Anno X (XXV) - n° 1 - GENNAIO 1992 - Via Trento, 4 - Tel. 826050
Montefiascone (VT) - Sped. abb. post. gr. 111 - n° 144 - inf. 70%
"La Voce" mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarono - Responsabile Angelo Gargiuli
Direzione, redazione, amm.ne: 01027 Montefiascone, Via Trento, 4 - Tel. 826050 • c.c.p. 12158010 inte
stato a Parrocchia S. Margherita 01027 Montefiascone (VT) • Autonzz.ne Tnb le Viterbo rf 272 del 4-12-82 - Tipo-Lito "S. Pellico" s.d.f. di Marroni e C
1992
Nozze d'argento
de "La Voce"
La spia ci viene dalla testata di
questo numero.
"La Voce" ha un quarto di secolo e
fino ad ora ne ha viste e raccontate
tante!
Uscita titubante nel gennaio 1968,
è andata crescendo, pur conservando
la fisionomia d'un giornale locale, avente per scopo la crescita umana e
cristiana della comunità falisca residente e dispersa in Italia e nel mondo.
E' stata fedele e costante nell'uscire, non prendendo ferie neppure durante il mese di agosto, e alla fine di
questo 25° anno raggiungerà il 300°
numero.
Questo grazie soprattutto al pubblico che, spontaneamente e generosamente, l'ha sostenuta, non avendo
essa altri cespiti all'infuori delle offerte che puntualmente arrivano. Fin'ora
non ha debiti... ed è tanto!
Grazie soprattutto ai generosi e fedeli collaboratori che hanno avuto
sempre la gioia di comunicare ai loro
concittadini notizie riguardanti I vari
campi dell'attività falisca, come quelle
concernenti la crescita umana, morale
e religiosa della comunità. Unico compenso: la riconoscenza sincera,
schietta di tutti i falisei...!
L'aver ideato, il portare avanti il lavoro sarebbe un puro sogno se non ci
fosse questo diuturno appoggio degli
amici, che va dalla stesura degli articoli, alla correzione delle bozze, alla
messa a punto delle targhette, al funzionamento del computer, alla sistemazione (attaccare gli indirizzi), per
vie, delle copie, alla spedizione mese
per mese, ecc.
Andremo ancora avanti? Speriamo! Se c'è questa disponibilità da parte di tutti, possiamo sognare di giungere alle nozze d'oro de "La Voce"!
Auguro a tutti un felice, pacifico,
laborioso, redditizio, buon anno!
Il Direttore
Via O. Borghesi, 3/c - M.fiascone - Tel. 826297
Dacci oggi la nostra pace quotidiana
Nel Padre Nostro, Gesù ci fa domandare a Dio: "dacci oggi il nostro pane quotidiano".
Con la parola "pane" ha voluto indicare
tutto ciò che è indispensabile alla nostra esistenza. Penso che, oggi, voglia dire anche
"pace". Da noi non c'è mancanza di pane: e
se nel mondo c'è chi muore di fame questo
dipende proprio dalla mancanza di pace.
Pace: cioè volontà e capacità di realizzare il
bene di tutti. Tutti insieme, adoperarsi per il
vero bene di tutti: questo è la pace.
Proprio quella alla quale il Papa ci invita
nel messaggio per la Giornata Mondiale della pace, con la quale incomincia il nuovo anno 1992: nella "convivenza quotidiana". Dalla nostra vita di ogni giorno, incomincia la pace o la guerra degli eserciti e dei popoli. E',
come, nell'estate, l'incendio in un bosco: incomincia dalla scintilla che accende una foglia secca.
Non basta dire: - non faccio del male a
nessuno, penso solo ai fatti miei -. "Chi cre-
de - dice il Papa - deve essere artefice di pace". Non c'è neutralità: chi non è costruttore
di pace è responsabile delle guerre.
Artefici di pace: prima di tutto e sopra tutto attraverso il modo più ordinario e comune
di rapportarci gli uni agli altri, in ogni situazione. Con quei fatti concreti che il Papa indica:
"la serenità, l'equilibrio, il superamento degli
istinti, il compimento di gesti di comprensione, di perdono, di generosa dedizione". Sono come l'aria che respiriamo. Come l'aria,
Dio ci dona la pace. "Vi lascio la pace, vi dò
la mia pace": ce l'ha promesso. E mantiene
la promessa: perché non ci stanchiamo mai
di volerla, nelle nostre famiglie e comunità.
Non è poi tanto difficile: basta incominciare
a dare un po ' meno importanza a quel nostro
falso amico che si chiama "io". La vera gioia
di vivere è nascosta dentro il dono di noi
stessi agli altri.
-f
f i / l n M
,
v w u r v
La D.C. rimane sempre il partito dei cattolici
Brescia insegna, dicevamo commentando brevemente l'esito delle elezioni in alcune città italiane... e come!!! aggiungiamo noi oggi!
La colpa non è della DC, il partito a cui possono far capo i cattolici, non è del suo programma, ma dei tanti che vi si annidano peri propri luridi interessi: camorristi, arrivisti, parolai, areligiosi, scostumati. E questi "tanti" non si trovano soltanto nella DC ma in tutti i partiti. Ce ne accorgiamo ogni giorno, perché ogni giorno sentiamo che le forze dell'ordine fanno saltare un coperchio che nasconde le magagne di politicanti appartenenti a tutti i partiti. Anzi, se facciamo una proporzione, sono molto di più gli appartenenti ad altri partiti che
non a quello della DC.
In questo partito militano moltissimi uomini degni di stima e rappresentatività per le convinzioni religiose che professano, per la condotta morale, per l'impegno di servizio che porgono. Certamente il partito della DC va ripulito di tante mele marce. Questo però non ci autorizza a dire che troviamo "cristiani veri" negli altri partiti.
La visione della vita degli pseudocomunisti, dei socialisti, dei repubblicani, dei radicali,
dei liberali ecc. non ha niente da spartire con il Vangelo, anche se ci sono punti di convergenza (pace, ordine, valore della libertà, solidarietà ecc.). Che dire, invece, del divorzio, dell'aborto (proposti e sostenuti dai socialisti), dell'insegnamento religioso nelle scuole, del rifiuto a sostenere le scuole private (nella comunità Europea l'Italia è la mosca nera!), dello
svilimento della famiglia basata sul sacramento, della licenziosità dei mass media, del femminismo, ecc.?
Quanti ci sono che si professano cristiani cattolici e poi, incoerentemente, militano in organizzazioni contrarie alla dottrina cristiana! Se, quindi, vogliamo essere coerenti sul piano
politico, come cattolici, è facile fare la scelta.
Ripudio sincero degli uomini incoerenti, ma accettazione altrettanto schietta dei programmi che tengono conto dei principi cristiani cattolici.
pag.
LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1992
10
Chi ha ragione?
Caro Direttore,
è con vivo stupore che nell'ultimo numero
del Suo rispettabilissimo mensile ho letto "sfoghi
giovanili" di un certo P.L. Mi rammarica conoscere lo stato d'animo di questa persona, che,
come abbiamo letto, ha colpito i nostri amministratori a destra e a manca, con accuse più o meno lecite e, mi si consenta, tutte da provare.
Quello che invece mi fa rabbia è il motivo per
il quale questa persona dice queste cose, un posto di lavoro promesso e non concesso. Se in
questo modo crede di essersi liberato di un peso o di aver fatto fare brutta figura a chi gli aveva promesso il "posticino", ebbene sappia che la
peggiorfigura l'ha fatta proprio lui, il classico degli italiani che, in cambio del voto elettorale, "pretende" un posto di lavoro. Perché questo ragazzo invece di pretendere, non si rimbocca le maniche e il suo tanto aspirato posticino se lo ricerca con le proprie capacità intellettive e fisiche?
Quindi se, senza colpo ferire, incolpa gli amministratori di questo, ebbene deve sapere che tra
i primi e veri colpevoli è proprio lui, che ha sperato nella possibilità di avere un posto di lavoro,
e toglierlo così a quella gente, tantissima, che invece merita di avere e non ha.Per chiudere, poi,
vorrei dargli un consiglio: il voto deve essere una libera e democratica scelta dettata d a un'ideologia politica, e rivolto, sempre secondo la propria idea, a migliorare la vita di tutti i giorni, cioè cercare il meglio attraverso questa unica possibilità democratica che lo Stato ci concede.
stratori comunali non solo non risolvono, ma
nemmeno vedono e stanno distruggendo questo nostro bellissimo paese", e sulle false promesse di posti di lavoro che anch'io, come quei
"tanti altri giovani", sto ancora aspettando invano. Per non dilungarmi troppo non sto a riferire le
altre innumerevoli "lacune"di cui la gente è già al
corrente, ma vorreri passare all'osservazione di
cui parlavo; tempo fa leggevo da qualche parte
che alla morte di Alessandro Magno, Antigono,
uno dei suoi generali ereditò il regno di una parte dell'Asia. Si dice che Antigono fosse un re coraggioso ed attivo e un giorno, parlando con suo
figlio delle cose di Stato, disse: "La regalità non
è altro che un'onesta servitù. Se si sapesse
quanto pesa una corona ci si penserebbe due
volte prima di mettersela in testa". Riflettendoci
sopra mi è venuta spontanea l'idea di tradurre la
frase rendendola più al passo con i tempi: la politica non è altro che un'onesta servitù (perlomeno dovrebbe essere così). Se i nostri amministratori fossero persone in grado di capire quanto in realtà pesano gli incarichi politici, ci penserebbero due volte prima di alimentare false prò-
PERSONAGGIO DEL MESE
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Egregio Direttore,
mi permetto di chiederle gentilmente, e la
ringrazio fin da ora, un po' di spazio nel suo interessante giornale, al quale sono affezionata, per
poter fare un'osservazione sull'articolo apparso
nel numero di dicembre dal titolo "Sfoghi giovanili" siglato P.L.Innanzitutto vorrei che P.L. sapesse che sono estremamente d'accordo con lui
circa le "tantissime lacune che i nostri ammini-
Ancora un felice anno a tuttiI
Alfredo
Gaddi
A. R.
E' una proposta
di solidarietà
A nome della Comunità Parrocchiale di S.
Barbara, sorta d a poco tempo sulla strada Teverina in Viterbo, tendiamo la mano per chiedere
aiuto e solidarietà: si tratta di un nuovo quartiere che ha bisogno, con la Chiesa, di tutti i servizi necessari alla formazione e alla crescita integrale di quanti lo abitano già e di quanti verranno nel futuro.
Tutto questo per offrire un centro educativo,
per prevenire certe situazioni di disagio e i mali tipici della nostra società moderna, soprattutto
tra i giovani.
Con fiducia ci rivolgiamo a voi per ricevere
un aiuto e completare i notevoli sforzi della Comunità di S. Barbara che ha già accettato l'onere di una tassazione mensile, famiglia per famiglia. Dobbiamo trovare circa 600 milioni per arrivare al miliardo e mezzo previsto a completamento di tutto il Complesso Parrocchiale.
Buon Anno
Auguri particolari e sentiti a tutti i nostri concittadini in loco ed a quelli lontani, di non dimenticare mai il loro natio paese, perché il nuovo anno sia loro apportatore di tutte quelle soddisfazioni che desiderano per sé e per i loro cari, e che
diano quella fattiva collaborazione per le opere
di bene, civili e sociali, per farsi che la nostra città sia di esempio di fede e di progresso e di civiltà, spronando i nostri amministratori
comunali
ad operare con onestà, alacrità e fattività per il
bene della comunità e per un sereno
avvenire
della nostra cara Montefiascone,
che diventi un
ambito centro di soggiorno turistico,
facendola
divenire nuovamente la "perla dell'Alto Lazio".
Amici miei... Brescia insegna...!
Ringrazio vivamente.
Il progetto, già approvato e in via di esecuzione, prevede, oltre la Chiesa, un ampio salone
sottostante, luogo d'incontro della Comunità
(riunioni, teatro, palestra...), l'oratorio per i ragazzi e i giovani, delle aule polivalenti (per la Catechesi e i vari servizi), la casa parrocchiale e i
campi sportivi: calcio, pallavolo-canestro, un polivalente per calcetto e pattinaggio, bocce.
Paolo Gianlorenzo
Consigliere di sezione DC
Siamo al 1992, anno bisesto, e, secondo un
vecchio proverbio dei nostri avi, si considerava
"funesto", ma noi cristiani che crediamo al nostro
Dio vero che tutto vede e provvede,
rimettiamoci con fiducia nelle sue mani e preghiamolo
fervidamente perché questo nuovo anno sia l'anno
della pace nel mondo, favorevole e foriero di salute, di buoni raccolti, di concordia, di serenità e
di ogni bene per tutta l'umanità, che siano debellate le guerre e le dittature per non farle più ritornare e siano aperte le porte al Cristo Redentore
e che avvenga al più presto un solo gregge e un
solo Pastore per la gloria di Dio e la tranquillità
dei popoli.
messe in tempo elettorale, ci penserebbero due
volte prima di dare inizio ad una guerra elettorale combattuta anche coi denti pur di strappare al
cittadino illuso e imbambolato un misero voto
per ottenere il tanto conclamato "posto in poltrona". Lo stato attuale dei fatti ci costringe, ahimé,
a pensare che i nostri "cari" amministratori comunali non ci pensano due volte a quanto "pesa" la poltrona: o non ci pensano affatto e di qui
deriva l'incapacità di saper amministrare equamente le sorti del paese e dei cittadini, o pensano solo a ciò che più gli interessa infischiandosene di quel cittadino che chiede solo un po' di giustizia e onestà.
La Conferenza Episcopale Italiana ci darà
900 milioni in tre anni, dai fondi dell'8 per mille
della dichiarazione dei redditi, a condizione di
portare a termine l'opera.La Diocesi, per l'acquisto del terreno (circa un ettaro e mezzo), ha già
speso 250 milioni circa.
di ZELINDO
GIANLORENZO
Natale 1991
Carissimo Don Agostino,
so di essere molto in ritardo per l'offerta a
"La Voce", spero che non succederà più, grazie
infinite perché mi arriva ancora. Mando 50 dollari, ne manderò di più in seguito. Cordiali saluti e
Buone Feste a tutti icollaboratori
de "La Voce".
Maria
Santucci
Carissimo Don Agostino,
con la presente invio, come al solito, il mio
pensiero per "La Voce", che riceviamo
sempre
con gioia, ed auguro a Voi. i vostri cari, nonché
a tutti i parrocchiani e vostri paesani, un caloroso abbraccio da noi tutti: Catasca Elide. Onofri
Lina, Scarpulla Tonino e familiari.
Grazie.
Il C o m u n e di Viterbo ci darà, come previsto
dalla legge regionale n° 26 del 9 marzo 1990,
l'8% del contributo del costo di urbanizzazione
secondaria (sono previsti circa 30 milioni), per
tutto il resto confidiamo nella P R O V V I D E N Z A DI
DIO, che sa muovere i cuori degli uomini di "buona volontà".
A N C H E VOI
P O T E T E D A R C I UNA M A N O !
Accludiamo a "La Voce" il Conto Corrente
Postale n° 11473014, intestato a Trapè D. Luciano - c/o Parrocchia S. Barbara - Viterbo.
Aprire il cuore alla generosità, per rispondere ai bisogni di chi non ci sta troppo lontano ed
è parte della nostra Comunità Cristiana e Civile
è, anche questo, un modo autentico per continuare a vivere da "FRATELLI" il " N A T A L E DI
GESÙ' CRISTO".
Un caro saluto, unito ai ringraziamenti anti :
cipati e all'augurio di Buon Anno
Per la Comunità Parrocchiale di S. Barbara
don Luciano e don Alberto
pag.
LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1992
11
Vecchie foto
Ruit inexorabile tempus ... "Tutto è come un soffio di vento...
Passa una generazione e ne viene un'altra, ma il mondo rimane
sempre lo stesso... Nonc'è niente di nuovo sotto il sole. Nessuno si
ricorda delle cose passate. Anche quello che succede oggi, sarà
presto dimenticato da quelli che verranno".
Che c'entra questo discorso sapienziale con la fotografia?
E' una fotografia del passato, forse dei primi anni del 900 e non
riconosciamo nessuna delle persone presenti.
Sono probande delle Maestre Pie?
Sono ragazze dell'Orfanotrofio?
Dove è stata scattata la foto?
Chi è la Maestra Pia che sta al centro?
Perché c'è la bandiera italiana?
Saremmo grati se qualcuno sapesse dirci qualcosa. In futuro...
si dirà ancora: chi sono? Chi e perché ha pubblicato tale foto?
"Ho concluso che in questa ricerca è come andare a caccia di
vento". (Qoelet)
Approfittiamo per augurare a tutti un Felice Buon Anno!
I periodici di Montefiascone
(ovvero gli antenati de "La Voce")
a cura di Giancarlo Brcccola
(dal numero precedente)
Iniziato a pubblicare nel giugno del 1920, il
mensile "La Voce dei Parroci" andava a riempire il vuoto formatosi per la scomparsa del trasformato "Eco della Diocesi", proponendosi allo
stesso tempo come diretto progenitore
dell'attuale "Voce", della quale, oltre al nome, ne anticipava l'impostazione.
Questa similitudine di
struttura si deve sicuramente alla volontà del
promotore, don Latino Salotti, che determinò il
carattere di entrambi iperiodici. Il mensile, composto di quattro pagine di cm. 22 x 32, venne
pubblicato fino al dicembre del 1924 per la responsabilità di Antonio
Franceschetti.
Alle varie parrocchie di Montefiascone era
riservato uno spazio, utilizzato dai parroci per le
comunicazioni degne d'interesse. Dopo la parrocchia di S. Margherita, veniva quella di S. Flaviano che risultava divisa in due sezioni: delle
Grazie e di Montedoro, e poi quella del Giglio. Le
chiese di S. Giuseppe alle Mosse e del Corpus
Domini alle Coste non erano ancora realizzate.
La prima parte del giornale era riservata ad argomenti d'interesse
generale.
