Nel 1650 nella provincia di Tolosa un tale viene accusato di omicidio avvenuto alle 10 del mattino nella località di Amer,posta su una collina, ed è stato arrestato alle 11 in una bettola di Bene,paese su un’altra collina di fronte ad Amer;a valle tra le due alture scorre il fiume Sot. Molti indizi gravavano sull’imputato ma il magistrato Fermat studio il caso alla luce delle leggi matematiche e fisiche e dimostrò l’impossibilità di giungere da Amer a Bene in un’ora. Le città di Amer e Bene sono distanti tre miglia e tra di loro scorre il fiume Sot equidistante a sua volte da entrambe di un miglio. Amer 1 miglio α D P Fiume Sot K β 3 miglia Bene Il mezzo di locomozione usato era il cavallo e nella discesa da Amer al fiume Sot si poteva procedere al massimo alla velocità v1=4mi/h e nella risalita dal fiume a Bene alla velocità v2=2,5mi/h. Fermat riuscì a dimostrare che anche se l’imputato avesse percorso la strada più breve ovvero il percorso che percorre la luce passando da un mezzo ad un altro,egli non sarebbe potuto essere a Bene in un’ora. Fermat,davanti alla Corte,dapprima ricava la legge della rifrazione sinα/sinβ=v1/v2 e poi calcola in tempo minimo che avrebbe potuto impiegare l’imputato. Posto sinα=kv1 e sinβ=kv2 dove k è un coefficiente di proporzionalità e v1 e v2 le due velocità di discesa e di salita, si possono calcolare in funzione di k i segmenti PD e DQ e poiché la loro somma deve essere uguale a 3miglia allora k=0.23. Noto k si deducono le lunghezze dei due tratti AD=2,56 miglia e DB=1,22 miglia quindi si ottiene il tempo minimo per andare da Amer a Bene: t= AD/v1+DB/v2=1,13 ore. Essendo il tempo minimo richiesto maggiore di un’ora l’imputato viene prosciolto tra lo sbalordimento generale! Realizzato da: Margherita Moscatelli