Passaggi
di tempo
Notizie dall'Istituto Comprensivo Statale Fabrizio De Andrè - n. 6 - Dicembre 2007
Un disegno contro il fumo
EDITORIALE
Al concorso indetto dalla Lega Italiana per la Lotta
ai Tumori, è stata premiata un’alunna del nostro Istituto
Da una recente indagine risulta
che il 27% degli adolescenti inizia a
fumare prima dei 15 anni, e il 60%
circa tra i 15 e i 17 anni; per questo la
LILT (Lega Italiana Lotta Tumori)
ogni anno organizza un concorso per
i ragazzi delle classi quinte elementari, con l’intento di allontanarli dall’idea di fumare e sensibilizzarli sui
danni che il fumo può provocare alla
nostra salute. Il concorso consiste nel
produrre una poesia, un disegno, un
elaborato, che illustri i mali causati dal
tabagismo.
Per il concorso dell’anno 2006,
nella “sezione disegno” è stata premiata una nostra compagna di nome
Martina Paganini: su 23 mila alunni
partecipanti, appartenenti a 500 classi diverse, ella si è piazzata al secondo
posto! Oggi ci troviamo ad intervistare Martina, che nel frattempo ha compiuto 11 anni, e frequenta la 1A della
Scuola Media “Virgilio”. Lei è modesta: ci tiene a precisare che anche i
suoi compagni di classe hanno fatto
un ottimo lavoro; ci racconta di come
le è venuta l’idea per il suo disegno:
“Dopo tanti tentativi ho pensato di
raffigurare un’intera città in cui tutti,
da diversi punti di vista, deplorano
l’abitudine di fumare. Adulti e bambini, commercianti e insegnanti, per
strada, a scuola e nei luoghi pubblici, tutti si ribellano al fumo e alle
sigarette”. Lo slogan che accompa-
gna il disegno è di quelli che fanno
riflettere, semplice ed efficace:
“Perché spendere tanto per farsi del
male?”.
Le chiediamo qualcosa sulla cerimonia di premiazione; Martina ci
racconta che “è stato un momento
davvero emozionante! La manifestazione è avvenuta a Milano in piazza
San Carlo, durante la Giornata mondiale senza tabacco, che si tiene ogni
anno il 31 Maggio, alla presenza di
autorità e personaggi famosi dello
sport, che sono testimonial della
campagna contro il fumo.”
Anche presso la nostra Scuola
Martina ha ricevuto i complimenti
dal Dirigente Scolastico Prof.
Facciorusso e di insegnanti e compagni. In conclusione credo che siamo
tutti d’accordo con Martina: anche
un disegno può far riflettere ragazzi
come noi e capire che fumare non
serve per sentirsi grandi, ma è solo un
modo per farsi del male.
Francesco Basti, 2C “Virgilio”
Geremia. Vissuto tra il VII e il VI a.C., è uno dei maggiori profeti biblici ed ha avuto uno strano destino storico-letterario. E’ infatti
universalmente noto come autore delle cinque potenti e struggenti
elegie che compongono uno dei libri dell’Antico Testamento, le
“Lamentazioni”. Quei versi, invece, non furono scritti da lui, ma da
altri ignoti poeti e tradizionalmente attribuiti a Geremia il quale – è
bene ricordarlo – morì martire durante l’esilio egiziano del suo popolo. Sta di fatto che oggi la geremiade è il sinonimo colto della
lamentazione. Ed io sto appunto per iniziare una modestissima
geremiade: non a fronte della distruzione di Gerusalemme, ma a
fronte della progressiva mortificazione della autonomia scolastica.
Autonomia proclamata. Alle soglie del terzo millennio (meglio
tardi che mai!), il Parlamento della Repubblica Italiana emanò una
serie di coraggiose Leggi finalizzate a riconoscere alle singole istituzioni scolastiche autonomia e personalità giuridica la cui tutela - da
ottobre del 2001 - entrò persino nel testo della Costituzione, la Legge
fondamentale dello Stato Italiano. In attesa che qualcuno racconti la
storia tortuosa dell’autonomia scolastica, chi scrive confessa di aver
sempre pensato che la strada dell’autonomia o si percorre fino in
fondo o è più saggio non intraprenderla affatto. Mi spiego.
Non si vogliono trasferire nelle scuole i poteri e le responsabilità derivanti dalla selezione del personale? Bene. Ma perché parlare di
autonomia?
Si vuol continuare a pensare che gli insegnanti siano tutti
uguali e debbano tutti essere pagati allo stesso modo? Legittimo. Ma
cosa c’entra l’autonomia?
Si ritiene che un Istituto con 1350 alunni, articolato in sette sedi,
etc. possa garantire il proprio funzionamento amministrativo e didattico con 13.299,40 € annui? Benissimo. Ma perché scomodare l’autonomia?
Si vuol supporre che ad una istituzione scolastica nella quale
genitori, docenti e alunni possono avvalersi del confronto pressoché
immediato con psicologi dell’età evolutiva debbano essere assegnate
risorse uguali a quelle che riceve un’altra scuola che non offre
all’utenza lo stesso servizio? Si supponga pure. Ma perchè strombazzare l’autonomia?
Autonomia divorata? L’autonomia scolastica non ha nemici
dichiarati. Sono subdoli o, nella migliore delle ipotesi, totalmente
ignari degli effetti nefasti che le loro decisioni sbagliate possono avere
sui delicatissimi equilibri che regolano la vita delle singole scuole. Ciò
che mi auguro è che costoro mai possano pronunciare le tronfie
parole che Geremia mette in bocca ai nemici di Sion:
"L'abbiamo divorata!
Questo è il giorno che aspettavamo,
siamo arrivati a vederlo".
Prof. Giuseppe Facciorusso - Dirigente Scolastico
La premiazione di Martina Paganini in piazza San Carlo a Milano
La Costituzione dei ragazzi
Per celebrare i 60 anni della Costituzione Italiana, gli alunni hanno
realizzato un libro a fumetti
Nel corso del passato anno scolastico ci sono stati vari laboratori:
uno di questi riguardava l’identità
dei popoli, coordinato dalla
Professoressa Baroncelli con la collaborazione del Professor Leondi;
tra l’altro ha studiato la Costituzione
della Repubblica Italiana. Per celebrarne i sessant’anni dall’entrata in
vigore, i ragazzi hanno preso in
considerazione alcuni dei valori che
la Costituzione trasmette, dopodi-
ché hanno cercato di rappresentarli
attraverso lo strumento del fumetto.
Lavorando in gruppo, ci si è divisi i
compiti: prima si decideva la storia
da sceneggiare, i personaggi, le
vicende, poi altri alunni hanno realizzato le varie tavole.
I due disegnatori sono stati
Cosimo Razeto e Danilo Sala dell’allora 1D. Il lavoro è stato pubblicato su un libretto (a lato, la copertina), insieme ad altri fumetti prepa-
rati dalla Scuola Media di
Monasterolo. Hanno sponsorizzato
l’iniziativa diverse banche e la
Caran d’Ache, la quale ha offerto
alle scuole del materiale, che si utilizzerà per le nostre attività.
