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Impresa Artigiana & P.M.I.
Periodico della CNA · Anno XII · 1° Suppl. Numero 7/2015
CNA ASSOCIAZIONE PROVINCIALE GROSSETO
LE IMPRESE
“TARTASSATE”
DAL FISCO
Poste Italiane spa sped. abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, DCB Po
Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa
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SOMMARIO
ANATOCISMO “DI STATO”: UN’INGIUSTIZIA CHE COLPIRA’ FAMIGLIE E IMPRESE
L’ULTIMO “REGALO” DEL GOVERNO: RIDOTTE DI UN TERZO
LE DEDUZIONI FORFETTARIE PER L’AUTOTRASPORTO
La novità in una nota dell’Agenzia delle Entrate del 2 luglio Impresa Artigiana & P.M.I.
periodico della CNA - Anno XII
1° Suppl. Numero 7/2015
Aut. Trib. di Prato
n°6 del 25/06/04
Red. e Amm.
Media Srl
Via Lombarda, 72 - Comeana (PO)
Tel. 055 8716801
Direttore responsabile
B. Lisei
Hanno collaborato
a questo numero
Renzo Alessandri
Deborah Santini
Maurizio Pellegrini
Cristiana Sgherri
Elena Dolci
Davide Pecci
Roberto Matozzi
Fotocomposizione
CTP 2000 - Grosseto
Copertina
Allarme tasse
FINITO DI STAMPARE AGOSTO 2015
TRACCIABILITA’ DEI RIFIUTI: E’ ANCORA SISTRI?
Secondo Rete imprese Grosseto il nuovo bando rischia di riproporre
la soluzione precedente
ARTIGIANCREDITO TOSCANO: MAURO SELLARI
E’ IL NUOVO PRESIDENTE DELLA FILIALE DI GROSSETO
Nominati tutti i componenti del nuovo Comitato
LA CNA CONDIVIDE IL BILANCIO DI PREVISIONE DEL COMUNE DI ORBETELLO
Secondo l’Associazione l’Amministrazione sta lavorando nella direzione giusta
CNA E COMUNE DI FOLLONICA INSIEME A SOSTEGNO DELL’EDILIZIA
A settembre un incontro, aperto ai soggetti economici, sociali e politici,
nella Sala consiliare follonichese
OLTRE 100 I PARTECIPANTI ALLA CENA A FAVORE DELL’AMMEC
(Associazione Malattie Metaboliche Congenite)
Tutti i piatti proposti sono stati preparati e serviti da dirigenti e dipendenti CNA
FIADA: TUTTE LE NOVITA’
Riduzione del prelievo come misura di contenimento dei costi aziendali
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GROSSETO PARTECIPA, IL BILANCIO SI APRE ALLE PROPOSTE DEI CITTADINI
Il Comune di Grosseto ha stanziato 400mila euro per finanziare le idee e le proposte,
frutto del percorso partecipativo che si protrarrà fino a ottobre
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GROSSETO, DOPO FIRENZE, E’ ANCORA LA CITTA’
PIU’ TASSATA DELLA TOSCANA
Un dato, quello di Grosseto, che si presenta così nonostante la riduzione
del suo TTR: passato dal 68,10 al 64,41. Per pagare le tasse si lavorerà fino al 21 agosto
pag 14
CONDIZIONATORI: LA “TASSA SULL’ARIA FRESCA”
NON RIGUARDA I PICCOLI CONSUMATORI
La CNA Installazione e Impianti fornisce chiarimenti
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NEXT LEVEL 2015: TUTTI I NUMERI E I PUNTI DI FORZA
DEL PROGETTO DI ORIENTAMENTO ALL’IMPRESA
Attività e corsi rivolti agli studenti.
Altissima la percentuale delle ragazze partecipanti
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REVISIONE OBBLIGATORIA
PER LE MACCHINE AGRICOLE E qUELLE OPERATRICI
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PROGETTO “TANTI GEPPETTI, TANTI PINOCCHI”: LA SCUOLA PRIMARIA
DI ISTIA D’OMBRONE VINCE ANCORA UNA VOLTA IL PRIMO PREMIO
La classe terza in visita al Parco di Pinocchio, a Collodi
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NUOVO PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI GROSSETO
Due le candidature “espressione” di Rete Imprese
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BANDO ISI INAIL: IL CLICK DAY FA DISCUTERE ANCORA
La CNA aveva già denunciato problemi incontrati dalle imprese
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NOVITA’ IN MATERIA DI RIFIUTI:
MODIFICHE NELLA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI
Tutte le spiegazioni nell’assemblea organizzata nella sede della CNA dell’Amiata
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EDITORIALE
ANATOCISMO “DI STATO”:
UN’INGIUSTIZIA CHE COLPIRA’
FAMIGLIE E IMPRESE
La decisione del Governo di reintrodurre,
dopo quattro anni, il pagamento degli interessi di mora anche sulle sanzioni e
sugli interessi relativi ai debiti con il fisco
è fonte di grande preoccupazione. L’erario, infatti, se tale scelta venisse confermata, potrebbe incassare dall’insieme
dei contribuenti coinvolti (famiglie e imprese) 1,2 miliardi di euro. La norma in
questione è contenuta nello schema di
Decreto legislativo sulla riscossione delle
imposte approvato il 26 giugno dal Consiglio dei ministri (si tratta dell’atto del
Governo numero 185, sottoposto a parere
parlamentare e intitolato “schema di decreto legislativo recante misure per la
semplificazione e razionalizzazione delle
norme in materia di riscossione”). Un’ingiustizia che accomuna famiglie e imprese. Con le imprese più piccole e le
famiglie meno abbienti, le quali, complice
una crisi economica ben lontana dall’essere riassorbita, si configurano come i
soggetti più esposti. Come abbiamo già
fatto nel 2011, ci batteremo contro questa
discutibilissima decisione. Tale norma,
infatti, a giudizio di CNA, deve essere assolutamente cancellata. A nessuno,
nemmeno al fisco, può essere consentito
di chiedere gli interessi sugli interessi.
Siamo ancora una volta in presenza di
una norma incomprensibile e contraddittoria visto che lo stesso ordinamento
sanzionatorio chiarisce, in modo inequivocabile, che le sanzioni non possono
produrre interessi (articolo 2, comma 3
del decreto legislativo 472 del 1997). La
conferma di tale ulteriore balzello, quindi,
oltre a dimostrare che i Governi passano,
ma che, di fronte alla necessità di fare
cassa, gli atteggiamenti restano gli
stessi, calpesterebbe ogni residua forma
di “civiltà” nel rapporto tra lo Stato e i
contribuenti. E' chiaro a tutti che chi non
è in regola con il fisco deve pagare. Ma
pagare non vuol dire essere “bruciati” nel
rogo degli interessi impazziti. Quella intrapresa, quindi, è una strada estremamente pericolosa: può far raddoppiare il
tasso di incremento del debito fiscale totale, rendendolo, in molti casi, assoluta-
mente insostenibile. Si rischia, in sostanza, di provocare un doppio danno:
all’erario, che potrebbe non incassare
proprio nulla e ai contribuenti, che si vedrebbero sbarrata la strada del ritorno
alla normalità. Tutto questo senza contare il rischio degli ulteriori conflitti tra
contribuenti ed Equitalia. Secondo le
stime della CNA, infatti, tenendo conto
delle somme iscritte al ruolo e ancora da
riscuotere (circa 80 miliardi di euro) e ipotizzando (con la necessaria cautela) che
le sanzioni e gli interessi rappresentino
mediamente il 32 per cento di detta cifra,
le maggiori entrate che ogni anno l'erario
potrebbe incassare da tutti i contribuenti
coinvolti potrebbero superare 1,2 miliardi
di euro. In conclusione, con solo otto parole inserite in un decreto del Governo, si
rischia di cancellare una norma di civiltà
giuridica e fiscale ottenuta nel 2011 e di
legittimare, per decreto, una nuova forma
di anatocismo, l’anatocismo “di Stato”.
Alla luce di quanto sopra esposto ci appelliamo ancora una volta ai parlamentari locali invitandoli a sostenere le giuste
richieste degli imprenditori e dei cittadini
che, vivendo in uno stato di oggettiva difficoltà, rischiano di veder inibita, dalla
suddetta norma, la possibilità di regola-
rizzare la propria posizione, recuperando,
nel tempo, l’auspicato status di corretti
contribuenti. Vale poi la pena di sottolineare che tutto questo avviene in una
fase che vede ancora aperti numerosi
contenziosi (con il sistema bancario) in
materia di anatocismo. I “venti” della
crisi, infatti, hanno abbattuto i “freni” psicologici che inibivano azioni legali nei
confronti di un sistema (quello delle banche) che in materia di anatocismo e addirittura di usura (come testimoniano
sentenze che non hanno risparmiato
l’ambito locale) non è certo immune da
critiche e rilievi. La stessa CNA locale,
monitorando le posizioni dei propri associati (25 ad oggi i casi analizzati) ha individuato in cinque di questi (il venti per
cento del campione) i presupposti per
l’avvio di un’azione risarcitoria.
