Editoriale
Wait! Aspetta! Un attimo, fai silenzio. Wait! è l'illuminazione
che ti coglie quando sta nascendo in te un'idea, un ispirazione. E' un miracolo che nasce in un istante in cui tutto
per un attimo si ferma.Wait! Come ha scritto Damien
Hirst, il grande artista inglese, è quel momento in cui di
fronte ad un'opera d'arte lo spettatore si ferma e dice
'Cazzo! Aspetta un attimo'. Arte come qualcosa che è in
grado di rovesciare il processo creativo e di bloccare lo
spettatore, folgorandolo e stupendolo. Wait! È infine un
invito sulle copertine della nostra rivista a fermarsi un
momento, per farsi raccogliere. MARCO BIANCHI
Wait !
Bimestrale illustrato a distribuzione gratuita
Direttore responsabile: Maurizio Scorbati
Direttore editoriale: Marco Bianchi, [email protected]
Caporedattore: Beppe Donati, [email protected]
Art Director: Iucu, [email protected]
Photo Editor: Pierpaolo Bironi, [email protected]
Music Editor: Francesco Negroni, [email protected]
Redazione: Annalisa Varesi, Claudia Bandelli, Mario Donati, Enrico
Mauro, Tommaso Bertè, Ilaria Biamonti
Collaboratori: Andrea Valla, Paola Caretti, Davide Passantino, Matteo
Garlaschi, Furio Piccinini, Roberto Mauro, Gianluca Trentani
La copertina di questo numero è stata realizzata da Marco Morosini
Aut. del Tribunale di Pavia n. 593 del 22/04/04
Editore: Korona S.r.l. - Pavia
Stampa: PI-ME Editrice Srl - Pavia
Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dei proprietari. La direzione non assume alcuna
responsabilità per: marchi, foto e slogan usati dagli inserzionisti, né
per cambiamenti di date, luoghi e orari degli eventi.
Wait ! è un marchio registrato.
PUBBLICITA’ E INFO: 0382.538814
Poesia d’avanguardia
GRUPPO H5N1
La setta dei poeti segreti ha
lanciato la sua pandemia
Report di Beppe Donati e Marco Bianchi
Una nuova razza di poeti si aggira per le nostre strade di notte. Escono
solo a tardissima ora. Muniti di colla e fogli su cui sono stampate poesie.
Alcune di autori famosi e altre di loro pugno. I muri di Milano e Pavia sono
ormai cosparsi. Passi, ti fermi e sei folgorato.
Ne abbiamo seguito i percorsi misteriosi, piccoli manifesti che da un muro
a un altro ci segnalano il loro passaggio segreto. Dolori e solitudini,
amore e sperimentazione.
È il gruppo h5n1 e lo trovi su Internet alla pagina http://gruppoh5n1.splider.com. H5n1, come l'influenza aviara, la famosa temuta pandemia.
Siamo stati rapiti da questa malattia. E ne siamo felici.
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Poesia d’avanguardia
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Schegge d’arte
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Tech & Design
Sony Ericsson Black Diamond. Un
nome che sa già di leggenda. Disegnato
dal designer industriale di Singapore
Jaren Goh, questo cellulare con fotocamra integrata rappresenta principalmente
un oggetto straordinario dal punto di vista
stilistico.
Se siete specializzati a perdere biro da ogni parte, ben
più spiacevole sarebbe per voi smarrire la vostra pendrive, con tutti i preziosi dati contenuti.
Imation prova a risolvere il problema creando questa memoria portatile da 256 MB di
capacità, la Flash Wristband, che si indossa come un braccialetto. Se il risultato estetico non è strabiliante, ai fini pratici l'idea sembra brillante e con possibili sviluppi. www.imation.com
Nostromo Speedpad 52 di Belkin rappresenta
una nuova futuribile tastiera, già sul mercato al
ragionevole prezzo di circa 40 euro. Innanzitutto
la comunicazione col computer avviene via radio,
quindi nessun cavo. Ma la cosa più interessante
è che essendo interamente programmabile,
potrete usarla per controllare tutte le vostre azioni
anche nei videogame, in una posizione estremamente comoda ed ergonomica. www.belkin.com
Un computer o una lampada? L'ardua
questione non è tanto importante. Questo
è solo l'esempio del design rigoroso, pulito, elegante e ricercato di cui è capace
V12 Design, lo studio di design italiano
che lavora su commissione per grandi
aziende. Cercheremo quanto prima di
parlarvi più approfonditamente di loro.
www.v12design.com
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Tech & Design
Seiko Spectrum. Un orologio basato su un particolare inchiostro chiamato 'inchiostro elettronico', e destinato ad avere numerose applicazioni
nel futuro, frutto della partnership tra
due big company come Seiko e
Epson. L'uscita è prevista in
Giappone, a gennaio del 2007. Se
l'oggettino vi gasa, iniziate a mettere
da parte una cifretta attorno ai 2.200
euro.
Quando due grandi mastri orologiai come Jean-François
Ruchonnet and Vianney Halter
mettono assieme tutto il loro talento ed energia può nascere
Cabestan, l'orologio che è destinato a scuotere l'intero mondo
dell'orologeria di lusso. Ispirato ai
vecchi calcolatori Curta, l'orologio
non presenta né display né lancette, e si ricarica mediante l'applicazione e la rotazione di una manovella sul lato. Il design, come si
può facilmente vedere è rivoluzionario e il meccanismo assolutamente spettacolare.
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Art_The Artist
BRANDINA THE ORIGINAL
Intervista a Marco Morosini di Marco Bianchi
Sono stato folgorato dalle borse di Marco
Morosini. Le Brandina. Prima ho scoperto le
borse, poi il nome di chi le aveva inventate.
E indagando mi sono sorpreso. Di fronte a
uno dei giovani (34 anni) personaggi più
eclettici e creativi che il panorama italiano ci
abbia regalato in questi anni. Per forza dovevamo intervistarlo. La cover a buon diritto è
tutta sua. Gli abbiamo dato carta bianca per
interpretarla a suo piacimento.
Ciao Marco, posso darti del tu?
Certo, come no!
Sai sono un po' in soggezione… ieri ti ho
cercato in studio ma eri fuori per un meeting a Maranello al team Ferrari… questa
mattina ti ho ricercato ed eri a fare lezione all'Università di Urbino…!
No, davvero, non c'è problema. In fondo ho solo 34 anni.
Raccontami allora di queste borse Brandina… come è nata e si è sviluppata l'idea?
Tutto è nato da un libro che mi è stato commissionato da ElectaMondadori: DividiRimini. Io sono nato a Pesaro ma sono romagnolo di adozione. L'idea era quella di fare un libro fotografico sulla figura del bagnino.
Un personaggio che a volte
è stato stereotipato un po' in
maniera ironica ma che qui
invece volevamo consacrare come una figura fondamentale e storica della
Romagna e dell’Italia stessa. Così mi sono girato tutto
il litorale romagnolo da
Cattolica
a
Milano
Marittima.
E da qui alla nascita
delle Brandina?
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Art_The Artist
Beh, una volta concluso il libro mi sono messo alla ricerca di un materiale
per ricoprire in maniera originale la copertina di cartone. L'idea è caduta
subito sul tessuto unico e particolare delle sdraio tipiche della riviera. Una
volta entrato nello stabilimento più importante specializzato nella produzione di questo tessuto ne è nata una folgorazione, per questo stupendo e
unico materiale. Così ho iniziato a tentare di lavorarlo e sono nate le prime
borse autoprodotte.
E questo quando avveniva?
Esattamente due anni fa. Ho presentato poi il progetto alla Nipi che lo ha subito sposato. Ho organizzato la produzione e la Nipi ha provveduto a curare la
distribuzione inserendo il prodotto nei 100 più bei negozi di moda d'Italia.
Quindi un prodotto 100% italiano?
Assolutamente sì. Dal concept, al design alla lavorazione, che tra l'altro è
particolarmente complessa perché stiamo parlando di un tessuto difficile
da lavorare, che tende a sfrangiarsi e necessita una speciale elettro-saldatura.
