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mensile d’informazione dell’Unione Tassisti d’Italia
inviato gratuitamente a tutti gli associati.
• Tempo di riposo e di riflessione
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Anno XV - nn. 7/8 luglio/agosto 2008
• Accordo intersindacale
LORENZO CAPASSO direttore responsabile
DA ROMA
• Incontro con l’assessore On. Sergio Marchi
CIRO LANGELLA
presidente nazionale U.T.I.
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ANGELOMARIA
CELLILLI
segretario generale
direttore ufficio stampa
• Ciampino: un nuovo polmone per i taxi
• Scalo low cost
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COMITATO DI REDAZIONE
Cataldo Acella, Antonio Bassi, Valter Centanaro,
Emilio Dal Porto, Domenico De Bartolo,
Giacomo Di Bari, Nicola Di Mario, Attilio Dondero,
Bruno Gandolfi, Andrea Lupi, Carla Maglioni,
Antonino Marra, Mauro Moroni, Matteo Natale,
Pietro Pescatori, Vilmer Sacchi, Angelo Schiavone,
Loredana Speziale, Primo Tardivel, Paolo Voltolin,
Domenico Zamparini.
DA ROMA
• Taxi: assalto degli abusivi a Fiumicino
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DA ROMA
• Tassisti nel mirino assaltati e derubati
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DA ROMA
• Roma è arrivata prima di Milano
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COLLABORATORI
Oreste Pascucci, Gianluca Taglioni (legali),
DALLA STAMPA
• Strisce blu: la nuova disciplina,
gratis il 50% dei parcheggi
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• Esame di conversazione per aspiranti tassisti a Londra
Gli articoli pubblicati impegnano esclusivamente chi li firma e
sono a titolo gratuito. Collaboratori e lettori sono liberi di
esprimere il loro pensiero nei limiti stabiliti dal Codice Penale
e dalla legislazione vigente.
Registrazione: Tribunale di Roma, n.261 del 18 maggio
1995. Sped. in abb. postale.
DIREZIONE • REDAZIONE • AMMINISTRAZIONE
00181 Roma • Viale Amelia, 28
Segreteria: Tel. / Fax 067848090
Internet:
E-mail:
http://www.uti.it
[email protected]
[email protected]
[email protected]
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• Mancano telefoni per taxi chiesto incontro a
Comune di Catanzaro
• Friendly taxi
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DALLA STAMPA
• Protesta dei tassisti collettivi abusivi davanti al Comune
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DALLA STAMPA
• La rivolta dei consumatori, ora vogliamo i risarcimenti
In copertina: FIAT CROMA
Associato all’USPI
Unione Stampa Periodica Italiana
STAMPA
Tipografia Mura s.r.l. • Via Palestro 28/a - Roma
luglio/agosto 2008 • 1
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IL TASSISTA ITALIANO
sommario
il tassista italiano
il tassista italiano
estate
tempo di riposo e … di riflessione
In questa lunga estate in cui al pari il caldo e l’afa, salvo sporadiche eccezioni, continuano ad affannare i nostri giorni, così anche la nostra categoria è trascinata verso il basso dai vecchi problemi irrisolti
da sempre i quali, forse proprio per il caldo opprimente, si trasformano in miraggi con soluzioni sempre a
portata di mano ma pur restando eternamente irrisolti: l’eterno comportamento politico del bastone e la
carota.
Sicurezza, caro carburante, abusivismo, tariffe ecc., infatti, sono le tematiche ormai ricorrenti di cui ci
giungono notizie da ogni sede.
Auspico, quindi, che una meritata pausa, anche se breve, dai nostri
impegni quotidiani ci consenta
soprattutto di ritemprarci al meglio
ma, nel contempo, possa essere
anche l’occasione per fare una piccola riflessione sull’importanza, a volte
a mio avviso sottovalutata, di dare
un’immagine più dignitosa della
nostra categoria, (vedi, in ordine di
tempo, quanto accaduto al vice sindaco di Roma all’aeroporto di Ciampino) da sempre ritenuta il biglietto
da visita delle nostre città, che certamente non risolve i problemi di cui
sopra, ma sicuramente può contribuire a cambiare l’opinione, troppo
spesso, penalizzante che c’è nei
nostri confronti sia da parte della
stampa che dell’utenza in generale.
Un aspetto decoroso, un sorriso e
un po’ di cortesia non costano nulla
ma possono aiutarci a alleggerire lo
stress del nostro lavoro, e favorire un
approccio diverso a tutti i livelli.
Buone vacanze a tutti!
Angelomaria Cellilli
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• luglio/agosto 2008
il tassista italiano
ACCORDO INTERSINDACALE SULLA REGOLAMENTAZIONE
SERVIZIO TAXI E NCC AEREOPORTO FIUMICINO
Le scriventi sigle sindacali si sono riunite in data odierna presso la sede dell’UGL di Via Tevere,
20 per formulare unitariamente le osservazioni richieste da ENAC in merito alla comunicazione
ricevuta in data 30/07/08.
