Comune di Trieste
Area Educazione Università, Ricerca, Cultura e Sport
Servizi Educativi Integrati
SCUOLA DELL’INFANZIA
“CUCCIOLI”
Via Vittorino da Feltre n. 8
PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno scolastico 2015/16
La parte generale del presente P.T.O.F. è stata approvata in data 23/10/2015 con Det. Dir. n. 29/2015.
La parte specifica di scuola è stata predisposta dal COLLEGIO DOCENTI in data 14 ottobre 2015
ed adottata dal CONSIGLIO della SCUOLA in data 29 ottobre 2015
Parte generale
P.T.O.F. Di Servizio
Approvato in data 23/10/2015 con Det. Dir. n. 29/2015
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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.)
delle scuole dell’infanzia del Comune di Trieste
Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste sono SCUOLE PARITARIE.
La legge definisce “scuole paritarie” (Legge 10 marzo 2000, n.62 “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione”) le istituzioni scolastiche non statali e degli enti locali
che, a partire dalla scuola dell'infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali dell'istruzione, sono
coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono caratterizzate da requisiti di qualità ed efficacia fissati dalla legge medesima.
Nel sistema nazionale dell'istruzione, quindi, le istituzioni scolastiche sia statali che paritarie concorrono, nella loro specificità e autonomia, a realizzare l'offerta formativa sul territorio. In tale contesto le amministrazioni pubbliche, nell'esercizio delle rispettive competenze, intervengono a sostenere l'efficacia e l'efficienza dell'intero sistema nazionale di istruzione (C. M. n. 31 del 18 marzo
2003 “Disposizioni e indicazioni per l'attuazione della legge 10 marzo 2000, n.62, in materia di parità
scolastica”).
La riforma del sistema nazionale d'istruzione (Legge 13 luglio 2015, n. 107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti“), stabilisce
che le istituzioni scolastiche predispongano il PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.), e le scuole dell'infanzia comunali, in quanto scuole paritarie, elaborino tale
piano, nell'ambito della propria autonomia organizzativa e didattica ai sensi dalla normativa
vigente (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi
dell'art. 21 della Legge 15 marzo 1999, n. 59).
Il P.T.O.F. è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale
delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione educativa ed organizzativa che le
scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.
Il Piano ha valore triennale e può essere rivisto annualmente, sempre entro il mese di ottobre.
Il P.T.O.F. delle scuole dell'infanzia comunali di Trieste, coerente con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale dalle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e
del primo ciclo d’istruzione” (M.I.U.R., settembre 2012), viene elaborato dal Collegio degli Educatori
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ed adottato dal Consiglio della Scuola (Regolamento per le scuole dell’infanzia del Comune di Trieste ,
approvato con deliberazione consiliare n. 37 dd. 02.04.2001e modificato con deliberazioni consiliari
n. 104 dd.19.12.2003, n. 102 dd. 20.12.2005, n. 23 dd. 23.03.2009, n. 83 dd. 21.12.2010 e n. 81 dd.
23.12.2011).
La scuola dell'infanzia si presenta, quale primo segmento del percorso scolastico, come comunità
attiva aperta al territorio e alle famiglie con cui esercita la corresponsabilità educativa, basata sul riconoscimento dei reciproci ruoli e sul vicendevole supporto, e promuove pratiche volte a perseguire comuni finalità educative, come esplicitato nelle Indicazioni nazionali.
In ottemperanza ai principi costituzionali, ai principi della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza (1989), nelle normative europee (Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 18.12.2006), e in conformità a quanto predisposto dalla L. n.107/2015, le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste promuovono:
il pieno sviluppo della persona umana,
 l'uguaglianza delle opportunità educative e formative,
il superamento di ogni forma di discriminazione,
l'accoglienza e l'inclusione,
la valorizzazione della pluralità delle culture familiari, linguistiche, etniche e religiose,
la
partecipazione attiva delle famiglie,
l'apertura
al territorio.
Le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste fanno proprie le finalità espresse nella normativa vigente, con particolare riferimento al conseguimento dei seguenti obiettivi:
maturazione
conquista
sviluppo
senso
dell'identità,
dell'autonomia,
delle competenze,
di cittadinanza,
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perseguiti attraverso un'operatività improntata alla costante INNOVAZIONE PEDAGOGICA
ed avvalendosi, con coerenza e progressiva integrazione tra i vari servizi, dell'insieme di risorse a
disposizione ed in particolare del personale specializzato che vi opera:
un
coordinamento pedagogico,
coordinatori
insegnanti
pedagogici di servizi educativi,
e personale ausiliario,
costantemente aggiornati e formati ciascuno per le proprie competenze attraverso un Piano della
Formazione progettato annualmente e sottoposto a verifica sistematica.
Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste perseguono inoltre l'ampliamento della propria offerta
formativa, didattica e pedagogica attraverso progetti mirati, finanziati da specifici bandi regionali
e/o nazionali e naturalmente con particolare attenzione alle opportunità che provengono dal territorio e a quelle portate dalle diverse iniziative in cui il Comune di Trieste è protagonista o promotore. In tal senso spiccano i progetti di divulgazione scientifica che potranno svilupparsi in collaborazione con le attività del Salone Europeo della Ricerca Scientifica „Next“ promosso annualmente
nella Città di Trieste in sinergia con le più importanti realtà di studio, di ricerca ed imprenditoriali
del territorio.
Analisi domanda-offerta
Nell'anno 2015 le scuole dell'Infanzia comunali sono 29 su 30 sedi, per un di 107 sezioni e una capienza di n. 2628 posti.
Complessivamente il Comune di Trieste, sulla base della composizione dei gruppi classi e della presenza di bambini disabili, mette a disposizione nell'anno scolastico 2015/2016 n. 2482 posti di scuola dell’infanzia nelle proprie strutture e n. 36 in quelle private convenzionate aderenti alla F.I.S.M.
(Federazione Italiana Scuole Materne), con le quali ha stipulato una convenzione per gli anni scolastici 2013/14, 2014/2015 e 2015/2016, per un totale di 2518 posti.
Tra le scuole dell’infanzia comunali sono attive complessivamente quattro sezioni con lingua d’insegnamento slovena presso le seguenti sedi:
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✔ OBLAK NIKO
✔ sezione distaccata di NUVOLA OLGA c/o DIJASKI DOM
✔ DELFINO BLU.
Elenco delle scuole dell'infanzia del Comune di Trieste:
posti
disponibili
a.s.
Scuola
indirizzo
sezioni
AZZURRA
via Puccini , 63
4
100
95
BORGO FELICE
via del Pane Bianco, 14
4
100
100
C. STUPARICH
strada di Rozzol, 61
3
75
74
CASETTA INCANTATA
strada di Rozzol, 61/1
3
75
70
CUCCIOLI
via Vittorino da Feltre, 8
3
75
70
DELFINO BLU
salita di Gretta, 34/4
4
100
95
DELFINO BLU (sez. slovena)
salita di Gretta, 34/4
1
16 *
16
DON CHALVIEN
via Svevo, 21/1
3
75
75
F. APORTI
via Pendice Scoglietto, 20
3
75
65
G. POLLITZER
via dell'Istria, 170
5
125
115
GIARDINO INCANTATO (sede provvisoria)
via Kandler, 10
4
91 *
91
GIOCHI DELLE STELLE
via Archi, 2
3
75
70
IL GIARDINO DEI SOGNI
via Boegan, 5
3
75
75
IL TEMPO MAGICO
via Vasari, 23
6
150
145
KAMILLO KROMO
strada Vecchia dell'Istria, 78
4
100
100
L' ARCOBALENO
via Frescobaldi, 33
3
75
75
LA CAPRIOLA ***
via Curiel, 10
2
50
50
LA SCUOLA DEL SOLE
via Manzoni, 14
6
143 *
133
L'ISOLA DEI TESORI
vicolo delle Rose, 5
3
75
75
M. SILVESTRI
Borgo San Nazario, 73
1
25
20
MILLE BIMBI
via dei Mille, 14
5
125
113
MILLE COLORI
via Salvore, 12
3
75
65
NUVOLA OLGA
via alle Cave, 4
2
50
45
OBLAK NIKO (sez. slovena)
via alle Cave, 4
1
25
25
sez. distaccate slovene di Nuvola Olga c/o Dijaski Dom
via Ginnastica, 72
2
45 **
40
PALLINI
via Pallini, 2
4
100
85
PRIMI VOLI
via Mamiani, 2
6
146 **
146
RENA NUOVA
via Antenorei, 14
4
100
85
SORELLE AGAZZI
vicolo San Fortunato, 1
4
100
90
STELLA MARINA
via Ponziana, 32
3
75
70
TOR CUCHERNA
via dell'Asilo, 2
3
68 **
65
TRE CASETTE
via Petracco, 12
2
44 **
44
Totale
* una sezione a capienza ridotta per limiti strutturali
** due sezioni a capienza ridotta per limiti strutturali
107
capienza
2628
2015/16
2482
*** causa lavori, la scuola “La Capriola” si trova momentaneamente in via Alpi Giulie 23
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Strategia di Lisbona
L’obiettivo di Lisbona, rivolto agli stati membri della U.E., è la realizzazione, entro il 2010, di strutture di accoglienza per almeno il 90% dei bambini fra 3 anni e l’età scolare.
L’obiettivo sarà raggiunto a Trieste anche nell’anno scolastico 2015/2016, coprendo il 95,96% della
domanda di servizio di scuola dell’infanzia.
Gli utenti potenziali (bambini fra i 3 anni e l’età scolare, residenti nel Comune di Trieste) sono
4630, i posti di scuola dell’infanzia offerti dagli Enti pubblici (Stato e Comune) sono complessivamente 3779 e coprono pertanto l'81,61% della domanda potenzialmente espressa. Ad essi si aggiungono 664 posti in strutture private, arrivando così a soddisfare il 95,96% della domanda
potenzialmente espressa. Da solo il Comune di Trieste risponde al 54,38% della domanda potenziale.
Disabilità
È previsto l'ampliamento dell'organico di ciascuna scuola con uno o più insegnanti di sostegno in
presenza di bambini certificati ai sensi della Legge 5 febbraio 1992, n. 104 ("Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate").
Per ciascun bambino disabile viene predisposto, come previsto anche dalle recenti “Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità” (M.I.U.R., agosto 2009), un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) che programma gli interventi educativi e didattici destinati al bambino disabile e
garantisce un intervento adeguato allo sviluppo delle sue potenzialità.
Nelle sezioni con presenza di bambini disabili è prevista, di norma, una riduzione di 5 posti. Particolare riguardo viene rivolto ai minori con necessità di assistenza specifica, prevedendo eventuali interventi di supporto all'integrazione scolastica mediante l'assegnazione di personale qualificato di
agenzie educative.
Iscrizioni alle scuole dell'infanzia comunali
Le iscrizioni alle scuole dell'infanzia comunali di Trieste si effettuano di norma nella seconda quindicina di ciascun mese di gennaio di ogni anno. Per ciascun anno scolastico sono indicate le date di
iscrizione sul sito istituzionale dell'Ente.
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La domanda di iscrizione si presenta on-line collegandosi al sito della Rete Civica del Comune di
Trieste (http://www.triestescuolaonline.it), con la possibilità di chiedere informazioni e
delucidazioni allo specifico sportello degli uffici dei Servizi Educativi Integrati.