Ma in realtà tu non nasci come fashion designer?
Assolutamente no. Ho lavorato a livello di comunicazione per importanti
brand come Alberta Ferretti e Iceberg, ma a livello di produzione per me è
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Art_The Artist
la prima vera esperienza.
Quindi solo un'incursione
temporanea?
Stiamo lavorando per evolvere la linea Brandina anche a
livello di abbigliamento.
Come fate con quel tessuto
a creare vestiti?
Ma in realtà lo utilizzeremo
solo per dei dettagli.
L'idea sembra molto bella.
E questo Dog is a God?
È un progetto che mi ha portato a disegnare delle cucce per cani extralusso. Il cane è concepito come una divinità e la cuccia come un tempio per
questo essere superiore. È stato presentato al Salone Internazionale del
Mobile di Milano e ha avuto un grande successo e tantissime pubblicazioni.
Ma ci sono stati acquirenti?
No, non ne abbiamo venduta neanche una. In realtà è stato solo un forte
progetto-esperimento di comunicazione. Che ha colto nel segno.
Ma parlaci ancora di te. Ho letto che hai lavorato in Fabrica, con
Oliviero Toscani.
Sì, sono stato in Fabrica, il grande laboratorio creativo fondato da
Benetton, per 3 anni fino a quando c'era Oliviero Toscani. Poi quando se
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Art_The Artist
n'è andato me ne sono andato anche
io. Lavoravo nel dipartimento che si
occupava di grafica.
Quindi conosci bene Oliviero
Toscani?
Benissimo. Sono stato direttore artistico presso il suo studio e ho lavorato con lui come direttore artistico a
un progetto del giornale Liberation, il
libro '30 Ans de Liberation'.
Cosa ne pensi di lui?
A livello lavorativo è un grandissimo
professionista.
Solo a livello lavorativo?
Si, a livello di relazioni umane il giudizio è decisamente diverso.
So che lavori anche in Ferrari. Ma cosa fai? Disegni le vetture?
No!! Assolutamente. Quello è un lavoro per tecnici e lasciamolo fare a loro!
Mi occupo della comunicazione del gruppo Ferrari. Il responsabile mi ha
conosciuto quando ho fatto la mostra fotografica 'Uomini Uomini' e mi ha
chiamato.
Caspita…! E insegni
anche all'Università
di Urbino?
Sì, “Teoria e Tecniche
dell'Elaborazione dell'immagine”
Sono sempre più
stupito. Mi sorge
spontaneo chiederti
se la notte hai
tempo per dormire.
Sì, sì. Faccio davvero
sogni d'oro.
Tutto sommato ci
credo. Quest'estate
sulle spiagge mi
capiterà di pensarti… un giretto dalle
parti di Riccione me
lo faccio quasi sempre...
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Art
ARTSINERGY
Intervista di Marco Bianchi
Artsinergy è un progetto nato di recente ma che sembra avere davvero
una marcia in più nel panorama artistico italiano. Ci è piaciuto molto
l'idea. Pensata e voluta dai soci fondatori Nazzareno Trevisani, e
Pierluigi Polidori Artsinergy costituisce un sistema di gallerie d'arte
indipendenti ma connesse, in piena espansione, con il fine di valorizzare giovani artisti emergenti o d'avanguardia. Questi, affiancati ad
artisti di nota fama, sono il vero potenziale del progetto. In poche parole, affiancati da un staff professionale che ne promuove e supporta il
lancio, che effettua la rotazione delle opere nei vari spazi dando loro
grande visibilità territoriale, questi artisti promettono di 'decollare'
anche nelle quotazioni. Un meccanismo che è capace di rendere felice
la galleria, gli acquirenti e gli artisti stessi. L'idea trae ispirazione da un
modello di successo americano che sta anche alla basse di molte
grandi gallerie europee. Abbiamo intervistato Nazareno Trevisani,
direttore artistico del progetto Artsinergy.
Come e quando è nato il progetto Artsinergy?
Il progetto Artsinergy prevede l'apertura di una molteplicità di spazi espositivi
"Gallerie Artsinergy", dislocate sul territorio nazionale e unite tra loro da un
solido e prestigioso staff curatoriale .
La parola d'ordine è sinergia: il proposito è quello di stimolare e coinvolgere
nel progetto coloro che intendano entrare nel sistema dell'arte contemporanea mettendo a disposizione un organismo solido ed affidabile.
Quante gallerie avete aperto fino a d'ora e dove?
Attualmente fanno parte del nostro sistema 5 Gallerie: Galleria Gamma Pavia,
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Art
Artsinergy Bologna, Artsinergy
San Benedetto del Tronto ,
Galleria
Insieme
Ascoli
Piceno, Galleria 091 Palermo.
Entro l'anno entreranno a far
parte del sistema : New York,
Roma, Lugano.
Quante gallerie puntate ad
aprire?
L'obiettivo che ci siamo preposto è quello di raggiungere l'apertura di 20 spazi in tutto il
mondo.
Con quale criterio scegliete
i giovani artisti?
La scelta degli artisti dipende
dalla mia direzione artistica,
che non prescinde dalla fondamentale collaborazione di un
comitato scientifico, composto
da curatori e storici dell'arte. In
realtà non esiste un criterio
ben specifico di valutazione,
ma di certo una discriminante
è la qualità e la ricerca artistica.
Puntate solo sulla pittura o
anche ad altre forme d'arte
come scultura e fotografia?
La nostra " identità artistica"
non è ben delineata, nel senso
che non ci precludiamo affatto
nessuna forma artistica di
espressione, l'importante è la
qualità dei progetti.
Infatti della nostra scuderia Nella pagina a fianco: Un opera 3D di
fanno parte sia coloro che utiliz- Paolo Consorti.
zano tecniche definite classiche Sopra, dall’alto: un opera di Mario
(olio su tela ecc..,) che artisti Vespasiani e una di Daniel
Camaioni
che usano la pittura digitale.
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Art
Puntate principalmente su italiani o stranieri?
Attualmente fanno parte di AS sia artisti stranieri che italiani, l'apertura di
nuovi spazi all'estero è per noi strategica per incontrare nuovi talenti di tutto il
mondo, e per far conoscere al mondo i nostri artisti.
Chi sono i giovani più promettenti che contate tra le vostre fila? Come
riuscite a valorizzarli?
La valorizzazione di giovani artisti fa parte del dna di AS, lo facciamo costantemente finanziando progetti agli artisti che riteniamo più validi. Abbiamo
sponsorizzato la realizzazione di un corto di 13 min. in tecnologia 3D al maestro Paolo Consorti, che verrà presentato ai più importanti premi del settore e
nei più prestigiosi musei di arte contemporanea.
Altrettanto stiamo facendo con la giovane e promettente Veronica Montanino
a cui abbiamo dato la possibilità di realizzare un progetto site-specific
che consiste in un intervento all'interno di un chiostro rinascimentale di
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Art
Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno.
È vero che per la valutazione degli artisti usate un criterio numerico?
Il mercato dell'arte per convenzione si è dato dei parametri, per ogni artista
viene creato un indice che riassume alcuni fattori importanti del curriculum
artistico ( mostre, collezioni private e museali, gallerie con cui collabora
ecc..), tale indice viene poi moltiplicato per la somma tra la base e l'altezza,
determinando la quotazione finale.
Chi sono i vostri compratori-tipo? Collezionisti? Investitori?
Il ruolo del collezionista è centrale nel progetto Artsinergy in quanto, grazie
alla presenza del comitato scientifico, il cliente ha la possibilità di sviluppare
un vero e proprio programma collezionistico. Chi si rivolge ad Artsinergy trova
non soltanto il luogo deputato all'acquisto delle opere (la galleria), ma anche
un ambiente in cui approfondire le competenze e le conoscenze relative al
sistema dell'arte contemporanea.
