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Lunedì 22 Novembre 2010
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■ BANCA POPOLARE DI ANCONA / Plafond di 200 milioni di euro per le imprese
Accordo tra Banca Europea degli investimenti
e Regione Marche: nuovi finanziamenti per la ripresa
Agevolazioni a sostegno di energie alternative e agricoltura. Nuovi prodotti per i giovani
A
ffiancare le piccole e medie
imprese e sostenerle concretamente nella nuova sfida per
mettersi alle spalle la crisi e rilanciarsi. Vinta la gara istituita dalla
Regione Marche (DDR Marche n,
421/503), la UBI >< Banca Popolare di Ancona, gestore dei finanziamenti con Fondi Bei (Banca
Europea per gli Investimenti),
mette oggi a disposizione delle
Pmi marchigiane un plafond di
100 milioni di euro per finanziare
i progetti di investimento.
Non basta. Perché altri 100 milioni di euro sono poi resi disponibili da UBI >< Banca Popolare
di Ancona, per il finanziamento
di aziende di servizi pubblici del
settore idrico, a prevalente partecipazione pubblica.
L’importante iniziativa, presentata
presso la Regione Marche dal direttore generale di UBI >< Banca
Popolare di Ancona, Luciano
Goffi, ha come obiettivo il sostegno alla ripresa economica del
nostro territorio, particolarmente
legato all’attività delle piccole e
medie realtà imprenditoriali.
La Banca finanzierà tutti gli investimenti e le spese sostenute
nell’ambito di un coerente pro-
Luciano Goffi, direttore
generale di UBI >< Banca
Popolare di Ancona
gramma di sviluppo delle Pmi, ad
eccezione delle pure spese finanziarie.
A titolo esemplificativo, i finanziamenti possono riguardare: gli
immobili sede dell’impresa e gli
impianti, compresi quelli destinati all’efficientamento energetico; il
ricambio generazionale e la trasmissione societaria; l’acquisto di
macchine e di attrezzature nuove
o usate; l’acquisto di software, diritti di brevetto, licenze e knowhow, servizi alle imprese e sistemi
di qualità aziendali; la realizzazione di reti distributive su mercati
nazionali e comunitari; l’acquisto
di scorte, materie prime e prodotti finiti; l’investimento in beni
immateriali quali ad esempio le
spese di sviluppo, progettazione
e finanziamento, nella fase di realizzazione del progetto e le spese
di R&S.
I progetti finanziati possono includere investimenti e spese realizzati in un arco di 3 anni e devono essere ubicati nel territorio
della regione Marche. Si tratta di
un finanziamento chirografario
o ipotecario della durata compresa fra i 2 e i 10 anni, inteso che il
termine dei prestiti accordati deve
corrispondere alla vita economica
e tecnica del progetto finanziato.
L’importo del finanziamento va
da un minimo di 100.000 ad un
massimo di 1.600.000 euro, nel
limite dell’80% degli investimenti
finanziabili ed ammissibili.
Si tratta di finanziamenti sia a tasso fisso che a tasso variabile e, nel
rispetto degli accordi sottoscritti
con Bei, verranno applicati spread privilegiati, con una sensibile
riduzione rispetto al prezzo standard di prodotti equivalenti. Dal
punto di vista fiscale, è prevista
l’esenzione da imposta sostitutiva.
Il direttore Goffi ha inoltre avviato il coordinamento con i Confidi
per condividere questa importante opportunità di sostegno al
mondo produttivo. La presenza
di un Confidi consente, tra l’altro,
l’applicazione di spread ulteriormente favorevoli.
Le domande dovranno essere
corredate dalla documentazione
relativa agli investimenti effettuati
con la scheda tecnica del finanziamento. Naturalmente, tutte le filiali di UBI >< Banca Popolare di
Ancona sono a disposizione delle
imprese marchigiane impegnate a
dare una svolta alla propria attività, allo scopo di rilanciarsi.
Nel frattempo, in un’ottica di consolidata e comprovata vicinanza al
territorio, la Popolare di Ancona è
stata anche la prima banca delle
Marche ad avviare i rinnovi delle
convenzioni con i Confidi che nel
frattempo hanno assunto il nuovo
status di intermediario vigilato
da Banca d’Italia, come la Società
Regionale di Garanzia Marche,
Fidimpresa Marche e Cooperativa Pierucci di Macerata.
Le nuove disposizioni di vigilanza
Dal 1506 un ateneo nel cuore delle Marche (Foto di Donatello Trisolino)
Ateneo di Urbino, città campus a misura di studente
L’Università Carlo Bo si pone prima classificata nel progetto U4U per l’implementazione del
VoIP e la verbalizzazione on line all’interno di un sistema denominato “Wireless Campus”
L’
Università degli Studi di
Urbino Carlo Bo è un ateneo ricco di storia e di una grande tradizione del sapere, impegnata da sempre nella ricerca e
al contempo nell’innovazione.
Con oltre 500 anni di storia e
15mila studenti, produce conoscenza in molti ambiti di studio,
ed è oggi uno degli atenei italiani che annovera i massimi risultati nella didattica, nella ricerca
e nei servizi. Accanto al rettore,
Stefano Pivato, operano un prorettore vicario e un gruppo di
prorettori e delegati con competenze specifiche per la valutazione e per la programmazione
strategica, ai quali si affiancano
tre personalità esterne al mondo
accademico a rappresentare le
realtà economico-produttive del
territorio.
