In copertina:
il Kilimangiaro mt. 5.895 " il tetto" dell'Africa,
meta della spedizione Extraeuropea di Settembre
I dati della nostra Sezione.
CLUB ALPINO ITALIANO
Piazza Firmafede N° 13 c.p. 1 – 19038 SARZANA (SP)
Fondata nel 1945 e ricostituita nel 1969/1970
Telefono e fax: 0187.625154- cellulare: 334.7738414
e-mail: [email protected] - http://www.caisarzana.com
conto corrente postale: N° 13125190
IBAN: IT 32 Q 01030 49844 000000082649
(Banca Monte dei Paschi agenzia di Sarzana)
Codice fiscale: 81003060118 - Partita IVA: 01250380118
Orari apertura sede sociale:
tutti i giorni feriali, da Lunedì a Sabato dalle ore 17,00 alle ore 19,00
il Giovedì (Gruppo Speleo), anche dalle ore 21,00 alle ore 23,00
quando piove, la sede resta aperta pure di mattina, dalle ore 9,00 alle ore 12,00
La nostra Sede si trova nella piazzetta evidenziata nel cerchio rosso
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TESSERAMENTO 2012
Coda interminabile davanti alla sede del CAI per prendere il bollino 2012
Rammentiamo le quote sociali 2012
Soci ordinari………………….. …….€
Soci famigliari………………………. “
Soci Giovani (nati dal 1995)………. “
Contributo nuove iscrizioni……….. “
41
22
16
5
Ricordiamo che, per rinnovare il tesseramento è possibile utilizzare le seguenti forme
di pagamento:
• Venire direttamente in sede durante gli orari di apertura (17,00/19,00) –
• Fare un versamento sul c.c.p. N° 13125190 intestato a CAI Sarzana –
• Effettuare un Bonifico Bancario sul conto CAI Sarzana acceso presso il Monte
dei Paschi di Siena sul seguente IBAN: IT 32 Q 01030 49844 000000082649
ALCUNI VANTAGGI DEI SOCI DELLA NOSTRA SEZIONE:
• Dal compimento dell’80° compleanno, il Socio sarà iscritto gratuitamente alla
nostra Sezione
• Le coppie che hanno iscritti due o più figli giovani, paga solo il primo figlio.
• Alla coppia di soci alla quale nasce un figlio, la prima tessera è gratuita
• Al socio che compie 25 anni di iscrizione, oltre al distintivo dorato
venticinquennale, viene data anche una bella targa ricordo.
2
LETTERA DEL PRESIDENTE
Cari soci ed amici,
approfitto dello spazio concessomi in questo Programma di Attività per fare il consueto
bilancio annuale dell’attività della Sezione.
Come già altre volte ho ribadito, è mia ferma convinzione che la ricchezza di una
Associazione come la nostra, stia proprio nella diversità di approccio ad un’unica e fondamentale
finalità: l’amore per la montagna, la cultura della montagna. E’ questa ormai una impostazione
condivisa anche a livello nazionale: la valorizzazione della cultura è infatti uno dei punti forti delle
linee programmatiche del Consiglio Centrale, insieme alla formazione.
Tracciando un breve bilancio dell’attività della Sezione, comunico che è proseguita la
crescita del numero dei nostri soci, passati da 1173 a 1185: la crescita è stata minima, ma sufficiente
a continuare il trend positivo iniziato sei anni fa. 12 soci in più rispetto allo scorso anno possono
sembrare pochi, ma se si considera l’aumento consistente del bollino, anche un incremento del 1% è
bene accetto.
Penso che questa crescita, ininterrotta dal 2005 (in questi ultimi 6 anni il numero di iscritti
alla sezione è aumentato del 24%), sia da ascrivere alle multiformi iniziative organizzate dalla
Sezione (basta sfogliare le pagine di questo “Programma 2012” per rendersene conto), attività che
sono improntate ad accontentare la più larga fascia di iscritti alla nostra Sezione che, come ben
sapete, è molto variegata ed incline a gusti e tendenze più disparate.
Il 2011, come gli anni precedenti, ha visto un proliferare di iniziative a beneficio dei nostri
soci: le gite sociali, colonna portante dell’attività sezionale - la Settimana Bianca, svoltasi per il 4°
anno consecutivo in Engadina – i vari corsi sezionali (Orientamento, Speleologia, Nordic Walking,
Sci di Fondo Escursionismo, Meteorologia) l’attività dei vari gruppi e commissioni (Gruppo
Micologico, SFE (Scuola di Sci di Fondo Escursionismo), “Terre Alte”, Alpinismo Giovanile, Coro
Sezionale, Commissione Sentieri, MTB o Cicloescursionismo).
E poi, ancora, le attività “a largo raggio”: Marocco, (Sud e Kasbah), Corsica (deserto des
Agriates), Croazia (i Parchi Nazionali), Asiago (i sentieri della Grande Guerra), Parco del Pollino,
Soggiorno Estivo a Selva di Val Gardena, Tuscia (con il Gemellaggio).
Inoltre, grazie al corpo Istruttori e Accompagnatori della Sezione, è stato possibile inserire
nel programma anche una serie di iniziative per escursionisti esperti: Le “vie dimenticate”, le “vie
ferrate” del gruppo di Sella in Dolomiti (“Piazzetta”, “Mesules” e “Tridentina”), le discese in corda
doppia del Canale degli Alberghi e delle Marmitte dei Giganti, in Apuane.
A Marzo 2012 scade il mandato dell’attuale Consiglio Direttivo ed anche il mio secondo
triennio di Presidenza. Questo “Programma di Attività 2012” è quindi l’ultima fatica mia e del
Consiglio uscente. Come al solito, è ben articolato nelle sue ampie e varie possibilità di scelta e,
proprio per questo, rappresentativo di una Sezione, come la nostra, che è riuscita a sviluppare, con
pari dignità, i diversi, fondamentali interessi che sono nelle finalità dello Statuto del Club Alpino
Italiano. Auspico che sia apprezzato da tutti e che ognuno di voi possa trovarvi l’idea giusta per
soddisfare la propria passione per la montagna secondo le proprie capacità e possibilità.
Auguro a tutti un sereno e prospero 2012
Il Presidente
(Giovanni Moruzzo)
Il presente “Programma di Attività 2012” è stato elaborato dalle Commissione Gite del CAI
di Sarzana e, per alcune, congiuntamente alla Commissione del CAI di Carrara. Sperando
che le proposte contenute in questo libretto ottengano il gradimento dei nostri soci, auguriamo
a tutti un: “buone escursioni 2012”
Responsabile elaborazione del presente libretto “Programma Gite 2012”: C. Codeluppi
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CONSIGLIO DIRETTIVO 2009/2011
Presidente:
Giovanni Moruzzo
Vice Presidente: Rizieri Castagna
Segretario:
Cesare Codeluppi
Tesoriere:
Giuliano Vanacore
Consiglieri: Pierino Ferrari, Nilo Giannini, Nello Lombardi, Lara Musetti, Edoardo Voglino.
Sindaci Revisori: Gabriella Diani, Laila Veneri, Vittorio Venturelli
COMMISSIONI, GRUPPI, ISTRUTTORI
COMMISSIONI
Affari Generali:
Rizieri Castagna (ref. C.D.)
Liana Vaccà
Escursionismo:
Nilo Giannini (ref. C.D.)
Lara Musetti (AE)
Alberto Passalacqua (AE)
Primo Tonelli
Edoardo Voglino (AE)
Laila Veneri
Stampa propaganda:
Lara Musetti
Alpinismo
Lara Musetti (referente CD)
Alpinismo Giovanile:
Massimo Del Forno
Giuliana Diani
Moreno Marchi
Scuola:
Pierino Ferrari
Sci:
Cesare Codeluppi (ref.C.D.)
Martino Ferri (INSFE)
Nino Santanzelmo (ISFE)
Alberto Passalacqua
Rapporti Istituzioni:
Giovanni Moruzzo
Rizieri Castagna
Giuliano Vanacore
CORPO ISTRUTTORI
Sentieri
Ugo Ferri
Tutela Ambiente Montano:
Stefania Cavallini
GRUPPI:
Sci Fondo Escursionismo
Martino Ferri (INSFE),
Nino Santanzelmo (ISFE),
Licia Lotti
Mario Mori
Stefano Navone
Vittorio Venturelli
Escursionismo:
Edoardo Voglino
Coro sezionale:
Cesare Codeluppi
Speleologico:
Musetti Lara (referente CD)
Andrea Venuta
Terre Alte:
Nello Lombardi
Micologico e naturalistico
Remigio Pagliari
Cicloescursionismo
Sergio Loiacono
Nordic Walking:
Nino Santanzelmo
Accompagnatori di
escursionismo
Nilo Giannini (AEI)
Lara Musetti (AE)
Alberto Passalacqua (AE)
Massimo Pegazzano (ASE)
Michele Sarcinelli (ASE)
Primo Tonelli (AE)
Diego Valtriani (ASE)
Laila Veneri (AE)
Edoardo Voglino (AE)
Accompagnatori. Alpinismo
Giovanile
Massimo Del Forno
Giuliana Diani
Moreno Marchi
Accompagnatore di
Cicloescursionismo
Sergio Loiacono (AC/LPV)
Istrutt. Sci di Fondo
Escursionismo
Martino Ferri (INSFE)
Nino Santanzelmo (ISFE)
Istruttore di Nordic Walking
Nino Santanzelmo
Istruttore di speleologia
Michele Pazzini
Tutela Ambiente Montano
Stefania Cavallini
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2011: BREVE RESOCONTO
(per un resoconto più approfondito, si rimanda al prossimo numero di “QUI CAI”)
• Commissione Gite
L’attività è iniziata, come tradizione, con una gita “marina”, prima di un ricco calendario
che, fra gite e attività proposte dalle varie Commissioni, prevedeva ben 102 uscite. Da menzionare,
oltre alle escursioni domenicali, le gite “lunghe”: Settimana Bianca, Deserto e Casbah del Marocco,
Parchi Nazionali della Croazia, Deserto des Agriates in Corsica, trekking del Parco del Pollino,
Soggiorno Estivo a Selva di Val Gardena, Altopiano di Asiago, Ferrate delle Dolomiti, Tuscia, in
occasione del gemellaggio con gli amici francesi del club “Lo Caminaire”, ecc.
• Commissione Sci
In 68 hanno partecipato alla Settimana Bianca svoltasi, per il 4° anno consecutivo presso
l’Hotel Schloss di Pontresina, in Engadina. Il protrarsi di questa scelta è dovuta al fatto che il
comprensorio sciistico dell’Engadina ha il pregio di accontentare tutti: fondisti, discesisti,
ciaspolatori e, grazie ad una fitta rete di percorsi segnalati, anche i camminatori.
Il gruppo SFE (Sci di Fondo Escursionismo)ha organizzato e portato a termine, con
successo, un ricco calendario di uscite in Appennino, sulle Alpi.Marittime e in Val d’Aosta.
• Commissione Giovanile
Sotto la guida di Massimo, Giuliana e Moreno, gli “aquilotti” ne hanno fatte di “tutti i
colori”, nel senso che hanno camminato, “ciaspolato”, arrampicato, provato l’ebbrezza del
“torrentismo” e effettuato il giro del Monviso.
• Gruppo Terre Alte
L’attività è stata aperta il 16 Aprile con la conferenza sul Castello della Brina e la successiva
inaugurazione della sede della Via Francigena alla Fortezza Firmafede. Sono state effettuate le gite
sulla Francigena da Bardone a Berceto e al promontorio di Piombino con la visita alla necropoli
etrusca di Populonia. E’ proseguita la campagna di scavi al sito della Brina ed effettuate le classiche
gite a Cassego da Don Sandro , in occasione della SS Trinità e della festa della Castagna
• Gruppo Micologico
Il gruppo dei “fungaioli” ha aperto la sua attività con la conferenza e successiva raccolta,
nelle colline sarzanesi, delle erbe spontanee alimentari (gli erbi). L’attività è poi proseguita con le
uscite per la raccolta funghi e le visite alle varie mostre micologiche. Un cenno particolare va alla
3^ Mostra Micologica, organizzata dal Gruppo, svoltasi presso la Fortezza Firmafede di Sarzana
che ha raccolto un lusinghiero successo di critica e di pubblico.
• Altre iniziative
Sono stati organizzati e portati a termine il 15° Corso di Orientamento, il 3° Corso di
Nordic Walking e il 1° Corso di Meteorologia, sotto la guida, rispettivamente dagli Istruttori
Roberto Brondi, Nino Santanzelmo e Massimo Pegazzano.
Il Gruppo Speleologico, ha organizzato e portato a termine, il XV° Corso di speleologia di
1° Livello e, in collaborazione con il Gruppo Speleologico Lunense, due uscite in grotta per adulti
(Quaratica e Tana che urla). Infine, ha fatto scoprire il mondo ipogeo anche ai nostri “aquilotti”.
Il Gruppo Cicloescursionismo (MTB), guidato da Sergio Loiacono, ha attuato il
programma di ciclo-escursioni proposto congiuntamente con il Gruppo Cicloescursionistico del
Club Alpino Italiano di Massa.
Il Coro della nostra Sezione, nel corso dell’anno, ha effettuato quattro uscite canore e,
motivo di particolare soddisfazione, ha partecipato, per il secondo anno consecutivo, alla Rassegna
Corale “Val di Vara Cantica” svoltasi a Sesta Godano.
In ultimo, gli Accompagnatori titolati e quelli “un po’ più bravini”, hanno organizzato e
portato a termine, alcune iniziative di una certa soddisfazione, per i neofiti: discese in doppia di
alcuni canali delle Apuane, vie ferrate in Dolomiti, traversata delle Apuane, le “vie dimenticate”,
ecc. Un grazie anche a Maurizio Dadà che continua a dare la sua disponibilità ad accompagnare e a
fare provare l’ebbrezza di escursioni un po’ più impegnative non previste nel Programma Gite.
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PERCHÈ ISCRIVERSI AL CAI: I VANTAGGI DELL’ISCRIZIONE
Resoconto sommario dei vantaggi che scaturiscono dall’iscrizione al Club Alpino Italiano:
•
Assicurazione
Dal 1° Gennaio 2009, comprese nella quota associativa, vi sono comprese due polizze assicurative:
la prima, riguarda il Soccorso Alpino e tutela i soci dalle spese occorrenti per interventi di soccorso,
elicottero compreso, fino ad un massimale di € 45.000,00. La seconda, assicura tutti i soci durante
la loro partecipazione alle attività e iniziative istituzionali organizzate sia dalle strutture centrali che
da quelle territoriali del CAI, con i seguenti massimali: morte € 55.000,00 – invalidità permanente
€ 80,000, spese di cura € 1.600,00.
Si rammenta che, all’atto dell’iscrizione al CAI o del rinnovo del bollino, pagando un sovrapprezzo
di 4 euro, si raddoppiano i massimali assicurativi che coprono la partecipazione alle attività sociali.
•
Rifugi
Per chi pernotta nei rifugi di proprietà del Club Alpino Italiano, il socio usufruisce di uno sconto di
circa il 40% sul pernottamento e di sconti particolari sul trattamento di 1/2 pensione o pensione
completa. Gode inoltre delle stesse condizioni di favore nei rifugi dei Club Alpini esteri che
applicano la convenzione di reciprocità.
•
Sconti nei negozi convenzionati:
I soci godono dello sconto del 10/15% in alcuni negozi di articoli sportivi. All’atto della stampa del
libretto, abbiamo rinnovato la convenzione con Sport Life e Ronchieri Sport a Massa. Con gli altri
negozi di articoli sportivi, stiamo ricontrattando la convenzione.
•
Sconti nei musei spezzini:
Palazzina delle Arti – Museo Etnografico – Centro Arte Moderna e Contemporanea – Museo del
Castello. Presentando la tessera CAI, i soci potranno acquistare i biglietti direttamente ai Musei.
•
Cinque Terre:
Dietro presentazione della tessera CAI, i soci avranno diritto ad uno sconto sul biglietto di ingresso
alla percorrenza del sentiero “Verdeazzurro”.
•
Altre agevolazioni:
Partecipazione alle attività sociali – Possibilità di accedere al noleggio delle attrezzature presenti in
sede (ciaspole, ramponi, piccozze, kit da ferrata, ecc.). Consultazione e prestito di libri, guide e
cartine della biblioteca sezionale e accesso al prestito dei volumi della Biblioteca Nazionale
ALTRI VANTAGGI DEI SOCI ISCRITTI ALLA NOSTRA SEZIONE
Oltre ai benefici derivanti dall’iscrizione al CAI, più sopra riportati, i soci della nostra Sezione usufruiscono
dei seguenti vantaggi:
•
Al socio che compie 80 anni, viene regalato il bollino e, da quell’anno in poi, continuerà ad essere
iscritto gratuitamente presso la nostra Sezione.
•
Le coppie di soci che hanno iscritti due o più figli giovani, paga solo il primo figlio, i rimanenti
figli avranno il bollino gratis finché rimarranno nella categoria “giovani”.
•
Alle coppie di soci della sezione alle quali nasce un figlio, la tessera e la quota associativa del
primo anno viene offerta dalla Sezione.
•
Al socio che compie 25 anni di iscrizione al CAI, viene dato, oltre che il distintivo dorato, anche
una targa ricordo
•
I soci della nostra sezione hanno la possibilità di noleggiare il materiale alpinistico sezionale
(imbraghi, set da ferrata omologati, caschi, ciaspole, ramponi, piccozze, ecc.)
6
ASSICURAZIONE E SOCCORSO ALPINO
Nella quota di iscrizione al CAI vi è compresa, oltre all’abituale assicurazione sul Soccorso
Alpino, anche una polizza infortuni che copre tutti i soci nell’espletamento delle attività e iniziative
istituzionali organizzate sia dalle strutture centrali che da quelle territoriali del CAI.
La polizza infortuni, oltre a coprire i soci che fanno manutenzione su sentieri e rifugi o che
vanno alle riunioni organizzate dalle Sezioni o da altri organi istituzionali, copre tutte le attività che
sono scritte nel presente “Programma di Attività 2012”
I massimali della polizza infortuni sono i seguenti:
- morte ................................€ 55.000,00
- invalidità permanente …...€ 80.000,00
- spese di cura .....................€ 1.600,00
La copertura per le richieste di intervento di una squadra del
Soccorso Alpino o dell’elicottero, ha i seguenti massimali:
- Massimale catastrofale ……...€ 45.000,00
- Massimale socio .....................€ 20.000,00
- Diaria guida o portatore ……. €
78,00
- Diaria istruttore CNSAS ….. €
52,00
• Oggetto dell’assicurazione
Il CAI, per legge dello Stato, organizza il soccorso alpino provvedendo, direttamente o
indirettamente, alla ricerca, al salvataggio ed al recupero delle persone ferite, morte, disperse, e
comunque, in pericolo di vita, durante la pratica dell’alpinismo, non agonistico o di spettacolo, e
dell’escursionismo. I soci, con la semplice iscrizione annuale, sono garantiti nel rimborso delle
spese tutte, incontrate nell’opera di ricerca, salvataggio e/o recupero, sia tentata che compiuta, ivi
compreso l’intervento dell’elicottero nei limiti dei massimali concordati.
•
Scadenza o decorrenza dell’assicurazione
Il periodo assicurativo scade il 31 Marzo dell’anno successivo alla nuova iscrizione o al
rinnovo della medesima. Dopo questa data il socio che rinnova, rimane scoperto per circa 10 giorni
(è il tempo necessario per la trasmissione del nominativo alla Sede Centrale); Per i nuovi iscritti, lo
stesso discorso vale per tutto l’arco dell’anno.
•
Denuncia sinistri
In caso di intervento di una squadra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico
(CNSAS) sul territorio nazionale, non è necessaria alcuna segnalazione da parte dell’iscritto o della
Sezione, purché, all’atto dell’intervento vengano comunicati, al personale di soccorso, i dati
anagrafici, la Sezione di appartenenza e venga dimostrata la regolarità dell’iscrizione.
In caso di interventi effettuati da strutture diverse dal CNSAS, sia sul territorio nazionale
che in altri paesi europei, il socio è tenuto ad informare la Presidenza del CNSAS, via E. Petrella,
19 - 20124 Milano, immediatamente dopo l’intervento, precisando la meccanica dell’incidente, la
località, il tipo di soccorso ottenuto e tutti i particolari relativi.
Alla suddetta segnalazione dovrà seguire, in tempi brevi, la trasmissione della fattura che
verrà rimborsata soltanto nel rispetto delle tariffe e dei massimali previsti. In caso di fatture estere il
rimborso al socio verrà effettuato in euro al cambio in vigore alla data della fattura, la quale dovrà
essere presentata in originale, se emessa da strutture nazionali, in fotocopia de da strutture estere.
7
IL SENTIERO – DEFINIZIONI E GRADI DI DIFFICOLTA’
Secondo il vocabolario per sentiero si intende,una via stretta ed appena tracciata tra prati, boschi,
rocce, ambiti naturalistici o paesaggi antropici, in pianura o montagna.
Per il CAl, allo scopo di definire meglio le diverse tipologie di sentiero riscontrabili e suggerire, al
contempo, I’interesse prevalente ed il grado di difficoltà nelle percorrenze, è stata individuata la
seguente classificazione:
• Sentiero Escursionistico (E)
Itinerario segnalato secondo le presenti direttive, tra un punto di partenza ed una meta, privo di
difficoltà tecniche ed indipendente dall’altimetria. Corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate
per scopi agro-silvo-pastorali o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine.
• Sentiero Alpinistico (EE)
Itinerario segnalato secondo le precedenti direttive che si sviluppa in zone impervie e con passaggi
che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna ed un equipaggiamento
adeguato. Corrisponde generalmente ad un sentiero di montagna che può presentare tratti attrezzati
con infissi (funi corrimano e brevi scale) che però non snaturano la continuità del percorso.
• Via ferrata o attrezzata (EEA - escursionisti esperti con attrezzatura) Itinerario che conduce
l’alpinista su pareti rocciose o su aeree creste e cenge, preventivamente attrezzate con funi e/o scale,
senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata.
Richiede adeguata preparazione ed attrezzatura per vie ferrate, casco e imbrago.
• Sentiero Turistico (T)
Itinerario di ambito locale su stradine pedonali, carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si
sviluppa nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, vie di comunicazione e riveste
particolare interesse per passeggiate facili di tipo culturale o turistico - ricreativo.
• Sentiero Storico (S)
Itinerario escursionistico segnalato secondo le presenti direttive che ripercorre “antiche vie” con
finalità di stimolo alla conoscenza e valorizzazione storica dei luoghi visitati.
• Sentiero Natura (N)
Itinerario naturalistico usualmente attrezzato con apposita tabellatura e punti predisposti per
l’osservazione, che si svolge in zone di particolare interesse paesaggistico, botanico, geologico, ecc.
Concludiamo con la classificazione, sempre con lettere, dei primi gradi di difficoltà che si possono
incontrare nella pratica dell’alpinismo e in qualche gita alpinistica:
•
•
•
•
•
•
•
F - Facile = (I°)
PD - Poco Difficile (II°)
AD - Abbastanza Difficile (III°)
D - Difficile (IV°)
TD - Molto difficile (V°)
ED - Estremamente difficile (VI°)
EX - Eccezionalmente difficile (VII°)
note:
allo scopo di dare un immediato risalto a ciascuna escursione, la stessa viene anche
identificata con una lettera come da quanto elencato sopra.
8
TROPPO IN ALTO, TROPPO IN FRETTA!
IL MAL DI MONTAGNA
Salendo in quota la disponibilità di ossigeno si riduce (ipossia). L’ossigeno è fondamentale per la
sopravvivenza; infatti, tutte le cellule dell’organismo devono poterne disporre in quantità sufficiente
a coprire le loro necessità.
La riduzione della quantità di ossigeno diventa evidente sopra i 3000 metri e obbliga l’organismo ad
attivare meccanismi di compenso per affrontare la nuova situazione.
Il mal di montagna è causato da una scarsa tolleranza all’ipossia; colpisce, in genere, dopo qualche
ora di permanenza in alta quota, soprattutto se si trascorre la notte in quota. Il mal di montagna può
anche colpire nel corso di una lunga permanenza ad alte quote (spedizione).
La gravità del quadro è variabile; da lieve, sino a complicazioni che mettono in pericolo la vita.
Quadro lieve: inappetenza, nausea, mal di testa, senso di stordimento , stanchezza eccessiva,
vertigini, insonnia. La sintomatologia è relativamente frequente in quanto colpisce circa il 30%
delle persone a 3500m e il 50% a 4500m. I sintomi sono di intensità variabile. Si noti, però, che
sono riconducibili anche alla sola fatica, in particolare se associata a insufficiente apporto
alimentare.
Quadro Grave: è legato allo sviluppo di edema polmonare e/o cerebrale, condizioni che mettono a
rischio la vita.
L’edema polmonare è dovuto al passaggio di acqua negli alveoli che normalmente contengono
aria; causa grave di insufficienza respiratoria. Si manifesta con difficoltà alla respirazione e
tachicardia, tosse inizialmente secca e successivamente con sputo rosa e schiumoso, respiro
rugeoroso (rantolo), oppressione toracica, grave prostazione.
Nell’edema cerebrale (rigonfiamento dell’encefalo) si ha mal di testa resistente agli analgesici,
vomito, difficoltà a camminare, progressivo torpore fino al coma.
PREVENZIONE
Il mal di montagna è favorito da uno sforzo fisico intenso; un buon allenamento non lo previene
completamente ma è utile in quanto il soggetto fa meno fatica a salire.
- Sopra i 3000 metri salire molto lentamente (non bisogna accusare intensa fatica).
- Dovendo trascorrere la notte sopra i 3000m, si consiglia l’avvicinamento a piedi (più
faticoso ma più utile per la prevenzione del mal di montagna).
- Se si usano impianti di risalita, programmare una notte a quota intermedia.
- Non assumere sonniferi e limitare gli alcoolici: favoriscono la comparsa del mal di
montagna.
- Bere liquidi (almeno 1,5 lt al giorno) e alimentarsi regolarmente. Una forte riduzione del
volume di urine è segno di aggravamento.
- Se i sintomi persistono o si aggravano, il consiglio medico è quello di scendere. La
sintomatologia, spesso non migliora nel corso della notte.
- La perdita di quota (anche solo 500m) può risolvere il quadro. Prendere sempre una
decisione prudente, tenendo anche conto delle eventuali difficoltà alpinistiche della discesa.
- Ricordare che l’alpinismo comporta un buon grado di fatica e molti disagi.
La conoscenza dei propri limiti è fondamentale per un corretto comportamento. Occorre
saper rinunciare a una salita se la propria preparazione fisica e le condizioni ambientali non
sono favorevoli.
Ricordate che le montagne ci attendono sempre!
Club Alpino Italiano
Commissione Centrale Medica
9
I CONSIGLI PER AFFRONTARE LA MONTAGNA CON MAGGIOR SICUREZZA
• Conoscere
Preparate con cura il vostro itinerario anche quello che vi sembra faciie. Affrontate sentieri di
montagna sconosciuti solo in compagnia di persone esperte. Verificate sempre la situazione
meteorologica e rinunciate in caso di previsioni negative.
• Informare
Non iniziate da soli un’escursione e comunque informate sempre del vostro itinerario i vostri
conoscenti e il gestore del rifugio.
• Preparazione fisica
L’attività escursionistico/alpinistica richiede un buono stato di salute. Per allenarvi, scegliete prima
escursioni semplici e poi sempre più impegnative.
• Preparazione tecnica
Ricordate che anche una semplice escursione in montagna richiede un minimo di conoscenze
tecniche e un equipaggiamento sempre adeguato anche per l’emergenza.
• Abbigliamento
Indossate capi comodi e non copritevi in modo eccessivo. Proteggetevi dal vento e difendetevi dal
sole, soprattutto sulla neve, con abiti, creme e occhiali di qualità.
• Alimentazione
E’ importante reintegrare i liquidi persi con l’iperventilazione e per la minore umidità dell’alta
quota. Assumete cibi facilmente digeribili privilegiando i carboidrati e aumentando l’apporto
proteico rispetto a quello lipidico.
• Emergenze
In caso di incidente, è obbligatorio prestare soccorso. per richiamare l'attenzione utilizzare i segnali
internazionali:
CHIAMATA: lanciare SEI volte entro lo spazio d’un minuto un segnale acustico od ottico e
ripetere gli stessi segnali dopo trascorso un minuto.
°°°°°°……°°°°°°……°°°°°°
RISPOSTA: lanciare TRE volte in un minuto un segnale acustico od ottico e ripeterlo dopo un
minuto d’intervallo.
°°°…°°°…°°°
Chiunque venga a conoscenza di un incidente alpinistico o speleologico o intercetti un segnale di
soccorso, è tenuto ad informare direttamente la Stazione di Soccorso più vicina o il custode del
Rifugio o i Carabinieri, fornendo ragguagli possibili sulla località dove ha raccolto i segnali e sulla
provenienza degli stessi
Segnali per elicotteri
SI, abbiamo bisogno di aiuto
NO, non abbiamo bisogno di aiuto
CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO
XVII Delegazione Alpi Apuane
Chiamata unica di soccorso: tel. 118
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ESCURSIONI DI PIU’ GIORNI:
cosa mettere nello zaino
Zaino di circa 45 litri – asciugamano piccolo – bandana o berretto – calze – guanti di lana - camicia
– Giacca a vento leggera – ghette – maglione in pile - t.shirt (3) - pantaloni lunghi e corti – slip
tecnici (3) – sandali – sacchetti plastica per biancheria sporca – copripantaloni impermeabili–
mantella - borraccia – coltellino – coprizaino – crema solare – stik labbra - fazzoletti di carta –
occhiali da sole – sacco letto - torcia frontale (con lampadine e pile di ricambio) - occorrente per la
pulizia personale (sapone, spazzolino e dentifricio ) – kit di medicazione (minimo, disinfettante,
cerotti, garza, compeed per vesciche) - denaro in biglietti di piccolo taglio – tappi per le orecchie
(per chi non vuol sentire russare!) – tessera CAI.
Inoltre si consiglia di chiudere i capi di abbigliamento in sacchetti di plastica impermeabili.
Ovviamente, il “fare lo zaino” dipende da due cose fondamentali: una, legata alla durata del
trekking che ci aspetta; l’altra, invece è “soggettiva”, nel senso che ognuno si porta dietro quello
che vuole!
