Cardano 4 – 1
Elia: 6,5
Prima volta da
titolare per lui.
Parte subito concentrato: sventa
s ma na c c ian d o
un insidioso tirocross di Fornello
nei primi minuti,
fa buona guardia
per il resto della
partita e lascia le rimesse dal fondo al
piedone di Napolitano. Rampulla.
Juin: 7,5
Velocissimo è
su ogni pallone
sembra
aver
ritrovato la forma
migliore.
Non fa vedere
biglia al n°9
avversario
e
quando la manovra deve ripartire imposta scegliendo sempre il lato giusto del
campo con precisione e tempi perfetti.
Brillante accademia.
Napo: 7,5
Con Juin formano la coppia che
ormai è il terrore
degli attaccanti
avversari. Lui,
però, a differenza del suo compagno di reparto
ci va poco per il
sottile. E’ un vero muro di gomma: respinge, anticipa, recupera, spazza, grida
e sgrida e se ci sbatti contro ti fai pure
male. Mastino Napolitano.
Oda: 7
Questo ragazzo ha cuore e polmoni.
Contro i dormienti laterali del Cardano
Odone spinge al massimo in avanti scodellando ottimi palloni al centro area. In
fase difensiva
recupera bene
e fa ripartire
l’azione interpretando il 4-33 alla perfezione. Boemo.
Paskà: 6
Non ha la corsa e la
voglia di sempre e
si vede. Fa comunque
bene il suo
lavore per tutto il
primo tempo.
Sfodera uno o due affondi dei suoi e arriva sempre sul fondo prima di crossare.
Questa volta riesce anche a non farsi
ammonire. Bravo ragazzo.
trova i movimenti giusti
per impensierire la retroguardia
avversaria.
Sblocca il risultato incornando il pallone in area.
Fa sentire la sua prestanza fisica e prova anche il tiro da fuori e per
poco non sigla un gollazo. Prezioso.
Como: 7
Gigioneggia in mezzo al campo con la
sicurezza di un vezzardo picchiando a
destra e a manca.
Piccinno: 6
Anche il centravanti di
L’infortunio ai legaCannole è in vena di promenti
è
cosa
dezze, la sua rovesciata
“immaginaria”.
però non centra lo specLa sua forma
chio della porta. Per il
atletica è in creresto buona partita. Gioca
scita e nei prossimi impegni verranno
bene di sponda, inventa
anche i tocchi illuminanti. Aspettando
qualche “number” per i
il Naza fa vedere a tutti come si tirano
compagni che si inserii calcidipunizioneagirosulsecondopalo
siglando il 3 a 0. Esulta teatralmente scono e si procura molti calci di punizione
al limite dell’area difenalla pablito mundial ’82. Moliere.
dendo bene il pallone. Da
affinare l’intesa con gli
Brigante: 6,5
In questa parti- altri attaccanti. Smaliziata non fatica to.
minimamente
a trovare spa- Genova: 6,5
zio
per
le Segna il 4 a 1 concludensgroppate
in do un perfetto contropieavanti. Dialoga de. Quando stoppa la
bene con le palla sembra non arrivarci
punte ma manca spesso la precisione mai, invece poi rinviene e beffa
nell’ultimo passaggio. In area è sempre l’avversario con le sue lunghe leve. Deve
più concreto e ormai ogni palla vagante metterci molta più cattiveria, anche perchè
può essere sfruttata come in occasione con i difensori dello spalla del cairoli non
del gol su calcio d’angolo: sbuca quasi dal avrà tutto quello spazio. Giovane virgulto.
sottosuolo e anticipa tutti scaraventando
la palla in rete. Alla fine della partita non è
Idro: 6
Entra nel secondo tempo
neanche stanco. Duracell.
a risultato acquisito.
Schierato a sinistra da
Tinelli: 6
Mr. Fatutti si fa trovare
Aveva giopronto e gioca qualche
cato il giorbuon pallone di prima.
no
prima
Ottima la palla messa in
con la sua
mezzo che trova impresquadra e
parata la difesa del Cargià
prima
del
match dano: i nostri attaccanti non sfruttano
con il Car- l’occasione. Voglioso.
dano gli fanno male i muscoli. In campo
non si vede tutta questa stanchezza, piut- Armirotta: 6 d’incoraggiamento.
tosto manca di efficacia perchè gioca in Entra dall’inizio del secondo tempo. Sostiuna posizione da lui odiata. Sul 4 a 1 rie- tuire Pasqualino non è facile ma il Galatisce anche ad arrabbiarsi perchè secondo nese ci prova. Sembra un po’ spaesato e
lui la squadra non gioca bene. Lo sappia- arriva in ritardo sui palloni. Per fortuna dalmo tutti che invece ce l’ha con Mr. Fatutti le sue parti i senatori della squadra ci metche lo infastidisce da bordo campo. Esila- tono sempre una pezza. Cerca nel finale
di proporsi in avanti ma la squadra non lo
rante.
appoggia. Matricola.
Enver: 6,5
Anche se non sembra essere al meglio
4
Voci di Corridoio | XLII | 26 aprile 2007
Interni
IL NOSTRO FUTURO
Ormai
sono
quattro anni che
vivo in questo
collegio,per
molti di noi è
diventato la nostra
seconda
casa,mi
sono
affezionato cosi
tanto al tal punto che non riesco ad immaginare un mio
prossimo futuro
fuori da queste
mura,ma mi è
piaciuto fantasticare sul futuro
di alcuni di noi.
I primi che mi sono venuti in mente,pensate
un po’,sono quei due di Nazzzzzzzza ed
Esposito.
Mi sono chiesto cosa faranno fra circa 7
anni quando avranno si spera terminato gli
studi.
E cosi ho cominciato ad associare a loro
due diverse figure professionali.
Ho immaginato espo dietro una cattedra
universitaria,ho visto espo come un pazzo
sclerato che cerca disperato di fare una
nuova scoperta che gli permetta di vincere il
premio nobel della fisica,ho visto espo barbone sulla panchina qui sotto il collegio,ma
mi preme dirlo che l’unica figura professionale alla quale posso associare il nostro
comasco è il mantenuto.
Ma
passiamo
all’altro.Cosa potrebbe fare naza
quando terminerà
gli studi?Il nuovo
m i n i s t r o
dell’economia?Il
dirigente di una
grossissima
azienda?Ma
si
dai….anzi
no!!!
Non riesco ad
immaginare
ciò
che potrebbe fare…il barbone?
noo…….,ci
sono”laureato
in
economia impartisce lezioni di italiano per ragazzi di scuola media per
solo 5 euro all’ora” ti va bene?
E poi portando la
mente nel mio corridoio a te pampa non
c’è bisogno di fantasticare,sei li seduto
sulla tua bella poltroncina in parlamento
mentre discuti con i
tuoi colleghi politici.Ah mi sono dimenticato di dirti che sei
un MAFIOSO.
