Voci Corridoio
di
Numero 62—Anno IV
settimanale fraccarotto
28 febbraio 2008
PIENA FIDUCIA AL GOVERNO TINELLI
Dopo la vittoria schiacciante contro il del Maino, schierando molte seconde linee, il gruppo ci crede ancora di più
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA Terza partita di girone per quelli del Plinio Soc- indisponibili (Espo, Tinny, Paskà). Il 10 va
ancora a Joao meravigliao, incaricato speciale
cer...Giasone del Maino ci aspetta al varco.
alla battuta dei corner. Terzino destro di
La
formazione
del
Fraccaro
schiera
in
campo
le
Caro Giulio,
spinta samurai Tony, Polosnikov viene
talentuose
riserve
che
rimpiazzano
gli
illustri
la tua risposta sulla Provincia Pavese ci
schierato al centrosinistra
ha davvero inorgoglito. Non pensavamo
da Mr.Tinelli, mentre il bel
giungessero alle orecchie di un ex Minigenoano va ad affiancare
stro della Repubblica le nostre voci di
Piccionno in attacco. Il
corridoio. Ma tant’è: sabato mattina
Fraccaro parte come al
compariva sul quotidiano pavese la bresolito alla velocità della
vissima lettera in cui Ti sei sentito in
luce. I nostri fraseggi sono
dovere di chiarire ai nostri occhi la Tua
così rapidi che il Giasone
rischia il tracollo dopo solo
posizione. Non hai mai detto bullismo
cinque minuti. Le occasioni
nell’intervista a Klaus, ma come potrai
da gol vengono giù come
notare l’articolo sul Corriere titolava
se piovesse, infatti piove
proprio “Tremonti: io da piccolo vittima
che dio la manda. Fortunadi bullismo”. Tutto ciò di cui parli semtamente l'ottimo terreno di
bra fare riferimento agli scherzi dei bulli,
gioco del c.u.s. drena l'aci giornali ci hanno ricamato sopra ed
qua
meravigliosamente.
ecco cosa ne è uscito. In più basterebbe
Dopo due minuti il campo
cliccare su Google.it e cercare “Tremonti
è un pantano e la qualità
bullismo” per ottenere pagine di link
del gioco ne risente
sulla vicenda. Ci aspettavamo che chiapesantemente. Occasioni a
Ventisette Righe
bizzeffe dicevamo...nei primi dieci
rissi a Davi la differenza tra la bellissima
esperienza della matricola e quella bece- Sempre più Voci sempre più porte) con un contributo un minuti Enveraccio decide di farci
ra e criminale del bullismo di cui fortu- Corridoi. Pavia fiorisce e così po’ amarcord di Cesario, morire tutti di crepa cuore
natamente non sei stato vittima a di- le nostre pagine che ormai ovviamente incollato pari sbagliando più gol del Cincinnato
spetto di quanto scrivano sul Corriere. sono un filo diretto con i pari da Internet, ma anche dei tempi d'oro e infortunandosi
alla caviglia semigravemente. Una
Per dovere di informazione pubblichia- potenti. Noi denunciano, tanta vita Collegiale. C’è stabrutta tegola per il centrocampo
mo il Tuo contributo tra le nostre colon- Trepalle risponde e noi rilan- ta una riunione importante e biancorosso, nessuno ti fa palpine. E per evitare di continuare questa
ciamo. Questa settimana tante immense stronzate che tare il corason come lui. Nel fratinutile polemica, visto che siamo tutti
abbiamo cercato di dare un arrivano da ogni dove in tempo lu ScannaCristiani decide
d’accordo, Ti proponiamo di tornare a
di sbloccare il risultato (davvero
ordine ai vari temi trattati questo Collegio, e poi lo
trovarci tra le glorioso mura amiche
un periodo felice per il siculo) e
nell’appuntamento ideale: la festa degli nel vostro settimanale prefe- sport con le due vittorie faci- subentra Elia allo sfortunato
ex collegiali. Quest’anno avrà luogo il rito, nei limiti imposti li sia sulla residenza a palla- Dushaj. Pim pum pam ed è due a
giorno 11 maggio p.v. al Collegio Frac- dall’impaginazione sempre volo e sui simpatici delma- zero. Solito gol ad effetto al primo
caro e Ti assicuriamo che saremo in tan- attenta. In ogni caso dopo il niani o delmaniesi con un tocco di palla, ma aspettate un
ti, per lo meno noi tutti interessati alla gran lavoro tiriamo fuori secco 9-1 che lascia poco momento, Noi del Frccaro siamo
per le partite belle e combattute.
vicenda non potremo mancare. E speria- dalle vostre follie ben 5 spazio alle discussioni. Ma
subiamo un gol allora e perchè
mo non mancherai neanche Tu, illustre “filoni”: Interni, Attualità, noi non ci accontentiamo, ed no, rischiamoanche di regalargli
esempio di come gli anni passati qui Rubriche, Sport and Funny. ecco che arriva “Sgomma un bel calcio di rigore con un netdentro servano a formare un uomo di Purtroppo l’esiguo numero di con la gomma” e il Cinema, tissimo fallo di mano in area. Per
cultura. Ti aspettiamo,
e-mail arrivate rendeva ridi- la Cucina e il Sapevatelo… un fortuna c'è l'esperto che con uno
colo e poco credibile il son- turbinare di voglia di fare e dei suoi insidiosissimi tiri cross
i Fraccarotti tutti.
daggio illegale, e si sa che è di divertirsi, a volte anche sigla il tre a uno. I mainardi sono
PS: bada, Giulio, che ti aspetteremo
un target che noi evitiamo. troppo. Sarà la Primavera o spaesati e la superiorità tecnico
anche qualora fossi investito di impor- Così nelle pagine troverete sarà che Tinelli s’è levato dai tattica del Plinio è sin troppo evidente.
tanti incarichi istituzionali…anzi a mag- ovviamente ancora politica e piedi?
Segue a pag. 16
gior ragione!
politica (l’elezioni sono alle
http://www.collegiofraccaro.it/vdc
BITTER LA SCALA
INTO THE WILD
Monto a pag.13
[email protected]
FINANZA&MERCATI
ALITALIA PT.2
Ema a pag.12
CONJUPO
SAGGEZZA
Messina a pag.16
PLINIO VOLLEY – GOLGI ANI
Il Plinio Volley continua la sua avventura nel
torneo intercollegiale con un obiettivo fisso:
conquistare il quarto titolo consecutivo. Nel
secondo turno i nostri baldi pallavolisti incontrano il collegio residenza per anziani Golgi.
Sulla panchina dei golgiani non siede Souphiane e neanche il Marchese du Golgi, bensì
un ex fraccarotto che fu a suo tempo un gagliardo portacolori del volley biancorosso:
Stridi o Strippi o Pier. Insomma il nostro rimpianto ex palleggiatore. Sfottò a parte c’è da
dire che ci vuole davvero del “coraggio” e del
pelo sullo stomaco per cimentarsi in questo
difficile ruolo. Insomma, allenare decentemente dei macachi nel giuoco della pallavolo è
2-0
in ogni fondamentale ed in ogni azione. La
splendida Brigata, davvero in grande spolvero
con tante belle e dolci fanciulle, canta e sfotte
che è una meraviglia, i nostri nuovi palleggiatori palleggiano, gli schiacciatori schiacciano, i
centrali centrano e tutto fila liscio per un
due a zero tranquillo tranquillo che ci fa guardare già al Borromeo come avversario principale a livello intercollegiale. Nel primo set i
biancorossi inchiodano il Golgi sul 25 – 19.
Bene Tony nel ruolo di opposto, l’ormai costante martellatore Juanita di banda e il nostro Perellino in palleggio. Qualche errore
complessivo di troppo e qualche meccanismo
da oliare per bene in allenamento per i nostri.
Ecco mister Tinelli con le valigie pronte: se avesse
fallito col Del Maino questa sarebbe stata la sua ultima
panchina: pronto l’ingaggio per Mourinho da lunedì.
Fortunatamente è andato tutto bene e il barese ha
usato le valigie solo per tornare a casa a fare gli auguri
alla mamma. Diremmo anche a votare senonchè Tinelli
darà il suo solito voto non-utile, quindi...
Una panoramica della disposizione in campo della schiacciasassi biancorossa. A destra Ricky sfoggia la sua
nuova maglia Brigata Plinio, in vendita ancora per poco al prezzo di 5 €
davvero arduo e infatti l’arduo stridi, per adesso, arduamente non riesce a cavare un
ragno dal buco. Il Fraccaro è ormai una squadra consolidata nei ruoli e nelle responsabilità, abbiamo una panchina talmente lunga e
competitiva che il nostro Mr. Riky per non
tenere scontento nessuno schiera due squadre completamente diverse , per due set che
non ci impegnano minimamente. Dominiamo
Nella seconda frazione di gioco in evidenza
Adolfino che sbaglia numero 0 palloni in palleggio, o almeno così ci pare di capire dalla
panchina, e il cyborg Franz che chiude la saracinesca e non fa passare più nessuno a
muro. Il solito duo Verby – DadoPerelli mette
a terra un gran numero di palloni e la partita
finisce in breve tempo. Per i poveri abitanti
delle case popolari non c’è neanche il tempo
di accorgersi della sconfitta che hanno subito, che la Brigata Plinio sta già invadendo il
terreno di gioco intonando l’inno Bimbe Belle. Ora la squadra ha un mesetto di pausa
per allenarsi a dovere, questo quarto titolo
non può sfuggirci. Stridi intanto sta già acquistando la maglia ufficiale della tifoseria
biancorossa: salta con, salta con, salta con la
curva, ooooh Stridi salta con la curva! Kapa
INTERVISTA A FRANZ
Dopo la seconda vittoria del torneo di pallavolo contro la residenza Golgi allenata dall’ex
Stridi, il Pliniovolley si lancia in testa al girone. A tal proposito abbiamo intervistato il
cyborg-Franz che con un parallelismo con la
squadra Campione del basket, ci ha raccontato un po’ di sé e del suo
secondo sport.
Ciao Franz, ci siamo lasciati quando ancora
giocavi a basket e ti
ritroviamo nella squadra
del volley. Quanto sei
sportivo?
Di più di quello che
pensi: mi manca solo
il calcio.
Tu nasci giocatore di
2
basket e si vede…cosa ti spinge a rimetterti in
gioco con un titolo prestigioso già conquistato?
Soprattutto tanta voglia di divertirsi e portare in alto i colori bianco e rossi dando
tutto quello che posso per il Fraccaro, E
ovviamente su un altro
eventuale titolo non ci si
sputa sopra.
Se dovessi fare un confronto quale squadra delle
due ti sembra messa meglio (ovviamente confrontando quella del volley
con quella del basket dopo 2 partite)?
Essendo giocatore di basket direi quella del basket ma comunque promette bene, anche
quest'anno, quella di pallavolo anche se secondo me è ancora un
pò da rodare però i talenti ci sono.
Quale credi sia un punto di forza di questa
squadra, messo in campo lunedì sera, e
quale un aspetto in cui migliorare ancora?
Da migliorare di sicuro l'intesa e i meccanismi di gioco, punto di forza il gruppo e la gran voglia di fare bene da parte
di tutti compreso i nuovi entrati.
Adesso un confronto tra mister: entrambi
hanno vinto un torneo allenando i biancorossi: quali sono le loro due caratteristiche
vincenti?
Dipa conoscenza perfetta delle singole
potenzialità dei giocatori titolari e della
panchina e grande utilizzo di tutti.
Riky grandissimo carisma e capacità di
dire la cosa giusta al momento giusto.
Grazie e in bocca al lupo.
Intervista della Redazione, risposte di Franz
QUESTIONE DI RISPETTO
Ed ecco un bell’articolo impopolare e lamentoso, ma che ci volete fare: come direbbe
Napo “io sono vecchio”.
Vorrei fare una piccola
premessa. Quello che sto
per dire non vale per Voi
o per Loro, vale per Noi
(me ovviamente compreso), e questo rende le
mie parole non vane (del
tipo “predica bene ma…
parla lui!”) ma bensì le
rafforza in quanto è anche
un’auto-critica,
un’ammissione di colpa,
un dire “oh ragazzi, lo
faccio anche io: rendiamoci conto tutti assieme
che è sbagliato, cazzo.”