ATTREZZATURA OBBLIGATORIA PER GHIACCIAIO
Imbracatura completa – due moschettoni a base larga con ghiera – uno spezzone di corda, diametro
9 mm, lungo 1,5 metri per chiudere l’imbracatura – due spezzoni di cordino, diametro 7 mm, lunghi
rispettivamente 1,6 e 2,6 metri, per nodi Prusik – piccozza – ramponi – ghette – lampada frontale.
ATTREZZATURA OBBLIGATORIA PER VIE FERRATE
Imbracatura – casco da roccia – guanti da ferrata (consigliati) – kit completo per vie ferrate,
costituito da:
• Due moschettoni a base larga con ghiera a scatto –
• Uno spezzone di corda da cui si dipartono due “bracci” che vanno ai moschettoni –
• Un dissipatore
Si ricorda che, per fini assicurativi, nelle attività organizzate dalla Sezione e nelle quali è previsto
l’uso di set da ferrata, i set da ferrata autocostruiti non sono a norma (anche se i loro singoli
componenti lo sono), in quanto da un punto di vista tecnico, “solo un set omologato dà completa
garanzia del corretto funzionamento”
Attrezzatura obbligatoria per vie ferrate, con kit da ferrata a norma
11
REGOLAMENTO DELLE GITE
(da leggere con attenzione)
La partecipazione alle gite e alle altre attività sociali è riservata ai soci del CAI, a qualunque
Sezione essi appartengono, in regola con la quota sociale relativa all’anno in corso.
Le iscrizioni alle gite domenicali si accettano anche telefonicamente o via e-mail, dal Lunedì
precedente la gita e fino all’esaurimento dei posti disponibili. Coloro che si prenotano ma non
comunicano la loro rinuncia entro le ore 19 del Venerdì, dovranno versare il 50% della quota
stabilita e saranno ammessi alle gite successive solo se in regola con la presente disposizione.
L’adesione implica, da parte dei partecipanti, la piena osservanza del presente regolamento,
il rispetto degli orari stabiliti e delle disposizioni che il capogita riterrà opportuno adottare per il
regolare svolgimento della gita.
Si raccomanda, prima di iscriversi ad una gita, di leggere con attenzione itinerario,
dislivelli, tempi di percorrenza e difficoltà e di valutare la propria preparazione e allenamento.
I partecipanti non devono superare il capogita in quanto esso è responsabile di tutto il
gruppo e, come tale, ha la facoltà di apportare le variazioni all’itinerario che riterrà più opportune.
Per le escursioni che presentano difficoltà tecniche, l’attrezzatura necessaria verrà
specificata sul programma ed i partecipanti dovranno esserne muniti (si ricorda che per l’attività
sociale, tutta l’attrezzatura deve essere a norma). Inoltre, il capogita ha la facoltà di escludere dalle
escursioni impegnative i gitanti non ritenuti idonei o male equipaggiati.
La Commissione Gite si riserva di apportare al programma tutte quelle modifiche che si
rendessero necessarie per il miglior svolgimento della gita.
ISCRIZIONI ALLE GITE DI PIU’ GIORNI
Onde evitare spiacevoli discussioni e incomprensioni che puntualmente si verificano nel
giorno stabilito per l’inizio delle prenotazioni alle gite di più giorni ed in cui i soci si presentano
molto tempo prima dell’orario di apertura della sede, vengono stabilite le seguenti regole:
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Dette gite, come tutte quelle inserite nel “Programma di Attività” predisposto dalla Sezione,
sono riservate ai soli soci CAI –
Il primo giorno di apertura delle prenotazioni è riservato ai soci della sezione di Sarzana.
Dal giorno successivo è consentita l’iscrizione anche ai soci di altre sezioni –
Un socio che si presenta all’apertura delle prenotazioni può iscrivere, oltre a se stesso anche
i propri famigliari ed una coppia di altri soci fuori dell’ambito famigliare.
All’atto dell’iscrizione è obbligatorio il versamento della caparra stabilita, in caso contrario,
l’iscrizione non è valida –
In via eccezionale, verranno accettate prenotazioni telefoniche dai nostri iscritti residenti
fuori dalle province di La Spezia e Massa Carrara –
Nel giorno prestabilito, le iscrizioni, sempre nel rispetto delle condizioni sopra indicate,
avranno luogo a partire dalle ore 17,00. orario d’apertura della sede;
Nel caso di particolare affluenza, in cui i soci si presentano prima dell’orario stabilito, onde
evitare che stazionino all’esterno, l’apertura della sede potrà essere anticipata ed ai soci che
entrano verrà consegnato un numero progressivo secondo l’ordine di arrivo. Resta inteso
che le iscrizioni inizieranno tassativamente alle ore 17.00.
in caso di rinuncia da parte di un socio gli subentra il 1° degli iscritti nella lista d’attesa. Se
la rinuncia riguarda una coppia, per ragioni di organizzazione logistica, la sostituzione dovrà
avvenire con i primi due soci consecutivamente iscritti nella lista, non necessariamente
coppia o in caso contrario con la prima coppia possibile.
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COMMISSIONE GITE
SOMMARIO
ATTIVITA’ 2012
06/07 GENNAIO: Valle Stura
Corso Sci di Fondo Escursionismo: 1^ e 2^ uscita su pista (GSFE)
08 GENNAIO: Anello di Monterosso
Monterosso – Punta Mesco – Colla di Gritta – Santuario di Soviore - Monterosso (CG)
15 GENNAIO: Appennino tosco-emiliano
Ciaspolata dal Passo della Cisa al Tugo(CG)
Impariamo la progressione su neve e ghiaccio al Vallone dell’Inferno (AG)
Corso Sci di Fondo Escursionismo: 3^ uscita su pista al Passo delle Radici (GSFE)
22 GENNAIO: Appennino tosco-emiliano
Passo del Cirone – Monte Orsaro – Lagdei (CG)
Corso Sci di Fondo Escursionismo: 4^ uscita su strada non battuta ai Lagoni. (GSFE)
29 GENNAIO: Golfo di La Spezia
La Foce – Sella Croce – S. Antonio – Fossola – Campiglia – Biassa (CG)
05 FEBBRAIO: Appennino ligure
Ciaspolata: Passo del Bocco – Monte Zatta – Colla Craiolo (CG)
Località da definire: uscita di sci di fondo escursionismo (GSFE)
07 FEBBRAIO: Sede Sociale (Martedì)
Inizio Corso di Meteorologia
12 FEBBRAIO: Sentiero “Verdeazzurro”
Sestri Levante – Punta Manara – Riva Trigoso – Punta Baffe – Moneglia (CG)
Cinque Terre: Pedalando sul sentiero “Verdeazzurro” (MTB)
Località da definire: esercitazione con l’ARTVA (GSFE)
17 FEBBRAIO: Sede Sociale (Venerdì)
Inizio 17° Corso di Topografia e Orientamento
18/25 FEBBRAIO: Val Pusteria (Dolomiti)
Settimana di Sci di Fondo Escursionismo e su pista (GSFE)
25 FEBBRAIO/03 MARZO: Sestriere (Alpi Cozie)
Settimana di sci di discesa (CG)
26 FEBBRAIO: Alpi Apuane e Cinque Terre
Vianova – Penna di Sumbra – Capanne di careggine (CG)
Monterosso-Corniglia: facciano orientamento lungo il sentiero “Verdeazzurro” (AG)
04 MARZO: Appennino Ligure
Ciaspolata al Monte Gottero
10/11 MARZO: Sarzana e colline sarzanesi
“I nostri erbi”: Sabato, conferenza – Domenica, ricerca e raccolta (GM)
11 MARZO: Val d’Aosta e Alpi Apuane
Col Serena: uscita di Sci di Fondo escursionismo (GSFE)
Corso di guida di ciclo escursionismo in Apuane (MTB)
18 MARZO: Appennino Ligure e Palestra del Muzzerone
Passo del Cerreto-Pietra Tagliata-Ghiaccioni-Varville (CG)
Arrampicate e discese in corda doppia (AG)
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25 MARZO: Valle Stura (CN)
Cima Cialancia: uscita di Sci di Fondo escursionismo (GSFE)
Gita sociale all’Antro del Corchia (GSCS)
1 APRILE: Colli di Luni
“Alla ricerca dei sapori perduti” – Slow-Food (CG)
14 APRILE: Località da definire
Visita ad un Orto Botanico (GM)
16 APRILE: Alpi Apuane
Gabellaccia – Rocca di Tenerano – Monzone - Equi Terme
17 APRILE: Sede Sociale
Presentazione del 4° Corso di Nordic Walking (NW)
22 APRILE: Garfagnana e Alpi Liguri
Traversata da Fosciandora a Barga (CG)
Monte Ramaceto: Prova da sforzo …….! (AG)
25 APRILE: Colline sarzanesi
Camminata sui sentieri della Resistenza
03/27 MAGGIO: Alpi Apuane e Sede sociale
XVI° Corso di Speleologia di 1° Livello (GSCS)
06 MAGGIO: Alpi Apuane
Stazzema – Foce Porchette - Monte Croce – Foce Petrosciana – Cardoso (CG)
Ferrata degli Alberghi o, in alternativa Ferrata degli Artisti (AG)
09/17 MAGGIO: Turchia
Gran tour della Turchia: da Istambul alla Cappadocia (CG)
13 MAGGIO: Alpi Apuane
Equi Terme – Ferrata Tordini-Galligani-Capradossa-Ugliancaldo (CG)
Pedalando sulle Alpi Apuane (MTB)
20 MAGGIO: Appennino Reggiano e Colline sarzanesi
Pietra di Bismantova e Ferrata degli Alpini (CG)
33^ edizione della marcia podistica dell’AVIS
27 MAGGIO: Appennino parmense
Valditacca: giro dei laghi della Val Cedra (TAM)
In montagna con l’Associazione “Libera” (TA)
09/16 GIUGNO: Sardegna
Trekking nel “Selvaggio Blu” (CG)
03 GIUGNO: Val di Vara
“Camminando con gli amici di Don Sandro”(TA)
Pizzo d’Uccello: Salita alla vetta con basi alpinistiche (AG)
09/10 GIUGNO: Arcipelago toscano
Gita all’Isola d’Elba e a Pianosa (TA)
10 GIUGNO: Alpi Apuane
Giro delle “Ferrate” del Pizzo d’Uccello (AE)
Pedalando in Appennino (MTB)
17 GIUGNO: Alpi Apuane
Val Serenaia – Foce di Cardeto - Monte Pisanino (CG)
22/24 GIUGNO: Piccole Dolomiti
Monte Pasubio: sui sentieri della Grande Guerra (CG)
24 GIUGNO: Località da definire
Uscita micologica per la raccolta di funghi estivi (GM)
01 LUGLIO: Alpi Apuane
Vagli – Campocatino – Monte Tambura – San Viano – Vagli (CG)
15
1/5 LUGLIO: Dolomiti
Trekking da rifugio a rifugio sull’AV n° 1 (AG)
08/22 LUGLIO: Dolomiti
Val Badia: 34° Soggiorno Estivo (CG)
14/20 LUGLIO: Adamello
25° Trekking da Rifugio a Rifugio (CG)
01 AGOSTO: località da definire
Premio per i fedelissimi e uso del discensore a “otto” (AG)
05 AGOSTO: Alpi Apuane
Discesa in corda doppia delle Marmitte dei Giganti (AE)
12 AGOSTO: Alpi Apuane
Discesa in corda doppia del Canale degli Alberghi (AE)
21 AGOSTO: fiume Gottero
Uscita di torrentismo (AG)
23 AGOSTO/01 SETTEMBRE: Francia
Alla scoperta del Midi Toulousain e di Villefranche de Rouergue (CG)
24/27 AGOSTO: Dolomiti
Marmolada: Ferrata dei Finanzieri e Ferrata delle Trincee (AE)
02 SETTEMBRE: Alpi Apuane
Ponte Merletti – Monte Corchia – Mosceta – Puntato – Tre Fiumi (CG)
Ramo del Canyon del Corchia (GSCS)
08 SETTEMBRE: Albareto (PR)
Visita alla Mostra micologica (GM)
09 SETTEMBRE: Appennino parmense
Passo di Ticchiano – Monte Navert – Gramatica (CG)
2^ QUINDICINA DI SETTEMBRE: Africa
Kilimangiaro e Parchi Nazionali (CG)
16 SETTEMBRE: Appennino tosco-emiliano e Lunigiana
Casetta Pulledrari –Monte Gennaio – Corno alle Scale – Doganaccia (CG)
Padalando in Lunigiana (MTB)
22/23 SETTEMBRE: Trentino Alto Adige
Museo Archeologico di Bolzano e Mostra micologica di Trento (TA e GM)
23 SETTEMBRE: Alpi Apuane
Monte Sumbra: deliziamoci con questa bella vetta (AG)
29/30 SETTEMBRE: Appennino Tosco-Emiliano
Traversata dell’Appennino dal Passo di Pradarena al Passo delle Radici (AE)
07 OTTOBRE: Alpi Apuane
Le Gobbie – Monte Altissimo – Terrinca (CG)
14 OTTOBRE: Appennino ligure
Anello del Monte Argentea (TAM)
20/21 OTTOBRE: Sarzana
5^ Mostra Micologica “Città di Sarzana” (GM)
21 OTTOBRE: Alpi Apuane e Appennino tosco-emiliano
Campocecina: 43^ Castagnata Sociale (CG)
Parco avventura di Cerwood – gita aperta anche ai genitori: socializziamo! (AG)
28 OTTOBRE: Val di Vara e Apuane
Festa della Castagna a Cassego (TA)
Le “Vie dimenticate”: Lizza della Tacca Bianca
04 NOVEMBRE: Alpi Apuane
Traversata da Stazzema a Lombrici, passando per Grotta all’Onda (CG)
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1^ QUINDICINA DI NOVEMBRE: Calestano (PR)
Visita alla Mostra del tartufo (GM)
11 NOVEMBRE: Alpi Apuane
Le “Vie dimenticate”: Lizza dei tavolini
18 NOVEMBRE: Val di Magra
Lungo la Via Francigena, da Pontremoli a Villafranca (TA)
Andiamo in grotta insieme al Gruppo Speleologico del CAI di Sarzana (AG)
25 NOVEMBRE: Località da destinarsi
43° Pranzo Sociale (CG)
02 DICEMBRE: Colli di Luni
Traversata da località Boccognano all’Annunziata (CG)
15 DICEMBRE: Sarzana
11^ “Serata degli Auguri”
16 DICEMBRE: Riviera ligure e Appennino ligure
Sentiero “Verdeazzurro”: da Deiva Marina a Bonassola (CG)
Monte Gottero: speriamo che ci sia la prima neve fresca per ciaspolare! (AG)
Giorni di riunione di alcune Commissioni o Gruppi
Lunedì: Gruppo Micologico (c/o ARCI via Landinelli dalle ore 17.00 alle 19.00)
Martedi: Gruppo SFE (Sede Sociale dalle ore 21.00)
Mercoledì: Centro SUB ( Sede Sociale dalle ore 21.00)
Giovedì: Gruppo Speleologico (Sede Sociale, dalle 21.00)
Significato delle sigle
CG: Commissione Gite
AG: Alpinismo Giovanile
AE: Accompagnatori di Escursionismo
TA: Gruppo Terre Alte
GM: Gruppo Micologico
SFE:
MTB:
TAM:
GSCS:
AVIS:
Sci di Fondo Escursionismo
(Gruppo Cicloescursionismo)
Tutela Ambiente Montano
Gruppo Speleologico Cai Sarzana
Associaz.. Volonati Italiani Sangue
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CORO SEZIONALE
Il Coro si è costituito nel 1996, di ritorno dal Soggiorno
Estivo di Gressoney, nel quale alcuni partecipanti avevano
espresso il desiderio di imparare qualche canto di montagna.
Detto fatto, tornati a Sarzana, ci trovammo una sera in
sezione attorno al tavolo della “dirigenza” a cantare “La
Montanara” col risultato che il giorno dopo, l’inquilino del
piano di sopra (che, fra parentesi, era anche un po’ sordo)
venne a protestare per “i rumori”, per cui decidemmo di
trasferire le nostre ugole al Centro Polivalente del vecchio
mercato.
Dopo un primo periodo di rodaggio nel quale, sotto la
direzione “abusiva” di Cesare e Paola imparammo i primi
pezzi, ci venne offerta l’occasione di esordire ufficialmente il 10 Giugno 2000 nel corso di una
manifestazione organizzata dall’AVIS di Santo Stefano Magra tenuta presso la locale tensostruttura.
Superato il trauma dell’esordio, decidemmo di affidarci alla cura di due maestre, Daniela e
Katia, che ci seguirono per circa 5 anni, facendo una ventina di concerti, limitati, però, all’annuale
Serata degli Auguri del CAI e ad alcune esibizioni tenute nelle vicinanze di Sarzana, nelle quali il
coro si esibiva da solo, eccezion fatta per la Rassegna “Val di Vara Cantica” svoltasi l’11 Agosto
2006 a Sesta Godano, nella quale parteciparono altri complessi corali.
Da Settembre 2006 la direzione venne assunta dall’attuale maestro Roberto Ortolan che ci
indirizzò al canto a quattro voci, permettendoci, così, di partecipare, con grande soddisfazione, alla
Rassegna Nazionale “Cori a Sarzana” tenutasi il 9 Settembre 2007 in un Teatro Impavidi strapieno,
nel quale, oltre a noi parteciparono il Coro Sarzanae Concentus di Sarzana, il Coro Versilia di
Capezzano Monte e il Coro Voci dell’Alpe di Lesignano de’ Bagni in provincia di Parma.
Nel 2008 abbiamo eseguito una decina di concerti, “duettando”, in alcuni, con gli amici del
Coro del CAI di La Spezia.
Il 2011 ci ha visto all’opera in quattro concerti: il 24 Giugno ad Arcola per il 115° anno di
fondazione della P.A.Croce Verde; il 12 Agosto a Sesta Godano per la 12^ Rassegna di Canto
Corale “Valdivara Cantica”, il 24 Settembre a Pignone per la manifestazione “Pensieri, parole e
musica nel Bosco” e il 17 Dicembre per la tradizionale “Serata degli Auguri” della nostra Sezione.
L’attuale organico del coro, formato da circa 25 elementi, è sempre in attesa di nuove ugole
(l’impegno è limitato alla prova del Lunedì al Centro Barontini) per cui, chi vuole entrare a far parte
del coro è sempre ben accetto, a condizione che abbia i seguenti requisiti:
• Un minimo di intonazione (così il Coro ci guadagna);
• Il permesso della moglie o del marito (secondo i casi), per ogni Lunedì (giorno di prova).
Concerto del coro nella Sala Consigliare del comune di Sarzana
18
COMMISSIONE GIOVANILE
Anche quest'anno, la Commissione AG, composta dai nostri
Accompagnatori di Alpinismo Giovanile, Massimo Dal Forno, Giuliana
Diani e Moreno Marchi, ha preparato una serie di proposte rivolte ai
giovani compresi nella fascia di età che va dai 10 ai 17 anni. Le escursioni
prevedono una gita con cadenza mensile, più un trekking di 4/5 giorni per il
mese di luglio. Ecco il calendario delle uscite:
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Domenica 15 Gennaio: Vallone dell’Inferno (Appennino tosco-emiliano)
Impariamo la progressione su neve e ghiaccio
Domenica 26 Febbraio: Da Monterosso a Corniglia (Cinque Terre)
Faremo orientamento lungo il sentiero “Verdeazzurro”
Domenica 18 Marzo: Palestra del Muzzerone
Arrampicata e discese in corda doppia
Domenica 22 Aprile: M. Ramaceto (Appennino ligure)
(prova da sforzo….!
Domenica 6 Maggio: Monte Contrario (Alpi Apuane)
Ferrata degli Alberghi o, in alternativa, “degli artisti”
Domenica 3 Giugno: Pizzo d’Uccello (Alpi Apuane)
Salita alla vetta, con basi alpinistiche (1° grado)
Da Domenica 1 a Giovedì 5 Luglio: Dolomiti
Trekking da rifugio a rifugio sull’Alta Via N° 1.
Al trekking potranno parteciparvi coloro che
avranno effettuato almeno tre gite.
Mercoledì 1 Agosto: ci stiamo ancora pensando…..
Premio per i fedelissimi e uso del discensore a 8
Martedì 21 Agosto: fiume Gottero (Appennino Ligure)
Uscita di torrentismo !!!
Domenica 23 Settembre: Monte Sumbra (Alpi Apuane)
Deliziamoci con questa bella vetta!
Domenica 21 Ottobre: Parco Avventura di Cerwood (Appennino Tosco-emiliano)
Gita aperta ai genitori: socializziamo!
Domenica 18 Novembre: Andiamo in grotta
Mini-corso di speleologia della durata di 4 giorni con il miticoGruppo Speleologico
Domenica 16 Dicembre: Monte Gottero (Appennino ligure)
Speriamo che ci sia la prima neve fresca per “ciaspolare”!!!
Forza ragazzi, stiamo crescendo ……!!!
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2° Corso di meteorologia
Il tempo influenza gli umori, ma soprattutto modifica sostanzialmente le situazioni di chi sta
praticando attività di alpinismo, escursionismo, ed altre attività montane. E’ importante e
fondamentale, ai fini della sicurezza, conoscere quelle che sono e che saranno le condizioni
meteorologiche durante tutte le attività che si praticano in montagna.
PROGRAMMA DEL CORSO
. Caratteristiche della terra
- forma e dimensione, poli geografici e magnetici, declinazione magnetica;
- meridiani e paralleli, reticolato geografico, coordinate geografiche;
- movimenti terrestri (rotazione e rivoluzione);
- conseguenza dei moti terrestri, solstizi ed equinozi, il succedersi delle stagioni.
. Atmosfera e sue componenti
- composizione dell’atmosfera,
- suddivisione dell’atmosfera;
- temperatura e strumenti di misura;
- pressione atmosferica e strumenti di misura;
- umidità e strumenti di misura;
- circolazione generale dell’aria nell’atmosfera.
. Venti, nubi e nebbie
- classificazione dei venti;
- la rosa dei venti;
- i venti e la forza di Coriolis;
- venti periodici;
- nubi alte, medie, basse
- nebbie.
. Sistemi frontali, perturbazioni e carte meteo
- perturbazioni atmosferiche;
- cicloni extratropicali e concetto di massa d’aria, cicloni tropicali;
- fronti caldi, freddi, occlusi;
- anticiclone, saccatura e promontorio;
- concetto di Stau e Foehn.
Il corso in oggetto, prevede due incontri, che si terranno nei giorni di Martedì 7 e 14 Febbraio
presso la Sede Sociale con inizio alle ore 21,15
Il Corso inizierà con la prima lezione fissata per Martedì 7 Febbraio 2012 alle ore 21.15.
La quota di partecipazione è stabilita in € 15.00
Direttore del corso: Massimo Pegazzano
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17° CORSO DI ORIENTEERING
CORSO DI TOPOGRAFIA E ORIENTAMENTO
PER ESCURSIONISTI E ALPINISTI
In montagna sapersi orientare è altrettanto importante che
sapere ben praticare le varie attività inerenti la pratica
dell’alpinismo, escursionismo, sci, trekking, ecc.
Significa, sostanzialmente, appropriarsi dello spazio in cui ci
muoviamo e comporta la capacità di saper usare correttamente
i vari strumenti che servono per orientarci: bussola, altimetro, GPS, cartina, ecc.
PROGRAMMA DEL CORSO
• La Carta topografica
1) Come nasce una carta topografica
2) La deformazione
3) La scala:
a) uso della scala numerica
b) uso della scala grafica
c) misura di percorsi non rettilinei
d) il curvimetro
• Altimetria
1)
2)
3)
4)
I punti quotati
Le curve di livello
Curve di livello e forme del terreno
Il dislivello e la pendenza
• Sistemi di riferimento
1) Le coordinate: cartesiane, polari,
geografiche, chilometriche
2) Sistema U.T.M. e cartografia I.G.M.
• Gli strumenti
1)
2)
3)
4)
La bussola
Lo scalimetro rapportatore
L’altimetro
Il GPS
• L’orientamento “alternativo”
1) L’orologio
2) Il sole
3) Le stelle
Il corso prevede quattro lezioni teoriche, supportate da esercitazioni pratiche che si terranno di
Venerdì presso la Sede Sociale, con inizio alle ore 21 e due uscite sul terreno per applicare le
tecniche acquisite con le lezioni teoriche.
L’inizio del Corso di Orientamento è fissato per Venerdì 17 Febbraio alle ore 21.00 presso la Sede
La quota di partecipazione è stabilita in € 20,00
Direttore del corso: Roberto Brondi
21
GRUPPO DI LAVORO
“TERRE ALTE”
L’iniziativa del CAI per lo studio dei
segni dell’uomo nelle “Terre Alte”
Il CAI ha voluto lanciare questa iniziativa che mira a
reperire e catalogare i segni della presenza dell’uomo sulle montagne per tramandare alle future
generazioni un patrimonio di civiltà e cultura insediativi di grande interesse storico, artistico e
architettonico.
Questo patrimonio è in pericolo; l’esodo dalla montagna ha determinato l’abbandono di
numerosi insediamenti storici che rimangono così esposti all’inclemenza del tempo e condannati
ad una rapida scomparsa.
Stiamo assistendo alla progressiva distruzione di gran parte di questi beni e tra non molti
anni le generazioni che verranno potrebbero esserne del tutto prive. L’ambito di ricerca comprende
tutto il territorio alpino ed appenninico, dove un tempo l’uomo ha manifestato la sua presenza, e
che ora ha abbandonato.
In questo territorio, secondo le modalità stabilite a livello nazionale, vengono rilevati
insediamenti stabili e precari, edifici di culto, manufatti ed ogni altro segno che l’uomo ha lasciato
(ad esempio: ricoveri, maestà, fontane, cippi, pietre incise, mulattiere ecc.).
Capita altresì che la ricerca permetta di imbattersi in testimonianze archeologiche, talvolta
inedite, che dimostrano non soltanto l’importanza culturale dell’iniziativa ma anche che tanta
strada è ancora da percorrere nel campo dell’archeologia di montagna.
Il gruppo di lavoro “TERRE ALTE” del Club Alpino Italiano di Sarzana è impegnato in
questa iniziativa sia con attività di ricerca “mirate” sia con uscite sul territorio che permettano di
scoprire realtà ancora presenti, ma così poco valorizzate, dei “segni dell’uomo” lasciati nel corso
del suo passaggio.
PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ 2012
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27 Maggio: in montagna con “l’Associazione Libera”
03 Giugno: “Camminando con gli amici di Don Sandro”
09/10 Giugno: Isola d’Elba e Pianosa
Luglio/Agosto: Campo archeologico al Castello della Brina
22/23 Settembre: Trento e Bolzano (con Gruppo Micologico)
28 Ottobre: Festa della castagna a Cassego
18 Novembre: Via Francigena – da Pontremoli a Villafranca
Sono in programma i seguenti progetti di media-lunga durata:
a) l’omino del Sillara che prevede uno studio con la Soprintendenza di Genova e il comune di
Bagnone
b) Ricognizione e studio di eventuali ritrovamenti archeologici sul Caprione tra il canale del
Guercio (Romito Magra ) e Montemarcello.
c) Uno sviluppo a scopo culturale e turistico del sito francigena-castello della Brina
Per questi ultimi programmi chiediamo ai soci di partecipare per aiutare in quello che possono,
anche per una migliore conoscenza propria, a svolgere qualche incarico saltuariamente che non
richiede sforzi eccessivi.
Per maggiori informazioni (visto che il progetto è allo stadio iniziale) o per autoproporsi contattare
presso la sede CAI Corrado Bernardini, Nello Lombardi, Rizieri Castagna.
22
GRUPPO DI LAVORO “TERRE ALTE”
Ricognizione territoriale presso il
promontorio del Caprione
Il Caprione, insieme al Fiume Magra, costituisce un elemento di
forte demarcazione del paesaggio e, forse anche per questo, è stato
oggetto di frequentazione da parte dell’uomo fin da epoche
antichissime. Sono in tal senso significativi i megaliti che hanno appassionato gli studiosi di
archeoastronomia.
Lungo le pendici orientali del rilievo sono poi stati individuati vari nuclei di necropoli a
incinerazione a partire dall’800. Quello maggiormente rappresentativo è stato rinvenuto in loc.
Cafaggio ad Ameglia: si data tra la fine del IV sec. e i primi decenni del III a.C. ed è riferibile ad un
gruppo di Liguri che intratteneva una vasta rete di scambi commerciali grazie alla prossimità allo
scalo sul fiume. Le sepolture, con le ceneri del defunto e ricchi corredi, sono realizzate entro
cassette di pietra raggruppate in strutture monumentali.
Il promontorio, raccontano le fonti, è stato poi teatro di alcune delle battaglie tra Liguri Apuani e
Romani durante la conquista della piana lunense ed ha storicamente svolto un ruolo di confine tra
la regio VII Etruria e la regio IX Liguria ai tempi della riorganizzazione amministrativa voluta da
Augusto.
Durante il Medioevo, per citare solo alcuni esempi, vengono costruite la Badia di S. Croce e la
chiesa di S. Lorenzo e nascono una serie di borghi ancora abitati (Ameglia, Montemarcello,
Tellaro).
L’area possiede pertanto requisiti di grande interesse dal punto di vista storico-archeologico, oltre
che naturalmente dal punto di vista ambientale, che tuttavia non sono ancora emersi nella loro
pienezza per mancanza di una ricerca e di un’indagine esuastive.
Obiettivi:
Il fine che si propone è quello di avviare un’esplorazione del promontorio facendone oggetto di una
ricognizione sistematica, intensiva, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici
della Liguria.
Si intende battere il rilievo al fine di rintracciare tutte le possibili tracce prodotte dall’attività
dell’uomo dalla preistoria al medioevo (resti di strutture, affioramenti di materiali archeologici etc.),
posizionarle con il GPS, cartografarle per realizzare un apparato che consenta di conoscere a pieno,
tutelare e valorizzare il territorio.
Il borgo di Ameglia. - Nel suo territorio comunale si trova la maggior parte del Promontorio del
Monte Caprione e, nella vicina frazione di Cafaggio, è stata individuata la necropoli a
incinerazione
23
GRUPPO MICOLOGICO E NATURALISTICO
Il gruppo micologico e naturalistico si è
costituito nel 2008 nell’ambito della Sezione CAI di
Sarzana. L’intento che anima il gruppo si inserisce
perfettamente nello spirito dell’attività del CAI,
imperniata sulla valorizzazione del connubio uomonatura.