E’ del tutto evidente che la legittimazione
di una forma di anatocismo di “Stato”, al
di là dei suoi effetti diretti, rischierebbe di
condizionare anche questo secondo versante.
Renzo Alessandri
direttore CNA Grosseto
BREVE CRONISTORIA
Fino al 12 luglio del 2011 gli interessi di mora (articolo 30 del decreto 602 del 1973),
previsti nella misura del 4,88 per cento, erano applicati:
1. sul debito tributario dovuto;
2. sulle sanzioni dovute;
3. sugli interessi per il tardato versamento del debito tributario, ora al 4 per cento (calcolati con riferimento al periodo che va dalla data in cui le imposte accertate avrebbero
dovuto essere versate fino al momento in cui il contribuente deve versare le somme
emergenti dalla cartella di pagamento).
Una norma incomprensibile anche perché nello stesso ordinamento sanzionatorio viene
disposto, in modo chiaro, che le sanzioni non possono produrre interessi (vedi dall’articolo 2, comma 3 del decreto legislativo 472 del 1997). A seguito delle proteste del
mondo associativo, capofila la CNA, lo squilibrio delle norme sulla riscossione coattiva
venne abrogato dal decreto legislativo 70 del 2011 (articolo 13, comma 5). Dal 13 luglio 2011 gli interessi di mora dovuti su cartelle esattoriali non pagate sono calcolati
esclusivamente sul debito tributario. Questa norma, oggi, rischia di essere abrogata da
otto parole inserite dal Governo nello schema di un decreto.
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DEDUZIONI FORFETTARIE
L’ULTIMO “REGALO” DEL GOVERNO:
RIDOTTE DI UN TERZO LE DEDUZIONI FORFETTARIE
PER L’AUTOTRASPORTO
La novità in una nota dell’Agenzia delle Entrate del 2 luglio Ecco una nota del 2 luglio con la
quale l’Agenzia delle Entrate ridefinisce l’importo delle deduzioni
forfettarie (quelle relative alle
spese non documentate) per i trasporti effettuati personalmente
dall’imprenditore. Contrariamente
a quanto Governo e Ministero dei
Trasporti avevano garantito alle Organizzazioni
nazionali del settore, gli
importi sono stati ridotti
del 70 per cento, con
l’aggravante di una retroattività (la misura influenzerà anche l’esercizio
2014) che, in barba alla
crisi del settore e allo
Statuto sui diritti del contribuente, riapre i conti di
un periodo che i più erano
certi di essersi lasciati
alle spalle. Le deduzioni
forfettarie
giornaliere
stabilite per l’ambito territoriale del trasporto valide per il
2014 e modificate con effetto retroattivo sono le seguenti:
-euro 6,30 per i trasporti nel Comune in cui ha sede l’impresa (a
fronte dei 18 euro precedenti);
-euro 18 per trasporti oltre il Comune in cui ha sede l’impresa, ma
nell’ambito della Regione o delle
Regioni confinanti (a fronte dei 56
precedenti);
-euro 30 oltre il predetto ambito
territoriale regionale (a fronte dei
92 precedenti).
Il venir meno agli impegni presi
con il mondo dell’autotrasporto e
la cancellazione di risorse che costituiscono l’ossigeno per una
grande parte del settore, oltretutto
in un momento come quello attuale, è assolutamente inaccettabile. Ancor più inaccettabile è il
fatto di esserne venuti a conoscenza a tre giorni dalla prima
esito della trattativa in corso) a differire il pagamento della imposte
al 20 di agosto (utilizzando quindi
l’ultima scadenza prevista e accollandosi la penalizzazione dello 0,40
per cento). Se la soluzione dovesse
essere diversa, nessuno si appelli
al senso di responsabilità dei tra-
scadenza delle imposte. Se nelle
prossime settimane non dovesse
essere trovata una soluzione e la
riduzione delle deduzioni dovesse
risultare confermato, il Paese sarebbe esposto a un duplice rischio:
la chiusura di migliaia di imprese
(con un’ulteriore riduzione dei livelli occupazionali) e l’indizione
immediata del fermo dei trasporti;
tutto questo, grazie ad un livello di
governo superficiale e poco credibile. Sulla base di tali premesse la
CNA invita le quasi quattrocento
imprese locali interessate da tale
misura (pur confidando sul buon
sportatori e di coloro che li rappresentano. L’alternativa di un fermo
convocato in piena stagione turistica, giunti a quel punto, potrebbe
essere inevitabile.
La trattativa continua. Anche in
questi giorni, infatti, al Ministero
dei Trasporti, si susseguono incontri finalizzati alla ricerca di un’alternativa al taglio delle spese non
documentate.
La trattativa non è semplice, ma si
confida in una positiva soluzione al
problema.
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SISTRI
TRACCIABILITA’ DEI RIFIUTI:
E’ ANCORA SISTRI?
Secondo Rete imprese Grosseto il nuovo bando
rischia di riproporre la soluzione precedente
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Un capitolato di 260 milioni di euro
e, nonostante i fallimenti registrati,
l’oggetto è la piattaforma già esistente, basandosi sull'attuale impianto normativo. Queste le
principali preoccupazioni di Rete
Imprese Italia, che Rete Imprese
Grosseto condivide e rilancia, rispetto al bando di pre qualifica Sistri pubblicato da Consip.
“Abbiamo sostenuto per mesi –
spiegano i rappresentanti di Rete
Imprese Grosseto - che se non si
fosse intervenuti per tempo sulla
normativa rimuovendo tutte le
numerose e contraddittorie
norme del Sistri, il nuovo
bando non sarebbe
stato
che una brutta
replica del precedente sistema”.
Le preoccupazioni manifestate da Rete
Imprese, purtroppo,
sembrano
tutte
confermate da una
prima lettura del
bando: costi ancora insostenibili per le imprese ai
quali si accompagnano (repetita
iuvant) tecnologie obsolete e probabilmente
mal
funzionanti.
L’unica “concessione” ottenuta, un
impegno generico (in un futuro imprecisato) sulla sua evoluzione, secondo criteri non meglio definiti e
che nemmeno rispecchiano gli
aspetti positivi messi in consulta-
zione, vedi il superamento dei dispositivi hardware del Sistri (chiavette e black box) è stata
accompagnata da due certezze:
una tempistica che lascia intravedere una gara per "pochi" e la consapevolezza che le imprese
interessate, ancora per molto
tempo,
potrebbero essere
costrette a misurarsi
con l’attuale Sistri e soprattutto
con i suoi costi. E tutte le rassicurazioni ricevute sul superamento
del Sistri e sulla realizzazione di un
progetto nuovo in grado di tracciare i rifiuti in maniera efficace ed
efficiente? “Sciolte come neve al
sole – spiega Rete Imprese Grosseto - di tutto questo, infatti, nella
gara non si vede traccia.La via che
è stata intrapresa, di conseguenza,
non solo è inaccettabile, ma è
anche fortemente pericolosa (per
la competitività delle nostre imprese e per la stessa tutela dell'ambiente).
Ancor
più
inaccettabile il riferimento relativo
al
recepimento
delle
indicazioni
emerse dalla consultazione pubblica indetta
da Consip ad aprile e rivolta
alle Organizzazioni rappresentative delle categorie di soggetti utenti
del Sistri. Le indicazioni più volte
espresse e contenute nei documenti ufficiali
presentati, infatti, tracciavano
ben altro percorso”. Tutto ciò premesso, Rete Imprese
chiede al Governo di far
chiarezza sulle scelte che si
andranno a prendere su un tema
tanto delicato, considerando che
“anche i recenti interventi parlamentari – aggiunge Rete imprese
Grosseto - e, in particolare, gli impegni contenuti nella risoluzione a
prima firma dell'onorevole Carrescia, andavano in una diversa direzione”.
