Passaggi di tempo Notizie dall'Istituto Comprensivo Statale Fabrizio De Andrè - n. 6 - Dicembre 2007 Un disegno contro il fumo EDITORIALE Al concorso indetto dalla Lega Italiana per la Lotta ai Tumori, è stata premiata un’alunna del nostro Istituto Da una recente indagine risulta che il 27% degli adolescenti inizia a fumare prima dei 15 anni, e il 60% circa tra i 15 e i 17 anni; per questo la LILT (Lega Italiana Lotta Tumori) ogni anno organizza un concorso per i ragazzi delle classi quinte elementari, con l’intento di allontanarli dall’idea di fumare e sensibilizzarli sui danni che il fumo può provocare alla nostra salute. Il concorso consiste nel produrre una poesia, un disegno, un elaborato, che illustri i mali causati dal tabagismo. Per il concorso dell’anno 2006, nella “sezione disegno” è stata premiata una nostra compagna di nome Martina Paganini: su 23 mila alunni partecipanti, appartenenti a 500 classi diverse, ella si è piazzata al secondo posto! Oggi ci troviamo ad intervistare Martina, che nel frattempo ha compiuto 11 anni, e frequenta la 1A della Scuola Media “Virgilio”. Lei è modesta: ci tiene a precisare che anche i suoi compagni di classe hanno fatto un ottimo lavoro; ci racconta di come le è venuta l’idea per il suo disegno: “Dopo tanti tentativi ho pensato di raffigurare un’intera città in cui tutti, da diversi punti di vista, deplorano l’abitudine di fumare. Adulti e bambini, commercianti e insegnanti, per strada, a scuola e nei luoghi pubblici, tutti si ribellano al fumo e alle sigarette”. Lo slogan che accompa- gna il disegno è di quelli che fanno riflettere, semplice ed efficace: “Perché spendere tanto per farsi del male?”. Le chiediamo qualcosa sulla cerimonia di premiazione; Martina ci racconta che “è stato un momento davvero emozionante! La manifestazione è avvenuta a Milano in piazza San Carlo, durante la Giornata mondiale senza tabacco, che si tiene ogni anno il 31 Maggio, alla presenza di autorità e personaggi famosi dello sport, che sono testimonial della campagna contro il fumo.” Anche presso la nostra Scuola Martina ha ricevuto i complimenti dal Dirigente Scolastico Prof. Facciorusso e di insegnanti e compagni. In conclusione credo che siamo tutti d’accordo con Martina: anche un disegno può far riflettere ragazzi come noi e capire che fumare non serve per sentirsi grandi, ma è solo un modo per farsi del male. Francesco Basti, 2C “Virgilio” Geremia. Vissuto tra il VII e il VI a.C., è uno dei maggiori profeti biblici ed ha avuto uno strano destino storico-letterario. E’ infatti universalmente noto come autore delle cinque potenti e struggenti elegie che compongono uno dei libri dell’Antico Testamento, le “Lamentazioni”. Quei versi, invece, non furono scritti da lui, ma da altri ignoti poeti e tradizionalmente attribuiti a Geremia il quale – è bene ricordarlo – morì martire durante l’esilio egiziano del suo popolo. Sta di fatto che oggi la geremiade è il sinonimo colto della lamentazione. Ed io sto appunto per iniziare una modestissima geremiade: non a fronte della distruzione di Gerusalemme, ma a fronte della progressiva mortificazione della autonomia scolastica. Autonomia proclamata. Alle soglie del terzo millennio (meglio tardi che mai!), il Parlamento della Repubblica Italiana emanò una serie di coraggiose Leggi finalizzate a riconoscere alle singole istituzioni scolastiche autonomia e personalità giuridica la cui tutela - da ottobre del 2001 - entrò persino nel testo della Costituzione, la Legge fondamentale dello Stato Italiano. In attesa che qualcuno racconti la storia tortuosa dell’autonomia scolastica, chi scrive confessa di aver sempre pensato che la strada dell’autonomia o si percorre fino in fondo o è più saggio non intraprenderla affatto. Mi spiego. Non si vogliono trasferire nelle scuole i poteri e le responsabilità derivanti dalla selezione del personale? Bene. Ma perché parlare di autonomia? Si vuol continuare a pensare che gli insegnanti siano tutti uguali e debbano tutti essere pagati allo stesso modo? Legittimo. Ma cosa c’entra l’autonomia? Si ritiene che un Istituto con 1350 alunni, articolato in sette sedi, etc. possa garantire il proprio funzionamento amministrativo e didattico con 13.299,40 € annui? Benissimo. Ma perché scomodare l’autonomia? Si vuol supporre che ad una istituzione scolastica nella quale genitori, docenti e alunni possono avvalersi del confronto pressoché immediato con psicologi dell’età evolutiva debbano essere assegnate risorse uguali a quelle che riceve un’altra scuola che non offre all’utenza lo stesso servizio? Si supponga pure. Ma perchè strombazzare l’autonomia? Autonomia divorata? L’autonomia scolastica non ha nemici dichiarati. Sono subdoli o, nella migliore delle ipotesi, totalmente ignari degli effetti nefasti che le loro decisioni sbagliate possono avere sui delicatissimi equilibri che regolano la vita delle singole scuole. Ciò che mi auguro è che costoro mai possano pronunciare le tronfie parole che Geremia mette in bocca ai nemici di Sion: "L'abbiamo divorata! Questo è il giorno che aspettavamo, siamo arrivati a vederlo". Prof. Giuseppe Facciorusso - Dirigente Scolastico La premiazione di Martina Paganini in piazza San Carlo a Milano La Costituzione dei ragazzi Per celebrare i 60 anni della Costituzione Italiana, gli alunni hanno realizzato un libro a fumetti Nel corso del passato anno scolastico ci sono stati vari laboratori: uno di questi riguardava l’identità dei popoli, coordinato dalla Professoressa Baroncelli con la collaborazione del Professor Leondi; tra l’altro ha studiato la Costituzione della Repubblica Italiana. Per celebrarne i sessant’anni dall’entrata in vigore, i ragazzi hanno preso in considerazione alcuni dei valori che la Costituzione trasmette, dopodi- ché hanno cercato di rappresentarli attraverso lo strumento del fumetto. Lavorando in gruppo, ci si è divisi i compiti: prima si decideva la storia da sceneggiare, i personaggi, le vicende, poi altri alunni hanno realizzato le varie tavole. I due disegnatori sono stati Cosimo Razeto e Danilo Sala dell’allora 1D. Il lavoro è stato pubblicato su un libretto (a lato, la copertina), insieme ad altri fumetti prepa- rati dalla Scuola Media di Monasterolo. Hanno sponsorizzato l’iniziativa diverse banche e la Caran d’Ache, la quale ha offerto alle scuole del materiale, che si utilizzerà per le nostre attività. Il 6 giugno una rappresentanza di alunni del nostro Istituto si è recata in Municipio per partecipare alla presentazione ufficiale della pubblicazione. Il Sindaco Tabacchi, il