Al fine di regolamentare in maniera ordinata l’accesso ai moli da parte degli NCC e per evitare
che gli autonoleggiatori con autorizzazione diversa dai comuni di Roma e Fiumicino esercitino
prevalentemente la propria attività nell’area aeroportuale, evitando cosi di rientrare nella propria
rimessa come prevede la Legge, si è convenuto quanto segue:
1) il rilascio di ogni ticket per l’accesso alle aerostazioni da parte dei conducenti di autorizzazioni rilasciate da comuni diversi da Roma e Fiumicino dovrà essere subordinato al pagamento
di 10e per le spese di organizzazione del servizio;
2) i conducenti di autorizzazioni rilasciate da comuni diversi di Roma e Fiumicino per accedere
ai moli d’arrivo dovranno preventivamente, con un anticipo minimo di 24 ore, comunicare via
fax con allegato il vaucher i seguenti dati: data, orario e numero del volo; nominativo del
cliente, destinazione della corsa, numero di autorizzazione e comune che ha rilasciato la licenza, targa del veicolo e nominativo del conducente;
3) i conducenti di autorizzazioni rilasciate dai comuni diversi da Roma e Fiumicino, potranno
ritirare il ticket di accesso ai moli non prima che sia trascorso il seguente tempo minimo dal
rilascio del precedente ticket al fine di consentire il rientro nella propria rimessa:
-
AUTORIZZAZIONI DELLA PROVINCIA DI ROMA: 3 ORE
AUTORIZZAZIONI DELLA REGIONE LAZIO: 5 ORE
AUTORIZZAZIONI DI ALTRE REGIONI: 12 ORE
I CONDUCENTI DI AUTORIZZAZIONE DI ROMA E FIUMICINO SI DEVONO ATTENERE A QUANTO PREVISTO DALL’ORD. 9/2006 SONO ESENTI NEL RISPETTO DEL TEMPO DELLA SUDDETTA
ORDINANZA I SUB CONCESSIONARI CON LICENZE DI ROMA E FIUMICINO
Le presenti osservazioni saranno sottoposte al vaglio dei comuni di Roma e Fiumicino nella
riunione già convocata per domani dall’Ass.re Sergio Marchi.
CONFARTIGIANATO • U.G.L. • URITAXI • CGIL.UNICATAXI • CISL • ASSARTIGIANI
CIISA • ATACASA • UTI • CNA
luglio/agosto 2008 • 3
il tassista italiano
da roma
incontro con l’assessore
on. Sergio Marchi
Oggi 8 luglio 2008 si è svolto un
incontro tra l’assessore on. Sergio Marchi, il delegato del sindaco per i trasporti pubblici non di
linea avv. Leopoldo Facciotti, e le
seguenti sigle sindacali: uritaxi –
atplclaai – ciisa – cgil – cisl – uti –
cna – uil – ugl. Nel corso dell’incontro l’assessore ci ha ribadito
tutta la sua disponibilità confermando che entro la fine del
mese sarà deliberato che non si
dovrà più mettere nome e
cognome sulla targhetta all’in-
terno della vettura, ma basterà il
numero di licenza e non sarà più
necessario montare nell’autovettura il display che segnalava
tariffa 1 e tariffa 2.
Sottolineando che l’assessorato
si è già “messo in moto”, ha
anticipato che, sempre entro la
fine del mese, convocherà d’urgenza un tavolo con regione e
provincia, per risolvere una volta
per tutte il problema dei noleggi
di fuori Roma. Ha dato la sua
approvazione alle modifiche dei
turni dicendo, inoltre che, sarà
sempre disponibile per eventuali
modifiche future.
Infine il delegato del sindaco,
avv. Leopoldo Facciotti, ha illustrato la situazione delle licenze
sequestrate, per cui dopo che la
cassazione ha accettato un suo
ricorso il 28 giugno scorso, possiamo dire di essere arrivati ad
una svolta per quei padri di famiglia che, finalmente, tra pochi
giorni potranno tirare un sospiro
di sollievo.
Opinioni a Confronto
dite
la
un
vostra
inviando
al numero
320.2637288
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• luglio/agosto 2008
il tassista italiano
dalla stampa
nuovo
polmone per i taxi
ciampino un
il 26 agosto il progetto sarà discusso nel
Comitato provinciale, in autunno i lavori
Due pattuglie in più delle forze
dell’ordine in servizio tra le 20
alle 24, orario di punta per gli
arrivi, quando si riduce il presidio
della polizia municipale. E,
soprattutto, un sistema elettronico di accesso al parcheggio
riservato ai taxi, sul modello di
quello già attivo a Fiumicino, per
tenere lontani gli abusivi e regolare il servizio dei taxi regolari.
All’aeroporto di Ciampino è il
momento del giro di vite: per
mettere la parola fine all’indecente “mercato delle vacche” a
scapito dei turisti, presi d’assalto
dai tassisti abusivi ma troppo
spesso maltrattati (e truffati)
anche da quelli regolari. Un problema riportato d’attualità dall’operazione dei carabinieri che,
nei giorni scorsi, hanno scoperto
40 tassisti abusivi che truffavano
i clienti negli aeroporti di Ciampino e Fiumicino, con tariffe fino
a 120 euro per una corsa verso
la città.
Ieri della situazione del “Pastine” si è discusso al comitato
provinciale per l’ordine e la sicu-
rezza pubblica, presieduto dal
prefetto Carlo Mosca, che ha
deciso un rafforzamento della
vigilanza al secondo scalo aeroportuale cittadino, base romana
delle principali linee aeree low
cost. La svolta arriverà con il
nuovo “polmone” per le auto
bianche. «Il 26 agosto il comitato provinciale esaminerà il progetto della nuova struttura, per
cui sono già stati stanziati i relativi fondi», annuncia Sergio
Legnante, direttore dell’aeroporto di Ciampino, che ieri ha partecipato in prima persona al vertice in prefettura. Il nuovo parcheggio (i lavori partiranno in
autunno) sarà accessibile soltanto ai taxi regolari, che utilizzeranno un sistema elettronico
simile al Telepass per accedervi
facendo alzare la sbarra che permetterà l’accesso al marciapiede
antistante l’androne degli arrivi,
dove saranno in attesa i passeggeri da accompagnare a Roma.