Ma passiamo a giuliano….so cosa potresti
fare!Con giacca e
cravatta il direttore di un hotel di 5
stelle a Noci.
Ma i due gemellini lavoreranno insieme? Si io penso di si..e sapete dove?
Gestiranno una grossa officina di riparazione camion.
Sarcinelli?Lo so…..un sexi shop!
Oda?Bè scusa ma sarai un dipendente dell’officina Elia&Gio.
E poi c’è Perelli.Futuro roseo per te
caro perelli. Dodici figli e un canile da
gestire.Bella idea cosa ne pensi.?
Ho visto yoghi dietro il bancone di
una macelleria,ho immaginato longobuco dietro le sbarre,tonucci con una
camicia di forza che viene tenuto a
vista da violetto.
E io?meglio non dirvelo. Godiamoci
ancora questi due anni.
Stefano Tinelli
QUEI BRAVI RAGAZZI
E pensare che a noi i gelatai ci stanno anche simpatici, ma il nocciolo
della questione è un altro.
L’articolo pubblicato in prima pagina
sul numero 41 di VdC non voleva
essere miscredente, non era
un’ attacco ai
gelatai,
non
era un attacco
al papa, non
era un attacco
alla cristianità,
non era un
attacco al cairoli, insomma,
non era un
attacco. Vi siamo
sembrati
pesanti? E se
vi
dicessimo
che il titolo
originale
era
“BATMAN XVI”? AAAAAHHHHRG!!!! Eresia!! Blasfemi!! Ah no, scusate, Benedetto
XVI. Ma guardate che era più offeso Batman. Pansate che ci ha chiamati direttamente da Gotham City (chiamata a carico
del destinatario tra
l’altro) per dirci che
non ci concedeva i
diritti sul titolo e che
era veramente indignato per il trattamento riservatogli dalla
redazione
tranne
Pampa. Tranquillizzatevi,
abbiamo
vent’anni e veniamo
quasi tutti da un’ educazione
profondamente cristiana. C’è
chi ha cantato nel coro della parrocchia,
chi partecipava attivamente alle attività
dell’oratorio, chi ha addirittura un passato da catechista. Il nostro era solo un
appunto.Una riflessione sul fatto che una
sola persona, se pur potente, può sconvolgere per parecchi giorni la vita di
un’intera città. In fin dei conti il pontefice
ha solo celebrato una messa e in università ha presenziato per un’oretta scarsa.
Si, ci ha portato il suo messaggio “la
ccioia dei ciofani...” ok, ma dei 120.000
Euro sganciati dal comune di pavia per
la visita pastorale? Vogliamo parlarne?
Noi ci poniamo delle domande...non siamo miscredenti, siamo diffidenti. Più di
mille e cinquecento anni di impero cristiano e mai una crisi economica? Mai
un conflitto di interessi? Noi ci crediamo,
perchè l’importante è credere. In cosa o
in chi decidetelo voi!
La RedazioneTutta(anche Pampa)
Voci di Corridoio | XLII | 26 aprile 2007
Interni
ZENA
Come al solito quando c'è da mollarsi all'avventura,le matricole del piano non sono seconde a nessuno.Un di,riposavo ascoltando i
rumori del pomeriggio del piano:Turker che
bestemmia xke non trova il filtrino x la siga
dopo pasto,leo con le sue canzoni comuniste,Violenza che gioca a warcraft
col computer a palla,Idro che suona la
chitarra prima di tentare l'ennesimo
s
u
i
c
i
dio,allavena...Alla...Davide...ALLA,
SVEGLIATI CHE SONO LE
3!!!!,insomma solito apres midi fraccarotto.Comunque dicevamo,stavo riposando quando Leo entra in stanza tutto agitato"Raga c'è un concerto a Genova gratis...""o minkia si parte""e come torniamo?""vabbe restiamo in stazione fino a mattina""ma che hai in
testa???""come i barboni""ti pare che
siamo tutti comunisti?""o vafanculo..non ci venire"etc etc..comunque si
parte..dopo che tutti si decidono,ci pre-
sportati dagli spintoni dei pogatori,qualcuno decide di farmi una doccia a
base di birra,intravediamo Cristian tra la
folla e cominciamo a pogare per raggiungerci,ma la forza delle onde è troppa e
pariamo,panini,coperte,alcohol,doccia...Ste ci
fa perdere il treno xke una chiamata di importanza vitale lo blocca dal farsi la doccia(la tipa
non lo sentiva da ben 30 minuti e si stava
cominciando a preoccupare x l'incolumità del
nostro arminator).Viaggio tranquillo fino a Zena,alla stazione cerchiamo indicazioni x il luogo del concerto,e incontriamo dei ragazzi
panchettoni con cui Leo fa subito amicizia
(Leo t.v.b.)e decidiamo di andare con loro
dato che la meta è la stessa.(Una dei panchettoni era un pezzo di pacchiu eccezzziunale veramente,ndr).Al mazda palace, dopo
aver fatto fuori una serie di birre di infima qua-
veniamo scaraventati giu negli oscuri meandri di luoghi a noi sconosciuti,l'aria è
pregna di vapori e fumi,le luci multicolori ti
accecano,l'alcol rallenta i movimenti e
annebbia la vista,gli occhi si chiudono...cristian racconta di essersi risvegliato
nel bagno con 2 che continuavano a chiederchi se aveva da vendere...io mi son
ritrovato appoggiato su un pilastro con
gente ignota che continuava a rivolgermi
la parola e a offrirmi alcohol.Ste era tra
quella gente,e sembrava aver familiarizzato...Leo...bhe leo non è riuscito a sfuggire alla morsa,ma prima di perderlo di
vista ha urlato"non
voltatevi,continuate
a combattere x la
libertà.."dopo 2 ore,riusciamo
finalmente a ritrovarci,tiriamo fuori le cibarie e ci accorgiamo del fattaccio..Leo
tira fuori la bottiglia
di rum,e la pera?"leo
dov'è la pera""come
non ce l'hai tu""leo la
dovevi portare tu""si
ma poi l'ho rimessa
in frigo""e perche
non l'hai rimessa in
borsa?""oh ma che
devo fare tutto io..""ma se era compito tuo""si vabbe""oh ammetti che
6 un coglione""oh ma non è che è colpa
mia""oh leo ammettilo e basta""oh è colpa
di tutti""se è che siamo tutti comuni-
lità,ci mettiamo alla ricerca.I salentini"Apres la
classe"accompagnano la nostra caccia..Ste e
io girovaghiamo senza sforzo apparente tra-
5
sti..ammettilo e basta"comunque
fatto sta che ci siamo ritrovati con
mezzo litro di rum purissimo(e imbevibile)in una bottiglietta di plastica,e
quindi,abbiamo cominciato a offrire"acqua"in giro a tutte
le persone che conoscevamo,che puntualmente
ci mandavano a cagare
dopo neanche aver odorato il contenuto.Il concerto finisce all'una e
mezza,questo significa
che abbiamo ancora
4ore e mezza prima di
prendere il treno che ci
riporterà a Pavia.Ci mettiamo alla disperata ricerca di cibo(dopo aver
rincorso un bus per tornare nei pressi sella stazione),l'unico posto aperto è un kebab,penso
il peggiore in città...e
infatti tutto faceva cagare,ma veramente cagare...torniamo
in stazione,e in perfetto stile terrone/
barbone,ci accampiamo sulle panchine di marmo del binario 11,dove
riposiamo le nostre stanche membra
fin l'alba.Sul treno gli altri tre decidono di rompere ripetutamente la minkia xke persistono nel volersi sedere
in prima,e ovvviamente il capotreno
persiste nel mandarli in seconda e io
persisto nello svegliarmi ogni volta
che qualcuno persiste in una qualunque persistenza.L'avventura si
conclude davanti alle porte del Fraccaro,dove un finanziere ci chiede un
documento x poter oltrepassare le
tansenne dove sarebbe passato il
Papa 10ore piu tardi.Anzi non finisce
proprio li,perche verso le 10 e mezza,(ero andato a letto alle 8)il mio
telefono squilla,leggo Marcello e
penso"Minkia se non rispondo mi
butta giu la potra a testate"...e rispondo...é stato lo sforzo piu grande
della mia vita,ma cosi Marce è riuscito a dare la mano al santo
Benny,alla sua maniera,perciò sono
contento,però Marce,per favore la
prossima chiama un altro...tipo Guida..
