il Campanile
Periodico d’informazione della Vallata del Tronto
Marzo 2013
Periodico di informazione locale - Sede redazione: Via Roma, 45 - 63030 Castel di Lama (AP) - Aut. Trib. Ascoli Piceno n. 360 del 25/06/1999 - ROC n° 21084 dell’11/05/2011
Tel. e Fax 0736.814041 - [email protected] - www.ilcampanile.info - Anno XIV, numero 2 - distribuzione gratuita
Editoriale
di Andrea Calvaresi
È
Pasqua di resurrezione
e rinnovamento
bello accostare la parola Pasqua a rinascita e rinnovamento. Quante volte nel corso
della nostra vita abbiamo sentito questa esigenza, quante volte abbiamo potuto sperimentare
sulla nostra pelle che un evento che avrebbe
dovuto o potuto abbattersi sulla nostra vita in
maniera devastante ci ha offerto lo spiraglio per
non smarrirci, anzi ci indicato nuove vie di lettura di noi stessi e nuove azioni conseguenti?
Siamo una materia molto complicata ma
abbiamo dentro di noi risorse inaspettate che
quando meno ce l’aspettiamo emergono.
La Pasqua di quest’anno per tutti gli italiani
coinciderà con una serie di eventi di rinnovanto
che volenti o nolenti ci coinvolgerenno. Per i
Cristiani – Cattolici l’avvento di un “nuovo”
Papa è sicuramente un evento di risalto fondamentale. Ma anche per tutti gli altri, Cattolici e
non, un nuovo Governo ed un nuovo Presidente
della Repubblica in poche settimane, segneranno lo spartiacque di una situazione di incertezza che permane da mesi. L’augurio a questo
punto è che questo tempo Pasquale possa illuminare le menti e riscaldare i cuori in vista di
queste scelte importanti e decisive per il futuro
del nostro Paese. Buona Pasqua.
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In questo numero:
Editoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2
Correva l’anno... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
Castel di lama celebra i trent’anni della sua Pro Loco. . . . . . . . 3
Progetto “aiutiamo gli anziani” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
La sigaretta elettronica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
Grillo e il dito sul grilletto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
Annunci di lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
Il traffico di cuccioli dall’Est Europa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
Studiare e divertirsi grazie al semiconvitto. . . . . . . . . . . . . . . . . 7
Aromaterapia: benefici degli olii essenziali. . . . . . . . . . . . . . . . . 8
La recensione: Il padrone del mondo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
L’umiltà di un uomo: Fra’ Marcellino “servo di Dio” . . . . . . . . . . . 9
La politica nel pallone. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
La Festa delle Donne: La sua storia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Cuba: Un coccodrillo con gli occhi color smeraldo. . . . . . . . . . 11
Provata la nuova Auris . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
Alimenti meglio crudi o cotti? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
La ricetta del mese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
In primavera si rinasce . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
È primavera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
L’oroscopo di marzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
I giochi del mese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
il Campanile
periodico d’informazione della Vallata del Tronto
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Bruno Allevi
Marina Premici
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Gli articoli inviati per la pubblicazione sono sottoposti all’esame del
Comitato di Redazione. Le opinioni eventualmente espresse in essi
rispecchiano esclusivamente il pensiero dell’autore, non impegnando, di conseguenza la responsabilità del Comitato di Redazione.
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il Campanile
di Enzo Agostini
Correva l’anno...
C
orreva l’anno 1942, in un pomeriggio di estate calda ed afosa un gruppo di ragazzi sostava, annoiato, sulle
scalinate della scuola elementare di Sambuco quando uno di essi, Aldo Di Lorenzo, si alza e dice “chi vuol
venire con me giù alla Bottegola e vedere passare le automobili?”. Io che facevo parte del gruppo, mi alzo e lo seguo. Lungo la
scorciatoia Aldo mi prospetta quello che avremmo fatto per tornare su facendoci rimorchiare dagli autobus che da Ascoli andavano a Offida e che all’epoca passavano dalla strada per Sambuco. Arrivati sul posto ci sedemmo all’estremità
del piazzale della fornace che all’epoca terminava a sud con una scarpata. Le automobili passavano in entrambi i sensi con un intervallo di sette- otto minuti l’una dall’altra ma
anche quello era uno spettacolo da vedere poichè a Sambuco transitavano solo carri
agricoli e qualche bicicletta. Dopo un paio d’ore ci alzammo e ci apprestammo a tornare, infatti era l’ora di passaggio degli autobus. Non appena il primo di questi girò
dalla Salaria verso Sambuco, Aldo ed io ci aggrappammo alla scaletta che porta sul
tetto ma all’altezza della casa Roncalli e con dietro l’altro pullman con il fattorino sul
predellino pronto ad acchiapparci, Aldo abilmente con destrezza si sgancia mentre io
incampo e cado. Senza alzarmi rotolo su me stesso per evitare l’autobus che ci seguiva. Le conseguenze: riportai un’abrasione al braccio sinistro per aver strusciato sulla
Aldo Di Lorenzo
strada polverosa.
Ritornammo a piedi ma durante il percorso ci fermammo a cogliere le more. Giunti nei
pressi della casa di mia nonna, poichè ero sicuro che mia madre stava lì, mi sembrava già di sentire la sua ramanzina: “dove sei stato? Figlio scellerato. Non ci sei mai a casa, sempre in giro, ti approfitti che non c’è tuo padre”
(mio padre era militare in Africa Orientale). Viste le mie condizioni ed il braccio sporco e graffiato prese una bacinella d’acqua e mi lavò per evitare infezioni. Naturalmente io non dissi come realmente erano andate le cose
altrimenti la ramanzina sarebbe durata molti di più. Questo ero io, un diavoletto che ne combinava sempre qualcuna delle sue con i genitori sempre in ansia.
Enzo Agostini
[email protected]
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I
l passato come ricchezza autentica e serbatoio di pensiero
per il futuro. Sono i valori evocati e inneggiati dai presenti,
il 27 gennaio 2013 presso la Pro Loco di Castel di Lama, alla
presentazione del libro scritto da Maria Grazia Lappa “La Pro
Loco di Castel di Lama: 30 anni tra folklore e tradizione”.
L’autrice ha celebrato con entusiasmo l’anniversario dell’associazione lamense nata nel 1982, quando il giorno 24 aprile del
medesimo anno un manifesto informava i cittadini della nascita della Pro Loco, e nei mesi successivi, precisamente l’8 settembre, fu esaminato e firmato l’atto costitutivo ad opera dei
soci fondatori: Corradetti Luigi Enrico (eletto primo presidente), Seghetti Luigi, Fanini Vincenzo,
Re Roberto, Feriozzi Alessandro,
Capponi Mario e Manilardi
Fernando, colpito da un malore
d’amore per la sua Pro Loco proprio
nel giorno della presentazione del
libro. Da allora, il succedersi alla
presidenza dell’associazione di
figure rappresentative del territorio lamense, come Amadio
Scaramucci, Benedetto Poloni (alla presidenza per 3 mandati
consecutivi), Tommaso Mestichelli e Gabriele Cappelletti
sotto l’amministrazione comunale del sindaco Domenico Re, e
Giulia Torquati dal 2004 fino ai giorni nostri.