Lo scopo a cui si tende è quello di unire la
gioia della passeggiata in campagna e dell’escursione
nel bosco, lontano dall’inquinamento e dallo stress
cittadino, con il piacere della raccolta che la natura
ci offre spontaneamente: dai funghi più prelibati
(spesso sconosciuti), alle erbe commestibili, assai più
saporite e sane di quelle che sono in commercio.
Ed è proprio per saperne di più ed essere in grado di apprezzare maggiormente le qualità di
questi prodotti spontanei, oltre che per scoprire gli eventuali rischi che può presentare il loro
consumo, che il Gruppo si riunisce settimanalmente, tutti i Lunedì. In questi incontri, si parla di
funghi e di erbe, si esaminano gli esemplari portati dai partecipanti e si pongono le basi per attività
future. Il successo e la crescente affluenza a questi appuntamenti è tale che si è deciso di utilizzare
una sala della sede dell’ARCI UISP, messaci a disposizione dai suoi dirigenti ed ai quali va il nostro
più sentito ringraziamento per la concessione dello spazio per questi incontri.
Tra le iniziative straordinarie realizzate nel decorso anno, sono da ricordare, in particolare, la
conferenza sugli “erbi” e la successiva uscita per la loro raccolta nelle colline di Sarzana (20-21
Marzo) e la 3^ Mostra Micologica “Città di Sarzana”, tenutasi con ottimo successo presso la
Fortezza Firmafede di Sarzana, il 16 e 17 Ottobre .
Programma 2012
Per il suo quinto anno di attività, il Gruppo Micologico e Naturalistico del CAI di Sarzana propone
le seguenti iniziative:
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Tutti i Lunedì – Incontri settimanali presso la sede dell’ARCI UISP Comitato Valdimagra
(g.c.) sita in via Landinelli (Casa del Mutilato, vicino alle Poste)
Sabato 10 Marzo – Ore 16.00 Centro Sociale Barontini: Lezione teorica sul riconoscimento
delle erbe spontanee alimentari (“erbi”).
Domenica 11 Marzo – località da destinarsi in Val di Magra: uscita pratica per la raccolta e il
riconoscimento degli “erbi”
Sabato 7 o Sabato 14 Aprile – Visita ad un Orto Botanico
Domenica 24 Giugno – Località da destinarsi: uscita micologica per funghi estivi
Sabato 08 Settembre – Albareto (PR) Visita alla Mostra micologica
Sabato 22-Domenica 23 Settembre: Gita a Bolzano e Trento per la visita del museo
archeologico di Bolzano (Otzi, l’uomo di Similaun) e alla Mostra micologica di Trento.
Sabato 13 - Domenica 14 e Lunedì 15 Ottobre: Sarzana: 5° mostra micologica “Città di
Sarzana”.
1^ Quindicina di Novembre: Mostra del Tartufo a Calestano (PR)
La località delle uscite, per evidenti ragioni “micologiche”, verrà determinata tenendo conto delle
condizioni climatiche ed ambientali del periodo e comunicata con manifesto sulla bacheca della
sede, almeno 15 gg prima o sul sito del CAI, tramite le periodiche newsletter (a tal proposito, si
consiglia, a chi non l’ha ancora fatto, di iscriversi alla nostra newsletter).
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GRUPPO SPELEOLOGICO
Programma 2012
Il 2011 ha visto il gruppo coinvolto non solo nell'attività
programmata come sezione di Sarzana, ma gli istruttori SSI del gruppo
si sono fatti carico di andare sin nelle Marche per insegnare ad un corso
di 2° livello dedicato alle tecniche d’armo
Uno del gruppo ha partecipato al corso propedeutico
organizzato dal CAI ed ha così iniziato il percorso per acquisire la
qualifica (tra tanto tempo) di istruttore del CAI. Alcuni temerari hanno dedicato molto del loro tempo
all'esplorazione di una zona dell'abisso Tripitaka ad Arni. Insomma, se non proprio superattivo, il gruppo sta
riemergendo da un periodo un po' povero di iniziative.
Tutta l'attività che proponiamo nel programma è destinata ai neofiti, a chi vuole avvicinarsi alla
speleologia senza alcuna esperienza precedente e senza attrezzature specifiche.
L’attrezzatura sarà fornita a tutti i partecipanti (il costo delle attività serve per coprire le spese di noleggio e
di assicurazione) che dovranno preoccuparsi solo del proprio abbigliamento e del cibo.
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25 marzo 2012 – gita sociale all’Antro del Corchia
In collaborazione con il Gruppo Speleologico Lunense (CAI La Spezia) nell'Antro del Corchia. Assoceremo
il percorso turistico con due altri percorsi speleo: raggiungeremo la Fangaia e percorreremo le gallerie della
Neve. Queste due deviazioni ci permetteranno di apprezzare la complessità e la bellezza di questo tratto
dell'Antro, sarà inoltre evidente la differenza di progressione e di sensazioni tra il percorso turistico e
l'ambiente naturale non adattato.
Costo: 15 euro per i soci e 20 euro per i non soci.
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3-27 Maggio 2012 – corso di 1° livello di speleologia
Programma del Corso
3-10-17-24 Maggio: quattro serate dedicate alle lezioni teoriche che si svolgeranno in sede il giovedì
sera dalle 21 alle 23:00. Argomenti: geologia, tecnica, biospeleologia, ecc -.
5 e 12 Maggio: due uscite di Sabato in palestre all'esterno per imparare le tecniche di progressione
su corda e le manovre per il superamento dei nodiQuattro uscite in grotta di difficoltà ed impegno via via crescente. Le uscite sono:
6 maggio: Ramo del Giglio nell'Antro del Corchia (Lu)
13 maggio: Buca del Baccile (Ms)
20 maggio: Arbatrix (Lu) o Salone dei Veronesi nell'Antro del Corchia (Lu) con ingresso dalla Buca
dei Pompieri
26-27 maggio: giro di Maria Giulia in Farolfi (Lu) o traversata classica del Corchia (Lu) Eolo –
Serpente.
(la grotta che verrà percorsa, dove sono indicate più alternative, verrà decisa dal Direttore del Corso
in base alle condizioni meteo e alle capacità dimostrate dagli allievi)
Il direttore corso è Marchini Sergio. Il costo è di 150 euro. Numero massimo di partecipanti: 10 (attività
aperta anche ai non soci)
02 settembre 2012 - gita sociale in collaborazione con il Gruppo Speleologico Lunense (CAI La Spezia) al
Ramo del Canyon in Corchia (Lu). Si entrerà dalla famosa Buca d'Eolo, già nota e studiata dal Simi nel 1800
e si percorreranno circa 500 m nell'interno della montagna ammirando un bellissimo canyon sotterraneo.
Costo: 10 euro per i soci e 15 euro per i non soci.
Il Gruppo si riunisce in sede tutti i giovedì sera dalle 21 in poi.
L'iscrizione al Gruppo, riservata ai soli soci CAI, consente l'accesso al materiale personale e di gruppo
necessario per la progressione speleologica, oltre al materiale bibliografico specifico.
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4° CORSO DI NORDIC WALKING
Negli ultimi tempi vi sarà certamente
capitato di vedere camminare delle persone con
passo deciso, ma al contempo morbido ed elegante,
impugnando dei bastoncini e vi sarete chiesti il
motivo per cui queste persone si dessero un gran da
fare a spingere su dei bastoncini.
Dovreste provare a chiederlo ad uno dei
moltissimi walkers che ormai, usciti dai numerosi
corsi, praticano un buon nordik walking e, senza
dubbio, vi risponderebbero sorridendo: “prendi un
paio di bastoncini e vieni con noi, così capirai…”.
E’ per questo motivo che, grazie a Nino, la
Sezione organizza, da qualche anno, il Corso di Nordic Walking. Esso si basa sulla tecnica
biomeccanicamente corretta del cammino, naturale e dinamico. Ad essa si aggiungono l’utilizzo dei
bastoncini e la tecnica dello sci di fondo (tecnica classica leggermente modificata) attraverso
movimenti naturali, fluidi e senza controindicazioni.
Attivando i muscoli del tronco per completare i movimenti e per creare stabilità e un
corretto allineamento del corpo, si ottiene un allenamento completo, sano, sicuro e naturale.
Il Nordic Walking è un’attività fisica di base adatta a tutti e, dunque, non occorre essere dei
megasportivi. Occorrono solo delle scarpe adatte necessarie e dei bastoncini che fornirà la Sezione a
titolo gratuito in quanto incluso nel costo del corso.
Delucidazioni in merito sull’abbigliamento e bastoncini, saranno dati la sera della
presentazione del Corso che avrà luogo Martedì 17 Aprile alle ore 21.00 presso la sede del CAI di
Sarzana.
Programma
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Martedì 17 Aprile h. 21.00: Sede CAI:
Presentazione del 4° Corso di NW
Sabato 21 Aprile: località da definire
1^ lezione tecnica T1
Sabato 28 Aprile: località da definire
2^ lezione tecnica T1
Sabato 05 Maggio: località da definire
3^ lezione tecnica T1
Sabato 12 Maggio: località da definire
Test finale.
La quota di iscrizione, da versarsi in sede all’atto della prenotazione, è stabilita in € 40.00
ed è comprensiva di:
noleggio bastoncini specifici adatti per la pratica del Nordic Walking, riprese Audio video,
materiale didattico, assicurazione.
All’atto del noleggio dei bastoncini verrà richiesta una caparra di € 30,00 che verrà restituita
al termine del Corso, contestualmente alla riconsegna dei bastoncini.
Direttore del Corso: Nino Santanzelmo (Istruttore N.W.)
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GRUPPO SCI DI FONDO ESCURSIONISMO
Il Gruppo SFE si propone di promuovere e
diffondere per i soci del CAI la pratica dello sci di fondo
su pista e fuori pista, nonché delle attività delle attività
ad esso affini o propedeutiche (es.: Nordic Walking, uso
dell’apparecchiatura ARTVA, ecc.)
Lo sci escursionismo è una attività alpinistica che
si pratica nell’ambiente alpino invernale su terreno non
battuto; tale attività può iniziare dal binario preparato per
lo sci nordico ma si sviluppa nel fuori pista, lungo strade
forestali, percorrendo boschi e pascoli alpini fino a
fondersi, nella sua espressione più impegnativa, allo scialpinismo di livello facile.
Lo sci escursionismo è una attività alpinistica che si pratica nell’ambiente alpino invernale
su terreno non battuto; tale attività può iniziare dal binario preparato per lo sci nordico ma si
sviluppa nel fuori pista, lungo strade forestali, percorrendo boschi e pascoli alpini fino a fondersi,
nella sua espressione più impegnativa, allo scialpinismo di livello facile.
Lo sci escursionismo può essere praticato sostanzialmente in due diversi modi che non sono
in contrasto tra di loro, ma restano differenziati perché rappresentano due maniere di vivere la
montagna invernale:
a) lo sci di fondo escursionismo, effettuato con attrezzatura leggera da fondo, che consente di
svolgere gite a livello propedeutico su pista e poi anche su percorsi liberi che si sviluppano
prevalentemente in lunghezza con dislivelli contenuti
b) lo sci escursionismo, effettuato con attrezzatura pesante (sci larghi dotati di lamine, pelli di foca,
scarponi robusti, attacchi che permettono la sciata a tallone libero oppure la discesa a telemark), che
consente di frequentare sia percorsi liberi con dislivelli contenuti aventi inclinazioni inferiori ai 25°.
• Attività:
Il Gruppo SFE della nostra Sezione propone un programma di attività su neve - sia su pista che
fuori pista - ed a secco, integrato da una lezione sull’utilizzo corretto dell’ARTVA.
Nell’ambito delle attività del Gruppo, l’Istruttore Nino Santanzelmo organizza un corso di Sci di
Fondo Escursionismo suddiviso in quattro lezioni teoriche e quattro uscite in ambiente, oltre al
corso di NordicWalking, come descritto nella pagina seguente,
Organigramma gruppo SFE
Martino Ferri: INSFE
Nino Santanzelmo: ISFE
Stefano Navone: Segretario
Licia Lotti: Coadiutore
Mario Mori: Coadiutore
Vittorio Venturelli: Coadiutore
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PROGRAMMA CORSO SFE
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Martedì 6 Dicembre 2011 - Sede sociale:
Presentazione Corso
• Martedì 13 Dicembre 2011 - Sede sociale
Lezione teorica: abbigliamento e materiali
• Martedì 20 Dicembre 2011 – Sede sociale
Lezione teorica: Tecnica con video
• Venerdì 6 e Sabato 7 Gennaio 2012 – Valle Stura
1^ e 2^ uscita su pista (con possibilità di rientro Domenica 8)
• Martedì 10 Gennaio 2012 – Sede sociale
Lezione teorica: Meteorologia
• Domenica 15 Gennaio 2012 – Passo delle Radici o Pratizzano
3^ uscita su pista
• Martedì 17 Gennaio 2012 – Sede sociale
Lezione teorica: Alimentazione e Pronto Soccorso
• Domenica 22 Gennaio 2012 – Lagoni (Appennino parmense)
4^ uscita su strada forestale non battuta
Direttore del Corso: Nino Santanzelmo
PROGRAMMA USCITE SFE (aperto a tutti)
• 18 Dicembre 2011: località da definire
Uscita giornaliera di sci di fondo escursionistico
• 05 Febbraio 2012: località da definire
Uscita giornaliera di sci di fondo escursionistico.
• 12 Febbraio 2012: località da definire
Esercitazione con l’ARTVA
• Sabato 18/Sabato 25 Febbraio 2012: Val Pusteria
Settimana bianca di sci di fondo su pista e fuori pista.
• Domenica 11 Marzo 2012: Col Serena (Valle d’Aosta)
Uscita di sci di fondo escursionismo.
• Domenica 25 Marzo 2012: lCima Cialancia –Valle Stura (CN)
Uscita di sci di fondo escursionistico.
Le iscrizioni alle gite, che verranno effettuate con mezzi privati, saranno accettate entro i termini
indicati nel programma dettagliato. Per informazioni, scrivere all’indirizzo: [email protected]
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GRUPPO CICLOESCURSIONISMO (MTB)
MTB CAI SARZANA
Da molti anni la mountain bike è entrata a far parte del mondo della
montagna e ormai viene considerata un mezzo per la frequentazione
dell’ambiente montano, alla stregua di sci, ciaspole e altro.
Il modo di andare in montagna in sella a un mezzo a pedali, non si
discosta molto dal camminare per sentieri, almeno negli intenti e
nelle modalità dove tutto deve essere improntato al rispetto, sia per
la natura in tutte le sue forme, che per gli escursionisti a piedi che,
con buon diritto, percorrono la nostra stessa strada.
Anche quest'anno il Gruppo Mtb del Cai di Sarzana inserirà
le escursioni programmate in mountain bike in un calendario in comune con il Gruppo Mtb del Cai
di Massa consolidando la collaborazione le cui basi sono state gettate nel corso della stagione 2010.
Saranno effettuati incontri di aggiornamento sulla tecnica della bicicletta, sulla guida in
fuoristrada, sulla tracciatura e pulizia dei sentieri e sulle manovre di primo soccorso e,
naturalmente, escursioni in compagnia sugli itinerari più belli dei nostri territori. Le gite che
verranno effettuate congiuntamente dai gruppi MTB del CAI di Sarzana e Massa sono le seguenti:
• 12 FEBBRAIO: Cinque Terre (sentiero n. 1) Cai Sarzana
• 11 MARZO:
Corso di guida Mtb (Apuane) Cai Massa
• 13 MAGGIO:
Alpi Apuane Cai Massa
• 10 GIUGNO:
Appennino Tosco-Emiliano (Gea) Cai Massa
• 16 SETTEMBRE: Lunigiana Cai Sarzana
Le difficoltà delle escursioni proposte saranno contenute sempre in MC e BC (vedi tabella)
Referenti per il Gruppo Mtb: Sergio 338.5440524 – Marco 328.4181237
Scala delle difficoltà in MTB
TC
(turistico) percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile
MC
(per cicloescursionisti di media capacità tecnica) percorso su sterrate con fondo poco
sconnesso o poco irregolare (tratturi, carrarecce…) o su sentieri con fondo compatto e
scorrevole
BC
(per cicloescursionisti di buone capacità tecniche) percorso su sterrate molto sconnesse o su
mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure
compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici)
OC
(per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche) come sopra ma su sentieri dal fondo
molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli
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PROGRAMMA DI ATTIVITA’ PER
ESCURSIONISTI ESPERTI (EE-EEA)
I nostri Accompagnatori di Escursionismo (AE), hanno deciso,
anche quest’anno, di inserire nel calendario sociale una serie di gite
destinate a coloro che hanno adeguato allenamento, preparazione
fisica, abitudine al vuoto, coscienza delle proprie capacità e
un’infarinatura sui primi rudimenti dell’alpinismo.
Considerati i requisiti richiesti, la partecipazione a queste
attività, limitata ad un massimo di 15 partecipanti, sarà vagliata,
caso per caso, dagli organizzatori.
•
Traversata Appennino: Passo di Pradarena -Passo delle Radici
Sabato 29 Settembre: (Direttori di gita: M. Sarcinelli - E. Voglino)
Passo di Pradarena – Passo della Comunella – Monte di Soraggio – Le Porraie – Passo di
Romecchio – Rifugio Bargetana – Lama Lite – Rifugio Battisti.
Domenica 30 Settembre:
Rifugio Battisti – Lama Lite – Monte Prado – Monte Vecchio – Monte Cella – Bocca di Massa – Le
Forbici – Passo delle Forbici – Passo del Giovarello – Cima La Nuda – Passo delle Radici.
• Le “Vie dimenticate”
Anche quest’anno, riproponiamo le “Vie dimenticate” che sono i percorsi storici delle “vie di lizza”.
Erano vie, alcune con pendenze ragguardevoli, dalle quali i cavatori, con enorme fatica e rischio
della vita, “lizzavano” i blocchi di marmo, posti su slitte di legno di quercia (localmente detto legno
di “lizza”, dalla quale il nome “vie di Lizza”) fino al piano di carico dove venivano caricati su carri,
trainati da lunghe file di buoi, per essere portati alle segherie.
28 Ottobre: Lizza della Tacca Bianca
Le Gobbie – Uncini – Lizza della Tacca Bianca – Passo Vaso Tondo – M. Altissimo – Le Gobbie
(Direttori di gita: P. Tonelli - N. Giannini)
11 Novembre: Lizza dei Tavolini
Levigliani – Località Sellora – Fosso Permeccio – Colle Rondinaio – Cava dei Tavolini – M.
Corchia – Rifugio Del Freo alla Foce di Mosceta – Passo dell’Alpino – “Le Voltoline” – Levigliani.
(Direttori di gita: N. Giannini - P. Tonelli)
• Le vie ferrate
20 Maggio:
Ferrata degli Alpini alla Pietra di Bismantova (Direttori di gita: L.Veneri - M. Pegazzano)
10 Giugno:
Giro delle “Ferrate” del Pizzo d’Uccello (Zaccagna – Tordini-Galligani – Piotti)
(Direttori di gita: N. Giannini - P. Tonelli)
24/27 Agosto:
Marmolada (Dolomiti): Ferrata dei Finanzieri e delle Trincee
(Direttori di gita: N. Giannini - P. Tonelli)
Le escursioni inserite in questa pagina, per la particolarità delle stesse, verranno svolte solo in
condizioni meteo favorevoli.
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Scuola di Escursionismo Intersezionale
“Creuza de Ma” - La Spezia e Sarzana
La Scuola di escursionismo “Creuza de Ma’”
propone dueCorsi propedeutici: “Uscite didattiche su
neve” e “Escursionismo Avanzato”. Il primo Corso si
svolgerà nei mesi invernali, mentre il secondo nei tre
mesi successivi.
Scopo di questi due corsi è quello di dare ai
partecipanti la possibilità di muoversi in sicurezza
nell’ambiente montano, sia nella sua veste invernale che
estiva e di dispensare il maggior numero di nozioni
possibili a chi frequenta la montagna.
USCITE DIDATTICHE SU NEVE
• Argomenti delle lezioni teoriche
Materiali e attrezzature –
Organizzazione di una escursione –
Meteorologia e cartografia Neve e valanghe –
Autosoccorso –
Materiali ed attrezzature per il superamento di tratti ghiacciati e loro utilizzo –
• Lezioni pratiche
Le uscite pratiche si svolgeranno in ambiente innevato per mettere in pratica le nozioni ricevute. I
luoghi e le date verranno stabiliti in base alle condizioni climatiche e all’innevamento.
CORSO DI ESCURSIONISMO AVANZATO
• Argomenti delle lezioni teoriche:
Equipaggiamenti e materiali –
Assicurazione e autoassicurazione Cartografia e orientamento –
Alimentazione, preparazione fisica, primo soccorso, soccorso alpino –
Meteorologia, organizzazione del CAI, TAM, paesaggio alpino –
• Lezioni pratiche
Le lezioni pratiche si svolgeranno in Apuane, con itinerari che verranno scelti di volta in volta – su
vie ferrate e alla palestra di roccia del Muzzerone.
Le lezioni teoriche si terranno presso le sedi CAI di La Spezia e Sarzana con inizio alle ore 21.00.
Il numero massimo di iscrizioni è fissato in 20 partecipanti.
Le iscrizioni si accetteranno presso le sedi CAI di La Spezia e Sarzana e dovranno essere
accompagnate da una caparra di € 50.
In attesa dei programmi dettagliati, anticipiamo che le date e le località dove verranno svolte le
uscite pratiche, saranno scelte in base alle condizioni climatiche e di innevamento (per le didattiche
su neve) e a quelle meteorologiche (per l’escursionismo avanzato).
Il programma potrà subire modifiche o variazioni per motivi di forza maggiore o avverse condizioni
meteorologiche.
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CORSI DI ALPINISMO, ARRAMPICATA E GHIACCIAIO
Il nostro socio, Giampaolo Betta, diventato Guida Alpina lo scorso
anno, ci ha proposto un ricco calendario di uscite e corsi organizzati
dalla Scuola Guide Alpine “La Pietra”, della quale lui fa parte.
In questa pagina, troverete tutta una serie di proposte di Corsi di
Alpinismo, su ghiaccio e su roccia, Arrampicata Sportiva, Alta
Montagna e salite su vie classiche, sia invernali che estive.
Le inseriamo volentieri, nel nostro “Calendario di Attività 2012”
anche per accontentare chi vuol fare “qualche cosina in più” delle solite
escursioni.
Programma annuale
Corsi
14/15 e 28/29 Gennaio:
corso di arrampicata su ghiaccio (Alpi) (€ 260)
4/5 e 18/19 Febbraio:
corso di alpinismo invernale (Apuane) (€ 290)
Sabato 31 Marzo:
corso di arrampicata su vie sportive di più tiri (M.marcello) (€ 85)
19/20 Maggio e 2/-3 Giugno: corso di alpinismo su roccia (Apuane/Alpi) (€ 385)
9/10-16/17e 30Giugno/1 Luglio:corso di alpinismo in alta montagna (€ 380)
Domenica 28 Ottobre:
corso di arrampicata su vie sportive di più tiri (M.marcello) (€ 85)
Invernali, sci alpinismo, arrampicate, ecc.
1 Aprile:
traversata invernale del Pisanino (Apuane) (€ 145)
14/15 Aprile:
Punta Giordani e Piramide Vincent con gli sci (Monte Rosa) (€ 145)
14/15 Luglio:
Capanna Regina Margherita (Monte Rosa) (€ 150)
28/29 Luglio:
Dome de neige des Ecrins (Francia) (€ 150)
4/5 Agosto:
Polluce (Monte Rosa) (€ 185)
25/26 Agosto:
arrampicata della Cima Grande di Lavaredo (Tre Cime, Dolomiti) € 250
2 Settembre:
parete Nord del Pizzo d'Uccello via Oppio–Colnaghi (Apuane) (tratt. riservata)
22 Settembre:
alpinismo su roccia facile: spigolo di Fociomboli (Apuane) (€ 100)
23 Settembre: alpinismo su roccia difficile: pilastro Montagna (Apuane) (tratt. riservata)
6/7 Ottobre:
trekking difficile (EEA) di Tramonti di Campiglia, la Settima Terra (€ 100)
13/14 Ottobre: goulotte Cheré (Monte Bianco) € 300
27 Ottobre:
alpinismo su roccia facile: Diedro Sud Pizzo d'Uccello (Apuane) (€ 125)
4 Novembre:
Trident, via di arrampicata con avvicinamento in barca (Muzzerone) (€ 150)
15/16 Dicembre: introduzione allo sci fuoripista e allo scialpinismo (Alpi) (€ 145)
Note:
La quota di partecipazione per ciascun corso o salita, comprendono l'organizzazione, l’assistenza e
l’insegnamento da parte di una Guida Alpina della Scuola. Non comprende le spese di viaggio ed
eventuali pernottamenti. Le spese della Guida (viaggi, pernottamenti, ecc.) verranno divise fra i
partecipanti. L'attrezzatura individuale può essere messa a disposizione dalla Scuola Guide Alpine
La Pietra, oppure noleggiata presso negozi convenzionati.
Contatto: Giampaolo Betta. Tel: 3406975869; e-mail: [email protected]
I programmi dettagliati di ciascun corso saranno disponibili sul sito internet www.guidelapietra.com
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GRUPPO “CIASPOLATORI”
Chiamarlo “gruppo ciaspolatori” è forse un tantino
pretenzioso, in quanto è solo poco più che un drappello di soci che
non aspetta altro che ci siano le condizioni ottimali di innevamento
per inforcare le ciaspole e fare qualche bella uscita sulla neve.
Quest’anno, oltre alle varie “invernali” presenti in questo
calendario, in alcune delle quali sarà possibile utilizzare anche le
ciaspole, metteremo in programma alcune gite dedicate
esclusivamente agli amanti di questo genere di escursioni sulla
neve.
Queste “ciaspolate” sono una valida alternativa alle più
impegnative e tecniche escursioni in cui è necessario usare
attrezzature come ramponi e piccozza.
L’idea di inserire in questo “Programma di Attività 2012” alcune escursioni con le ciaspole è
scaturita dal fatto che, di regola, gli itinerari che si percorrono con le ciaspole sono abbastanza
tranquilli, dando la possibilità a chi partecipa, di andare in montagna con una certa serenità e relax,
così da permettere di avere tutto il tempo di volgere lo sguardo al paesaggio circostante e, se ci
capita di andare dopo una nevicata, al “bosco incantato”
PROGRAMMA USCITE
•
Domenica 15 Gennaio: Dalla Cisa al Tugo
Passo della Cisa 1039m – M. Valoria 1229m – sella 1176m – Casa Rombecco 1087m – Rio
Baganzolo 1082m - Casa Felgara 925m – Il Tugo 876m (SS della Cisa)
Dislivelli: salita mt. 300, discesa mt. 450
Ore di cammino: 4.30/4.00
•
Domenica 5 Febbraio: Monte Zatta mt 1404
Passo del Bocco 958m – Poggio Buenos Aires 1114m – M. Zatta di Ponente 1353m – M.
Zatta di Levante 1404m – M. Prato Pinello 1392m – Colla Craiolo 904m.
Dislivelli: salita mt. 450, discesa mt.500
Ore di cammino: 5.00/5.30
•
Domenica 4 Marzo: Monte Gottero mt. 1639
Passo della Cappelletta 1083m – M. Bertola 1193m – Passo del Lupo 1155m – Bocca del
Lupo 1257m – M. Gottero 1639m – Foce dei Tre Confini 1416m – Bocca del Lupo 1257m Passo del Lupo 1155m – M. Bertola 1193m – Passo della Cappelletta 1083m.
Dislivelli: salita e discesa mt. 600
Ore di cammino: 5.00/6.00
•
Gita di riserva: Rifugio Città di Sarzana al Lago di M. Acuto
Passo del Lagastrello (diga) 1150m – Sella di M. Acuto 1722m – Rifugio “Città di Sarzana”
al Lago di Monte Acuto 1580m – Loc. Laguestri – Passo del Lagastrello (diga) 1150m.
Dislivelli: salita e discesa mt. 580
Ore di cammino: 4.00/5.00
Nel presente programma di ciaspolate, abbiamo inserito delle date. Considerando, però, che per
questo genere di attività sono fondamentali determinate condizioni meteo e di innevamento, dette
date potranno essere suscettibili di eventuali variazioni che terranno conto delle condizioni
specificate qui sopra.
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CINQUE TERRE
ANELLO DI MONTEROSSO
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GENNAIO
Buon anno a tutti! Con l’Epifania ci lasciamo alle spalle feste, cenoni, veglioni, scambi di regali,
auguri e quant’altro la nostra società dei consumi ha inventato per renderci la vita più complicata.
Per smaltire le conseguenze di quanto scritto sopra, apriamo il calendario delle escursioni 2012,
come è ormai tradizione da alcuni anni, con una gita “marina” nel Parco Nazionale delle Cinque
Terre, non troppo lunga e senza eccessivi dislivelli: l’”Anello di Monterosso.
COMITIVA UNICA (E)
Da Monterosso ci dirigiamo verso il “Gigante”; costeggiamo la villa che fu abitazione estiva del
Poeta Montale e saliamo per una comoda scalinata che passa accanto alla “Torre dei merli”. Sempre
in ripida salita, tocchiamo una strada carrareccia, che seguiamo per un tratto, per poi riprendere il
sentiero, in veste di elegante mulattiera gradinata che sale lungo il crinale con direttrice Ovest, in
mezzo ad un bosco di pini, finché, superata la località Minà, arriviamo ad incrociare il sentiero N° 1
a poca distanza dai ruderi del Santuario di S. Antonio .che sovrasta Punta tra si scende a Levanto)
per la cresta di Sant’Antonio fino ad arrivare alla sella di Monte Vè (o Focone).
Il sentiero prosegue lungo il crinale o quasi; passa due selle e sfiora le cime dei monti che le
comprendono: Montenegro (444m), Rossini (466m) e Molinetti (346m), fino ad arrivare a Colla di
Gritta, toccato dalla strada che collega Levanto con Monterosso.