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ARTIGIANCREDITO
ARTIGIANCREDITO TOSCANO:
MAURO SELLARI E’ IL NUOVO PRESIDENTE
DELLA FILIALE DI GROSSETO
Nominati tutti i componenti del nuovo Comitato
LA CNA CONDIVIDE IL BILANCIO DI PREVISIONE
DEL COMUNE DI ORBETELLO
Secondo l’Associazione l’Amministrazione
sta lavorando nella direzione giusta
“Condividiamo pienamente i criteri che hanno ispirato la stesura del Bilancio di previsione 2015 del Comune di Orbetello”. Lo scrivono, congiuntamente, la CNA provinciale e il suo Comitato di zona. “Il mantenimento
del livello della qualità dei servizi erogati e la contemporanea riduzione del
carico fiscale sulle famiglie con basso reddito e per le imprese artigiane, comL’assemblea di Artigiancredito Toscano, il Consorzio Fidi della Piccola e Media Impresa più
importante della Toscana, ha nominato presidente del Comitato
che gestisce la Filiale di Grosseto
Mauro Sellari, imprenditore maremmano che opera nel settore
serramenti e componente la Direzione provinciale della CNA. Mauro
Sellari, che ha fatto parte del Comitato anche nel triennio precedente, ha preso il posto di Monica
Scarpini (imprenditrice di Follonica
che ha presieduto il Comitato nei
sei anni precedenti). L'assemblea
ha nominato, tra i componenti del
nuovo Comitato di Filiale, anche
Marco Caverni (titolare di una falegnameria a Follonica e anch’esso
componente la Direzione provinciale della CNA). E nella stessa assemblea, il direttore della CNA,
Renzo Alessandri, è stato confermato tra i revisori legali del Confidi.
A livello regionale Artigiancredito,
promosso dalle Associazioni di
merciali ed agricole investite da una crisi economica senza precedenti, sono
risultati di tutto rispetto e non semplici da raggiungere in tempi di riduzione
dei trasferimenti statali e di patti si stabilità nazionali”.
La CNA esprime il proprio apprezzamento per una politica delle entrate
che non è costruita sul semplice equilibrio contabile, ma su criteri di equità
e solidarietà sociale e su aiuti concreti ai settori produttivi in difficoltà. Il
plauso è ancora più convinto quando provvedimenti come questi seguono
una strategia che viene riproposta di anno in anno, anche di onte a difficoltà che in partenza possono sembrare insuperabili. “Ricordiamo – spiega
ancora la CNA – come agli impegni assunti da questa Amministrazione
con il programma elettorale, sono seguiti, in questi anni, gli incontri con le
Associazioni, con Rete Imprese Italia, con altri soggetti rappresentativi del
territorio; la capacità di ascoltare tutti e quella di trovare, in autonomia,
le migliori soluzioni possibili per l'Ente. E' questo il livello di cononto che chiediamo a tutti i soggetti istituzionali
del nostro territorio sulle politiche di bilancio, ma anche su quelle che incidono sullo sviluppo del nostro territorio e sul rilancio della nostra economia.
Spesso non riusciamo ad ottenere niente di tutto questo e ce ne lamentiamo,
ma quando, come nel caso di Orbetello, il cononto c'è e produce risultati
apprezzabili (esenzione dalla Tasi per le attività artigianali e commerciali,
riduzione della Imu agricola, riduzioni Irpef per le fasce di reddito più basse,
rimodulazione della Tari, attenzione per le politiche abitative) ci pare giusto
farlo notare e ringraziare gli amministratori per la sensibilità dimostrata”.
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ARTIGIANCREDITO
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rappresentanza dell’artigianato
che operano in Toscana, conta
circa 60 mila aziende aderenti. La
filiale di Grosseto, che ha sede in
via Gramsci 2, rappresenta uno dei
maggiori Confidi anche in provincia. Quest’ultimo, pur rivolgendosi
in via prevalente nei settori dell'artigianato e delle Pmi, opera verso
ogni forma d’impresa (prescindendo dal settore di appartenenza
e dalle dimensioni). Più che mai in
un momento di crisi come quello
che sta attraversando il sistema
economico, provinciale e non, Artigiancredito svolge un ruolo
insostituibile: fornendo garanzie agli istituti che erogano il credito, contenendo i
tassi di interesse e le condizioni praticate dal sistema
bancario, oltre a consentire a
numerose imprese di ottenere finanziamenti che senza
la garanzia consortile non sarebbero assolutamente possibili. Le operazioni garantite
da Artigiancredito producono,
per le imprese come per le
banche, numerosi vantaggi:
sono regolate da tassi di
prima scelta, concordati tra la
banca e la società nell'ambito di
una specifica "convenzione", consentono di ampliare la quantità di
credito concesso dalla banca e, soprattutto, riducono l’entità degli accantonamenti che le banche sono
chiamate a fare quale garanzia del
credito erogato. All'attività tradizionale della garanzia Artigiancredito
affianca altre importanti operatività. Act, infatti, è soggetto attuatore, insieme a Fidi Toscana e
Artigiancassa, delle incentivazioni
comunitarie, nazionali e regionali.
Anche in questa veste ha sempre
dato prova di attenzione e di sensibilità verso i bisogni delle imprese.
CNA E COMUNE DI FOLLONICA INSIEME
A SOSTEGNO DELL’EDILIZIA
A settembre un incontro, aperto ai soggetti economici,
sociali e politici, nella Sala consiliare follonichese
CNA e Comune di Follonica insieme per sostenere l’edilizia. Al Palazzo comunale
di Follonica, il sindaco Andrea Benini ha ricevuto una delegazione della CNA
guidata dal presidente comunale Marco Caverni. “Abbiamo richiesto un incontro
al primo cittadino – ha detto Marco Caverni – per capire se c'è unità di vedute,
a noi e l’Amministrazione comunale, sulla crisi che sta da anni mettendo in ginocchio il comparto dell'edilizia e quelli collegati. Abbiamo anche colto l'occasione
per presentare al sindaco tre temi che sono da tempo al centro delle nostre iniziative
e che consideriamo importanti per rilanciare un settore che sta pagando prezzi altissimi alla recessione. Abbiamo parlato del sistema degli appalti e della possibilità
di individuare procedure che accrescano le
opportunità dell'imprenditoria locale ed
ostacolino la partecipazione di imprese
palesemente inaffidabili. Abbiamo posto
l'accento sull'opportunità di adottare un
‘codice etico e di
buone pratiche’ che
premi le imprese che
operano secondo la regola dell'arte e seguendo le norme contrattuali e della sicurezza, isolandole e proteggendole da quelle
irregolari. Abbiamo affrontato il tema della Rigenerazione urbana e del recupero
del patrimonio edilizio esistente secondo criteri di risparmio e di efficienza energetica, di tutti gli incentivi che esistono per far partire un serio progetto di recupero
delle città e di quelli che possono essere messi in campo a livello locale”. Il sindaco
Benini è intervenuto in modo non formale sui temi sollevati dall’Associazione condividendo molte delle analisi fatte, aggiungendo considerazioni maturate all'interno degli osservatori del Comune, dilungandosi in modo puntuale sulle strategie
che l’Amministrazione sta mettendo in campo per contrastare la crisi. Un ruolo decisivo in questa strategia l'avrà, secondo in sindaco Benini, “il lavoro che l’Amministrazione sta facendo, già da alcuni mesi per rivitalizzare gli strumenti
urbanistici comunali: il lavoro impostato nella revisione della perequazione urbanistica, su un sistema di incentivi riguardo al pagamento degli oneri, sulla 'variante
alberghi' per favorire la riqualificazione delle strutture ricettive della nostra città,
sul piano spiagge, sulla realizzazione di Housing sociale, per favorire ed incrementare la residenza”. Al termine dell'incontro Caverni ha aggiunto: “Di comune accordo con il sindaco abbiamo convenuto sull’opportunità di proporre un momento
di cononto con la città, aperto al contributo dei soggetti economici, sociali e politici
di Follonica”. L'incontro, promosso congiuntamente dalla CNA e dal Comune, si
terrà il 25 settembre nella sala consiliare di Follonica.
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AMMeC
OLTRE 100 I PARTECIPANTI ALLA CENA A FAVORE DELL’AMMEC
(Associazione Malattie Metaboliche Congenite)
Tutti i piatti proposti sono stati preparati e serviti da dirigenti e dipendenti CNA
Alla Fondazione Il Sole dirigenti e dipendenti della
CNA provinciale, presidente e direttore in testa,
sono stati i protagonisti di
una serata organizzata a
favore dell’Ammec, Associazione malattie metaboliche congenite: tutta la
CNA impegnata a “servire” in tavola una cena totalmente preparata proprio
dai dipendenti dall’Associazione, con il fine di sostenere l’Associazione e le
attività che svolge.
Le malattie metaboliche
ereditarie sono un gruppo
di patologie eterogenee,
rare se considerate singolarmente, ma sostanzialmente numerose se prese nel
loro complesso (si tenga conto che circa un neonato su
mille ne è affetto).
La Ammec caratterizza il proprio impegno nell’assistenza alle famiglie dei bambini affetti da queste patologie e sostiene la ricerca per una diagnostica precoce.
Spinti da queste motivazioni, la Presidenza e il
gruppo dirigente della CNA, insieme ai dipendenti
dell’Associazione, hanno organizzato una serata “speciale” per dimostrare che il gioco di squadra può venire
in aiuto anche a onte delle vicissitudini proposte
dalla sfera personale oltre che da quella
lavorativa.