Presidente del Consiglio Comunale Francesco Ortugno, il fumettista Gianni Carino che ha aiutato i ragazzi nella realizzazione del fumetto e a migliorare le loro capacità di disegno, hanno elogiato il lavoro svolto dalle Scuole. Copie del fumetto sono state poi distribuite a tutti i ragazzi degli Istituti. E’ stata davvero un’esperienza interessante e coinvolgente. Michela Cioli - 2D “Virgilio” Passaggi di tempo 2 Giocare a esplorare … la natura! Dicembre 2007 L’infanzia, la vita e la Shoa Riflessioni di un’ex alunna della Media “Virgilio” I bambini di quattro anni della Scuola dell’Infanzia “Collodi”, quest’anno saranno coinvolti in un percorso didattico basato sull’esplorazione della natura. Ad accompagnarli in questo cammino sarà un personaggio misterioso e fatato di nome Novellina, fata Novellina per l’esattezza; col suo aiuto, realtà e fantasia si alterneranno, allo scopo di favorire il lento processo di sistematizzazione delle conoscenze ed esperienze. Le insegnanti cercheranno di coinvolgere i bambini in un processo di RICERCA-AZIONE, intesa come capacità di risolvere i problemi che emergeranno, di volta in volta, dalle esperienze acquisite. Mistero… Misterioso! Come dice Winnie the Pooh, “ecco inizia l’avventura!”, in modo originale, attraverso… tracce, oggetti, spazi, messaggi e simboli che si tradurranno in un bagaglio d’informazioni su fatti, curiosità e fenomeni riscontrabili nell’ambiente che circonda il bambino. La fata madrina, Novellina, ha bussato alla nostra porta il 29 ottobre lasciandoci un segno tangibile della sua esistenza, infatti ci ha regalato due doni preziosi: la prima era una Passaggi di tempo Redazione: Daniela Falcone, Stefania Giambelli, Tina La Rossa, Sergio Leondi, Silvia Maggi, Ortensia Passalacqua, Giuseppina Torsello Responsabile del Giornale: Sergio Leondi Co-Responsabile: Roberta Bolzoni Fotografie: Flavio Giacomessi Segreteria di redazione: Michela Cioli, Alice Labbozzetta, 2D “Virgilio” Laboratorio di Giornalismo (Titolare: Prof. Sergio Leondi) Classi Seconde e Terze, Scuola Media “Virgilio”: Francesco Basti, Federica Bettini, Michela Cioli, Giorgio Dell’Orto, Sharon De Nicolo, Gianluca Gazzaniga, Alice Labbozzetta, Emanuel Ocone, Valentina Ontani, Chiara Perani, Mattia Sala, Rebecca Trevisani. LAMPEDUSA VIA grande lettera, scritta sicuramente dai suoi folletti birichini e contrassegnata dalla sua stella magica, mentre il secondo era un enorme pacco a forma di caramella, il cui contenuto è stato scoperto dai bambini in classe. La risposta dei bambini a questa prima esperienza è stata entusiastica, si sono lasciati coinvolgere direttamente nell’esperienza di ricerca tattile, manipolativa e degustativa, manifestando ilarità e stupore per nuovi cibi e sapori differenti. Molteplici sono state le domande di curiosità da parte loro, che hanno permesso all’insegnante di stimolare processi individuali e collettivi di ricerca e chiarificazione, fatto positivo per la crescita cognitiva; inoltre questa esperienza consentirà loro di confrontarsi più liberamente e con tranquillità rispetto a cibi inconsueti, facendo in modo che attraverso il processo personale divenga un’abitudine quotidiana non rifiutare le novità e anzi, riuscire a viverle con entusiasmo e disponibilità. I bambini e le insegnanti della Sezione Verde, Scuola dell’Infanzia “Collodi” di Bettola Impaginazione: Alessandro Robecchi Quindicinale “7 giorni”, Sergio Leondi Tipografia: fda eurostampa srl Tiratura: 5000 copie Istituto Comprensivo Statale “Fabrizio De André” Via Carlo Goldoni, 1 - Peschiera Borromeo (Milano) e-mail: [email protected] Fax: 0251650184 Dirigente Scolastico Prof. Giuseppe Facciorusso Tel. Tel. Tel. Tel. Tel. Tel. Tel. Direzione: 025470172-025470527 Scuola Media “Virgilio”: 025470797 Scuola Media di San Bovio: 027532831 Primarie Bettola: 025470402 Primarie San Bovio: 027531431 Materne Bettola: 025471076 Materne San Bovio: 027532829 CENTRO ESTETICO ABBRONZATURA DANTE, 2 PESCHIERA BORROMEO - TEL. 02.54.75.596 La condizione di incredibilità, speranza e timore dei tanti “bambini nascosti” durante il periodo della Shoa. L’ infanzia… E’ così che voglio iniziare il mio testo, perché l’infanzia è la cosa più importante per un bambino; è il momento nel quale tutto il mondo è colorato, è il momento del gioco e della libertà perché dopo, tutto si fa serio e si vede il mondo come realmente è: pieno di morte, ingiustizie e violenze. I bambini perseguitati da Hitler hanno perso l’infanzia e sono stati costretti a comportarsi come fossero adulti, fuggendo, con la paura di perdere la propria vita. Pensate, lasciare tutto quello che si è costruito, andare a vivere altrove e ricominciare da zero. C’è un episodio tratto dal libro “Quando Hitler rubò il coniglio rosa”, che mi ha particolarmente colpito: quello dove i protagonisti Anna e Mark conoscono, in una pensione in Svizzera, dei ragazzi tedeschi, ma non possono giocare con loro solo perché sono ebrei. Chissà come si saranno sentiti in quei momenti, come se l’essere ebreo fosse un reato, come se scappare dal proprio paese non fosse abbastanza, no! Ci deve essere qualcuno in un altro posto pronto ad escluderti! Non sto scrivendo per dire “mi dispiace” o “poverini”, ma per far capire al mondo intero che i bambini, a volte, sono più coraggiosi degli adulti, accettano i cambiamenti e sono ottimisti; molte volte forse scherzano, ma anche loro soffrono e, a differenza dei grandi, vanno avanti con un sorriso sulle labbra pensando: “La Vita è Bella”. Che mondo sarebbe senza di loro? Se non ci fossero, la vita non avrebbe senso, non avrebbe niente… la vita non avrebbe VITA. I bambini sono la prova che al mondo, oltre alla crudeltà, alla tristezza e alla rabbia, esiste la felicità e che ognuno lottando, come hanno fatto loro, può averne un po’ nel suo cuore. Cancellare un popolo… E’ assurdo, non si può eliminare l’identità di ogni bambino o adulto che sia. Il loro sacrificio non è stato dimenticato, perché noi ricordiamo e ricorderemo la dura storia degli ebrei, che comunque sono riusciti a mettere in luce la loro bontà d’animo. Ognuno ha i suoi difetti e i suoi pregi, ognuno ha una cultura diversa, ma non bisogna mai dimenticare la propria identità, perché è quella che ci rende noi stessi. Voglio dire che pur essendo diversi per carattere o per mentalità, siamo tutti uguali davanti alle leggi e alla giustizia, perché siamo tutti uomini. Sono certa che Hitler e i suoi seguaci non abbiano rispettato il concetto di libertà e con le loro malefatte hanno messo in discussione secoli di civiltà, nel