Maris Davis Joseph (Chantal B. Dana)
Centomila
Grazie
• Vai alla pagina Facebook •
• Info navigazione multimediale •
1 - Centomila Grazie
Questa breve pubblicazione è un ringraziamento a tutti gli amici della nostra pagina
Facebook (Maris Davis Joseph (Chantal B. Dana) che ha raggiunto e superato il
ragguardevole numero di 100.000 (centomila).
Abbiamo voluto pubblicare alcune tra le ultime e più significative note tratte da una
selezione di oltre 100 totali contenute nella nostra pagina.
La “pagina facebook” è inoltre strutturata in sezioni attraverso le quali è possibile
conoscerci meglio, guardare i nostri video, compresi quelli caricati nel nostro canale
YouTube e visualizzare i nostri “tweet”.
Eccole le principali sezioni della pagina
Welcome
Timeline
Note e Articoli
Album fotografici
Progetti
Video
Youtube
Twitter
Leggi la Storia di questa Pagina Facebook
Maris Davis Joseph (Chantal B. Dana)
• clicca qui •
2 - Centomila Grazie
Indice
(clicca qui per info navigazione multimediale)
Leggi la Storia della pagina Facebook
Centomila
Favour ha trovato pace e ora da lassù ci regala il suo sorriso
Dolce madre dammi al vento perché mi porti via
Trova il tempo
Le sette vergogne del mondo
Dalai Lama. I dieci "Ladri" della tua Energia
Lettera al "cliente" di una prostituta vittima di tratta
Maronella, nigeriana. La prima volta che è scesa in strada aveva solo 16 anni
I ricchi dovrebbero vivere più semplicemente, affinché i poveri possano semplicemente vivere
Breve storia di una ragazza con tanti sogni
Che colpa abbiamo noi
Gas Flaring nel Delta del Niger, Sud Nigeria
Piccole Schiave Invisibili. Dossier 2013 sulla tratta di ragazze nigeriane
A chi non aspetta Natale per essere migliore
Link Utili
3 - Centomila Grazie
Alla mia danzatrice nuda
Un dono per te
Danzerò nei prati azzurri del Cielo
Libertà
Africa, ritorno a Benin City
La Perla Nera
Africa
Tu, donna africana
Si, sono folle
Maris Davis
Le Campagne Informative di Foundation for Africa
4 - Centomila Grazie
Navigazione multimediale all'interno di questo libretto
Questo documento è progettato per una navigazione facilitata.
Dalla pagina indice (pagine 3 e 4) “Cliccare” sulla voce prescelta.
Per tornare indietro all'indice (pagine 3 e 4) cliccare sul numero che si
trova a piè di ogni pagina di questo libretto.
Nel documento sono inoltre attivi una serie di link che aprono pagine web esterne
sicure, e precisamente a Facebook, al nostro Sito Internet e al nostro Blog.
5 - Centomila Grazie
Favour ha trovato pace e ora da lassù ci
regala il suo sorriso
Nike Favour Adekunle, uccisa due anni fa, bruciata e abbandonata nelle campagne alla periferia di Palermo, finalmente ha trovato Pace. In due anni nessuno ha
mai reclamato il suo corpo, nemmeno la sua famiglia, e nemmeno il suo "così detto" fidanzato.
Il corpo di Favour è rimasto per più di due anni presso l'istituto di medicina legale di
Palermo a causa di ostacoli burocratici che ne impedivano la tumulazione e che,
solo grazie all'interessamento del coordinamento antitratta "Favour e Loveth", sono
stati finalmente superati. La ragazza anche se viveva a Palermo, non avendo la
residenza nella città, verrà seppellita nel luogo dove è stato ritrovato il suo corpo.
Favour a Palermo non aveva nessuno e lei come figlia di "nessuno" è morta dimenticata nell'indifferenza generale. La memoria di queste ragazze deve essere tenuta
viva perché vivo deve essere tenuto il dramma di queste giovani che entrano in un
circuito malavitoso internazionale con forti legami con la criminalità locale. Solo in
questo modo va restituito quel senso dell’umano che la società sta perdendo a
poco a poco.
Il comune di Palermo, l'anno scorso, ha apposto in due punti diversi della città, due
targhe con i nomi di Favour e Loveth, per la prima volta in Italia con la dicitura di
"vittime della tratta". La targa di Loveth è stata, recentemente, divelta con un atto di
vandalico ma, si spera presto, il comune la rimetterà nello stesso posto.
In questi due anni nessuno aveva avvertito la comunità nigeriana di Palermo della
sorte di questa giovane e di dove fosse ancora il corpo. La vicenda legata alla sua
morte era stata affidata a un avvocato. C’era stata anche un'imputazione a carico di
un presunto assassino (un cliente violento) che fu incarcerato ma, prima ancora
che iniziasse il processo, si impiccò in carcere.
Tutto sembra sia finito così ma sulla sua morte ancora non è stata fatta piena luce.
L'uomo che fu accusato della morte di Favour sembra avesse legami con altre ragazze e ora "spunta" un pagamento molto strano, che se fosse confermato, dimostrerebbe che quell'assassino fu "pagato" per uccidere la ragazza. Favour infatti
aveva manifestato più e più volte di voler " uscire" dalla situazione di sfruttamento in
cui si trovava.
• La Storia di Favour •
Il nostro atto d'accusa
Come sia stato possibile che il corpo della povera Favour abbia potuto essere "dimenticato" per due anni in una anonima cella frigorifera, non lo possiamo sapere, le
giustificazioni non ci potranno mai convincere, perché "qualcuno” sapeva che quel
6 - Centomila Grazie
corpicino era lì.
Favour non è mai entrata nell'indice attivo del femminismo militante, perché prostituta e nigeriana. Dunque, meno da proteggere e da tutelare, anche dopo una morte
orrenda, come una persona che non fa parte, a pieno titolo, della comunità. Le anime belle che usano la parola "femminicidio" per indignarsi di un fenomeno che esiste, ma con l'esclusivo approccio della retorica, non hanno detto una parola chiara
su Favour. Non con la forza che il caso avrebbe richiesto. Non si sono occupate di
lei, prostituita e abbandonata, nell'indifferenza della società incivile.
Ecco perché questa donna di nessuno è un atto d'accusa suo malgrado
Contro i nostri sentimenti nobili che non si traducono in atti efficaci. Contro la nostra omertà. Contro gli uomini perbene che comprano le donne. Contro le donne
perbene che non trovano mai il tempo di accorgersi di altre donne vendute e comprate.
