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Che cosa sai già?
• Quali parole ti vengono in mente se pensi alla parola Storia?
• Che cosa fa, secondo te, lo storico?
• Che cosa vuol dire fare una ricerca?
• Da chi è aiutato lo storico?
Che cosa imparerai?
In questa unità di lavoro imparerai a fare una ricerca storica.
Conoscerai gli strumenti dello storico, cioè che cosa usa lo storico
per fare la ricerca, e i suoi metodi, cioè in quale modo ricerca.
Quando nelle schede trovi il simbolo
fai riferimento alla pagina del tuo sussidiario Girogiromondo 3.
Quando nelle schede in alto a sinistra trovi i simboli
significa che le due pagine devono essere affiancate.
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EL
1
1 2
Girogiromondo 3,
pagina
2
L
a nostra storia
Ricostruire il passato
Dopo un giorno viene un altro giorno; passa un giorno e arriva
un altro giorno: ecco perché si dice che il tempo passa.
Passa il tempo e le cose, le persone, gli oggetti cambiano, cioè
mutano.
Anche noi siamo cresciuti e siamo cambiati nel nostro corpo e
nel nostro comportamento. Abbiamo imparato a camminare, a
parlare, a stare con gli altri. Siamo diventati grandi.
Noi ricordiamo bene alcuni fatti della nostra vita che sono successi da poco tempo: i primi anni della scuola primaria, gli anni
della scuola dell’infanzia, ma non riusciamo a ricordare i primi
giorni, mesi e anni della nostra vita.
Come possiamo fare per ricostruire il nostro passato?
Per conoscere e ricostruire il nostro passato dobbiamo farci aiutare dai nostri genitori, dai parenti o dagli amici che c’erano
quando eravamo più piccoli e quando sono successi de fatti che
ci riguardano. Loro sono i testimoni diretti dei fatti accaduti,
cioè erano presenti quando i fatti sono accaduti.
Possiamo inoltre usare fotografie, documenti scritti, come il certificato di nascita, oggetti, come giocattoli, vestiti, biberon...
L’anno scorso hai imparato che se vuoi ricostruire la tua storia
personale devi mettere in ordine cronologico i fatti che sono
successi nella tua vita: cioè metterli in ordine, uno dopo l’altro,
dal più antico (per esempio la tua nascita) al più recente (per
esempio che cosa ti è successo oggi).
Lavoro sul testo
Metti in ordine cronologico questi fatti.
1 Sono nato.
Sono andato alla scuola materna.
Sono andato alla scuola primaria.
Ho cominciato a camminare.
Ho detto le prime parole.
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2
Girogiromondo 3,
pagina
3
L
1
a nostra storia
La storia e le fonti
La parola storia deriva da una antica parola
greca che significa testimonianza.
Possiamo dire che facciamo storia quando raccogliamo, analizziamo, studiamo, le tracce e le
testimonianze di quello che è accaduto nel passato.
Gli storici chiamano queste tracce fonti. Le
fonti ci aiutano a scoprire quello che è accaduto nel passato, i fatti del passato.
Ci sono diversi tipi di fonti:
• fonti orali,
• fonti scritte,
• fonti materiali,
• fonti visive.
Scopro le parole
Una testimonianza: è il racconto
di un fatto che abbiamo vissuto
direttamente, è la dimostrazione
che qualcosa è accaduto
veramente.
La traccia: è un segno lasciato da
un essere vivente, per esempio
un’impronta lasciata da un
animale.
Fonti orali
Le fonti orali sono i racconti, le testimonianze, le leggende, i canti popolari e tutto ciò che si trasmette a voce da una persona all’altra.
Quando ricostruisci la tua storia personale, le fonti orali sono, per
esempio, i racconti degli adulti che vivono intorno a te.
Fonti scritte
Le fonti scritte sono tutte le testimonianze scritte dall’uomo.
I libri scritti a mano o stampati, le lettere, i diari, i giornali, le riviste.
Le fonti scritte nella tua storia personale sono per esempio il certificato
di nascita o i certificati medici, la pagella, i tuoi diari ecc.