Proseguiamo lungo la strada provinciale per circa 2 Km fino ad arrivare al Santuario della Madonna
di Soviore, considerato il più antico della Liguria, dal quale scendiamo per l’antica e bella
mulattiera, a tratti scalinata, che tocca il tempietto di Santa Maria, attraversa la Litoranea e,
passando tra gli olivi arriva all’antica via Albereto e al paese di Monterosso, termine della gita
Itinerario:
Monterosso 5m – bivio S.Antonio-Telegrafo 319m – Pendici Monte Vè o
Focone 360m – Monte Rossini 466m – Monte Molinetti 396m – Colla di
Gritta 310m – Santuario Madonna di Soviore 470m – Monterosso 5m.
Dislivelli e tempi: Salita e discesa mt. 461 – Ore di cammino: 5,00 circa
Direttori di gita:
M. Betta, F. Campostrini, D. Valtriani – Referente CAI Carrara: P. Forfori
Orari di partenza: Da definire (a seconda del mezzo di locomozione)
35
APPENNINO TOSCO-EMILIANO
CIASPOLATA CISA-M. VALORIA-TUGO
15
GENNAIO
Per la prima ciaspolata dell’anno, abbiamo scelto un
percorso abbastanza tranquillo e non molto lungo: dal Passo della
Cisa al Tugo, passando per il Monte Valoria.
Il tracciato scelto per questa gita ricalca, per un buon
tratto, il cammino della Via Francigena che da Berceto porta a
Pontremoli.
Infatti, dal Passo della Cisa passava la Via dei Longobardi
e il valico sullo spartiacque si chiamava Mons Longbardorum o via
di Monte Bardone e, sul passo, sorgeva un ospitale con annessa
chiesa di Santa Maria sottoposta alla pieve di Berceto
COMITIVA UNICA (E) – attrezzatura obbligatoria: ciaspole
Partiamo dal Passo della Cisa ed imbocchiamo, sulla destra, uno stradello che porta al cancello di
una casa. Il sentiero è contrassegnato dal segnavia 00 della GEA (Grande Escursione Appenninica).
Percorse alcune centinaia di metri, incontriamo una foresta di abeti che affianca il sentiero ben
battuto, oltre la quale, incominciamo a salire, abbastanza decisamente in un fitto bosco di faggi.
Raggiunto un pianoro, continuiamo a “ciaspolare” per affrontare l’ultimo pendio che ci porta sul
Monte Valoria, dal quale si gode una bella vista sull’Appennino e la Val di Magra.
Proseguiamo lungo il crinale, per poi scendere verso la Sella del Groppo del Vescovo. Qui,
abbandoniamo lo 00 per scendere sulla sinistra a seguire il segnavia 733B che, abbassandosi di circa
150 metri, porta a Casa Rombecco. Proseguiamo quasi in piano per poi risalire ad una sella posta
fra i monti Valoria e Formigare, dove ci immettiamo nel sentiero 733 proveniente dal M. Valoria.
Giriamo a destra e seguiamo questo sentiero che taglia le pendici boscose dei Monti Formigare e
Conca fino ad immetterci in uno stradello che, in breve, ci porta al Tugo, termine della ciaspolata.
Itinerario:
Passo della Cisa
1039m – Monte
Valoria 1229m –
sella 1175m – Casa
Rombecco 1087m
– Sella q. 1163m –
case
Felegara
925m – Il Tugo
876m.
Dislivelli:
Salita mt. 280,
discesa mt. 440 –
Tempi:
Ore di cammino:
3,30/4.00
Direttori di gita:
N. Giannini
G. Moruzzo
Orario partenza:
Sarzana ore 8.00
36
APPENNINO PARMENSE
PASSO DEL CIRONE-MONTE ORSARO-LAGDEI
22
GENNAIO
Il Monte Orsaro rappresenta una delle massime elevazioni del settore appenninico tra i passi della
Cisa e del Lagastrello. Non è il più alto, ma il primo, da Ovest che supera i 1800m e si presenta in
tutta la sua imponenza da chi transita per il valico della Cisa. Questo aspetto è dato principalmente
dal suo fianco Ovest, dove è scavato profondamente il circo glaciale di Frattamara, con infidi
canaloni di strati friabili. Dalla vetta si gode un vasto panorama, aperto soprattutto verso Ovest.
COMITIVA UNICA (EEA – obbligatori: ramponi e piccozza)
Dal passo del Cirone si imbocca il sentiero 00 di crinale, superando un primo poggio su cui è stata
eretta di recente una chiesetta, poi, con saliscendi lungo il crinale si oltrepassa un cippo confinario
del XIX sec. e si entra in un rimboschimento a conifere. Quando inizia una decisa salita si lascia, a
destra, il sentiero per Rocca Sigillina (“Strada Lombarda”) e si prosegue per lunga salita, uscendo
sulle ampie ed amene praterie innevate del monte Tavola. Si resta ad Est del crinale vero e proprio,
percorrendo le radure verso Sud in direzione della Bocchetta del Tavola.
Saliamo direttamente le pendici ricoperte dalla fitta abetaia del Monte Fosco fino a raggiungere la
Sella omonima e, per l’innevata cresta Nord-Est, raggiungeremo facilmente la vetta del M. Orsaro.
Ridiscesi alla Sella del Fosco, andiamo a
destra, tagliando il versante orientale del
monte Orsaro fino ad arrivare alla
Capanna Schiaffino. Al primo bivio,
scendiamo a sinistra lungo la valletta del
Torrente Parma, incontrando, dopo circa
15’, un primo sentiero proveniente dalla
Sella del Monte Fosco e, poco dopo,
quello proveniente dal Lago Santo
parmense.
Seguendo, in discesa, quest’ultimo
sentiero, arriveremo a Lagdei, termine
della gita.
Itinerario:
Passo del Cirone 1255m –
Monte Tavola 1508m –
Bocchetta del Tavola 1444m –
Sella Monte Fosco 1617m –
Monte Orsaro 1831m –
Sella Monte Fosco 1617m –
Lagdei 1251m
Dislivelli:
Salita e discesa mt. 600
Tempi:
Ore di cammino: 5.00/5.30
Direttori di gita:
A. Dazzi
Referente CAI Sarzana:
P. Tonelli
Orari di partenza:
Carrara ore 6.30, Sarzana ore 7.00
37
ALTURE DEL GOLFO DI LA SPEZIA
LA FOCE-CAMPIGLIA-BIASSA
29
GENNAIO
E’ una gita organizzata per permettere a chi ha una certa riluttanza a partecipare alle cosiddette
“invernali” nelle quali c’è l’obbligo di usare determinate attrezzature (ramponi, piccozze) e nella
quali bisogna avere anche una certa dimestichezza sul loro uso.
L’escursione proposta, percorre un giro a semicerchio sulle alture spezzine poste ad Ovest della
città, con larghi scorci panoramici, prima su La Spezia e il sottostante Arsenale e poi sul versante
marino delle Cinque Terre.
COMITIVA UNICA (E)
Dalla Foce, punto di inizio della gita, ci incamminiamo (segnavia 01) lungo la strada provinciale
per Carpena, e, un po’ per srada asfaltata e un po’ per sentiero, arriviamo al minuscolo abitato di
Castè. Qui imbocchiamo una mulattiera che sale lungo la dorsale fra il Rio Carpena e il Fosso di
Codeglia, fino ad arrivare a Carpena, altro piccolo borgo posto sulle colline retrostanti il Golfo di
La Spezia, toccato dalla strada che sale al Monte Parodi.
Attraversata la rotabile, riprendiamo a salire lungo la mulattiera fino a raggiungere il crinale che
separa la Val di Vara e il Golfo di La Spezia dalle Cinque Terre: siamo alla Sella La Croce, dove
transita il sentiero n° 1 delle Cinque Terre. Dal valico, ci dirigiamo a sinistra seguendo il sentiero n°
1, superando il Bivio Bramapane e il Telegrafo, fino ad arrivare alla Foce S. Antonio.
Qui abbandoniamo il sentiero
principale e scendiamo a destra
(segnavia 4c) verso Fossola,dove ci
immettiamo nel sentiero 4b che porta
alla Fontana di Nozzano e a
Campiglia.
Dal paese, seguendo il segnavia 4°,
dove passa l’AVG (Alta Via del
Golfo), andremo in direzione di
Biassa, dove terminerà la gita.
Itinerario:
La Foce 240m – Castè 350m –
Carpena 498m – Sella la Croce 637m
– Bivio Bramapane 622m – Telegrafo
516m – S. Antonio 511m – Fossola
240m – Fontana di Nozzano 343m –
Campiglia 382m – Biassa 312m
Dislivelli:
Salita mt. 540, discesa mt. 470
Tempi:
Ore di cammino: 5,00
Direttori di gita:
M. Betta, F. Campostrini,
D. Valtriani
Orario di partenza:
Sarzana ore 8,00
38
APPENNINO LIGURE
CIASPOLATA AL MONTE ZATTA
5
FEBBRAIO
Il Monte Zatta è una delle montagne più notevoli della Liguria;
di fatto il gruppo forma una barriera tra il mare e la Val d' Aveto e
costituisce un tratto dello spartiacque appenninico. La sua cima è
costituita da una lunga cresta ondulata che dal lato marittimo
precipita con una bastionata rocciosa, nuda e solare che contrasta
fortemente con i declivi dolci e boscosi di settentrione che accolgono
una delle più belle faggete della Liguria.
Fino a poco tempo fa, la faggeta ospitava il “Faggio del Monte
Zatta” o “Faggio 40”, abbattutosi recentemente a causa di
un’aggressione fungina e oggi visibile al suolo in tutta la sua
imponenza.
COMITIVA UNICA (E) – attrezzatura obbligatoria: ciaspole
Dal Passo del Bocco imbocchiamo la strada per Colla Craiolo abbandonandola dopo poche
centinaia di metri per risalire gradualmente la grande faggeta del versante Nord-ovest del Monte
Zatta che porta ad aggirare la ex Colonia Devoto. Prima di raggiungerne i fabbricati pieghiamo a
destra per una mulattiera che sale trasversalmente nel bosco e si ricollega allo spartiacque al Poggio
Buenos Aires, transitando vicino al “Faggio del Monte Zatta”, giungendo sulla vetta del M. Zatta di
Ponente e, seguendo la lunga cresta al M. Zatta di Levante , la cima più elevata del crinale.
Dal vicino M. Prato Pinello iniziamo a scendere, seguendo da vicino il crinale, traversando la Costa
di Malanotte per poi scendere alla “strada di Baciccia” seguendo la quale, arriviamo alla Sella della
Marchesina, attraversata dalla S.P. 49, distante circa 3 km da Cassego.
Itinerario:
Passo del Bocco 958m – Monte Zatta di Ponente 1353m e di Levante 1404m
– M. Prato Pinello 1392 – Sella della Marchesina 905m – Cassego 700m
Dislivelli e tempi: Salita mt. 450, discesa mt. 720 – Ore di cammino: 4.30/5.00
Direttori di gita:
N. Giannini - G. Moruzzo
Orario di partenza: Sarzana ore 7.30
39
SENTIERO “VERDEAZZURRO”
SESTRI LEVANTE - MONEGLIA
12
FEBBRAIO
Il “Verdeazzurro” ed è un sentiero che, in 10 tappe, percorre tutta la Riviera di Levante, da Genova
a Portovenere. Noi percorreremo la sesta tappa, da Sestri Levante a Moneglia, che, ad eccezione
del tratto fortemente urbanizzato di Riva Trigoso, è un percorso di grande interesse paesaggistico e
panoramico, specialmente se si effettuano le deviazioni di Punta Manara e Punta Baffe, con il mare
che accompagna quasi sempre il nostro sguardo, mentre i sentieri che percorreremo si snodano fra
sughere, pini, lecci e la classica macchia mediterranea.
COMITIVA UNICA (E)
Da Sestri Levante si sale ad imboccare il sentiero per il Colle della Mandrella, aggirando, sulla
destra, il M. Castello fino ad arrivare al bivio per Punta Manara (eventuale deviazione per questo
stupendo punto panoramico).Proseguendo, si risale brevemente le propaggini del M. Cavallo poi,
per un lungo traverso che consente una magnifica vista sulla sottostante baia di Riva Trigoso si
giunge ad alcune abitazioni e, lasciato il sentiero, si scende all’abitato di Riva Trigoso.
Attraversato l’abitato e la zona dei Cantieri Navali, si riprende a salire per un sentiero immerso in
una fitta pineta, fino ad arrivare al bivio per Punta Baffe (consigliata la deviazione a questo
magnifico punto panoramico con le rovine di un’antica torre di avvistamento).
Ritornati sul sentiero principale, si sale lungo la costa boscosa fino ad arrivare ad un quadrivio: il
sentiero diritto porta al M. Moneglia; noi, invece, giriamo a destra proseguendo a mezza costa per
aggirare il M. Comunaglia, toccando la quota massima della gita (mt. 360).
Da qui il sentiero comincia a perdere quota: prima con alcuni saliscendi, poi, una volta giunti alla
località Verrino, scende più decisamente, passando vicino ai ruderi del Castello di Monleone per
giungere infine a Moneglia, termine della gita.
Itinerario:
Dislivelli e tempi:
Direttori di gita:
Orari partenze:
Sestri Levante s.l.m – bivio P. Manara 170m – Riva Trigoso s.l.m. – Punta
Baffe 254m – Costa M. Comunaglia 360m – Moneglia s.l.m.
Salita e discesa mt. 650 – Ore di cammino: 5.30
G. Poli, F. Menconi – Referente CAI Sarzana: D. Valtriani
Carrara ore 7.30 – Sarzana ore 8.00
40
Quest’anno, ritorniamo alle origini, nel senso che lo sci nordico e lo sci di discesa si separano. Dopo
quattro anni nella mitica Engadina, dove le due discipline, grazie al vastissimo comprensorio
sciistico di Saint Moritz, convivevano, c’è stata una richiesta di cambiamento, con la conseguenza
che è difficile, in Italia, trovare un posto dove accontentare le diverse anime degli sciatori, per cui, i
fondisti da una parte (Val Pusteria) e i discesisti dall’altra (Sestriere).
VAL PUSTERIA
DOBBIACO
18-25
FEBBRAIO
SETTIMANA DI SCI NORDICO
Per la settimana del gruppo di amanti dello sci nordico, abbiamo
scelto il paese di Dobbiaco, in Alta Pusteria. Questa località si trova al
centro del più vasto comprensorio d’Italia per la pratica dello sci di
fondo. Infatti, sono a “portata di sci” la Val Fiscalina, Anterselva, Val
Casies, Lago di Braies, Prato Piazza e la mitica Dobbiaco-Cortina, una
pista di sci di fondo Lunga 35 km, ricavata sul vecchio tracciato della
ferrovia che, un tempo collegava queste due località.
Alloggeremo presso l’Hotel Nocker di Dobbiaco, posto nelle vicinanze della pista da fondo. Il
prezzo è di € 370 (suppl. singola, € 70) ed è comprensivo di:
Una settimana di mezza pensione in camere doppie con bagno/doccia, WC, TV, telefono e
cassaforte – colazione a buffet – cena con menù a scelta di tre piatti e buffet di insalate – bagno
turco e sauna finlandese con accesso gratuito due volte a settimana.
Il viaggio verrà effettuato con mezzi privati.
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ALPI COZIE
SESTRIERE
25 FEBBRAIO
03 MARZO
SETTIMANA BIANCA DI DISCESA
Per i discesisti, la scelta è caduta sul Sestriere, località
che fa parte del vastissimo comprensorio sciistico della
“Via Lattea”, comprendente, oltre che il Sestriere,
Salice d’Ulzio, Sansicario, Clavière e Monginevro,
dunque, centinaia di km di piste sciabili.
La comitiva alloggerà all’Hotel Duchi d’Aosta (una
delle due “Torri”, la Torre Bianca). I prezzi, con
trattamento di pensione completa, compresa l’acqua ai
pasti, sono i seguenti:
€ 370 in camera doppia (compreso il pranzo del giorno di arrivo) – in camera tripla (due adulti più
un minore di 18 anni), il minore in terzo letto non paga - riduzione quarto letto dai 2 ai 18 anni,
50% - supplemento camera singola, € 15 al giorno – Il costo dello skipass è di € 192.. Per quanto
riguarda il viaggio, se verrà raggiunto un congruo numero di persone (35/40), verrà organizzato un
pullman (costo pro-capite, circa € 50)
41
ALPI APUANE
VIANOVA-PENNA DI SUMBRA-CAPANNE DI CAREGGINE
26
FEBBRAIO
La Penna di Sumbra è il punto più elevato dell’importante catena laterale che si distacca dal crinale
principale delle Apuane in corrispondenza del Passo Sella e che corre in direzione Est a dividere le
valli della Turrite Secca e dell’Edron. La vetta si innalza arditamente, con un elegante spigolo, sul
Passo Fiocca, mentre, a Sud, una selvaggia parete sovrasta l’ambiente severo e brullo del Fosso
dell’Anguillaia. Verso oriente, invece, il crinale si prolunga verso i dolci pendii del valico della
Maestà del Tribbio: sarà quest’ultimo l’itinerario di salita alla vetta della Comitiva “A”..
COMITIVA “A” (EEA – obbligatori: ramponi e piccozza)
Da Vianova, seguendo la carraia, si sale alla Maestà del Tribbio, valico situato alle estreme
propaggini orientali della Penna di Sumbra e, un tempo, frequentata via di comunicazione fra
Capanne di Careggine, Careggine (capoluogo comunale) e Vagli di Sotto.
Continuando per lo stradello che risale la bella faggeta, si arriva alla quota 1452, dove le due
comitive si separano. L’itinerario per la “Penna” gira a destra, inoltrandosi nel bosco, seguendo il
sentiero quasi pianeggiante che un tempo serviva le numerose carbonaie, fino ad arrivare ad una
zona in cui il terreno cambia, cioè, da rocce scistose giallastre si passa al calcare, qui squadrato in
blocchi con stratificazioni orizzontali.
Si risale per tracce fino ad attingere il crinale che è già Cresta Est della Penna di Sumbra, al sommo
di pilastri verticali con magnifica vista sul tratto più imponente della parete Sud e sui sottostanti
brulli scoscendimenti del Fosso dell’Anguillaia. Proseguendo con attenzione, fra facili roccette e
brevi ridiscese (evitabili sul lato Nord), arriviamo ai pendii sommitali della Penna di Sumbra.
Per il ritorno, seguiamo il percorso dell’andata fino alla quota 1452 per poi scendere a Capanne di
Careggine seguendo l’itinerario percorso dalla Comitiva “B”
ITINERARIO “B” (E)
Lasciata la comitiva “A” alla quota 1452, si scende, sulla destra, per il sentiero 145 che tocca alcune
case abbandonate, poi attraversa, tramite una caratteristica forra, il costone Sud della Costa del
Giovo e, scendendo per il castagneto, arriveremo a Capanne di Careggine.
Itinerario “A”:
Vianova 1090m – Maestà del
Tribbio 1157m – Quota 1452 –
Penna di Sumbra 1765m – quota
1452m - Capanne di Careggine
840m.
Itinerario “B”:
Vianova 1090m – Maestà del
Tribbio 1157m – Quota 1452 –
Capanne di Careggine 840m.
Dislivelli “A”:
Salita mt. 680, discesa mt. 950
Dislivelli “B”:
Salita mt. 370, discesa mt. 620
Ore di cammino:
Comitiva “A”: 7,00 - “B”4,00
Direttori di gita:
G. Bogazzi, A. Piccini
Referente Sarzana:
M. Dadà
Orari di partenza:
Sarzana h. 6,30, Carrara h. 7,00
42
APPENNINO LIGURE
CIASPOLATA AL MONTE GOTTERO
4
MARZO
Questa terza ciaspolata del 2012 ci porterà sulla vetta del Monte
Gottero, che, con i suoi 1639 metri di altitudine, rappresenta la
massima quota della provincia di La Spezia e punto di confine fra tre
regioni: Liguria, Toscana ed Emilia..
La sua altitudine e la sua posizione gli conferiscono il carattere di
grandioso belvedere versole Alpi dal Monviso al Monte Baldo, sulla
costa da Savona alla Francia, sulle Apuane, sulla costa toscana da
Sarzana a Grosseto, all’Isola d’Elba, Capraia, Corsica.
COMITIVA UNICA (E) attrezzatura obbligatoria: ciaspole
La “ciaspolata” inizia al Passo della Cappelletta, proprio sotto le enormi pale dei generatori eolici.
Saliamo lungo il crinale verso il punto dove si trova il monumento in memoria di un pilota militare
precipitato qui nel 1966, nel corso di un’esercitazione, ai comandi di un F 104. Aggirato il Monte
Bertola ed arrivati al Passo del Lupo, seguiamo una sterrata che si inoltra nella faggeta fino ad
arrivare ad un bivio a circa 1300m di quota. Lasciamo, sulla sinistra la strada che faremo al ritorno,
per salire, sulla destra, lungo un sentiero che sale costantemente nel bosco fino ad aggirare il Monte
Passo del Lupo, dove il bosco, costituito da faggi innevati sagomati dal forte vento, si dirada e dove
ci attende l’ultimo strappo: il più faticoso ma anche il più bello: Il bosco lascia gradualmente il posto
ai prati innevati che ci accompagnano fino in
vetta al Monte Gottero.
Scendiamo fino alla Foce dei Tre Confini,
antico valico e punto di confine fra gli stati
pre-unitari di Parma, Toscana e Genova e
dove convergono ben 6 sentieri.
Giriamo decisamente a sinistra per
imboccare la mulattiera che è anche la
variante bassa dell’Alta Via dei Monti
Liguri, e, con un percorso attraverso
splendide faggete e senza eccessivi dislivelli,
ci riporta ad innestarci nell’itinerario
dell’andata alla quota 1300m e ritornare al
Passo della Cappelletta.
Itinerario:
Passo della Cappelletta 1085m – Passo del
Lupo 1196m – Bocca del Lupo 1256m –
Monte Passo del Lupo 1510m – Monte
Gottero 1639m – Foce dei Tre Confini
1416m – Passo della Cappelletta 1085m
Dislivelli e tempi:
Salita/discesa mt. 700 – H. di cammino 6,00
Direttori di gita:
N. Giannini - G. Moruzzo
Orario di partenza:
Sarzana ore 7,30
43
GLI “ERBI” NELLA TRADIZIONE
ALIMENTARE DELLA LUNIGIANA STORICA
10-11
MARZO
In una fase storica di rapide trasformazioni e comunicazione
globale, a causa del sovrapporsi di immagini e notizie, l’enorme
bagaglio di conoscenze ed esperienze che abbiamo ricevuto in
eredità, rischia di depauperarsi in pochi anni.
Quando si parla di conoscenze ed esperienze ci si riferisce in
particolare all’insieme dei saperi che la nostra generazione ha
ereditato dai nostri nonni, quando la vita, specialmente in ambito
rurale, non aveva subito quelle decisive trasformazioni nei modi di
produzione e nelle abitudini delle popolazioni.
Nel settore alimentare, che è quello di nostro interesse, viviamo una fase nella quale le
multinazionali stanno aumentando considerevolmente i loro fatturati anche in ragione della loro
capacità di influenzare le scelte dei consumatori.
La cucina tradizionale del nostro territorio, per le sue origini, condizioni climatiche e materiali, è
una cucina molto salubre, di grande tradizione e gusto. L’uso delle verdure, del pesce, dell’olio
extravergine d’oliva, del vino, delle carni bianche, ne fanno una “dieta mediterranea” antelitteram.
In particolare si contraddistingue per l’uso diffuso degli “erbi”, le erbe commestibili spontanee che
hanno accompagnato le nostre tavole per generazioni, e rappresentano la straordinaria eredità dei
nostri avi che purtroppo sta scomparendo. Questi due incontri si pongono l’obiettivo di trasmettere,
al massimo possibile, queste conoscenze.
Il programma è il seguente:
•
•
Sabato 10 Marzo – Ore 16.00 Centro Sociale Barontini: Lezione teorica sul
riconoscimento delle erbe spontanee alimentari (“erbi”). In caso di indisponibilità della
sala del Barontini, avviseremo dell’eventuale soluzione alternativa (lo scorso anno, il
Barontini era praticamente insufficiente a contenere le persone interessate)
Domenica 11 Marzo – località da destinarsi in Val di Magra: uscita pratica per la
raccolta e il riconoscimento degli “erbi”
44
APPENNINO TOSCO-EMILIANO
TRAVERSATA CERRETO-VARVILLE
18
MARZO
Interessante traversata invernale di quel tratto di Appennino compreso tra il Passo del Cerreto e il
Passo del Lagastrello. Il punto più elevato che attraverseremo è l’importante valico di Pietra
Tagliata, posto fra il Monte Alto e l’Alpe di Succiso. Di particolare interesse è il piccolo anfiteatro
morenico dei ghiaccioni, che corrisponde probabilmente al deposito dell'ultima fase Tardiglaciale
prima della definitiva scomparsa dei ghiacciai, avvenuta circa 10.000 mila anni fa.
ITINERARIO (EEA – obbligatori ramponi e piccozza)
Poco prima del Passo del Cerreto si imbocca uno stradello che, in circa mezz’ora, raggiunge il
valico dell’Ospedalaccio, che deve il suo nome alla presenza di un ospitale (oggi in rovina) per i
pellegrini che transitavano in questa zona. Nei pressi del passo si trova anche un cippo Napoleonico
con la scritta "Empire Francais IX" probabile punto di confine della Repubblica Cisalpina.
A questo punto abbandoniamo la carrareccia e imbocchiamo il sentiero che comincia a salire fino
alla base del monte Alto, poi deviamo a destra fino a entrare nel bosco oltre il quale ci si apre lo
splendido scenario dell’anfiteatro glaciale delle sorgenti del Secchia.
Proseguendo nel percorso, in progressiva
ma costante salita, arriviamo al passo di
Pietra Tagliata stretto incavo che taglia il
crinale che scende dal monte Alto.
Scendiamo ora nella valle del torrente
Liocca, giungendo, dopo circa un’ora dal
Passo, alla località “I Ghiaccioni”,
crocevia di sentieri e dove recentemente
è stato costruito, dal CAI di Castelnuovo
ne’ Mont,i un bivacco in muratura.
Lasciato, sulla sinistra, il sentiero che
porta al Rifugio “Città di Sarzana”,
seguiamo il segnavia 653A che scende
lungo la valle del Torrente Liocca, fino
ad immetterci sul sentiero 653 che
collega Succiso Nuovo (Varville) alla
località “Selva”. Seguiamo quest’ultimo
segnavia, sulla destra, e, in circa 30’
arriveremo a Varville, termine della gita:
Itinerario:
Bivio SS 63 1217m - Passo
dell’Ospedalaccio 1271m - Passo di
Pietra Tagliata 1750m - “I Ghiaccioni”
1375m – Succiso Nuovo (Varville) 930m
Dislivelli:
Salita mt. 550, discesa mt. 850
Tempi:
Ore di cammino: 5,30/6,00
Direttori di gita:
A. Gozzani, G. Piccini
Referente Sarzana:
M. Dadà
Orari partenze:
Carrara ore 7,00 – Sarzana ore 7,30
45
COLLI DI LUNI
ALLA RICERCA DEI SAPORI PERDUTI
1
APRILE
Lo scorso anno abbiamo organizzato, per la prima volta, una
camminata non molto lunga, sulle colline che sovrastano la nostra
valle, con termine in uno dei tanti agriturismi sparsi sulle alture.
Visto il successo di partecipazione ottenuto, abbiamo deciso di
ripeterla, spostandoci, dalle colline di Sarzana a quelle che sovrastano
Ortonovo: quest’anno riposeremo le nostre stanche membra presso
l’Agriturismo “La Sarticola”.
ITINERARIO E PROGRAMMA (T)
Il ritrovo è fissato in località Palvotrisia presso il parcheggio situato dopo un centinaio di metri dal
bivio di via dei Pini lungo la strada per le Colline del Sole. Ci incamminiamo seguendo il segnavia
304 che, dopo aver attraversato un ponticello, sale nel bosco di cerri fino ad arrivare ad un bivio
sotto le pendici boscose del Monte Grosso (il sentiero che scende a destra è quello dal quale
proverremo di ritorno dall’Agriturismo).
Seguiamo lo stradello di sinistra che, in circa 10/15’ci porta ad un bivio; prendiamo ancora a
sinistra salendo fino a sbucare sulla strada asfaltata proveniente da Palvotrisia. Andiamo a destra e,
quasi subito, a sinistra seguendo la strada che porta all’abitato di Marciano.
Proseguiamo per lo stradello per circa 500 metri, finché, giunti ad un bivio in località Orbagnano,
saliamo a destra nel bosco fino ad arrivare al Ristorante “Rizieri”, buon punto panoramico sulla
vallata del Magra.
Proseguiamo in direzione Sud, scendendo verso la chiesetta di Santa Rosa da Lima, dalla quale, un
sentiero di collegamento che gira sulla sinistra, ci porta alla strada asfaltata e per campi coltivati,
all’Agriturismo “La Sarticola” dove potremo, finalmente, stendere le gambe sotto il tavolo.
Terminato il pranzo, riprenderemo a
scendere, con calma, fino ad imboccare lo
stradello che taglia le pendici boscose del
Monte Grosso, dal quale ritorneremo al
parcheggio di Palvotrisia.
Itinerario:
Via Palvotrisia (parcheggio) 25m –
Marciano 204m – Ristorante Rizieri 340m –
Santa Rosa da Lima 247m – Agriturismo
“Sarticola” 200m – Parcheggio via
Palvotrisia 25m.
Dislivelli:
Salita e discesa mt. 300 ca.
Tempi:
Ore di cammino: 3,00/3,30
Ritrovo:
Ore 8,30 al parcheggio di via Palvotrisia
Direttore di gita:
C. Codeluppi
46
ALPI APUANE
GABELLACCIA-ROCCA DI TENERANO-EQUI
15
APRILE
Questa traversata, che percorre alcuni sentieri delle Alpi Apuane occidentali, ha il suo punto
culminante nella salita (facoltativa) della Rocca di Tenerano.