Il 6 giugno una rappresentanza
di alunni del nostro Istituto si è recata in Municipio per partecipare alla
presentazione ufficiale della pubblicazione. Il Sindaco Tabacchi, il
Presidente del Consiglio Comunale
Francesco Ortugno, il fumettista
Gianni Carino che ha aiutato i
ragazzi nella realizzazione del
fumetto e a migliorare le loro capacità di disegno, hanno elogiato il
lavoro svolto dalle Scuole. Copie
del fumetto sono state poi distribuite a tutti i ragazzi degli Istituti. E’
stata davvero un’esperienza interessante e coinvolgente.
Michela Cioli - 2D “Virgilio”
Passaggi di tempo
2
Giocare a esplorare …
la natura!
Dicembre 2007
L’infanzia, la vita
e la Shoa
Riflessioni di un’ex alunna della Media “Virgilio”
I bambini di quattro anni della Scuola
dell’Infanzia “Collodi”, quest’anno saranno
coinvolti in un percorso didattico basato sull’esplorazione della natura. Ad accompagnarli in questo cammino sarà un personaggio
misterioso e fatato di nome Novellina, fata
Novellina per l’esattezza; col suo aiuto, realtà
e fantasia si alterneranno, allo scopo di favorire il lento processo di sistematizzazione delle
conoscenze ed esperienze. Le insegnanti cercheranno di coinvolgere i bambini in un processo di RICERCA-AZIONE, intesa come
capacità di risolvere i problemi che emergeranno, di volta in volta, dalle esperienze
acquisite.
Mistero… Misterioso! Come dice Winnie
the Pooh, “ecco inizia l’avventura!”, in modo
originale, attraverso… tracce, oggetti, spazi,
messaggi e simboli che si tradurranno in un
bagaglio d’informazioni su fatti, curiosità e
fenomeni riscontrabili nell’ambiente che circonda il bambino.
La fata madrina, Novellina, ha bussato
alla nostra porta il 29 ottobre lasciandoci un
segno tangibile della sua esistenza, infatti ci ha
regalato due doni preziosi: la prima era una
Passaggi di tempo
Redazione: Daniela Falcone, Stefania
Giambelli, Tina La Rossa, Sergio Leondi,
Silvia
Maggi,
Ortensia
Passalacqua,
Giuseppina Torsello
Responsabile del Giornale: Sergio Leondi
Co-Responsabile: Roberta Bolzoni
Fotografie: Flavio Giacomessi
Segreteria di redazione: Michela Cioli,
Alice Labbozzetta, 2D “Virgilio”
Laboratorio di Giornalismo
(Titolare: Prof. Sergio Leondi)
Classi Seconde e Terze, Scuola Media
“Virgilio”: Francesco Basti, Federica Bettini,
Michela Cioli, Giorgio Dell’Orto, Sharon De
Nicolo,
Gianluca
Gazzaniga,
Alice
Labbozzetta, Emanuel Ocone, Valentina
Ontani, Chiara Perani, Mattia Sala, Rebecca
Trevisani.
LAMPEDUSA
VIA
grande lettera, scritta sicuramente dai suoi folletti birichini e contrassegnata dalla sua stella
magica, mentre il secondo era un enorme
pacco a forma di caramella, il cui contenuto è
stato scoperto dai bambini in classe.
La risposta dei bambini a questa prima
esperienza è stata entusiastica, si sono lasciati
coinvolgere direttamente nell’esperienza di
ricerca tattile, manipolativa e degustativa,
manifestando ilarità e stupore per nuovi cibi e
sapori differenti.
Molteplici sono state le domande di curiosità da parte loro, che hanno permesso all’insegnante di stimolare processi individuali e
collettivi di ricerca e chiarificazione, fatto positivo per la crescita cognitiva; inoltre questa
esperienza consentirà loro di confrontarsi più
liberamente e con tranquillità rispetto a cibi
inconsueti, facendo in modo che attraverso il
processo personale divenga un’abitudine
quotidiana non rifiutare le novità e anzi, riuscire a viverle con entusiasmo e disponibilità.
I bambini e le insegnanti della Sezione Verde,
Scuola dell’Infanzia “Collodi” di Bettola
Impaginazione: Alessandro Robecchi Quindicinale “7 giorni”, Sergio Leondi
Tipografia: fda eurostampa srl
Tiratura: 5000 copie
Istituto Comprensivo Statale
“Fabrizio De André”
Via Carlo Goldoni, 1 - Peschiera Borromeo
(Milano)
e-mail: [email protected]
Fax: 0251650184
Dirigente Scolastico
Prof. Giuseppe Facciorusso
Tel.
Tel.
Tel.
Tel.
Tel.
Tel.
Tel.
Direzione: 025470172-025470527
Scuola Media “Virgilio”: 025470797
Scuola Media di San Bovio: 027532831
Primarie Bettola: 025470402
Primarie San Bovio: 027531431
Materne Bettola: 025471076
Materne San Bovio: 027532829
CENTRO
ESTETICO
ABBRONZATURA
DANTE, 2 PESCHIERA BORROMEO -
TEL.
02.54.75.596
La condizione di incredibilità, speranza e
timore dei tanti “bambini nascosti” durante il
periodo della Shoa.
L’ infanzia… E’ così che voglio iniziare il
mio testo, perché l’infanzia è la cosa più
importante per un bambino; è il momento nel
quale tutto il mondo è colorato, è il momento
del gioco e della libertà perché dopo, tutto si
fa serio e si vede il mondo come realmente è:
pieno di morte, ingiustizie e violenze. I bambini perseguitati da Hitler hanno perso l’infanzia e sono stati costretti a comportarsi come
fossero adulti, fuggendo, con la paura di perdere la propria vita.
Pensate, lasciare tutto quello che si è
costruito, andare a vivere altrove e ricominciare da zero. C’è un episodio tratto dal libro
“Quando Hitler rubò il coniglio rosa”, che mi
ha particolarmente colpito: quello dove i protagonisti Anna e Mark conoscono, in una pensione in Svizzera, dei ragazzi tedeschi, ma non
possono giocare con loro solo perché sono
ebrei. Chissà come si saranno sentiti in quei
momenti, come se l’essere ebreo fosse un
reato, come se scappare dal proprio paese
non fosse abbastanza, no! Ci deve essere
qualcuno in un altro posto pronto ad escluderti!
Non sto scrivendo per dire “mi dispiace” o
“poverini”, ma per far capire al mondo intero
che i bambini, a volte, sono più coraggiosi
degli adulti, accettano i cambiamenti e sono
ottimisti; molte volte forse scherzano, ma
anche loro soffrono e, a differenza dei grandi,
vanno avanti con un sorriso sulle labbra pensando: “La Vita è Bella”. Che mondo sarebbe
senza di loro? Se non ci fossero, la vita non
avrebbe senso, non avrebbe niente… la vita
non avrebbe VITA.
I bambini sono la prova che al mondo,
oltre alla crudeltà, alla tristezza e alla rabbia,
esiste la felicità e che ognuno lottando, come
hanno fatto loro, può averne un po’ nel suo
cuore.
Cancellare un popolo… E’ assurdo,
non si può eliminare l’identità di ogni bambino o adulto che sia. Il loro sacrificio non è
stato dimenticato, perché noi ricordiamo e
ricorderemo la dura storia degli ebrei, che
comunque sono riusciti a mettere in luce la
loro bontà d’animo.
Ognuno ha i suoi difetti e i suoi pregi,
ognuno ha una cultura diversa, ma non bisogna mai dimenticare la propria identità, perché è quella che ci rende noi stessi. Voglio dire
che pur essendo diversi per carattere o per
mentalità, siamo tutti uguali davanti alle leggi
e alla giustizia, perché siamo tutti uomini.