L’argomento è quello
sopra citato: la mancanza di rispetto. Io non so
che educazione abbia
ricevuto ogni Collegiale, io conosco la mia.
Però posso solo notare che alcuni (purtroppo
non pochi) non hanno ben chiaro il concetto
di Educazione prima (che può giustamente
saltare nel nostro contesto, ci sta essere cafoni ogni tanto, da buoni maschi animali) ma
poi, e ancor di più, quello di Rispetto (dal
Dizionario “il sentimento di riguardo verso la
dignità altrui, che ci trattiene dall'offendere gli
altri, ledere i loro diritti o menomare i loro
beni.”). Porto qui pochi casi (i primi che mi
vengono in mente, anche se ne saprei/
sapreste trovare sicuramente altri) di mancanza di rispetto. Uno: le cucine. Se n’è parlato
abbastanza ieri sera, non voglio ricominciare
qui, ma mi sembra un ottimo esempio di
mancanza di Rispetto. Due: alzarsi il lunedì
mattina e trovare le macchinette vuote; ora
qualcuno che sta leggendo nella sua testa
starà dicendo “eh ma io…”: questo non vuole
essere l’accusa di un fatto
singolo, visto che non è la
prima volta, nemmeno la
seconda e nemmeno la
terza volta che succede. Se
ogni volta c’è una scusa
buona, allora vuol dire che
ogni volta è stata sbagliata
dal mio punto di vista. Le
cose si possono fare, ci
sta… ma ci vuole Rispetto,
bisogna pensare alle altre
persone che il giorno dopo
hanno il DIRITTO di far una
normale colazione, e agire
di conseguenza, limitandosi
(sappiamo a fare cosa).
Tre: la gente ha il DIRITTO
di dormire. Sono vecchio,
lo so… non sono uno di
quelli che fa serata, che
esce il mercoledì, che si ubriaca ogni sera,
che sta fino alle 4 a far casino in giro. Probabilmente un po’ invidio chi lo fa e son ben
felice che dei cari amici (come siete tutti meno che Dantuono) si passino le loro belle serate a bere e divertirsi fino a tarda mattina.
Credetemi, mi fa un sincero e totale piacere.
Però c’è gente che lavora, che la mattina ha
lezioni, o che (tipo me) deve studiare perché
148 crediti son davvero un mare da fare… e la
mattina VUOLE alzarsi presto. Non è rispettoso
urlare nei corridoi alle 2 di mattina, poche
palle. E’ proprio un far le cose sbattendosene
degli altri… C’è una città intera per gridare e
fare casino: se proprio si deve svegliare qualcuno, perché farlo con chi vi è più vicino tutti
i giorni, e che sapete che vorrebbe riposare in
pace perché ha da fare? Per quale ragione
Interni
gridare in cortile con tutte le finestre di chi
dorme attorno? O davanti alle camere chiuse, dove dentro presumibilmente c’è qualcuno che riposa? Per dar fastidio? Perché è
divertente far incazzare la gente? Come si
faceva alle elementari? Mi sembra triste e
infantile una ragione simile, quindi spero di
poterla escludere a priori. Quindi l’unica
risposta che mi viene è “Non ci si pensa”. E
la scusa dell’essere ubriachi non passa: uno
anche se ubriaco non fa una cosa non farebbe mai da sano (se no di culi rotti qui
dentro ce ne sarebbero a bizzeffe davvero).
La serata casinara ci sta… ci mancherebbe.
Ma purtroppo non è una sera sola ogni
tanto, è qualcosa che è diventato sistematico in maniera quasi preoccupante. Quattro:
fumare nei corridoi. Il fumo a qualcuno da
un fastidio veramente insopportabile (e non
solo a me che ho la faccia da culo di diverlo
a tutti) e la libertà propria finisce dove inizia quella degli altri. E poi sarebbe anche
una Legge, se può importare qualcosa a
qualcuno. Io, come sapete tutti, non smetterò mai di farlo notare (o di usar le maniere forti se si tratta di matricole)… però ci
vorrebbe un po’ di RISPETTO, tutto qui. Si è
bravi ad essere uniti quando si vince e ci si
diverte assieme, ad incitare la gente in
campo per potersi vantare di esser il miglior Collegio di Pavia, ad insultare le matricole o chissà cos’altro. Ma il RISPETTO è
quello che distingue chi fa queste cose per
puro interesse personale, o chi le fa per un
qualcosa di più ampio e profondo, cioè per
le persone che gli sono intorno, che sono il
vero cuore di questo strano posto che chiamiamo Collegio. Anche se magari ora non vi
farà molto piacere… Sempre vostro.
Violenza
24x1 ora
Ogni anno a Verbania, durante il
secondo o terzo fine settimana di
giugno, il CSI organizza, in ricordo
dell’eccidio dei 42 martiri di Fondotoce, una gara di corsa che si
svolge sulla pista d’atletica in
terra battuta dello stadio comunale della durata di 24 ore.
È detta appunto 24x1 ora perché
ogni squadra è composta da 24
persone e ognuna deve, in teoria,
correre un’ora.
Poche pochissime squadre fanno
questa gara con l’intenzione di
vincerla, i più la prendono come
un fine settimana ignorante.
Io un paio di volte ci ho pure partecipato e ho visto gente correre con la croce,
ubriaca lacera, camminare e trascinarsi in
giro.
Ovviamente la mia volontà è quella di iscrivere il collegio, di sicuro senza nessuna velleità
di vittoria, ma di una super ignorantata di
quelle che ci contraddistinguono.
Il programma di solito prevedere l’inizio intorno alle 15
di sabato per finire sempre
alla stessa ora di domenica.
Ogni squadra mette il proprio gazebo a bordo campo
per assistere il proprio corridore di quell’ora e ho visto
partire un sacco di secchiate
d’acqua o peggio.
Intanto sullo sfondo c’è il
cazzeggio più totale oltre alla
grigliata sempre in primo
piano.
Ovviamente non è obbligatorio né correre né trascinarsi,
basta anche solo camminare
per la durata del proprio turno.
L’hanno scorso hanno partecipato più o meno
una quarantina di squadre ed è un buon modo per abbordare l’apodista di turno.
E non ditemi che non ce la fate, pensate che
partecipano pure i ragazzi down e si divertono un mondo, quindi non ditemi che è impos-
sibile!
L’iscrizione costerà intorno ai 200 euro a
squadra. Io ho fatto un calcolo approssimativo e ho calcolato che con 15euro a testa
dovremmo riuscire a coprire sia i costi di
iscrizione che quelli di mantenimento del
livello ignoranza con birra (a fiumi), acqua,
red bull e altro.
Ad ogni partecipante verrà data una sua
foto di se stesso durante il suo turno con
anche i km percorsi.
Ho scritto questo articolo così presto per
vedere se eravate interessati o meno, anche perché è in un periodo sicuramente un
po’pieno sia di esami che per il summer
party, secondo me è una bella occasione di
stare tutti insieme facendo qualcosa di diverso.
Fatemi sapere se interessa anche perché 24
persone da mettere insieme non è facilissimo.
Giuliano
3
RESOCONTO RIUNIONE MARTEDì 8 APRILE
La riunione era incentrata principalmente
sulla questione SummerParty.
Sappiamo
che è un po' presto
ma vista l'esperienza
dell'anno scorso e le
minori forze in campo
organizzativo abbiamo
pensato che fosse
meglio cominciare a
parlarne. Il problema
fondamentale in questo momento è la
location: l'invito ad
attivarsi è rivolto a
tutti, vorremmo ritrovarci tra due settimane
con almeno 4 o 5 proposte concrete con tanto
di costi, di pro e di contro. Per il resto PampaNatale si è preso l'incarico di curare l'aspetto
economico mentre Violetto si è assunto l'onere di sostituire Yoda nell'ardua gestione tickets. Per tutti gli altri aspetti organizzativi è
presto e tutto sarà legato al posto.
Seconda questoine della serata sono stati i
due quotidiani di opinione che abbiamo chiesto al rettore di acquistare oltre a quelli di
cronaca che già riceviamo. Le nostre proposte
della Provincia Pavese e del New York Times
sono
state
bocciate perchè una troppo
costosa
(NYT) e l'altra
perchè non si
tratta di un
giornale
di
opinione. A
questo punto
noi
come
comitato abbiamo pensato di riproporre l'accoppiata Manifesto e Foglio che sono inequivocabilmente
quotidiani di opinione e in più con il Manifesto viene fornita una selezione settimanale de
Le Monde Diplomatique (un po' come fa la
Repubblica con il NewYorkTimes).
Il Rettore ha fatto fare le bandiere secondo il
progetto che avevamo pubblicato su qualche
VdC fa, ne ha fatte due: una per lui e una da
esporre al pranzo degli ex. Gli abbiamo chiesto di farne fare una terza per la tifoseria, il
prezzo dovrebbe essere attorno ai 60,00€, non
si è capito se la paga lui o se la paghiamo noi
con i soldi della festa dell'anno scorso.
Come avrete notato le cucine sono state
rimodernate per quanto riguarda l'angolo
cottura con prese e piastre nuove. Il rettore
però si è (giustamente) lamentato dello
stato di sporcizia quasi costante in cui versano entrambe. L'invito è semplicemente ad
avere un po' di buon senso, nessuno chiede
a qualcuno di lavare tutto ciò che trova di
sporco ma (dato per scontato che purtroppo non tutti lavano ciò che sporcano, cosa
che risolverebbe ogni problema) nessuno
muore se per sbaglio gli scappasse di lavare
due pentole in più che si trova lì di fianco.
Concludiamo con il torneo di scacchi: anche
quest'anno se ne occupa Camoranesi che
ha già fatto richiesta per i fondi all'Edisu; il
torneo si dovrebbe svolgere ai primi di
maggio, le matricole sono avvisate: a fine
aprile si volantina alla grande.
Per quanto riguarda la questione “Gamba”,
ovvero la proposta di creare un comitato di
rappresentanza di tutti i collegi che porti i
problemi della vita intra e inter-collegiale in
consiglio di amministrazione Edisu ne parleremo in maniera più approfondita più avanti.
Johnny Mason
LETTERA DA CINCINNATO
Cari Fraccarotti,
per chi ancora non mi conoscesse e non avesse ancora sentito leggende sul mio conto o su
Mesagne, mi chiamo Dario Cincinnato, ex
Fraccarotto fisicamente, ma ancora biancorosso nel cuore.
Scrivo su VdC dopo circa un anno dal mio
primo e finora ultimo articolo, ma oggi voglio
sottoporvi una questione molto importante
sulla quale spero di non essere arrivato in
ritardo.
Leggendo la sezione “Pavia
Cronaca” del giornale “Il
Punto” il 31 Marzo scorso,
non ho potuto fare a meno
di dare un’occhiata a un
articolo riguardante un
illustre ex collegiale: Giulio
Tremonti.
Il suddetto, in una recente
intervista rilasciata alla
stampa nazionale, ha osato
dire frasi di questo genere:
“Sono stato in collegio a
Pavia e lì ti facevano una
matricola molto intensa.
Succedeva di tutto. Era
tradizione secolare farti un paiolo così. Ne
dico una raccontabile. Ritorno dopo la lezione.
Freddo. Nebbia. Entro nella mia camera, vuota. Non c’era più nulla. E qualcuno mi fa vedere giù. Guardo dalla finestra e vedo che era
stata ricostruita giù in cortile dalle altre matri-
4
cole obbligate dagli anziani, in mezzo c’era la
scrivania con la luce accesa e il libro aperto. E
questa era solo una delle più “simpatiche”.
Ho passato anche le notti chiuso in un armadio, con un anziano che studiava e ogni
mezz’ora una sveglia mi obbligava a simulare
il bollettino dei naviganti, scandendo il segnale orario. Se non lo facevo erano botte”.
Riferito ciò che è stato detto da questa mezza
cartuccia di un uomo, ora mi chiedo: se io in
collegio ci sono stato e ho subito una matricola abbastanza intensa,
senza mai interpretarla
come un fenomeno di
bullismo o nonnismo,
mi spiegate come cazzo
fa una persona lureata
e con alle spalle una
vita collegiale (per chi
non lo sapesse è un ex
Fraccarotto) a gettare
merda in questo modo
sulle nostre Due Torri?