Questa cima, facilmente
raggiungibile, nonostante la sua modesta altezza (1206m), può essere considerata, a ragione, una
terrazza panoramica sul mare, la Lunigiana, l’Appennino e le vicine vette apuane. Nel suo versante
occidentale, si trova l’interessante Grotta della Tecchia, abitata sin dal neolitico e, nella quale
furono rinvenuti frammenti di ceramica eneolitica ed ossa umane
COMITIVA UNICA (E)
Dalla Gabellaccia, così chiamata per l’antica gabella presente appena sotto il valico e dove sono
rimasti alcuni ruderi, imbocchiamo lo stradello che scende leggermente nel bosco, supera, sulla
sinistra, una casetta presso una modesta rupe usata come palestra di roccia, prosegue, perdendo un
centinaio di metri ad aggirare la costa di Saliceto (località la Pizza e arriva, dopo circa 45’, ad una
vecchia cava abbandonata (Cava Peghini), con resti di edifici abbandonati e vecchi macchinari..
Superata la cava lo stradello diventa un sentiero che sale ripidamente nel bosco fino ad arrivare ad
una radura alla base della Rocca di Tenerano. La salita non è obbligatoria, ma merita per la brevità e
la facilità del percorso (circa 30’ A/R), e per lo stupendo panorama che di gode dalla vetta.
Ridiscesi alla radura, riprendiamo il cammino, questa volta in discesa, seguendo la mulattiera che,
dopo poche centinaia di metri si biforca: sulla destra il segnavia 40 scende nella Valle dei
Monzonari, mentre noi proseguiamo sulla sinistra seguendo il segnavia 171 fino ad arrivare alla
Foce di S. Antonio nella quale, lasciamo, sulla sinistra, il segnavia 171, per scendere a destra con il
40b. Proseguiamo la discesa seguendo il sentiero che taglia i pendii boscosi che scoscendono sul
Canale del Rio fino a toccare il gruppo di case di Torrignana e l’abitato di Monzone.
Dal paese scendiamo a Ponte di
Monzone, attraversiamo il torr.
Lucido sull’antico ponte a schiena
d’asino e imbocchiamo la vecchia
mulattiera che, con alcune svolte,
sale nel bosco fino all’abitato di
Aiola per poi proseguire in discesa
fino a Equi Terme.
Itinerario:
Gabellaccia 895m – La Pizza 783m Cava Peghini – Prati di Cardeto
1111m –
salita alla Rocca di
Tenerano 1206m - Foce di S.
Antonio 840m – Monzone 277m Ponte di Monzone 226m – Aiola
336m - Equi Terme 250m.
Dislivelli:
Salita mt. 450 – Discesa mt. 1100
Tempi:
Ore di cammino: 6.00/6,30
Direttore di gita:
D. Valtriani, E. Voglino
Referente Carrara:
G. Giavarini
Orari di partenza:
Sarzana h. 7.00, Carrara h. 7,30
47
GARFAGNANA
TRAVERSATA: FOSCIANDORA-BARGA
22
APRILE
Questa traversata ci porta a conoscere un territorio ricco di storia e di fascino; da qui, infatti,
passavano importanti vie di collegamento tra Toscana ed Emilia, oltre che i confini tra i domini
lucchesi, quelli estensi e quelli del Granducato di Toscana.
L’interesse di questa gita,oltre che storico, è dato anche dal fatto che la località dove arriveremo,
Barga, è classificato tra i più bei borghi d’Italia ed ha un bellissimo duomo romanico che aspetta di
essere visitato.
COMITIVA UNICA (E)
Da Ceserana, che è stato uno dei più vasti comuni medievali della Valle del Serchio, iniziamo a
salire seguendo i segni CAI, fino ad arrivare al sovrastante paese di Fosciandora. Proseguendo tra
vigneti e piane coltivate, raggiungiamo il borgo fortificato di Lupinaia, posto in posizione
panoramica e strategica sulla Valle del Serchio. Lasciate le ultime case, seguiamo uno stradello che
entra in una bella selva di castagni secolari, abbandonandolo poco dopo, per prendere il sentiero
CAI 24 che, risalendo nel bosco, conduce al passo della Rocchetta dove incontriamo una strada
sterrata che porta fino vasto pianoro erboso , posto in bella posizione panoramica, denominato
“Prade Garfagnine”. Lasciate le Prade, proseguiamo fino alla località Dogana, dove un tempo
passava il confine tra gli antichi stati. Abbandoniamo il sentiero n° 24 che porterebbe fino alla
Bassa delSaltello, sul crinale appenninico e prendiamo il sentiero n° 22 che, seguendo una sterrata,
ci fa arrivare al paese di Sommocolonia.
Già antico avamposto romano, divenne uno
dei comuni più importanti durante le guerre
quattro-cinquecentesche,
vista
la
sua
posizione strategica sulla vallata, sulla
sottostante Barga e sulla via Regia (un’antica
mulattiera che collegava Barga a Sant’Anna
Pelago). Da Sommocolonia, prendiamo una
bella mulattiera, ancora ben conservata, per
arrivare al Ponte di Catagnana e,
successivamente, a Barga, dove la gita
termina. Se non è troppo tardi e la voglia c’è,
si può visitare il centro, arrivando fino al
Duomo da cui si gode una stupenda visuale
sulla Media-Valle del Serchio sulla catena
delle Apuane e sugli Appennini.
Itinerario:
Ceserana 407m – Fosciandora – 490m Lupinaia 665m – Passo della Rocchetta 900m
– Prade Garfagnine 1000m – località Dogana
1121 – Sommocolonia 710m – Barga 410m
Dislivelli:
Salita e discesa mt. 720
Tempi:
Ore di cammino: 6,30/7,00
Direttori di gita:
M. Pegazzano, L. Veneri
Orario di partenza:
Sarzana ore 7,00
48
COLLINE SARZANESI
SUI SENTIERI DELLA RESISTENZA
25
APRILE
Il 23 Aprile 1945, Sarzana, ferita dai bombardamenti
subiti nella sciagurata guerra voluta da Mussolini e dai fascisti
che per vent’anni avevano oppresso, con la loro dittatura,
l’Italia e gli italiani, veniva liberata dalle truppe nazifasciste
che la occupavano.
Nella ricorrenza del 67° anniversario della liberazione,
la nostra Sezione, insieme all’ANPI Giovani di
Sarzana collabora, da alcuni anni, alla “Camminata sui
Sentieri della Resistenza” giunta alla sua 8ª edizione.
Questa “Camminata” è diventata anche l’occasione per ripercorrere i vecchi sentieri che, numerosi,
si snodano sulle colline sarzanesi; sentieri percorsi un tempo dai nostri nonni e, nell’ultima guerra,
dalle staffette partigiane e da chi combatteva contro l’usurpatore e la dittatura.
Programma orientativo
Il programma ricalcherà, a grandi linee, quello degli anni scorsi, con i seguenti punti fissi:
• Museo della Resistenza delle Prade, , Canepari, sede del Comando Partigiano, arrivo a Sarzana.
• “Pranzo Partigiano” presumibilmente a Canepari. Complesso musicale al seguito.
• Pullman a disposizione che partiranno dal capolinea ATC (vecchio mercato).
Il programma dettagliato verrà stabilito per tempo, in quanto si dovrà confermare la data (o 25
Aprile o la Domenica precedente, il 22, giorno più vicino alla ricorrenza della liberazione di
Sarzana) e concordare il percorso, tenendo conto dei punti irrinunciabili dall’ANPI (Museo e sede
del Comando Partigiano di Canepari)
49
ALPI APUANE
STAZZEMA-MONTE CROCE-CARDOSO
6
MAGGIO
Il Monte Croce fa parte delle Alpi Apuane Meridionali ed è così chiamato poiché i quattro crinali
principali che lo formano si intersecano, più o meno perpendicolarmente, a forma di croce, si erge su
uno zoccolo calcareo che cinge, con begli appicchi, tutta la metà occidentale del monte.
I vasti pendii prativi cha fanno capo alla cima principale, assumono, nel mese di Maggio una veste
inconsueta per la bella fioritura dei narcisi, tanto è vero che è conosciuto anche come il monte delle
giunchiglie
COMITIVA UNICA (E)
Da Stazzema saliamo nel castagneto, seguendo la vecchia mulattiera (segnavia 6), fin sotto un
boschetto di abeti (la Casa del Pittore). La mulattiera traversa a sinistra, dominata dal gruppo del
Procinto, supera Fonte Moscoso e, con pendenza più accentuata, sale i roccioni nord-occidentali del
Nona fino ad un bivio: il sentiero di sinistra porta a Foce Petrosciana, noi, invece, prendiamo a salire
per il ramo di destra che sale a svolte alla Foce delle Porchette. Ci dirigiamo a sinistra per un
sentiero che traversa al piede di scoscendimenti rocciosi superandoli per una pittoresca forra (le
Scalette), fino a sbucare in un ameno avallamento dove iniziano i grandi pendii prativi dai quali
saliremo direttamente in vetta al Monte Croce.
Dalla vetta, seguendo la larga dorsale Est scendiamo al Colle delle Baldorie, dove, abbandonato il
crinale, ci spostiamo sul fianco Nord del Monte Croce, traversandone tutto il suo ripido versante
settentrionale. Superato il Colle Maschio, posto sul crinale settentrionale, si traversa i ripidi pendii e
poi si scende ripidamente ad aggirare il bastione roccioso nord-occidentale del Croce, sbucando sulla
mulattiera proveniente da Fornovolasco un centianio di metri prima della Foce Petrosciana.
Dalla Foce, prendiamo la mulattiera per Stazzema che scende sotto i roccioni nord-occidentali del
Monte Nona, seguendola fino a Fonte Moscoso. Dove incontriamo il bivio per Cardoso. Scendiamo
sulla destra inoltrandoci nel bosco di castagni che scende lungo il Canale Versilia fino ad arrivare a
Cardoso, termine della gita..
Itinerario:
Stazzema 500m – Fonte Moscoso 800m - Foce delle Porchette 982m –Monte
Croce 1314m – Colle delle Baldorie 1119m – Colle Maschio 921m - Foce
Petrosciana 961m – Fonte Moscoso 800m – Cardoso 265m
Dislivelli e tempi: Salita mt. 820, discesa mt. 1050 – Ore di cammino: 5,30/6,00
Direttori di gita:
M. Pegazzano, L. Veneri
Orario di partenza: Sarzana ore 7,30
50
TURCHIA
ISTAMBUL E CAPPADOCIA
09/17
MAGGIO
Per vedere tutto quello che c’è da vedere in
Turchia, ci vorrebbe, come minimo, un mese. Noi,
per motivi di tempo (e di costi), abbiamo dovuto
stringere e condensare il viaggio in una settimana.
In questi sette giorni avremo modo di dare
uno sguardo alle meraviglie di questo paese a cavallo
tra oriente e occidente (Istambul, la Cappadocia, le
chiese rupestri, Pammukale, Efeso, ecc.) così, se
qualcuno vorrà, in seguito, approfondire la
conoscenza di questi luoghi, potrà ritornarci con
calma.
Programma indicativo
• 1° giorno: Italia-Ankara
Partenza da Sarzana alla volta di Bergamo.Volo per Istambul e, all’arrivo, coincidenza con il volo per
Ankara. Trasferimento e sistemazione in Hotel.
• 2° giorno: Ankara-Cappadocia
In mattinata visita del celebre museo Archeologico di Ankara. Al termine, partenza per la Cappadocia, dove
arriveremo in serata.
• 3° giorno: Cappadocia
Giornata dedicata interamente alla visita di questo “museo all’aperto”: Goreme, la città sotterranea, Uchisar,
Avcilar, Pasabag, Avanos, la valle dei “Camini delle Fate”, ecc.
• 4° giorno: Cappadocia-Konya-Pamukkale
Partenza per Konya, antica capitale selgiuchide e visita del mausoleo di Mevlana. Al termine, proseguimento
per Pamukkale. All’arrivo, visione di insieme delle cascate pietrificate.
• 5° giorno: Pamukkale-Aphrodisias-Efeso-Izmir
Partenza per Aphrodisias e visita (Stadio, Odeon e Teatro). Proseguimento per la visita di Efeso (Odeon,
Fontana di Traiano, tempio di Adriano, Teatro e biblioteca di Celso). Arrivo a Izmir in serata.
• 6° giorno: Izmir-Pergamo-Troia-Canakkale
Partenza per l’Asclepion, un antico centro terapeutico dove si trovano il tempio di Telesforo e il pozzo sacro
dove lavorò il grande medico Galeno. Proseguimento per la visita di Troia e pernottamento a Canakkale.
• 7° giorno: Canakkale-Istambul
Partenza per Istambul, attraversando lo stretto dei Dardanelli. Il pomeriggio sarà dedicato alla visita di
Istambul: Palazzo Topkapi (palazzo e Tesori) Gran Bazar.
• 8 ° giorno: Istambul
Giornata dedicata alla visita di santa Sofia, Ippodromo, Moschea Blu, Moschea nuova, mercato egiziano,
Cisterna sotterranea ed il Bosforo in battello.
• 9° giorno: Istambul-Italia
Dopo la prima colazione, trasferimento in aeroporto e partenza per l’Italia.
• Quota di partecipazione
La quota a persona è stabilita in € 1.100 ed è comprensiva dei seguenti servizi:
Viaggio Sarzana/Bergamo/Sarzana – pernottamenti in hotel 4 stelle – pensione completa - Voli
internazionali – tasse aeroportuali – trasferimenti aeroporto/hotel/aeroporto – guida professionale
parlante italiano per tutta la durata del tour – pullman privato 45 posti – battello privato per la gita
sul Bosforo – traghetto epr il passaggio dei Dardanelli – ingressi ai musei e ai siti archeologici –
mance – assicurazione medico-bagaglio-annullamento.
Le iscrizioni alla gita dovranno essere accompagnate da una caparra di € 250, sono aperte e si
chiuderanno entro Sabato 25 Febbraio.
Direttore di gita: C. Codeluppi
51
ALPI APUANE
EQUI TERME-FERRATA "TORDINI GALLIGANI"
POGGIO BALDOZZANA-UGLIANCALDO
13
MAGGIO
La via ferrata “Tordini-Galligani” (Siggioli) fu allestita nel 1971 dalla Sezione di Pisa del CAI, con
gradini intagliati e corda metallica , su un dislivello di quasi 400m e uno sviluppo di corda di 550m.
Essa permette un diretto collegamento, altrimenti molto disagiato e lungo, tra Equi Terme e il
Rifugio Donegani nella Val Serenaia (Orto di Donna) e, insieme ai sentieri attrezzati “Piotti” e
Zaccagna”, permette di effettuare il giro completo,consigliato ad escursionisti esperti, del Pizzo
d’Uccello.
COMITIVA UNICA (EEA)
Da Equi Terme si segue la via marmifera che risale il Solco di Equi. Superate due gallerie, si
traversa il torrente in corrispondenza di un vecchio ponte di putrelle dove giungeva una vecchia via
di lizza dalle cave superiori. Evitatala nel primo tratto per un senti eretto sulla destra, la si segue poi
lungamente fino a edifici di cava dove giunge la via marmifera proveniente da Ugliancaldo. Si
prosegue per questa via, fra cave e detriti fino all’ultimo piazzale di cava. Risalita una ripida costa
erbosa e traversato un piccolo solco, ci si dirige a sinistra in direzione di una marcata costola il cui
filo è percorso dalla Via Ferrata. Si supera una bastionata , una spalla erbosa scoscesa, quindi “il
Naso”, caratteristico roccione all’inizio della cresta più affilata. Superata una ripida paretina, si
arriva al pianeggiante “Belvedere”, splendida terrazza panoramica sulla Nord del Pizzo. Ancora un
tratto piuttosto lungo di crinale affilato ci porta a sbucare poco al di sopra della Foce Siggioli.
A questo punto, terminata la “Ferrata”, si prende a sinistra seguendo il sommo della Costiera di
Capradossa per il sentiero CAI n. 181 prestando molta attenzione perché si cammina lungo il filo di
cresta. Giunti sul Poggio Baldozzana, ci rilassiamo guardando lo splendido panorama che ci
circonda (splendida la vista sul Pisanino e sul Pizzo d’Uccello) e scendiamo per i prati settentrionali
della Baldozzana fino ai ruderi della "Casa del pastore" dove incontriamo un faggio veramente
imponente, forse il più grande delle Alpi Apuane.
Continuiamo a scendere, in ambiente
sempre più aperto, seguendo il sentiero, a
tratti non ben visibile, toccando la località
Forticello e, con un’ultima discesa,
arriviamo ad una maestà posta sulla strada
asfaltata che collega Minucciano con
Ugliancaldo, giungendo, in breve, in paese.
Itinerario:
Equi Terme 284m – Solco d’Equi – Via
Ferrata “Tordini-Galligani” – Foce Siggioli
1390m – Costiera di Capradossa 1465m –
Poggio Baldozzana 1330m – Ugliancaldo
743m.
Dislivelli:
Salita mt. 1180, discesa mt. 720
Tempi:
Ore di cammino: 6,00/6,30
Direttori di gita:
G. Giavarini, G. Bogazzi
Referente Sarzana:
L. Musetti
Orari di partenza:
Carrara ore 7,00, Sarzana ore 7,30
52
APPENNINO REGGIANO
LA PIETRA DI BISMANTOVA
20
MAGGIO
…..montasi su in Bismantova, e ‘n Cacume con esso i piè; ma qui convien ch’om voli……Già più di 700
anni fa Dante Alighieri la ricordava nel Canto IV del Purgatorio. Le pareti verticali di questa ampia montagna
di arenaria, dalla sommità tabulare, hanno nei secoli attirato le fantasie dell’uomo, appunto, come Dante.
La “Pietra”, grazie alla sua conformazione, é la più importante struttura rocciosa dell’Emilia, frequentata tutti
i mesi dell’anno da arrampicatori. Per gli escursionisti, invece, un comodo sentiero porta ai prati sommitali.
COMITIVA “A” (per la Ferrata degli Alpini - EEA)
Salita la scalinata che parte da Piazzale Dante, svoltiamo a destra seguendo il sentiero 699 che in breve porta
a superare alcuni tratti attrezzati, l’ultimo dei quali scende all’interno di un anfratto roccioso. Superato
l’anfratto, riprendiamo il sentiero che, in pochi minuti, porta all’attacco vero e proprio della ferrata.
I primi tre-quattro metri non sono attrezzati dopo di che ha inizio il cavo. Risalendo il diedro guadagniamo
rapidamente quota e immediatamente si fa marcata l’esposizione. Superato il diedro, troviamo un punto di
sosta. La ferrata volge a questo punto verso sinistra aggirando uno spigolo che conduce alla base di un
secondo diedro. Siamo al passaggio chiave della ferrata con salita particolarmente verticale ed esposta.
Grazie all’aiuto dei pioli l’ascesa risulta senz’altro facilitata pur richiedendo comunque un certo sforzo
fisico. Una breve deviazione verso destra attenua per pochi passi la ripidezza del tratto, quindi la fune
riprende a salire verticalmente lungo il diedro che si fa progressivamente più sottile. Dopo qualche metro
troviamo alcune staffe che permettono di appoggiare comodamente i piedi. Guardando sopra di noi
intravediamo la scala finale che conduce al pianoro sommitale, con gli ultimi metri particolarmente
strapiombanti. Giunti sul pianoro, lo attraversiamo per poi scendere lungo il sentiero del versante Ovest e
terminare la gita al punto di partenza.
COMITIVA “B” (E)
Da Ginepreto, seguiamo i segnavia bianco-rossi del Sentiero Spallanzani che, in un dolce mare di onde verdi,
campagne ben tenute e con un fastoso corredo di siepi e boschetti, portano alla Pietra di Bismantova. Giunti
al parcheggio sottostante l’Eremo, imbocchiamo il segnavia 697 che aggira dal basso la punta nord-orientale
della Pietra, in una zona brulla, disseminata di pietrame, frutto dello sgretolamento della parete arenacea.
Giunti al bivio per Campo Pianelli, giriamo lungo il versante nord fino ad arrivare al bivio con il sentiero
697a: seguiamo, a sinistra il segnavia 697 ed in breve raggiungiamo il pianoro sommitale della Pietra. Lo
attraversiamo in tutta la sua lunghezza per poi scendere lungo il sentiero del versante Ovest e terminare la
gita all’Eremo.
Itinerario Comitiva “A”:
Piazzale Dante 872m – Eremo - sentiero n° 699 – via
ferrata degli Alpini – Pietra di Bismantova 1041 –
Piazzale Dante 872m.
Itinerario Comitiva “B”:
Ginepreto 724m – Piazzale Dante 872m – sentiero n°
697 – bivio Campo Pianelli 835m – Pietra di
Bismantova 1041m – Eremo – Piazzale Dante 872m.
Dislivelli e tempi Comitiva “A”:
Salita e discesa mt. 180 – h. 2,00 più la Ferrata
Dislivelli e tempi Comitiva “B”:
Salita mt. 330, discesa mt 180 – h.3,30/4,00
Direttori di gita: A.Passalacqua, C. Codeluppi
Orario partenza: Sarzana ore 7,30
53
COLLINE SARZANESI
MANIFESTAZIONE PODISTICA DELL’AVIS
20
MAGGIO
Continuiamo a inserire nel nostro Programma di Attività annuale, questa manifestazione podistica
organizzata dall’Associazione Donatori di Sangue di Sarzana (AVIS), giunta alla sua 33^ edizione.
I motivi per farlo sono principalmente due:
il primo, perché ci dà l’opportunità di contribuire, con questa pagina, a pubblicizzare questa
Associazione volontaria che ha bisogno del contributo e delle donazioni di sangue di tutti noi –
il secondo perché è l’occasione per riscoprire l’entroterra di Sarzana, con i piccoli paesi adagiati
sulle colline che degradano dolcemente verso la vallata del Magra, colline nella quali, nel corso dei
secoli, e con il duro lavoro dei nostri avi, sono stati ricavati muretti di pietra costruiti a secco per
ottenere terrazzamenti adatti alla coltivazione dell’olivo e della vite.
Il programma di questa manifestazione podistica, non competitiva e a passo libero, che è a livello
nazionale, prevede quattro percorsi di km 6, 14, 25 e 50 km, per cui, ognuno può scegliere
l’itinerario più adatto alle sue possibilità di cammino.
Organizzazione: AVIS Sarzana
54
APPENNINO PARMENSE
I LAGHI DELLA VAL CEDRA
27
MAGGIO
Si tratta di un’ampia escursione, che non presenta particolari difficoltà, nel Parco Regionale di
Crinale dell'Alta Val Parma e Val Cedra, noto anche come Parco dei Cento Laghi. Questo Parco
tutela la fascia alto appenninica orientale della provincia di Parma, un territorio tipicamente montano
ricco di importanti testimonianze geomorfologiche, ammantato dai boschi, le cui valli si distendono
in ampie conche modellate dagli antichi ghiacciai e oggi occupate da innumerevoli laghi.
COMITIVA UNICA (E)
Da Valditacca, seguiamo, per circa mezz’ora la strada che porta ai Lagoni, per poi scendere a sinistra
ad attraversare il Torrente Cedra della Colla. Superato il ponte, imbocchiamo la strada forestale che ,
con diversi tornanti, prende rapidamente quota lungo le pendici del Bosco della Pianaccia. Dopo una
salita piuttosto lunga, il percorso diventa più pianeggiante e in breve si raggiunge la Baracca Verde,
dove giriamo a sinistra in direzione di “Pietra Ginocchiera”, nome dato dagli abitanti di Valditacca
ad un grosso masso con un incavo dove tutti provano ad incastrare il proprio ginocchio.
Proseguendo, superiamo il bivio con il sentiero 709b (da dove arriveremo dal Lago Ballano) e
andiamo ad attraversare il Rio dei Frasconi, dal quale imbocchiamo il ripido sentiero che risale il
vallone fino a pervenire alla conca del Lago Verde in prossimità della diga.
Proseguiamo per la strada forestale che sale alla sovrastante sella dalla quale imbocchiamo il
sentiero (segnavia 707a) che scende lungo la costa detta “Il Montone” attraverso il bosco di faggio,
fino ad arrivare ad una pietraia dove si apre un panorama di primo ordine sulla conca del Lago
Ballano. Ai margini della pietraia sorge un esteso nucleo di abete bianco di origine autoctona ed
oggetto di misure di salvaguardia. Giunti al bivio con il sentiero 707, andiamo a sinistra (a dx si
va a Prato Spilla), attraversando una delle più belle fustaie di faggio dell’Appennino, fino ad
arrivare al L.Ballano.
Percorsi un centinaio di metri,
giriamo a destra e imbocchiamo una
pista forestale (segnavia 709b) che,
dopo una breve salita, attraversa un
bosco di conifere denominato ”Il
Bardino”. Giunti in prossimità di un
tornante, imbocchiamo un sentiero
più stretto che, in poco ci porta ad
attraversare il Rio del Lago Verde,
oltre il quale ritroviamo il percorso
seguito all’andata che ci riporta al
punto di partenza a Valditacca.
Itinerario:
Valditacca 1010m – Lago Verde
1506m – sella 1556m – Lago
Ballano 1343m – Valditacca 1010m
Dislivelli:
Salita e discesa mt. 650
Tempi:
Ore di cammino: 5.30/6.00
Direttore di gita:
S. Cavallini, D. Tenerini
Orario di partenza:
Sarzana: ore 7.30
55
SARDEGNA:
TREKKING NEL “SELVAGGIO BLU”
9 - 16
GIUGNO
Baunei, , un paese di collina (480 mt s.l.m.) che
comprende un territorio tanto vasto quanto vario, composto
da estesi altopiani, montagne e splendide spiagge. Saremo
accompagnati dalla cooperativa Goloritzè, che offre il
trasporto di zaini e tende da un punto tappa al successivo,
colazioni, pranzi al sacco, cene serali con i sapori genuini
dei prodotti locali.
Percorreremo antichi sentieri, per vivere la parte più
nascosta e selvaggia della Sardegna, per conoscere i
numerosi endemismi della flora dell’isola, fra maestosi
olivastri e lecci millenari, tra i quali non è raro sorprendere
il timido muflone o ammirare il magico volo dell’aquila, e
conoscere la dura vita dei pastori a contatto con una natura
non certamente propizia.
Il trekking proposto prevede due comitive A e B. Il Gruppo “A” (difficoltà EE/EEA), percorrerà il
meraviglioso itinerario costiero “Selvaggio Blu” mentre il gruppo B (difficoltà E), percorrerà itinerari più
facili ma non per questo meno suggestivi e ogni sera i due gruppi si incontreranno per la cena e il
pernottamento.
programma
• Sabato 9 Giugno: Sarzana-Livorno-Golfo Aranci-Golgo
Arrivo a Golfo Aranci nel pomeriggio e traferimento a Golgo. Lungo il percorso visita alle Sorgenti di Su
Gologone, ai villaggi nuragici di Sa Sedda, Sos Carros e Tiscali. Cena e pernottamento a Golgo in foresteria.
• Domenica 10 Giugno: Golgo-Us Piddus
Partenza in fuoristrada per Pedra Longa. Gruppo A+B. Proseguimento a piedi per Us Piggius. Cena e
pernottamento a “Us Piggius”. Ore di cammino: 5,00 – dislivelli: salita 800m, discesa 200m.
• Lunedì 11 Giugno: Us Piddus-Portu Pedrosu
Gruppo A Ore di cammino: 6,00 - dislivello: discesa 800m - Gruppo B: ore di cammino: 6,00 – dislivello:
discesa 800m - Cena e pernottamento a Portu Pedrosu.
• Martedì 12 Giugno: Portu Pedrosu-Cala Goloritze
Gruppo A: ore di cammino 6,00 – dislivello: salita e discesa 600m - Gruppo B: ore di cammino 6,00 –
dislivelli: salita e discesa 600m - Cena e pernottamento a Cala Goloritzè.
• Mercoledì 13 Giugno: Cala Goloritze-Ololbissi
Gruppo A: ore di cammino: 8,00 – dislivelli: salita 1000m, discesa 700m - Gruppo B: ore di cammino 6,00
– dislivelli: salita 450m, discesa 200m - Cena e pernottamento a Ololbissi.
• Giovedì 14 Giugno: Ololbissi-Cala Sisine
Gruppo A: ore di cammino: 8,00 – dislivelli: salita 200m, discesa 500m - Gruppo B: ore di cammino: 5,00
– dislivelli: salita 300m, discesa 600m - Cena e pernottamento a Cala Sisine.
• Venerdì 15 Giugno: Cala Sisine-Golgo
Gruppo A:partenza per Ololbissi attraverso la Codula di Cala Sisine. Si raggiunge l’ingresso della Grotta del
Fico, che si apre nella falesia a picco sul mare, con sei calate in corda doppia (35,35,35,15,10,35 mt). Ore di
cammino: 6,00 – dislivelli: salita e discesa 600m.
Gruppo B:partenza a piedi per Cala Luna – Ore di cammino 5,00 – dislivelli: salita e discesa 600m –
Rientro in gommone per la visita guidata alla Grotta del Fico insieme al Gruppo A. Arrivo di entrambi i
gruppi, sempre in gommone, a Santa Maria Navarrese e trasferimento in fuoristrada a Golgo: cena e
pernottamento in foresteria.
• Sabato 16 Giugno: Golgo-Golfo Aranci-Livorno-Sarzana
Partenza alla mattina presto per l’imbarco a Golfo Aranci per il rientro a Sarzana.
• Note:
Per il Gruppo A è necessario imbraco, discensore, moschettoni, 2 cordini, casco. Il costo è di € 650,00 a cui
va aggiunto il biglietto nave e gli ingressi facoltativi del primo giorno alle Sorgenti di Su Gologone, al
villaggio nuragico di Sa Sedda, Sos Carros e Tiscali.
Le prenotazioni saranno accettate entro Martedì 31 Gennaio dietro versamento di una caparra di € 150,00
Direttore di gita: S. Cavallini
56
ALTA VAL DI VARA
CAMMINANDO CON GLI AMICI DI DON SANDRO:
03
GIUGNO
Lungo il tracciato che da Varese Ligure porta al Passo del
Bocco, troviamo, qualche chilometro prima del passo, un gruppo di
case con una chiesetta: è Cassego, antico paesino edificato nell’alto
vallone del Torrente Scagliana, affluente del Fiume Vara e
raggiungibile anche dai sentieri che scendono dall’AV dei Monti
Liguri Liguri..
Con il parroco del Paese, Don Sandro Lagomarsini è in piedi una
collaborazione pluriennale, con il Gruppo “Terre Alte” della nostra
Sezione che consiste nell’organizzare una camminata per il giorno
della Santissima Trinità, che quest’anno cade il 3 Giugno.
