PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
ex art.1, comma 14 della legge n.107 del 13 luglio 2015
A.S. 2016/2017 - 2017/2018 - 2018/2019
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
PININFARINA
ELABORATO dal Collegio Docenti con delibera n. 2 del 13/01/2016, sulla scorta dell’atto
d’indirizzo del Dirigente Scolastico, emanato con nota n. 19 del 14/09/2015 dopo le interlocuzioni
preliminari, nel corso delle quali sono state vagliate le proposte e i pareri formulati dagli studenti,
dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel
territorio, nonché dai rappresentanti dei genitori;
APPROVATO dal Consiglio d’Istituto con delibera n.51 del 13/01/2016;
TENUTO CONTO del RAV-RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE, di cui al verbale del
Collegio Docenti n. 1 del 07/09/2015;
TENUTO CONTO del PDM-PIANO DI MIGLIORAMENTO, di cui al verbale del Collegio Docenti n.
3 del 21/10/2015;
AI SENSI del:
Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli
nell'autonomia delle istituzioni scolastiche”, così come novellato dall’art.14 della legge 107 del
13.07.2015;
Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dell’articolo 15, comma 2, lettera
b), del D. Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150;
Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015;
Nota MIUR n.2805 dell’11 dicembre 2015.
INDICE
1.
DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA............................................................................... 4
2.
RAV (RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE) E PDM (PIANO DI MIGLIORAMENTO): priorità e traguardi................................................................................................................................................ 13
3.
PROGETTAZIONE CURRICULARE, EXTRACURRICULARE ED ORGANIZZATIVA ......................................... 16
4.
FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI, DI SOSTEGNO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA E DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA..................................................................................... 54
5.
FABBISOGNO DEI POSTI DEL PERSONALE TECNICO, AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO ....................... 59
6.
FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI ......................................................... 59
7.
PIANO FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA......................................................................... 62
8.
DEFINIZIONE DEI PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA‐LAVORO ............................................................ 64
9.
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE .................................................................................................... 70
10. IL PIANO DI MONITORAGGIO/CONTROLLO E L’AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO.................................. 74
1. DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
BREVE STORIA DELL’ISTITUTO
Fin dalle sue origini alla fine degli anni ’60 il Pininfarina si connota come una scuola volta a
rispondere ai bisogni formativi complessi di una società in veloce e profonda trasformazione,
ripensando continuamente - con serietà di analisi teorica e capacità di tradurla in buone prassi contenuti, metodologie didattiche, modelli organizzativi.
La fondazione dell’istituto risale al 1966, quando viene istituito il VII Istituto tecnico industriale
statale a indirizzi specializzati per l’Energia Nucleare e le Telecomunicazioni, con sede provvisoria
a Torino in via Figlie dei Militari 27. L’8 giugno 1966 il Collegio dei Professori propone di intitolare
l’Istituto a Giovan Battista Pininfarina, come “nobilissimo esempio di tenace volontà, di costanza, di
lavoro, ad incitamento della nuova gioventù studiosa”. La scuola è gestita da un Consiglio di
Amministrazione, il cui presidente è il cav. Andrea Frediani, dirigente FIAT, e il vicepresidente è
Sergio Pininfarina, figlio di Giovanni Battista. Il primo nucleo di studenti proviene dal corso di
Meccanica dell’Avogadro.
Nel 1967 iniziano i lavori per la nuova sede, nell’area dell’ex cava di sabbia Vignolo, in Borgo
San Pietro: un quartiere di Moncalieri al confine con la zona sud di Torino, in quegli anni al centro
di una forte espansione urbanistica. Il progettista è l’arch. Nello Renacco, protagonista dello
sviluppo urbanistico di Torino negli anni ‘60. Il Pininfarina è uno dei sei istituti italiani con
specializzazione per l’Energia Nucleare. Vengono realizzati tre laboratori per l’energia nucleare,
compreso un bunker sotterraneo per la produzione di radionuclidi. E’ attivo un corso serale, della
durata di sei anni, presso la sede staccata in via Sant’Ottavio a Torino. Nel corso dell’anno
scolastico 1969/70, pur non essendo ancora del tutto terminati i lavori, il Pininfarina inizia le sue
attività nella nuova sede di via Ponchielli 16 a Moncalieri. Il trasloco è piuttosto travagliato, nel
quadro di una crescita tumultuosa della popolazione studentesca che coinvolge tutta l’area
torinese. Non mancheranno iniziative di dissenso del movimento studentesco. In primavera la
nuova scuola viene inaugurata alla presenza del Presidente del Consiglio Mariano Rumor. Nel
luglio del 1970 si hanno i primi diplomati del Pininfarina: 18 periti meccanici, 36 periti in energia
nucleare, 73 periti radioelettronici.
Nel corso degli anni ’70 la popolazione scolastica cresce tumultuosamente, rendendo
necessari ampliamenti di aule e laboratori. Il Pininfarina raggiungerà al massimo della sua
espansione il numero di 2000 studenti. Il mondo industriale e finanziario torinese sostiene lo
sviluppo della scuola, ma non mancano le tensioni: i fermenti politici e culturali di questo periodo
investono la scuola, ed emerge in tutta evidenza il particolare legame tra istituto tecnico e mondo
operaio. Nel 1971 la durata del corso serale è ricondotta a cinque anni. Nell’anno scolastico
1972/73 si hanno i primi diplomati del corso serale: 29 periti meccanici, 12 periti radioelettronici.
Gli anni ’80 rappresentano un momento di svolta per il Pininfarina. L’evoluzione della
tecnologia, in particolare quella dell’Elettronica digitale, impone alla scuola di innovare i contenuti
della professionalità del perito. Inoltre, la crisi del settore automobilistico comporta un
ripensamento dei contenuti del corso di Meccanica. In generale, la dimensione esecutiva del
lavoro viene superata da una visione più progettuale, e così la “scuola-fabbrica” cede il posto alla
“scuola-laboratorio”, dove gli studenti possono elaborare competenze più complesse ed originali. Il
Pininfarina si connota sempre più come un centro di innovazione, nei contenuti e nelle metodologie
didattiche, novità successivamente recepite a livello nazionale nelle sperimentazioni strutturali
autorizzate dal Ministero della Pubblica Istruzione. Una linea di tendenza che continuerà per tutti
gli anni ’90, caratterizzati dall’entrata ad ordinamento delle innovazioni sperimentate negli anni
precedenti: il progetto Ambra per le Telecomunicazioni, in ordinamento dal 1994; il Piano
Nazionale Ergon per la Meccanica; la specializzazione FASE (Fisica Ambientale e Sanitaria
Europea), istituita dopo la crisi del nucleare degli anni ’80 causata dal gravissimo incidente di
Chernobyl del 1986 e dal referendum abrogativo sullo sviluppo del nucleare in Italia dell’anno
seguente; il progetto Sirio, con il quale il corso serale si trasforma completamente, riconoscendo la
validità all’interno del percorso scolastico delle competenze acquisite nel mondo del lavoro; il
Piano Nazionale di Informatica, che porterà poi nel 2002 all’apertura del corso di Informatica
Abacus.
Alla fine degli anni ’90 il Pininfarina è investito da un significativo processo di adeguamento
della dotazione strumentale, per tenere il passo con le esigenze di una moderna istituzione
formativa: vengono rinnovati i locali, è allestito il primo laboratorio multimediale con collegamento
Internet e una stazione per video-conferenze, viene realizzato il primo sito Internet dell’Istituto, è
radicalmente ripensato il bar in funzione di un progetto di educazione alimentare, dal 2000 viene
adottato il registro elettronico di classe. L’introduzione dell’Autonomia scolastica, con la cosiddetta
legge Bassanini del 1997, poi, rivoluziona il quadro dell’organizzazione scolastica, facendo del
singolo Istituto e dei suoi docenti i protagonisti dell’azione didattica.
Negli ultimi dieci anni l’offerta formativa del Pininfarina si arricchisce grazie all’impegno
profuso dai docenti nelle classi, nella progettazione di nuove attività extracurricolari e nella
valorizzazione delle diverse opzioni metodologico–didattiche. Un ulteriore contributo
all’ampliamento dell’offerta formativa è stato dato da una linea di crescente personalizzazione del
percorso formativo, in un’ottica di formazione permanente costruita su vari livelli come naturale
evolversi del percorso di istruzione curricolare. Hanno concorso, inoltre, all’ampliamento dell’offerta
formativa, la formazione professionale di livello regionale, l’alternanza scuola-lavoro e i rapporti
con le aziende, i progetti europei (Comenius, Leonardo, eTwinning, Erasmus+), le certificazioni
(CISCO, ECDL, MOS, PET), i corsi post-diploma (IFTS e più recentemente ITS). Parallelamente,
sono state messe a punto strategie organizzative certificate, con l’adozione dei Sistemi di Gestione
per la Qualità, certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000, di Gestione della Salute e
Sicurezza sul Lavoro, certificato secondo la norma BS OHSAS 18001:2007, di Certificazione
ambientale, secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004.
IL PROGETTO FORMATIVO
Il Pininfarina si pone sul territorio come polo d’istruzione e formazione d’eccellenza in grado di
offrire percorsi formativi per i diversi livelli d’istruzione.

L’Istituto ritiene che la formazione permanente rappresenti il naturale evolversi dei percorsi
d’istruzione e formazione curricolari e opera nella formazione continua anche attraverso
l’esperienza del Polo ICT e dell’ITS.

Il rapporto con la formazione professionale regionale consente di garantire a ogni allievo
iscritto la possibilità di non disperdere alcun segmento del percorso formativo, in quanto
possono essere riconosciuti i crediti formativi maturati nelle precedenti esperienze.

La crescente personalizzazione del percorso formativo consente altresì di potenziare le
eccellenze, affinché possano diventare esempio per gli allievi meno motivati e consentire a
ogni allievo di arricchire le competenze esprimendo al meglio le proprie potenzialità.

Il rapporto con il mondo del lavoro e con il territorio (Enti locali) consente di porre le prime
premesse per progettare un’offerta formativa che tenga conto dei fabbisogni formativi del
territorio.

L’istituto, attraverso la partecipazione ai progetti europei, consente agli allievi di
confrontarsi con realtà formative di altri paesi e di migliorare sia gli aspetti linguistici sia
quelli professionalizzanti della propria formazione.

L’innovazione didattica, metodologica e tecnica, le numerose partnership territoriali, la
progettazione e lo sviluppo di ambienti formativi innovativi e di autocostruzione di
competenze consentono agli allievi di affrontare sia il mondo del lavoro sia i percorsi
accademici con competenze di ampia spendibilità.

La formazione continua del personale garantisce l’erogazione di un servizio di istruzione di
elevata qualità, capace di inserire elementi innovativi sia di carattere scientifico-tecnologico,
sia umanistico, al fine di rendere sempre più omogenee e interdisciplinari le competenze
nel percorso di base degli allievi.

L’Istituto ritiene fondamentale, nella formazione, il proprio ruolo di modello educativo da
trasmettere come competenza trasversale, ossia la capacità di declinare l’etica nelle
discipline e nelle esperienze scolastiche ed extrascolastiche.

La partecipazione sempre più attiva dei vari soggetti rappresentanti il territorio nella
definizione e nella progettazione dell’offerta formativa costituisce una prospettiva auspicata.

La formazione è incentrata sul passaggio dalle conoscenze alle competenze disciplinari e
interdisciplinari.

I rapporti con il mondo del lavoro costituiscono un fondamentale momento di sviluppo e
crescita dell’aspetto professionale e della sperimentazione delle competenze.