Nel corso dei suoi trent’anni la Pro Loco si è adoperata per
il miglioramento del paese, con iniziative culturali volte a soddisfare i bisogni dei cittadini. Il primo impegno assunto fu la
pubblicazione di un giornale locale distribuito gratuitamente, nel
1984 fu fondata la Polisportiva Pro Loco – Autolelli grazie
all’impegno dei numerosi volontari e del patron Mario Lelli che
finanziava gran parte delle attività. Nello stesso periodo fu realizzato il primo presepe e nel 1986 ebbe inizio il carnevale
lamense, con la tradizionale sfilata di carri allegorici per le vie
di Athos Capriotti
di Castel di Lama. Successivamente si diede vita
nel 1988 alla scuola di musica e alle attività danzanti, continuando con la creazione del presepe monumentale nel 1990, l’istituzione della festa degli anziani, della festa della birra e della
manifestazione che coinvolge l’intero paese: la Rievocazione
storica, “insediamento del Podestà, dono della balestra e giostra
della quarta”.
I primi anni del nuovo millennio sono stati segnati dalla
creazione del corso di restauro grazie alla collaborazione di
Domenico Tassoni e all’organizzazione di Luigino Alessandrini,
restauratore di professione che ha
messo a disposizione per molti anni
la sua esperienza, soprattutto nel
primo lustro degli anni ’90 quando
ha ricoperto il ruolo di vicepresidente sotto la guida di Benedetto Poloni.
Giungendo ai giorni nostri, possiamo dire che la Pro Loco può
vantare la creazione di molte attività, tra cui quella teatrale del
2001 e nell’anno successivo il corso di taglio e cucito, che
insieme a tutte le altre hanno arricchito il libro che celebra i
suoi vittoriosi trent’anni. Hanno partecipato alla presentazione
il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Piero Celani, il
Sindaco di Castel di Lama Patrizia Rossini, il presidente della
Pro Loco Giulia Torquati, il Presidente UNPLI Marche Mario
Borroni, il Rappresentante del Consiglio Regionale per le
Marche UNPLI Marco Collina, il Presidente Provinciale
UNPLI Marco Silla, la prof.ssa Paola Barbara Castelli, il
moderatore dell’incontro prof. Gianfranco Simonetti e l’autrice del libro Dott.ssa Maria Grazia Lappa.
[email protected]
Gabriele Gagliardi (nella foto a destra) è stato eletto presidente della Pro Loco di Castel di Lama,
succede a Giulia Torquati, quest’ultima alla guida dell’associazione per due mandati consecutivi.
Dalla redazione de “Il Campanile” l’augurio di buon lavoro.
il Campanile
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Progetto “Aiutiamo gli anziani”
V
iviamo in un’epoca in cui i legami sociali sono freddi, incerti e fragili eppure essi
sono ingredienti essenziali per una buona qualità di vita personale e quindi comunitaria perché producono scambi bidirezionali ovvero
scambi in cui il dare e l’avere è reciproco.
Chi meglio del volontariato può generare
capitale sociale? Secondo me nessun altro. Il
volontariato è in grado di cogliere l’essenza di
un problema e restare vicino alla persona in
quanto il volontario, nella maggior parte dei casi, vive oppure ha
vissuto una situazione problematica.
È grazie alla preziosa collaborazione dei volontari che mettono a disposizione il proprio tempo libero per aiutare le persone
meno fortunate che l’Associazione Nazionale Carabinieri –
Nucleo Volontariato e Protezione Civile ANC di Spinetoli ha promosso il progetto Aiutiamo gli anziani. I vertici ANC hanno elaborato una risposta alle problematiche sociali correlate alla terza
età quali solitudine, difficoltà relazionali e progressiva diminuzione di autonomia nello svolgimento delle attività quotidiane partecipando all’Avviso per la presentazione di progetti sociali del
Piano Pluriennale 2011-2013 della Fondazione Cassa di
Risparmio di Ascoli Piceno che ha sostenuto l’Associazione
Nazionale Carabinieri – Nucleo Volontariato e Protezione
Civile ANC di Spinetoli attraverso l’acquisto di un pulmino a
nove posti per uso trasporto persone.
Scopo del progetto è prestare, a titolo
gratuito, una serie di servizi agli anziani
residenti nei comuni della Vallata del
Tronto (Spinetoli, Colli del Tronto,
Castorano, Castel di Lama, Appignano
del Tronto, Offida) al fine di garantire il
soddisfacimento di bisogni di salute ed
assistenza nella vita quotidiana quali il
trasporto presso i plessi ospedalieri di
Ascoli Piceno e San Benedetto per effettuare accertamenti diagnostici e visite
mediche, accompagnamento presso i supermercati
della zona di residenza al fine di effettuare la
spesa alimentare oppure spesa a domicilio in
caso di impossibilità motoria o di altro genere
dell’anziano. Il progetto è stato valorizzato
ed appoggiato anche dall’Unione dei
Comuni della Vallata del Tronto e
dall’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti di
Ascoli Piceno con le quali l’ANC ha stipulato convenzioni per il trasporto delle persone presso il Centro
Sollievo di Pagliare del Tronto. Il progetto “Aiutiamo gli
anziani” è la dimostrazione di come opera il Terzo Settore
della nostra Comunità e di come, attraverso la realizzazione di
sinergie e di collaborazioni, produce valore. Infatti, da un lato,
la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno ha fissato
le aree di intervento (grazie all’analisi dei bisogni del territorio
ed al colloquio con la comunità), determinato gli stanziamenti
per gli interventi (lavorando per produrre il reddito necessario), emanato un avviso per la presentazione di progetti (definendone le caratteristiche), dall’altro, l’Associazione
Nazionale Carabinieri di Spinetoli ha partecipato all’avviso
presentando il progetto “Aiutiamo gli anziani”, mettendo a
disposizione le proprie professionalità, le proprie competenze
e la propria capacità organizzativa e mettendo in rete altri Enti
ed Associazioni del territorio al fine di
rispondere all’emergenza sociale
Per ricevere tutte le informazioni
sul servizio Aiutiamo gli anziani potete
contattare l’Associazione Nazionale
Carabinieri di Spinetoli ai seguenti
numeri: 3928164733 – 3930666387 3298214256. Per informazioni sulle
attività dell’Associazione Nazio-nale
Carabinieri di Spinetoli potete consultare il sito www.ancspinetoli.it
[email protected]
LA SIGARETTA ELETTRONICA
ta diventando una moda, un vero e proS
prio simbolo. È la sigaretta elettronica con
o senza nicotina nelle sue forme più bizzarre
e disparate, quella fashion creata da Vogue
o la classica a forma di sigaretta per dare la
sensazione di avere in mano una vera bionda, allungata, nera bianca, ecc. Esistono anche varie tipologie di gusto da poter assaporare: cioccolato, vaniglia,
menta, senza dimenticare il gusto tabacco!
Il primo concetto di sigaretta elettronica viene attribuito a
Herbert A. Gilbert, che nel 1963 brevettò un dispositivo che
con una soluzione di nicotina produceva vapore che poteva
essere aromatizzato. Questa scoperta, nonostante all’epoca
catalizzasse l’attenzione di molte aziende, non venne mai
commercializzata e scomparve dopo poco. Hon Lik, un farmacista cinese, nel 2000 riprese l’idea e, finanziato dalla
ditta Ruyan, creò un apparecchio che funzionava grazie
all’utilizzo di tecnologia ad ultrasuoni. Questo brevetto è
attualmente esteso a tutto il mondo. La sua diffusione qui nel
nostro paese è abbastanza recente e ha visto nel giro di
poco tempo una crescita sempre maggiore di richieste ed un
4
di Roberta Di Nicolò
di Cecilia Bellisi
proliferare di negozi atti alla
vendita di sole sigarette elettroniche, insomma un vero e proprio business. Non ci sono
dati effettivi sui risultati che questi dispositivi
ottengono, non riusciamo a sapere se effettivamente possano aiutare un fumatore incallito a liberarsi dal suo vizio.