In questa e nella pagina a fianco: due opere
di Veronica Montanino
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Rassegne d’arte
FULLCOMICS, PER FARE
IL PIENO DI FUMETTI
Rassegna nazionale del fumetto emergente e
indipendente, dal 4 al 14 maggio
Fullcomics: i fumetti arrivano a Pavia. La rassegna nazionale del fumetto emergente ed indipendente, alla sua seconda edizione nella città
sulle rive del Ticino, quest'anno promette grande
spettacolo. Dal 4 al 14 maggio itinerante per
tutta la città si potranno gustare dibattiti, incontri
con grandi maestri del genere e divertimenti, il
tutto per far conoscere un movimento che in
Italia ha fondato un sua scuola, e all'estero è
un'arte da decine di anni. Quando si parla di
fumetto si pensa subito alla scuola americana.
Personaggi storici come Superman, Batman, i
Fantastici 4, l'Uomo Ragno, fino ad arrivare agli
X-Men, a Spawn, il prodotto di Tod Mc Farlane,
uno degli antieroi più affascinanti del panorama
a stelle e strisce, non hanno bisogno di presentazioni. Le loro storie sono
ormai nell'immaginario degli appassionati, e negli occhi dei ragazzini. Il disegno a colori, pulito dettagliato, le storie ricche di ideali e di giustizia e anche
molto più complesse sviluppatesi negli anni rappresentano il modello di
fumetto per coloro che si avvicinano a questo tipo di arte. Il fumetto non è solo
questo, ai grandi maghi del disegno americani si sono affacciati poi i giapponesi, Masakatzu Katzura autore degli storici Video Girl AI e Dna2, Kentaro
Miura autore dello splatter Berserk, Rumiko Takashi grandissima creatrice di
Ranma fi, Lamù e quant'altri, Yukito Kishiro grandissimo creatore di Battle
Angel Alita della quale tra poco potremo seguirne le avventure sul grande
schermo grazie al regista James Cameron (autore di Titanic) rimasto affascinato da questo incantevole Cyborg alla ricerca della memoria perduta. La
scuola giapponese si differenzia di molto da quella americana, per gli argomenti trattati e per la qualità e lo stile del disegno. I giapponesi prediligono disegnare in bianco e nero, i loro personaggi sono spesso studenti del liceo, alle prese con problemi d'amore (Shjo manga, ovvero il
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fumetto orientato verso il pubblico femminile, ma poi letto anche dal
Rassegne d’arte
genere maschile) oppure su supereroi o robot
molto particolari. A queste grandi scuole si
affacciano poi altre belle realtà tra cui quella italiana. Nel nostro paese il fumetto per anni è
stato rappresentato da Tex di Gianluigi Bonelli e
Aurelio Galleppini, Jonathan Steele con l'attuale Federico Memola, Dylan Dog di Tiziano
Sclavi e molti altri. Anche gli albi della scuola italiana sono spesso in bianco e nero, lo stile si
avvicina a quello americano, con un pizzico di
originalità in più. Gli eroi o le storie riguardano
uomini alle prese con misteri e grandi avventure, miti che tutti però siamo arrivati a conoscere. Dopo questa premesse ecco che siamo arrivati al significato e all'importanza di Full
Comics, promuovere il fumetto emergente,
creare nuovi disegnatori, scoprire talenti, così
da far crescere un genere, una forma d'arte
riconosciuta come questa. Full Comics proporrà
incontri con grandi maestri nostrani, come
Federico Memola attuale Autore di Jonathan
Steele che esporrà in santa Maria in Gualtieri
dal 4 al 14 maggio. Oltre a Memola sarà presente anche un vero e proprio mago della matita italiana, Leone Cimpellin, tra le sue opere troviamo Diabolik, il Corriere dei Piccoli, Nembo
Kid e molti altri. Cimpellin, nato nel 1926 a
Milano, riceverà inolltre un meritatissimo premio
alla Carriera, da parte del comune di Pavia e di FullComics. Ma non saranno
solo gli autori a essere protagonisti, saranno anche le case editrici a dire la
loro. Una delle più importanti sarà presente anche a Pavia: la Star Comics. La
Star in Italia pubblica manga(alcuni hanno la peculiarità di essere letti partendo dal fondo leggendo da destra a sinistra, mantenendo rigorosamente lo stile
di lettura nipponico), fenomeno che sta letteralmente invadendo il mercato
della nostra penisola, ma pubblica anche albi nostrani come Lazarus Ledd,
Jonathan Steele e Luna. Pavia per dieci giorni sarà quindi la capitale del
fumetto nostrano, sarà luogo d'incontro di autori e giovani disegnatori, l'unico
scopo è quello di far conoscere ed avvicinare talenti e appassionati a
questo genere che è ormai diventato nell'immaginario di tutti una vera e
propria forma d’arte. Pierpaolo Bironi
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Design_Home
MOSLEY MEETS WILCOX
MEETS ROCK di Annalisa Varesi
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Mosley Meets Wilcox Meets
Rock, è un progetto innovativo
che nasce dalla collaborazione creativa fra il duo di designer Steve Mosley and
Dominic Wilcox con il leggendario fotografo Mick Rock,
l'uomo che come fotografo
ufficiale di Bowie negli anni '70
ha creato le immagini di Ziggy
Stardust e ha continuato a
definire l'estetica di un'era con
storiche
cover
come
"Transformer" di Lou Reed,
"Raw Power" di Iggy Pop e
con le immagini più famose di
Blondie, dei Sex Pistols, dei
Rolling Stones e dei Ramones.
Da questa collaborazione
sono nati una serie di oggetti e
installazioni ispirate alla musica come i "Rock Table" realizzati stampando le immagini più
famose di Mick su tavoli di
plexiglass, o la "Limited edition
Jewellery" creata utilizzando
dischi in vinile, e ancora piatti e
vasi su cui sono impresse le
immagini di icone del rock
come Mick Jagger e i Rolling
Stones e altri famosissimi personaggi,come, per esempio, in
una serie limitata in vendita
esclusivamente negli store
"Paul Smith", David Bowie.
La collezione è acquistabile on
line sul sito: www.mosleymeetswilcox.com
Design_Home
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Art_Music_Recensioni
RECENSIONI - new & cult
new
CIRCO FANTASMA "I Knew Jeffrey Lee" (LAIN)
Un disco insolito, per una band italiana. Al confine tra blues e alt-folk/rock,
i Circo Fantasma con l'aiuto del francese Amaury Cambuzat (leader degli
Ulan Bator) sfornano un eccellente tributo a Jeffrey Lee Pierce e in generale al blues stesso, come da dichiarazione nelle note nel libretto. Chitarre
è quello che troviamo nel menu, chitarre tirate e ruggenti in alcuni casi,
chitarre placide e notturne in altri. Apprezzabile la lista di ospiti, una parata di "stelle" del panorama alternative italiano, da Manuel Agnelli a Mauro
Ermanno Giovanardi, a Emidio Clementi, l'unico che nel contesto di un album interamente in
inglese si permette di recitare in italiano, peraltro con ottimi risultati. Tra i brani, spiccano le
movimentate "Looking for a place to fall" e "Bad America". Per chi come il sottoscritto non conosceva gli originali dei brani qui coverizzati, una piacevole sorpresa. Per chi ha confidenza con il
blues, un must. Un album di assoluta qualità. BEPPE DONATI
cult
OVERHEAD "Silent Witness" (Naive/Self)
Tra rock e jazz, un lampo di grande classe passato quasi inosservato, firmato dai francesi (ma inglesi di adozione) Overhead. Atmosfere sofisticate, intimistiche e quasi cinematografiche, prodotte da delicati accompagnamenti pianistici e chitarre calde e raffinate, solo talvolta più distorte e
intense.A sposarsi perfettamente con il tappeto musicale la voce limpida
e bellissima, in qualche modo ispirata allo stile di Jeff Buckley, di Nicolas
Leroux. Canzoni di bellezza pura, decisamente diverse dalla maggior
parte della produzione pop/rock degli ultimi anni. Dal jazz che erompe in rock in "Air" alle sonorità liquide di "The sky lit up" , passando per la struggente "Waterproof". Sono occhi chiusi e labbra che attendono. Pomeriggi di pioggia e un caffè caldo tra le mani. Passeggiate distratte,
senza meta. In sintesi un album da affiancare all'esordio dei Cousteau nella propria collezione,
per i momenti in cui serve fermare il tempo attorno a sè. BEPPE DONATI
THE MARS VOLTA "De-Loused in the comatorium" (Universal)
Mixando Pink Floyd, Led Zeppelin, il Santana più lisergico e i Red Hot
Chili Peppers (presenti in carne, ossa, chitarra e tromba - ovvero John
Frusciante e Flea) ecco qualcosa di davvero unico. Sembra strano?
