PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA
II DIPARTIMENTO 4° Servizio
AMBIENTE – ENERGIA – POLIZIA PROVINCIALE – PROTEZIONE CIVILE
CENTRO DIREZIONALE NUOVALUCE
COD. FISC. 00397470873
Appalto per l’affidamento dei servizi relativi a
“Efficientamento energetico e ottimizzazione dei
consumi negli edifici patrimoniali e scolastici di
pertinenza provinciale mediante la gestione del
“sistema termoelettrico”
CODICE CUP:
CODICE CIG:
D34I11000160003
4038988655
ELABORATO 03
IL R.U.P.
DIRIGENTE DEL 4° SERVIZIO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STANDARD
DA INTERFERENZE
ex art. 26 c. 3 D. Lgs. 09/04/2008, n. 81 e s.m.ii. così come modificato ed integrato dal D.Lgs 3
Agosto 2009 n. 106
Individuazione dei rischi standard del luogo di lavoro e relative misure da
adottare per eliminare le interferenze
Premessa
L’art. 26 del D. Lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro) obbliga il Datore di Lavoro,
in caso di affidamento di lavori, servizi o forniture all’impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi
all'interno della propria azienda, o di una singola Unità produttiva della stessa, nonché nell'ambito
dell'intero ciclo produttivo dell'azienda medesima, sempre che abbia la disponibilità giuridica dei
luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo, a promuovere la cooperazione
nell'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività
lavorativa oggetto dell'appalto ed il coordinamento degli interventi di protezione e prevenzione dai
rischi cui sono esposti i lavoratori, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che
indichi le misure per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da
interferenza. Nella Determinazione 5 marzo 2008, n .3 l’Autorità per la vigilanza sui contratti
pubblici individua l’“interferenza” nella circostanza in cui si verifichi “un contatto rischioso tra il
personale del committente e quello dell’appaltatore o tra il personale di imprese diverse che operano
nello stesso luogo di lavoro/ ambiente/territorio con contratti differenti”.
Il D.Lgs. 106/2009 (Disposizioni integrative e correttive del D. Lgs. 81/2008) ha modificato il
suddetto articolo 26 del D.Lgs. 81/2008 introducendo al comma 3-ter la previsione per cui nei casi
in cui il contratto sia affidato dai soggetti di cui all’articolo 3, comma 34, del decreto legislativo
12aprile 2006, n. 163 o in tutti i casi in cui il datore di lavoro non coincide con il committente, il
soggetto che affida il contratto redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante
una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che
potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto. Il soggetto presso il quale deve
essere eseguito il contratto, prima dell’inizio dell’esecuzione, integra il predetto documento
riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto;
l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali.
Pertanto
Il presente elaborato relativo all’appalto per l’affidamento dei servizi relativi a
“Efficientamento energetico e ottimizzazione dei consumi negli edifici patrimoniali e scolastici di
pertinenza provinciale mediante la gestione del “sistema termoelettrico, rappresenta il documento
(punto b, comma 1, art. 279 del D. Lgs 207/2010) che contiene “le indicazioni e le disposizioni
per la stesura dei documenti inerenti la sicurezza di cui all’art. 26, comma 3 del D.Lgs 81/2008”,
comprensivo della bozza del DVR, i quali, a loro volta, dovranno consistere (art. 26 c.3 del D.Lgs
81/2008 e s.m.i.) in un “unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate
per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo il rischio di interferenze” (DUVRI), e
(art. 26 c.3-ter del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.) e nel “documento di valutazione dei rischi da
interferenza recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della
prestazione che potrebbe potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto” (DVR); tali due
documenti dovranno, pertanto, essere redatti successivamente all’affidamento ed allegati al
contratto d’appalto firmato dall’appaltatore e dalla stazione appaltante.
Il soggetto aggiudicatario o l’impresa subappaltatrice prima dell’inizio dei lavori presso i
luoghi dove deve essere eseguito il contratto, in considerazione dei rischi specifici connessi alla
propria attività, deve redige il D.U.V.R.I. sulla base della propria esperienza ed ove ritenga di poter
meglio garantire la sicurezza del lavoro, in considerazione di nuove e sopravvenute esigenze , può
aggiornarlo. In nessun caso le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento
dei costi della sicurezza.
1
Nel D.U.V.R.I., non devono essere riportate le misure per eliminare i rischi propri derivanti
dall’attività delle singole imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi, ma solo i rischi
derivanti dalle interferenze presenti nell’effettuazione della prestazione.
Sono considerati rischi interferenti, per il quale occorre redigere il D.U.V.R.I:
• rischi derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte ad opera di appaltatori diversi;
• rischi immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni dell’appaltatore;
• rischi esistenti nel luogo di lavoro del committente, ove è previsto che debba operare
l’appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’appaltatore;
• rischi derivanti da modalità di esecuzione particolari (che comportano rischi ulteriori
rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata), richieste esplicitamente dal committente.
Il datore di lavoro dell’Impresa affidataria, ai sensi dell’art. 97, provvederà inoltre anche alla
verifica di idoneità tecnico-professionale delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi in
relazione alle funzioni o ai lavori da affidare, con le modalità di cui all’ ALLEGATO XVII, in
ottemperanza all’art. 26.
Provvederà inoltre alla attività di coordinamento di cui agli artt. 95 e 96 e verificherà la congruenza
dei Piani Operativi di Sicurezza previa presentazione al Coordinatore della sicurezza.
Per la stesura del presente documento di valutazione dei rischi standard ai sensi dell’ art. 279
comma 1 lett. b) del D.P.R. 207/2010, cosi come recepito dalle L.R. n. 12/2011 sono state rispettate
tutte le disposizioni di legge riguardanti la materia di prevenzione infortuni con particolare
attenzione alle disposizioni riportate nei:
- D. Lgs. N° 106 del 3 Agosto 2009
- D. Lgs. N° 81 del 9 Aprile 2008
- L. 46/90
- Norme CEI
- Norme UNI EN
Le presenti istruzioni non intendono pregiudicare né sostituirsi in alcun modo alle vigenti
disposizioni di legge, le cui norme e regole dovranno comunque essere applicate durante lo
svolgimento dei lavori.
Gli organi preposti al controllo, alla prevenzione degli infortuni ed al pronto intervento in caso di
incidenti saranno:
Ispettorato del Lavoro
A.S.L. (Azienda sanitaria locale)
I.N.A.I.L.
VV.FF.
Pronto Soccorso, Presidio Ospedaliero
Carabinieri
Polizia di Stato
Gli organi suddetti saranno quelli competenti per il territorio ove avrà luogo la realizzazione
dell’opera prevista in progetto, oltre ad altri organismi citati più innanzi.
SCHEMA DEL PIANO
Il presente capitolo indica gli elementi identificativi più significativi che dovranno essere riportati
nel D.U.V.R.I. relativamente all’appalto dei servizi e forniture dei lavori ed i dati generali della
Impresa affidataria e delle Imprese esecutrici.
Riferimenti di appalto
Tabella riportante gli estremi identificativi dell’appalto.