"Il ballo - E' molto sconfortante vedere qua
e là delle bettole e delle case aperte per i balli;
meglio si direbbe tresconi, dove delle giovanette si precipitano di tutto cuore, benché apparentemente facciano le ritrose.
- Ma, sig. curato, si è ballato sempre dacché
mondo è mondo.
- C i ò è vero. Ma una volta, simili pazzie si effettuavano nel tempo del carnevale e più precisamente dalla festa di S. Antonio al mercoledì
delle ceneri. Fuori di questo tempo non si ballava, molto meno poi nell'Avvento e nella Quaresima, perché il buon senso cristiano degli antichi
capiva la stridente contraddizione. Il ballo infatti è un divertimento, un godimento volgare dei
sensi: l'avvento e la quaresima significa l'opposto, cioè penitenza e mortificazione dei sensi...
- Ma son sicuro, sig. Curato, che voi brontolerete anche quando verrà il carnevale.
- Certamente, perché il ballo è... quello che
è. Ballavano anche i nostri antichi: ma non è questa una ragione per giustificare il ballo. Il ballo è
sempre un pericolo, un tranello all'onestà della
gioventù, e un'occasione opportuna ai discoli...
Che diresti tu se la tua figlia fosse fermata in
piazza e abbracciata?
- Sarebbero legnate sulle spalle dello sfacciato.
- E se non è lecito in piazza, perché sarà lecito in una sala da ballo?
- Avete ragione. Tuttavia penso che in queste sale si ha a che fare con delle persone educate.
guardanti il culto e l'azione cattolica di tutte le
parrocchie..."
(dal Bollettino Mensile delle Parrocchie di
Montefiascone, gennaio 1925).
m O N T E F i n s r O H E
a n n o I. n 7 Q i c e r n b . 1QZC) A b b o n a m e n t o L. Z
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- Già, dicono le buone mamme. Ma tu devi
pensare che la musica, la vicinanza, il contatto,
il lusso, la nudità del vestire, l'eccesso del bere,
le profumerie, ecc. ecc. agiscono talmente sui
nervi, sui sensi che la purezza si smarrisce, fugge e si ricovera in cielo.
- Basta, basta: ho capito, sig. Curato. Vi do
la mia parola d'onore che la mia figlia non ci andrà in quelle sale di peccato."
(da La Voce dei Parroci n. 7 di dicembre
1920)
Dall'inizio del 1925 il periodico riunisce le
varie pubblicazioni delle parrocchie e si trasforma in Bollettino Mensile delle Parrocchie di
Montefiascone. Edito sempre per i tipi della tipografia Apolloni, il nuovo giornaletto
risulta
composto da 16 pagine di cm. 13 x 18 e da una
copertina di carta colorata. Scompare il gerente
responsabile e non appare la firma dei vari collaboratori. La numerazione degli anni rimane
sempre quella del precedente mensile al quale il
bollettino faceva chiaramente
riferimento.
"Il Bollettino è l'eco della voce del parroco, è
la cronaca succinta della vita religiosa d'una parrocchia. E poiché uno e identico è, in ogni luogo,
l'insegnamento dei parroci, sarà bene che uno e
identico sia anche l'eco della loro parola.
Perciò di comune accordo, decidemmo fondere insieme le precedenti pubblicazioni per diffondere tra i rispettivi parrocchiani un bollettino
unico, ricco di letture educative e di notizie ri-
SOSTENITORE L *
5
II periodico trascurava^pompletamente
gli
avvenimenti della vita civile, tornando con insistenza su argomenti di carattere religioso, morale e più volte sul
"peccaminoso"ballo.
"Il carnevale nel contado - Ci siamo! Che
fai nel carnevale, povero nostro contadino? La
veglia. In altri tempi questa parola era sacra: la
si faceva sulla tomba dei santi martiri, la si dedicava al digiuno, alla salmodia. Oggi invece!... In
un casolare rischiarato appena da un tenue lume a petrolio, giovani e giovanette, ammontinati, saltano per ore e ore tra un fiasco di vino e l'altro che il padrone di casa tiene pronti nella vicinastanza, lieto di smerciare le sue damigiane. In
un tanfo insopportabile, tra scherzi e parole invereconde si arriva così alle prime ore del mattino,
quando le mamme compiacenti si decidono a riprendersi le loro caste figliole per accompagnarle gelosamente a casa, onde il pubblico non creda che esse siano andate sole al ballo. Che razza di mamme! Vere farisei. I giovanotti intanto,
mentre le campane suonano per la prima Messa, stralunati, rimbecilliti, barcollanti fanno il giro
dei casolari cantando oscene canzoni che puzzano anch'esse di ubriachezza.
E' il trionfo dell'uomo bestia! Per una damigiana di vino, si raduna la gioventù a prostituirsi!... Parrocchiani, unitevi alla protesta dei vostri
pastori segnando con un marchio d'infamia la
casa ove si tiene la veglia di carnevale."
(dal Bollettino Mensile dei Parroci di Montefiascone, febbraio 1925)
pag. 10
LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1992
SANDRO LEONARDI,
la politica del sorriso
Avrei dovuto intervistare il dr. Sandro Leonardi, vice sindaco, un personaggio
politico che oserei definire di grande spicco fra quelli giovani ed emergenti, di questi ultimi tempi. Ma, vuoi per mia pigrizia, vuoi per reciproci impegni, la cosa non si
è realizzata. Ciò non di meno desidero parlare, in queste brevi note, di questo nostro
giovane amministratore pubblico che, secondo me, merita l'attenzione e l'interesse
dei suoi concittadini.Se non altro per i suoi modi cortesi e garbati e per il suo carattere gioviale e di grande comunicativa.Sandro Leonardi è anche e soprattutto medico di base e di certi servizi pubblici all'interno della USL VT/1 ed anche nella sua professione sa farsi apprezzare e stimare. Ma è giunto il momento di precisare una cosa: il mio nome è Malapenna e, se permettete, è tutto un programma nel senso che,
per mia formazione e mia indole, non mi piace essere tenero con i politici. Se posso pizzicarli lo faccio volentieri perché cosi resta soddisfatto il "folletto" che da sempre è dentro di me. Eppure di Sandro Leonardi non riesco a scantonare di un centimetro da quelli che sono sentimenti di simpatia e di stima. Ecco che subito qualcuno potrà notare: allora non puoi essere obiettivo.Sarà anche vero ma è per questo che provo ad occuparmi più del politico che dell'uomo che mi è simpatico. Il dr.
Leonardi è stato eletto l'anno scorso al Consiglio Comunale con circa mille voti di
C
L'AGENDA DI MALAPENNA
preferenza nelle liste del PSI, il partito cui milita fin da ragazzo e ai cui ideali di solidarietà crede fermamente. Posso però affermare, per cognizione di causa, che questa sua appartenenza politica poco o nulla conta nel suo operato di amministratore pubblico. Possono testimoniarlo le tante persone che si rivolgono a lui per varie
necessità. Un solo episodio può benissimo illustrare il personaggio: tempo fa mi telefonarono dalla Casa di Riposo che due anziani erano 11 dal mattino presto con l'intenzione di essere ricoverati. Non tutte le carte erano in regola e nessuno aveva intenzione di assumersi la responsabilità della loro accettazione.il sindaco Minciotti
non era reperibile e intanto si faceva notte. Fu proprio Sandro Leonardi che, venuto a conoscenza del fatto, si prese la responsabilità e i due anziani coniugi furono
ammessi alla Casa di Riposo, quando avevano già minacciato forme di protesta non
tenere.ln Comune il dr. Leonardi è benvoluto per la sua discrezione e disponibilità.
Quest'ultima è una dote che per lui è pane quotidiano dal momento che, come medico, dice sempre a tutti di si. Insomma Malapenna, visto che scrive sotto Natale, ha
voluto dimostrare che se adeguatamente sollecitato (in questo caso da un politico
sorridente e perbene), non è poi una malalingua come qualcuno vorrebbe far credere. Per l'intervista, poi, magari ne riparleremo.
Malapenna
Strada delle Coi te, una vergogna
La strada delle Coste ha un nome che è tutto un programma, anzi, oseremmo dire... anche
di più. Per awenturarvisi bisogna avere il coraggio di un rocciatore ed aver frequentato una
scuola di sopravvivenza perché si tratta di un vero tracciato di guerra.L'imbocco è già una sconcezza: dalla Statale Cassia, sotto la chiesa del
Corpus Domini e proprio nel mezzo di due pericolose curve e a ridosso di un ponte.Una volta
che si è riusciti ad evitare un incidente, sempre
molto probabile e ad imboccare lo scosceso viottolo, allora cominciano i guai seri per sé e per le
proprie automobili.Quella che dovrebbe essere
una strada come tante altre, al servizio di tante
famiglie che pagano le tasse come tutti, è invece un sentiero stretto e fangoso, disseminato di
buche come crateri e con sassi e pietre sparsi
dappertutto. Sta inoltre franando sul lato sinistro,
mentre su quello destro i frontisti, con il beneplacito del Comune, hanno costruito i loro muretti di
cinta proprio sul ciglio. A cagione di questa furbizia ormai la strada non si potrà mai più allarga-
re: salvo che il Comune non faccia demolire quei
muretti. Ma per uno ci vuole un bel po' di tritolo
perché è in cemento armato, sul tipo di quello di
Berlino.La preside, Miria Pesci, vedova dell'indimenticabile Diego Finauro (pensate alla sua rettitudine ed onestà: per tanti anni nella politica e
in consiglio comunale e non chiese mai il favore
perfarsifare una strada asfaltata...) ha scritto ripetutamente al sindaco ma non ha mai ricevuto
risposta. Scrive la signora Miria nell'ultima sua al
Comune: "Denuncio la totale latitanza degli amministratori comunali. Un semplice sopralluogo
avrebbe portato a soluzione almeno i problemi
più urgenti di Via delle Coste, quali l'incanalamento delle acque che alcuni frontisti immettono
su detta strada; un minimo di manutenzione del
manto stradale che non esiste più e la realizzazione di alcune piazzole visto che l'allargamento della strada non è più possibile per i muri costruiti su un lato". Insomma quella strada è una
vergogna.
Umberto G. Ricci
Corso per informatico aziendale
L'Istituto per la formazione professionale, IAL CISL Centro "Cardinale Salotti" di Montefiascone, con finanziamento della Regione Lazio, organizza un corso di formazione professionale per Informatico Aziendale della durata di 400 ore per n. 15 allievi.
Profilo professionale: al termine del corso l'allievo è in grado di produrre testi per ogni attività aziendale. Creare e gestire archivi elettronici; trattare documenti con procedure analitiche e quantitavive, traducendo i risultati in grafici statistici e tabelle. Inoltre sa valutare la funzionalità di prodotti hardware e software relativamente alle esigenze aziendali.
Requisiti per l'ammissione: età da 18 a 25 anni non ancora compiuti, iscrizione nelle liste di
collocamento, titolo di studio diploma di scuola media superiore.Le domande di iscrizione dovranno pervenire entro il 12 febbraio 1992. Il corso inizierà il 2 marzo 1992 e durerà all'incirca 4 mesi.
Per informazioni rivolgersi al Centro di Formazione Professionale "Card. Salotti"di Montefiascone, telefono 826136.
U.G.R.
Medaglia d'oro
alla memoria di
Adelio Ricci
La medaglia d'oro alla Resistenza è stata conferita alla memoria del giovane partigiano di Montefiascone, Adelio Ricci, fucilato dai tedeschi nelle campagne del grossetano durante la Seconda Guerra Mondiale. Adelio Ricci aveva 19 anni quando, lasciata la sua casa e la famiglia, si
arruolò nelle bande partigiane che operavano nella Maremma toscana. Fu durante un'azione di boicottaggio lungo le linee del fronte tedesco che questo ragazzo lu preso
e immediatamente passato per le armi.Il presidente della
Repubblica, Sandro Pertini, volle onorare il ricordo di questo giovane partigiano talisco, conferendogli la medaglia
d'argento alla Resistenza, titolo con il quale il Comune di
Montefiascone gli ha dedicato recentemente una via nel
nuovo quartiere "Card. Salotti'.La cerimonia del conferimento della più alta onorificenza a questo volontario della
libertà si è svolta nei giorni scorsi a Viterbo e la medaglia
d'oro è stata ritirata dà fratello dell'eroico partigiano, Sergio, che ora la custodisce fra i ricordi più cari di Adelio, il cui
anelito di libertà e di impegno civile, troppo presto lo strappò all'affetto dei suoi cari. Ma il suo ricordo è tutt'ora vivo in
molti montefiasconesi che lo ebbero amico e compagno in
quel triste periodo pre-bellico e nei primi anni del conflitto. Fu dopo il luglio del '43, con la caduta del fascismo che
Adelio Ricci decise la sua scelta di vita. Fu accolto con entusiasmo nella brigata partigiana che si muoveva dal Monte Amiata fino alle pianure maremmane. Sono stati in molti i compagni di lotta di quegli eroici giorni che hanno testimoniato del coraggio non comune del giovane Adelio, figlio
di poveri contadini della frazione Coste, prima per l'assegnazione dellamedagliad'argento ed oraper il massimo alloro al valore partigiano.Presto il Comune di Montefiascone provvederà a cambiare la targa della via "A. Ricci" con
su scritto "medaglia d'oro".
U.G. Ricci
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LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1992
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NOTE DI AGRICOLTURA
i l l l p l l faSca
La biotecnologia
Mia nonna aveva in casa un grosso vaso con una pianta di cui era gelosissima ed
alla quale accudiva con tante attenzioni e riguardi, come un tesoro. Diceva che era una
pianta bellissima, rara e preziosa perché l'aveva portata dall'Isola Bisentina durante una gita in barca di alcuni anni prima.
Tutti gli agricoltori, quando vanno in
viaggio in altre province o regioni, desiderano e portano a casa semi, piantine, talee o
nesti di nuove piante o varietà diverse e più
belle di quelle coltivate nelle nostre campagne. Fin dagli albori dell'agricoltura, l'uomo
ha sempre desiderato coltivare le piante più
belle e più redditizie che la natura ha creato.
Attraverso decine di secoli, tutte le piante
che interessano l'uomo hanno avuto un vero e proprio ingentilimento, per tutte le cure
che gli agricoltori hanno loro prodigato.
Il fenomeno dell'ingentilimento è il risultato di una complessa serie di fattori, che
hanno portato le piante spontanee, allevate
in ambienti più favorevoli di quelli originari,
ad una tale variazione fondamentale degli
organismi che, ormai, si stenta ad ammettere la loro origine.
Solo in epoca recente sono subentrati
altri sistemi più moderni, come la selezione
e l'ibridazione. Con la selezione si eliminano
i semi piccoli e malformati, ottenendo uniformità di germinazione e maggior numero di
piante per metro quadrato di superficie coltivata, con conseguente minore infestazione dalle malerbe. Altro modo di selezione si
ottiene scegliendo sul campo le piante migliori, dalle quali si prendono i semi per le
successive coltivazioni. Una migliore trasformazione delle piante coltivate è l'ibridazione che consiste nell'ottenere una nuova
varietà da due o più piante diverse, apparte-
Il Santo Vicario
Sublime è il Papa Paolo secondo
del cristianesimo il Santo pellegrino
porta l'insegna di Gesù Divino
predicando la pace in tutto il mondo.
L'Europa, l'Asia, /'Africa al confino
sempre con volto placido e giocondo
nenti alla stessa specie o anche a specie differenti.
Anche l'innesto permette un miglioramento delle piante spontanee attraverso la
saldatura di due vegetali, in modo che un vegetale detto selvatico o soggetto, fornisce
l'apparato radicale, ed un altro vegetale detto nesto, fornisce la parte aerea. Nella nostra epoca moderna viene usato un altro sistema per la selezione e propagazione delle piante: la biotecnologia.
Tale tecnica consiste nel prelevare una
piccolissima parte della pianta che si vuol
moltiplicare ed avviare una coltura in vitro.
Con tale sistema, da una sola pianta si possono ottenere, in un anno, fino a centomila
piante perfettamente identiche alla pianta
dalla quale derivano.
Con la biotecnologia si possono ottenere piante sane, esenti e resistenti alle malattie ed esenti da attacchi virali. Uno dei più recenti esperimenti della biotecnologia in agricoltura è l'introduzione, in piante che vengono coltivate in inverno o in climi freddi, di un
particolare batterio che abbassa la soglia di
congelamento dell'acqua presente nelle
piante, fino a 15 gradi sotto zero, aumentando le capacità delle piante di resistere a temperature tanto basse che normalmente, ne
causano la morte.
La biotecnologia ci aiuta anche a combattere le erbe infestanti attraverso l'uso di
erbicidi più selettivi. Recentemente è stato isolato un gene della soia che dà la resistenza ad un nuovo erbicida, usato a dosi di pochi grammi per ettaro. Tale gene viene distribuito gratuitamente a tutti i coltivatori della
soia, permettendo l'utilizzo dell'erbicida
specifico, a dosi bassissime.
GIMBERTO
di San Pietro la barca mai nel fondo
cadrà, è un pescatore
sopraffino.
Vestito di bianco, ai vasti continenti
come Santo Pastor, sommo cristiano,
porta il vessillo, lo stemma lucente.
Sia pace al mondo, che ogni corpo umano
sia salvo dal terror, vecchi e innocenti
tanto il bimbo, vicino o il più lontano.
Paolini Vittorio
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La parte più consistente di questa patologia è costituita dall'osteoporosi post menopausale, superfluo è ricodare come tale situazione sia ormai un problema sociale per l'entità dei malati. Colpisce chiaramente donne
in menopausa con preferenza dei soggetti di razza bianca, mentre sembra che la razza nera e gialla siano meno soggette ad ammalarsi. L'importante nel determinare
il fenomeno osteoporotico è il patrimonio calcico che là
donna possiede al momento dell'instaurarsi della menopausa, di qui l'importanza di visite preventive al fine di selezionare i soggetti maggiormente a rischio.