P.S.
Scusa Marce,se vuoi fletto.
IL PADRONE DELLO STRETTO
6
Spaccio
Voci di Corridoio | XLII | 26 aprile 2007
D&D
Ognuno ha le sue manie. La mia è
quella della finzione, della simulazione,
del, appunto, gioco di ruolo. Da qualche giorno anche tra le nostre mura è
sbocciata
una
compagnia,
in
queste
poche
righe cerhcerò di
spiegarvi in cosa
consiste. Tanti
rimarrebbero
stupiti venendo a
sapere che le
origini dei GdR
(Giochi di Ruolo), più che nei
giochi dei bambini (indiani e cow-boy,
guardie e ladri, ecc) sono da cercare
nella storia della psicologia (a volte la
vita..).La prima persona a coniare il
termine Role-Play fu infatti Jacob Levi
Moreno (uno dei fondatori della psicologia moderna) all'inizio degli anni '50.
Lo scopo principale è il
divertimento attraverso
l’interpretazione. Tecnicamente si impersonano personaggi di fantasia in mondi di fantasia, che vanno dal medioevale allo spaziale,
dal gotico al fantasy.
Questi personaggi vengono “delineati” attraverso delle schede con
dei valori (come Forza,
Destrezza, ecc) e in
base a questi valori e
altri fattori tecnici di
gioco, viene determinata la capacità (minore o
maggiore) di compiere
azioni
specifiche
(saltare, parlare, correre, colpire, lanciare
magie, ecc). L’ausilio
della fantasia è indispensabile, in quanto
si gioca ad un tavolo,
con dei dadi e dei fogli
di carta. Il ruolo principale è quello del
Master, cioè colui che dirige il gioco,
colui che impersona tutti i personaggi
(esclusi quelli giocanti), che descrive i
luoghi e che inventa le storie. E’ un
compito arduo, che è davvero difficile
fare in maniera credibile, seria e competente. Le regole sono scritte su manuali in libera vendita, e spesso risultano complesse ad un occhio esterno,
ma una volta entrati nei meccanismi è
tutto automatico, come è per la maggior parte delle cose. Veniamo al cuore dell’articolo,
e alla domanda che la maggior parte delle
persone si fanno di fronte ad una cosa come
i GdR: perchè? Beh, ripeto: per divertirsi, in
maniera abbastanza sana e stimolante. Il
GdR è fondamentalmente un gioco di interpretazione, in cui si smette di esser se stessi
per arrivar a essere un Cavaliere d’Onore
del basso medioevo o un Cyber Assasino
del 3486d.c sopravvisuto ad un disastro nucleare.
Calarsi nei
panni
di
personaggi determinati, con
loro tendeze decisionali, caratteri, paure
e convinzioni non è
affatto facile,
e
compito
del Master
è
tanto
presentare
delle situazioni “da
giocare”,
quanto
controllare
che i giocatori interpretino
al meglio i
loro personaggi. Lo
stimolo è proprio questo, cioè “superarsi”.
Noi abbiamo un nostro carattere specifico, e
davanti a certe situazioni sappiano di avere
reazioni specifiche. Nel GdR questo viene
“superato”, poichè le azioni non devono più
essere compiute in base al nostro carattere,
ma in base a quello del nostro personaggio.
Questo ci può far sentire come non siano, o
come non possiamo essere. Ci mette alla
prova e sopratutto stimola la nostra raziona-
lità (parola che adoro come sapete) a
superare le nostre pulsioni emotive può
immediate. E poi ci si affeziona... si vivono momenti e avventure davvero uniche.
Questo non deve
esser un sostitutivo
della vita reale ovviamente (anche se
per un po’ di tempo
per me è stata
un’ancora di salvezza niente male). Per
quanto mi riguarda
è stata per 7 anni
una sera a settimana, dalle 9 all’una, e
vi giuro che è una delle cose che più mi
manca di casa. Nel corso di questi anni,
nella mia compagnia, c’è chi si è sposato (davvero), chi ha fatto un figlio
(davvero) e chi è finito all’Università...
davvero. E più ci penso più mi rendo
conto che potrei star qui ore a scrivervi
su Marco “Il miglior Master del Mondo)
Argentin, o su sua moglie Veronica
(Elamshin... che maga...), o su Riccardo
(fratello Lyoner!), o su Ivan (nano nella
vita quanto nel gioco), o su Bruno (solo
lui poteva rendere un hobbit così perfido!)... veramente ore e ore... raccontandovi tanto della vita dei nostri personaggi
nel gioco, quando di quella reale! Ed
entrambi i racconti avrebbero la stessa
intensità.
Qualche giorno fa il buon YodoSan mi
ha messo nella testa il tarlo di giocare
anche in collegio, e io ho pensato
“perchè no, a me il GdR ha donato solo
cose buone”... così mi sto cimentando a
fare il Master... o come preferisco dire io,
la Guida. Non ho grosse pretese (anche
perchè loro fortunatamente non sono
ancora giocatori esperti) se non quella di
divertirsi assieme per qualche ora ogni
tanto. Mi spiace solo che per ora il party
(=gruppo di giocatori) debba limitarsi a
4, però vi assicuro che è abbastanza
difficile così... meglio poco ma fatto bene
che tanto e fatto male. Però chiunque
volessi vedere, per capire meglio, è
sempre il benvenuto alle sessioni che si
terrano, poichè ci sia il silenzio indispensabile a non perdersi.
