busta
Vetro e
alluminio
da
riciclare
Pagina
Pagina
L'uovo
l'agnello
e
la
colomba
Una
coop
ai tempi
del
Jurassico
Primo
piatto
In
Pagine
4#0
•• •
6
LA GRANDE
FESTA
DEL SOCIO
leAnno 16 - N. 5. Marzo 1997
d i Coop Lombardia
=
r1',.ire•
DAL 10
AL 29 MARZO '97
4/5 Pagina 7
Alle pagine lì e9
UNICAZIoht
I CONSUMATORI
DICONO CHE...
Un indagine Abacus rivela
quello che soci e clienti pensano su partecipazione, attività culturali e "Quale Consumo"
di Maree Maggi
Se ricevete puntualmente almeno 8 numeri
l'anno di "Quale Consumo". Se dedicate alla sua
lettura almeno tre quarti d'ora. Se ne leggete
tutte le pagine o quasi.
Se, infine, nella vostra
pagella il nostro mensile si guadagna la promozione con un buon "otto".
Ebbene, se vi riconoscete in questa descrizione
siete il prototipo del lettore medio di "Quale
Consumo", così come
emerge dalla ricerca
Abacus su "Attività sociali e comunicazione"
conclusa nello scorso
mese di dicembre.
Una ricerca importante,
dai risultati per molti
aspetti positivamente
inattesi, che ha concluso un biennio di indagine a tappeto sulla complessità dei nostri rapporti con i Soci e con la
società, un biennio aperto nel 1995 con la prima
ricerca sui "Servizi al
Socio" (i rapporti economici e di convenienza),
che si è concluso con
questo secondo rapporto sulle attività culturali, sull'educazione, sulla
partecipazione, sulla comunicazione.
Anche in questo caso,
come un anno fa, sono
state intervistate oltre
1.300 persone, equamente divise fra non
Soci, Soci e Soci prestatori, in 10 punti vendita
che rappresentano - nel
loro insieme - uno spaccato attendibile della
nostra rete di vendita e
della nostra presenza
territoriale. Una ricerca
realizzata non solo e non
tanto per stretto amor di
conoscenza, ma per capire quanto siamo in
grado di aderire ad una
larga parte di bisogni
sociali indirizzati nei
nostri confronti, e su
quali terreni introdurre
eventuali correttivi. I risultati, tutti ampiamenSegue a pagina 3
Articoli in pp. 12 e 13
MILLE SOCI AL MESE
NEL NUOVO SUPERSTORE
In soli tre mesi, a partire cioè dal 4 dicembre
quando è stato inaugurato (vedi le Foto qui sotto), sono già oltre tremila i nuovi soci iscritti
presso il superstore di
Muggiti. Un successo
straordinario che pre-
mia la volontà di sviluppo di Coop Lombardia e
riconferma chiaramente, al di là di ogni ragionevole dubbio, il radicamento della nostra presenza su questo territorio e la fiducia che i consumatori ci continuano
a dimostrare. Il nostro
impegno resta quello di
continuare, nonostante
si cerchi di creare un
clima pretestuosamente
ostile alla grande distribuzione, a crescere per
poter allargare la base
dei nostri soci e costruì-
re negli anni un impresa a forte caratterizzazione sociale che sappia
svolgere dovunque il
proprio ruolo a favore
dei consumatori in termini di convenienza,
qualità e tutela della
salute.
• 0;',•;
AVVISO IMPORTANTE
PER I SOCI PRESTATORI
LATTE COOP
MELE GOLDEN COOP
Ricordiamo che le recenti disposizioni della
Parzialmente scremato
"Prodotti con Amore" - 75/80
Banca d'Italia hanno stabilite che il rapporto
di prestito sociale deve essere regolamentato
da un apposito contratto.
Tutti i Soci prestatori, anche coloro che già
possiedono un libretto di deposito, devono
firmare il contratto.
Invitiamo pertanto tutti i Soci prestatori, che
non avessero ancora provveduto, a recarsi
presso iI proprio ufficio Soci per firmare il
contratto muniti di un documento d'identità e
dei codice fiscale.
Due confezioni
da 6 litri
al prezzo
di una
Borsa
da 6 kg.
Sconto ai soci
50 per cento
PRODOTTO COOP / 1
LE MINESTRE IN BUSTA
Conservabili,
igienicarnente più sicure,
facili da trasportare, garantiscono
praticità e
qualità.
Le minestre pronte in
busta sono ottenute dalla miscela di diversi ingredienti di provenienza vegetale e/o animale
essiccati e/o liofilizzati,
paste di semola, riso, con
o senza esaltatori di
sapidità, sale, spezie e
aromi.
Si ritiene utile prima di
entrare nel merito del
prodotto a marchio Coop
dare qualche elemento
di comparazione tra prodotti liofilizzati e prodotti essiccati.
Questi prodotti sono il
risultato di una lavorazione industriale che
mira alla riduzione del
contenuto di acqua mediante i principi di evaporazione (riduzione del
contenuto di acqua con
passaggio dalla forma
liquida a quella vapore)
per gli essiccati e
sublimazione (riduzione
del contenuto di acqua
con passaggio della forma solida a quella vapore) per i liofilizzati. I
vantaggi di questi prodotti sono: - maggiore
conservabilità , - maggiore sicurezza igienico
sanitaria per la riduzione di un elemento indispensabile per la crescita dei microrganismi:
l'acqua, oltre che una
riduzione della contami-
nazione microbica iniziale per effetto dei trattamenti termici cui sono
sottoposti. Buon mantenimento delle caratteristiche organolettiche del
prodotto iniziale.
Riduzione del peso e degli ingombri. Ma le differenze tra prodotti essiccati e liofilizzati sono
molto accentuate.
Le referenze attualmente presenti si possono
suddividere in 4 raggruppamenti: Base riso:
funghi, milanese (zafferano), verdure, pomodoro, carciofi e asparagi.
Creme: funghi, asparagi, piselli e cipolle. Minestroni: verdure, zuppa
d'orzo e legumi, pasta e
fagioli e minestrina.
Paste: verdure, funghi e
broccoli.
Per valutare quali scelte di materie prime è
stata effettuata riteniamo sia utile prima di
tutto definire gli obiettivi principali di Coop
dal punto di vista
qualitativo.
- Quelli istituzionali: assenza di coloranti e conservanti tecnologicamente non indispensabili.
Eper quanto necessario:
- Il prodotto per caratteristiche organolettiche
e di presentazione doveva essere il più simile al
prodotto da fresco.
- Il contenuto in esaltatori di sapidità (glutammato monosodico) dove-
Essiccati
Liofill i rudi
QUALITÀ COOP
Disidratazione per
evaporazione
Disidratazione per
sublimazione previo
congelamento
Umidità residua fino
al 15 per cento
Umidità residua inferiore al 5 per cento
I prodotti solidi presentano un aspetto
fibroso e grinzoso, forma originale modificata (maggiore consistenza al dente)
Aspetto finemente
spugnoso, stessa forma originaria, prodotto fregile ( minore
consistenza al dente)
Caratteri organolettici dopo reidratazione
talora alterati
Caratteri organolettici dOpo reidratazione
simili al naturale
Possibile depauperaMento in comporienti
termolabili a causa delle alte temperature (vitamine e componenti aromatici)
Scarsi cambiamenti
nella composizione
chimica e nelle proprietà biologiche
Tendenza delle sostanze solubili a migrare in superficie
durante l'evaporazione, con formazione di
croste, reidratazione
più lenta.
Nessuna migrazione,
nessuna formazione
di croste, reidratazione veloce
va essere contenuto al
minimo indispensabile.
- Dovevano avere un
contenuto in sale non
elevato.
- Dovevano avere un
contenuto di ingredienti qualificanti adeguato.
Con queste caratteristiche di partenza la progettazione successiva ha
dovuto tenere conto dei
vincoli che ci venivano
dalle diverse caratteristiche tra liofilizzati ed
essiccati.
Il risultato è stato quello di avere un mix dello
stesso ingrediente liofilizzato ( per garantire
profumi e valori chimici
idonei) ed essiccato (per
avere una consistenza al
dente adeguata) e nella
ricetta complessiva una
scelta adeguata di ingredienti ed aromi.per sopperire ad un uso limitato di glutammato di
sodio e sale.
Quindi ogni ricetta è
stata progettata a se
senza avere una caratterizzazione di fondo comune tra piatti così diversi.
I controlli sono garantiti da fornitore attraverso una selezione rigorosa dei produttori di materia prima e un controllo delle merci con valutazione iniziale delle caratteristiche organolettiche.
Coop verifica la rispondenza di tali attività e
conformità dei prodotti
attraverso verifiche
ispettive ed analisi ai requisiti dei suoi capitolati.
quelle relative alla porzione dopo cottura. Riteniamo che quest'ultima
sia importante in quanto questi prodotti hanno
un contenuto di acqua
bassa e difficilmente per
il consumatore potrebbe
correlare il dato nutrizionale a quello del prodotto fresco.
Ricordiamo che 100
grammi di funghi essiccati corrispondono a circa 850 grammi di prodotto fresco.
LE INFORMAZIONI
NUTRIZIONALI
Sulla confezione sono
riportate le informazioni nutrizionali per 100
grammi di prodotto e
PROSAVE150P/2
ARRIVANO LE MERENDINE
QUALITÀ COOP
Da febbraio in vendita in tutta
la rete Coop.
Scrupolosa selezione dei
fornitori, alta qualità e nessun
conservante, per un prodotto
adatto a tutte le età.
Rappresentano, da sempre, uno dei consumi
preferiti dai giovanissimi, per i quali si è creato un mercato straordinariamente ampio, ma
sono apprezzate,come
snack, anche dal pubblico adulto.
Sono comunemente chiamate merendine.
Stuzzicanti, pratiche,
facili da consumare, rappresentano, nel variegato settore dei prodotti da
forno,un segmento molto importante che i tecnici sono soliti suddividere, con precisione e
pignoleria tutta scientifica, in cinque categorie.
1) I colati ( cui appartengono plumcake e i
tortini)
2) Le crostatine
3) I lievitati (pandorini
e bomboloni)
4) Pan di spagna (farciti
e ricoperti)
5) Sfogliate (croissant,
saccottini,treccine etc...)
L'appartenenza all'una
o all'altra specie è deter-
minata da diversi fattori. Il tempo di lievitazione,i grassi utilizzati,le
percentuali di farcitura
ed infine la presenza o
meno di conservanti.
Risolto il problema dell'appartenenza ad una
famiglia piuttosto che
ad un'altra restano comunque, per il consumatore, un alimento
ghiotto ed invitante al
quale frequentemente si
fa ricorso ma il cui consumo, soprattutto tra i
più piccoli, va moderato
per evitare che non diventi, come talvolta accade, un sostitutivo dei
pasti.
Da pochissimo tempo
(Febbraio) e dopo una
lunga selezione di
fornitori più che affidabili anche Coop vanta
una presenza nel settore delle merendine che,
lo ricordiamo, proprio
per il largo consumo nelle fasce più giovani, necessita di alti livelli di
qualità e di bilanciamento nutrizionale.
Coop ha scelto, per esordire in una realtà così
difficile e già molto affollata, di puntare su
una serie di prodotti che
sono caratterizzati dalla tradizionale filosofia
di marchio e cioè: non
utilizzo, se non strettamente indispensabile,di
additivi e/o conservanti,
utilizzo di grassi di qualità superiore e materie
prime di elevata genuinità.
Ecco dunque al banco di
prova dei consumatori
per ognuna delle categorie indicate dai tecnici i
seguenti prodotti coop:
Colati: plumcake allo
yogurt e tortino di carote e mandorle
Crostatine: al cacao e all'albicocca
Lievitati: pandorino e
bombolone al cacao
Pan di Spagna: con crema al cacao,ai cereali
con crema di yogurt
magro e confettura d'albicocca, ricoperto e farcito con crema al latte
magro.
Sfogliate: treccina con
yogurt e sfogliatina al-
vono essere rispettati
per produrre a nostro
marchio.
Grazie a questa filosofia
le merendine oggi commercializzate da Coop,
garantiscono la massima tranquillità in termini di qu alità delle materie prime e di controlli
sulla fase di produzione
oltre, caratteristica del
nostro prodotto, all'as-
LA PRODUZIONE
ED I CONTROLLI
Coop ha voluto definire
capitolati di produzione
molto severi garantendosi una serie puntuale
e meticolosa di controlli, predefiniti e chiaramente specificati.
Vale la pena ricordare
che questi capitolati definiscono con i produttori gli standard di qualità e di sicurezza che de-
senza di conservanti.
In un settore dove, fatto
questo abbastanza preoccupante, la legislazione èpraticamente assente l'arrivo del prodotz
to Coop offre adesso ai
consumatori standard di
qualità e di sicurezza
certamente più elevati.
2
ITINERARI ENOLOG A
FILO DIRETTO
VERMENTINO
LIGURE
PRODOTTI BIOLOGICI
Sono un socio Coop e desidero segnalare con vivo rincrescimento, che il
supermercato di viale Monza angolo
via Pitagora, presso cui mi servo, ha
stranamente ritirato di recente il prodotto di pasta biologica "Italnatura",
che peraltro e presente "inquasi tutti
gli altri supermercati Coop Italia.
E' veramente inconcepibile come la
Coop Lombardia, o per lo menò il citato supermercato, non segua la linea
dei prodotti biologici (per quanto riguarda la pasta) che è la politica della Coop in quasi tutti i punti vendita.
Poiché conosco le Coop dell'Emilia
(Coop Estense, Emilia - Veneto ecc.) e
del Piemonte (zona dell'Ossola), debbo esprimere il mio totale disaccordo
e delusione per la linea intrapresa dalla Coop Lombardia o nello specifico
I prodotti biologici, godono certamen,
te di una crescente popolarità tra
nuove fasce di consumatori ed il loro
consumo conquista progressivamente fette di mercato sempre più ampie.
Nonostante questo innegabile dato
di fatto, la loro vendibilità,all'interno
del mercato rappresentato dalla grande distribuzione, permane ancora molto limitata ed a questo risultato contribuisce in modo preponderante un
prezzo ancora elevato rispetto ai prodotti più tradizionali.
Coop, che, inutile dirlo, ha a cuore lo
sviluppo di un mercato alimentare
dove la salute del consumatore sia
adeguatamente tutelata,proprio per
questo, da oltre vent'anni produce a
proprio marchio prodotti che osservano scrupolosi capitolati di qualità, di
garanzia e di controllo. Per quanto riguarda la commercializzazione dei
prodotti cosidetti biologici,che hanno
una deperibilità media più alta di
quelli tradizionali, essi vengono
ruotati nei nostri punti vendita e tenuti sotto stretta osservazione per
verificare il livello di gradimento rag-
Un vino e i suoi dintorni
da quel supermercato, linea che contrasta la politica del prodotto biologico intrapresa dalle varie Coop.