L’etica, intesa come sensibilità trasversale, è parte fondamentale di un percorso di crescita
formativo-professionale basato sulle competenze di cittadinanza. Uno dei doveri scolastici
è quello di offrire ai giovani la possibilità di sviluppare un miglioramento educativo, un
investimento sulle responsabilità del loro futuro ruolo di cittadini.
Formazione
e
aggiorname
nto docenti
Internazionalizzazione
Territorio
Processi
formativi
Innovazione
CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO
a) I fabbisogni del territorio
Il Pininfarina è situato in un territorio a forte industrializzazione e con notevole presenza di servizi
del terziario. Gli indirizzi di studio presenti nell’istituto intendono rispondere alla domanda del
territorio attraverso un continuo raccordo tra i docenti e le maestranze delle aziende, per
indirizzare la formazione verso i bisogni che emergono.
Particolare attenzione viene inoltre posta nella preparazione degli studenti che intendono
proseguire gli studi all’università.
b) I fabbisogni dell’utenza
Studenti
Gli studenti del Pininfarina provengono da un’area alquanto estesa: gran parte delle scuole medie
di Torino afferiscono, se pur in misura diversa, all’ITIS Pininfarina, mentre i Comuni del settore
meridionale e occidentale della provincia di Torino contribuiscono al completamento della
popolazione scolastica in ingresso.
Famiglie
La scuola favorisce tutte quelle azioni volte a potenziare la collaborazione educativa tra scuola e
famiglia, anche attraverso
●
spazi di consulenza con esperti;
●
spazi d’incontro – confronto tra genitori,
consapevole che solo tale sinergia sia foriera di risultati positivi per il successo formativo
dell’allievo.
Particolare attenzione viene, infine, posta nell’ascolto di quelle situazioni di disagio familiare che
spesso hanno non poche implicazioni nell’insuccesso formativo dell’allievo e rispetto alle quali la
scuola deve avere un forte ruolo di riferimento per lo studente.
Adulti in formazione
La crescente richiesta di formazione che emerge negli individui e la necessità per la scuola di
perseguire, nell’ottica dei trattati di Lisbona e Copenaghen, un accrescimento del livello di
istruzione ci conducono a mettere in atto azioni finalizzate al soddisfacimento di tali esigenze.
Tali azioni si possono riassumere in:

corsi serali per il conseguimento del diploma basati su percorsi personalizzati, in grado di
valorizzare le competenze pregresse, siano esse formali, informali e non formali;

la creazione di percorsi modulari e flessibili per favorire una fruizione in sintonia con gli
impegni lavorativi e familiari;

l’utilizzo di nuove tecnologie informatiche applicate alla didattica e alla formazione a
distanza (FAD), al fine di agevolare il percorso di apprendimento e risolvere problemi legati
ad una eventuale frequenza discontinua;

segmenti formativi post-secondari nell’ambito dell’ITS (Istituto Tecnico Superiore) e degli
IFTS, che permettano l’acquisizione di maggiori competenze professionali e si integrino con
il sistema formativo universitario attraverso il riconoscimento di crediti;

moduli formativi finalizzati all’acquisizione di certificazioni spendibili nel mondo del lavoro
quali ECDL, PET, CISCO, MOS etc..
In prospettiva, il Pininfarina si candida ad azioni di formazione polivalenti, col particolare obiettivo
di essere punto di riferimento per i propri diplomati nell’aggiornamento e nella formazione continua.
Particolare attenzione si vuole inoltre porre nel dialogo con il territorio per rispondere anche ad
esigenze specifiche di formazione che possano emergere dalle aziende.
L’orientamento in ingresso ed in uscita
Nella vita dell’istituto, la funzione di orientamento svolge un ruolo fondamentale per il successo
formativo. Essa è attuata a vari livelli, sia come accompagnamento alla scelta del percorso
d’istruzione (orientamento in ingresso) sia come guida alle opportunità professionali (orientamento
in itinere e in uscita), quest’ultima finalizzata alla conoscenza diretta del mondo del lavoro
(attraverso stage in aziende), sia come guida all’Università (attraverso attività e progetti in
collaborazione con l’Università e con il Politecnico di Torino).
Una scelta consapevole è, infatti, un prerequisito importante per il successo scolastico di ogni
studente e rappresenta la finalità verso la quale operano le iniziative di orientamento rivolte sia al
territorio (scuole, Enti locali, famiglie) che agli allievi già frequentanti la nostra scuola, in termini di
orientamento agli indirizzi e ri-orientamento per gli studenti in difficoltà, per i quali si è dimostrata
poco efficace una rimotivazione agli studi di tipo tecnico.
La scuola ha una consolidata esperienza di accoglienza, che consente la positiva gestione di
eventuali situazioni di disagio iniziale, quali difficoltà legate principalmente all’aumento del
tempo-scuola, al cambiamento dei metodi didattici e valutativi, all’introduzione di nuove discipline
affrontate per la prima volta in modo sistematico. Sono quindi operative numerose iniziative di lotta
alla dispersione scolastica e attività di recupero e sostegno.
Gli obiettivi dell’orientamento si possono sintetizzare in alcuni punti chiave:
1.
chiarire agli studenti della Scuola Media, ai loro genitori e al territorio quali sono le
caratteristiche e gli obiettivi formativi dell’Istituto Tecnico Industriale, attraverso un’articolata
proposta orientativa: laboratori-ponte, “Scuola Aperta”, Saloni dell’Orientamento, incontri
con singole classi della Scuola Media;
2.
favorire una scelta consapevole della formazione proposta dall’Istituto Tecnico Industriale;
3.
rendere consapevoli studenti e famiglie delle opportunità di ri-orientamento e delle offerte
formative presenti sul territorio, accompagnando se necessario un’eventuale scelta di
forme di istruzione secondaria superiore diverse dall’Istituto Tecnico;
4.
orientare gli studenti del primo biennio a una scelta dell'indirizzo adatta alle proprie
aspettative e predisposizioni;
5.
favorire la collocazione professionale dei diplomati;
6.
informare sulle possibilità di proseguire gli studi nell’ambito sia dei corsi post-diploma IFTS
e ITS sia dei corsi universitari;
7.
potenziare le conoscenze e le competenze degli studenti delle classi quinte che intendono
proseguire gli studi presso l’Università o il Politecnico, attraverso il progetto di
“Orientamento Formativo” del Politecnico di Torino, che prevede una sessione riservata del
test d’ingresso presso il Politecnico di Torino, per gli indirizzi non a numero chiuso;
8.
distribuire agli studenti interessati il materiale divulgativo trasmesso dalle Università e
agevolare le preiscrizioni alle varie facoltà via internet.
Allo scopo di meglio perseguire gli obiettivi dell’orientamento in uscita, il Pininfarina ha aderito al
programma FixO di ItaliaLavoro promosso dal Ministero del Lavoro ed è stato costituito un servizio
di orientamento al lavoro e job placement rivolto ai diplomandi dell’Istituto, in collaborazione con
numerosi enti e istituzioni, quali Camera di Commercio di Torino, Centri per l’Impiego e servizi per
l’orientamento della Provincia di Torino, Osservatorio dello Sviluppo Locale e InformaGiovani del
Comune di Moncalieri.
Finalità e obiettivi dell’offerta formativa
L’ITIS Pininfarina considera la Qualità del Servizio elemento cardine della propria strategia
nell’ambito dell’autonomia scolastica.
Il raggiungimento di tale obiettivo richiede l’attuazione di strategie atte ad assicurare:

massima attenzione alle esigenze presenti e future degli utenti, mirando a superare le loro
stesse aspettative (orientamento all’utente);

il miglioramento continuo e misurabile delle prestazioni di tutta l’organizzazione scolastica
focalizzando l’attenzione sui processi influenzanti la qualità;

il coinvolgimento, la motivazione e la crescita professionale delle risorse umane a tutti i
livelli.
Il successo formativo
Il successo formativo, al quale concorrono tutte le azioni previste nell’offerta formativa, è
rappresentato dal raggiungimento di competenze professionali e socio-relazionali in grado di
favorire un inserimento consapevole e adeguato nella società.
Il patto educativo
Il Patto educativo di corresponsabilità è definito ai sensi del DPR 245/2007: Nuovo Statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria.
La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua
interazione sociale, la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una
fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire una
alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli.
La scuola si impegna a

creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle
competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse
abilità, l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e
di emarginazione;

realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e
pedagogiche elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere;

procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai
ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità e motivando i risultati;

comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi
nelle discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento e la condotta;

prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli studenti, così da
favorire l’interazione pedagogica con le famiglie.
La famiglia si impegna a

instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e
la loro competenza valutativa;

tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente
il libretto personale e le comunicazioni scuola-famiglia (circolari cartacee o su web),
partecipando con regolarità alle riunioni previste;

far rispettare l’orario d’ingresso a scuola, limitare le uscite anticipate, giustificare in modo
plausibile e tempestivo le assenze;

verificare, attraverso un contatto frequente con i docenti, che lo studente segua gli impegni
di studio e le regole della scuola, prendendo parte attiva e responsabile a essa -intervenire,
con coscienza e responsabilità, rispetto a eventuali danni provocati dal figlio a carico di
persone, arredi, materiale didattico, anche, con il recupero e il risarcimento del danno.
Lo studente si impegna a
considerare i seguenti indicatori di condotta, responsabilizzandosi in tal senso:

RISPETTO: di persone, di leggi, di regole, di consegne, di impegni, di strutture, di orari;

CORRETTEZZA: di comportamento, di linguaggio, di utilizzo dei media;

ATTENZIONE: ai compagni e alle proposte educative dei docenti;

LEALTÀ: nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni;

DISPONIBILITÀ: a migliorare, a partecipare, a collaborare.

ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO
L’offerta formativa del Pininfarina comprende gli indirizzi che seguono con le rispettive
articolazioni:
Corso Diurno
Corso Serale:
ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO: Ing. Stefano FAVA
DSGA. Maria Antonietta PROFETA
Collaboratore Vicario Prof. Giuseppe CALLIERA
Collaboratore responsabile sez. Serale Prof. Sandro DI VINCI
2. RAV (RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE) E PDM
(PIANO DI MIGLIORAMENTO): priorità e traguardi
Il Rapporto di Autovalutazione (RAV), realizzato dal Dirigente Scolastico con il supporto del nucleo
di autovalutazione, composto dai professori Calliera Giuseppe, Casella Barbara, Spano Antonio, è
allegato al presente documento e ha evidenziato punti di forza e punti di debolezza dell’istituzione
scolastica
IL PIANO DI MIGLIORAMENTO
L’Istituto, anche in seguito ai risultati emersi dal Rapporto di Autovalutazione, con l’obiettivo di
rendere organici i rapporti con le scuole secondarie di primo grado, di orientare meglio i
diplomandi, di migliorare i risultati di apprendimento, soprattutto degli studenti in uscita, di ridurre il
numero di studenti con giudizio sospeso, di eliminare gli spostamenti degli studenti verso scuole
ritenute “più facili”, ha deciso di perseguire i seguenti obiettivi:
1. prevedere degli incontri con i docenti delle scuole medie del territorio per finalizzare meglio
l’attività didattica;
2. rendere più consapevoli le scelte degli studenti della scuola secondaria di primo grado
mediante la realizzazione di laboratori ponte gestiti tra pari;
3. coinvolgere maggiormente le famiglie degli studenti per l’orientamento sulle scelte
successive alla scuola secondaria, sia verso il mondo del lavoro, sia verso l'università;
4. aumentare il livello delle competenze del triennio, stimolando
all’apprendimento con un maggiore uso della didattica laboratoriale;
la
motivazione
5. ridurre l'abbandono del corso di studi nelle classi terze e quarte anche potenziando il
raccordo biennio triennio;
6. utilizzare in senso reale il curricolo d'Istituto per operare con le stesse programmazioni
sulle classi parallele;
7. utilizzare il curricolo d'Istituto per confrontare lo sviluppo delle programmazioni tra classi
parallele, effettuando prove di verifica adeguatamente strutturate per classi;
8. ridefinire il significato numerico dei voti e di applicarlo correntemente;
9. realizzare progetti coerenti con il piano di miglioramento;
10. di utilizzare, nel rispetto della normativa vigente, l’organico potenziato per le attività di
eccellenza e recupero
Il Collegio dei Docenti ha deciso, inoltre, di rendere la didattica più partecipativa e collaborativa
mediante un migliore utilizzo di strumenti digitali e di condivisione docenti/studenti, che possano
consentire anche la sperimentazione di una metodologia interattiva e motivante.
Ultimo ma non meno importante obiettivo, è la valorizzazione delle risorse umane sia dal punto
di vista della motivazione, sia per quanto riguarda la formazione continua dei docenti. A tal fine si
sono individuati i seguenti obiettivi:
1. creare momenti di aggiornamento sia sull’evoluzione disciplinare e metodologica, sia
sull'uso delle TIC (tecnologie informatiche e della comunicazione);
2. individuare opportunità che consentano ai docenti di utilizzare le loro competenze al di là
dei percorsi istituzionali;
3. creare relazioni di collaborazione più forti sia con il mondo del lavoro, sia con le università,
in modo da sviluppare costruttivi percorsi di ricerca-azione.
OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
Nella progettazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa si individuano i seguenti obiettivi
formativi prioritari tra quelli di cui all’art.1, comma 7 della Legge 107/2015 e in coerenza con le
azioni di miglioramento declinate nel PDM:
OBIETTIVI FORMATIVI
AZIONI
a) Valorizzazione e potenziamento delle Potenziare l’aspetto comunicativo della lingua
competenze linguistiche, con particolare italiana e della lingua inglese anche attraverso
riferimento all'italiano nonché alla lingua la metodologia CLIL
inglese anche mediante l'utilizzo della
metodologia Content language integrated
learning;
b) Potenziamento
delle
competenze Migliorare i risultati dei test INVALSI attraverso
matematico-logiche e scientifiche;
una didattica improntata allo sviluppo di
competenze in situazioni di contesto.
c) Sviluppo delle competenze digitali degli Potenziare l’uso delle nuove tecnologie e del
studenti, con particolare riguardo al linguaggio informatico, matematico e scientifico
pensiero computazionale, all'utilizzo critico nel processo di insegnamento-apprendimento;
e consapevole dei social network e dei
media nonché alla produzione e ai legami
con il mondo del lavoro;
d) Potenziamento
delle
metodologie Progettare per competenze anche attraverso la
laboratoriali e delle attività di laboratorio;
metodologia dell’IFS (Impresa Formativa
Simulata)
e) Prevenzione e contrasto della dispersione
scolastica, di ogni forma di discriminazione
e del bullismo, anche informatico;
potenziamento dell'inclusione scolastica e
del diritto allo studio degli alunni con
bisogni educativi speciali attraverso
percorsi individualizzati e con il supporto e
la collaborazione dei servizi socio-sanitari e
educativi del territorio e delle associazioni
di settore e l'applicazione delle linee di
indirizzo per favorire il diritto allo studio
degli alunni adottati, emanate dal Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca
il 18 dicembre 2014;
f)
Valorizzare una didattica personalizzata a
favore dei soggetti con particolare svantaggio
socio-culturale, ivi compresi i BES e i DSA
attraverso una didattica laboratoriale
Incremento dell'alternanza scuola-lavoro Implementare le risorse ministeriali con risorse
nel secondo ciclo di istruzione;
PON e POR per attivare percorsi di alternanza
sin dalle classi terze.
OBIETTIVI FORMATIVI
AZIONI
g) Individuazione di percorsi e di sistemi Valorizzare le eccellenze con progetti di respiro
funzionali
alla
premialità
e
alla nazionale ed europeo (stage linguistici e
valorizzazione del merito degli alunni
aziendali all’estero, attraverso finanziamenti
PON e POR)
h) Definizione di un sistema di orientamento
Valorizzare la valenza orientativa della
didattica in maniera trasversale per tutte le
discipline con particolare riferimento al biennio
Il Documento completo del Piano di Miglioramento è allegato.
3. PROGETTAZIONE CURRICULARE, EXTRACURRICULARE ED
ORGANIZZATIVA
PROGETTAZIONE CURRICULARE
a. Il primo biennio
Il primo biennio ha carattere orientativo, e rappresenta un momento di preparazione al percorso da
svolgersi nei vari indirizzi di studio, ma anche di formazione globale della persona: una buona
crescita personale è, in effetti, una condizione essenziale per una positiva riuscita scolastica e
professionale. Pertanto docenti, allievi e famiglie collaborano nel primo biennio al raggiungimento
delle finalità educative e formative dello studente e alla costruzione delle competenze specifiche e
trasversali di cittadinanza che permetteranno di completare con successo il percorso della scuola
secondaria superiore. Le competenze acquisite al termine del primo biennio vengono osservate
dai docenti delle discipline che, in sede di scrutinio finale del secondo anno, compilano il
"Certificato delle competenze di base" come previsto dal DM 27-2010. Tale certificato è a
disposizione delle famiglie che ne facciano richiesta all'Istituto.
Le finalità educative sono:

acquisire conoscenza, accettazione e controllo di sé (responsabilizzazione);

sviluppo di competenze sociali;

avvio all’analisi critica della realtà (umana e scientifica).
Le finalità didattiche sono:

costruzione/consolidamento dei prerequisiti dell’apprendimento (capacità di attenzione e di
concentrazione, memorizzazione, osservazione, comprensione di un testo scritto) e delle
abilità fondamentali di base;

acquisizione di un metodo di studio adeguato al percorso formativo intrapreso;

acquisizione delle competenze trasversali e disciplinari necessarie al proseguimento del
percorso formativo.
Il Piano dell’Offerta Formativa per gli allievi del biennio si articola secondo alcune direttrici principali:

le attività di sostegno volte al recupero scolastico;

il percorso integrato;

i percorsi di eccellenza e di arricchimento dell’offerta formativa;

l’accompagnamento degli allievi verso l’uscita dal biennio;

il sostegno sulla lingua italiana per studenti stranieri.
Quadro orario del primo biennio
QUADRO ORARIO
PRIMO BIENNIO
Anno
MATERIA
I
II
Lingua e letteratura italiana
4
4
Storia cittadinanza e Costituzione
2
2
Lingua inglese
3
3
Diritto ed economia
2
2
Matematica
4
4
Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia)
2
2
Scienze integrate (Fisica)
3(1)
3(1)
Scienze integrate (Chimica)
3(1)
3(1)
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
3(1)
3(1)
Tecnologie informatiche
3(2)
Geografia generale ed economica
1
Scienze e tecnologie applicate
3
Educazione fisica
2
2
Religione
1
1
Ore totali
33
32
(Ore di laboratorio)
(5)
(3)
Il “Biennio Integrato”
In tutte le classi prime e seconde si svolge il “Biennio Integrato”, un progetto triennale di
integrazione con la formazione professionale.
Le finalità del percorso integrato sono:

il contenimento della dispersione nel biennio;

l’aumento del successo scolastico e formativo.
L’adesione al percorso integrato è decisa dal Consiglio di Classe sulla base delle esigenze
formative evidenziate dagli studenti.
Il percorso si svolge per i due anni del biennio presso l’ITIS Pininfarina ed è rivolto a tutti gli allievi.
Al terzo anno, solo per gli studenti interessati, il percorso continua presso l’Agenzia formativa.
Il progetto coinvolge quasi tutte le materie del biennio ed è caratterizzato da tre aspetti principali:

l’affiancamento all’insegnante titolare da parte di un altro docente, in alcune ore curricolari
del mattino: il co-docente è un formatore dell’Agenzia oppure un docente del Pininfarina, a
seconda della progettazione elaborata dai docenti delle diverse materie coinvolte;

l’introduzione di attività pomeridiane di laboratorio (principalmente al primo anno) e di stage
simulati (al secondo anno) con un carattere pre-professionalizzante e orientativo: si tratta di
attività integrative per gli allievi che non necessitano di un sostegno scolastico pomeridiano,
mentre, per gli studenti critici e demotivati, rappresentano una duplice opportunità, poiché
costituiscono un’occasione per costruire abilità spendibili in un eventuale percorso di
formazione professionale, ma possono anche rappresentare un momento di orientamento e
rimotivazione verso lo studio presso lo stesso Istituto Tecnico;

la presenza, nel corso dell’anno, di occasioni che permetteranno allo studente di riflettere
esplicitamente sul proprio percorso formativo.
Tale sperimentazione offre inoltre agli studenti non intenzionati a proseguire il proprio percorso
formativo in un Istituto Tecnico, la possibilità di accedere, dopo il secondo anno del percorso
integrato, al terzo anno di un corso di formazione professionale. In questo modo i crediti formativi
acquisiti nel biennio non saranno persi, ma potranno essere spesi nell’ambito della formazione
professionale.
b. Il triennio e gli indirizzi di studio
Valutazione delle competenze ingresso attraverso test d’ingresso Definizione della progettazione didattica di classe Formazione dei
docenti e
sperimentazione
Nel corso del triennio sviluppo delle competenze di base, trasversali, tecnico scientifiche, umanistiche e linguistiche Formazione specialistica e attività extracurriculari di potenziamento ed eccellenza Attività di recupero e
sostegno Alternanza scuola lavoro Certificazione delle competenze
ITS e Corsi di specializzazione post‐diploma Percorsi di studi universitari Mondo del lavoro Il diagramma precedente traccia le linee generali metodologiche in cui si muove la progettazione
curricolare ed extracurricolare degli indirizzi di studio.
Gli obiettivi prioritari sono:

formare dei tecnici con buona preparazione di base, esperti nel settore specifico
(elettronico e dell’automazione; informatico e delle telecomunicazioni; meccanico,
meccatronico e dell’energia; delle biotecnologie ambientali) e con adeguate competenze
per il mondo del lavoro;

preparare gli studenti ad affrontare i successivi corsi universitari, con accesso preferenziale
alle facoltà universitarie culturalmente vicine alla specializzazione (Politecnico – Ingegneria
- e Facoltà universitarie scientifiche).
Le competenze trasversali in uscita riguarderanno i seguenti ambiti:

linguistico-espressivo;

logico-matematico;

uso di strumenti informatici;

affrontare situazioni problematiche in termini sistemici;

riconversione ed educazione permanente;

progetti (sperimentali) di formazione a distanza.
INDIRIZZI E ARTICOLAZIONI
Chimica, Materiali e Biotecnologie – Biotecnologie ambientali
Profilo
Nell’ambito dell’indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie, presso il Pininfarina, è attiva
l’articolazione Biotecnologie ambientali.
Il tecnico in Biotecnologie ambientali acquisisce e approfondisce le competenze relative:

allo studio delle interazioni fra sistemi energetici e ambienti, specialmente riferite
all’impatto ambientale degli impianti e alle relative emissioni inquinanti;

al governo e controllo di progetti, processi e attività, nel rispetto delle normative sulla
protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro;

al monitoraggio ambientale per la tutela del territorio e delle risorse ambientali.
Il corso propone una metodologia didattica che prevede frequenti uscite sul territorio per analisi
fisiche, chimiche e biologiche, finalizzata ad una valutazione delle componenti inquinanti e dello
stato di salute dell’ambiente circostante.
A conclusione del percorso di studi quinquennale, i risultati di apprendimento dell’indirizzo
afferiscono alle seguenti competenze specifiche:

acquisire i dati ed esprimere quantitativamente e qualitativamente i risultati delle
osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate;

individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali;

utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei
sistemi e le loro trasformazioni;

essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e
sociale in cui sono associate;

intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi
chimici, fisici e biotecnologici;

elaborare progetti in ambito chimico, fisico e biotecnologico e gestire attività di laboratorio;

controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla
sicurezza;

redigere relazioni tecniche e documentare le attività, individuali e di gruppo, relative a
situazioni professionali.
Materie professionalizzanti
Chimica analitica e strumentale - La chimica analitica permette di individuare la composizione di
campioni di origine naturale o artificiale individuando i componenti presenti e la loro abbondanza
(concentrazione). Nel corso del triennio vengono affrontate tecniche di tipo qualitativo, che
permettono di individuare le sostanze presenti nei campioni, tecniche di tipo quantitativo, che
consentono di stabilire la quantità dei diversi componenti impiegando sia tecniche tradizionali che
tecniche di tipo strumentale, attribuendo la massima importanza sia agli aspetti pratici sia alle basi
teoriche delle metodologie impiegate.
Chimica organica e biochimica - La chimica bio-organica si occupa dello studio degli idrocarburi
(saturi, insaturi, aromatici) e dei composti contenenti gruppi funzionali (alcoli, composti carbonici,
acidi carbossilici e derivati, ammine) al fine di comprendere i principali meccanismi di reazione e la
correlazione tra struttura molecolare e proprietà chimiche e chimico fisiche. Nel corso del triennio
si affronta lo studio delle caratteristiche strutturali e funzionali delle biomolecole (glucidi, lipidi,
proteine, acidi nucleici) e quello della catalisi enzimatica e dell’energia in biochimica in modo tale
da porre le basi per la logica comprensione dei principali processi metabolici. Nella trattazione dei
contenuti si mettono in evidenza gli aspetti applicativi della disciplina e le correlazioni con la vita
quotidiana.
Biologia, microbiologie e tecnologie di controllo ambientale - Vengono studiati argomenti di
biologia, dalla struttura della cellula agli ecosistemi, e di microbiologia, con particolare riferimento a
quei microrganismi sfruttati in moltissime applicazioni biotecnologiche, per esempio nella bonifica
di aree inquinate. La pratica di laboratorio permette agli allievi di analizzare i fenomeni biologici
oggetto di studio: osservare i microrganismi con il microscopio e mediante terreni di coltura,
individuare i principali inquinanti di aria, acqua e terreno; approfondire la tecnologia di recupero
energetico dei rifiuti. Viene affrontato inoltre lo studio delle biotecnologie e delle loro applicazioni
ambientali.
Fisica ambientale - La fisica ambientale studia la produzione di energia e le sue trasformazioni,
con particolare riferimento all’ambiente; esamina poi i problemi degli inquinanti di tipo fisico, in
particolare il rumore, le radiazioni non ionizzanti (campi elettromagnetici) e quelle ionizzanti
(radiazioni nucleari). Nell’ambito della fisica ambientale si riprendono le tecniche di misura, la
normativa sugli inquinanti di tipo fisico e i loro effetti biologici.
Approfondimenti
Gli studenti partecipano al progetto “Esploriamo il Territorio”, che prevede l’interruzione della
normale attività didattica per dedicarsi per diverse giornate intere allo studio dell’ambiente
(montano, lacustre, fluviale marino e cittadino), con il prelievo di matrici ambientali da analizzare in
loco o in laboratorio. Successivamente i ragazzi analizzano e valutano l’impatto delle attività
umane sul territorio.
Sbocchi professionali
La specializzazione si propone di formare tecnici in grado di operare nel campo ambientale per la
collaborazione in società di consulenza, strutture pubbliche (Società Metropolitana delle Acque,
ARPA, Camera di Commercio), laboratori di analisi privati con ruoli e responsabilità anche di
coordinamento dei lavori come:

tecnico di laboratorio chimico e microbiologico;

operatore in ambito di sicurezza e tutela della salute nel luogo di lavoro;

tecnico in attività di prevenzione e protezione da agenti di rischio biologico, chimico e
fisico;

tecnico per il risanamento di situazioni di degrado ambientale.
Sbocchi universitari
Il diplomato in Biotecnologie Ambientali ha accesso a tutte le facoltà universitarie, tuttavia le
competenze acquisite nel corso di studi indirizzano a una scelta legata alle facoltà scientifiche e
tecnologiche (Scienze M.F.N.: Chimica, Biologia, Fisica, Tecnologie Farmaceutiche, Biotecnologie,
Scienze dei materiali; Politecnico: Ingegneria chimica, Ingegneria per l’ambiente e il territorio,
Ingegneria biomedica, Ingegneria dei materiali; Medicina e Chirurgia; Medicina Veterinaria,
Scienze Infermieristiche, Scienze Forestali e Agraria, Conservazione e restauro dei Beni Culturali,
Scienze Motorie).
Inoltre c’è la possibilità di proseguire gli studi negli Istituti Tecnici Superiori (ITS), verso ulteriori
prospettive occupazionali.
QUADRO ORARIO
BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI
Materie
III
Anno
IV
V
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
Storia, cittadinanza e Costituzione
2
2
2
Lingua inglese
3
3
3
Matematica
3
3
3
Complementi di matematica
1
1
-
6(3)
6(4)
6(4)
2
2
3
Chimica analitica e strumentale
4(3)
4(3)
4(3)
Chimica organica e biochimica
4(2)
4(2)
4(3)
Educazione fisica
2
2
2
Religione
1
1
1
Ore totali
(Ore di laboratorio)
32
32
32
(8)
(9)
(10)
Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale
Fisica ambientale
Elettronica ed Elettrotecnica
Profilo
L’indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica ha due articolazioni attive al Pininfarina: Elettronica,
Automazione.
L’indirizzo consente di acquisire le seguenti competenze:

utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per
effettuare verifiche, controlli e collaudi;

analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle apparecchiature elettroniche e delle
principali macchine elettriche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e
interfacciamento;

sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, e apparati elettronici
in generale; utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato;

gestire progetti o collaborare nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi elettrici
ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione in vari contesti produttivi;

gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali;

controllare processi produttivi contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti, e
dell’organizzazione produttiva e della sicurezza nelle aziende, promuovendo, all’interno delle
stesse, innovazione e adeguamento tecnologico;

utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di
applicazione;

analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici;

esercitare competenze specifiche nel campo della componentistica, dei materiali e delle
tecnologie costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della
generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali analogici e digitali;

operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici
complessi.
Nelle due articolazioni vengono sviluppate competenze specifiche: in Elettronica nell’ambito della
progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e circuiti elettronici, in Automazione nell’ambito
della progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di controllo.
Il Pininfarina mette al centro delle proprie strategie la didattica laboratoriale. Vi sono, infatti,
attrezzati laboratori di fotoincisione per circuiti stampati, laboratori per misure elettriche e per
misure elettroniche, dotati di strumentazione di nuova generazione. Vi sono inoltre postazioni al
computer per la progettazione assistita mediante CAD e software di simulazione oltre ad altri
software professionali.
Materie professionalizzanti
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici - La disciplina, comune alle due
articolazioni, contribuisce alla costruzione delle conoscenze nel campo dei materiali specifici per la
realizzazione dei dispositivi elettronici e allo sviluppo di capacità progettuali attraverso l’utilizzo
delle tecnologie proprie del settore e la realizzazione di apparecchiature anche con l’ausilio di
software CAD/CAE e di simulazione.
Elettronica ed Elettrotecnica – La disciplina presenta una lieve variazione del monte ore curriculare
in relazione alle due articolazioni. La conoscenza dei principi e metodi dell’elettrotecnica e delle
macchine elettriche si raccorda con la teoria dei componenti elettronici verso un processo induttivo
di interpretazione di schemi elettrici e di manuali. La pratica laboratoriale, invece, con il metodo
deduttivo misura-verifica dei risultati è centrale per l’analisi funzionale di dispostivi commerciali ed
è fondamentale per lo sviluppo delle capacità progettuali.
Sistemi automatici - La teoria dei circuiti elettronici trova nella disciplina una dimensione sistemica.
Il diverso peso orario nel curricolo orienta naturalmente verso le due diverse articolazioni
dell’indirizzo di studio. Le definizioni di sistema e del relativo controllo vanno a integrare le
conoscenze di Elettronica ed Elettrotecnica con modalità e contenuti che permettono di capire e
intervenire nei processi tipici dell’automazione industriale, dell’acquisizione dati, nella realizzazione
di sistemi di interfaccia. Nell’ambito dell’utilizzo di architetture specifiche, basate su
microprocessori o su microcontrollori, si approfondiscono alcuni linguaggi di programmazione e lo
sviluppo di algoritmi secondo i modelli iconografici della teoria dei sistemi.
Sbocchi professionali
Il diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica può trovare la propria collocazione in aziende che
forniscono soluzioni in svariati settori tecnologici come ad esempio la domotica, i sistemi elettronici
di sicurezza e monitoraggio, la robotica e l’automazione in generale, la strumentazione
biomedicale, l’autronica, gli strumenti di misura elettronici, l’assemblaggio e il testing di schede e
componenti elettronici, lo sviluppo di hardware e software per schede elettroniche a
microcontrollore dedicate (sistemi Embedded). Può operare in condizioni di lavoro autonomo o
dipendente in piccole-medie imprese o in grandi aziende di diversi ambiti industriali.
Sbocchi universitari
Il diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica può avere accesso a tutte le facoltà universitarie,
anche se la prosecuzione naturale del curriculum scolastico e la scelta vocazionale indirizzano
verso la facoltà di Ingegneria. La formazione è arricchita attualmente dalla possibilità di
frequentare a livello territoriale i corsi Post Diploma o percorsi di terzo livello non universitari ITS –
Istituti Tecnici Superiori.
QUADRO ORARIO
ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
Anno
MATERIA
III
IV
V
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
Storia, cittadinanza e Costituzione
2
2
2
Lingua inglese
3
3
3
Matematica
3
3
3
Complementi di matematica
1
1
-
5(4)
5(3)
6(4)
Educazione fisica
2
2
2
Religione
1
1
1
Elettronica ed elettrotecnica
7(2)
6(3)
6(4)
Sistemi automatici
4(2)
5(3)
5(2)
Elettrotecnica ed Elettronica
7(2)
5(3)
5(4)
Sistemi automatici
4(2)
6(3)
6(2)
Ore totali
32
(Ore di laboratorio)
(8)
32
(9)
32
(10)
Tecnologie
elettronici
e
progettazione
di
sistemi
elettrici
ed
ARTICOLAZIONE: Elettronica
ARTICOLAZIONE: Automazione
Informatica e Telecomunicazioni
Profilo
La rapida evoluzione tecnologica presente in questi anni nel mondo delle imprese, dei servizi e
della Pubblica Amministrazione ha fatto crescere l’esigenza di nuove figure professionali che non
fossero solamente degli abili utilizzatori di computer sia in forma autonoma che in rete, ma
soprattutto tecnici esperti in grado di comprendere, gestire e risolvere problematiche legate
all’hardware, al software, alle reti e, più in generale, alle telecomunicazioni.
Il Perito in Informatica e Telecomunicazioni che si viene a formare ha quindi competenze
specifiche nel campo dei sistemi informatici e di telecomunicazione, delle reti, dell’elaborazione
dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web.
Il corso di studi proposto dal Pininfarina, punta a sviluppare la poliedricità e flessibilità di questa
figura, fornendo una buona preparazione specifica, stimolando la capacità sia di lavorare in gruppo
sia di svolgere compiti in autonomia, di accettare gli standard di relazione e di comunicazione
richiesti dall'organizzazione in cui opera, ma anche di essere propositivi.
Il diploma di Perito Industriale per l’Informatica e le Telecomunicazioni ha come obiettivo la
formazione di una figura tecnica rispondente alle esigenze di un rapido inserimento nel mondo del
lavoro nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Nell’indirizzo delineato dal nuovo ordinamento sono previste le due articolazioni: Informatica e
Telecomunicazioni.
1) Informatica
Nell’articolazione Informatica si acquisiscono competenze che caratterizzano il profilo
professionale in relazione ai processi, ai prodotti, ai servizi con particolare riferimento agli aspetti
innovativi e alla ricerca applicata, per la realizzazione di soluzioni informatiche a sostegno delle
aziende che operano in un mercato interno e internazionale sempre più competitivo. Il profilo
professionale dell’indirizzo consente l’inserimento nei processi aziendali, in precisi ruoli funzionali
coerenti con gli obiettivi dell’impresa.
Lo studente è aiutato a sviluppare un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato alla
realizzazione delle soluzioni e al raggiungimento dell’obiettivo, in contesti di lavoro in squadra.
Essendo questo un settore in continua evoluzione, il corso intende fornire gli strumenti della
rapidità e della flessibilità ad adattarsi alle innovazioni tecnologiche ed organizzative.
Il nuovo laboratorio di Robotica del Pininfarina permetterà agli studenti di esercitarsi nella
programmazione di robot sia industriali sia di servizio.
Curvatura robotica del corso di Informatica
Lo scopo è quello di affrontare le problematiche dell'uso dei robot sia a livello industriale che di
servizio.
Le attività tipiche del corso vengono affrontate utilizzando, ove possibile, la robotica come campo
di applicazione e vengono introdotte nuove attività più legate all'elettronica e alla meccanica per
completare le competenze in questo campo.
Le competenze che verranno acquisite sono:

Utilizzare le strategie del pensiero razionale (astrazione algoritmica) al fine di utilizzare gli
elementi costitutivi di un robot dimostrativo.

Rappresentare il diagramma di flusso relativo al funzionamento di un robot didattico
traducendo poi il diagramma di flusso in linguaggi di programmazione.

Utilizzare i diversi metodi di programmazione dei Robot (da linguaggio o per
apprendimento)

Riconoscere i diversi tipi di robot, conoscere gli ambiti di applicazione dei robot e saper
sfruttare le potenzialità del robot in un ambiente di lavoro;

Applicare, dato un modello lavorante in un determinato ambiente, le competenze acquisite
al fine di movimentare un robot.

Posizionare correttamente oggetti nello spazio e rilevarne posizione e spostamenti.

Riconoscere e far funzionale i collegamenti elettronici, saper utilizzare, tramite i protocolli
adatti, le comunicazioni per la gestione del robot.