E gli uomini? Gli uomini sembrano meno soggetti ad
ammalarsi di osteoporosi, forse anche perché il fenomeno dell'andropausa è minimamente influenzato da alterazioni ormonali ed il tasso estrogenico rimane costante.
Infatti è proprio la caduta verticale del tasso ormonale estrogenico che avviene nella donna a determinare la malattia osteoporotica, questi ormoni sono infatti indispensabili per la formazione della vitamina D.
Venendo quindi a mancare questa sostanza si determina un difettoso assorbimento di calcio a livello intestinale, per cui l'organismo oer mantenere un tasso di
calcio nel sangue sufficiente, deve prelevarlo dalle ossa,
ciò provoca, con il tempo, un impoverimento nel contenuto minerale delle ossa, ossia l'osteoporosi.
Come si manifesta questa malattia? L'inizio è subdolo ed avviene dopo la menopausa con l'avvertire dei
dolori vaghi alla colonna vertebrale. Dolori che si aggravano con la stazione eretta, con il portare pesi e molte
volte si aggravano a letto, durante il riposo notturno soprattutto a livello cervicale e agli arti superiori.
Il dolore generalmente non è molto intenso, come
nella sciatica o nella lombalgia acuta, ma è piuttosto un
tormento sordo, fastidioso, continuo, non raramente interrotto da dolori lancinanti determinati da piccole fratture dell'osso vertebrale. Più raramente possiamo avere
fratture spontanee della testa femorale o di altre strutture scheletriche portanti.
In conseguenza di queste microfratture le vertebre
perdono l'integrità anatomica e si deformano sotto il carico della persona, determinando quell'aspetto tipico della colonna vertebrale piegata in avanti a formare una citasi a largo raggio. La diagnosi è possibile con la storia
clinica, eseguendo delle radiografie dello scheletro, tenendo presente che quando una osteoporosi si manifesta "alle lastre" il paziente ha già perduto il 40% delle propria massa ossea. Oggi è possibile eseguire esami preventivi come la mineralometria ossea computerizzata
(M.O.C.) che ci permette di stabilire, per tempo, la quantità di massa ossea di un soggetto.
Prossimamente tratteremo della terapia di questa
comune affezione.
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LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1992
Taccuino economico e tributario
f
a cura del dr. Franco Radicati
Il giorno 28 dicembre il Parlamento ha approvato la
legge finanziaria ed il Bilancio di previsione dello Stato per
il 1992, dopo che tra molte difficoltà era riuscito ad approvare il disegno di legge tributario e quello sulla finanzapubblica nei giorni immediatamente precedenti il Natale.
La manovra tuttavia non è ancora completa: manca
infatti la conversione del decreto legge che dovrà consentire le attese privatizzazioni dei beni mobiliari pubblici, che
dovrebbe apportare alle casse dello Stato circa 15 mila miliardi necessari al pareggio del Bilancio.
L'intera manovra si presenta quest'anno molto complessa ed articolata, in particolare sul versante tributario; al
punto che un quotidiano intitolava il suo servizio sulle nuove disposizioni: "In arrivo mille novità fiscali per il 1992".
Superato lo sconforto che assale ogni contribuente,
già alle prese con le innumerevoli difficoltà di interpretazione e di applicazione della normativa esistente, occorre tuttavia cimentarsi nella analisi delle molteplici innovazioni,
delle quali, occorre dirlo, non si avvertiva proprio la necessità. In particolare le disposizioni tributarie sono quelle che
maggiormente risultano innovate e che interessano da vicino una vasta platea di cittadini.
Iniziamo pertanto la succinta illustrazione delle modifiche più rilevanti attuate con il provvedimento tributario.
Accertamento del reddito dei lavoratori autonomi: tra le numerose innovazioni tributarie studiate per favorire l'ampliamento degli imponibili, spiccano quelle che rivedono a fondo i meccanismi di calcolo automatico dei ricavi e dei redditi dei lavoratori autonomi (redditometri e coefficienti). Sono inoltre stati rivisti i regimi contabili, prevedendo la soppressione dei regimi forfettari e l'innalzamento da 360 milioni a 1 miliardo di lire di ricavi del limite oltre
il quale scatta l'obbligo alla tenuta della contabilità ordinaria delle imprese produttrici di beni;
Spese documentate per la casa: per gli immobili affittati potrà dedursi forfettariamente solo il 10% a titolo di
spese per l'immobile, più un ulteriore 15% che però sia documentato da giustificativi di spese effettivamente sostenute;
Registratori di cassa per tutti: anche gli ambulanti
dovranno emettere lo scontrino fiscale a partire dal 1993:
l'obbligo è stato infatti generalizzato a tutti coloro che non
hanno obbligo di emettere fattura o ricevuta fiscale; nuovi
obblighi, pertanto, anche per barbieri e noleggiatori: resteranno esclusi solo i generi di monopolio, i carburanti per autotrazione e i produttori agricoli;
Minori imposte per le successioni: una piccola riduzione delle imposte di successione al fine di bilanciare
l'introduzione delle nuove rendite catastali beneficerà le eredità fino ai 500 milioni di lire;
Riforma del contenzioso tributario: nuove importanti regole che riformano tutto il contenzioso tributario avvicineranno il processo fiscale a quello civile; tra l'altro, sparisce la Commissione Tributaria Centrale e restano solo
due gradi di giudizio;
Condono Imposte Dirette ed Indirette: diventano
definitive le norme che consentono il condono per tutte le
imposte; i contribuenti che vorranno l'assoluzione fiscale
hanno tempo sino al 30 aprile per le dichiarazioni integrative ed i versamenti relativi;
Centri di assistenza fiscale: debuttano i CAF, che
rappresenteranno in futuro una sorta di U.S.L. fiscale al
servizio delle imprese minori;
Coinvolgimento dei professionisti tributari: si prevede per la prima volta il rilascio dei Visti di Conformità oltre che da parte dei CAF anche da parte dei Dottori Commercialisti e Ragionieri Collegiati, che saranno in tal modo
responsabili degli adempimenti da loro svolti per conto della clientela limitatamente alle sanzioni eventualmente subite in fase di accertamento;
Esclusione dell'obbligo di dichiarazione per i modelli 101: i contribuenti che non hanno redditi diversi da
quello di lavoro dipendente e fabbricati, non avranno più
l'obbligo di presentare il modello 101 ; il modello 740 per i dipendenti potrà essere redatto e presentato direttamente
dal datore di lavoro.
Ci siamo limitati ad esporre in questa sede solo alcune delle numerosissime modifiche che il provvedimento fiscale apporterà alle leggi in vigore: si tratta infatti, a giudizio unanime, della riforma tributaria più complessa che si è
avuta dal 1972 ad oggi.
L'applicazione compiuta di tutte le novità introdotte
nell'ordinamento richiederà pertanto un lungo periodo di
approfondimento e di "rodaggio", nel corso del quale la nostra rubrica tenterà di tenere informati i lettori in merito ai
problemi relativi man mano che si presenteranno.
Associazione
di Solidarietà
Falisca
L'Associazione di Solidarietà Falisca, nata
pochi mesi or sono, con il nuovo ed efficiente
servizio di Ambulanza, costituisce oggi una realtà già collaudata da oltre cento interventi. Interventi per i quali si sono avvicendati decine di volontari che, animati da spirito di sacrificio, hanno
Soltanto un gruppo di persone oneste, determinate, valide, ciascuno per le rispettive incombenze, ma soprattutto dotate di istintivo altruismo, avrebbe potuto realizzare, come di fatto ha realizzato, una struttura di grande significato umanitario e di indiscussa utilità sociale.
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v
II Presidente ^
e le sue
"esternazioni" j
La richiesta di messa in stato di accusa del
Presidente della Repubblica da parte di alcuni sia pure maggioranza - parlamentari del PDS, di
Rifondazione Comunista, di alcuni Verdi, di altri
gruppuscoli di sinistra e dei radicali, è un atto che
è già stato definito in maniera corretta dallo stesso Presidente della Repubblica: un atto immorale, senza alcun fondamento giuridico, strumentale, di pretta marca comunista e questo è veramente grave - fra poco i comunisti li troveremo
soltanto in Italia -.
Il Presidente della Repubblica non ha compiuto atti che vadano contro norme costituzionali. Tutto ciò che gli si può rimproverare è di aver
ecceduto con le sue esternazioni, di aver polemizzato con i singoli uomini politici, di aver rilasciato interviste su personaggi come Vittorio
Sgarbi, di essersi insomma abbassato e di non
aver mantenuto quel tipo di stile e di alta dignità
che il suo ruolo gli impone, di aver ecceduto in
certe affermazioni (alcune poi rettificate).
Ma tutto ciò non ha rilevanza costituzionale.
Mentre ha una serie di meriti che bisogna riconoscere: l'aver spinto il mondo politico verso
quelle riforme di cui si parla da tanto tempo e che
non si fanno mai, l'aver richiamato il popolo alle
sue responsabilità e capacità di scelta, li suo
comportamento sta rendendo di nuovo di moda
la politica, l'alta politica, il dialogo politico alla
greca e alla romana (antica). Il suo tentativo è
quello di dare una grande ventata di ossigeno ed
una grande possibilità di vera radicale ricostruzione del nostro paese.
Lodovico Mocini
saputo generare nella popolazione sensazioni
di sicuro conforto e sentimenti di grande fiducia.
E' un risultato questo che, in un mondo caratterizzato da incertezze ed egoismo, conferisce alla nostra città una impronta di notevole dignità e civismo.
La gente conosce il Vostro impegno, Vi apprezza, Vi è grata. Questo è molto bello, specie
perché tutti sanno che ciò che Vi appaga è soltanto il piacere di "dare... volontariamente!"
Siate fieri di Voi stessi, come è fiero di Voi il
Consiglio di Amministrazione dell'Associazione
di Solidarietà Falisca che Vi rivolge queste brevi ma sentite frasi di riconoscenza.
Grazie di cuore a tutti.
Buon Anno a Voi e familiari.
Il Presidente - Goffredo Balestra
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LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1992
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Montefiascone, città del Barbarigo
Quando uscirà questo numero de "La Voce", il Vescovo sarà in Visita Pastorale a S. Flaviano,
terminandola così a Montefiascone. La sera dell'otto dicembre con la tradizionale Messa dell'Immacolata si chiudeva l'incontro con la Parrocchia della cattedrale. Dell'omelia mi ha colpito un'espressione del Vescovo "siamo la città del Barbarigo", Montefiascone, città del Barbarigo!
Non é usuale definire così la nostra città, più conosciuta come città dell'Est! Est! Est!!! o famosa per la sua fine aria o per i suoi panorami. Anzi, quando si parla del Barbarigo lo si ricorda, spesso, negativamente per la demolizione della rocca.
Montefiascone, custode della memoria del Barbarigo
ponenti sociali possono trovare il senso autentico della vita perché lo spirito del Vescovo Marc'Antonio rimanda inesorabilmente al Vangelo.
Annunziarlo a tutto il popolo, a tutte le età, e
a tutte le classi fu la sua passione, oltre il suo ministero, il suo dono che trasmise a Montefiascone, alla diocesi, alla Chiesa. Per l'evangelizzazione e la catechesi volle le Maestre e il Divino Amore, per un annuncio qualificato volle un Seminario che formasse sacerdoti santi e dotti.
Sappiamo tutti con quale impegno Pastorale questo Vescovo abbia guidato la diocesi di
Montefiascone e Corneto. Un'opera Pastorale
vigile, profonda, fedele al Vangelo e alla Chiesa
fino all'intransigenza, attenta ai bisogni della
gente, attuatrice del Concilio di Trento.
'
Qui, ha portato frutto il suo carisma maturato a Venezia, Padova, Roma e Corfù. Un dono
personale che unito a quello dell'Episcopato ha
fatto di quest'uomo il fondatore delle Maestre
Pie una famiglia religiosa nuova per i suoi tempi che portò la donna a vivere il suo servizio alla Chiesa fuori del luogo tradizionale di santificazione delle donne, il monastero di clausura.
Portò la donna al centro dell'opera evangelizzatrice collocandola accanto al Vescovo e al
sacerdote in un suo ruolo tipico e ben preciso.
Diviene così non solo oggetto ma soggetto
di pastorale
Lucia Filippini fu un punto di arrivo nell'attenzione del Cardinale per la donna e nello stesso tempo un punto di partenza per un suo più diretto coinvolgimento nella vita ecclesiale.
Oltre l'istituto delle Maestre non si può dimenticare il Divino Amore, Congregazione a
raggio internazionale e il Seminario che, il Barbarigo volle sempre ad alto livello formativo e
culturale in quel fecondo rapporto tra fede e sapere. La nostra città é custode di queste opere
ma soprattutto dello spirito del Barbarigo e della sua originalità. Uno spirito ancora attuale nel
quale le nostre famiglie , i giovani, tutte le com-
Il 1992 segna il terzo centenario della fondazione delle Maestre Pie, é un anno particolare
per tutta la nostra Chiesa, soprattutto per la nostra città. Un anno per riscoprire Marco Antonio
Barbarigo, Lucia Filippini ed il loro carisma, il loro spirito.
Un anno perché anche a livello storico e civico Montefiascone si scopra "città del Barbarigo". L'opera non fu solo ecclesiale ma portò alle nostre popolazioni un impulso sociale ed educativo attraverso le Scuole per le donne e, per gli
uomini con il Collegio annesso al Seminario.
Opera di evangelizzazione e di promozione
umana che raggiunse l'Alto Lazio, la bassa Toscana, l'Umbria, Roma; una scintilla che si accese nella nostra città e raggiunse il mondo.
Famiglia,Vocazioni, Fede e Scienza
In quell'omelia il Vescovo ha indicato le vie
da intraprendere per far rivivere lo spirito del Barbarigo: famiglie cristiane, vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa, armonia tra ragione e fe-
Lega Territoriale dei Pensionati CISL di Montefiascone
La dura lotta dei pensionati ha dato i suoi primi frutti!!
- il Senato approvò il nuovo testo della legge di rivalutazione delle pensioni, migliorando i contenuti del disegno di legge del Governo e quelli del successivo Decreto
Legge;
- Il legislatore ha preso coscienza, pur nei limiti delle
disponibilità finanziarie, (21.985,3 miliardi a tutto il 1994),
della necessità di rendere giustizia a tutti i pensionati, e lo
ha fatto assumendo gran parte delle indicazioni fornite dai
Sindacati dei Pensionati;
- L'azione del Senatore di Viterbo Paolo Sartori éstata, nell'occasione, di particolare efficacia; Egli ha giustamente recepito e adeguatamente interpretato i bisogni, le
istanze e le ansie di milioni di pensionati italiani organizza-
ti nei sindacati Confederati;
- Non cantiamo vittoria, ma siamo moderatamente
soddisfatti: "é stata solo una prima risposta, seppure parziale; una risposta che ha un grande significato e un grande valore politico e morale".
La dura lotta dei pensionati non é finita!!
- E' necessario battersi ancora e come si sta facendo, per un nuovo meccanismo d'aggancio delle pensioni alla dinamica salariale, a difesa del loro potere di acquisto. -1 pensionati Statali, Parastatali, Enti Locali, Postelegrafonici, Scuola, PP.TT., Anas, Aziende Autonome, Silulap, simpatizzanti ecc. che vogliono essere iscritti al Sinda-
Caretfi Sergio
Corso Cavour, 32-34
Intimo
-
MOlfTE'JLISCOSE
de, tra credere e pensare perché l'annuncio del
vangelo illumini le scelte dell'esistenza.
La Cripta della Cattedrale
E' il luogo concreto dove vive la memoria
di Marc'Antonio e di Lucia, I) sono i loro resti
mortali. E' un gioiello dell'arte. Perché in
questo 1992 non adeguare i luoghi circostanti: piazza antistante, illuminazione, indicazioni turistiche, accesso, alla suggestività
del monumento e alla sacralità del luogo?
Forse é l'unico Santuario che non ha una
strada di accesso, ad eccezione di gradini.Sono piccoli segni esteriori che manifestano l'interesse di una Civica Amministrazione
verso luoghi cari alla popolazione.Chissà se nel dicembre di quest'anno
nuovo, tricentenario dell'Istituto delle Maestre Pie si potrà riscontrare una maggiore coscientizzazione a livello ecclesiale, storico,
civico, del dono che Dio ci ha fatto nella persona e nell'opera del Cardinale Barbarigo e
di S. Lucia. Montefiascone "città del Barbarigo", mi sembra quasi una sfida lanciata a
tutta la città.
Don Fabio Fabene
cato Pensionati CISL, si presentino al Capo Legadeipensionati stessi in via Oreste Borghesi n° 97, dalle ore 9,30 alle ore 12 di ogni giorno per informazioni ed iscrizione.
- Per l'iscrizione, si prega portare con se il libretto di
pensione della Previdenza sociale, per gli iscritti all'INPS;
il cedolino di pensione dell'ente erogatore per le altre categorie di pensionati.
- A tutti gli iscritti alla CISL Pensionati, mensilmente
arriverà gratuitamente il giornale "Conquiste di Pensionati"- Qiundi accorrete a iscrivervi.
- Oltre che, all'assistenza dell'Ufficio Lega in Montefiascone, si ha l'assistenza, per qualsiasi pratica, anche
della Federazione Provinciale pensionati CISL di Viterbo
via 3° Reggimento Granatieri di Sardegna, 31 secondopiano, compreso l'assistenza legale se necessitasse.
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LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1992
pag. 10
Carnevale Montefiasconese 1992
L'Associazione Amici di Montefiascone, malgrado il consistente debito accumulato lo scorso anno (ricordate? la guerra del
Golfo!), ha avuto il coraggio di programmare il "Carnevale" anche quest'anno. Lo abbiamo saputo quando ormai andavamo in
macchina, faremo maggior pubblicità nel prossimo numero de "La Voce".