Tra l’altro la primissima
regola che mi è stata
inculcata al mio ingresso è stata quella di non
picchiare mai un altro collegiale e di riferire
agli anziani ogni sopruso di tipo fisico o che
ledesse minimamente la dignità della persona. Mi spiegate come cazzo ha fatto questo a
farsi picchiare?
Sarà che parliamo di quarant’anni fa, ma io
una cosa del genere proprio non riesco a
spiegarmela!
Inoltre l’intervista rilasciata dall’ ex- ministro (grazie a Dio ex...) ha suscitato risposte
dal mondo collegiale pavese, tra cui quella
di Leonardelli, rettore del collegio inferiore
Cairoli nonchè presidente dell’ Edisu, che
ha difeso decisamente la pratica matricolare
sostenendo che si tratta semplicemente di
un modo per conoscersi meglio e rafforzare
l’identità di un collegio (se così si può chiamare quello di cui è rettore!).
La cosa che più mi ha fatto ridere è stata
l’intervista a Brandy (gran bastone nel culo) ,il quale afferma che loro al Cairoli giocano con le matricole facendo loro simulare
e mimare funzioni algebriche, cosa che consente loro di non copiare matematica in
università, come ha ammesso di aver fatto
il buon Tremonti.
Concludo dicendo solo una cosa: signor
Tremonti, ma per caso ha sbagliato collegio?
Gli sfigati stanno dietro l’angolo, doveva
andare lì se voleva fare il gran bastone (nel
culo)!
Idem Velle
Cincinnato Dario
LA CESIRA LAVA E SUCA NON ESISTE PIU’
Analisi politico-sociologica della discussione
sulle cucine
Ieri sera riunione in biblioteca: dopo tanto
tempo. Location della festa. Scarpa di Yoghi
da graffittaro numero 49. Il Marvaldi che non
ce la fa più: ironizza incazzato come una bestia su ciascuna discussione che tenta di essere seria. Montolivo che apre messenger,
sbattendomi il pc sul tavolo, ricordandomi che
il rappresentante è il dipendente di chi lo ha
eletto (e così vi informo che la bandiera della
Brigata Plinio è stata ordinata: sembra quella
del Perù, ma impareremo ad amarla). Comunque il momento più interessante della serata
è stato l’”angolo della cucina”, il discorso
sulla sozzeria che invade la cucina per lo più
del Piano, padelle sozze, pentole sozze, sozze
e basta che fanno una lap dance tra il frigorifero e il calorifero: un porcaio insomma. Da
bravi maschietti, vorrei dire. Una piccola Napoli sta nascendo dentro le Sacre Mura? Qualcuno butta il “rudo” nella fontana? E che cazzo! Spero di no! La discussione parte con la
comunicazione che il
Sua Eminenza vuole
chiudere le cucine, dopo
il
caso
di
“Salmonella Monnezzosa” registratosi alla
camera 70. Così noi
anziani stanchi e bavosi
invitiamo alla maggior
responsabilità, alla maggior pulizia. Altri dicono
che hanno lavato diverse volte pentole lasciate
da chissà chi nelle cucine e invitano a fare lo
stesso per cercare di
“pararsi il culo” di fronte a un’eventuale chiusura. Buona idea penso:
vogliamoci bene, pariamoci il culo, e tutto, anche se non c’è giustizia, funzionerà. Mi sento più buono, parte di
una comunità di fratelli che vivono alla pari.
Ma la fronda dei Terroni (amichevolmente)
non ci sta! Geusa, Erario ed Ema muovono
fortemente l’obiezione: se io sono un collegiale onesto, mica devo parare il culo di quelli
disonesti: è come dire: se quello non paga le
tasse, mica devono fare un prelievo aggiuntivo a me che sono onesto: a loro PadoaSchioppa sta sulle palle. Cavolo, penso che
hanno ragione: non si può mica gravare
sull’onesto: questa idea dello Stato che impone è irritante, tanto più che ti tradisce sempre. Ma la posta in palio è grande: la chiusura
delle cucine! A quel punto esce dal mucchio
uno dei più fedeli seguaci di Tonino, Como,
che spara un’idea che raccoglie subito forte
consenso, perché indirizza la situazione di
stallo verso una soluzione drastica: il giustizialismo esercita sempre un gran fascino! E’
quella per cui colui che lava le stoviglie abbandonate se le tiene in camera propria, così
da smascherare l’eventuale sozzo e soprattut-
to stimolarlo a non sozzare più: da qui partono varianti sul fatto che le pentole vengono messe nel bagno dei responsabili-cucine
e quelli sono un po’ perplessi, tutti sono un
po’ perplessi: anche io, che in un primo
momento ero stato travolto dall’entusiasmo
della proposta Di Pietrista-Grilliana: ma sì
sa, dopo poco ci si rende conto che va un
po’ stretta con la rilassata mentalità latina:
e qui il colpo di genio: Pampanatale. La Dc
che ritorna, di soppiatto, ma che ritorna.
Pampa dice: “Secondo me la soluzione è:
CHI SPORCA, LAVA!” Ema salta sul banco
inveendo: “E’ quello che dico io da mezzora”. Risatine generali in platea, Pampa sempre ambiguo tra lazzo e realtà. Lo mando
benignamente affanculo e sorrido: ”E’ proprio questo il problema: che chi sporca, non
lava”. Discutiamo ancora un buon venti
minuti con un’ulteriore uscita di Turker
strafacinoroso: “Chi sporca, vado in cucina,
e lo ammazzo!” “Altro che chiudere le cucine, chiudo dentro quello che cucina!” Alla
fine penso che il metodo di Como è poco
attuabile, che il particolarismo di EranioGeusaEma sia eccessivo, che Napo e Mason
non debbano sempre lavare e alla fine mi
assale il colpo di genio:cazzo! Aveva ragione
Pampa! Chi sporca, lava!!! E allora chiamo il
silenzio e propongo: “Dai, ci siamo dati una
regolata, ne abbiamo parlato, penso che, se
ciascuno fa la sua parte, arriviamo alla fine
dell’anno, tenendo in un certo decoro le
cucine”. E, dopo questo teatrino che racchiude tutte le possibili soluzioni politiche a
un problema, tutto continuò come prima,
orfani della Cesira, a cui dicevamo “lava” e
dopo una notte di sesso sulla lavatrice:”Pottana! Vattene”, per poi cercarla dolcemente il giorno dopo.
Michele Rizzi
PENTOLE E CIVILTA’
Dopo quasi un’ora di inutile dibattito, ci
sembrava più che giusto dedicare uno
spazietto su VdC ad una questione che
evidentemente tocca fin nelle viscere
molti dei nostri amati collegiali. Premettiamo che questo articolo non è dettato
da remore, né tantomeno vuole essere
un attacco rivolto a qualcuno in particolare. Detto questo però, ci sentiamo in
diritto di esprimere liberamente il nostro pensiero riguardo questo sentitissimo problema. Arrivando al punto, quello che ci ha lasciato particolarmente
basiti, è una reazione al problema più
da condomini che da collegiali, che
rischia di allontanarci dalla soluzione
piuttosto che avvicinarci. “Chi sporca
lava”, come ha proclamato Pampa, è
meno sarcastico di quanto sembra,
perché non sempre accade. Certamente, in un collegio può capitare
o anche di averne per il cazzo di lavare una pentola; ma lasciarle lì, a oltranza e ripetutamente, ci sta
portando a una situazione sgradevole: per farla breve, se le cucine dovessero chiudere - e attenzione
che è un’ipotesi probabile - sarebbero cazzi per
tutti. Del resto, anche mettere in atto un’autonoma
requisizione delle pentole lasciate sporche, sembra
un rimedio un po’ estremo, al quale possiamo tranquillamente evitare di giungere. Con questa prospettiva, proprio perché ci sono le premesse, dobbiamo tutti responsabilizzarci di più su ciò che sporchiamo e anche su ciò che gli altri sporcano. Ovvio
che nessuno parla di dover lavare, se gli altri non lo
fanno, anche perché sarebbe deleterio; ma dedicare
nostra sponte un gesto di attenzione, come
“richiamare al dovere” qualcuno o lavare una pentola in più, può soltanto risollevarci da una simile
caduta di stile.
Como e Napo, feat. Monto
5
Interni
UN PICCOLO GRANDE BILANCIO
Miei cari amici, vi scrivo dalla scrivania della
mia 65. E’ una gran bella domenica sera per
me, perché è rappresentativa di un’epoca.
Sono riuscito ad arrivare a Pavia nonostante
un guasto al locomotore in aperto entroterra
ligure: lo spirito guida di Tonucci mi ha sospinto fino a Tortona, dove ho trovato Napo
che mi ha scortato
fino a destinazione
in tempo per la
partita al Teresiano.
(Intendiamoci: per
me è massacrante,
e l'ho anche detto
che è come giocare
a calcio a Minas
Tirith, perché ne
esco sempre con
un che di contuso oggi sangue a fiumi
dal naso -; ma ha
un fascino unico.)
Dopo una breve
doccia di due ore,
mi sono messo a
cucinare.
Napo,
D’Antuo e Toz a
Monza per un lavoro, Uzzino ancora
via, Turker sulla via del ritorno, Cristian mezzo moribondo, Messina impegnato con la ragazza più bella del mondo, Mason già a letto,
Espo a cena da sua sorella e quelle altre due
psicopatiche, i gemelli con le gemelle Kessler... insomma ERO SOLO, e mi sono messo a
cucinare - con estrema cura e con lentezza
segreta – proprio come una volta. Dopo aver
preparato solo per me (quanto tempo !!) un
piatto straordinario, ho ritrovato el compañero
Yoghi, reduce dalla madre España, e ci siamo
bevuti una bottiglia di vino sardo talmente
impagabile che, nella leggiadra ebrezza di
quei postumi, mi sono accorto che è tempo di
bilanci; così ho indossato la mia coppola e mi
sono messo a scrivere. Dovete sapere che è
passato ben quasi un anno da quando ebbi il
primo contatto diretto con VdC… trattandosi di
un anniversario “editoriale”, non può che
svolgersi qui la sua celebrazione, e forse gli
almanacchi andrebbero stampati partendo da
quella nuova data, un po’ come il calendario
islamico. Questo primo “contatto” consiste in
un articolo di Giovanni Good Fellow Ferrari dal
titolo “Intervista a un giovane emergente” (n.
42, pag. 10), che non ha segnato semplicemente lo sventurato avvento del sottoscritto
su queste pagine in qualità di rubricista (e in
aula carte nautiche in qualità di rompiballe),
6
ma anche - per coincidenza - un importante cambiamento nella mia vita in
collegio, e, se me lo concedete, nella
mia vita. Infatti, tutto quello che vi ho
raccontato poco più sopra (un'invidiabile
routine a cui si possono aggiungere serate uniche e inenarrarabili), un anno fa
(e oltre) era
diverso.
La
mentalità era
ancora quella
pavida di chi è
legato alla vita
di prima, e si
affaccia
al
mondo di una
variegata
comunità senza
sentire in sé
proprio tutte le
credenziali per
farne parte, ma
che giorno dopo giorno trova
nelle persone
un irrefrenabile
stimolo a salire
i gradini mancanti. A parte
l’episodio del presepe vivente
(immortalato dalla foto dell'intervista) e
quel tot di matricola che non avevo potuto evitare, tutto il mio “socializzare”
era cominciato forse proprio cucinando:
cucinando come stasera (si chiude il
cerchio?), per i cazzi miei, senza fretta,
senza ospiti… Facendomi semplicemente
vedere da tutti quelli che passavano per
il piano, cominciando a salutare, a chiedere consigli, a raccontare due stronzate, a condividere un pranzo, resistendo
nella 65 e rendendola vivibile, mi son
ritrovato in mezzo alle imperdibili matricole di quell’anno; per non parlare di
Turker, Davidino, Idro, Nobis, Violetto,
Napo, Marce… gente che ha fatto il piano. Poi quest’anno è cominciato
all’insegna di un’espansione ancora
maggiore: a settembre Toz che mi svegliava (in modo terribile) per sontuose
colazioni; poi il trasloco di Mason (e di
tutto il resto del collegio) dalla 26 alla
53; le risate “in notturna” con Uzzino e
le lacrime per i suoi spuntini, leggermente piccanti; la mia messa all'ingrasso in mille pranzi con Cristian, Messina
e D'Antuono, per non parlare di quando
cucinava Eleonora! Come non ricordare
eventi emozionanti come il Summer Party, il
concerto di Natale, l’eclatante film porno horror
con Johnny o le lezioni di Vecchioni con Savini
(praticamente ritornato in collegio) e Idro, l'intervista che gli abbiamo fatto... e ovviamente il
grande ritorno di Napo affianco a camera mia,
proprio in quella cella che lottando duramente con lungimiranza, si vede - avevo tenuto libera.