corso del quale l’uomo ha lavorato duramente. Nonostante tutto, gli ebrei continuano a difendere la propria cultura, perché questa è l’identità di un popolo. Abnet Habtemariam, ex 3F “Virgilio” Ai nostri cari nonni... Anche quest’anno la Scuola dell’Infanzia “Antichi Fontanili” ha voluto ricordare la festa dei nonni (2 Ottobre), considerati Angeli Custodi. In occasione di questo evento abbiamo coinvolto i bambini. Come? Semplice: chiedendo di rappresentare i nonni come meglio credevano e potevano, felici poi, i bambini, di poter dire: “Lui è mio nonno Mario, ha i capelli bianchi, ma è anche pelato”, oppure “la mia nonna ha i capelli gialli e la sua camicia i bottoni d’oro…”. Ma non solo: altri bambini hanno realizzato, con l’aiuto delle loro insegnanti, veri e propri capolavori, per poi consegnarli ai propri nonni, che come dicono alcuni “ci danno tante carezze e dedicano a noi tanto del loro tempo”. Dei nonni si parla raramente, ecco perché anche quest’anno abbiamo voluto festeggiarli. Michela Tradi, Scuola dell’Infanzia di San Bovio Halloween . .. una giornata da brividi Un passatempo a colori Ciao, noi bambini delle classi terze A, B, C, già dalla prima elementare andiamo ogni settimana almeno per un’ora in aula di informatica dove impariamo a fare lavori molto belli, ad esempio quadri astratti, schemi, passatempi… A volte, dopo aver terminato i lavori che la maestra Tina ci ha dato, ci divertiamo a disegnare al computer. Questo lavoro lo chiamiamo ‘Passatempo’, anche se è molto lungo e richiede molta precisione, perché se sbagliamo dobbiamo sistemarlo e con il mouse non è molto semplice. Se volete farlo anche voi, per prima cosa, ovviamente, dovete accendere il computer, poi cliccate su START e aprite il programma PAINT. A questo punto vi apparirà una pagina e per creare il vostro disegno dovete seguire questa procedura: 1) selezionate il rettangolo nella casella degli strumenti 2)disegnate una cornice per delimitare lo spazio su cui lavorare (è più facile) 3)cliccate sulla lente di ingrandimento (si trova sempre sulla barra degli strumenti) per poter vedere meglio il lavoro 4)selezionate il simbolo ‘pennello’ e Noi bambini della Sezione Rossa della Scuola dell’Infanzia di San Bovio abbiamo festeggiato Halloween, il 31 ottobre, in un modo speciale. Già nei giorni precedenti, nella nostra classe, si viveva in una atmosfera magica… popolata da pipistrelli e fantasmi, zucche e ragni che sbucavano ovunque. Noi, trasformati in mostri, in compagnia delle nostre insegnanti vestite da streghe, siamo andati a dire: “Dolcetto o scherzetto” ai nostri amici delle altre Sezioni. Visto che non abbiamo ricevuto nulla di buono, abbiamo fatto urli spaventosi e cantato una canzone delle streghe veramente paurosa! La festa è proseguita con vari giochi in salone e si è conclusa con un sacchetto-regalo da portare a casa da parte della nostra amica Patty, la tartarughina di pezza che condivide esperienze e avventure di noi bambini (personaggio fantastico). scegliete la forma più grande fra le opzioni che trovate, perché è la più bella, anche se la più difficile, da realizzare 5) scegliete nella tavolozza dei colori due fra quelli proposti, possibilmente ben abbinati tra loro 6)alternate le forme colorate facendole combaciare perfettamente 7)riempite lo sfondo, cioè gli spazi bianchi rimasti, con un colore contrastante utilizzando il ‘secchiello’. A questo punto il ‘capolavoro’ è pronto per essere stampato. Secondo noi un Passatempo realizzato al computer è: riuscire a creare con fantasia e creatività delle belle immagini, scegliendo fra varie gradazioni di colore e usando diverse forme geometriche. Quando creiamo un nuovo disegno passiamo del tempo divertendoci tantissimo, provateci anche voi. Vi piacerà, parola di intenditori! Martina C., Mattia, Valeria, Sharon, Stefania, Martina R., Alessandro R., Davide P. Classi 3ABC, Scuola Primaria di Bettola Puliamo il mondo! Scuola dell’Infanzia di San Bovio I bambini della Sezione Rossa, le insegnanti Marina Tristani e Daniela Cafarella Se ami la natura, impara a conoscerla con la micologia I bambini delle Classi Quarte della Scuola Primaria di Bettola, dopo un percorso effettuato nel precedente anno scolastico sulla valorizzazione degli ambienti naturali che si trovano vicino a noi, hanno proseguito quest’anno la loro educazione ambientale con la partecipazione all’iniziativa promossa da Legambiente “Puliamo il mondo” e visitando a Peschiera Borromeo la “Mostra micologica e botanica” allestita dal Gruppo Micologico Vittadini di Segrate. Il 27 di settembre gli esperti di Legambiente sono venuti a scuola e hanno organizzato dei giochi sulla raccolta differenziata dei rifiuti, con la realizzazione finale da parte degli alunni di un gioco effettuato completamente con materiale riciclato. La partecipazione e l’interesse sono stati coin- Passaggi di tempo 3 Dicembre 2007 Giovedì 27 settembre abbiamo aderito all’iniziativa “Puliamo il mondo”. Poiché pioveva, i responsabili di Legambiente ci hanno proposto un laboratorio, all’interno della scuola, sulla raccolta differenziata e il riciclaggio di materiali. C’erano diversi contenitori: quello della carta bianco, del vetro blu, della plastica giallo, delle lattine rosso e del secco verde e traforato. Abbiamo formato delle squadre, a ciascuna è stato consegnato un sacco pieno di rifiuti e al via, tutti a correre per separare quanto c’era all’interno. Dopo abbiamo controllato con gli esperti il lavoro svolto e ci siamo resi conto di alcuni gravi sbagli. Questo non ci ha precluso un regalo: il kit per pulire il mondo (cappellino, pettorale e guanti). Infine abbiamo realizzato un giochino con bottiglie di plastica usate, semplice ma molto divertente. Classi Quarte ABCD, Scuola Primaria di Bettola volgenti. Nel periodo autunnale i bambini hanno osservato nel giardino della scuola le piante, rilevandone le trasformazioni, le differenze e le caratteristiche, oltre a raccogliere alcuni esemplari di funghi. Successivamente, con l’aiuto dell’esperto, a scuola si sono selezionati alcuni funghi, individuati i loro nomi, le caratteristiche e la commestibilità. Gli alunni si sono cimentati nella creazione di un piccolo laboratorio scientifico in classe, dimostrandosi particolarmente interessati a questo nuovo “mondo della micologia”. Hanno prodotto testi, disegni, foto, schemi con classificazione. Il percorso si è concluso con l’uscita alla mostra micologica e botanica il 15 ottobre 2007. Scuola Primaria di Bettola Classi Quarte Via Ca' Matta 2 - 20068 Peschiera Borromeo Tel. 