P R O G R A M M A
Domenica 26 gennaio
ore 14,30
sfilata carri allegorici e gruppi mascherati
per le seguenti vie: A. Moro - D. Alighieri - Piazzale Roma (in caso di pioggia o neve la manifestazione sarà effettuata il 2.2.92)
Sabato 22 febbraio
ore 21
"Veglionissimo Amici di Montefiascone"
presso il Ristorante "Rondinella" a Montefiascone.
Giovedì 27 febbraio
dalie 1 5 alle 19 Festa dei bambini alla Discoteca Hollywood con spettacoli, giochi e tanto divertimento. Sorteggio "Mascherina d'Oro 1992"
tra tutte le maschere.
Domenica 1 marzo
Sfilata carri allegorici e gruppi mascherati
per le seguenti vie: A. Moro - D. Alighieri - Piazzale R o m a (in caso di neve o pioggia la manifestazione sarà effettuata domenica 8 marzo).
Martedì 3 marzo
NO - STOP per le vie del centro storico.
Tutto quanto fa spettacolo, tutto quanto fa carnevale.
Maschere e spettacolo, musica, giochi, sorprese e tanta allegria,
ore 18
Piazzale V. Emanuele: addio al Carnevale e
bruciatura di Re Carnevale.
I carri concorrenti (quest'anno possono raggiungere anche gli otto metri di altezza) sono: Centro - Le Mosse - Zepponami - Le Grazie - Le Coste. Ci saranno anche gli intermezzi, cioè carri più piccoli e delle novità fin'ora tenute segrete. Le maschere saranno oltre
cinquecento.
Seminario Falisco
Presepe a S. Andrea
Quest'anno è più sul tradizionale, ma è bello come sempre.
Angelo Menghini. Gli ideatori e realizzatori sono sempre all'altezza
della situazione.
Con il nuovo anno c'è stato il cambio della guardia presso il nostro Seminario Falisco: Mons. Luigi Mocini, preside presso l'Istituto Magistrale delle Benedettine e cappellano presso la locale Casa di Riposo, ha chiesto ed ottenuto d'essere sollevato dall'incarico di pro-rettore del Seminario, lasciando il posto a D. Giampaolo Gouarin, al quale porgiamo l'augurio di buona riuscita, soprattutto con la speranza che il Seminario falisco continui ad essere fucina indispensabile di nuove e più numerose vocazioni.
A Mons. Luigi va la gratitudine di tutta la Diocesi per l'opera
svolta in un settore così delicato ed importante quale è quella del
Seminario.
Per il Seminario - il 15 agosto u.s. - la Parrocchia di S. Margherita, in unione con le suore del Divino Amore, ha raccolto £. 6.000.000
di cui 4 sono stati consegnati per I bisogni del Seminario di Montefiascone e 2 per quello di Viterbo.
Domina la stalla, dove nasce Gesù, mentre dietro, in lontananza, si ammira la terra di Palestina. I visitatori non si contano...
Rimarrà aperto, come gli altri anni, fino alla domenica 19 gennaio.
Siete In regola con le leggi
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LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1992
pag.
Un successo i referendum
Segni e Giannini
11
(sai?©©!?®
di Angelo Ferlicca
Si é conclusa con successo la campagna referendaria.
Un migliaio di cittadini falisci hanno avuto l'opportunità di contribuire al raggiungimento del quorum di cinquecentomila firme necessarie per rendere validi i referendum elettorali e democratici.
Il Comitato Promotore Locale, si é dichiarato soddisfatto della sensibilità dimostrata dai
montefiasconesi verso i temi delia partecipazione e del cambiamento delle regole che
stanno alla base del nostro vivere civile.
Al di là del mero aspetto numerico ci preme evidenziare che quando un pezzo di società civile si unisce attorno ad una idea (rinnovamento degli strumenti per fare politica)
senza che ci siano in premio voti e poltrone, senza che dietro alle spalle ci siano finanziamenti occulti, ma solo volontariato, anche nella nostra Montefiascone si può riuscire a fare emergere delle novità; basta dare spazio a chi ha idee e vuole impegnarsi, dimostrando che c'é l'esigenza al pari di altri paesi del comprensorio di uscire dalla stasi in cui siamo finiti e costruire veramente qualche cosa di nuovo.
C'é un pezzo di società montefiasconese che non vuole più sottostare ai soliti giochi
di palazzo, che ha voglia di aria nuova, di facce nuove, di confronti, dibattiti, di trasparenza; e allora speriamo che l'esperienza del Comitato Promotore Locale per i referendum
sia l'inizio di una nuova stagione di impegno civile.
Non ci resta che ringraziare quanti ne hanno permesso la riuscita: i Parroci delle Parrocchie di S. Flaviano, Le Mosse, S. Margherita, Le Coste e Zepponami; i componenti del Comitato: Ing. Bacchiarri G., Ing. Bacchiari P., Sig. Balestra G., Dott. Bartoleschi
G., Dott. Busà A., Sig. Cappelloni C., Sig. Carini U., Dott. Dambruoso V., Sig. Gianlorenzo Z., La Corte Dante, Sig. Mari M., Sig. Menghini A., Dott. Pezzato R., Sig. Paradiso M., Sig. Sciuga S., Sig. Salvatori L.; un ringraziamento particolareal Sig. Ferlizzi Giuseppe e Belleggi Innocenzo per la preziosa collaborazione e naturalmente a tutti cittadini che hanno condiviso l'iniziativa.
A.M.
"LA VOCE E'GRATA Al SUOI
SOSTENITORI: Crocoli Vera, Giraldo Sante, Marzetti Filippo, Hotel Altavilla, Animi Marisa, Carbonaro Margherita,
Stefanoni Ida Maria, Marianello Dileno, Ranaldi Lucia, Ranaldi Mario, Capaldini Luigina, Di Marco Fanali Maria,
Demma Donato, Severini Costantino, Maiucci Enrico, Napoli Giorgio, Braguti Antonio, Andreini Molino Irene, Cappelloni Mario, Coralli Assunta, Bacchiarri Giuseppe, Andolfi Domenica, Genovesi Angelo, Giraldo Luigi, Paoletti Emilio, Clausi Schettini Carlo, Santucci Maria, Sensi Carlo, lacopini Cataldi Gemma, Francolini Nino, Mocini Lodovico,
Vita Francesco, Ricci Liliana, Benatti Chiara e Mario, Mocini Tancredi, Pozzi Fernando, Ciucci Elio, Crocoli Chiara,
Del Conte Mosca Maria, Camicia Elio, Balestra Goffredo,
Gargiullo M. Cecilia, Cacalloro Fausto, Commentucci Clara, Bronzetti Giuseppe, Giorgini Silvia, Cimichella Ennio,
Piciollo Diodato, Piciollo Adalgisa, Camicia Enrico, Belella
Elena e Sante, Ceccarelli Agostino, Orfei Carboni Vera,
Scutumelia Benito, Liverziani Massimo, Ceccariglia Graziella, Riccio Ceccariglia Concetta, Gaddi Angelo e Giuseppina, Solazi Francesco, Monachello Giuseppe, Palombo Mimmo, Burla Agostino, Radicati Franco, Ballarono Roberto, Manzi Spartaco, P. Umberto Liberti, Menichelli
Mario, Monanni Luigi, Piozzo Marino.
AMICI: Pisano Renata, Saraca Mocini Annita, Cotemme
Felice, Bucaccio Settimio, Brachini Mario, Carelli Edoardo,
Menichelli Giovanni, Zampetta Luigi, Mocini Domenico,
Paolini Vittorio, A.C., Salepicchi Elide, Lucattini Giuseppe,
Carelli Gertrude, Cacalloro Ennio, Sacco Salvatore, Francini Rosmunda, Borghetti Aurelio, Ranaldi Renzo, Gentili
r
D. Camillo, Ugolini Gigliola, Lepidi Anna, Rubbi Ida e Adele, lacoponi Ubaldo, Lucarini Mario, Friggi Bruno, Bracoloni Angelo, Peppetti Giuseppe, Giraldo Venanzio, Bartoleschi Tita, Camicia Emilio, Rocchi Bernardino, Maestre Pie
Piansano, Maestre Pie Valentano, Presciuttini Fr. Giuseppe, Ballarono Elena, Camicia Alfredo, Marzetti Giuseppa,
Trapè D. Giuseppe, Fanali e Mecali Giuseppe, Ranucci
Ferdinando, Rubbi M. Chiara, Bartoleschi Angelo, Camicia
Emilio.
BENEMERITI: Cacalloro Daniele, Menghini Adele, Mocini
Giuliano, N.N., Paoletti Enzo, Damiani Dino, Genovese Pasqualina, Bacchiarri Giacomo, Pascarella D. Giacinto, Scarino Fernando, Bracoloni Nazzario, Brucchi Tonino, Mezi
Irma, Ospitoni Giulio, Napoli Cesare, Fazi Mario, Gelsomini Giovanni, Cammisa Antonio, Menghini Pietro, Stefanoni Giuseppina.
(1a parte)
"La democrazia di un paese si misura dallo
stato delle sue carceri..."
L'argomento CARCERE, è un tema molto
scomodo, è scomodo per chi ne parla, scomodo
per chi ne legge, questo senso di disagio che
s'avverte nasce dalla consapevolezza che nel
carcere ci sono persone che hanno commesso
reati più o meno gravi a volte umanamente irreparabili (la morte di una o più persone).
"Però non possiamo non volgere lo
sguardo a questo luogo di sofferenza se non
altro per sviluppare una riflessione sul perché una parte della comunità è costretta a vivere rinchiusa I) dentro, su cosa possiamo
fare noi per recuperarla, su cosa possiamo
Sono entrati a far parte degli "Amici della Cattedrale": Pefare noi perché ci sia meno necessità di CARrello Rosa, Nami Augusta, Melidoni Domenico e Manzi ACERE nella società.
gata, Cempanari Lucia in Menghini, Rubbi Ida e Adele, PreIl carcere nasce quindi come esigenza da
sciuttini Giulia, famiglia Panzolini-Zarra, Luzzi Lucia e Claparte della società verso chi ha violato le leggi: 1 )
ra, Vanni Claudio, Ramaglioni Evaristo, Cionci Florido,
isolare e mettere nelle condizioni di non nuoceLozzi Angelo, Trapè Anna, Agrippino Elisa, Bartoleschi Tire; 2) far scontare una pena; 3) redimere colui
ta, N.N., Rosati Stefano, Jaqueline e Maurizio Infanti, Livia
che ha commesso il reato. Sul terzo ed ultimo
Coppola, Leonardo Coppola, Monachello Giuseppe, Trapè
punto vedremo, in seguito, che è rimasto più un
Geltrude, famiglia Burla Agostino, Bartoleschi Alyson, Bar"dettato sulla carta" che un'applicazione concretoleschi Antonio e Gina. Radicati Franco. I famigliari in sufta.
fragio di: Mari Alfredo, Borghetti Maria, Evidio Gattella, AMolto spesso si sente nei commenti della
driano Gatti, Zerbini Giovanni.
gente che "... in carcere oggi si sta bene...", "... i
detenuti hanno anche la televisione..." e via di
n
questo tono, ma ciò non è assolutamente vero:
in carcere si sta male! Sembra una bartfclità ma
io credo che se non cominciamo a chiamare "pane il pane e vino il vino", come si suol dire, non
riusciremo a capire i problemi; si tratta di cominGiovane signora cerca lavoro per alciare acostruire unaCULTURA DEL CARCERE
cune ore del giorno (mattino o pomediversa, più positiva, tenendo sempre conto che,
riggio).
comunque, la stragrande maggioranza di quelli
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"dentro" hanno accumulato un debito con la società.
(continua)
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s'è fatto - per essere appartenuto alle Brigate Rosse - ben cinque anni di carcere presso
S. Vittore a Milano. Oggi sembra rinsavito e
condanna quella esperienza che ha pagato
sulla sua pelle.
L'abbiamo pregato di parlarci del "carcere " non per farne esperienza (!), ma per comprendere un mondo a noi sconosciuto e forse giuntoci in modo distorto.
_J
pag.
10
LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1992
Un anno di lavoro della Giunta Comunale D.C. - P.S.I.
Ho voluto attendere la fine dell'anno per presentarvi un resoconto più preciso e dettagliato di quanto ha fatto questa
Giunta Comunale nell'interesse di Montefiascone.
Certamente c'è ancora molta strada da percorrere per risolvere i problemi che riguardano la nostra città, ma voglio ricordare che questa Amministrazione opera solo da un anno e
cinque mesi e, di questi, tre mesi sono andati perduti per le note vicende del commissariamento.
Sono fermamente convinto che si potrà continuare a lavorare proficuamente per gli anni a venire solo attraverso la collaborazione e l'unità di intenti di tutto il Consiglio Comunale.
Colgo l'occasione per esprimere gratitudine e stima agli
Assessori Comunali Sandro Leonardi, Luciano Femminella,
Felice Cotemme, Francesco Ranaldi, Pietro Scoponi e Aldo
Paolini. Sento il dovere altresì di ringraziare i Capi Gruppo Ottaviano Angeli e Egisto Galletti che hanno sostenuto con convinzione e con sincera amicizia in Consiglio Comunale questa
Giunta. Non ultimi ringrazio tutti i Consiglieri Comunali di
maggioranza.
Le opere realizzate sono:
ILLUMINAZIONE
Via Casti - Via Mentuccia - Via Malatesta - Via della Viola - Via Nazionale - Largo Nazionale - predisposizione impianti illuminazione
Via Grilli - Piazzale Ospedale - prolungamento illuminazione Strada Poggeri - Via Solferino - Via S. Martino - Via Barone - Via Bixio
- Via Garibaldi e Largo Garibaldi - Via S. Pietro e Via Butinale - Via
Magenta - Via Palestra e Pieri Buti - Montedoro. (Corso Cavour Piazza V. Emanuele - Mura Porta di Borgo appaltate da eseguire).
URBANISTICA
Transazione e quindi definitiva chiusura vertenza espropri zona
167 per £. 700.000.000 circa.
Definitiva approvazione della zona artigianale "Le Guardie".
Redazione piano particolareggiato ampliamento zona artigianale
"Pian di Monetto".
Incarico redazione studio preliminare di fattibilità per eventuale redazione di variante generale al piano regolatore. Rilievo aereofotogrammatico dell'intero territorio.
ELETTRIFICAZIONE RURALE
Definizione dell'elettrificazione del rurale per £. 450.000.000 in località Tre Guadi, Borgale e Montedoro.
SCUOLE
Definitiva sistemazione degli edifici scolastici Golfarelli e Manzoni
a norma antincendio e infortuni.
Sistemazione definitiva impianto riscaldamento Scuola Manzoni.
Appalto asilo nido (in fase di realizzo) per £. 600.000.000.
SPORT
Campionato Europeo di Baseball - 28 edizione del Giro dei 3 laghi
Femminile ciclismo.
Appalto £. 681.000.000 per definizione impianti baseball e calcio in
fase di definitiva soluzione.
Appalto di £. 600.000.000 per costruzione impianti tribuna calcio
accesso e messa a norma gioco calcio in fase di esecuzione.
Abbiamo ottenuto inoltre un contributo di £. 600.000.000 a fondo
perduto per definitiva sistemazione delle aree di pertinenza degli
impianti sportivi (strada di accesso - parcheggi - verde attrezzato costruzione impianto idrico - metano e fognario degli stessi).
FOGNATURE
Via Berlina - Via Carpine (parte) - Ponte del Sole - Commenda (eseguita dal Genio Civile) appaltato anche il relativo impianto di depurazione - Via G. Contadini - Corso Cavour (parte finanziata dal
Comune e parte eseguita dal Genio Civile) - Zepponami (piccolo
tratto) - località Fratta - Via Castagno - Via Falisco.
Incarico per progettazione per £. 1.800.000.000 finanziato con la
devoluzione del mutuo già concesso dalla Cassa DD.PP. per costruzione velodromo per fognature: Balestroni, Pelucche e Gevi in
parte - prolungamento fognatura Poggio Frusta e Madonnella e costruzione nuovo depuratore in località Morticine - demolizione dell'attuale depuratore in località Madonnella - fognatura Cipollone fognatura Capobianco - prolungamento fognature Chiesa Madonna delle Grazie e costruzione depuratore in località Terrile.
COMMERCIO
Incarico per redazione nuovo piano commerciale.
CIMITERO
Sistemazione viale cimitero (parte in porfido e parte in cemento che
successivamente sarà pavimentato con schiacce di porfido).
Sistemazione cappella cimitero (appaltata).
Ampliamento cimitero per £. 508.000.000.
Acquisto autocarro (consente la necessaria pulizia e decoro dello
stesso).
SANITA' ED ASSISTENZA
Sistemazione uffici ed ambienti per anagrafe canina presso l'ex
mattatoio (sarà gestita dalla USL VT/1).
Dono da parte dell'ospizio Falisco di un'ambulanza ceduta in comodato gratuito all'Associazione Volontaria di Solidarietà Falisca
arredata e corredata dal Comune in ogni sua parte al servizio di tutti i cittadini.
Soggiorni estivi:
- presso l'O.D.A. di Porto S. Stefano (GR), 2 turni per n° 100 anziani;
- soggiorno climatico presso Fiuggi n° 50 anziani;
- soggiorno climatico presso Chianciano n° 70 anziani;
- campi solari n° 3 turni per 120 bambini;
- colonia marina minori presso O.D.A. Porto S. Stefano (GR) n° 80
bambini.
N° 49 bambini assistiti all'Asilo Nido.
Costituzione Circolo Diurno Anziani in perfetto funzionamento.
STRADE
Pavimentazione di: Via Nazionale - Largo Nazionale - Via Barone
- Via Malatesta e Via della Viola (in appalto) - Via Casti - Via C. Battisti - Via Porticella - Via Falisco.
Costruzione strade: Carpine (da casa Filippini a casa Barcarolo) Notazie (in cemento) - Via O. Borghesi - Via Bandita - Via S. Flaviano - Terrile (in cemento) - Case Manzi (in cemento) - Piazza Pepponi - Via G. Contadini - varie strade interne zona 167 - strada Poggeri (con contributo a fondo perduto Regione Lazio).