Sono previsti il pagamento di una tariffa d'iscrizione annua e la contribuzione al servizio mensa, graduati in base all'I.S.E.E. (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) della famiglia.
La scuola dell’infanzia accoglie i bambini residenti o di fatto dimoranti nel Comune di Trieste.
L'iscrizione è fatta alla scuola e non alla singola sezione: le eventuali preferenze espresse dalle famiglie in relazione ad una sezione o ad un insegnante non sono determinanti per la formazione delle
sezioni.
Organizzazione del contesto educativo
In un'ottica di condivisione di responsabilità dell'educazione, formazione e crescita dei bambini,
come richiamato da ultimo dalla Circolare MIUR prot. n. AOODPIT n. 1972 dd. 15.09.2015, è compito fondamentale delle famiglie partecipare e contribuire, insieme alla scuola, al percorso educativo e formativo dei propri figli.
In tal senso le scuole dell'infanzia comunali di Trieste organizzano situazioni formali ed informali di
coinvolgimento diretto dei genitori attraverso:
✔“open day”: nel periodo antecedente alle iscrizioni viene data la possibilità a tutti i genitori di visitare le scuole, in funzione della futura scelta;
✔incontri informativi con i genitori dei bambini nuovi iscritti prima dell’inizio della scuola e secondo necessità con tutti i genitori nel corso dell'anno scolastico;
✔incontri di presentazione del P.T.O.F. per illustrare alle famiglie il piano relativamente all’anno in corso e alla programmazione triennale;
✔incontri tra genitori e insegnanti;
✔colloqui individuali;
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✔il Consiglio della Scuola composto dal coordinatore pedagogico e dai rappresentanti dei genitori, del personale educativo e del personale d’appoggio.
In tal senso si rende effettivo il diritto-dovere delle famiglie di conoscere e condividere i percorsi
formativi proposti e di scegliere con consapevolezza e libertà la scuola per i propri figli, potendo
analizzare e valutare le attività didattiche, i progetti e le tematiche che i docenti affronteranno durante l'anno, che in ogni caso dovranno risultare coerenti con i programmi previsti dall'attuale ordinamento scolastico e con le linee di indirizzo emanate dal MIUR.
Ciascuna scuola dell'infanzia predispone, condivide ed attua un Piano dell'offerta formativa (P.O.F.)
che, con riguardo al triennio di riferimento, esplicita annualmente i contenuti della proposta e dei
percorsi didattici da realizzare nel corso dell'anno scolastico.
Sulla base delle normative e delle disposizioni richiamate in precedenza, le scuole dell'infanzia comunali di Trieste indirizzano i singoli P.O.F. promuovendo:
•
il pieno sviluppo della persona umana, per contribuire a rimuovere gli ostacoli di
ordine economico e sociale che di fatto limitano la libertà e l'uguaglianza di tutti i cittadini;
•
l'uguaglianza delle opportunità educative e formative;
•
il superamento di ogni forma di discriminazione, a partire da quelle derivate dalla
formazione di pregiudizi e stereotipi basati sulla differenza di sesso, di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali;
•
l'accoglienza e l'inclusione, predisponendo una programmazione delle attività educative
che prevedano una didattica personalizzata e attenta ai bisogni di ciascuno (es: le disabilità, i
disturbi specifici di apprendimento e, i disagi socio-culturali ed economici );
•
la valorizzazione della pluralità delle culture familiari, linguistiche, etniche e religiose;
•
lo sviluppo delle competenze, i bambini arrivano a scuola con bagagli ricchi e variegati
di esperienze cognitive ed emotive che si arricchiranno attraverso il gioco e
l'apprendimento, e che la scuola saprà veicolare favorendo lo sviluppo delle potenzialità di
ciascuno;
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•
la partecipazione attiva delle famiglie negli Organismi di partecipazione previsti dal
Regolamento del servizio e nelle altre modalità definite dall'offerta formativa specifica delle
singole realtà scolastiche;
•
l'apertura al territorio intesa come prassi educativa che vede coinvolta l'intera comunità
e la crescita di una cittadinanza attiva e solidale.
Le sezioni
Il modello organizzativo delle scuole dell'infanzia comunali di Trieste prevede l'assegnazione dei
bambini ad una sezione al fine di creare gruppi numericamente contenuti per favorire la realizzazione di contesti di apprendimento funzionali.
La sezione è costituita di norma da 25 bambini. Ad essa sono assegnati due insegnanti, ai quali può
aggiungersi un insegnante o un operatore di sostegno in presenza di bambini disabili. Gli orari di lavoro del personale assicurano nell’arco della giornata il massimo della compresenza.
Di norma la composizione della sezione è eterogenea per fasce di età e comprende bambini di 3, 4
e 5 anni. In tal modo si facilitano le competenze relazionali e di responsabilità tra bambini di diversa età allo scopo di ampliare le opportunità di apprendimento, anche per imitazione.
In occasione di laboratori specifici, momenti di routine, intersezione, uscite didattiche, ecc. i bambini possono essere raggruppati per fasce omogenee di età.
Il Collegio degli educatori di ciascuna scuola procede, all'inizio dell'anno scolastico, alla formazione
delle sezioni valutando l'equilibrio numerico rispetto ad alcuni fattori quali l'età, la distribuzione tra
maschi e femmine, la multiculturalità da sostenere con pratiche di accoglienza, gli specifici bisogni
educativi del singolo bambino e dei gruppi preesistenti, la presenza di fratelli o sorelle in termini di
valorizzazione dell'autonomia di ciascuno.
Obiettivo fondante del sistema pedagogico delle scuole dell'infanzia del Comune di Trieste è il lavoro di intersezione, attraverso il quale si esplicitano i singoli progetti educativi in coerenza con i
principi dell'accoglienza, dell'inclusione e delle parti opportunità.
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Inserimento
L'inserimento a scuola è un evento particolarmente significativo per i bambini e le famiglie.
Le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste supportano i genitori e i bambini nell'affrontare la
nuova situazione di vita, garantendo gradualità nel processo di ambientamento e favorendo l'instaurarsi del rapporto di reciproca fiducia tra adulti e tra adulti e bambini.
Nelle scuole dell'infanzia comunali di Trieste l’inserimento avviene nel mese di settembre, con tappe graduali su contesti predefiniti, concordate insieme alle insegnanti di sezione in base alle esigenze del singolo bambino e della famiglia. Durante il periodo degli inserimenti e dei reinserimenti gli
orari delle scuole dell'infanzia possono variare in ragione della complessità dei gruppi di bambini da
accogliere.
La chiusura anticipata delle scuole dell'infanzia nel periodo degli inserimenti, come codificata all'interno di ciascun calendario scolastico annuale, consente la compresenza degli insegnanti in sezione
e offre la possibilità di realizzare proposte pedagogiche anche individualizzate, ponendo maggiore
attenzione al singolo ed in particolare ai bambini più piccoli.
Al fine di favorire il reinserimento dei bambini già frequentanti dopo la pausa estiva, è prassi nelle
scuole dell'infanzia comunali di Trieste dedicare loro il primo giorno di apertura a settembre.
Calendario scolastico
Le scuole dell’infanzia comunali di Trieste tengono conto del calendario scolastico regionale, come
gli altri servizi educativi.
Il calendario viene approvato con specifico provvedimento e reso noto mediante pubblicazione sul
sito istituzionale dell'Ente.
Orari
Le scuole dell'infanzia comunali sono aperte dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle ore 17.00.
L’accoglimento dei bambini avviene di norma dalle ore 8.00 alle ore 9.00.
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Per rispondere alle esigenze dei bambini e delle loro famiglie l’uscita è flessibile e, di norma, artico lata in tre fasce orarie: alle ore 13.00, alle ore 14.30 e alle ore 15.30.
Il prolungamento dell’orario fino alle ore 17.00 viene assicurato alle famiglie che ne ravvisino la necessità, previa comunicazione. Viene garantita la presenza di educatori in numero proporzionale a
quello dei bambini presenti.
Il servizio di scuola dell’infanzia al sabato viene garantito presso la scuola dell'Infanzia “Il Tempo Magico” solo al mattino (con orario 7.30-13.00) e senza erogazione del servizio di mensa in ragione
del numero degli iscritti.
Il personale
Le figure professionali presenti nella scuola sono:
✔il coordinatore pedagogico del servizio educativo,
✔il personale insegnante ed educativo,
✔il personale d’appoggio.
Il coordinatore svolge attività di tipo tecnico-specialistico, gestionale e organizzativo ed è responsabile dell'organizzazione del servizio, supervisiona i progetti educativi e sviluppa le relazioni esterne
ed interne all'Ente in un'ottica di lavoro di rete.
Il personale insegnante ed educativo:
•
programma, realizza e valuta unità di apprendimento favorenti lo sviluppo complessivo del
bambino, prediligendo un approccio ludico. Favorisce i processi di interazione positiva nei
gruppi di bambini e personalizza le azioni educative;
•
partecipa alla gestione sociale delle scuola e cura rapporti stabili con le famiglie e con il
territorio.
Il personale d’appoggio contribuisce alla costruzione di un corretto clima educativo all’interno della
scuola e ad assicurare una situazione ambientale adeguata alle esigenze ed ai bisogni dei bambini.
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Svolge compiti di pulizia e riordino degli ambienti scolastici e delle aree esterne di pertinenza;
provvede alla somministrazione dei pasti.
Insegnamento della religione cattolica
Nelle scuole dell'infanzia comunali di Trieste è possibile avvalersi dell'insegnamento della religione
cattolica. L'insegnamento della religione cattolica (I.R.C.) discende dal Concordato fra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica (Legge n. 121/1985), secondo il quale si prevede che in tutte le scuole
pubbliche italiane siano riservate lezioni settimanali facoltative.
La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica viene esercitata dai
genitori al momento dell’iscrizione e può essere modificata successivamente.
Concessione in uso dei locali delle scuole dell’infanzia comunali
Se si costituiscono in Comitato o in Associazione, le famiglie dei bambini frequentanti le scuole dell’infanzia comunali, possono richiedere l'uso in concessione gratuita dei locali (nidi, scuole dell’infanzia e ricreatori comunali) per realizzare attività integrative alle funzioni dei servizi educativi comunali, organizzando momenti di socializzazione e di attività ludica per bambine/i, nonché di aggregazione e confronto tra le famiglie. (Regolamento e tabella tariffe per la concessione in uso dei locali dei nidi d’infanzia, scuole dell’infanzia comunali, ricreatori comunali e poli di aggregazione giovanile, approvato con deliberazioni consiliari n. 28 e 29 dd. 09.07.2013).
Le scuole dell'infanzia comunali sono parte dei Servizi Educativi Integrati afferenti all'Area Educazione, Università, Ricerca, Cultura e Sport del Comune di Trieste.