Sarà l’occasione per confrontarci con un’esperienza pastorale di estremo interesse per gli abitanti
della valle e per chi, come noi, vuole approfondire le tematiche relative alla vita sulle nostre
montagne. La conoscenza del territorio, che Don Sandro ha maturato in tutti i suoi molteplici
aspetti, è fonte di riflessione e crescita per chi ha a cuore i “segni” che l’uomo ha lasciato nel suo
passare, generazione dopo generazione, sulle “Terre Alte”.
Come sempre, il nostro amico “intonacato” (nel senso che veste l’abito talare) ci proporrà una
camminata sui vecchi sentieri che, numerosi, si intersecano nei monti che fanno da corona all’Alta
Val di Vara e che Egli frequenta e percorre da parecchi anni, conoscendoli, dunque, molto bene.
Il programma dettagliato, con il percorso proposto dal “Don”, sarà reso noto a tempo debito.
Accompagnatore:
Don Sandro Lagomarsini - Orario di partenza: Sarzana ore 8.30
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ALPI APUANE
GIRO DELLE FERRATE DEL PIZZO D’UCCELLO
10
GIUGNO
Il Pizzo d'Uccello (1.781m) si distingue tra le altre cime delle Alpi Apuane soprattutto per la sua
Parete Nord, un appicco di quasi 700 m di dislivello che pone la montagna al paragone con le più
famose pareti dolomitiche. E’’ in forma di Piramide a tre facce, con altrettante creste: NE e la SSE
delimitano un piccolo triangolare versante orientale. La cresta ONO (di Nattapiana) è lunghissima
(oltre 2 km) e divide la vertiginosa muraglia Nord dai ripidi scoscendimenti Sud di Vinca:
COMITIVA UNICA (EEA)
Da Vinca saliamo alla Foce dei Lizzari e scendiamo, per il sentiero attrezzato “Zaccagna” alla base
della parete Nord del Pizzo d’Uccello. Ci dirigiamo alle Cave del Cantonaccio dove, poco oltre,
inizia la ferrata “Tordini-Galligani” che segue una marcata costola che porta a Foce Siggioli.
Dalla Foce, attraversiamo il versante orientale del Pizzo fino al Giovo. Scesi nel versante di Vinca,
in prossimità delle Capanne di Giovo, prendiamo un sentiero sulla destra che traversa il versante
Sud del Pizzo d’Uccello, supera una parete di roccia attrezzata con funi d’acciaio (sentiero “Piotti”)
che arriva sotto la Foce dei Lizzari, dove riprende il sentiero dell’andata che scende a Vinca.
Itinerario:
Vinca 808m –Foce dei Lizzari 1250m – Cantonaccio 800m
ca – Ferrata “Tordini-Galligani” – Foce Siggioli 1390m –
Giovo 1500m ca – Sentiero “Piotti” – Vinca 808m.
Dislivelli e tempi :
salita e discesa 1250m – Ore di cammino: 8,00
Direttori di gita e orario di partenza:
N. Giannini - P. Tonelli
Orario partenza: Da stabilire
Gita riservata ad Escursionisti Esperti.
57
PARCO DELL’ARCIPELAGO TOSCANO
ISOLA D’ELBA E PIANOSA
9-10
GIUGNO
Fine settimana dedicato a due isole del Parco
Nazionale dell’Arcipelago toscano: all’isola più grande
(l’Elba) e alla piccola (Pianosa).
Il primo giorno, arriveremo agli oltre 1000 metri del
Monte Capanne, stupendo punto panoramico su tutte le
isole dell’Arcipelago toscano e la vicina Corsica, mentre
la Domenica, raggiungeremo, al massimo, i 20 metri di
altezza media dell’Isola di Pianosa.
• Isola d’Elba - L'isola in epoca protostorica era
abitata dagli Ilvati, un'antichissima popolazione
appartenente all'etnia dei Liguri - da qui il nome antico dell'isola: Ilva.
Ricchissima di giacimenti di ferro, l'isola d'Elba rese possibile il sorgere della civiltà Etrusca e poi il
successo militare di Roma, i cui soldati usavano come arma il giavellotto con punta di ferro a
perdere, arma possibile solo con grande disponibilità di metallo.
Nel periodo medioevale l'isola divenne parte del territorio della Repubblica di Pisa e furono
edificate torri di avvistamento e la fortezza del Volterraio, situata su un'altura inaccessibile.
L’imperatore Napoleone Bonaparte fu esiliato all’Elba nel 1814 e vi rimase 10 mesi. A
testimonianza della sua permanenza restano la Villa dei Mulini in posizione dominante su
Portoferraio e Villa San Martino, residenza estiva del còrso, nella campagna elbana.
• Isola di Pianosa – L’isola, con l’altitudine media di 20m, appare al visitatore come una
piatta striscia di terra completamente diversa dalle altre isole. L’azione del mare e dei venti hanno
modellato questo enorme zoccolo di origine calcareo-tufacea. La vegetazione, una volta certamente
rigogliosa di lecci e querce, si è ridotta a gariga e a qualche ormai raro olivo residuo di una ricca
piantagione di 20.000 esemplari.
Resti di popolazioni risalenti al Mesolitico e al Neolitico, consistenti in strumenti litici e ceramiche,
provano la presenza di popolazioni che risiedevano stabilmente a Pianosa. Ai tempi dei romani, fu
abitata da Marco Giulio Agrippa il Postumo, esiliato dall’imperatore Augusto nella bella villa che
era situata nei pressi del porto. “Planasia”, come fu chiamata, ha vissuto il massimo splendore nel
XVI secolo, quando la sua popolazione raggiungeva i mille abitanti. Nel 1553 l’isola fu messa a
ferro e a fuoco dai pirati Dargut e Kara Mustafà che dopo aver distrutto il castello pisano, uccisero
vecchi e bambini e deportarono il resto della gente in Africa.
Da allora l’isola non fu più abitata stabilmente, fino alla sua trasformazione in colonia penale
avvenuta nel 1858 quando il Granducato di Toscana fonda la “colonia penale agricola di Pianosa”.
Programma indicativo
Sabato 9 Giugno - Partenza in pullman da Sarzana (orario da definire) alla volta di Piombino dove
ci imbarcheremo sul traghetto per Portoferraio. Giunti all’Elba, andremo a Marciana per salire sul
Monte Capanne e scendere al paese di Poggio. (c’è anche la possibilità di raggiungere il Monte
Capanne con l’ovovia)
Domenica 10 Giugno – Sveglia e colazione e partenza per Pianosa per una visita guidata all’isola
Ci permetterà di assaporarne tutti gli aspetti: quello storico con la visita del delizioso paese
abbandonato con le sorprendenti catacombe cristiane, quello naturalistico con una delle visite
facoltative all’interno dell’ex-colonia penale e quello marino, magari con l’ultimo bagno di stagione
nell’incontaminata spiaggia di Cala Giovanna.
Il prezzo indicativo è di circa € 140/160 ed è comprensivo di:
Pullman A/R Sarzana-Isola d’Elba – traghetto A/R Piombino-Portoferraio – traghetto A/R Marina
di Campo Pianosa – guida naturalistica per l’Isola di Pianosa – una mezza pensione in Hotel.
Le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 50 inizieranno Sabato 31 Marzo.
Direttori di gita: C. Codeluppi, R. Castagna
58
ALPI APUANE
SERENAIA - MONTE PISANINO
17
GIUGNO
Il Pisanino è la massima elevazione delle Alpi Apuane e, come nel caso del Cusna e dell’Alpe di
Succiso, è situato su un contrafforte interno che si diparte dalla Foce di Cardeto, quindi fuori dallo
spartiacque principale.
Si differenzia dalle altre vette circostanti per non avere strutture rocciose particolarmente ardite
essendo rivestito da un folto manto erboso. Nonostante questo, la montagna colpisce l’escursionista
per la sua mole imponente e per l’altezza dei suoi versanti.
COMITIVA UNICA (EE)
Da Serenaia, percorso il piano di fondovalle, imbocchiamo il sentiero CAI 178 che all’inizio
attraversa una bella area pic-nic attrezzata con tavolini e panchine. Passiamo quindi vicino ad una
baita ristrutturata di recente (Baita Italia) e quindi iniziamo la salita immersi in secolari faggete. In
questa prima parte il bosco è abbastanza fitto. Incontriamo quindi il sentiero CAI 180 (proveniente
sempre dalla Val Serenaia) e continuiamo il cammino sul 178. Pian piano il bosco diventa più rado
e ci permette di ammirare il Pizzo d’Uccello in tutta la sua eleganza, gli aspri Zucchi di Cardeto ed
il Pisanino, nostra meta. Attraversiamo alcuni piccoli risalti di roccia ed alcuni enormi massi, che
sembrano provenire da possenti sconvolgimenti avvenuti, chissà quanto tempo fa, sugli Zucchi di
Cardeto.
Costeggiamo il versante ovest del Pizzo Altare e quindi incontriamo il sentiero CAI 179 che
proviene dal nuovo rifugio Orto di Donna e. in breve giungiamo alla Foce di Cardeto, una stretta e
suggestiva insellatura rocciosa, posta tra il Pizzo Altare e la prima gobba del M.Cavallo, che mette
in comunicazione la Val Serenaia con la Valle dell’Acqua Bianca.
A questo punto, seguendo sempre il sentiero CAI n° 178, che qui corre in comune col 179,
scendiamo per circa 200 metri sul versante Acqua Bianca, fino ad incontrare sulla sinistra una
traccia segnata in azzurro (presente una scritta “M.Pisanino”) e con radi pallini biancorossi: è
l’inizio del sentiero di vetta per il Pisanino. Iniziamo a percorrerlo scendendo per gli scoscesi e
ripidi versanti degli Zucchi di Cardeto fino all’invaso del Rio Rondegno. Risaliamo, sotto il Pizzo
Altare con una prima parte del percorso caratterizzata da una esposizione moderata, esposizione che
aumenta soprattutto in alcuni traversi sotto il Pizzo Maggiore: qui serve veramente una grande
attenzione ed una totale assenza di vertigini, visto che il tracciato è molto stretto e sotto di noi c’è
un precipizio di svariate centinaia di metri. Attraversati gli Zucchi di Cardeto, giungiamo a Foce
Altare, posta fra gli Zucchi e la vetta del Monte Pisanino Proseguiamo lungo il sentiero di vetta e,
sempre facendo molta attenzione, ci inoltriamo le ripidissimo Canale delle Rose, che saliamo
faticosamente, fino ad uscire sulla cresta sommitale, a breve distanza dalla vetta del Monte
Pisanino.
Per il ritorno, seguiremo la stessa via
percorsa all’andata.
Itinerario:
Serenaia 1050m. – Foce di Cardeto
1680m. Rio Rondegno 1500m ca - Foce
dell’Altare 1750m. –
M. Pisanino 1946m e ritorno.
Dislivelli: Salita e discesa mt. 1080
Tempi: Ore di cammino: 7,00
Direttori di gita:
G. Molignoni, G. Bogazzi
Referente Sarzana:
G. Vanacore
Orari partenze:
Carrara ore 7.00 – Sarzana ore 7.30
59
PICCOLE DOLOMITI – PASUBIO:
SUI SENTIERI DELLA GRANDE GUERRA
22-24
GIUGNO
Il Pasubio è formato da tre sistemi montuosi di crinali
isolati separati da pianori (detti "buse" o "alpi"): verso nord il
crinale del Col Santo che a nord scende verso la Valle di
Terragnolo; verso sud, oltre la Busa di Bisorte, il secondo
crinale dal Monte Roite allo Spil, quindi il Pasubio con la
Cima Palon da cui partono diversi crinali, tra cui quello che
passa attraverso i denti Italiano e Austriaco.
Il Monte Pasubio fu teatro di violenti scontri durante la
prima guerra mondiale e alcuni sentieri escursionistici che
oggi utilizziamo per le nostre gite sono tracciati su vecchie
mulattiere o sentieri militari che tagliano tutto il massiccio,
portandoci vicino a resti di trincee o in gallerie, e non si può fare a meno di tornare con la mente a quel
periodo, quando il silenzio della montagna era rotto dagli spari di mortai e cannoni.
Durante la prima guerra mondiale per i trasporti vennero utilizzati automezzi a motore e sul Monte Pasubio i
due eserciti italiano e austroungarico costruirono così delle strade, utilizzate per rifornire di armi e masserizie
i militari in quota. Una delle più ardite è la “strada degli “Eroi” o delle 52 Gallerie. Costruita nel corso della
Prima Guerra Mondiale, rappresenta una delle maggiori opere belliche di tutto il conflitto, che probabilmente
non ha pari in nessun luogo. Sarà l’itinerario che percorreremo il primo giorno per arrivare al Rifugio Papa.
Programma:
• Venerdì 22 Giugno: Sarzana-Rifugio Papa (1929m)
Giunti a Bocchetta Campiglia (1216m) da Sarzana, inizieremo l’escursione per il Rifugio Papa attraverso il
percorso delle “52 Gallerie”. Si tratta di un itinerario di interesse storico ed ambientale: un’autentica
meraviglia dell’ingegneria militare e del lavoro umano, realizzata dalla 33a compagnia minatori del 5° genio
e da 6 centurie di lavoratori. La “Strada della Gallerie” è un’ampia mulattiera che incide e trafora appicchi e
burroni del versante sud del Sottogruppo di Monte Forni Alti e che offre un incessante succedersi di
sensazioni che conferiscono a questo percorso un primato estetico difficilmente non superabile.
La “Strada delle Gallerie” venne costruita con lo scopo principale di consentire in qualsiasi stagione
e con qualunque tempo il transito di uomini e salmerie al coperto dalla vista e dall’offesa avversaria,
assicurando quindi in permanenza l’accesso alla zona sommitale del Monte Pasubio in condizioni ottimali di
sicurezza, con un tracciato complessivo di km 6,3, dei quali 2,3 distribuiti in 52 gallerie ed i restanti intagliati
a mezza costa.
Dislivello in salita: mt. 950 circa – Ore di cammino: 5,00 circa – Segnavia CAI 366
• Sabato 23 Giugno: Rifugio Papa (1929m) -Rifugio Lancia (1825m)
Dopo la prima colazione, partiremo per la traversata che dal rifugio Papa porta al Rifugio “Vincenzo
Lancia”. Si tratta di un percorso di elevato interesse storico e panoramico, che traversa la Zona Sacra, per poi
svolgersi completamente lungo la sommità dell’acrocoro. Nonostante la maggior lunghezza, con favore di
condizioni atmosferiche, la traversata rappresenta la massima attrattiva per chi vuole conoscere il Pasubio.
Dislivelli: salita mt. 280, discesa 400 – ore di cammino: 3,30 – Segnavia tricolore n. 105
Nota: dal momento che la giornata a disposizione è lunga, si potrebbe visitare con attenzione quanto offerto
dal punto di vista storico nelle vicinanze del Rifugio Papa.
• Domenica 24 Giugno: Rifugio Lancia-Giazzera-Sarzana
Dopo la colazione del mattino, partiremo per una traversata che ci porterà a Giazzera (1092m) dove ci
attenderà il pullman per il viaggio di ritorno.
Dislivello: in discesa mt. 730 – ore di cammino: 2,30/3,00 – segnavia CAI m° 101
Le prenotazioni inizieranno Sabato 28 Aprile e dovranno essere accompagnate da una caparra di € 100,00
Direttori di gita: E. Falghera, A. Passalacqua
60
ALPI APUANE
VAGLI-M. TAMBURA-VAGLI
1
LUGLIO
Terza per altitudine, dopo Pisanino e Cavallo, la Tambura è una montagna di marmo a forma di
tozza piramide che termina con una caratteristica cuspide triangolare.
Vista da ogni lato, ha un po’ lo stesso aspetto, che contrasta con le linee più rotte e tormentate delle
Apuane. I profili piuttosto dolci della Tambura invogliano a panoramiche salite invernali e a
qualche possibilità sci-alpinistica nel suo ondulato versante settentrionale chiamato Carcaraia.
COMITIVA UNICA (E)
Da Vagli di Sopra ci portiamo a Campocatino seguendo la vecchia mulattiera (segnavia 177), che in
circa 45’ ci porta in questa verde conca residua di un antico bacino glaciale e luogo trai più ameni
delle Apuane e sovrastata dalla grande parete NE della Roccandagia. Su un bordo morenico, sorge
un pittoresco villaggio temporaneo testimonianza di una antica attività pastorale.
Saliamo lungo il dosso di destra, fino al Passo Tombaccia, ad aggirare il dosso della cresta NNO
della Roccandagia. Proseguiamo in falsopiano lungo i ripidi fianchi boscosi del monte, per poi
risalire un’ampia conca traversando grandi lastroni. Usciti dal bosco, proseguiamo nella pietrosa
regione ondulata detta “Carcaraia”, fino ad arrivare al Passo della Focolaccia, dilaniato dalle cave e,
seguendo la Cresta Nord-ovest, sassosa e senza difficoltà, raggiungiamo la vetta della Tambura.
Dalla vetta, seguendo il filo sassoso della Cresta Sud, scendiamo al Passo Tambura, dove ci
immettiamo nella Via Vandelli, scendendo lungo il Vallone di Arnetola, fino ad una vecchia cava.
Abbandoniamo la Vandelli girando a sinistra (segnavia 147) seguendo il sentiero che taglia tutto il
boscoso versante orientale della Tambura . Giunti al Canale di san Viano dove, incastrato nella
parete rocciosa c’è la Cappella omonima, risaliamo per una cinquantina di metri per poi dirigerci a
Campocatino e, per la mulattiera percorsa all’andata, ritornare a Vagli.
Itinerario:
Vagli di Sopra 681m – Campocatino 1031m – Passo Tombaccia 1365m –
Carcaraia – Passo Focolaccia 1642m – M.Tambura 1890 – Passo Tambura
1620m – San Viano 1090m – Campocatino 1031m – Vagli Sopra 681m.
Dislivelli e tempi: Salita e discesa: mt. 1250 – Ore di cammino: 7,00
Direttori di gita:
L. Musetti
Orario di partenza: Sarzana ore 7,00
61
VAL BADIA (DOLOMITI)
34° SOGGIORNO ESTIVO
08-22
LUGLIO
Per questo ormai tradizionale appuntamento estivo, giunto alla
sua 34^ edizione, ci capita, quasi sempre, quando diamo alle stampe
il “Programma di Attività” annuale di non avere le idee ancora ben
chiare in merito alla scelta della località dove verrà svolto il
tradizionale “Soggiorno Estivo”.
Di preciso, non sappiamo ancora dove ”scarpineremo”,
però, a differenza degli anni scorsi e, dopo un sopralluogo effettuato
dal Dott. Cozzani, che da alcuni anni ha “all’anima” l’organizzazione
del Soggiorno (e che ringraziamo), l’orientamento è per la splendida
Val Badia, dunque, ancora una volta, in Dolomiti.
Fatta questa doverosa premessa, rammentiamo, a chi gli “frulla per la
testa” di partecipare a questo tradizionale appuntamento in montagna, che i periodi di permanenza
al Soggiorno Estivo sono improrogabilmente i seguenti tre:
1 settimana, 10 giorni, 2 settimane;
Onde evitare spiacevoli discussioni, non saranno accettate deroghe a quanto stabilito per
evitare quello che è successo nel 2009 quando i proprietari dell’Hotel Oswald di Selva di Val
Gardena (e il segretario) si sono ritrovati alle prese con 11 periodi (5, 6 giorni, una settimana, 10
giorni, due settimane, chi voleva partire un giorno prima, chi un giorno dopo, ecc.).
Fatta questa precisazione, non resta altro che selezionare la struttura che ospiterà la comitiva
della nostra Sezione, fiduciosi che la scelta cada su un albergo che fornisca un binomio accettabile
qualità/prezzo e che abbia a portata di mano, anzi, di piede, la possibilità di effettuare escursioni che
soddisfino le diverse velleità del popolo deambulante presente al Soggiorno Estivo.
Le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 120, comprensive della quota di iscrizione
di € 20, quest’ultima non restituibile in caso di rinuncia, inizieranno Sabato 12 Maggio.
62
ALPI RETICHE: ADAMELLO
25° TREKKING DA RIFUGIO A RIFUGIO
14/20
LUGLIO
Per le “nozze d’argento” con il Trekking da rifugio a rifugio,
abbiamo scelto il gruppo dell’Adamello, nelle Alpi Retiche
Meridionali. Percorreremo il trekking bresciano più noto come
Alta Via N° 1 dell’Adamello, ideato nei primi anni ’70.
L’Itinerario si sviluppa in cinque tappe, dal Rifugio Tita
Secchi al Rifugio Garibaldi, su terreno di media e alta montagna
a quote comprese tra i 2000 e i 3000 metri: necessita, dunque,
idonea attrezzatura, buon equipaggiamento, allenamento e
ottima confidenza con l’ambiente alpino.
Alcuni tratti particolarmente esposti e delicati sono stati
facilitati con l’installazione di catene e corde metalliche fisse. Affrontarlo con leggerezza,
perciò, potrebbe rivelarsi pericoloso.
Programma di massima
• Sabato 14: Sarzana – rifugio Tita Secchi (EE)
Sarzana – Breno – Rifugio Tassara (1800m) (autobus) e, a piedi, per il Rifugio Tita Secchi (2367m)
Dislivelli: salita mt. 680, discesa mt. 112 – ore di cammino h.3,00
• Domenica 15: Rifugio Tita Secchi – Rifugio Maria e Franco (EE)
Rifugio Tita Secchi (2367m) – Passo di Blumone (2633m) - Passo del Termine (2334m) - Conca
Predona (2302m) - Bocchetta Brescia (2717m) - Rifugio Maria e Franco (2574m).
Dislivelli: salita mt. 842, discesa mt.635 – Ore di cammino: h. 6,00
• Lunedì 16: Rifugio Maria e Franco – Rifugio Città di Lissone (EE)
Rifugio Maria e Franco (2574m) – Passo di Campo (2296m) - Lago d’Avolo (2393m) - Passo
d’Avolo (2556m) - Passo Ignaga (2528m) – Rifugio Lissone (2017m).
Dislivelli: salita mt. 260, discesa mt. 817 – Ore di cammino: 6,00
• Martedì 17: Rifugio Città di Lissone – Rifugio Prudenzini (EE)
Rifugio Città di Lissone (2017m) – Passo di Poia (2775m) - Rifugio Prudenzini (2225m)
Dislivelli: salita mt. 758, discesa mt.550 – Ore di cammino: 5,00
• Mercoledì 18: Rifugio Prudenzini – Rifugio Tonolini (EE)
Rifugio Prudenzini (2225m) - Passo Miller (2818m) – Rifugio Gnutti al lago Miller (2160m) Passo del Gatto (2103m) - Lago Baitone (2281m) Rifugio Tonolini (2450m).
Dislivelli: salita mt. 940, discesa mt. 893 – Ore di cammino: 6,00
Giovedì 19: Rifugio Tonolini – Rifugio Garibaldi (EE)
Rifugio Tonolini (2450m) – Passo di Premassone (2923m) – Pantano d’Avio (2378m) – Bocchetta
del Pantano (2650m) – Rifugio Garibaldi al Lago del Venerocolo (2553m).
Dislivelli: salita mt. 753, discesa mt. 650 – Ore di cammino: 6,00
• Venerdì 20: Rifugio Garibaldi – Sarzana (EE)
Rifugio Garibaldi (2553m) – Temù (1150m), indi, ritorno in autobus per Sarzana
Dislivelli: discesa mt. 1403 – Ore di cammino: 4,00
Le iscrizioni, limitate a 24 partecipanti, si apriranno Sabato 5 Maggio e dovranno essere
accompagnate da una caparra di € 120,00, comprensive della quota di iscrizione di € 20,00, quest’ultima,
non restituibile. La quota definitiva verrà stabilita una volta avuti i prezzi dei vari rifugi nei quali faremo
mezza pensione nel corso del trekking e che stiamo contattando.
Si rammenta che chi partecipa al trekking deve avere un buon allenamento ed essere abituato a
“prendere tutto quello che viene dal cielo”, visto che tutti i rifugi sono prenotati secondo l’ordine di
svolgimento del trekking e non possiamo saltare nessuna tappa. Conclusione, se alla partenza dal rifugio
viene acqua, vento neve, grandine, ecc. si parte comunque…. : ci siamo capiti?!
Direttori di gita: M. Sarcinelli - P. Tonelli
63
VAL MALENCO
MINI TREKKING ADULTI
27-28-29
LUGLIO
Gli amici della sezione del Club Alpino Italiano di
Morbegno, che avevamo accompagnato sulle Alpi
Apuane nel mese di Agosto dello scorso anno, ci
ricambiano la cortesia, invitandoci sulle loro
montagne, proponendoci un bel programma di tre
giorni in Val Masino e Val di Mello: il “regno del
granito”.
Le valli che percorreremo, una vera perla
delle Alpi, sono situate nelle Alpi centrali,
precisamente nel comprensorio Masino-BregagliaDisgrazia e sono considerate, soprattutto dagli
arrampicatori, il “regno del granito”.
Programma di massima
• Venerdì 27: Sarzana – Val di Mello
Partenza da Sarzana (orario da definire) alla volta della Valtellina. Giunti a Morbegno, ci
sistemeremo presso l’Hotel Ristorante “La Ruota”.
Nel pomeriggio, partiremo per la Val di Mello per una camminata tranquilla che, a parte il primo
pezzo nel bosco che taglia l’ultimo tratto di strada carrabile, si sviluppa su un sentiero largo e
pianeggiante che percorre il fondovalle superando numerose cascine e malghe, fiancheggiato da
pareti che sono il paradiso dei “climbers”.
Il dislivello, in salita e discesa è di circa 250m – Le ore di cammino, 3,30/4,00 – Difficoltà: E
• Sabato 28: Valmalenco: rifugio del Grande Camerini mt. 2580 – Anello di Chiareggio
Arrivati a Chiareggio, imbocchiamo la strada per il Rifugio Tartaglione e Del Grande. Ad un bivio,
proseguiamo lungo la Val Sissone lungo il sentiero che si inerpica nel bosco fino a sfociare in un
canalone. Pieghiamo sulla sinistra, salendo lungo la costa con un bellissimo panorama sulla Nord
del Disgrazia. Raggiunta l’Alpe Sissone, vediamo in lontananza il Rifugio che raggiungiamo
superando l’ultimo tratto di roccette, con l’ausilio di una catena.
Dal rifugio, per il ritorno a Chiareggio, seguiremo un tratto dell’Alta Via della Valmalenco.
Dislivello in salita e discesa mt. 1000 – Ore di cammino: 5,30/6,00 – Difficoltà EE
• Domenica 29: Alpi Orobie – Valle del Bitto di Albaredo – Cima di Lago mt.2353
Lasciato il mezzo a circa 1400m di quota, seguiamo le indicazioni per il Rifugio Alpe Piazza,
innalzandoci per un sentiero, inizialmente acciottolato, che porta a superare i maggenghi di Corte
Grassa e Corte Granda ed entrare in un bosco. Usciti a Cornellie, con un comodo sentiero che piega
a destra, raggiungiamo il rifugio Alpe Piazza (1835m). Oltrepassato il rifugio, proseguiamo lungo
l’alpeggio dirigendoci verso la cresta O che seguiremo fino in vetta alla Cima di Lago (2353m)..
Per la discesa, ritornati all’inizio della cresta si segue il sentiero che entra nella valle di Lago
tagliando i pendii meridionali della cima omonima. Giunti sulle sponde del piccolo lago, si scende
al Rifugio Alpe Lago (1510m) e, in breve, ritorniamo al punto di partenza.
Dislivello: salita e discesa mt. 953 – Ore di cammino 5,30/6,00 – Difficoltà: E
• Note:
Il prezzo è di circa 220/250 ed è comprensivo di: tre giorni di mezza pensione in albergo, compreso
bevande, con sistemazione in camere doppie – viaggio in pullman .
Le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 70, inizieranno Sabato 26 Maggio
Saremo accompagnati dagli amici del CAI di Morbegno
64
.MESE DI AGOSTO
In questo mese, dove la maggior parte degli
italiani va a spaparanzarsi al mare, noi ne
approfittiamo per andare dalla parte opposta, un po’
più in alto e programmare qualche cosina “al di sopra
delle righe”.
Si tratta di iniziative rivolte ai soci che hanno
già qualche esperienza di discese in corda doppia, di
conoscenza dei nodi fondamentali e che non abbiano
problemi di vertigini, soprattutto per le salite su vie
ferrate di un certo impegno. La classificazione di
queste proposte e da considerare EE, EEA.
• 24-27 Agosto: Dolomiti: le vie ferrate
Il programma prevede la partenza da Sarzana (orario da definire) alla volta della Val di Fassa e
sistemazione in albergo. Nel corso del breve soggiorno, verranno salite le seguenti Ferrate:
• Ferrata dei Finanzieri
La classificazione che danno di questa Via Ferrata è: “particolarmente difficile, esposta e
impegnativa”. Consigliabile, dunque, solo a escursionisti esperti.
Il dislivello della ferrata è di circa 600 metri.
• Ferrata delle Trincee
Questa ferrata si snoda attraverso i campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale e chi la percorre
può portarsi a casa il ricordo degli avvenimenti storici della Guerra in Dolomiti. Pur essendo meno
difficile della Ferrata dei Finanzieri, anche questa è consigliata a escursionisti esperti.
Il dislivello della via ferrata è di 300 metri
Per partecipare a queste iniziative, limitate ad un massimo di 20 partecipanti, è necessario avere,
oltre che esperienza e buona preparazione fisica, il seguente materiale:Imbragatura, casco,
cordino, moschettoni, set da ferrata e pila frontale per la Ferrata delle Trincee.
Direttori di gita: P. Tonelli, N. Giannini
65
FRANCIA - AVEYRON:
“IL GEMELLAGGIO CONTINUA….”
23 AGOSTO
01 SETTEMBRE
Il tema del viaggio di quest’anno sarà:
Alla scoperta del Midi Toulosain
Quest’anno, il biennale appuntamento con l’antica terra di
“Linguadoca”, coincide con le “nozze d’argento” del
Gemellaggio. Infatti, sono passati ben 25 anni da quando,
nell’Aprile del 1988, vedemmo per la prima volta, i tetti
uniformi di Villefranche de Rouergue, dominati dalla possente
mole del Campanile-androne della Cattedrale di Notre-Dame.