Un ultimo pensiero a Alessia, la bambina
di Bruno e Andrea (non a caso), il bimbo
di Marco e Veronica, o come dico io “Il
Prescelto, Figlio del Master”, nato pochi
mesi fa... che per gioco afferò un dado e
lo lanciò: 20, e non poteva essere altrimenti!
Violenza
Spaccio3
Voci di Corridoio | XLII | 26 aprile 2007
7
GRANDI CAMBIAMENTI IN QUEL DELLA REDAZIONE
Segue dalla prima
…la porta a chiave perché da ieri sera se
volete stare con la redazione mentre viene
creato il nuovo numero settimanale potete
farlo on-line! Allora so che non mi crederete ma è così e
vi stupirò dato
che
potrete
constatare voi
stessi. Andate
subito sul sito
internet
del
collegio Fraccaro, ciccate
su
Attività.
Nello spazio
dedicato
al
nostro giornale cliccate su
oooooooooooo. Et voilà:
quegli stupidi
della redazione compariranno integralmente di fronte a voi, li potrete vedere sul vostro schermo e ascoltare con le vostre casse! Ma vi rendete conto di cosa vuol dire? Il
villaggio globale ragazzi! Tutto il mondo in
un click! Anche un
pigmeo nel centro
dell’arcipelago
delle Azzorre, tornato da una battuta di caccia alla
volpe può connettersi con la rete e
osservarci mentre
deliriamo facendo
il giornalino. È il
progresso
baby
(chi la diceva questa
frase?
Rispondi e vinci al
numero
3492187820).
Siamo un reality, siamo una redazione…siamo dei deficenti! Ma tenetevi
forte perché lo spaccio non è ancora
finito: tra qualche settimana potrete addirittura interagire con i vostri beniamini
scrivendo sulla chat ufficiale di vdc, in
tempo reale e osservabili da tutti, i vostri
pensieri più dedicati!
E dalla prossima settimana diventa anche tu redattore per un giorno! Vieni a
fare il giornalino con noi, non certo stando lì impalato a guardare ma ricoprendo
incarichi di responsabilità. Ritaglia il
talloncino in ultima pagina, compilalo e
invia tutto in busta chiusa a:
Teatro delle Vittorie,
via Fiumicino 32, 00132 Roma
Casella postale 61613311613
Oppure portala alla camera 26…e parteciperai anche tu un mercoledì sera
alla magia di voci di corridoio!
STREPITOSA ANTEPRIMA
SOLO PER I LETTORI DI
VDC!
Ecco come saranno le felpe che a
breve ogni fraccarotto avrà nel proprio guardaroba!
Grande successo per l’annuario del collegio! Ancora una volta ci avete
stupito con il vostro spirito di abnegazione. Pensavamo non ci faceste
avere nessun articolo e invece ne sono arrivati un sacco! Ed è pieni di
orgoglio che vi possiamo comunicare che avete fatto cifra tonda: 0!
Idem velle…ma velle proprio zero!
8
Valeriano docet
Voci di Corridoio | XLII | 26 aprile 2007
Il barbiere di Siviglia
di Gioacchino Rossini
Libretto:Cesare Sterbini
Tratto da: “Le barbier de Séville”, commedia di Beaumarchais del 1775
Prima: Roma, Teatro Argentina, 20 febbraio 1816
La vicenda (Atto primo):
Il conte di Almaviva ha fatto radunare una piccola orchestrina sotto la
Dizionario:
finestra di Bartolo, dietro la quale è tenuta nascosta la bella Rosicavatina: è l'aria con cui,
na...vuole infatti guadagnarsi l'attenzione e l'amore della ragazza. Intona
in un'opera lirica italiaquindi una romantica serenata (cavatina: “Ecco, ridente in cielo”), ma
na, ciascun personaggio
invano: è costretto a licenziare la sua banda, che si allontana rumorosa
si presenta in scena.
dopo aver ricevuto il compenso dovuto. Ecco appropinquarsi un curioso
Solitamente
personaggio: è Figaro, il barbiere di Siviglia, che canta la sua gioia di vivere e le sue inarrivabili qualiripartita in due sezioni, è
tà professionali (cavatina: “Largo al factotum”). Il conte, che già lo conosce, gli rivela il suo impossibile
caratterizzata da una
amore: ma questo è un giorno fortunato perché Figaro, svolgendo un certo numero di mansioni per
scrittura vocale impeconto di Bartolo, che, fra l'altro, è il tutore della ragazza, gli può essere utile. Mentre parlano Rosina
gnativa, che consenta
riesce, nonostante l'opposizione dello stesso Bartolo, a gettare dal balcone un biglietto per l'innamoal cantante di sfoggiare
rato. Almaviva risponde al messaggio con un'appassionata canzone, interpretata con la chitarra (“Se
le sue doti, presentanil mio nome saper voi bramate”): pur tuttavia decide di celarsi sotto il falso nome di Lindoro, per poter
dosi al pubblico nel moesser certo che a muovere la ragazza sia un affetto sincero e non il titolo nobiliare. Dal momento che
do
migliore.
Rosina non si può affacciare al balcone, il conte decide di andarla a conoscere personalmente a casa, nella tana del lupo: a Figaro il compito di escogitare un piano di successo. Il barbiere, stimolato
dall'elevato compenso promessogli, elabora una strategia originale: Almaviva si fingerà un soldato di
passaggio a Siviglia in possesso di un ordine di alloggio presso Bartolo; per sembrare più naturale, inoltre, dovrà fingersi ubriaco. I due si lasciano dandosi appuntamento alla bottega di Figaro.
