Rotary Club Peschiera e del Garda Veronese
Il Segretario
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Peschiera, 15 settembre 2007
NOTIZIARIO n. 9/07
GIOVEDI 30 AGOSTO
Incontro enogastronomico alla riscoperta dei prodotti tipici del nostro territorio:
“Sapori del Garda e del Mincio”.
Alla presenza di oltre quaranta tra soci, signore Inner Wheel e ragazzi del Rotaract , in una
atmosfera serena e amichevole, si è svolta questa simpatica serata di cultura enogastronomica,
bene preparata dai titolari del Ristorante La Diga di Salionze: signora Monica in sala ed il fratello
Manuel in cucina.
Il socio Lorenzini ha presentato i piatti dando notizie storiche sulle varie ricette, sulle motivazioni
che le hanno create tenendo conto anche della realtà economica e sociale delle popolazioni del
Garda negli ultimi 5 secoli e sulle caratteristiche di alcuni pesci del Garda secondo le osservazioni
di Floreste Malfer tratte dal suo libro “IL BENACO”, ristampato quest’anno, dal nostro Club.
Il menu ha voluto presentare le ricette più classiche della cucina gardesana partendo da piccoli
assaggi di antipasti fra i quali il luccio in salsa con polenta abbrustolita, la trota in agrodolce, il
lavarello al basilico, le sarde in saor, il carpaccio di trota affumicata con rucola e grana e la trota
con cipolla di Tropea.
Poi sono state servite due specialità della cucina del Mincio: uno splendido risotto con la tinca,
seguito da una ottima polentina morbida con tinca e piselli.
Infine si è voluto dimostrare l’eccellenza del lavarello con una perfetta cottura ai ferri completata da
un filo di olio extra vergine d’oliva del Garda.
Non sono mancati ottimi contorni di stagione e, a chiusura del menu, uno splendido carrello dei
dessert con dolci fatti in casa, frutta lavorata e gelati a volontà. Un’ultima sorpresa è arrivata con il
caffè, quando sono stati presentati i sanvigilini, tipici del garda veronese, e piccoli tranci di crostata
alla mantovana.
Infatti il Mincio nasce dal Garda per formare i laghi di Mantova e poi gettarsi nel Po, e proprio a
200 metri dal nostro ristorante c’è la famosa diga di Salionze che regola i livelli del Garda
attraverso la quantità d’acqua che viene rilasciata. Questo controllo è necessario per garantire
l’irrigazione della immensa campagna mantovana.
Interessanti le notizie sulle ricette. Perché si usavano salse agro-dolci o pesci sotto sale o pesci
affumicati o essiccati? Perché erano gli unici modi per conservare il pesce più a lungo, dato che i
frigoriferi non esistevano ancora.
Abbiamo scoperto che il lavarello o “Coregone” è stato importato dai laghi svizzeri solo nel 1918 e
che non può essere allevato in vasche artificiali, che la tinca riesce a sopravvivere anche ad un
congelamento di cinque giorni, che cresce di circa un etto all’anno, che il luccio è il pesce più
vorace ma anche il più polposo del Garda. Le sue carni si prestano a prendere tutti i sapori
immaginabili con ottime combinazioni come quella con le “alborelle sotto sale”.
Abbiamo sentito che i pescatori di Garda e Torri, riuniti in Corporazione degli Antichi Originari nel
1452, hanno acquistato dal conte Becelli di Costermano i diritti di pesca sulle rive veronesi e
sull’altopiano sommerso del Vò, fra San Vigilio e Sirmione e che, ancora oggi, mettono all’asta,
ogni anno, il diritto esclusivo di pesca su queste rive dividendo, fra i discendenti di quelle famiglie,
il ricavato che le ripaga dell’investimento iniziale.
Abbiamo saputo che il carpione, salmonide che vive solo nelle acque del Garda ed in nessun altro
lago al mondo, è in via di estinzione per la cupidigia di coloro che speculano sul suo prezzo
elevato. Sarebbe opportuno vietarne la pesca per almeno cinque anni in modo da consentire il suo
ripopolamento.
Non abbiamo potuto degustare l’anguilla ed il persico per difficoltà di approvvigionamento, ma
abbiamo apprezzato le portate proposte che sono risultate leggere, gustose e facilmente digeribili.
In relazione al tema della serata crediamo di far cosa gradita nel riproporvi una ricetta di lago
tratta da uno dei preziosi volumetti “ La cucina tradizionale del Lago di Garda “, vol. 2° ,scritti da
Angelo Peretti, più volte ospite di nostre conviviali, in collaborazione con Isidoro Consolini e Flavio
Tagliaferro. (G.L.)
