n. 209
ASSOCIAZIONE
EX UNIVERSITARI VILLA SAN GIUSEPPE
Corso Giovanni Lanza 3 10131 TORINO Tel. 011-8193323 Fax 011-8193219
I N T E R N E T : http://www.villasangiuseppe.it
POSTA ELETTRONICA: per comunicare con la Villa : [email protected]
“NOTIZIARIO” n. 5 * 30.12..2011 - Spedizione in abb. postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Torino
Carissimo,
con la fine di dicembre lasciamo alle spalle un periodo intenso e proficuo. Per le matricole la scoperta
di un mondo insospettato e la conoscenza di studenti straordinariamente disposti all’accoglienza e
all’accompagnamento in un nuovo, ampio cammino articolato in cento modi diversi: dall’austero studio
delle materie tecniche, alla fantasia goliardica. Da fine settembre, inizio delle lezioni, i giorni
trascorrono segnati da buon impegno universitario e da numerose e nuove iniziative, di cui in questo
Notiziario ci sarà notizia.
Dopo tre mesi di studio, giunti ormai alla vigilia dei primi esami, le matricole nutrono buone speranze
di riuscita, anche perché, fin da settembre, hanno partecipato - tutti! - ai corsi di preparazione
organizzati con eccezionale capacità e impegno, dai Monitori.
Una costante per noi importante: già dal primo inizio dell’anno accademico tutti hanno preso parte alle
attività: ciò che ha favorito il buon rapporto e l’affiatamento tra i veterani e le matricole un po’
spaesate.
GOLIARDIA. Vissuta in Villa dai tempi del
grande Carletto ha una sua propria fisionomia e
dà apporto tipico e importante alla coesione di
questa grande convivenza di studenti. Il pericolo
che incombe su queste istituzioni è che ognuno si
gestisca autonomamente: ciò che vanifica le
grandi opportunità che la vita comunitaria offre e
promuove. Per evitare questo pericolo, all’inizio
di ogni anno viviamo un momento di
aggregazione tipicamente studentesco. Ci sono
altri modi e momenti di aggregazione con propria
intonazione culturale, religiosa, sportiva,
ricreativa… ma questo goliardico è studentesco,
fantasioso, coinvolgente, ed è un mezzo utilissimo
– così da nostra esperienza – per aggregare giovani che provengono da luoghi, da situazioni, da culture,
da tradizioni molto disparate, ed affrontano realtà che hanno forse immaginato ma che, realmente, non
conoscono. Il momento goliardico dà modo, fin dai primi giorni, di creare familiarità, amicizia,
rapporto con coloro che già da anni hanno iniziato a vivere quest’esperienza universitaria.
Rassicuriamo i ‘vecchi’ villici, e diciamo a chi ci è vicino che la buona tradizione continua.
4.10.2011. Cena dei mantelli: è il momento in cui alcuni cardinali ‘passano’ il loro mantello a chi li
sostituisce. La cerimonia avviene a fine cena, in ambiente tipicamente goliardico, presidiato dai
moschettieri in feroce assetto di allerta. L’avvenimento è serio e fondamentale, non si scherza! I
mantelli di G Boffa, E Granese, A Crescenzi passano a F Bocca, A Franchiolo, P Fantasia. E inizia il
grande lavoro di preparazione della Settimana Rossa. Si tratta infatti di rinnovare la gerarchia, di creare
il nuovo organigramma.
7.10.2011. Precisiamo, a scanso di equivoci. Trionfa, addirittura in alcuni momenti impazza la
goliardia, ma, in contemporanea e attentamente, è attivissimo l’impegno culturale, la preparazione agli
esami - esami sicuramente severi - che… sembrano distanti ma che ormai sono incombenti. Per cui
oggi (venerdì 7 ottobre) sono iniziati ‘i compitini’: iniziativa tutta nostra. Ogni venerdì, e durante tutto
l’anno accademico, dalle ore 20,45 fin dopo le ore 23, tutti i ‘nuovi’, sotto la guida dotta e
‘meravigliosa’ dei Monitori preparano i prossimi esami universitari. I Monitori: sono gli stessi che
organizzano gli incontri goliardici..: veramente bravi in ogni campo! Un vanto nostro, un aiuto a
preparare la vita futura delle Matricole, ma non meno quella dei Monitori.
11.10.2011. ore 19,30. Inizia la tradizionale Riunione del Martedì…ma in atmosfera strana, insolita.
In fondo alla sala, torvamente appollaiate come i polli, c’è una caterva di matricole. L’aria è inquinata,
209.2
il degrado è evidente, il pericolo di cagnarra – seguente le dimissioni del pontefice avvenuta il 4 ottobre
– è facilmente avvertito. Fr. Igino inizia duramente la Riunione: denuncia il grave stato di disagio sorto
al giungere delle matricole incolte e insubordinate, e auspica che velocemente ‘qualcuno’ di solida
autorità si presenti dominatore dei facinorosi.
Come per incanto, preceduti dal rullare imperioso di tamburi e dell’agitarsi minaccioso di alabarde,
giungono i Sigg. Cardinali chiusi nei loro purpurei mantelli,
mentre un gagliardo, multicolore araldo, s’impanca e proclama
latinamente… Apostolica Sedes vacans est… e, ricordate le
nefandezza compiute dalla matricole, … conclavem
convocamus… ad eligendum pontificem…
Cambia subito l’atmosfera. Si ritirano veloci e severi in conclave i
Cardinali…
e le matricole…vestite di sacco, imparano il Gaudeamus!