Referenti istituzionali
DIRETTORE DELL'AREA EDUCAZIONE, UNIVERSITÀ, RICERCA, CULTURA E SPORT
dott. Fabio Lorenzut
Piazza Unità d'Italia, 4
piano: 3 stanza: 122
tel. 040 675 4496
e-mail: [email protected]
DIRETTORE DEL SERVIZIO SERVIZI EDUCATIVI INTEGRATI
dott.ssa Manuela Salvadei
via del Teatro Romano 7
secondo piano, stanza 36
Tel. 040 675 4473
e-mail: [email protected]
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GESTIONE AMMINISTRATIVA E CONTABILE DEI SERVIZI EDUCATIVI
Responsabile di P.O.
Mariagrazia Monti
via del Teatro Romano 7/F
piano terra, stanza 27
tel. 040 675 8873
e-mail: [email protected]
ORGANIZZAZIONE E COORDINAMENTO DEI SERVIZI EDUCATIVI
Responsabile di P.O.
Antonella Brecel
via del Teatro Romano, 7
primo piano, stanza 19
tel. 040 675 4471
e-mail: [email protected]
SISTEMA INTEGRATO PUBBLICO/PRIVATO, CONTROLLO E ACCREDITAMENTO
Responsabile di P.O.
Emilia Patriarca
via del Teatro Romano 7
secondo piano, stanza 30
tel. 040 675 8583
e-mail: [email protected]
QUALITA’ DEI SERVIZI – FORMAZIONE PEDAGOGICA – PARTECIPAZIONE
Responsabile di P.O.
Michela D’Andri
Via del Teatro Romano, 7
secondo piano, stanza 31
tel. 040 675 4343
e-mail: [email protected]
APPALTO MENSA SCOLASTICA
Responsabile di P.O.
Antonella Delbianco
via del Teatro Romano, 7
primo piano, stanza 15
tel. 040 675 8872
e-mail: [email protected]
COORDINATORI DEI SERVIZI
Nada Bradetich,Tiziana Craievich, Alessandro D'Alto, Manlio De Panfilis, Marina Degrassi,Elisabetta
Doimi, Irene Fontanot, Istria Giani, Isabella Herlinger, Fabrizio Lauria, Consuelo Louvier, Daniela
Mazzoli, Valentina Nardi, Rita Ricatti, Mariagrazia Stepan, Licia Terrone,Giacomo Todaro, Caia Venier.
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Ampliamento dell'offerta formativa.
Il Comune di Trieste garantisce una serie di iniziative didattiche che prevedono la possibilità di ampliare l'offerta formativa attraverso l'adesione ai bandi per il Piano di interventi per lo sviluppo dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche statali e paritarie del Friuli Venezia Giulia, promossi
dalla Regione Friuli Venezia Giulia come orientamento verso quelle competenze generali che favoriscono un percorso di apprendimento armonico del bambino in una prospettiva di educazione permanente per tutto l'arco della vita, come indicato dalla “Raccomandazione del Parlamento europeo e
del Consiglio”(12/ 2006).
Le attività vengono progettate all'interno dell'offerta formativa di ogni singola scuola e possono essere realizzate anche in collaborazione con Associazioni/Agenzie specializzate del Territorio, individuate secondo procedure di legge e sulla specifica qualità dell'intervento didattico.
Le aree tematiche individuate in base al piano degli interventi regionali sono stabilite per ciascun
anno scolastico e si incentrano su macroargomenti quali:
•
competenze chiave europee e competenze di cittadinanza, per assicurare un percorso graduale di crescita globale nel bambino e offrire opportunità di apprendimenti coerenti ai bisogni evolutivi e alla pluralità di contesti relazionali ed educativi, con l'obiettivo di
far acquisire ai bambini competenze, abilità e informazioni attraverso percorsi multidisciplinari che permettono la libera espressione delle esperienze vissute favorendo interconnessioni tra i vari ambiti di apprendimento;
•
gestione
dei
bisogni
educativi
speciali
(BES)
e
dei
disturbi
specifici
dell'apprendimento (DSA), per assicurare un percorso graduale di crescita globale nel
bambino offrendo opportunità di apprendimenti coerenti ai bisogni educativi speciali attraverso contesti e risposte relazionali ed educative personalizzate, in stretta collaborazione
tra tutte le componenti della comunità educante.
La Regione inoltre sostiene alcune progettualità di ampliamento dell'offerta formativa nelle scuole
dell'infanzia comunali attraverso il contributo per l'integrazione degli allievi stranieri con percorsi di
apprendimento della lingua italiana quale seconda lingua , di mediazione linguistico-culturale e di educazione
interculturale, nonché di attività didattiche relative all'insegnamento delle lingue e culture delle mino-
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ranze storiche e linguistiche, con particolare riferimento al consolidamento dell'esperienza dell'insegnamento della lingua inglese.
Finalità e obiettivi:
favorire
la convivenza democratica tra gli abitanti del territorio;
acquisizione
delle prime competenze linguistico-comunicative nella lingua slovena, in particolare
comprensione di brevi frasi riferite ad argomenti familiari e a situazioni concrete di cui si ha esperienza;
conoscenza
e sperimentazione di usi, costumi, cibi e tradizioni del Paese confinante al nostro;
stimolazione
nei bambini di un atteggiamento curioso, esplorativo ed accettante rispetto a ciò che
è diverso dalla nostra lingua e dalla nostra cultura e che appartiene al territorio nel quale i bambini
e le bambine vivono.
Le attività didattiche si inseriscono nelle varie aree esperienziali del bambino: attività motorie (danze, movimenti ritmati), attività grafiche ed espressive, attività musicali (canzoni, ritmi), attività linguistiche e di narrazione di filastrocche e fiabe caratterizzanti.
Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste aderiscono anche a progetti proposti in collaborazione
con varie agenzie educative del territorio, quali percorsi di apprendimento delle lingue straniere, di
educazione musicale, espressione corporea, educazione all'immagine e teatro, educazione artisticocreative, educazione alla mobilità, educazione ambientale, percorsi a sostegno del benessere e della
salute, percorsi a supporto della genitorialità.
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Piano della formazione
La formazione specialistica rivolta al personale dei servizi educativi integrati individua nel Protocollo d’intesa tra Comune di Trieste e il Dipartimento di Studi Umanistici, Università
degli Studi di Trieste una sua risorsa fondamentale nell’ottica di collaborazione ritenendo importante sperimentare una serie di iniziative volte alla qualificazione e specializzazione del personale, mettendo in interconnessione le eccellenze scientifiche dell’Università e i servizi scolastici-educativi.
Dall'anno scolastico 2014-15 sono stati individuati alcuni punti di riferimento che rappresentano la
possibilità di tracciare un processo di ridefinizione del sistema educativo del Comune di Trieste, affermando un orientamento verso la qualificazione, l’osservazione e la riflessione sui servizi per
poi rivolgersi ad ambiti di sperimentazione ed innovazione. Si sono così enucleate alcune aree che,
per loro valore ed importanza, qualificano l’offerta educativa nella sua contemporaneità; inclusione,
intercultura, genitorialità, curricolo, dimensione legislativa, competenze ed indicazioni nazionali.
Si intende consolidare modalità formative che coinvolgano gruppi o rappresentanti di gruppi di lavoro per avviare una riflessione su tematiche strettamente correlate alle funzioni dei servizi educativi nella realtà odierna, sostenendo la prospettiva di qualità degli stessi.
Diverse le metodologie (docenze frontali, gruppi di riflessione, laboratori etc.) e le modalità di realizzazione dei percorsi, alcuni dei quali saranno fruiti con scelta individuale, mentre altri verranno
proposti ad interi gruppi di insegnanti, in base ai diversi obiettivi e modalità di formazione. Il percorso si propone di attivare alcuni segmenti formativi per facilitare e sostenere le équipe educative
nell'organizzazione di processi di riflessività sulla propria pratica all'interno di percorsi di auto ed
eterovalutazione attraverso tecniche di ricerca in educazione, scambi ed osservazioni tra servizi
nei vari territori, attività di formazione frontale attraverso incontri plenari.
In questo ampio quadro, il concetto di “accoglienza”, quale contatto e apertura verso l’altro, diviene valore da coltivare e far crescere, nella comprensione delle differenze negli apprendimenti, nei
contesti familiari di riferimento, e in un’accezione più ampia di culture, di bisogni individuali, di integrazione.
In accordo con l'Azienda per i Servizi di Assistenza Sanitaria n.1 “Triestina” sono
programmati interventi di formazione degli insegnanti finalizzati alla promozione della salute, con
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particolare riferimento alla partecipazione al più ampio percorso di coinvolgimento delle scuole
cittadine nell'intesa interistituzionale chiamata “Verso una scuola che promuove salute”.
La qualità di un servizio scolastico-educativo è connessa anche ai modi con cui si articolano i suoi
rapporti con i servizi socio-sanitari presenti sul territorio. Le azioni di raccordo, particolarmente
importanti per i bambini e le loro famiglie , implicano la progettazione di percorsi di formazione e
aggiornamento su tematiche fondamentali nella crescita dei bambini con la collaborazione sistematica con i servizi sanitari di base, in linea con i piani di prevenzione e salute nazionali.
Sono previsti un corso di primo soccorso per gli educatori ed insegnanti in situazione di emergenza/urgenza pediatrica, formazione e prove pratiche sulle tecniche di disostruzione delle vie aeree
da corpo estraneo e le tecniche di massaggio cardiaco; un corso in collaborazione con il personale
delle Strutture Semplici Bambini Adolescenti rivolto ad educatori e agli insegnanti che hanno in carico bambini/ragazzi con specifiche problematiche di salute (es. nutrizione enterale– PEG Gastrostomia Endoscopica Percutanea-, soggetti con diabete mellito, soggetti allergici, soggetti con epilessia, etc.) con particolare riferimento alla corretta ed appropriata somministrazione di farmaci salvavita.
E' infine prevista la possibilità per il personale insegnante ed educativo di integrare alcuni percorsi
formativi, attraverso scelte individuali coordinate all’interno del singolo servizio. La scelta avviene
valutando la varietà delle proposte e sostenendo la motivazione personale e la soddisfazione dei
bisogni formativi.
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Allegati:
il progetto del Polo del sabato
il Calendario Scolastico
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Progetto del polo del sabato
“Al sabato scopriamo i nostri amici animali “
INSEGNANTI: Laura e Cristina
Il progetto del Polo del Sabato, desidera offrire ai bambini delle scuole dell'infanzia del Comune di
Trieste, la possibilità di trascorrere del tempo in allegria, imparando con gioia e divertimento.
I bambini del sabato avranno l'opportunità di socializzare conoscendo nuovi amici, giocando con
loro ed esplorando assieme la vita degli animali nella loro stagionalità e nelle varie parti del mondo,
apprendendo tutto ciò in modo creativo, piacevole e divertente. Gli argomenti trattati saranno
inerenti al regno animale e al regno vegetale, con particolare attenzione al ciclo vitale delle stagioni,
con animali e piante caratteristiche presenti nelle varie parti del mondo.
Progetto
Gli animali, le piante, le stagioni nel mondo
Campi di esperienza interessati