Il mondo in casa
Forse qualche adulto ti ha detto: “Mi ricordo quando avevi 1 anno e avevi
cominciato a camminare….”
Ti ricordi qualche altra frase che ti hanno detto di quando eri più piccolo?
Che cosa facevi? Che cosa ti piaceva o non ti piaceva mangiare? Prova a
chiederlo alla mamma, al papà, alla zia ecc.
Secondo te, quali sono i documenti scritti che servono per ricostruire la tua
storia personale?
MEDI
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3
Girogiromondo 3,
pagina
6
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21
a storia della Terra
Fonti materiali
Le fonti materiali sono gli oggetti prodotti e usati dall’uomo:
le case, gli edifici, i mezzi di trasporto, i vasi, le armi, i gioielli, gli strumenti usati dagli artigiani... Nella ricostruzione
della tua storia le fonti materiali sono per esempio gli oggetti di quando eri piccolo e che i tuoi genitori hanno conservato. I tuoi giocattoli, il biberon, i tuoi vestiti... sono reperti
importanti della tua storia personale.
Scopro le parole
Un reperto: è un
oggetto antico che è
stato trovato e che
serve per ricostruire il
passato.
Fonti visive
Le fonti visive sono le immagini come le fotografie, i graffiti, cioè i disegni incisi sulla roccia, i dipinti, i video, gli affreschi, cioè dipinti fatti sui
muri. Sicuramente possiedi delle fotografie di momenti felici che hai
trascorso con la tua famiglia o con gli amici. Queste sono le tue fonti
iconografiche, cioè visive.
Chi è lo storico?
Lo storico è lo studioso che ricostruisce la storia passata e utilizza i diversi tipi di fonti.
Egli cerca di stabilire quando sono state create le fonti, da dove provengono e quali
informazioni possono dare per ricostruire la storia di uomini e di popoli vissuti molti
anni fa. Anche tu hai fatto lo storico quando hai ricostruito la tua storia personale.
Lavoro sul testo
Inserisci nella tabella le seguenti fonti.
casa – graffito – vaso – fotografia – racconto a voce – lampadina – un tema
fonti orali
fonti scritte
fonti materiali
fonti visive
............................... ............................... ............................... ...............................
............................... ............................... ............................... ...............................
............................... ............................... ............................... ...............................
Quali fonti userai per ricostruire la tua storia personale?
Fonti orali ........................................................................................................................
Fonti scritte ………………………………………………….........................................................
Fonti materiali ..................................................................................................................
Fonti visive .......................................................................................................................
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4
Girogiromondo 3,
pagina
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L
1
a nostra storia
Gli aiutanti
dello storico
Lo storico non lavora da solo perché per ricostruire il
passato ci vogliono lunghe e complesse ricerche scientifiche. Lo storico si fa aiutare da molti studiosi come gli
archeologi, i paleontologi, i geologi.
Gli archeologi
Gli archeologi ricercano e studiano oggetti ed edifici antichi; alcuni di
questi oggetti ed edifici sono ormai sepolti nel terreno. Le informazioni
che raccolgono fanno capire quali oggetti e strumenti usavano gli uomini antichi e come vivevano.
Quando un archeologo trova dei reperti si fa delle domande:
• A quale civiltà o popolo è appartenuto il reperto?
• In quale periodo è stato realizzato?
• Per che cosa veniva usato?
I paleontologi
I paleontologi ricercano e studiano i fossili (osserva pagina 26 del tuo
libro
), cioè i resti di animali e vegetali vissuti in epoche antichissime.
I paleontologi riescono a ricostruire la storia della vita sulla Terra.
Quando un paleontologo trova un fossile si fa delle domande:
• Di quale animale o vegetale è questo fossile?
• A quale periodo della storia della Terra appartiene?
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Girogiromondo 3,
pagina
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a nostra storia
I geologi
I geologi studiano le rocce e da quali materiali è composto il terreno.
Le informazioni sulle rocce raccolte dai geologi servono per capire l’età dei reperti trovati da archeologi e paleontologi.