D'altra parte non posso andare alla
ricerca dei prodotti 'Italrzatura" nei
vari supermercati di Milano, perché
quello di via Pitagora è il più vicino
alla zona dove abito.
Daniele Pagai
Milano
giunto presso il pubblico. Nel caso da
Lei citato abbiamo verificato che le
scarse vendite della pasta aumentavano di molto il rischio di presentare
un prodotto al limite della data di scadenza. Ecco perchè abbiamo scelto di
togliere la pasta "Italnature" dall'assortimento del supermercato di via
Pitagora. Questo non significa assolutamente che la pasta sia stata tolta
da tutta la rete di vendita.
A poche centinaia di metri dal supermercato di via Pitagora, presso il
superstore Coop di Sesto San Giovanni di Viale Italia, Lei potrà verificare
la presenza in assortimento del prodotto e quindi acquistarlo. La sua lettera ci offre comunque l'occasione per
affrontare il tema dei prodotti biologici e del ruolo che in esso Coop intende giocare. Per questo motivo intendiamo prossimamente ritornare
con un servizio ed un articolo in modo
tale da poter offrire risposte ed informazioni più esaurienti a tutti coloro
che, come Lei, sono interessate allo
sviluppo di questo importante segmento di mercato
DALLA PRIMA
I CONSUMATORI DICONO CHE...
3
q.
..CI«
!n-n... i
_
quale u
e'
S
ASSEMB LIE i SIAMO I LEADER
5 E PA RATE
ITALIANI
...MICA DI UNA POLITICA
. • "f... 4›.
.
"-, ..-"
• - -,..z.
'
• "..."
' ni- .:. i.,.t.-.?,,
. . , 4'4,
4 Io ,
....4.›.....
3
Dourc o malvoisie à
gros grains, che ben
presto trovò sulle aspre
colline di Liguria
l'habitat ideale.
Cambiò nome, divenne
Vermentino e si diffuse
soprattutto tre il XV e
il XVIII secolo, fino a
divenire presente - in
purezza e in uvaggio su quasi tutte le tavole
liguri.
Oggi il Vermentino in
purezza è previsto sia
dalla doc Riviera Ligure
di Ponente, che risale al
1988, sia da quella Colli
di Luni, il cui disciplinare è stato istituito nel
1989 in riferimento a
una zona che comprende quattordici comuni
in provincia di La Spezia e tre in provincia di
Massa. Il Vermentino
prodotto nella riviera di
Ponente può inoltre fregiarsi di ulteriori
sottodenominazioni: Riviera dei Fiori, Albenga
o Albenganese, Finale o
Finalese. La resa massima di uva non deve
Provate, ad esempio, i
vini di Anfossi a Bastia
d'Albenga (via Paccini,
39, te1.0182/200024),
della Tenuta Giuncheo
a Campobasso (località
Giuncheo, tel. 0184/
288639), dì Maria Donata Bianchi di Diano Castello (via delle Torri,
16, tel. 0183/498233), di
Antonio Perrino di
Dolceacqua (via Monsignor Laura, 1, tel. 0184/
206267), della Cascina
delle Terre Rosse di Finale Ligure (via Manie,
3, tel. 019/698782), Colle dei Bardellini di
Imperia (via Fontanarosa, 12, tel. 0183/21370).
Dove andare. Una vi-
Giga Gallareto
(Slow Food Arcigola)
I OGGI/DOMANI
IN AlTESA
• e‘,,
!1„avo '-'''''.-,.-",,• • --`40O
^-4ti
';
,,:n
•
- ..,,,.
.4'41/1
mor , z. e
.-- 44rig
0 .,i i if
f-2 e. cAr
o'arogir
orn
te positivi, ci pongono paradossalmente in qualche imbarazzo. Credo che
qualunque ricerca di questa portata
debba essere commissionata, quanto
meno per onestà intellettuale, sulla
base della convinzione che si possa lavorare meglio, che si debbano cogliere le critiche risultanti come fattori
positivi per la maturazione delle nostre attività. Ora, il paradosso risiede
proprio in questo: il forte apprezzamento che ne emerge, e che naturalmente ci gratifica, non deve tuttavia
fermare lo sforzo per lo sviluppo, la
ricerca, l'innovazione nel nostro complesso di comportamenti che ci identificano come impresa sociale, come attore economico attento e coerente nella destinazione qualitativa del profitto. Se considerazioni critiche emergono solo in misura minima, non per
Eppure questo simbolo
dell'enologia regionale
non è ligure, ma ... spagnolo. Dalla Spagna,
infatti, a partire dal XIV
secolo, furono importate in Corsica e nel sud
della Francia alcune
piante di un vitigno
chiamato malvoisie
sita alle cantine può
. inoltre dimostrarsi ottima occasione per conoscere angoli incontaminati e suggestivi della
Liguria interna, magari cogliendo l'occasione
per una "fuga" dalle
spiagge troppo affollate
della riviera: dalle ripide viuzze di Cervo ai
bordi senza tempo di
Apricele, Baiardo e
Dolceacqua, dalle vestigia romane e medioevali
di Albenga ai giardini di
Villa Hanbury, dai nuclei storici di Sanremo
e Ventimiglia alle
frazioncine collinari di
Diano Marina, immerse
negli uliveti. Dove dormire? Noi vi consigliamo l'Hotel Term inus
Bordighera ( Bordighera, corso Italia, 21 tel.
0184/2612800), oppure
due splendide aziende
agrituristiche:
la di Imperida (Oneglia,
via Diano Calderina,
284, tel. 0183/273855),
dove si vende anche un
ottimo olio, e Terre
Bianche di Dolceacqua
(località Arcagna, tel.
0184/31230), nota per il
suo vino. Per il pranzo
o la cena consigliamo
l'Osteria del Portico di
Castel Vittorio (via
Umberto I, 6, tel. 0184/
241352), il Magiargè di
Bordighera (via della
Loggia, 6 tel. 0184/
262946), il Terme di Pigna (località Madonna
Assunta, tel. 0184/
241046). Ottimo olio
extravergine a prezzi
contenuti (oltre a uno
riuscito Rossese) presso
Mandino Cane di Dolceacqua (via Roma, 21, tel.
0184/206120).
Hp
•” " -7" "•-z. btki•ga
-e.
piscialandrea.
essere, in ogni caso, superiore a 110 quintali
per ettaro.
Il profumo delicato, con
sfumature che abbracciano fiori, erbe, frutti,
resine boschive, guidano l'amatore smaliziato
nella valutazione della
provenienza; un corpo
privo di architetture
complesse, ma ben adeguato alla vivace personalità del vino, insieme
alla gradevolezza gustativa, hanno conquistato
al Vermentino affezionati palati. Per chi non è
esperto del settore, consigliamo alcuni prodotti del Ponente Ligure
che hanno fatto della
qualità il loro biglietto
da visita.
MA nopeume RAPAMI/ARO
,,.....„ .,...,
A LIMIffa....
yin e s ••••n r,,fte
O . _2 4 00
Popolarissimo in tutta
la Liguria, il Vermentino è un bianco brioso,
allegro, invitante, che
dimostra il suo buon
carattere con il pesce,
non disdegna minestre
e trofie al pesto ed è ideale come aperitivo, così
come con i piatti tipici
della cucina ligure, dalla sardenaira alla
questo dobbiamo sentirci autorizzati
a non ricercare margini di miglioramento, a trascurare cioè la considerazione elementare che questi giudizi - espressi qui ed ora - hanno necessità di essere continuamente alimentati per seguire il cammino dell'evoluzione sociale, mantenendo nel tempo lo stesso livello di aderenza alle
aspettative che sono rivolte verso
Coop Lombardia.
Il nostro "patto sociale" con i consumatori, i Soci, le istituzioni pubbliche
qualifica la nostra identità e la nostra
coerenza con la missione che dichiariamo a tutti loro. E' un rapporto fatto di attenzione e di rispetto, che proprio per questo non può concedersi
routine, superficialità, distrazione.
Marco Maggi
Ultimi mesi per franchi, marchi, lire,
pesetas, dracme, fiorini, corone e
altre splendide monete storiche che
hanno brillato per secoli, facendo
sognare e dannare generazioni di
europei. Fra un paio d'anni o poco
più arriverà l'euro.
Nelle tasche di 350 milioni di cittadini della Comunità frusceranno
preziosi rotolinì di nuovissime banconote. E, si dice, diventeremo tutti
un po' più ricchi.
Contenti? Per il futuro forse, ma
adesso proprio no.
Con l'eccezione degli olandesi che in
maggioranza vedono rosa, tedeschi,
belgi, francesi e italiani sono depressi. I pessimisti sono tre su quattro.
Il "Barometro europeo dei consumi"
è una ricerca sistematica che l'Istituto Ipsos conduce ogni quattro mesi
su un campione multinazionale di
6.000 persone. E' una sorta di termometro degli stati d'animo dei consumatori.
Secondo i dati anticipati da un quotidiano, anche gli inglesi non sono
di cattivo umore: usciti da una depressione durata una quindicina
d'anni, sono "ottimisti al 53%".
Frustratissimi gli italiani che affermano di desiderare fare acquisti, ma
di non averne i mezzi. Tuttavia alla
domanda "Se guadagnaste il 10% in
più, cosa fareste?" I nostri connazionali, insieme a tedeschi e belgi, rispondono che "li metterebbero da
parte, risparmierebbero". Conciati
male gli spagnoli che ammettono
sconsolati di "non aver voglia di
spendere."
Ma quanti soldi ci vogliono per considerarsi ricchi? Gli americani ci
hanno fatto su il loro sondaggio e
hanno accertato che nel loro Paese
500.000 dollari, cioè circa 750 milioni di lire, rappresentano secondo la
valutazione dei più, la porta d'ingresso della ricchezza.
Dal canto suo Datamedia, una società di ricerche sociali, ha intervistato un campioncino di italiani.
Cosa farebbero se vincessero alla lotteria?
Il 21,6% comprerebbe la casa, ma il
14,6 smetterebbe di lavorare. Altri
comprerebbero "l'auto dei sogni". Ma
non sono pochi, il 12,5%, quelli che
"scapperebbero dall'Italia". Buon
viaggio.
CIBI E SALUTE
LA TAVOLA DI
Uova, simbolo della vitalità e
della fertilità; paste e torte ripiene, che riprendono il tema
del misterioso contenuto delle
uova; agnello e capretto, reminiscenze dell' arcaica tradizione sacrificale giudaico - cristiana.
Sono gli ingredienti rituali della tavola di Pasqua, festa della rinascita primaverile celebrata anche prima dell'epoca
cristiana per sancire il ritorno
della bella stagione.
di Carla Barzanò
L'abbondanza è sempre
stata considerata di
buon auspicio.
Ma c'è da tenere presente che una volta gli eccessi festivi seguivano
un austero periodo quaresimale ed erano seguiti da una quotidianità
relativamente morigerata.
Illimitatezza e grande
varietà degli ingredienti rendono necessaria
una maggiore attenzione, per fare in modo che
i ricchi abbinamenti pasquali non si sovrappongano ad altri eccessi rovinando la festa con inutili sensi di colpa o indesiderabili strascichi per
la salute.
AGNELLO
Da noi se ne consumano meno di due chili all'anno pro - capite, in
Grecia quasi 15, in Inghilterra e Irlanda più
di 7, e quasi 6 kg in
Francia.
Una differenza dovuta
al fatto che in questi
paesi, più ricchi di pascoli, la carne ovina viene utilizzata durante
tutto l'anno e si macellano agnelli di 3 - 4 mesi
( i cosiddetti agnelloni,
il cui peso supera i 14 15 kg) o addirittura di
oltre 6 mesi ( per esempio i castrati, macellati
fra i 18 e 30 mesi quando hanno raggiunto un
peso di oltre 40 kg) che
avendo una discreta
quantità di carne non
sono eccessivamente costosi. In Italia invece
l'allevamento di ovini è
destinato prevalentemente alla produzione
di latticini.
Il consumo di carne stagionale, comprende
principalmente animali
che si nutrono esclusivamente di latte, come
l'abbacchio abruzzese e
laziale, di soli 20 - 30
giorni, che non supera i
10 kg di peso.
Questa tradizione è legata in parte all'esigenza di eliminare i capi di
bestiame di sesso maschile, che rischierebbero di competere con
quelli femminili, produttori di latte, nell'utilizzazione delle risorse alimentari disponibili.
lie carni giovanissime
sono molto tenere e delicate di gusto, ma non
offrono vantaggi nutritivi, contengono infatti
più grassi e meno proteine degli agnelli adulti e pesanti, che potrebbero ottimamente sostituire l'abbacchio nel
pranzo festivo.
La carne di agnello,
come del resto quella di
capretto, è una delle più
digeribili, specialmente
se cucinata semplicemente, con pochi condimenti, al forno o ai ferri, e cotta non troppo a
lungo. ha il pregio di essere ben tollerabile anche da chi ha problemi
dì allergie, inoltre i grassi presenti sono distribuiti specialmente al-
Menù pasquale
Le uova non devono mancare, almeno per decorare la tavola, che andrebbe
allestita senza risparmio di tempo, come si confa ad un'occasione festiva.
Pane di diverse qualità, ottimo vino, frutta fresca di stagione, sono un complemento indispensabile per qualsiasi menù. Le portate dovrebbero essere
numerose, per offrire ai commensali piacevoli sorprese sensoriali. E' meglio prevedere porzioni ridotte di primi e secondi e alternare questi piatti
più sostanziosi a verdure, in modo da non arrivare già sazi a metà pasto.
Ottime le insalatine di stagione, particolarmente dolci e tenere, che si prestano sia come antipasto che come contorno e la frutta.
agli asparagi'
Ingredienti per 4 persone:
280 g di tagliolini all'uovo, 500 g di asparagi nostrani, 1 cipolla, 1 ciuffo di
basilico, 3 cucchiai di olio extra vergine d'oliva, 2 noci di burro, sale q.b.