Ore 21,15. Ansiosa attesa evidente… da un momento all’altro
l’annuncio dell’elezione…
Ore 21,30. Festa al 202: habemus papam! circondato dagli altissimi piumati e dalle maggiori autorità:
la gioia è chiassosa, e il canto a pieni polmoni, e i brindisi beneauguranti, e le foto immortali…
Poi dalla loggia del secondo piano l’annuncio al popolo tutto, in frenetica attesa. Dopo innumeri
annunci gioiosi, finalmente quello atteso: ‘Habemus papam…Alexander I Cunctator Pandemonius’,
accolto dall’infinito giubilo del popolo osannante.
Poi, in solennissima sedia gestatoria, l’ingresso nell’aulica sala, gremita di gioiosissimo popolo. Ivi
giunsero, aderenti al pavimento, le matricole sacco vestite, convocate per l’aspro processo.
L’accusa togata (Giacosa, Peretti, Boffa, Toso) fu dura e documentata: ‘Le matricole sono cittadini di
quest’urbe villica? No! sono barbari invasori abituati a pratiche morbose, che confondono il giorno con
la notte… e che disturbano il nostro studio di studiosi con i loro immondi grugniti!.. Sono ad un livello
di ignoranza contagiosa e universale. Fu arduo il compito dei Monitori che impegnarono decine di ore
per tentare (ahimè, solo tentare!) di innalzare le loro misere conoscenze fino a quota zero. Vi fidereste
di tipi come questi, che dopo anni e anni di studio non sanno quasi niente?
L’abile difesa (Brizio, Bonafiglia) riconosciute pertinenti le acute argomentazioni dell’accusa, chiese
clemenza per i poveretti, e di dar loro l’opportunità di dimostrare la loro volontà di ben impiegare il
tempo futuro ‘unico dono veramente personale’…
L’Alta Corte dell’Illustre Collegio, clemente oltre ogni dire, concesse ai meschini la possibilità di
future buone scelte, e si riservò di dare giudizio – tremendo giudizio! – definitivo, alle idi di giugno.
E, dopo severe ammonizioni farinacee, inviò a dormire la miserabile schiera.
12 mercoledì ore 18: Gara delle quadrighe. Poderosi cavalli-matricole a traino degl’intramontabili
cocchi orselliani - per nulla inferiori a quelli storici di Ben-Hur - in strenua competizione sul circuito
villico. Spettacolo superbo: nitriti e scalpitii di cavalli in contrasto con le sfavillanti onnipresenti
ancelle: scene singolari che i nostri cineasti hanno immortalato per i posteri. Accanita la lotta di aurighi
e cocchieri: ma l’alloro della vittoria è sceso sulla bianca feluca del pontefice.
ore 21. Invasione della città. Trombe, tamburi, vessilli,
cocchi e catene, e una tumultuosa teoria goliardica ha
animato Via Po, Via Roma… fino all’assalto ad
Emanuele Filiberto sul suo cavallo vincitore…
13 giovedì. ore 4 (non ore16: i nostri orari sono nostri, da universitari…). Grande alzata! Sfrenato
suono di originalissimi cimbali! Le matricole si esibiscono in eroiche traversate di paludi, di foreste,
di deserti infestati da strani animali e soprattutto dai moschettieri. La loro esuberante tenacia li ha
promossi a nuove battaglie! il loro libretto è iniziato cum laude!
Ore 6: colazione degli alti piumati: accurato servizio delle vestali.
Tutti a scuola!
Ore 21. Esibizione delle matricole. Davanti alla grande assemblea esse cominciano a dimostrare
barlumi di intelligenza: che i barlumi diventino fiamme vivaci! Nascono speranze.
14 venerdì. Ore 18. Quattro grandi squadre in competizione: Sacro Collegio, Arcivescovi, Vescovi,
Vestali. E’ il torneo di Palla Matricolata – edizione speciale di palla avvelenata - con intelligenti
(l’aggettivo è esornativo) varianti. Le pedine sono ovviamente le immonde m. Un’ora di gioco veloce
e arguto..: fantasia e movimento di grandi squadre in pizzicante contatto e contrasto.
Dopo la meritata vittoria, l’Alta Dirigenza si riunisce nel verde della collina, nel fantastico Ciabot. Ivi
pensa, prepara, organizza, sostenuta nel suo sforzo da squisitezze eduli preparate con cura dalle vestali
e protette dai moschettieri. Quando il giorno cominciò ad imbrunire, allora, come nelle favole favolose,
si accesero le fiaccole nel bosco - gli scoiattoli e le fate guardavano meravigliati - e i cardinali scesero
209.3
la collina: spettacolo fantastico. Otto fiaccole lentamente scesero il pendio e si affacciarono al grande
campo, verso l’attesa di tutto il popolo villico. Silenzio sovrano. Finchè giunsero nell’ampio spazio
dove, grande e centrale, attendeva maestosa una pira, attorniata dall’inquieta schiera delle matricole in
sacco matricolato. Le 8 fiaccole appiccarono il fuoco alla pira: che avvampò in alto fuoco ruggente…
sul quale le matricole, ad una ad una, gettarono il proprio sacco impregnato di schiume di odori di
storia. La fiamma li divorò (i sacchi!, e non le matricole!) e se ne alimentò lungamente con furia
distruttrice. Fu proprio il fuoco purificatore a porre fine ai giorni della matricola. E il fuoco illuminò e
riscaldò l’abbraccio tra tutti i presenti, e, missione compiuta, lentamente si spense al canto pacifico dei
presenti in festa…
Ore 21. Festa. La grande sala, trasformata e adorna, accolse i villici e gli amici. L’inizio fu
tradizionale, aulico: fu il Ballo dei Cardinali. Entrarono solenni con le loro dame… e crearono
straordinaria aria di festa con un valzer arioso e movimentato che scatenò applausi compiaciuti e
meritati. Poi… fu il popolo che invase la pista, fino alle ore 26… Allora tutto si trasformò
rapidamente: giunsero i tavoli e le pizze fumanti, e continuarono i canti e i dialoghi soddisfatti. Finchè,
alle ore 28, il silenzio segnò la fine della festa della matricola.