Le domande che si fa un geologo sono:
• A quale epoca risale questa roccia?
• Come si è formata?
Laboratorio delle
competenze
Prova a realizzare in classe un museo di
reperti storici.
• Chiedi ai nonni o a persone anziane che
conosci se ti prestano un oggetto o
un’immagine del passato, di quando non eri
ancora nato. Poi cataloga il materiale che hai
raccolto. Che cosa devi fare per catalogare?
Ogni oggetto dovrà essere:
• disegnato e descritto. Scrivi di quale
materiale è fatto, che forma ha, che colore ha;
• analizzato per avere informazioni sul
passato. A che cosa serviva? Chi lo usava?
Come è stato realizzato? Era un oggetto
molto comune o era usato raramente, cioè
poche volte?
Puoi anche intervistare le persone che ti
hanno prestato l’oggetto e fare loro delle
domande chiare e precise: quelle saranno
fonti orali.
Scopro le parole
Catalogare: descrivere e
organizzare in un archivio,
in una raccolta.
Lavoro sul testo
Collega le parole alla corretta definizione.
I geologi
Gli archeologi
I paleontologi
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studiano i fossili di piante e animali
studiano le rocce e come sono fatte
studiano monumenti e oggetti antichi
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a nostra storia
Storia di famiglia
In casa avrai sicuramente un album di foto dove ci sono le immagini della tua famiglia.
Forse non riconosci tutte le persone che vedi nelle foto perché indossano abiti e pettinature che si usavano tanto tempo fa.
Oppure sono parenti della tua famiglia che tu non hai mai conosciuto.
Ti chiedi: “Chi è questa signora vestita da sposa? Chi è questo buffo bambino con un
cappellino in testa?”.
Per capire meglio puoi fare una ricerca storica sulla tua famiglia.
Il tuo albero genealogico
Un modo di fare la ricerca può essere quello di costruire un albero genealogico. Che
cos’è un albero genealogico? È uno schema ad albero come vedi nella figura a pagina
10 del tuo libro
.
Lo puoi disegnare più in grande sul quaderno e farti aiutare dai tuoi genitori.
Vedi che c’è un ovale dove c’è il tronco e lì metterai il tuo nome e se vuoi la tua fotografia. Nei due ovali che stanno sopra metterai il nome e cognome dei tuoi genitori;
anche il luogo e la data di nascita. Nei quattro ovali sopra metterai il nome e cognome
dei nonni materni e paterni; anche il luogo dove sono nati e la data di nascita, ed eventualmente di morte. Puoi completare il tuo albero genealogico con delle fotografie.
Lavoro sulle parole
Completa le frasi.
Il fratello di mio padre è lo ……………….........................................................................
Il fratello di mia madre è lo ……………….......................................................................
La sorella di mio padre è la ………………………….............................................................
Il figlio di mio padre è mio ………………..........................................................................
La figlia di mia madre è mia …………............................................................................
Il mondo in casa
In quale Stato sono nati i tuoi nonni materni? ......................................................
……………………………………………………………………............................................…………..
E i tuoi nonni paterni? ....................................................................................................
……………………………………………………………………............................................…………..
In quale Stato sei nato tu? .............................................................................................
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Girogiromondo 3,
pagina
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O DELLE COMPE
Generazioni a confronto
1
Costruisci, insieme ai tuoi compagni, una linea del tempo dove metterai a confronto tre generazioni: i tuoi nonni, i tuoi genitori, e tu (vedi pagina 11 del tuo
libro
).
Ricorda: la parola generazione significa un insieme di persone che hanno più
o meno la stessa età.
Di solito ogni 25 anni si dice che c’è una nuova generazione.
Guarda la linea del tempo dei nonni e vedi che si parte dal 1945, perché la maggior parte dei vostri nonni sono nati in quegli anni.
Guarda la linea del tempo dei genitori e vedi che si parte dal 1970, cioè 25 anni
dopo la generazione dei nonni.
Infine guarda la tua linea del tempo che inizia nel 2000, cioè 25 anni dopo
quella dei tuoi genitori.