Un’altra cosa che non è ancora chiara è se le sigarette
elettroniche possano essere dannose per il nostro organismo.
Il Ministero della Salute ancora non si è espresso sull’utilizzo
di questi apparecchi, ma nel 2010, con nota relativa all’etichettatura di preparati contenenti nicotina e sostanze pericolose ha chiesto a tutti i produttori di sigarette elettroniche di
evidenziare su tutti i prodotti, la concentrazione di nicotina
e, in caso di presenza, di apporre i necessari simboli di tossicità. È stato inoltre richiesto di evidenziare la frase “Tenere
lontano dalla portata dei bambini” su tutti i prodotti posti in
vendita. L’Istituto Superiore di Sanità ha inoltre affermato che
non esistono dati sufficienti per escludere effetti dannosi per
la salute.
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il Campanile
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L’angolo di Pio
Grillo e il dito sul grilletto
È
accaduto e forse doveva
accadere. Grillo ha
saputo cavalcare la protesta
contro la Casta e il suo
“ARRENDETEVI” è ormai
il grido CULT.
L’hanno voluto loro, i
vecchi politici; non hanno
capito che applicare la
moviola alle Riforme e
soprattutto alle vere sforbiciate ai privilegi personali e
di partito avrebbe portato a
questo.
D’altronde il Movimento di Grillo non è diventato il
primo partito perché la gente condivide appieno il suo
Programma ma solo perché garantisce un dito sul grilletto di una “pistola” puntata contro i citati privilegi
che, si spera, vengano aboliti a tempo di record.
E veniamo al Partito Democratico che parla di vittoria, sarebbe il caso a questo punto si chiamasse PD ma
per significare Pirro Docet, una vittoria di Pirro che
insegna ad essere attenti ai segni dei tempi e i tempi
erano per una candidatura di Renzi che avrebbe, in quel
mentre, frenato anche l’ascesa del Grillismo. Sono personalmente convinto che il Movimento di Grillo andrà
tSi
a migliorare l’aspetto etico
laico della nostra politica ma
attenzione non deve abbassare la guardia e tenere sempre il dito sul grilletto. Detto
questo… come garantire la
governabilità?
Nel Paese che ha dato i
natali a Macchiavelli tutto
può accadere anche che l’ingovernabilità possa favorire
una abilità politica per andare veramente oltre lo stallo.
Ho letto che nella Regione Molise il Nuovo Governatore si chiama FRATTURA
ed è del Partito Democratico, non credo che il significato di questo cognome possa diventare la bandiera del
Partito nelle trattative romane.
L’Italia non può permettersi una FRATTURA politica troppo lunga ed evidente per una serie di ragioni e un
minimo comune denominatore politico va trovato
urgentemente. Accadrà questo miracolo? Non so…certo
bisognerebbe illuminare le menti solo che lo Spirito
Santo di questi tempi è impegnato altrove ma sempre a
Roma…vicino e quindi speriamo.
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IL TRAFFICO DI CUCCIOLI
DALL’EST EUROPA
ecentemente un fatto di cronaca ha riportato all’attenzioRl’importazione
ne un problema purtroppo già noto da tempo in Italia:
clandestina dei cuccioli provenienti dai paesi
dell’est Europa. I motivi di questo squallido commercio sono
semplici: un cucciolo straniero vale in termini puramente economici molto meno di un suo corrispettivo italiano. In questo
modo un cucciolo di razza di origine ad es. ungherese può
essere venduto a 200 euro; lo stesso cane, diventato “italiano”, verrà venduto per un prezzo compreso tra i 500 e i
1500 Euro.
I cuccioli coinvolti in questo traffico provengono da allevamenti lager, vere e proprie “fabbriche di cuccioli”, che li
cedono sottoprezzo a persone senza scrupoli, le quali a loro
volta li importano in Italia (e non solo).
Le condizioni in cui
vengono allevati sono
indicibili: stipati in gabbiette accatastate, in
condizioni igieniche pessime; le madri vengono
fatte riprodurre ad ogni
calore (se sopravvivono), con il solo cibo
necessario alla sopravvivenza.
Una volta raggiunti i
30-40 giorni di età i
piccoli vengono ammassati su camion o furgoni
di Denise De Santis
e trasportati nel nostro paese.
Una volta arrivati sono già forniti di microchip, libretto
sanitario ed elenco delle vaccinazioni: in questo modo superano i controlli alla frontiera e finiscono dritti nei negozi delle
città italiane. Purtroppo la documentazione che accompagna i cuccioli è completamente falsa. Hanno molto meno dei
novanta giorni richiesti dalla legge per poterli importare, e
ovviamente non sono vaccinati, anzi purtroppo molto spesso
arrivano già malati. All’interno degli allevamenti lager possono contrarre qualsiasi tipo di virus e infezione, oltre a tare di
salute ereditarie, anche nascoste. Quando vengono strappati dalla cucciolata sono così piccoli che il loro sistema immunitario non è ancora in grado di proteggerli, perciò dopo un
viaggio simile quelli che arrivano vivi sono stremati. Alcuni di
loro sono già affetti da cimurro, parvovirosi, ecc., tutte malattie con percentuale di mortalità altissima, che se non hanno,
rischiano di contrarre durante il percorso.
Una volta in Italia i trafficanti li imbottiscono di farmaci
per farli sembrare sani e i commercianti italiani li acquistano,
spesso conniventi, chiudendo un occhio sulle loro condizioni. Ovviamente pochi giorni dopo l’effetto delle medicine
scompare, e i cuccioli cominciano a stare male; molti di loro
muoiono tra le braccia dei nuovi proprietari, con tutta la sofferenza che questo può comportare. Il contrasto di questa
orribile realtà può partire da tutti noi: se decidete di acquistare un cucciolo insospettitevi subito se vi fanno firmare un
contratto di garanzia (non è un aspirapolvere!) o se il prezzo è eccessivamente basso per un cane di razza.
[email protected]
STUDIARE E DIVERTIRSI GRAZIE AL SEMICONVITTO
un servizio che va incontro alle famiglie contemporanee.
“Hai fatto i compiti?”. Spesso, sul
calar della sera, ascoltavamo il genitore di ritorno dalle fatiche quotidiane rivolgerci la fatidica domanda,
con un tono a metà tra la curiosità e
la minaccia perché, guardandoci
negli occhi, aveva già intuito se avevamo anteposto il piacere al dovere.
Per noi dolci ricordi di un tempo
passato, oggi la realtà per nuove
generazioni di studenti, alle prese
con scelte importanti per il futuro scolastico e professionale.
La scelta della scuola da frequentare terminato il periodo dell’obbligo è l’argomento più discusso nelle famiglie in questo
periodo. Genitori e figli, esclusi i pochi con le idee chiare,
appaiono disorientati, alla ricerca di informazioni, tra opuscoli, visite negli istituti superiori, internet, speranzosi di fare la
scelta migliore. Si spendono tempo ed energie per scegliere, e
poi ci sono le iscrizioni on-line, attivate quest’anno dal
Ministero, a testare le conoscenze informatiche dei genitori e
magari in quel caso sono i ragazzi a dare consigli sul da farsi!