Impresa affidataria
Indirizzo
Impresa esecutrice
2
Indirizzo
A1 – Elenco Edifici di Proprietà
Sede cantiere
A2 – Elenco Edifici in comodato
A3 – Elenco Edifici in affitto
Proprietà area cantiere
A1 – Elenco Edifici di Proprietà Provincia Regionale di Catania
A2 – Elenco Edifici in comodato Proprietari Legittimi
A3 – Elenco Edifici in affitto Proprietari Legittimi
Oggetto dell’appalto
Appalto per l’affidamento dei servizi relativi a “Efficientamento
energetico e ottimizzazione dei consumi negli edifici patrimoniali e
scolastici di pertinenza provinciale mediante la gestione del
“sistema termoelettrico”
Inizio lavori
Fine lavori
Dovranno inoltre essere citati i nomi del Responsabile del Servizio di Pronto Soccorso (RPS) e del
Responsabile del Sistema di Gestione Emergenze (RSGE) nominati dal Datore di Lavoro ai sensi
degli artt. 18 del D. Lgs. 81/2008 e dell’art. 6 del D.M. 10/03/98
Nome
Aree
di
competenza
Funzione Responsabile
Responsabile
Servizio
Prevenzione
e TUTTE
Protezione
Rappresentante dei lavoratori
TUTTE
Medico Competente
TUTTE
Direttore Tecnico di Cantiere
Cantiere mobile
Responsabile Servizio Pronto Soccorso
Cantiere mobile
Responsabile della sicurezza di cantiere Cantiere mobile
(preposto)
Responsabile Sistema Gestione Emergenze
Cantiere mobile
Dovranno inoltre essere citati i nominativi dei soggetti coinvolti nell’appalto:
Responsabile dei Lavori
Coordinatore per la Progettazione
Coordinatore per la Esecuzione
DATI PROGETTISTA e R.U.P
Progettista e D.L.:
Nome e Cognome
Via Novaluce 67/A - 95030 Tremestieri Etneo
Indirizzo
Provincia Regionale di Catania
R.U.P:
Nome e Cognome
Indirizzo
Ing. Salvatore Raciti
Via Novaluce 67/A - 95030 Tremestieri Etneo
Provincia Regionale di Catania
3
Imprese cointeressate lavori
Dovranno essere predisposte le tabelle riportanti i dati identificativi relativi alle eventuali Imprese
subappaltatrici partecipanti all’appalto.
Modalità di coordinamento delle diverse imprese coinvolte
L'art. 26 comma 3 del D.Lgs 81/2008, nel caso di affidamento di lavori a più imprese o a lavoratori
autonomi, introduce di fatto obblighi precisi sia a carico dei datori di lavoro committenti che dei
datori di lavoro delle ditte incaricate della esecuzione dei lavori aggiudicati, recitando quanto segue:
“Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2,
elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per
eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento è
allegato al contratto di appalto o di opera. Ai contratti stipulati anteriormente al 25 agosto 2007 ed
ancora in corso alla data del 31 dicembre 2008, il documento di cui al precedente periodo deve
essere allegato entro tale ultima data. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai
rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi.”
Il datore di lavoro dell’impresa affidataria ha l’obbligo di:
• vigilare sulla sicurezza dei lavori affidati e sull’applicazione delle disposizioni e delle
prescrizioni del piano di sicurezza e coordinamento;
• verificare l’idoneità tecnico professionale delle imprese subappaltatrici con le modalità di
cui all’Allegato XVII;
• coordinare gli interventi di cui agli articoli 95 e 96;
• verificare la congruenza dei piani operativi di sicurezza (POS) delle imprese esecutrici
rispetto al proprio, prima della trasmissione dei suddetti piani operativi di sicurezza al
coordinatore per l’esecuzione.
Quindi il D. Lgs. 81/2008 richiede che il datore di lavoro committente verifichi l'idoneità tecnicoprofessionale dei soggetti che intervengono nella realizzazione dell'opera o della prestazione
affidata, mentre costituisce obbligo del committente fornire all'appaltatore informazioni tali ed in
quantità sufficiente da permettere a quest'ultimo di valutare i rischi relativi all'ambiente di lavoro e
di integrarli con quelli specifici della propria attività in modo da procedere alla predisposizione
delle idonee misure di prevenzione.
Infatti, nel caso di più imprese coinvolte nei lavori, un idoneo livello di sicurezza può essere
conseguibile soltanto mediante l’unicità di direzione di cantiere e con la previsione di un servizio di
coordinamento interaziendale con compiti, oltre che di programmazione e di coordinamento, anche
di gestione di efficaci sistemi di intercomunicazione fra apparecchiature presentanti rischi di
potenziale interferenza.
In funzione della presenza contemporanea di più imprese operanti all’interno del cantiere, va
previsto il coordinamento delle misure di prevenzione e protezione tra le stesse a cura del
Coordinatore per l’esecuzione dei lavori, ove ne sussistano i presupposti, altrimenti sarà l’impresa
affidataria a coordinare il tutto, infatti in mancanza di un coordinatore per l’esecuzione dei lavori
l’impresa capogruppo dei lavori, dovrà disporre il Documento Unico di Valutazione del Rischio e le
opportune riunioni preliminari con le imprese e informare di eventuali modifiche sul programma
lavori mediante comunicazioni scritte, organizzando così la comunicazione tra le varie imprese
nonché la loro reciproca informazione.
Rischi specifici derivanti da situazioni ambientali ed interferenze
E’ notorio che in questo settore di attività le operazioni produttive vengono svolte senza carattere di
ripetitività.
In cantiere, lavorazioni, situazioni, procedimenti, azioni sono sempre diverse, sia da cantiere a
cantiere, per le caratteristiche intrinseche al diverso prodotto finale, sia, nello stesso cantiere, per
l’evolversi delle categorie di lavoro in relazione alle diverse fasi di installazione.
L’ambiente esterno in cui si opera, con il mutare delle stagioni e delle condizioni meteorologiche, la
dispersione dei posti di lavoro, la diversità dei luoghi e delle relative condizioni ambientali
circostanti, le distanze dalle fonti di approvvigionamento, sono elementi a cui corrispondono
diverse tonalità di rischi che debbono comunque essere evidenziate nel D.U.V.R.I..
Nelle zone dove dovranno essere eseguiti i lavori, occorrerà attuare tutti i possibili accorgimenti e
4
precauzioni in modo da arrecare il minor fastidio possibile all’ambiente esterno.
Il presente DVRI dovrà, quindi, essere integrato dal soggetto presso il quale deve essere eseguito il
contratto, prima dell’inizio dell’esecuzione, con il D.U.V.R.I. riferendolo stavolta ad eventuali
ulteriori rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletata la fornitura di beni
e servizi, in modo tale da ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro
derivanti dalle interferenze delle lavorazioni di seguito descritte.
