Club Alpino Italiano
Sezione di Verona
COMMISSIONE ESCURSIONISMO
Gita sociale del 6 e 7 settembre 2014
ALPI GIULIE
Jof Fuart - ferrata "Anita Goitan" (EE-EEA)
Non c’è dubbio che la via ferrata “Anita Goitan”, dedicata alla celbre alpinista triestina, sia una delle
più belle e popolari del Friuli Venezia Giulia, un vero “must” per gli amanti delle Alpi Giulie. Questo
percorso può diventare ancora più interessante se associato alla salita dello Jof Fuart, quella
“Montagna Possente”, che insieme al Montasio forma uno dei più bei gruppi delle Alpi Orientali.
Programma
Primo giorno: da Sella nevea ( 1175 m.) al rif Corsi ( 1847 m.) con il sentiero 625 passando dal
Passo degli Scalini ( 2022 m.) poi discesa fino al rifugio Corsi. L’anfiteatro dove si trova il rifugio è
davvero suggestivo, è molto facile incontrare degli stam becchi, ormai padroni incontrastati di queste
montagne.
Secondo giorno: 1° gruppo attraverso la via normale, 2°gruppo via ferrata Anita Goitan
Dal Rifugio si seguono le indicazioni per il sentiero 627 che sale sulla destra verso la Forcella di
Riofreddo, stando attenti ad abbandonarlo poco prima della Forcella seguendo i bolli rossi sulla
sinistra che salgono all’attacco della via ferrata sulla parete sud della Cima di Riofreddo ( targa, 1 ora
dal rifugio ). Si supera un primo saltino di roccette e un canal ino che ci portano sulla cengia principale
che seguiremo fino ad incrociare la via normale allo Jof Fuart. La cengia si snoda tra le pareti grigio rossastre della Cima di Riofreddo, dell’Innominata e delle Madre dei Camosci, si interrompe solo nei
colatoi tra queste montagne, dove si affrontano i punti più esposti ed impegnativi. Bellissima la parte
tra l’Innominata e la Madre dei Camosci. Una volta usciti dalla cengia ( 1.30 ore dall’attacco ) si segue
quindi il facile sentiero che in un’ora circa ci porta alla super-panoramica cima dello Jof Fuart ( 2666
m, 1400/1600 m di dislivello, 5/6 ore dalla partenza ). Splendida la vista sul Montasio, sul Canin, sul
Mangart, sul Triglav, sulle Alpi Carniche e sugli Alti Tauri. Si scende quindi per lo stesso sentiero di
salita stando attenti a prendere il sentiero che prosegue a destra nello splendido cengione dominato
dagli enormi torrioni che si ergono quasi inquietanti sulla parete sud dello Jof Fuart. Senza possibilità
di errore si giunge alla pittoresca Forcella Mosè dove la vista si apre ancora sulla Spragna e sul
gruppo del Montasio. Da qui si può risalire le Cime Castrein e terminare l’intero percorso alla Forcella
Lavinal Dell’Orso oppure scendere attraverso il colatoio che porta verso il Rifugio Corsi ( 1.30 ore
dalla cima dello Jof Fuart ). Questa parte è ben attrezzata e non particolarmente impegnativa. Infine
ritorneremo a Sella Nevea
Partenza:
Attrezzatura:
ore 7.00 da sede CAI S.Pietro in Cariano
ore 7.15 dal parcheggio di Verona sud
ore 21.00
1°giorno salita 850
2°giorno salita 960 m, discesa 1800 m
1°giorno (E)
2°giorno 1° gruppo (EE), 2°gruppo (EEA)
1°giorno 3 ore
2°giorno 1° gruppo 6/7 ore, 2°gruppo 9/10 ore
Imbrago, set da ferrata, casco e abbigliamento idoneo.
Capigita:
Paola Rizzardi (340-8323346), Andrea Molinaroli (340-2482154)
Arrivo:
Dislivello:
Difficoltà:
Tempo previsto:
N.B. La quota di partecipazione dovrà essere interamente versata all’atto dell’iscrizione. I partecipanti, con
l’iscrizione, accettano e si impegnano a rispettare il regolamento gite, come da estratto pubblicato nel
libretto: “Attività sezionale” del C.A.I. di Verona.
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Gita sociale del 9 settembre 2001