Urbino è tra i più internazionali
atenei d’Italia con più di mille
studenti stranieri, una percentuale del 7%. A confermarne
la vocazione cosmopolita l’istituzione dell’Academic Ambassador, individuato in figure di
particolare prestigio e impegnato nella cooperazione internazionale a rappresentare l’ateneo
all’estero, particolarmente nei
paesi mediterranei con i quali
la Regione Marche ha da tempo
avviato importanti relazioni.
Urbino, culla del Rinascimento
italiano, nominata dall’Unesco
Patrimonio Mondiale dell’Umanità, è una Città Campus a
misura di studente, con circa
15mila iscritti, i quali hanno a
disposizione 1.590 alloggi nei
collegi progettati e realizza-
ti dall’architetto Giancarlo De
Carlo e gestiti dall’Ersu delle
Marche che ogni anno eroga
circa 1.650 borse di studio.
L’Ateneo ha dieci Facoltà:
Economia, Farmacia, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia,
Lingue e letterature straniere, Scienze della Formazione,
Scienze e tecnologie, Scienze
Motorie, Scienze Politiche, Sociologia. L’università propone
un’offerta formativa centrata su
corsi di laurea strutturati sulle esigenze e le indicazioni del
Clubino è il nuovo prodotto UBI >< BPA riservato ai giovani “under 12”
consentiranno alle imprese socie
dei cosiddetti “Confidi 107” un
più agevole accesso al credito. Va
precisato che il riconoscimento
dello status di intermediario finanziario, implicando per la Banca un minor accantonamento di
capitale a fronte dei finanziamenti
erogati, consente di conseguenza
l’applicazione di condizioni più
vantaggiose per la clientela. Infine, mentre vengono attivate nuove ed interessanti linee di finanziamento nei settori delle energie
alternative e dell’agricoltura, UBI
Banca ha lanciato i nuovi prodotti
Clubino ed Enjoy, particolarmente rivolti a giovani e famiglie.
In particolare, Clubino è un programma dedicato ai bambini da 0
a 12 anni abbinato ad un libretto
di deposito a risparmio. Si tratta
di un vero e proprio Club riservato ai giovanissimi con regali,
proposte vantaggiose e un vivace
sito internet con giochi e attività
interattive.
Un altro prodotto sempre dedicato al mondo dei giovani è la carta
prepagata Enjoy, abbinata al Circuito internazionale MasterCard.
In questo caso si tratta di uno
strumento di pagamento comodo
e innovativo; un’alternativa sicura,
economica e pratica rispetto al
contante.
mondo produttivo. Prevede
19 lauree triennali, 20 specialistiche, la laurea magistrale di
Giurisprudenza, 3 lauree quadriennali e quinquennali a ciclo
unico, 16 master e 17 corsi di
perfezionamento. Informazioni
e pratiche di iscrizione sono garantite dal sito web www.uniurb.
it, ai vertici della specifica graduatoria redatta dal Censis che
ha riconosciuto uno dei tanti
atout raggiunti dalla tecnologia
ad Urbino, prima classificata nel
progetto U4U per l’implementazione del VoIP e la verbalizzazione on line all’interno di un
sistema denominato “Wireless
Campus”. La diffusione del wi-fi,
l’e-learning, le sale multimediali
e le postazioni internet presenti
nelle strutture e nelle biblioteche
sono tra i punti di forza dell’Ateneo che si giova dell’interscambio e della collaborazione fra
docenti e strutture delle diverse
Facoltà e del contatto costante,
anche fuori dalle aule e dagli
studi, fra docenti, studenti e cittadini, facendo di Urbino una
realtà da sempre unica.
L’Ateneo offre, inoltre, molte e
diverse opportunità per gli studenti interessati a trascorrere
periodi di studio o di tirocinio
all’estero, attraverso le borse
Erasmus, Erasmus placements,
Isep e accordi di cooperazione
internazionale.
Un’attenzione normativa e strutturale è rivolta assieme all’Ersu
agli studenti disabili che ricevono borse di studio, stanze
attrezzate e l’assistenza di personale specializzato.
L’università crede che l’eccellenza debba necessariamente basarsi sia sul profilo accademico,
sia sul profilo culturale, che valoriale di una persona. Per questo dal 2008 e per prima in Italia,
esenta dal pagamento delle tasse
del primo anno le matricole che
hanno conseguito la maturità
con il massimo dei voti. Per tutti
gli studenti, il corso degli studi
ha il suo momento d’esordio
nelle giornate di accoglienza
delle matricole per proseguire
poi attraverso l’assistenza dei
tutor di facoltà ovvero studenti
più esperti di appoggio e di consulenza.
Un percorso che non termina
con la laurea: a Urbino esiste
la ”Associazione Ex-Alumni”
mossa dall’ispirazione anglosassone a tenere vivi i legami
tra l’Ateneo e suoi laureati sia
attraverso i contatti via web
che attraverso la promozione di
giornate di scambio e relazioni
dei neolaureati con il mondo
delle imprese.
L’Università è impegnata ormai
da diversi anni nel processo di
intermediazione al lavoro dei
propri laureati attraverso il Job
Placement, l’Ufficio Stages e
Tirocini, che ha avuto anche
quest’anno il culmine del suo lavoro nel Career Day, svoltosi l’11
novembre 2010 presso la Facoltà
di Economia, che contribuisce
ad ampliare la conoscenza del
mercato del lavoro e accrescere
le opportunità di impiego per
studenti e laureati attraverso
l’incontro con il mondo delle
aziende.
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Ateneo di Urbino, città campus a misura di studente