Cod. RISCHI DI INTERFERENZA
Note
LAVORAZIONI ALL’INTERNO DEL LUOGO DI LAVORO
CHIUSURA DI PERCORSI O DI PARTI DI CANTIERE
USO DI ATTREZZATURE / MACCHINARI PROPRI
USO / INSTALLAZIONE DI PONTEGGI, TRABATTELLI, OPERE
PROVVISIONALI
PRODUZIONE DI POLVERI DURANTE LE LAVORAZIONI
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
MOVIMENTAZIONE CARICHI CON AUSILIO DI MACCHINARI
EMISSIONE DI RUMORE DURANTE LE LAVORAZIONI
LAVORO IN QUOTA
RISCHIO CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO
MOVIMENTAZIONE MEZZI D’OPERA
PRESENZA DI PUBBLICO NELLA SEDE DEI LAVORI
GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI DALLE LAVORAZIONI
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Oltre ai rischi immessi dalle lavorazioni stesse del Fornitore nella fattispecie sono stati individuati i
seguenti fattori di interferenza e di rischio specifico che sono di seguito descritte:
Servizio di trasporto e consegna delle apparecchiature e dei materiali oggetto dell’appalto presso la
sede dei singoli edifici impianti:
Servizio di montaggio inerente a tutte le azioni di messa in opera da parte dei tecnici degli oggetti
forniti;
Collaudo;
Servizio di asporto imballaggi, all’esterno del luogo di montaggio di eventuali rifiuti /o imballaggi
non più indispensabili;
Potrebbero verificarsi, inoltre, rischi derivanti da esecuzione del servizio oggetto di appalto durante
l’orario di lavoro del personale della Scuola e degli Studenti e degli Impiegati compresenza di
lavoratori di altre ditte che eseguono lavorazioni per conto della stessa Scuola o per altri
committenti;
Movimento/transito di mezzi;
Probabili interruzioni di fornitura di energia elettrica;
Utilizzo di attrezzature/macchinari di proprietà della Scuola;
Rischio di scivolamenti (pavimenti, scale, piani inclinati, rampe, ecc);
Possibile utilizzo dei servizi igienici della Scuola;
Movimentazione di materiali in zone anguste.
DESCRIZIONE DEI LAVORI E DELLE FASI E DEI SERVIZI.
I lavori oggetto del presente documento prevedono le lavorazioni necessarie per l'appalto del
sistema integrato di servizi misti a forniture e lavori, entrambi, questi ultimi, di entità accessoria
rispetto ai servizi, con il quale la Provincia Regionale di Catania intende affidare le attività per
assicurare e mantenere nel tempo le condizioni di comfort negli ambienti degli edifici oggetto
dell’appalto, nel rispetto delle vigenti leggi in materia di uso razionale dell’energia, di sicurezza e di
salvaguardia dell’ambiente, provvedendo nel contempo al miglioramento del processo di
trasformazione e di utilizzo dell’energia come previsto e disciplinato dal DPR 412/1993 e s.m.i., in
modo da contribuire a raggiungere almeno gli obiettivi del protocollo di Kioto, che consistono nel
raggiungimento, entro il 2020 dei seguenti obiettivi: 20% di miglioramento dell’efficienza
energetica degli edifici, 20% di produzione di energia da fonti rinnovabili entro il 2020, 20% di
abbattimento delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990, attraverso l’efficientamento
5
energetico degli edifici di proprietà dell’Amministrazione (elenco di cui all’Allegato “Elenco
Edifici di Proprietà”), il miglioramento tecnologico degli impianti a servizio degli edifici utilizzati
dall’Amministrazione, (elenchi di cui agli Allegati“Elenco Edifici di Proprietà”, “Elenco Edifici in
comodato “, “ Elenco Edifici in affitto”, l’educazione degli utenti degli edifici di cui agli Allegati
“Elenco Edifici di Proprietà”, “Elenco Edifici in comodato “, “ Elenco Edifici in affitto”, affinché
mettano in atto comportamenti corretti dal punto di vista del risparmio energetico, la realizzazione
di impianti di produzione di energia alternativa o rinnovabile negli edifici già citati, nonché tutte
quelle attività necessarie per assicurare e mantenere, per tutta la durata del contratto, le condizioni
di efficienza del “sistema termoelettrico” in tutti gli edifici (elenchi di cui agli Allegati “Elenco
Edifici di Proprietà”, “Elenco Edifici in comodato “, “ Elenco Edifici in affitto”.
Le fasi principali che saranno analizzate per la valutazione dei rischi saranno:
ƒ efficientamento energetico, conduzione termica ed elettrica degli impianti relativi agli
“edifici di proprietà”, nonché l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti
alternative o rinnovabili nei suddetti edifici;
ƒ conduzione termica ed elettrica degli impianti relativi agli “edifici in comodato” ed agli
“edifici in locazione”, limitatamente al periodo di efficacia ed alle scadenze dei relativi
contratti, così come indicato nei relativi elenchi;
ƒ gestione amministrativa.
Il servizio che viene appaltato riguarda:
• Lo svolgimento di tutte le attività inerenti l'esercizio, la conduzione tecnica e la gestione
amministrativa del “sistema termoelettrico” attualmente in esercizio presso gli “edifici”.
• La manutenzione ordinaria e preventiva, sulla base di un apposito programma, da
effettuarsi secondo le modalità che verranno illustrate in apposito "Disciplinare di
Manutenzione" del “sistema termoelettrico”. Tale disciplinare ed il relativo programma
dovrà essere presentato dai partecipanti al bando di gara in sede di offerta e dovrà prevedere
la descrizione e la frequenza degli interventi che dovranno essere resi disponibili anche “online”.
• La manutenzione straordinaria del “sistema termoelettrico”, intendendosi con il termine
"straordinaria" la riparazione e/o la eventuale sostituzione in opera di tutto quanto serva ad
assicurare il corretto regime di funzionamento dell'esercizio delle utenze della provincia,
nulla escluso, in caso di guasti, malfunzionamenti o difetti di sicurezza riscontrati nella
conduzione degli impianti medesimi. Gli interventi di manutenzione straordinaria dovranno
essere inseriti nell'Archivio Storico degli Interventi.
• La corresponsione degli oneri per le forniture di energia ed i servizi connessi alla società
elettrica o gas distributrice, o a qualsiasi altro soggetto (sia esso produttore, grossista o
distributore), nel caso in cui le utenze elettriche o termiche della Provincia o di altri soggetti
eventualmente intestatari del contratto, posseggano i requisiti di cliente idoneo, previa
voltura ovvero nuova stipulazione del contratto di fornitura elettrica o gas in capo
all'Appaltatore che diverrà cosi intestatario del contratto con l'onere di condurne l'intera
gestione amministrativa per tutta la durata dell'appalto per gli “edifici”.
• La fornitura del combustibile necessario per il funzionamento degli impianti termici degli
“edifici”.
• L'elaborazione della “diagnosi energetica” per ogni singolo “EDIFICIO”
L'approntamento, in ambito locale, di una struttura operativa debitamente articolata, tecnica
ed amministrativa, compreso un parco mezzi, apparecchiature e materiali di consistenza
idonea a poter adeguatamente supportare lo svolgimento del sistema integrato richiesto.
• La redazione della certificazione energetica, ai sensi del Decreto Legislativo 19.08.05
n.192 e s.m.i., per ogni “EDIFICIO”, al fine di stabilire la classe energetica di appartenenza
prima e dopo gli interventi di miglioramento.
• Il miglioramento della “efficienza energetica” degli “edifici” (che può essere raggiunta
anche tramite modifiche o sostituzioni di circuiti, apparecchiature, macchine, utilizzatori e
quant’altro contenuto nel “sistema termoelettrico”), la riduzione dei consumi (attuata anche
attraverso adeguate azioni di sensibilizzazione ed informazione), la produzione di energia
6
•
con fonti alternative o rinnovabili, la riduzione delle emissioni di CO2 da parte degli
“edifici”.
L’adeguamento del “sistema termoelettrico” a tutte le norme tecniche sulla sicurezza,
vigenti all'atto dell'appalto e durante il periodo della gestione, intendendo l'adeguamento sia
come meri atti amministrativi sia come modifiche di impianto sia come fornitura e posa in
opera dei presidi o delle apparecchiature che si dovessero rendere necessari a seguito delle
sopravvenute disposizioni della normativa durante il periodo di gestione.