• Condividi questa nota su Facebook •
7 - Centomila Grazie
Dolce madre dammi al vento perché mi porti via
È l'inizio della lettera che Reyhaneh Jabbari scrisse alla madre quel sabato 25 ottobre 2014 prima di essere impiccata dal regime di Teheran. Reyhaned, una ragazza di 26 anni, da sette in carcere perché, nel difendersi da un tentativo di stupro,
aveva colpito a morte il suo aggressore, un alto funzionario governativo. Allora di
anni aveva solo 19.
Un processo "farsa" la condannò a morte, tutto il mondo civile si era mobilitato per
lei e perfino Papa Francesco era intervenuto a suo favore affinché le fosse evitata
la pena capitale. Ma inutilmente.
Reyhaned in realtà avrebbe potuto salvarsi chiedendo perdono alla famiglia
dell'uomo ucciso e ritirare l'accusa di stupro, in Iran il marchio di violentatore è per
un uomo un'infamia, soprattutto se quell'uomo è un personaggio in vista e potente.
Tutto questo per "sperare" poi nel perdono, ma Reyhaneh ha sempre con dignità
affermato ciò che ha sempre dichiarato nel processo ..Si era difesa da quell'uomo
che la voleva violentare.
La lettera.
Un testamento di dignità, di umanità, di denuncia. Scritto da una ragazza prima di
affrontare il boia. Una lettera da leggere e far leggere a tutti.
"Mia dolce madre, dona i miei occhi e dammi al vento perché mi porti via. Il
mondo mi ha concesso di vivere per 19 anni. Quella orribile notte io avrei dovuto
essere uccisa. Il mio corpo sarebbe stato gettato in qualche angolo della città e
dopo qualche giorno la polizia ti avrebbe portato all'obitorio per identificare il mio
corpo e là avresti saputo che ero anche stata stuprata. L'assassinio non sarebbe
mai stato trovato, dato che noi non siamo ricchi e potenti come lui.
Con qual maledetto colpo la storia è cambiata. Il mio corpo non è stato gettato
da qualche parte ma nella tomba della prigione di Evin e della sua sezione di isolamento. Ma arrenditi al destino e non lamentarti. Tu sai bene che la morte non è la
fine della vita. Tu mi hai insegnato che si arriva in questo mondo per fare esperienza e imparare la lezione che a ognuno che nasce viene messa una responsabilità
sulle spalle. Ho imparato che a volte bisogna lottare.
Tu ci hai insegnato, quando andavamo a scuola, che si deve essere una signora di
fronte alle discussioni e alle lamentele. La tua esperienza era sbagliata. Essere
presentabile in tribunale mi ha fatto apparire come un'assassina a sangue freddo.
Non ho versato lacrime. Non ho implorato. Non mi sono disperata perché avevo fiducia nella legge. Ma sono stata accusata di rimanere indifferente di fronte a un crimine.
Cara mamma, non piangere per ciò che stai sentendo. Il primo giorno in cui alla
8 - Centomila Grazie
stazione di polizia una vecchia agente zitella mi ha schiaffeggiato per le mie unghie,
ho capito che la bellezza non viene ricercata in quest’epoca.
La bellezza dell’aspetto, la bellezza dei pensieri e dei desideri, una bella scrittura,
la bellezza degli occhi e della visione e persino la bellezza di una voce dolce. Prima
della mia morte voglio qualcosa da te, qualcosa che mi devi dare con tutte le tue
forze. In realtà è l’unica cosa che voglio da questo mondo, da questo paese e da
te. So che avrai bisogno di tempo per questo.
Ti prego non piangere e ascolta. Voglio che tu vada in tribunale e dica a tutti la
mia richiesta. Mia dolce madre, l’unica che mi è più cara della vita, non voglio marcire sottoterra. Non voglio che i miei occhi o il mio giovane cuore diventino polvere.
Prega perché venga disposto che, non appena sarò stata impiccata il mio cuore, i
miei reni, i miei occhi, le ossa e qualunque altra cosa che possa essere trapiantata
venga presa dal mio corpo e data a qualcuno che ne ha bisogno, come un dono.
Non voglio che il destinatario conosca il mio nome, compratemi un mazzo di fiori,
oppure pregate per me. Te lo dico dal profondo del mio cuore che non voglio avere
una tomba dove tu andrai a piangere e a soffrire. Non voglio che tu ti vesta di
nero per me. Fai di tutto per dimenticare i miei giorni difficili.
Dammi al vento perché mi porti via. Accuserò gli ispettori, il giudice e i giudici
della Corte Suprema di fronte al tribunale di Dio".
Le autorità di Teheran, come ultimo affronto a Reyhaned, NON le hanno nemmeno
concesso il suo ultimo desiderio e hanno negato l'autorizzazione al trapianto dei
suoi organi.
• Condividi questa nota su Facebook •
9 - Centomila Grazie
Trova il tempo
Trova il tempo per riflettere,
è la fonte della forza.
Trova il tempo di giocare,
è il segreto della giovinezza.
Trova il tempo di leggere,
è la base del sapere.
Trova il tempo di essere gentile,
è la strada della felicità.
Trova il tempo di sognare,
è il sentiero che porta alle stelle.
Trova il tempo di amare,
è la vera gioia di vivere.
Trova il tempo di essere contento,
è la musica dell'anima.
(Maris Davis)
È possibile scaricare (o stampare) questa nota
• Download immediato •
10 - Centomila Grazie
Le sette vergogne del mondo
Ricchezza senza lavoro,
Piacere senza coscienza,
Conoscenza senza virtù,
Commercio senza morale,
Scienza senza umanità,
Adorazione senza sacrificio,
Politica senza principi.
• Condividi questa nota su Facebook •
11 - Centomila Grazie
Dalai Lama. I dieci "Ladri" della tua Energia
Dalai Lama
1. Lascia andare le persone che solo condividono lamentele, problemi,
storie disastrose, paura. Lascia perdere le persone che solo giudicano gli
altri. Se qualcuno cerca un cestino per l'immondizia, fai in modo che non sia
la tua mente.
2. Paga i tuoi debiti in tempo. Nel frattempo fai pagare chi è in debito con
te, oppure lascia andare se coloro che sono in debito con te non possono
pagarti.