Le sardéne en saór: la ricetta
Ingredienti
8 sardéne, un kg di cipolle bianche, olio extravergine d'oliva del Garda, un quarto di litro d'aceto,
un quarto di litro di vino bianco, sale, pepe, farina
Preparazione
Spurgate le sardine, lavatele, asciugatele e infarinatele leggermente. Scaldate l'olio e friggetevi le
sardine, portandole a tre quarti di cottura. Mettetele poi ad asciugare su di una carta assorbente. In
un tegame, preparate il saór facendo imbiondire in un decilitro d'olio extravergine la cipolla
grossolanamente tagliata; aggiungetevi quindi l'aceto e il vino bianco e cuocete a tegame scoperto
per circa 20 minuti. Salate e pepate. Disponete sul fondo di una pirofila le sardine fritte, salatele
leggermente e cospargetele con il saór caldo, lasciando marinare per almeno un giorno. È un
ottimo e classico antipasto da servire freddo, oppure tiepido con polenta abbrustolita. A piacere
potete aggiungere al saór pinoli e uvetta.
GIOVEDI 6 SETTEMBRE
Conviviale con la presentazione del libro “Mondi in catene“ scritto dall’ing. Sandro Disertori
La serata si è aperta con la presentazione del relatore ing. Sandro Disertori da parte del nostro
socio Horst kuhnle, che ha ripercorso brevemente la sua vita, per molti anni passata all’estero
impegnato in importanti lavori di ingegneria ed ha ricordato che Disertori è rotariano da ben 51
anni ed è stato socio fondatore del RC di Milano Nord-est.
Il libro che ci è stato presentato è basato su tre diari scritti in circostanze molto particolari e
pericolose.
Il primo (marzo 1944 – settembre 1945) tratta la permanenza dell’autore nel campo di
concentramento di Wietzendorf e le sue esperienze nei lager di Dachau, Moosach e BergenBelsen.
Il secondo (ottobre 1977-aprile 80) parla della permanenza durante la costruzione di una
grandissima acciaieria elettrica nella DDR.
Il terzo (maggio a luglio 1982) racconta il periodo della costruzione di due giganteschi mattonifici in
Irak, durante il regime di Saddam Hussein.
L’autore descrive 3 periodi del 20esimo secolo dei quali si è sentito e letto tanto, però nel suo libro
vengono proposti in un modo personale, con un linguaggio leggero, addiritura divertente e
spiritoso, ma sempre con l’occhio dello spettatore che guarda agli eventi con una certa distanza,
senza accuse o acidità. E, soprattutto, vede la parte umana, anche filosofica, nei fatti spesso cosi
brutali e deprimenti.
Disertori si è considerato un “Glückskind”, un figlio fortunato, per aver potuto – per una catena di
miracoli - uscire dai Lager nazisti e di aver superato i pericoli degli artigli della Stasi (polizia segreta
della DDR) e del regime atroce di Saddam Hussein.
Alla fine del suo intervento Disertori ha risposto alle domande dei numerosi presenti che hanno
reso ancor più realistico quanto l’autore ha descritto nel libro . Molto toccante è stata la
ricostruzione di quanto avveniva nei lager e di tutti gli “espedienti “ messi in atto dai deportati per
almeno sopravvivere alla vita quotidiana nel lager .
Noi, invece, ci congratuliamo con lui per il suo spirito umano, curioso, e lo ringraziamo per averlo
avuto tra di noi, cosi vivace e ricco di esperienze interessanti, delle quali ci ha fatto partecipi. (H.K.)
NOTIZIE DAL CLUB
20 settembre
ORE 20.30
Hotel Fiore
Dott.
Claudio
Orazi
Sovrintendente
Fondazione
Arena terrà una relazione sul
tema:
“Fondazione Arena:
bilancio
della
stagione
areniana 2007 “
Aida
regia di Franco Zeffirelli
(Arena 2002)
28-29-30 settembre
Incontro con il Club gemellato di Reutte-Fussen
VENERDI’
ore 18.30 arrivo in albergo (Golf Club
Paradiso a Peschiera) degli ospiti
del Club gemellato
ore 19.00 partenza dall’albergo per
Borghetto.