Il sé e l’altro

Linguaggi, creatività, espressioni

Il corpo e il movimento

Immagini, suoni e colori
Obiettivi
Tale progetto si prefigge di:

Conoscere e distinguere alcuni animali/piante

Conoscere le stagioni

Conoscere i cicli vitali degli animali in rapporto alle specifiche stagioni

Riconoscere e riprodurre alcuni versi di animali

Localizzazione nel mondo di animali e piante caratteristiche
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Altre attività correlate

Giochi strutturati

Gioco libero
Laboratori creativi

Momenti di relax/tranquillità coadiuvati anche dall’ascolto di brani musicali rilassanti
e che riproducano i suoni della natura

Canzoncine cantate con i bambini.

Percezione e sperimentazione del ritmo.

Attività motoria, con l’utilizzo dello spazio morbido e dei suoi ausili presenti nella
scuola.

Utilizzo del giardino scolastico e dei suoi giochi (ovviamente tempo permettendo)

Uscite didattiche

Aula del sabato

Atrio strutturato adiacente alle aule

Palestra (quando possibile)

Stanza morbida

Giardino
Spazi
Tempi
Progetto a cadenza settimanale per tutto l’anno scolastico (al sabato).
Materiali
Materiali di recupero (bottiglie e bicchieri di plastica, scatoline di cartone o di latta, vasetti di vetro,
ecc.), cartoncini colorati, colla, forbici, pennelli, tempere, pennarelli, spugne, gessetti, cere, ecc.
Verifica e valutazione
•
Osservazione sistematica
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•
Osservazioni periodiche
•
Riunioni di verifica con la Coordinatrice
•
Creazione di una “cartella ” personale per ogni bambino, per la raccolta dei propri elaborati
e consegna a cadenza trimestrale degli stessi alle famiglie.
Documentazione

Elaborati degli alunni

Cartelloni (lavoro di gruppo)

Materiale fotografico

“Diario del sabato”