3. Mantieni le tue promesse. Se non l'hai fatto chiediti perché fai fatica a
rispettare le tue stesse parole. Hai sempre diritto di cambiare opinione,
scusarti e compensare, rinegoziare e offrire un'altra alternativa ad una
promessa non mantenuta, ma non farlo diventare un'abitudine. Il modo più
semplice di evitare di non fare una cosa che sai di non poter fare è dire di NO
subito.
4. Elimina, e nel possibile delega i compiti che preferisci non fare.
Dedica il tuo tempo a fare le cose che ti piacciono.
5. Permettiti di riposare quando ti serve, ma anche permettiti di agire se
hai un'occasione buona.
6. Butta, raccogli e organizza. Niente ti prende più energia di uno spazio
disordinato e pieno di cose del passato che ormai non ti servono più.
7. Dai priorità alla tua salute, il corpo sano di permette di rendere al
massimo della tua energia. Fai delle pause.
8. Affronta le situazioni tossiche che stai tollerando. Non tollerare le
azioni negative di nessuno, né di un familiare, né di un amico, né di un
compagno, o di un gruppo. È sempre meglio essere chiari e affrontare le
persone a viso aperto.
9. Accetta. Ma non per rassegnazione, niente ti fa perdere più energia di
una situazione che non puoi cambiare.
10. Perdona. Lascia andare una situazione che è causa di dolore, puoi
sempre scegliere di lasciare il dolore nel ricordo.
• Condividi questa nota su Facebook •
12 - Centomila Grazie
Lettera al "cliente" di una prostituta vittima di tratta
Me ne sto qui, nel buio dove tu stai cercando una ragazza per avere da lei cinque
minuti di sesso in cambio di un paio di banconote da 10 euro. Me ne sto qui ad
aspettarti per darti questa lettera, e parlarti, se accetterai di parlare con me.
In questo angolo di strada altre volte si sono fermati dei preti e ti sei detto che "rompipalle" ammettendo comunque che stavano facendo il loro lavoro e sperando lo facessero in fretta perché il tuo "cazzo" era diventato duro e non ce la facevi più, la
tua "bestiale" voglia di sesso non poteva aspettare. Ogni tanto quei preti sono riusciti a convincere qualche ragazza a non restare sulla strada, e a cambiare vita nonostante le loro paure.
In questo stesso angolo di strada altre volte è passata la Polizia e tu stesso, o altri
come te ha girato al largo, aspettando che se ne andasse. Molte volte la Polizia
prende queste ragazze e le porta via, poi le rinchiude nei CIE perché sono senza
documenti. Altre volte ancora le rispedisce in Africa, e si perché sono tutte clandestine.
Io stessa sono stata una di queste ragazze e conosco il dolore dell'attesa di un
cliente come te, quelli come te noi li chiamavamo "papagiro" (perché girano a cercarne sempre una diversa). Io conosco il dolore dell'attesa, preghi perché non venga nessuno, ma sai anche che se torni a casa senza soldi la "mamam" ti picchierà,
e così te ne fai una ragione e sali in macchina con chi, come te, vuole solo 5 minuti
di sesso.
E poi chiedi a quella ragazza che non sai quanti anni ha, potrebbe anche essere
tua figlia, "quanto" per un bocchino, quanto per culo e figa e allora mi viene voglia
di darti uno schiaffo e tagliarti le "palle" perché i clienti come te sono solo "stupratori a pagamento".
Tu non lo sai ma molte di queste ragazze sono minorenni, sono schiave, e non
vorrebbero essere qui. Sono state portate in Italia con l'inganno o con la violenza,
vengono picchiate e subiscono ogni sorta di maltrattamenti, psicologici e fisici. Tu
non le vedi perché sei cieco, le cicatrici circolari sulla carne viva di queste ragazze
così giovani, belle, nel fiore dei lori anni, sono sigarette accese e poi spente sulle
braccia o sulle gambe di queste schiave che tu contribuisci a sfruttare.
Vengono violentate dai loro carcerieri, molte di loro uccise, costrette a subire
aborti clandestini vittime di clienti maldestri e che rifiutano di usare il preservativo,
costrette a lavorare anche se sono ammalate, o magari stanno male perché hanno
il loro ciclo mestruale.
È ora di dire basta. Tu, caro cliente, avrai i tuoi problemi o forse non ne vuoi avere, o forse non te li poni. Ti chiedo però di non essere complice della condizione di
13 - Centomila Grazie
queste ragazze, di non esserci anche tu tra coloro che le sfruttano.
Senza voler fare nessun discorso sulla prostituzione, senza voler giudicare nessuno, mi pongo solo questo obiettivo .. non alimentare la schiavitù.
Scusa se ti ho infastidito, ma non mi scuso per essere stata franca con te. Cercavi soltanto una ragazza per cinque minuti di sesso a buon prezzo. Ti consiglio, se
davvero vuoi sesso a pagamento, cerca una di "quelle" che lo fanno di mestiere, e
a cui magari piace anche farlo. Forse spenderai un po' di più, ma di sicuro risparmierai tanto dolore a una delle mie "amiche".
Ho scritto apposta questa lettera per farti avere dei sensi di colpa, per metterti addosso dei dubbi. Credo che tu sappia che arrivano in Italia ragazze nigeriane
sempre più giovani, addirittura delle bambine, e nessuno deve credere che sono
venute qui liberamente, pronte e disponibili a salire sulle auto dei clienti come te.
Loro cercavano solo un lavoro onesto per aiutare la loro famiglia, spesso vendute
dai loro stessi padri e diventate, loro malgrado, "carne da macello" per chi come te
compra il loro amore con il denaro.
Se vuoi parlarne chiamaci, o scrivici .. ma adesso fermati a pensare a quello che fai
ogni volta che paghi una di queste ragazze solo per cinque minuti di sesso.
(Io mi chiamo Maris, e tu ??)
• La mia storia personale •
• Condividi questa nota su Facebook •
14 - Centomila Grazie
Maronella, nigeriana. La prima volta che è
scesa in strada aveva solo 16 anni
1995, Torino .. Capelli lisci neri lunghi. Occhi profondi neri dal taglio orientale. Bocca con quel rossetto vistoso e un sorriso che metteva allegria, sorriso di bambina.
Era una bambina, aveva solo 16 anni, io poco di più.
Già dalla prima volta che la incontrai ne rimasi affascinata, si muoveva tutta a scatti, non stava mai ferma. La guardavo fissa, tesa a cercare chissà che, forse la sua
storia, la sua vita, non so. Notai subito che aveva un livido, non ricordo più se in
faccia o su un ginocchio, e solo più avanti, con il passare del tempo, mi resi conto
che tutte quelle ammaccature sarebbero state per me una parte della sua storia.