Tra le tante offerte una ha destato la nostra curiosità, è
un’interessante opportunità presente nel nostro territorio: il
semiconvitto. È, questo, un doposcuola completo ed organizzato nel quale i ragazzi dopo le lezioni mattutine possono pranzare, partecipare alle attività ricreative, studiare in confortevoli aule con l’aiuto degli educatori, consumare la merenda ed
infine tornare a casa. Il ritorno a casa è quindi più leggero e
spensierato dopo essersi rilassati un po’ ed aver fatto i compi-
di Massimo Ballatori
ti. Il semiconvitto va
incontro alle esigenze
delle famiglie contemporanee; oggi
accade spesso che i genitori non riescano a seguire i figli nello studio
come vorrebbero. Usufruire del
semiconvitto è anche economicamente accessibile, cosa non di poco
conto considerando le difficoltà
economiche di molti. Vi è, infatti,
una certa flessibilità nella scelta dei
giorni e dei periodi nei quali avvalersi di tale opportunità,
senza essere vincolati necessariamente per l’intero anno scolastico. Dove si svolge il semiconvitto? L’IPSIA di San
Benedetto del Tronto (nella foto), offre il semiconvitto, e possono beneficiarne anche gli studenti che frequentano gli altri
istituti superiori della città rivierasca. Tutti gli studenti di
Ascoli Piceno, invece, possono usufruire del semiconvitto
presso l’Istituto Tecnico Agrario “Ulpiani”. Per le informazioni ci si può rivolgere ai rispettivi Istituti. Il semiconvitto è una
realtà in costante crescita perché incontra il favore dei genitori, i quali sono sereni sapendo che i propri figli pranzano, trascorrono il pomeriggio socializzando con altri ragazzi, s’impegnano in attività ricreative e studiano assistiti dagli educatori,
in un ambiente sereno, allegro e protetto.
Un ambiente nel quale si coniugano piacere e
dovere senza che l’uno escluda l’altro e così lo
studente, una volta a casa, potrà godersi la serata
senza l’assillo dei compiti per il giorno dopo.
il Campanile
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Aromaterapia:
benefici degli olii essensiali
’aromaterapia consiste
Lcazione
nello studio e nell’applidel potenziale
terapeutico insito negli oli
essenziali naturali ricavati
dalle piante. L’utilizzo di
oli essenziali risale ad
oltre 2000 anni e recenti
ricerche confermano la
loro azione a livello del
sistema nervoso, poiché influenzano in modo benefico le funzioni psichiche, il tono dell’umore e le emozioni. Con il
tempo il loro utilizzo si è esteso in diversi campi: da quello
della salute a quello del benessere, dalla bellezza all’alimentazione.
Per poter beneficiare delle proprietà degli oli essenziali si
può ricorrere a numerosi sistemi: inalazione secca, diffusione ambientale, suffumigio, massaggio, bagno, pediluvi. Si
raccomanda sempre di ricorrere ad essenze naturali al
100% le quali, tra l’altro, sono quasi sempre utilizzabili
come alimenti, ad esempio in cucina per aromatizzare
yogurt, dolci, salse, oli di condimento, bevande e liquori: è
sufficiente una goccia per aromatizzare 100gr di alimento.
Per gli oli da condimento gli oli essenziali più utilizzati sono
il finocchio, il limone, il timo, l’origano. Per purificare l’aria
dal fumo e dai cattivi odori in casa e ufficio, si può ricorre-
di Luciana Foscolo
re all’utilizzo di lampade per aromi, umidificatori, profumatori: aggiungere nella vaschetta della lampada o nel calorifero dalle 6 alle 15 gocce di
olio essenziale. I più appropriati sono il tea tree oil, l’eucalipto, la lavanda, il timo, mentre il limone è utile per stimolare la concentrazione e per questo è adatto a scuole e uffici.
Possono essere aggiunti ad un olio vegetale come l’olio
di argan, l’olio di jojoba e l’olio di mandorla per fare dei
massaggi rinfrescanti, rivitalizzanti, rilassanti, anticellulite.
Per massaggi rigeneranti sono indicati l’olio essenziale di
limone, menta, pino silvestre; per massaggi rilassanti la
lavanda e l’arancio amaro; per la ritenzione idrica e la cellulite ricorreremo all’arancio amaro, al rosmarino, al limone.
Per migliorare la respirazione nella stagione fredda utilizzeremo oli essenziali balsamici come l’eucalipto, la menta, il
pino mugo, il timo, aggiungendoli alle lampade per aromi,
ai caloriferi, ma anche ad acqua calda per fare suffumigi,
bagni, massaggi. Quelli elencati sono solo alcuni dei possibili utilizzi degli oli essenziali, essi trovano applicazione
anche per il trattamento di problematiche
della pelle come acne, micosi, eczemi e,
se puri al 100%, possono essere utilizzati
per via interna a scopo terapeutico, ma
per questo occorre molta cautela e soprattutto occorre rivolgersi al proprio medico.
[email protected]
La recensione: Il padrone del mondo
Q
uesto famoso romanzo uscì nel
1907 e da allora suscitò vivaci
dibattiti ed ottenne grande successo. In
esso, Robert Benson denunciava il
nascente progetto politico che mirava a
organizzare il mondo senza Dio, sostituendo la tradizionale società cristiana
(basata su religione, famiglia, patria,
proprietà) con una “Repubblica Universale” atea, apolide e tecnocratica,
sostanzialmente totalitaria. Essa si basa
su un umanitarismo pacifista che impone la tolleranza universale, vieta il
“fanatismo”, la guerra e la pena di morte, ma promuove la libertà sessuale, l’eutanasia e la liquidazione dei dissidenti. I personaggi che più incarnano questo diabolico progetto sono il politico Brand e l’intellettuale Felsenburg; sotto la loro apparenza del
tutto grigia, essi anticipano i due mostri profetizzati
dall’Apocalisse: il tiranno e il falso profeta. Il loro successo
mondiale è dovuto alla capacità di manipolare l’opinione pubblica, suscitando illusioni utopistiche e addormentando le
coscienze. Essi cercano di distruggere la Chiesa Cattolica, ma
usando una persecuzione dolce, tranquilla e democratica che
suscita poche reazioni ed anzi ottiene il consenso popolare e
8
di Andrea Calvaresi
quello delle sue stesse vittime, come dimostra la
tormentata vicenda di padre Franklin. La riscossa
cristiana è impersonata dalla figura di Percy, che riafferma i
diritti di Cristo e della Chiesa contro il relativismo e l’“ecumenismo” imposti dal regime. La storia si conclude con un finale
apocalittico, nel quale la falsa promessa di “pace e sicurezza”,
tipica dell’Anticristo secondo san Paolo, viene smentita da un
disastroso conflitto universale dal quale si salva a stento un
“resto della Chiesa”. L’autore è uno dei numerosi uomini di cultura britannici che, in quei tempi, si convertirono dall’anglicanesimo al cattolicesimo; diventò poi sacerdote e predicatore di
fama. Quando scrisse questo libro, venne accusato di essere esagerato, complottista, visionario; allora la Società delle Nazioni
era stata solo progettata, l’ONU e l’Unione Europea erano ancora da venire. Oggi tutto va realizzandosi sotto i nostri occhi, per
cui possiamo dire che Benson fu davvero profetico.
Scheda Tecnica
Titolo: Il Padrone del Mondo
Autore: Robert Benson
Formato: 14x22cm; Pagine: 346
Copertina: a colori con bandella
Prezzo: euro 15,00 (i.i.);
Edizioni: Jaka Book
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il Campanile
L’umiltà di un uomo
Fra Marcellino “servo di Dio”
ei tanti natali che il nostro piccolo paese ha generato, tra
D
gente comune, medici, professori, avvocati, politici, studiosi e artisti, quello di cui vi voglio parlare è un umile uomo
che ha fatto della sua vita una missione di preghiera e di
penitenza per servire Dio: Fra Marcellino da Capradosso.