(
Mondate gli asparagi eliminando con l'aiuto del pela carote la parte fibrosa.
esterna. Lavateli e riduceteli a fettine, lasciando intera la punta. tritate'
la cipolla, fatela stufare delicatamente in un cucchiaio di olio quindi aggiungete gli asparagi a fettine, due cucchiai d'acqua e coprite,
Dopo due o tre minuti aggiungete le cime degli asparagi, salate e terminate la cottura. Devono restare croccanti. Unite infine l'olio restante, il
burro, parte del basilico spezzato con le mani. Aggiustate di sale. Cuocete
molto al dente la pasta, scolatela e aggiungetela agli asparagi con un pale'
di cucchiai della sua acqua di cottura. Fate saltare in padella per un mi- :
nuto. Distribuite su piatti preriscaldati, cospargete con il formaggio, guarnite con una fogliolina di basilico e servite immediatamente,
Calorie 388 Proteine g 148 Grassi g 128 Carboidrati g 49
ti
Ingredienti per 4 persone:
circa 1 kg di agnello , 2 noci di burro, 2 cucchiai di olio extra vergine
d'oliva, 2 cucchiai di pan grattato, I spicchio d'aglio, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, sale e pepe q.b. Per il contorno 300 g di insalatina mista, 2
cucchiai di olio extra vergine d'oliva, succo di limone q.b.
l
Fatevi tagliare dal macellaio l'agnello, compresa la coscia, a pezzi regolari. Cospargeteli con sale e pepe. Metteteli in una teglia, irrorateli con
filo d'olio, unite alcuni fiocchetti di burro, e cuocete, a 180 gradi, per
ventina di minuti. Intanto mescolate in una ciotola il pan grattato con il
prezzemolo e l'aglio tritati. Spolverizzate con il composta l'agnello e cuocete per altri venti minuti in modo che si formi una crosta dorata. Lascia riposare 10 minuti prima di servire. - Accompagnate con l'insalatina
condita all'ultimo momento.
Calorie 328 Proteine g 27,9 Grassi g 18,5 Carboidrati g 7,3
Ingredienti per 4 - 6 persone:
„400 g di fragole, 2 pere, 3 cucchiai di succo di limone, zucchero a velo q.b .
Per la crema: 2 tuorli d'uovo, 40 g di zucchero, 1 cucchiaio di marsala. I
.cucchiaio di panna, 8 lingue di gatto.
vate le fragole, eliminate il picciolo, fatele asciugare su carta assorben-
. Sbucciate le pere, riducetele a fettine e bagnatele con il succo di limoperché non scuriscano. Per preparare la crema montate, con l'aiuto
della frusta, i tuorli d'uovo con lo zucchero finché diventano spumosi e
fianchi. Aggiungete il marsala, la panna e mescolate bene.
isponete la frutta in una teglia rotonda di diametro di circa 26 centinetri, coprite con la crema, cospargete con zucchero a velo e infornate, a 250
gradi, per 15 minuti.
Servite la frutta tiepida o fredda decorando con le lingue di gatto
Calorie 237 Proteine
g 4,3 Grassi g 9 Carboidrati g 31,7
4
PASQUA
l'esterno, quindi facilmente eliminabili. C'è
poi da aggiungere che la
giovane età degli animali diminuisce i rischi sanitari legati all'eventuale utilizzazione di sostanze farmacologiche.
Diversi buoni motivi per
utilizzarla come carne
"alternativa" anche al di
fuori delle occasioni pasquali.
IL RITO
DELL'UOVO
Ingredienti di base di
pozioni miracolose per
combattere ogni tipo di
debolezza nella tradizione popolare, le uova
sono in effetti gli ingredienti che forniscono
proteine più complete e
facilmente utilizzabili
della nostra dieta. Inoltre contengono vitamine, minerali e altri principi attivi.
Quanto all'elevato contenuto di colesterolo del
tuorlo, sembra essere
meno temibile di quel
che si crede: lecitine e
fosfolipidi presenti paiono infatti favorire la sua
utilizzazione da parte
del nostro organismo.
Certo, visto il loro elevato potenziale nutritivo,
le uova andrebbero considerate un' alternativa
ad altri ingredienti animali cui non si dovrebbero sovrapporre.
Tanto per fare un esempio paste ripiene, sformati, budini, e cosi via
sarebbero da abbinare
solo a semplici cereali,
frutta e verdura. Ma
non è il caso di risparmiare sulle uova proprio
a Pasqua.
Anzi. Vale la pena di scegliere quelle di migliore
qualità, provenienti da
galline allevate a terra,
nonostante il costo magore.
Ovviamente devono essere il più fresche possibile (controllare la data
di deposizione sulla confezione) perché solo in
questo caso forniscono il
meglio delle loro prestazioni culinarie.
DOLCEZZE
PASQUALI
Fra la vasta gamma di
ricche specialità, diverse da regione a regione,
le uniche che accomuna-
MC
no gli italiani da nord a
sud sono uova di cioccolato e colomba. Le prime sono un' invenzione
moderna, diffusa in tutta Europa.
Il loro aspetto più accattivante, specialmente
per i bambini, è la sorpresa.
Il cioccolato con cui sono
confezionate è di solito
di ottima qualità ma la
sottigliezza può renderlo talvolta meno stimolante dal punto di vista
gustativo di quello in
tavoletta.
Sotto l'aspetto nutritivo
ha le stesse caratteristiche: elevato contenuto
digrassi e zuccheri (più
elevati nel cioccolato al
latte) e presenza di alcuni principi attivi dal-
n aS
le proprietà stimolanti
per il sistema nervoso,
in grado di stimolare il
tono dell'umore,
...E LA COLOMBA
Per non correre il rischio
che i più piccoli si lascino prendere la mano
alla ricerca di sorprese
è consigli abile aggiungere alle classiche uova di
cioccolato anche le uova
di carta colorate (molto
usate in nord Europa)
che fra l'altro hanno il
pregio di poter essere
riempite con regali di
proprio gradimento.
Quanto alla colomba le
sue origini sono invece
molto antiche e sembrano avere radici in Lombardia, patria del panettone, che ricorda nell'ira-
pasto soffice, molto lievitato, ricco di burro e di
uova.
A differenza di quest'ultimo non contiene uva
passa ma una maggiore
quantità di canditi, inoltre è coperta da una
glassa e da mandorle
intere.
La presenza fra gli ingredienti di grassi vegetali di cocco o palma o
idrogenati ( vedi margarine) non è indice di migliore qualità nutritiva:
si tratta di condimenti
che contengono più
grassi saturi del burro.
Sconsigliabili le colombe
farcite, più caloriche e
difficilmente digeribili
della versione classica.
naie
Vegetariano
Ingredienti per 4 persone:
4 manciate di soncino, 4 manciate di l attughino,
2-4 carote, 4 uova di quaglia (in alternativa 2
uova normali), 2-3 cucchiai di olio extra vergine d'oliva, I cucchiaino di senape in grani, sale
e succo di limone q.b.
Lavate e mondate la verdura. Asciugate l'insalata, riducete a rondelle le carote, mescolate il
tutto in un'insalatiera.
Condite con un'emulsione di olio, succo di limone e sale, unite la senape in grani e mescolate
nuovamente. Decorate con le uova sode e servite.
Calorie 164 Proteine g 5,2
Grassi g 13,2 Carboidrati g 4,5
Ingredienti per 4 - 6 persone:
per la pasta 200 g di farina, uova, I pizzico di
sale (200 g per la pasta fresca, in un'unico pezzo, fatta preparare dal vostro pastaio di fiducia). Per il ripieno: 600 g di spinaci, 200 g di
ricotta romana, 4 cucchiai di grana grattugiato, 40 g di burro, 1 cucchiaio di salvia fresca
tritata, sale e noce moscata q.b.
Se non l'avete acquistata già pronta preparate
la pasta impastando la farina con le uova, il
pizzico di sale, se necessario acqua tiepida. Tirate la sfoglia con il mattarello in modo da ricavare un rettangolo di circa cm 20 per 25. Cuocete a vapore gli spinaci, ben lavati, strizzateli
accuratamente e tritateli. Metteteli in una
terrina, unite la noce moscata, la ricotta, 2 cucchiai di grana, sale quanto basta e mescolate.
Distribuite il composto sulla sfoglia, lasciando
libero un bordo di circa 1 centimetro tutt'intorno. Arrotolate la sfoglia dí pasta su se stessa e
avvolgetela con cura in un foglio di carta da
forno. Legatelo con lo spago da cucina. Portate
a ebollizione abbondante acqua in una pentola
lunga (come quella per il pesce). salate e immergetevi il rotolo a fette. Disponete in una
pirofila, cospargete con burro appena sciolto,
la salvia, il grana rimasto e infornate, a 200
gradi, per una ventina di minuti. Servite subito.
Calorie 361 Proteine g 15,8
Grassi g 17,6 Carboidrati g 30,8
1•111111,--
gt
Ingredienti per 4 persone:
4 carciofi romani, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, 4 cucchiai di grana, 1
spicchio d'aglio, una manciata di mollica di pane, 2 - 3 cucchiai di olio
extra vergine d'oliva, I cipolla, sale q.b. Per i piselli, 2 tazze di pisolini
freschi, qualche fogliolina di maggiorana, 2 cucchiai di olio extra vergine
d'oliva, I cipollotto, sale q.b.
Mondate con cura i carciofi eliminando tutte le foglie dure e la peluria
interna. Togliete ai gambi la parte fibrosa e teneteli da parte. Lavate e
immergete il tutto in acqua e limone. In una ciotola mescolate la mollica
di pane, precedentemente inumidita, con il formaggio grana, l'aglio e il
prezzemolo tritati, sale q.b. e un cucchiaio di olio.
Riempite con il composto i carciofi. In una casseruola fate stufare con
due cucchiai di olio la cipolla e i gambi di carciofo tritati grossolanamente. Disponetevi i carciofi, ben ritti, ' bicchiere di acqua, salate, coprite
perfettamente e lasciate cuocere circa 20-25 minuti finché i carciofi sono
, teneri. Intanto fate stufare i pisellini con il cipollotto tritato, l'olio, la
i maggiorana e pochissima acqua. Servite insieme ai carciofi su piatti sin' goli preriscaldati.
Calorie 235 Proteine g 7,9 Grassi g 15,4 Carboidrati g 14,3
5
Quindicinale di Coop Lombardia /1-15 febbraio
www.cooplornbardia.it
qegeuoploinbardiait
Comitato Regionale
Lombardo
Comitato di
redazione
Antonio 13ertolini, Sergio Ferrarlo,
Marco Maigfi, Enrico Misl iavaeca,
e Ugo proferì
Daniele
,
,n
Giorgio Vana
Dirottare
responsabile
Adolfo Scalpelli
Segreteria di
redazione
Andrea Periagata
Editrice Coop
Lombardi,.
Viale ramagnota 75
20142 Milano Tal, 021895931
Impianti
e stampa
Sr 'il
Abbonamenti
per i non soci L 20.000
per i soci gratuito
1??Tel. 02 97211.1
Autorizzazione del Trii>. di Milano
n'. 144 del 14 aprile 1982
Tiratura 183.000 copie
Associato alla
Unione Stampa Periodi. Italiana
La carta di Quale Consumo salva gli alberi e non inquina l'aria quando viene prodotta. E' carta ecologica
ECOLOGIA
VETRO E ALLUMINIO
CHE VALGONO ORO
di Raffaella Galli
E' il terzo elemento più
abbondante in natura
ma è stato isolato puro
solo nel 1827 e in breve
tempa è diventato un
metallo indispensabile
per l'uomo.
E' l'alluminio. Leggero,
infrangibile e resistente
alla corrosione, questo
materiale ha trovato
impiego in tutte le attività dell'uomo, dalle
pentole ai microchips,
dalla nautica ai veivoli
spaziali.
Le sue naturali proprietà ne fanno un materiale indiscutibilmente utile per la confezione e la
conservazione degli alimenti: protegge dalla
luce, dall'aria, dall'umidità e dai microrganismi; non altera nel tempo la qualità e il gusto
dei prodotti contenuti;
in quanto leggero permette di contenere i costi di trasporto.
Queste sono solo le principali ragioni che fanno
dell'alluminio un materiale ideale per l'imballaggio di alimenti e medicinali. Il minerale che
presenta la maggiore
concentrazione di alluminio è la bauxite, dalla
quale viene estratto
mediante un processo di
elettrolisi. Ricavare alluminio dalla bauxite
comporta un consumo
notevole di energia (KW
per chilogrammo ottenuto) che, sebbene negli
ultimi anni sia stato ridotto del 30 per cento,
resta comunque molto
elevato. Per ridurre il
costo energetico della
produzione di alluminio
c'è un sistema efficace:
il riciclo.
La produzione di alluminio secondario, cioè ottenuto dalla fusione di
manufatti usati (ad
esempio, lattine vuote),
consente di risparmiare
fino al 95 per cento dell'energia richiesta per
produrlo partendo dalla
materia prima (solo 0,8
KW per Kg di prodotto).
I vantaggi sono innumerevoli poiché il processo
di riciclo può essere ripetuto all infinito, riutilizzando manufatti già
riciclati, senza alterare
la qualità del materiale.
Per questo motivo il
riciclo dell'alluminio è
una fonte di materiale
prima, oltre che di risparmio energetico.
L' ALLUMINIO
"SECONDARIO".
In Italia le prime operazioni di riciclaggio hanno avuto inizio nel 1981
quando, su iniziativa del
WWF sono state effettuate le prime raccolte
di lattine vuote.
Qualche anno più tardi
si è costituito il Consorzio volontario Rail, formato da produttori di
alluminio che credono
nella utilità ambientale,
oltre che economica, del
suo recupera. In collaborazione con associazioni
pubbliche, di commercianti e ambientaliste, il
consorzio promuove le
attività di riciclaggio e i
programmi di sensibilizzazione e informazione
rivolti ai cittadini.
La Legge 475/88 ha stabilito che la raccolta differenziata di contenitori e imballaggi deve essere effettuata obbligatoriamente dai Comuni,
in collaborazione con i
consorzi obbligatori per
le successive operazioni
di riciclaggio.
Con queste finalità è
nato nel 1990 il Consorzio obbligatorio Coala.
Oggi l'Italia è il più
grande produttore europeo di alluminio secondario con una quota annua di produzione del 70
per cento rispetto a
quello primario. Questi
risultati più che soddisfacenti sono dovuti all'importante contributo
che tutte le regioni ita-
Il metallo, isolato puro nel
1827, è il prodotto principe
per le confezioni alimentari. I
successi della raccolta del vetro e il riciclo dei due "rifiuti".
liane hanno dato alla
raccolta differenziata
del metallo. L'andamento, sempre positivo, del
prezzo dell'alluminio in
forma di rottame (1786
lire al kg nel '95) permette di coprire tutti i
costi relativi alla sua
raccolta e recupero, oltre a garantire il sostentamento di numerose
associazioni ambientaliste e di volontariato.
Non bisogna dimenticare, poi che il suo riciclo
significa sottrarre una
significativa quantità di
confortanti si stanno ottenendo sul fronte della
raccolta differenziata
del vetro e del suo
riciclo. Grazie ad una
sempre più cosciente
cultura del recupero, in
Italia sono state dislocate oltre 81.000 campane
di raccolta che hanno assicurato un risparmio
economico di 63 miliardi di lire.
Avviata in via sperimentale nel 1976, la raccolta differenziata del vetro negli ultimi anni ha
registrato una significa-
Nella foto, frammenti di vetro frantumato. In alto il controllo delle bottiglie rese.
rifiuti destinata alla discarica a all'incenerimento e alleggerire il
lavoro dei servizi pubblici.