Tutto indimenticabile: tutti appuntamenti che
cuciono insieme mille serate diverse, belle ragazze, cessi a pedali, cene ingestibili, sbronze
colossali… Quanto si potrebbe andare avanti ?!
Dovrei continuare a menzionare gente, ricordare
momenti (per esempio le divagazioni con Como
sui pupazzi di merda); ma chi li ha vissuti col
mio stesso coinvolgimento, non ha bisogno di
rivederli su un articoletto del cazzo. Volendo,
questi pensieri valgono semmai come ammonizione per chi non si fa mai vedere “perché sennò come si fa con gli esami” o “perché le scale”
o “perché ho un sacco di impegni”... ma
l’intento primo che mi ha spinto a scrivere è
quello di ringraziare, sentitamente, tutti coloro
che, fuori tempo massimo, hanno teso la mano:
non pensavo di farcela, grazie. Parafrasando il
maestro, è bello che dove finiscono le mia dita
debba in qualche modo incominciare una tazza.
E allora tazziamo.
MOnto
Voci di Corridoio
Direttore responsabile
Simone Pellegrin
Vice Direttori
Elia Ferrari
Giovanni Ferrari
Art Director
Giovanni Mason
Redattore
Andrea Violetto
Ultimo arrivato
Splendid
THE STERCO BOYS
Cari lettori di VdC, quest’oggi per chi avesse
l’accortezza di leggere il seguente ,potreste
imparare qualcosa di più sulla zoologia ,ed in
particolare su un piccolo animaletto nero che
molti disprezzano per le sue abitudini alimentati ,il piccolo stercorario .Nei prossimi numeri
vi verranno sciorinate molte altre informazioni
utili, curiosità e le news sulla vita del nostro
insetto di fiducia , potrete inoltre iscrivervi
alla nostra loggia massonica “scarabeus sacer” ed entrar a far parte delle rinomatissima
associazione”gli
amici dello stercorario”.Potrete inoltre
acquistare tutti gli
sterco gadjet ,che vi
distingueranno dalla
massa con quel
tocco di irriverenza
tipico dello sterco
boy.
Per questa volta
però fatevi bastare
queste informazioni
di base e qualche
curiosità sul nostro
saprofago fraccarot-
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Ac
Verby: l’ultimo vero tifoso. L’unico
che sembra credere davvero nelle
parole di Mister Tinelli. Non c’è
pioggia o tempesta che riesca a
impedirgli di esser lì, ai limiti del
campo, dritto come la torre degli
scacchi, indomito come un faro nel
mare in burrasca, un ballerino scalzo in un mondo di puntine da disegno. Lui è lì a tifare, solo e solitario. Eroe!
to, del resto..l’acquolina vien mangiando!
L'espressione scarabeo stercorario si riferisce
a diverse specie di scarabei che si nutrono di
feci e che raccolgono il loro nutrimento (per
conservarlo o per deporvi le uova) facendone
caratteristiche pallottole e facendole rotolare
sul suolo
Gli scarabei stercorari creano pallottole di
sterco allo scopo di trasportare più facilmente
il cibo verso un nascondiglio. Le pallottole di
sterco servono come riserva di cibo, o come
protezione delle
uova. Tendono a
trasportare
la
loro
pallottola
lungo una linea
retta; se incontrano un ostacolo, cercano di
superarlo scavalcandolo, senza
cambiare direzione.
Lo
Scarabeus
sacer è probabilmente la specie
più nota di ster-
Interni
corario; questo insetto era venerato
nell'Antico Egitto, e sue rappresentazioni
pittoriche o in altre forme costituiscono un
elemento tipico e ben noto dell'arte egizia.
Lo scarabeo era infatti collegato a Khepri, il
dio del Sole nascente, che si supponeva
creasse il Sole ogni giorno in modo analogo
a quello con cui lo scarabeo crea la pallottola di sterco.
Nella favola di Esopo Lo scarabeo e l'aquila,
l'aquila uccide una lepre nonostante le preghiere dello scarabeo di risparmiarla. Per
vendetta, lo scarabeo distrugge due volte le
uova dell'aquila. L'aquila, disperata, vola da
Zeus e depone le sue ultime uova sul grembo del dio. Lo scarabeo, tuttavia, si ricopre
di sterco e vola in faccia a Zeus; disturbato
dalla spiacevole visione, il dio lascia inavvertitamente cadere le uova. Incapace di
ricondurre i due litiganti alla pace, Zeus
decide infine di cambiare la stagione
dell'accoppiamento delle aquile, in modo
che questa abbia luogo in un periodo
dell'anno in cui non ci sono scarabei.
Vi siete già innamorati di lui..vero?
Mex
Avete mai visto un essere vivente più felice?
Un italiano più italiano?
Un Giuliano più Giuliano?
Impossibile, è lui il Vincitore del grande concorso di VdC “Acchiappa la Pasta”.
Voi direte “Certo, è stato l’unico!” e io vi
rispondo “Certo, è stato l’unico furbo!”
Così il biondo di Verbania si porta a casa 10
chili 10 di buonissima pasta griffatissima e
di tutti i tipi.
Ma qui in Redazione siamo generosi, e così
abbiamo deciso di indire subito il concorso
successivo:
“Sgomma con la Gomma!”
Il primo collegiale che porterà in Redazione
20 confenzione di chewingum (ovviamente
vuote e ovviamente in condizioni decenti)
vincerà, a carico totale di Voci di Corridoio,
un’ampia fornitura della gomma da masticare più desiderata.
Cosa aspetti razza di un ruminante che non
sei altro?
Un ragazzo coi capelli: dalle voci che
Gamba e Napolitano: va bene besi rincorrono nei corridoi, o ha costemmiare, nessuno vuole fare il biminciato la prolifica attività di cavagotto. Però una riunione intera, di
liere (meritandosi quindi il semaforo
due ore indicative, passate interaverde) o ha osato ispirarsi a Celemente a bestemmiare, sembra davvestino V che “per viltade fece il gran
ro eccessivo. Esistono molti intercalarifiuto” (meritandosi quindi il semari nella lingua italiana, scegliere solo
foro rosso che più rosso non si
quelli che comprendono la parola Dio
può). Quindi, nel dubbio, glielo diae una parola qualsiasi che sia un
mo giallo. Ambiguo!
insulto, è proprio da semaforo rosso. Blasfemi!
7
Politica
POLITICHE 2008. TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE
Ormai mancano solo 3 giorni al voto.
Questo articolo
nasce
con
l’intento di far
capire le regole del gioco, la
formazione dei
partiti, le alleanze.
Tutto
quello
che
forse avete già
sentito, letto o
discusso
in
modo disorganico, reso
schematico e
semplice.
Quello che lo
Stato dovrebbe distribuire
gratuitamente a tutti i
cittadini prima
delle
elezioni, ma
che purtroppo preferisce
lasciarli nella
mera confusione
per
interessi illegittimi
di
questo
o
quel partito.
SISTEMA ELETTORALE: proporzionale
corretto. Legge n° 270 del
21 dicembre
2005 definita
“porcata” dal
suo ideatore
l’allora ministro
delle
riforme Roberto Calderoni, battezzata
poi Porcellum. Da cosa nasce questo nome?
In principio la legge stabiliva il medesimo
meccanismo per il premio di maggioranza sia
al Senato che alla Camera, ma l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
“obbligò” il ministro ad abolire il premio a
carattere nazionale, favorendo un premio di
maggioranza su base regionale al Senato, richiamandosi all’articolo 57 comma 1 della
Costituzione della Repubblica Italiana. Alla
Camera il premio di maggioranza garantisce
un minimo di 340 seggio per la coalizione o
partito che raggiunga la maggioranza relativa
dei voti. Per ottenere i seggi ogni coalizione
deve raggiungere lo sbarramento del 10 %.
Per le liste che non superano lo sbarramento
la soglia è del 4%. Per quelle collegate che lo
8
superano invece, lo sbarramento è al 2% o se
rappresenta la maggiore forza politica al di
sotto di questa soglia (come è successo a
Mastella nel 2006 raggiungendo l’1,4% era la
forza politica collegata che più si avvicinava al
4% e per questo gli vennero assegnati i seggi).
Al senato il modello è diverso: premio di maggioranza su base regionale, garantisce alla
coalizione o partito vincente in ogni singola
regione (escluso il Molise e la circoscrizione
estero) il 55% dei seggi ad essa assegnati. La
soglia di sbarramento su base regionale è pari
al 20% per le coalizioni, 3% per le liste coalizzate, 8% per quelle non coalizzate che non
raggiungono il 20%.
Sono previste per la prima volta le circoscrizioni estere che permettono di eleggere 12
seggi alla Camera e 6 al Senato. Hanno già
votato.
La legge prevede l’obbligo per ciascuna forza
politica di depositare il proprio programma ed
indicare il proprio “Capo”.
L’elettore non può indicare nessuna preferenza.
SCHEDE ELETTORALI: colore rosa per la Camera
e gialla per il Senato. Possono votare alla Camera tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto il 18° anno di età, mentre al Senato tutti
i cittadini italiani che abbiano compiuto almeno il 25° anno di età.
Tutte le forze politiche candidate sono suddivise in due righe. Questo a provocato una
serie di lamentele da parte di due forze politiche (il Popolo della Libertà e l’Italia dei Valori), perché avrebbero preferito distribuire i
partiti in modo verticale arrivando a raggiungere un massimo di 4 colonne come stabilisce
la legge (immaginate che si è dovuto persino
cambiare 5 giorni prima del voto lo spot elettorale per questo motivo), ma anche perché
la legge prevede una doppia cornice per racchiudere i partiti coalizzati, lasciando spazio
tra un partito e l’altro coalizzato in modo da
non indicare un annullamento della scheda
qualora per sbaglio si indichi con la “x” anche
il partito coalizzato. Ma questa richiesta non è
stata accolta.
CANDIDATI PREMIER E PARTITI: i candidati
premier per questa tornata elettorale sono 15
mentre le forze candidate sono 18, perché la
Lega Nord ( presente solo al nord) ed il Movimento per le autonomie (presente solo al
Sud) sono collegati con il Popolo della Libertà,
indicando come premier la stessa persona e
l’Italia dei Valori è collegata invece con il Partito Democratico indicando anche loro come
premier la stessa persona. Ecco i candidati:
Berlusconi: il Popolo della Libertà, Lega nord,
Movimento per le autonomie.
Veltroni: Partito Democratico, Italia dei Valori.
Bertinotti: la Sinistra l’Arcobaleno.
Casini: Unione di Centro.
Borselli: Partito Socialista.
Santanchè: la Destra-Fiamma Tricolore.
D’Angeli: Sinistra Critica.
De Vita: Unione democratica per i consumatori.
Fiore: Forza Nuova.
Ferrando:
Partito comunista dei
lavoratori.
Stefanoni:
Partito
di
Alternativa
Comunista.
De
Luca:
Partito Liberale Italiano.
Ferrara: Per
la moratoria:
Aborto? No
grazie.
Montanari:
Per il Bene
Comune.
Rabellino:
lista dei Grilli
parlanti-No
Euro.
Ricordo che
alcuni
di
questi non
sono presenti o alla Camera o al
Senato, alcuni sono presenti non in
tutte le regioni, alcune
regioni hanno
delle
forze in più
perché
la
legge regola
ed ammette
le minoranze
linguistiche.
PAR CONDICIO:
legge n°28 del
22
febbraio
2000. permette a tutte le
forze politiche candidate di avere la stessa
visibilità televisiva e radiofonica. Per quanto
riguarda la stampa questo non avviene perché esistono quotidiani e periodici schierati
politicamente, il cittadino quindi è libero di
comperare/scegliere/leggere il giornale che
preferisce.
I sondaggi non possono essere resi noti nei
15 giorni antecedenti le elezioni. Il giorno
prima della tornata elettorale, si richiede il
silenzio politico.