In questo modo si conta di risolvere tutti i principali problemi,
segnalati più volte anche dal
Messaggero, del parcheggio del
“Pastine”. Innanzitutto la presenza di troppi abusivi, continuamente a caccia di turisti e
polli da spennare, che verrebbero così tenuti lontani dall’aerostazione. Ma anche le dispute
tra tassisti, che spesso non
rispettano la fila all’interno del
posteggio ovale a loro riservato
e si litigano i clienti migliori,
leggi quelli che devono andare
più lontano o che, magari, non
sono al corrente della tariffa
fissa (30 euro) valida per i tragitti tra Ciampino e il centro storico
della Capitale, ossia qualsiasi
luogo si trovi all’interno delle
Mura Aureliane.
Nel frattempo, la prefettura ha
deciso di rafforzare i controlli
nella fascia oraria compresa tra
le 20 e le 24. Ci saranno due
pattuglie in più, assicurate a
rotazione da polizia, carabinieri
e guardia di finanza. Oltre ai
normali compiti di controllo sulla
sicurezza dell’aeroporto e sulla
viabilità dei dintorni, le forze dell’ordine dovranno intervenire
luglio/agosto 2008 • 5
il tassista italiano
anche sulle auto bianche, regolari e abusive. «Serviranno per
contrastare i tassisti abusivi spiega l’assessore provinciale alla
sicurezza, Ezio Paluzzi - ma
anche per controllare le tariffe
dei taxi, perché ci sono state
segnalazioni di qualche eccesso». Si tratta di «un’accortezza
aggiuntiva - aggiunge Paluzzi rispetto ad un servizio di sorveglianza che è già attivo, ma che
soprattutto in questo periodo
dell’anno deve avere la massima
attenzione».
I problemi legati al trasporto con
i taxi, pur se inferiori quantitati-
vamente rispetto a quelli del
“Leonardo da Vinci”, rivestono
un’importanza cruciale all’aeroporto di Ciampino. Pur sorgendo
a ridosso del grande raccordo
anulare, e quindi più vicino alla
città rispetto a Fiumicino, il
“Pastine” non può contare su
collegamenti diretti su ferro
verso il centro cittadino. Quindi
resta la gomma: o gli autobusnavetta o i taxi, con maggiori
possibilità per i turisti di finire
nelle grinfie degli abusivi o dei
tassisti meno onesti. Una situazione, quella dei collegamenti
con la città, che poteva andar
bene fino alla fine degli anni ’90,
quando lo scalo era diventato
secondario e ospitava soltanto
alcuni charter, oltre agli aerei privati e ai voli di Stato. Ma che è
inaccettabile oggi visto che
Ciampino, nonostante lo stop
all’espansione degli slot deciso
per ridurre l’impatto ambientale
sulla cittadina dell’hinterland
romano, è diventato uno scalo
che ospita ogni anno milioni di
passeggeri. E che merita un’organizzazione dei trasporti all’altezza della situazione
Il messaggero
scalo low-cost
polmone anti-truffe
il comune di
ciampino non lo vuole
Per garantire la legalità all’aeroporto di Ciampino ed evitare
che il posteggio dei taxi si trasformi in una piscina di squali
per i passeggeri appena sbarcati, il Comitato provinciale per
l’ordine e la sicurezza aveva
preso due decisioni: la prima,
due pattuglie in più nelle ore
serali; la seconda, maggiori
restrizioni per i taxi. Proprio per
rispondere a questa seconda
esigenza il direttore dell’aeroporto, Sergio Legnante, la prossima settimana presenterà al
comitato il progetto per la realizzazione del “polmone”, un’area di attesa per i taxi simile a
quella che già esiste a Fiumicino.
Bene, contro questo progetto
6
• luglio/agosto 2008
ora scende in campo il Comune
di Ciampino. Come è possibile?
Perché dire no al “polmone dei
taxi” e quindi a un’iniziativa
contro l’illegalità? Lo spiega
Anna Maria Perinelli, assessore
all’Assetto al territorio, che ha
scritto al prefetto Carlo Mosca.
Sul polmone dice che «è francamente assurdo e inaccettabile».
Prosegue: «Solo poche settimane fa siamo riusciti, insieme al
Comune di Marino e al X Municipio di Roma, a far annullare
dal sindaco Alemanno un project financing per la costruzione
di un nuovo parcheggio. Ora ci
troviamo a combattere contro
l’ipotesi della realizzazione di
un’altra infrastruttura su di un
aeroporto sul quale tutte le isti-
tuzioni hanno decretato l’urgenza di una definitiva delocalizzazione dei voli low cost». In
pratica: secondo il Comune di
Ciampino, che chiede di partecipare al Comitato provinciale
per l’ordine della sicurezza, è
sbagliato costruire il polmone
visto che quell’aeroporto andrà
chiuso. Ma i tempi non saranno
rapidi, visto che il progetto dell’aeroporto alternativo, a Viterbo, non è ancora partito e serviranno almeno tre anni. Nel frattempo, lasciamo i passeggeri in
pasto agli “squali”? «Si potenzino i controlli - è la tesi del
Comune di Ciampino - ma non
si costruiscano nuove infrastrutture».