INDIVIDUAZIONE DEI SITI DI LAVORO
Per una buona individuazione e settorizzazione delle tipologie di rischio interferenti individuabili in
un cantiere di lavoro è necessario individuare i siti e/o le aree ove si svolgeranno le attività, in
esecuzione del contratto di appalto, e dove sono presenti condizioni ambientali particolari per cui
potrebbe essere necessario prevedere misure di sicurezza aggiuntive dovuti alle interferenze tra il
personale presente all’interno delle stesse.
Nella fattispecie, per quanto già detto, i siti oggetto del contratto di appalto sono di seguito indicati:
COMUNE
UBICAZIONE
DENOMINAZIONE
ACIREALE
Via Mario Arcidiacono,
Via Ariosto
Liceo Classio "Gulli e Pennisi"
ADRANO
Via Trapani, 52
Istituto "B. Radice" Sez. di Bronte
BIANCAVILLA
ITI + Liceo Socio Psicopedacogico M. Rapisardi
BRONTE
Via S. Placido - Via G.B
Vigo
Viale kennedy
I.I.S.S. "Capizzi di Bronte" Liceo Scientifico
CATANIA
Via Raccuglia, 89
IPSSAR Alberghiero
CATANIA
Via Anfuso
IPSSAR Alberghiero
CATANIA
Via Litterio Lizzio Bruno
IPSSAR Alberghiero
CATANIA
V.le Tirreno
IPSSAR Alberghiero
CATANIA
Via Randazzo
CATANIA
C.so Indipendenza
Allocate due sez.: Turrisi Colonna
pedagogico e Liceo classico Spedalieri
Liceo Scientifico Boggio Lera
MANIACE
Contrada Cavallaro
Istituto Alberghiero Falcone
MASCALUCIA
Via dei Villini
Liceo "Concetto Marchesi"
NICOLOSI
Via Mantova
IPSSAR
NICOLOSI
Via A. Moro
IPSSAR
NICOLOSI
Via Gemmellaro
IPSSAR
PALAGONIA
Via P.zza Dante
Istituto Superiore
PALAGONIA
Via C. Battisti
Ex Sede dell'USL
SANTA MARIA DI LICODIA
Via P. Mafalda
IPSSAR
SANTA MARIA DI LICODIA
Via Garibaldi
IPSSAR
S.A. LI BATTIATI
P.zza Veneto
Sez. staccata del Liceo Artistico di Catania
ACIBONACCORSI
Via Lavina, 10/b
L.S. "Archimede" Sez. di Acireale
ACIREALE
Via Collegio Pennisi, 13
I.M. R. Elena
ACIREALE
IPSIASS "Antonio Meucci"
ACIREALE
Via delle Terme, 177 e
78
C.so Umberto, 186/188
BIANCAVILLA
Via S. Placido, 33
Liceo Socio-Psico-Pedagogico
BIANCAVILLA
Via Verne, 13
IPSIA
BRONTE
CATANIA
Liceo classico "Capizzi"
Lico Scientifico
CATANIA
C.so Umberto, 279
Via Grasso Finocchiaro
92
Via Etnea, 732
CATANIA
Via Etnea, 595, p. 1°
Ist. Prof. Per l'Industria
CATANIA
Via del Bosco, 34/36
Accademia di Belle Arti
CATANIA
Via Reclusorio del Lume
Accademia di Belle Arti
7
Liceo Artistico
Istituo Alberghiero
psico-
CATANIA
Via Vittime di Guerra, 6
Ist. T. A. "Ferrarin"(segreteria)
CATANIA
Via Galatola,
L.S. "Boggio Lera" L.C. "Spedalieri"
CATANIA
Via Centuripe, 8
Uffici Provinciali - Avvocatura
CATANIA
Provveditorato agli Studi
CATANIA
Via Coviello, 15/bCorpo
A
Via Coviello, 15/bCorpo
B
Via Fichera, 12
Provveditorato agli Studi
CATANIA
Via Mascagni, 52
Provveditorato agli Studi
CATANIA
Via Minoriti, 10
Uffici Provinciali
CATANIA
Uffici Provinciali
CATANIA
Via Vittorio Veneto, 18
Istituto d'Arte
CATANIA
Via S. M. di Betlem
GIARRE
MASCALUCIA
Via Veneto, 85/87
Via Chillei, 18
Uffici Regionali Attività
Provinciali immigrazione
Liceo Scientifico
Liceo "Concetto Marchesi"
MASCALUCIA
Via Mompilieri, 4
Liceo "Concetto Marchesi"
MINEO
Via G. Simili, 16
Ist. Alberghiero
NICOLOSI
Via Marconi, 217/19
Ist. Alberghiero
NICOLOSI
Via C. Battisti, 28
Museo Vulcanologico
RADDUSA
Via T. Sollima,42
Museo del Grano
TREMESTIERI ETNEO
Via Montelauro, 2
Uffici Provinciali
ACI S. ANTONIO
Via Vittorio Emanuele,
120
Via
Napoli,
s.n.c.
Frazione Cannizzaro
Via L. Galvani, 3
Museo del Carretto Siciliano
ACI CASTELLO
ACIREALE
ACIREALE
Ambientali
e
Uffici
PALACANNIZZARO"Rosario Livatino"
I.T.C."A. Majorana"
Via F. Guicciardini s.n.c.
Via G. Verga, s.n.c.
Via
Trapani,
4
Via
Cervo, 23
Via L. Ariosto, 37
I.T. GeometriI.T. per il Turismo"F. Brunelleschi"
I.T.C. - I.T.G"P. Branchina"(Plesso NORD)
ADRANO
Via
S.
Tommaso
d'Aquino,s.n.c.
Contrada Fogliuta
Via
S.
Tommaso
d'Aquino,
s.n.c.
Contrada Fogliuta
Via S. D'Acquisto, 16
ADRANO
Via Donatello, 12
Liceo GinnasioSez. Scientifica"G. Verga"/Russo
BELPASSO
Via L. Sciascia, 3
I.T.I.S."G. Ferraris"(Succursale)
BRONTE
Via Sarajevo, 1
I.T.C."B. Radice"
BRONTE
Viale della Regione, 2
CALTAGIRONE
Via S. Gregorio (Ex
Matrice), 153
Via
delle
Industrie,
16Contrata Balatazze
Via S. Maria di Gesù,
s.n.c.
Via Cappuccini, 134
I.P.S.I.A."Ven.
I.
Capizzi"(Succursale)I.P.S.A.
"Mazzei"
Ist. Statale d'Arte per la Ceramica"L. Sturzo"
ACIREALE
ACIREALE
ADRANO
ADRANO
CALTAGIRONE
CALTAGIRONE
CALTAGIRONE
CALTAGIRONE
CALTAGIRONE
CALTAGIRONE
CALTAGIRONE
CALTAGIRONE
CALTAGIRONE
CASTIGLIONE DI SICILIA
I.T.I.S."Galileo Ferraris"
Liceo Scientifico"Archimede"
I.P.S. per il Turismo"P. Branchina"(Plesso SUD)
Liceo Classico"G. Verga"
I.P.S.A."F. Cucuzza"
I.P.S.I.A."C.A. dalla Chiesa"
I.T.A.S."F. Cucuzza"
Viale Autonomia, 6
Via Duca di Camastra,
s.n.c. Via M. Scelba, 5
Via M. Scelba, 1 (C.da
Boschigliolo)
I.T.C."G. Arcoleo"
I.T.G."F. Cucuzza"
Via Fra' Cherubino, 4
Via P.S. Mattarella, 21
Viale Principessa Maria
Jose, 7/9(Palazzina S.