02.5473854 Fax. 0255301144 www.suemaviaggi.it Passaggi di tempo 4 Alla Coop di Peschiera raccolti generi alimentari per assistere chi ne ha bisogno Colletta alimentare: la nostra esperienza Ogni anno, l’ultimo sabato di Novembre, tutta l’Italia s’impegna per realizzare al meglio il progetto riguardante la “colletta alimentare”. Per chi non lo sapesse, la colletta alimentare fa parte del “Banco alimentare”, che distribuisce le eccedenze alimentari alle strutture d’assistenza; oggi essa consiste nell’acquisto di prodotti a lunga conservazione, distribuiti poi a famiglie bisognose tramite volontari. Sabato 24 novembre anche noi ragazze, con alcune professoresse, abbiamo collaborato a questo gran gesto di solidarietà, recandoci presso la Coop di Peschiera Borromeo. Una volta arrivati, ci hanno dato le pettorine e ad ognuno veniva assegnato un compito: c’era chi distribuiva i sacchetti, chi suddivideva i prodotti acquistati nelle varie scatole, chi le chiudeva una volta piene, segnando il contenuto. Mentre sistemavamo i prodotti, non si poteva non pensare alla nostra fortuna di avere la “pappa” pronta a mezzogiorno, e magari di non consumarla tutta, buttando via qualcosa, ignari della sorte di altri bambini che sopravviverebbero mangiando quel cibo che noi avanziamo. Dopo due ore di lavoro, “alleggerito” Le mie impressioni Il gesto che gran parte di noi ha fatto comprando qualche alimento destinato alle famiglie più povere o il semplice dare il proprio aiuto dietro i banconi dove si raccoglievano i prodotti è secondo me assolutamente ammirevole. Spendere qualche euro per una buona causa non sono soldi “buttati al vento!”. I volontari del “Banco Alimentare” credono in quello che fanno, sostengono in più modi la raccolta delle donazioni al fine di permettere la quotidiana assistenza a più di un milione di persone che conducono una vita disagiata, nella miseria. Questa esperienza ancora una volta mi ha fatta crescere, sottolineando l’importanza dei veri valori della vita. Sono stata proprio bene e ogni volta che ci ripenso sento nuovamente la felicità e la soddisfazione di aver compiuto un gesto di unità a cui tutti e proprio tutti possono accedere. Tra l’altro mi sono anche divertita molto con tutto il gruppo dei “Cavalieri di Sobieski”. Marttina Bonaccorso, 3A “Virgilio”” da chiacchiere e risate, abbiamo concluso il nostro pomeriggio facendo noi un po’ di spesa con i nostri risparmi: un gesto simboleggiante il nostro ulteriore aiuto. Con le insegnanti Vitali, Olivieri e Zof, che ci hanno coinvolto in questa esperienza, ne abbiamo parlato a lungo; tutti raccontavano le loro impressioni, considerandosi entusiasti ed orgogliosi del gesto compiuto. Anche a me è piaciuto particolarmente, perché penso di avere compiuto una buona azione, dedicando il mio tempo ad altri; inoltre ho passato un pomeriggio insolito e allegro in compagnia di altre persone. Ho inoltre riflettuto sul fatto che il nostro lavoro è stato come una gocciolina nel mare: da sola serve a poco, ma unendosi alle altre, il risultato è ottimo. Don Inzoli, cioè il presidente del “Banco alimentare”, definisce la “colletta” un’esperienza di vita, di amicizia e condivisione, e confida in chi può permettersi questo aiuto; egli spera infatti che l’anno prossimo il buon cuore delle persone le spinga a compiere questo buon gesto, superando i “record” degli anni precedenti. Valentina Gallipoli, 2B “Virgilio” Dicembre 2007 Patente Europea del Computer: bilancio di 4 anni di “navigazione” La Scuola Virgilio all’avanguardia in Italia Novembre 2007 - Quattro anni fa cominciavo con il Dirigente Facciorusso l’avventura ECDL per gli studenti delle scuole medie inferiori, complici la mia condizione di genitore di due ragazze in età “giusta” (una in terza media, l’altra a fine elementari) e il mio ruolo di direttore di un dipartimento dell’Università degli Studi di Milano, con sede a Crema. Definirlo un successo mi sembra riduttivo: tantissimi studenti, terrorizzati dal dover sostenere un esame ma “gasatissimi” dall’idea di entrare da protagonisti in un’aula universitaria, sono passati da Crema, regalandomi l’entusiasmo della loro adolescenza, la gioia e la tristezza per un esame superato o no, la determinazione per raggiungere il risultato voluto magari riprovando a distanza di poco tempo. E poi la gratificazione di aver precorso i tempi, di aver anticipato le indicazioni del Ministero, di aver visto un dirigente scolastico e i suoi “grandi” collaboratori intuire che con il lavoro e la motivazione si possono e si devono portare i ragazzi più giovani a dominare gli strumenti della tecnologia di oggi. È proprio vero che tra il dire e il fare a volte NON C’È DI MEZZO IL MARE! Anzi, il mare aiuta le navi dei Precursori a dispiegare le loro vele verso mete sempre più ambiziose! Professor Nello Scarabottolo - Polo Universitario di Crema Novembre 2003 - Durante una discussione con l’Ammiraglio Facciorusso si decide di attivare il progetto che vuole portare, per la prima volta nella Nazione Italia, studenti delle scuole medie inferiori alla certificazione ECDL, che attesta la capacità di usare proficuamente il Personal Computer nelle proprie attività di studente e di futuro professionista. I valenti capitani di lungo corso Bolzoni e Giacomessi accettano con entusiasmo la nuova sfida, e partono a capo di una ciurma di 20 selezionati mozzi e marinai, reclutati presso l’Istituto De André di Peschiera Borromeo. Maggio 2004 - Il progetto ECDL porta a Crema la prima ciurma di aspiranti “patentati” ECDL: l’esame va a gonfie vele, e quasi tutti i mozzi e marinai della ciurma superano entrambe le prove, con risultati addirittura superiori a quelli che i normali candidati delle scuole superiori riescono ad ottenere! La cerimonia di proclamazione – nella cabina del capitano del vascello di Crema – è anche il momento che sancisce l’attivazione definitiva della certificazione ECDL per gli studenti delle scuole medie dell’Istituto De André. Marzo 2005 - Nel porto di Bettola di Peschiera Borromeo si presentano alle massime autorità ivi convenute i primi risultati del progetto ECDL, e si premiano i marinai che a breve otterranno la certificazione ECDL a tutti gli effetti. Novembre 2006 - Chi gestisce la certificazione nel vecchio continente (AICA) e chi decide cosa insegnare ai giovani marinai (il Ministero della Pubblica Istruzione) siglano nella Capitale un accordo per promuovere la certificazione ECDL in tutte le scuole medie inferiori della Nazione. Da tre anni, i Precursori lo stanno già facendo, con risultati a dir poco lusinghieri… (Dal “Diario di Bordo del Vascello dei Precursori”) Tesi come una corda di violino Ecco come ci si sente all’esame dell’ECDL! ECDL: Si, sappiamo tutti che significa European Computer Driving License; però, se non ci avete fatto caso, contiene le iniziali di ECG (EcoCardioGramma!!)