Gli oltre 100 partecipanti, di conseguenza, hanno potuto degustare un
menù ricco e decisamente “artigiano” e,
grazie alle loro donazioni, il ricavato offerto in beneficenza all’Associazione ha
raggiunto i 1300 euro.
La CNA di Grosseto, oltre a ringraziare
chi ha partecipato alla cena, rivolge un ringraziamento speciale a Paolo Degli Innocenti
del gruppo Conad per gli alimenti forniti, a “Plastiho” di
Tirocchi Mirco e Vagnoni Alessia per i gadget, a “I Frutti del
grano” di Vegni Fabio per pane
dolci e utta nonché a
Elga&Tiberio per la musica
con cui hanno allietato la serata.
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FIADA
FIADA: TUTTE LE NOVITA’
Riduzione del prelievo come misura
di contenimento dei costi aziendali
Il Fiada (Fondo di assistenza integrativa ai dipendenti e alle aziende
artigiane) diminuisce il prelievo sul
monte salari ma, allo stesso
tempo, lascia inalterate le prestazioni già ampliate lo scorso anno.
Dal 1° luglio il Fondo, presieduto
da Luciano Tortelli, già vicepresidente CNA, ha infatti deciso di ab-
bassare la percentuale di prelievo sul
monte salari dal 2
per cento all'1,50
per cento. Un modo,
evidentemente, per
cercare di allargare
la platea degli
iscritti (il fondo è vo-
I PRINCIPALI SERVIZI DEL FIADA
Il FIADA, Fondo di Integrazione Assistenza per Dipendenti dell’Artigianato, nato nel 1978 da un accordo tra
le Associazioni artigiane Confartigianato, CNA e i sindacati CGIL, CISL e UIL è un fondo mutualistico, che
si ispira a criteri solidaristici, erogando una serie di prestazioni che lo pongono come un vero ammortizzatore
sociale aggiuntivo.
Nel corso degli anni ha esteso sempre più le prestazioni
che eroga alle imprese artigiane e ai loro dipendenti, a
onte di una spesa mensile davvero contenuta, pari
all'1,50 per cento del monte salari.
Il Fondo eroga alle imprese rimborsi in caso di malattia,
infortunio, malattia professionale, maternità del dipendente: vengono rimborsate al datore di lavoro le spese sostenute per le malattie dei dipendenti; esso copre anche i
primi tre giorni di assenza dal lavoro del dipendente,
non indennizzati dall’INPS; nel rimborso sono compresi anche i contributi previdenziali.
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Riduzione temporanea della produzione: il FIADA
eroga il 50 per cento della retribuzione persa dal singolo
lavoratore, per un massimo di 10 giorni lavorativi, nel
caso di eventi di varia natura che comportino una riduzione dell’attività produttiva: Calamità naturali ed
eventi atmosferici che provochino danni, Fermo dell’Autorità giudiziaria a seguito di infortunio sul lavoro,
Eventi che investono la salute del datore di lavoro impedendogli l’attività gestionale dell’impresa, Interventi di
bonifica ambientale finalizzati alla tutela della salute
dei lavoratori, Innovazioni tecnologiche a seguito dell’introduzione di nuovi macchinari o tecnologie, con
l’erogazione di un contributo aggiuntivo all’azienda nel
caso in cui occorra una attività formativa o di riqualificazione del dipendente.
Concorso alle spese sostenute per motivi di salute: hanno
diritto a questo utilissimo rimborso sia il titolare che il
dipendente e comprende protesi dentarie, apparecchi acustici, protesi e presidi ortopedici, occhiali da vista e lenti
a contatto.
Gli uffici del FIADA svolgono inoltre la funzione di
sportello CERT (Cassa Edile Regionale Toscana;
www.cassaedilefirenze.it) per consulenza, compilazione
e l’inoltro delle richieste di prestazioni, per la consegna
della modulistica, per gli adempimenti di informazione
ed iscrizione, ed ulteriori pratiche.
Erogazione una tantum: in caso di infortunio sul lavoro
che comporti un’inabilità non inferiore al 33 per cento,
o in caso di morte a seguito di infortunio sul lavoro, il
FIADA assicura un sostanzioso contributo economico al
lavoratore o agli eredi legittimi.
Per informazioni.
Gli uffici del FIADA sono a Grosseto,
in via Adriatico 7.
Telefono 0564 462015 - Fax 0564 453565
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FIADA
lontario ed opera come una assicurazione contro malattie ed altri
rischi) e, allo stesso tempo, per
cercare di venire incontro ai soci in
un momento di difficoltà generale.
Le prestazioni erogate (riportate
nello specchietto a parte) non subiranno tuttavia variazioni. Lo
scorso anno, sempre nel tentativo
di sostenere i propri soci, il Fiada
aveva allargato la platea a tutta
una serie di benefici aggiuntivi che,
nonostante l'abbassamento dell’aliquota del prelievo, rimarranno
invariati.
La decisione adottata dallo scorso
1°luglio, tempestivamente comunicata anche agli studi professionali, è stata resa possibile grazie
agli accantonamenti che si sono
realizzati negli ultimi anni. Non c'è
nessun pericolo, quindi, che la riduzione del prelievo possa avere
ripercussioni negative sul bilancio.
“La riduzione del prelievo non era
né dovuto né scontato” ha dichiarato il presidente Tortelli. Il Cda,
infatti, ha preso in esame varie ipotesi di benefici da devolvere a favore di aziende e lavoratori ma,
alla fine, è stato deciso di optare
per l'abbassamento del prelievo
come misura di contenimento dei
costi aziendali.
LE PRESTAZIONI AGGIUNTIVE PER IL 2015
SICUREZZA: A
FIANCO DELLE
IMPRESE
Prosegue per tutto il
2015 la campagna
di aiuti che il
FIADA riserva alle
imprese, estendendo
il proprio pacchetto
di servizi: lo scopo è
alleggerire l’imprenditore dal peso
degli adempimenti
che gli sono imposti e promuovere la sicurezza sui luoghi di lavoro. Le linee
di intervento individuate sono tre: ogni impresa iscritta al Fondo potrà
usuuire di ciascuna di esse.
SORVEGLIANZA SANITARIA decreto legislativo 81 del 2008
Erogazione di un contributo a titolo di rimborso dei costi sostenuti per la
visita periodica annuale del dipendente e del socio lavoratore e per quella
preventiva all’assunzione, svolte nell’anno 2015 e finalizzate ad accertare
l’idoneità specifica al lavoro. Viene rimborsato anche il sopralluogo all’ambiente di lavoro, che è eseguito con equenza annuale da un medico.
Visita medica 30 euro – sopralluogo all’ambiente lavorativo 35 euro.
DOCUMENTI IN MATERIA DI SICUREZZA
Contributo di 150 euro a titolo di rimborso dei costi sostenuti nel corso del
biennio 2014-2015 per uno dei documenti in materia di sicurezza a cui
le imprese sono tenute, e contenuto nel seguente elenco: DVR (stress, lavoro
correlato, incendio) valutazione rumori, valutazione vibrazioni, valutazione rischio chimico, valutazione amianto, valutazione cancerogeno (es.
lavorazione legno).
FORMAZIONE SULLA SICUREZZA
Contributo per i costi sostenuti dalle imprese per uno dei seguenti corsi di
formazione, realizzato nel corso del biennio 2014-2015.
100 euro a impresa per RSPP, aggiornamento RLS, formazione RLS, aggiornamento formazione lavoratori, prevenzione incendi, primo soccorso,
formazione primo soccorso, aggiornamento formazione macchine, formazione ambienti confinati.
SOSTEGNO ALLE IMPRENDITRICI MADRI
In caso di maternità della titolare dell’impresa, o socia, il FIADA corrisponde un contributo di 200 euro mensili per la durata di 5 mesi, finalizzato a sostenere la neo-madre, impossibilitata a presiedere alla normale
attività gestionale.
I contributi saranno erogati fino ad esaurimento delle disponibilità stanziate alle imprese iscritte al FIADA.