CITTADINI FUORI SEDE E LAVORATORI DIPENDENTI: per tutti cittadini che per un qualsiasi motivo si trovano a distanza dalla città di
residenza possono usufruire di uno sconto
del 60% per i treni Espresso o Regionali,
valido anche qualora si dovessero verificare
ballottaggi per l’elezione del Sindaco, Presidente di Provincia, Presidente di Regione.
I lavoratori dipendenti possono richiedere il
permesso per andare a votare.
A presto e buon voto a tutti.
Cesario Delle Donne
MY TUBEInterni
CERCA LE DIFFERENZE
Nella più triste campagna elettorale che
l’Italia ricordi, a dominare sono soprattutto le
polemiche sull’assenza di una reale possibilità di cambiare le cose attraverso il voto.
Programmi troppo simili, qualcuno dice persino copiati. Effettivamente non è un segreto
che nonostante i due schieramenti si siano
alternati negli ultimi venti anni, nessuno ha
segnato una netta discontinuità rispetto agli
avversari. Questo fatto spesso viene strumentalizzato per creare confusione e scetticismo
che non fanno altro che avvantaggiare i peggiori. Parlo di chi ci mette in testa certi luoghi
comuni del tipo: “tanto sono tutti uguali!”,
“era meglio quando c’era la DC” ecc.. ecc..
Questo viene fatto per farci sembrare gli
schieramenti tutti uguali, in modo che il
“peggiore” sembri meglio del “meno peggio”,
1. B. ha ospitato in villa ad Arcore un
mafioso (Vittorio Mangano) per diversi
anni.
2. B. ha 70 anni e si candida come
premier per la quinta volta.
3. B. quando è al governo controlla il
90% dell’informazione televisiva
4. B. ci ha portato in guerra: dove spendiamo 20 miliardi di euro all’anno.
5. B. è responsabile delle torture al G8 di
Genova.
6. B. ha una lunga carriera giudiziaria e
non è mai stato riconosciuto innocente.
7. B. si è fatto diverse leggi, che hanno
portato a sue assoluzioni perché il fatto
non è più reato.
8. B. ha fatto diventare l’Italia un paese
parzialmente libero secondo Freedom
house.
9. B. è stato accusato da certi giornalisti
di aver riciclato soldi della mafia, lui ha
silurato i giornalisti. I processi in seguito
hanno obbligato B. ha pagare i danni ai
giornalisti perché i fatti erano veri.
10. B. ha come fondatore del suo partito
Dell’Utri che ha tre processi in corso
per mafia.
11. B. candida 25 condannati in via definitiva e altrettanti con sentenze in altri
gradi di giudizio.
12. B. ha fatto tante altre cose che dovrebbero risultare superflue, rispetto a
tante nefandezze.
o addirittura del “migliore”. Capite, quindi,
a chi conviene generare una tale confusione e a chi conviene cominciare a informarsi
per distinguere il piccolo ladro occasionale,
dal re della rapina a mano armata. Questo
va fatto per dare una speranza a chi veramente vorrebbe fare le cose in modo onesto e trasparente, ma che nel nostro contesto difficilmente riesce ad emergere, ma
soprattutto va fatto per dare una speranza
a noi stessi e ai nostri figli “eventuali”.
Per fare un esempio vi mostro come persino tra Veltroni e Berlusconi che sono stati
definiti come la stessa cosa, esistano delle
differenze importanti che non vanno assolutamente dimenticate.
1. V. non ha mai ospitato mafiosi.
2.
V. ha 50 anni ed è la prima volta che si
candida come premier.
3. V. se sarà al governo controllerà solo
la rai.
4. V. disprezza apertamente la politica di
Bush, ma non ha intenzione di ritirare
le truppe.
5. V. ha detto che va fatta chiarezza sui
fatti di Genova.
6. V. non ha problemi giudiziari, per questo non si sente perseguitato dai giudici.
7. V. fa parte del partito che ha votato
l’indulto, insieme a forza italia.
8. Con il centro sinistra al governo
l’Italia è tornata ad essere un paese libero
sempre secondo Freedom house.
9. V. è stato accusato dai giornalisti di
non aver candidato il leader dell’antimafia
Lumia. V. ha subito ripensato a quanto fatto
e, invece di linciare i giornalisti, si è deciso
a candidare Lumia.
10. V. ha candidato Bassolino, uno dei
responsabili del disastro ecologico in Campania.
11. V. non ha candidato condannati per
reati contro la pubblica amministrazione.
12. V. ha tanti scheletri nell’armadio, ma
niente di minimamente paragonabile al curriculum del suo principale avversario.
genze, esistano delle differenze molto importanti. Riconoscere sempre di più queste
differenze significherebbe ottenere quello
che tutti gli Italiani vogliono, cioè cambiare
la nostra classe dirigente, attraverso il voto
consapevole. In attesa di essere in grado di
scegliere “il migliore” ,anche se questo
dovesse essere un partito microscopico,
facciamo quello che tristemente siamo abituati a fare : scegliamo “il meno peggio”
rigorosamente tra i partiti più grandi.
Longobeach
Questo dimostra che nonostante tante conver-
Raccolta Politica
Meno male che Silvio c'è video ufficiale
inno campagna PDL.
Uno stile, una coscienza, una volontà.
Il kitsch come stile di
vita, come visione del
mondo, come chiave
per il futuro. Uno
spettacolo che fa un
po’ ridere un po’ paura, capacità sceniche
che manco i Vanzina,
capacità musicale che nemmeno Masini con lo
sbocco, gente così poco credibile da rendere OC
“specchio della nostra società”… giudicate voi.
I'm PD - Con Walter si può fare.
E per non farci
mancar nulla,
ecco come risponde la
“sinistra”. Perché
se uno fa una
cagata, non sia
mai che l’altro
faccia qualcosa di
intelligente. Ed
ecco un’altra pantomima, degna
del peggior villaggio vacanza della Barbaggia…
insomma Lui è inarrivabile, ma diciamoci tranquillamente che anche questi non hanno scherzato un cazzo.
Blob elezioni 08
Una bella rassegna di visioni oggettiva dello
stato delle cose alle porte delle Elezioni 2008.
Anche se non c’entra nulla col programma di
Rai Tre, con una nota di amareggiata ironia,
questo video riesce comunque a dare una chiara visione dello stato delle cose, semplice e
disarmante.
LITI E RISSE IN TV - Speciale Elezioni '08.
By Falcioni.
Ed ecco in piano stile italiano un bel po’ di litigi
politici sull’argomento. Come farsi mancare i
nostri stipendiatissimi politici che si
insultano e si
prendono a parole
per darsi un tono,
per cercare un
qualche tipo di
credibilità, ormai
introvabile.
Yes We Can - Barack Obama Music Video.
Se volete vedere un video fatto bene, un proclama credibile, senza retorica e senza sentirvi
trattati come intelligenze paragonabili a Flavia
Vento, clickate su questo sito e fatevi un’idea di
come si faccia la politica. Se proprio la si vuole
rendere mediatica, almeno lo si faccia decentemente, cazzo.
9
Politica
WWW.VOISIETEQUI.COM
Siamo ormai alla fine di questa campagna
elettorale e tra pochi giorni noi italiani saremo
chiamati alle urne per scegliere il futuro
premier del nostro paese.
Tralasciando, discorsi politici vari su chi
andrebbe votato e chi no, volevo invece segnalarvi un sito abbastanza interessante per tutti quelli, che a hanno le
idee ancora poco chiare a riguardo e
non sanno propio chi votare.(e cosa
importante hanno intenzione di votare!!!)
Il sito è www.voisietequi.it. In pratica, i
realizzatori del sito hanno costruito
una "mappa delle distanze" tra i principali partiti candidati alle elezioni prendendo come riferimento 25 temi importanti e la politica che ogni partito vuole
adottare per ciascuno di questi temi.
Rispondendo al questionario che trova-
te alla voce "Tu dove sei?" è possibile stabilire
la vostra posizione sulla mappa dei partiti e
capire quali partiti si avvicinano maggiormen-
te alle vostre posizioni e quali invece sono
più distanti.
Adesso, non dico che il risultato del questionario debba essere per forza il vostro futuro voto però,
può essere uno spunto interessante per approfondire meglio
la questione, chiarirsi un attimino le idee e prendere una
decisione.
D'altro canto anche chi ha le
idee chiare su chi votare potrà
trovarlo estremamamente interessante. Il questionario vi terrà
impegnati al max 10 minuti
quindi perchè non darci un'
occhiata?????
Ostrega
IRONIA DELLA SORTE
L'articolo di Rizzi sulla reazione dei quotidiani terlocutore. La differenza che c'è tra l'ironia e no persone così sprezzanti delle buone
e - indirettamente - di molte persone di fronte ciò che Berlusconi intende per ironia, è la maniere? E' inaccettabile che la sfrontatezza
al comportamento di Berlusconi, comparso stessa che corre tra un sospiro e un rutto. e l'arroganza diventino un requisito per
Resta la do- governare il paese. I cori da stadio in Parlasull'ultimo n. di VdC, mi ha
manda di fon- mento, gli insulti, gli applausi, le battute di
lasciato a bocca aperta. Mi
do dell'articolo Berlusconi... Come si può sperare in qualcudispiace rispondere in tono
di Rizzi: perché no di assennato se diamo ai giovani un'idea
fortemente critico a una
prendersi tanto così informale, così occasionale, così insipersona per cui provo simsul serio? Ecco, gnificante della politica ?! La forma e il forpatia e stima; ma trattanio sono il pri- malismo sono due cose diverse: il formalidosi di qualcosa che sento
mo a prender- smo è stupido e deleterio; ma la forma, in
molto, 'dire' è meglio che
mi in giro e a certe situazioni, è non solo costruttiva, ma
'pensare e non dire', sosostenere che edificante. Due anni fa l'Ulivo ha usato uno
prattutto a un amico. Vorsia indispensa- slogan veramente ruffiano e fastidioso: “La
rei prescindere qui dalle
bile, per vivere serietà al governo”, quasi solo loro ne siano
scelte editoriali dei giornabene, sapersi depositari. Però purtroppo è fin troppo vero
li, frequentati più che mai
ritagliare
un che è un valore che manca! Senz'altro è
da professionisti dello scomargine
di importante far trasparire il proprio essere
op a basso costo (vd.
vivida critica uomini dai discorsi di propaganda; ma non
Pampa) e responsabili di
una proiezione della realtà che stimola solo il sul confine tra la forma e la sostanza delle è questo il modo! L'ironia va usata, con
cattivo gusto; ma il modo di fare del nostro ex cose; ma la risposta mi sembra fin troppo cautela, per accentuare un problema o ravPresidente del Consiglio mi sembra comunque evidente: non ha alcun senso paragonare il vivare la dialettica; ma le uscite da osteria
inaccettabile. Comincerei con una precisazio- nostro approccio alla quotidianità al compor- di Berlusconi sono forse uno sfogo personatamento
ne in termini: Rizzi parla di
le che dovrebbero
che
un
ironia, e questo ha fatto riecomunque
restare
“Vorrei prescindere p o l i t i c o
cheggiare nella mia testa la
private; altrimenti si
terrificante scena al Parlamento qui dalle scelte edi- a s s u m e ,
fa solo violenza sui
Europeo, in cui Berlusconi mise
mezzi di comunicaziotoriali dei giornali, p e r c h é
avvengono
in crisi i rapporti con la Germane e sui modi della
frequentati più che nell'ambito
nia con un'infelicissima battuta
gente... e mi spiace
rivolta a Schulz, e incolpò una
mai da professioni- due dimenscoprire che pure qui
sioni
nettaplatea indignata di primi miniqualcuno incoraggia
sti dello scoop a mente distri con le parole: “Se non capitutto ciò. Votare, tra
basso costo (vd. verse. Alte l'ironia, forse vi manca il
pochissimi giorni, è
cuni giorni
sole dell'Italia”. Ebbene, l'ironia
un atto di dovere verPampa)”
fa, reduce
non è certamente un concetto
so il nostro paese, che
da
una
tanto flessibile quanto lui e
dovrebbe coinvolgere
Berlusconi l'intendono: è una forma di espres- puntata di Ballarò, mi sono
anche queste considesione molto raffinata, che rafforza il significa- chiesto: “Come reagirei se,
razioni.