Sono certa che Hitler e i suoi seguaci non
abbiano rispettato il concetto di libertà e con
le loro malefatte hanno messo in discussione
secoli di civiltà, nel corso del quale l’uomo ha
lavorato duramente.
Nonostante tutto, gli ebrei continuano a
difendere la propria cultura, perché questa è
l’identità di un popolo.
Abnet Habtemariam, ex 3F “Virgilio”
Ai nostri cari nonni...
Anche quest’anno
la Scuola dell’Infanzia “Antichi Fontanili” ha voluto ricordare
la festa dei
nonni (2 Ottobre),
considerati
Angeli
Custodi.
In occasione di
questo evento abbiamo coinvolto i
bambini.
Come? Semplice:
chiedendo di rappresentare i nonni come
meglio credevano e
potevano, felici poi, i
bambini, di poter
dire: “Lui è mio
nonno Mario, ha i
capelli bianchi, ma è
anche pelato”, oppure “la mia nonna ha i capelli gialli e la sua camicia i bottoni d’oro…”. Ma non solo: altri
bambini hanno realizzato, con l’aiuto
delle loro insegnanti,
veri e propri capolavori, per poi consegnarli
ai
propri
nonni, che come
dicono alcuni “ci
danno tante carezze
e dedicano a noi
tanto
del
loro
tempo”. Dei nonni si
parla
raramente,
ecco perché anche
quest’anno abbiamo
voluto festeggiarli.
Michela Tradi,
Scuola dell’Infanzia
di San Bovio
Halloween . ..
una giornata da brividi
Un passatempo
a colori
Ciao, noi bambini delle classi terze A, B,
C, già dalla prima elementare andiamo ogni
settimana almeno per un’ora in aula di informatica dove impariamo a fare lavori molto
belli, ad esempio quadri astratti, schemi, passatempi… A volte, dopo aver terminato i
lavori che la maestra Tina ci ha dato, ci divertiamo a disegnare al computer.
Questo
lavoro
lo
chiamiamo
‘Passatempo’, anche se è molto lungo e richiede molta precisione, perché se sbagliamo
dobbiamo sistemarlo e con il mouse non è
molto semplice. Se volete farlo anche voi, per
prima cosa, ovviamente, dovete accendere il
computer, poi cliccate su START e aprite il
programma PAINT. A questo punto vi apparirà una pagina e per creare il vostro disegno
dovete seguire questa procedura: 1) selezionate il rettangolo nella casella degli strumenti
2)disegnate una cornice per delimitare lo spazio su cui lavorare (è più facile) 3)cliccate sulla
lente di ingrandimento (si trova sempre sulla
barra degli strumenti) per poter vedere meglio
il lavoro 4)selezionate il simbolo ‘pennello’ e
Noi bambini della Sezione Rossa
della Scuola dell’Infanzia di San Bovio
abbiamo festeggiato Halloween, il 31
ottobre, in un modo speciale. Già nei
giorni precedenti, nella nostra classe,
si viveva in una atmosfera magica…
popolata da pipistrelli e fantasmi, zucche e ragni che sbucavano ovunque.
Noi, trasformati in mostri, in compagnia delle nostre insegnanti vestite da
streghe, siamo andati a dire: “Dolcetto
o scherzetto” ai nostri amici delle altre
Sezioni. Visto che non abbiamo ricevuto nulla di buono, abbiamo fatto urli
spaventosi e cantato una canzone
delle streghe veramente paurosa!
La festa è proseguita con vari giochi in salone e si è conclusa con un
sacchetto-regalo da portare a casa da
parte della nostra amica Patty, la tartarughina di pezza che condivide esperienze e avventure di noi bambini (personaggio fantastico).
scegliete la forma più grande fra le opzioni
che trovate, perché è la più bella, anche se la
più difficile, da realizzare 5) scegliete nella
tavolozza dei colori due fra quelli proposti,
possibilmente ben abbinati tra loro 6)alternate le forme colorate facendole combaciare
perfettamente 7)riempite lo sfondo, cioè gli
spazi bianchi rimasti, con un colore contrastante utilizzando il ‘secchiello’.
A questo punto il ‘capolavoro’ è pronto
per essere stampato. Secondo noi un
Passatempo realizzato al computer è: riuscire
a creare con fantasia e creatività delle belle
immagini, scegliendo fra varie gradazioni di
colore e usando diverse forme geometriche.
Quando creiamo un nuovo disegno passiamo del tempo divertendoci tantissimo, provateci anche voi. Vi piacerà, parola di intenditori!
Martina C., Mattia, Valeria, Sharon,
Stefania, Martina R., Alessandro R., Davide P.
Classi 3ABC, Scuola Primaria di Bettola
Puliamo il mondo!
Scuola dell’Infanzia di San Bovio
I bambini della Sezione Rossa,
le insegnanti Marina Tristani
e Daniela Cafarella
Se ami la natura,
impara a conoscerla
con la micologia
I bambini delle Classi Quarte della Scuola
Primaria di Bettola, dopo un percorso effettuato nel precedente anno scolastico sulla
valorizzazione degli ambienti naturali che si
trovano vicino a noi, hanno proseguito quest’anno la loro educazione ambientale con la
partecipazione all’iniziativa promossa da
Legambiente “Puliamo il mondo” e visitando
a Peschiera Borromeo la
“Mostra micologica e botanica” allestita dal Gruppo
Micologico Vittadini di
Segrate.
Il 27 di settembre gli
esperti di Legambiente
sono venuti a scuola e
hanno organizzato dei giochi sulla raccolta differenziata dei rifiuti, con la realizzazione finale da parte
degli alunni di un gioco
effettuato completamente
con materiale riciclato.
La partecipazione e
l’interesse sono stati coin-
Passaggi di tempo
3
Dicembre 2007
Giovedì 27 settembre abbiamo aderito
all’iniziativa “Puliamo il mondo”. Poiché pioveva, i responsabili di Legambiente ci hanno
proposto un laboratorio, all’interno della scuola, sulla raccolta differenziata e il riciclaggio di
materiali. C’erano diversi contenitori: quello
della carta bianco, del vetro blu, della plastica
giallo, delle lattine rosso e del secco verde e
traforato. Abbiamo formato delle squadre, a
ciascuna è stato consegnato un sacco pieno di
rifiuti e al via, tutti a correre per separare quanto c’era all’interno. Dopo abbiamo controllato
con gli esperti il lavoro svolto e ci siamo resi
conto di alcuni gravi sbagli. Questo non ci ha
precluso un regalo: il kit per pulire il mondo
(cappellino, pettorale e guanti). Infine abbiamo realizzato un giochino con bottiglie di plastica usate, semplice ma molto divertente.
Classi Quarte ABCD, Scuola Primaria di Bettola
volgenti. Nel periodo autunnale i bambini
hanno osservato nel giardino della scuola le
piante, rilevandone le trasformazioni, le differenze e le caratteristiche, oltre a raccogliere
alcuni esemplari di funghi. Successivamente,
con l’aiuto dell’esperto, a scuola si sono selezionati alcuni funghi, individuati i loro nomi,
le caratteristiche e la commestibilità. Gli alunni si sono cimentati nella
creazione di un piccolo
laboratorio scientifico in
classe, dimostrandosi particolarmente interessati a
questo nuovo “mondo
della micologia”. Hanno
prodotto testi, disegni,
foto, schemi con classificazione. Il percorso si è concluso con l’uscita alla
mostra micologica e botanica il 15 ottobre 2007.