Documento di relazione finale
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APPROVATO IL CALENDARIO SCOLASTICO 2015-2016
Con Delibera n. 433 del 13 marzo 2015, la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, ha approvato il
Calendario scolastico regionale per l'Anno Scolastico 2015-16 stabilendo che, nelle scuole primarie
e secondarie di primo e di secondo grado statali e paritarie funzionanti nella Regione, le lezioni
avranno inizio lunedì 14 settembre 2015 e termineranno sabato 11 giugno 2016, mentre nelle
scuole dell'infanzia statali e paritarie funzionanti nella Regione le lezioni avranno inizio lunedì 14
settembre 2015 e termineranno giovedì 30 giugno 2016.
E' prevista la sospensione dell'attività educativa anche nella giornata del Santo Patrono qualora
ricadente in un giorno di attività educativa.
Con Determina Dirigenziale n. 21 dd. 22/06/2015 anche il Comune di Trieste ha approvato il
calendario delle attività educative 2015-16 dei Servizi Educativi Comunali: nidi d'infanzia, scuole
dell'infanzia, ricreatori e S.I.S. (Servizio Integrazione Scolastica).
Le giornate di festività e di sospensione obbligatoria delle attività educative stabilite a livello
nazionale sono le seguenti:
- tutte le domeniche;
- 1 novembre (Ognissanti)
- 8 dicembre (Immacolata Concezione)
- 25 dicembre (Santo Natale)
- 26 dicembre (Santo Stefano)
- 1 gennaio (Capodanno)
- 6 gennaio (Epifania)
- 28 marzo (lunedì dell’Angelo)
- 25 aprile (anniversario della Liberazione)
- 1 maggio (festa del Lavoro)
- 2 giugno (festa nazionale della Repubblica).
Le sospensioni regionali delle lezioni e delle attività educative sono stabilite nei seguenti periodo e
in parte variano tra i vari servizi:
- lunedì 7 dicembre 2015;
- da mercoledì 23 dicembre 2015 compreso a martedì 5 gennaio 2016 compreso (vacanze
natalizie);
- da lunedì 8 febbraio a mercoledì 10 febbraio 2016 compresi (Carnevale e mercoledì delle
Ceneri);
- da giovedì 24 marzo a martedì 29 marzo 2016 compresi (vacanze pasquali).
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Parte specifica di scuola
La presente parte specifica del P.T.O.F. è stata predisposta in coerenza con le linee generali del
PTOF di Servizio, approvato in data 23/10/2015 con Det. Dir. n. 29/2015.
Predisposta dal COLLEGIO DOCENTI in data 14 ottobre 2015 ed adottata dal CONSIGLIO della
SCUOLA in data 29 ottobre 2015
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La nostra scuola
La scuola dell'infanzia “Cuccioli” è situata nel rione di Barriera Vecchia, zona semi-centrale della città, al piano terra dell'edificio della scuola primaria statale “Umberto Gaspardis”.
Nel territorio in cui è situata la scuola sono presenti altre strutture educative e culturali: il Ricrea torio comunale “Giglio Padovan”, l’oratorio parrocchiale, il teatro “Silvio Pellico”, il teatro “Orazio
Bobbio”e il Teatro Stabile Sloveno.
Nella zona in cui la scuola è inserita è rilevante, ed in aumento in questi ultimi anni, una componente di nuovi residenti stranieri: turchi, albanesi, kosovari, serbi, cinesi. Il contatto con etnie, quindi culture, molto diverse rappresenta una realtà quotidiana per tutti gli operatori scolastici e per i bambini stessi.
In quest'ottica, risulta sempre più necessario ed auspicabile il confronto e il collegamento con tutte
le agenzie educative del territorio spesso frequentate dai fratelli o familiari dei bambini, sia per offrire la miglior accoglienza ed inserimento possibili, sia per allargare lo scambio di informazioni e di
conoscenze reciproche creando un clima di apertura e rispetto delle diverse culture esistenti.
La scuola accoglie 70 bambini di età compresa tra i 3 e i 7 anni divisi in tre sezioni, due di 25 bam bini e una di 20 bambini. Le sezioni sono di età eterogenea.
La struttura
La scuola dispone di una cucina, una sala mensa, una stanza di servizio (lavanderia guardaroba), una
zona servizi dei bambini, una stanza direzione/sala insegnanti e un piccolo cortile all'ingresso. Inoltre, utilizza il cortile interno e saltuariamente la palestra e la saletta di psicomotricità della scuola
primaria. La scuola condivide inoltre l’uso degli spazi del ricreatorio “Padovan”.
La scuola dell’infanzia è arredata in modo da rendere lo spazio delle tre sezioni fruibile sia dal gran de gruppo di bambini, sia dal piccolo gruppo nei centri di interesse, ad esempio il centro della ca setta, dei travestimenti, delle costruzioni e l’angolo della lettura. Le classi sono direttamente collegate tra loro con porte scorrevoli e strutture divisorie in grado di ottimizzare lo spazio interno disponibile. La scuola dispone di due mini postazioni informatiche per i bambini.
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Il personale
Nella nostra scuola sono presenti:
✔ una coordinatrice pedagogica:
✔ sei insegnanti di classe;
✔ un' insegnante di sostegno;
✔ un’insegnante di religione;
✔ una collaboratrice socio-sanitaria (bambinaia);
✔ due collaboratrici dell'infanzia (inservienti);
✔ un'educatrice della cooperativa “Duemilauno Agenzia Sociale”;
✔ una cuoca e un'addetta alla mensa della Cooperativa “Cir Food”.
Orari
La scuola è aperta dalle ore 7.30 del mattino fino alle ore 17.00 del pomeriggio, dal lunedì al venerdì. L’organizzazione del tempo scolastico e delle attività sono articolati in modo da rendere fluido e
coerente l’intersecarsi delle routine quotidiane.
La scansione temporale risulta così programmata:
•
dalle ore 7.30 alle ore 8.00 pre-accoglimento: tutti i bambini insieme in una sezione con l'insegnante in turno
•
dalle ore 8.00 alle ore 9.00 accoglimento nelle sezioni
•
ore 9.00 merenda del mattino nella sala da pranzo
•
ore 9.30 accompagnamento ai bagni
•
ore 10.00 inizio attività di gioco e didattiche
•
ore 11.30 bagni
•
dalle ore 12.00 alle ore 12.30 pranzo
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•
dalle ore 13.00 alle ore 13.30 prima uscita (a richiesta)
•
ore 13.30 bagni e lavatura denti
•
dalle ore 13.30 alle ore 14.15 attività di gioco e didattiche
•
dalle 14.15 alle 14.30 seconda uscita (a richiesta)
•
ore 14.45 merenda del pomeriggio
•
dalle ore 15.30 alle ore 16.00 terza uscita
•
dalle ore 16.00 alle ore 17.00 prolungamento :tutti i bambini insieme in una sezione con
l'insegnante in turno
Calendario scolastico 2015-2016
La nostra scuola dell’infanzia segue il calendario scolastico come gli altri servizi educativi, approvato
con Determinazione n. 21/2015 dd. 22.6.2015 “Calendario delle attività educative 2015/2016 dei
Servizi Educativi Comunali”).
In tale determina è previsto:
✔ di anticipare la chiusura delle scuola alle ore 14.00 nelle prime 5 giornate di frequenza a
settembre per favorire la compresenza;
✔ la chiusura anticipata non prima, comunque, delle ore 14.00, in occasione del Natale e della
festa di fine anno scolastico dopo aver deciso le giornate nel Consiglio della Scuola e
raccolto il consenso di tutti i genitori. Le date scelte saranno comunicate appena possibile
ai genitori.
Stile educativo ed offerta formativa
La scuola si riconosce in uno stile educativo, ossia in un modello di relazione educativa, e quindi un
atteggiamento mentale, che incoraggia, aiuta, sostiene e si prende cura sia dei bambini nella loro costruzione di apprendimenti che delle loro famiglie fin dai primi momenti di conoscenza.
Lo stile educativo non si limita alla programmazione di attività didattiche ma si riflette sulla modalità di realizzazione di ogni momento della giornata, anche nelle cosiddette attività di cura o routine
(igiene personale, pranzo..).
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Coerentemente al nostro stile educativo, verrà prestata particolare attenzione all’aspetto emotivo
dell’accoglienza giornaliera dei bambini e delle famiglie, consapevoli che tutti i soggetti coinvolti la
vivono con emozioni diverse, cercando di trasmettere fiducia, sicurezza, competenza e affidabilità.
Nella realizzazione delle attività e dei progetti, la scuola si propone come obiettivi primari:
✔ la promozione di una vita di relazione sempre più aperta;
✔ il progressivo affinamento delle potenzialità cognitive.
In tal senso, si solleciterà il radicamento nel bambino di necessari atteggiamenti di sicurezza di sé,
fiducia nelle proprie capacità e motivazione alla curiosità, con interventi didattici finalizzati a riconoscere se stessi ed apprezzare l’identità personale propria ed altrui.
Gli interventi educativi e didattici proposti si adegueranno sistematicamente alle capacità, ossia al
livello cognitivo, affettivo e relazionale dei bambini, valorizzandone le potenzialità, la sicurezza, l'autonomia e favorendo l'interazione e la comunicazione con gli altri in modo sempre più efficace.
Tutte le attività saranno organizzate attraverso il gioco, che assolve importanti funzioni cognitive,
socializzanti, creative, relazionali e motorie, non solo quello organizzato, ma anche quello spontaneo o il gioco simbolico. II gioco costituisce in questa età una risorsa privilegiata di apprendimento
e di relazioni.
Utilizzeremo una modalità di programmazione a progetti annuali comune alle sezioni per
fasce eterogenee d'età, flessibile e prossima agli interessi e ai bisogni dei bambini. I progetti
prenderanno il via solo dopo un’osservazione attenta e puntale mirata ad individuare interessi, bisogni e risorse dei gruppi classe.
Saranno proposte anche attività di intersezione per fasce omogenee d'età. L’intersezione è
una metodologia di lavoro che le insegnanti hanno adottato da moltissimi anni, consapevoli del fatto che essa favorisce una miglior razionalizzazione perché le conoscenze sono calibrate in relazione alle competenze ed alle capacità del bambino nelle diverse fasce d’età e una maggior possibilità
di confronto, collaborazione, integrazione tra insegnanti per la costruzione di percorsi comuni di
attività e di verifica.
In relazione ai bandi di finanziamento regionali sulle competenze chiave europee e competenze di