A casa di Bartolo, Rosina ripensa all'irruzione del giovane Lindoro nella sua vita, dichiarandosi decisa a tutto pur di coronare il
suo sogno d'amore, nonostante la probabilissima opposizione del suo tutore (cavatina: “Una voce poco fa”). Arriva Figaro per
parlarle, am deve nascondersi per il sopraggiungere di Bartolo: costui, convintosi di qualche losca trama in preparazione, decide di affrettare i tempi delle nozze che ha progettato per la sua pupilla. Avvisa perciò Don Basilio, dal
quale però riceve altri motivi di preoccupazione. Infatti, è stato visto in giro per
Siviglia il conte di Almaviva, di cui è ben noto l'interesse per Rosina: l'unico
modo per debellarne l'insidiosa concorrenza è di rovinarne la reputazione calunniandolo. Rimasto solo, Figaro avverte la ragazza del destino che l'attende
e, alle richieste pressanti di lei circa informazioni sul suo giovane spasimante,
spaccia il conte per suo cugino, innamoratissimo di lei. Quando il barbiere le
chiede di vincere la timidezza e inviare un biglietto a Lindoro, quest'ultima lo
prende dalla tasca già bell’e pronto, dimostrando molta più malizia di quanto
si potesse credere. Ma a Bartolo non è sfuggita la stesura del biglietto: il dito
di Rosina macchiato d'inchiostro, un foglio mancante e al penna temperata
sono indizi più che sufficienti. Le chiede invano una confessione, poi, infuriato
dall'essere considerato così credulone, minaccia di chiuderla a chiave in camera la prossima volta che dovrà assentarsi. Poco dopo la cameriera Berta
va ad aprire la porta e si trova davanti uno spettacolo inaspettato: un soldato
ubriaco! Tra un'infinità di mosse febbrili di inaudita confidenza, il soldato consegna a Bartolo l'ordine di alloggio. Arriva intanto Rosina: il finto soldato le si
rivela come Lindoro e cerca di consegnarle un biglietto. Bartolo ha intanto
trovato l'esenzione dall'alloggio di militari, ma inutilmente perché il conte minaccia battaglia con ampi gesti volti a occludere il passaggio del biglieto all'amata. Ma Bartolo ha notato ugualmente un movimento sospetto: solo l'abilità
di Rosina, che riesce a sostituire il messaggio con la nota del bucato, impedisce la catastrofe. Pianti, insulti, una sciabola sguainata e l'arrivo di Don Basilio e di Figaro: quest'ultimo avvisa che la confusione è stata notata all'esterno
e induce alla moderazione. Ma è troppo tardi: le forze dell'ordine si presentano sulla soglia per chieder conto di quanto stesse avvenendo. Tutti cercano di
spiegare le proprie ragioni e infine l'ufficiale in comando decide per l'arresto
del conte. Questi però, consegna all'ufficiale un foglio che ne rivela l'identità di
soldato, impedendo il proprio arresto e lasciando tutti gli astanti, eccetto Figaro, a bocca aperta.
Voci di Corridoio | XLII | 26 aprile 2007
Politica
9
IL PUNTO POLITICO a cura di Cesario delle Donne
Domenica 6 maggio (giorno del mio
compleanno) in Francia si aprirà il ballottaggio della competizione elettorale
che sancirà, colui al quale verrà consegnato lo scettro di Presidente della Repubblica. Una battaglia, che ha visto
sfidarsi, senza esclusione di colpi, i due
principali candidati alla corsa all'Eliseo:
da una parte Nikolas Sarkozy, il leader
del centrodestra ha ottenuto il 31,11%
dei voti, dall'altra la rivale socialista Segolene Royal che ha ottenuto il 25,84%,
oltre al centrista Bayrou 17-19% e al
leader dell'estrema destra Le Pen meno
del 12%. Ad essere favorito, sondaggi
alla mano, pare proprio che sia il candidato dell'Unp. . Una gara sul filo di lana,
dunque, quella che si profila per l'elezione della Presidenza, una battaglia che
Sarkozy ha voluto giocare su un aspetto
fondamentale, quello relativo alla salvaguardia del principio dell'identità francese. E su questo nodo cruciale che il
leader dell'Unp ha costruito la sua campagna elettorale, ed è su questo tema
che ha evidenziato le lacune della sinistra francese.
La sinistra francese fatica ad acquisire
una precisa identità perché è costantemente in bilico tra l'idea di un riformismo
privo di contenuti concreti (situazione
che si ripete anche in Italia) e un radicalismo massimalista e rivoluzionario, che
vive del rifiuto dell'economia di mercato
e di un opposizione forte al processo di
globalizzazione. In Francia vi sono due
sinistre che, in termini di consensi, sembrano quasi equivalersi. La sinistra antagonista già alle elezioni del 2002 giocò un ruolo chiave al primo turno
delle
elezioni
Presidenziali:
ottenne più del
10% dei voti, un
risultato che rappresentò un fuoco di sbarramento decisivo per
l'allora candidato
Lionel
Jospin,
che dovette così
rinunciare al secondo turno. La tradizione politica francese è ancora ancorata
profondamente alla sua eredità storica:
qui la componente trozkista è piuttosto
consistente e proprio domenica 22 aprile ha presentato due suoi candidati che
al ballottaggio appoggeranno Segolene.
E' il forte peso elettorale dell'estrema
sinistra ad aver spinto proprio Madame
Segolene a tentare
di raccogliere anche
le preferenze degli
elettori che si riconoscono nella componente radicale. Per
questo motivo nell'ultima fase della sua
campagna elettorale
la Royal ha rispolverato in linguaggio
intriso di richiami
ideologici e ha fatto
di tutto per inasprire i
toni contro il mondo
dell'imprenditoria,
consapevole che al
secondo turno i voti
dei massimalisti le saranno estremamente
utili.
Di fronte ad una sinistra in agonia, priva,
come detto, della capacità di ricostruirsi al
proprio interno e criticata da molti ambienti
della sua stessa borghesia intellettuale, di
fronte alla mancanza di identità della coalizione antagonista, Sarkozy ha giocato proprio la carta dell'identità nazionale. E'
sull'esigenza di salvaguardare questo principio, che si identifica con la necessità di
perseguire l'interesse generale, che il candidato dell'Unp ha voluto incentrare la sua
campagna elettorale, una campagna condotta sapientemente e volta ad affrontare i
problemi che affliggono il Paese: dalla crisi
morale al problema dell'immigrazione, dalla necessità di edificare uno Stato sociale
moderno all'esigenza di assecondare le
spinte del libero
mercato e di
ridurre l'imposizione
fiscale
attraverso il ridimensionamento
delle tasse sul
reddito e l'abolizione, sino ad
una certa soglia,
della tassa di
successione.
Misure, queste
ultime, finalizzate a far crescere l'economia del Paese ma che, per la sinistra di Segolene, corroderebbero la fonte di reddito
da cui attinge la pesante «macchina amministrativa» francese. Un fardello che
Sarkozy vorrebbe, qualora fosse eletto
presidente, ridurre in modo consistente e
che si aggiunge ad un altro fardello pesan-
te per la Francia:
quello dell'incessante flusso migratorio
che rischia di disintegrare lo Stato sociale francese e di
annacquare l'identità nazionale. Sarkozy ha promesso
di impegnarsi a salvaguardare il patrimonio di valori che
un'immigrazione
selvaggia
rischierebbe di far saltare.
Egli ha posto, tra le
condizioni previste
per il ricongiungimento familiare, la
necessità di avere
un lavoro, di conoscere la lingua francese
e di avere una dimora.(basti leggere il Corriere, il nostro Corriere del 22 aprile per
trovare queste informazioni).
Il vero ago della bilancia di queste elezioni
è Bayrou il leader centrista che si è aperto
al dialogo dei due schieramenti. Non ha
ancora deciso chi appoggiare ma sarà
importantissimo per la vittoria di Segolene
o di Sarkozy.
Le Pen intanto fa sapere che il 1 maggio
farà sapere alla Nazione chi intenderà appoggiare. Ma ve lo immaginate votare per
la Royale?.