Sistemazione strade: strada Montarone - strada Giranesi - strada
Croci - strada Celleno - strada litorale Lago.
LAGO
Appalto pulizia lago - messa in opera bagni chimici - messa in opera cestini e bidoni per N.U. - potenziamento giochi bambini - rifacimento aiuole e installazione panchine.
(segue)
LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1992
pag. 11
ACQUEDOTTI
Costruzione acquedotti: Giranesi - Casette - Fiordini Poggio Noce
- Via G. Contadini - costruzione impianto di sollevamento dell'acqua dal pozzo impianti sportivi ed immissione in rete - definizione
dell'acquedotto Centro Storico.
NETTEZZA URBANA
Siamo uno dei pochi Comuni che effettua la raccolta differenziata
della N.U., infatti è stato messo in essere separatamente la raccolta dei rifiuti solidi urbani, del centro, delle pile e dei medicinali nonché del cartone.
TRASPORTI
E' stato istituito il trasporto urbano su tutto il territorio comunale con
tre linee che effettuano il percorso rispettivamente:
Autolinea circolare "A": Montefiascone - Stazione - Cevoli - Campo Sportivo - Piazzale Roma - Via Salotti - Grazie - Cipollone - Madonnella - Due Ponti - Montefiascone. N° 12 corse giornaliere tutti i giorni feriali.
Autolinea óircolare "B": Montefiascone - Asinelio - Guardata - Le
Coste - Via G. Contadini - Fiordini - Poggeri - Commenda - Vallalta - Montedoro - Mosse - Montefiascone. N° 10 corse giornaliere
tutti i giorni feriali.
Autolinea circolare "C": Montefiascone - Lago - Montefiascone.
N° 4 corse giornaliere per 92 giorni feriali; n° 4 corse giornaliere per
16 giorni festivi.
PATRIMONIO
Definizione Palazzo Renzi (ampliamento sede comunale al fine di
raggruppare tutti gli uffici in unico ambiente).
Rocca dei Papi, appalto 3° stralcio £. 270.000.000 (contributo regionale).
Appalto Palazzo Pieri Buti (Biblioteca ed Archivio storico) £.
435.000.000 contributo regionale.
Arredo Museo "S. Gallo" Rocca dei Papi, £. 300.000.000 contributo regionale.
MUTUI CONCESSI
Fogna Mosse - Carpine Cassa DD.PP. £. 55.000.000 (da appaltare).
i
1
Illuminazione Carpine - Istituti di Previdenza £. 100.000.000 (da appaltare).
Manutenzione e sistemazione depuratori Madonnella (fino allo
smantellamento) Paoletti e ex ONPI £. 154.000.000.
Acquisto scuolabus £. 90.000.000 (acquistato e sicuramente in
servizio per gennaio 1992).
Inoltre è stato approvato lo Statuto, il Regolamento di contabilità e degli appalti (sicuramente uno dei pochi comuni ad avere lo
Statuto approvato nei termini previsti per legge). Inoltre è stato approvato con largo anticipo il bilancio 1992.
Il commento di quanto sopra rappresentato viene lasciato
ai cittadini mentre noi tutti, Sindaco, Assessori e Consiglieri
Comunali, ci rendiamo disponibili per migliorare e contribuire ancora e con più incentività per la soluzione dei problemi
del nostro Paese.
Ringrazio la redazione de "La Voce" per avermi dato l'opportunità di presentare un anno di lavoro della Giunta Comunale D.C. - P.S.I. che mi onoro di presiedere ed approfitto per
augurare a nome mio, dell'Amministrazione Comunale e dei
Consiglieri Comunali tutti, un Buon Natale (anche se ormai trascorso considerato che questo articolo verrà pubblicato nel
numero di gennaio 1992) e soprattutto un Buon Anno Nuovo
1992.
Il Sindaco - Maurizio Minciotti
Due parole a favore della Scuola Cattolica
Il Convegno Nazionale, svoltosi a Roma nei
giorni 21 - 22 e 23 novembre 1991, ha avuto lo
scopo di richiamare l'attenzione delle famiglie e
dei governanti sull'importanza, l'essenzialità di
un'educazione dei giovani, ispirata ai valori evangelici che nella moderna società sono stati in
gran parte dimenticati e per lo più sostituiti da valori effimeri, se non in contrasto con i principi dell'etica che pone le sue basi sull'insegnamento
del Maestro dei Maestri: Gesù.
Senza nulla togliere alla serietà e alla validità della scuola statale è doveroso far rilevare che
la scuola cattolica, pur nel pieno rispetto delle
norme ministeriali, si ispira ancora alle regole
dettate da santi fondatori che hanno portato a - 1
vanti il discorso di un'acculturazione non disgiunta ma illuminata dalla fede, dando luogo a
scuole cattoliche di ogni ordine e grado.
Da qui nasce l'esigenza che alle scuole cattoliche venga riconosciuta la completa parità
con le rispettive istituzioni statali, senza che .la
scuola cattolica, scelta da oltre il 10% della popolazione scolastica, debba affrontare e risolvere gravi difficoltà di ordine economico per cui, nonostante la richiesta dell'utente, è costretta a
chiudere i battenti per l'impossibilità di sostenere le spese di funzionamento che gravano quasi interamente sugli istituti religiosi gestori e sulle famiglie che, nonostante ciò, continuano ad operare la loro scelta iscrivendo i loro figli alle
scuole cattoliche. Se la costituzione sancisce il
diritto di scelta nel campo dell'istruzione, lo Stato non può trattare i cittadini che intendono fruire di tale diritto come figli gli uni, come figliastri gli
altri. E' auspicabile che il problema, discusso per
circa cinquanta anni, venga quanto prima risol-
Quando un matrimonio si avvera, un servizio fotografico
FOTO
to, che i politici non continuino a deludere le attese della scuola cattolica che, pur nelle gravi difficoltà sopra esposte, continua ad assolvere la
sua missione con ammirevole e tenace volontà.
La manifestazione del giorno 23 novembre
1991, che ha visto compatti alunni, docenti, famiglie, sta a dimostrare quanto il problema sia
sentito da buona parte dei cittadini che intendono sensibilizzare chi di dovere alla realtà di una
scuola che oltre a fare cultura si preoccupa in
modo particolare di sanare l'aspetto morale di una società piuttosto problematica. L'argomento,
se necessario, potrà essere, trattato anche nei
prossimi numeri de "La Voce" alla cui redazione
si esprime un vivo ringraziamento per aver accolto la richiesta della pubblicazione del presente articolo.
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pag. 10
LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1992
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Testo e foto di Marcello Mari
0J)@M)8m!l (sigilli®
Centottanta giocatori, dalla scuola calcio alla prima categoria, quarantuno consiglieri, centoquindici soci. Sono tutti gli uomini della Società Sportiva Montefiascone. Il sodalizio giallo-verde dopo i trionfi della scorsa stagione, vittoria nel campionato di seconda categoria e nel campionato provinciale Allievi, sta di nuovo ottenendo unanimi consensi nella quasi totalità dei campionati a cui partecipa.
Al momento in cui scriviamo, qualche giorno prima di Natale, la squadra maggiore partecipante al campionato regionale di prima categoria è ben salda nella terza posizione, gli
Under 18 sono primi ancora imbattuti, gli Allievi occupano la seconda posizione, i Giovanissimi Regionali e Provinciali occupano posizioni di tutto rispetto. Completano il quadro
dei praticanti gli esordienti, i pulcini e i "primi calci" con circa cento mini giocatori. E dire che
le premesse ad inizio stagione erano del tutti negative. A settembre infatti ha lasciato la dirigenza societaria un gruppo di persone di una certa caratura e notevole personalità, per
i più svariati motivi, creando una crisi per fortuna immediatamente ricomposta.
§
PORTIERI:
Sono uscite forze notevoli, ma con l'allargamento dei quadri consigliari hanno fatto
Daniele Cecchetti, Luciano
l'ingresso nel sodalizio, altre personalità che sono riuscite, a tempo di record, a ricomporPORTIERI:
Ranucci.
re gli schemi. Tuttavia le difficoltà affrontate e da affrontare sono tante; sia dal punto di vi- Enzo Farias, Fabio Giraldo, Vito ZapDIFENSORI:
sta tecnico che organizzativo, per finire con quello economico.
palà
Marco Burla, Michele MaBasti pensare che ogni fine settimana, tra sabato e domenica, si muove, per affronDIFENSORI:
gnani, Emanuele Maurizi,
tare le partite dei vari campionati, un vero esercito tra giocatori, tecnici e dirigenti accomAugusto Calandrelli, Mirko Cevolo, LeoStefano Pezzato, Alessandro
pagnatori. Tante anche le spese. A tutto ciò c'è da aggiungere che ancora una volta si è
poldo Liberati, Emanuele Maurizi,
Pietrosanti, Danilo Sensi,
dovuto ripiegare sul campo di calcio della Villa Cardinal Salotti gentilmente, di nuovo, mes- Franco Sili, Marco Terzoli, Claudio
Gianpaolo Tarantello.
so a disposizione. Non si può disporre dello stadio comunale per la lungaggine dei lavoZanobi.
CENTROCAMPISTI:
ri. Sono ormai anni che i cantieri sono aperti. Non cerchiamo colpevoli ma rivolgiamo un
CENTROCAMPISTI:
Luca Bellacima, Luciano
appello agli amministratori, non sempre sensibili agli appelli della popolazione, al fine di
Stefano Filiè, Massimo Frausilli,
Gentili, Gianpiero Mancini,
rendere idonei gli impianti che da decenni la comunità invoca. Notevoli, di conseguenza,
Giampiero Mancini, Pierino Paoletti,
Otello Poleggi, Gianluca Porle perdite economiche. Basti pensare che al debutto casalingo la S.S. Montefiascone, con Massimo Petretti, Giuseppa Siragusa,
roni, Stefano Zeppa.
la partita disputata al comunale, ha incassato quasi il doppio di quanto riesce invece ad ot- Sandro Stefanelli.
ATTACCANTI:
tenere nel campo Salotti. Alla fine del torneo sono milioni e milioni che gravano pesanteATTACCANTI:
Stefano Ceccarelli, Fabrizio
mente sul bilancio.
Giuliano
Bartolaccini,
Andrea
Cosaro, Andrea Morganti, AnCon una campagna accattivante, la Società ha più che raddoppiato il numero dei so- Ciripicchio, Fabrizio Cosaro, Stefano
tonello Onori.
ci sostenitori; aumentati i consiglieri che ora sono ben 41. Alla presidenza è stato conferFusco, Emiliano Miralli, Massimo Priori
mato il dinamico signor Massimo Scoponi. Alla presidenza onorariaè stato invece chiamato l'impresario signor Carmelo Danti. Tanti gli sponsor: Ortopedia Giuliani, Mimosa, Ristorante "Da Rita", ECONET di Angelo Bologna, Impresa Fratelli Chiavarino Domenico e Franco, Impresa Carmelo Danti, Impresa Massimo Ceccarelli, Vetreria La Corte, Caffè Danesi, CE.PAN. Orvieto, Di Biagio Architetto Patrizio rappresentante mobili, Farmacia Volpini, Il Mercatone.
Dulcis in fundo la Banca Cooperativa Cattolica presieduta dal Dott. Rodolfo Manzi,
che si sta adoperando su tutti gli strati educativi e sociali dell'intera comunità di Montefiascone. L'impegno della Banca Cattolica si starilevandodeterminante per la riuscita dello
sport e di conseguenza per il notevole innalzamento dei valori dei giovani che costituiscono le colonne portanti della città. Un grazie particolare da parte della Società Sportiva Montefiascone a tutti gli sponsor per la loro sensibilità.
Ai dirigenti, tra i quali emerge l'inossidabile ed instancabile Augusto Volpini, vada il
6
Giancarlo Savelli, Antonio Santini, Carlo Santini.
nostro augurio di continuare sulla strada intrapresa, puntando in maniera particolare sul vi- 1 categoria
Under
18
Piergiorgio
Bellacima, Marco La Corte.
vaio locale che sta dando ottimi risultati, anche se irta di notevoli difficoltà. Roberto LovaAllievi
A.
Burla,
Mario
Mancini.
ti, il popolare Bob, già nazionale e portiere della S.S. Lazio per tanti anni, è il supervisore
della Scuola Calcio. Mensilmente controlla il lavoro dei tecnici e visiona i progressi dei ra- Giovanissimi R. Giuseppe Botarelli, Franco Scarino, Emo Di Pietro.
Giovanissimi P. Roberto Ceccariglia, Flaviano Ceccarini, Roberto Maiucci.
gazzi. Con basi solide crediamo che alla società giallo-verde si prospetti un avvenire veEsordienti
Marcello Piergiovanni, Enrico Tassoni, Augusto Volpini.
ramente roseo. E' anche il nostro augurio.
Scuola calcio
A. Bracoloni, Z. Maurizi, R. Trapè. A. Volpini.
Campionato
regionale 1 cat.
Under 18
Dirigenti accompagnatori
Quadri dirigenziali
Presidente Onorario:
Presidente:
Vice Presidente:
Carmelo Danti
Massimo Scoponi
Angelo Busà
Responsabili
Settore tecnico:
Settore organizzativo:
Settore amministrativo:
Segretario:
Addetto stampa-pubbl. rei.:
Carlo Santini
Marco La Corte
Augusto Volpini
Ugo Carini
Marcello Mari
Angeloni V., Bellacima P., Bellini G., Bologna A.,
Bracoloni A., Busà A., Cappelloni A., Carini U.,
Ceccarelli M., Ceccariglia R., Ceccarini F., Chiavarino D., Cimarello G „ Cosaro M., Danti C., Di
Pietro E., Fabene F., Ferlizzi G „ La Corte D., La
Corte G., La Corte M „ Leonardi F., Mancini M.,
Manzi A., Marconi C., Mari M., Marsiantonio F.,
Maurizi Z., Morleschi F., Paoletti A., Ranaldi F.,
Ranucci P., Salvatori L., Santini C., Santini F.,
Santini T., Savelli G., Scarino F., Scoponi M.,
Volpini A.
MOItll.IMItfrtM
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Quadri tecnici
Consiglieri 1991-1994
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a
1 cat. Reg.
Under 18 prov.
Allievi prov.
Giovanissimi reg.
Giovanissimi prov.
Esordienti prov.
Scuola calcio
Pulcini A
Pulcini B
Primi calci
Alien.: Daniele Marconi
Alien.: Fernando Fumagalli
Alien.: Alberto Ferri
Alien.: Giancarlo Menichelli
Alien.: Marco Porroni
Alien.: Sandro Burla
Superv.: Roberto (Bob) Lovati
Alien.: Massimo Tassoni
Alien.: Marco Porroni
Alien.: Alberto Ferri,
Fernando Fumagalli,
Daniele Mazzolla
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pag. 11
LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1992
Giovanissimi regionali
Allievi
PORTIERI:
Daniele Bellacima, Mirco Crocoli.
PORTIERI:
Fabrizio Canepuccia, Andrea Scarino.
DIFENSORI:
Benso Antonelli, Alfredo Brasili, Riccardo Capotosto, Danilo Marianeschi, Vincenzo Montalto,
Luca Pasqualino, Germano Saraca.
DIFENSORI:
Angelo Belussi, Paride Bronzetti, Andrea Buzi,
Sergio Ceciarelli, Fabio Rosetto, Francesco
Todini.
Alessandro Anicito, Mirco Burla, Michele Cerica,
Andrea Napoli, Giuseppe Rossi, Daniele Santini.
CENTROCAMPISTI:
Carlo Ceccarelli, Rino Dolci, David Santini, Michele Venanzi.
Claudio Aprilotti, Riccardo Aprilotti, Andrea Cappelloni, Antonio Piano.
ATTACCANTI:
Simone Botarelli, Marco Burla, Mirco Cirica, Giandomenico Coppa.
CENTROCAMPISTI:
ATTACCANTI:
Giovanissimi provinciali
Esordienti
PORTIERI:
Andrea Favi, Daniele Maiucci.
DIFENSORI:
Dario Chiavarino, Claudio Fumagalli, Luca Giuliani, Marco Paoletti, Enrico Piferi, Manuel Sestili.
CENTROCAMPISTI:
Federico Adami, Fabio Ceccarini, Filippo Governatori, Giuseppe Zampetta.
ATTACCANTI:
Marco Barba, Federico Burla, Marco Ceccariglia,
Gianluca Montalto, Emiliano Valleriani.
Agostino Bartoleschi, Roberto Bitti,
Federico Burla, Nicola Bonelli, Roberto Capotosto,
Alessandro Carletti, Emanuele Carletti,
Fabio Cimarello, Sabino Forina, Simone Forina,
Paolo Lanzi, Francesco Lefevre, Antonio Lupoli,
Fabio Maiucci, Lorenzo Napoli,
Francesco Notazio, Alessio Piergiovanni,
David Proietti, Mirco Prugnoli, Claudio Scoponi,
Riccardo Sguazzino, Paolo Tassoni, Daniele Zucca.
Scuola Calcio
Marco Ambrosi, Sergio Bacchiarri, Federico Barcarolo, Eugenio Bartoleschi, Paolo Bertuccini, Marco Bitti, Iacopo Busa, Matteo Busà, Elio Camacci, Marco Camicia, Leonardo
Canulli, Daniele Cappannella, Massimiliano Capocecera, Pierluigi Capotosto, Daniele
Carletti, Andrea Castra, Enrico Campanari, Michele Cevolo, Loris Cioccoletta, Pierluigi
Ciucci, Mario De Benedetti, Daniele Dilio, Felici Dimitri, Andrea Durantini, Stefano Fanali,
Fulvio Fonzi, Fabrizio Galli, Marco Gatti, Emanuele Maiucci, Paolo Manzi, Roberto
Marenghi, Fabio Marianello, Maurizio Medori, Piergiorgio Medori, Daniele Merlo, Francesco Minciotti, Antonio Minetola, David Mocini, Michele Moscetti, Gabriele Napoli,
Simone Napoli, Maurizio Nencione, Alessandro Nencioni, Luca Nunziati, Marco Orfei,
Angelo Pantaloni, Daniele Paoletti, Vittorio Paoletti, Michele Patrizi, Simone Pepponi,
Marco Priori, Giuseppe Prugnoli, Stefano Salvatori, Ernesto Sassara, Marco Scarino,
Giuseppe Sguazzino, Alessandro Soggia, Andrea Taschini, Francesco Trapè, Maurizio
Trapè, Stefano Trapè, Stefano Vittori.