Luigi)
Via G. Marconi, 83 CORPO "C"
Liceo Classico"B. Secusio"
Liceo Scientifico"E. Majorana"
Museo della Fotografia
8
I.T.I.S. "Euclide"
Liceo Socio-Psicopedagogico"M. Amari"
CATANIA
Liceo
Scientifico
"BoggioLera" (Ex Convento SS. Trinità)
GIARRE
Via Vittorio Emanuele,
346/348
(C.A.P. 95131)
Piazza Manganelli, ang.
Via
Carcaci
(C.A.P.
95131)
Via Imperia, 21(C.A.P.
95128)
Via F. Filzi, 24Piani
Terra-1°-2°-3°
parte(C.A.P. 95124)
Via
E.
Besana,
12/C(C.A.P. 95121)
Via
Passo
Gravina,
197(C.A.P. 95125)
Via del Bosco, 43(C.A.P.
95125)
Via Galermo, 172(C.A.P.
95123)
Corso
Indipendenza,
229(C.A.P. 95122)
Via Orchidea, 9(C.A.P.
95123)
Via C. Pisacane, 1Via
Palermo,
282(C.A.P.
95122)
Via Vescovo Maurizio,
82(C.A.P. 95126)
Viale
Regina
Margherita,
22(C.A.P.
95123)
Stradale PrimosoleC.da
Pantano d'Arci
Viale Artale Alagona,
97(C.A.P. 95126)
Via Firenze, 202(C.A.P.
95128)
Via del Bosco, 43(C.A.P.
95125)
Piazza
A.
Riccò,
s.n.c.(C.A.P. 95124)
Via Vescovo Maurizio,
82(C.A.P. 95126)
Via Chisari, 8/A(C.A.P.
95123)
Via
Prefettura
Piano
terra(CAP 95124)
Piazzale
Asia,
s.n.c.(C.A.P. 95129)
Via Mavilla, 37 Vico
Buonafé,
9(C.A.P.
95124)
Via
Biancavilla,
10
(C.A.P. 95125)
Piazza Roma, 4(C.A.P.
95125)
Via Vittorio Emanuele,
56/58(C.A.P. 95131)
Via Generale Ameglio,
15 (C.A.P. 95123)
Via Trieste, 22
GIARRE
Via Veneto, 4
I.P.S.S.A.R."G. Falcone"
GIARRE
Corso Europa, 10
I.P.S.I.A."Sabin"
GIARRE
I.P.S.A.A."A.M. Mazzei"
GIARRE
GIARRE
Via
Principe
di
Piemonte,
92Fraz.
Macchia di Giarre
Viale Libertà, 151
Via N. Maccarrone, 4
I.P.S.I.A."E. Majorana - Sabin"
I.T.I.S."E. Fermi"
GIARRE
Via Padre Ambrogio, 1
Liceo Classico"M. Amari"
GIARRE
Via Veneto, 85Contrada
Jungo
Liceo Scientifico"Leonardo"
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
9
Pinacoteca
(ex Chiesa S. Michele minore)
Liceo
Socio"Lombardo Radice"
Liceo
"G. Turrisi Colonna"
provinciale
Psicopedagogico
Socio-Psicopedagocico
I.P.S.S."L. Mangano"
I.P.S.I.A."E. Fermi"
I.T.A.S."F. Eredia"
I.T. Aeronautico"A. Ferrarin"
I.T.C."C. Gemmellaro"
I.T.G.
Liceo
Scientifico
"G.B. Vaccarini"
I.T.I.S."S. Cannizzaro"
-
I.T.I.S.
I.T.I.S."G. Marconi"
I.T.I.S."Archimede"
I.T.A.S."F. Eredia"(ex "P.L. Deodato")
I.T. Nautico"Duca degli Abruzzi"
Liceo Classico"M. Cutelli"
Liceo Classico"M. Cutelli"(succursale)
Liceo Classico"N. Spedalieri"
Liceo Scientifico"G. Galilei"
Liceo Scientifico"Principe Umberto di Savoia"
Palazzo Minoriti
Le Ciminiere
Liceo Artistico"E. Greco"
I.R.S.S."T. Ardizzone Gioeni"
I.T.C."De Felice Giuffrida"
Convitto Nazionale "Cutelli"
I.P. Servizi Commerciali e Turistici"A. Olivetti"
Istituto Statale d'ArteS.M.S. annessa
GIARRE
Piazza Mazzini, 1
Acquario (Ex Albergo Diurno)
GRAMMICHELE
Contrada Valverde
I.T.C."G.
Arcoleo
"(sez.
Regionale d'Arte"R. Libertini"
GRAVINA DI CATANIA
Via Zangrì, 6Località S.
Paolo
Piano
seminterrato
Via Vignazza, 4 C.da
Vignazza
Contrada Piano Mole,
s.n.c.
Ist. "Lombardo Radice"Sez. staccata di Catania
PATERNO'
Via Fogazzaro, 18
PATERNO'
Via Parini, s.n.c.
Liceo
Psico-pedagocico-Linguistico-Scienze
sociali"F. De Sanctis"
I.T.C."G. Russo"
PATERNO'
Via degli Studi, 1
Liceo Classico"M. Rapisardi"
LINGUAGLOSSA
MILITELLO
CATANIA
IN
VAL
DI
associata)Istituto
Liceo Scientifico"M. Amari"
I.I.S."V.E. Orlando"
PATERNO'
Corso del Popolo, 1
Liceo Scientifico"E. Fermi"
PATERNO'
RAMACCA
Via Lucania, 1
Via
Frastucheria,
48
Contrada Frastucheria
Via Giovanni Paolo II,
s.n.c.Contrada Crocitta
IPSA per l'Agricoltura
I.T.I.S. Liceo ScientificoI.T.C. "V. Scuderi"
RANDAZZO
Piazza S. Benedetto, 12
Liceo Classico"Don Gavina"
RIPOSTO
RIPOSTO
RIPOSTO
Via Roma, 66
Via P. La Torre, 1
C.so
Sicilia
Via
E.
Musumeci
Via G. Motta, 85-87-89
I.T.C."E. Pantano"
I.T.G."N. Colajanni"
IPSSA "G. Falcone"
RANDAZZO
SAN GIOVANNI LA PUNTA
RIPOSTO
SAN
MICHELE
GANZARIA
SAN
MICHELE
GANZARIA
SCORDIA
DI
DI
Via Duca del Mare, 19
Via F. Cafiero, 2
Via dei Greci, 35
TREMESTIERI ETNEO
Via A. Moro, s.n.c. Via E.
Berlinguer, s.n.c.
Via L. Capuana, 36
Contrada Pignatazza
Via Nuovaluce, 67/A
VIZZINI
V.le R. Margherita
VIZZINI
Viale Buccheri, s.n.c.