Evoluzionismo : il ruolo benefico della villica cultura è evidente
2011-2012 Per preparare il proprio futuro lo studio è necessario - ma non sufficiente. Occorre ben
altro! Domani, se vorrai vivere in pienezza la vita, dovrai avere capacità di rapporto con gli altri, e
consuetudine ad adattarti alle situazioni che evolvono in continuità, disponibilità e pratica di comando,
volontà di farti carico delle responsabilità; dovrai avere oculatezza, prudenza, determinazione. Dovrai
essere capo. E poichè nulla si improvvisa, è prudente che tu ti prepari, da oggi…
Questa preparazione qui la tentiamo, invitando ogni studente, specialmente a cominciare dal 2° anno,
ad assumere delle responsabilità. In toto, personalmente. Anche di non molta ampiezza, ma in
pienezza, rendendone conto, ma soprattutto con quell’adesione interiore che genera la soddisfazione
della riuscita, che rende gratificante il percorso e la pratica di una vita coscientemente vissuta…
Con questo convincimento ogni anno ognuno in Villa sceglie degli impegni personali, che giocano su
due fronti diversi: quello del proprio realizzarsi, del realizzare i propri sogni e le proprie potenzialità, e
l’altro di vivere intensamente, di creare ‘valore aggiunto’ a questa singolare realtà.
Pro aris et focis. Chiarimenti a domande di amici. ‘E’ vero che alcuni, che si orientano verso la Villa, dopo i
primi approcci non fanno domanda di ammissione?’
Vero, e in numero maggiore di quanto la domanda sembri prevedere. Si tratta di studenti che, in previsione della
frequenza universitaria a Torino, cercano una sistemazione logistica. E’ vero: purtroppo non cercano altro, ed in
numero impressionante: circa il 60%: approcciano, si informano vagamente, non fanno domanda di ammissione.
Scire per causas. La risposta - ogni risposta! - è interessante se scova i perché.
Alle matricole che qui si presentano, viene detto che accogliamo studenti universitari che desiderano vivere delle
esperienze con altri, che sono disposti ad assume responsabilità, che ritengono positivo impegnarsi in nuove
iniziative. Queste nostre richieste sono fortemente discriminanti. Molti hanno difficoltà ad accettare degli
impegni. Non ne sono abituati. Preferiscono il ‘mi piace’ del momento, ordinariamente scialbo. Non capita mai
che qualcuno si ritiri perché non trova sufficiente risposta alle sue richieste formative, perché è deluso dalla
vacuità delle proposte, perché lamenta una troppo modesta preparazione alla propria futura professionalità. In
modo evidente emerge la scelta di comodo. Vedendo le scelte alternative che fanno, se ne ha patente conferma.
Non cercano preparazione, ma comodità di sistemazione. La drammatica conferma viene dai risultati. Torino:
anno 2008: i due atenei hanno perso il 20% delle matricole; in una Facoltà il 25% ha dato zero esami; anno
2010-2011: i desaparecidos sono stati oltre 11.000 all’università e 4.000 al Politecnico. La soggettiva
impostazione dà oggettivi risultati. Chi non è disposto ad assumersi degli impegni, degli oneri, dei programmi di
209.4
studio o di lavoro va evidentemente incontro al fallimento. ‘E ciò sia suggel ch’ogn’uom sganni’ Inf.XIX21.
Organigramma IOVSJ Anno 2011-2012: ogni organizzazione richiede una gerarchia. Da secoli
l’organizzazione goliardica si modella su quella ecclesiastica.
Sacro Collegio: S.S. Alexander I Cunctator Pandemonius Pontifex Maximus I.O.V.S.J. S.E. Franciscus Montesu
Vicarius Urbis, S.E. Fabius Montemarano Secretarius Status, S.E. Fabricius Pintus Thesauri Praefectus, S.E.
Andreas Franchiolo Inquisitionis Praefectus, S.E. Saverius Franciscus Bocca Rerum Internarum Praefectus, S.E.
Andreas Nasatti Epularum Arbiter, S.E. Petrus Aloisius Fantasia Sacrae Rotae Praefectus
Suo Splendore: Fr. Igino Gubernator
Magnificenze: S.M. Giacomus II Nutellensis, S.M. Joseph III Catalanus, S.M. Albertus I Bugellensis
Eminenze Albo d’Oro: S.E. E Granese, S. E. A Crescenzi, S.E. L De Vingo, S.E. E Bergantin, S.E. P Brunero
Vestali: Serena Brizio Publicarum Amicitiarum Mater, Valentina Masala Simphonica Mater, Eva Barbotti Ad Rei
Familiaris Curam Mater, Beatrice Silano Exercitatio Corporis Mater, Beatrice Colombo Ludo Adscripta Mater,
Roberta Sanna Artis Culinariae Mater, Martina Capri Officiorum Vacantium Mater
Vestali Dimissionarie: F Loconsolo, S Como, V Gualdi, E Quaglia, K Convertini, F Buzzetti, A Drappero
Arcivescovi; S. Ecc Enrico Spano Capo Compagnia Moschettieri, S. E. Matteo Benedetto Capo Sediari, S. E.
Alessandro Polidoro, S. E. Roberto Bonafiglia, S. E. Emanuele Civiello, S. E. Dario Miscioscia, S. E. Davide Soro, S.