“Le jumelage, marche”, come dicono giustamente i nostri
amici transalpini e noi siamo contenti di invadere
pacificamente, ogni due anni, il suolo francese, contenti di
assaporare il programma di visite proposteci dai nostri amici di
Villefranche..
Quest’anno, i nostri “gemelli” francesi ci propongono la
scoperta del Midi Toulosain, un territorio fra Tolosa e la catena dei Pirenei. Vedremo e visiteremo paesini
medievali, siti archeologici e, a Tolosa, visiteremo la celebre “Città dello Spazio”.
Programma di massima
• Giovedì 23 Agosto
Partenza in autobus da Sarzana (orario da stabilire), alla volta di Nailloux, che si trova a circa 40
Km prima di Tolosa: sistemazione in Hotel – Cocktail di benvenuto.
• Venerdì 24 Agosto
Giornata dedicata alla scoperta della città antica e medievale di St. Bertrand de Comminges e del
paese di Martres Tolosane, celebre per le ceramiche e il sito gallo-romano.
• Sabato 25 Agosto
Visita della cittadina di Mirepoix, famosa per la splendida piazza con gli antichi portici in legno –
pranzo medievale – Pomeriggio: Montgailhard e le ceramiche dei Pirenei.
• Domenica 26 Agosto
Mattinata dedicata alla visita di una fattoria di Lauragais, con degustazione dei prodotti. A seguire,
trasferimento a Tolosa per visitare la famosa « Città dello Spazio »; il planetarium, le officine
spaziali, la stazione Mir, ecc.
• Lunedì 27 Agosto
Partenza per Villefranche de Rouergue con una sosta nella Regione di Revel per visitare i giardini e
il museo del Canal du Midi, capolavoro costruito da Pierre-Paul de Riquet e inaugurato nel 1681
sotto il regno di Luigi XIV°, classificato patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 1996.
• Da Martedì 28 a Giovedì 30
“Randonnée” alla scoperta dei dintorni di Villefranche, con programma da definire, a parte il
Giovedì con la mezza giornata libera nel mercato di Villefranche e il tradizionale pasto campestre al
“Gite” de la Gasse, sulle rive dell’Aveyron.
Avendo necessità di conoscere il prima possibile il numero dei partecipanti, rammentiamo che
le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 100, sono aperte dall’inizio dell’anno, e si
chiuderanno al raggiungimento del numero massimo di 25 partecipanti.
Direttore di gita: C. Codeluppi
66
ALPI APUANE
PONTE MERLETTI - M. CORCHIA-TRE FIUMI
2
SETTEMBRE
Il Corchia, la cui vetta è duplice, con un’Antecima Ovest (1630m) distante circa 500m dalla cima
principale, è una montagna piuttosto uniforme se vista dalla Foce di Mosceta, mentre acquista una
certa imponenza a occidente e a mezzogiorno, dove cade con lunghe bastionate rocciose,
convergenti ai Torrioni del Passo Croce. Nei suoi fianchi si aprono numerose grotte, la più famosa
delle quali è l’Antro del Corchia, aperto qualche anno con un percorso turistico.
COMITIVA UNICA (E)
Da Ponte Merletti, sulla strada del Cipollaio, imbocchiamo uno stradello e, prima di attraversare il
torrente, deviamo a sinistra per salire, tra a beti e radi castagni, alle case abbandonate e alla
chiesetta di Campanice, in amena posizione alla falde del Monte Freddone. Il sentiero prosegue nel
bosco, tocca alcuni casolari e raggiunge una cappelletta sulla strada poco sotto il valico di
Fociomboli. Saliamo al valico e seguiamo una marmifera che sale lungo il versante settentrionale
del Corchia fino ad arrivare ad una vecchia cava poco sotto il crinale ed a poca distanza dalla vetta
del Monte Corchia che raggiungiamo in poco tempo.
Scendiamo i 500 metri di dislivello che ci separano dal Rifugio alla Foce di Mosceta seguendo
prima la cresta Sud-est e poi il versante Est. Abbandonato il Rifugio, seguiamo il segnavia 128 che
si stacca sulla sinistra a tagliare, in alto e in falsopiano, , il Canale delle Verghe ed aggirare, a quota
1130, i contrafforti nord-orientali del M. Corchia, fino a giungere ai parti di Puntato.
Dai Prati risaliamo nel bosco a scavalcare la cresta Est-nord-est del Monte Freddone per ppi
traversare tutto il versante settentrionale, perdendo gradatamente quota fino a ritornare sulla strada
del Cipollaio a poche centinaia di metri da Tre Fiumi, termine della gita.
Itinerario:
Ponte Merletti 800m – Campanice 1053m – Fociomboli 1270m – M. Corchia
Rifugio Del Freo 1180m – Puntato 995m – q. 1150 – Tre Fiumi 750m.
Dislivelli e tempi: Salita mt.1050, discesa mt. 1080m – Ore di cammino: 6,00/7,00
Direttori di Gita: D. Valtriani, S. Bordone
Orario di partenza: Sarzana ore 7,30
67
APPENNINO PARMENSE
PASSO DI TICCHIANO-M. NAVERT-GRAMATICA
9
SETTEMBRE
Il Monte Navert, per il suo aspetto alpestre e roccioso, ha una fisionomia inconfondibile: la vetta è
un luogo singolare ed affascinante, essendo una sorta di piccolo altopiano erboso che, a sud,
precipita con una verticale bastionata di roccia verso il sottostante Passo della Colla. Questo verde
pianoro sommitale è uno straordinario balcone panoramico su tutte le cime dell’Appennino
parmense orientale, mentre in primavera diviene anche un magnifico giardino fiorito di alta quota,
popolato da numerose specie di fiori.
COMITIVA UNICA (E)
Partiamo dal Passo di Ticchiano seguendo una strada che aggira, sulla destra, il Poggio del Tesoro e
che permette di raggiungere in breve il tracciato del segnavia Cai 737. Voltando a destra si inizia a
seguire la comoda carrareccia che attraversa ampi prati. In questo tratto l’attenzione è catturata dal
profilo dell’Alpe di Succiso e delle altre montagne reggiane. Con pendenza costante e moderata si
aggira sulla destra la modesta elevazione del Poggio dello Zucchero e si entra nel bosco.
Giunti in località Groppo del Lago (1251 m), si ignora la traccia che scende a sinistra verso
Pianadetto, mantenendo la destra e il segnavia. Dopo aver attraversato l’ultima porzione di bosco si
percorre infine l’ultima parte della dorsale nord-orientale del Monte Navert, ormai in vista del
crinale parmense oltre che delle vette reggiane. L’ultimo panoramico strappo conduce così alla cima
del Monte Navert.
Dalla croce di vetta si punta ora alla
dorsale nord-occidentale che scende verso
Grammatica. Alternando tratti di bosco a
panoramici pascoli si perde costantemente
quota seguendo i segnavia del sentiero 739
(cartelli). Un ampio groppo erboso concede
un’ultima visione d’insieme del crinale, prima
che il sentiero perda quota nel bosco. Senza
difficoltà si continua la lunga discesa fino a
giungere alla chiesa del paese di Grammatica,
termine della gita.
Itinerario:
Passo di Ticchiano 1154m - Passo di Casarola
1148m - La Posa 1255m Monte Navert
1654m - Groppo Fosco 1556m – Monte
Quadro 1477m – Gramatica 1026m
Dislivelli:
Salita mt. 500 - Discesa mt. 630
Tempi:
Ore di cammino: 5,00
Direttori di gita:
L. Musetti
Referente Carrara:
G. Cairo
Orari di partenza:
Carrara ore 7,00 - Sarzana ore 7.30
68
SETTEMBRE
KILIMANGIARO E PARCHI NAZIONALI
Per il “gitone alpinistico” di quest’anno, abbiamo
scelto la vetta più alta dell’Africa: il Kilimangiaro. La
sua cima raggiunge i 5.895 metri ed è il più grande
vulcano spento del pianeta.
La salita alla vetta non presenta grandi difficoltà;
ovviamente è indispensabile avere qualche esperienza in
alta quota e un buon allenamento.
Il Kilimanjaro è composto da tre coni vulcanici spenti, il Kibo, (5.895m), il Mawenzi, (5.149m) e
lo Shira, (3.962m). Tutti coloro che hanno affrontato il trekking verso la vetta di questa montagna
descrivono la bellezza e la singolarità del passaggio dalla lussureggiante regione tropicale alla
neve ed al ghiaccio della cima. Il sentiero che conduce alla montagna passa attraverso altopiani
africani popolati di animali selvaggi, poi attraversa foreste pluviali, boschi e paesaggi alpini.
Al termine della salita al Kilimangiaro, visiteremo i vicini Parchi Nazionali di Tarangire, Serengeti
e Ngorongoro. Per quanto riguarda il Lake Manyara, c’è la possibilità, interessante, di sostituirlo
con una visita nella zona del Lago Eyasi, dove vive la tribù primitiva degli Hadzabe.
Programma indicativo:
• 1° giorno:
Partenza dall’Italia e arrivo al Kilimanjaro airport di Arusha e trasferimento a Moshi
• 2° giorno:
Moshi (915m) – Marangu Gate (1.830m) – Mandara Hut 2.740m) – 4/5 ore di cammino
• 3° giorno:
Mandara Hut (2.740m) – Horombo (3.690m) – 6/8 ore di cammino
• 4° giorno:
Horombo Hut (3.690m) – Kibo (4.695m) – 6/8 ore di cammino
• 5° giorno:
Kibo (4.695m) – Hururu Peak (5.895m) – Horombo (3.690m) – 10 ore di cammino
• 6° giorno:
Horombo (3.690m) – Marangu (1.830m) Moshi (890m) – 5/7 ore di cammino
• 7° giorno:
Partenza in veicoli 4x4 per il Parco Tarangire e fotosafari
• 8° giorno:
Parco Tarangire – Parco Serengeti e fotosafari
• 9° giorno:
Intera giornata nel Parco Serengeti, tra i più ricchi e belli dell’Africa
• 10° giorno:
Serengeti – Ngorongoro, con sosta alle Gole di Olduvai, “culla dell’umanità”
• 11° giorno:
Fotosafari nel fondo del Cratere Ngorongoro e partenza per il Lago Manyara
• 12° giorno:
Fotosafari nel Lago Manyara e successiva partenza per Arusha
• 13° giorno:
Mattinata libera, quindi, trasferimento in aeroporto e rientro in Italia
Costo indicativo: € 2.800/2.900 – Sono esclusi: visto di entrata, 3 cene, mance, extra personali Le
prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 500, si chiuderanno entro il 31 Gennaio.
69
APPENNINO TOSCO-EMILIANO
MONTE GENNAIO e CORNO ALLE SCALE
16
SETTEMBRE
Questa gita percorre un tratto di Appennino Tosco-Emiliano di notevole interesse ambientale e
storico. Questa zona è percorsa da una fitta rete di sentieri che consentivano, un tempo, il passaggio
e gli scambi commerciali tra uno stato e l’altro e, per questo motivo, un tempo conteso dalle “Tre
Potenze” che dominavano questa parte di territorio: Stato della Chiesa, Gran Ducato di Modena,
Gran Ducato di Toscana.
COMITIVA UNICA (E)
Da Casetta Pulledrari si sale un tratto della Foresta del Teso che ricopre le pendici occidentali del
Poggio Catinaccio, fino al Passo della Pedata del Diavolo Rombiciaio, dove ci immettiamo nel
percorso G.E.A.. Proseguiamo poi, nella bella e folta faggeta, fino a raggiungere il Rifugio del
Montanaro, oltre il quale, usciamo al di sopra della quota limite del bosco (in questa zona
rappresentato essenzialmente da faggi): siamo in una estesa area di vaccinieto che caratterizza
anche altre montagne della zona, come il monte La Nuda ed il monte Cornaccio. Del resto la
vegetazione e la fauna sono quelle caratteristiche della Foresta del Teso e del Parco Regionale del
Corno alle Scale. Seguendo il crinale spartiacque, attraversiamo il Poggio dei Malandrini, per poi
scendere al passo della Nevaia e raggiungere la sommità del Monte Gennaio.
Continuando lungo il crinale, scendiamo al Passo del Cancellino, raggiunto il quale, risaliamo al
Passo dello Stofinatoio, posto alla base dello sperone Sud del Corno alle Scale. In una ventina di
minuti raggiungiamo la vetta del Corno alle Scale (chi vuole evitare la salita può proseguire lungo il
sentiero 00 fino al Rifugio Duca degli Abruzzi) dal quale scendiamo al Lago Scaffaiolo e al Rifugio
Duca degli Abruzzi che si trova nelle vicinanze del lago.
Dal Rifugio, seguiamo il sentiero GEA 00 fino al Passo della Calanca, dove, abbandonato il crinale
spartiacque, scenderemo verso la Doganaccia dove troveremo il pullman che ci riporterà a Sarzana.
Itinerario:
Casetta Pulledrari 1222m –Passo
d. Pedata del Diavolo Rombiciaio
1347m - Poggio dei Malandrini
1662m - Passo della Nevaia
1617m – Monte Gennaio 1814m
– Passo del Cancellino 1634m –
Passo dello Strofinatoio 1847m –
Corno alle Scale 1945m – Rifugio
Duca degli Abruzzi 1775m –
Passo della Calanca 1737m –
Doganaccia 1598m
Dislivelli:
Salita m. 950, discesa m.580
Tempi:
Ore di cammino: 6.00/6.30
Direttori di gita:
A. Passalacqua, M. Sarcinelli
Orario di partenza:
Sarzana ore 7.00
70
BOLZANO E TRENTO
UOMO DI SIMILAUN E MOSTRA MICOLOGICA
22/23
SETTEMBRE
I Gruppi “Terre Alte” e Micologico hanno
hanno deciso di organizzare questa gita a
Bolzano e Trento con lo scopo di visitare la
Mostra Micologica di Trento e il Museo
Archeologico di Bolzano dove è custodita
la Mummia dell’Uomo di Similaun.
programma indicativo
• Sabato 22
Ore 7.00: partenza da Sarzana (piazza Terzi - vecchio mercato), con pullman riservato, con soste
lungo il percorso autostradale. Arrivo a Bolzano verso le ore 12 e pranzo libero
Ore 14.30 circa, visita al museo archeologico di Bolzano (Otzi, l’uomo di Similaun - durata h. 1,30)
Al termine, giro della città visitando i portici, piazza Walter, e piazza delle Erbe.
Ore 18,00 trasferimento in pullman a Trento per la sistemazione in Hotel: cena e pernottamento.
• Domenica 23
Sveglia e colazione e, alle ore 9.00, visita alla mostra micologica (durata circa 1-2 ore).
Al termine, visita della città (Centro storico, palazzo SAT, duomo, castello del Buon Consiglio,
dove è allestita la mostra “Vie e civiltà”). Pranzo libero
Pomeriggio libero fino alle 16,00 circa, ora in cui avverrà la partenza per il rientro a Sarzana.
• Quota di partecipazione
Il costo approssimativo è di € 100-150 ed è comprensivo del Viaggio A/R, sistemazione in Hotel in
camere doppie, con trattamento di ½ pensione, entrata al museo archeologico e mostra micologica.
Sono esclusi: eventuali altri musei, e i pranzi del 22/9 e 23/9
Le prenotazioni (caparra € 50,00), inizieranno Sabato 1 Settembre. Ricordiamo che La gita verrà
effettuata con un numero minimo di 35 partecipanti.
Direttori di gita: N. Lombardi, L. Tofani
71
APPENNINO TOSCO-EMILIANO
TRAVERSATA: PRADARENA-RADICI
29-30
SETTEMBRE
Dopo la traversata (bagnata) dello scorso anno, dal Lagastrello alla Cisa, abbiamo deciso di
riproporne un’altra, questa volta in direzione opposta: dal Passo di Pradarena al Passo delle Radici,
con pernottamento al rifugio Battisti e che toccherà il suo culmine con i 2054m del Monte Prado..
La fatica che profonderemo in questi due giorni nel percorrere questo tratto di crinale, sarà senz’altro
ricompensata dal panorama verso la catena apuana che ci accompagnerà sempre.
• Sabato 15 Settembre: dal Passo di Pradarena al Rifugio Battisti (E)
Dal Passo di Pradarena, iniziamo la traversata seguendo lo stradello che porta al Passo della
Comunella. Proseguiamo lungo la carraia per poi abbandonarla a quota 1697m per risalire il costone
prativo Sud-ovest del Monte Sillano. Raggiunta la vetta, seguiremo il crinale fino al Passo di
Romecchio, dove lasceremo lo spartiacque per imboccare il sentiero 633, che scende al Passo di
Lama Lite passando dal Rifugio Bargetana. Dal Passo, in breve arriveremo al Rifugio Battisti.
Itinerario:
Passo di Pradarena 1575m – Passo della Comunella 1619m – Monte Sillano
1874m – Monte di Soraggio 1832m – Le Porraie 1835m – Passo di Romecchio
1680m – Passo di Lama Lite 1781m – Rifugio Battisti 1761m
Dislivelli e tempi: salita mt. 500, discesa mt. 3,50 - Ore di cammino: 5,00/6,00 –
• Domenica 16 Settembre: Rifugio Battisti-Monte Prado-Passo delle radici (E)
Lasciato il rifugio, ci portiamo al valico di Lama Lite dove imbocchiamo il sentiero 631 che sale a
sinistra a superare il saliente morenico che chiude l’ampio circo della Bargetana. Raggiunto il lago
omonimo, iniziamo la salita verso Sud-ovest tra vaste brughiere fino ad attingere il crinale
appenninico all’ampia Sella del Monte Prado da dove, in circa 30’, saliamo in vetta. Dalla cima,
seguiremo praticamente il sentiero GEA 00 che segue tutto il crinale spartiacque, abbassandoci,
piano piano, fino ad arrivare ai 1527 metri del Passo delle Radici, termine della traversata.
Itinerario:
Rifugio Battisti 1761m – Lago Bargetana - Monte Prado 2054m – Passo di Monte
Vecchio 1931m – Monte Vecchio 1981m – Passo degli Scaloni 1922m – Monte
Cella 1941m – Bocca di Massa 1806m – Passo delle Forbici 1575m – Passo del
Giovarello 1663m – Cima la Nuda 1705m – Passo delle Radici 1527m.
Dislivelli e tempi: salita mt. 550, discesa mt. 750 – Ore di cammino: 5,30/6,00
Direttori di gita: E. Voglino, M. Sarcinelli
72
ALPI APUANE
ARNI – M. ALTISSIMO – TERRINCA
7
OTTOBRE
L’Altissimo, contrariamente al proprio nome, non è la vetta più alta delle Alpi Apuane, ma è
senz’altro la montagna che colpisce maggiormente l’attenzione di chi osserva la catena Apuana
dalla costa della Versilia.
Vista dal mare, questa montagna, che si presenta con un’imponente e grandiosa parete meridionale,
sembra dominare, in altezza, tutte le altre cime che la circondano.
COMITIVA UNICA (E)
Dal ristorante “Le Gobbie” imbocchiamo il sentiero (segnavia 33) che risale il fondo del Canale di
Grotta Giancona, attraversa la sovrastante via marmifera e prosegue per il fondovalle ricoperto di
faggi, fino a una specie di dolina carsica, oltre la quale, arriviamo, in breve, al Passo degli Uncini.
Dal Passo, andiamo a sinistra ad una sovrastante quota 1456 seguendo il sentiero, a tratti esposto e
nel quale bisogna fare un po’ di attenzione, che traversa il fianco settentrionale del monte Altissimo,
fino a salire alla sua antecima Ovest, posta a breve distanza dalle vetta.
Il sentiero scende lungo la cresta Sud-Est, toccando vecchie postazioni di guerra della Linea Gotica
che si affacciano sul versante Sud, fino ad arrivare al Passo del Vaso Tondo, dove sbuca la traccia
di sentiero proveniente dalla Tacca Bianca. Si continua, in falsopiano a traversare i pendii orientali
delle quote 1471 e 1460, per poi proseguire, orizzontalmente, con tratti scavati nella roccia, fino a
scendere alla Foce di Falcovaia e al grande piazzale delle Cave delle Cervaiole (una breve
deviazione, ci porta ad osservare la grandiosità di queste cave).
Dalle Cave, scendiamo lungo la strada
fino a trovare, sulla sinistra, il bivio
(segnavia 141) per il Colle Cipollaio e
il Passo dei Fordazzani che si apre
poco più in alto e che è attraversato
dalla antica mulattiera che collegava
Terrinca con la Tùrrite secca. Dal
Passo, scenderemo sulla destra
percorrendola in discesa fino ad
arrivare a Terrinca, termine della gita..
Itinerario:
Le Gobbie 1037m – Passo degli Uncini
1380m – Monte Altissimo 1589m –
Passo del Vaso Tondo 1450m –
Cervaiole 1190m – Colle Cipollaio
990m – Passo dei Fordazzani 1060m –
Terrinca 600m.
Dislivelli:
Salita mt. 650, discesa mt. 1050.
Tempi:
Ore di cammino: 7,00
Direttori di gita:
M. Pegazzano, L. Veneri
Referente Carrara:
R. Ravani
Orari di partenza:
Sarzana h. 7,00, Carrara h. 7,30
73
PARCO REGIONALE DEL BEIGUA
MONTE ARGENTEA
14
OTTOBRE
Bel giro ad anello nel cuore del Béigua: senza troppa fatica si percorrono altopiani erbosi, boschi e
pietraie, crinali che offrono una notevole varietà di paesaggi e panorami. È uno spettacolare balcone
formato da montagne che si affacciano sul mare. L’escursione si svolge interamente all’interno del
“Beigua Geopark” che propone una serie di Siti di valore geologico che raccontano la storia prima
dei tempi, dalla chiusura degli oceani e dalla formazione delle Alpi fino ai paesaggi attuali.
COMITIVA UNICA (E)
Dal Rifugio Prato Rotondo imbocchiamo la sterrata percorsa dall’Alta Via dei Monti Liguri,
seguendola fino al crocevia di Passo di Prato Ferretto. Ignorando il sentiero “AV” a sinistra e quello
per il M. Rama a destra, proseguiamo diritti in discesa tra i faggi nel valloncello che porta alla
diroccata Casa Carbuné. Lasciamo, a destra, la diramazione diretta al Passo Camulà e proseguiamo
sul sentiero (due linee rosse) che attraversa in lieve salita una pietraia di grossi blocchi. Poco più
avanti abbandoniamo questo sentiero per proseguire diritti (segnavia “A”), procedendo a mezza
costa con vista fino al mare, attraversando vaste colate di blocchi rocciosi, alternate a boschetti di
noccioli e di querce, fino ad arrivare al Rifugio Padre Rino, sovrastato dal Monte Argentéa.
Dal rifugio si prosegue sul Sentiero “A” che rimonta una gigantesca pietraia, dove si trova un
caratteristico spuntone a forma di fungo, si supera una stretta forcella e si va all’ampio valico del
Passo del Foa, dal quale si sale direttamente sulla panoramica vetta del Monte Argentea.
Scesi all’ampia sella erbosa del Passo Pian di Lerca andiamo a scavalcare l’ampio dorso della Cima
del Pozzo, per poi scendere dolcemente fra radi pini fino al Passo Notua. Con un’ultima salita,
oltrepassiamo la Rocca Fontanassa, oltre la quale arriviamo al Passo di Prato Ferretto, dove ci si
ricongiunge con l’itinerario percorso all’andata, ritornando così a Prato Rotondo.
Itinerario:
Passo di Prato Rotondo 1092m – Prato Ferretto 1091m – Casa Carbunè 943m
– Rifugio Padre Rino 903m – Passo del Fo 932m - Monte Argentea 1089m –
Pian di Lerca 1062m – Cima del Pozzo 1104m – Passo Notua 1068m – Rocca
Fontanassa 1168m - Prato Ferretto 1091m – Passo di Prato Rotondo 1092m.
Dislivelli e tempi: Salita e discesa mt. 400 – Ore di cammino: 4,00
Direttori di gita:
D. Tenerini, S. Cavallini
Orario di partenza: Sarzana ore 7,30
74
RIFUGIO “CARRARA” A CAMPOCECINA
43 ^ CASTAGNATA SOCIALE
21
OTTOBRE
Le ultime due Castagnate Sociali
sono servite per capire l’importanza di
effettuare questa simpatica manifestazione, al
Rifugio “Carrara” a Campocecina.
La località ha tutti i requisiti (tranne
uno: il gestore!) per consentirci di effettuare
questo tradizionale appuntamento in questo
luogo:
splendida posizione, attrezzatura per la bisogna,
percorsi per fare una sana camminata e, cosa
più importane, la vicinanza del rifugio che, in
caso di maltempo (che ci colse nel 2010), offre
un riparo sicuro.
Per la buona riuscita di questa
castagnata ci affidiamo, come sempre, al tempo atmosferico, alla presenza numerosa dei soci e
all’ospitalità dei gestori, Grazia e Gianni (la presenza della Grazia è sicura; incerta quella di Gianni,
perché, all’atto di mandare alle stampe questo “Programma Gite”, non sappiamo ancora se ritornerà
dalla spedizione in Patagonia che farà, purtroppo per lo scrivente, insieme al segretario)
Contemporaneamente vogliamo tranquillizzare i partecipanti (speriamo che siano
numerosi come lo scorso anno) sul menu che ci guarderemo bene dal variare e che ci verrà
somministrato dai soliti “quattro gatti addetti ai lavori” (quelli, per intenderci, che si fanno “il
mazzo” ad arrostire, alla griglia, 80 kg fra rosticciane e salsicce, coadiuvati dai “vogatori” dei 40 kg
di polenta e dai susseguenti pulitori dei “gamelloni” medesimi).
Polenta (molla, dura, scondita)
Polenta olio e formaggio,
Polenta al sugo di funghi porcini)
Rosticciane alla brace,
Salsicce alla brace
dolci nostrali, caffè, ammazzacaffè
H20 (liscia, gassata, di rubinetto)
Vino bicolore: (bianco e rosso: porteme a
ca’)
e, per finire in bellezza: ….. vin brulè e mondine per tutti.
In occasione della Castagnata Sociale la Sezione organizzerà una gita a piedi su uno dei tanti
sentieri che convergono a Campocecina.L’itinerario della gita verrà stabilito per tempo.
75
ALTA VAL DI VARA
CASSEGO: FESTA DELLA CASTAGNA
28
OTTOBRE
E’ tradizione che l’ultima domenica di Ottobre Don Sandro
Lagomarsini, insieme agli amici di Cassego e Scurtabò,
organizzino la “Festa della Castagna”.
E’ una “festa” che, oltre a noi coinvolge anche la popolazione
locale. Il programma di massima, prevede una breve camminata (
il programma del percorso ci verrà fatto pervenire, a suo tempo, da
Don Sandro), un pranzo preparato dalla Comunità di Cassego
presso la locale Casa Vacanze (a offerta libera) e, nel pomeriggio,
la tradizionale “Festa della Castagna”.
Nel corso della giornata, sarà inoltre possibile visitare l’interessante Museo Contadino annesso alla
chiesa di Cassego e curato da Don Sandro (che ci farà anche da Cicerone) ed acquistare prodotti
della gastronomia locale.
La partenza è fissata da Sarzana (vecchio mercato) alle ore 8.30 (attenzione al cambio di orario)
76
ALPI APUANE
TRAVERSATA DA STAZZEMA A LOMBRICI
4
NOVEMBRE
E’ una gita che percorre una parte delle Alpi Apuane orientali dove, dai vicini monti Nona e
Matanna, si diramano, a ventaglio, verso SE, S e SO, gli ultimi contrafforti delle Alpi Apuane,
culminanti rispettivamente con il Monte Piglione, il Monte Prana e il Monte Gabberi, oltrei quali, il
rilievo si fa decisamente più basso e man mano di tipo collinare. Il percorso scelto per questa
traversata non salirà nessuna di queste vette, ma sarà senz’altro interessante e più tranquillo.
COMITIVA UNICA (E)
Da Stazzema imbocchiamo la mulattiera che ci porta, in circa 1 ora di cammino al Rifugio “Alpe
della Grotta”, al cospetto della mole del Procinto e sotto la strapiombante parete SO del Monte
Nona. Proseguiamo la salita seguendo il sentiero che, al piede di lisce pareti strapiombanti e
gradoni rocciosi, porta al Callare del Matanna, valico fra i monti Nona e Matanna.
Scesi all’Albergo Alto Matanna, contorniamo il lato orientale del Monte Matanna salendo alla
località Bozzone e, per prati, alla Foce del Pallone (bivio a destra per la Foce Grattaculo:
Procediamo con il segnavia 101, giungendo, in breve, alla Foce del Termine o del Crocione.
Scendiamo, ora, nel versante della Versilia, lungo il solco del Rio Lombricese. Ci abbassiamo lungo
i prati sottostanti la Foce, fino ad inoltrarci nel fitto del bosco percorrendo una mulattiera, a tratti
acciottolata, che porta a Casoli. A un certo punto, però, la lasciamo per imboccare il sentiero che va
a Casoli passando però, dalla famosa Grotta all’Onda. Oltre al paesaggio veramente suggestivo, con
piccole cascatelle che scivolano
dalle pareti rocciose. La grotta è stata
antico rifugio a partire dagli uomini
preistorici di Neanderthal, che hanno
lasciato strumenti da caccia in selce e
resti ossei delle loro prede.
Giunti a Casoli, visto che il pullman
grande non ci arriva, scenderemo per la
vecchia mulattiera verso Candalla e
Lombrici, termine della gita.
Itinerario:
Stazzema 500m – Rifugio Alpe della
Grotta 865m – Callare del Matanna
1130m – Albergo Alto Matanna 1037m
– Foce del Pallone 1080m – Foce del
Crocione 978m – Grotta all’Onda 708m
– Casoli 403m – Lombrici 100m
Dislivelli:
Salita mt. 700, discesa mt. 1100
Tempi:
Ore di cammino: 5,30/6,00
Direttori di gita:
Bologna, L. Giorgieri
Referente Sarzana:
Passalacqua A.