Giorgio Montolivo
to con una battuta grottesca o surreale, ma da politico, dovessi confrondalla quale, sicuramente, è escluso che si tarmi con Berlusoni?”. Copossa offendere o mettere in imbarazzo l'in- me si può ammettere che
parlamentare Europeo apostroin politica, già di per sé fatta di Schultz,
fato da Berlusconi come Kapo
menzogne e loschi affari, entri-
10
Rubriche
...e alla sera CINEMA! a cura di Cazza
Gli intoccabili
Regista: B. De Palma
Interpreti principali:
Kevin Costner, Robert
De Niro, Sean Connery, Andy Garcia,
Charles Martin Smith
Genere: Drammatico
Durata: 112 minuti
circa
Anno di produzione:
1987
Se avesse parlato di
Bidello e Gesù, sarebbe stato “Gli Indivorziabili”; se si fosse riferito a Moreno Morello e
Barabba sarebbe stato “Gli Inseparabili”; Adolfino e Capone sarebbero stati “Gli Invisibili”,
Splendid e Gatelli “Gli Insopportabili”, Big Jim
e Krastu “Gli Indispensabili” (per ignoranza e
intelligenza, rispettivamente). Purtroppo Brian
De Palma non ha avuto la fortuna di conoscere le nostre matricole, per cui si è “limitato” a
realizzare un assoluto capolavoro. Il film è
ambientato a Chicago, durante gli anni del
Proibizionismo. Eliot Ness (K. Costner) è un
agente federale che viene incaricato di incastrare Al Capone (De Niro); ci riuscirà, alla
guida di una squadra scelta, “Gli Intoccabili” (S. Connery, A. Garcia, C. M. Smith).
Profumo di donna
Regista: M. Brest
Interpreti principali: Al Pacino, Chris O’Donnell
Genere: Drammatico
Durata: 150 minuti
Anno di produzione: 1992
“Dònna?! Dòve?! Ma è figa?! A mè basta che
respiri!” Quanto ad arrapamento, nessuno
tiene testa al nostro potente valdostano Caminiti, capace ogni giorno di regalarci nuove
perle di saggezza, senza mai scordarsi di con-
dirle abbondantemente con vocali
chiuse. Tuttavia, il
colonnello Frank
Slade (AL Pacino),
gli avrebbe fatto
mangiare la polvere. Questo film
parla di un giovane e brillante studente,
Charles
Simms (O'Donnell),
che durante il ringraziamento si occupa di assistere il colonnello, rimasto cieco durante un'esercitazione militare, e sara' costretto a seguirlo in
una folle gita a New York. Lieto fine per
questo film non eccessivamente brillante,
ma nel complesso gradevole. Memorabile (e
da Oscar) l'interpretazione di Al Pacino.
L’ANTRO DEL VIDEOGIOCO a cura di Alex
Cari videogiocatori, eccoci al nostro odierno
appuntamento.
Durante queste ultime settimane è uscito uno
dei titoli più belli per la piattaforma Nintendo
(Wii), secondo solo a sua maestà Mario Galaxy. Per molti anche IL più bello in assoluto,
complici il sistema di gioco fenomenale che
ne costituisce l’ossatura e un plot assolutamente strabiliante, con abbondanti dosi di
sesso, sangue e violenza. Sì, un prodotto abbastanza particolare. E, giusto per rendere
l’idea, tanto particolare da
costringere il sottoscritto ad
aspettare proprio l’uscita di
questo per fare sua la console su cui gira (accaparrata
con ingordigia durante le
vacanze pasquali).
Sto parlando dell’ultima
fatica di uno degli artisti più
malati e talentuosi del sol
levante: Suda 51, capoccia di
Grasshopper, studio in piedi
dagli ultimi anni della scorsa
decade.
Chi sia, cosa ha fatto e perchè l’ha fatto sono quesiti a
cui probabilmente la maggior parte di voi potrebbe essere incapace di
rispondere. E ragionevolmente, proprio per
l’alta percentuale di spirito (e natura) underground caratterizzante tutta la produzione a
lui annessa. Lacune pronte ad essere doverosamente riempite su questi stessi spazi editoriali, non temiate.
In attesa di mettere le zampacce sulla personale copia del gioco Wii considerato (No More
Heroes è il suo nome... memorizzatelo molto
bene!), spenderò qualche manciata di righe
per parlare così del precedente lavoro del suo
creatore. Lavoro che, allo stesso modo (e for-
se anche più), è stato portatore di una gran
infornata di contestazioni, atti censuratori e
schieramenti di diverso tipo del popolo giocante: l’indimenticabile Killer 7, pezzo da novanta della storia del videogioco, sopra ogni
altra cosa per il ruolo giocato nello sbriciolamento di tabù ancora vivi nell’industria del
settore, e nella costruzione del concetto stesso di videogame moderno.
La breve recensione offerta (che vuole essere
il meno tecnica possibile, per focalizzarsi in
questo modo più sul versante
eminentemente artistico e intimo
del titolo) la scrivo così in funzione di un’azione introduttiva e
panoramica, per conoscere un
terreno dell’intrattenimento videoludico - grazie a Suda 51 - in via
d’espansione e consolidamento,
in termini più che altro di gradimento del pubblico, fattore vitale
per la sopravvivenza di ardite
sperimentazioni digitali come
queste.
Con ciò non mi rimane allora che
rimandarvi al nostro prossimo
incontro.
In game!
KILLER 7
Controverso, spietato, tagliente come la lama
di una katana, psicotico, deviato, esplicito,
sovversivo... e molti altri gli aggettivi che potrebbero essere aggiunti parlando di un lavoro
tanto profondo e denso di significati come
questo.
Una storia già inusuale di suo fa da movente
per una parata incredibile d’esperienze digitali senza precedenti. Impersonerete un killer
psicotico, affetto da gravi disturbi di sdoppiamento di personalità, a cui sarà incaricata
l’uccisione di pedine molto ingombranti del
panorama politico e
terroristico mondiale. Missione questa che,
naturalmente, sarà presto accompagnata da
sconcertanti colpi di scena... e un viaggio di
sola andata nel mondo della psicosi umana.
Lo stile grafico con cui il titolo si presenta
agli occhi del pubblico riflette bene la sua
natura e diversità. Colori netti, potenti e
acidi, ombreggiature abbondanti, linee grossolane e massicce, quasi fosse una distorta
visione fumettosa della realtà. Tutto si fa
straniante.
Poi si scopre il cuore pulsante
dell’organismo, fatto di un’anima di sparatutto forsennato e pulito, diretto e senza
fronzoli, che tiene unite le sezioni esplorative a binario (viene negata volutamente la
libertà di movimento), costruite attorno a
una semplice risoluzione di enigmi dal gusto macabro e spassionatamente malato.
L’azione diverte, e anche tanto. La crescita
dei personaggi disponibili (ognuno con i
suoi parametri e peculiarità), parti diverse
di un unico individuo, anche. La trama e i
suoi sviluppi incalzano e intrigano, il senso
che qualcosa di dannatamente sbagliato
eppure così irrinunciabile si stia impadronendo del gioco (e di voi) diventa via via
più palpabile e presente. E, in un rapido
susseguirsi di incontri extra-corporali, uccisioni brutali, micidiali spargimenti di sangue e faccia-a-faccia fuori da ogni schema
contemplabile, sarete giunti presto
all’epilogo dell’avventura. Qualcosa a quel
punto batterà forte dentro il vostro petto.
La consapevolezza di avere veramente concluso in prima persona un viaggio traumatico e inaspettato, troppo caotico e oscuro da
riuscire a visualizzare con lucidità nella
propria testa. Ma i videogiochi non erano
mica roba per bambini?
VOTO: 9
11
Rubriche
LA CUCINA PER TUTTI
Sono tornato dalla partita di
calcio e la voglia di mettermi dietro ai fornelli
era veramente pari a zero. Ma, al contempo,
non volevo neanche mangiare né una pizza
né il solito pollo alla piastra.
Allora visto quello che avevo in
frigo mi è venuto in mente di
mettermi dietro a preparare
qualcosa che non mi avrebbe
portato via troppo tempo ma
avrebbe comunque soddisfato
il mio palato.
Eccomi così ad illustrarvi la
ricetta di questa settimana che
riguarda un piatto unico e facile facile da preparare.
Ingredienti:
di Giuliano Macchi
1 rotolo di pasta sfoglia
Aggiustate di sale e pepe.
4 zucchine
Nel frattempo prendete le due uova e sbat2 uova
tetele con il grana.
Parmigiano grattugiato
Foderata lo stampo con la pasta sfoglia
Sale
pronta e bucherellatela con una forchetta in
Pepe
maniera che non si gonfierà durante la cotFormaggio tipo galbanino a
tura.
fette
Una volta fatto ciò mettete sul fondo circa
Olio extravergine d’oliva
la metà delle fette di formaggio quindi copritele con le zucchine ormai cotte quindi
Preparazione:
versarci sopra le due uova sbattute e finire
mettete una padella antiadeil formaggio rimasto. Chiudete per bene la
rente sul fuoco con dell’olio
pasta sfoglia e infornare per un buon 35-40
extravergine d’oliva. Intanto
minuti in forno a 200°.
lavate le 4 zucchine e tagliaServire tiepida.
tele a rondelle.
Potete provare ad aggiungere alle zucchine
Quando l’olio sarà ben caldo
anche dei wuster tagliati a pezzettini oppumettete le zucchine e lasciate re anche del prosciutto o speck sempre a
cuocere.
dadini.
FINANZA € MERCATI RUBRICA A CURA DI EMANUELE DIANA
Cari FRACCAROTTI, secondo voi si può far saltare un matrimonio perché uno dei partner
parla troppo al telefonino e l'altro mangia
troppo presto la sera? Non è uno dei sondaggi
di Vdc, né una disperata ricerca di suggerimenti su come condurre una tranquilla vita
sentimentale, le risposta è : Certo che si può.
E infatti Alitalia e Klm, prima di rendere operativa l'alleanza dopo un lungo fidanzamento
iniziato poco prima di Natale del 1997, nell'estate 1999 misero bene in chiaro alcuni punti
che rischiavano di minare
la convivenza. Le due
compagnie avevano riassunto in un documento
riservato non solo i fondamentali economici e di
mercato, ma anche il carattere e il comportamento del personale, così
diversi. Quel documento
dice molto di più sui difetti e le qualità delle due
aziende di quanto non si
comprenda dalle cifre di
un bilancio. E spiega perché Klm è una compagnia di successo, oggi ben inserita nel gruppo Air France, mentre Alitalia arranca, perennemente a un passo dal fallimento. La storia
dell'alleanza con Klm, costruita e poi svanita,
è esemplare per mostrare le difficoltà di Alitalia a trovare un partner. La ricerca cominciò
nel 1993, quando la compagnia era guidata da
Giovanni Bisignani e all'Iri era presidente Romano Prodi. Bisignani, oggi a capo della Iata,
esplorò un'alleanza totale con Air France: ne
discusse in una cena al Grand Hotel di Roma
il 30 settembre 1993, con Bernard Attali, presidente di Air France. Ma tre settimane dopo
Attali diede le dimissioni perché i sindacati
bocciarono il suo piano di tagli per 4mila posti
e il Governo lo ritirò. Ma torniamo a Klm. Secondo un rapporto interno all'Alitalia, frutto di
interviste incrociate con i dirigenti italiani e
olandesi sugli «stili culturali» condotte in giugno e luglio del 1999, il management di Az
12
percepiva la propria azienda con questi termini: «Accentramento, gestione dell'emergenza,
flessibilità, creatività, individualismo, scarsa
attenzione alla gestione del tempo». Klm,
secondo gli italiani, era invece caratterizzata
da «decentramento, pianificazione, approccio
metodico, rigidità, arroganza ed aggressività,
propensione alla partnership, uso corrente
della lingua inglese»…incredibile ma vero!!