E. Riccardo Fessia
Arcivescovi Emeriti: S. Ecc Amos Cantamessa, S. Ecc Edoardo Peretti, S. Ecc Antonio Simoni
Vescovi: S. Ecc. A Aviotti, SE F Basso, SE A Beggio, SE A Bergiotti, SE L Castaldi, SE F Corbo, SE G D’Andrea, SE G
D’Angelo, SE M Deambrogio, SE S Drocco, SE A Gallon, SE F e F Giacherio,, SE P Giacosa, SE J Morzenti, SE G
Poppa, SE L Scotton, SE S Viglione, SE M Vittozzi
Moschettieri: F Conta Luogotenente, A Brighenti V-luogotenente, E Vigo, A Bongiorno, R Avena, S Bedraoui,
S Einaudi, G Marinoni, M Aiazzone - Banditore: Marco Boccalatte
Vezzosi Orpelli: Alessandro Parmiani Vessillifero, Vesna Risso, Ilaria Scanavino Mazzieri, Sara Di Lalla, Elisabetta
Biglieri Tamburino, Carolina Tosello e Isabella Cosentino ombrelline dell’Ordine
Sediari: G Bonino, D Massimi, S Mosca, F Paterra, M Santone, M Sticco, P Tibaldi, N Vaccari
Popolo Tutto: A Allorio, A Altana, M Antongirolami, I Angiulli, A Carluccio, J Convertini, L Ghiringhello, E Insam,
F Lerda, G Molino, V Pitruzzella, S Peracchio, M Rossi, A Scaffidi, F Sheldija, A Strillacci, N Di Maddalena
Matricole, redente ma prive di Papiro: Addato A, Aime A, Bosticardo M, Brizio I, Brochet L, Burri C,
Carapellese A, Carli D, Chessa D, Coronel R, Cuccuru A, Delmastro M, De Luca C, Ercole F, Fassina D, Fazio A,
Franco A, Freddo M, Garello G, Genta G, Giraudo F, La Rocca G, Lattarulo R, Lavagno L, Lubian L, Lutri F, Manno
A, Marro A, Monti S, Muzzupappa D, Nasatti F, Nava M, Operti A, Papaleo F, Piana A, Restaino L, Rinet D, Risso
A, Romoli F, Rudella S, Simondi M, Treves F, Trisoldi F, Vaudo G, Vezza F, Zarri A.
12.11.2011. Ore 7: con l’elevatio si apre la Gita della Matricola. Partecipazione numerosissima, grazie ai
validissimi A Nasatti e P Fantasia, che da settimane avevano pianificato ogni particolare (ndr, o quasi) della gita
sul Lago di Como. Sulle rive del lago, non quelle manzoniane che volgono a mezzogiorno!, abbiamo ammirato
le belle architetture che si specchiano nelle acque, il Monumento ai Caduti e il Tempio Voltiano. Poi la rilassante
navigazione sul battello “Innominato” nell’ameno sereno paesaggio. Quando poi il sole giunge allo zenit, i
vivaci goliardi siedono a tavola. Ravvivati da squisitezze e da Bacco, si rimettono in marcia: Duomo, S. Fedele,
SS. Crocifisso. Il tempo passa veloce: ore 19,30 si riparte. Sul grande pullman a due piani, l’Epularum Arbiter,
distribuisce Canestrelli e il celeberrimo liquore Toso, gentilmente offerti da SM Albertus I Bugellensis.
INCONTRI CULTURALI DEL LUNEDI. Ogni lunedì, ore 21-22.
Ormai è prassi, è scelta: ogni lunedì incontrare persone di altissima
competenza, entrare in dialogo con maestri in disparate discipline, conoscere
le infinite situazioni che stiamo vivendo, scoprire nuovi orizzonti, nuove
possibilità, nuove suggestioni. Sappiamo che, dopo una giornata di frequenza
universitaria e di studio severo, è fatica ritrovarsi per un’ora a trattare
problemi che richiedono attenta partecipazione. Ma la scelta è stata unanime,
ponderata: il gioco vale la candela. Per cui anche quest’anno, già dal 3
ottobre, abbiamo iniziato gli ‘Incontri’. E abbiamo subito iniziato ‘con forza’:
3.10.2011. …e ad iniziarli ‘con forza’ è stato il nostro Dott. Piero Ferrero, il
quale, dopo un affettuoso e forte augurio di proficuo anno universitario, ha
consegnato e commentato loro la ‘lettera’ (14 lievi paginette): ‘Caro Villico,
cara Villica’ che in qualità di padre, di nonno, ha scritto rivolgendosi
soprattutto a quei villici che stanno concludendo il loro ciclo di studi e che si proiettano verso le più
svariate attività per mettere a frutto le conoscenze acquisite, per realizzare i loro sogni di vita, di
famiglia.
I temi toccati: la regola: obbedirvi o viverla? Scoprire che non ci sei solo tu, ma che c’è anche l’altro.
Sono uno che ‘sa’ o cerco di essere un ‘saggio’? Lascio Villa San Giuseppe, la mia famiglia, per
209.5
andare verso quale traguardo? Grande o piccolo eserciterò un potere: per quale fine, con quanta
consapevolezza, per appartenere a chi? E finalmente: ama te stesso, per poter amare l’altro, l’altra …
Fratel Igino ha chiesto che questa ‘lettera’ venisse stampata, messa lì, quasi distrattamente, su una
mensola. Giorno dopo giorno la ‘pila’ scende, quei pensieri si diffondono nell’invisibile mondo
dell’anima. La ‘pila’ è scesa…ma ha ancora delle copie per chi volesse riflettere sul tema…
10.10.2011. E ci siamo un po’ divertiti parlando di ecologia…: ‘eco’, non quella riferita al fenomeno
del suono ripetuto, ma quella nata dall’etimologia greca, che significa ‘la casa, l’ambiente’. E gli
interventi furono vari, applicativi e divertenti. A cominciare dal ricordo del n/ audace autista che provò
l’ebbrezza dei 200 km, seguìta dall’astinenza per mesi. Si concluse, senza entusiasmi ma costretti dalla
realtà, che affinché ‘la casa’ funzioni bene occorrono delle regole. Amaro ma necessario capitolo
quello delle regole, che sovente contempla esiti dolorosi. E si parlò di etica necessaria perché l’uomo
sia uomo, e dell’ancella ‘etichetta’, più esteriorizzata ma lodevolmente presente in società. Di qui il
salto fu breve al binomio ‘civile’–‘selvaggio’: e ognuno fu invitato a scegliere di vivere nella città, tra
le persone, o nella selva, tra le bestie. Personali e varie furono le scelte.