I.P.S.I.A."E. Fermi"I.T.C."E. Medi"
ISTITUTO
POLIVALENTE1)
Liceo
Scientifico"Majorana" 2) I.T.I.S."G. Ferraris"3)
I.T.C.+I.T.G."E. De Nicola"
I.T. Nautico"L. Rizzo"
Museo Provinciale della Ganzaria
I.P.S.S.A.R."C.A. dalla Chiesa"
Liceo Scientifico"E. Majorana"
Centro Direzionale Nuovaluce(ex CO.GE.I. S.p.A.)
Liceo Classico "Secusio" sede coordinata
Caltagirone
I.T.C."V.E. Orlando"Centro Giovanile
di
Individuazione delle fasi operative
Per l’esecuzione dell’appalto ed in particolare per i progetti, necessari alla realizzazione delle opere,
redatti dall’ impresa appaltatrice per ogni singolo “edificio impianto”, si dovranno indicare nei
crono programmi allegati ai D.U.V.R.I., per ognuna delle aree operative di cantiere, tutte le fasi in
cui si suddivideranno i lavori e le forniture per la esecuzione dell’appalto.
Misure generali di riduzione dei rischi interferenti
Per tutti gli “edifici impianto” e/o le aree operative di cantiere sono di seguito indicate le misure per
la riduzione dei rischi derivanti da situazioni ambientali particolari ed interferenze a tutela della
sicurezza dei lavoratori, ferma restando la possibilità per l’impresa appaltatrice di aggiornarle,
adeguarle ed integrarle a secondo delle circostanze e delle diverse lavorazioni necessarie al
momento.
10
Cod. MISURE GENERALI A TUTELA DELLA SICUREZZA
LAVORAZIONI ALL’INTERNO Nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il
personale occupato dall' impresa appaltatrice o subappaltatrice dovrà essere
DEL LUOGO DI LAVORO
CHIUSURA DI PERCORSI O DI
PARTI DI CANTIERE
USO DI ATTREZZATURE
MACCHINARI PROPRI
/
USO / INSTALLAZIONE DI
PONTEGGI,
TRABATTELLI,
OPERE PROVVISIONALI
munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente
le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. I lavoratori,
all’ingresso in area di lavoro sono tenuti ad esporre detta tessera di
riconoscimento ai sensi degli artt. 18, 20 e 26 del D. Lgs. 81/2008.
Prima dell’inizio delle attività lavorative presso il cantiere interessato dal
presente appalto occorre che la Ditta incaricata comunichi al Committente e/o
al Responsabile dei Lavori il giorno e gli orari previsti ed i nominativi delle
persone incaricate al fine di coordinare le azioni, autorizzare gli ingressi ed
impedire interferenze con eventuali lavoratori presenti nell’area.
Nel caso di determinate fasi lavorative sarà necessario interdire al passaggio di
personale estraneo i percorsi o intere aree di lavorazione .
All’inizio dei lavori tutta l’area dei lavori dovrà essere recintata con reti,
pannelli pieni o a listelli distanziati e per cantieri molto estesi anche con nastri,
per impedire che estranei vi possano accedere.
I nastri colorati possono rilevarsi utili per indicare le zone da non valicare.
Dovranno essere esposti opportuni cartelli di divieto e di pericolo conformi
all’Allegato XXIV del D. Lgs. 81/2008 ed alle Norme UNI e CEE.
In zone trafficate (da pedoni o da veicoli) la recinzione deve essere illuminata.
Per l’accesso al cantiere degli addetti e dei mezzi di lavoro sono predisposti
percorsi e, ove occorrono, mezzi di accesso sicuri.
Per l’accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro sono approntati percorsi
sicuri e, quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici.
Nei tratti prospicienti il vuoto, le strade, i viottoli, le scale con gradini e simili
sono provvisti di parapetto.
Le vie di accesso al cantiere e quelle corrispondenti a percorsi interni sono
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
Vista la tipologia di fasi lavorative necessarie alla realizzazione dell’opera si
avrà la presenza in cantiere di macchine ed attrezzature di proprietà
dell’impresa esecutrice. Tali macchine dovranno essere conformi al DPR
459/96 (Direttiva Macchine) ed essere in possesso dei relativi libretti di uso e
manutenzione.
Le attrezzature di lavoro devono essere installate, disposte e usate in maniera
tale da ridurre i rischi per i loro utilizzatori e per le altre persone, ad esempio
facendo in modo che vi sia sufficiente spazio disponibile tra i loro elementi
mobili e gli elementi fissi o mobili circostanti e che tutte le energie e sostanze
utilizzate o prodotte possano essere addotte e/o estratte in modo sicuro.
Le operazioni di montaggio e smontaggio delle attrezzature di lavoro devono
essere realizzate in modo sicuro, in particolare rispettando le eventuali
istruzioni d'uso del fabbricante.
Le modalità d’uso delle macchine ed attrezzature devono essere rispondenti a
quanto riportato nella allegato VI del D. Lgs. n° 81/2008.
Nei lavori che sono eseguiti ad un'altezza superiore ai m 2, devono essere
adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcature o
ponteggi o idonee opere provvisionali o comunque precauzioni atte ad
eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose conformemente al punto 2
dell’ Allegato XVIII del D. Lgs. 81/2008
Tutte le opere provvisionali utilizzate devono essere allestite con buon
materiale ed a regola d'arte, proporzionate ed idonee allo scopo; esse devono
essere conservate in efficienza per la intera durata del lavoro.
Prima di reimpiegare elementi di ponteggi di qualsiasi tipo si deve provvedere
alla loro verifica per eliminare quelli non ritenuti più idonei ai sensi dell’
Allegato XIX del D. Lgs. 81/2008.
Il montaggio e lo smontaggio delle opere provvisionali devono essere eseguiti
sotto la diretta sorveglianza di un preposto ai lavori previa compilazione di un
PIano di Montaggio, Utilizzo e Smontaggio (Pimus) ai sensi dell’art. 136 e con
i contenuti dell’Allegato XXII del D. Lgs. 81/2008.
Tutte le opere provvisionali devono essere in possesso del relativo libretto di
uso e manutenzione e rispondenti a quanto previsto negli Allegati XVIII e XIX
del D. Lgs. 81/2008.
11
Cod. MISURE GENERALI A TUTELA DELLA SICUREZZA
PRODUZIONE DI POLVERI Qualora durante le lavorazioni previste in cantiere dovesse essere prevista la
possibilità di sollevamento di polveri il datore di lavoro dovrà prendere
DURANTE LE LAVORAZIONI
MOVIMENTAZIONE
MANUALE DEI CARICHI
opportuni provvedimenti installando aspiratori o segregando gli spazi con teli /
barriere. Tali attività saranno programmate e, ove possibile, svolte in assenza di
terzi sul luogo di lavoro.
Dovrà essere effettuata la necessaria informazione al fine di evitare disagi a
soggetti asmatici o allergici eventualmente presenti.
Nelle aree aperte dovrà essere posta particolare attenzione affinché a causa dei
lavori e del circolare delle macchine non venga sollevata polvere che possa
arrecare disagio agli operai ed a terzi, ed a tal fine il cantiere si attrezzerà
opportunamente in modo da inumidire periodicamente il suolo per eliminare
del tutto l’inconveniente soprattutto nella stagione estiva.
Si intende per movimentazione manuale dei carichi tutte quelle attività di
cantiere che comportano operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad
opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre,
spingere, tirare, portare o spostare un carico che, per le loro caratteristiche o in
conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano tra l’altro
rischi di lesioni dorso lombari. Tutte le modalità di valutazione del rischio
relative alla movimentazione dei carichi sono indicate al Titolo VI del D. Lgs.