Storia causata da uomini, potenti, che in virtù di una contrattazione di amore e denaro si permettono di scendere gradini di dignità per arrivare ad essere consapevolmente animali.
Come mi vedeva arrivare iniziava a correre, in bilico sui tacchi, su un marciapiede
largo non più di 15 centimetri. E gridava, gridava il mio nome, come una pazza scatenata o come solo una persona che ama e chiama il suo amore. Ed io frenavo di
schianto, incurante delle macchine dietro, perché avevo paura che cadesse. Troppo tesa a che lei non si facesse del male, ancora dell'altro male.
E poi .. quattro baci, come si usa nel nostro paese, la Nigeria. Mano nella mano ri15 - Centomila Grazie
manevamo per un tempo troppo breve a guardarci, in silenzio,con un sorriso un po'
ebete stampato in faccia. Silenzio rotto solo dal tintinnare dei suoi orecchini. Con gli
occhi mi riempivo di lei, cercavo di assorbirla, di risucchiarla. Avevo paura. Per altri
quindici giorni non l'avrei più rivista e non potevo correre il rischio di dimenticarla.
Capimmo d'istinto che qualcosa ci univa. Eravamo in fondo due bambine, una di
fatto, data l'età, l'altra di spirito nonostante l'età.
Di colpo, così come l'avevo incontrata, la persi. Forse se ne era andata o me l'avevano portata via, rubata di nascosto. Per un lungo periodo scrutai la strada cercandola, attenta ad ogni suono o rumore. Volevo ancora una volta sentire gridare il mio
nome. Avrei voluto salutarla, come si salutano le amiche quando sanno che non ci
sarà più la possibilità di rivedersi.
..
Maronella non l'ho più rivista, né avrei mai più avrei potuto vederla .. due anni dopo
seppi che l'avevano ammazzata di botte.
(Racconto ispirato ad un ricordo di Maris ed inserito nell'ambito della nostra campagna di sensibilizzazione "Le Ragazze di Benin City")
I Clienti di queste ragazze costrette in strada, spesso minorenni, non sono altro che "stupratori" a pagamento.
• Condividi questa nota su Facebook •
Questa ragazza si chiama Fatima, lavorava nella zona di Caserta. Si è convinta a denunciare
i suoi sfruttatori solo quando “qualcuno”, per convincerla a scendere in strada, le ha
provocato quella profonda ferita sul seno destro. Una ferita non curata e non rimarginata.
Un segno (non l'unico) incancellabile di due anni di “torture”.
16 - Centomila Grazie
I ricchi dovrebbero vivere più semplicemente,
affinché i poveri possano semplicemente vivere
Distribuzione media della ricchezza nei vari paesi.
Distribuzione della ricchezza nel Mondo. I ricchi sono sempre più ricchi e i
poveri sempre più poveri.
Alla faccia della crisi, la popolazione dei super ricchi del mondo è cresciuta di un
milione di persone nel 2012, raggiungendo nuovi record di ricchezza. Secondo i
dati del World Wealt Report 2013, la popolazione globale dei "Paperon de' Paperoni", tecnicamente detti HNWI(individui con un patrimonio investibile pari o superiore a un milione di dollari) è aumentata del 9,2% raggiungendo i 12 milioni di persone.
Non solo. Sostenuta dalla ripresa globale dei mercati azionari e immobiliari, la loro
ricchezza ha registrato nel 2012 una crescita del 10% raggiungendo così il livello
record di 46.200 miliardi di dollari, dopo che l'anno prima ci fu un calo di 1,7%.
L'aumento della ricchezza investibile a livello mondiale è stata guidata anche dagli
ultra-HNWI (individui con patrimonio investibile superiore a 30 milioni di dollari) che
sono cresciuti per ricchezza e per numero di circa l'11%.
Tutte le regioni hanno assistito ad una forte crescita sia della popolazione ricca, ma
anche di quella povera. Il divario complessivo tra i poveri e i ricchi è così ulteriormente aumentato. Il Nord-America è la regione con il maggior numero di ricchi,
mentre la regione dell'Asia-Pacifico (Cina e Giappone) è la quella che guida la crescita complessiva della ricchezza.
L'Africa Sub-Sahariana risulta complessivamente la regione più povera in assoluto, ma anche quella con il divario più alto tra i poveri (che sono poverissimi) e i ricchi (che, al contrario, sono ricchissimi). Da un'analisi più dettagliata risulta che,
17 - Centomila Grazie
complessivamente in tutto il continente africano, il 7% della popolazione possiede
anche il 90% della ricchezza, e che la metà della popolazione vive con meno di un
dollaro al giorno.
Risulta anche che i 100 individui più ricchi del mondo possiedono insieme un patrimonio pari all'intero P.I.L. del continente africano.
La classifica per paese, vede l'Italia al decimo posto con un numero totale di "Paperoni" cresciuto del 4,5% a 176.000 individui nel 2012. La ricchezza detenuta da
questi ricchi italiani si attesta intorno ai 336 miliardi di dollari con un incremento pari
al 4,5% rispetto all'anno prima. Il 50% della ricchezza italiana è posseduta da meno
del 10% della popolazione. È in atto, anche in Italia, si sta ampliando la differenza
che divide i poveri dai ricchi, con un impoverimento sempre maggiore della classe
media.
E anche nel futuro è previsto un nuovo aumento.
Con la ripresa economica in corso che delinea un contesto di riduzione del rischio e
migliora la fiducia degli investitori, si prevede che la ricchezza a livello globale degli
HNWI crescerà del 6,5% all'anno nei prossimi tre anni. La regione Asia-Pacifico,
destinata a crescere del 9,8% all'anno, potrebbe guidare la crescita globale.
Nel Mondo .. Distribuzione della ricchezza in base alla popolazione.
Come dimostra dal grafico qui a fianco a forma di imbuto un quinto della popolazione del mondo possiede l'82,7% della ricchezza globale, mentre il 60% è al limite o
al di sotto della soglia di povertà, e possiede solo il 5,6% della ricchezza globale.
(fonte World Wealt Report)
I ricchi dovrebbero vivere più semplicemente affinché i poveri possano semplicemente vivere
(Mahatma Gandhi)
• Leggi questo articolo nel nostro Blog •
18 - Centomila Grazie
Breve storia di una ragazza con tanti sogni
Nacque una bambina, là dove la terra è assetata, là dove gli uomini bianchi rubano le ricchezze del sottosuolo dell'Africa, là dove uomini senza scrupoli inquinano,
uccidono, e fanno le guerre.