Questi giudizi erano condivisi dai dirigenti
olandesi. I quali si sentivano «orgogliosi di
essere "blu" (è la livrea
degli aerei Klm), orientati
al risultato di business e
alla partnership, grandi
lavoratori, tolleranti verso
culture differenti, anche se
arroganti
nell'approccio
diretto». Al contrario all'Alitalia
–
secondo
la
«percezione» dei dirigenti
olandesi – c'erano «forte
accentramento, prioritaria
attenzione alla relazione,
uso della lingua inglese
non diffuso/adeguato». I dirigenti della Magliana – secondo i manager Klm – erano
«caotici, non strutturati», cercavano di
«godersi la vita» e facevano «uso eccessivo
del telefono cellulare durante le riunioni». E
gli italiani rimproveravano agli olandesi di
cenare troppo presto. Definizioni spietate, ma
il matrimonio si fece lo stesso. Nell'agosto
1999 Leo Van Wijk, il capo degli olandesi volanti, manager appassionato di calcio che era
stato anche nel cda dell'Ajax, ironizzò sul fatto che ognuno aveva fatto una concessione al
partner. Gli italiani – disse – hanno accettato
di spegnere i telefonini nelle riunioni e gli
olandesi hanno accettato di cenare più tardi.
In realtà, le due aziende avevano bisogno
l'una dell'altra per evitare di essere mangiate
dalle più grandi. Domenico Cempella e Leo
Van Wijk avevano capito che le due aziende si
integravano bene alla fine del 1997, con il
supporto della società di consulenza Roland
Berger, che mise in fila in quest'ordine i
pretendenti alla Cenerentola dei cieli: prima
Klm, seconda Air France, terza Swissair.
Alitalia dotata di un vasto mercato interno,
convalescente dopo le crisi, povera di mezzi
e con una flotta corta nel lungo raggio. Klm
priva di mercato domestico, ma fortissima
con le sue capacità commerciali e tariffarie,
con una rete efficiente nell'intercettare traffico per voli intercontinentali attraverso
l'hub di Amsterdam Schiphol. Il primo novembre 1999 decollarono le due «full joint
venture» operative, una per il trasporto
passeggeri, l'altra per le merci. Le due aviolinee unificarono tutte le attività, costi e
ricavi, pur rimanendo società separate, con
l'impegno a spartirsi alla pari i profitti e
l'obiettivo di risparmiare 400 milioni di euro
entro
tre
anni.
Sommando le attività, le due compagnie
sostenevano di essere il primo vettore europeo, con un aggregato di 39 milioni di passeggeri e 377 destinazioni secondo i dati
1998, davanti a Lufthansa (38,5 milioni di
passeggeri) e British Airways (36,6 milioni).
Agli olandesi volanti fu assegnata la guida
delle operazioni più importanti, la joint
venture passeggeri. Henny Essenberg, con
una quindicina di colleghi, si insediò stabilmente al secondo piano della Magliana. Un
gruppo di italiani, guidati da Mario Pascucci, andò ad Amsterdam a dirigere il cargo.
Klm sembrava il partner ideale per sviluppare come hub l'aeroporto di Malpensa, che
era stato aperto al grande traffico il 25 ottobre 1998, ma non era decollato come previsto da Alitalia e Klm. La resistenza delle
compagnie concorrenti (straniere e Air One)
e del Comune di Milano aveva fatto sì che a
Linate restassero molti voli e non la sola
navetta per Fiumicino, come previsto dal
primo decreto Burlando. Situazione davvero
sconcertane e penosa…ai posteri l’ardua
sentenza?
Ema
PALLANUOTO TRA LE TORRI di Italo Aurucci
Vincerà lo sport…
Nome
Punti
PV
8
24
Dopo la stupenda vittoria portata a casa, NC MILANO
contro il Vimercate (5-13), si iniziano a
18
6
fare gli appositi scongiuri nello spogliatoio PAVIA PALLANUOTO
pavese. Eh si…il campionato Promozione
15
5
(alias serie D) sta per terminare e ci si Pallanuoto Bocconi
appoggia a qualsiasi rituale scaramantico
7
2
affinché si passi il turno; un po’ come VIMERCATE N
facevano Valentino Rossi e Giovanni Tra5
1
PALLANUOTO FARNESE
pattoni nei tempi d’oro.
Nel girone A in palio c’è il secondo posto Pallanuoto Dea
1
0
per la qualificazione ai play-off. Chi seguirà l’NC Milano nelle gare contro le prime
due del girone B? Il Pavia (18 punti) o la boc- mente più facile rispetto a quello degli sharks
coni merdaaa lalalalalala bocconi merda (15 pavesi. Infatti, nell’ultima giornata questi ultipunti)? Certo, mancano ancora due giornate mi scontreranno i primi in classifica. In caso
da giocare. Ma lo scontro indiretto tra le due di doppia vittoria della bocconi e una vittoria
compagini potrebbe essere determinante. Il su due del Pavia si guarderanno le differenze
cammino della squadra milanese è sicura- reti, già palesemente evidenzianti la superiori-
PP
GF
GS
DIFF
0
104
38
66
2
89
61
28
3
58
68
-10
5
53
80
-27
5
53
72
-19
7
50
88
-38
tà della seconda.
Il prossimo appuntamento (ULTIMO CASALINGO) è fissato per martedì 15/4 a Bereguardo alle 22: PAVIA PN – dea assocation. Per chi vuol venire non c’è problema,
le macchine ci
BITTER LA SCALA a cura di Montolivo
avviare il mio, che sarà ovviamente il più bello di tutti, distinguendosi per l’alchemico
compendio di stile, godibilità e presenza in
sala di donne disponibili. Nel frattempo, non
mi resta che mettere a frutto le mie inestimabili doti (culinarie) di cinefilo per consigliarvi
qualcosa uscito al cinema di recente; così
magari saprete anche dire se vi sentite in
linea coi gusti di chi proietterà in sala
comune per il prossimo ciclo. Tra l’altro,
faccio notare una coincidenza ideologicamente provocante: quando il mio cineforum comincerà, saremo già sotto nuova
legislatura. Speriamo bene.
alle desolate steppe dell'Alaska, per trovare
se stesso e comprendere - nel più crudo contatto con la natura - le vere aspirazioni della
vita. Il lato più tecnico di alcune scelte registiche di Sean Penn - nato come attore - secondo me lasciano a desiderare; ma nel complesso il rapporto tra sceneggiatura e riprese (di
INTO THE WILD
Per i più attenti, ‘Into the wild’ è il titolo
del più recente film di Sean Penn; ma
non solo: ‘Into the wild’, che significa
appunto “nel selvaggio”,
“nell’incontaminato”, mi sembra lo slogan più adatto a definire le scelte di scenografia e sceneggiatura che accomunano
(almeno) tre riusciti film della corrente
stagione cinematografica: tutti americani,
ma ben lontani dallo schema del kolossal
fine a se stesso (assaporato fin troppo,
negli ultimi anni), anzi assolutamente
ispirati e avvincenti, dunque consigliati.
Mi riferisco a “Non è un paese per vecchi”, dei fratelli Coen, “Il petroliere”, di
Paul Thomas Anderson, e, ovviamente,
“Into the wild”... tutti e tre film che narrano vicende di profondo disagio. Il protagonista di “ITW” testimonia la vera storia di un ragazzo che nei primi anni '90
abbandonò definitivamente la prospettiva
di una vita tranquilla per intraprendere un
grande viaggio: fuggire da genitori conformisti
ipocriti e spenti, attraversare l'America fino
luoghi stupendi) regge alla grande, da film di
serie A. “NEUPPV” è già stato recensito impeccabilmente da Rizzi due numeri fa, e pratica-
mente non vorrei
aggiungere niente, se non il personale compiacimento per un film dei Coen che rientra
negli schemi di una storia meno assurda
del solito, ma raccontata con grande maestria per il thriller che si consuma tra
“buono” e “cattivo”, per il tono malinconico
che circonda uno STRAORDINARIO
Tommy Lee Jones, e per una fotografia
da Oscar. Venendo a “IP”, be'... parlerebbe da solo il titolo originale: 'There
will be blood'. E' un film veramente
atipico, incentrato sul tremendo protagonista, impersonato da un Daniel Day
Lewis che sembra il cattivo di “Gangs
of New York” elevato al quadrato. Come rappresentazione, è tratto, più sensibilmente, da un romanzo: racconta la
vita travagliata di un uomo senza scrupoli, dalla maturità alla vecchiaia, negli
anni del petrolio. Se in “ITW” riecheggiano gli anni delle corse all'oro, da
“IP” fuoriesce tutta l'epoca successiva
(i primi del Novecento), quella della
spregiudicata corsa all'oro... nero. Colonna sonora pressante, ansiogena, ma
in definitiva ottima. Mi è piaciuto molto, in tutti e tre, il disincantato desiderio di raccontare un'America il cui
splendore è ormai - o meglio, da sempre - solo paesaggistico; poiché la corruzione dell'animo umano capace di
violentare la natura e, con essa, gli
altri uomini, non conosce le distanze
oceaniche... e rende molto bene sulla
pellicola. Buona visione.
13
Riflessioni
LE DONNE SECONDO ME
Le donne hanno sempre uno strano effetto su
di noi. E’ una verità assoluta,non ci possiamo
fare niente. E’ inutile continuare a mentire a
noi stessi,è vero ,quando siamo tra di noi ci
si racconta sempre delle avventure,di come
quella ci sta,di quanto facile è che quell’altra
se lo sia preso,ma poi ,alla fine,vincono sempre loro,in ogni caso,indiscutibilmente. Io ho
sempre pensato una cosa:quante volte in
percentuale,nel mondo è successo che un
uomo rifiutasse una donna disposta a dargliela,e quante in cui invece fosse una donna a
rifiutare un uomo disposto a darglielo?non ci
sono paragoni,non ci si avvicina neanche. Se
una tipa (ovviamente sopra il livello del cofano a motore,beh..neanche cosi ovviamente a
volte)ci dice “te la do”al “te”siamo già nudi,e
con i preliminari fatti. Provate a dire ad una
tipa la stessa frase,minimo vi arriva una borsettata firmata luis vitton in fronte che il marchio vi resta su una settimana,più o meno
come il fulmine di Harry Potter. Ma perché
dev’essere cosi?perche siamo noi i cacciatori?
io vorrei tanto essere la preda. Cazzo che
bello sarebbe se non ci dovessimo più sbattere x capire cosa le piace,qual è la mossa
giusta,il momento giusto x dire la frase giusta..azzeccare l’attimo giusto x farsi avanti(se
troppo presto pensano che le vuoi solo scopare,se troppo tardi sei un rincoglionito,o peggio
pensano che vuoi essere solo loro amico)
avete notato quante cose” giuste “devono
succedere?io proporrei una legge che desse
almeno il 20 % di invalidità civile a tutti gli
uomini solo x lo stress psicologico a cui sono
sottoposti nel tentativo di conquistare una
donna. E poi non è che chiediamo molto,vogliamo solo una persona con cui avere
un rapporto speciale,qualcuno a cui a cui
pensare appena svegli o prima di dormire..e
anche qualcuno che ci venga a tenere compa-
gnia nelle famose mattine post alcool,quando
gli amici sono a letto nelle tue stesse condizioni. E non intendo dire che le ragazze siano
un riparo in mancanza di amici,è che in quei
casi vuoi una ragazza che ti stia accanto,che
ti dia quelle attenzioni,quelle tenerezze che ci
vergogniamo poi di raccontare agli amici,tutte le carezze,tutte le frasi dette sottovoce, che in fondo sono le cose che ci piacciono
di più,e che ci mancano di più quando la storia finisce. E che siamo superficiali,non c’è
un cazzo da fare,non ci accorgiamo delle piccole cose,delle cose che magari ci fanno incazzare durante la relazione,ma che poi cerchiamo quando la relazione non c’è più. E poi
loro sono più forti,superano tutto,noi quando
si parla con gli altri diciamo:si è finita,vabbè
ci sono mille altre come lei”ma la mattina
quando ti svegli a chi è che pensi?cos’è che ti
manca di più?è a lei che pensi,è vedere il suo
sms sul cell che ti manca,e invece lei ci è
passata sopra,ha pianto molto più di te,è stata molto peggio di te,ma ci è passata sopra,e
magari ha già un altro,e non come te,che vai
con le tipe per dimenticare,e mentre lo fai
pensi a lei,lei sta con un altro perche
vuole starci veramente,perche si sta
innamorando di nuovo,e non di
te,ma di un altro non dico bravo o
premuroso o che le vorrà più bene,ma che è solo un pizzico meno
superficiale di te,stronzo rincoglionito
che vai in giro come un animale a
caccia di tartufi. E’ questo che non
capiamo,che le donne non sono tartufi,ma donne(cazzo questa è bella) .loro vivono tutto più intensamente,fanno caso a tutto e ricordano
tutto,io non ricordo a chi ho dato il
mio primo bacio,lei magari ricorda
anche a che buco era allacciata la
mia cintura,e non è che lo faccio apposta a
non ricordarlo,o che lo faccio x fare il solito
ragazzo che se ne fa cosi tante da non ricordarsele neanche,anzi tutt’altro,mi vergogno anche un po a non ricordarlo,ma che ci
posso fare se non lo ricordo,probabilmente
a quei tempi,dopo quel bacio sarò andato a
giocare coi lego,o a vedere contro che combattevano le tartarughe ninja. E’ che siamo
immaturi,e lo dimostra il fatto che il 95%
delle ragazze sta con uno più grande(e non
ci illudiamo,a un certo punto il cazzo la
smette di crescere,quindi non è che stanno
con gente più grande perché è più sviluppata di noi),e che in media un ragazzo raggiunge il livello di maturità di una ragazza
minimo 4 anni dopo o giù di li. Avranno il
cervello più piccolo ma funziona sicuramente meglio..sarà una faccenda di connessioni neurali..boh…fatto sta che è cosi.