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GROSSETO PARTECIPA
GROSSETO PARTECIPA,
IL BILANCIO SI APRE ALLE PROPOSTE DEI CITTADINI
Il Comune di Grosseto ha stanziato 400mila euro
per finanziare le idee e le proposte, frutto del percorso
partecipativo che si protrarrà fino a ottobre
E’ una forma di coinvolgimento diretto dei cittadini sulle decisioni
dell’utilizzo di tecnologie, che pro-
che riguardano la città, un sup-
muovono interventi mirati a tutta la
comunale attraverso cui i parteci-
Il percorso Grosseto Partecipa
porto alla redazione del bilancio
comunità.
panti definiscono alcune priorità di
gode del sostegno dell’Autorità per
smo. Tutto questo è “Grosseto
partecipazione delle Regione To-
investimento nel settore del turi-
la garanzia e la promozione della
Partecipa”, un percorso innovativo
scana. “Sono convinto – ha spie-
che, per realizzarlo, ha messo a di-
che scelte condivise siano alla
avviato dal Comune di Grosseto,
gato il sindaco Emilio Bonifazi –
sposizione 400mila euro da inve-
base della partecipazione dei citta-
come utilizzare questi fondi, parte-
abbiamo messo a disposizione una
stire: i cittadini potranno decidere
cipando ad un percorso che pre-
vede incontri progettuali dedicati
all’elaborazione di proposte, che
saranno poi sottoposte al voto
della cittadinananza. Opere infra-
dini alla vita pubblica: per questo
somma per finanziare le idee, che,
attraverso il percorso avviato oggi,
saranno proposte dai cittadini e,
dopo il vaglio degli Uffici tecnici,
sottoposte al voto della cittadi-
strutturali, di riqualificazione ur-
nanza”.
turistico sono gli interventi che po-
progetto si sviluppa a partire da
bana e di valorizzazione nel settore
12
dell’ambiente , dell’accessibilità e
tranno essere proposti e che do-
vranno tenere conto del rispetto
Nelle sue modalità operative, il
una suddivisione territoriale in sei
zone: Marina e Principina, Albe-
RENZO ALESSANDRI:
“UN’INIZIATIVA CHE
APRE IL PALAZZO”
"Siamo in presenza di un’iniziativa interessante che apre il "Palazzo" (meglio della celebrata
scatoletta di tonno) alla voglia di
partecipare di imprenditori e cittadini. Ringrazio il vice sindaco Borghi per avermi coinvolto e non farò
mancare il mio apporto.
L'iniziativa verrà veicolata anche
all'interno dell’Associazione, gli
operatori economici, infatti, sono
prima di tutto dei cittadini e verranno verificate le possibili convergenze con gli altri attori della
rappresentanza (tale dichiarazione d'intenti ha accomunato, insede di presentazione, CNA e
Coldiretti). Condivisibili il metodo delineato (un mix tra la libera partecipazione dei cittadini e
l’apporto di interlocutori privilegiati, autocandidati e "testati") e la
metodologia adottata (quella del
cosiddetto world caffè e quindi di
un approccio informale alla discussione). All'affermazione dell'assessore comunale Giovanna Stellini
che ha definito l'iniziativa una
prova di democrazia, il direttore
di CNA ha risposto con un gioco di
parole: “E’ una prova che metterà
alla prova e i suoi risultati ci misureranno".
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GROSSETO PARTECIPA
rese e Rispescia, Gorarella e Barbanella, Grosseto Pace e Centro,
Istia
d’Ombrone-Roselle-Bati-
gnano e infine Braccagni-Monte-
pescali. In ognuna di queste zone
si svolgeranno due tornate di incontri, di cui il primo aperto a tutta
la cittadinanza e il secondo riser-
vato a un campione di 90 cittadini
rappresentativi dell’intera popola-
zione, scelti a partire dalle autocandidature. I progetti saranno poi
valutati dal punto di vista della fattibilità tecnica ed economica e pre-
sentati in un incontro pubblico, il
19 ottobre. Dal 20 al 31 ottobre si
svolgeranno, all’Ufficio Relazioni
con il pubblico del Comune e in
altre sedi, le votazioni. Le proposte
più votate saranno quelle che
l’Amministrazione si impegnerà a
realizzare.
“GROSSETO PARTECIPA”:
Secondo ciclo di incontri: elaborazione e progettazione
degli interventi
Lunedì 14 settembre, ore 15-17
Marina di Grosseto e Principina a Mare, Sala Pro Loco, via Piave 2, Marina
di Grosseto
Alberese e Rispescia, ex cinema di Alberese – Zona via del Combattente, via
del Fante, Alberese
Martedì 15 settembre, ore 18-20
Gorarella e Barbanella, ex sala circoscrizionale di Barbanella, via Gozzi 22,
angolo via De Amicis, Grosseto
Lunedì 28 settembre, ore 17-19
Pace – Centro, ex sala circoscrizionale Pace, via Unione Sovietica 44/A, Grosseto
Martedì 29 settembre, ore 17-19
Istia d'Ombrone, Roselle, Batignano, sede Pro Loco delle Vecchie Terme Leopoldine di Roselle, via Batignanese 1, Grosseto
Braccagni e Montepescali, Centro sociale Anziani via dei Garibaldini 42,
Braccagni
19 ottobre - ore 17-20
nella Sala consiliare del Comune
Ultimo incontro al quale parteciperanno i gruppi rappresentativi di tutte le
zone per presentare i rispettivi progetti e metterli in votazione
INTERVENTO DEL VICE SINDACO PAOLO BORGHI
SUL BILANCIO PARTECIPATO
“Il Bilancio partecipato rappresenta una forma di coinvolgimento diretto dei cittadini nelle decisioni che riguardano la
città e le azioni: è da questo importante principio che siamo partiti per arrivare a mettere a disposizione della comunità
400mila euro per finanziare idee e proposte concrete di sviluppo turistico, utto del percorso partecipativo che si svolgerà
fino a ottobre. Opere inastrutturali e di riqualificazione urbana sono gli interventi che potranno essere proposti e che
dovranno tener conto dell’ambiente, dell’accessibilità e dell’utilizzo di tecnologie che promuovano progetti mirati alla
collettività. Tali progetti saranno valutati dal punto di vista della fattibilità tecnica ed economica e presentati in un incontro pubblico. Quelli più votati saranno quelli che l’Amministrazione si impegnerà a realizzare. Per agevolare il compito dei partecipanti, abbiamo scelto di
usare la metodologia del cosiddetto ‘world cafè’ perché i cittadini di solito non sono
abituati a esprimere le proprie idee in maniera formale davanti a un’assemblea.
Creando invece piccoli gruppi di conversazione intorno a un tavolo, proprio come
in un caffè, si creerà un ambiente più stimolante e confortevole. Il nostro obiettivo
è quello di gettare le basi per una metodologia di lavoro innovativa, fondata sull’inclusione e sulla partecipazione, in modo che possano emergere le richieste ritenute più urgenti dalla collettività, così da prendere decisioni che siano il più
possibile vicine ai reali bisogni della comunità locale. Vorrei infine ricordare che
il percorso ‘Grosseto partecipa. Costruiamo insieme il bilancio del nostro Comune’
gode del sostegno dell’Autorità per la garanzia e la promozione della partecipazione della Regione Toscana”.
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TASSE
GROSSETO, DOPO FIRENZE,
E’ ANCORA LA CITTA’ PIU’ TASSATA DELLA TOSCANA
Un dato, quello di Grosseto, che si conferma
nonostante la riduzione del suo TTR:
passato dal 68,10 al 64,41.
Per pagare le tasse si lavorerà fino al 21 agosto
L’Italia è il Paese con il più alto livello di tassazione tra quelli più industrializzati. Il peso complessivo
del fisco (Total Tax Rate) sugli artigiani e sulle imprese si è attestato,
nel 2015, sul 62,2 per cento (dato
medio nazionale). Nonostante una
lieve riduzione (- 1,7 per cento) rispetto all’anno precedente (quando
era il 63,1 per cento), il peso del prelievo fiscale resta ancora insostenibile. In Toscana, due capoluoghi di
provincia superano questa media
(Firenze e Grosseto), altri quattro
(Livorno, Pisa, Prato e Lucca), benché al di sotto della media, superano il 60 per cento, gli altri sono al
di sotto di tale quota. Dopo Firenze
(pressione fiscale complessiva sulle
imprese del 70,9 per cento) troviamo ancora Grosseto che, nonostante una riduzione del proprio TTR
di ben quattro punti non migliora la
propria posizione in Toscana. “La
pressione fiscale sulle imprese – a
giudizio del presidente di CNA, Riccardo Breda, – è come un mostro
che le aggredisce per nutrirsi del
loro lavoro. Le imprese maremmane, nonostante una riduzione di
quattro punti del TTR locale, dovranno lavorare fino al 21 agosto per
pagare le tasse (lo scorso anno era
il 6 settembre), mentre quelle di
Arezzo, la città con la tassazione
globale più bassa tra i capoluoghi
toscani, “solo” fino al 24 luglio”. “Un
socio occulto e insaziabile che si accanisce su ogni titolare d’impresa,
questo è il fisco italiano – dice il direttore di CNA Renzo Alessandri – il
reddito che le imprese toscane mettono in tasca dopo aver pagato le
tasse, infatti, va dal 29,1 per cento di
Firenze al 43,7 per cento di Arezzo.