Domenica, a sfidarsi, saranno soprattutto
due visioni del mondo: da una parte una
visione, quella della Royal, chiusa verso il
processo di globalizzazione e di integrazione dei mercati, dove lo Stato, con il suo
apparato gigantesco, gioca un ruolo preponderante nell'economia del Paese e
dove il problema dell'immigrazione non
viene affrontato seriamente; dall'altra un
approccio aperto alle esigenze popolari e
consapevole dei problemi del nostro tempo, un atteggiamento di fermezza nei confronti di temi caldi come quello della criminalità, dell'immigrazione e della difesa
dell'identità nazionale. Dalle urne uscirà il
vero volto della Francia, quello che la accompagnerà, soprattutto in politica estera,
nelle sue scelte cruciali: dal processo di
integrazione europea alla geopolitica internazionale, all'approccio nei confronti del
terrorismo islamico. La palla, ora, passa
agli elettori. Speriamo che si ripeta quel
meraviglioso 85% di affluenza alle urne
che si è riscontrato al primo turno.
Cesario delle Donne
10
Interviste
Voci di Corridoio | XLII | 26 aprile 2007
INTERVISTA AD UN GIOVANE EMERGENTE
Siamo lieti di aprire questa nuova rubrica di VdC con un’intervista ad un collegiale che non si vede proprio tantissimo
in giro, ma che è spesso presente nelle
occasioni importanti che riguardano la
collegialità, un vero
personaggio: Giorgio
Montolivo.
non siano mancati neppure a Montolivo,
garantito - ma la mia vita era comunque
abbastanza infernale. Anche superato
Natale, non mi sentivo né invogliato né
legittimato a frequentare le persone da cui
Ciao Monto, sappiamo che quando sei
entrato in collegio,
il tuo primo anno,
era quasi Natale.
Nonostante tu non
abbia subito la pesante matricola dei
primi mesi ti si vede
come un curioso
personaggio in collegio a differenza di
qualche tuo collega
che è quasi considerato m.q.m. a vita. Ci racconti brevemente il tuo rapporto con la collegialità in questi due
anni?
Re:
Cari amici, anche se forse avrei dovuto aspettarmela, la vostra prima domanda già mi sorprende, e per
certe cose mi fa sorridere... Vi racconterò volentieri. Non so se l'abbiate detto
enfaticamente, ma tanto per cominciare, il mio arrivo in collegio è datato fine
ottobre 2005... quasi due mesi prima di
Natale! Certo questo la dice lunga sulla
vita che ho fatto in quel periodo... Suggestionato dai racconti di qualche timorato di dio, temevo segretamente questo posto e coloro che lo abitavano,
che ritenevo di natura sub-umana, o
comunque radenti al nazismo; così per
molti giorni, entrando e uscendo ad
orari strategici dall'unica scala che conoscevo, vivendo senza usare le cucine o la sala comune, ho pensato che
avrei potuto andare avanti senza che
nessuno si accorgesse della mia presenza, mentre venivo consumato dal
freddo in quella stanza gelida, terribile... (pur essendo uno che soffre il caldo). E così in parte è stato: non molti si
ricorderanno di me in quel primo periodo; uno di questi è Simone Perelli, il
mio vicino di stanza, al cui ottimismo
certamente devo l'incoraggiamento a
resistere. Perché è vero che il mio periodo di matricola “lascia a desiderare” e qualcuno dei più fondamentalisti troverà eufemistica persino quest'espressione, benché i momenti da matricola
ero sfuggito: il mio carattere, con cui avevo prima reagito in modo repulsivo verso
certi modi che (tuttora) non mi appartengono, mi ha poi imposto la coerenza di
non immischiarmi nella vita collegiale. E
questo per me è stato peggio che misurare il ponte con un cucchiaino o fare quattro passi di notte (tutte attività che peraltro
faccio di mia spontanea volontà tuttoggi).
Ora, per farla breve, la penso in modo
ampiamente diverso: ad un certo punto
ho intrapreso un gradualissssssimo atteggiamento di espansione, che mi ha avvicinato a molte persone, ognuna delle quali
ho apprezzato (pur diversamente) al punto da eliminare ogni pregiudizio, amare il
posto in cui vivevo (con i suoi abitanti) e
comprare un piccolo frigorifero. Ho ridimensionato anche il mio intransigente
punto di vista sulla matricola, di cui ho
compreso a mie spese il valore coesivo;
ma c'è un'opinione a cui non rinuncerò
mai, e che rivolgo a chi ne terrà le redini
in futuro: il valore di una singola persona,
che se ne va con amarezza e umiliazione,
non può essere rimpiazzato da niente,
neppure dai dieci collegiali più affiatati. E
siccome non tutti reagiscono allo stesso
modo, d'ora in poi bisogna cercare di evitare che le stanze di alcuni si trasformino
nelle torri di cui portiamo il simbolo.
Al concerto di Natale di quest’anno la
tua proposta e la tua esibizione è stata
una sorpresa per tutti quelli che, come dire, ancora non ti conoscevano.
Abbiamo poi notato la grande passione che hai per la musica: in sala computer sei il dj per eccellenza. Cosa ci
dici di questo tuo aspetto?
Re:
Penso di avere
dei gusti musicali abbastanza variegati, anche
se inesorabilmente legati
al passato, come qualcuno del mio pubblico aveva fatto notare al concerto... In realtà rispetto
persino chi mi critica per
questo; ma ciò che provo per la musica che
ascolto è talmente autentico e profondo che
non potrei mai lasciarmi
contagiare da una moda
o da un giudizio. Ci sono
tanti “fili rossi” spesso
incrociati tra di loro: cantautori americani e italiani, alcune voci femminili
di cui vanto di essere
(capirai) uno dei pochi
veri conoscitori, i grandi gruppi rock...
Insomma, poche categorie per riassumere decine di nomi; alcuni dei quali
però giocano per me un ruolo molto importante (Bob Dylan, Dionne Warwick,
Giorgio Gaber, Roberto Vecchioni, De
Gregori, Ornella Vanoni, George Harrison, Ivan Graziani, Bruno Lauzi). A Natale, dovendo scegliere un pezzo, mi
sono buttato su Tenco, che oltre a piacermi molto, era uno dei pochi che mi
sembrava di riuscire a sostenere... Anche per questa vicenda ringrazio le persone che mi hanno così tanto incoraggiato e gratificato.
Quanto alla sala computer... siate meno
educati, vi prego. Capisco di essere un
supplizio, qualche volta.
Da tanto tempo cerchiamo qualcuno
che curi una rubrica musicale sul
giornalino. L’anno scorso era curata a
turno da chi era contagiato dalla voglia di scrivere per VdC in quella settimana, così la “musicoteca” o
“audioteca” non ha avuto mai un gran
seguito. Te la sentiresti di creare una
tua rubrica per VdC, che parli di musica e non solo?
Re:
Se vi accontentate, volentieri.