… Infatti all’esame viene messo alla prova anche il cuore, perché quando sei lì, all’Università, sei emozionatissimo e credi di non riuscire a sostenere l’esame, ma alla fine tutto passa! Per esempio… Io l’anno scorso ho seguito il corso tenuto dalla professoressa Bolzoni, ho studiato, mi sono preparata, tuttavia qualche giorno prima dell’esame sono andata in crisi, perché credevo di non farcela; il giorno dell’esame poi ero molto tesa, e quando mi sono seduta alla mia postazione non ricordavo nulla di quello che avevo fatto al corso! Inoltre sembrava che il tempo non passasse mai, vedevo la stanza che si svuotava, le ultime domande che passavano una dopo l’altra… ed infine la scoperta di aver superato gli esami! Ero veramente al settimo cielo! Questa è solo una delle tante “storie” di noi ragazzi che affrontiamo questi esami, infatti presumo che anche altri miei compagni abbiano vissuto la “paura” che ho avuto io. Nonostante questo, ragazzi, so che frequentare il corso e fare gli esami dell’ECDL è un’esperienza unica, che ti prepara ad affrontare gli esami di terza media: anche quest’anno andrò all’Università e sono sicura che avrò paura come se fosse la prima volta, però sono anche certa che con me ci saranno a sostenermi i miei genitori, gli amici e la professoressa Bolzoni! Veronica Narducci, 3D “Virgilio” SOCIETA' COOPERATIVA A.R.L. FONDATA NEL 1952 Via Due Giugno, 2-4 4 - 20068 - Peschiera Borromeo (Mi) Tel. 02.51.65.03.67 - 02.55.30.15.11 - 02.55.30.34.92 fax 02.55.30.15.29 - [email protected] - www.coopcel.com Passaggi di tempo 5 Dicembre 2007 Come è nato e cresciuto il logo della scuola e del nostro giornale Pensieri e parole per la stagione più “colorata” dell’anno La storia del logo che rappresenta il nostro giornale, visibile a destra del titolo o della “testata”, ha inizio alcuni anni fa. Siamo nel Una passeggiata in giardino e le osservazioni in classe hanno ispirato i bambini delle classi seconde di San Bovio ad esprimere sensazioni ed emozioni relative ai colori, agli odori, ai rumori… caratteristici di questa stagione. “ L’Autunno è una stagione che mi piace molto perché ha dei bellissimi colori vivaci. Sembra che le foglie abbiano chiesto l’oro al sole per vestirsi a festa…”. “…le foglie sono diventate dei bellissimi fiori che si fa fatica a riconoscere… forse si sono trasformate/travestite per essere ammirate e apprezzate da tutti”. “Alcune persone dicono che l’Autunno è malinconico e triste, ma secondo me non è così, anzi è una festa di colori!” “… sto osservando, attraverso le vetrate della mia classe, che l’ambiente intorno a me si sta trasformando: l’erba ingiallisce, le piante perdono un po’ alla volta le loro foglie sfumate di giallo, rosso, arancione, viola, marrone”. “Non bisogna dire che in Autunno la campagna è più mesta, perché secondo me invece è più allegra e brilla di tanti colori”. “…il vento trasporta le foglie sui vialetti e quando le calpestiamo scricchiolano sotto i piedi producendo strani rumori: “cric, croc, crac”; se proviamo a stringerle tra le dita si sbriciolano e lasciano un lieve odore di secco”. “Al mattino spesso vedo la rugiada sul prato: sembra un tappeto di brillantini”. “Le foglie prima di poggiarsi a terra fanno piroette come farfalline, oscillano, planano e lentamente atterrano formando un tappeto di monetine d’oro, mentre i rami spogli sembrano spade affilate”. La città dentro il fiore novembre 2002 al Teatro De Sica, dove si è tenuta la presentazione della mostra, inerente la storia di Peschiera Borromeo nel Novecento: “La città costruita”. Subito dopo, la mostra è stata inaugurata nel salone della Cooperativa Edificatrice Lavoratori di Bettola. Qui erano esposti cartelloni, foto e vari oggetti che mostravano come si viveva a Peschiera nel ‘900, e come la città si è sviluppata nel corso degli anni. Per questa occasione sono stati coinvolti anche ragazzi che frequentavano la Media “Virgilio”. Infatti è stato chiesto loro di pensare ad un possibile logo per il nostro Istituto Comprensivo. Il disegno più espressivo, ma allo stesso tempo semplice, era quello di Elena Ribolini. Lei, nel suo disegno, ha rappresentato un fiore, simbolo della bellezza della nostra città, circondato dalle api, che simboleggiano lavoro e fatica; sullo sfondo un alveare, la “casa” di tutti noi. A un anno dalla mostra è nata l’idea di stampare un libro che rielaborasse e ampliasse il materiale presente nella mostra medesima. Il logo esistente doveva essere arricchito; cosi vennero aggiunti al primo disegno dei particolari, suggeriti dal Professor Leondi, responsabile del giornale e storico del territorio, per descrivere molto semplicemente Peschiera Borromeo. Fra tutti gli elaborati è stato scelto quello dell’alunna Simona Turino. Lei è riuscita a riunire tutti i simboli della nostra città in un unico disegno, che riportava il castello Borromeo, l’Idroscalo, l’aeroporto di Linate, la nostra scuola, il Municipio, il fiume Lambro e le spighe di grano, per ricordare che l’agricoltura è ancora presente a Peschiera. Un tecnico di grafica è riuscito a creare un fotomontaggio, unendo i due disegni, dando così origine a un nuovo logo. La presentazione del libro, con allegato cd, è avvenuta il 12 dicembre 2003. Coloro che hanno contribuito alla realizzazione del volume sono: Giuseppe Facciorusso, Adriana Angius, Sergio Leondi, Valeria Malvicini e Alessandra Sicca. Questa è la storia dello stemma del nostro istituto e del giornalino scolastico. Katia Barraco, Marta Tarasconi, 3D “Virgilio” (a.s. 2006-22007) La nuova Sezione Verde San Bovio è una frazione in via di espansione urbanistica e demografica. E’ per questo che a settembre, viste le numerose iscrizioni alla scuola dell’infanzia, è stata istituita la quinta sezione: la classe verde. Quella che era l’aula di educazione motoria e musicale per tutti i bambini della scuola, a inizio d’anno scolastico è stata trasformata in brevissimo tempo in una vera e propria sezione. Arredi nuovi, donazione di giochi e materiali da parte delle altre sezioni, genitori collaborativi che hanno sopperito alla mancanza di accessori, e insegnanti volonterose e creative hanno fatto sì che tutti e 23 i bambini iscritti trovassero un ambiente accogliente e sereno. BUON ANNO