All’anagrafe Giovanni Maoloni nasce a Castel di Lama il 22
settembre del 1873 in una piccola casa colonica di proprietà dei Conti Lazzari subito fuori località Sambuco; i più vecchi chiamano ancora oggi quella zona con il nome
d’“Merlenghitte” per la famiglia che occupò il posto del mezzadro Pasquale Maoloni padre di Giovanni.
Subito dopo la nascita di Giovanni, la povera ma onesta
famiglia Maoloni si trasferì a Capradosso e già qui il piccolo fu da subito apprezzato dai sui paesani perchè dedito al
lavoro e alla preghiera. Trasferitosi per un lavoro stagionale
nella campagna romana di Mentana, Giovanni conobbe
dei frati, di un vicino convento e maturò la vocazione di
indossare il saio. La sua decisione creò forti opposizioni in
famiglia soprattutto da parte del fratello, ma finalmente il 24
aprile del 1902 all’età di ventinove anni entrò in convento a
Fossombrone nell’ordine dei frati cappuccini. Destinato poi
al convento di Fermo, come frate laico, fu ortolano, poi por-
di Nazzareno Agostini
tiere e infinequestuante. Sia la città di Fermo
che le campagne videro l’umile fraticello per
un breve ma intenso periodo durato solo sette anni, sufficienti, però, a far conoscere questo “Servo di Dio” al mondo. Si
spense il 26 febbraio del 1909 dopo aver contratto una
malattia infettiva mentre curava un confratello, fu il suo
Calvario che sopportò con edificante rassegnazione.
Nel 1996 i suoi resti mortali sono stati esumati e ora riposano nella cappellina a lui dedicata nel convento dei frati
cappuccini di Fermo. Della sua breve vita sono arrivati a noi
molti ricordi e forti testimonianze esaltanti le virtù religiose di
quest’uomo che la chiesa sta esaminando per avviare il processo di beatificazione.
Quella che più mi ha colpito è stata la straordinaria delicatezza dell’umile frate durante un pellegrinaggio a Loreto
con un suo confratelloche lo invitò a visitare la Santa Casa.
Marcellino rispose che avrebbe reso omaggio prima a Gesù
sacramentato per non dispiacere la Madonna, dimostrandosi più esatto di un teologo.
Negli anni ottanta a Sambuco si è trasferita la famiglia
Armillei originaria di Capradosso, il più anziano dei membri, un arzillo vecchietto chiamato Nanà, aveva conosciuto
in gioventù Fra Marcellino. Anche lui rilasciò testimonianza
a mio zio Enzo sull’umiltà di quest’uomo santo che ha saputo insegnare alla sua gente la carità fraterna, la chiara intelligenza della divina verità ma soprattutto il confronto evangelico. A valle della casa nativa di Fra Marcellino che oggi
non esiste più, c’è ancora una sorgente che i paesani chiamano l’acqua di Fra Marcellino alla quale vengono attribuite proprietà “miracolose”. Forse tutti dovremmo attingere a
quella sorgente d’umiltà.
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Edicola che custodisce la statua di Fra Marcellino, situata nei pressi
della casa nativa (Sambuco) devoluta dal Dott. Franco Piccioni.
il Campanile
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LA POLITICA NEL PALLONE
di Athos Capriotti
I
l calcio è un fenomeno multilivello, e anche se
all’apparenza sembrerebbe non avere nessuna
connessione con il mondo della politica, in realtà
tra i due ambiti intercorrono interessi di grande peso, a tal punto
da condizionare l’uno l’evolversi degli eventi dell’altro.
Analizzando la questione dal punto di vista calcistico, avviene una sorta di strumentalizzazione nell’acquisto di figure di
rilievo del mondo dello sport, come se lo scopo fosse quello di
incrementare i consensi politici del proprio partito.
Perché noi viviamo la politica come una partita di calcio,
sventoliamo le bandiere del nostro partito come veri capi ultrà
allo stadio, vivendo il periodo pre-elettorale con lo stesso fervore del calciomercato estivo, sperando che il presidente della
nostra squadra del cuore o del partito politico, ingaggi il fuoriclasse in grado di far sognare i tifosi nello stesso modo in cui speriamo faccia la scelta giusta nella stesura dei punti del proprio programma elettorale, arrivando al punto di votarlo affinché continui ad investire nella squadra.
Le analogie tra i due universi, tutt’altro che paralleli, si evidenziano anche nelle tifoserie calcistiche con continui riferimenti
a schieramenti politici estremisti, che portano ad una nociva contaminazione del mondo calcistico, ormai in declino da anni.
Anche gli stessi calciatori, facendo forza sulla loro influenza verso il grande numero di appassionati, cercano di deviare il popolo italiano verso una scelta piuttosto che un’altra, in uno scenario in cui le due parti se la giocheranno al fotofinish nel concorso
“il più corrotto d’Italia”, e chissà se anche quello sarà truccato…
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LA FESTA DELLE DONNE:
La sua storia
L
di Marina Premici
a giornata internazionale della donna (comunemente definita festa della donna) ricorre l’8 marzo di ogni anno per
ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche
delle donne, sia le discriminazioni e le violenze che purtroppo
ancora oggi subiscono.
Questa celebrazione si è tenuta per
la prima volta negli Stati Uniti nel 1909,
mentre in Italia nel 1922.
Le celebrazioni furono interrotte
dalla Prima guerra mondiale in tutti i
paesi belligeranti, fino a quando l’8
marzo 1917 a San Pietroburgo, le donne
della capitale guidarono una grande
manifestazione che rivendicava la fine
della guerra. La pigra reazione dei
cosacchi inviati a reprimere la protesta,
incoraggiò successive manifestazioni
che portarono al crollo dello zarismo,
ormai completamente screditato.
Per questo motivo, e in modo da fissare un giorno comune a tutti i Paesi, il
14 giugno 1921, durante la Seconda
conferenza internazionale delle donne comuniste, tenuta a
Mosca una settimana prima dell’apertura del III congresso
dell’Internazionale comunista, fissò all’8 marzo la «Giornata
internazionale dell’operaia».
Nel settembre del 1944 si creò a Roma l’UDI (Unione
Donne in Italia), per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al
PSI, al Partito d’Azione, alla Sinistra Cristiana e alla
Democrazia del Lavoro e fu appunto l’UDI a decidere di celebrare, l’8 marzo 1945, la prima giornata della donna, nelle
zone dell’Italia libera.
Mentre a Londra, veniva approvata e inviata all’ONU una
Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di
lavoro.
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Con la fine della guerra, l’8 marzo (del 1946),
fu celebrato in tutto il nostro Paese, e vide la
prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, un’idea questa di Teresa Noce,
Rita Montagnana e Teresa Mattei.
L’8 marzo 1972 la manifestazione
della giornata della donna si tenne a
Roma in piazza Campo de’ Fiori: vi partecipò anche l’attrice americana Jane
Fonda, che pronunciò un breve discorso
di adesione, mentre un folto reparto di
polizia era schierato intorno alla piazza
nella quale, inalberavano cartelli con
scritte inconsuete e scandalose come
“Legalizzazione dell’aborto”, “Liberazione omosessuale”, e veniva fatto circolare un volantino che chiedeva che
non fossero lo Stato e la Chiesa, ma la
donna ad avere il diritto di amministrare
l’intero processo della maternità.