Tradotto in valori assoluti, molto più
chiari di quelli percentuali, si può
dire, prendendo a riferimento un
reddito di 50 mila euro/anno, che
una volta pagate tutte le tasse, nel
2015, rimarranno 14.544 euro a Firenze, 17.962 a Grosseto e 21.838 ad
Arezzo”. “È una situazione insostenibile – ribadisce Breda – come si
LA TASSAZIONE NON PUÒ CALARE
SOLO SULLA GRANDE IMPRESA:
PENSIAMO ANCHE ALLE MICRO E PICCOLE
14
Le tasse sulle imprese sono calate del 9,9 per cento nel
2014 con un risparmio di 2,6 miliardi. E' quanto calcola
un workingpaper dell'Istat sulla ''Tassazione effettiva delle
imprese in Italia''. La riduzione è dovuta alle misure
sull’Ace (Aiuto alla crescita economica) e sull'Irap. Oltre
metà delle aziende, più precisamente il 57,3 per cento, ha
avuto così una pressione fiscale più bassa.
Il dato è però fuorviante, perché riguarda soltanto le società di capitali, e particolarmente quelle di grandi dimensioni, a cui l’Ace e la deduzione integrale del costo del
può sperare di agganciare una ripresa ancora effimera gravati da un
fardello così pesante? L’indagine
della CNA rileva, nel confronto
2014-2015, una riduzione del peso
complessivo del fisco dell’1,7 per
cento (si è passati dal 63,9 per cento
al 62,2 per cento). Non è assolutamente sufficiente. Si tenga conto
che la riduzione di 4 punti percentuali di TTR operata in sede locale,
significativa e apprezzabile, mentre
ha fatto guadagnare posizioni importanti nella graduatoria nazionale
(siamo passati dalla 15° alla 31° posizione) non ha però migliorato il
posizionamento in Toscana”. “È assolutamente necessario – conclude
Alessandri – ridurre in maniera più
incisiva la tassazione su artigianato
e Pmi semplificando contestualmente, sia a livello centrale che locale, quella miriade di adempimenti
spesso ripetitivi e inutili che però riversano, sulle imprese, costi indiretti elevati e tali da penalizzarne la
produttività”.
lavoro hanno dato il maggior beneficio. Per quanto riguarda la micro e piccola impresa, il calo del totaltax rate,
come emerso dall’Osservatorio CNA sulla tassazione
della piccola impresa, è solo dell’1,7 per cento e deriva interamente dalla deducibilità del costo del lavoro.
Bisogna mettere mano, di conseguenza, alle misure non
attuate dalla delega fiscale che interessano soprattutto le
piccole imprese (l’istituzione dell’Iri (Imposta sul reddito
di impresa), la tassazione del reddito per cassa nelle imprese a contabilità semplificata, le modifiche del regime
forfettario, la definizione dei criteri di esclusione di piccole
imprese e professionisti senza “autonoma organizzazione”
dal pagamento dell’Irap).
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TASSE
Total Tax Rate
L’aliquota fiscale totale (nazionale,
regionale e comunale) nel 2015
“scenderà” (dato medio su Italia) al
62,2. Nel 2011, anno zero del federalismo fiscale, era del 59,1 per
cento. Il calo del 2015 va interamente intestato all’abolizione della
componente lavoro dell’Irap. Un beneficio che poteva essere ben più
corposo, se non fosse stato dimezzato dal maggior prelievo dell’Irpef
e dei contributi previdenziali degli
imprenditori. E’ comunque un passo
nella giusta direzione, che però
aspetta conferme dalle decisioni
che prenderanno i Comuni nei prossimi mesi. Se i sindaci decidessero
di compensare i tagli dei trasferimenti dello Stato centrale, rimettendo mano ai tributi locali,
potrebbero attenuare fino a farlo
scomparire il beneficio fiscale indotto dal taglio dell’Irap. Nella classifica dell’imposizione fiscale sui
“piccoli”, nelle 112 città, dopo Reggio Calabria (pressione fiscale 74,9
per cento), Bologna (72,9), Napoli
(71,9), Roma (71,7), al quinto posto
c’è Firenze con una pressione fiscale del 70,9 (nel 2011 era il 63,9).
La tassazione più bassa fra i capoluoghi di provincia in Toscana si registra ad Arezzo (56,3; nel 2011 era
il 55,2). Ecco la classifica toscana:
Firenze 70,9 - Grosseto 64,1- Livorno 61,6 - Pisa 61,4 – Prato 60,4 Lucca 60,3 - Pistoia 59,6 – Carrara
59,5 - Siena 59,3 - Massa 58,7 –
Arezzo 56,3.
Tax Free Day
L’Osservatorio CNA sulla tassazione
delle Pmi calcola anche, città per
città, il “tax free day”, cioè il giorno
dell’anno nel quale una piccola impresa smette di lavorare per pagare
tasse, imposte e contributi, e comincia veramente a produrre reddito; è un modo semplice per capire
fin dove si spinge, nei dodici mesi, la
mano del fisco sulle piccole imprese. La classifica toscana: Firenze
(15 settembre) – Grosseto (21 ago-
sto) – Livorno (12 agosto) Pisa (11 agosto) - Prato (8
agosto) – Lucca (7 agosto)
– Pistoia e Carrara (4 agosto) - Siena (3 agosto) –
Massa (1° agosto) – Arezzo
(24 luglio).
Il reddito che resta alle
imprese dopo aver
pagato le tasse
Alla fine nel 2015 quanto
resterà alle imprese? I calcoli sono stati fatti su
un’impresa tipo: una ditta
individuale manifatturiera,
con un laboratorio di 350
mq, un negozio di 175 mq,
5 dipendenti, un fatturato
di 430mila euro/anno e un
reddito d’impresa prima
delle imposte deducibili di
50mila euro/anno. Dopo
aver pagato tutte le tasse
dei 50mila euro resteranno: Arezzo euro 21.838
- Massa euro 20.670 –
Siena euro 20.345 – Carrara euro 20.249 - Pistoia
euro 20.220 – Lucca euro
19.869 – Prato euro 19.777
- Pisa euro 19.283 - Livorno euro 19.176 – Grosseto euro 17.962 - Firenze
euro 14.544 (euro 18.072
nel 2011).
Nota: Dati “Osservatorio
permanente sulla tassazione di artigiani e piccole
e medie imprese in 112
Comuni d’Italia” della CNA
nazionale: il Centro Studi
CNA ha misurato e quantificato il peso complessivo
del fisco (Total Tax Rate)
sulle piccole imprese e
sugli artigiani, controllando 112 città italiane,
cioè tutti i capoluoghi di
Provincia e di Regione.
CONDIZIONATORI:
LA “TASSA SULL’ARIA
FRESCA”
NON RIGUARDA I PICCOLI
CONSUMATORI
La CNA Installazione
e Impianti fornisce
chiarimenti
Gli italiani che in questi giorni stanno accendendo i condizionatori per salvarsi dall’afa,
possono stare tranquilli. La notizia di una
“tassa sull’aria esca”, lanciata dalle Associazioni dei consumatori (Adusbef e Federconsumatori), in circolazione in questi giorni sul
web e sui mezzi di comunicazione nazionali,
è una bufala estiva. Ad affermarlo il responsabile nazionale di CNA Installazione e Impianti, Guido Pesaro. “Non esiste nessuna
tassa sui condizionatori - afferma Pesaro
- semplicemente, come ha precisato il Ministero dello Sviluppo economico, gli impianti
di condizionamento superiori ai 12KW,
quindi i grandi impianti che servono a rafeddare ambienti di oltre 160 metri quadri,
sono soggetti a controlli periodici per garantire
l’efficienza energetica e la sicurezza. Si tratta
soprattutto di condomini, ristoranti, alberghi
che devono dotarsi di libretto d’impianto e
manutenzione, mentre per la maggior parte
dei condizionatori domestici e per quelli alimentati esclusivamente con fonti rinnovabili,
quest’obbligo non esiste”. I proprietari dei
maxi condizionatori dovranno seguire le
stesse regole che già si applicano alle caldaie:
controlli ogni quattro anni e libretto d’impianto in regola. Il principio di questa norma,
prevista dall’Unione Europea, è quella di limitare l’emissione di anidride carbonica
nell’atmosfera e tenere sotto controllo i consumi di energia. Per questo gli impianti dovranno essere perfettamente efficienti ed essere
periodicamente sottoposti a verifiche da parte
di impiantisti qualificati, i quali rilasceranno
ai proprietari il libretto di manutenzione. La
CNA invita a godersi il esco del condizionatore domestico senza pensare di dover pagare una nuova tassa.