cittadinanza, verranno proposti percorsi di apprendimento della lingua inglese per tutte le fasce
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d'età. Compatibilmente ai possibili finanziamenti dell'Area Educazione, Università, Ricerca, Cultura e
Sport, si proporranno inoltre percorsi di apprendimento della lingua tedesca per i bambini grandi.
Le insegnanti concordano nel programmare, per i bambini grandi, attività ludiche di pre-scuola anche con l’ausilio di quaderni didattici specifici.
Per favorire la continuità con la scuola primaria “Gaspardis” che accoglie molti dei bambini provenienti dalla nostra scuola, saranno realizzate attività didattiche condivise, come il progetto di educazione stradale della la Polizia Municipale e la sfilata di carnevale organizzata dalla Circoscrizione di
Barriera Vecchia. Inoltre, si prevedono delle visite da parte dei nostri bambini grandi per familiarizzare con il nuovo ambiente scolastico, confrontarsi con altri bambini più grandi, conoscere e farsi
conoscere dalle future insegnanti ed iniziare a relazionarsi con loro. Sempre nell'ottica della continuità, nel mese di giugno si terranno dei colloqui con le insegnanti della scuola primaria per favorire
uno scambio di informazioni utili per la formazione delle future classi prime.
Nell'ambito del Piano dell'Offerta Formativa della scuola è possibile che vengano proposte specifiche attività in collaborazione con famiglie o terzi, in un'ottica di partecipazione e apertura al territorio.
Il Collegio docenti valuterà quindi l'eventuale partecipazione ad altre iniziative a completamento
della nostra progettazione: uscite, laboratori, mostre. In continuità con gli scorsi anni scolastici si
pensa di partecipare alla sfilata rionale di Carnevale e alla “Bavisela Young” che si terrà a maggio
2016.
Nell’organizzare i vari progetti, verranno organizzate diverse uscite didattiche. Le uscite potranno coinvolgere gruppi di bambini per fasce d'età o essere effettuate con il grande gruppo. Grazie al
contributo da parte dell’Amministrazione Comunale, le uscite potranno essere effettuate con gli
scuolabus messi a disposizione.
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Il progetto didattico triennale “Io sono un bambino”
“Il bambino non gioca per imparare, ma impara perché gioca”
Le diverse attività programmate da realizzare nel corso del triennio saranno articolate su una linea
di continuità operativa, per cui ogni nuova attività risulti agganciata alle precedenti ed alle successive così da formare una struttura unitaria ed articolata in continua evoluzione, nell'ottica di una ricerca-azione.
Le programmazioni annuali si svilupperanno sulla base delle reali capacità di apprendimento e di
sviluppo dei bambini nelle diverse dimensioni: quella emotiva, quella cognitiva e quella operativa, in
un ambiente efficacemente motivante.
Da qui la necessità che le nostre programmazioni presentino condizioni e forme adeguate di motivazione sia utilizzando le attività spontanee dei bambini, sia attraverso l'offerta di specifici materiali,
sia attraverso proposte didattiche dalle stesse insegnanti.
L'obiettivo generale che ci accompagnerà in questo triennio sarà lo sviluppo armonico del bambino nel rispetto del suo essere.
Le attività faranno riferimento in particolare al campo di esperienza “il sé e l'altro” (io e gli altri)
In questo ambito specifico di apprendimento confluiscono tutte le esperienze ed attività che stimolano il bambino a comprendere la necessità di darsi e di riferirsi a norme di comportamento e di
relazione indispensabili alla convivenza.
Tale ambito di apprendimento risulta trasversale agli altri campi di esperienza, infatti si interseca
necessariamente con gli altri ambiti (“il corpo e il movimento”: l'esperienza della corporeità e della
motricità; “i discorsi e le parole” :l'esperienza comunicativa; “lo spazio l’ordine la misura”: l'approccio con la logica; “le cose il tempo e la natura”: l’esplorazione e la scoperta del mondo; “messaggi
forme e media”: tutte le attività inerenti alla comunicazione ed espressione) e con tutte le esperienze di vita dei bambini da quelle delle routine a quelle delle attività didattiche specifiche.
La vita di relazione rappresenta infatti la forma privilegiata del contesto educativo all'interno della scuola dell'infanzia ed è presente nel gioco, nell'esplorazione e in tutti i momenti della vita quotidiana a scuola.
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Il campo di esperienza così delineato è comprensivo di diverse possibili articolazioni. Quella che
abbiamo preso maggiormente in considerazione riguarda lo sviluppo sociale, che ha come obiettivi di apprendimento sul piano relazionale, comunicativo e pratico:
✔ la capacità di comprendere i bisogni e le intenzioni degli altri;
✔ la capacità di rendere interpretabili i propri bisogni;
✔ di superare il proprio esclusivo punto di vista;
✔ di accettare tutte le diversità;
✔ di favorire le relazioni e di condividere le regole;
✔ mettersi nei panni degli altri;
✔ riuscire a gestire assieme agli altri le diverse situazioni in cui ci si trova.
Per raggiungere tali obiettivi specifici si farà costante ricorso alla promozione:
✔ della partecipazione attiva e consapevole alla vita sociale;
✔ della consapevolezza che ogni bambino ha dei diritti e dei doveri;
✔ della conquista di nuove capacità relazionali;
✔ della conoscenza delle diversità e promozione di comportamenti che evitino atteggiamenti
di discriminazione e favoriscano la tolleranza;
✔ della conoscenza e l'interazione con le diverse culture presenti a scuola;
✔ dell'esplorazione del territorio per conoscere l'ambiente culturale e delle sue tradizioni.
Valutata quindi la situazione di partenza del contesto classe, verranno proposti giochi e attività didattiche atte a promuovere:
✔ uno spirito di accoglienza e di disponibilità verso gli altri (i compagni e le insegnanti e il personale della scuola);
✔ uno spirito di collaborazione;
✔ la valorizzazione delle diverse caratteristiche di ogni bambino.
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con il preciso intento di trasformare abilità in competenze, tenendo conto del bagaglio di
emozioni e di conoscenze di ciascuno.
Il progetto didattico generale “Io sono un bambino” verrà quindi suddiviso nei tre anni:
✔ Progetto per l'a.s. 2015/2016: Giocare, creare e divertirsi...con poco niente!
•
riprendersi il tempo per favorire l'esplorazione spontanea;
•
allenare i sensi e la concentrazione;
•
alimentare la fantasia;
•
essere disponibile al rapporto di collaborazione con gli altri;
•
saper comunicare agli altri le conoscenze apprese.
✔ Progetto per l'a.s. 2016/2017: Giocare, narrando e narrandosi!
•
motivare i bambini ai piaceri della lettura;
•
costruire la propria identità nella scoperta dei saperi e dei linguaggi espressivi;
•
essere disponibile al rapporto di collaborazione con gli altri;
•
saper comunicare agli altri le conoscenze apprese.
✔ Progetto per l'a.s. 2017/2018: Giocare, sperimentare!
•
accompagnare la teoria con l'esperienza;
•
esplorare l'ambiente con i diversi canali sensoriali;
•
essere disponibile al rapporto di collaborazione con gli altri;
•
saper comunicare agli altri le conoscenze apprese.
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Progetto per l'a.s. 2015/2016
“Giocare, creare e divertirsi...con poco niente!”
Il vero giocattolo didattico è il gioco che non c'è!
Il progetto sarà proposto a tutte le tre sezioni. Saranno coinvolti tutti i bambini della scuola dai 3 ai
7 anni, sia divisi per gruppi omogenei di età sia nel gruppo sezione.
Con l'intenzione di allontanare il bambino dalla frenesia della vita quotidiana proporremo esperienze didattiche tali da fargli sperimentare una “noia costruttiva” che gli dia l'opportunità di sviluppare la fantasia che è tipica di questa età. Il gioco non è “il giocattolo”, non è “un oggetto”, ma è
un'attività del bambino che lo impegna totalmente favorendo la relazione con il mondo che lo circonda. Durante la noia costruttiva il cervello fantastica, si lascia andare all'intuizione, fa progetti.
Accompagneremo inoltre i bambini alla scoperta delle modalità di gioco e alla conoscenza dei giochi e dei giocattoli di una volta ponendoli a confronto con quelli attuali, riciclando in modo
creativo i materiali di scarto e riscoprendo il gioco all'aria aperta.
Obiettivi
✔ elaborare il pensiero fantastico;
✔ aumentare la creatività personale;
✔ potenziare le capacità di scelta autonoma;
✔ allargare le relazioni con i compagni;
✔ sviluppare le capacità di integrazione attraverso la riscoperta della semplicità di una volta;
✔ essere disponibile al rapporto di collaborazione con gli altri;
✔ saper comunicare agli altri le conoscenze apprese.
Metodologia, fasi del progetto e strumenti di lavoro
Il primo strumento di gioco che il bambino utilizza è proprio se stesso: scoprirsi, giocare con le
proprie mani, saltare, rotolare, arrampicarsi...dal volto può uscire un repertorio di espressioni che
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parlano di emozioni. A pari passo si consolidano relazioni e nascono nuovi giochi: rincorrersi,
nascondersi, imitarsi, creano amicizie e rafforzano l'identità.
Attraverso il gioco i bambini di questa fascia d'età (3-7 anni) apprendono, ed è per questo che proporremo loro diverse occasioni in cui potranno sperimentare l'invenzione di giochi non strutturati da utilizzare nel gioco di fantasia, il gioco del “far finta di...”, detto gioco simbolico.
Il gioco simbolico, ci fa capire che la fantasia non si insegna, ma nasce spontaneamente con il bambino, ed è attraverso questa che esplorano le possibilità che offre la realtà. I giochi simbolici sono
compiuti dai bambini già dai due anni d'età ed hanno larghissimo spazio in tutta l'infanzia e rispondono alla precisa necessità cognitiva di assimilare la realtà interna dei bambini con quella esterna
delle cose e degli adulti.
L'intervento delle insegnanti sarà inoltre finalizzato a creare giochi dove devono essere seguite