ore 19.30 visita guidata a Borghetto sul
Mincio con ritrovo presso
Ristorante “S. Marco“
ore 20.30 cena al ristorante “S. Marco “ a
Borghetto
SABATO
ore 10.00 alla scoperta di ”Verona” con
ritrovo in piazza S. Zeno
ore 13.00 pranzo al Circolo Ufficiali a
Castelvecchio
0re 15.00-17.00 seconda parte della visita di
Verona e ritorno al Golf Hotel di
Peschiera
ore 20.30 cena di gala a “Corte Cavalli “ a
Ponti sul Mincio (terl. 0376/.88094)
DOMENICA
ore 10.30 visita al Museo napoleonico di Rivoli veronese
ore 12.30 colazione alle cantine Poggi di Affi
4 - 7 ottobre - Gita in Sicilia
Giovedì 4 ottobre
Partenza Verona
09.30
Arrivo Palermo
11.00
Pranzo a Palermo
Visita guidata di Palermo e Monreale
Trasferimento a Mondello e sistemazione in albergo La Torre
Cena al ristorante Charleston di Mondello
venerdì 5 ottobre
Trasferimento a Sambuca di Sicilia per visita alle cantine Feudo Arancio
Pranzo a ristorante da Vittorio a Porto Palo
Visita a Menfi e Sciacca
Rientro in albergo e cena a Mondello
sabato 6 ottobre
Visita all’antica tonnara di Scoppello, alle cittadine di San Vito Lo Capo e Erice
Per chi lo desidera giornata libera
Cena all’antica “Trattoria dell’arco” a Porticello
domenica 7 ottobre
Trasferimento e visita al sito archeologico di Segesta.
Visita alla Tenuta Rapitalà di Camporeale
Pranzo in cantina
Il programma di questa giornata potrebbe subire variazioni.
Palermo
20.55
Verona
22.25
27 ottobre
“ X° Forum del Garda “ con tema “la sicurezza sul Garda”
Garda Sala del Consiglio Comunale – Lungolago Regina Adelaide
PRESIDENTI DI COMMISSIONE
Si ricorda ai Presidenti della varie Commissioni del nostro club la presenza alla riunione
pomeridiana con il Governatore il giorno 11 ottobre alle ore 18.30 in cui si discuteranno le
relazioni presentate.
OTTOBRE: AUGURI DI COMPLEANNO AI SOCI
15 – Rana Giovanni
28 – Crivellari Dino
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AV
LE PUBBLICAZIONI DEL CLUB
Inga Mai Groote - Pietro Torri: Un
musicista veronese alla corte di Baviera
Edito dal Rotary Club di Peschiera e del
Garda Veronese e dall’ Accademia
Filarmonica di Verona.
con la trascrizione moderna della musica per
il torneo Già dell’ Isser ameno. Il Club ebbe
la fortuna di ottenere la collaborazione della
Dott.ssa Barbara Broz, germanista e fine
violinista, la quale tradusse con competenza
e precisione il testo della Groote e completò
il lavoro con il saggio I musicisti veneti in
Europa ai tempi del Torri.
L’ edizione bilingue venne realizzata con la
sponsorship del Club e dell’ Accademia
Filarmonica di Verona.
Tempo vi fu quando l’ Italia – allora divisa –
non era al nota al mondo per l’ insipienza dei
suoi politici, ma per il suo eccellere nella
musica e nelle arti. E molti nostri musicisti
ebbero gloria e riconoscimenti per tutt’
Europa ( e anche al di fuori di essa)
Di parecchi di loro si conosce molto all’
estero, mentre da noi - nemo propheta in
patria - se ne è persa la memoria. Pietro
Torri, che è nostro concittadino arilicense,
nato verso il 1650 viene ricordato per la
prima volta nel 1684 quale maestro di
cappella ed organista presso il margravio di
Bayreuth . Viene detto “compositore e
cantante” sul libretto dell’ opera L’ innocente
giustificato rappresentata nel 1688. Entrò al
servizio del principe elettore Max Emanuel di
Baviera nel 1689 e nel 1690 vide
rappresentata la sua prima opera, la cantata
da torneo Gli oracoli di Pallade e Nemesi a
Monaco di Baviera. Nel corso della sua vita
seguirà la corte bavarese e le sue vicende,
avrà una copiosissima produzione musicale.
Nel 1732 fu nominato ufficialmente Maestro
di Cappella a Monaco, dove morì nel 1737.
La nascita di questo volume è abbastanza
singolare: Circa un ventennio fa, il critico ed
esperto musicologo Carlo Bologna disse al
nostro socio Giorgio Maria Cambié che vi era
un musicista di Peschiera del Seicento, Pietro
Torri, che meritava di venire studiato e
riproposto. La prematura scomparsa del
Bologna interruppe le ricerche. Nel 2000, nel
corso di una conversazione con il
bibliotecario dell’ Accademia Filarmonica
veronese e musicologo Carlo Rigoli, questi
disse che forse una studiosa tedesca
avrebbe potuto espletare ricerche a Monaco.