Il messaggero
il tassista italiano
dalla stampa
taxi l’assalto degli abusivi a fiumicino
Senza patente e senza documenti alla caccia
degli stranieri. Preso dai carabinieri
Aeroporto di Fiumicino, terra di
conquista per gli abusivi. Anche
se il potenziamento dei controlli da parte dei carabinieri ha
consentito di fermare l’ennesimo tassista improvvisato: niente
patente, niente libretto di circolazione, 62 anni, aspettava le
sue prede al terminal degli arrivi
internazionali e poi le accompagnava in centro con una vecchia
Lancia Kappa. E si faceva pagare di più di un’auto bianca in
regola. Aeroporto di Ciampino,
invece, è ostaggio di un gruppo
di tassisti con licenza: una minoranza, rispetto alla stragrande
maggioranza di tassisti onesti,
che salta le file e si spartisce i
clienti che appaiono più facili da
spennare. Proprio per fermare
questo malcostume, che ha fra
le sue vittime proprio i tassisti
corretti, nei giorni scorsi il comitato provinciale per l’ordine e la
sicurezza ha deciso di rafforzare
i controlli. I carabinieri in questo
caso hanno colpito duro: hanno
contestato sette violazioni
amministrative contro quei tassisti (ma anche gli ncc, vale a
dire i noleggi con conducente)
che non rispettavano le ordinanze dei direttori degli aeroporti; altre quindici sono le
multe per violazioni del codice
della strada. Bene, queste infrazioni sono state nella stragrande maggioranza rilevate all’aeroporto dei voli low cost, vale a
dire il Pastine di Ciampino, dove
ogni giorno passano oltre 12
mila passeggeri. In totale, nei
due scali, i carabinieri della
compagnia Aeroporti di Roma,
hanno controllato novantaquattro vetture.
L’assedio degli abusivi all’aeroporto di Fiumicino è quasi un
male storico, così come avviene,
ad esempio, alla stazione Termini. Già la settimana scorsa i
carabinieri avevano sorpreso
due abusivi che chiedevano
addirittura 120 euro per una
corsa in centro, il triplo di quanto previsto dalla tariffa regolare.
La tecnica è consolidata: vaga-
no al terminal degli arrivi, a
volte hanno improbabili cartellini che si appuntano sulla camicia. E prendono di mira, scientificamente, gli stranieri, che
appena arrivati magari non
sanno dov’è la fila ufficiale dei
taxi. Ancora: usano automobili
vecchie e di poco valore, tanto
per limitare i danni in caso di
sequestro. E non portano con
loro i documenti, per rallentare
e ostacolare i controlli. Il sessantaduenne fermato l’altro giorno
seguiva anche lui questo copione: aveva una vecchia Lancia
Kappa, era privo di qualsiasi
documento, aveva preso di mira
due inglesi appena sbarcati al
Leonardo Da Vinci. Rispetto ai
suoi due “colleghi”, bloccati la
settimana prima, era meno
esoso: si era limitato a chiedere
cinquantacinque euro per una
corsa verso il centro. Cifra,
comunque, sempre più alta
della tariffa fissa ufficiale (quaranta euro).
Il messaggero
luglio/agosto 2008 • 7
il tassista italiano
dalla stampa
Allarme sicurezza per le auto bianche. Sbandati e piccoli criminali sono tornati a colpire. Attimi di paura, in quattro minacciano una donna.
Ieri notte un tassista è stato picchiato con una spranga di ferro
da due turisti ubriachi. L’altra
mattina una tassista è stata
rapinata da quattro giovani,
romani, che le hanno portato
via il cellulare, una manciata di
euro, la borsa e i documenti.
Ancora: negli ultimi cinque giorni c’è stato un altro tentativo di
rapina, mentre un furto a bordo
di un’auto bianca è stato sventato da alcuni tassisti che hanno
fermato il ladro. «In questa stagione - osserva Caterina Conidi,
di Unica Cgil - rapine e aggressioni ai danni dei tassisti aumentano. E a rischiare di più sono le
donne tassiste». Ne sa qualcosa
la tassista del 3570 che l’altra
mattina, verso le 6, in piazza
Balsamo Crivelli, ha fatto salire
quattro giovani. Sembravano
tranquilli, le hanno chiesto di
andare a Talenti, poi si sono fatti
riportare al punto di partenza.
Qui la brutta sorpresa: invece di
pagare la corsa l’hanno minac-
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• luglio/agosto 2008
ciata, quattro uomini contro
una donna, si sono fatti consegnare fondo cassa, borsa e cellulare. Proprio due giorni prima
un tassista aveva subito la stessa intimidazione con la stessa
strategia: viaggio fino a a Talenti, poi quando è stato il momento di pagare i due passeggeri
prima lo hanno minacciato, poi
si sono limitati a non pagare la
corsa. «Ma poteva andare
molto peggio», ha spiegato al
tassista.
E in effetti è andata peggio al
suo collega che ieri notte, nei
pressi del Colosseo, è stato picchiato da due messicani (con
passaporto spagnolo) di 19
anni. I due erano ubriachi: in via
Celio Vibenna hanno prima colpito con una bottiglia il paraurti
del taxi. Quando il tassista è
sceso per verificare cosa era
successo, i due centroamericani
lo hanno aggredito con una
spranga di ferro. Gli hanno
rotto il dito di una mano e pro-
curato delle ferite al labbro. E’
stato trasportato all’ospedale
San Giovanni, medicato e
dimesso. La prognosi è di trenta
giorni. I carabinieri comunque
hanno identificato i due aggressori e li hanno denunciati.
A Milano, per tutelare la sicurezza dei tassisti, il Comune ha
finanziato l’installazione delle
telecamere. Può essere la soluzione? «Prima di tutto - replica
Caterina Conidi - serve un controllo più attento del territorio,
poi possiamo anche riflettere su
innovazioni tecnologiche da
installare sui taxi. Ma
ricordiamoci sempre che il
tassista comunque deve
scendere dalla sua auto:
per aiutare a caricare le
valigie o semplicemente
perché è a fine corsa. In
questo modo, è sempre
facilmente attaccabile».