Nacque buona e con la curiosità di scoprire il mondo. Si guardò intorno e scoprì
che il mondo in cui era nata è fatto di fame, morte e miseria.
Fu vestita di stracci. Un giorno gli raccontarono di un mondo più bello, al di là del
mare. Dove il cibo era tanto da essere gettato in grossi bidoni. Dove si poteva lavorare, dove c'era la libertà e il benessere.
Pensò che poteva prendere per sé quel cibo scartato, e per arrivarci attraversò il
deserto e soffrì la sete.
Lasciò la sua famiglia e le sue poche cose per un passaggio verso l'altro mondo.
Viaggiò di notte, stipata in una carena, vide partorire bambini morti, vide morire i
suoi giovani compagni, vide altre donne che venivano violentate, e pensava a
quanto lontana era adesso la sua famiglia, ebbe freddo e paura di morire.
Giunse viva all'altro mondo ma fu incriminata per aver toccato quella terra senza
permesso, le fu consegnato il foglio di via, e allora fuggì.
Non trovò cibo, ma solo altra disperazione, e fu costretta a fare cose che mai
avrebbe pensato di fare nella sua vita.
Le speranze in frantumi, gli affetti lontani, la fortuna di quei passanti indifferenti e il
dolore di sentirsi punita dalla vita gli indurirono il cuore.
E tanta fu la sofferenza che divenne rabbia, poi dolore, poi rassegnazione .. si mise
a piangere, pensando alla sua famiglia e al luogo dove era nata.
• Condividi questa nota su Facebook •
19 - Centomila Grazie
Che colpa abbiamo noi
Che colpa abbiamo noi
se siamo nati in posti della Terra che non abbiamo scelto,
che colpa abbiamo noi se il posto dove siamo nati si chiama Africa.
Che colpa abbiamo noi
se il nostro papà è un allevatore di bestiame piuttosto che un affermato dottore,
che colpa abbiamo noi se la nostra sala parto si chiama "campo profughi".
Che colpa abbiamo noi
se i primi suoni che abbiamo udito nella vita erano quelli di bombe, mitra e fucili,
che colpa abbiamo noi se la prima parola che abbiamo imparato è "nemico".
Che colpa abbiamo noi
se per un po' di acqua dobbiamo scavare nella terra o fare molti chilometri per
andare in un pozzo,
che colpa abbiamo noi se per mangiare dobbiamo aspettare il giorno fortunato nel
quale riso e fagioli vengono lanciati da un aereo amico.
Che colpa abbiamo noi
se i nostri giocattoli sono proiettili, bombe a mano e mine inesplose,
che colpa abbiamo noi se l'unica giostra che conosciamo si chiama "bunker".
Che colpa abbiamo noi
se i nostri amici inseparabili si chiamano dissenteria, malaria e colera, amici che
fanno di tutto per non lasciarci mai soli, neanche per un giorno.
che colpa abbiamo noi se la parola vaccino per noi esiste solo nelle favole.
20 - Centomila Grazie
Che colpa abbiamo noi
se ci hanno convinti che, se vogliamo vivere, qualcun altro (il nemico) deve morire.
Che colpa abbiamo noi
se nonostante la mancanza di cibo e d'acqua siamo "cresciuti" molto in fretta
ugualmente, diventando adulti solo a quattro anni.
Che colpa abbiamo noi se siamo bambini africani.
• Condividi questa nota su Facebook •
21 - Centomila Grazie
Gas Flaring nel Delta del Niger, Sud Nigeria
Il Gas Flaring è un gas dissociato, e si trova nella parte superiore dei giacimenti di
petrolio. È un gas intrasportabile e deve essere trasformato sul posto con appositi
impianti. Dal Gas Flaring si ricava energia elettrica e gas metano.
Il Delta del Niger o Niger Delta è la regione petrolifera della Nigeria che si affaccia
sul Golfo di Guinea. Tra il 1967 e il 1970 in quei luoghi fu combattuta una sanguinosa guerra civile, la "Guerra del Biafra", che provocò oltre due milioni di morti. La
scoperta del petrolio e i successivi espropri "forzosi" di terre e villaggi per permettere alle compagnie petrolifere di installare i pozzi, provocò la migrazione di milioni di
persone nelle regioni più a nord.
Attualmente il Delta del Niger è considerato uno dei posti più inquinati del mondo,
una regione grande come la Pianura Padana dove vivono circa 20 milioni di persone.
Insieme alla Shell e alla Chevron, l'italiana ENI è una delle compagnie petrolifere
più attive in Nigeria, primo Paese esportatore di greggio dell’Africa sub-sahariana
con una produzione di 2,2 milioni di barili al giorno. A dispetto della ricchezza del
sottosuolo, però, le popolazioni dell’area del Delta del Niger vivono in condizioni di
estrema povertà, alle prese con un estremo degrado ambientale e una costante militarizzazione del territorio.
In Nigeria ogni giorno si registrano perdite di petrolio dagli oleodotti, mentre, nonostante una legge federale del 1979 e diversi pronunciamenti delle corti locali, e una
legge internazionale del 1989, il Gas Flaring continua ad essere bruciato sul posto
senza nessuno scrupolo. Le compagnie petrolifere utilizzano questo sistema per
non dover costruire impianti che trasformino il gas flaring, si stima che la trasformazione del gas flaring della Nigeria potrebbe fornire energia elettrica e metano
all'Africa Sub-Sahariana e all'Africa Centrale per centinaia di anni.
Sull'intero territorio del "Delta Niger" sono oltre 100 le torri che sprigionano in maniera perenne lingue di fuoco che sputano diossina, benzene, sulfuri e particolati
vari. Tanto per fornire qualche dato, secondo delle ONG locali dei 168 miliardi di
metri cubici di gas bruciati ogni anno al mondo, 23 (il 13 per cento) provengono dalla Nigeria. In termini di ossido di carbonio, parliamo di 400 milioni di tonnellate, ovvero il 25 per cento del consumo annuo di gas degli Stati Uniti. Le piogge acide
conseguenza diretta del Gas Flaring sono tra le principali criticità di una situazione
che ha ormai superato i livelli di guardia.