SCOLASTICO!!! Autunno, festa di colori “Nei boschi notiamo prati ancora verdeggianti e cespugli ingialliti”. “Nei castagneti, il giallo-verdognolo delle foglie si unisce al marrone lucido delle castagne e al giallo ocra dei loro ricci, che si staccano poi dai rami e cadono con lievi tonfi per terra”. “In collina i vigneti si indorano sotto il sole del tramonto rendendo matura l’uva per la vendemmia”. Classi Seconde, Scuola Primaria di San Bovio Dalla paura, al “sole che brilla negli occhi” I primi giorni di scuola per i bambini di tre anni Settembre, inizio della Scuola dell’Infanzia per i bambini di tre anni. Entrano in Sezione con la manina nella mano della mamma o in braccio; tutto sembra tranquillo. Poi arriva il momento del distacco, se pur breve, e inizia un susseguirsi di … paura, lacrime e disperazione. I tentativi di consolazione e condivisione delle insegnanti al loro dolore, non ottengono risultati… I giorni successivi sono peggiori in quanto i piccoli sanno già, al momento dell’ingresso nella scuola, che dovranno rimanere senza la mamma. Ognuno è preso dal proprio dolore e sembra che sia più grande dell’altro compagno. Le domande continue che si pongono lacrimanti, col nasino colante sono: “La mia mamma dov’è? Quando viene? È vero che la mia mamma è la più bella del mondo? Io l’aspetto qui e CI voglio tanto bene, è vero? Io ho bisogno della mia mamma! Voglio andare a casa mia! Chiama la mamma!”. Col tempo, questa crisi transitoria sarà solo un brutto ricordo, e il sole brillerà negli occhi di ogni bimbo. Scuola dell’Infanzia “Collodi” di Bettola, Sezione Rossa Le insegnanti della Scuola dell’Infanzia di San Bovio A fianco: Gemma e Rosa con i bambini di 3 anni della sezione verde Sopra: eccoli nella loro aula impegnati a giocare tutti insieme Associazione “Peschiera Sotto le stelle” c/o La Galleria, via Dante, 2 - Peschiera Borromeo tel. 02.55.300.716 Passaggi di tempo 6 Intervista a Italo Gnocchi, discografico, consulente musicale e collezionista di dischi Dicembre 2007 Una giornata con i campioni azzurri di atletica e Matteo Angiolini Musica, la mia passione Alla scoperta di nuovi eroi La musica, per ognuno di noi, rappresenta qualcosa di diverso: un hobby, un passatempo, uno svago... Per Italo Gnocchi la musica è un lavoro, ma prima di tutto una passione. Noi del giornale abbiamo avuto il piacere di intervistarlo. Ha 55 anni, è nato a San Bovio, per la precisione alla cascina Carolina, dove ha trascorso l’infanzia, poi si è trasferito a Mezzate. Discografico e consulente musicale, Gnocchi è un grande collezionista di dischi del “beat italiano” (periodo musicale che va dagli anni ’60 agli anni ’80). Siamo rimasti sorpresi quando ci ha detto di quanti pezzi era formata la sua collezione: ben 30 mila, comprendendo 45 giri, 33 giri e nastri. Ha iniziato la sua raccolta quando aveva solo tredici anni e adesso, oltre ad avere dischi di inestimabile valore, possiede dei brani inediti di cantanti famosi, come Lucio Battisti e Fabrizio De Andrè, al quale il nostro Istituto è intitolato. Lavora come discografico da ben undici anni: ha fondato la Casa editrice musicale “On Sale Music”, e da allora ha partecipato a numerose inchieste musicali per la radio e la televisione, ha curato interviste a musicisti celebri e allestito molte mostre a tema, tra cui la più recente si è tenuta a Linate nel “Centro Civico Calipari”. Ha anche pubblicato un libro in cui sono contenute le immagini di copertina dei 45 giri, delle riviste anni ’60-’80 e numerose altre fotografie interessanti. Non potevamo concludere l’intervista senza prima porgli un’ultima domanda; così gli abbiamo chiesto quale era il periodo musicale che ama di più, e se prediligeva un cantante in particolare. Ha subito risposto affermando che gli piacciono in particolare i Beatles e Lucio Battisti, e che il suo periodo musicale preferito va dal 1968 al 1978, ovvero il periodo in cui si è verificata quella che lui chiama “la svolta nella musica”. È stato per noi stimolante conoscere una persona che è riuscita a trasformare una passione giovanile in una professione senza alcun dubbio piacevole e interessante. A lui abbiamo consegnato alcune copie di Venerdì 26 ottobre è stata per noi una giornata davvero speciale. Sapete perché? Siamo andati al Centro Tecnico Federale di Via Ovada a Milano e lì abbiamo potuto vedere come si allenano dei Campioni Azzurri. Siamo rimasti a bocca aperta nel vedere come saltavano, come volteggiavano sulle parallele, come stavano in perfetto equilibrio sulla travi. Poi abbiamo intervistato Matteo Angiolini, un vero campione! Pensate: ha vinto un sacco di medaglie e di coppe. Ha un fisico eccezionale, dei muscoli incredibili, sembra Goku, un eroe dei cartoni animati. Dopo averlo intervistato, abbiamo capito che per diventare un bravo atleta bisogna fare molti sacrifici. Noi vorremmo essere come Matteo ma, dopo averne parlato in classe, siamo giunti alla conclusione che sarebbe difficile per noi rinunciare ai nostri piacevoli passatempi. Comunque, grazie ad atleti come Matteo, sappiamo che con la volontà e con tanto allenamento anche i sogni si possono realizzare. Gli alunni della classe IV A, Scuola Primaria di Bettola La visita è stata effettuata da tutte le classi quarte della Scuola Primaria di Bettola, riscontrando grande entusiasmo da parte di tutti gli alunni. “Passaggi di tempo”, che ha apprezzato moltissimo e che, ci ha detto, conserverà nel suo archivio. Rebecca Trevisani 3D,”Virgilio” La Galleria non è solo MODA, è anche un centro d'aggregazione. Un laboratorio di idee, di promozione culturale e di iniziative a scopo benefico sul nostro territorio. Sono orgogliosa di sostenere le attività promosse dall'Istituto Comprensivo De Andrè! La Galleria - via Dante, 2 Peschiera Borromeo - Mi tel. 02.55.300.716 Carla Bruschi Il libro e la lingua inglese Due progetti in ambito linguistico sono in attuazione nelle classi quarte e quinte. Alle quarte è stato proposto “Il libro, un amico per crescere”, un arricchimento favorito dalla lettura; mentre alle quinte è stato presentato “Approfondimento e potenziamento della lingua Inglese”, un’occasione in più per conoscere questa lingua. Il percorso didattico, strettamente correlato alle attività curriculari, è quadrimestrale e vede impegnati gli alunni di quarta ogni giovedì pomeriggio e gli alunni di quinta ogni martedì pomeriggio (dalle ore 14.30 alle ore 16.30). Noi siamo Il futuro del pianeta ma non basta la pace desiderare Se il mondo vuoi migliorare devi saperlo comunicare Ritornello I libri non sono noiosi