Il messaggero
pechino
tassisti nel mirino:
aggrediti e rapinati
il tassista italiano
roma
è arrivata prima di
Sorridi, sei sul taxi-camera. Sì,
perché mentre si fa un gran parlare a Milano della videosorveglianza sui taxi finanziata al 50
per cento dal Comune, a Roma i
primi casi di occhio elettronico
sulle auto bianche in nome della
sicurezza risalgono al 2007. Funziona così: prima di tutto il cliente trova sullo sportello del taxi un
adesivo che lo avverte e che dice:
questa auto è videosorvegliata.
Dopodichè, una volta salito,
potrà notare proprio all’altezza
dello specchietto retrovisore una
piccola cam molto simile (ma un
po’ più grande) a quella che si
usa normalmente con i computer. Da quel momento scattano
le riprese. Che succede, il suo
video andrà in diretta su qualche
canale satellitare per un inedito
reality show? No, tranquilli.
Spiega Marco Sorte, anzi Cagliari 11, uno dei tassisti del 3570
che ha montato la telecamera:
«Le immagini vengono registrate
ma autodistrutte dopo due ore.
Non ci sono problemi per la privacy, perché comunque il pas-
milano
videosorveglianza
già attiva su una sessantina
di vetture
per la privacy
le immagini cancellate
ogni due ore
seggero sa fin dall’inizio di essere ripreso. Non solo: se non ci
sono emergenze, nessuno potrà
mai visionare quelle immagini».
In pratica, la cam riprende un
frame al secondo, ma non tra-
A Pechino, in occasione delle Olimpiadi, sui taxi sono state montate delle spie super-tecnologiche, delle vere e proprie stazioni di controllo che consentono di ascoltare ogni suono
all’interno dell’automobile. Inoltre, vi sono delle telecamere e un sistema Gps - ma questo
avviene ormai in molte città del mondo - che fornisce in tempo reale la posizione del taxi.
A Pechino i taxi sono circa 66 mila, spesso sono guidati da due differenti autisti che si alternano nel corso delle 24 ore. A tutti i centoventimila tassisti, in questi giorni, è stata consegnata una nuova divisa, con pantaloni, camicia gialla e cravatta a strisce. Meno successo
sembra avere avuto la campagna per insegnare l’inglese ai conducenti: sono ancora necessari, normalmente, i bigliettini scritti in mandarino con gli indirizzi di destinazione.
smette alla centrale, semplicemente registra (e per due ore la
virtuale scatola nera con le
immagini potrà essere visionata
dalle forze dell’ordine). Se però il
tassista si sente in pericolo, può
premere il tasto dell’emergenza.
A quel punto la centrale del
radiotaxi non solo viene informata che il tassista è in pericolo, ma
riceve anche in tempo reale le
immagini della cam e può comprendere cosa sta succedendo.
Fra l’altro, molti taxi hanno
ormai il sistema Gps e quindi è
possibile capire dove si trova in
luglio/agosto 2008 • 9
il tassista italiano
quel momento.
Il sistema è stato “commercializzato” da una delle centrali radio
di Roma, la cooperativa Radiotaxi 3570. Spiega il suo presidente,
Loreno Bittarelli: «Secondo noi,
dal punto di vista della sicurezza,
è un’arma di prevenzione efficace. Un criminale preferisce evitare un taxi videosorvegliato. Fino
ad oggi è stato installato su una
sessantina di auto bianche». In
pratica un taxi su 100 ha la tele-
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• luglio/agosto 2008
camera. Pochi, se si pensa che il
sistema non costa poi tanto 500 euro - e che i fondi messi a
disposizione dalla Regione per la
sicurezza possono offrire delle
agevolazioni. Come mai i tassisti,
nella stragrande maggioranza,
preferiscono viaggiare senza la
telecamera? Che fine hanno
fatto le proteste, le richieste di
aiuto, ripetute in occasione di
alcune violente rapine che costarono anche la vita a un tassista?
Le risposte possono essere
numerose. C’è chi come Nicola
Di Giacobbe, segretario di Unica
Cgil, sostiene che le strade della
sicurezza devono essere altre:
«Serve un reale vigilanza da
parte delle forze dell’ordine, tutti
gli altri strumenti purtroppo
sono insufficienti». Ma forse
all’origine della risposta tiepida
alle telecamere c’è soprattutto la
poca disponibilità dei tassisti
romani a sentirsi “controllati”.
«Ma per quanto mi riguarda osserva Marco, uno dei tassisti
che ha installato
il sistema di
videosorveglianza - io mi sento
più sicuro, specialmente quando lavoro di
notte. Tocchiamo ferro, certo,
perché poi gli
imprevisti possono
sempre
esserci, ma è
un’arma di difesa in più. E non
mi è mai capitato di trovare
qualche passeg-
gero infastidito dalla presenza
della videocamera. No, piuttosto
sono incuriositi. Mi chiedono di
spiegare come funziona e poi in
molti mi dicono: “hai fatto bene,
meglio fare il massimo in nome
della sicurezza”».