2
Abbiamo sfogliato un album di fotografie di una famiglia e abbiamo ritrovato
due fotografie (vedi pagina 11 del tuo libro
); come sai le fotografie sono
fonti iconografiche.
Manca una fotografia.
- Quale fotografia manca? Quella della tua generazione, quella della generazione dei tuoi genitori o quella dei tuoi nonni?
- Prova a cercare una foto in famiglia che vada bene per completare la pagina
e incollala.
- Poi metti le foto in ordine cronologico, cioè da quella più antica a quella più
recente.
- Scrivi poi una brevissima descrizione di quello che vedi nelle foto.
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Girogiromondo 3,
pagina
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a nostra storia
C’era una volta
Che cosa c’era una volta di diverso da oggi? Tantissime cose: i vestiti, gli oggetti,
i mezzi di trasporto, i cibi. Più si va indietro nel tempo e più si trovano differenze.
Hai cominciato a capire questo fatto quando hai ricostruito la storia della tua famiglia.
Ora proviamo a continuare la nostra ricerca storica e cominciamo a parlare di quello
che succedeva ai tempi dei nostri nonni.
Leggiamo questo racconto per iniziare.
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Il cortile: è una specie di
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Lavoro sul testo
Completa le frasi.
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Per fare i conti il nonno usava:
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MEDI
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La mamma del nonno:
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9
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Imparo a studiare...
facciamo una ricerca storica
Adesso possiamo provare a fare una vera e propria ricerca storica.
Andiamo indietro di due generazioni.
La nostra ricerca storica
Per fare una ricerca storica bisogna scegliere un argomento, cioè un campo
di indagine, e studiarlo in un certo periodo di tempo.
Ecco qualche campo di indagine. Scegli quello che ti interessa di più:
la scuola
la vita quotidiana
il lavoro
la famiglia
il gioco e il tempo libero
le abitazioni
le tradizioni
l’alimentazione
Ora devi decidere se la tua ricerca si occuperà del periodo della generazione
dei tuoi genitori oppure di quella dei tuoi nonni.
Inizia a cercare i vari tipi di fonti necessarie per conoscere meglio e capire l’argomento che hai scelto e il periodo di tempo.
argomento
scuola
generazione dei nonni
fonti
...............................
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10
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13
Imparo a studiare...
facciamo una ricerca storica
Il questionario di indagine
La prima cosa da fare per la ricerca è preparare un questionario per intervistare, cioè per interrogare, i nonni. Se non puoi intervistarli perché abitano
molto lontani o non ci sono più, puoi intervistare una persona anziana che
conosci.
Qui sotto trovi un modello di questionario.
Nonna e nonno,
mi raccontate?
Intervista fatta da
...................................................................
Intervista a
...................................................................
Quando avevi 9 anni dove vivevi?
..................................................................................................
Quante persone eravate in famiglia?
..................................................................................................
CAMPO DI INDAGINE: la scuola
Quali scuole hai frequentato?
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elementare
media
superiore
università
Con quale mezzo andavi a scuola? .......................................................................................
I tuoi insegnanti erano severi? ...............................................................................................
I tuoi compagni com’erano? …………………............................................................................
C’erano tanti alunni nella tua classe?....................................................................................
La tua scuola era nuova o antica? Grande o piccola? .........................................................
Che materiale scolastico usavi? .............................................................................................
Che cosa usavi per portare a scuola il materiale scolastico? La cartella? Lo zaino o
altro? ........................................................................................................................................
A scuola indossavi il grembiule o ti vestivi normalmente? ................................................
Quali materie studiavi? ...........................................................................................................
MEDI
EL
11
Girogiromondo 3,
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1
Imparo a studiare...
facciamo una ricerca storica
Le informazioni dell’intervista sono diventate un testo che racconta com’era
la scuola al tempo dei nonni.
La scuola dei nonni
I miei nonni hanno frequentato solo la scuola elementare, perché ai loro
tempi non c’era l’obbligo di frequentare la scuola media. Mi hanno raccontato che quando loro andavano a scuola le cose erano molto diverse da oggi.