Niente affatto. Una grossa dose di presunzione, creatività a palate, perizia
tecnica, voglia di stupire. Ingredienti infallibili per sfornare un album straordinario come questo, dato alla luce nel 2003 da Cedric Bixler e Omar
Rodriguez Lopez, reduci della band cult emo-core At The Drive-In.
"Spidocchiato nel comatorio" è un concept che affonda le sue atmosfere
nel prog-rock, tra cavalcate chitarristiche a tratti esplosive, batterismo dinamitardo, testi onirici
e oscuri, cesellati con sapienza. Inglese, spagnolo, miti classici e altro in un viaggio fantascientifico, ma in realtà clinico e forse spirituale, ispirato alla sofferta vita (e morte) di un amico, Julio
Venegas. Musica capace di fare epoca. Si possono solo amare od odiare, i Mars Volta, perché
non saranno mai mediocri. Come i film di Jodorowsky, di cui sarebbero la colonna sonora ideale. BEPPE DONATI
cult
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gli
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Art_Music_Recensioni
REV-NEWS IN PILLS
PRINCE "3121"
Torna dopo il bellissimo "Musicology" il
vero re del pop e non
fa altro che confermarsi con un nuovo agglomerato di suoni ed
emozioni. Voto: 10 F.N.
MOTORPSYCHO
"BlackHole/Black
Canvas"
Originali si nasce, mostri
sacri si diventa. Ora i
Motorpsycho si permettono pure di guardare al
passato, maestri!. Voto: 9
F.N.
YEAH YEAH YEAHS
"Show Your Bones"
Un album rock e vitale
per una band che farà
molto parlare di sé.
Piccoli talenti crescono,
nostro dovere ascoltarli.
Voto: 8 F.N.
EMBRACE
"This New Day"
BE YOUR OWN PET
"Be your Own Pet"
DAVIDE MAGGIONI
"Sottinteso"
Se vi sono piaciuti i
Keane, gli Embrace
potrebbero essere il
vostro nuovo amore.
Non male, davvero.
Voto: 7 F.N.
La cantante Jemina Pearl
riporta il rock n' roll alle
origini. Per amanti dell'immediatezza. Voto: 6
F.N.
Bravo Davide, figlio
illegittimo di Ron. 12
belle canzoni da canticchiare in un’estate
spensierata. Voto: 7,5
F.N.
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Art_Music_Recensioni
GOTAN PROJECT
"Lunatico"
Se il ballo ha un futuro non lo dovrà solo
alla dance ma anche
al folklore latino dei
Gotan Project. Pronti
a muovere il bacino?
Voto: 7,5 F.N.
THE ORGAN
“Grab that gun”
Le nipotine canadesi
di Morrissey e Robert
Smith. Malinconia in
rock per un disco
eccellente. Voto 8.
B.D.
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ELIA "Elia"
INFADELS "We are not
the infadels"
Per gli amanti della canzone d'autore italiana
questo è un album da
avere, per molti invece
c'è il rischio della noia
dietro l'angolo. Non per
tutti. Voto: 6 F.N.
Solo per il fatto di
essere inglesi e di non
suonare come band di
trent'anni fa hanno già
tutta la mia stima. Voto:
7,5 F.N.
PLACEBO "Meds"
Suonano la stessa canzone, è vero, ma Molko
quando canta così spazza via il resto. C’è anche
Michael Stipe dei R.E.M.,
peccato che quasi non si
senta. Voto: 7. B.D.
FIAMMA FIUMANA
"Onda"
Tradizione ed elettronica, groove che si
intrecciano a strumenti
antichi. Il folk in nuove
forme. Sorprendenti.
Voto 7. B.D.
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Music_Talenti Emergenti
RECENSIONI - TALENTI EMERGENTI
I PENNELLI DI VERMEER "Processo immaginario... ad un nevrotico
dissociato ma non del tutto" 2005 www.ipennellidivermeer.it
Ecco un gruppo dal nome creativo ed evocativo, che richiama significati
reconditi e ad alta istruzione: se gli U2 avessero scelto di chiamarsi The
Francis Bacon Wooden and Blacks' Frames secondo voi Bono sarebbe
diventato il sex symbol che è? Ma come cazzo li scegliete i nomi? Non
dico che dovete farvi distribuire dall'Errelunga, ma domineddio! Un minimo di marketing! Eppure, vi dico subito che questo mini disco è un gioiello, una perla che dovrete immediatamente richiedere dal sito di questi sciamannati (www.ipennellidivermeer.it): quattro pezzi, dai testi incredibili, un cantato teatrale che a tratti richiama il
più felice Branduardi, musica complessa e ricca di sfumature che attinge ad anni di rock progressive e moderno. Queen, Pink Floyd, PFM e mille altri, italiani e stranieri, omaggi che
diventano musica propria, miscelata al territorio di provenienza, rielaborata e sputata a nuova
vita. E se vi piace De André qui troverete qualcosa di suo. La mia opinione? Nove! Imperdibile!
ENRICO MAURO
FLORA "Flora" 2005 www.postflora.too.it
Preparate il grembiule a fiori, rifatevi la cotonatura ai capelli e sprimacciate i cuscini (con acari) del vostro bel sofà da borghesi soddisfatti: arriva
Flora con il tè e i biscotti!!! Non me ne vogliano i piacentini Flora, apprezzo la loro bella (detto senza ironia!) musica… musica ambientale? Forse,
di certo rilassante, ben costruita, di espressione: ampie pennellate disegnano paesaggi lacustri. Ma a me viene in mente la zia inglese che rientra dal Breganoshire, con un vestito a fiori e un cappello a larghe tese. E
avete presente quanto sono puntute le secche vecchie zie inglesi? Il genere è quello di un rock
virato di jazz e si apprezza, sì, sì! Si apprezza! La sensazione che proverete sarà quella di
ascoltare la colonna sonora delle vostre avventure. Ho letto che: "Paolo, è passato dalla chitarra al basso […] restando comunque la voce della band". Paolo, perché lo fai? Perché continui a cantare con quel tono atono e l'accento si marcato? Sette, da ascoltare. Con Cohen alla
voce… ENRICO MAURO
I MELT "L'intonarumori" 2006 www.meltrock.com
Tres, tres, tria, fuerunt ruina mea! I tre, su candide pagelle, sono dolorosi
ed efficaci promemoria, ma la sconfitta è il migliore viatico per il successo. I MELT, trio italiano ruvidamente arrangiato da Canali G. (e si sente),
sono qui. Che dire? La pressione si alza a intermittenza al due, sette,
nove segnati dal lettore. La voce è copia anastatica di quella di Alberto
Ferrari (via Giorgio?) e l'interesse aumenta in maniera proporzionale al
protagonismo delle linee di basso che intersecano in lungo e in largo il disco: comunicano gioia
e voglia di agitarsi. Niente male, ma tutto pare copia di qualcosa già esistente, i Verdena
appunto, mentre i MELT dovrebbero cercare una via propria che li conduca in un luogo di sicuro approdo e diversità. Intercedono per loro e il giudizio è revisionato: non si stanga per non
castrare, ma una cosa è certa, L'intonarumori deve essere un passaggio o scompariranno nel maelstrom degli ignoti. Non dovrebbero fare fatica, il materiale c'è. Sei politico. ENRICO MAURO
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Music_Talenti emergenti
GUIGNOL "Guignol" 2005 www.geocities.com/guignolband
Quattro scarafaggi rinchiusi in una cantina buia e umida, capelli a
caschetto su fronti larghe e alte, camice nere di seta e cotone, fumo e
sguardi truci... negozi di dischi usati, umidi e polverosi. Quattro musicisti
dannatamente seri alle prese con il lascito di Buscaglione, questo blues
tagliente elettrico, destrutturato e dissonante, è la (nuova) musica della
(nuova) mala? Tango elettrico sul meridiano italiano, i Guignol raccontano
un pezzo della nostra diroccata italietta come meglio possono e sanno.