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pag.
10
LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1992
Il Comune è chiamato in causa
L'anziano e il muricciolo
Il sottoscritto Silioni Antonio, abitante a Roma, le chiede il favore di
pubblicare questa breve lettera sul suo periodico "La Voce". Siccome ho
degli amici, di Roma come me, che dispongono di una casetta in Via Poggio della Frusta, vengo spesso perciò a trovarli. Le dico che da sempre il
pericolo che si corre lasciando la Cassia per imboccare la strada comunale è immenso. Le macchine vanno a scavezzacollo e, tutte le volte, c'è da
ringraziare Dio se si è evitato un incidente. Da quando, poi, è stato aperto il negozio COOP, il pericolo è addirittura triplicato. Non è forse il Comune di Montefiascone che deve provvedere alla sorveglianza di tale tratto di
strada?
Grazie per avermi concesso la pubblicazione di questa lettera e sentiti saluti.
Silioni Antonio
La società di oggi tende ad emarginare l'anziano e, secondo me, il motivo principale è perché quest'ultimo non produce più, è un peso per tutti,
ha bisogno di cure, spesso costose, e di attenzioni.
Ma non tutti sanno che gli anziani possiedono un tesoro molto più prezioso del denaro e delle terre: l'esperienza. Chi se non loro può darci insegnamenti di vita?
Spesso si vedono seduti su un muricciolo al sole, oppure passeggiare appoggiandosi al loro bastone: hanno il viso solcato da rughe, lo sguardo serio e malinconico, talvolta sorridono, ma il loro sorriso è pieno di amarezza. Ricordano con nostalgia il tempo in cui erano giovani in quanto si accorgono di non essere più considerati da nessuno.
Tutti parliamo della gioventù, ma anche gli anziani hanno i loro problemi e forse quello più grave è l'abbandono da parte dei familiari nell'infermità, dovuto all'egoismo e al disinteresse.
Ho avuto modo di visitare una casa di riposo e di parlare con alcuni di
loro, tutti mi hanno detto che preferiscono restare nella loro casa. Allontanare una persona da un luogo a questa caro, nel quale ogni oggetto è un
ricordo, ogni odore, ogni rumore, sono parti integranti della persona stesCon la cena sociale avvenuta il 30 novembre scorso, si è concluso un anno molto im- sa, significa togliergli l'anima, l'essenza della vita. E dunque teniamo viciportante per la storia del baseball di Montefiascone, ma ne è iniziato uno nuovo con più mo- no a noi questi nonni, perché ne hanno pieno diritto!
tivazioni di quello passato.
E. Vita
Le squadre giovanili, Ragazzini, Cadetti e Juniores, hanno già iniziato la preparazione invernale, mentre la squadra maggiore inizierà nei primi di gennaio. Voglio ricordare che
nello svolgimento della cena sociale sono stati ringraziati tutti i giocatori della prima squadra e degli juniores con una targa, poi quelli che durante l'anno hanno dimostrato di valere di più sono stati riconosciuti con un premio; tra questi possiamo elencare Carletti Pietro e Marianello Mirco come migliori battitori (rispettivamente serie B e juniores), mentre
E' Mario Egidi il robusto
Rastrello Andrea come il giocatore più utile della squadra juniores. La società sportiva del bambino di Gustavo e Paola
baseball di Montefiascone vuole ricordare a tutti i cittadini che, finite le feste di Natale, saSacco. Il 7 dicembre, vigilia
rebbe felicissima di accogliere tutti gli alberi di Natale che sono destinati a morire dentro
dell'Immacolata, ha ricevuto
un vaso. Chi vorrà aiutare questi alberi, può portarli, domenica 19 gennaio alle ore 10,00,
il battesimo da Sua Ecc.za il
presso il campo comunale di baseball in Via Fiordini, dove c'è spazio a sufficienza per far- Vescovo. Auguriamo al picli crescere; oltretutto renderanno anche più bello il centro sportivo.
colo Mario di continuare a far
Con questo la società sportiva di baseball vuole augurare di trascorrere bene le feprogressi sul piano fisico,
ste e augura anche un buon anno 1992, con la speranza che possa essere più fortunato
scolastico e spirituale, la sua
di quello appena terminato.
presenza ha arricchito la faBuone feste!
miglia Egidi Sacco, felice di aZerbini Piergiorgio
verlo e di preoccuparsi di lui.
La nonna Domenica non entra più nella pelle!
E' iniziata la preparazione invernale
per il Montefiascone Baseball
Figlio
di Dio!
ANAGRAFE CITTADINA
NATI: Ceccarelli Francesca di Giampiero e Natali Anna, Martina lacoponi di Alberto e Graziotti Rosella, Laura Cecchini di Vincenzo e Paoletti Rita, Martina Leonardi di Venanzio e Assunti Rita, Floriana
Da Enrico
Sestito di Luigi Alessandro Antonio e Ballarono Maria Grazia,
Luca Fiorelli di Piero e Saveri Anna, Andrea Zappala di Vito e Fabrizi Katia.
MORTI: Elvidio Gattella 1919, Sergio Maccafeo 1918, Ferdinando Moscetti 1917, Giuseppe Mattei
1901, Lanno Mariani 1911, Cesare Trippa 1913, Alfredo Mari 1900, Nello Frilicca 1897, Nunzio Scorzino 1927, Iolanda Ciucci 1926, Burla Maria 1911, Pigliavento Nello 1936, Giovanni Zerbini 1966, Anna Sciuga1900.
MATRIMONI: Ragis Abdelcadir e Mirella Burla, Angeli Fabrizio e Giuseppina Moscetti, Contestabile
Umberto e De Alessandris Nicola, Panichi Giuseppe e Corba Alessandra.
Famiglia Coppola in crescita
Sono due i nipoti che il sig. Raffaele Coppola in poco tempo ha collezionato: Leonardo, figlio di Flavio e Andreina Vagnozzi; Livia, primogenita di Dario e Marisa Gianlorenzo, quest'ultima reclamata anche dall'altro nonno: Zelindo. Il sig. Raffaele non entra più nella pelle, il sig. Zelindo sta già studiando come riprodurre la nipote su "La Voce"! Scherzi a
parte... sono queste le vere gioie della vita!
La chiusura del bar di
Enrico ha messo per diverso tempo in difficoltà il personare dell'ospedale civico,
i ricoverati e i loro parenti.
Ora però, dopo l'inaugurazione del nuovo bar moderno, accogliente ed efficiente, la famiglia Giusti non sa
dove mettersi le mani... La
benedizione è stata data dal
parroco Don Giuseppe
Trapè, mentre il nastro è
stato tagliato dall'assessore Paolini. Complimenti!
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LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1992
pag. 11
Il duello continua. Mocini risponde per le rime
CONCORDIA SU DUE PUNTI
Ho letto con molta attenzione l'articolo di
Angelo Ferlicca, al quale il direttore del giornaleha dato uno spazio veramente eccezionale, e dirò subito di due punti importanti su cui concordo con lo scrivente: uno riguarda la conclusione,
nella quale il Ferlicca sostiene che se non cambiamo noi stessi, non possiamo cambiare la società. Perfettamente. Ma é quello che noi cristiani, e il Cristo stesso per primo, e qualunque filosofia, ideologia e religione profondamente ancorata nell'esperienza dell'uomo, ha sempre
proclamato.
Sant'Ignazio ripeteva sempre a se stesso
ed a i suoi compagni: "vince te ipsum", la vera
battaglia é con e contro se stessi. L'altro punto
su cui sono d'accordo con Ferlicca é sulle responsabilità della classe politica italiana.
CRITICHE SEVERE
Ma ora passo alle critiche che devono essere molto severe: il Ferlicca prima di tutto non ha
le idee molto esatte su quello che é stato il processo di formazione delle bande armate e dei
terroristi. Devo subito dire che io ho vissuto in prima persona, come vittima, questo processo,
perché in quell'epoca ero studente universitario,
frequentavo molte lezioni ed avevo rapporti di
conoscenza approfondita con molti docenti. Intanto l'errore fondamentale del Ferlicca é sui numeri: i veri agitatori, i veri terroristi usciti da queste formazioni che il Ferlicca nomina e da altre
come l'unione Marxista- Leninista, Stella Rossa
e così via (come chiunque vede ben conoscevo
quelle formazioni), erano quattro gatti. E' vero
che c'é sempre una grossa frangia di sfaccendati, di arrabbiati, di aggressivi a priori che si aggregano a qualunque gruppo che urli. Lo ha ben descritto il Manzoni nella scena dell'assedio di Milano da parte della folla urlante e desiderosa di
linciare il Vicario Ferrer. Lo ha ben descritto Gustav Le Bon, nelle sommosse che sono avvenute nella Comune di Parigi. Ma io conosco bene i
numeri di quei tempi, per esempio: la Facoltà di
Lettere e Filosofia nell'Università La Sapienza di
Roma era occupata in modo permanente, sapete da quante persone: da ben 22 persone!...
E questi erano tutti paranoici, aspettavano
che avvenisse la rivoluzione e si meravigliavano
che i trams ancora viaggiassero per le vie di Roma, che il telefono funzionasse e che la corrente elettrica si potesse ancora utilizzare, perché
aspettavano che la rivoluzione avvenisse da un
momento all'altro. Ho visto le lezioni frequentate da sei-settecento persone farsi deserte perché pochi contestatori (alcuni dei quali sono poi
diventati terroristi), venivano a disturbarle e a
impedirle. Un giorno in una lezione particolarmente apprezzata dagli studenti, i contestatori
decisero di renderla impossibile: bene, radunando tutte le "forze" disponibili e possibili, riuscirono a raccogliere non più di quaranta ragazzi (poi quanti di questi fossero studenti lo sa solo Iddio), lo, che frequentavo le lezioni, non avevo visto mai nessuno di questi: alcuni dissero
che erano studenti di altre facoltà: ma saranno
stati studenti? Non é assolutamente vero che
Giangiacomo Feltrinelli e i Gap avessero come
teoria una lotta armata difensiva: Giangiacomo
Feltrinelli mori nel tentativo di demolire un traliccio, come poi le stesse BR confermarono, dopo
dieci anni di paranoia nella quale anche la morte di Giangiacomo Feltrinelli veniva considerata
un "delitto di Stato", egli voleva far saltare quel
traliccio nell'ambito di una forza armata attiva,
per creare disordine e in quel disordine fare azione di guerriglia attiva a Milano, resa terrorizzata
e aggredibile dal buio provocato dalla caduta di
quel traliccio.
stiche, ecc.) anche se esso non é mai giustificato né moralmente, né politicamente. Il terrorismo italiano non aveva motivazioni reali ed ha
creato solo orrore, sangue e paura.
PICCOLO GRUPPO DI FOLLI
A questo gruppetto sanguinario l'Italia si é
opposta ed ha retto, le follie sono cadute, ma oggi ciò che di più onesto possiamo fare, anche per
dare riconoscimento a quei tanti che, per la verità che allora videro e denunciarono, caddero
vittime dei terroristi assassini, dobbiamo riconoscere che si trattò di un piccolo gruppo di folli,
che ebbero la sorte di agire in un paese disorientato, pieno di conflitti, di ingiustizie e di contraddizioni: questo é ciò che dobbiamo ricordare e
questo é tutto ciò contro cui dobbiamo, ma non
da sconsiderati criminali, bensì da democratici
liberi e illuminati, oggi operare e domani continuare a fare
Lodovico Mocini
PAZZIA CRIMINALE
Non ó vero, non é assolutamente vero che
solo con il senno del poi si può capire che era
pazzia, non politica, ma pazzia semplice: c'é un
altro aggettivo da aggiungere a questa parola
pazzia e la parola é criminale: si tratta di pazzia
criminale, non di pazzia politica. Se il Ferlicca si
ó dissociato dalla lotta armata, cioè dall'essenza
del terrorismo, perché il terrorismo si chiama così proprio perché terrorizza e terrorizza perché
uccide, buon per lui, ciò vuol dire che la sua mente ha retto alle sollecitudini della pazzia criminale: mi congratulo con lui e mi auguro che quella
saggezza che lo ha salvato allora lo guidi nella
vita. Non é assolutamente vero che gli studenti
e gli operai si unissero: questo tentativo c'é stato, ma Ferlicca non leggeva i giornali di allora
che riportavano fedelmente che molte volte operai e terroristi venivano alle mani. Quando un
gruppetto di questi folli aggredì la polizia alla facoltà di Architettura a Roma, tutti ricorderanno
che Pasolini, certo uomo non di destra, ma uomo
sempre vicino al proletariato, scrisse una poesia
dicendo che i veri fascisti e rivoluzionari erano
questi figli di papà benestanti, che per ragioni
psichiatricamente rilevabili, dovevano aggredire
i figli di contadini che stavano svolgendo il loro
dovete nelle forze dell'ordine: questi, diceva già
Pasolini, sono i veri proletari.
Il terrorismo non ó durato quindici anni, in un
certo senso il terrorismo dura da molti millenni e
durerà ancora per millenni, perché folli criminali ce ne sono sempre stati e sempre ce ne saranno. Quello italiano non ó tanto singolare per la
sua durata ma é singolare perché é il massimo
di pazzia criminale registrato in campo terroristico in tutto il mondo: infatti il terrorismo ha spesso delle motivazioni reali (territoriali, autonomi-
Lodi a Gesù
Vanne tu musa mia cantando ognora
Al tuo dolce Gesù versi amorosi
E cava dalla selva e vieni fora
gli animali selvaggi stanno ascosi
Digli che vengan fuor senza paura
Con giubilo di cuor tutti festosi
Digli che vengan fuor festosi e belli
Che si potrà cantar chiaro di stelle
Venite tutti intorno cari augelli
Tutti quanti a cantare sopra i rami
In queste piccole selve presto e svegli
Non aspettate più che già vi chiami
Volate sulle erbe e praticelli
Tutti quanti tranquilli, sicuri e bravi
Da parte di Gesù venite avanti
Con vostri dolci versi canti.
Venite cari augelli tutti quanti
In bella schiera a cantar sopra i rami
E vi aspetterò, son qui presente
A tutti quanti voglio salutare
Con gli occhi vostri belli rilucenti
Dalla foresta uscite come sciami
Portando la beltà e simpatia
Cantando lodi a Gesù e Maria
Ci fate onore e molta compagnia
Vedendo tutti voi salterellando
Di tutti colori é un'armonia
Quel bel canto di gloria va lodando
Ascoltare la vostra melodia
Il canto é gradito, non prolungo
Augellini ascoltate in conclusione
Dal cielo Iddio ci dà benedizione.
Marianello Augusto
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pag. 10
LA V O C E - n° 1 - Gennaio 1992
Il primo dicembre u.s., dopo una vita spesa nel lavoro per la famiglia e dopo una dolorosa infermità sopportata con ammirevole rassegnazione, volava al cielo Trippa
Cesare.
C Amici in Dio 7)
Alfredo Mari, il cappellaio
Il figlio Salvatore lo vuole ricordare ai molti amici che
10 hanno conosciuto e stimato.
A Giuseppe Cevolo
Per questo intendiamo ricordarla, insieme a tutti i suoi famigliari e parenti. E' deceduta all'età di 70 anni, il 21 luglio
1991.
Elvidio Gattella
Scompare Alfredo Mari, un montefiasconese intelligente e simpatico. Tutti lo conoscevano come Alfredo il
cappellaio, forse solo chi scrive può aggiungere qualcosa
che altri sicuramente non potrebbero. Per Alfredo lo scrivente inlatti nutriva un affetto profondo, essendo, quasi sicuramente, della stessa classe di suo padre: il 1900.
Aveva preso parte alla guerra 1915-1918.1 suoi cappelli avevano coperto tante teste nella sua lunga attività: teste di preti, di commercianti, di architetti famosi, di gente del
popolo. Vanno anche aggiunte le teste vuote o piene di arie che, Alfredo, anche se svogliatamente, era costretto a
coprire. In questi ultimi tempi aveva cessato l'attività: era
vecchio, benché la vecchiaia non la sentisse. Si poneva al
sole vicino alla fontana di piazza salutando i numerosi passanti che lo conoscevano e gli facevano festa. Alfredo Mari, dotato di arguzia eccezionale, rimarrà nel ricordo dei
montefiasconesi come l'ultimo dei vecchi cittadini capaci di
dare al paese quel sapore romantico che, purtroppo, va
scomparendo con le nuove generazioni.
Sono i sei fratelli Mari, ora ritornati tutti in Dio; da sinistra in
ordine di età: Alessandro, Benigno, Alfredo, Marino, Attilio e Camillo.
Giovanni Zerbini
Elvidio Gattella, che per tanti anni aveva diretto la
ferrovia in qualità di capo stazione, hacessato di vivere. Abruzzese di nascita, abitò infatti per tanti anni a Sulmona,
poi fu assegnato un giorno a Montefiascone in qualità di capo stazione. Era un signore nel senso più ampio della parola. Abbondante nel discorrere, si fermava a lungo a parlare con gli amici, non tanto della sua professione, quanto
della campagna: un orto che aveva acquistato dopo essere stato collocato a riposo, che gli serviva, più che altro, a
passare il tempo. Di amici ne aveva tanti a Montefiascone,
tanto che si considerava ormai un montefiasconese a tutti gli effetti. Colpito alcuni mesi fa dal male del secolo, si è
consumato nel giro di poco tempo, come una candela.