I tassisti, soprattutto coloro che
lavorano di notte, sono in prima
linea, devono sempre fare attenzione a tentativi di rapine o
aggressioni, come dimostrano
anche gli episodi degli ultimi
giorni. Al di là delle telecamere,
ormai quasi tutte le centrali radio
hanno fatto installare ai loro
associati i pulsanti per lanciare
l’allarme. Dopo la morte di Filippo Spugna, due anni fa, un tassista ucciso al termine di una feroce rapina, si è discusso a lungo
sui possibili strumenti per garantire la sicurezza sulle auto bianche. Anche quattro mesi fa,
un’ondata di colpi contro i tassisti, aveva causato una sollevazione della categoria. Ma l’idea circolata in passato di montare i
pannelli divisori, come avviene
normalmente sui taxi di New
York, non ha mai trovato consensi. A Roma non è praticabile,
servirebbero modelli di automobili molto grandi e ciò significherebbe per molti tassisti l’acquisto
di una vettura nuova. Con una
polizza assicurativa molto più
onerosa. Ma, soprattutto, il tassista romano ama il contatto con il
cliente, scambiare quattro chiacchiere sul calciomercato della
Roma o sulle ultime vicende della
politica. Con il pannello divisorio,
in fondo, si sentirebbe un po’ in
castigo.
Il messaggero
il tassista italiano
dalla stampa
strisce blu
la nuova disciplina
gratis il 50% dei parcheggi
Tre mesi fa la decisione del sindaco Alemanno: «Via le strisce blu».
Ieri la marcia indietro: «Da settembre tornerà la sosta a pagamento in tutta la città». E nel
centro storico e nella Ztl si pagherà di più. Dopo settimane di progetti e ripensamenti, la giunta ha
approvato il nuovo piano per la
sosta tariffata nel Comune di
Roma, in base a cui si pagherà,
come prima, un euro l´ora, tranne
che nel centro storico dove il ticket sarà di 1,20 euro. E sebbene
l´assessore alla Mobilità Marchi
abbia annunciato che «per ogni
posto a pagamento ci sarà un
posto gratuito, tranne che nel
centro», in realtà su 94.864 posti
auto, solo 17.647 saranno gratuiti. Infatti, per “centro” in questo
caso si intendono 28 quartieri,
dal Tuscolano a Trionfale, Eur,
Ostia e quindi il rapporto tra posti
auto a pagamento e quelli a sosta
libera arriva a una media del
18,6% in tutta la città. Ma ecco,
in sintesi, le principali novità.
Centro storico, aree soggette
alla Ztl e all´Ostiense
In queste zone sarà in vigore la
tariffa maggiorata a 1,20 euro
l´ora. L´80% dei posti auto sarà a
sosta tariffata e solo il 20% a
sosta libera e gratuita. E non sono
previste strisce bianche a Trastevere e Testaccio. I residenti potranno
parcheggiare liberamente.
Tariffa ordinaria e
strisce bianche
Nel resto della città la tariffa ora-
luglio/agosto 2008 • 11
il tassista italiano
ria sarà di un euro l´ora e sulle
strisce bianche si potrà parcheggiare gratuitamente per un massimo di tre ore.
Vicino agli ospedali
Si potrà parcheggiare gratuitamente, purché la sosta non superi le tre ore di tempo (che verranno indicate dal disco orario) e gli
ospedali rilasceranno un ticket
che certificherà che l´automobilista è andato a trovare un ricoverato o ha effettuato una visita
medica.
I parcheggi di prossimità
In alcune zone sono state previste
delle tariffe agevolate, per cui si
pagherà un euro per le prime due
ore, due euro per 12 ore di sosta
e 3 euro per 16 ore nelle strisce
blu. Tra le strade che rientrano in
questo piano tariffario, parte di
lungotevere Grande Ammiraglio
di Revel, l´area circostante le mure
del Verano (da viale delle Province a piazza di San Lorenzo) e via
Casilina (da piazzale Labicano alla
Tangenziale Est).
Tariffa weekend e sosta breve
In alcune strade, dove non è presente una grande concentrazione
di locali notturni, le strisce blu
non saranno attive il sabato e la
domenica. Rientrano nella tariffa
weekend, ad esempio, la zona tra
via Azuni e ponte Milvio e parte
del quartiere Trieste. Prevista
anche una tariffa flat: per una
sosta breve di 15 minuti si potrà
parcheggiare nelle strisce blu con
20 centesimi.
Gli abbonamenti e
le auto elettriche
Per le vetture ecologiche le strisce
blu saranno gratuite. Inoltre, per
sei mesi saranno a disposizione
degli abbonamenti mensili da 70
euro o giornalieri (4 euro per otto
ore di posteggio continuativo).
«Con il nuovo piano - ha commentato l´assessore alla Mobilità
Sergio Marchi - abbiamo trasformato la sosta tariffata da atto
vessatorio a modo per fluidificare
il traffico». Ma Roberto Giachetti
del Pd definisce l´aumento «una
sconcertante prova della giunta
Alemanno, che dopo aver eliminato le strisce blu, ora le ripristina
a costi maggiori per rifarsi dei
mancati introiti di questi mesi».
Il messaggero
esame di conversazione per aspiranti tassisti a londra
A Walsall, una città nelle West Midlands, il
comune vuole introdurre un esame di conversazione per gli aspiranti tassisti, per verificarne
la capacità di “intrattenere i passeggeri”
durante il tragitto. Il test, di quindici minuti,
dovrebbe servire anche per valutare se gli stranieri interessati al mestiere di ‘cab driver’
hanno una padronanza soddisfacente dell’inglese.
Sono previste domande tipo: “Parlate dei
vostri posti preferiti nelle West Midlands”.
Secondo il quotidiano ‘Daily Telegraph’
la novità - domani al voto del consiglio
municipale - non piace però ai tassisti di
Walsall: “Non ha senso. Chi è al volante - dice Aurang Zaib, 46 anni, tassista
dal 1984 - deve concentrarsi sulla strada. Non è bene che parli con i clienti
rischiando così di andare a Birmingham
invece che a Bloxwich”.