Certo, non hanno la stessa dirompente sfrontatezza di Jon Spencer e della sua Blues
Explosion, la sua cattiveria, il suo coraggio a demolire, smembrare e fracassare la struttura
della classica composizione rock/blues, ma nonostante tutto questo, rappresentano un buon
viatico per un futuro più internazionale. Acc… mi rendo conto solo ora che questo è un leit
motiv che unisce diverse recensioni… arriverà mai il Messia tanto atteso? Speriamo siano i
Guignol! Ben audibili, sette più, più. ENRICO MAURO
GRUPPO ELETTROGENO "Varietà di ricette - per una sana alimentazione" 2005 www.gruppoelettrogeno.it
Sul barcone davanti alle Scimmie abbiamo assistito a uno spettacolo
musical-culi-mangia-to-na- rio. È il disco di una banda pentacolata altopop-rock-locata, il Gruppo Elettrogeno: bello il nome e lo spettacolo.
Sorpresa e piacevolezza di un'esperienza fuori dal comune grazie alle
capacità dei singoli e del gruppo di affrontare l'imprevisto. Tengono il palco
per le redini: l'idea? Cucinare performando, produrre suoni e sensazioni
astratte cercando di soddisfare bisogni primari. La musica? Tra gli ospiti ci sono Eugenio
Finardi ed Elio, mostrano con chiarezza quale sia la musica italiana avita. E poi Buscaglione
e Caputo, Conte, Bersani, Arbore, Dalla e Belli. Arigliano con Carosone. C'è la cover della floydiana di On The Run e qualche brandello di Regina: un azzardo, non c'è che dire. Il risultato?
Giudicate con la vostra testa, io ho la mia. Credo sia musica colta per tutti e se a metà strada
si ritroveranno, sarà con soddisfazione reciproca. Vivrete e vedrete. Almeno sette, audibili.
ENRICO MAURO
VINTAGE VIOLENCE "Psicodramma - nove giorni senza dormire"
2004 www.vintageviolence.it
Avete presente nel film Monster & Co. il protagonista in poliestere celeste? Le espressioni che gli si dipingono in volto quando cerca la piccola
cagatrice? Ecco quello che mi è capitato ascoltando il disco ben suonato
dei Vintage Violence. "Cazzo, i Verdena hanno fatto un nuovo disco?". Di
bravi sono bravi, nulla da eccepire: hanno grinta, suonano e cantano al
punto giusto, anche come capacità di songwriting suscitano una buona
opinione... però... però... però... L'ho già detto che sono uguali ai Verdena? Ok, guardiamo ai
lati positivi... un paio di pezzi si elevano sul resto, eurothrash riesce a far dimenticare le omonimie, discesa nel mestruo merita la segnalazione per il coraggio del titolo, sogno feriale ha un
giro ipnotico che convince. Ascolti ripetuti del disco mi hanno fatto maturare una sensazione:
dal vivo devono essere un bello spettacolo. Siamo sulla buona strada perchè c'è una
buona base sulla quale lavorare. Ora viene la parte più difficile. Sette, audibili con grazia. ENRICO MAURO
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Music_Talenti Emergenti
DEUXIEME SEXE "Gag me with a spork" 2005
www.myspace.com/deuxiemesexe
ETRA "Promo" 2005 www.etra.tk
NEWBORN "Promo 2005" www.newborn.it
Per la prima volta facciamo una foto di gruppo al posto della consueta
recensione singola. Il motivo? Con cinque, quattro, tre pezzi l'uno, questi
dischi sono troppo brevi per poter esprimere una valutazione completa. E
allora li presentiamo insieme.
Apprezzo molto le rrriot girl e tra le mie band preferite ci sono Bikini Kill,
L7, Breeders (ed Amps): le italiche Deuxiéme Sexe (è il nome di un saggio della de Beauvoir che tratta l'oppressione della donna) me le immaginavo in mise anni Sessanta, con capigliature foggiate e cotonate e minigonne optical. Invece sono ragazze furlane dai concerti incazzatissimi e
pestaccioni (dicono). E sul disco? Macinano e frullano riproponendo una
lezione musicale ben nota. Lo fanno bene, hanno dimostrato di esserci e
meritano più di una manciata di ascolti, ma poi… poi preferisco gli originali; brave, sette più, però rimaniamo in attesa di qualcosa di più proprio.
Avanti i secondi e i terzi: il promo degli Etra e quello dei Newborn appartengono al meglio che mi è stato dato di ascoltare negli ultimi tempi: cantato in italiano e inglese - i primi - con una sezione fiati dalla lancia in resta
noleggiata alla Breccia di Porta Pia, suonano musica energetica ska/punk
non compromessa. È tiritera istintuale che conquista facendo venir voglia
di saltellare e contorcersi, piccole melodie che entrano in testa, dando un
piccolo, ma persistente piacere; sette, bravi. I "neonato", invece, fanno musica più scura, come
una sapida Ale belga; hanno forti richiami di Tool, pur trovando una via originale grazie al
miscuglio con altri generi, mi piacciono e potrebbero avere una via all'esportazione; sette/8,
bravi. E per chiudere: Newborn mi dà l'idea di uno spaurito padre pellegrino appena sceso
dalla Mayflower ed Etra sembra il nome di un'azienda di sanitari. Ma cambiare nome no?
ENRICO MAURO
LA-BAS "Addio al pugilato" 2005 www.la-bas.it
Piccole note ordinate: i Là-Bas musicheggiano in maniera delicata, melodici alla rincorsa di un pop internazionale di successo. Cantano in italiano
senza amori-lasagna e lacrime di coccodrillo albino; atipici, pur se non
azzardati, REM e Belle & Sebastian sono la loro Stella Polare, da lì proviene questa musica colorata da un sentire personale e originale. Se vi
piace il genere soft, questi quattro tizi, tra l'altro capaci di scegliere un
nome bellissimo per l'album, sono il gruppo giusto da importare nella playlist del vostro nuovo iPod. Avranno successo? Lo meritano quanto (e forse
più) di altri, ma la risposta a questa domanda ci pone di fronte all'ignoto. Avranno gloria se la
Fortuna li aiuterà, se tra spintoni e occasioni, si verificherà la congiunzione astrale che scopre
fortunati i bravi. Cottura tenera e al sangue, audibili da sette più. Un'ultima cosa: Bisogna
avere carattere, mi pare proprio, proprio un omaggio ai Diaframma di fiumana memoria… l'importanza di essere seminale. ENRICO MAURO
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Cinema
LOSTAND FOUND SI GIRA A MANHATTAN
Film smarriti (al cinema) da ritrovare (in DVD)
di Tommaso Bertè ([email protected])
Il cinema ha sempre amato parlare di se stesso : da " Cantando sotto
la pioggia " a " 8 1/2", da " Effetto notte " al recente " Il Caimano " (la
cui visione consiglio caldamente a quanti l'avessero perso), lunga è la
lista dei film il cui soggetto è proprio la settima arte. E se "Si Gira a
Manhattan" rientra a pieno titolo in questa
vasta e ben frequentata categoria, bisogna
riconoscergli il merito di sfuggire brillantemente alla pesantezza e alla solennità filosofiche
del cinema che, guardandosi allo specchio,
non puo' fare a meno di compiacersi. Al contrario, il regista Tom DiCillo riesce a raccontare in modo arguto, autoironico e dissacrante
la giornata particolare sul set di un piccolo
film newyorchese a basso budget, dove la
pazienza del regista indipendente Nick Reve
(interpretato da un geniale Steve Buscemi)
viene messa a dura prova da una serie interminabile di intoppi e problemi di ogni
sorta. La sceneggiatura di DiCillo, una
vera perla di narrazione cinematografica, dove sogno e realtà sono abilmente miscelati, offre una galleria di personaggi e situazioni esilaranti (ma,
come sempre, in casi come questo, mi
trattengo dall'evocarli, sarebbe rovinare una bella sorpresa). Riderete, riderete, riderete.