LA RACCOLTA
DEL VETRO.
Risultati altrettanto
tiva crescita. Si è passati da una quantità pro
capite di 8,6 kg/anno del
1990 a 11,2 kg del 1994.
Una ricca fonte di rottame di vetro è rappresentata dalla raccolta effettuata presso gli esercizi
pubblici, i centri di
ristorazione, le comunità e i settori del commercio.
Tuttavia, è ancora necessario acquistare una
quota di rottame all'estero per far fronte al
fabbisogno dell'industria vetraria nazionale.
Il Consorzio Nazionale
Obbligatorio sta lavorando per potenziare le
forme di intervento e
migliorare i risultati della raccolta.
Una particolare attenzione deve essere rivolta alle esigenze degli
utenti e alla loro situazione territoriale.
Partendo dal principio
che la collaborazione dei
cittadini è maggiore
quando sono minori le
distanze di conferimento, sono stati conseguiti
importanti risultati con
la "raccolta mista" vetro
e lattine. A Milano, nel
1995, l'Amsa ha avviato
la raccolta mista di vetro e lattine di alluminio, attraverso le campane "miste" e le installazioni poste all'interno
dei condomini, raccogliendo 9 tonnellate di
materiale. I contenitori
a vetro,però, a parte la
possibilità di essere
riciclati, offrono un altro
importante vantaggio
ambientale: possono essere riutilizzati tali e
quali, previa lavatura e
sterilizzazione e il sistema del "vuoto a rendere" si sostituisce alla raccolta differenziata.
I vantaggi sono particolarmente evidenti dal
punto di vista del consumo di energia primaria,
principale fattore di im-
patto ambientale per la
produzione dei contenitori.
VETRO...
A RENDERE
Riutilizzando IO volte
una bottiglia, infatti, il
consumo energetico per
litro di bevanda si riduce di circa il 60 per cento. Il sistema di vuoto a
rendere attualmente
consente di riutilizzare
il 10 - 12 per cento dei
contenitori per liquidi
alimentari sottoposti a
cauzione, una quantità
significativa ma non
sufficiente, soprattutto
in vista degli obiettivi
minimi previsti dalla
nuova normativa in
materia di rifiuti.
Secondo Italgrob, la Federazione italiana dei
grossisti di liquidi alimentari, un importante passo in avanti potrebbe essere fatto estendendo il sistema del
vuoto a rendere nei locali pubblici di ristorazione e ritrovo, quali
bar, ristoranti, mense,
ecc.
Con questo sistema, lo
stesso distributore che
consegna le bevande potrebbe raccogliere i contenitori vuoti e restituirli alla fabbrica produttrice per il riutilizzo.
Sotto tutti i punti di vista la soluzione del
"vuoto a rendere” dimostra la sua superiorità
ambientale rispetto alle
altre tecniche di smaltimento tradizionale e
anche rispetto al ricieleggici_ Perché una bottiglia vuota non vuol
dire rifiuto.
"LETTURE" A CURA DI UGO PINFERI
CREMA. CON
LA FERROVIA
E L'INDUSTRIA
u ERNI( ELE enwridahvireit
CREMA Na Me°
Aa.Vv. La ferrovia e le
attività economiche a
Crema nel tempo,
Tipolito Uggè Crema . 494 pagine.
Come autori di questo
documentatissimo libro
si presentano il Gruppo
Antropologico Cremasco, il Comitato Soci Crema Coop Lombardia, gli
Amici del Presepe dei
Sabbioni - Crema.
Ma dietro a queste sigle
c'è stato il lavoro di Giovanni Alghisio, Giovanni Carioni, Marco Costi,
Alfredo Galmozzi, Antonio Guerini Rocco, Giuseppe Mancuso, Anna
Maria Piantelli, la collaborazione di archivi , biblioteche della Curia e
della Stazione ferroviaria di Crema, la messa a
disposizione di documenti, informazioni e
fotografie da parte di 63
cittadini citati e ringraziati nel libro.
Un lavoro corale da parte di una città che si interroga sul suo futuro
guardando al passato
segnato da una ricca
tradizione agricola, integratasi con l'industria
tessile, con la meccanica applicata a questi due
settori, con l'industria
alimentare e chimica,
per arrivare poi alle
macchine per scrivere.
Fa da filo conduttore la
ferrovia e la sua evoluzione.
Non sono trascurate attività minori, del commercio e dell'artigianato.
Spicca tra tutte l'eccelsa qualità degli organi
musicali della Tamburini, unica tra le industrie
documentate che esista
ancora a Crema.
C'è anche la storia della
cooperazione che oggi è
rappresentata dal moderno Ipercoop, inaugurato alcuni anni fa, è
oggi un'immagine del
successo della grande
distribuzione.
Di questa bella città
lombarda ci fece impressione che i cartelli stradali indicassero Milano,
Pavia, Piacenza, Cremona, Brescia e Bergamo,
tutte a 40 chilometri!
La speranza è che una
posizione così baricentrica, che oggi rappresenta solo un'opportunità
per i pendolari, possa in
futuro tornare ad essere motivo di nuovi
insediamenti produttivi.
STUDIARE
LA TECNOLOGIA
ALIMENTARE
Sul n° 3/96 della rivista
"Alimentazione & Consumi" edita dalla Provincia di Milano un
dettagliatissimo articolo
di Attilia Garlaschi e
Isabella Germondari
elenca le possibilità di
studio per chi intenda
lavorare nell'alimentazione. Sono riportati tutti i corsi, il titolo che conferiscono, gli indirizzi e
i telefoni.
Si va dai corsi per "aiuto cuoco", per "cuoco",
Per "gastronomo", per
p a ni fi catore-pasticciere", per "sahuniere-macellaio", per "operatore
sala bar' per ragazzi e
ragazze che abbiano terminato la scuola media.
In genere sono corsi di
due anni, in un caso di
tre anni dopo la scuola
media.
Per chi vuole un diploma di "economo dietista"
o di "perito. „in tecnologie
alimentari ci sono due
istituti tecnici che forniscono un titolo di scuola
media superiore cinque
anni dopo la scuola media). Per chi ha finito le
superiori ci sono diplomi universitari: in "Tecnologie alimentari" e in
"Dietologia e dietetica
applicata".
C'è invece un corso di
laurea in "Scienze e tecnologie alimentari" e un
corso post-laurea in
"Scienza dell'alimentazione".
.
Se desiderate approfondire: Provincia di Milano, Ufficio Alimenti e 'FUN-la del Consumato •
'
ik'ke
—
gki
STORIA
SETTE SECOLI FA
JURASSIC COOP
di Ugo Pinferi
Proprio nella regione dei
monti Giùra, che hanno
dato il nome al periodo
giurassico, c'è un'esperienza cooperativa che,
probabilmente risale
alla preistoria, e può
vantare documenti del
1200. La regione dei
monti Giùra (Jura in
francese) è un esteso territorio al confine tra
Francia e Svizzera.
Le città di riferimento
sono Besaneon, in Francia, e Delémont, in Svizzera. Qui la nascita delle Alpi ha segnato il paesaggio in maniera singolare.
ALTIPIANI
E FORESTE
La crosta terrestre è stata spinta in alto e si è
spaccata secondo linee
parallele. Si sono create
così delle valli parallele
con pareti verticali.
Questa geografia particolare ha creato problemi ai fiumi della regione.
Il Doubs, bellissimo fiume famoso per le sue
trote e i suoi temoli, è
stato costretto a scavare dei passaggi per
una valle
all'altra parallela. Questo fiume porta nel
nome il suo comportamento dubbioso: in linea d'aria la sua sorgente è a soli 90 chilometri dalla confluenza
con la Saène, dove finisce il suo corso. Ma ci
mette ben 430 chilometri per arrivarci ! Al di
sopra delle pareti verticali delle valli ci sono
estesi altipiani, in parte
ancora ricoperti da foreste. Il lavoro dell'uomo
ha liberato dei pascoli,
ma non così estesi da
consentire la costituzione di grandi proprietà.
In un clima che vede un
inverno lungo e freddissimo (la regione è considerata la Siberia francese) il formaggio costituiva l'unico modo per immagazzinare la grande
produzione di latte del
periodo estivo. E per
durare nel tempo i formaggi dovevano essere
di grandi dimensoni.
L'esperienza portò a forme di largo diametro,
quasi un metro, e di un
peso che può raggiungere i 50 chilogrammi Nei
testi più antichi il formaggio locale è chiama-
Sui monti della catena franco - svizzera a partire dal
1200 i pastori delle valli si unirono
per produrre formaggi e vino.
di sei documenti che
1264 al 1288
dove si fa riferimento ad
anni precedenti e su
parla di "fructières". Con
questo termine si identificano una serie di attività agricole comuni:
pascoli, foreste, latterie,
ma anche vigne.
Altri documenti, del
1185 e del 1205, parlano dei diritti esercitati
da conventi religiosi: in
genere pretendevano
come tassa la produzione di formaggio di un
giorno .
Questo fa pensare che
non ci fossero meriti o
diritti particolari da parte dei religiosi nella produzione.
Probabilmente clero e
nobili trovarono qui già
sviluppata la produzione in forma associata e
l'imposta di 1/365° risulta più l'affermazione di
un principio che non la
divisione dei frutti tra
proprietario e coltivatore.
transitare da
Anche il vino è prodotto, oltre che da privati, da cooperative che anche in questo caso si chiamano "tructières". Tra i
prodotti da conservare in quei lunghi inverni c'è la carne
di bue leggermente affumicata, chiamata "brasi". Una leggera affumicatura è dedicata anche a prosciutti, pancette,
e ai salami di Marteau, particolarmente rinomati.
vanno dal
to "vachelin".
Nell'ottocento si chiamò
"gruyère". Dalla vicina
regione svizzera di
Gruyère arrivavano infatti dei cas ari che lavoravano stagionalmente
nel Giura. Gli agricoltori locali disponendo di
poca superficie potevano
allevare singolarmente
solo un numero limitato di mucche da latte.
Ma per produrre una
forma di quelle dimensioni sono necessari 500
litri.
E allora per produrre il
formaggio si misero insieme costituendo delle
“fruitières", associazioni
cooperative che vantano
documenti ufficiali a
partire dal 1264. La lavorazione del latte e la
stagionatura del formaggio (la sua fruttificarione, secondo l'espressione locale) non potevano che avvenire metten-
Il giueh è il se-
condo periodo dell'era
mesozoica, tra il triassico e il cretaceo (da
180 a 130 milioni di
anni fa), a cui si fa corrispondere l'inizio dell'orogenesi alpina.
Rocce tipiche sonq calcari e scisti bituminosi.
Flora: gimnosperme
(felci, conifere). Fauna: ammoniti, lamellibranchi, rettili marini
(ittiosauri) e terrestri
(dinosauri), mammiferi (monotremi e marsupiali), e primi uccelli
cioè (Archaeopterix).
( da La Nuova Enciclo-
pedia Universale Garzanti).
do assieme le risorse,
convogliando il formaggio in una latteria comune, affidando la lavorazione ad un casaro pada tutti i soci.
Questee antiche cooperative per il formaggio
sono ancora oggi operanti dopo più di sette
secoli.Il formaggio locale si chiama oggi
"Comté" e la sua produzione è regolamentata
da un severo disciplinare. La denominazione
attuale si deve ad una
disputa commerciale e
legale insorta negli anni
'30: gli svizzeri non volevano che si chiamasse
"gruyère", rivendicando
questo nome esclusivamente per il formaggio
svizzero. E allora si misero al lavoro gli storici.
E dal British Museum
saltò fuori una raccolta
di atti di Hugues 1° di
Chalon-Arlay. Si tratta
Quest
IN TUTTE LE ALPI
La produzione di formaggio nelle regioni alpine è documentata da
Plinio, Varrone, Strabone, Columella, e sono
autori che precedono la
nascita di Cristo.
Insomma siamo di fronte ad un'attività, quella
casearia che si perde
nella notte dei tempi.
Ma la storia pretende
documenti.
E' certo che da sempre
si è prodotto formaggio,
e altrettanto certo è che
nelle zone alpine si è
puntato a forme di grandi dimensioni.
E la storia del "Comté"
non è dissimile dalla
"Fontina" valdostana o
dal 'Latteria" friulano.
C'è qui in particolare la
conferma che l'esperienza cooperativa appartiene alla storia dell'umanità.
CONSUMATORI/DOMANDE E RISPOSTE DALLA GUIDA DELL' UNIONE EUROPEA
CONTRAITI: ATTENZIONE ALLE CLAUSOLE ABUSIVE
7
Dal l' gennaio 1995,
grazie ad una legislazione comunitaria progressista, nessuna clausola
abusiva vincolerà più
consumatore, senza che
ne sia pregiudicata la
validità del contratto. Il
consumatore non sarà
così più disarmato davanti ai fornitori che inseriscono in un contratto condizioni non eque.
Ma che cos'è esattamente una clausola
abusiva?
Ad esempio supponga di
noleggiare un'autovettura durante le vacanze
e che il contratto precisi
che la società non è responsabile in caso d'incidente causato da un
difetto inerente all'auto-
vettura. Ciò vuoi dire
che se i freni non funzionano bene, e lei va a
sbattere contro un muro, tutti i danni sono
suoi. Questa è una clausola chiaramente abusiva. Un altro esempio è
quello di un contratto
che contenga una clausola che permette al
commerciante di modificarne unilateralmente
le disposizioni; oppure
un contratto di assicurazione con una clausola
di rinnovo contraria da
parte dell'assicurato con
un anticipo di sei mesi.
Allora, se nel mio.
contratto figura una
clausola di questo
tipo, non è valida?
Se nel suo contratto fi-
gura mia clausola che le
sembra abusiva, lei ha il
diritto di contestarla o
semplicemente di non
rispettarla. Se il commerciante in causa non
è d'accordo, occorrerà
rivolgersi al giudice, che
deciderà se si tratta di
una clausola abusiva
secondo i criteri della
legislazione comunitaria.
E se si tratta di una
clausola abusiva, il
contratto è annullato?
Se nel suo contratto esiste effettivamente una
clausola abusiva, tale
clausola non può in alcun modo vincolarla.
Peraltro, l'annullamento riguarda soltanto
l'eventuale clausola abusiva, mentre le altre
clausole resteranno valide.
Certo, ma il problema
dei contratti è che
spesso sono scritti in
modo da capirci poco
o niente. Non è quindi facile interpretare
una clausola contrattuale.
E' vero, ed è per tale motivo che la legislazione
comunitaria prevede
che la redazione delle
clausole dovrà essere
chiara e comprensibile.