Sajiid Hussain, manager di una compagnia
di radio-taxi a Walsall, è dello stesso avviso:
“È importante che i tassisti siano educati e
possano parlare ai clienti ma la maggior parte
12
• luglio/agosto 2008
di essi fa un ottimo lavoro pur non essendo
particolarmente versato nella comunicazione”
il tassista italiano
dalla stampa
mancano telefoni per
taxi chiesto incontro a
comune di catanzaro
Catanzaro, 28 lug. - La Federazione Fast-Confsal, in supporto alla
Fast-Taxitalia segreteria di Catanzaro, ha richiesto un urgente
incontro all’assessore alla Mobilità del Comune della città capoluogo, Roberto Talarico, al fine di
valutare alcune problematiche
che attanagliano l’intera categoria dei tassisti catanzaresi.
“I lavoratori del comparto autotrasporti pubblico - è scritto in
una nota - lamentano la mancanza di idonei apparecchi telefonici
da collocare nelle piazze piu’
importanti della città e ad uso
esclusivo dei taxi catanzaresi.
Infatti tale mancanza determina
non pochi disagi ai lavoratori, ma
anche alla clientela che trova difficoltà a rivolgersi al servizio pubblico attraverso l’uso di numeri
telefonici ufficiali. Basterebbe un
piccolo intervento da parte dell’Amministrazione comunale scrive l’associazione in una lettera
a firma del segretario Fast-Taxitalia Catanzaro, Antonio Critelli, e
del segretario generale FastConfsal Calabria, Vincenzo Rogolino - per mettere fine ad un disagio che investe l’intera collettività e che migliorerebbe di molto il
servizio all’utenza”.
Per la federazione, “in tutte le
città esistono spazi telefonici ad
uso
esclusivo per le chiamate taxi, con grande
beneficio per lavoratori e clientela,
quest’ultima garantita da una chiamata attraverso numeri telefonici
accreditati, sinonimo, tra l’altro, di
sicurezza. Per questo la Fast-taxitalia - conclude la nota - ha sollecitato un incontro con gli organi istituzionali, coinvolgendo anche l’unica
cooperativa del settore, vero vanto
per la città di Catanzaro e modello
da copiare per le altre realtà territoriali comunali”.
AGI
friendly taxi
promuovere le tariffe del servizio taxi
Napoli – Verrà presentata domani, alle ore 11.30, presso l’Ente
Provinciale per il Turismo di
Napoli, la campagna di comunicazione “Friendly Taxi” per promuovere le tariffe predeterminate a tutela dei clienti del servizio
taxi. L’iniziativa, coordinata dall’Ente Provinciale per il Turismo
di Napoli d’intesa con il Comune
di Napoli, è destinata a garantire, soprattutto a vantaggio dei
turisti, la qualità del servizio taxi
e la trasparenza delle tariffe.
Interverranno all’incontro con la
stampa Dario Scalabrini, Amministratore dell’Ente Provinciale
per il turismo di Napoli e i rappresentanti delle categorie professionali interessate.
Taxi News
luglio/agosto 2008 • 13
il tassista italiano
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il tassista italiano
dalla stampa
protesta
TORRE DEL GRECO
dei tassisti collettivi
abusivi
davanti al comune
Torre del Greco. È bastato un blitz
della polizia e multare tre conducenti di taxi collettivi abusivi per
far scatenare una nuova protesta
alle porte di Palazzo Baronale. Il
motivo? L’assoluto divieto da
parte dell’amministrazione comunale per i cosiddetti “abusivi storici” di circolare. La denuncia è
partita dagli autotrasportatori
che sono provvisti di licenza e
non vogliono combattere con la
concorrenza illegale dei “colleghi”.
Una denuncia che l’amministrazione comunale non poteva ignorare.
“Chi non è in regola con tutte le
documentazioni, le licenze e l’assicurazioni per il proprio taxi collettivo non potrà più operare in
modo abusivo”. Queste sono le
parole che il primo cittadino ha
diretto alle persone che da oltre
due giorni protestano nei pressi
di Palazzo Baronale.
A breve saranno rilasciate quindici autorizzazioni che insieme alle
quindici già operative sul territorio, fanno si che i taxi collettivi
presenti a Torre del Greco siano
trenta. Altrettanti sono quelli
senza licenza o che per un moti-
vo o per un altro sono rimasti al
di fuori della suddetta graduatoria.
Una graduatoria, stando alle
affermazioni dei tassisti e delle
relative famiglie, frutto di un
bando emesso qualche mese fa,
che non è certamente in regola.
Anzi si parla di un vero e proprio
rimpasto di graduatoria. Secondo
i protestanti la graduatoria è stata
manipolata, per cui dei nomi che
prima c’erano ora non ci sono
più. Pesanti le accuse, dunque.
La risposta dell’amministrazione
comunale è molto secca. Non ci
sono irregolarità, o questa graduatoria sarebbe stata annullata
come molti altri concorsi sono
stati bloccati per varie difformità.
“A breve – dichiara l’assessore
Giuseppe Speranza che fino a
poco tempo fa aveva la delega
alla viabilità e conosce bene la
questione - uscirà questa graduatoria definitiva con cui affideremo circa quindici licenze. Per gli
altri, che non hanno prodotto
una documentazione adeguata,
non possiamo fare nulla. È ora
che tutte le attività si mettano in
regola. Non esiste alcun rimpasto
o scorrettezza, altrimenti il con-
corso sarebbe stato invalidato
come è accaduto per altri bandi.