Scuola Primaria di Bettola
Classi Quarte
Via Ca' Matta 2 - 20068 Peschiera Borromeo
Tel. 02.5473854 Fax. 0255301144 www.suemaviaggi.it
Passaggi di tempo
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Alla Coop di Peschiera raccolti generi alimentari
per assistere chi ne ha bisogno
Colletta alimentare:
la nostra esperienza
Ogni anno, l’ultimo sabato di
Novembre, tutta l’Italia s’impegna per realizzare al meglio il progetto riguardante la
“colletta alimentare”. Per chi non lo sapesse, la colletta alimentare fa parte del “Banco
alimentare”, che distribuisce le eccedenze
alimentari alle strutture d’assistenza; oggi
essa consiste nell’acquisto di prodotti a
lunga conservazione, distribuiti poi a famiglie bisognose tramite volontari.
Sabato 24 novembre anche noi ragazze, con alcune professoresse, abbiamo collaborato a questo gran gesto di solidarietà,
recandoci presso la Coop di Peschiera
Borromeo. Una volta arrivati, ci hanno dato
le pettorine e ad ognuno veniva assegnato
un compito: c’era chi distribuiva i sacchetti,
chi suddivideva i prodotti acquistati nelle
varie scatole, chi le chiudeva una volta
piene, segnando il contenuto. Mentre sistemavamo i prodotti, non si poteva non pensare alla nostra fortuna di avere la “pappa”
pronta a mezzogiorno, e magari di non consumarla tutta, buttando via qualcosa, ignari
della sorte di altri bambini che sopravviverebbero mangiando quel cibo che noi avanziamo.
Dopo due ore di lavoro, “alleggerito”
Le mie impressioni
Il gesto che gran parte di noi ha fatto
comprando qualche alimento destinato alle
famiglie più povere o il semplice dare il proprio aiuto dietro i banconi dove si raccoglievano i prodotti è secondo me assolutamente ammirevole. Spendere qualche euro per
una buona causa non sono soldi “buttati al
vento!”. I volontari del “Banco Alimentare”
credono in quello che fanno, sostengono in
più modi la raccolta delle donazioni al fine
di permettere la quotidiana assistenza a più
di un milione di persone che conducono
una vita disagiata, nella miseria. Questa
esperienza ancora una volta mi ha fatta crescere, sottolineando l’importanza dei veri
valori della vita. Sono stata proprio bene e
ogni volta che ci ripenso sento nuovamente
la felicità e la soddisfazione di aver compiuto un gesto di unità a cui tutti e proprio tutti
possono accedere. Tra l’altro mi sono anche
divertita molto con tutto il gruppo dei
“Cavalieri di Sobieski”.
Marttina Bonaccorso, 3A “Virgilio””
da chiacchiere e risate, abbiamo concluso il
nostro pomeriggio facendo noi un po’ di
spesa con i nostri risparmi: un gesto simboleggiante il nostro ulteriore aiuto. Con le
insegnanti Vitali, Olivieri e Zof, che ci hanno
coinvolto in questa esperienza, ne abbiamo
parlato a lungo; tutti raccontavano le loro
impressioni, considerandosi entusiasti ed
orgogliosi del gesto compiuto.
Anche a me è piaciuto particolarmente,
perché penso di avere compiuto una buona
azione, dedicando il mio tempo ad altri;
inoltre ho passato un pomeriggio insolito e
allegro in compagnia di altre persone. Ho
inoltre riflettuto sul fatto che il nostro lavoro
è stato come una gocciolina nel mare: da
sola serve a poco, ma unendosi alle altre, il
risultato è ottimo.
Don Inzoli, cioè il presidente del “Banco
alimentare”, definisce la “colletta” un’esperienza di vita, di amicizia e condivisione, e
confida in chi può permettersi questo aiuto;
egli spera infatti che l’anno prossimo il buon
cuore delle persone le spinga a compiere
questo buon gesto, superando i “record”
degli anni precedenti.
Valentina Gallipoli, 2B “Virgilio”
Dicembre 2007
Patente Europea del Computer:
bilancio di 4 anni di “navigazione”
La Scuola Virgilio
all’avanguardia in Italia
Novembre 2007 - Quattro anni fa cominciavo con il Dirigente Facciorusso l’avventura
ECDL per gli studenti delle scuole medie inferiori, complici la mia condizione di genitore di due
ragazze in età “giusta” (una in terza media, l’altra a fine elementari) e il mio ruolo di direttore
di un dipartimento dell’Università degli Studi di Milano, con sede a Crema. Definirlo un successo mi sembra riduttivo: tantissimi studenti, terrorizzati dal dover sostenere un esame ma “gasatissimi” dall’idea di entrare da protagonisti in un’aula universitaria, sono passati da Crema, regalandomi l’entusiasmo della loro adolescenza, la gioia e la tristezza per un esame superato o no,
la determinazione per raggiungere il risultato voluto magari riprovando a distanza di poco
tempo.
E poi la gratificazione di aver precorso i tempi, di aver anticipato le indicazioni del Ministero,
di aver visto un dirigente scolastico e i suoi “grandi” collaboratori intuire che con il lavoro e la motivazione si possono e si devono portare i ragazzi più giovani a dominare gli strumenti della tecnologia di oggi. È proprio vero che tra il dire e il fare a volte NON C’È DI MEZZO IL MARE! Anzi, il
mare aiuta le navi dei Precursori a dispiegare le loro vele verso mete sempre più ambiziose!
Professor Nello Scarabottolo - Polo Universitario di Crema
Novembre 2003 - Durante una discussione con l’Ammiraglio Facciorusso si decide
di attivare il progetto che vuole portare, per la
prima volta nella Nazione Italia, studenti delle
scuole medie inferiori alla certificazione
ECDL, che attesta la capacità di usare proficuamente il Personal Computer nelle proprie
attività di studente e di futuro professionista. I
valenti capitani di lungo corso Bolzoni e
Giacomessi accettano con entusiasmo la
nuova sfida, e partono a capo di una ciurma
di 20 selezionati mozzi e marinai, reclutati
presso l’Istituto De André di Peschiera
Borromeo.
Maggio 2004 - Il progetto ECDL porta a
Crema la prima ciurma di aspiranti “patentati”
ECDL: l’esame va a gonfie vele, e quasi tutti i
mozzi e marinai della ciurma superano
entrambe le prove, con risultati addirittura
superiori a quelli che i normali candidati delle
scuole superiori riescono ad ottenere! La cerimonia di proclamazione – nella cabina del
capitano del vascello di Crema – è anche il
momento che sancisce l’attivazione definitiva
della certificazione ECDL per gli studenti delle
scuole medie dell’Istituto De André.
Marzo 2005 - Nel porto di Bettola di
Peschiera Borromeo si presentano alle massime autorità ivi convenute i primi risultati del
progetto ECDL, e si premiano i marinai che a
breve otterranno la certificazione ECDL a tutti
gli effetti.
Novembre 2006 - Chi gestisce la certificazione nel vecchio continente (AICA) e chi
decide cosa insegnare ai giovani marinai (il
Ministero della Pubblica Istruzione) siglano
nella Capitale un accordo per promuovere la
certificazione ECDL in tutte le scuole medie
inferiori della Nazione. Da tre anni, i
Precursori lo stanno già facendo, con risultati a
dir poco lusinghieri…
(Dal “Diario di Bordo del Vascello
dei Precursori”)
Tesi come una corda di violino
Ecco come ci si sente all’esame dell’ECDL!