Se la clausola non è chiara chieda consiglio ad
un'associazione di consumatori o ad altri organismi in grado di darle ulteriori informazioni,
Caparra e acconti: stia attento al significato delle
parole quando sottoscrive un contratto in una lingua
che non è la sua. Talvolta il significato è ambiguo anche nella stessa lingua. In Francia, qualsiasi versamento da lei effettuato sarà considerato come caparra, salvo se l'ordinazione specifica tratta di un acconto. In Belgio, è il contrario. Se la nozione di "caparra "
non è chiaramente indicata, qualsiasi versamento sarà
considerato un acconto. Eppure la differenza è grande. Si parla di "caparra" quando il consumatore può
rinunciare al suo acquisto e all'importo della somma
che ha versato il venditore. Il venditore può a sua volta rinunciare alla vendita, ma deve rimborsare al consumatore il doppio della somma ricevuta. L'acconto
rappresenta una parte del prezzo totale da pagare e
permette al consumatore di concretare il suo impegno. Se il consumatore desidera rinunciare all'acquisto, il venditore può chiedergli un'indennità superiore all'importo dell'acconto.
Contratto: un contratto non è necessariamente un
foglio sul quale figuri la dicitura 'contratto". Un contratto può anche assumere la fonna di un'ordinazione, una lettera, un preventivo, ecc.
INSIEME
LA GRANDE FESTA
DEL SOCIO LOOP
"La Coop sei tu" è uno slogan che afferma un diritto: ci rivolgiamo a tutti, nessuno è escluso dalle nostre opportunità di qualità e servizi, cerchiamo di rispondere ai problemi ed ai bisogni che, via via, si presentano nella
vita sociale.
Questo significa, per esempio, garantire la convenienza, qualità e
salubrità dei prodotti, anche attraverso il nostro marchio, a tutti i consumatori: un impegno quotidiano sul
quale investiamo in risorse ed in credibilità. Ma significa anche affrontare gli aspetti congiunturali con azio-
o
o
•
ni concrete, diffuse, ripetibili a misura della loro necessità. Dal 10 al 29
marzo vogliamo fare ancora di più. Ai
Soci, e a coloro che lo diventano, riserviamo una campagna speciale,
innovativa nella meccanica e nelle opportunità offerte.
In queste pagine trovate quanto mettiamo a vostra disposizione per salire di un gradino nella "scala" dei servizi al Socio Coop.
Nessuno è escluso, tutti hanno diritto ad un vantaggio. Chi è cliente e
diventa Socio; chi è gia Socio e apre
un libretto di deposito; chi è già depo-
C'è una festa
alla Coop
dedicata ai soci
(e a coloro che
vogliono diventarlo)
sitante e diventa titolare della carta
Unicard; chi, infine, Socio "fedelissimo", ha già salito tutti questi gradini
e riceve, per questo, ulteriori opportunità. Vogliamo quindi premiare la
fedeltà del Socio alla Cooperativa, la
fedeltà già dimostrata e quella che
verrà in futuro.
Per questo, se riceveremo il vostro
gradimento su questa impostazione,
intendiamo ripetere periodicamente
questo tipo di campagna: un gradino
salito oggi apre la possibilità di salirne un altro domani, sempre a condizioni di forte convenienza.
e
a
Vantaggi e omaggi per tutti. Un'occasione unica
per scoprire che diventare socio, socio
prestatore, titolare Unicard, conviene davvero.
IL TUO PRIMO VANTAGGIO È UN BUONO ACQUISTO DEL
VALORE DI LIRE
0110 %W A‘IV.I 't A
g55:5511011515
.T3555133l.q
-------
per i soci
EI
SE APRIRAI UN LIBRETTO DI DEPOSITO A RISPARMIO
AVRAI IN OMAGGIO UN BUONO ACQUISTO DEL VALORE
DI LIRE
20.000
SE ACQUISTERAI LA CARTA DI CREDITO UNICARD
AVRAI IN OMAGGIO UN BUONO ACQUISTO DEL VALORE DI
LIRE
30.000
goaffla.
scsinoc
uidelm,
per
i soci prestatori
titolari di
Unicard
f.
ENTRO IL 31 MAGGIO 1997
AVRAI IN OMAGGIO UN BUONO DEL VALORE DI LIRE
100.000
(DA UTILIZZARE SULL'ACQUISTO DEL VIAGGIO)
9
L'UMANISTA
I GRANDI DELLA CUCINA ITALIANA / 2
Qualche tempo fa la COOD pubblicò
due volumetti che furono di 'i-fusi nei negozi. Il titolo era "I grandi della cucina
italiana". Ovviamente questo lavoro,
curato da Enrico Medail, non è più disponibile da allora. Pensiamo di fare
cosa gradita i lettori pubblicandolo a
puntate su "Quale Consumo".
Secondo la moda del ficando un capro su un
tempo di latinizzare tutaltare pagano. Ovviato, Piadena, borgo del
mente, i benpensanti
Cremonese, era divenuguardavano con sospetto Platina, da cui il nome
to a tali riunioni, sintod'arte d'un curiosissimo mo di una preoccupanpersonaggio suo cittadite rilassatezza di costuno il cui vero nome era
mi. Queste assemblee
Bartolomeo Sacchi.
per uomini soli suscitaCostui aveva preso l'av- ' vano inoltre inquietudivio come uomo d'armi,
ne nelle alte sfere, e
però, poco versato nelmolti accademici furono
l'arte della battaglia, era
imprigionati con l'accudivenuto precettore dei
sa di idolatria, empietà
figli di Ludovico Gonzae, piuttosto genericaga. Protetto da questa
mente, di congiura. In
grande famiglia si traSpagna sarebbe bastato
sferì nel 1457 a Firenze
molto meno per spedire
per perfezionarsi in grequalcuno al rogo, ma
co e vi rimase cinque
alla pontificia il timore
anni, amico, consigliere di uno scandalo che
e commensale di Cosimo coinvolgesse personaggi
e Pietro De' Medici. Diin vista fece finire la
venuto cardinale Francosa alla chetichella, il
cesco Gonzaga, il Sacchi
che non toglie che il
va a Roma al suo seguiPlatina, secondo il coto in qualità di segretastume del tempo, non
rio. Sotto il pontificato di subisse qualche spiacePio II viene nominato vole interrogatorio con
abbreviatore, un incaritortura, in cui non oppoco poco faticoso e molto
se certo ferrea resistenben remunerato che, forza. Dopo qualche anno
se per questi motivi, viebuio, il Platina ritorna
ne abrogato dal succesin auge sotto Sisto IV
sivo pontefice, Paolo II.
della Rovere vivendo
Il Platina, ritenendosi
molto comodamente
trattato ingiustamente,
quale direttore della Biscrive al pontefice una
blioteca Vaticana. Nella
lettera piuttosto minacquale biblioteca esiste
ciosa e larvatamente
ancor oggi un dipinto di
ricattatoria, dalla quale Melozzo da Forlì, in cui
lo scrivente, anziché la
il nostro personaggio
reintegrazione nell'incaappare in abito canonirico, ricava quattro mesi cale, genuflesso dinanzi
di prigione dura, e ci saal pontefice, in attesa di
rebbe rimasto anche di ricevere la benedizione.
più se il suo protettore,
In piedi, dietro di lui, sta
cardinale Gonzaga, non
Giuliano della Rovere, il
avesse indotto Paolo II
futuro Giulio II. Il
a una certa misericor- Platina ha scritto molto:
dia. Ma le disavventure De principe, De vera
del Platina non sono fi- nobilitate, De falso et
nite. Pur molto introdot- vero tono, De vita Ch•ito nell'ambiente religio- sti, tutte opere di assoso, si iscrive a una piut- luta devozione e ortotosto equivoca Accadedossia, quasi a volersi
far perdonare un passamia romana, i cui membri accendevano candeto non proprio immacole e lumini all'effige di
lato. Ma l'opera che gli
Platone e ne celebravaprocurerà un posto nella storia è il De honesta
no il giorno natalizio con
festini e baccanali, sacrivoluptate et valetudine
Nell'illustrazione, un mercante intento a pesare Io zucchero
Il cardinale Trevisan
BARTOLOMI
4.1../
•
'
•
rr Chl** .<
kAI—el 41, a4,1, , • •
i
Melozzo da Forgi (1438 - 1494). Cerimonia di nomina o bibioltecorio valicano del Platino.
libro fondamentale nell'evolversi della gastronomia europea.
un altro capitoletto
ala sorbola, ala cornola, mo Monsignore Ciamancora ci si preoccupa,
al persico".
bellano e Patriarca di
oltre che dei cibi, di
Per l'olio e il miele si rifà Aquileia.11 manoscritto,
come e dove debba essea Plinio, proponendoli
oggi conservato presso
re preparata la tavola,
come medicamentosi
DE HONESTA
la Libreria del Congresdurante le varie stagioper molti mali del corpo.
so di Washington, è reVOLUPTATE
Trattando delle uova, ne
datto in volgare, non già
Viene pubblicato per la ni, per un completo godimento della natura
sottolinea il potere di
nel latino usato dal
prima volta probabilcircostante e con una
legare qualsiasi cibo e le Platina, ma le 250 ricetmente a Roma nel 1474
appropriata
disposizioconsiglia
come
antipasto
te
contenutevi sono
o, come affermano altri,
ne delle suppellettili neadatto a preparare lo
identiche a quelle del De
a Venezia l'anno succescessarie. Si cerca insomstomaco ai cibi successi- honesta voluptate. In
sivo. Sicuramente l'edima la sfumatura eleganvi. Accanto all'aceto,
seguito a tale scoperta,
zione più documentata e
te,
il
nitore
delle
tovaglie
come condimento viene
una frase contenuta nelcerta viene data alle
e la bellezza di piatti,
proposto l'agresto, a l'opera del Platina assustampe nel 1481, a Civiposate e bicchieri. Come
base di succo d'uva acerme nuovo significato: "O
dale del Friuli, trovanora ideale per consumaba.
voi immortali dei", esclado poi molti editori dire
i
pasti
viene
indicato
Dopo
i
primi
cinque
cama questi nel corso di
sposti a ripubblicare e a
il
mezzogiorno.
Viene
pitoli,
l'autore
cambia
una ricetta di bianco
tradurre l'opera sia in
registro: altri cinque di
anche riproposta una
mangiare, "quale cuoco
lingua francese sia in
saggia e antica norma
ricette pratiche che com- può competere con il mio
lingua tedesca.
secondo
la
quale
bisogna
prendono
il
meglio
delamico Martino di Como,
Non è solo un libro di
mangiare per vivere e
la cucina italiana del
cui devo gran parte di
cucina; è un completo
non vivere per mangiatempo,d alle torte al forciò che vado qui scrivenmanuale del come afre; ciò non toglie che non
maggio, tanto apprezzado?".
frontare serenamente,
sia permesso di godere
te dagli antichi romani,
Se il manoscritto consersaggiamente e igienicadella buona tavola e di
agli stufati di ispirazio- vato negli Stati Uniti sia
mente la vita. Inizia con
avere buoni gusti.
ne saracena e all indigestato davvero redatto
una prefezione colma di
Commiste a consigli di
na pasta. Questo curio- prima del De honesta
allusioni giustificatorie,
carattere igienico sono
so mutamento dell'opevoluptate è una questiosuffragate da classici
le notizie relative a vara del Platina fu chiari- ne tuttora aperta, ma il
greci e latini, intese a
rie qualità di vegetali,
to solo negli anni trendebito del Platina verso
concordare una specie di
dalle more ai fichi, ai
ta, quando venne alla
Martino, per quanto rineoepicureismo con le
meloni, ai cocomeri, ai
luce un ricettario mano- guarda le ricette, semdirettive della religione
cetrioli,
"ali
peri,
ali
scritto
del
XV
secolo,
bra ormai indiscutibile.
cristiana.
pomi, ala uva, ali pomi
composto dal rispettabiIl bibliotecario vaticano
In un primo capitolo si
granati, i agli cotogni,
le Maestro Martino, già non era un cuoco, ed evidanno consigli circa la
cuoco del Reverendissidentemente avvertiva
sistemazione della casa, - ali dattili, ale nespole,
quindi suggerimenti per
fare dello sport al fine di
rendere sciolte e sane le
membra: un pò di gioco
alla palla, un pò di tiro
con l arco e la -balestra,
cacciare, passeggiare e
così via....
Un breve capitolo è poi
dedicato alla scelta del
cuoco: dovrà conoscere
l'arte sua per una lunga
esperienza, essere pulito, esperto nel lessare,
nell'arrostire e nel friggere, giusto nella salatura. Non sia "goloso e
pappatore", intento a
contentare il proprio
gusto prima di quello dei
Tipica sistemazione della sala da banchetto quattrocentesca, con la tavolata sistemata a
suoi signori e padroni.
lato della credenza, simbolo di ricchezza.
In
10
A TAVOLA
O SACCHI "IL PLATINA"
Cominciò come uomo d'armi, poi al servizio di papi e cardinali. Scrisse opere di devozione, ma il libro che lo fa ricordare
è dedicato alla gastronomia. L'incontro con Martino da Como
no cardinale che divenne patriarca di Aquleia
nel 1439 e ciambellano
papale l'anno successivo. Mantenne tali cariche per la durata di cinque pontificati, e, all'epoca della sua morte,
avvenuta nel 1465, esercitava un tale potere che
Paolo II non osò, per parecchi anni, nominare
successori al potente
cardinale.
Il patriarca doveva essere un signore in grado
di fare la felicità di qualsiasi cuoco.
Era soprannominato cardinai Lucullo, spendeva
per il cibo 20 ducati al
giorno (più di un milione di lire odierne), e si
diceva di luí che "dimentico delle proprie origi-
un certo imbarazzo nell'applicare il proprio sapere a un argomento
così poco elevato come le
cibarie, tant'è che nell'introduzione alla sua
opera si affretta a chiarire di averle scritte per
"aiutare l'uomo bennato
che desideri mantenersi in salute e nutrirsi in
maniera decorosa, più
che per chi va in cerca
di piaceri e stravaganze".
MARTINO
E IL CARDINALE
Di Martino sappiamo
solo, come riferisce il
Platina, che era nativo
di Corno. Molto di più
conosciamo sul suo padrone, Ludovico Trevisan, un ricco e monda-
L11571.0 P1 A.P.TE COCIN AMA
COMPOSTO PIALO IGP,F610
M AISTA-0
MA71-71140 COVO 01,1M. DI i
-sA.vzit....1mnits MONS ./ GNOP.
CA.r.101t-IEN GO • • '
FT rfterwa AACnA PI AO2:11117,..•
P
,
eencirr
g ," eLttt
1,4
.41,44e.dkr.
..454.re
zier."
•
ín•r el•••••• u•Le. ed•• •alg
f'v4.4.1,2
to.•-••-
re
ard,r,4e
er i. to.z.