Basti pensare che lo scorso agosto un rapporto dell’agenzia ambientale delle Nazioni Unite, l'UNEP (United Nations Environmental Programme) ha certificato che
per il solo spicchio di Delta occupato dal popolo Ogoni serviranno 30 anni di boni22 - Centomila Grazie
fiche per riparare gli immensi danni causati dalla Shell.
Tra i casi più eclatanti esaminati dagli esperti dell'ONU c’è quello relativo alla comunità di Nisisioken Ogale, dove il livello del benzene, elemento altamente cancerogeno, eccede di 900 volte il limite previsto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Il conto iniziale presentato alla oil corporation anglo-olandese (Shell) ammonta
a oltre un miliardo di dollari, ma le organizzazioni della società civile nigeriana parlano dell’esigenza di uno stanziamento di fondi per decine di miliardi per pulire
l’intero Delta e mondarlo dalle conseguenze delle attività di tutte le multinazionali.
Tra queste ultime, come detto, c’è la compagnia del cane a sei zampe (per il 31 per
cento ancora di proprietà statale), ovvero l'ENI, il cui operato nel sud della Nigeria
durante l'ultima assemblea degli azionisti a Roma è stato l'oggetto delle critiche di
Godwin Ojo, direttore e cofondatore di Environmental Rights Action, tra le più
importanti ONG del Paese africano.
Nonostante le sue dichiarazioni pubbliche, l'ENI ha fatto poco o nulla per ridurre il
Gas Flaring. Anche negli ultimi mesi si sono verificati sversamenti di petrolio sul
terreno da impianti dell'ENI nello Stato di Bayelsa. Purtroppo nei confronti della popolazione non sono state accordate compensazioni, né si è proceduto a bonificare i
terreni e i corsi d'acqua inquinati. Per quanto tempo ancora bisognerà assistere a
questo ecocidio senza che le compagnie intervengano.
Tale situazione continua ad alimentare lo scontento delle comunità, che inoltre lamentano la mancanza di aiuti e dialogo con l'AGIP. Non a caso in Nigeria è in crescita il numero di persone e organizzazioni che chiedono lo stop alle trivellazioni e
che il petrolio sia lasciato nel sottosuolo. Alle multinazionali, rimarrebbe solo il compito di dare inizio alle opere di bonifica. Prima che sia troppo tardi.
Il Gas Flaring che brucia in continuazione provoca un panorama desolante, nuvole
che oscurano i giorni e fiamme che accendono le notti. La ricaduta al suolo delle sottilissime polveri bruciate provoca "rossore permanente agli occhi", "tumori alla
pelle" e "gravi problemi respiratori" .. e le piogge non sono acqua ma "acido" che
rende aridi i terreni coltivati.
• Condividi questa nota su Facebook •
23 - Centomila Grazie
Piccole Schiave Invisibili. Dossier 2013 sulla
tratta di ragazze nigeriane
Sono minorenni, arrivano dalla Nigeria, quasi sempre attraverso la Libia e
quasi sempre sbarcano a Lampedusa. In Italia (ma anche in altri paesi europei) saranno sfruttate sessualmente.
Nel 2013 i migranti originari della Nigeria, partiti dalla Libia e sbarcati a Lampedusa sono 4.935 (dati disponibili alla data del 15 agosto). Quasi cinquemila
di cui 984 donne maggiorenni, 194 minori non accompagnate e 89 minorenni
accompagnate.
Il picco massimo è avvenuto proprio nella prima metà di agosto quando sono arrivati 2.170 migranti nigeriani in soli dieci giorni, 388 erano donne, 89 minorenni (prevalentemente adolescenti femmine) e 23 minori accompagnati.
In varie parti d'Italia, tanto gli operatori che operano sulla strada, sia quelli che operano all'interno di centri per migranti segnalano l'alta probabilità di casi di "tratta e
sfruttamento". Save the Children ha già individuato alcuni potenziali casi che sono
in fase di approfondimento. La preoccupazione è alta, anche alla luce del fatto che
nell'ambito della rilevazione svolta, il numero di giovani nigeriane sfruttate sessualmente è pari al 36% del totale identificato.
Inoltre, secondo le Nazioni Unite, proprio dalla Nigeria verso l'Italia, si sposterebbero giovani donne insieme a minori non accompagnati, poi costrette all'attività sessuale una volte giunte nel nostre paese. Un totale di 5.700 donne che arriverebbero
prevalentemente dalla Nigeria in Europa ogni anno.
Una via di entrata in Italia è anche quella aerea: secondo gli operatori le ragazze
giungono in Italia con documenti falsi e false generalità. Nei loro confronti le connazionali coinvolte con la "mafia nigeriana" (madame) esercitano un ferreo controllo
durante l'attività di prostituzione alla quale sono costrette e convinte anche con riti
tradizionali (woodoo), con cui si vincolano a pagare un debito molto elevato maturato con il viaggio.
A differenza delle ragazze rumene (anch'esse portate in Italia a scopo di sfruttamento sessuale), le ragazze nigeriane NON possono tenere nulla per loro di quello
che guadagnano, lo devono consegnare sempre per intero alla loro "madame" (la
donna che le sfrutta e che, quasi sempre, le ospita in casa). La ragazze nigeriane,
inoltre, lavorano prevalentemente in strada e non in appartamento o locali notturni
e discoteche.
24 - Centomila Grazie
La tendenza che si evidenzia in strada negli ultimi anni, in relazione alla prostituzione nigeriana, è quella di avere sempre più prostitute minorenni. Ciò è determinato
dalla richiesta del mercato del sesso, ma anche dall'entrata in gioco (nel business
della tratta di donne nigeriane) delle stesse famiglie di origine che inviano in Italia
(e in Europa), ragazze sempre più giovani con l'unico scopo di guadagnare per far
entrare in casa denaro. Spesso ragazze vendute dalle loro stesse famiglie di origine.
Fonte dei dati e delle statistiche "Save the Children"
• Condividi questa nota su Facebook •
25 - Centomila Grazie
A chi non aspetta Natale per essere migliore
A chi ama dormire ma si sveglia di buon umore,
A chi saluta ancora con un bacio,
A chi lavora molto e si diverte di più,
A chi va di fretta in auto e non suona ai semafori,
A chi arriva in ritardo ma non cerca scuse,
A chi spegne la televisione per fare due chiacchiere,
A chi è felice il doppio quando fa a metà,
A chi si alza presto per aiutare un amico,
A chi ha l'entusiasmo di un bambino e i pensieri di un uomo,
A chi vede nero solo quando è buio.
A chi sa guardare oltre il proprio giardino e non pensa solo a se stesso.