semplici regole, come ad esempio il tiro al bersaglio (con scatoloni e palline di carta), la pista con i
tappi, il bowling (con barattoli di plastica), le macchinine e le barchette con i tappi di sughero e altri
svariati giochi costruiti con materiale di scarto...
Infine, attraverso la collaborazione e le testimonianze dei nonni dei bambini della scuola ci porremmo questa domanda: ”Quando il mio nonno era un bambino come me, quali erano i suoi giochi?”. I
racconti e le storie dei nostri nonni accompagneranno i bambini alla scoperta dei giochi della
tradizione passata per un confronto aperto tra come si giocava e come si gioca oggi.
Questo percorso sarà affiancato dal collegamento ormai consolidato che la nostra scuola ha con
alcuni operatori dell'“Azienda pubblica di Servizi alla Persona” (già Istituto Triestino Interventi Sociali – I.T.I.S.) di Via Pascoli, che quest'anno ci hanno proposto il progetto “I mestieri che fanno
scuola”, ricco non solo di racconti ma anche di laboratori creativi.
Si prevede una documentazione finale che raccolga tutte le esperienze sia attraverso la testimonianza di un parlato bambini e nonni, che la rappresentazione grafica dei bambini.
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Progetti integrativi ed attività per l'a.s. 2015-2016
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Partecipazione al progetto ”Impariamo a nuotare giocando”
Questo progetto promuove il nuoto quale attività sportiva, favorendone il primo approccio in
modo giocoso. Il nuoto, ed in genere lo sport, per i bambini è fondamentale per lo sviluppo fisico,
migliora la coordinazione motoria ed è una tappa importante di crescita emotiva, di socializzazione
e confronto con gli altri.
Verrà svolto dagli istruttori della Federazione Italiana Nuoto (F.I.N.) presso la piscina “Bruno Bianchi”.
Sarà rivolto al gruppo dei bambini grandi che verrà suddiviso in due per garantire meglio lo svolgimento delle lezioni. Ogni gruppo effettuerà cinque lezioni con cadenza settimanale.
Attività in collaborazione con il Corpo Forestale Regionale
Parteciperemo ad alcune attività coordinate dal personale del Corpo Forestale Regionale. Visiteremo il centro Didattico di Basovizza che si occupa della divulgazione e didattica delle tematiche ambientali.
Il centro ha al suo attivo la realizzazione di specifici progetti didattici per le scuole di vario grado e
la realizzazione di un sentiero naturalistico attrezzato ad alta tecnologia per i non vedenti, il sentiero “Ressel”. Inoltre collabora attivamente con il Dipartimento di Biologia ed il Dipartimento di
Scienze Geologiche Ambientali e Marine dell'Università di Trieste.
Obiettivi
✔ scoprire ed esplorare gli elementi naturali;
✔ arricchire nei bambini la conoscenza del patrimonio naturalistico del nostri territorio;
✔ favorire l’ascolto e il dialogo condiviso e arricchire l'esperienza comunicativa;
✔ essere disponibile al rapporto di collaborazione con gli altri;
✔ saper comunicare agli altri le conoscenze apprese.
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Collegandoci alle finalità del progetto annuale, evidenzieremo il ruolo dei materiali "poveri" nei giochi quali il legno, riscoprendo l'importanza delle attività ludiche all'aria aperta.
Il progetto si rivolgerà a tutte le fasce di età.
In presenza della disponibilità dello scuolabus sarà possibile organizzare anche passeggiate sul Carso triestino con le Guardie Forestali Regionali che favoriranno l'osservazione degli elementi: naturalistici: impronte di caprioli e cinghiali; i suoni del bosco diurno: il "toc toc" del picchio, il canto degli
uccelli e i suoni degli insetti; il magico volo degli stormi: il volo e le migrazioni degli uccelli; elementi
cronologici: i cambiamenti delle stagioni con le piante ed animali presenti nei vari periodi dell'anno,
come la caduta delle foglie in autunno; i processi geomorfici: il lavoro dell'acqua sulle pietre, torrenti e pioggia che levigano e scavano rocce.
Progetto in collaborazione con l'I.T.I.S. “I mestieri che fanno
scuola”
Da anni va avanti una collaborazione tra la scuola e l' '“Azienda pubblica di Servizi alla Persona” (già
Istituto Triestino Interventi Sociali – I.T.I.S.) di Via Pascoli.
Quest’anno, su proposta dello stesso Istituto, abbiamo pensato di mettere in relazione i bambini
con le vecchie generazioni tramite le professioni di una volta.
Il progetto denominato: ”I mestieri che fanno scuola” avrà come obbiettivo principale, oltre a condividere momenti carichi di emozioni con i nonni ospiti, far conoscere ai bambini mestieri come: la
sarta, il contadino, il marinaio, il falegname, la salinera…lavori che costituivano una parte importante del loro passato.
I bambini proveranno attraverso delle attività di laboratorio cosa significava fare quel determinato
lavoro e i “nonni” potranno trapassare le loro abilita e le loro conoscenze. Si accenderà quindi un
dialogo aperto e spontaneo tra bambini e nonni che potranno così trarne un vantaggio.
Obiettivi
✔ rapportarsi con generazioni diverse dalla propria;
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✔ trarre insegnamento di vita dal racconto del nonno;
✔ favorire l’ascolto e il dialogo condiviso e arricchire l'esperienza comunicativa;
✔ essere disponibile al rapporto di collaborazione con gli altri;
✔ saper comunicare agli altri le conoscenze apprese.
Il progetto sarà rivolto al gruppo dei bambini grandi. Gli incontri avverranno di norma una volta al
mese, a partire da metà ottobre, nella giornata del giovedì, dalle 10:00 alle 11:00.
L’attività verrà sviluppata durante tutto l'anno scolastico.
Cercheremo di organizzare uno scambio di auguri ai nonni ospiti ed agi operatori dell'Istituto nel
periodo precedente le vacanze natalizie e una visita nel periodo di carnevale.
Uscite al Teatro “Bobbio”
Avvicinare i bambini fin da piccolissimi al teatro è un'esperienza che li arricchisce, andando a stimolare le loro doti innate: fantasia e immaginazione.
Accompagnare i bambini a teatro significa stare insieme a loro in un'esperienza che li coinvolgerà
fisicamente, cognitivamente, emotivamente.
Vista l'importanza di questa esperienza sia a livello pedagogico che didattico in riferimento alle indicazioni ministeriali relative al campo di esperienza “messaggi, forme, media”, le insegnanti hanno
pensato di aderire, per l'anno scolastico in corso, ad una convenzione con il teatro “Bobbio" che
prevede l'impegno di accompagnare tutti i bambini della scuola, nell'arco dell'anno scolastico, alla visione di tre spettacoli a costo ridotto.
Obiettivi
✔ sviluppare la fantasia e l'immaginazione
✔ essere disponibile al rapporto di collaborazione con gli altri;
✔ saper comunicare agli altri le conoscenze apprese.
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Attività in collaborazione con gli scienziati dell' O.G.S.
Parteciperemo ad alcune attività coordinate dal personale dagli scienziati dell'Istituto Nazionale di
Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (O.G.S.) di Borgo Grotta Gigante con l'obiettivo di trasmettere ai bambini l'importanza di salvaguardare un bene comune e importante e necessario
come l'acqua.
Riteniamo sia doveroso sottolinearlo attraverso alcune esperienze pratiche e alcune riflessioni sul
tema.
Obiettivi
✔ scoprire ed esplorare gli elementi naturali;
✔ sensibilizzare ad un uso corretto dell'acqua;
✔ riconoscere l'utilità dell'acqua;
✔ diventare consapevoli dell'utilizzo razionale dell'acqua;
✔ favorire l’ascolto e il dialogo condiviso e arricchire l'esperienza comunicativa;
✔ essere disponibile al rapporto di collaborazione con gli altri;
✔ saper comunicare agli altri le conoscenze apprese.
Le diverse attività di tipo scientifico, rivolto al gruppo dei bambini, si concentreranno nella settimana della "Giornata Mondiale dell'Acqua" (22 marzo).
Progetto di educazione alla mobilità: “Sicuramente”
“Conquistiamo le regole del gioco”
Il progetto, rivolto ai bambini grandi, viene proposto dalla Polizia Municipale in collaborazione con
l'Ufficio Scolastico Regionale e ha l'obiettivo di portare nelle scuole dell'infanzia cittadine un breve
percorso formativo a scuola volto all'educazione stradale ed alla mobilità e in particolare alla “conquista delle regole” per diventare domani un cittadino responsabile.
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La seconda fase del progetto prevederà la realizzazione di un "tutoring" assieme agli alunni della
scuola primaria “Gaspardis” per l'assimilazione e la diffusione delle competenze acquisite. Il progetto prevede 3 incontri con gli operatori della Polizia Municipale.
Nel primo incontro, che si svolgerà nella stanza di psicomotricità della scuola primaria, i bambini,
attraverso il gioco del memory dei segnali stradali, conosceranno i principali segnali stradali.
Nel secondo incontro gli alunni delle classi seconde avranno il compito di tutoraggio nei confronti
dei bambini della nostra scuola per approfondire le conoscenze acquisite.
Nel terzo incontro è prevista un'uscita didattica presso il campo scuola della Polizia Municipale
dove i bambini potranno diventare, per una mattinata, degli "automobilisti" guidando delle automobiline funzionanti a batteria mettendo in pratica alcune regole acquisite durante il percorso del
progetto.
Ogni bambino riceverà un libretto con delle schede da colorare e completare per la verifica del
percorso svolto e una "patente".
Obiettivi
✔ acquisire familiarità con la figura del vigile urbano e la sua divisa come punto di riferimento
per la sicurezza in città;
✔ riconoscere i pericoli della strada e avere comportamenti corretti;
✔ conoscere la segnaletica stradale e alcune norme di comportamento in strada e in automobile;
✔ sviluppare una collaborazione di continuità con la scuola primaria;
✔ favorire l’ascolto e il dialogo condiviso e arricchire l'esperienza comunicativa;
✔ essere disponibile al rapporto di collaborazione con gli altri;