Progettare, utilizzare e confrontare gli elementi costitutivi dei robot (architetture meccaniche
e tecnologiche).
Curvatura WIM - “Web, Interattività, Multimedia”
Un gruppo di insegnanti della specializzazione di Informatica intende proporre una serie di attività
didattiche, da includersi nei piani di lavoro, finalizzate alla delineazione di un percorso formativo
rispetto alla multimedialità e all'interattività in ambito web e mobile.
Tale proposta intende recepire indicazioni e orientamenti tanto dal corrente mercato del lavoro
quanto dalle esigenze delle aziende che accolgono in stage i nostri studenti, oltre che
dall'aggiornamento e dall'interazione che i docenti hanno intrapreso con realtà differenti da quella
scolastica.
L'opportunità che si cerca di cogliere è quindi quella di dare maggiore spazio e connotazione a
conoscenze più rispondenti all'attualità della professione.
Tali attività si assumono come interdisciplinari e svolte in un arco temporale che comprende tutto il
triennio di specializzazione, su livelli di complessità differenti.
I moduli si svolgeranno nell'ambito orario del 20% riservato alle attività didattiche in autonomia.
Si intendono fortemente raccordati al curricolo, di cui essi sono una ideale estensione ed
integrazione; pertanto, nulla verrà accantonato rispetto a quanto indicato in origine dalle linee
guida ministeriali.
Su tali moduli, gli studenti potranno essere valutati, in modo che le competenze aggiuntive
acquisite possano essere documentate.
Per ogni classe verranno particolarmente rimarcate l'interdisciplinarità e il potenziamento di
competenze pratiche nei vari settori con la realizzazione di progetti ai quali è opportuno partecipi
larga parte del Consiglio di Classe, ciascun insegnante per il proprio ambito di pertinenza.
Le attività verranno svolte per la quasi totalità utilizzando risorse software Open Source.
Le tematiche affrontate riguarderanno:

basi di matematica per applicazioni in ambito grafico;

applicazioni didattiche in ambito matematico;

microcontrollori e interfacciamento di dispositivi (Arduino);

applicazioni interattive (Processing);

applicazioni per dispositivi mobili;

programmazione web avanzata lato client (JQuery) e lato server;

integrazioni multimediali per il web;

gestione, realizzazione, produzione di contenuti multimediali;

Open Data, Data Visualization, Big Data;

interoperabilità tra formati di dati;

gestione dei contenuti e utilizzo di CMS;

utilizzo di framework per lo sviluppo web;

attività integrative e di raccordo nell'ambito della lingua inglese.
2) Telecomunicazioni
Nell’articolazione Telecomunicazioni si acquisiscono competenze che caratterizzano il profilo
professionale in relazione alle infrastrutture di comunicazione e ai processi per realizzarle, con
particolare riferimento agli aspetti innovativi e alla ricerca applicata. Il profilo professionale
dell’indirizzo permette un efficace inserimento in una pluralità di contesti aziendali, con possibilità
di approfondire maggiormente le competenze correlate alle caratteristiche delle diverse realtà
territoriali.
L'offerta formativa dell'articolazione si concretizza su quattro ambiti così declinati:
1.
Embedded Telecommunications Applications - La didattica è orientata all'analisi ed alla
progettazione di soluzioni tecnologiche per la domotica (sistemi di rilevamento di varia
natura con gestione della connessione wifi per trasferimento dati a server/host remoto,
applicazioni della tecnologia RFID), per l'ambiente (centraline di rilevamento e controllo dati
ambientali, per la sicurezza (sistemi antintrusione e videosorveglianza con gestione
controllo in remoto tramite connessioni su cavo o a radiofrequenza);
2.
Radiofrequency Measurements e Broadcasting - In questa sezione didattica si analizzano
le tecniche di trasmissione dei segnali analogici e digitali, i sistemi di misura per
radiofrequenza e microonde, le misure di campo elettromagnetico, dei relativi livelli di
esposizione e delle interferenze, si analizzano sistemi di rete broadcasting analogica (VHF,
UHF) e digitale (DAB-T, DVB-T, DVB-H, DVB-S);
3.
LAN Network TEST and MANET Networks - I contenuti curriculari sono orientati all'analisi
delle tecniche di misura e dei relativi strumenti per reti su cavi (rame e fibra ottica) e alla
conoscenza delle tecniche di connessione dei dispositivi mobili.
4.
Modulo CLIL - L’attività viene sviluppata nell’ambito delle discipline Sistemi e Reti e TPSIT.
Nell’ambito dell’articolazione di Telecomunicazioni il Pininfarina dispone di un’area laboratoriale
di nuovissima costruzione, creata e allestita per attività didattiche di esperienza e ricerca. I
campi di attività sono quelli delle più moderne tecnologie afferenti alle reti di telecomunicazioni (reti
radiomobili e telefonia cellulare, internet, wireless), con l’impiego di strumentazione di misura di
ultima generazione e di elevato livello professionale.
Materie professionalizzanti
Le materie professionalizzanti sono le stesse per le due aree, ma, a seconda dell’articolazione,
vengono approfonditi maggiormente i temi caratterizzanti l’area stessa, con una diversa
suddivisione del quadro orario. In particolare, nell’articolazione Informatica si approfondiscono le
problematiche relative allo sviluppo del software e delle applicazioni; nell’articolazione
Telecomunicazioni si approfondiscono le tematiche relative agli apparati hardware e alla
trasmissione.
Informatica - Si impara a realizzare programmi per il computer, ma soprattutto ad affrontare
problemi complessi, individuandone le soluzioni partendo dall'analisi alla realizzazione, scegliendo
le metodologie e gli strumenti software più idonei tra quelli a disposizione.
Telecomunicazioni - Vengono fornite le basi dell’elettronica e i concetti fondamentali delle
telecomunicazioni, in modo da poter utilizzare in modo consapevole gli strumenti tecnologici con
cui il futuro perito dovrà lavorare.
Sistemi e reti - Vengono affrontate le problematiche della comunicazione tra calcolatori in rete sia a
livello locale che geografico (internet), in modo da formare tecnici in grado di progettare e
configurare reti, e di realizzare applicazioni informatiche in rete.
Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni – L’approccio
all’elaboratore porta a vedere la macchina dal punto di vista sistemico, analizzando più a fondo il
“come è fatto” e il “come funziona”. Vengono inoltre affrontate le problematiche della progettazione
di Sistemi di elaborazione e di trasmissione delle informazioni seguendo le principali metodologie
di progetto.
Gestione progetto, organizzazione d’impresa - Materia solo dell’ultimo anno che fornisce le basi
per saper gestire un progetto anche dal punto di vista gestionale e non solo tecnico. Fornisce
anche indicazioni su come sono organizzate le imprese.
Sbocchi professionali
Il diplomato in Informatica e Telecomunicazioni trova la sua collocazione in aziende tecniche
(software house, società di telecomunicazioni, società di consulenza tecnica) dove può occuparsi
di sviluppo software, realizzazione siti web, progettazione e realizzazione reti, e in aziende non
informatiche dove si colloca come specialista hardware, software e di networking.
Sbocchi universitari
Per la prosecuzione degli studi universitari, il diplomato in Informatica e Telecomunicazioni può
avere accesso a tutte le facoltà universitarie anche se la prosecuzione naturale del curriculum
scolastico e la scelta vocazionale riguarda Informatica, Ingegneria delle Telecomunicazioni, Fisica
e Matematica. Può proseguire inoltre gli studi anche seguendo corsi post diploma o presso gli ITS.
QUADRO ORARIO
INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
III
4
2
3
3
1
4(2)
Anno
IV
4
2
3
3
1
4(2)
V
4
2
3
3
4(2)
3(1)
3(2)
4(2)
2
1
2
1
3(2)
2
1
6(3)
3(2)
6(3)
3(2)
6(4)
-
3(2)
6(3)
3(2)
6(3)
6(4)
32
(8)
32
(9)
32
(10)
MATERIA
Lingua e letteratura italiana
Storia, cittadinanza e Costituzione
Lingua inglese
Matematica
Complementi di matematica
Sistemi e reti
Tecnologie e progettazione di sistemi
telecomunicazioni
Gestione progetto, organizzazione di impresa
Educazione fisica
Religione
ARTICOLAZIONE:
Informatica
Informatica
Telecomunicazioni
ARTICOLAZIONE:
Telecomunicazioni
Informatica
Telecomunicazioni
Ore totali
(Ore di laboratorio)
informatici
e
di
Meccanica, Meccatronica ed Energia
Profilo
Nel riordino dell’Istruzione tecnica superiore, la specializzazione Meccanica si è trasformata in
Meccanica, Meccatronica ed Energia.
In continuità con quanto già fatto nella quarantennale esperienza del Pininfarina nel campo della
Meccanica, ma con uno sguardo alle nuove opportunità offerte dal mercato del lavoro in un’ampia
gamma di settori, sono state attivate presso il nostro Istituto le seguenti articolazioni:
1) Meccanica e Meccatronica
Il diplomato in Meccanica e Meccatronica si specializza in tutte le fasi del processo industriale:
dalla progettazione alla disegnazione, dalla scelta e qualificazione dei materiali all’organizzazione
del processo produttivo, dall’automazione dei sistemi industriali alla gestione e manutenzione degli
impianti.
La grande varietà di competenze da sviluppare richiede una formazione che unisca a una
consolidata preparazione tecnica nei settori della meccanica applicata, delle macchine a fluido,
dell’energetica, della tecnologia meccanica, della scienza dei materiali, dell’elettronica e
dell’elettrotecnica applicata all’automazione industriale, della robotica, della progettazione e
dell’ingegnerizzazione anche elementi di analisi economica dei problemi per un approccio che
deve essere sempre più globale.
I periti in Meccanica e Meccatronica trovano impiego in tutti i settori industriali con diverse
mansioni: progettista e disegnatore, gestore o manutentore di impianti industriali automatizzati,
responsabile qualità e sicurezza, tempi e metodi o ingegnerizzazione del prodotto.
2) Energia
Il diplomato in Energia si specializza nello studio della produzione e della gestione dell’energia in
tutte le sue forme: dagli impianti che sfruttano le fonti tradizionali di produzione dell’energia a quelli
che si basano sulle fonti rinnovabili, dalla gestione dei motori e delle macchine termiche a quella
degli impianti di riscaldamento e condizionamento civili ed industriali.
Per ottenere questo tipo di competenze l’Istituto fornisce una solida preparazione tecnica nei
settori dell’idraulica, della termofluidodinamica, della meccanica applicata, della scienza dei
materiali, della tecnologia meccanica, della motoristica, dell’impiantistica civile e industriale,
dell’automazione e della domotica.
Il diplomato in Energia trova impiego in tutti i settori industriali come gestore di impianti, anche
robotizzati, in cui siano coinvolti fluidi e macchine termiche, come energy manager e nel settore
della progettazione e gestione di impianti di produzione dell’energia, di riscaldamento e di
climatizzazione civili e industriali.
Globalmente, i corsi di Meccanica e Meccatronica e di Energia puntano allo sviluppo di
un’accentuata attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici, basata su aggiornate
conoscenze delle discipline tecniche, integrate da capacità valutative delle strutture produttive
(manifatturiere ed energetiche), con particolare riferimento alle realtà aziendali di ogni dimensione
e alle tematiche dell’ambiente e della sicurezza sul lavoro.
I corsi di Meccanica e Meccatronica e di Energia del Pininfarina, grazie alla dotazione aggiornata
dei laboratori, che permettono una didattica all’avanguardia nei settori del disegno assistito dal
calcolatore, delle lavorazioni tradizionali e innovative, dell’energetica, dell’automazione e della
robotica, si collocano in una fascia di eccellenza nel panorama della formazione superiore
piemontese. Ai giovani diplomati, l’Istituto offre ottime possibilità di ingresso nel mondo del lavoro,
per coloro che lo desiderino, ma anche una buona preparazione tecnica e culturale che consente
di affrontare un percorso di prosecuzione degli studi nell’ambito della formazione tecnica superiore
con i corsi IFTS, con i corsi ITS e anche nell’ambito universitario tradizionale, soprattutto
ingegneristico.
Il continuo e solido contatto, curato ormai da anni, con l’Unione Industriale di Torino e con l’AMMA
(Aziende Meccaniche Meccatroniche Associate) garantisce inoltre, ai docenti e agli studenti dei
corsi in Meccanica, Meccatronica ed Energia del Pininfarina, di essere coinvolti in uno scambio
continuo di tecnologie e innovazioni con il mondo industriale del territorio e favorire così, anche
con la pratica diffusa degli stage nel triennio (in particolare, al quarto anno) e la partecipazione a
gare e concorsi, la reciproca conoscenza tra studenti e imprese per l’inserimento nel mondo del
lavoro.
Materie professionalizzanti e corsi collegati
Meccanica, Macchine ed Energia - Il corso, che si sviluppa dal terzo al quinto anno, ha lo scopo di
fornire le competenze di dimensionamento degli organi meccanici (seguendo metodi tradizionali,
ma anche innovativi come l’analisi agli elementi finiti) in campo statico e dinamico, di progettazione
e gestione dei sistemi idraulici, termotecnica, motoristici e di produzione dell’energia.
Sistemi e Automazione Industriale – Il corso, che si sviluppa dal terzo al quinto anno, fornisce agli
studenti la capacità di affrontare la gestione e il controllo dei processi industriali attraverso l'uso
delle tecnologie informatiche e dei sistemi automatizzati. Durante il corso, gli studenti apprendono
l’uso dei principi fondamentali dell'Elettrotecnica, dell'Elettronica e dell’Informatica e le loro
applicazioni nel campo dell’automazione industriale, della robotica e della meccatronica, con
particolare riferimento ai sistemi pneumatici e oleodinamici, ai controlli PLC e alla programmazione
e gestione dei robot.
Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto - Il corso, che si sviluppa dal terzo al quinto anno
in continuità con la disciplina Scienze e Tecnologie Applicate del secondo anno, consolida le
competenze nei campi della scienza dei materiali, dei processi produttivi tradizionali e innovativi,
dei controlli di qualità e della sicurezza sul lavoro. Particolare attenzione viene riservata alla
didattica laboratoriale in cui si utilizzano macchine utensili tradizionali e CNC, il software CAM
ESPRIT e una innovativa stampante tridimensionale per particolari in plastica.
Disegno progettazione e organizzazione industriale (articolazione Meccanica e Meccatronica) – Il
corso, che si sviluppa dal terzo al quinto anno in continuità con la disciplina Scienze e Tecnologie
Applicate del secondo anno, ha lo scopo di fornire agli studenti le competenze di progettazione di
sistemi meccanici e di produzione di disegni costruttivi di particolare e d'insieme, utilizzando il
software AutoCAD (CAD: Computer Aided Design) e di modellazione solida CATIA. In stretto
contatto con le altre discipline fornisce solide competenze riguardanti l'organizzazione, la gestione
e l'analisi dei costi della produzione industriale, nel rispetto delle norme antinfortunistiche, di
sicurezza del lavoro e di tutela dell'ambiente.
Impianti energetici, disegno e progettazione (articolazione Energia) - Il corso, che si sviluppa dal
terzo al quinto anno, ha lo scopo di fornire agli studenti le competenze di progettazione degli
impianti di produzione, conversione e gestione dell’energia e di semplici organi meccanici, con
particolare riferimento alla produzione di disegni costruttivi di particolare e d'insieme, disegni di
impianti energetici e di condizionamento, utilizzando il software AutoCAD (CAD: Computer Aided
Design) e di modellazione solida CATIA. In stretto contatto con le altre discipline, fornisce solide
competenze riguardanti la conduzione degli impianti di produzione dell’energia, di riscaldamento e
di climatizzazione civili e industriali, nel rispetto delle norme antinfortunistiche, di sicurezza del
lavoro e di tutela ambientale. Il corso fornisce inoltre allo studente le competenze per pianificare la
produzione e la certificazione dei sistemi progettati, descrivendo e documentando il lavoro svolto,
valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d'uso; utilizzare strumenti di
comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.
QUADRO ORARIO
MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA
Anno
MATERIA III
IV
V Lingua e letteratura italiana
Storia, cittadinanza e Costituzione
Lingua inglese
Matematica
Complementi di matematica
Educazione fisica
4
2
3
3
1
2
4
2
3
3
1
2
4 2 3 3 - 2 Religione
1
1
1 4
5
3
4
4
5
4
3
4 5 5 3 5
4
3
4
5
2
5
4
5 2 6 4 Ore totali
32
(Ore di laboratorio)
(8)
32
(9)
32
(10) ARTICOLAZIONE:
Meccanica e Meccatronica Meccanica, macchine ed energia
Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto
Disegno, progettazione e organizzazione industriale
Sistemi e automazione
ARTICOLAZIONE:
Energia
Meccanica, macchine ed energia
Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto
Impianti energetici, disegno e progettazione
Sistemi e automazione
CPIA Percorsi di secondo livello (ex serale)
Premessa
Il DPR 263/2012 (Regolamento) stabilisce le seguenti regole distintive dei percorsi di secondo
livello:





non si parla di anni, ma di periodi didattici
non ci sono classi, ma gruppi di livello,
non ci sono quadri orari, ma piani di studio personalizzati
la formazione non avviene solo in presenza, ma anche a distanza
vi è un superamento delle discipline a favore delle 8 competenze chiave per
l’apprendimento permanente:
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) competenza digitale;
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) consapevolezza ed espressione culturale.
Lo stesso DPR colloca l’apprendimento permanente tra i diritti della persona ed evidenzia
l’importanza della valorizzazione del patrimonio culturale e professionale dell’individuo proponendo
come strumento fondamentale per la garanzia di tali diritti il Patto Formativo Individuale (PFI).
Il PFI è il documento base per la valutazione ed esita dall’accertamento dei crediti formali, non
formali e informali da svolgersi nella cosiddetta “fase di accoglienza”, in un periodo di tempo non
superiore al 10% del monte-ore. Le fasi necessarie per accertare i crediti sono:
1. Identificazione: individuazione e messa in trasparenza delle competenze comunque
acquisite.
2. Valutazione: accertamento delle competenze individuate nella fase 1.
3. Attestazione: rilascio del certificato.
Oltre alla realizzazione di percorsi di istruzione per gli adulti, il Regolamento contempla altre due
azioni:
1. ampliamento dell’offerta formativa attraverso il raccordo con altre tipologie di percorsi.
2. ricerca, sperimentazione e sviluppo in materia di istruzione degli adulti.
La nota MIUR 2805 dell’11/12/2015 – “Orientamenti per l’elaborazione del Piano Triennale
dell’Offerta Formativa” focalizza l’attenzione su alcuni aspetti che rafforzano quanto già stabilito dal
DPR 263/2012:


l’autonomia delle istituzioni scolastiche e l’organico dell’autonomia,
la flessibilità didattica e organizzativa,



la centralità dello studente,
le reti di scuole e le collaborazioni esterne,
la formazione del personale.
Aree di intervento
Il PTOF 2016-2019, per i percorsi di secondo livello del CPIA, non può che scaturire da tale
premessa, prevedendo interventi atti a favorire il processo di rinnovamento stabiliti dalla normativa.
Le aree di intervento previste sono le seguenti:






accoglienza e tutoraggio degli studenti;
potenziamento, recupero e messa a livello delle competenze degli studenti;
flessibilità organizzativa e didattica;
raccordo con il CPIA e la segreteria;
raccordi con il territorio;
accoglienza e formazione del personale.
Accoglienza e tutoraggio degli studenti
Finalità: redigere il PFI (piano formativo individualizzato) e accompagnare e sostenere lo studente
durante il percorso per consentire il ri-orientamento, favorire il bilancio delle competenze, ridurre i
fenomeni di abbandono.
Attività previste
1. Fasi preparatorie all’individuazione e attestazione dei crediti
a) Reperimento della documentazione relativa ad ogni iscritto, preparazione del dossier
personale, individuazione e archiviazione dei dati necessari per il rilascio delle attestazioni
(in collaborazione con la segreteria) e per la redazione del PFI.
b) Analisi della documentazione per l’identificazione delle competenze formali.
c) Predisposizione degli strumenti e definizione dei criteri e delle prove per l’individuazione e
l’accertamento di competenze informali e non formali.
2. Identificazione, valutazione e attestazione delle competenze in ingresso
a) Svolgimento delle prove e dei colloqui per la valutazione delle competenze e l’attribuzione
dei crediti.
b) Formalizzazione dei crediti e rilascio dell’attestazione.
3. Compilazione del PFI
4. Tutoraggio
a) Individuazione di tutor (almeno uno per ogni articolazione del secondo periodo e uno per il
primo periodo) che accompagnino gli studenti lungo il percorso, intercettando esigenze
organizzative, personali, professionali e formative e che svolgano il ruolo di intermediari
con l’Istituzione Scolastica.
b) I tutor dovranno anche aiutare lo studente a effettuare un periodico bilancio di competenze.
I punti 2 ed 3 si svolgono nell’ambito del 10% del monte-ore riservato all’accoglienza.
Potenziamento e messa a livello delle competenze degli studenti
Finalità: predisporre percorsi di messa a livello delle competenze per gli studenti in ingresso e di
potenziamento sia delle competenze chiave per l’istruzione degli adulti sia delle competenze
tecniche relative ai diversi indirizzi di studio.
Attività previste
1. Progettazione di percorsi di messa a livello e di recupero
a) In esito alle risultanze della fase di accertamento delle competenze in ingresso, vengono
progettati ed erogati, in orario curricolare e/o extra-curricolare, percorsi di messa a livello
rivolti a gruppi omogenei per competenze possedute.
b) A seguito della segnalazione di docenti e tutor potranno essere organizzati interventi di
recupero in presenza, in orario extra-curricolare per gruppi di livello o in formato e-learning
oppure in orario curricolare mediante peer-tutoring.
2. Progettazione di percorsi di potenziamento delle competenze
Le competenze da potenziare mediante la progettazione di specifici percorsi e attività laboratoriali
sono le seguenti:
a) competenze comunicative in italiano e in inglese,
b) competenze digitali,
c) competenze di problem-posing e problem-solving.
Flessibilità organizzativa e didattica
Finalità: individuare modalità, strategie e strumenti per il passaggio da un sistema basato sulla
suddivisione in anni scolastici e classi a un sistema maggiormente flessibile strutturato su gruppi di
livello e periodi didattici.
Attività previste
1) Attività di progettazione
Individuazione di un gruppo di docenti che si occupi di elaborare e monitorare un progetto
indirizzato al raggiungimento delle finalità sopra espresse, mediante le seguenti azioni.
a) La redazione di un piano didattico che preveda la modularizzazione dei percorsi, con
l’individuazione delle competenze in ingresso/uscita da ogni modulo, i contenuti, le
conoscenze e le abilità di ciascun modulo, la definizione di prove comuni per
l’accertamento delle competenze.
b) La redazione di un piano organizzativo che preveda la strutturazione per gruppi di livello e
proponga le necessarie modifiche ai moduli orari.
c) L’individuazione di strumenti e metodi per erogare alcuni moduli in formato e-learning,
come previsto dal DPR 263/2012, per un massimo del 20% del monte-ore.
d) L’individuazione di eventuali materie opzionali e curvature.
e) La preparazione di percorsi da erogare in presenza e/o online per la preparazione degli
studenti agli esami integrativi e di idoneità.
2) Individuazione di spazi per l’apprendimento
Apertura di un laboratorio con computer per gli studenti che desiderano impegnare il loro tempo
nello studio e approfondimento autonomi.
Raccordi con il territorio
Finalità: ampliamento dell’offerta formativa attraverso il raccordo con altre tipologie di percorsi e
contatti con le aziende del territorio per svolgimento di stage.
Attività previste
1) Ampliamento dell’offerta formativa
a) Contatti con enti di formazione, università, IFTS e ITS per l’ampliamento dell’offerta
formativa.
b) Contatti con le aziende, organizzazione di seminari e workshop, organizzazione di stage
per gli studenti non occupati.
2) Potenziamento dello spirito di iniziativa e della imprenditorialità
a) Progettazione ed erogazione di moduli atti a favorire l’occupabilità e concernenti la
preparazione dei curriculum vitae, la gestione del colloquio, la ricerca di lavoro,
l’organizzazione aziendale, le start-up.
b) Attività di orientamento in uscita.
3) Follow-Up
Monitoraggio degli studenti in uscita dal percorso di istruzione.
4) Presentazione dell’offerta formativa al territorio
Organizzazione di eventi aperti al territorio, con l’eventuale partecipazione di ex studenti e
rappresentanti di aziende e di altre agenzie/enti di formazione, finalizzati alla
comunicazione delle attività svolte dal CPIA, agli obiettivi perseguiti e raggiunti, alle risorse
disponibili, alle modalità di iscrizione e così via.
Formazione del personale
Finalità: formazione del personale docente sia su temi ordinamentali sia su aspetti didattici.
Attività previste
1) Accoglienza nuovi docenti
a) Formazione sul registro elettronico.
b) Formazione sulla piattaforma FAD.
c) Formazione sulla LIM.
2) Didattica per gli adulti
Formazione sull’educazione degli adulti e la didattica
LE STRATEGIE FORMATIVE E LE ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI
La FAD - Formazione a distanza
L’insegnamento a distanza rappresenta una modalità di diffusione delle conoscenze sempre più
riconosciuta come un efficace elemento integrativo della tradizionale didattica e formazione
frontale.
L'e-learning rappresenta oggi una risposta concreta alla domanda di formazione continua di un
pubblico adulto e spesso già inserito nel mondo produttivo.
Obiettivo primario della formazione a distanza è consentire l’apprendimento senza vincoli temporali
e spaziali. Inoltre, la FAD consente di realizzare interventi di recupero e approfondimento che
difficilmente potrebbero essere erogati nel tempo scuola. Negli anni si sono sviluppate, per questa
specifica modalità di apprendimento, applicazioni tecnologiche, metodologie didattiche e standard
di qualità imprescindibili per un percorso formativo efficace.
Le caratteristiche della FAD sono le seguenti:

sostiene la motivazione ad apprendere, consentendo un approccio agevole ai contenuti
didattici e favorendo l'interattività in tutte le fasi del percorso formativo;