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NEXT LEVEL
NEXT LEVEL 2015:
TUTTI I NUMERI E I PUNTI DI FORZA
DEL PROGETTO DI ORIENTAMENTO ALL’IMPRESA
Attività e corsi rivolti agli studenti
Altissima la percentuale delle ragazze partecipanti
16
Anche nel 2015 è tornato Next
Level, il progetto di orientamento
all’impresa di CNA e l’Altra Città,
con tutte le sue attività e i suoi moduli di orientamento. In questa edizione, le attività nelle scuole
secondarie di primo grado sono
state realizzate all’Istituto comprensivo Follonica 2 (due classi seconde), alla Scuola primaria Buozzi
di Follonica (due classi quinte) e
alla Scuola media Vico di Grosseto
(due classi terze). Un altro grande
successo per il progetto di formazione: hanno partecipato alle attività di orientamento un totale di
circa 70 alunni e, dopo l’incontro in
aula, è stata organizzata una visita
alla ditta di artigianato Pagliuchi
Gomme a Bagno di Gavorrano, alla
quale hanno partecipato 47 alunni
(una classe 5a della scuola primaria
Buozzi di Follonica e la classe 3aB
della scuola media Vico di Grosseto)
che avevano dato la loro disponibilità a partecipare anche all’attività
della visita in azienda artigiana proposta all’interno del progetto. Un
altro step del progetto è costituito
dall’Atelier di orientamento ed ecco
che sono arrivate le iscrizioni di 43
studenti di 5 diverse istituzioni
scolastiche: Isi B. Lotti, Isia Leopoldo II di Lorena, Isis Fossombroni, Liceo Rosmini, Polo
Bianciardi. Gli studenti iscritti
sono stati in grande percentuale
ragazze (37 su 43 oltre l’85 per
cento); gli studenti di cittadinanza straniera iscritti sono 10
su 43 (il 23 per cento). I candidati sono stati ridistribuiti, secondo le preferenze, in quattro
ateliers, due della durata di 4 ore
e due della durata di 8 ore: “Lavorare a Grosseto” (4 ore), “Strumenti
per l’accesso al mondo del lavoro:
apprendistato e tirocinio” (4 ore),
“Definire la propria vocazione professionale” (8 ore), “Creare la propria impresa” (8 ore). Solo due
laboratori non hanno raggiunto il
numero previsto:”Presentarsi at-
traverso i social network” (4 ore) e
“Antichi e nuovi mestieri artigiani”
(8 ore).
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NEXT LEVEL
ripartiti: 13 studenti hanno partecipato all’intero percorso di 12 ore
(tre incontri); 5 studenti hanno frequentato 8 ore (due incontri); 7 studenti hanno frequentato 8 ore (un
incontro). In totale dei 43 iscritti 25
hanno partecipato agli atelier, ovvero il 58 per cento del totale. Per
quanto riguarda i laboratori, 15 studenti hanno partecipato all’atelier
“Definire la propria vocazione professionale”; 18 studenti hanno partecipato all’atelier “Strumenti per
l’accesso al mondo del lavoro: apprendistato e tirocinio apprendistato”; 9 studenti hanno partecipato
all’atelier “Lavorare a Grosseto”; 8
L’atelier “Strumenti
per l’accesso al
mondo del lavoro: apprendistato e tirocinio” è stato realizzato
nella sede CNA e durante l’incontro ai ragazzi sono state
presentate le attività
di CNA, gli uffici e i
servizi. Gli altri atelier, invece, si sono
svolti all’agenzia formativa dell’associazione l’Altra Città. Dei
43 iscritti ai laboratori
coloro che hanno
partecipato ad uno o
più incontri sono così
studenti hanno partecipato all’atelier “Creare la propria impresa”.
Il progetto ha colpito positivamente
sia gli studenti, sia i docenti, che
hanno definito Next Level “un’attività di riflessione necessaria per
creare il giusto punto d’incontro tra
le capacità e competenze creative
dei ragazzi e la realtà che andranno
a conoscere nel momento in cui affronteranno il mondo del lavoro”.
17
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MACCHINE AGRICOLE
REVISIONE OBBLIGATORIA
PER LE MACCHINE AGRICOLE
E PER qUELLE OPERATRICI
18
È stato pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale del 30 giugno un decreto
del Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti del 20 maggio, relativo alla“Revisione generale periodica delle macchine agricole ed
operatrici” ( articoli 111 e 114 del
decreto legislativo 30 aprile 1992,
numero 285).
Tale decreto, indica le modalità
e i tempi di revisione per le
macchine agricole e operatrici
in circolazione
(le stesse per cui
il decreto Milleproroghe, emendando l’articolo
111 del Nuovo
codice
della
strada,
aveva
prorogato al 30
giugno).
Lo stesso decreto fornisce
anche le indicazioni relative alla
formazione, all’abilitazione e
all’uso di queste
(patentino), confermando e richiamando le disposizioni contenute
negli accordi Stato Regioni (a loro
volta già prorogate al 31 dicembre
2015, nel caso di attrezzature rientranti nei settori agricolo e forestale.
Riguardo alla revisione, l’articolo
111 ha stabilito che “al fine di garantire adeguati livelli di sicurezza
nei luoghi di lavoro e nella circolazione stradale, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di
concerto con quello delle Politiche
agricole alimentari e forestali, con
un successivo decreto, disporrà le
modalità di revisione obbligatoria
delle macchine agricole soggette
ad immatricolazione a norma
dell’articolo 110, al fine di accertarne lo stato di efficienza e la permanenza dei requisiti minimi di
idoneità per la sicurezza della circolazione.
Con il medesimo decreto è stata
con la massima attenzione, la nota
completa riportata sul sito Internet
dell’Associazione (www.cnagrosseto.it)
In relazione, invece, alla formazione e abilitazione degli operatori:
lo stesso articolo 111 “definisce,
inoltre, i criteri, le modalità e i contenuti della formazione professio-
poi disposta, a far data dal 31 dicembre 2015, la revisione obbligatoria delle macchine agricole in
circolazione soggette ad immatricolazione in ragione del relativo
stato di vetustà e con precedenza
per quelle immatricolate antecedentemente al 1° gennaio 2009″.
La normativa interessa tutti i tipi di
macchine operatrici, nessuna
esclusa.
Poiché tale normativa prevede
specifiche e differenti tempistiche,
in base alla tipologia di mezzo e
anno di immatricolazione, si invitano tutti gli interessati a leggere,
nale per il conseguimento
dell’abilitazione all’uso delle macchine agricole”, mentre l’articolo 7
conferma che “i criteri, le modalità
ed i contenuti della formazione
professionale per il conseguimento dell’abilitazione all’uso
delle macchine agricole, in attuazione di quanto disposto dal decreto 81, sono quelli già stabiliti
con l’Accordo del 22 febbraio 2012.
Resta quindi in vigore la scadenza
al 31 dicembre 2015 per ottenere
l’abilitazione all’uso delle macchine agricole e operatrici.
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SCUOLA
PROGETTO “TANTI GEPPETTI, TANTI PINOCCHI”:
LA SCUOLA PRIMARIA DI ISTIA D’OMBRONE
VINCE ANCORA UNA VOLTA IL PRIMO PREMIO
La classe terza in visita al Parco di Pinocchio, a Collodi
Tanto entusiasmo e divertimento sabato 9 maggio al
Parco di Pinocchio di Collodi
per la classe terza della scuola
primaria di Istia d’Ombrone: in
occasione dell’evento conclusivo dell’iniziativa “Tanti Geppetti,
Tanti
Pinocchi”,
realizzata dalla CNA Pensionati e dalla Fondazione Carlo
Collodi, questa classe si è aggiudicata, per la seconda volta,
il primo premio. Gli alunni, accompagnati dalle insegnanti,
dal presidente CNA Pensionati
Vezio Vagnoni e dall’addetto al
Tempo Libero di CNA Pensionati, Franco Zella, hanno partecipato alla manifestazione in
rappresentanza della scuola
primaria di Istia d’Ombrone
dell’istituto Comprensivo numero
6 di Grosseto. Circa una quindicina
le scuole toscane coinvolte nel
progetto e oltre trecento gli alunni
che hanno presentato un elaborato
sul tema “Anno Europeo dello Sviluppo. Il nostro mondo, la nostra
dignità, il nostro futuro”. Tutti i
partecipanti al concorso hanno
avuto la possibilità di visitare il
parco di Pinocchio e ai ragazzi è
stato inoltre offerto un cestino per
poter pranzare all’interno del
parco. Con questa manifestazione,
giunta ormai alla dodicesima edizione, CNA Pensionati della Toscana intende trasmettere la
cultura e, soprattutto, i valori morali, sociali e educativi dalla generazione dei "nonni" a quella dei
"nipoti", perché non vada perduto
il prezioso patrimonio di conoscenza ed esperienza che contraddistingue coloro che per tutta una
vita hanno operato nell'artigianato,
uno dei settori dell'economia più
ricchi di cultura e tradizione.
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CAMERA DI COMMERCIO
NUOVO PRESIDENTE
DELLA CAMERA DI COMMERCIO
DI GROSSETO
Due le candidature “espressione”
di Rete Imprese
La Camera di commercio di Grosseto avrà un nuovo presidente.