mattoni ma amici che nutrono I nostri neuroni! Servono a far vivere forti o dolci emozioni Ritornello Ora che hai capito il valore della lettura più non penserai che sia una sciagura. Un pomeriggio di buona cultura. Pensieri e considerazioni dei ragazzi Classi Quinte: Con gli insegnanti di inglese ci divertiamo e ci impegniamo per raggiungere una buona preparazione e ottenere una prima certificazione europea in lingua inglese: “Movers”. Classi Quarte: - Stare a scuola è davvero piacevole ed educativo perchè ogni volta scopro cose sempre più interessanti e curiose. Io aspetto sempre con gioia il giovedì: il giorno del progetto. - Quando partecipo a questo laboratorio mi sento molto felice perchè discutiamo argomenti importanti e impariamo a stare con gli altri. - Quando canto ho paura di fare brutte figure, ma capisco che, provando a fare qualcosa di nuovo, poi c’è molta soddisfazione. - Questo progetto è rilassante, istruttivo e importante per prepararsi al futuro. - Attraverso canzoni, storie e riflessioni, ho capito che il tempo è prezioso e non va sprecato; ho imparato ad apprezzare molte cose e ad esprimere liberamente i miei sentimenti. - Quando sono in mensa o lavoriamo, mi piace perchè la maestra ci fa stare vicino ai nostri amici. - E’ bello partecipare al progetto perché ci divertiamo molto e allo stesso tempo impariamo cose interessanti. Questo lavoro ci appassiona perchè ci aiuta a stare insieme, ad essere amici e a crescere bene. E’ stato divertente preparare il… Rap del libro Ritornello: Forza dai, che è giovedì I ragazzi di quarta son già tutti lì Quando l’idea che hai nella testa vuoi spiegare con noi, al laboratorio ti conviene andare! Leggere è come una festa. Ritornello Con i verbi e gli articoli possiamo giocare, con i sostantivi descriviamo un castello poi con gli aggettivi, diventa più bello. Ritornello Passaggi di tempo 7 Dicembre 2007 The 5th grade students say: “We like speaking English on Tuesday afternoon. We have a good time during our English lessons. We are happy to learn a new language. We love spending one more afternoon with our schoolmates. We understand when the teacher speaks. We try to speak English with our friends. Every time we learn new words. English language is very important for our future”. Infine alcune poesie scritte dagli alunni immaginando di essere… I paladini dell’inglese Per imparare l’inglese affronto, every single day, prove molto impegnative, ma effervescenti e meravigliose con una cascata di parole i grandi teachers mi ordinano di impugnare lo scudo delle conoscenze, con la spada del coraggio, per affrontare la lingua inglese amica. Siamo cavalieri senza macchia e senza paura perché combattiamo per l’Inglese. Uno dei cavalieri, il più valoroso e leggendario, il maestro, ci aiuta a costruire idee nella nuova lingua. Pensare e parlare Inglese ci investe CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA. Salve! Sono un cavaliere dell’ordine Britannico. Il mio problema è che non so l’inglese. Un mio insegnante, re delle parole, mi sta aiutando ad impararlo. Mi ha donato un libro colmo di vocaboli e un cavallo perché possa vivere tante avventure in un mondo inglese. Se non sapete qualcosa andate dal mio re Vi assicuro che sarà WONDERFUL. Le fonti del passato Noi bambini delle classi terze elementari quest’anno stiamo studiando le quattro fonti storiche: iconica, materiale, orale, scritta, per sapere e ricostruire il passato. Attraverso le nostre vecchie fotografie possiamo osservare i cambiamenti della nostra vita. Gli oggetti che abbiamo trovato nelle case dei nostri famigliari ci hanno permesso di immaginare come vivevano. Ascoltando i racconti delle persone anziane possiamo rivivere le loro esperienze. Infine i nostri genitori ci hanno raccontato dei momenti passati che abbiamo vissuto insieme e dei quali loro sono TESTIMONI. Scuola Primaria di Bettola, Classi Terze Il primo giorno in piscina Con piacere il cavaliere combatte per sapere una lingua da usare quando deve viaggiare… Io combatto usando i libri come scudo e le parole nuove come spada con il desiderio di imparare l’inglese perché ogni cavaliere sa i suoi diritti e i doveri per difendere il popolo dall’ignoranza. Sono un cavaliere e sono in groppa al mio cavallo bianco Mi sto inoltrando nel bosco delle parole, attraverso il fiume dei desideri. L’acqua risplende come la mia gioia di imparare l’inglese. Esco dal bosco e corro al galoppo sui verdi prati … Il mio scudo-libro mi dona conoscenza che mi dà entusiasmo nell’apprendere. Io e i miei amici cavalieri inneggiamo: “VIVA L’INGLESE!” Io e il mio cavallo rosso fiammante partiamo per un viaggio alla conquista dell’inglese. Impararlo in compagnia è la cosa più bella che ci sia. Con il mio scudo di parole e con la mia spada di conoscenze, stordisco il drago dell’ignoranza. Con i miei eccezionali maestri e con i miei insuperabili amici iniziamo il torneo. Regole da seguire? Si! Divertirsi a parlare l’inglese. Classi Quarte e Quinte, Scuola Primaria di San Bovio La mia mamma e il mio papà mi hanno raccontato di quando sono andato in piscina per la prima volta: avevo solo sei mesi. Indossavo una cuffia blu e un costumino blu e verde sopra il pannolino. Prima di entrare in vasca mi hanno fatto fare la ginnastica su di un tappeto di gomma rossa. Il mio papà mi muoveva le braccia e le gambe come diceva l’istruttore; vicino a me c’era sdraiato Alexander, un mio amichetto che stava molto tranquillo, io invece continuavo a muovermi e per il mio papà era difficile tenermi fermo. Dopo la ginnastica sono entrato in vasca con la mia mamma, che mi teneva in braccio. Giocavamo con le palline, io andavo sott’acqua e l’istruttore mi versava l’acqua in testa con un annaffiatoio; mi divertivo un mondo e papà mi faceva tante fotografie. Andrea Pagano Un papà baby sitter Vi voglio raccontare di quando, all’età di un anno, rimasi a casa con mio papà, perché la mamma era andata a fare la spesa. Mio papà, che lavorava al computer senza guardarmi, mi lasciò giocare tranquillamente e non si accorse che io mi appoggiai al tavolo e da un contenitore mi presi un cioccolatino al liquore. Allarmato dal mio silenzio, il mio papà alzò gli occhi dal lavoro e mi chiamò. Io mi girai e… immaginate il suo stupore quando si accorse che mi stavo gustando un cioccolatino, con carta compresa, e tutto il liquore mi colava dalla bocca. Immaginate i miei pianti e le urla di delusione quando lui intervenne togliendomi il pezzo di cioccolatino rimasto nella mia bocca! Quando la mamma tornò, dopo un primo momento