ECDL: Si, sappiamo tutti che significa European Computer Driving License; però, se non ci
avete fatto caso, contiene le iniziali di ECG (EcoCardioGramma!!)… Infatti all’esame viene
messo alla prova anche il cuore, perché quando sei lì, all’Università, sei emozionatissimo e credi
di non riuscire a sostenere l’esame, ma alla fine tutto passa!
Per esempio… Io l’anno scorso ho seguito il corso tenuto dalla professoressa Bolzoni, ho
studiato, mi sono preparata, tuttavia qualche giorno prima dell’esame sono andata in crisi, perché credevo di non farcela; il giorno dell’esame poi ero molto tesa, e quando mi sono seduta
alla mia postazione non ricordavo nulla di quello che avevo fatto al corso! Inoltre sembrava che
il tempo non passasse mai, vedevo la stanza che si svuotava, le ultime domande che passavano una dopo l’altra… ed infine la scoperta di aver superato gli esami! Ero veramente al settimo cielo!
Questa è solo una delle tante “storie” di noi ragazzi che affrontiamo questi esami, infatti presumo che anche altri miei compagni abbiano vissuto la “paura” che ho avuto io. Nonostante
questo, ragazzi, so che frequentare il corso e fare gli esami dell’ECDL è un’esperienza unica, che
ti prepara ad affrontare gli esami di terza media: anche quest’anno andrò all’Università e sono
sicura che avrò paura come se fosse la prima volta, però sono anche certa che con me ci saranno a sostenermi i miei genitori, gli amici e la professoressa Bolzoni!
Veronica Narducci, 3D “Virgilio”
SOCIETA' COOPERATIVA A.R.L. FONDATA NEL 1952
Via Due Giugno, 2-4
4 - 20068 - Peschiera Borromeo (Mi)
Tel. 02.51.65.03.67 - 02.55.30.15.11 - 02.55.30.34.92
fax 02.55.30.15.29 - [email protected] - www.coopcel.com
Passaggi di tempo
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Dicembre 2007
Come è nato e cresciuto il logo della scuola
e del nostro giornale
Pensieri e parole per la stagione
più “colorata” dell’anno
La storia del logo che rappresenta il nostro
giornale, visibile a destra del titolo o della
“testata”, ha inizio alcuni anni fa. Siamo nel
Una passeggiata in giardino e le osservazioni in classe hanno ispirato i bambini
delle classi seconde di San Bovio ad esprimere sensazioni ed emozioni relative ai
colori, agli odori, ai rumori… caratteristici
di questa stagione.
“ L’Autunno è una stagione che mi piace
molto perché ha dei bellissimi colori vivaci.
Sembra che le foglie abbiano chiesto l’oro
al sole per vestirsi a festa…”.
“…le foglie sono diventate dei bellissimi
fiori che si fa fatica a riconoscere… forse si
sono trasformate/travestite per essere
ammirate e apprezzate da tutti”.
“Alcune persone dicono che l’Autunno è
malinconico e triste, ma secondo me non è
così, anzi è una festa di colori!”
“… sto osservando, attraverso le vetrate
della mia classe, che l’ambiente intorno a
me si sta trasformando: l’erba ingiallisce, le
piante perdono un po’ alla volta le loro
foglie sfumate di giallo, rosso, arancione,
viola, marrone”.
“Non bisogna dire che in Autunno la
campagna è più mesta, perché secondo me
invece è più allegra e brilla di tanti colori”.
“…il vento trasporta le foglie sui vialetti
e quando le calpestiamo scricchiolano sotto
i piedi producendo strani rumori: “cric,
croc, crac”; se proviamo a stringerle tra le
dita si sbriciolano e lasciano un lieve odore
di secco”.
“Al mattino spesso vedo la rugiada sul
prato: sembra un tappeto di brillantini”.
“Le foglie prima di poggiarsi a terra
fanno piroette come farfalline, oscillano,
planano e lentamente atterrano formando
un tappeto di monetine d’oro, mentre i rami
spogli sembrano spade affilate”.
La città dentro il fiore
novembre 2002 al Teatro De Sica, dove si è
tenuta la presentazione della mostra, inerente la
storia di Peschiera Borromeo nel Novecento:
“La città costruita”. Subito dopo, la mostra è
stata inaugurata nel salone della Cooperativa
Edificatrice Lavoratori di Bettola. Qui erano
esposti cartelloni, foto e vari oggetti che mostravano come si viveva a Peschiera nel ‘900, e
come la città si è sviluppata nel corso degli anni.
Per questa occasione sono stati coinvolti
anche ragazzi che frequentavano la Media
“Virgilio”. Infatti è stato chiesto loro di pensare
ad un possibile logo per il nostro Istituto
Comprensivo. Il disegno più espressivo, ma allo
stesso tempo semplice, era quello di Elena
Ribolini. Lei, nel suo disegno, ha rappresentato
un fiore, simbolo della bellezza della nostra
città, circondato dalle api, che simboleggiano
lavoro e fatica; sullo sfondo un alveare, la
“casa” di tutti noi.
A un anno dalla mostra è nata l’idea di
stampare un libro che rielaborasse e ampliasse
il materiale presente nella mostra medesima. Il
logo esistente doveva essere arricchito; cosi
vennero aggiunti al primo disegno dei particolari, suggeriti dal Professor Leondi, responsabile del giornale e storico del territorio, per descrivere molto semplicemente Peschiera Borromeo.
Fra tutti gli elaborati è stato scelto quello
dell’alunna Simona Turino. Lei è riuscita a riunire tutti i simboli della nostra città in un unico
disegno, che riportava il castello Borromeo,
l’Idroscalo, l’aeroporto di Linate, la nostra scuola, il Municipio, il fiume Lambro e le spighe di
grano, per ricordare che l’agricoltura è ancora
presente a Peschiera. Un tecnico di grafica è riuscito a creare un fotomontaggio, unendo i due
disegni, dando così origine a un nuovo logo.
La presentazione del libro, con allegato cd,
è avvenuta il 12 dicembre 2003. Coloro che
hanno contribuito alla realizzazione del volume
sono: Giuseppe Facciorusso, Adriana Angius,
Sergio Leondi, Valeria Malvicini e Alessandra
Sicca. Questa è la storia dello stemma del
nostro istituto e del giornalino scolastico.
Katia Barraco, Marta Tarasconi,
3D “Virgilio” (a.s. 2006-22007)
La nuova Sezione Verde
San Bovio è una frazione
in via di espansione urbanistica e demografica.
E’ per questo che a settembre, viste le numerose
iscrizioni alla scuola dell’infanzia, è stata istituita la
quinta sezione: la classe
verde.
Quella che era l’aula di
educazione motoria e musicale per tutti i bambini della
scuola, a inizio d’anno scolastico è stata trasformata in
brevissimo tempo in una
vera e propria sezione.
Arredi nuovi, donazione
di giochi e materiali da parte
delle altre sezioni, genitori
collaborativi che hanno sopperito alla mancanza di
accessori, e insegnanti volonterose e creative hanno
fatto sì che tutti e 23 i bambini iscritti trovassero un
ambiente accogliente e sereno.