17.10.2011. Ing. Andrea Bozzoli. villico. Lungamente alla Ferrari con incarichi direttivi, da alcuni
anni ha deciso di creare ‘in proprio’. AD della HPE-OMR di Modena, azienda dinamica con 100
dipendenti, di cui 40 ingegneri, 30 tecnici. Due mesi fa mi telefonò: ‘Cerco 10 laureandi, eccellenti
prospettive’. L’ho invitato a proporre personalmente. Venne da Modena. Comunicazione a braccio:
calda, cose vere, prospettive incoraggianti: ‘Chi cerca… trova’ ‘Non è vero che non c’è lavoro…’. ‘Ci
dev’essere un ‘patto’ tra azienda-giovane: * l’azienda insegna e forma, il giovane esegue; * il giovane
apprende e dà idee, l’azienda lo ascolta’. *‘Cosa valuto in un candidato: età, università, lingue,
esperienze post laurea, esperienze lavorative, orientamento, tipologia di sport, altri interessi, la
presenza, la capacità di interagire con l’interlocutore, di esprimere determinazione e senso di
responsabilità, spirito critico, ampiezza di vedute…’
A distanza di pochi giorni alcuni laureandi si sono recati a Modena… Le prospettive ci sono.
24.10.2011. Mario Corrado, architetto, villico negli anni 1983-1988, si era preparato ad una
professionalità fortemente dinamica. Ma dopo i primi anni, l’ha affascinato un sogno. Si è ritirato in un
mondo favoloso, silenzioso, disteso su centinaia di ettari, da millenni ricoperto da quieta macchia
mediterranea intercalata da rari ulivi e da qualche vecchissimo carrubo, e solo recentemente segnata
dalla vigna piantata da Mario per produrre un vino che vi raccomando! Vi siamo giunti per una stradina
sconnessa che mal riusciva a vincere la selva, ma che ci ha portati sul poggio, splendido balcone su un
mare di favola: un mare di un azzurro calmo, intenso e tutto nostro: ove neppure le barche hanno
facoltà di giungere, perché zona protetta. E lassù sul poggio erboso, sotto un caldo sole senza nubi ma
protetti da un velo soffice come solo l’architetto poteva pensare, intorno ad un tavolo rustico che
sapeva di bosco ci siamo trovati con tutti ‘i Corrado’. Lungamente abbiamo vissuto una realtà superiore
ad ogni fantasia. E quando il sole stava nascondendosi all’orizzonte siamo partiti, tutti, perché
nell’immenso territorio c’è solo una piccola rustica casetta dove abita Mario e la cara Signora e i figli.
Ma abbiamo ottenuto da Mario che venisse a dire ai villici che nella vita si può ‘Costruire un sogno’.
31.10.2011: vigilia di due giorni fortemente sottolineati dalla liturgia, e ‘voluti vicini’ perchè
strettamente collegati tra di loro. Sono il giorno dei Santi e la commemorazione dei defunti.
È serena la liturgia cristiana: la nostra vita comincia con un tipico segmento di vita: 9 mesi nel ventre, e
poi ‘moriamo’ alla vita intrauterina: è il giorno della nostra ‘data di nascita’. Da quel giorno inizia il
cammino che ora percorriamo, finchè termina questo secondo segmento: è il ‘giorno della morte’…è la
fine del secondo segmento. Da questo giorno i ‘segmenti’ cedono il posto alla retta, alla vita senza fine.
Paradiso: è il nostro realizzarci nell’incontro pienamente appagante tra noi e il Cristo Gesù.
I nostri immensi desideri sono irriducibili a traguardi parziali: noi sentiamo il bisogno di infinito per
essere soddisfatti (satis!), abbiamo bisogno di pienezza. E’ verso tale infinito che siamo diretti.
E il purgatorio? E’ il tempo dell’attesa dell’incontro… Vediamo ogni giorno con quanta impazienza
guardano l’orologio i nostri innamoratini… che attendono…
7.11.2011. Ci siamo divertiti facendo un giretto, semplice ma non banale, nella grammatica italiana.
1. Fatto storico. Renato Fucini (1843-1921), ispettore scolastico, esortò il maestro a curare la
punteggiatura degli scolari. Il maestro fu imprudente. Disse: ‘La punteggiatura è la materia degli
asini!’. Fucini in silenzio scrisse alla lavagna: ‘Il maestro dice: l’Ispettore è un asino’. Alla vivace
protesta del maestro…Fucini, ripreso il gesso, corresse: ‘Il maestro, dice l’Ispettore, è un asino’. E il
maestro capì l’importanza della punteggiatura.
2. Ridendo castigas mores, …et errores. Giusto o sbagliato? ‘Sono belli i colli Astigiani’; ‘Siccome
Luigi stà a casa, stà con lui’; ‘Va pure con Luigi, ma con nessun’altro e nessun’altra’
3. Promessi Sposi XXIV. Il sarto, messo in orgasmo dalla presenza del Card. Federico, studiava
ansiosamente qualche bella risposta. Raggrinzò la fronte, torse gli occhi in traverso, strinse le labbra,
209.6
tese l'arco dell'intelletto, cercò, frugò, sentì di dentro un cozzo d'idee monche e di mezze parole: ma il
momento stringeva; il pover'uomo disse: - si figuri! - Altro non gli volle venire. Cosa, di cui non solo
rimase avvilito sul momento; ma sempre poi quella rimembranza importuna gli guastava la
compiacenza del grand'onore ricevuto. E quante volte, tornandoci sopra, gli venivano in mente parole
che tutte sarebbero state meglio di quell'insulso ‘si figuri!’ Insegnamento? Tieni sempre preparate 100
risposte, pronte ad essere proferite in 100 imprevedibili circostanze.