A chi riesce ancora pensare ai mali del mondo senza l'indifferenza di chi pensa che
non sono problemi suoi.
A chi si indigna di fronte a coloro che uccidono in nome di "Allah".
A chi ha nel Cuore l'Amore universale e non solo il proprio egoismo.
A chi non aspetta Natale per essere migliore.
• Condividi questa nota su Facebook •
26 - Centomila Grazie
Link Utili
Sito Internet
Friends of Africa
Pagina Facebook
Gruppo Facebook
Le Gocce del Cuore
Blog
App for Mobile
Chi e dove siamo
Contatti
Amministratrici delle nostre pagine Facebook
Chantal Maris Davis Betty Queenet
Profili Facebook Personali
27 - Centomila Grazie
Alla mia Danzatrice Nuda
Negra è la mia calda voce d’Africa,
terra d’enigmi e frutto di ragione.
Danza per me, nuda, per la gioia del mio sorriso.
Per la bellezza che offre allo sguardo il tuo seno che nasconde segrete
virtù.
Danza per l’aurea leggenda di notti infinite, per i tempi nuovi e i secolari
ritmi della nostra Africa.
Infinito trionfo di sogni e di stelle,
amante docile alla stretta dei segreti ritmi.
Danza per la vertigine del brivido dell'amore,
per la magia del Cuore che il mondo esprime.
Danza nuda perché intorno a me bruciano i miti,
si incendiano i miei sensi, e solo se entrerai in me
il fuoco potrà spegnersi in grandi esplosioni di gioia nel cielo dei tuoi sensi.
Danza nuda, fammi accarezzare i tuoi seni,
fammi abbracciare le tue nudità
dove arde la fiamma verticale dei sensi.
Sei il viso dell’iniziato
Che sacrifica la follia ai piedi dell’albero guardiano.
Idea del Tutto.
Sei voce dell’Antico all’assalto delle chimere,
Sei il Verbo che esplode
in razzi miracolosi sulle rive dell’oblio.
28 - Centomila Grazie
(Testo liberamente tradotto da un canto tradizionale Igbo, e probabilmente anche
utilizzato in cerimoniali woodoo) Gli Igbo sono un popolo originario della regione sudorientale della Nigeria, ovvero delle regioni del Delta del Niger e di Edo State, e Benin City.
Ho voluto "tradurre" questo canto straordinario, che proviene alla
cultura profonda di moltissime regioni africane, culture animiste,
non per un semplice esercizio di sapienza, ma semplicemente per
far capire ad una cultura occidentale tradizionalista e chiusa tra i
suoi ristretti confini, quanto sia importante il seno femminile nella
tradizione africana. E quanto l'atto affettivo, anche tra donne, sia
del tutto normale e naturale. Io sono cresciuta in quella cultura.
(Maris)
29 - Centomila Grazie
Un Dono per Te
Ti regalo il Vento
perché con esso tu possa volare
così in alto da toccare le Stelle.
Ti regalo il Sole
perché lui ti possa riscaldare
nei giorni più freddi,
e possa illuminare il tuo Cuore
con la Luce della Speranza.
Ti regalo la Luna
potrai così vedere la Strada
anche nelle notti buie.
Ti regalo l’acqua,
essa potrà rinfrescarti e dissetarti
ogni qual volta lo desideri.
Infine ti regalo l’Amore,
ne potrai usufruire sempre e con abbondanza
quando avrai bisogno di dolcezza.
Dall’Amore troverai la Gioia e la Forza
per proseguire il cammino della Vita.
30 - Centomila Grazie
Danzerò nei prati azzurri del Cielo
Se conoscessi il mistero immenso
del Cielo dove ora mi trovo,
questi orizzonti senza fine,
questa luce che tutto investe e penetra,
non piangeresti se mi ami!
Sono ormai assorbita nell'incanto dell'immenso
nella sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole al
confronto!
Mi è rimasto l'amore di te,
una tenerezza dilatata
che tu neppure immagini.
Vivo in una gioia purissima.
31 - Centomila Grazie
Libertà
Scende la sera sulle spalle di un uomo
che se ne va oltre la notte,
nel suo cuore un segreto si porterà
tra case e chiese una donna sta cercando chi non c'è più
e nel tuo nome quanta gente non tornerà.
Libertà quanti hai fatto piangere,
senza te quanta solitudine
fino a che avrà un senso vivere
io vivrò per avere te.
Libertà quando un coro s'alzerà,
canterà per avere te.
C'è carta bianca sul dolore e sulla pelle degli uomini,
cresce ogni giorno il cinismo nei confronti degli umili,
ma nasce un sole nella notte e nel cuore dei deboli,
e dal silenzio l'amore rinascerà.
Libertà troppi uomini non ti apprezzano,
quanta gente non sa che deve lottare,
per avere te.
(Testo liberamente ispirato dalla canzone Libertà di Albano e Romina Power)
- Guarda il Video “Libertà” su YouTube -
- Vai alla nota -
32 - Centomila Grazie
Africa, ritorno a Benin City
Africa è nel cielo, nella terra e nella gente.
La gente si muove lenta ma ti smuove il cuore,
ti scuote l'animo.
Qualunque cosa tu sia, ferro o argilla,
l'Africa ti plasma.
Africa è la paura e la certezza, il coraggio e l'incoscienza.
Africa, sprofondi nel vuoto quando capisci che è Africa.
- Vai alla nota -
33 - Centomila Grazie
La Perla Nera
Tutti dicevano che ero bella,
come la grande notte africana,
e nei miei occhi splendeva la luna.
Mi chiamavano la "Perla Nera"
e correvo scalza
tra gli alberi della foresta.
Sognavo l'Amore
e nel silenzio ascoltavo
la voce del mio Cuore.
A 20 anni mi hanno venduta,
e così ho imparato che
i miei sogni erano solo illusioni.
Nel buio ho trovato la Speranza
e così l'Amore mi ha salvata.
Ora i miei sogni nessuno mai li potrà cancellare.
e continuano ancora a chiamarmi la "Perla Nera”.
(Maris)
- Vai alla nota -
34 - Centomila Grazie
Sono nata dove la pioggia
porta ancora il profumo dell'ebano.
Una terra là dove il cemento
non strangola il Cielo.
Tutti dicevano che ero bella
come la grande notte africana
e nei miei occhi
splendeva la luna.
Mi chiamano la “Perla Nera”
e tutti sanno
che la “Perla Nera”
regala la Gioia.