Come potete immaginare, non maneggio
la totalità delle uscite discografiche; ma
in questa epoca di grandi ripescaggi di
Voci di Corridoio | XLII | 26 aprile 2007
generi musicali ed artisti stessi, potrebbe anche uscirne qualcosa di decente.
E poi ovviamente ci sono anche molti
contemporanei che ascolto volentieri
(es. Capossela, Bersani, Silvestri,
Cammariere...). Insomma, magari se
mi affiancate un “vero giovane” che si
occupi di recensire Valeria Rossi e i
Maroon5, accontentiamo tutti.
Perchè la scelta di venire a Pavia?
Abbiamo dall’anno scorso un discreto numero di liguri in collegio. Tutti
hanno qualcosa che li caratterizza e
che li rende dei veri personaggi. Essendo tu un genovese DOC descrivici la tua bellissima regione, classificando e stereotipando per provincia
o per località di provenienza i personaggi presenti in collegio.
Re:
Bella domanda. In realtà non
esiste una ragione assoluta intorno alla
mia scelta, anche perché a Genova c'è
una buona facoltà di giurisprudenza
(che io qui frequento). Per parlare di
Genova, cito “Litanìa” di Caproni, che
magari proporrò interamente in un altro
numero: “Genova città pulita. / Brezza
Interviste
e luce in salita. / Genova verticale, / vertigine, aria scale.” Come questo grande
poeta, amo Genova intensamente e in
tutti i suoi lati: la luce, le salite, il cielo, il
silenzio di certi momenti, il mare, certi
vicoli che sembrano bui e bagnati anche
nell'ora del meriggio in estate... E naturalmente la gente, che è molto meglio di
quanto i detti non dicano, e che ti fa sentire a casa anche dopo mesi di assenza.
Eppure questa città sa rivelarsi molto immobile, molto disorganizzata.... E allora
sacrificare i venti minuti da casa per raggiungere via Balbi diventa una buona ragione, se a un'ora di treno c'è un posto
dove tutto sembra funzionar meglio e i
professori non hanno duecento anni. Gli
altri Liguri, non solo per merito della provenienza, sono tutti gente splendida, che
domande. Ognuno con le sue stranezze,
è vero: come Violetto che ha definito Savona una bella città. Oppure gli Imperiesi
che parlano dialetto con precisione filologica anche se a momenti sconfinano in
Francia. Ah, e poi c'è Genova, che sta
con quella ragazza che a quanto pare si
eccita solo se si sente osservata. Se è
per aiutare quei due mi avete fatto scivolare in una turpe storia di voyeurismo,
11
vorrà dire che farò finta di niente.
Da dove vengono e cosa contengono
gli innumerevoli bicchieri, tazze, tazzoni, boccali senza i quali non lasci la
tua stanza per andare in giro per il
collegio?
Re:
Un vero signore sorseggia sempre qualcosa: due dita di rosso sardo
invecchiato, un caffè (purché molto lungo), tè verde al gelsomino, succo d'arance gialle, una tazza di buon brodo di verdure (o anche semplice acqua calda,
che aiuta la digestione), orzo solubile da
agricoltura biologica, un bicchiere di birra, un'infuso di timo appena colto, un
decotto di prugne...
Insomma, sono solo molto stupito – a
mia volta – della perplessità mostrata
dalla collegialità... Non sono forse queste abitudini di dominio comune ?!
Grazie a tutti dell'attenzione...
Vi aspetto sempre alla 65 per un caffè o
un piatto di minestra.
Giovanni Ferrari
ANNUNCI VIOLENTI
VENDOSI:
Preservativi Durex, ALTISSIMA QUALITA’
Tutti testati da MAZZON, quindi reggono SICURO.
Per momenti speciali, pippe di lusso e fuitine...
Ce ne sono ancora 150... affrettatevi!!!!!
0,50 cent TRATTABILI cadauno.
Si fannno sconti per grossi ordini.
Contattatemi alla cam. 77
Massima discrezione.
Astenersi truzzi, tipe, perditempo e rallenty.
Voci di Corridoio
Fondato nel 2005
Direttore responsabile:
Mason Giovanni
Vicedirettori:
Ferrari Elia,
Ferrari Giovanni
CERCASI:
Art Director:
Pellegrin Simone
CD/DVD/Libri
Dia mia propietà prestati in giro.
Rivolgersi sempre alla camera 77... o potrei innervosirmi.
Pagina culturale:
Fatutti Nazareno
Buffone di corridoio:
Delle Donne Cesario
Tiratura: 60
Finito di stampare alle 2:00
12
Misteri e viaggi
Voci di Corridoio | XLII | 26 aprile 2007
L’ANGOLO DEL MISTERO
LA REINCARNAZIONE
Vi siete mai chiasti cosa accade dopo la
morte? Beh, molti pensano che la propria
anima, abbandonato il corpo che ha posseduto in vita, torni sulla Terra ad occupare un altro posto: questa teoria, è chiamata reincarnazione . Questa ipotesi è
originaria dell'India, ritrovata in antichi
libri religiosi fin dal 2000 a.C.; E' da lì che
la poi si ebbe una diffusione anche in
occidente ed il primo che introdusse questa teoria, fu Pitagora, il quale l'apprese
in Egitto e Persia. Decine di teorie, comunque, solcarono i continenti fino ad
arrivare al Medioevo, quando la teoria
della reincarnazione sparì dall'Occidente.
In tempi recenti il professor Ian Stevenson, ha riportato alla ribalta questa teoria,
effettuando lunghe e meticolose ricerche,
al fine di trovare prove. A partire dal
1961, i casi da lui esaminati sono stati
1300 circa. I risultati, vedevano per lo più
bambini al di sotto dei cinque anni, ricordare cose che non potevano aver imparato. Ha così potuto affermare che i ricordi presunti di vite precedenti, riemergono
tra i due e i quattro anni e non dopo i dieci, se non in casi eccezionali. Prove più o
meno convincenti, sembrano essere i
casi in cui i soggetti parlano lingue straniere (riconducibili magari alla nazionalità
che possedevano nella vita precedente)
e i casi in cui possiedono segni sul corpo
che sarebbero stati impressi, appunto,
nella vita precedente: cicatrici, macchie
ed in casi eccezionali anche tatuaggi. Ci
sarebbero ancora ulteriori prove, come il
déjà vu. Caso famoso, studiato dal succitato professore, è quello di un bambino
turco, il quale all'età di due anni, diede
Rubrica a cura di Fabrizio Erario
prove di essere stato Naif Çiçek, morto
all'età di 54 anni (nel 1979) investito da un
camion. Il bambino in maniera fortuita incontrò la figlia di Çiçek, che rimase sbalordita dalle informazioni familiari, che il bambino provò di conoscere. Altro studioso,
che con la tecnica dell'ipnosi regressiva,
ha riportato i soggetti indietro fino a prima
della nascita, è lo psichiatra Denys Kelsey.