Regia
Tom DiCillo
Cast
Steve Buscemi, Catherine Keener, Dermot Mulroney,
James LeGros
Titolo originale
Living in Oblivion
Paese e anno
Usa, 1994
Music_Talenti Emergenti
FIAMMA FIUMANA
Il groove della tradizione
Intervista di Beppe Donati
Una band che coniuga l'amore per la tradizione di una terra, l'Emilia, per il canto al
femminile e per strumenti antichi con l'elettronica moderna. Folk/fusion italiana, un
esperimento dai risultati assolutamente interessanti come testimonia il loro album
"Onda". Ecco cosa ci ha detto "Lady" Jessica Lombardi.
Nella vostra musica, a fianco delle basi elettroniche, utilizzate una strumentazione
come la piva (cornamusa emiliana) che recupera la tradizione. Nel coniugare musica
nuova e tradizionale, vi sentite i soli in Italia? Abbiamo notato che risultiamo un po' strani
in Italia e anche all'estero. Nel folk italiano molti concerti sono riproposizioni museali e noiose,
mentre invece noi usiamo elettronica, il basso elettrico… Per i gruppettini rock piccoli è più
semplice, sanno già come tirare fuori un buon prodotto utilizzando software come Pro tools,
nel folk purtroppo c'è questo puzzare di vecchio per cui non si sa fare un bel disco, un prodotto
radiofonico. Comunque non ci sentiamo isolati, c'è interesse. E nel settore in Italia mi piacciono i Nidi d'Arac (elettronica fusa con tarantelle). All'estero ci sono Transglobal, Gotan Project
e altri che lo fanno da anni.
Ho notato che sul booklet dell'album a fianco dei brani ci sono annotati i BPM. Perché?
Lo facciamo dal primo disco, per i dj. Quello era un disco prevalentemente dance, ma anche
qui il segnale vuole essere che questa è roba che si può suonare anche in discoteca.
A livello compositivo, vista la particolarità della piva e degli altri strumenti come vi
Abbiamo scoperto che gli strumenti come la cornamusa sono i migliori per la musica elettronica, perché non "muovono" troppo l'armonia. In effetti è nato come strumento da ballo, con
un bit fisso, tonalità fissa, senza dinamica... come la dance. Paradossalmente si sposano perfettamente! Si potrebbe dire che la dance è il folk di oggi, chiunque a casa con Reason può
farsi un loopettino.
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Music_Talenti Emergenti
THESTYLES
All in the name of rock ‘n roll
Intervista di Francesco Negroni
Angloamericani dal Lago di Como...non diresti mai
che sono italiani ma dici subito che sono fantastici.
Dal vivo incredibilmente d'impatto, incredibilmente
simpatici giù dal palco. MTV Brand New li ha osannati...inevitabile! Godetevi questa chicca in anteprima....
Negli ultimi mesi avete vissuto una bella ascesa...parlatene a ruota libera.
Siamo solo all’inizio, però non nascondo che spesso ho
faticato a capire e metabolizzare le possibilità e le occasioni che ci si sono parate davanti. Credo che ci sia
ancora tanto spazio libero nella musica, e
nella sua industria: la capacità di individuarlo e soddisfarne la relativa richiesta è il modo migliore per far piovere
dal cielo concerti in giro per l’Europa, partecipazioni interessanti a colonne sonore e, speriamo, contratti... perquanto riguarda il mio gruppo.
3 cose che faresti per i TheStyles...?
bere meno, far bere meno i miei due complici, pagare la
gente per fare stunts al posto nostro
3 dischi che porteresti con te sempre?
non è che ascolti molta musica in verità... giusto i classici di base...the beatles - abbey road,
the hives - veni vidi vicious, foo fighters - the colour
and the shape
3 dischi che ti sei pentito di aver comprato spesso mi pento addirittura di aver scaricato dei dischi...
comprato poi...sicuramente qualche raccolta dei
Green Day. Quando è troppo è troppo.
E l’ultimo disco?
doppio dei foo fighters. Anche uno split di Useless
ID e Ataris. Che puttanata. Chissà che cazzo avevo
in mente...
La canzone che vorresti aver scritto tu?
I am the walrus dei Beatles, scritta da John. L’invidia
tra musicisti, se genuina, è il sentimento più profondo di rispetto che si possa esprimere.
Esprimi in una frase lo stile Style...
melodie e suoni freschi, attitudine punkrock,
autodistruzione, degenero da palco, grande
attenzione a stupire..
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Libri_Recensioni_Novità
LIBRI - new & cult
"Broken Barbie" - Alessandra Amitrano (Fazi)
Duro, durissimo, un pugno nello stomaco che ti lascia senza fiato.
Questo è Broken Barbie, il romanzo d'esordio di Alessandra Amitrano.
Stella è una ragazza difficile, vive una vita spericolata, fatta di storie finite male, aborti, droga, anoressia, bulimia e viaggi tra Napoli, Spagna e
Roma. Stella è la Broken Barbie protagonista di questo romanzo che
lascia il segno già dopo le prime righe. Una scrittura semplice e diretta
porta il lettore a divorare le pagine a cercare di capire chi è stella e cos'è
new
questa fame che la lacera dentro senza scampo. Sensibile oltre il normale e fragile come un bicchiere di cristallo, la protagonista intraprenderà
un viaggio tra le pagine di questo libro alla ricerca di qualcosa che le manca, ma che non
riesce a trovare. Un saggio sulla distruttività dei legami familiari, un messaggio disincantato sul male della famiglia. Alessandra Amitrano si propone alla critica con questo romanzo
forte e di rottura che ha già venduto migliaia di copie e continua a far parlare di sé. PIERPAOLO BIRONI
"Ballate di male e miele" - Simona Orlando (Arcana Libri)
L'interesse per un'opera biografica su una band musicale, o pseudo tale
come in questo caso, è spesso limitata alla cerchia dei fan della band
stessa (i fan-atici in senso stretto, i feticisti, quelli che vogliono sapere se
al tal concerto la ragazza del cantante..). Fortunatamente l’autrice ha
voluto fare tutt'altro e in una lunga chiacchierata con Manuel Agnelli e
Giorgio Prette ha esplorato gli aspetti musicali della storia degli
Afterhours, i come e i perché di certe scelte, i contesti in cui si sono
new
mossi ai loro esordi gli odierni alfieri dell'alternative rock italiano. Perciò
niente spazio al gossip, alle curiosità più frivole. Il risultato è un'opera di
assoluto interesse per chiunque segua una certa scena musicale ormai affermata e titolata, come dimostra anche un altro recente libro dedicato ai Marlene Kuntz. Il rock in Italia ha
una sua storia e qualcuno finalmente la racconta. BEPPE DONATI
" Dies Irae" - Giuseppe Genna (Rizzoli 24sette)
Chi ha letto i thriller di Genna potrebbe trovarsi spiazzato. Già con
"L'anno luce", recente romanzo non-romanzo di eccellente livello, l'autore dimostrava di volersi staccare dalla letteratura di genere, e con quest'opera imponente mantiene la sua penna nel territorio della letteratura
più impegnata. Partendo dalla tragedia di Alfredo Rampi, il bimbo caduto in un pozzo nel 1981 che rappresentò un evento mediatico capace di
segnare una generazione, Genna segue le vicende di quattro personaggi, tra cui egli stesso, lungo gli anni '80 e '90. Come in Underworld di De
new
Lillo, citato nella presentazione, il piano focale è spesso sulla storia in
senso ampio, quella del nostro paese, e non mancano personaggi dell'immaginario di riferimento, da Moana Pozzi a Sergio Baracco, passando per escursioni nel
fantastico/fantascienza. A fianco di questo il piano personale, intimo e psicologico,
che prende il sopravvento nel corso delle pagine e scatena appieno una scrittura di
altissimo livello. BEPPE DONATI
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Libri_Recensioni_Cult
"L'uomo dal braccio d'oro" - Nelson Algren (Net)
Chicago, anni '40. Frankie Majcinek, detto Frankie Machine, è un immigrato di origine polacca che si muove tra i bassifondi di una città ormai
traboccante di disperati e di delinquenti. Il suo sogno è quello di diventare un grande batterista, ma nella realtà Frankie è "l'uomo dal braccio
d'oro", l'abilissimo croupier del Tug & Maul Bar. Vittima di una devastante dipendenza dalla morfina, Frankie è sposato con la giovane Sophie,
costretta su una sedia a rotelle. Questo è tutto ciò che ha, senza alcuna
cult
possibilità di riscatto. Pubblicato nel 1949, "L'uomo dal braccio d'oro" è
senza dubbio l'opera più celebre di Nelson Algren, tanto da valere all'autore il prestigioso National Book Award. Dal romanzo, inoltre, il grande regista Otto
Preminger ha tratto l'omonimo film di culto in cui il ruolo di Frankie è affidato ad un personaggio altrettanto leggendario come Frank Sinatra. MATTEO GARLASCHI
"The Dirt" - Motley Crue with Neil Strauss (Nuoviritmi)
Come può un libro diventare nel giro di pochi anno un autentico oggetto
di culto? Semplice… leggetevi questa strepitosa autobiografia della band
più pericolosa e trasgressiva della storia del rock e avrete una risposta.