(Maris)
35 - Centomila Grazie
Africa
L'Africa è un continente troppo grande per poterlo descrivere.
È un oceano, un pianeta a sé stante, un cosmo vario e ricchissimo.
È solo per semplificare e per pura comodità che lo chiamiamo Africa.
A parte la sua denominazione geografica, in realtà l'Africa non esiste.
Africa è nel cielo,
nella terra e nella gente.
La gente si muove lenta
ma ti smuove il cuore, ti scuote l'animo.
Qualunque cosa tu sia, ferro o argilla,
l'Africa ti plasma.
Africa è la paura e la certezza,
il coraggio e l'incoscienza.
Africa,
sprofondi nel vuoto quando capisci che è Africa.
(Maris)
Leggi e condividi questa nota su facebook
36 - Centomila Grazie
Tu donna africana
Io non so cosa pensi, tu donna africana,
quando il tuo uomo parte per una terra lontana.
Io non so, tu donna africana, cosa possa provare
quando vedi i tuoi figli crescere e sperare.
Io non so cosa pensi, tu donna africana, mentre cammini
andando a prendere l’acqua per i tuoi bambini.
Io non so cosa provi, tu donna africana,
quando vedi il sole che tinge di rosso tutta la savana.
Io conosco la tua paura, la tua rabbia e il tuo dolore quando
ti picchiano,
ti violentano,
ti obbligano a lavorare,
o ti fanno diventare una "schiava sessuale".
Ora che sono una donna libera per me è facile sia parlare che pensare,
mentre tu donna africana, ogni giorno, devi continuare a lottare.
Si, io conosco tutto questo, perché anch'io sono una donna africana.
(Maris)
Leggi e condividi questa nota su facebook
37 - Centomila Grazie
Le Campagne Informative e i Progetti
di
Foundation for Africa
02 Le Ragazze di Benin City
(per dire No alla Schiavitù sessuale)
Condividi la foto
Album (Storie Vere)
Video
00 Trafficking
(per di No alla Mafia Nigeriana e al traffico di esseri umani)
Condividi la foto
03 Friends of Africa
(Sostegno Orfanotrofio a Benin City, Nigeria)
Condividi la foto
Sito Internet
04 No alle Mutilazioni Genitali Femminili
Condividi la foto
05 Moderne Schiavitù
(Contrasto alla Moderne Schiavitù)
Articolo
06 Scuole in Africa
(Sostegno e promozione dell'Istruzione in Africa, con particolare riguardo all'istruzione femminile)
Album Fotografico
Condividi la foto
Video
07 No ai Bambini e alle Bambine Soldato
Condividi la foto
Articolo
38 - Centomila Grazie
08 No all'Islam integralista
No alle persecuzioni dei Cristiani della Nigeria e del Mondo
Articolo Islam
Orrori Islamici in Nigeria
09 Lotta alla Mortalità Infantile
Articolo
10 Adozioni a Distanza
Condividi la foto
Informazioni (Villaggi Sos dell'Unicef)
11 Guerre dimenticate dell'Africa
Articolo (Origine e Cause dei Conflitti in Africa)
12 Delta del Niger
(Sensibilizzazione sul grave inquinamento della regione petrolifera della Nigeria)
Album Fotografico
Playlist Video
13 Si allo Ius Soli
Condividi la foto
14 Acqua Bene Primario
Album Fotografico
Articolo
15 No alle Spese Bambine e ai Matrimoni precoci
Condividi la foto
16 Maris Davis History
(La storia di Maris raccontata da lei stessa)
Parlo di me (Senza Paura)
39 - Centomila Grazie
18 Africa Libera
Via dall'Africa le multinazionali straniere che rubano all'Africa.
Via dall'Africa le multinazionali straniere che sfruttano l'Africa.
Condividi la foto
Conoscere il Passato
19 No al Razzismo
Condividi la foto
20 No alla Violenza sulle Donne
Condividi la foto
22 No alla Bossi-Fini e Si alla Chiusura dei CIE
(la legge che attualmente in Italia regola l'immigrazione)
Il nostro Articolo
Campagne e Progetti
Video
Articolo
Pubblicazione per ricordare le studentesse rapite a Chibok
Bring Back Our Girls
- Download diretto - Guardalo nella Biblioteca -
40 - Centomila Grazie
La Storia della pagina
Maris Davis Joseph (Chantal B. Dana)
• Vai alla Pagina •
6 ottobre 2010
Maris Davis apre la pagina in quanto il suo profilo personale aveva raggiunto il limite di
amicizie previsto da Facebook, da tempo aveva 5.000 amicizie personali e, con
lungimiranza, anziché aprire un secondo profilo ha aperto una pagina pubblica, che con il
tempo è diventata la pagina di Foundation for Africa.
23.04.2012
02.09.2012
31.12.2012
30.03.2013
18.10.2013
11.03.2014
28.05.2014
30.08.2014
25.12.2014
41 - Centomila Grazie
Centomila
Semplicemente Grazie a tutti
12.02.2015
- Condividi questa foto -
Ecco chi amministra questa pagina Facebook
Chantal
Maris Davis
Queenet
Profili Facebook Personali
42 - Centomila Grazie
Betty
Florindo
Maris Davis
Sono cresciuta in un Paese povero
dove il Sole incendia l'anima e il corpo.
Volevo la Libertà in un Mondo Libero,
ma ho trovato la schiavitù.
Per troppi anni ho vissuto
nelle stanze senza Sole dove
anche l'anima ti fa sentire "sporca"
per quello che sei costretta a fare.
Nel buio ho trovato la mia Luce,
la Speranza, colei che illumina
la Strada della Vita.
Ti Voglio Bene Stella del mio Cielo,
sei la Luce che soffierò nel tuo Cuore.
(Maris)
43 - Centomila Grazie
Si, sono folle
E quando mi diranno
"tu sei folle"
io risponderò "SI".
Ma non sarò mai troppo folle.
Perché è folle solo chi:
Smette di osare.
Smette di credere.
Smette di sperare.
- Condividi questa foto su facebook -
44 - Centomila Grazie
.. e il mondo brillerà della luce
della Pace, fioriranno i deserti, e
non ci saranno più lacrime perché
nessuno sarà mai più triste ..
(è il nostro augurio per il 2015)
Condividi questo augurio su Facebook
• clicca qui • • oppure qui •
by Foundation for Africa © Febbraio 2015
45 - Centomila Grazie
Scarica

Maris Davis Joseph (Chantal B. Dana)