✔ saper comunicare agli altri le conoscenze apprese.
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Educazione alla Religione Cattolica “Una porta sempre aperta”
Dimmi e io dimentico.
Insegnami e io ricordo.
Coinvolgimi e io imparo.
Benjamin Franklin
“Le attività in ordine all’insegnamento della Religione Cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori. Per favorire la loro maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi relativi all’I.R.C. sono distribuiti nei vari campi di
esperienza”.(dal DPR 11 febbraio 2010, per la scuola dell’infanzia).
Premessa
Nel processo di crescita armonico dei bambini, la dimensione religiosa è una delle componenti del la personalità che assume una funzione essenziale insieme a quella cognitiva, a quella relazionale, a
quella emotivo-affettiva. Nell’età della scuola dell’infanzia si affacciano degli interrogativi sulla vita
che non possono essere soffocati ed esigono delle risposte esaurienti. L’insegnamento della religione cattolica (I.R.C.) si pone come obiettivo di valorizzare, nel bambino, alle domande sul senso della vita e su una sua possibile interpretazione alla luce di una realtà trascendente, così che egli si
possa confrontare, con la risposta cristiana, al problema dell’esistenza.
Naturalmente non è l’unica risposta a tali domande. E’ un contributo che si colloca accanto ad altre
risposte, ma la risposta religiosa ha una sua specifica e riconosciuta valenza. Non risponde al
“come”, se ne incarica la scienza, quanto piuttosto al “perché”, come fa la filosofia. La risposta religiosa non è solo culturale e informativa, porta con sé un’inevitabile proposta di valori.
L’insegnante di religione cattolica nella scuola dell’infanzia fa parte del progetto educativo di tutta la
scuola, ha un contenuto specifico nei suoi progetti, cioè la religione cattolica e i suoi documenti (la
Bibbia, l’arte …), è portatore di valori universali (amore, fratellanza, pace …), mette al centro del
progetto di insegnamento il bambino e il suo vissuto familiare, scolastico e sociale, compie analogie
al vissuto familiare, scolastico e sociale di Gesù.
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L’I.R.C. non intende infatti “fare il credente”, ma mediante l’utilizzo di alcuni strumenti propone un
percorso che affronta e approfondisce una prima conoscenza dei temi fondamentali della Religione
Cattolica. L’I.R.C. perciò, NON presuppone o richiede adesioni di fede.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze nei campi di esperienza per l’I.R.C.:
✔ Il sé e l’altro
Il bambino scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende
che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per
sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti
a differenti tradizioni culturali e religiose.
✔ Il corpo in movimento
Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare
anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
✔ Linguaggi, creatività, espressione
Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani
(segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio
vissuto religioso.
✔ I discorsi e le parole
Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i
contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in
ambito religioso.
✔ La conoscenza del mondo
Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti
uomini religiosi come dono di
Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei
confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.
Obiettivi di apprendimento
L'obiettivo principale che ci accompagnerà in questo triennio sarà quello di aiutare il bambino a destare in lui STUPORE e meraviglia per la bellezza di tutto ciò che lo circonda. Lo stupore è innato
in esso, ma troppe volte si sta riscontrando - nei bambini di questo tempo così frettoloso-, una superficialità e disattenzione tali da renderli incapaci di godere delle piccole cose come pure di quelle
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più importanti. Lo stupore risveglia anche i sensi assopiti dalla monotonia e dall’abitudine, restituendo senso e significato alla realtà.
Nel progetto “Una porta sempre aperta” si utilizzerà, appunto, la metafora della porta. La simbologia della porta è ricca di suggestioni: a seconda che essa si apra o si chiuda diventa l’emblema della
separazione o della comunicazione. Il passaggio, la porta, è anche elemento di identificazione della
vita, che non è altro che un continuo varcare soglie, attraverso il passaggio da una fase all’altra: dalla
nascita, alla morte, dall’infanzia all’adolescenza, dalla giovinezza alle scelte della vita, dallo studio al
mondo del lavoro… Passaggi naturali nella vita degli uomini, ma che diventano fondamentali per la
crescita e la maturità.
La simbologia della porta diventerà, così, utile al bambino come stimolo alla curiosità -sua caratteristica peculiare-, che lo aprirà alla meraviglia e allo stupore di una scoperta sempre nuova. Ma la
porta aiuterà anche il bambino a prendere consapevolezza dei passaggi importanti che egli potrà
fare nel decidere di aprirsi o meno, nei confronti dei suoi coetanei: il passare oltre la porta significa
anche decidere per la comunicazione, chiuderla significherà rifiuto. Al di là della porta ci sarà anche
la scoperta di un mondo fantastico: la natura, dono di Dio ad ogni bambino. Ma ci sarà anche la
porta che “apre il cuore” del bambino, aiutandolo a riconoscere le proprie emozioni e identificarle.
Inoltre, al di là della porta si avrà l’occasione di conoscere Gesù che si è identificato come “La Porta”, cogliendo nei suoi atteggiamenti e nelle sue storie, molte suggestioni che invitano a tenere la
porta sempre aperta soprattutto verso l’altro, specie chi ha più bisogno.
Tutto questo progetto si suddividerà nel prossimo triennio procedendo per Macro Aree concettuali che sosterranno le tematiche del progetto, cogliendo naturalmente anche i suggerimenti che
la religione cattolica offre, rispondendo alle domande di senso che il bambino si pone, fin dalla più
tenera età.
Le Macro Aree sono:
✔ nell’anno 2015-2016: La porta del cuore (nella conoscenza di sé e dell’altro)
✔ nell’anno 2016-2017: La porta dai mille colori (alla scoperta della creatività e della fantasia
attraverso l’arte)
✔ nell’anno 2017-2018: La porta dei suoni (l’ascolto, il suono e il silenzio attraverso la musica)
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Progetto per l'a.s. 2015/2016 “La porta del cuore”
Per insegnare bisogna emozionare.
Molti pensano ancora che se ti diverti non impari.
Maria Montessori
Attraverso l’espressione e la comunicazione con parole e gesti, il bambino e la bambina vengono
aiutati a prendere coscienza delle dinamiche che portano all’affermazione della propria identità con
una particolare attenzione alle proprie emozioni; il bambino è aiutato a superare lo smarrimento di
fronte alle cose che cambiano, a partire da se stesso, dalla propria crescita e dalla propria esperienza (conoscenza di sé). Il bambino impara ad interagire con i coetanei (è il miglior modo per cono scere e per conoscersi), a maturare il rispetto e la gioia di stare insieme. Viene aiutato a comprendere la necessità dell’ascolto delle ragioni altrui, del rispetto, della tolleranza, della cooperazione e
della solidarietà, anche quando richiedono sforzo e disciplina interiore (relazione con gli altri). Si
cercherà di sviluppare nel bambino un atteggiamento di attenzione e comprensione, rispetto e considerazione nei confronti di sé, del mondo che lo circonda e degli altri.
Cogliendo l’occasione di questo Anno Giubilare, nel quale i bambini -attraverso i mass media- saranno spettatori di avvenimenti di interesse nazionale e mondiale, si sottolineerà l’importanza della
solidarietà, della speranza e della gioia. In particolare, saranno promossi atteggiamenti e comportamenti di accoglienza, di fiducia, di perdono reciproco, cercando di favorire sentimenti di gratitudine
e di riconoscenza. (Con l’apertura della Porta Santa a S. Pietro, inizia l’Anno della Misericordia).
All’interno della scelta della presente programmazione annuale di IRC, è stata considerata altresì la
programmazione didattica della presente Scuola. Questa scelta è stata fatta in attinenza e continuità con il piano di lavoro scolastico annuale per motivazioni pedagogiche e didattiche che investono
anche il campo dell’educazione religiosa: riteniamo importante dare unità e continuità al processo
formativo e ci sembra opportuno offrire l’occasione per scoprire la "dimensione religiosa" partendo proprio dall’esperienza quotidiana del bambino.
La suddetta programmazione si inserisce in quella della scuola Cuccioli “Io sono un bambino”, nella
quale il gioco, l’esplorazione dell’ambiente, la fantasia, il costruire con il niente, si intersecano con la
conoscenza del mondo circostante, la meraviglia per ogni scoperta, la semplicità di un’accoglienza
spontanea, lo sviluppo armonico del bambino anche attraverso le domande di senso che lo aiuteranno a manifestare la propria interiorità.
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Attività proposte
✔ Apriamo la porta: cosa trovo?
✔ Ci sono io
✔ I miei amici
✔ Un amico di nome Gesù
✔ Gli amici di Gesù: i Santi
✔ Storia di una Porta speciale (Il Giubileo)
✔ Un mondo fantastico (la Creazione)
✔ Un bambino nato in una stalla
✔ Gesù mi racconta tante storie
✔ Una storia a lieto fine: la Pasqua
✔ Tanti amici che si aiutano.
Strumenti
✔ La conduzione didattica prevede momenti di:
✔ ascolto, animazione della lettura e comprensione del testo
✔ verbalizzazione, riflessione e intuizione del messaggio
✔ attività grafico-pittorico-plastiche, ludico-espressive, manipolazioni
✔ ascolto di brani di musica
✔ espressioni attraverso il dialogo, il disegno, la drammatizzazione, la danza
✔ ascolto di passi della Bibbia
✔ memorizzazione di poesie e canti
✔ giochi liberi e guidati
✔ lettura di immagini.
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