Si alzavano molto presto e facevano tanti chilometri a piedi per arrivare alla
scuola in orario. Andavano a scuola in qualunque stagione e con qualunque
tempo (neve, pioggia e vento).
La nonna mi ha detto che ogni tanto il suo papà la portava a scuola in bicicletta. Il nonno invece aspettava sempre i suoi amici vicini di casa e insieme
andavano a scuola.
Frequentavano la scuola sia al mattino, sia al pomeriggio, con un giorno di
vacanza a metà settimana.
Era obbligatorio andare a scuola con il grembiule: bianco per le femmine,
nero per i maschi.
Le classi miste, cioè formate da maschi e femmine, non esistevano e la scuola iniziava il primo di ottobre.
Avevano una sola maestra che metteva sempre il grembiule nero.
I maestri erano severi: se gli alunni non ascoltavano le loro spiegazioni, davano dei colpi sulle mani con le bacchette o li mettevano in punizione con la
faccia contro il muro. Inoltre gli alunni si alzavano sempre in piedi quando
entrava la direttrice e tutti in coro dicevano: “Buongiorno signora Direttrice!”.
Le materie di studio erano: religione, comportamento, educazione fisica, lingua italiana, aritmetica e geometria, storia, geografia e scienze, disegno, recitazione e canto, attività manuali e pratiche.
I voti venivamo dati in numeri fino a 10.
La pagella scolastica, così era chiamato il documento di valutazione, veniva
consegnata ai genitori ogni tre mesi e se i bambini avevano brutti venivano
bocciati, cioè dovevano ripetere l’anno.
C’erano gli esami alla fine della seconda elementare e poi in quinta per avere
la licenza elementare.
Durante l’anno scolastico non si andava in gita.
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2
Imparo a studiare...
facciamo una ricerca storica
Le scuole dei nonni erano grandi.
Vi erano lunghi corridoi dove si trovavano le varie aule e dei grandi cortili dove
gli alunni andavano tutti i giorni, anche quando faceva freddo, a fare merenda e a giocare per un quarto d’ora, a metà mattina.
Il materiale scolastico era fatto da pochi oggetti: un quaderno a righe e uno a
quadretti, una matita, un libro dove imparare a scrivere e leggere, una penna
di legno e i pennini, cioè delle punte di metallo che venivano infilati nelle
penne di legno per poter scrivere.
In prima elementare gli scolari scrivevano con la matita e riempivano i quaderni prima con pagine di righe verticali e orizzontali, per imparare a usare la
matita. Poi scrivevano tante volte le lettere dell’alfabeto.
Dopo questo esercizio i bambini cominciavano a usare la penna con il pennino e l’inchiostro. Su ogni banco avevano un calamaio, cioè un vasetto, con
l’inchiostro. La nonna mi ha detto che era difficile scrivere con il pennino e
spesso macchiava i fogli con le gocce di inchiostro.
Allora la sua maestra le strappava la pagina e le faceva rifare l’esercizio, perché i quaderni dovevano essere in ordine.
I nonni non portavano lo zaino, ma una cartella di cuoio dove mettevano con
molta cura il materiale scolastico. Usavano la stessa cartella dalla prima alla
quinta e spesso era quella che aveva usato il fratello o la sorella maggiore.
Chi non continuava a frequentare la scuola andava a imparare un mestiere
presso gli artigiani (sarta, ricamatrice, falegname, idraulico, elettricista...).
Questa è la scuola che frequentavano i miei nonni.
Ora fai la stessa intervista ai tuoi genitori e prova a scrivere un breve testo,
come è stato fatto per la scuola al tempo dei nonni.
Lavoro sul testo
Vero o falso?
Gli alunni indossavano dei grembiuli. V
I maestri erano severi. V F
La scuola iniziava a settembre. V
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Gli alunni portavano tanti quaderni e pennarelli. V
Si scriveva con la biro. V F
I maestri erano severi. V
F
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Con l’aiuto dell’insegnante o di un adulto cerca alcune immagini delle
vecchie penne, dei pennini, dei calamai, delle cartelle...
MEDI
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Girogiromondo 3,
pagina
16
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