9/12/2007
Andrea Falconeri
SAPEVATELO
Siete deludenti. Nessuno che ci abbia anche solo provato… e dire che era proprio facile. Ultra facile. Si vedeva il Vesuvio, quindi NAPOLI… il
parlamento quindi Politica, Sciente Politiche… e poi, è un amico di Maria! Penso che se scrivevo Gianluca sarebbe stato più difficile da capire. Allora metto in palio per il prossimo Sapevatelo qualcosa di speciale: un’offerta speciale sul nuovo carico di preservativi. Anzi, a chi indovina, 3 campioni omaggio!
14
TEMA: MATRICOLA SEI MESI DOPO
Matricola?
No grazie ho smesso!
Ormai sono pochi i mesi che restano agli anziani per sfruttarci, insultarci e seviziarci.
Per capire bene la matricolatio bisogna partire
dal primo giorno!
Ricordo che era il primo lunedì di ottobre, se
non sbaglio c’ era il sole, forse 20/ 25° C, varcai l’ ingresso del collegio Pinio e tra me e me
pensai: << Arrivato!!..........Adesso mi faccio
una bella doccia con sega a martello!>>.
Purtroppo la realtà era ben diversa; arrivai in
camera e subito i Sig. Tinelli con l’ aiuto di
Verbania, Nazza, Perelli ed altri, mi fecero
capire che non ero a casa ma in un campo di
concentramento!.....Altro che sega a martello!
All’ inizio non capì bene in che guaio mi stavo
per cacciare; dopo le mie prime fantastiche
battute quei f r o c……….bravissimi anziani mi
diedero un assaggio di quello che sarebbe
aspettato!
Flessioni, scherzi, insulti, scenette ambigue
erano all’ ordine del giorno!
Oltre al lato negativo della ormai centenaria
tradizione della matricolatio, esiste anche un
lato positivo: le atio!
Le atio non sono altro che una sorta di
“penitenza” a tema che hanno lo scopo di
unire, compattare le spaesate matricole in
modo che acquiscano confidenza con il collegio e con tutti i luoghi che lo circondano!....................Cazzate!.............Servono semplicemente a fare divertire quei sadici di anziani balordi! Il lato positivo delle azio è che,
essendo in gruppo, ci si diverte facendo le
cose più assurde!
Tema
Cosa dire degli anziani, ne esistono di diversi tipi:
rompicoglioni;
simpatici;
finti simpatici;
froci (no forse di frocio abbiamo solo cesario);
con le palle;
anziani frustrati dalla propria matricolatio e
quelli che non hanno un cazzo da fare!
Il mio parere, da umile matricola quale sono, è che sono pochi i collegiali che sanno
veramente fare matricola!
Questi otto mesi sono passati molto velocemente e l’ unica cosa che mi ha dato fastidio è di non aver partecipato a tutte le atio
il resto è chiacchera e distintivo!
Violenza ti voglio bene!
Il tema dell’emancipazione femminile è piuttosto delicato, anzi controverso. Vari sono gli indizi che portano a questa semplice e banale
conclusione; le differenze culturali sono talmente ampie che in alcuni casi non si può neppure parlare di emancipazione vera e propria.
L’istruzione, il diritto di voto, la “libertà” intesa in senso lato sono elementi base nell’assicurare il rispetto dei diritti di ogni individuo,
indipendentemente dal sesso di appartenenza, ma non tutto il mondo condivide tale parere.
La figura della donna nel corso dei secoli ha visto una notevole evoluzione, in relazione alla società e alla famiglia; tuttavia non si è giunti
all’obiettivo finale. Finche ci saranno religioni e culture che relegano la donna ad un grado inferiore, i processi d’avanzamento in ambito
di emancipazione saranno vani. Siamo lontani dagli anni in cui i reggiseni venivano bruciati, o le minigonne creavano scandalo, ma ancora
al giorno d’oggi molti pregiudizi sono legati al gentil sesso.
La società impone questi pregiudizi, come se fossero impacchettati e forniti insieme al libretto d’istruzioni della brava ragazza, che deve
studiare e poi lavorare, non può essere eccessiva e permettersi certe libertà, e al contempo deve rispettare i canoni di bellezza imposti…
Ma davvero tutti i vincoli morali (o anche più materiali, come l’estetica) fanno “brava” ogni ragazza? E’ proprio necessario che esistano
società patriarcali, in cui l’uomo ha diverse mogli che sfrutta come serve (come in Guinea)? E’ necessario costringere la propria donna ad
indossare un velo che le permette di vedere il mondo attraverso una fitta retina? E allo stesso tempo è necessaria la ragazzina seminuda
in tv (e qui voi maschietti vi state immaginando Veline e Letterine, non negatelo!!!) all’ora di cena?
A cosa sono servite tutte le battaglie femministe, a partire dalle Suffragette ottocentesche, se ora, nel 2008 la discriminazione persiste,
anche se entro confini diversi?
Eh si, il mondo evolve, e con lui anche i nostri “problemi” assumono confini diversi. Nei giorni nostri c’è una nuova e più sottile forma di
discriminazione sessuale, che va oltre ai problemi sul lavoro (molestie, trattamento diseguale in caso di maternità-lo sapevate che anche
gli uomini hanno diritto ai4 mesi di maternità pagati?-e così via…): l’estetica.
La bellezza e la cura del proprio aspetto sono sempre state prerogative femminili, ma i canoni da rispettare sono forniti dalla società, e
quella attuale ci propone decine e decine di ragazze bellissime, quasi perfette, ma troppo magre, troppo finte e comunque troppo distanti
dalla realtà.
Ora magra=bella; ora a sedici anni si chiede il naso –e in alcuni casi il seno- nuovo; ora le bambine di dieci anni si truccano non più per
gioco…e via dicendo.
Questa mania di essere una Barbie è sconvolgente a tal punto che moltissime ragazze soffrono di disturbi alimentari (che possono sfociare in bulimia o anoressia), bruciano le tappe dell’adolescenza nella crescita e si pongono come solo obiettivo e come unica passione
l’essere perfetta, dimenticando che sotto all’involucro ci deve essere della sostanza.
Forse può sembrare eccessivo, ma questo bombardamento di modelli irraggiungibili per i più (a patto di sacrificare tutto il proprio tempo a tale fine!) ha
un effetto fortemente discriminatorio, ovvero il messaggio è indirizzato principalmente alla popolazione femminile, che deve adeguarvisi.
Quindi siamo giunti al punto in cui in certe zone del mondo l’emancipazione
femminile non esiste neppure (si pensi alle frange più integraliste del mondo
islamico in cui la donna non ha nessun diritto e solo molti, moltissimi doveri
imposti, senza avere la consapevolezza della possibilità di non adempiere ad
essi), mentre in altre si è sviluppata una forma moderna di discriminazione più
generica, ma in ogni caso impositiva che ci vuole tutte belle e buone come un
esercito premuroso e perfetto di Barbie (e in tal caso con Q.I. bassissimo).
In conclusione… che ne dite, cari maschietti, di scambiarci i ruoli per un giorno? Da un lato niente pc per giocare, niente play station, niente calcio,
dall’altro l’obbligo di essere perfetti esteticamente, obbedienti, riverenti e super-fashion... Non vi attira l’idea?
15
LE SOLITE PARTITE PIENE DI FANGO E DI PANCHINARI
Segue dalla prima.
Il primo tempo si chiude sul 5 a 1. Per noi
vanno a segno Polo e Piccionno. Intervallo,
il mr. impartisce le sue lezioni di tattica e
sommerge di indicazioni tutti. C' è anche il
tempo per alcuni chiarimenti, si sa, il nervosismo fa brutti effetti e colgo l'occasione
per scusarmi con i compagni se in alcuni
concitati frangenti non sono stato particolarmente cordiale nel rispondergli. Chiusa
la parentesi bon ton, si riparte.
La ripresa, lo dico subito, è un assedio
totale del Fraccaro. L'area di rigore del
Maino viene presa a pallonate dai fraccarotti che vogliono ad ogni costo incrementare il divario. Un autentico temporale
di azioni, cross tagliati, corners, staffilate,
sciabolate morbite, cannonate, traversoni,
lanci a scavalcare il centrocampo, numeri,
scambi, offsides e legni colpiti. Il maino si
rassegna alla difesa della port e il portiere
mainolese procura del filo da torcere ai
nosrti attaccanti. Purtroppo per loro il nostro mister ci fa correre come dei cavalli da
dicembre e questo piccolo particolare non
tarda a venire fuori. Sugli sviluppi di uno
dei tanti corner in nostro favore troviamo
il primo gol di Gamba con la maglia del
Plinio ( testa in tuffo con capriola volante
e atterraggio morbido alla Yuri Chechi e
seguente esultanza da gladiatore che ha
appena mozzato la testa a due tigri dopo
una estenuante lotta nel fango del colos-
Pensavate che il cineforum
del cyberpunk fosse già finito? Lo speravate? Speravatelo, visto che non è finito...pensate che Uzzino è
tornato apposta per voi e per
noi!
Il
ciclo
del
bell’agrigentino finisce mercoledì prossimo, quando in sala
comune verrà proiettato
“Ghost in the shell” pellicola
capolavoro di Hidetoshi Nakata. Quindi tutti invitati, soprattutto perché dopo il film
Uzzino offrirà un assaggio di
cannoli siciliani, arancini e
pistacchiosa! Slurp!
CONJUPO DOCET
Questa nuova rubrica nasce con l’intento di
rendere onore al merito di uno dei maggiori
pensatori del nostro tempo: altro che Confucio...ConJupo!
-la politica è come un tappeto di cazzi, in
qualunque modo cadi la prendi sempre nel
culo.
-è sempre meglio sudare, che su prendere.
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seo) ed Elia sempre con un'incornata. Segue il
gol di Genova, che vede finalmente premiato il
suo impegno e la sua voglia di giocare. Allo
scadere ancora quel testardo di Elia fissa il
risultato sul 9 a 1. Tutti infreddoliti e contenti,
altri tre punti nel carniere e una buona prova
generale che servirà a farci le ossa per il big
match contro lo Spalla. Segnaliamo tra l'altro
l'ammonizione di Napo (entrato nel secondo
tempo per sostituire Brì) che sfortunatamente
salterà la partita di lunedì prossimo contro il
Ghislieri.
Il definitiva il Fraccaro Calcio dimostra a tutti
ancora una volta che anche con le seconde
linee in campo si può giocare un buon calcio e
che gli schemi che ci fa provare Tinelli in allenamento non servono a niente.
AUGURI A ESPOSITO
Jennifer Esposito
Attrice, 35 anni, 11 Aprile
1973 (Ariete), New York
City (New York - USA)
Mauro Esposito
Calciatore, 29 anni,
11 Aprile 1979 (Ariete), Torre del Greco (Na) Italy
Giovanni Esposito
Attore comico, 38 anni,
11 Aprile 1970 (Ariete), Napoli (Na) Italy
Luca Esposito
Fraccarotto, 23 anni,
11 Aprile 1985 (Ariete), Como (Co) Italy
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Numero 67 - Collegio Plinio Fraccaro