Una serie di racconti di vita vissuta, di sesso, droga e tanto rock n' roll
che vi toglierà il fiato: quattrocento pagine che leggerete in due giorni
tanto non riuscirete a staccarvi da questo libro. Un "must" per i vecchi
fans, un volume vivamente consigliato per tutti. Dai racconti psicopatici di
Nikki Sixx, fino alle donne hollywoodiane di Tommy Lee e Vince Neil,
cult
passando attraverso gli umori di Mick. Oltre a loro, oltre ai quattro veri
Motley Crue, i racconti di chi ha condiviso con loro ogni tipo di esperienza lavorativa e non.
Non mancano anche le pagine tristi, parchè anche la vita di una rockstar sa essere triste e
dolorosa: un libro vero da parte di chi ha vissuto la babilonia del rock. Esaurito nelle librerie, il volume è ancora disponibile in rete. FRANCESCO NEGRONI
"Fahrenheit 451" - Ray Bradbury (Mondadori)
La "conoscenza": al tempo stesso l'elemento più prezioso dell'uomo, e la
sua rovina. Perché è dalla conoscenza che viene la lite, il dibattito, la
necessità e la difficoltà di fare delle scelte. La società utopica di
Bradbury, ha deciso di eliminare ogni difficoltà eliminando la conoscenza
stessa tramite la distruzione di tutti i libri affidata alla "fiamma purificatrice" dei Militi del fuoco ( Fahrenheit 451 è appunto la temperatura a cui
brucia la carta). Guy Montag è un pompiere. Vive, come tutti gli altri, in
un'apatia generale, che lo porta ad una vita tranquilla ma vuota. Questo
cult
grigiore, e l'incontro con una ragazza rimasta incontaminata dalle grinfie
di questa utopia, porta il protagonista a una disperata lotta contro il sistema. In realtà, il libro
racconta solo l'inizio di questa lotta. Racconta il ribellarsi dell'uomo all'ordine "non farti
domande" e si erge come un avvertimento, un monito a non dimenticare mai la conoscenza, perché nell'ignoranza non può esserci libertà. ANNALISA VARESI
41
Talenti Emergenti
THE ART OF COCKTAIL
Il cocktail come forma d'arte? Abbiamo intevistato Davide
Passantino, 28 anni, uno dei più giovani e promettenti barman emergenti. Davide, pavese doc, ha inventato alcuni cocktail come
l'American Grape un cocktail ora molto conosciuto e richiesto in
molti bar del nord Italia. Ha partecipato a numerose trasmissioni
televisive (Soda Plus di Allmusic) e collaborato a numerosi servizi di
riviste nazionali e internazionali.
Davide, come sei arrivato a intraprendere questo lavoro e ad interpretarlo in maniera nuova?
Ho fatto molti piccoli mestieri. Da cameriere sono diventato aiuto barman. Poi
di questo mestiere ne ho fatto una filosofia di vita, fino ad identificare la
figura del barman come architetto della propria vita lavorativa senza mai
soffermarsi al drink fine a sè stesso... insomma siamo davanti all'evolu44
Talenti Emergenti
zione della specie, davanti a colui che come pochi nel settore, sente di dover
creare il proprio locale con le sue stesse mani plasmando tutto di conseguenza...
Sappiamo che i tuoi locali sono sempre ambientati in location spettacolari ed originali.
La passione per il design ed un senso del gusto che mi riconosco hanno portato i miei locali ed essere individuati da reti nazionali come location per alcuni programmi televisivi come Soda Plus di Allmusic
Allora Davide possiamo definire un drink come forma d'arte?
Tutto secondo me può elevarsi ad arte, ogni idea ha il proprio punto di fuga e
come in ogni quadro che si rispetti sarà fondamentale la scelta dei colori...
Si può quindi pensare a un drink innovativo?
Il mondo del bere miscelato è in continua evoluzione e così anche i nostri
palati e i nostri gusti sono costretti a cambiare di giorno in giorno...piuttosto
sono affascinato dalle gestualità di chi beve un drink, da come si atteggia
tenendo tra le dita un'elegantissima coppa martini... è qui che ho deciso di
intervenire... In altre parole quello che voglio perseguire è dare una nuova
identità a ciò che comunemente viene
chiamato "bicchiere"...
Beh il tuo nuovo cocktail Zero ne è
la dimostrazione, no?
Zero rappresenta esteticamente un
ottimo drink, vuole essere la dimostrazione di come si possa bere dando
piacere non solo al palato ma anche
agli occhi...Il contenuto e il contenitore
che si sposano in maniera inscindibile.
Per finire quale vuol essere il tuo
messaggio...
Vorrei poter dire a tutti coloro che
come me hanno scelto di voler vivere
la notte in compagnia di un drink di
non limitarsi mai, cercare di capire che
il mondo del "bere bene" non è fatto
solo di corsi ma bensì di emozioni,
vorreipoter trasmettere la mia ossessione per la cura del dettaglio e l'attenzione per i particolari perché così
nascono i riti ed è così che vivono i
miti...
45
Art_Moda
FASHION
CORNER
WOMAN
Pharmacy
Industry. T-shirt
Ciabattine
rivestite in
denim di
Adidas Originals,
collezione Missy Elliott
Costume bianco
Dernier Cri
Tarina
Tarantino,
Love-Hate, i
gioielli della
nuova collezione
Stupenda la felpina di DI-EIGHT.
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Accessorize. Cappello a tesa larga dalla fantasia
multicolore, 27,90 €. Infradito in cuoio con fascietta
in tessuto, 27,90 €.
Art_Moda
FASHION
CORNER
MAN
Cappellino
by DSL55
Madson Discount. Le t-shirt
che compri nel cartone del latte!
T-shirt IUCU 979
Sopra, t-shirt di John Deere,
lo storico marchio americano
che è sbarcato in Italia anche
nell’abbigliamento. Superdry
t-shirt used style.