Secondo questo studioso, molte nevrosi
accusate dai soggetti in esame, sarebbero originate da
traumi subiti nelle vite precedenti. C'è chi ha giustamente
asserito che in molti casi siano state le famiglie dei bambini, ad inculcare nei loro figli
idee e ricordi di vite passate,
per un rendiconto economico
(questo in paesi come l'India),
ma ciò non spiegherebbe come i bambini
o anche i genitori, fossero a conoscenza di
informazioni inerenti a famiglie abitanti a
chilometri di distanza. Un altro punto a
sfavore della teoria della reincarnazione, è
il fatto che l'ipnosi regressiva per certi studiosi, non sia valida dal momento che la
mente umana ha l'enorme capacità di memorizzare inconsciamente, una grande
quantità di informazioni: ciò è chiamato
criptomnesia. Resta comunque un fitto
mistero attorno a questo fenomeno, soprattutto per le incertezze sulle testimonianze dei soggetti in esame. La scienza è
praticamente impotente dinanzi a queste
affermazioni, Chissà, magari ciò che siamo in questa vita ha qualche collegamento
con la precedente o magari non siamo noi
ad aver vissuto vite precedenti o a collegarci con ricordi altrui, ma è l'anima di chi
è andato via che trasmette alle nostre
menti i loro ricordi più forti. Un celebre
esempio di reincarnazione è quello del
portiere del Milan Nelson “occhi di cerbiatto” Dida che, nella sua vita passata
era uno spaventapasseri. Infatti in svariate occasioni, soprattutto nelle partite
che contano (vedi 6° minuto della partita Manchester-Milan del 24-04-2007),
riassume tali sembianze con conseguenze disastrose. Anche fra le mura Fraccarotte vi sono episodi di
reincarnazione; ad esempio il Toz in una delle sue
vite passate è stato S.
Francesco. Infatti l’altro
giorno, nel tardo pomeriggio, mi è capitato di
vederlo sul cornicione
della finestra della sua stanza che cercava di aiutare, con una fionda, un
povero uccellino che cinguettava allegramente; proprio come faceva Il famoso santo in una scena del film di
Zeffirelli. Anche se , a dire il vero, le
parole pronunciate dal Toz non erano
proprio come quelle del Film…che
strano!! Anche Calderaro e Trameri
affermano di ricordare episodi di vite
precedenti. Infatti, dopo essere stati a
contatto con Il Santo Padre in occasione della sua visita a Pavia, pensano di
essere la reincarnazione di
S.Giuseppe e Gesù Bambino. Mah,
qualcosa mi dice che si sbagliano…
ma ora che ci penso anche a me sembra di averli visti in tali vesti, ma non
ricordo in quale occasione….forse in
una delle mie vite passate??
GLOBE-TROTTING Rubrica a cura di Enzo De Barbieri
Due giorni di vacanza
Avevo deciso d`andare un paio di giorni in
Lituania per visitare Vilnius, la capitale.
Avevo girato tutta la mattina, avevo camminato per cinque ore salendo anche su
due colline ed alla fine mi ero fermato per
mangiare qualcosa.
Ero seduto su di un muretto davanti
all`albergo ed aspettavo i miei compagni di
viaggio quando passo un`auto, all`interno
un` inconfondibile famiglia di ebrei. Il padre con la folta barba, il capello nero in
testa, la madre forse rasata, come vuole
l`ortodossia piu` rigorosa, il foular in testa,
seduta accanto al marito, dietro tre figli
due maschi ed una bimba tutti inconfondibilmente ebrei, i maschi con il loro tipico copricapo ( kippah ) in testa e probabilmente le frange che forse facevano
capolino da sotto la giacca.
L`auto mi passo davanti, io li guardai
loro mi guardarono, proseguirono.
Dopo una cinquantina di metri l`auto si
fermo` ed in retromarcia ritorno` verso di
me, fermandosi alla mia altezza.
L`uomo abbasso` il vetro del finestrino
dell`auto
Io dissi ( in inglese ) “ non parlo lituano”
Lui rispose “ lei e` ebreo? “
“ No – risposi – sono genovese “
“ Dov`e` Genova - chiese – nel nord o
nel sud d`Italia “
“ Nel nord “ precisai
“ E cosa fa qui` a Vilnous “ incalzo`
“ Il turista “
“ Ed in Italia “
“ Nulla perche` non vivo in Italia “
“ E dove vive “
“ Attualmente a Varsavia, dove lavoro “
“ E che tipo di lavoro fa “
“ Telecomunicazione”
“ Bene! Buona giornata “ concluse
“ Buona giornata “ conclusi
E se ne ando` con tutta la famiglia
Ma! Che avra` voluto dire ?
Voci di Corridoio | XLII | 26 aprile 2007
13
Belle fighe
ALTER EGO
Ecco il nostro super meridionale,ITALO AURUCCI! in rete abbiamo scoperto che ha una figlia miss….chissà che non sia davvero suo
padre!
Ylenia Aurucci: «Sono degli
Alburni, di Corleto Monforte»
Miss Canada è cilentana e combatte in
costume da bagno per conquistare lo scettro
di miss Italia nel Mondo. Ylenia Aurucci,
21 anni, rappresenta il Canada nel
Concorso di Miss Italia nel Mondo (gara
dedicata alle figlie di emigrati del Bel
Paese) che si terrà a Salsomaggiore domani.
È figlia di un oriundo, Italo Aurucci,
originario di Corleto Monforte, in provincia
di Salerno. «Mia figlia, come me
è una meridionale nel sangue - dice Aurucci
- La ragazza a Salsomaggiore ha
sfidato 39 concorrenti.
FONTE: http://www.unicosettimanale.it/valca/2003/settembre/VC517.pdf
Da como con furore abbiamo in collegio un imprenditore napoletano di infissi…..wow
Legno Cad Sas Di Esposito Luca
Titolare dell'Azienda
Aggiorna la mia sezione
Via Naz. Delle Pulgie C.d 39
80013 Casalnuovo Di Napoli
NA
t: 0815227568
web: Non fornito
e-mail: Non fornito
macchè campione di beach volley, è un asso del baseball! Ecco a voi davide uberti…
MEDAGLIE DI BRONZO
UBERTI Davide
Baseball - Campione Italiano 1979
3968-1979
Rimini
fonte: http://www.delfo.forli-cesena.it/conifc/bronzo.htm
WE LOVE CHUCK NORRIS
Chuck Norris e' riuscito a camminare sul filo del rasoio.
Chuck Norris ha un cuore d'oro. Lo ha strappato a Re Mida.
Chuck Norris può fare una standing ovation da seduto.
Un giorno Chuck Norris ha erroneamente tentato di mungere un toro. Per non contraddirlo, il toro ha
eiaculato cinque litri di latte freschissimo.
Quando Chuck Norris parcheggia il pick up davanti a un'abitazione col passo carrabile, il carro attrezzi porta via la casa.
Andrea Violetto
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Numero 42 - Collegio Plinio Fraccaro