Quando questo giornale verrà recapitato, probabilmente, i giochi saranno già fatti e qualcuno si sarà
già insediato nell’Ufficio al primo
piano di via Cairoli.
Chi sarà ancora non è dato saperlo.
Si parla di due candidature,
“espressione” di Rete Imprese, che,
salvo ricomposizioni dell’ultim’ora,
potrebbero sottoporsi al giudizio del
voto. Il cambio di Presidenza a metà
mandato è stato determinato dalla
scelta della politica fatta dal presidente uscente; una scelta che si è
già misurata con il voto alle Regionali e che, a detta dell’interessato,
cercherà nuove fortune. La conseguenza è che potrebbe essere proprio la politica, quella politica
“contro” cui Rete Imprese si è formata e da cui è stata spesso osteggiata, dopo aver unito, a
rappresentare l’elemento di divisione. Il 9 novembre 2009, infatti,
nella sede della Confesercenti, fu
sancita la costituzione di “Impresa
Insieme” (l’embrione di quella che
sarebbe diventata Rete Imprese
Grosseto). Quattro associazioni di
matrice culturale diversa si univano
per affrancarsi dalla politica, per
non esserne (più) condizionate ma
(possibilmente) per condizionarla.
In una parola, insieme per contare
di più. Nei sei anni che sono alle
nostre spalle lo “schema” ha pienamente funzionato. Rete Imprese e
le Associazioni che si sono riconosciute in tale scelta hanno segnato
profondamente la vita economica e
le scelte politiche locali.
Le quattro Associazioni hanno ampiamente beneficiato (in termini di
immagine e, quindi, anche di peso
associativo) dei “dividendi” prodotti
da un rapporto che le ha viste accantonare vecchi protagonismi, determinando la maggior parte delle
scelte, prescindendo dalla stessa
consistenza associativa. Se l’unità è
stata tale solo grazie a due “eccessi”: uno di generosità e uno di
egoismo lo sapremo presto. Le
scelte e il giudizio dei “grandi elettori” decidono, oltre agli assetti
della Camera, anche il futuro di
Rete Imprese.
R.A.
I GRANDI ELETTORI
Andreini Fernando Antonio
Credito e Assicurazioni
Andreucci Sergio
Turismo
Bindi Elisa
Agricoltura
Borracelli Paola
Liberi professionisti
Breda Riccardo
Artgianato
Brizzi Andrea
Servizi alle imprese
Caramelli Deborah
Cooperative
De Santis Graziano
Commercio
Festelli Marco
Consumatori e utenti
Fontana Antonelli Emanuela
Turismo
Fusini Gabriele
Servizi alle Imprese
Hubliz Michela
Artigianato
Lamioni Giovanni
Artigianato
Lombardelli Filippo
Commercio
Lucheroni Pier Ferruccio
Commercio
Morosini Daniela
Artigianato
Palmieri Carla
Commercio
Peruzzi Squarcia Mauro
Trasporti e Spedizioni
Rabazzi Enrico
Agricoltura
Renzetti Claudio
Oo.Ss. Lavoratori
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Salvestroni Mario
Industria
Viaggi Francesco
Agricoltura
Vivarelli Colonna AntonFrancesco
Agricoltura
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BANDO ISI INAIL:
IL CLICK DAY FA DISCUTERE ANCORA
INAIL
La CNA aveva già denunciato problemi incontrati
dalle imprese
Si è puntualmente riproposta, con
il bando Inail 2015, “grazie” alla
procedura del Click day, l’incresciosa situazione degli anni precedenti. Anche negli anni passati, la
CNA aveva denunciato i problemi
incontrati dalle imprese, quelle
imprese che in un momento economico così difficile trovano il coraggio di investire su un versante
“sensibile” come quello della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nelle suddette occasioni, però, i
maggiori problemi avevano riguardato le difficoltà di collegamento e
di accesso ad un sistema che, nonostante la rassicurazioni dell’Istituto, aveva dimostrato limiti
enormi.
Questa volta, invece, ad aggravare
zione manuale (un problema su cui
l’Inail, benché ripetutamente sollecitato non è mai intervenuto). Per
la verità, negli anni scorsi, una
nota pubblicata sul sito dell’Istituto
ipotizzava l’invalidazione delle domande trasmesse da robot informatici, ma nessuna di queste,
purtroppo, è stata mai invalidata e
la nota è addirittura scomparsa.
Nel frattempo, alcune società di
consulenza contattano le imprese
assicurando che con i loro sistemi
le richieste verranno sicuramente
acquisite dal sistema informatico
e, purtroppo, abbiamo avuto qualche riscontro in tal senso (come è
possibile digitare un invio in meno
di 3 secondi?).
La limitata e parziale visualizza-
La domanda, quindi, sorge spontanea: cosa c'è dietro la nuova “caporetto” del Click day che ha avuto
luogo il 25 giugno?
Delle 150 domande pre-inserite
dalle strutture della CNA toscana
(25 quelle proposte da CNA Grosseto) quasi nessuna è stata ammessa. Una situazione a dir poco
inverosimile. CNA chiede un’indagine seria e approfondita su ogni
domanda inviata. Vogliamo che
l’Inail verifichi la legittimità del
bando e delle procedure senza
escludere, se necessario, la messa
in atto di azioni di tutela per le imprese escluse.
E’ inaccettabile che la disponibilità
delle imprese disposte ad investire
nella sicurezza e il lavoro delle no-
una situazione che già si era dimostrata insostenibile per un verso e
di dubbia legittimità per un altro, si
sono aggiunti due nuovi elementi:
l’utilizzo (ripetuto) di "robot informatici" in sostituzione della digita-
zione delle pagine web messe in
rete. A seconda del browser utilizzato dall’azienda (Google Chrome
piuttosto che Firefox o altri ancora)
si era più o meno in grado di procedere all’invio.
stre strutture possano essere vanificati, prescindendo dalla qualità
dei progetti presentati, da “giochetti” informatici discutibili e di
dubbia legittimità.
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AMIATA
NOVITA’ IN MATERIA DI RIFIUTI:
MODIFICHE NELLA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI
Tutte le spiegazioni nell’assemblea organizzata
nella sede della CNA dell’Amiata
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Un’assemblea relativa alle novità
in materia di rifiuti. E’ stata organizzata il 25 giugno dalla CNA dell’Amiata proprio per spiegare le
modifiche alla classificazione dei rifiuti, i quali andranno ora “rinominati” con nuovi codici per
consentire una più precisa classificazione. Relatore dell’incontro:
Cristiana Sgherri, responsabile dell'area Ambiente e Sicurezza della
CNA di Grosseto, convocata dal Comitato di Zona della CNA Amiatina
dopo la diffusione (da parte della
CNA) di una nota che illustrava le
recenti novità. Nella circolare si
faceva riferimento al Regolamento
dell’Unione europea 1342 del 2014,
il quale ha introdotto nuove sostanze e nuovi limiti agli inquinanti
organici persistenti con importanti ripercussioni sia in
termini di classificazione dei
rifiuti sia in termini di deposito temporaneo. Inoltre, un
altro decreto, il 1357 del 2014,
ha apportato modifiche alle
caratteristiche di pericolo e
ha modificato vari codici Cer
(Codici europei dei rifiuti),
cambiandone le definizioni.
L'incontro ha rappresentato
una valida occasione per
spiegare in dettaglio queste
novità, non semplici e di non
facile assimilazione. Cristiana Sgherri ha sottolineato
come le nuove normative impongano alle imprese, alle
quali compete la classificazione dei
rifiuti, una maggiore attenzione nell’assegnazione dei codici, verificando che non vi sia discordanza
tra chi gli assegna un codice e chi
provvederà al ritiro. Al riguardo ha
informato le aziende che si potrà
rendere necessario, in alcuni casi,
effettuare analisi specifiche ai rifiuti
prodotti per identificarne con sicurezza caratteristiche e tipologia.
Per quanto riguarda la classificazione è stato ricordato che per le
aziende che utilizzano il servizio di
“tenuta centralizzata” della CNA,
saranno gli uffici che assisteranno
direttamente le aziende in questo
compito, mentre per le altre, che
dispongono di propri registri e prov-
vedono direttamente al “carico e
scarico” dei rifiuti, gli uffici della
CNA sono a disposizione per l’assistenza e la consulenza necessarie.
E' stato infine fatto presente che la
CNA nazionale si sta muovendo nei
confronti del Ministero dell'Ambiente per risolvere le criticità che
il recepimento dei decreti comunitari ha generato. Si attende così
l’emanazione di un decreto di recepimento che, si spera, possa introdurre semplificazioni per i
produttori, soprattutto per quelli
con caratteristiche di microimprese. Sarà compito della CNA aggiornare tempestivamente le
aziende associate sugli sviluppi
della vicenda.
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le imprese - Pierucci