-mrtityper (.44,14
•
..t.orro
le cAgrene turo. • ba
•g,
..yr, r...rnr 2,
ty..... ...narror
••••
fararcrg
' o
dir r".251,-.4
3-artget
•
• -
er:ir . te a
- tt.ent dr
Tre"
f1.71Z 1.14 01,
S., T dt dr.,
"
e . A4-70
11,4420 l
.11Ahrrl4r
hr tn.t. diti «tu.
1~4
▪
•
Ly.elson
rr
C013
In tdc•••
d..r.
Ag
TA
44.4 fip pOrnm fr;
6071,
..r
.
..
fidret .47.41trP.01, 1.1, n
iw•rour 4roprco li.L.r.
eLa C.,r
that, g. •
drfirr rrnalt.
h•td:t Lanice, ',.a.rté.
/erre
%1 410,170110:
r
erildt /1/4 Itkp
▪
,gm, r
tbt
irta utts
:Opon, t /met.
C.I•net
1 e ..• planai ,
Ler*,
Prima pagina del manoscritto quattrocentesco di Mostro
Martino. libreria del Congresso, Washington
ni, era montato in boria
tale da essere il primo
prelato che abbia osato
allevare cani e cavalli,
dare feste licenziose e
banchetti più splendidi
di quelli con soni al suo
rango, e restituire ai romani, che erano scesi
tanto in basso, un più
civile stile di vita", In
realtà, apparteneva a
quel genere di principi
della Chiesa ai quali i
successivi pontefici tentarono, tuttavia senza
molto successo, di mettere un freno, ma, per
fortuna di Ludovico, i
suoi superiori desideravano riportare Roma
agli antichi fasti,
soppiantando Firenze e
Venezia, che godevano
allora di una posizione
di predominio. Nella
qualità di ciambellano,
Ludovico aveva alle proprie dipendenze circa
600 persone, di cui la
metà erano probabilmente domestici privati. Sua era la responsabilità di organizzare i
banchetti e i ricevimenti ufficiali, che si tenevano sovente all'aperto.
A quei tempi, i ricchi
prelati non erano secondi a nessuno: cucinare
per un cardinale equivaleva a farlo per un principe, e Martino deve
aver sovrinteso a molti
lussuosi banchetti. Tuttavia, la sua è una cucina senza pretese, almeno secondo il metro delle tavole antiche e medievali, e più vicina a
quella di uso nella dimora di un mercante. Lo
stile di Firenze, città che
mantenne il predominio
artistico fino alla metà
del XV secolo, era improntato a semplicità, e,
al pari di ogni altro, anche Martino ne subì profondamente l'influenza.
Nel 1457, il più famoso
manoscritto romano sull'arte culinaria, quello
già citato da Apicio, fu
acquistato dal Vaticano.
Non v'è dubbio che il
Platina conoscesse tale
opera dal momento che
suddivise la propria seguendo lo stesso classico sistema di dieci capitoli, e può darsi che
Martino, grazie a resoconti orali, abbia potuto
farsi una chiara immagine della cucina dell'antica Roma. Tuttavia,
la vera cucina italiana
rinascimentale, quale
risulta dalle ricette di
Martino, è ben diversa
dai rozzi piatti dell'antichità e persino del Medioevo.
Martino riserba scarso
spazio ai sorpassati semolini e polentine, dando la preferenza a manicaretti ben più sostan-
ziosi, contenenti pezzi di
carne o interi volatili in
salsa, antenati dei ragù
francesi. Di solito, le verdure sono cotte intere,
per essere poi affettate
e servite sia cosparse di
formaggio sia fritte.
Ormai sta scomparendo
la vecchia tendenza a
camuffare le vivande,
speziandole con generosità o mischiandole indiscriminatamente.
Martino si sforza di dare
risalto al sapore proprio
di ogni ingrediente, dosando con attenzione
condimenti e tempi di
cottura e badando alla
consistenza delle singole vivande.
Le ricette di Martino
comprendono anche molti piatti a base di brodo
di carne, ispessito con uova, pangrattato o mandorle. Infatti, in epoca
rinascimentale le minestre ,acquistano sempre
maggiore importanza;
spesso si tratta di portate sostanziose, molto simili agli odierni stufati
e destinate a conoscere
un favore crescente soprattutto in Francia.
Martino era particolarmente interessato alla
cucina araba, fiorita durante il Medioevo.
Nell'illustrazione, scena di fabbricazione delle botti, De
ogricultura volgari, silografia. Biblioteca nazionale
Marciano, Venezia.
L'Italia, e soprattutto
Venezia, era stata a lungo la strada obbligata
percorsa da crociati e
mercanti di spezie diretti in Oriente, e gli studiosi italiani avevano
numerosi trattati arabi
sugli alimenti e la medicina.
L'abitudine di Martino
di cospargere di zucchero e spezie i propri piatti risponde a uno stile
culinario tipicamente
arabo, e parecchie delle
sue salse aromatizzate
con uvetta, prugne e uva
fresca sono anch'esse di
derivazione orientale.
L'uso di semi di anice,
riso, datteri, melograni
e arance amare può esser fatto risalire alla
lunga occupazione araba della Sicilia e della
Spagna e la canna da
zucchero, la cui coltura
fu introdotta prima a
Cipro e più tardi in Sicilia, permise agli arabi di
indulgere al loro amore
per i dolciumi, passione
trasmessa agli italiani.
Martino è uno dei primi
cuochi a far propria
l'usanza tipicamente
orientale di impiegare
zucchero in abbondanza
per piatti che sono già
specificamente dolci,
piuttosto che servirsene,
secondo la prassi medievale, come di un condimento affine al sale. Le
ricette di Martino vennero riprodotte anche
nell'Epulario, un testo
italiano di cucina che
segue con varianti minime quello del cuoco
comasco. Fatto oggetto
di molte traduzioni,
l'Epulario fu pubblicato
fra l'altro in inglese, e
veniva ristampatOancora alla metà del XVII
secolo, sicché l'Europa
subì l'influenza di
Martino per almeno duecento e più anni.
LE RICETTE DI MAESTRO MARTINO
11
Risolto e coratella
Involtini di vitello
Frittelle all'antica
Menestra de coratelle
Per fare polpette di carne de vitello
Frictelle piene di vento
Lavate la coratella e lessatela per 15 minuti
in acqua salata. Scolatela e tagliatela a dadini
Tritate finemente la cipolla e mettetela in casseruola a rosolare nel burro; unite la coratella
e lasciatela insaporire per qualche minuto.
Versate il brodo, portate a ebollizione e mettere il riso. Salate, pepate e lasciate cuocere
per 15 minuti circa. Togliete dal fuoco e aggiungete il prezzemolo tritato, mescolando
bene. Servite immediatamente con a parte il
parmigiano grattugiato.
Battete le scaloppine perché diventino il più
sottili possibile. Cospargetele di sale e di semi
di finocchio pestati. Impastate il burro con il
prezzemolo, la maggiorana, una presa di noce
moscata e una di pepe. Spalmate il composto
sulle fettine di carne coprendole fino ai bordi. Arrotolatele e legatele con filo da cucina,
quindi infilzatele su degli spiedini. Cuocetele
sulla griglia, bagnandole ogni tanto con il loro
sugo, finché diventino di un bel colore dorato. Servite immediatamente.
Preparate la farina a fontana e al centro ponete lo zucchero, lo strutto, un pizzico di sale
e il lievito sciolto in mezzo bicchiere d'acqua
tiepida. Impastate bene il tutto fino a ottenere una consistenza simile a quella della sfoglia. Fate una palla e lasciatela riposare per
almeno un'ora in luogo tiepido. Trascorso questo tempo, stendete la pasta con il mattarello
dandole uno spessore massimo di 1 / 2 cm, quindi tagliatela a piccoli rombi. Friggete le frit•
telle in abbondante olio bollente e, quando ben
gonfie e dorate da entrambe le parti, scolatele
e mettetele ad asciugare su carta assorbente.
Servite caldissime, cosparse di zucchero a velo.
Ingredienti per 4 persone:
200 g di coratella di vitello, 150 g di riso, 1 litro e ° di brodo di carne, I cipollina, 20 g di
burro, I cucchiaio di
prezzemolo tritato, parmigiano grattugiato,
sale, pepe
Rispetto all'originale
abbiamo sostituito la
mollica di pane con il
riso, il che ha reso questa minestra del tutto
simile a una tradizionale preparazione lombarda, sicura discendente
della preparazione di
Martino
Ingredienti per 4 persone:
600 g di scaloppine di
vitello, 100 g di burro, 2
cucchiai di prezzemolo
tritato, 1 cucchiaio di
maggiorana, 1 cucchiaino di semi di finocchio
pestati noce moscata,
sale, pepe.
Le polpette di Martino
sono in realtà degli involtini e sí ritrovano in
molti manuali di cucina;
in Inghilterra sono chiamati olive di vitello e in
Francia olive senza testa. Come unica variante abbiamo sostituito lo
strutto della ricetta originale con del burro.
Ingredienti per 4 persone:
200 g di farina, 50 g di
zucchero, 25 g di lievito
dí birra, 25 g di strutto,
olio per friggere zucchero a velo, sale.
Si tratta delle frittelle
più semplici e di più vecchia data, progenitrici
dei vari "galanr, "cenci",
"crostoli", "chiacchiere"
ecc. Abbiamo soltanto
aggiunto il lievito per
fare in modo che si gonfino meglio.
ABACUS
COMUNICARE
IN COOPERATIVA
di Marco Maggi
Quando in un rapporto si ricerca la partecipazione,
il coinvolgimento paritario, lo scambio a mutuo vantaggio, allora nel modo di concepire la comunicazione è assai più importante, per molti aspetti, il
saper ascoltare piuttosto che non il saper dire.
Quando progettiamo una Assemblea di bilancio,
piuttosto che una serie di incontri sull'educazione
al consumo o altro ancora, partiamo da una serie di
domande alle quali la risposta nonpuò essere nostra: "sarà utile'?""sarà i nteressante?""sarà coerente?". La risposta non può essere nostra perchè l'unico soggetto autorizzato ad esprimerla è il socio-con-
sumatore, colui al quale spetta l'ultima parola sulla capacità di una impresa sociale di essere veramente "diversa". E allora ascoltiamolo, il socio-consumatore. Facciamolo periodicamente, a fondo, senza reticenze, sapendo che è preferibile conoscere in
anticipo qualche elemento critico piuttosto che trovarsi in ritardo a gestirne gli effetti.
Come sempre, prevenire è meglio di curare. Questa ricerca Abacus si proponeva di andare a fondo
in un materia delicata, complessa, difficile da interpretare a priori e a tavolino perchè risente in
modo determinante dei bisogni ed anche degli "umori" sociali. Credevamo, in tutta franchezza, che sarebbe emersa dai risultati una visibilità sociale di
Una ricerca fa il punto
su tutto quanto abbiamo fatto per parlare ai
soci di partecipazione,
attività sociali e informazione aziendale
Coop non particolarmente brillante, e comunque largamente perfettibile. Non sufficiente, in ogni caso,
a sorreggere, accompagnare, legittimare la dimensione ormai raggiunta dalla nostra Cooperativa. Gli
oltre 1.300 intervistati dicono invece che la nostra
identità di attore sociale è visibile, chiara e soprattutto importante e condivisa.
Dicono cioè 'che di Cooperazione c'è un gran bisogno, nella partecipazione, nell'educazione, nell'informazione, e che la Cooperazione è all'altezza delle loro aspettative.
Un giudizio troppo lusinghiero da non accendere
subito un dubbio che è anche un impegno di lavoro:
sapremo mantenerlo?
Assemblee di bilancio e dei Soci prestatori
Si tratta del momento più importante nell'anno per parlarsi direttamente, "vis a vis". Sono, nel caso del bilancio, un atto dovuto, che non deve però
scadere nel semplice adempimento
burocratico; nel caso dei prestatori,
sono un atto di trasparenza in più che
proponiamo ai Soci finanziatori. Il loro
livello di conoscenza è altissimo (97%
degli intervistati), il mezzo più efficace per la loro convocazione è ritenuta
la lettera "Poste!" (86%), e più in generale il 97% afferma che Coop Lombardia compie uno sforzo sufficiente
per convocare i propri Soci. Il livello
di soddisfazione di quanti vi partecipano è molto elevato (il 43% è "molto
soddisfatto", il 51% "abbastanza soddisfatto"). Lo sforzo di miglioramento
della comunicazione compiuto nel
1996 (la videocassetta con meno cifre
clan ro
e più concetti) sembra tuttavia riuscito a metà: il 58% non ha notato differenze di rilievo rispetto al passato,
contro il 33% costituito da quanti, al
contrario, giudicano l'innovazione
come completa, interessante, informativa.
Chi non partecipa alle Assemblee lo
fa per mancanza di tempo (36%) o per
mancanza di interesse (20%) dovuto
probabilmente al fatto che i dati di bilancio vengono comunque fatti conoscere in anticipo attraverso "Quale
consumo".
Da tenere presente, a questo proposito, che ben il 31% di quanti non frequentano le Assemblee afferma che
non parteciperebbe in alcun caso,
esprimendo una sorta di "renitenza"
di principio dai toni almeno apprentemente ultimativi.
1„-~
molto (43,4 %)
abbastanza (50,9 %)
sensibile per il 41,7 %
ffirgr 13 ?
i
sufficienti per il 72,2 %
4i,;-4,1‘04
L'ultima considerazione espressa sopra vale, e non potrebbe essere altrimenti, anche in questo caso: i Soci
vedono ed apprezzano, ma fra i non
Soci i dati positivi si dimezzano, qualunque sia il filone interessato. Educazione al consumo, educazione ambientale, attività culturali, promozione sportiva e del tempo libero: pur con
livelli diversi, si tratta di investimenti sociali conosciuti e giudicati favorevolmente, specie fra i Soci.
In particolare (ma questo vale per
tutti) un vero e proprio plebiscito riguarda l'opportunità che una impresa della grande distribuzione si impegni su questi terreni: oltre il 98% de-
gli intervistati sostiene che la nostra
scelta è giusta ed utile. Le priorità che
ci vengono indicate corrispondono,
nella sostanza, a quanto stiamo facendo da anni: l'educazione al consumo è
al primo posto nelle aspettative nel
52,591 dei casi, l'edubazione ambientale nel 37,8%.
Da ultimo, non per importanza, il giudizio sulla nostra capacità di organizzazione e realizzazione pratica: un 8,5
su 10 davvero impegnativo da mantenere, e tuttavia indispensabile se
consideriamo che qualunque iniziativa, anche la più giusta ed utile, perde
nettamente di efficacia se mal organizzata o mal gestita.