Orari di partenza:
Sarzana h. 7,00, Carrara h. 7,30
77
VIA FRANCIGENA
PONTREMOLI – VILLAFRANCA LUNIGIANA
18
NOVEMBRE
La Via Francigena, anticamente chiamata Via Francesca o Romea e detta
talvolta anche Franchigena, è parte di un fascio di vie che conduceva alle
tre principali mete religiose cristiane dell'epoca medievale: Santiago de
Compostela, Roma e Gerusalemme. Il pellegrinaggio che il vescovo
Sigerico, nel X secolo, fece da Canterbury per giungere a Roma,
rappresenta una delle testimonianze più significative di questa rete di vie
di comunicazione europea in epoca medievale ed è su una parte di questo
antico itinerario che si svolgerà il percorso della gita.
COMITIVA UNICA (E)
Da Pontremoli (eventuale visita della città), ci dirigiamo verso il borgo dell’Annunziata.
Proseguiamo per un tratto sulla SS62 per poi abbandonarla, sulla sinistra, in direzione di Scorcetoli,
seguendo le chiare indicazioni della Via Francigena, che lungo una strada sterrata portano in vista
del paese, riconoscibile dal campanile della chiesa di Sant'Andrea. Proseguiamo a superare, in
salita, la frazione di Canale, dominata da una casa torre e si giunge al suggestivo borgo di
Ponticello, con imponenti case torri, passaggi voltati e case in pietra. Terminata la visita del borgo,
prendiamo una comoda mulattiera che porta fino alla frazione di Migliarina. Giunti sulla SS62 ci
dirigiamo verso la Pieve di Sorano, millenario esempio del romanico in Lunigiana. Quindi si
comincia a salire verso il borgo di Filattiera.
Dopo il castello, si entra in piazza. Nel
vicino borgo di Co’ si trovava l’ospedale
di San Giacomo, oggi casa privata, il cui
portale riporta l'effige del Santo.
Ritornando in piazza, si prende poi il
borgo di Mezzo che porta all'uscita del
paese, dove si trovano la torre e la
chiesetta romanica con la stele di
Leodgar. Dalla collina di San Giorgio, si
scende lungo una breve strada dalla porta
di uscita del borgo che porta fino in
località Ponte di Sotto. Si sale ora verso la
piccola chiesa di Pizzo Mogano e si
continua verso la valle del torrente Monia
verso Mocrone e il caratteristico borgo di
Filetto. Da qui ci si dirige seguendo i
cartelli fino a Villafranca in Lunigiana,
termine della gita.
Itinerario:
Il percorso non ha molti dislivelli. Le ore
di cammino, escluse eventuali visite, sono
contenute nelle 4 ore.
Direttori di gita:
R. Castagna, N. Lombardi
Orario di partenza:
Sarzana h. 8.00
78
LOCALITA’ (E RISTORANTE) DA DEFINIRE
43° PRANZO SOCIALE
25
NOVEMBRE
Per il Pranzo Sociale, giunto alla sua 43^ edizione
(praticamente ininterrotto da quando è stata fondata la
Sezione del CAI a Sarzana) è consuetudine cambiare
ristorante ogni anno, non perché ci avvelenano, ma per
ampliare la conoscenza dei ristoranti nostrani, tenendo
sempre conto del rapporto qualità/prezzo.
Se però, il ristorante che ci ospita ci tratta bene e ciò
che ci propina è all’altezza o superiore alle promesse fatteci,
può essere che facciamo uno strappo a questa regola non
scritta e vi facciamo due anni consecutivi.
Comunque, per scegliere il ristorante del Pranzo
Sociale abbiamo quasi un anno di tempo, (così i preposti
ne approfitteranno per motivare
una intensa tournèe gastronomica ai vari ristoranti,
trattorie, locande, bettole, ubicati nel territorio).
Per quanto riguarda il Pranzo Sociale sarebbe sbagliato
relegarlo ad una mera occasione gastronomica. Esso deve essere, invece, il momento ideale per
rivederci e per passare un pomeriggio insieme in allegria, dove, fra una portata e l’altra, ci si
riscopre amici, si fanno due chiacchiere scambiandoci idee, esperienze e, perché no, rispolverando
le pagine dei ricordi.
Ecco allora, che il Pranzo Sociale ha un senso, specialmente, anche se per un solo giorno, ci
sentiamo parte di quella grande famiglia del CAI, dove tanti di noi sono cresciuti all’insegna dei
valori che ci accomunano nel nostro frequentare la montagna. Viviamola, dunque, questa giornata!
Le prenotazioni per il Pranzo Sociale inizieranno Venerdì 2 Novembre.
“Direttori di gita”: Mimì, Cocò e Pantagruel
79
COLLINE CASTELNUOVESI
DA LOCALITA’ BOCCOGNANO ALL’ANNUNZIATA
2
DICEMBRE
Siamo quasi alla fine del calendario gite 2012 e, dopo tanto girovagare su Alpi Apuane e
Appennini, pensiamo sia giusto dedicare una gita, non molto lunga, alle nostre colline.
Il tragitto che proponiamo in questa gita tardo-autunnale si svolge lungo i sentieri che, numerosi,
solcano le colline alle spalle di Castelnuovo Magra, fra boschi, vigneti, uliveti e paesini ricchi di
storia, intervallati da scorci inediti sulla nostra vallata.
COMITIVA UNICA (E)
Questa gita “collinare” parte dalla strada bianca che inizia a fianco del ristorante “La Sosta” in
località Boccognano. Seguiamo questa strada, prima su terreno aperto, poi, nel fitto bosco fino ad
incontrare, proveniente dalla sinistra, il sentiero che scende da Fosdinovo. Proseguiamo dritti per
circa mezz’ora, fino a sbucare sulla stradina asfaltata a poca distanza dal gruppo di case di
Gignago. Seguiamo la strada in discesa e, al primo bivio caratterizzato da un monumento
partigiano, saliamo a sinistra verso le frazioni di Casala e del Tofo, quest’ultima contraddistinta da
due vecchi e grandi vivai per l’allevamento di polli e conigli, dove finisce la strada.
Proseguiamo in salita lungo il sentiero contraddistinto dal N° 307 che, dopo circa 20’ ci porta al
quadrivio posto ad una sella fra la Bandita e il Monte Doglio, dalla quale, continuando a seguire lo
stesso segnavia, scendiamo al paese di Vallecchia, piccola frazione di 78 abitanti del comune di
Castelnuovo Magra.
Attraversiamo il paese ed imbocchiamo il sentiero (segnavia 302) che taglia il boscoso versante che
scende dalla costa del Monte Bastione (località Orbagnano), si immette in una sterrata che ci porta
in direzione del Ristorante “Da Rizieri”. Continuiamo a seguire la carrareccia che, prima in piano e
poi in ripida discesa, ci porta alla chiesina di Santa Rosa da Lima, dove abbandoniamo la strada per
imboccare un sentierino a sinistra che attraversa un valloncello e che serve da collegamento con la
strada asfaltata che sale da Palvotrisia. Ci immettiamo su una vecchia mulattiera, che sale, un po’
sconnessa e incassata che ci porta alla
strada asfaltata proveniente da Casano.
Seguiamo l’asfalto per pochi metri e
andiamo a
imboccare, sulla destra, il sentiero che ci
porta,
in
breve
alla
frazione
dell’Annunziata, termine della gita.
Itinerario:
Località Boccognano 325m – Gignago
293m – bivio q. 230m – Casala 306m –
Sella del Monte Doglio 420m - Vallecchia
343m – Santa Rosa 250m – Annunziata
100m.
Dislivelli:
Salita 300mt, discesa 450mt.
Tempi:
Ore di cammino: 4,30/5,00
Direttori di gita:
C. Codeluppi, U. Ferri
Orario di partenza:
Sarzana ore 8,30
80
SARZANA: LOCALE DA DEFINIRE
SERATA DEGLI AUGURI
SABATO 15
DICEMBRE
Questa simpatica manifestazione che ha preso l’avvio nel
2002, consiste nel passare una serata insieme per scambiarci
gli auguri, ascoltare il nostro Coro, festeggiare i soci che
hanno raggiunto il traguardo delle ottanta primavere e quelli
con 25 anni di iscrizione al CAI , e fare onore al rinfresco
conclusivo.
Sarà anche l’occasione per presentare il “Programma
Attività 2013”, confidando che lo scrivano che lo redige e la
Tipografia che lo stampa, abbiano rispettato i tempi di
consegna previsti.
Considerato che, la “Sala della Repubblica” è in ristrutturazione, il “Centro Sociale
Barontini” è insufficiente a contenere il sempre più numeroso pubblico e la “Sala delle Capriate”
alla Fortezza Firmafede, dove si è svolta l’ultima manifestazione ci è stata concessa per
intercessione, non sappiamo ancora il luogo preciso dove verrà svolta la “Serata degli Auguri
2012”: comunque, sarete avvisati per tempo.
Il programma, che ricalca a grandi linee quello degli anni scorsi, è il seguente:
•
•
•
•
•
•
•
Presentazione del “Programma Attività 2013” a cura del Presidente della Sezione del CAI
di Sarzana
Dono del bollino 2013 ai soci che, essendo della classe 1933, compiono ottant’anni:
Berriola Paolo, Cagnoli Ettore, Mongiardo Tranquillo, Vesco Almo.
Premiazione del socio cinquantennale:
Cesare Codeluppi
Premiazione dei seguenti Soci venticinquennali:
Boggia Lorenzo, Casella Esmeralda, Dadà Maurizio, Dragoni Patrizia, Ferrari Pierino,
Fregoso Giuliano, Lotti Licia, Perticara Elena, Ricco Claudio, Stagnari Andrea,
Tognoni Rodolfo, Valtriani Diego, Vatteroni Luciano, Ventarelli Stefano, Voglino
Edoardo, Voglino Giuseppe, Zubelli Giuseppe
Esibizione del Coro della nostra Sezione, che eseguirà un repertorio di canti di montagna,
popolari e della tradizione natalizia.
Rinfresco offerto dalla Sezione, ma saranno bene accette anche torte, bevande, commestibili
e liquidi vari, offerti dai singoli soci.
L’inizio è previsto per le ore 17.30.
81
SENTIERO “VERDEAZZURRO”
DEIVA MARINA – BONASSOLA
16
DICEMBRE
Lungo la costa ligure, da Genova a Portovenere, corre un persorso denominato “Verdeazzurro”.
Questo itinerario è l’immagine di una parte di liguria, con il verde dei suoi boschi e delle sue colline
che si immergono nell’azzurro del mare, le coste ripide, i dolci declivi, i paesi con le sue genti e
tutto un insieme di splendidi panorami e struggenti sensazioni. Di questo lungo e stupendo
itinerario, suddiviso in 10 tappe, percorreremo il tratto compreso tra Deiva Marina e Bonassola.
COMITIVA UNICA (E)
Partiamo da Deiva Marina. Il sentiero che imbocchiamo è, forse, una delle salite più lunghe e
faticose dell’intero percorso “Verdeazzurro”: il sentiero sale ripidamente, con tracciato tortuoso; il
fondo è quasi tutto roccioso, profondamente incassato dall’erosione meteorica; tutt’intorno la
macchia, in cui predominano lecci, cisti, corbezzoli, erica, è molto fitta e nasconde il panorama.
Raggiunta Casa Serra, il percorso diventa agevole e la pendenza diminuisce. Sbuchiamo su una
larga strada sterrata che, con un percorso quasi in piano e a tratti panoramico, ci conduce
direttamente a Framura, un insieme di frazioni caratteristiche (Costa, Setta – sede comunale –
Ravecca Anzo) che noi attraverseremo scendendo verso la stazione ferroviaria e il mare.
Poco prima della stazione ferroviaria imbocchiamo via Luigi Duina, una strada ombreggiata da pini
e lecci. Dopo una lieve salita, si apre a destra un bellissimo panorama sul mare, che si mantiene a
lungo. Giunti in località Vandereccia, inizia una forte salita, al termine della quale, il sentiero si
mantiene sempre al disotto dei 100m di quota finché, superato il Rio Valle delle Lame, riprende a
salire fino alle case abbandonate di Salice. Il percorso, ora, si fa pianeggiante: attraversa il Rio
Brino, inizia a scendere con alcuni tornanti e ritorna pianeggiante fino a Sella di Carpeneggio.
Chi è stanco, può scendere direttamente a Bonassola; chi invece ha ancora energie da spendere,
prosegue a fare il giro del “Salto della Lepre”. Questo percorso, che aggira il promontorio di Monte
Grosso, ci porta ad una piazzola per cannoni dove, di sotto a perpendicolo, scintilla il mare: siamo
al “Salto della Lepre”, punto stupendo e molto panoramico che merita la mezz’ora in più di
cammino per Bonassola, dove arriveremo al termine di questa bella traversata “marina”.
Itinerario:
Deiva Marina 10m – Casa
Serra 300m – Costa 285m –
Setta 158m – Ravecca
124m – Anzo 82m –
Località Vandarecca 44m –
Salice 190m – Sella
Carpeneggio
132m
–
Bonassola 10m.
Dislivelli:
Salita e discesa mt. 550.
Tempi:
Ore di cammino: 5,00
Direttori di gita:
A Passalacqua, E. Voglino
Referente Carrara:
P. Forfori
Orari di partenza:
Da definire
82
NUMERI UTILI
dEI
RIfUGI
ALPI APUANE – RIFUGI CAI
Rif. Carrara – CAI Carrara -località Campocecina ( mt. 1320) - 50 posti letto
Tel. 0585.841972 – 335.6750480
Rif. Nello Conti – CAI Massa - località Campaniletti (mt. 1442) – 24 posti letto
Cell. 348.1195636 – http://www.rifugionelloconti.it
Rif. Adelmo Puliti – CAI Pietrasanta - località Arni (mt. 1013) – 12 posti letto
Tel. 0584.789113 (Andrea e Antonella), cell. 334.8442344
Rif. Del Freo-Pietrapana – CAI Viareggio - località Foce di Mosceta (mt. 1180) – 48 posti letto
Tel. 0584.778007 – cell. 333.7343419 – http://www.rifugiodelfreo.it
Rif. Enrico Rossi – CAI Lucca - località “Uomo Morto” (mt. 1608) – 22 posti letto
Tel. 0583.710386/74095 - cell. 348.3898003 – http://www.rifugiorossi.it
Rif. Forte dei Marmi – CAI Forte dei Marmi - località Alpe della Grotta (mt. 865) – 35 posti letto
Tel. 0584.777051 – cell. 338.8284628
Rif. Capanna Garnerone – CAI Carrara - località Vacchereccia (mt. 1260) – 18 posti letto
Deposito chiavi CAI Carrara – tel. 0585.776782
Bivacco K2 – CAI Carrara - Pendici M. Contrario (mt. 1492) – 6 posti letto
Deposito chiavi CAI Carrara – tel. 0585.776782
Bivacco Aronte- CAI Massa - Località Passo della Focolaccia (mt. 1642) – 6 posti letto
Sempre aperto (eventuali informazioni: CAI Massa)
ALPI APUANE – rifugi privati
Rif. Val Serenaia – località Serenaia (mt. 1100) – 20 posti letto
cell. 347.3663542 – 349.1424641 – http://www.rifugiapuane.it
Rif. Orto di Donna – località “Cava 27” (mt. 1500) – 30 posti letto
Per prenotazioni: 347.3662542
Rif. Donegani – località val Serenaia (mt. 1150) – 50 posti letto
Cell. 348.6520820 – 340.1509327 – http://www.rifugiodonegani.it
Centro Educazione Ambientale – Vinca (mt. 808) – 24 posti letto
Cell. 328.5466997
La buca dei Gracchi (Oasi WWF) – località Campocatino (mt.1000) – 20 posti letto
Tel. 0583.664103
Rifugi La Quiete e Il Robbio – località Prati del Puntato (mt. 995) – 35 posti letto
Tel. 0585.45440 – cell. 338-9350953 – http://www.il-sentiero.it
Baita Delio Barsi – località Colle della Poraglia (mt.800) – 20 posti letto
Tel. 0584.989870
I dati dei rifugi delle Alpi Apuane sono stati presi dal sito www.alpiapuane.org/rifugi.html, al quale
si rimanda per avere ulteriori informazioni sui rifugi inseriti in queste pagine e sui rimanenti della
Toscana (andare sul sito e cliccare “rifugi”).
83
APPENNINO TOSCO-ligure EMILIANO – rifugi CAI
Rif. Mariotti – CAI Parma - località Lago Santo Parmense (mt. 1508) – 40 posti letto
Tel. 0521.889334 – cell. 349.2260668
Rifugio C. Battisti – CAI Reggio Emilia - località Lama Lite (mt. 1751) – 30 posti letto
Tel. 0522.897497–Cell. 349.8382733 - e-mail: [email protected] - www.rifugiobattisti.it
Rifugi Mattei e Tifoni –loc. Prati di Logarghena (mt. 1150) e Vallone della Rossa (mt. 1356) –
Informazioni presso Sezione CAI Pontremoli –
Rifugio Duca degli Abruzzi – CAI Bologna – località Lago Scaffaiolo (mt.1775) – 28 posti letto
Tel. 0534.53390 – cell. 347-7129414, 335-8217056, e-mail: [email protected]
Rifugio A. Rifugio A.Devoto – CAI Chiavaria località Passo del Bocco (mt. 956)
Telefono: 0185/342 065 - e-mail: [email protected] –http://www.rifugiodelbocco.it
APPENNINO TOSCO-EMILIANO – rifugi privati
Rif. Città di Sarzana – CAI Sarzana - località Lago di M. Acuto (mt. 1580) – 25 posti letto
Cell.339.2245117–338.8318076–e-mail:[email protected] –http://www.rifugiosarzana.it
Rifugio Lagdei – località Lagdei (mt.1250m)
Tel. 0521.889353, e-mail [email protected] . http://www.rifugiolagdei.it
Rifugio P. Consiglio – località Rio Pascolo (mt. 1570) – 23 posti letto
Tel./fax: 0522.511576 – e-mail: [email protected]
Rifugio Lagoni – località Lagoni (mt. 1350) – 40 posti letto
Tel. 0521.889118 – e-mail: [email protected] – http://www.rifugiolagoni.it
Albergo Prato Spilla – località Prato Spilla mt. 1320 –
Tel. 0521-890194, cell. 331.9481820 - http://www.pratospilla.pr.it
Rifugi al Lago Santo Modenese (mt.1501) Alpino Vittoria tel. 0536.71509 - www.rifugiovittoria.it
Marchetti tf.0536-71253 www.rifugiomarchetti.it-Giovotf. 0536.71556 www.rifugiogiovo.it
Ostello della Gioventù – località Abetone (mt. 1388) –
Tel. 0573.60117, cell. 338-9666011 - http://www.ostelloabetone.it
Rifugio Casentini – località Foce a Giovo (mt.1230)
Tel. 0583.809098, cell. 349-1751644, http://www.rifugiocasentini.it
Capanna Cagnin – località Lago Verde (mt. 1601)
Tel. 0521.610065 – cell. 348.7607290 (Galloni)
Foresteria dell’Orto Botanico dei Frignoli (SS 63 per il Cerreto mt. 750ca 25 posti letto)
Cell. 349-3692280 e-mail: [email protected]
I dati dei rifugi sono stati presi dal sito www.caiemiliaromagna.com, al quale si rimanda per avere
ulteriori informazioni su tutti i rifugi dell’Emilia Romagna (andare sul sito e cliccare “rifugi”).
GROTTE, CANYON e sedi enti parchi
Antro del Corchia – Levigliani di Stazzema
Telefono 0584.778405 – e-mail: [email protected] – http:// www.antrocorchia.it
Grotte di Equi Terme – Equi Terme
Telefono: 0187.422598 - Cell. 348-7901036 – e-mail: [email protected]
Grotta del Vento – Fornovolasco
Telefono: 0583.722024– e-mail: [email protected] – http://www.grottadelvento.com
Orrido di Botri – località Ponte a Gaio
Tel: 0583.9555253/800020 – e-mail: [email protected]
Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano - via Comunale, 23 54010 SASSALBO (MS)
Telefono: 0585.947200/1- Fax: 0585.948060
Parco delle Alpi Apuane – via Corrado del Greco, 11 55047 SERAVEZZA (LU)
Tel: 0584.75821, Fax:0584.758203 orario Ma,Ve 9,00/13,00 e-mail: [email protected]
84
Indirizzi e numeri
Utili di alcune
Sezioni Cai
Tosco-liguri-emiliane
Sezioni della LIGURIA
Club Alpino Italiano – Piazza Firmafede, 13 C.P. 1 – 19038 SARZANA (SP)
Tel./fax 0187.625154 –cell 334.7738414 e-mail: [email protected] – http://www.caisarzana.com
Apertura Sede: tutti i giorni feriali dalle ore 16.30 alle ore 19.00 – quando piove, la sede rimane
aperta anche di mattina 9.00 alle ore 12.00
Club Alpino Italiano – Rione Risorgimento, 22 - 17031 ALBENGA (SV)
Cellulare: 339.2504500 – e-mail: [email protected] – http://www.caialbenga.it
Apertura sede: Mercoledì e Venerdì dalle ore 21.00 alle 22,30
Club Alpino Italiano – vico Astigiano, 5 – 17041 ALTARE (SV)
Telefono/fax: 019.584811 – e-mail: [email protected] – http://web.tiscali.it/caialtare
Apertura sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21.00 alle ore 22.30
Club Alpino Italiano – via Reta, 16 R – 16162 GENOVA-BOLZANETO
Telefono/fax: 010.7406104 – e-mail: [email protected] – http://www.caibolzaneto.net
Club Alpino Italiano – Corso Europa, 4 – 18012 BORDIGHERA (IM)
Tel./fax 0184.262797 – cell.348.2887687 – e-mail:[email protected]– www.caibordighera.it
Apertura Sede: Mercoledì 9.30/12.00, Venerdì dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 21.00 alle 23.00
Club Alpino Italiano – Piazza del Tribunale, 11 – 17024 FINALE LIGURE (SV)
Telefono: 019.694381 – e-mail: [email protected] – http://www.caifinale.it
Club Alpino Italiano – Piazza Ulisse Calvi, 8 – C.P. 519 18100 IMPERIA
Telefono/fax: 0183.273509 – e-mail: [email protected] – http://web.tiscali.it/cai.imperia
Club Alpino Italiano – Parco Villa mina – via Cesare Battisti, 3 16011 ARENZANO(GE)
Telefono/fax: 010.9127544 – http://www.caiarenzano.it
Apertura Sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21.00 alle ore 22.00
Club Alpino Italiano – Viale Libia, Torre Pentagonale – 17025 LOANO (SV)
Cell. 349.0917997 – e-mail: [email protected] – http://www.cailoano.com
Apertura Sede: Venerdì dalle ore 21.00 alle ore 22.30
Club Alpino Italiano – via B. Agnese, 1 16151 GENOVA-SAMPIERDARENA
Telefono/fax 010.466709 – http://digilander.libero.it/cai.sampierdarena
Apertura Sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21.00 alle 23.00, Giovedì dalle ore 17.00 alle 19.00
Club Alpino Italiano – Piazza Cassini, 13 – 18038 SANREMO
Telefono: 0184.505983 – e-mail: [email protected] – http://www.caisanremo.it
Apertura Sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21.30 alle 23.00, Mercoledì dalle ore 17.30 alle 19.00
85
Club Alpino Italiano- Corso Mazzini, 25 c/o asilo “delle Piramidi” C.P. 232 17100 SAVONA
Telefono: 019.854489 – e-mail: [email protected] – http://www.caisavona.it
Apertura Sede: Mercoledì e Venerdì dalle ore 21.00 alle ore 22.30
Club Alpino Italiano – ULE – vico Carmagnola, 7/5 – 16121 GENOVA
Telefono/fax: 010.565564 – e-mail: [email protected] – http://www.caiulegenova.it
Apertura Sede: Martedì e Venerdì dalle 18.00 alle 19.30
Club Alpino Italiano – Corso Colombo - 17019 VARAZZE (SV)
Telefono: 019.9399471 – e-mail: [email protected] – http://www.caivarazze.it
Club Alpino Italiano – via Roma, 63 – 18039 VENTIMIGLIA (IM)
Telefono: 0184.357784 – http://web.tiscali.it/caiventimiglia
Club Alpino Italiano – viale Amendola, 196 C.P. 16 – 19121 LA SPEZIA
Telefono: 0187.22873 - e-mail: [email protected] – http://www.cailaspezia.it
Apertura Sede: Giovedì dalle ore 21.00alle ore 23.00 – Martedì e Venerdì dalle 17.00 alle 18.30
Club Alpino Italiano - via Capitano Renato Orsi, 29 – 16043 CHIAVARI (GE)
Telefono e fax: 0185.311851 – e-mail: [email protected] – http://www.caichiavari.it
Apertura Sede: Mercoledì 16.00/19.00 – Venerdi 21.00/23.00
Club Alpino Italiano- via Mameli, 8/3 – 16035 RAPALLO (GE)
Telefono e fax: 0185.57862 - e-mail: [email protected], http://www.cairapallo.org
Apertura Sede: Martedì e Venerdi dalle ore 21.00 alle 22.30 – Mercoledì dalle 17.00 alle 18.30
Club Alpino Italiano - Sezione LIGURE - Galleria Mazzini 7/3 - 16121 GENOVA
Tel. 010.592122 e-mail: [email protected] - http://www.cailiguregenova.it
Apertura Sede: da martedì a venerdì 17.00/19.00, il giovedì anche dalle ore 21.00 alle 22.30.
Le informazioni riguardanti le Sezioni CAI della Liguria sono state prese dal sito www.cailiguria.it
o dai siti sezionali al quale si rimanda per avere ulteriori informazioni sulle Sezioni inserite in
queste pagine e sulle rimanenti della Liguria (andare sul sito e cliccare “Le sezioni liguri”).
ALCUNE SEZIONI DELLA TOSCANA
Club Alpino Italiano – via L. Giorgi, 1 – 54033 CARRARA (MS)
Telefono e fax: 0585.776782 – e-mail: [email protected] – http://www.caicarrara.it
Apertura Sede: tutti i giorni dalle ore 19.00 alle 20.00
Club Alpino Italiano – via Vitt. Emanuele, 3 - 55032 CASTELNUOVO DI GARFAGNANA
Telefono e fax: 0583.65577 - e-mail: [email protected] – http://www.garfagnanacai.it
Apertura Sede: Giovedì dalle ore 21.00 alle 22.00 - sabato dalle ore 18.00 alle 19.00
Club Alpino Italiano – via del Mezzetta, 2/m – 50135 FIRENZE
Telefono/fax: 055-6120467 – e-mail: [email protected] – http://www.caifirenze.it
Apertura Sede: tutti i giorni lavorativi dalle ore 16.30 alle ore 19.00
Club Alpino Italiano – via M. Buonarroti, 47 – 55042 FORTE DEI MARMI (LU)
Tel. 0584-89808 e-mail : [email protected] – http://www.caifortedeimarmi.it
Apertura Sede: Venerdì dalle ore 21.00 alle 23.00
86
Club Alpino Italiano - via S. Fortunata, 31 – 57123 LIVORNO
Telefono e fax: 0586.897785 e-mail: [email protected] - http:// www.cailivorno.it
Apertura Sede: mercoledì dalle 17.30 alle 19.30 - venerdì 17,30/19,30 e dalle 21,15/23,15
Club Alpino Italiano - Cortile Carrara, 18 - 55100 LUCCA
Telefono e fax: 0583.582669 - e-mail: [email protected] - http://www.cailucca.it
Apertura Sede: Da Lunedì a Venerdì dalle ore 19.00 alle ore 20.00
Club Alpino Italiano – Via della Posta 8 – 54100 CANEVARA-MASSA
Telefono/fax 0585.488081 cell. 348.1195363 – e-mail: [email protected] – http://www.caimassa.it
Apertura sede: Martedì e Venerdì dalle ore 19.00 alle ore 20.00
Club Alpino Italiano- via Cisanello, 2- 46124 PISA
tel. e fax 050.578004- e-mail [email protected] http://www.caipisa.it
Apertura Sede :mercoledì e venerdì dalle ore 21.30 alle 23.00
Club Alpino Italiano – via Mazzini, 105 – 55045 PIETRASANTA (LU)
Telefono: 0584.70563 - e-mail: [email protected] – http://www.caipietrasanta.it
Apertura Sede: Martedì dalle ore 21.15 alle ore 23.00
Club Alpino Italiano – via Malaspina, 22 C.P. 27 – 54027 PONTREMOLI (MS)
Cellulare 338.2585707 (Fenucci) - e-mail: [email protected]
Club Alpino Italiano – via dell’Altopascio, 8 – 59100 PRATO
Telefono/Fax: 0574.22004 – e-mail: [email protected] – http://www.caiprato.it
Apertura sede: Martedì e Venerdi dalle ore 21,00 in poi
Club Alpino Italiano-via L.Repaci 1/b c/o circoscrizione Centro M. Polo– 55049 VIAREGGIO
Telefono: 0584.56226 – e.mail: [email protected] – http://www.caiviareggio.it
Apertura sede: Martedì e Giovedì dalle ore 17,30alle 19,30 – Venerdi dalle ore 21.00 alle 23.00
Club Alpino Italiano - Viale Mazzini, 95 - 53100 SIENA
Telefono e fax: 0577.270666 - e-mail [email protected] – http://: www.caisiena.it
Apertura Sede: lunedì, mercoledì, venerdi dalle ore 18.00 alle ore 20.00
Amici della Montagna – via Badia, 40 – 55041 CAMAIORE (LU)
Cellulare: 339.4147102 - e-mail: [email protected] – http://www.amicimontagna.com
Apertura Sede: tutti i Giovedì sera dalle ore 21.15
aLCUNE SEZIONI DELL’EMILIA
Club Alpino Italiano - Via Piacenza, 40/a – 43100 PARMA
Tel. 0521-984901 - Fax 0521-985491 - e-mail: [email protected] – http://www.caiparma.it
Apertura Sede: Mercoledì/Venerdi 18/19.30 Giovedi 21/23.00 – estivo anche Sabato 18/19.30
Club Alpino Italiano - Viale dei Mille, 32 - 42100 REGGIO EMILIA
Tel. 0522 436685-Fax.0522 430266-e-mail: [email protected] www.caireggioemilia.it
Apertura Sede: Mercoledì, Giovedì, Venerdi, 18.00/19030, Sabato 17.30/19.00
Le informazioni riguardanti le Sezioni CAI della Toscana e dell’Emilia, sono state prese dai siti
www.caitoscana.it. e www.caiemiliaromagna.org ai quali si rimanda per avere ulteriori
informazioni sulle Sezioni inserite in queste pagine.
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Attività 2012 - Programma