Quelle scritte sembrarono intollerabili, perché la polizia caricò, manganellò e disperse le manifestanti. Il 1975 fu designato come “Anno
Internazionale delle Donne” dalle Nazioni Unite, e l’8 marzo le
organizzazioni femminili celebrarono in tutto il mondo proprio
la giornata internazionale della donna, con rappresentazioni che
onoravano gli avanzamenti della donna e ricordavano la necessità di una continua vigilanza per assicurare che la loro uguaglianza fosse ottenuta e mantenuta in tutti gli
aspetti della vita civile.
Oggi viene più comunemente festeggiata andando in pizzeria o regalando la mimosa, ma è interessante sapere l’importante
storia che c’è dietro.
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il Campanile
CUBA
“un coccodrillo con gli occhi color smeraldo”
uesta mia rubrica vi porterà in giro per il mondo immerQComincio
gendovi in altre realtà.
da Cuba, una terra meravigliosa, povera di
materiali ma infinitamente ricca d’umiltà.
Ho avuto la fortuna di viaggiare due
mesi attraverso l’indimenticabile CUBA.
Vi sembrerà di vivere negli anni 50’/60’
con autovetture retrò perfettamente funzionanti, cornici architettoniche dai colori
cinematografici. Un paese incantato rimasto fermo a quell’epoca. Cuba, arcipelago dei Caraibi, comprende 4200 isole
chiamate Cayos e ospita 11 Milioni di
abitanti. Molte abitazioni sono padroneggiate da grandissimi atri trasformati in
salotti. Visitate i parchi, i musei, come quello della musica
all’Avana e fate delle immersioni subacquee, rilassatevi sulle
meravigliose spiagge e godetevi i paesaggi mozzafiato. La
temperatura è tra i 25°-30° tutto l’anno. Tema autostrada; vi
dirò è un’esperienza unica. Su questa strada vi troverete animali, persone a piedi, auto e camion, che vengono utilizzati come autobus per trasportare la popolazione a lavoro. Le
uscite non hanno segnali e quindi munisciti di compasso e
cartina stradale/geografica. Il navigatore è un optional.
Cuba è un paese di grande spessore culturale e storico.
Paese dove visse Hemingway, paese attaccatissimo al rivo-
luzionario Che Guevara e governato da Fidel
Castro. I cubani sono tutt’altro che benestanti
e nonostante i disagi sono di un’allegria contagiosa, sono
amanti della musica, della danza ed hanno una voglia di
vivere invidiosa. I turisti “fai da te” vengono accolti nelle “Casa Particulares”.
Trattasi di famiglie abilitate dallo Stato ad
accogliere turisti. Le “Casa Particulares”
vengono marchiate con questo simbolo
sulla porta. Se siete ospitati in “non Casa
Particulares”, le sanzioni sono altissime
con detenzione annessa.
L’istruzione a Cuba è gratuita e tutti i
cubani sono diplomati o laureati e nonostante ciò per vivere fanno qualsiasi lavoro. L’analfabetismo è pari all’1%. Purtroppo la disoccupazione regna sovrana ed i più fortunati lavoratori guadagnano
all’incirca 40 € al mese.
Quasi tutti parlano tre lingue: lo spagnolo (lingua ufficiale), l’inglese e l’italiano. La sanità è gratuita e l’ospedale
dell’Avana è il più all’avanguardia del paese. Per vivere il
sogno Cubano vi consiglio di noleggiare un’auto e vi garantisco un’esperienza indimenticabile.
Non dimenticate di essere in un paese
comunista con Regime dittatoriale e quindi
dovete osservare alcune regole.
Provata la nuova Auris
DAL GIAPPONE, DAL FUTURO
TORTORETO LIDO – La Toyota rinnova profondamente la
sua berlina media, l’Auris, presentando sul mercato italiano la
seconda generazione. La nuova Auris è disponibile al lancio
con 2 Motori a Benzina (1300 da 100 cv, 1600 da 132 cv), un
propulsore Ibrido (Benzina + Elettrico, 1800 da 136 cv), 2
Motori Turbodiesel D4D (1400 da 90 cv, 2000 da 124 cv),
negli allestimenti Base, Active, Active + (esclusivo per la versione Ibrida), Lounge.
Esternamente la
vettura giapponese
condivide con la
precedente serie soltanto il nome.
La nuova Auris
è un veicolo dalle
forme avveniristiche, dalle linee moderne. È più bassa
di 5 cm rispetto a
prima e più lunga di
3 cm, il muso è aggressivo con i sottili fari spigolosi, la griglia
trapezoidale posizionata molto in basso, il cofano spiovente.
Posteriormente troviamo forme avveniristiche per quanto
riguarda i gruppi ottici, mentre il paraurti bombato che dà
importanza alla coda ha incastonati i catarifrangenti verticali
vicino ai passaruota. Salendo a bordo troviamo un abitacolo
comodo e confortevole con linee nette e forte personalità. La
plancia è sviluppata in orizzontale, la consolle completa di
tutto (clima, radio e navigatore) è asimmetrica, mentre particolari sono le maniglie delle porte interne che sembrano delle
lame. Elegante e ben leggibile è il quadro strumenti. Ed ora il
di Monica Sosi
di Bruno Allevi
momento del test drive: la Toyota Auris provata è stata la 1400 D4D Lounge da 26801 Euro.
La nuova Auris abbandona le forme tondeggianti e classiche
da berlina media per sposare forme futuristiche e linee più
avveniristiche.
Il comportamento stradale della macchina giapponese è
ottimo: comoda e confortevole, ha un abitacolo molto luminoso (la versione provata ha il tetto panoramico in vetro), maneggevole e facile da guidare, si parcheggia molto comodamente
grazie ai sensori di parcheggio e alla retrocamera posteriore a
colori. Spazio infine al motore provato. L’Auris testata monta
il 1400 Turbodiesel
da 90 cv, entry level
della gamma propulsori a gasolio.
Questo motore,
elastico e brillante, silenzioso ed economo,
garantisce ottime prestazioni alla neonata
in casa Toyota strizzando l’occhio ai
costi di gestione, davvero irrisori. Infine il
listino prezzi: si va da
18800 Euro della 1300 Base per arrivare a 22000 Euro della
1600 Lounge (Benzina), si va da 22600 Euro della 1800 HSD
Base per arrivare a 24900 Euro della 1800 HSD Lounge
(Ibrida), si va da 20500 Euro della 1400 D4D Base per arrivare a 25700 Euro della 2000 D4D Lounge (Diesel).
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il Campanile
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ALIMENTI CRUDI O COTTI?
Meglio un giusto equilibrio
T
di Marino Felicioni
utti sanno che mangiare lo
stesso alimento crudo o
cotto non è la stessa cosa,
almeno dal punto di vista
gustativo, ma diverso è pure
l’impegno nella masticazione,
la digeribilità e il valore nutrizionale che cambia anche in
modo sostanziale con la cottura. Ma, non dobbiamo dimenticare che la cottura e tutti i trattamenti a caldo cui vengono sottoposti gli alimenti, hanno avuto grande ripercussione sulla salute dell’uomo in quanto utili alla prevenzione di molte malattie. Il
caldo ed ancor più la pastorizzazione e sterilizzazione, trattando
l’alimento ad alte temperature, sono in grado di eliminare batteri
e microrganismi responsabili di numerose malattie.