II
modo di lavorare e di intessere rapporti è adeguato e positivo. Questo livello di visibilità, tuttavia, diminuisce
drasticamente presso i non soci, che
faticano a comprendere questa particolarità, a vederla in azione, ad apprezzarne i risultati.
sociale di Coop, risorsa "sommersa"? Sembra proprio di no,
o meglio è vero a metà. Oltre il 50%
dei Soci intervistati è al corrente dell'esistenza dei Comitati e ne conosce
in modo attendibile i filoni di attività;
non solo, ma il 78% sostiene che il loro
sufficiente per il 97 %
'conoscenza: 64, 9 %
'opportunità: 98,6 °/0
'giudizio medio: 8,5 su 10
; *educazione al consumo: 52,5 %
*educazione ambientale: 37,8 %
'visibilità per il 43,5 %
*giudizio sul lavoro: positivo per il 78,5 °/0
•11~1~11~1t.
LAVORATORI COOP LOMBARDIA
4
UN CONTRIBUTO PER L'UNICEF
di Valentino Ballabio
L'Unicef, importante e
benemerita organizzazione internazionale impegnata da 50 anni a
combattere la fame, la
malattia, la violenza e lo
sfruttamento perpretati
contro l'infanzia in vaste zone povere del mondo, ha lanciato il "progetto lavoro".
Il lavoro minorile infatti interessa milioni di
bambini in tutto il mondo. Secondo l'Oil (Organizzazione internazio-
nale del lavoro) sono tra
100 e 200 milioni i bambini che lavorano, nella
maggior parte dei casi
nell'illegalità e in condizioni di semi - schiavitù. Questi bambini, spesso costretti a mantenere la famiglia, lavorano
in luoghi malsani, senza alcuna tutela, senza
speranza per il loro futuro. L'Unicef, in collegamento con le organizzazioni non governative
locali, interviene con
due tipi di azione: da un
lato programmi di aiuto
economico
alle famiglie
che rendano
meno necessario il ricorso al lavoro
dei più piccoli, dall'altro
interventi a
favore dei
bambini che
lavorano, per
tutelarli, anche legalmente, e garantire loro
posibilità di scuola e
istruzione professionale.
.Per queste ragioni una
serie di organizzazioni
rappresentative dei
lavoratori
e dei datori
di lavoro
(fra le quali Cgil - Cisl
- Uil e la
Lega delle
C oop erativ e), insieme all'Unicef, hanno promosso il
"progetto lavoro" per
raccogliere il corrispettivo di un'ora di lavoro
sottoscritta dai lavoratori e un analogo contri-
buto versato dalle imprese stesse. Il denaro
raccolto è destinato a realizzare interventi concreti in Bangladesh, Nepal e Pakistan. La Direzione del personale e
l'Ufficio Pubbliche relazioni hanno pertanto
raccolto l'appello, attivandosi per pubblicizzare l'iniziativa e facilitare la raccolta fra i dipendenti. Naturalmente non è mancato il generoso contributo dei
lavoratori di Coop Lombardia che, sottoscri-
vendo trattenute volontarie sulle proprie buste
- paga, hanno consentito il versamento, intestato a "Progetto lavoro
Unicef" c/c postale
745000, di 10.017.000 di
lire. A loro il ringraziamento della nostra Cooperativa, ed all'Unicef
l'augurio per un pieno
successo dell 'iniziativa
che, per quanto impari
rispetto alla gravità del
problema, riveste in
ogni caso un elevato valore solidale e umanitario.
12
ABACUS / 2
"QUALE CONSUMO"
MI PIACE, BENCHÉ...
nano il fegato e lo stomaco. Tanto, che ci possiamo fare?
Lei è un egoista, un indifferente e un qualunquista.
di Andrea Zizola
Si fermi lei!
Chi, io?
Sì, certo, proprio lei.
E perché?
E' inutile che faccia finta di niente, l'ho vista
mentre leggeva "Quale
Consumo". Non passa
inosservato sa. Non serve a niente appartarsi
nella più isolata panchina del parco.
Che male c'è?
Come che male c'è? Il
mondo va a rotoli; i morti per fame aumentano
continuamente; il tasso
di natalità in Italia è ai
minimi storici; poveri
pazzi scatenati lanciano
sassi dai cavalcavia delle autostrade; l'Italia rischia di non entrare nell'Unione monetaria europea, e lei, dico lei, ha
la sfrontatezza di leggere "Quale Consumo ?
Mi dispiace, ma dovrò
pur mangiare anch' io
Ma cosa vuol dire!!, lei
sragiona!
Certo che no. Lei conosce l' Abacus?
Tutti sanno che cos'è. E'
un istituto di sondaggi,
quello che alle elezioni
ci dice sempre come andrà a finire prima che
vengano aperte le urne,
che a volte sbaglia e a
volte l'azzecca, come tutti. Ma che c'entra?
C'entra, c'entra. Ma lei
lo sa che secondo
l'Abacus, che ha intervistato oltre 800 soci il
tema più interessante
trattato in "Quale Consumo" è proprio l' educazione alimentare e
l'informazione sui prodotti? Vede, secondo me
è molto più importante
avere una alimentazione equilibrata che conoscere le beghe della nostra politica e i mali del
mondo che, tra 1' altro,
impediscono la digestione, incattiviscono, rovi-
Mi definisca pure come
le pare.
Ma lei che si interessa
tanto di politica e economia, si rende conto di
quanta carta viene sprecata ogni giorno per
stampare i "suoi" giornali, quelli che sono
sempre pronti a combattere battaglie ambientaliste in nome di un futuro più verde?
La contraddizione è insanabile, mio caro.
La battaglia migliore
che potrebbero condurre
per il bene dell' umanità è quella di sospendere le pubblicazioni.
Come se "Quale Consumo" fosse fatto d'arial.
Non faccia ironie inutili. E' uno dei pochi giornali che stampano su
carta riciclata.
Lo ammetterò, non è
proprio riciclata al 100
per cento, ma è già un
passo avanti.
Certamente meglio cosi
che non come fanno tutti quei giornali che, come
delle vecchie donnicciuole, hanno bisogno di
imbellettarsi con carta
nuova, quando non addirittura patinata, per
vendere il proprio corpo
ai lettori.
Per non parlare dei
gadgets che vengono regalati,
Meretrici! E sa qual è la
cosa più sorprendente?
Che l ,Abacus ha mostrato che la carta riciclata
è molto apprezzata e non
impoverisce il giornale.
Inoltre, lo sanno ancora
in pochi purtroppo, e
nemmeno lei immagino:
'Quale Consumo" è anche su Internet; è proiettato a diventare un giornale on-line, con buona
pace degli alberi.
Tutte chiacchiere, almeno gli altri giornali vengono letti con un po' di
attenzione. Scommetto
che, a parte lei, che mi
sembra un po' un fanatico - non è che per caso
lavora per loro? - appena tutti gli altri soci ri-
Ritratto del socio lettore
-
* Riceve tempestivamente il giornale.
* Non richiede la copia se non la riceve.
* La maggior parte legge per 1 ora il giornale, segue più di 1/2 ora, segue meno di 1/2
ora, segue solo pochi minuti.
* Più della metà lo legge tutto o quasi tutto, il 17 per cento lo sfoglia semplicemente,
altrettanti ne leggono circa la metà.
* Anche se riciclata la carta è più che accettabile, la carta riciclata è una giusta scelta
ecologica, contano I contenuti, non la carta.
* Il formato va bene così.
* Il numero di pagine ideale non è indicato.
* La caratteristica più gradita è I' assenza di pubblicità, segue la periodicità mensile.
' Voto complessivo 7,92.
Le tematiche più interessanti: educazione alimentare, problemi del consumatore,
ecologia ed ambiente, problemi sociali.
* Attività comitati soci interessano il 10,2 per cento.
* Per il 61 per cento il giornale va bene così com' è e non e è bisogno di cambiamenti:
il 2,5 per cento vuole cambiare impaginazione, il 2,1 per cento maggiori informazioni
sulla qualità del prodotto.
* Il 3 per cento vorrebbe più spazio alla educazione alimentare ma anche qui per il 60
per cento i temi trattati vanno bene così.
* Circa il 14 per cento sa che "Quale Consumo" è su Internet.
cevono il giornale, la prima cosa che fanno è gettarlo nel cestino, e senza nemmeno fare la raccolta differenziata!
Certo, qualcuno farà
anche così, ma si tratta
di una sparuta minoranza.
LAbacus ha mostrato
che molti dei lettori di
"Quale Consumo" dedicano un'ora alla lettura
del giornale e che quasi
altrettanti Io leggono per
almeno mezz'ora.
Più della metà degli intervistati, inoltre, ha af.
fermato di leggerlo tutto o quasi tutto. Mi scusi sa, ma lei quanto dedica alla lettura del suo
quotidiano preferito?
Anche se dedicassi solo
2 minuti al giorno, in un
mese sarebbe un'ora,
proprio lo stesso tempo
che il lettore attento dedica a "Quale Consumo"! Francamente mi
sembra un po' pochino
per un mensile!!
Lei è un sofista. Sappia
pero' che il voto medio
dato al giornale dai suoi
lettori è stato di 7,92 su
un massimo di dieci. Può
dire quel che vuole, ma è
un ottimo risultato. Cer-
to, vi sono delle parti che
sembrano non suscitare
un grande interesse, come
quelle delle attività dei
"comitati soci", ma nel
complesso oltre il 60 per
cento dei lettori ha detto
che il giornale non deve
essere cambiato e che va
bene così com'è.
Sarà, ma lo stesso fatto
che il giornale non abbia
un editore indipendente
gli fa perdere credibilità.
Come potrebbe scrivere
criticamente dei prodotti e delle attività delle cooperative?
INTESA COOP/REPLASTIC
13
strazioni locali e ai con
sumatori. Ciò che impedisce un ampio sviluppo
della raccolta differenziata è, spesso, la mancanza di informazioni
sui vantaggi economici
ed ambientali ad essa
connessi. Attraverso
l'impegno comune, si
punterà a sviluppare
iniziative, che coinvolgeranno le amministrazioni locali, finalizzate a
migliorare la gestione
del servizio dei rifiuti
solidi urbani, evitando,
nella misura del possibile, l'utilizzo indiscrinninato delle discariche,
favorendo il recupero e
la valorizzazione dei rifiuti. Nell'ambito dell'iniziativa è stato previsto anche un manuale
tecnico - divulgativo dal
COMUNICATO Al SOCI
SE RICEVETE PIÙ
DI UNA COPIA
DI "QUALE CONSUMO"
"Quale Consumo" é uno strumento di comunicazione stampato oggi in oltre 180.000 copie. Questa lusinghiera tiratura comporta, come è facile
immaginare, costi e difficoltà non secondarie di
gestione, di trasoprto, di recapito. Sono certamente ancora molte le famiglie di soci che
ricevono più di una copia del giornale. Per
evitare sprechi, per consentirci di investire meglio le risorse riservate al nostro periodico chiediamo a tutti i soci che ancora oggi ricevono più
di una copia del giornale di compilare la scheda
qui sotto riprodotta e consegnarla all'Ufficio soci
del proprio supermercato. Basta un solo nominativo per nucleo famigliare per ricevere "Quale
Consumo".
Senta innanzitutto è uno
dei pochissimi giornali
che non hanno pubblicità, e questo fatto è stato
molto apprezzato dai lettori; in secondo luogo I'
editore è immediatamente riconoscibile; in terzo
luogo: ma lei ha una pur
vaga idea di chi siano gli
editori dei giornali che
leí chiama "seri" e quali
pressioni esercitino per
pubblicare alcune notizie r
e commenti pretestuosi e
DA COMPLIARE E RITORNARE ALL'UFFICIO
cestinare tutti gli altri??
SOCI
OPRIO SUPERMERCATO
No, mio caro, non sì inganni. Lo legga pure in
tutta serenità, e vedrà che
ce socio anche la sua digestione
ne trarrà vantaggio.
IM111~~1~11111111E1
Il presidente delle cooperative di consumatori
Coop G. Luca Cerrina
Feroni ed il presidente
Replastic (Consorzio obbligatorio nazionale per
il riciclaggio dei contenitori in plastica per liquidi) Giuseppe Turrin
(nella foto) hanno firmato un protocollo per la
promozione della raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggi. L'obiettivo è quello di incentivare iniziative di formazione e di sensibilizzazione rivolte alle arruniiii-
Dialogo semi serio
con il lettore - tipo
del nostro giornale
così come emerge
dall'indagine Abacus
titolo "La raccolta differenziata: istruzioni per
l'uso" che Coop distribuirà ai suoi soci impegnati attivamente in iniziative sul territorio. Si
tratta di una sorta di
vademecum operativo
che contiene informazioni sulle raccolte differen.ziate e i vantaggi che
ne derivano, sugli aspetti normativi ed economici e sulle nuove tecniche di raccolta che giocheranno un ruolo importante nello sviluppo
futuro del settore.
ome
gnome
Indirizzo
C.A.P..
Comune
Nella mia famiglia, Oltre a me, ci sono al
iscritti alla Coop che ricevono "Quale Cons
Nome, Cognome
o codice socio
D'ora in avanti il giornale verrà inviato
ad un solo socio per famiglia
L
ime e Cognome
n
COOP CRONACHE
COMO:YEATRO D'ANIMAZIONE
PITTURA A CREMONA
Volendo portare all'interno della scuola messaggi
importanti legati alla difesa dell'ambiente, ed alla
salute fisica e mentale dei ragazzi, il comitato soci
ha pensato di utilizzare uno strumento nuovo per
affrontare questi argomenti ed ha scelto il Teatro
d'animazione, ed in particolare i burattini.
Ci siamo perciò affidati all'esperienza di chi il "Burattinaio" lo fa di professione, Dario Tognocchi, ed
abbiamo pensato ad un progetto didattico rivolto al
primo ciclo elementare, che si articolasse in tre fasi
fondamentali, e che coprisse lo spazio di un anno
scolastico.
Partendo da una storia, scritta da uno dei componenti della nostra sezione soci, abbiamo dato inizio
alla prima fase di progettazione, coinvolgendo il "Teatro dei Burattini di Como" e le insegnanti del primo ciclo della scuola elementare di via Brambilla.
Con loro è stata stilata la programmazione didattica, che ha preso il via a febbraio e che si concluderà
a dicembre del 1998 con la rappresentazione di uno
spettacolo realizzato dagli stessi ragazzi che hanno contribuito a curarne la costruzione e la messa
in scena.Lo spettacolo rappresenta la seconda fase
del progetto didattico.
La terza e conclusiva sarà invece la realizzazione
di un libro-diario in cui verranno raccontate passo
passo le esperienze e le riflessioni, sia dei ragazzi
che di tutte le persone coinvolte nel progetto : insegnanti, genitori ed animatori, nonché dei responsabili della nostra sezione Soci, partner convinti
dell'iniziativa. E quando diciamo partner intendiamo un coinvolgimento concreto ed attivo negli
Organizzato dal Centro Sociale Coop di Cremona
in collaborazione col Teatroscuola, la Provincia di
Cremona, l'Assessorato alla Pubblica Istruzione ed
il Provveditorato agli Studi è in corso di svolgimento il Concorso: "Un pennello per amico", concorso di pittura sul tema:" I cinque sensi".