81/2008 ed all’Allegato XXXIII cui dovrà farsi riferimento.
Ove possibile le lavorazioni dovranno essere organizzate al fine di ridurre al
minimo la movimentazione manuale dei carichi attraverso l’impiego di idonee
attrezzature meccaniche per il trasporto ed il sollevamento
Durante l’attività di cantiere, per i carichi che non possono essere movimentati
meccanicamente occorrerà predisporre strumenti per la movimentazione
ausiliaria (carriole, carrelli) e ricorrere ad accorgimenti organizzativi quali la
riduzione del peso del carico e dei cicli di sollevamento e la ripartizione del
carico tra più addetti.
Tutti gli addetti dovranno essere informati e formati in particolare modo su: il
peso dei carichi, il centro di gravita o il lato più pesante, le modalità di lavoro
corrette ed i rischi in caso di inosservanza.
La movimentazione manuale dei carichi dovrà quindi essere ridotta al minimo e
razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del
personale addetto, in ogni caso sarà opportuno ricorrere ad accorgimenti quali
la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da
movimentare dovrà essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell’operatore, anche in
funzione della tipologia della lavorazione.
Per una corretta valutazione di azioni di sollevamento sarà opportuno ricorrere
alle norme tecniche della serie ISO 11228 (parti 1-2-3) relative alle attività di
movimentazione manuale che è in grado di determinare, per ogni azione di
sollevamento, il cosiddetto “limite di peso raccomandato” attraverso
un’equazione che, a partire da un massimo peso ideale sollevabile in condizioni
ideali, considera l’eventuale esistenza di elementi sfavorevoli e tratta questi
ultimi con appositi fattori di demoltiplicazione.
12
Cod. MISURE GENERALI A TUTELA DELLA SICUREZZA
MOVIMENTAZIONE CARICHI Per il trasporto e la movimentazione dei carichi alle aree di lavoro saranno
CON AUSILIO DI MACCHINARI utilizzati appositi apparecchi di sollevamento.
Le attrezzature di lavoro adibite al sollevamento di carichi installate
stabilmente devono essere costruite in modo da assicurare la solidità e la
stabilità durante l’uso tenendo in considerazione innanzi tutto i carichi da
sollevare e le sollecitazioni che agiscono sui punti di sospensione o di
ancoraggio alle strutture.
Le macchine adibite al sollevamento di carichi, escluse quelle azionate a mano,
devono recare un’indicazione chiaramente visibile del loro carico nominale e,
all’occorrenza, una targa di carico indicante il carico nominale di ogni singola
configurazione della macchina.
Gli accessori di sollevamento devono essere marcati in modo da poterne
identificare le caratteristiche essenziali ai fini di un’utilizzazione sicura.
I ganci utilizzati nei mezzi di sollevamento e di trasporto devono portare in
rilievo o incisa la chiara indicazione della loro portata massima ammissibile.
Se l’attrezzatura di lavoro non è destinata al sollevamento di persone, una
segnalazione in tal senso dovrà esservi apposta in modo visibile onde non
ingenerare alcuna possibilità di confusione.
Le attrezzature di lavoro adibite al sollevamento di carichi installate
stabilmente devono essere disposte in modo tale da ridurre il rischio che i
carichi:
-urtino le persone,
-in modo involontario derivino pericolosamente o precipitino in caduta libera,
ovvero
-siano sganciati involontariamente.
I mezzi di sollevamento e di trasporto devono essere provvisti di dispositivi di
frenatura atti ad assicurare il pronto arresto e la posizione di fermo del carico e
del mezzo e, quando è necessario ai fini della sicurezza, a consentire la
gradualità dell’arresto.
Per ulteriori riferimenti si rimanda all’Allegato V del D. Lgs. 81/2008.
Gli apparecchi di sollevamento dovranno essere in possesso della seguente
documentazione:
- libretti di omologazione ISPESL degli apparecchi di sollevamento ad azione
non manuale di portata superiore a 200 kg. (acquistati prima del settembre
1996);
- Certificazione CE di conformità del costruttore (acquistati dopo settembre
1996)
- Libretto di uso e manutenzione
- copia di denuncia di prima installazione per gli apparecchi di sollevamento
non manuali di portata superiore a 200 kg.;
- verifica trimestrale delle funi e delle catene riportata sul libretto di
omologazione degli apparecchi di sollevamento con firma del tecnico che ha
eseguito la verifica;
- verifica annuale degli apparecchi di sollevamento non manuali di portata
superiore a 200 kg e conseguente verbale;
- registro verifiche periodiche
- Procedure per gru interferenti
- Certificazione radiocomando
13
Cod. MISURE GENERALI A TUTELA DELLA SICUREZZA
EMISSIONE
DI
RUMORE Per la salvaguardia della salute dei lavoratori l’Impresa effettuerà una
valutazione del rumore al fine di identificare i lavoratori, gli ambienti di lavoro
DURANTE LE LAVORAZIONI
e le attività a rischio di danno uditivo, per attuare le misure preventive e
protettive collettive ed individuali, ove necessario.
A tale fine si misurerà l'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al
rumore (Lep, d) ovvero quella settimanale (Lep, w) se quella quotidiana
dovesse risultare variabile nell'arco della settimana lavorativa.
La valutazione sarà effettuata da personale competente ad intervalli opportuni,
con la consultazione dei lavoratori o dei loro rappresentanti.
Nel caso di variazioni degli impianti, macchine e/o delle lavorazioni, queste
rilevazioni dovranno essere nuovamente effettuate.
Il rapporto contenente l'indagine di esposizione professionale al rumore e
indicante i criteri, i metodi, le strumentazioni, le modalità e il personale tecnico
competente, sarà posto a disposizione degli organi di vigilanza e redatto
secondo quanto previsto al Capo II – “Protezione dei lavoratori contro i rischi
di esposizione al rumore durante il lavoro” del D. Lgs. 81/2008.
Tutte le macchine utilizzate per i lavori, quali ad esempio quelle per movimenti
terra (escavatori, pale meccaniche, ecc.), compressori, gruppi elettrogeni,
martelli demolitori, ecc. dovranno essere del tipo silenziato e di moderna
concezione, con marmitte perfettamente efficienti.
Il rapporto contenente l'indagine fonometrica e indicante i criteri, i metodi, le
strumentazioni, le modalità e il personale tecnico competente, deve essere
messo a disposizione degli organi di vigilanza.
LAVORO IN QUOTA
RISCHIO
CADUTA
MATERIALI DALL’ALTO
Si intende per lavoro in quota un’attività lavorativa che espone il lavoratore al
rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un
piano stabile.
Contro i rischi di caduta dall'alto dei lavoratori deve essere attuata almeno una
delle seguenti misure di sicurezza:
a) impiego di impalcatura, ponteggio o analoga opera provvisionale
b) cinture di sicurezza
c) reti di sicurezza
Il datore di lavoro dovrà impegnarsi a prendere opportuni provvedimenti in
base al tipo di lavorazione ed ambiente di lavoro in cui opera il lavoratore.
DI Per gli interventi eseguiti in quota si deve provvedere alla segregazione, quindi
al divieto di passare o sostare sotto tali postazioni.
Qualora nelle zone sottostanti i medesimi interventi sia necessario permettere la
sosta ed il transito di persone terze, l’esecuzione degli stessi verrà preceduta
dalla messa in atto di protezioni, delimitazioni e segnaletica richiamante il
pericolo.