Ovviamente l’alimento cotto è diverso da quello crudo di partenza dal punto di vista nutrizionale, in rapporto alla natura del
prodotto, dalla temperatura raggiunta e dai tempi di trattamento.
Infatti, dopo la cottura il cibo si presenta a minore consistenza,
cambia il profumo (perdita di sostanze aromatiche), perde la
quasi totalità di vitamine e sali minerali, di contro, può risultare
più digeribile ed assimilabile nei suoi costituenti.
Non mancano però alcuni difetti legati ai trattamenti termici
a caldo: la frittura ad alta temperatura con oli ricchi di acidi grassi insaturi, produce l’acroleina. sostanza tossica per il fegato e
irritante la mucosa gastrica, mentre i cibi tostati, grigliati e abbrustoliti apportano sostanze cancerogene.
In alcuni casi (patate e melanzane), la cottura è richiesta in
quanto il calore neutralizza alcuni principi aventi azione anticolinesterasi, mentre la cottura al forno di carne e pesce è consigliata perchè facilita la digeribilità della proteina in esse contenuta.
Tuttavia, quando si ha certezza dal punto di vista salutistico (igienicità), è consigliabile consumare cibi crudi che richiedono minor tempo di preparazione, ed è la forma giusta per
gustare la molteplicità degli aromi, la croccantezza, la sapidità
e quindi non privarsi del preziosissimo corredo di vitamine e
sali minerali. Poi i cibi crudi sono diversi dagli stessi cotti per
altri aspetti: i secondi sono quasi sempre a diverso aroma in
quanto con la cottura si perdono gran parte di quelli originali
mentre si acquisiscono altri per complesse reazioni che avvengono a caldo, inoltre, gli alimenti cotti sono quasi sempre più
calorici per i prodotti usati nella preparazione (olio ed altri
condimenti, salse, farciture, ecc.).
Le trasformazioni di natura chimica e biologica e le modificazioni strutturali che l’alimento subisce durante
la cottura sono tantissime e non del tutto note, comunque incidono non poco sia sulla digeribilità che sul valore nutritivo.
I glucidi (zuccheri) semplici, caramellizzano ma in presenza di proteine formano sostanze brune (reazione di Maillard)
poco utilizzabili dall’organismo. L’amido a caldo forma molecole più piccole e digeribili di colore bruno dette destrine,
digeribili e caratteristici dei prodotti da forno. La cellulosa
subisce una frammentazione delle fibre (favorita dalla presenza di bicarbonato di sodio) e l’alimento (ortaggi in particolare)
diventa più morbido e digeribile.
I protidi (proteine) fino a 65-70°C, non subiscono riduzione sensibile del valore nutritivo ed a caldo aumenta la loro
digeribilità; se trattati a caldo in ambiente acido (presenza di
succo di limone, aceto, vino, salsa di pomodoro) si formano
molecole più piccole come avviene nella digestione. Quando
la carne o pesce sono trattate ad alte temperature, le proteine si
denaturano, perdono la capacità di legare l’acqua. Quando la
carne viene messa in acqua fredda non salata, man mano che
procede la cottura, le proteine solubili passano in acqua ed alla
fine si ha un ricco brodo ed un pessimo lesso.
I lipidi (grassi) subiscono alterazioni quando le trasformazioni avvengono ad alte temperature (oltre il punto di fumo) ed
in presenza dell’ossigeno. Le modificazioni riguardano sia i
grassi contenuti nell’alimento che l’olio aggiunto, motivo per
il quale, quando possibile è buona norma condire con olio
crudo dopo la cottura. Sconsigliabile è il riutilizzare più volte
l’olio di frittura a causa di prodotti tossici (acroleina ed altri)
che si formano ad ogni riscaldamento.
I sali minerali, durante la cottura, passano facilmente in
soluzione e quindi diventano irrecuperabili; se possibile, la
cottura degli ortaggi va fatta in poca acqua, a vapore o sulla
griglia.
La perdita di vitamine a caldo, è piuttosto consistente,
maggiore quella di vitamina C, PP e B1, specie in presenza di
acqua e temperature elevate. In molti ortaggi, il riscaldamento
comporta la riduzione di vitamine e l’aumento del contenuto di
antiossidanti.
Il tema “crudo o cotto” è stato oggetto di numerose ricerche
i cui esiti concordano nell’affermare che la soluzione va trovata
attraverso un’alimentazione che sappia contemperare cibi cotti a
temperatura non elevata o a vapore e crudi (almeno al 50%).
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La ricetta del mese
Piconi
di Antonietta Buratti
Ingredienti
Ripieno: 4/5 uova, 600g di formaggio grattugiato (pecorino, auricchio, parmigiano).
Esterno: 500 g farina, 25g strutto o burro, un pizzico di sale e zucchero, latte freddo o acqua.
Sopra: 2 rossi d’uovo.
Lavorazione
Impasto interno: in una ciotola amalgamare bene le uova con il formaggio.
Impasto esterno: disporre la farina a fontana e mettere al centro gli ingredienti,
poi impastare bene.
Stendere la pasta con la macchina per pasta in strisce con spessore al penultimo scatto.
Mettere in ogni striscia la pasta di formaggio e chiudere come si fa per i ravioli. Tagliare come ravioli.
Spennellare ogni “picone” con il rosso d’uovo sbattuto. Infornare fino a cottura (15-20 minuti a 180°).
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il Campanile
In primavera si rinasce
C
di Loredana Valery
ari amici, la Primavera è in arrivo le giornate si allungano
e l'aria diventa via via più dolce, gli uccellini si sentono al
mattino cinguettare e fra poco gli alberi saranno pieni di
gemme pronte a fiorire.
Ogni anno in questa stagione si rinnova il miracolo del rinnovamento della natura e devo dire che questa situazione almeno per me è contagiosa, mi vien voglia di rinascere e cambiare nel taglio o nel colore dei capelli, o di avere una pelle più
luminosa ed abbronzata.
Questo desiderio non credo che appartenga solo a me ma
quasi a tutti gli esseri umani sia uomini che donne e allora?
Allora diamoci da fare con un bel programma. Intanto la prima
mossa è camminare che fa bene alla linea e al cuore.
La seconda è bere... abbiamo già parlato dei benefici che
apporta l'acqua al nostro organismo disintossicandolo e purificandolo dagli stravizi invernali.
La terza è aumentare il consumo di frutta e verdura, di stagione mi raccomando, ed infine l'ultima mossa è quella di coccolarsi.
Grazie alla crisi è ben più facile accedere ai pacchetti di un
centro estetico o della beauty farm ed io in questo periodo vi
consiglio di fare un pacchetto misto contenente, ad
esempio,uno scrub total body, una pulizia viso profonda, una
depilazione e qualche massaggio.
Potete farne di drenanti, rassodanti, modellanti, tanti tipi di
massaggio a seconda del problema. Oppure aiutare l'opera
dei massaggi con fanghi, bendaggi o altre cure che propone l'estetista di fiducia.
Insomma datevi da fare perchè come diceva la famosa
Coco Chanel, “la natura
ti da la faccia che hai a
vent'anni ma poi sarà
compito tuo meritarti
quella che avrai a cinquanta”.
Questo discorso
però non vale solo
per il viso ma anche
per il corpo.
Allora cari amici
non siate pigri e
prendetevi cura di voi
stessi perchè siamo nella
stagione giusta per farlo.
Buona Primavera a tutti!