Il concorso è riservato alle cinque classi elementari
e medie inferiori che hanno aderito al progetto "Atelier", organizzato dall'Assessorato alla Istruzione
della Provincia e sponsorizzato da Coop Lombardia, in occasione della mostra "Immagini del Sentire - I cinque sensi nell'Arte".
Hanno già preparato o stanno preparando le loro
opere 4.500 allievi delle scuole interessate.
La Giuria è composta da docenti del Liceo Artistico
di Crema.
Il comitato d'onore del Concorso è così composto:
Paola Orini - Assessore Cultura e Pubblica Istruzione Provinciale, Luciano C aon Vicesindaco ed Assessore alla Pubblica Istruzione Anna Grimaldi Provveditore agli Studi , Maria Luisa Camini Preside del Liceo Artistico Statale di Crema, Elia
Ruggeri - Ispettore scolastico della Scuola
Elementare,Giuseppe Rocchetta - Preside delle
Scuole Medie fuori Provincia, Mario Lodipedagogista, Franco Feroldi - funzionario della Provincia di Cremona, Marco Maggi - Direttore Settore Soci e Consumatori di Coop Lombardia.
Cesare Mainardi
interventi di animazione e nell'apporto di contenuti educativi.
A dicembre, in occasione delle Feste di Natale, lo
spettacolo sarà presentato dai ragazzi, con l'ausilio
di animatori ed insegnanti, e di qualche mamma o
papà coinvolti durante tutto il percorso, ai genitori
ed agli altri alunni della scuola.
Rosalia Giordano
Vice Presidente Comitato Soci Como
COOP
CREMA
CREMONA
BRESCIA
SETTIMANA DELLA SOLIDARIETÀ
"ARBOtà ARBOLE"
LINGUAGGI TV
E COMUNICAZIONE FAMILIARE
F. Ervin - direttore Ipercoop di Crema, G. Carioni presidente Comitato soci di Crema, consegnano a
suor Letizia, direttore della casa di accoglienza, il
ricavato della raccolta fondi e del contributo di
Ipercoop per la settimana della solidarietà alla casa
dell'accoglienza per ragazze in difficoltà.
dfor,
CONCERTO ALLA CASALBERGO
CON GU "AMICI DELLA URICA"
Teatro, scuola ed ecologia è il trittico che caratterizza
il nuovo laboratorio espressivo, cominciato il 24
gennaio alla scuola elementare Capra-Plasio.
“Arbole Arbolè" si propone di utilizzare il linguaggio teatrale come esperienza didattica, nell'ambito
del progetto Teatro Scuola, da anni incoraggiato dall'Amministrazione provinciale.
Negli incontri, che hanno avuto cadenza settimanale e si sono conclusi giovedì 20 febbraio, si sono
affrontati i seguenti temi: la miniatura del bosco,
ossia il processo che porta dal seme all'albero; gli
aspetti simbolici e fantastici che da sempre accompagnano l'albero e la presenza nella poesia italiana
e straniera del '900.
"Arbolè Arbolè" vuole favorire il rapporto fra la scuola e il territorio, inteso non solo come patrimonio
naturalistico, ma anche come realtà sociale.
E nuovo progetto, realizzato in collaborazione con
Coop Lombardia, Comune e Aem e con il patrocinato della Provincia, integra un'altra iniziativa in corso di svolgimento: "Magicoparco".
Quanto si concretizza nel corso degli incontri contribuisce alla realizzazione di mostre, animazioni,
feste di fine anno scolastico.
Il tutto confluirà poi nella "Giornata dell'infanzia'.
L'organizzazione di feste o la possibilità di andare
alla scoperta degli spazi verdi cittadini permette di
integrare il mondo della scuola con quello degli
adulti per costruire una città a misura dei piccoli.
MUGGIA!
APERTURA IN ALLEGRIA
Nella foto gli artisti che hanno partecipato alla nona
edizione del concerto, a Crema.
CREMONA
RONaM.1131 COOPERATIVA
Si è svolto presso l'Istituto Professionale per il Turismo ed il Commercio "Einaudi" un corso di Economia Cooperativa promosso dal Centro Sociale
Coop Lombardia di Cremona.
Relatori dei quattro incontri sono stati: Ugo Pinferi,
Marco Maggi, Elvira Cossu e Gianfranco Piseri.
I temi trattati sono stati: la Storia del Movimento
Cooperativo, lo sviluppo dell'impresa cooperativa,
le caratteristiche amministrative della stessa, la costituzione di una cooperativa.
Al Corso hanno partecipato 50 tra ragazzi e ragazze che alla conclusione hanno visitato l'Ipercoop ed
il Centro Commerciale di Crema.
Per celebrare l'apertura del nuovo superstore di
Muggiò il Settore soci, d'intesa con il Comitato soci,
ha organizzato tre iniziative; l'esposizione della
mostra "Buon Compleanno Coop" e il concerto dell'orchestra "The Swingers" e, nella galleria del Centro commerciale e negli spazi attigui, l'esibizione di
clowns, imbonitori e mangiafuoco.
Ciascun evento è stato seguito con entusiasmo dai
frequentatori del nuovo punto vendita di Coop Lombardia. Il concerto degli Swingers ha suscitato vivo
apprezzamento negli oltre 200 spettatori presenti
nel cinema della parrocchia muggiorese.
Renato Bandera
Giovedì 13 Marzo, dalle ore 9.30 alle ore 18.00 a
Brescia, presso
Magna dell'Università cattolica, si terrà un Convegno sul tema,molto attuale,
del governo familiare del mezzo televisivo.
Il titolo dell'iniziativa è "Linguaggi televisivi e comunicazione familiare".
La giornata di lavoro vedrà la presenza di esperti
di comunicazione di livello nazionale.
Coop Lombardia riprende cosi la riflessione sugli
effetti indotti dai mezzi di comunicazione iniziata
anni fa con la campagna "Non rompiamogli le favole".
Essendo l'Università cattolica un agente di formazione, la partecipazione al convegno da diritto, per
gli insegnanti, al riconoscimento dell' autoaggiornamento con permesso riconosciuto dal provveditorato.
I soci Coop sono invitati a presenziare.
R. B.-
FESTIVAL DI CANTI GOSPEL
Nei giorni 14 - 21 - 30 marzo si terrà presso il cinema Sereno (al Villaggio Sereno Trav. XII, 158, Brescia), il primo Festival di canti Gospel, la musica
religiosa afro-americana.
Il Gospel nella cultura americana, è un fatto di costume molto comune, mentre per il pubblico europeo diventa un'occasione del tutto particolare per
entrare in contatto con una civiltà lontana. E' un'
occasione da non perdere, sopratutto per i Soci di
Coop Lombardia che da anni attraverso le animazioni del ciclo "Tutti nello stesso piatto, educano
alla m ul ticulturalità.
Il programma: venerdì 14 marzo ore 21.00, Tammy
McCann & The Voices of Glory (Chicago, Usa); venerdì 21 marzo ore 21.00, The Brotherhood Gospel
Singer (South Carolina, Usa); domenica 30 marzo
ore 21.00, Robin Brown (Georgia, Usa). Ingresso
per i soci Coop lire 10.000 per concerto.
PESCHIERA BORROMEO ROGOREDO- BAREGGIO
- 211~11~
"NORD E SUD DEL MONDO"
E' già in corso di attuazione il programma di attività dei 1997 dei Comitati soci di Peschiera Borromeo
- Rogoredo. Nei mesi di gennaio gli allievi della 4/B,
4/C e della 4/A della scuola elementare "Bettola" di
Peschiera Borromeo, e quelli delle classi 3/D e 2/B
della scuola media "San Francesco" di Rogoredo
hanno partecipato al corso organizzato da Coop
Lombardia sui temi del rapporto Nord e Sud del
mondo che si sono conclusi con la visita ai supermercati di Peschiera e di Rogoredo. L'attività nelle
scuole proseguirà con i corsi sul problema degli
imballaggi organizzati in collaborazione con la Provincia di Milano.
Il comitato soci di Bareggio ha coinvolto la scuola
media di Vittuone (2/B), la media di Sedriano (2/B)
e la scuola media di Bareggio (2/H)
14
Atiagg
Per maggiori informazioni rivolgetevi ozi
Ipermercato Coop
AVVERTENZA
vostro Supermercisto o
Invitiamo comunque i
gentili Soci a voler
Le quote si intendono espresse in migliaio di lire, non includono la quoto di iscrizione, le tasse di imbarco/sbarco ed oltre
particolarità relative al proDrornma specifico. Tali quote sono
sempre relative a sistemazione in camera o due letti. Condizioni generali come da catalogo o volantino di riferimento
verificare l'esattezza
delle quote e delle date
presso l'Ufficio Soci e
Consumatori
Organizzazione
Bfrr-N OLATOURS
VIAGGI E VACANZE
tecnico
Agreio
PONTI DI PRIMAVERA
BUDAPEST
5 giorni
±111r
eàt
2:
--4:111
VIENNA
5 giorni
Hotel 5 AS periferico - Visite - Accompagnaltore
Hotel ***M" Visite - Accompagnatore
4549
dal 23 al 27 aprile
daI 23 al 27 aprile
45,9
dal 30 aprile al 4 maggio
PRAGA
5 giorni
Hotel *"/"" - Visite - Accompagnatore
2750
TUNISIA - Nerbo
IINEMM
dal 7 al 21 aprile
4549
dal 23 al 27 aprile
4649
dal 30 aprile al 4 maggio
45,9
daI 30 aprile aI 4 maggio
Hotel Tunisian Village *** Volo speciale - Pensione completa - Bevande Accompagnatore
4995
SOGGIORNI E TOUR PRIMAVERA / ESTATE
PALINURO
o Hotel
Ficocella*** Pensione completa-
5
1 6 giorni
900
4920
dal 13 giugno al 28 giugno
PALINURO
16 giorni
dal 20 giugno al 5 luglio
21.060
Villaggio Stella deI sud - Pensione completaBevande - Accompagnatore
ROMAGNA n Igea marina
dal 31 maggio al 14 giugno
ISCHIA Fori°
Hotel Zi Carmela 5 " - Pensione completa Bevande - Accompagnatore
44 160
RE511:1:OV,
.760
Hotel Diplomatic 4 "- Pensione completa
- Bevande - Accompagnatore
SILVI MARINA
41.640
Hotel Gabbiano "" - Pensione completa Bevande - Accompagnatore
dal 16 aI 31 maggio
11i
dal 14 al 28 giugno
16 giorni
dal 6 al 21 giugno
Bevande - Accompagnatore
dal 30 maggio al 14 giugno
2
PALINURO
-tif4,_ ,23, ~ME
Hotel Cirillo *'*- Pensione completa
- Bevande - Accompagnatore
CRETA
8/151jii:erni
Hotel Minoa Palace "" Pensione completa Bevande - Accompagnatore
dal 4 all' 11 maggio
dal 4 al 18 maggio
4960
21360
11111=11
Ghazala Garden Village *"*Voli speciali Pensione Completa -Formula club - Animazione
dal 12 al 26 maggio
W0
Hotel Guadalupe Sol - Pensione completa
Bevande - Accompagnatore
dal 5 al 12 aprile
21
..,60
dal 24 al 31 maggio
TURCHIA Tour più soggiorno
LONDRA
dal 23 al 26 maggio
4920
Hotel '"" sup. - Mezza pensione - Visita guidata della città
ed escursione Oxford/Stratford - Accompagnatore
TOUR ANDALUSIA
7
1115MTIFINF
Granada - Cordova - Siviglia - Ronda - Torremohnos
dal 25 maggio al I giugno
- Mezza pensione - Visite - Assistenza
2 1.210
CROCIERE MEDITERRANEO SCONTO Al SOCI 12 %
m/n The Azur - dal 24 al 28 aprile 5 giorni da
Spagna e Isole Baleari
Uno panoramico del Villeggio Stelle del Sud
di Poi inuro
MAR ROSSO Sharrn El 51-Feikh
MAIORCA - ma gedd
Hotel
Nello foto, l'esterne del Sun Club
in Turchia
41 650
dal 28 aprile al 3 maggio 6 giorni da4
Spagna, Corsica e Isole Baleari
920
Ankara - Cappadocia - Pammukkale -Efeso
dal 26 maggio al 9 giugno
Volo speciale - Pensione completa Visite - Assistenza
41340
EGITTO Nilo e Hurgado
dal 19 maggio al 2 giugno
m/n *m Hotel **** -Pensione completa Assistenza
21.555
TOUR PORTOGALLO
Lisbona - Nazare - Coimbra - Porto - Fatima
- Estoril -
~dal 3 al 10 maggio
Hotel ***i"" Pensione completa -Voli speciali -4
Visite -Assistenza
4.50
Tratta bene i tuoi interessi,
diventa Socio prestatore.
Nonostante le difficoltà che il nostro Paese sta
attraversando, Coop Lombardia chiude il 1996 con
un risultato economico che migliora quello, già
decisamente positivo, registrato l'anno precedente.
Ciò grazie anche al sostegno degli ormai 50.000
Soci prestatori ed alla coerenza delle scelte
gestionali e di sviluppo, che hanno contribuito a
consolidare il patrimonio permettendo di assolvere
al meglio al proprio ruolo istituzionale.
Abbiamo quindi potuto garantire ai Socí prestatori
un livello di remunerazione dei depositi molto
conveniente rispetto agli andamenti dei mercati
finanziari, confermando la gratuità del servizio e
migliorando le condizioni economiche praticate in
confronto ad altre forme di risparmio.
Ai primi
5 milioni
In un contesto economico in continua variazione,
che ha visto una ulteriore, recente contrazione del
tasso di sconto fissato dalla Banca d'Italia, anche
Coop Lombardia è oggi costretta a rivedere il tasso
di interesse sui depositi sociali.
iI Consiglio di Amministrazione, dopo un attento
esame della situazione corrente, ha deciso di
contenere al minimo la variazione della
remunerazione, ritardandone la decorrenza
rispetto alla costante discesa del mercato, così da
confermare il nostro impegno di salvaguardia del
potere d'acquisto, nei confronti del livello
inflattivo.
L'adeguamento deciso andrà pertanto in vigore
dal 1° febbraio 1997.
5 00% LORDO
4,37% NETTO
LORDO
Da 5 a
5,50%
Oltre
20 milioni
4,81% NETTO
LORDO
6 5 50%
NETTO
5,69%
20 milioni
Comunicazione riservata ai soci.
Lombardia
16
Scarica

N. 5 marzo