Le nostre più sentite condoglianze giungano alla vedova, ai figli, in particolare alla signora Adriana, sposa dell'ex sindaco Renato Belardi.
Giorgio Zerbini
Cesare Trippa
E' vero che "La Voce" vuole presentare le sue condoglianze ai familiari, ma pensiamo sia doveroso presentare
le stesse condoglianze alla cittadina falisca che, la scomparsa di Alfredo Mari fortemente addolora.
Giorgio Zerbini.
Stava a Civitavecchia, ma era sempre legata alla sua
Montefiascone, di cui viveva le vicende tramite "La Voce".
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Giovanni, fin da quando era bambino, ne aveva superate tante di vicende, sempre amato e seguito, oltre che dalla famiglia, dagli insegnanti della scuola elementare e media. Giovanotto ormai, era alla ricerca di un lavoro e, non avendolo trovato in loco, era andato a cercarlo a Terni e solo da otto giorni l'avevatrovato ed era costretto a fare avanti e indietro con la macchina.
Giovedì 19 dicembre, il sottile
strato di ghiaccio è
stato fatale per il nostro Giovanni. Erano
circa le 6,30 del mattinoquando, lungo la
superstrada per Orte, all'altezza di Vitorchiano, cinque o
sei macchine si trovavano coinvolte in
un incidente. Giovanni è forse sceso
dalla macchina per
rendersi conto del
danno, quando è
stato investito da un
camion ed ucciso sul
colpo. Lascia nel dolore straziante la madre, lasorella, il fratello, la fidanzata di Orte, il nonno al quale era tanto legato ed è salito con gli angeli a Dio Padre.
"Mille anni, Signore, dinanzi a te sono come il giorno
di ieri che è passato". Non è il tempo che si vive che ha importanza per l'eternità, ma il modo con cui si vive... Questo
è il grande insegnamento che ci lascia il giovane Giovanni, insegnamento che ricambiamo con la preghiera di suffragio.
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Quante porte e cancelli si sono schiusi al tuo passare.
Quanti sorridenti volti,
quanti già con i segni di incipiente vecchiaia,
quanti rigati da lacrime.
Deposta la tua borsa,
certamente tornavano alla mente quelle immagini:
vita, declino, tristezza, motte.
Ed un giorno un Angelo ha bussato alla tua porta:
- "Vieni, Gesù ti attende per festeggiare in cielo
11 suo Natale" Ai tuoi cari è restato un posto vuoto,
che soltanto l'amore può colmare
ed il caro, dolce ricordo di tanti giorni felici.
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LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1992
Morte dei Vescovo Mons. Filippo Pocci di Tuscania
"Don Filippo
rr
E' giunta la dolorosa notizia della pia morte di Sua
Eccellenza Reverendissima Monsignor Filippo Pocci,
già Ausiliare di Roma, avvenuta mercoledì 11 dicembre.
Il compianto Presule era nato a Roma il 4 giugno
1912 ed era stato ordinato sacerdote il 6 marzo 1943.
L'8 luglio 1961 era stato eletto alla Chiesa titolare di Gerico e allo stesso tempo nominato Ausiliare di Roma.
Aveva ricevuto la consacrazione episcopale il 30 luglio
1961. Aveva rinunciato all'incarico pastorale il 24 maggio 1975.
pag. 11
Margherita Manzi
in Ugolini
L'11 gennaio é il primo anniversario della
scomparsa della Signora Margherita Manzi, e
10 sposo Roberto Ugolini vuol far sapere a tutti che sarà celebrata una S. Messa per lei in S.
Margherita il giorno 12 gennaio alle ore 11; come
intende ringraziare il Sindaco Minciotti, l'Assessore Cotemme del posto ottenuto per una degna
sepoltura della sposa e i due custodi del Cimitero Eiso e Pepparello per la loro grande disponibilità.
A Roma, il 13 dicembre, nella Basilica di S. Agostino,
ove si svolgevano i funerali del Vescovo Mons. Filippo Pocci di Tuscania, chiesi al Vice Gerente che presiedeva l'Eucarestia, se potevo, prima delle esequie, rivolgere un saluto in nome di un'amicizia col defunto che fu perseverante,
dolcissima.
Ringraziai, esordendo Mons. Ragonesi che presiede- chiesa di S. Agostino: nell'inno dei vespri della festa si canva, e dissi che recavo una doverosa testimonianza per la
ta: "Nihil suum reputavit, sed comune fratribus". Come del
collaborazione generosa avuta da Mons. Filippo Pocci.
santo Vescovo di Ippona così il Vescovo Pocci considerò
Dissi che lo avevo conosciuto quaranta anni prima
degli altri quanto gli apparteneva e lo cantò con la vita, scenella sua amata Tuscania, quando avevo iniziato la mia
gliendo di vivere in povertà e vi morì.
missione nel viterbese.
Passò, disistimando se stesso e le sue personali doDivenimmo subitoamici e l'amicizia crebbe con gli an- ti che pure erano in lui cospicue, in punta di piedi attraverni. Ci incontrammo quando egli, più volte l'anno, tornava
so la vicenda pastorale e umana, fedele a Dio e alla Chienella sua Tuscania o in Viterbo.
sa che edificava nei ministeri preziosi che via via ne aveva
avuto.
Parlavamo solo delle nostre anime, sapendo che era
un vanto e delle realtà divine che ci univano. Lo stimavo
Come Gesù amava tanto l'adolescenza, l'amava cotanto e mi sforzavo di imitarne l'esempio umile e pio.
sì evidentemente che, con nostra gioia, lo si pregò di amNe ammiravo la pietà: in una società ove tutto ormai ministrare ogni anno la prima comunione e la cresima.
era all'insegna di una totale precarietà, la sua fede e sicuOgni anno preparava i giovinetti egli stesso in un ritirezza nel Signore era veramente l'unica risorsa che egli te- ro che durava tre giorni.
stimoniava con tutto il suo atteggiamento e la vita.
Così fino ad oggi, quest'anno. E attendeva quell'avveQuella risorsa era proprio l'unica sorgente cui attinge- nimento di anno in anno e viveva quei giorni come i più belva il suo spirituale vigore, il solo appoggio cui era abbando- li della sua vita.
nato. Ne ammiravo la dottrina che lo portava ad essere
Lo vidi l'ultima volta giovedì 5 u.s. Il dolore aveva cecol Papa un solo pensiero, una sola carità, una sola preduto alla serena quiete dell'agonia. Il volto era disteso coghiera, sempre pronto ad approvare ciò che Egli approvame nei giovani anni. E' la natura che ti fa bello anche nel fiva, e condannare ciò che Egli condannava.
sico per apparire degnamente di là.
Ammiravo la pietà del suo ministero e, guardandoPreso il crocifisso di capo al letto lo accostai tre volte
lo attore nei sacramenti non si sapeva veramente - con l'Eu- . alle sue labbra e per tre volte gli gridai vicino all'orecchio la
caristia in mano - ove finiva l'uomo e dove cominciava il Cri- preghiera consueta: "Gesù mio, misericordia!" Per tre volsto.
te le labbra vi si dischiusero. Baciai quella fronte ben sicuro che l'anima ne avrebbe avuto l'olezzo e il profumo del baDel casato dei Pocci, cultori incomparabili della civiltà contadina e cristiana di Meremma, attingeva dal ricco pa- cio eterno di Dio.
trimonio ciò che gli bastava per vivere poveramente, quanEro ben certo che Gesù accoglieva quell'ultimo sospito cioè bastava all'uomo dei campi. Riteneva che il resto
ro che orecchio umano non può udire più. Ero ben certo che
non gli appartenesse, ritenendone proprietaria la sua gen- il volto di Gesù ne riceveva l'ultimo fiato, quello che lo specte in primo luogo. Ad esempio del grande padre Enrico, che chio appressato alle labbra non potrebbe rilevare più.
quasi cento anni fa aveva aperto l'ampio oratorio per la gioEro ben certo fosse presente Maria la quale, presa
ventù, ne aveva attualmente in corso di costruzione un se- quell'anima santa, la collocò sulle spalle del Buon Pastore
condo più moderno. Aveva costruito la bella scuola mater- perché se la portasse all'ovile eterno.
na "Enrico Pocci", quindici anni la, intestandola al padre
E all'umile vescovo di Gerico allora apparve Gesù facche venerava.
cia a faccia, in tutta la luminosità del suo splendore, dopo
che, per tutta la vita, aveva gridato: "Gesù, figlio di David,
Tutto, mirabilmente intestato alla diocesi, tutto ancor
abbi pietà di me".
più mirabilmente gestito in proprio.
+ Luigi Boccadoro
Non per caso ci troviamo, per queste esequie, nella
Anna Sciuga
ved. Rinaldi
La vedo così: seduta ormai immobile nella
sua sedia, davanti a sé un tavolinetto con sopra
11 crocifisso, qualche immagine sacra, qualche
libretto di preghiere e la corona del Rosario che
spesso teneva in mano e pregava, pregava. Era
la sua forza, la teneva collegata con il Signore,
con Maria Santissima, con i suoi figli e con il
mondo intero.
Ogni settimana riceveva Gesù Eucaristia
dalle mani di Don Domenico Stefanoni e riceveva spesso anche la visita di Don Domenico
Cruciani.
La signora Anna è stata sempre una sposa
cristiana ed impegnata sul piano déll'apostolato.
E' stata presidente diocesana delle Donne di
Azione Cattolica alla quale ha sempre appartenuto.
Non ha rinnovato la tessera quest'anno
perché quando si pensava di richiederle
l'iscrizione era ormai in agonia.
Distaccata dai beni terreni è stata sempre
generosa verso i bisognosi e verso la sua chiesa
di S. Margherita, alla quale ha lasciato un consistente contributo.
Assistita amorevolmente soprattutto dal
figlio Francesco che viveva con lei, è stata circondata dall'affetto di tutti i suoi cari e si è spenta
in casa, così, semplicemente, con la preghiera
sulle labbra.
Sono queste le mamme cristiane da imitare
e che sicuramente continueranno ad essere tali
dal cielo non solo per i figli ed i nipoti, ma per tutti
quanti noi. Grazie mamma Anna, goditi ora la
visione beatificante di Dio.
Aveva 91 anni e la sorpresa gioiosa - ha
detto Sua Ecc.za Mons. Boccadoro nell'omelia
alla Messa - sarà stata quella di incontrare suo
figlio Carlo, andato al Creatore nell'ottobre del
'90, a sua insaputa, e il suo sposo Pietro Rinaldi
deceduto ormai da anni.
Strana coincidenza: era nata a Pasqua ed è
deceduta a Natale!
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LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1992
pag. 10
Coldiretti: ieri e oggi
La Coldiretti a Montefiascone, c o m e del resto in tutta Italia, ha da s e m p r e c o s t i t u i t o , nelle c o n s u l t a z i o n i elettorali, una c o l o n n a portante per la Democrazia Cristiana. In q u e s t ' u l t i m o periodo si è avuto sentore che questa i m p o r t a n t e ed o m o g e n e a porzione di elettori stia prend e n d o le distanze dal partito p o l i t i c o nel quale si r i c o n o s c e v a . Perché?
Le m o t i v a z i o n i che ci è dato di c o n o s c e r e s o n o diverse ed a volte indefinibili o c o n t r a s t a n t i . Per chiarirci le idee a b b i a m o interpellato il
Sig. Ivano Marucci, C o o r d i n a t o r e di Zona della Coltivatori Diretti al quale a b b i a m o c h i e s t o di farci u n ' a m p i a p a n o r a m i c a sulla A s s o c i a z i o n e ,
i n c o m i n c i a n d o addirittura dal m o m e n t o della sua nascita. R i p o r t i a m o integralmente il testo di q u e s t o " i n c o n t r o " , c e r t i di fare cosa gradita
ai n o s t r i lettori che della Coltivatori Diretti g r a d i r a n n o saperne di più dalla sua c o s t i t u z i o n e ai g i o r n i nostri.
Ci dice Marucci:
"La Coldiretti nasce appena finita la seconda guerra mondiale, come
Sindacato dei coltivatori diretti. All'epoca il compito fu assai gravoso in
quanto si dovevano superare le difficoltà della guerra, e reinserire una parte della popolazione nel settore primario dell'agricoltura. La Coldiretti sin
dalla nascita si è identificata nel partito democratico di ispirazione cattolica, e negli anni gli è rimasta fedele, facendo in taluni casi scudo determinante all'avanzata del comunismo. In campo nazionale riuscì, tramite la riforma fondiaria (ex Ente Maremma), e la costituzione della Federconsorzi e dei Consorzi Agrari, a riorganizzare l'agricoltura fino alla competitività.
Ardue furono le battaglie della Coltivatori Diretti, con a capo B o n o m i ,
per l'istituzione di una Cassa di Previdenza per i coltivatori, conosciute anche come Casse Mutue, ed operanti fino alla riforma sanitaria. Con queste imprese si riuscì a dare ai coltivatori la dignità degli operatori di altri settori, e cioè di percepire la pensione, di non essere più a carico dei figli quando le forze non permettevano più di essere autonomi. Anche se tuttora le
pensioni dei coltivatori diretti non sono alla stregua di altri settori, c'è da ammettere che le Casse Mutue costituiscono una svolta nella storia dei lavoratori agricoli, tanto che con la Legge 233/90, anche i coltivatori possono
oggi andare in pensione con dignità, agganciandosi alle altre categorie.
Purtroppo la dissestata situazione finanziaria del nostro Governo ha elevato enormemente i contributi previdenziali, rendendo il sistema estremamente oneroso. Peraltro la situazione economica del settore si è fatta più
pesante, soprattutto per quanto riguarda i prezzi dei prodotti che vengono
corrisposti ai nostri coltivatori. Infatti mentre da una parte si nota un continuo e progressivo aumento dei costi, dall'altra i prezzi dei prodotti agricoli sono costanti e spesso addirittura in calo. Ciò è dovuto all'allargamento
dei commerci della Comunità al mercato internazionale. Sono soprattutto
i paesi in via di sviluppo che possono permettersi, grazie ai loro bassi costi, di immettere sul nostro mercato, prodotti a basso prezzo. In questo
campo le Multinazionali la fanno da padroni, in quanto nonostante che i
prezzi agricoli diminuiscono, i costi al consumo aumentano.
Comunque, l'aspetto più grave è l'incertezza che c'è in questo momento da parte dei coltivatori per il futuro: la riforma della politica agricola comune non dà una certezza in questo senso, anzi essa punta ad una
riduzione dei prezzi per allinearli a quelli internazionali, alla estensivizzazione (mentre la nostra agricoltura è intensiva), al set-aside, cioè all'abbandono delle terre con conseguenze negative sia per l'agricoltura che per
l'indotto (crisi dell'industria delle macchine agricole).
Anche se con la liberalizzazione dei prezzi è prevista la possibilità, da
parte dei coltivatori dei 12 paesi della CEE, di essere compensati della diminuzione dei ricavi con un'integrazione di reddito mediante aiuti per ogni
ettaro coltivato, secondo noi ciò comporta senz'altro problemi di aspetto
burocratico, psicologico, di salvaguardia dell'ambiente, ma soprattutto
comporterà una diminuzione di derrate alimentari, facendo aumentare la
fame nel mondo. Per questi problemi, il 23 novembre, 400.000 coltivatori hanno invaso Roma in una manifestazione pacifica, per far capire alla
gente in quali condizioni l'agricoltura opera e che, forse, in un futuro pros-
simo, si mangerà quasi esclusivamente "straniero", con conseguenze disastrose per la nostra bilancia agro-alimentare.
La sezione di Montefiascone della Coltivatori Diretti, dopo avertrasferito i propri Uffici in Via Verentana n° 44, ha avuto un momento di stasi e
di riflessione, anche per una valutazione più approfondita dei problemi nazionali ed internazionali di cui si è parlato innanzi. Si sta cercando, a livello locale soprattutto, di dare più entusiasmo nelle vicende politiche c o n forze n u o v e e p e r s o n e g i o v a n i , che possano apportare linfa nuova al gruppo politico dei Coltivatori Diretti, in modo da reinserirsi dignitosamente nelle vicende cittadine a salvaguardia anche dei propri associati. Comunque
questo gruppo aperto al dialogo all'interno del partito, si prefigge un maggiore contatto con la base, soprattutto per apportare quelle correzioni di
rotta che sono determinanti nella vita politica".
Da quanto sopra detto forse non tutta la verità viene riferita in maniera trasparente. Noi crediamo che gli agricoltori, all'interno del partito di maggioranza relativa, si sentano trascurati e meno "protetti" di
altre componenti della realtà sociale: industria, commercio,
artigianato e così via. Sarà vero, non sarà vero: chi lo sa!
Ma una cosa è certa: che la categoria degli agricoltori
costituisce,
almeno nelle nostre aree, la spina dorsale dell'economia; eppure essa vive ed opera in regime di estrema insicurezza: andamento stagionale, costi di produzione, oscillazione dei prezzi, concorrenza estera, ecc. Di chiunque sìa la colpa sarà opportuno non ridurla al collasso. E questo nell'interesse di tutti!
Giuseppe Ferlizzi
Padre Toncini ha detto... 33!
Padre Tarcisio Toncini, il simpatico sacerdote-poeta milanese, residente ormai da molti anni a Montefiascone ... "ha detto 33". Questo è infatti il numero dei libri fino ad ora pubblicati da questo versatile autore, molti dei quali dedicati alla Tuscia, terra cui è particolarmente affezionato.
In questi giorni vedono la luce addirittura due opere del sacerdote dehoniano, cui il Vescovo Tagliaferri ha affidato la cura spirituale di tutti gli anziani della Diocesi di Viterbo.