14.11.11. Prof. Nicola Scotti, odontoiatra, ricercatore universitario presso la Scuola di Odontoiatria e
docente di ‘Conservativa’, ha trattato un tema singolare: ‘Un giorno senza sorriso è un giorno perso’.
Un bel sorriso è l’espressione della salute dei denti, ma sopratutto di benessere personale. Le pratiche
estetiche in odontoiatria son sempre più richieste, i pazienti sono sempre più esigenti e pretendono un
risultato assai migliorativo del proprio sorriso, quasi vicino alla perfezione.
Il Professore, con bel garbo accattivante, ci ha assicurati che l’odontoiatria estetica moderna soddisfa
ormai tutte le richieste: cambia forma, posizione, colore e interviene sulle gengive ricreando anatomie
tissutali corrette e simmetriche per esaltare la forma dentale. Buone notizie! piacevoli…
21.11.2011. ‘La gioia del Natale è un dono per tutti’. Per 4 lunedì di novembre e dicembre, durante
l’incontro delle ore 21, P. Pio G. Marcato o.p. ci ha proposto di compiere una ‘scelta’ che caratterizzi
la nostra vita, di incamminarci ‘Verso un Dio ‘desiderabile’. Nella notte di Natale gli occhi sono
rivolti al presepio. Scrutiamolo con attenzione perché ricorda un evento particolare, unico: il Figlio di
Dio ha assunto carne umana, è venuto e ha preso dimora tra noi.
È bene lasciarsi guidare dalla Parola di Dio piuttosto che dall’immaginazione o dai ricordi d’infanzia. Il
Vangelo di Luca c’invita a leggere quel fatto con occhi semplici ma in modo preciso, perché invita a
fare una ‘scelta’, ad accogliere quel momento come ‘inizio’ di una nuova storia. L’annuncio: “Oggi è
nato il Salvatore” ha inizio, sì, a Betlemme ma proseguirà per tutta la vita di Gesù fino al Cenacolo, al
Calvario, alla tomba vuota e sul monte dell’Ascensione, e proseguirà sulle vie del mondo attraverso la
storia della Chiesa, con la storia dei credenti. Un ‘oggi’ continuo che ha il potere di coinvolgere,
illuminare, dare gioia a tutti. Il Bambino che vediamo nel presepio ci è donato ‘oggi’: lo chiamiamo
Salvatore, Cristo, Signore, Principe della Pace, e lo è per sempre!
La bontà di Dio si manifesta nella semplicità di un bambino che nasce in una casa povera, che ha per
culla una greppia e si sottomette alle leggi di un imperatore pagano. È proprio in questo contesto che
sfolgora la gloria di Dio, gloria proclamata dagli angeli e annunciata a pastori, ma offerta anche a noi.
Questa è la notte di Cristo, dell’unico Salvatore. Lui si avvicina nell’unico modo possibile: offrendosi
con la sua disarmante presenza. Accoglierlo come Salvatore è riconoscere la nostra fragilità e
abbandonarsi a Lui così come siamo, senza occultare nulla di noi stessi, tanto meno le nostre ferite.
È questo il modo di riconoscerlo amico. Lui è venuto per questo.
Il nostro presepio, questa notte, trovi il suo posto nella nostra casa. È il segno di una pace e di una gioia
ricomposta e ritrovata, non certo quella evanescente proposta dalla stucchevole pubblicità. Non è il
facile, inutile buonismo che illude per un giorno solo. Non serve chiudere gli occhi per pensare che non
ci sono più guerre, drammi, crisi e mali nel mondo. La pace può venire solo da Lui, Gesù, il Salvatore,
il Signore della luce e della vita. Se facciamo la nostra scelta per Lui, Lui la può trasformare e colmare
di gioia. Solo così viviamo il Suo e il nostro Natale.
1° Incontro Sodalizio del Ciabot - Alle 19.45 di
mercoledì 19.10.2011 gli ospiti iniziarono a giungere in
Villa, e dopo i rumorosi saluti condivisero allegramente la
cena: Emanuele Bergantin, Massimiliano Mazzoni, Andrea
Morando, Alessandro Cozza, Nicola Giuliano, Luca
Costantino, Giuseppe Tagliarini, Alberto Toso, Paolo
Brunero, Lucio De vingo, Marco Giordano, Andrea Vacca,
Riccardo Fessia, Alberto Forniglia, Isabella Ronchetto.
Dopo i gustosi assaggi al bar, tutti verso il Ciabot dove la
puntualità villica allo scoccare delle 20.45 vedeva
giungere: Elena Zaninetti, Edoardo Davico, Stefano Trombini, Roberta Marinò, Jessica Cabras,
Francesca Pisano, Claudia Calanni, Elena Salvano, Alexander Recchia: magnifica riunione dei sodales!
Emanuele Bergantin, Presidente, comunicata l’adesione di una quindicina di amici, dopo un rapido
saluto, dava resoconto del lavoro di preparazione del 1° incontro e degli obiettivi da perseguire. La
parola passava a Fr. Igino che in 35’ affrontò il tema ‘Chi cerca trova, tu cosa speri di trovare?’:
con parole toccanti e con esempi ripresi dalla storia invitava ognuno a fare scelte di vita che
realizzassero le personali tipiche potenzialità. Seguirono i brindisi e i caldi dialoghi fra i sodales, alcuni
da tempo non si vedevano! Bergantin, A Morando, G Tagliarini, P Brunero: saranno i prossimi relatori.