di preoccupazione e arrabbiatura, scoppiò in una sana risata. Da quel momento la mamma decise che il papà non fosse un buon baby sitter per me,… ma ricorderemo questo episodio come uno dei più comici della mia vita passata. Paolo Centrone Impariamo ad imparare: il metodo Feuerstein Un Laboratorio delle Scuole Medie ha messo in pratica gli insegnamenti dello psicopedagogista Reuven Feuerstein L’anno scorso, presso la scuola media, è stato attivato un laboratorio pomeridiano, coordinato dalle Professoresse Passerini e Motta, dedicato al “Metodo Feuerstein”. Questo metodo è un’applicazione della psicologia cognitiva alla pedagogia. Reuven Feuerstein è un docente di Psicologia, insegna attualmente in una università israeliana, ed è capo del Centro di Ricerca per lo Sviluppo del Potenziale di Apprendimento (ICELP). Qui, con i suoi collaboratori, alterna la riflessione teorica, l’osservazione clinica e l’attività pratica per l’applicazione di strumenti e la formazione dei docenti. In questo momento si dedica particolarmente al potenziamento delle capacità cognitive nelle persone affette dalla sindrome di Down. Il laboratorio di cui riferiamo ha inteso fornire agli alunni un metodo di lavoro per migliorare le proprie capacità; non ci si è limitati alle spiegazioni e ai dialoghi solo con la propria insegnante, ma a incontri con un esperto, in questo caso la Professoressa Motta, che ha seguito il lavoro dei ragazzi e li ha fatti interagire tra loro. Durante il corso pomeridiano si sono eseguite delle schede e ci si è confrontati con i compagni, anche se a volte non è stato molto semplice; si parlava anche delle cose sbagliate che si possono commettere nella vita e si cercava di trovare un rimedio. Alcune delle schede trattate hanno aiutato a organizzare in modo ordinato la vita, e ciò ha reso più responsabili i ragazzi. Alcuni degli alunni, alla domanda “Cosa pensi di questo laboratorio e a cosa pensi ti possa servire?”, hanno risposto che lo trovavano creativo e interessante, anche se a volte provavano imbarazzo nel raccontare le proprie cose personali alla classe, per paura di essere giudicati o incompresi: ma tutto sommato si sono trovati bene; alcuni pensavano di essere riusciti a organizzare meglio il loro tempo e le loro giornate, altri sostenevano che questo laboratorio li ha frenati dal commettere azioni avventate, cioè li ha abituati a pensare prima di agire o addirittura, come dice un’alunna, “a guardare la vita sotto altri aspetti”. Ottavia Scarabottolo, Martina Princiotta 3C, 3A “Virgilio” (a.s. 2006-22007) La Redazione di “Passaggi di tempo” augura a tutti i lettori Buon Natale e Felice Anno Nuovo Passaggi di tempo 8 Il piacere della lettura e le metafore del libro Libri, bambini e fantasia È quasi superfluo sottolineare l’importanza che può avere una voce rassicurante che accompagna un piccolo nel sonno attraverso il racconto di storie fantastiche. Non è mai troppo presto quindi per avvicinare i bambini ai libri, affinché possano stabilire un rapporto significativo tra la lettura e le loro esperienze reali e/o di fantasia. In questa ottica assume un particolare rilievo, nell’ambito della scuola, la capacità degli insegnanti di creare un clima pedagogico adatto ad instaurare un incontro con la lettura che non sia unicamente strumentale. Lo scorso anno scolastico abbiamo così sentito l’esigenza di accompagnare, gradualmente, per mano i nostri alunni a scoprire il “piacere di leggere”. Abbiamo iniziato con la costituzione del club dei minilettori, e i bambini hanno scoperto che è bello scambiarsi i libri ed esprimere ai compagni le proprie impressioni. L’esperienza è continuata con una visita alla Biblioteca Comunale di S. Bovio dove Paola, la bibliotecaria, ci ha accolto raccontando una divertente storia e presentando i volumi che sono a disposizione dei bambini. Il cammino continua, ma un obbiettivo sembra essere raggiunto, in quanto tutti i bambini amano leggere e fanno a gara per chiedere il libro più accattivante; nelle due colonnne a fianco ecco le metafore che hanno usato per definire cos’è per loro un libro. Scuola Primaria di San Bovio, Classe 3A - Le insegnanti Daniela Aceti, Miriam Aiolfi, Carla Torriani Un libro è . . Un regalo prezioso, come mamma e papà mi trasmette tante emozioni uno scrigno, se lo apro mi racconta tante storie un tesoro da usare con cura che racconta cose che non conosco un puzzle grandissimo formato da tante avventure un amico che quando voglio mi sta accanto un grande albero, al posto delle foglie ha tante storie una slitta che mi fa scivolare nel mondo della fantasia un aereo che mi aiuta a volare in un universo di fiabe un viaggio in un mondo di incanto un grosso cuscino per rilassarmi e... aprirmi la porta dei sogni. Il libro è porta aperta della fantasia, matita di un mondo di magia. È albero con frutti, storie mature che nutrono il cuore, piacere di occhi e pensieri. È forziere colmo di allegria. È motore che muove veloce i pensieri, vento che mi fa volare, filo che ci lega. Dicembre 2007 Una bolla per amica Nella Scuola dell’Infanzia, per aiutare i bambini a superare il momento del distacco dai propri genitori e intraprendere il cammino dell’autonomia personale, è importante strutturare attività che permettano loro di riconoscere e accettare il gruppo nel quale si trovano inseriti, all’interno del quale trascorrono la giornata scolastica. Nella Scuola “Collodi” di Bettola ogni Sezione è rappresentata da un colore, il nostro è il BLU; un giorno di ottobre noi bambini, con le nostre insegnanti Stefania e Patrizia, abbiamo festeggiato il nome della classe, dapprima con la filastrocca “Blu come…”, poi ascoltando questa storia: “C’era una volta una bolla blu che volava su nel cielo, voleva tanto diventare amica dei bambini, che un giorno entrò in una scuola e iniziò a giocare con loro. I bambini cominciarono a rincorrerla per acchiapparla, ma appena provavano a toccarla, per magia le loro manine si coloravano di blu. Finito di giocare, la bolla blu salutò i suoi nuovi amici che ricambiarono il saluto sventolando le loro manine tutte blu”. Anche noi abbiamo provato a salutare la bolla blu, lasciando l’impronta delle nostre manine all’interno di un grande cerchio che la raffigurava e che abbiamo intitolato “Un saluto dai bambini della Sezione Blu”. Ora la bolla è appesa sulla porta della nostra Sezione e ogni giorno, durante l’appello, recitiamo la filastrocca e mandiamo un particolare saluto alla nostra amica. I bambini di tre anni della Sezione Blu, Scuola dell’Infanzia “Collodi” di Bettola