A sinistra,
polo by Henleys. Il
nuovo cult brand made
in England.
49
Art_Moda
SNEAKER’S
CORNER
Vans. Slip-on Skull Star
Onitsuka Tiger. Mexico Baja
50
Puma Pelè
Feit. Le nuove sneakers
che arrivano dall’Australia.
Alla prima stagione in
Italia
Art_Moda
Sneakers high e low di
Paul Smith. Stupende.
Puma Rudolf Dassler by
Alexander Von Slobbe.
Modello sprint logo. Il top
di gamma, pelle che le fa
sembrare delle Church’s
sportive. Da un lato il puma
è nero, dall’altro screziato
di bianco. Per pochi.
Double Identity
Cheap Monday
rivisita le All
Star. A 26 euro.
Umbro by
Kim Jones
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Moda_New brand in Italy
SWEAR. Sneakers or not?
Presentare questo brand come nuovo in
Italia è del tutto sbagliato. Negozi d'avanguardia e ricerca come Purple a Milano trattano queste scarpe da diversi anni. Solo che
per le Swear è giunto il momento del grande
lancio e si sta registrando un fermento che
sembra far preludere alla grande moda. Non
solo in Italia, ma anche all'estero le Swear
stanno pian piano diventando un mito, un'icona. Amatissime dalle rock band inglesi, come i Franz Ferdinand, seguiti da
tutto il sottobosco indie, che è poi quello che fa partire la tendenza, queste
scarpe profumano già di leggenda. A partire dalla suola, sotto cui è incisa l'immagine di Jeams Dean con la scritta 'Rebel Without a Cause'. Scarpa a
punta, traforata, dall'aria elegante, ma con la suola in gomma e con lo spirito
alternativo. Il motivo del successo probabilmente è anche un altro. Molta
gente è stufa delle solite sneakers ma non amando andare in giro con mocassini da cerimonia, ha trovato nelle Swear un’ alternativa assolutamente perfetta e glamour. E sì che la storia delle Swear è strana. Partita nel 1994 con
il brand Swear Alternative l'azienda s'era specializzata nel creare scarpe alternatiave da raver, con grande successo anche in Germania. Congelato il progetto per due anni questo è ripartito, ma con una seconda linea che ha affiancato l'originale e del tutto diversa: le Swear diciamo 'eleganti'. Aperto un negozio in Carnaby Street ora la storia per un grande successo sembra già scritta.MARCO BIANCHI
A sinistra le Swear Dean 2, a
destra le Dean 49. In basso a
destra le Swear
Alternative.
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C O N C E RT I I M P E R D I B I L I
FESTIVAL ESTIVI (O QUASI)
ROCKISLAND FESTIVAL 31 maggio/4 giugno - Bottanuco BG (C|O|D, Baustelle,
Settlefish & more) www.rockislandfestival.com
MIAMI FESTIVAL 9/10 giugno - Milano (Baustelle, Giardini di Mirò, Yuppie Flu,
Diaframma & more) www.rockit.it/miami
HEINEKEN JAMMIN' FESTIVAL 16/17 giugno - Imola BO (Depeche Mode,
Morrissey, Kill The Young, Metallica, The Darkness, Lacuna Coil & more)
www.heineken.it/hjf
TRAFFIC FESTIVAL 12/15 luglio - Torino (Franz Ferdinand, Manu Chao, The
Strokes, Richard Hawley & more) www.trafficfestival.com
BOLOGNA
BABYSHAMBLES 26/05/06 Estragon
YO LA TENGO 30/05/06 Estragon
TOOL 22/06/06 PalaMalaguti
MILANO
BRUCE SPRINGSTEEN 12/05/06 DatchForum (Assago MI)
ARCTIC MONKEYS 13/05/06 Rolling Stone
YEAH YEAH YEAHS 31/05/06 Rolling Stone
TOOL 19/05/06 DatchForum (Assago MI)
ROLLING STONES 22/05/06 Stadio Meazza
PADOVA
TYING TIFFANY 26/05/06 Bahia Club
PARMA
AMARI 13/05/06 Circolo Arci Onirica
PAVIA
SUPER ELASTIC BUBBLE PLASTIC 12/05/06 OrtoSonico (Giussago PV)
SUD SOUND SYSTEM 19/05/06 Thunder Road (Codevilla PV)
LIQUIDO 28/05/06 Festa della Birra (Cava Manara PV)
PIACENZA
GIULIANO PALMA AND THE BLUEBEATERS 25/05/06 Festa della Birra
(Travo PC)
ROMA
JENNIFER GENTLE 20/05/06 Circolo degli Artisti
YO LA TENGO 29/05/06 Circolo degli Artisti
ROGER WATERS 16/06/06 Stadio Olimpico
PLACEBO 28/06/06 Fiesta - Ippodromo delle Capannelle
TORINO
FIAMMA FIUMANA 13/05/06 Hiroshima Mon Amour
MONDO MARCIO 21/05/06 Traffic/Via Fiesole
MOSTRE IMPERDIBILI
LUGANO
CHRISTO E JEANNE-CLAUDE: 1958-2003
12 marzo 2005 - 18 giugno 2006
Museo d'Arte Moderna
Riva Caccia 5 6900
FERRARA
DE PISIS A FERRARA
12 marzo - 4 giugno 2006
Palazzo dei Diamanti
COMO
RENÉ MAGRITTE
25 marzo - 16 luglio 2006
Villa Olmo
FIRENZE
L'UOMO DEL RINASCIMENTO
LEON BATTISTA ALBERTI E LE ARTI A FIRENZE TRA RAGIONE E
BELLEZZA
11 marzo - 23 luglio 2006
Palazzo Strozzi
RAVENNA
TURNER - MONET - POLLOCK
DAL ROMANTICISMO ALL'INFORMALE, OMAGGIO A FRANCESCO
ARCANGELI
19 marzo - 23 luglio 2006
Museo d'Arte della Città di Ravenna
Via di Roma, 13
MILANO
"LIFE I GRANDI FOTOGRAFI"
Dal 20 aprile al 3 settembre
piazza Tito Lucrezio Caro 1
GUIDO CREPAX. IL SOGNO DEGLI ANNI 60.
Dal 14 aprile al 2 luglio 2006
Spazio Mazzotta, Foro Buonaparte 60
ROMA
ANTONELLO DA MESSINA
Dal 28 marzo al 25 giugno 2006
Scuderie del Quirinale
WAIT!
Wait! è l’evoluzione di quello che è stato BellaLì magazine.
Nato a Pavia esattamente due anni fa, presto diventa un progetto indipendente. Il successo è notevole. Il concept entusiasma e l'idea grafica è accattivante: il famoso barattolo
della Campbell's già utilizzato da Andy Warhol, viene utilizzato come schema fisso e reinterpretato di numero in numero. Il distributore-dispenser è un barattolo vero e proprio che
riproduce la stessa grafica della copertina. La distribuzione
si allarga e coinvolge anche le province di Piacenza e Lodi.
In simbiosi con il giornale nasce e si sviluppa il sito internet
correlato,
dall'indirizzo
assolutamente
originale:
www.bella.li
Wait! diventa oggi un free press a distribuzione nazionale.
Wait! vuole diventare la piccola guida italiana, il vademecum
essenziale delle realtà creative emergenti nazionali (ma
senza evitare di segnalare importanti realtà straniere) nel
mondo della moda, del design, della musica, della pittura,
della fotografia.
Lo trovi nei più prestigiosi negozi di abbigliamento di tendenza e ricerca, negozi di dischi, gallerie d’arte, università e
locali più in voga. In centinaia di location, all’interno del suo
barattolo-dispenser.
Wait! lo trovi anche nel circuito di gallerie d’arte ARTSINERGY.
E nei più prestigiosi showroom di moda.
Concessionaria GRIGNANI SRL
PAVIA - Viale Montegrappa 4/C Tel. 0382 461111 - Fax 0382 461702
VIGEVANO - Viale Commercio 116 - tel 0381/40900
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