L'uno si intitola " L ' o r a dei Cantici": un lavoro teatrale per giovani, di
intenti educativi e vocazionali con la presentazione del Cardinale Carlo
Maria Martini, Arcivescovo eli Milano, amico fraterno dell'Autore. Il gruppo
di liceali che lo anima è accompagnato dall'amico di tutti: l'insegnante di religione che saprà rispondere ai loro problemi (dall'utilità dell'ora di religione alla compagna che si trova incinta), con la parola di Dio, tratta dai Salmi e dai Cantici che legge loro in classe.
L'altro volume è davvero un bel dono: una antologia di ben 140 poesie, la cui armoniosità giustifica il titolo " C a n t o di Rime". Si tratta di un bel
volume, con sovraccoperta a colori, varietà di argomenti che fanno testimonianza del valore del nostro simpatico P. Tarcisio.
Umberto G. Ricci
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LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1992
pag. 19
Assemblea Speciale per l'Europa - Roma 28 novembre - 4 dicembre 1991
Messaggio a tutti i Governanti del Continente
Ormai, quasi alla conclusione dei lavori,
dopo che molti Cardinali e Vescovi di tutte le
nazioni d'Europa avevano preso la parola, i
tre Presidenti Delegati, i Cardinali Lustiger,
Glemp e Martinez Somalo, a nome di tutti i
Padri del Sinodo, hanno rivolto ai Governanti del Continente il seguente
Messaggio:
I fedeli di cui siamo i Pastori appartengono
a tutti i Paesi dell'Europa. Le loro angosce e speranze sono anche le nostre. Anche noi conosciamo il peso delle gravi responsabilità che voi, responsabili politici, dovete sopportare, nel momento in cui lavorate per aprire nuovi cammini
per un'Europa rinnovata. Vi rivolgiamo questo
messaggio d'amicizia e di stima in nome del nostro ministero pastorale. Vogliate accoglierlo volentieri, come un gesto di solidarietà umana e cristiana.
Dal passato al futuro
I nostri scambi di questi giorni ci fanno osservare ancor di più le ricchezze e le povertà del
passato dell'Europa. Le barriere ideologiche,
politiche e militari hanno separato i popoli; hanno provocato due guerre mondiali; hanno causato sofferenze indicibili e distruzioni paurose, che
hanno sfigurato il nostro continente.
Ma abbiamo anche potuto rendere grazie a
Dio per tutto ciò che noi europei abbiamo fatto,
per ciò che le nostre Chiese hanno potuto realizzare e per ciò che. i cristiani hanno portato ai loro fratelli. I loro martiri hanno aperto la via della
libertà ovunque, con mezzi spesso poveri, ma
sempre con coraggio; hanno voluto che la vita in
comune dei popoli dell'Europa diventasse più
conforme alladignitàdellapersona umana ed alla vocazione alla quale Dio li chiama. Ed ora, uniti ai fedeli affidati alla nostra cura, guardiamo
verso il futuro di quest'Europa dove alcuni sono
appena usciti dalla menzogna del totalitarismo.
Tutti vogliono promuovere il diritto e la verità; desiderano far trionfare l'amore sull'odio perché
prevalga il bene comune in tutte le circostanze.
derano l'unità ed aspirano a riunirsi in strutture
politiche nuove per le quali alcuni di voi si impegneranno, proseguendo una costruzione cominciata da lungo tempo. Noi vi assicuriamo che i
cristiani, oggi più che mai, vogliono essere servitori e testimoni dell'unità.
Cristiani e cittadini...
Oggi come ieri, i cristiani di questo continente, dalle culture nutrite di cristianesimo, sanno
quale compito li attende, qualunque sia la loro
confessione. Nel rispetto della libertà religiosa
per tutti, nonché in quella della distinzione del
potere spirituale da quello temporale, vogliamo
mettere al servizio di tutti le energie spirituali delle nostre Chiese, la loro forza di comunione, di
solidarietà e d'universalità.
Un conflitto crudele
In questo spirito, facciamo eco all'appello
dei popoli europei che oggi si trovano ancora alle prese con la violenza e la guerra. Pensiamo a
tutti i nostri fratelli, senza eccezione alcuna, di
Jugoslavia, i loro vescovi ci hanno fatto conoscere le loro sofferenze e le loro paure. Fra questi, il popolo di Croazia agonizza. La violenza dei
combattimenti, i danni dell'odio fra popoli che la
geografia e la storia hanno voluto vicini, le atrocità di cui sono vittime le popolazioni civili, senza difesa, la distruzione sistematica della loro
memoria religiosa, tutto questo disonora la "nostra" Europa, e compromette la fiducia dei popoli in essa riposta. Vogliamo farvi conoscere la nostra indignazione e soprattutto incoraggiarvi a
intensificare i vostri sforzi per la pace con una soluzione politica. Ci auguriamo che prevalga il diritto! Che il diritto venga applicato ovunque ed in
tutte le circostanze in modo uguale! Ci auguriamo che vengano accolte le aspirazioni legittime
dei popoli che si esprimono in modo libero e democratico. I popoli di Croazia e di Slovenia hanno esercitato il loro diritto all'autodeterminazione. Di fronte a questa situazione ed alla violenza della guerra in corso, è imperativo ricordare
che il codice di condotta internazionale nei 10
principi dell'Atto Finale della Conferenza sulla
Sicurezza e la Cooperazione in Europa (CSCE),
firmato a Helsinki, nel 1975 e ripreso dalla Carta di Parigi nel 1990, impone diritti e doveri alle
nazioni dell'Europa della democrazia.
Per il futuro politico dell'Europa
Oggi più che mai, i popoli dell'Europa desi-
Accogliete questa testimonianza di fiducia
nella vostra responsabilità a servizio dell'Europa
e delle nazioni che la compongono. Per quanto
Corso di preparazione al matrimonio
gennaio - febbraio 1992 (presso la Casa Madre delle Maestre Pie - Via S. Lucia)
1° incontro - 1 1 gennaio 1992
"Il matrimonio, sacramento della fede, segno
dell'amore di Cristo per la Chiesa"- Dott. D. Fabio Fabene
2° incontro - 1 8 gennaio
"li matrimonio intima comunità di vita e di amore"
- D. Agostino Ballarono (intervento del Vescovo
Fiorino)
3° incontro - 25 gennaio
"La coppia a servizio della vita"- Miriam Ranucci
4° incontro - 1 febbraio
"Aspetti giuridici civili del matrimonio"- Zerbini
Fabio
5° incontro - 8 febbraio
Testimonianza di una coppia
6° incontro - 1 5 febbraio
"La celebrazione del matrimonio: rito, celebrazione, documentazione,
cura pastorale
degli
sposi" (tavola rotonda) - D. Giuseppe Trapè
7° incontro - 22 febbraio
Incontro di preghiera - Conclusione
Al termine del corso sarà consegnato un attestato di presenza
da consegnare al Parroco per essere inserit, nel carteggio di matrimonio.
ci riguarda, insieme a tutti i nostri fedeli, vogliamo contribuire, all'edificazione di una civiltà di
giustizia, di perdono e di amore.
Con i nostri fratelli ortodossi, protestanti ed
anglicani, noi abbiamo pregato per i popoli d'Europa, abbiamo riflettuto e meditato sulla grazia
che ci è stata data di essere fra essi "testimoni di
Cristo che ci ha liberato" (Gal 5 , 1 ; Atti 1, 8) perché ogni uomo possa ricevere la libertà dei figli
di Dio.
Vaticano, 8 dicembre 1991
Calendario Parrocchiale
12 gennaio - domenica
Battesimo del Signore
17 gennaio - venerdì
S. Antonio abate
S. Messe nella chiesa di S. Andrea, ore 7 , 3 0 - 9 - 1 0 - 1 1 - 1 7
19 gennaio - domenica
Il del tempo ordinario
ore 11: Presentazione alla comunità dei ragazzi di Prima Comunione (a S. Margherita ci sarà domenica 3 maggio), e
di Cresima (aS. Margherita ci sarà per
la festa di Pentecoste, il 7 giugno).
18 - 25 gennaio
Settimana di preghiera per l'unità dei
cristiani.
lo sono con voi... andate dunque (Mt.
28, 19-20).
1 febbraio - sabato
ore 17: Messa vespertina a S. Margherita. Benedizione e distribuzione delle candeline.
2 febbraio - domenica
Presentazione del Signore.
XIV Giornata della Vita.
7 febbraio - venerdì
Primo venerdì del mese.
VISITA PASTORALE
5-18 gennaio
Parr. S. Flaviano
19-25 gennaio
" di Marta
26 genn. - 1 febbr.
" di Capodimonte
2 febbraio ore 16,30 conclusione Visita Pastorale, zona di Montefiascone, presso la basilica di S
Margherita.
Pro Defunctis
10
17
18
24
25
31
1
gennaio
gennaio
gennaio
gennaio
gennaio
gennaio
febbraio
:
:
:
:
:
:
:
Felicetta Lozzi
Giuseppe Mattei
Elvidio Gattella
Oretta Ape
Anna Sciuga
Giovanni Zerbini
Ottavio Trapè
i
pag.
10
LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1992
E per due ore
"La Voce" tacque!
La sera del 6 dicembre scorso il Comitato di Redazione de "La Voce" al
gran completo si è riunito al "Caminetto" per visitare i nuovi stupendi saloni del
Ristorante e per fare omaggio, come peraltro avviene ogni anno, al Sor Cesare che, con l'ospitalità e la classe di sempre, è stato un amabilissimo anfitrione.
Ha accolto gli ospiti, (si spera graditi), intrattenendoli piacevolmente fino
a verso le 21 e quando l'ora "volgeva al desìo" si è premurato di invitarli a cena. Nessuno dei presenti è stato colto di sorpresa anche
la degustazione delle squisite pietanze, infarcite, negli inperché, ad onor del vero, tutti se lo aspettavano. Ed allora
tervalli, dalle esilaranti barzellette del Sor Cesare.
un corri corri alle tavole già imbandite per accogliere una
Verso la fine della cena, mentre "La Voce" continuatrentina di "portoghesi": Don Angelo Gargiuli direttore reva a tacere, una piacevole sorpresa per i commensali: la
sponsabile, Don Agostino Ballarono direttore dellaredaziovoce calda e potente di Latino Manzi, quale omaggio alla
ne, i collaboratori Don Domenico Cruciani, Don Fabio Fapresenza del nostro Eccellentissimo Vescovo Mons. Tabene, Umberto Ricci, Giorgio Zerbini, Ugo Carini, Giusepgliaferri, toscano di origine, ha interpretato la bella canzope Ferlizzi, Zelindo Gianlorenzo, Valerio Ricci, Augusto
ne romantica "Firenze sogna!" oltre ad alcuni divertenti
Volpini, Angelo Ferlicca, i dottori Busà, Tasciotti e Radicastornelli di circostanza. Alla fine al bravo cantante, al simti, Normando Onofri, Umberto Stefanoni, Giancarlo Brecpaticissimo Sor Cesare, ai suoi collaboratori: signora Ancola, Massimo Angeloni, Emanuela Vita, Nunziati Gianni e
na, cuoca raffinata e Giancarlo, attento organizzatore dei
Giuseppe, Balestra Goffredo, Menghini Angelo e Benveservizi, sono andati applausi e complimenti a non finire; ed
nuti Mario. E per due ore "La Voce" tacque, impegnata nel- era il minimo che si poteva fare.
Lauree
E' con vera gioia che annunciamo la conclusione degli studi universitari di nostri giovani ed
amici... ragazzi che abbiamo visto crescere e...
ci fanno pensare che mentre per noi si avvicina
la conclusione, per loro inizia la stagione di primavera ricca di realizzazioni, che auguriamo abbondanti per loro soddisfazione e per utilità di
tutti.
- Iniziamo dal giovane Marco Piergiovanni, figlio del compianto maestro Pietro e della signora Silvana Graffietti. Ha conseguito la laurea in Geologia presso l'università "La Sapienza" di Roma, discutendo la tesi "Rilevamento
Boccioli rosa e azzurri
- Iniziamo da Stefano, venuto a far compagnia alla sorellina Katia, che con gioia annuncia
a tutti il suo arrivo, il primo settembre, tanto da
sconvolgere papà Claudio Rosati e mamma
Vilma Ramacci, che non sa più dove mettere le
mani.
- Il 17 settembre è sbucata, vispa e bella, la
bambina Giulia Presciuttini, primogenita di papà Domenico e di mamma Cinzia Stefanoni. I
quattro nonni non entrano più nella pelle!
- E chi l'aspettava più ! Anche i fratelli, Simone di 18 anni e Francesco di 14, neppure lontanamente ci pensavano, invece Enrico Caporossi e la sposa Angela Sardella hanno voluto
far loro questa grande sorpresa ed il 10 novembre è giunta Silvia, portando una nota di gioia a
tutta la famiglia, nonché ai nonni Irma, Venerina
e Umberto. E' nata a Bergamo e vive nel nord,
ma sempre con la nostalgia di Montefiascone!
- Il 28 novembre è venuta ad arricchire Andrea Bartoleschi e Antonella Ramoni, la vispa
Alyson, perché voleva presenziare alle nozze
d'argento dei nonni paterni: Antonio e Gina Notazio, che il 29 dicembre hanno voluto rinnovare il loro patto d'amore alla presenza dei testimoni: i loro due figli Andrea e Stefano. E' per questo che Alyson è venuta da Civitavecchia, per
farsi cristiana e per celebrare la sua rinascita alla vita di Dio insieme alla gioia dei nonni.
E' stata una stupenda festa di famiglia!
- Il 2 dicembre è nato Andrea Zappalà che
dovevafungeredaGesù Bambino lanottedi Natale a S. Margherita, assistito amorevolmente da
papà Vito, nelle vesti di S. Giuseppe, e da mamma Katia Fabrizi che impersonava Maria
Ss.ma. Eratalmente preso dal personaggio che
rappresentava che non s'è accorto né degli an-
Dopo di che si è riudita "La Voce" che, possente, ha
esclamato all'unisono: "Grazie, ed arrivederci"!
Uno dei portoghesi
geologicodel settore meridionale delle tavolette
- Bagnoregio (foglio 137) e Castiglione in Teverina". E' diventato dottore il 18 dicembre con il
massimo dei voti: 110/110.
- Il 16 dicembre, preso l'Università degli studi di Roma si è laureato in Scienze Biologiche il
giovane Marco Rosetto, mandando in visibilio
papà Guido Dr. Rosetto e il fratello Luca, già affermato chimico a Modena, discutendo la tesi:
"Studio del promotore di nmts, un gene di Schizosaccharomyces pombe altamente trascritto e
represso completamente dalla presenza di tiamina". Il relatore è stato il ch.mo prof. Vitaliano
Pollini. E, naturalmente, al 110 c'è scappata anche la lode.
- Il 20 dicembre, pressò l'Università degli
Studi di Roma, con il massimo della votazione e
lode, è stato proclamato dottore in Medicina e
Chirurgia il giovane Emilio Carelli, il quale hadiscusso la tesi "Controllo statistico sulla variazione delle fratture maxillo-facciali negli ultimi dieci
anni (dopo la legge dell'11-1-86)". Relatore è
stato il prof. Enzo Martucci.
E' per questo che papà Alberto da quel giorno toglie con estrema facilità i denti ai suoi clienti!
Oltre a complimentarci con questi bravi
giovani, lo facciamo anche con i loro genitori, che vedono cosi premiate le loro aspirazioni.
gioletti che aveva intorno, né dei pastori venuti a
portargli i doni, né del piffero del bravo Giuseppe, né dei canti della Schola Cantorum di S. Margherita. Solo i nonni: Alfio e Mirella, Pietro e
Anna Maria e gli zii, hanno trepidato per lui!
- Il 12 dicembre è venuto a prendere posto
accanto al fratellino Leonardo, di 4 anni, Guido
Belleggi, facendo vivere un vero Natale a papà
Carlo e mamma Patrizia Ciucci, nonché ai nonni Mario e Lisena, Luigi e Leona. Che non ci
provasse più a fare questi scherzi, vero mamma
Patrizia?
chela, ed anche se giovani, per essere diventati nonni, I* 11 novembre, di una bella nipotinache
non poteva chiamarsi che Martina, ricorrendo
quel giorno la festa di S. Martino. Naturalmente
partecipa alla loro grande gioia la nuora Katiuscia, madre di Martina.
- Avevamo già steso e impaginato l'articoletto di cui sopra quando abbiamo saputo che il 7
gennaio ricorrevano le nozze d'argento di Mon'anni Franco e Simonetti Anna, sposatisi in
Francia e dopo due anni ritornati in Italia. Fanno
loro corona il figlio Stefano e tutti i parenti Monanni.
/
Complimenti, cari sposi, e in voi vogliamo salutare in anticipo tutte le coppie che in
questo anno celebreranno le loro nozze d'oro e d'argento.
Nozze d'argento
- Il 28 gennaio 1967, avendo come celebrante P. Luciano Napoli, nella calda cornice di
S. Margherita, pronunciavano il loro fatidico sì:
Ugo Ferri, fratello di Sr. Maria e Giovanna Cappannella. Il freddo dell'inverno era vinto dall'ardore del loro amore, come si può notare dalla
gioia che provano dall'essere circondati dalle
colombelle in piazza del Duomo di Orvieto.
Nuovo giornalista
Siamo lieti di annunciare che in data 28 novembre scorso, ha ottenuto iscrizione all'albo
dell'Ordine Interregionale Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise dei Giornalisti, il signor Paolo
Gianlorenzo di Montefiascone. Si aggiunge così ai due colleghi falisci il terzo giornalista al quale Umberto G. Ricci, e il sottoscritto, formulano i
più sinceri auguri. Il collega Gianlorenzo è un valido corrispondente del Corriere di Viterbo.
Giorgio Zerbini
Hai bisogno...
Vogliono ricordare quel giorno invocando la
benedizione del Signore sui loro figli Luca e Mi-
... d'un insegnante o d'un traduttore di lingua inglese, tedesco,
olandese?
Telefonare al n° 820564 specie
ore pasti.
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1992 Nozze d`argento de "La Voce" Dacci oggi la nostra pace