209.7
2° Incontro:
venerdì 16 dicembre ore 21. Sono convenuti da tutto il Piemonte in una ventina per
affrontare un tema impegnativo: ‘I giovani e la politica’. ‘Ma com’è possibile cambiare le cose se non
ci mettiamo in gioco?’ Durante la discussione, condotta egregiamente da Bergantin, Brunero, Morando,
Tagliarini, hanno detto la propria esperienza alcuni giovani, che hanno decisamente imboccata questa
strada, questa missione, nella quale stanno riuscendo a creare progetti, coerenti con i valori in cui
credono. Fr. Igino, dopo di aver messo in guardia dal vezzo di attribuire il compito della nuova politica
ai giovani, ha caricato i presenti del dovere di acculturarsi, di documentarsi, di prepararsi al dialogo, al
contradditorio, di pensare ad un futuro con soluzioni nuove, non sognate ma confrontate con chi ha
fantasia, con chi ha esperienza. Ottima la constatazione che alcuni dei presenti già si impegnano con
serietà nell’arengo politico: atteggiamento esemplare e contagioso.
10.11.2011. Trofeo Birra Moretti. Pretesto è la birra, è il brindisi finale che trova tutti amici, concordi nel
tendere verso l’alto un centinaio di bottiglie, inneggianti clamorosamente alla vittoria. Il trofeo si è svolto sul
campo di calcio tra squadre connotate da spiritose magliette: poi alla festa si presentarono in tanti, perchè sono
sempre tanti coloro che sono disposti a brindare: ad ogni vittoria, ad ogni padrone!
22.11.2011. Anno 230: la nobile Cecilia è martirizzata. Il ‘passio’ riporta: ‘Cantantibus organis, Caecilia
Domino decantabat’… Con singolare interpretazione, dal 1400 è rappresentata con strumenti musicali… e
consacrata protettrice del canto. E anche la nostra illustre Schola Cantorum e il forte Coro Alpino, con oltre
sessanta voci l’hanno festeggiata. Acclamatissimi i canti, e festoso il rinfresco.
24.11.2011. Consegna delle feluche ai nuovi villici. Ci sono delle tradizioni, dei distintivi, delle caratteristiche,
delle scelte a cui siamo affezionati, con cui ci piace presentarci. I simboli! guai a rinunciare ai propri simboli
25.11.2011. Novembre, tempo di castagne! E gl’intraprendenti M Vittozzi, M Benedetto, E Spano, G D’Andrea
dalle ore 20 fino a tardi, nel forno ben funzionante oltre la pompeiana ci hanno regalato le caldarrosto in quantità
industriale, accompagnate dal necessario barbera (rimedio al freddo di stagione)
30.11.2011. Ping-pong a giro. Di nostra schietta invenzione: 4 squadre, di 20 giocatori ciascuna, s’incontrano a
due a due in un vortice velocissimo di battute e risposte su un solo tavolo di gioco, che a poco a poco si ricopre
delle racchette di chi viene eliminato. 70 minuti di animatissimo gioco che ha visto la vittoria …..
1.12.2011. L’emoteca dell’AVIS - perfetta l’organizzazione di Elena, Beatrice, Mea - è rimasta tutta la
mattinata nel nostro cortile, per accogliere i nostri generosi donatori del sangue: 31 per la precisione.
LAUREE: Eleonora Olivero da Ronchi CN – Dott. in Scienze della Formazione Primaria
Tesi: ‘Il dialogo architettura-pedagogia. Relazioni tra gli spazi architettonici e la qualità formativa’
25.10.2011. Josephine Convertini da Portoferraio LI - Dott. in Psicologia
Tesi: ‘Essere pianisti: processi cerebrali alla base della pratica e dell’apprendimento musicale’
31.10.2011. Elisabetta Ranghino da Candelo BI – Dott. in Psicologia – cum laude
Tesi: ‘In viaggio verso l’adultità emergente: effetti dell’esperienza Erasmus su studenti giovani adulti’
9.11.2011. Ilaria Angiulli da Taranto - Dott. in Lingue e Letterature Moderne
Tesi: ‘Produzioni scritte di russofoni in italiano L2’
9.11.2011. Eugenio Tomasillo da Picerno (PZ) – Ing. delle Telecomunicazioni
Tesi: ‘Attenuation Measurements Of Shielding Fabrics Using Reverberation Chambers’
22.11.2011. Edoardo Peretti da Ispra VA – Dott. in Lettere e Filosofia
Tesi: ‘’Non ci resta che partire’. Il problema dell’emigrazione nel cinema italiano del 2° dopoguerra, 1945-1960’
28.11.2011. Marco Giulio Barone da Siracusa – Dott. in Scienze Politiche
Tesi: ‘La tutela dei diritti umani in aree di crisi: l’equilibrio tra l’uso della forza e la responsabilità to protect’
30.11.2011. Paolo Giacosa da Mondovì CN – Dott. in Lettere e Filosofia – cum laude
Tesi: ‘Riflessioni sulla lingua di Carlo Cattaneo’
30.11.2011. Giuseppe Tagliarini da Alghero SS - Ing. dell’Autoveicolo
Tesi: ‘Costi di manutenzione: analisi di una linea flessibile di lastratura: metodologie Cost Deployment’