Tutte le opere provvisionali e le scale necessarie allo svolgimento degli
interventi saranno allestite, delimitate ed usate nel rispetto dei criteri di
sicurezza vigenti.
14
Cod. MISURE GENERALI A TUTELA DELLA SICUREZZA
MOVIMENTAZIONE
D’OPERA
MEZZI Per gli automezzi utilizzati per il trasporto dei materiali lungo le arterie di
comunicazione saranno adoperate tutte le precauzioni necessarie per arrecare il
minor disagio quali: la copertura ed assicurazione del carico onde prevenire
eventuali cadute dello stesso; divieto di utilizzare gli avvisatori acustici ad
eccezione di casi particolari quale segnalazioni per le operazioni di carico e
scarico, ecc.;
L’area di cantiere, in considerazione della presenza in aree limitrofe di persone
non addette ai lavori, dovrà essere meticolosamente recintata con barriere
dell’altezza necessaria onde evitare il contatto tra le attrezzature ed il personale
estraneo.
Gli automezzi dovranno accedere ed effettuare movimenti nei cortili, nelle aree
di sosta, autorimesse etc. delle aree di lavoro a velocità tale da non risultare di
pericolo per le persone presenti o gli altri automezzi.
Negli spazi interrati o seminterrati non è consentito l’accesso e la sosta ad
automezzi alimentati a gas GPL, a meno che non siano dotati di serbatoi e
impianti specificatamente omologati.
Per interventi da eseguirsi con impiego di mezzi operativi, la Impresa
esecutrice porrà la massima attenzione (prima, durante e dopo le manovre)
affinché nessuno possa entrare, né tantomeno sostare nel raggio d’azione della
macchina operatrice.
Tutte le operazioni di movimentazione all’interno dell’area di lavoro dovranno
essere gestite con l’ausilio di un segnalatore che con segnalazioni gestuali o
sonore provvederà a fornire informazione per la movimentazione al conducente
La macchina operatrice dovrà essere dotata degli appositi dispositivi sonori e
luminosi di
segnalazione.
L’area di intervento sarà comunque interdetta al transito di persone e altri
mezzi. Dovranno essere indicati i percorsi alternativi per i pedoni e per i mezzi.
PRESENZA
DI
PUBBLICO Nel caso di fasi lavorative da eseguirsi in contemporanea con attività
scolastiche o comunque aperte al pubblico sarà necessario interdire al
NELLA SEDE DEI LAVORI
passaggio di personale estraneo i percorsi o intere aree di lavorazione .
All’inizio dei lavori tutta l’area dei lavori dovrà essere recintata con reti,
pannelli pieni o a listelli distanziati e per cantieri molto estesi anche con nastri,
per impedire che estranei vi possano accedere.
I nastri colorati possono rilevarsi utili per indicare le zone da non valicare.
Dovranno essere esposti opportuni cartelli di divieto e di pericolo conformi
all’Allegato XXIV del D. Lgs. 81/2008 ed alle Norme UNI e CEE.
In zone trafficate (da pedoni o da veicoli) la recinzione deve essere illuminata.
Per l’accesso al cantiere degli addetti e dei mezzi di lavoro sono predisposti
percorsi e, ove occorrono, mezzi di accesso sicuri.
Per l’accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro sono approntati percorsi
sicuri e, quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici.
Nei tratti prospicienti il vuoto, le strade, i viottoli, le scale con gradini e simili
sono provvisti di parapetto.
Le vie di accesso al cantiere e quelle corrispondenti a percorsi interni sono
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
15
Cod. MISURE GENERALI A TUTELA DELLA SICUREZZA
GESTIONE
DEI
PRODOTTI
LAVORAZIONI
RIFIUTI La gestione dei rifiuti all’interno di un cantiere rappresenta una serie di
DALLE operazioni, fra loro coordinate ed orientate al rispetto ambientale e della
normativa tecnica e legislativa vigente.
Nella fattispecie i rifiuti prodotti dovranno essere trasportati dal luogo di
produzione all’area predisposta per lo stoccaggio temporaneo ove sarà prevista
una raccolta differenziata di tutte le tipologie di rifiuti prodotti, prescindendo
dai loro quantitativi ed evitando ogni forma di miscelazione.
In tali aree saranno approntati contenitori per la raccolta di tali rifiuti aventi una
capienza non superiore a 200 litri, una banda colorata e indelebile
identificativa del rifiuto, il simbolo di rifiuto (R nera in campo giallo) con la
denominazione della tipologia di rifiuto.
In tali aree dovranno essere allocate opportune (mezzi estinguenti, doccia lava
occhi, assorbitori, presidio di emergenza, ecc..), sistemi di misure di protezione
a carattere collettivo (sistema di aspirazione dei vapori, pompa a vuoto per il
travaso dei rifiuti liquidi, ecc..) ed individuale (mascherine, guanti, occhiali,
camici, ecc..) per gli operatori, una idonea segnaletica, posta all'esterno e
all'interno, da cui si evincano le indicazioni comportamentali riguardanti le
operazioni di travaso, i primi interventi che si debbono prestare in caso di
contaminazione accidentale (della pelle, degli occhi, in caso di ingestione, gli
interventi necessari per bonificare il suolo da eventuali rifiuti fuoriusciti, le
modalità di spegnimento degli incendi, ecc.
Si dovrà inoltre prevedere un presidio di emergenza (coperta antifiamma,
maschera antigas, ecc..) nelle estreme vicinanze del deposito, nel caso in cui
contenga sostanze infiammabili in grande quantità.
GESTIONE SOVRAPPOSIZIONE FASI
Il presente capitolo si riferisce ai rischi e pericoli aggiuntivi dovuti alla sovrapposizione di più fasi
lavorative all'interno della stessa area di cantiere ed alle misure adottate per eliminare le
interferenze.
Interferenza è pertanto ogni sovrapposizione di attività lavorativa tra diversi lavoratori che,
rispondendo a datori di lavoro diversi, danno luogo ad una contiguità fisica e di spazio, che ad una
contiguità produttiva. In tali casi i lavoratori possono essere tra di loro coordinati, ai fini della loro
sicurezza, solo se i datori di lavori stessi si coordinano.
Tale concomitanza di eventi è, per quanto possibile, sconsigliabile poiché comporta spesso
situazioni di difficile controllo e non prevedibili per la sicurezza dei lavoratori impegnati in quelle
fasi lavorative.
Pertanto, nel caso di rischi dovuti ad interferenza, dovranno prescriversi opportune misure di
sicurezza atte ad eliminare o limitare la presenza di tale tipologie di rischio aggiuntivo.
In realtà le sovrapposizioni di fasi lavorative interferenti si distinguono in:
• sovrapposizioni semplicemente temporali (aree lavorative dislocate in sottocantieri diversi);
• sovrapposizioni di fatto (temporali e logistiche) che comportano la presenza contemporanea
(stessa area di cantiere, nello stesso tempo) di più lavoratori che eseguono fasi realizzative
diverse.
Nel caso delle sovrapposizioni descritte nel secondo punto, dovranno essere riportate in apposita
tabella le prescrizioni aggiuntive tali da fornire le misure idonee ad eliminare o ridurre i rischi
relativi alle interferenze delle squadre di lavoratori impegnate.
IL R.U.P
IRIGENTE DEL 4° SERVIZIO
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