La dottoressa Inga Mai Groote, interpellata,
accettò di effettuare il lavoro e produsse in
tedesco un completo e documentato saggio,
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AV
ALTRE INFORMAZIONI: MOSTRE
“Il Principe Henryk Lubomirski come Amore”. Possagno (TV), Gipsoteca e Casa del Canova
Mostra organizzata nell’ambito delle Celebrazioni per i 250 anni dalla nascita di Antonio
Canova,
Le celebrazioni per i 250 della nascita di
Antonio Canova (1757 – 2007) offrono una
occasione da non perdere.
La Gipsoteca ed il Museo Canova di
Possagno, il paese tra Asolo e Bassano del
Grappa, dove lo scultore è nato ed è sepolto,
presentano, per la prima volta in Italia, “Il
Principe Henryk Lubomirski come Amore”, un
capolavoro assoluto del maestro veneto ma
anche e soprattutto un’opera che, sin dal suo
comparire, è assurta ad oggetto di culto in
tutta Europa.
La abbagliante bellezza del principino
tredicenne, immortalata in marmo, a
grandezza naturale, da Canova conquistò
molti estimatori che si contesero, a peso
d’oro, copie e calchi del meraviglioso nudo.
Canova aveva eseguito questo ritratto per
volontà della bella principessa Elzbieta
Lubomirski che, vedova, aveva eletto questo
incantevole giovinetto, lontano parente del
suo defunto marito, come suo inseparabile
pupillo, portandolo con se in un lungo tour
europeo e dandolo, qualche anno dopo, in
sposo a una sua nipote.
Henryk Lubomirski fu, per Canova, un modello leggiadro quanto ritroso. L’artista, per la timidezza
del ragazzo, riuscì a modellare dal vero solo il volto. Per il corpo nudo fece riferimento ad una
statua antica. Una volta conclusa, l’effigie venne trasportata in Polonia e collocata nel castello
Lubomirski a Łançut come in un santuario o in un tempio greco. Non appagata dal solo marmo, la
bella Elzbieta chiese, e ottenne, dal Canova anche due calchi in gesso , del tutto uguali
all’originale tranne che per la presenza nei due gessi della foglia di fico.
Fu subito passione per “Amore”: copie in marmo e gesso della meravigliosa rappresentazione di
un giovane Amore vennero commissionate, a caro prezzo, da nobiluomini di diversi paesi,
affascinati e conquistati dalla dolce bellezza del Principe Henryk . Un gesso è anche patrimonio
della Gipsoteca Canoviana, oggi purtroppo acefalo per gli effetti del bombardamento che colpì la
raccolta durante la Grande Guerra.
La collocazione temporanea del prezioso marmo è accompagnata, in Gipsoteca, da un percorso
tutto dedicato al tema dell’Amore: 30 opere qui esposte comporranno questo percorso. Si va da
Adone incoronato da Venere, al gesso originale di Amore e Psiche stanti, alle tempere con gli
Amorini, al dipinto di Cefalo e Procri, ai bozzetti in terracotta della Morte di Adone, di Amore e
Psiche che si abbracciano, il dipinto di Venere e Amore.
Un percorso che è, insieme, celebrazione della Bellezza e dell’Amore.Un percorso ancor più
magico se fatto in notturna. In occasione dell’inaugurazione di questa mostra , verrà ufficialmente
inaugurata l’Ala scarpiana della Gipsoteca, a conclusione dell’intervento di restauro durato alcuni
anni. Il capolavoro del celebre architetto veneto del Novecento tornerà così ad accogliere, in modo
adeguato, i capolavori del Canova.
La mostra rimarrà aperta fino al 1° novembre 2007.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 0423.544323 [email protected] www.museocanova.it
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Rotary Club Peschiera e del Garda Veronese
Il Segretario
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Tel. 045/8030328
Tel. 348/3041413
PROGRAMMA MESE DI OTTOBRE
Giovedì 4 – domenica 7
TRASFERTA DEL CLUB IN SICILIA
ore 9.30
ore 20.55
Partenza da Villafranca aeroporto Valerio Catullo (arrivo c.a. ore 11.00)
Partenza da Palermo e arrivo a Villafranca alle ore 22.25
Giovedì 11
Hotel fiore a Peschiera
Visita del governatore dott. Carlo Martines
ore 18.00
ore 18.30
ore 19.30
ore 20.30
incontro con il Presidente del Club
incontro con il Consiglio Direttivo ed i Presidenti di Commissione
incontro con la Presidentessa Inner Wheel ed il Presidente Rotaract
Conviviale con i soci e loro consorti
Sabato 27
Garda –lungolago Regina Adelaide
Sala Consigliare
X° FORUM DEL GARDA
con tema “La sicurezza sul lago di Garda“
ore 9.00
ore 12.30
inizio del Forum
conclusione dei lavori
Si prega di prenotare per tempo allo studio dell’Avv. Calvelli (045/590059) o in segreteria sig.ra
Alessandra (045/8030328)
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