30.11.2011. Andrea Carluccio da Ancona – Ing. dell’Autoveicolo.
Tesi: ‘Adaptation of engine control strategies for a Flex Fuel naturally aspirated spark ignition MultiAir engine
working with different blends of ethanol and gasoline’
30.11.2011. Riccardo Fessia da Dorzano BI – Ing. dell’Autoveicolo
Tesi: ‘Modellazione funzionale di un giunco omocinetico Rzeppa’
2.12.2011. Hervé Pession da Chatillon AO - Ing. dei Materiali
Tesi: ‘Friction stir welding della lega di alluminio 6013: trattamento termico post-saldatura e caratterizzzazione’
13.12.2011. Giuseppe D’Angelo da Brindisi – Ing. Meccanico
Tesi: ‘Valutazione dell’incertezza di misura delle grandezze sperimentali acquisite in sala prova dinamica’
19.12.2011. Francesco Giavelli da Borgo San Dalmazzo CN – Architetto
Tesi: ‘Architettura contemporanea in montagna per la rinascita dei luoghi dell'abbandono’
Ante diem octavum idus decembres anno MMXI. In tocco e toga, dinanzi ad una folta
assemblea villica, tre neo Dottori hanno sostenuto le loro brillanti Disputationes:
Dott. Elisabetta Ranghino: ‘Il tango: quando gli immigrati eravamo noi’
Dott. Edoardo Peretti: ‘L’uomo dei paperi’
Dott. Tullio Gilibert: ‘Come creare un’animazione’
209.8
NOZZE: 1.10.2011.Francesco Dalmasso e Luisa degiovanni, di Borgo San Dalmazzo.. ‘conosciuta
grazie ad un amico villico!’. 7.1.3012. Paolo Lattarulo e Elena Rigoletto – Chiesa di S. Teresa, TO
Nati. 20.11.2011. A tener buona compagnia a Pietro è nato Marco, di GPiero Capello e Lisa Corradi
Prossime Riunioni del Consiglio Direttivo: i mercoledì 28 marzo e 6 giugno 2012 ore 21, in Villa.
15.12.2011. Auguri di Natale. Si iniziò con la cena, presenti i villici e una cinquantina di amici, in 220
nella sala preparata con straordinaria cura e buon gusto dalle Vestali e da uno stuolo di aiuti: fiori,
candeline, colori e luci erano contorno festoso ad una diffusa intensa allegria. Ore 20: tutti entrarono
nell’accogliente sala quando già si diramavano tra i tavoli le gentili cameriere, che con signorilità e
sveltezza e ben destreggiandosi in quel mare di giovani vivaci fecero via via giungere il festoso menu.
Il tutto studiato dalla commissione annonaria e ben preparato (il lavoro dei cuochi era iniziato fin dal
primo mattino) da quanti hanno lavorato in cucina, desiderosi anche loro di far ben riuscire la festa.
Ancora una volta apprezzatissimo il loro apporto, e ineccepibile l’organizzazione, diretta, come da
consolidata tradizione, dall’esperienza e capacità del grande capo Signor Marco.
La festa continuò nella cappella dove Schola e Coro – MM' Beggio Masala Brighenti - sciolsero i canti
preparati da settimane per comunicare l’augurio natalizio. Attesissimo l’apporto dei cineasti P Fantasia,
F Montesu, A Recchia, G Boffa, M Vittozzi, A Bongiorno, E Vigo, che proiettarono in prima mondiale
il bel documentario ‘Questo Natale VSG’, terminato poche ore prima! E al termine grandi saluti,
presente il personale che così bene aveva lavorato in cucina: e a tutte le fanciulle fu regalata una rosa
rossa, con apprezzata tenerezza
L’altorilievo che accoglie chi entra in Villa, invitò ad alcune riflessioni:
1. Progresso.
Parola affascinante
Ambigua.
Drammaticamente ambigua.
Progresso. Verso dove.
Il punto chiave dell’affermazione sta proprio nel ‘verso dove’
Si grida ‘progresso’, ma non si precisa il ‘verso dove’
Chi progrediva …verso il sol dell’avvenire è finito in Siberia. A milioni.
Il condannato che progrediva verso il ‘rondò d’la furca’ finiva impiccato
L’asino che progrediva intorno al pozzo si trovava sempre allo stesso punto
E persino il progredire del calendario ci fa sempre trovare il 31 dicembre:
...almanacchi almanacchi nuovi!
2. Ripercorri la corsa affannosa dell’angosciato Leopardi:
Vecchierel bianco, infermo, / mezzo vestito e scalzo, / con gravissimo fascio in su le spalle,
per montagna e per valle, / per sassi acuti, ed alta rena, e fratte,
al vento, alla tempesta, / corre via, corre, anela, / varca torrenti e stagni,
cade, risorge, e piú e piú s'affretta, / senza posa o ristoro,
lacero, sanguinoso; infin ch'arriva / colà dove la via / e dove il tanto affaticar fu vòlto:
abisso orrido, immenso, / ov'ei precipitando, il tutto obblia.
Chi crede nel Natale sa che l’esito è diverso.
Già oggi, e ancora domani, può trovare sul
proprio cammino il Gesù che è venuto tra noi,
che è la meta, il senso di ogni vita.
Tocca a te. Non puoi non scegliere.
E perciò auguri di buon futuro. Abbi fiducia,
perché non sei solo, perché sei responsabile di
un grande progetto. Noi in Villa, i 180
studenti, cerchiamo di conoscere e di preparare
il nostro futuro. Siamo fiduciosi. E ci sentiamo
in collegamento con voi che ci avete preceduti.
Perciò da qui inviamo un forte saluto a tutti.
Un personale ringraziamento ai numerosissimi ex e amici che qui hanno fatto giungere i loro
saluti, i loro pensieri, la loro corrispondenza: a tutti un ricambio di affetti e di auguri. Fr. Igino
******************************************************1500****************************************************
Direttore Responsabile Dott. Gino Trisoglio - Realizzazione in proprio – Complemento di Vita Sociale del Collegio S. Giuseppe – Torino
Scarica

Notiziario 209 - Villa San Giuseppe