BUON ANNO
SCOLASTICO!!!
Autunno, festa di colori
“Nei boschi notiamo prati ancora verdeggianti e cespugli ingialliti”.
“Nei castagneti, il giallo-verdognolo
delle foglie si unisce al marrone lucido delle
castagne e al giallo ocra dei loro ricci, che si
staccano poi dai rami e cadono con lievi
tonfi per terra”.
“In collina i vigneti si indorano sotto il
sole del tramonto rendendo matura l’uva
per la vendemmia”.
Classi Seconde, Scuola Primaria di San Bovio
Dalla paura, al “sole
che brilla negli occhi”
I primi giorni di scuola per i bambini di tre anni
Settembre, inizio della Scuola dell’Infanzia per i bambini di tre anni. Entrano in Sezione con
la manina nella mano della mamma o in braccio; tutto sembra tranquillo. Poi arriva il momento del distacco, se pur breve, e inizia un susseguirsi di … paura, lacrime e disperazione. I tentativi di consolazione e condivisione delle insegnanti al loro dolore, non ottengono risultati… I
giorni successivi sono peggiori in quanto i piccoli sanno già, al momento dell’ingresso nella
scuola, che dovranno rimanere senza la mamma. Ognuno è preso dal proprio dolore e sembra
che sia più grande dell’altro compagno. Le domande continue che si pongono lacrimanti, col
nasino colante sono: “La mia mamma dov’è? Quando viene? È vero che la mia mamma è la
più bella del mondo? Io l’aspetto qui e CI voglio tanto bene, è vero? Io ho bisogno della mia
mamma! Voglio andare a casa mia! Chiama la mamma!”. Col tempo, questa crisi transitoria
sarà solo un brutto ricordo, e il sole brillerà negli occhi di ogni bimbo.
Scuola dell’Infanzia “Collodi” di Bettola, Sezione Rossa
Le insegnanti
della Scuola dell’Infanzia
di San Bovio
A fianco: Gemma e Rosa
con i bambini di 3 anni
della sezione verde
Sopra: eccoli nella loro
aula impegnati a giocare
tutti insieme
Associazione “Peschiera Sotto le stelle”
c/o La Galleria, via Dante, 2 - Peschiera Borromeo
tel. 02.55.300.716
Passaggi di tempo
6
Intervista a Italo Gnocchi, discografico,
consulente musicale e collezionista di dischi
Dicembre 2007
Una giornata con i campioni azzurri di atletica
e Matteo Angiolini
Musica, la mia passione Alla scoperta di nuovi eroi
La musica, per ognuno di
noi, rappresenta qualcosa di
diverso: un hobby, un passatempo, uno svago... Per Italo
Gnocchi la musica è un lavoro, ma prima di tutto
una passione. Noi
del giornale abbiamo
avuto il piacere di
intervistarlo. Ha 55
anni, è nato a San
Bovio, per la precisione
alla
cascina
Carolina, dove ha trascorso l’infanzia, poi
si è trasferito a
Mezzate. Discografico
e consulente musicale, Gnocchi è un
grande collezionista
di dischi del “beat italiano” (periodo musicale che va dagli anni
’60 agli anni ’80).
Siamo rimasti sorpresi quando ci ha detto di
quanti pezzi era formata la
sua collezione: ben 30 mila,
comprendendo 45 giri, 33
giri e nastri. Ha iniziato la sua
raccolta quando aveva solo
tredici anni e adesso, oltre ad
avere dischi di inestimabile
valore, possiede dei brani
inediti di cantanti famosi,
come Lucio Battisti e Fabrizio
De Andrè, al quale il nostro
Istituto è intitolato.
Lavora come discografico da ben undici anni: ha
fondato la Casa editrice
musicale “On Sale Music”, e
da allora ha partecipato a
numerose inchieste musicali
per la radio e la televisione,
ha curato interviste a musicisti celebri e allestito molte
mostre a tema, tra cui la più
recente si è tenuta a Linate
nel “Centro Civico Calipari”.
Ha anche pubblicato un libro
in cui sono contenute le
immagini di copertina dei 45
giri, delle riviste anni ’60-’80
e numerose altre fotografie
interessanti. Non potevamo
concludere l’intervista senza
prima porgli un’ultima domanda; così gli abbiamo
chiesto quale era il periodo
musicale che ama di più, e se
prediligeva un cantante in
particolare. Ha subito risposto affermando che gli piacciono in particolare i Beatles
e Lucio Battisti, e che il suo
periodo musicale preferito va
dal 1968 al 1978, ovvero il
periodo in cui si è verificata
quella che lui chiama “la
svolta nella musica”.
È stato per noi stimolante
conoscere una persona che è
riuscita a trasformare una
passione giovanile in una
professione
senza alcun
dubbio piacevole e interessante. A lui abbiamo consegnato alcune copie di
Venerdì 26 ottobre è stata per noi una
giornata davvero speciale. Sapete perché?
Siamo andati al Centro Tecnico Federale di
Via Ovada a Milano e lì abbiamo potuto
vedere come si allenano dei Campioni
Azzurri. Siamo rimasti a bocca aperta nel
vedere come saltavano, come volteggiavano
sulle parallele, come stavano in perfetto equilibrio sulla travi. Poi abbiamo intervistato
Matteo Angiolini, un vero campione! Pensate:
ha vinto un sacco di medaglie e di coppe. Ha
un fisico eccezionale, dei muscoli incredibili,
sembra Goku, un eroe dei cartoni animati.
Dopo averlo intervistato, abbiamo capito che
per diventare un bravo atleta bisogna fare
molti sacrifici. Noi vorremmo essere come
Matteo ma, dopo averne parlato in classe,
siamo giunti alla conclusione che sarebbe difficile per noi rinunciare ai nostri piacevoli passatempi. Comunque, grazie ad atleti come
Matteo, sappiamo che con la volontà e con
tanto allenamento anche i sogni si possono
realizzare.
Gli alunni della classe IV A,
Scuola Primaria di Bettola
La visita è stata effettuata da tutte le classi
quarte della Scuola Primaria di Bettola,
riscontrando grande entusiasmo da parte di
tutti gli alunni.
“Passaggi di tempo”, che ha
apprezzato moltissimo e che,
ci ha detto, conserverà nel
suo archivio.
Rebecca Trevisani
3D,”Virgilio”
La Galleria non è solo MODA,
è anche un centro d'aggregazione.
Un laboratorio di idee, di promozione culturale
e di iniziative a scopo benefico
sul nostro territorio.
Sono orgogliosa di sostenere
le attività promosse
dall'Istituto Comprensivo De Andrè!
La Galleria - via Dante, 2
Peschiera Borromeo - Mi
tel. 02.55.300.716
Carla Bruschi
Il libro
e la lingua inglese
Due progetti in ambito
linguistico sono in attuazione
nelle classi quarte e quinte.
Alle quarte è stato proposto
“Il libro, un amico per crescere”, un arricchimento favorito dalla lettura; mentre alle
quinte è stato presentato
“Approfondimento e potenziamento
della
lingua
Inglese”, un’occasione in più
per conoscere questa lingua.
Il percorso didattico, strettamente correlato alle attività
curriculari, è quadrimestrale
e vede impegnati gli alunni di
quarta ogni giovedì pomeriggio e gli alunni di quinta ogni
martedì pomeriggio (dalle
ore 14.30 alle ore 16.30).