[email protected]
il Campanile
Grandi promozioni
su tutti i massaggi
Info: 345.4149813 - FB: valerywellness
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di Giuseppe Traini
È PRIMAVERA
H
o aspettato fino alla fine per scrivere queste mie riflessioni, per due motivi: vedere l’evoluzione del tempo in
questa strana stagione e vedere il risultato delle elezioni in
questa strana nazione.
Alla luce dei risultati che sono emersi, le stranezze della
natura non sono niente rispetto alla volubilità degli elettori.
Tolti alcuni elettori che rimangono lo zoccolo duro dei
vari schieramenti, la maggior parte delle persone è confusa,
ma una cosa è emersa chiara, la
gente è stanca di questi politici, è
stanca di questi partiti, è stanca di
questi burocrati, è stanca di essere
presa in giro.
Purtroppo questi risultati
aumentano ancor di più la confusione e l’instabilità.
Cosa c’entra questo con la
nostra rubrica che parla di natura,
di agricoltura, di orto?
C’entra, perché la gente ha bisogno di certezze anche per piantare
patate!!!!!
Ogni sei mesi si cambia politica,
IMU e una miriade di altre tasse,
lascia la gente, oltre che senza soldi anche senza aspettative
e incapace di decidere, e oggi decidere velocemente è
importantissimo.
È importante per decidere se possiamo farci il giardino,
immaginate in agricoltura!
Qualcuno sperava in una nuova stagione, in una primavera della politica!!!
Invece la primavera come ogni anno è scoppiata solo in
natura.
La stagione più bella dell’anno, la stagione del risveglio,
la stagione della fioritura!!!
Le giornate si allungano e la temperatura pian piano si alza.
Quindi occupiamoci del nostro orto e del
nostro giardino che ci daranno sicuramente tante soddisfazioni.
I CONSIGLI DI PEPPE
Con luna calante si consiglia il travaso di vini.
Nell’orto, si seminano ravanelli, spinaci, bietole, cipolle,
radicchi, lattughe, si piantano patate,
e appena si riscalda anche pomodori angurie e meloni.
In giardino si continua la potatura degli arbusti, e delle siepi, si
può cominciare con la semina di
nuovi prati, e la messa a dimora di
bulbi primaverili.
I prati, dopo l’inverno vanno
tagliati bassi, poi è consigliabile
procedere con l’eliminazione del
feltro e una concimazione con
concime ricco di azoto a lenta cessione.
Nel frutteto si completano le
potature di frutteti e oliveti, e si consiglia di evitare trattamenti durante la fioritura.
Con luna crescente, in casa si trapiantano le piante di
appartamento.
Nell’orto si seminano fagioli, piselli, si mettono a dimora zampe di asparago e di fragola.
In giardino si mettono a dimora le piante annuali da fiore
e dei cespugli.
Questo è il periodo adatto per la riproduzione per talea e
margotta.
In questo periodo, raccolgono ancora agrumi, carciofi e
poi cavolfiori, verze.
[email protected]
Dott.ssa Daniela Dialetto
Informatore Scientifico
14
il Campanile
[email protected]
Oroscopo Marzo 2013 a cura di Linda Schafe
Ariete - Splendido mese. Scaricate definitivamente le
zavorre che ti hanno accompagnato negli anni precedenti, saprai essere il protagonista della tua vita.
Dall’esterno giungeranno illimitate sollecitazioni: non
indietreggerai di fronte a niente. Potente impulso alla realizzazione di sé. Ottime energie mentali e fisiche.
Bilancia - La vita amorosa e sociale sarà sacrificata a
favore del lavoro. Un mese piuttosto piatto sul fronte
sentimentale. Inoltre, con l’arrivo della primavera,
alcune increspature potrebbero recare fastidiosi disturbi alla sfera relazionale. Sarai messo alla prova da tentazioni e
voglia di cambiamenti: attenzione alle bugie, ai doppi giochi.
Toro - Ottimo mese in cui ogni giorno porterà con sé
qualcosa di speciale. L’amore, le amicizie, una vita
sociale e mondana più intensa, si rinnoveranno, saranno lo stimolo per vivere bene e saranno l’aiuto per
toglierti da eventuali vicoli ciechi. Intenso ed appagante il bisogno di comunicare, creare, lavorare in team, viaggiare e di essere libero.
Scorpione - Magiche emozioni e sentimenti pronti a
sconvolgerti e impegnarti a coltivare le relazioni affettive. In crescendo il desiderio di metterti in gioco, di
coltivare la passione pura, sotterranea e profonda.
Straordinarie energie in ogni settore offriranno piaceri, fertilità,
lampi di genio e amore. Ottima riuscita di un viaggio. Creatività
al top.
Gemelli - Marzo opprimente. Ti scoprirai spesso a
sbuffare, infastidito in più di una occasione. Le stelle
imporranno situazioni di cui faresti volentieri a meno,
di doveri ai quali non potrai sottrarti. Sarà saggio non
dire e non fare, specie a scuola e al lavoro, ed evitare spese. La
primavera riporterà in te buonumore ed energie positive.
Sagittario - Comunicazione difficile. Caos totale.
Mercurio creerà molta confusione. Dall’incomprensione degli amici, ai messaggi mischiati e incomprensibili, all’e-mail mandata alla persona sbagliata in ufficio. Attenzione anche ai disguidi di cuore. Miglioramenti verso
metà mese: l’amore riprenderà vigore. E che vigore!
Cancro - le occasioni, che le stelle ti regaleranno,
saranno di immenso ampliamento della base della tua
vita pratica, affettiva e spirituale. Ti basterà capire in
quale direzione andare, senza lasciare al caso la natura
della linea d’arrivo. Ascolterai la voce del cuore o le sensazioni
dettate da un intuito formidabile e ineccepibile. Successo negli
studi.
Capricorno - La fine dell’inverno si accompagnerà a
una straordinaria chiarezza di idee e intenti per quanto
riguarderà la vita amorosa. La comunicazione sarà il
tuo forte. Abile nei contatti, saprai cogliere al volo gli
agganci che ti faranno di raggiungere gli obiettivi professionali.
Ottima resa scolastica. Calo d’umore a fine del mese. Maggiori
attenzioni verso la famiglia d’origine.
Leone - Rigenerazione personale e perfetto adattamento alle diverse condizioni esistenziali, saranno le promesse delle stelle. Profonde risorse di energia renderanno la volontà ferrea, meno prona ai capricci. Finirà
la fase delle avventure. Ti esprimerai meglio nei legami dove c’è
partecipazione oltre che sensualità. Gioie primaverili.
Acquario - Le stelle spingeranno ad occuparti del tuo
benessere, delle tue risorse e sicurezze. Sarà una fase
da attraversare per poter poi approfittare dei benefici
influssi della primavera. L’amore sarà ancora una volta
la tua principale fonte di equilibrio. Fortuna e intraprendenza in
campo lavorativo. Successi in società
Vergine - Altro mese poco sfavillante. L’opposizione
dei pianeti lascerà prevalere liti e incomprensioni, riaffioreranno le barriere che bloccheranno la tua espansione, la tua energia. Noie legali e battibecchi furiosi
con soci e partner. Cosa fare? Lasciare da parte i vecchi rancori
e porre rimedio ai giorni di latitanza affettiva.
Pesci - Mese travolgente, otterrai molto dalla vita sentimentale. Mercurio porterà in primo piano le relazioni
e le comunicazioni. Marte ti trascinerà nel bel mezzo
dell’azione e Venere potenzierà fascino e sensualità.
lasciati alle spalle il passato e dai una nuova impronta al presente e al futuro.
I giochi del mese
il Campanile
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Periodico d`informazione della Vallata del Tronto