Ci sono ovviamente i dovuti
accertamenti in corso, per routine”. Eppure aldilà della graduatoria che possa essere “manipolata” o meno c’è stata un’affermazione di uno dei tassisti che risulta essere emblematica: “nessuno
ha mai badato a noi e abbiamo
sempre circolato senza licenze,
perché ora questo putiferio?”.
Questo significa che per molti
anni oltre quaranta persone
hanno continuato ad agire nella
più totale illegalità, senza avvertire la necessità chiedere, allora,
prima all’amministrazione comunale di essere messi in regola?
Perché non hanno avanzato
prima delle richieste? Sembra
ovvio che attualmente l’amministrazione non possa rilasciare
trenta licenze, ed è probabilmente inutile ora avanzare pretese di
legittimità. Era interesse prioritario dei cittadini mettersi in regola
e quindi doveroso chiedere al sindaco le dovute tutele, ora piangere sul latte versato o su quello che
non si è fatto è inutile oltre che
dannoso.
Taxi News
luglio/agosto 2008 • 15
il tassista italiano
dalla stampa
MILANO
la rivolta dei consumatori
ora vogliamo i risarcimenti
Tassametri e contenitori del gas, in arrivo pioggia di denunce.
La provincia: ci uniremo alle associazioni, un errore rinviare la class action
Le denunce sulle scrivanie della Procura sono già migliaia: spedite da
tutta Italia. E altre se ne aggiungeranno. Perché adesso che l’inchiesta
sulle bollette gonfiate dei contatori
dell´ex Aem si è conclusa, sarà una
corsa ai risarcimenti. Con le associazioni dei consumatori in prima fila,
pronte a costituirsi parte civile.
Anche se A2A rassicura i clienti:
«Nessuna truffa». «Metteremo in
campo ogni azione legale per coprire i danni», annuncia Federconsumatori. Mentre Altroconsumo chiede «l’immediata sostituzione dei
contatori». In attesa della (promessa) class action, che ora invocato
tutti. «Rinviarla è stato un errore sostiene l´assessore provinciale con
delega alla tutela del consumatore
Francesca Corso - . In ogni caso
valuteremo la possibilità di prendere iniziative con le associazioni dei
consumatori». Dai contatori la protesta si allarga ai tassametri, con 32
conducenti nel mirino dei pm accusati di aver fatto lievitare le corse
dei passeggeri. E Sandro Miano di
Assoconsumatori che avverte:
«Come per il gas, siamo disponibili
ad accogliere le denunce di tutti».
Bollette più care.
Tassametri che corrono. E la necessità di difendersi. Con la possibilità,
presto, di uno strumento in più.
Spiega il difensore civico del Comune di Milano Alessandro Barbetta:
«Accorgersi che c’è qualcosa che
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non va nel conto di un taxi può
essere più facile. Complessa la
vicenda dei contatori. Per questo
come difesa civica abbiamo lavorato con i consumatori per riscrivere
le carte dei servizi delle aziende partecipate di Palazzo Marino». Il
documento dovrebbe arrivare in
Consiglio e prevede un elemento
importante: «Devono essere previsti
livelli di qualità dei servizi e i controlli devono essere fatti insieme da
aziende e consumatori», continua
Barbetta. Per Francesca Arnaboldi,
presidente regionale di Confconsumatori, la prima regola da seguire
quando si sospetta di essere diventati vittime di un raggiro è solo una:
«Presentare una denuncia. È quello
che diciamo a chi si rivolge a noi, in
ogni caso: dalla sanità alle truffe alimentari. Purtroppo, da un lato sempre più persone vedono diminuire il
loro potere di acquisto, dall’altro ci
sono sempre più tentativi di approfittarsi degli altri».
A2A si difende: «Le anomalie su cui
si basano le accuse, riguardanti la
media delle fatturazioni del 2005,
sono riconducibili al temporaneo
rallentamento della fatturazione nel
dicembre del 2004, a causa del
cambiamento indotto dalla modernizzazione del sistema informativo
interno. Per questo rallentamento,
l’ammontare della fatturazione del
2005 è risultato superiore quello
del gas definito nel corso dell’an-
no». Ma Rosario Trefiletti, il presidente di Federconsumatori giudica
«la vicenda ancora più grave di
quanto si supponesse perché dalle
intercettazioni si evince la piena
conoscenza e la precisa volontà di
ricavare utili a danno dei consumatori». L’assessore Corso sollecita «le
verifiche dei contatori soprattutto
per le utenze più deboli come gli
anziani. La Provincia partecipa a un
tavolo con Camera di Commercio e
consumatori e in quella sede vedrò
quali azioni si possono intraprendere».
Per Paolo Martinello, presidente di
Altroconsumo, questo sarebbe
stato un caso da manuale per un’azione collettiva. Anche se «alla luce
di questi nuovi esiti s’impone un
controllo a tappeto e una sostituzione di tutti i vecchi contatori.
Deve essere interrotta qualsiasi ipotesi di rilevazione errata. La priorità
sono i risarcimenti e stiamo verificando la possibilità di costituirci
parte civile». Ma come ci si difende
dai tassametri? «Il Comune deve
fare più controlli», afferma Miano.
Che spiega: «Bisogna chiedere
sempre la ricevuta con l’indicazione
di orari e percorso. E poi verificate
sempre la cifra di partenza: se
quando l’auto arriva dopo una chiamata segna più di 4 o 5 euro non
abbiate paura di chiedere spiegazioni».
Alessia Gagllione
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