Noi siamo
Il futuro del pianeta
ma non basta
la pace desiderare
Se il mondo vuoi migliorare
devi saperlo comunicare
Ritornello
I libri non sono noiosi mattoni
ma amici che nutrono
I nostri neuroni!
Servono a far vivere
forti o dolci emozioni
Ritornello
Ora che hai capito
il valore della lettura
più non penserai
che sia una sciagura.
Un pomeriggio di buona cultura.
Pensieri e considerazioni
dei ragazzi
Classi Quinte:
Con gli insegnanti di
inglese ci divertiamo e ci
impegniamo per raggiungere
una buona preparazione e
ottenere una prima certificazione europea in lingua
inglese: “Movers”.
Classi Quarte:
- Stare a scuola è davvero piacevole ed educativo
perchè ogni volta scopro
cose sempre più interessanti
e curiose. Io aspetto sempre
con gioia il giovedì: il giorno
del progetto.
- Quando partecipo a
questo laboratorio mi sento
molto felice perchè discutiamo argomenti importanti e
impariamo a stare con gli
altri.
- Quando canto ho paura
di fare brutte figure, ma capisco che, provando a fare
qualcosa di nuovo, poi c’è
molta soddisfazione.
- Questo progetto è rilassante, istruttivo e importante
per prepararsi al futuro.
- Attraverso canzoni, storie e riflessioni, ho capito che
il tempo è prezioso e non va
sprecato; ho imparato ad
apprezzare molte cose e ad
esprimere liberamente i miei
sentimenti.
- Quando sono in mensa
o lavoriamo, mi piace perchè
la maestra ci fa stare vicino ai
nostri amici.
- E’ bello partecipare al
progetto perché ci divertiamo
molto e allo stesso tempo
impariamo cose interessanti.
Questo lavoro ci appassiona
perchè ci aiuta a stare insieme, ad essere amici e a crescere bene.
E’ stato divertente preparare
il…
Rap del libro
Ritornello: Forza dai, che è
giovedì
I ragazzi di quarta son già
tutti lì
Quando l’idea
che hai nella testa
vuoi spiegare
con noi, al laboratorio
ti conviene andare!
Leggere è come una festa.
Ritornello
Con i verbi e gli articoli
possiamo giocare,
con i sostantivi
descriviamo un castello
poi con gli aggettivi,
diventa più bello.
Ritornello
Passaggi di tempo
7
Dicembre 2007
The 5th grade students say:
“We like speaking English on
Tuesday afternoon.
We have a good time during
our English lessons.
We are happy to learn a new
language.
We love spending one more
afternoon with our schoolmates.
We understand when the teacher speaks.
We try to speak English with
our friends.
Every time we learn new
words.
English language is very
important for our future”.
Infine alcune poesie scritte dagli alunni immaginando di essere… I paladini dell’inglese
Per imparare l’inglese
affronto,
every single day,
prove molto impegnative,
ma effervescenti e meravigliose
con una cascata di parole
i grandi teachers mi ordinano
di impugnare
lo scudo delle conoscenze,
con la spada del coraggio,
per affrontare
la lingua inglese amica.
Siamo cavalieri senza macchia e senza paura
perché combattiamo per
l’Inglese.
Uno dei cavalieri, il più valoroso e leggendario,
il maestro,
ci aiuta a costruire idee nella
nuova lingua.
Pensare e parlare Inglese ci
investe
CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA.
Salve! Sono un cavaliere dell’ordine Britannico.
Il mio problema è che non so
l’inglese.
Un mio insegnante,
re delle parole,
mi sta aiutando ad impararlo.
Mi ha donato un libro colmo
di vocaboli
e un cavallo perché possa
vivere
tante avventure in un mondo
inglese.
Se non sapete qualcosa
andate dal mio re
Vi assicuro che sarà WONDERFUL.
Le fonti del passato
Noi bambini delle classi terze elementari
quest’anno stiamo studiando le quattro fonti
storiche: iconica, materiale, orale, scritta, per
sapere e ricostruire il passato. Attraverso le
nostre vecchie fotografie possiamo osservare i
cambiamenti della nostra vita. Gli oggetti che
abbiamo trovato nelle case dei nostri famigliari ci hanno permesso di immaginare come
vivevano. Ascoltando i racconti delle persone
anziane possiamo rivivere le loro esperienze.
Infine i nostri genitori ci hanno raccontato dei
momenti passati che abbiamo vissuto insieme
e dei quali loro sono TESTIMONI.
Scuola Primaria di Bettola, Classi Terze
Il primo giorno
in piscina
Con piacere il cavaliere
combatte per sapere
una lingua da usare
quando deve viaggiare…
Io combatto usando i libri
come scudo
e le parole nuove come
spada
con il desiderio di imparare
l’inglese
perché ogni cavaliere
sa i suoi diritti e i doveri
per difendere il popolo dall’ignoranza.
Sono un cavaliere e sono in
groppa
al mio cavallo bianco
Mi sto inoltrando nel bosco
delle parole,
attraverso il fiume dei desideri.
L’acqua risplende
come la mia gioia di imparare l’inglese.
Esco dal bosco e corro al
galoppo sui verdi prati …
Il mio scudo-libro mi dona
conoscenza
che mi dà entusiasmo nell’apprendere.
Io e i miei amici cavalieri
inneggiamo:
“VIVA L’INGLESE!”
Io e il mio cavallo rosso fiammante
partiamo per un viaggio
alla conquista dell’inglese.
Impararlo in compagnia
è la cosa più bella che ci sia.
Con il mio scudo di parole
e con la mia spada di conoscenze,
stordisco il drago dell’ignoranza.
Con i miei eccezionali maestri
e con i miei insuperabili
amici
iniziamo il torneo. Regole da
seguire?
Si! Divertirsi a parlare l’inglese.
Classi Quarte e Quinte,
Scuola Primaria di San Bovio
La mia mamma e il mio papà mi hanno
raccontato di quando sono andato in piscina
per la prima volta: avevo solo sei mesi.
Indossavo una cuffia blu e un costumino blu
e verde sopra il pannolino. Prima di entrare in
vasca mi hanno fatto fare la ginnastica su di
un tappeto di gomma rossa. Il mio papà mi
muoveva le braccia e le gambe come diceva
l’istruttore; vicino a me c’era sdraiato
Alexander, un mio amichetto che stava molto
tranquillo, io invece continuavo a muovermi e
per il mio papà era difficile tenermi fermo.
Dopo la ginnastica sono entrato in vasca con
la mia mamma, che mi teneva in braccio.
Giocavamo con le palline, io andavo sott’acqua e l’istruttore mi versava l’acqua in testa
con un annaffiatoio; mi divertivo un mondo e
papà mi faceva tante fotografie.
Andrea Pagano
Un papà baby sitter
Vi voglio raccontare di quando, all’età di
un anno, rimasi a casa con mio papà, perché
la mamma era andata a fare la spesa. Mio
papà, che lavorava al computer senza guardarmi, mi lasciò giocare tranquillamente e
non si accorse che io mi appoggiai al tavolo e
da un contenitore mi presi un cioccolatino al
liquore. Allarmato dal mio silenzio, il mio
papà alzò gli occhi dal lavoro e mi chiamò. Io
mi girai e… immaginate il suo stupore quando si accorse che mi stavo gustando un cioccolatino, con carta compresa, e tutto il liquore
mi colava dalla bocca. Immaginate i miei
pianti e le urla di delusione quando lui intervenne togliendomi il pezzo di cioccolatino
rimasto nella mia bocca! Quando la mamma
tornò, dopo un primo momento di preoccupazione e arrabbiatura, scoppiò in una sana
risata. Da quel momento la mamma decise
che il papà non fosse un buon baby sitter per
me,… ma ricorderemo questo episodio come
uno dei più comici della mia vita passata.
Paolo Centrone
Impariamo ad imparare:
il metodo Feuerstein
Un Laboratorio delle Scuole Medie ha messo
in pratica gli insegnamenti dello psicopedagogista Reuven Feuerstein
L’anno scorso, presso la
scuola media, è stato attivato
un laboratorio pomeridiano,
coordinato
dalle
Professoresse Passerini e
Motta, dedicato al “Metodo
Feuerstein”.
Questo metodo è un’applicazione della psicologia
cognitiva alla pedagogia.
Reuven Feuerstein è un
docente di Psicologia, insegna
attualmente in una università
israeliana, ed è capo del
Centro di Ricerca per lo
Sviluppo del Potenziale di
Apprendimento (ICELP). Qui, con i suoi collaboratori, alterna la riflessione teorica, l’osservazione clinica e l’attività pratica per l’applicazione di strumenti e la formazione dei
docenti. In questo momento si dedica particolarmente al potenziamento delle capacità
cognitive nelle persone affette dalla sindrome
di Down.
Il laboratorio di cui riferiamo ha inteso fornire agli alunni un metodo di lavoro per
migliorare le proprie capacità; non ci si è limitati alle spiegazioni e ai dialoghi solo con la
propria insegnante, ma a incontri con un
esperto, in questo caso la Professoressa
Motta, che ha seguito il lavoro dei ragazzi e li
ha fatti interagire tra loro.
Durante il corso pomeridiano si sono eseguite delle
schede e ci si è confrontati
con i compagni, anche se a
volte non è stato molto semplice; si parlava anche delle
cose sbagliate che si possono
commettere nella vita e si cercava di trovare un rimedio.
Alcune delle schede trattate hanno aiutato a organizzare in modo ordinato la vita,
e ciò ha reso più responsabili
i ragazzi. Alcuni degli alunni,
alla domanda “Cosa pensi di
questo laboratorio e a cosa
pensi ti possa servire?”, hanno risposto che lo
trovavano creativo e interessante, anche se a
volte provavano imbarazzo nel raccontare le
proprie cose personali alla classe, per paura di
essere giudicati o incompresi: ma tutto sommato si sono trovati bene; alcuni pensavano
di essere riusciti a organizzare meglio il loro
tempo e le loro giornate, altri sostenevano
che questo laboratorio li ha frenati dal commettere azioni avventate, cioè li ha abituati a
pensare prima di agire o addirittura, come
dice un’alunna, “a guardare la vita sotto altri
aspetti”.
Ottavia Scarabottolo, Martina Princiotta
3C, 3A “Virgilio” (a.s. 2006-22007)
La Redazione di “Passaggi di tempo”
augura a tutti i lettori Buon Natale
e Felice Anno Nuovo
Passaggi di tempo
8
Il piacere della lettura e le metafore del libro
Libri, bambini e fantasia
È quasi superfluo sottolineare
l’importanza che può avere una voce
rassicurante che accompagna un piccolo nel sonno attraverso il racconto
di storie fantastiche.
Non è mai troppo presto quindi
per avvicinare i bambini ai libri, affinché possano stabilire un rapporto
significativo tra la lettura e le loro
esperienze reali e/o di fantasia. In
questa ottica assume un particolare
rilievo, nell’ambito della scuola, la
capacità degli insegnanti di creare un
clima pedagogico adatto ad instaurare un incontro con la lettura che non
sia unicamente strumentale.
Lo scorso anno scolastico abbiamo così sentito l’esigenza di accompagnare, gradualmente, per mano i
nostri alunni a scoprire il “piacere di
leggere”. Abbiamo iniziato con la
costituzione del club dei minilettori, e
i bambini hanno scoperto che è bello
scambiarsi i libri ed esprimere ai compagni le proprie impressioni.
L’esperienza è continuata con una
visita alla Biblioteca Comunale di S.
Bovio dove Paola, la bibliotecaria, ci
ha accolto raccontando una divertente storia e presentando i volumi che
sono a disposizione dei bambini.
Il cammino continua, ma un
obbiettivo sembra essere raggiunto,
in quanto tutti i bambini amano leggere e fanno a gara per chiedere il
libro più accattivante; nelle due
colonnne a fianco ecco le metafore
che hanno usato per definire cos’è
per loro un libro.
Scuola Primaria di San Bovio,
Classe 3A - Le insegnanti Daniela
Aceti, Miriam Aiolfi, Carla Torriani
Un libro è . .
Un regalo prezioso, come mamma e
papà mi trasmette tante emozioni
uno scrigno, se lo apro mi racconta
tante storie
un tesoro da usare con cura che
racconta cose che non conosco
un puzzle grandissimo formato da
tante avventure
un amico che quando voglio mi sta
accanto
un grande albero, al posto delle
foglie ha tante storie
una slitta che mi fa scivolare nel
mondo della fantasia
un aereo che mi aiuta a volare in
un universo di fiabe
un viaggio in un mondo di incanto
un grosso cuscino per rilassarmi
e... aprirmi la porta dei sogni.
Il libro è porta
aperta della fantasia,
matita
di un mondo di magia.
È albero
con frutti,
storie mature
che nutrono il cuore,
piacere
di occhi e pensieri.
È forziere
colmo di allegria.
È motore
che muove veloce i pensieri,
vento che
mi fa volare,
filo che ci lega.
Dicembre 2007
Una bolla per amica
Nella Scuola dell’Infanzia, per aiutare i bambini a superare il
momento del distacco dai propri genitori e intraprendere il cammino
dell’autonomia personale, è importante strutturare attività che permettano loro di riconoscere e accettare il gruppo nel quale si trovano
inseriti, all’interno del quale trascorrono la giornata scolastica.
Nella Scuola “Collodi” di Bettola ogni Sezione è rappresentata da
un colore, il nostro è il BLU; un giorno di ottobre noi bambini, con
le nostre insegnanti Stefania e Patrizia, abbiamo festeggiato il nome
della classe, dapprima con la filastrocca “Blu come…”, poi ascoltando questa storia:
“C’era una volta una bolla blu che volava su nel cielo, voleva
tanto diventare amica dei bambini, che un giorno entrò in una scuola e iniziò a giocare con loro. I bambini cominciarono a rincorrerla per
acchiapparla, ma appena provavano a toccarla, per magia le loro
manine si coloravano di blu. Finito di giocare, la bolla blu salutò i suoi
nuovi amici che ricambiarono il saluto sventolando le loro manine
tutte blu”.
Anche noi abbiamo provato a salutare la bolla blu, lasciando l’impronta delle nostre manine all’interno di un grande cerchio che la raffigurava e che abbiamo intitolato “Un saluto dai bambini della
Sezione Blu”. Ora la bolla è appesa sulla porta della nostra Sezione e
ogni giorno, durante l’appello, recitiamo la filastrocca e mandiamo un
particolare saluto alla nostra amica.
I bambini di tre anni della Sezione Blu,
Scuola dell’Infanzia “Collodi” di Bettola
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n° 6 – dicembre 2007(dimensioni 6.5 MB)