migliora costantemente la gestione dei contenuti formativi, grazie alla possibilità di
modificare, implementare, veicolare, distribuire secondo criteri di flessibilità le informazioni
digitalizzate;

consente un monitoraggio e una valutazione continua che permette di ri-orientare la
formazione.
L’e-learning, presso il nostro istituto, viene utilizzato sia nella didattica curricolare dei corsi diurni e
serali, sia nelle attività degli IFTS e degli ITS e in particolare per:

lo svolgimento di lezioni che abbiano necessità degli strumenti che la piattaforma mette a
disposizione (forum, test, chat, lavagne condivise, videoconferenze);

le azioni di recupero;

i percorsi di approfondimento;

i segmenti di unità formative degli IFTS e degli ITS
Gli strumenti
L’istituto ha installato la piattaforma Moodle su un proprio server e la rende disponibile a quanti
desiderano sperimentare e introdurre nella propria metodologia didattica la modalità e-learning,
siano essi docenti o allievi.
Diverse aule dell’istituto sono state attrezzate con una Lavagna Multimediale Interattiva (LIM) e
altre sono in via di installazione, in una prospettiva di sviluppo pluriennale che vada a dotare di una
LIM tutte le aule, per sviluppare e potenziare l’innovazione didattica, anche in funzione di un
utilizzo dei materiali prodotti sulla piattaforma Moodle.
La lotta alla dispersione scolastica
Per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, problema che nei primi due anni della
scuola secondaria colpisce gran parte degli istituti tecnici e professionali italiani, il Pininfarina ha
sviluppato un piano che prevede attività di controllo delle condizioni che favoriscono la nascita
della dispersione.
Il piano si articola in cinque azioni tra loro collegate:

la definizione del profilo degli studenti (a partire dai test di ingresso della classe prima);

la definizione di indici del rischio di dispersione;

il piano delle attività di recupero e sostegno;

il monitoraggio delle attività di sostegno e dei risultati degli allievi;

il progetto del Biennio Integrato.
Con la definizione e l’analisi dei risultati dei test di ingresso, si inizia a costruire il profilo degli allievi
del Pininfarina.
L’analisi dei dati storici del successo scolastico e dei risultati delle valutazioni intermedie permette
di individuare i fattori che favoriscono la dispersione e di definire il rischio di dispersione degli
allievi. I risultati delle due azioni sono utilizzati per la progettazione didattica e per l’individuazione
degli interventi di sostegno e recupero da effettuare durante l’anno scolastico. I risultati dell’attività
didattica sono monitorati con regolarità e condivisi con i consigli di classe, per rendere incisiva ed
utile l’azione nell’ambito del recupero.
Il Biennio Integrato, progetto realizzato nell’ambito delle proposte formative della Regione
Piemonte e Città Metropolitana di Torino, rappresenta uno strumento nell’ambito delle strategie
della lotta alla dispersione.
Lo schema seguente mette in evidenza le relazioni tra le azioni e l’attività didattica:
Test ingresso e condizioni
iniziali: profilo degli
studenti
Monitoraggio
attività didattica
Rischio di dispersione:
fattori che favoriscono la
dispersione, indici di
rischio
Biennio Integrato
Azioni specifiche
di recupero e
sostegno
Attività culturali e arricchimento dell’offerta formativa
A potenziamento dell’offerta formativa, per promuovere nuove esperienze che arricchiscano la
personalità dell’adolescente, il Pininfarina offre agli studenti la possibilità di partecipare a eventi
culturali - mostre, convegni e incontri con l’autore - proposti all’interno dell’istituto, in particolare
nella Biblioteca dell’Istituto, aperta per la consultazione e il prestito sia al pubblico interno che
esterno, e nello spazio del “Caffè letterario”. Tali iniziative permettono agli studenti di dialogare con
testimoni del nostro tempo e di approfondire tematiche solitamente non affrontate nel lavoro
curricolare. Le varie attività sono proposte anche alla fruizione esterna, rivolgendosi non solo agli
studenti ma anche alle loro famiglie, nell’ipotesi di un’apertura della scuola sul territorio.
Per arricchire il lavoro d’aula attraverso modalità didattiche più motivanti, l’Istituto propone progetti
culturali elaborati internamente riguardanti diversi campi di interesse, dall’ambiente alla storia alle
nuove tecnologie. Il Pininfarina partecipa, abitualmente, a concorsi e progetti proposti da enti
esterni: gare studentesche sia nell’ambito tecnologico che umanistico, iniziative proposte a livello
territoriale e nazionale, anche in collaborazione con gli enti locali. La partecipazione a tali attività è
caratterizzata da una dimensione fortemente motivante per gli studenti.
Il Pininfarina aderisce a varie iniziative e concorsi, come le “Olimpiadi della matematica”, le
“Olimpiadi di informatica” e il progetto “Scopritalento” in collaborazione con la Scuola di
Amministrazione Aziendale di Torino. Per quanto riguarda l’ambito tecnico, si segnalano i progetti
consolidati “In pole position per la Ferrari”, elaborato nell’ambito dell’indirizzo di Meccanica, così
come le gare “RobocupJR” e “Zero-Robotics”, “Italian Scratch Festival”, “Innovation & Creativity 4
School” preparate dagli studenti di Informatica, Elettronica e Telecomunicazioni.
Il Pininfarina è scuola polo della rete per la formazione digitale nel quadro del Piano Nazionale
“Scuola Digitale” del MIUR per le scuole secondarie statali di secondo grado, volto a migliorare
l’ambiente di apprendimento attraverso l’utilizzo costante e diffuso delle tecnologie nella pratica
didattica quotidiana.
Il sistema delle certificazioni
Un obiettivo che è possibile raggiungere, anche attraverso la progettazione di corsi è quello di far
diventare il Pininfarina un soggetto certificatore di competenze. Aree di interesse per le
certificazioni sono sia quelle specialistiche (Elettroniche, Meccaniche, Informatiche, ecc.), sia
relative alla sicurezza (Ambiente), sia quelle concernenti i livelli di preparazione di professionalità
di base (vedasi, come esempio più qualificante, la Patente Europea del Computer). Il servizio di
certificazione potrà essere reso operante oltre che come risorsa interna (per gli iscritti), anche
come offerta per aziende ed enti locali sul territorio.
L’istituto offre agli studenti la possibilità di conseguire certificazioni, con esami in sede di enti
esterni, riconosciute dal mondo del lavoro e dalle università quali:
-PET
- ECDL
- MICROSOFT MOS
- CISCO CCNA
- CISCO IT ESSENTIAL
- NATIONAL INSTRUMENTS (CLAD) LAB VIEW
- CAD CAM ESPRIT
- CAD MECCANICO
- CATIA
La formazione tecnica superiore
Il segmento della Formazione Tecnica Superiore si articola al Pininfarina in due realtà:
1. il POLO PER L’INNOVAZIONE E LA FORMAZIONE NEL SETTORE DELL’ICT;
2. l’ITS - ISTITUTO TECNICO SUPERIORE PER LE TECNOLOGIE DELLA
INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE.
L’obiettivo del Polo ICT è quello di mettere a punto un modello integrato per la progettazione e la
gestione di attività formative che supporti le strategie occupazionali delle diverse aree della
Regione Piemonte, sostenendo i processi di innovazione emergenti dal settore della ricerca e dalle
aziende alla ricerca di una migliore competitività.
Questo modello contempera misure generali di sistema, con particolare riferimento
all’accompagnamento al lavoro e azioni di formazione che dovranno pure essere improntate ad
aspetti innovativi.
Una grande attenzione viene data dal Polo al DPCM del 25 gennaio 2008, dato che
l’organizzazione dell’offerta strategica presuppone di integrare le attività formative con quelle dei
futuri Istituti Tecnici Superiori anche nell’ottica di definire percorsi IFTS tra le 800 e le 1000 ore.
Altro aspetto decisivo individuato è lo stage, che si prevede di utilizzare più come forma di
consolidamento della prospettiva occupazionale che come attività formativa, tenendo conto che è
possibile integrare lo stage con altre strutture come la “fabbrica simulata”.
La possibilità di erogare corsi residenziali e full-immersion si collega alla strategia di servizio alle
aziende per moduli formativi specialistici brevi (ad esempio 100-200 ore), riprendendo e attuando
l’ipotesi delle unità formative ad alto tasso di specializzazione a disposizione del territorio
eventualmente a catalogo.
Gli obiettivi da conseguire, così come dettagliato nello studio di fattibilità, sono stati declinati sotto
gli aspetti specifici della strategia sostenibile in termini di risorse, delle modalità di organizzazione
generale e di gestione della formazione conformi agli standard della qualità e improntate alle pari
opportunità, del livello tecnico-scientifico - con particolare riferimento all’innovazione e al
trasferimento tecnologico, alla trasferibilità di modelli e soluzioni, in particolare nel contesto
formativo e della ricerca applicata delle PMI - della coerenza con le strategie regionali sull’intera
partita della formazione finalizzata all’occupazione. Inoltre gli obiettivi sono stati correlati alle
attività in modo che fosse chiaro, per ciascuna attività, quali fossero gli obiettivi da conseguire.
Si ritiene che il Polo ICT debba individuare tutta una serie di fabbisogni sottesi alla sua propria
vocazione, che si riferisce al miglioramento della competitività delle imprese, attraverso un
investimento strutturale e stabile sulla formazione delle risorse umane. Dunque, si parte dai
fabbisogni di innovazione e trasferimento tecnologico delle aziende, per progettare idonee
professionalità e per costruirle e mantenerle con iniziative di formazione da parte di formatori
qualificati e, a loro volta, appositamente formati.
Il modello, nelle sue diverse articolazioni, integra la componente geografica interprovinciale
confrontando la mappa dell’offerta di lavoro con quella della possibile erogazione, alla ricerca di
meccanismi di orientamento ai corsi che minimizzino gli spostamenti delle persone e comunque
possano prevedere all’occorrenza anche forme di erogazione di corsi residenziali
Il Polo ICT ha definito il lavoro triennale da svolgere identificando tre principali filiere:

le misure di sistema e i monitoraggi;

l’erogazione della formazione;

il bilancio economico.
L’aspetto volutamente schematico non sembri riduttivo dato che dopo una lunga attività di analisi e
di confronto tra i partner il Polo ha sentito l’esigenza di una prima sintesi condivisa ad evitare di
disperdere risorse, considerata anche la numerosità dei soci del sodalizio, in discussioni teoriche,
forse interessanti, ma poco concludenti ai fini di una reale incisività nel settore della formazione e
dell’occupazione.
Sul sito del Pininfarina www.itispininfarina.it sono presenti i link al polo “Polo ICT” e dell’ITS che
illustrano nel dettaglio le proposte formative.
I corsi IFTS
Attualmente non sono attivi corsi, si è in attesa del bando regionale.
Il Pininfarina e l’Europa: i progetti europei
Il Pininfarina pone particolare attenzione a tutte quelle iniziative che possono favorire la formazione
di una cultura europea. Con l’obiettivo di sviluppare la conoscenza e la comprensione della
diversità culturale e linguistica europea e del suo valore, il nostro Istituto aderisce a progetti
europei di scambio con paesi esteri, sia per mezzo del viaggio sia attraverso piattaforme virtuali: gli
studenti possono così potenziare la lingua straniera grazie alla comunicazione con propri pari che
condividono gli stessi interessi, ma abitudini diverse, e acquisire le competenze di base necessarie
ai fini dello sviluppo personale, dell’occupazione e della cittadinanza europea attiva.
Il Pininfarina partecipa ai progetti proposti da Erasmus+. Sono inoltre programmati stage lavorativi
all’estero di alcune settimane nel periodo estivo oltre alla possibilità di scambi culturali con scuole
europee.
L'Istituto sviluppa progetti in lingua inglese su soggetti vari in partenariato con diverse scuole
europee attraverso il portale europeo delle scuole "eTwinning", sito ufficiale per la pubblicazione,
scambio d’informazioni e lavori svolti nell’ambito delle azioni proposte da Erasmus+.
L’istituto è parte integrante del circuito ENIS e ha partecipato a numerosi progetti europei come
partner.
Il Pininfarina e i rapporti con il mondo del lavoro
Il Pininfarina da sempre sviluppa rapporti di stretta collaborazione con il mondo del lavoro e, in
particolare, con le aziende di riferimento del proprio bacino di utenza.
È operativo da anni un “Progetto Alternanza Scuola/Lavoro”, comune ai vari indirizzi, che propone
agli studenti del quarto anno (e in alcuni casi del quinto, laddove il percorso segua un’articolazione
biennale) periodi di esperienza in azienda,di almeno tre settimane, sia nel corso dell’anno
scolastico, sia nel periodo estivo, con il supporto di un tutor interno (docente) e di un tutor
aziendale che seguono, in collaborazione, il percorso formativo del ragazzo. In tal modo viene
rafforzata la motivazione allo studio, poiché gli studenti possono comprendere le finalità lavorative
dei propri sforzi scolastici. Il contatto con il mondo dell’impresa tende a potenziare le attitudini
relazionali degli studenti e la consapevolezza delle proprie capacità, oltre che costituire
un’esperienza formativa nell’ambito delle competenze di cittadinanza. Infine il progetto crea, o
consolida, il rapporto tra scuola e aziende del territorio, favorendo uno scambio positivo per
entrambe e aumentando le possibilità di impiego degli studenti stessi al termine del quinto anno.
La vocazione della scuola finalizzata anche alla promozione e allo sviluppo del territorio e alle sue
ricadute occupazionali si esprime anche attraverso atti formali, che sanciscono i rapporti con il
mondo del lavoro attraverso accordi di collaborazione, confronto/scambio di esperienze, condivisi
con gli Organi Collegiali competenti.
Il Pininfarina e le reti di collaborazione
Il Pininfarina è soggetto partner di numerose reti tra scuole, soggetti del mondo industriale,
università e centri di ricerca. Di seguito l’elenco delle reti alle quali il Pininfarina aderisce:

DSCHOLA;

ASAPI (capofila ITIS Avogadro, Torino);

Rete Meccatronica e Robotica (capofila IIS Ferrari - Galilei, Torino);

Rete Scuole di Moncalieri per la Sicurezza (capofila ITIS Pininfarina);

Rete Scuole polo HC (capofila DD IV CIRCOLO, Moncalieri);

“Lean Education Network Torino” per la diffusione e lo sviluppo della Lean Organization
nella Formazione Professionale, nell’Istruzione Secondaria di Secondo Grado,
nell’Istruzione Universitaria e nell’Alta Formazione (capofila ITIS Pininfarina);

Protocollo di intesa con la ReeR SpA, azienda leader nella produzione di sensori
optoelettronici per l'antinfortunistica industriale, finalizzato da un lato a sperimentare, per
l'indirizzo Elettronica/Automazione, moduli didattici sul tema della Sicurezza del Lavoro e
delle tecnologie a suo supporto e dall'altro a incentivare sulle stesse tematiche la
formazione/l'aggiornamento dei docenti di discipline tecniche.
STAR BENE A SCUOLA: SERVIZI INTEGRATI A STUDENTI E FAMIGLIE
I progetti inseriti in quest’area sono volti alla promozione di:
1. attività tese a garantire:
● agli allievi un sano contesto di crescita e di sviluppo che li aiuti a superare i malesseri
e disagi tipici dell’adolescenza;
● ai genitori spunti di confronto e riflessione al fine di favorirne il dialogo con i figli;
2. attività integrative e complementari che permettano:
● agli studenti di esprimere e di sviluppare le proprie capacità creative e la propria
personalità;
● alle famiglie di aggiornare la propria formazione e alfabetizzarsi nei nuovi saperi.
Le finalità e gli obiettivi di tali azioni sono molteplici.
a. Promuovere stili di vita positivi
1. Progetto di attività sportiva: per lo sviluppo armonico della persona, della cultura, del
rispetto dell'altro, delle regole e del fair play. Le attività proposte interessano moltissime
discipline: atletica leggera, pallavolo, pallacanestro, calcio a cinque ecc. Il dipartimento di
Scienze Motorie e Sportive prevede la partecipazione degli studenti a eventi e attività
promozionali.
2. Progetto “Prevenzione per la salute mentale e lotta allo stigma” in collaborazione con
l’ASL 5 di Moncalieri: attività informativa e sfida sportiva.
3. Progetto “Visite e viaggi d’istruzione” (un solo giorno): per offrire agli studenti la
possibilità di conoscere realtà e situazioni nuove e diverse dalla loro, accrescere la
motivazione allo studio e per educare alla condivisione di esperienze formative anche in
ambito extrascolastico.
4. Progetto Educazione alla Legalità, Rispetto delle Regole, Bullismo. Attività di
prevenzione, informazione e formazione in collaborazione con l'Arma dei Carabinieri
5. Progetto Educazione alla Navigazione Consapevole, Internet e Cyberbullismo Attività
di prevenzione, informazione e formazione in collaborazione con la Polizia Postale
6. Progetto Educazione alla Salute "WELLNESS@SCHOOL". Stili di vita e principi per una
sana e corretta alimentazione in collaborazione con ASL TO 5, USR e TELECOM ITALIA.
7. Progetto Educazione alla Legalità Economica. In collaborazione con la Guardia di
Finanza di Torino
8. Progetto Educazione e Prevenzione all'uso e consumo di Sostanze Stupefacenti. In
collaborazione con il laboratorio LASS dell'Arma dei Carabinieri.
b. Favorire l’integrazione di ogni componente della comunità scuola
1. CIC (Centro informazione e consulenza): per fornire spazi di ascolto e sostegno
psicologico agli studenti, alle famiglie e a tutti gli operatori della scuola.
2. Progetto “BES – Bisogni Educativi Speciali”: l’Istituto riserva una specifica attenzione
nei confronti dell’integrazione degli studenti diversamente abili e si avvale della presenza di
un gruppo di docenti di sostegno specializzati. Vi è una cura particolare per le strategie da
adottare al fine di raggiungere gli obiettivi preposti per ogni percorso speciale
individualizzato, che sono esplicitati all’interno delle programmazioni disciplinari. Una
speciale considerazione è dedicata agli strumenti e agli ausili didattici che possono essere
utili per il raggiungimento degli obiettivi degli allievi con bisogni educativi speciali (BES).
Nell'Istituto, negli anni passati, è stato attivato il Gruppo di Lavoro per l’Handicap (GLHI),
come previsto dalle disposizioni a sostegno della piena integrazione scolastica (Legge n.
104 del 05/02/1992) e nell’anno 2015/2016 è stato costituito il Gruppo di Lavoro per
l'Inclusività (GLI), come previsto dalla Direttiva Ministeriale del 27/12/2012. Inoltre,
l’intervento dell’Istituto mira al raggiungimento dell’inclusione, favorendo il recupero e il
potenziamento delle capacità individuali, considerando il “Progetto di vita” per ogni singolo
allievo che gli consenta un orientamento al lavoro e un’integrazione nella società. A tal
proposito sono stati attivati i seguenti progetti:
3. Progetto “Inserimento e integrazione allievi diversamente abili”: si intende coordinare
azioni finalizzate a realizzare l’integrazione degli allievi diversamente abili, garantendo loro
pari opportunità; predisporre le procedure di continuità in entrata e in uscita; osservare,
analizzare e superare le difficoltà sorte in itinere; attivare il raccordo con gli Enti
corresponsabili del processo di integrazione (ASL, Enti Locali, Cooperative Sociali, ecc.) al
fine di formare le unità multidisciplinari previste dalla normativa; mantenere e intensificare i
rapporti con le altre scuole ed Enti presenti sul territorio; promuovere l’aggiornamento
specifico dei docenti sui temi della disabilità; predisporre progetti specifici necessari ai
singoli allievi;
4. PinIN Life@School: il suo intento è rendere la scuola un luogo accogliente e sensibile al
tema dell’inclusione scolastica per le persone con disabilità e con bisogni educativi speciali,
nel quale i diritti degli alunni siano concretamente vissuti; promuovere l’aggiornamento dei
docenti e del personale ATA sui temi della disabilità e del disagio.
5. Italiano per gli stranieri: nell’intento di garantire il diritto allo studio a tutti gli allievi,
l’Istituto mette in atto delle azioni volte a compensare il deficit linguistico degli studenti
stranieri, attraverso i corsi di Italiano L2, volti a favorire l’integrazione di chi è appena
arrivato in Italia e migliorare la capacità linguistica degli studenti inseriti già da qualche
tempo.
c. Promuovere il volontariato a scuola e la cultura della donazione
1.
Sensibilizzazione alla donazione di sangue e midollo osseo: in collaborazione con l’ASL 5,
prevede un incontro informativo/formativo rivolto agli studenti di quinta al fine di sensibilizzarli
alla donazione del midollo osseo e la presenza, in alcune mattinate, dell’autoemoteca AVIS
nel cortile della scuola.
2.
Peer Education (per gli studenti del triennio): formazione alla strategia educativa di
comunicazione orizzontale per creare un gruppo tra pari che realizzi occasioni di
socializzazione ed impegno all’interno della scuola.
3.
Progetto di solidarietà internazionale: ha lo scopo di aiutare i giovani a prendere coscienza
dell’importanza della solidarietà verso popoli più svantaggiati, prepararli e avviarli alla
cooperazione internazionale, metterli in comunicazione con altri giovani che vivono situazioni
precarie e problematiche. Sarà anche importante far conoscere che cosa è l’Adozione
internazionale a distanza e l’importanza socio-politica di lasciare a ogni popolo i propri figli.
d. Promuovere comportamenti corretti sulla strada
1.
Progetto” Educazione alla sicurezza stradale”: attività per il biennio e il triennio, finalizzate
alla formazione dei giovani in materia di sicurezza stradale.
2.
Corso di “Guida sicura”: per neopatentati delle classi quinte presso il centro “MOTOROASI”
di Susa (TO).
e. Promuovere lo sviluppo della creatività e di esperienze che arricchiscano la personalità
dell’adolescente
1.
Arte e Creatività - Laboratorio di Musica e Teatro: nato per offrire agli allievi la possibilità di
esprimere e di sviluppare le proprie capacità creative e la propria personalità; l’attività
culminerà con uno spettacolo di fine anno e la partecipazione a manifestazioni programmate
sul territorio.
Le attività di recitazione, regia e scenografia sono svolte in collaborazione con esperti esterni.
2.
Progetto Memoria-Laboratorio multimediale: rivolto al triennio, è un’attività che si propone
di preservare la memoria dei campi di concentramento e dell’Olocausto. Prevede momenti di
formazione degli allievi anche con l’intervento di testimoni ed esperti, sia in istituto, sia presso
altre istituzioni; ci saranno momenti di approfondimento nel laboratorio multimediale, dove
verranno visionati e prodotti dei video sui campi in Italia. Il momento più significativo è
rappresentato dal viaggio in un sito della memoria, con l’adesione all’iniziativa “Treno della
memoria” proposta dall’associazione Deina, in collaborazione con il Comune di Moncalieri. È
prevista anche una “attività di restituzione” destinata agli allievi del Pininfarina e aperta alla
cittadinanza. Tale iniziativa potrà assumere il carattere di mostra, assemblea o festa.
f. Promuovere possibilità di incontro e formazione alle famiglie
Si tratta di attività volte alla promozione di conferenze e seminari riguardanti il rapporto genitori-figli
adolescenti.
Il PIANO FORMATIVO, LE FINALITÀ EDUCATIVE E LA VALUTAZIONE
La progettazione didattica del percorso scolastico della classe viene esplicitato nell'adozione del
"Piano formativo" dei docenti del Consiglio di Classe, strutturato nell'individuazione di:

atteggiamento "educativo";

obiettivi, metodi, strumenti di valutazione e contenuti di ciascuna disciplina in coerenza
con quanto definito dalle Riunioni per materia;

monitoraggio e valutazione del processo, in coerenza anche con le linee espresse nei
Dipartimenti e nelle Riunioni per materia.
Generalmente la valutazione finale tiene conto, oltre degli elementi cognitivi (requisiti minimi nelle
varie discipline), anche degli elementi "non cognitivi" come presenza attiva in classe, impegno,
interesse, partecipazione alle attività scolastiche, motivazione allo studio e conseguente volontà di
recupero.
La valutazione verrà effettuata mediante verifiche periodiche e globali volte al controllo del
raggiungimento degli obiettivi in itinere e verifiche finali.
Gli insegnanti utilizzeranno strumenti di verifica diversificata, in piena autonomia (fatti salvi i diritti
degli studenti) quali test, prove scritte, relazioni, prove pratiche, interrogazioni frontali,
interrogazioni brevi e lavori svolti a casa.
La struttura del “Piano formativo” è così definita:
Allo scopo di progettare il percorso didattico il docente traccia un profilo della classe per la
1 propria materia basandosi sui dati di ingresso disponibili (o da raccogliere) che condivide con
gli allievi in forma statistica e non nominativa.
2 Progettazione del percorso formativo e definizione di tutti gli elementi che lo caratterizzano.
Valutazione degli apprendimenti esplicitando quantità, modalità e tempistica di raccolta delle
3 indicazioni sul profitto e le modalità di elaborazione delle valutazioni sommative (medie
pesate, medie aritmetiche, modalità di valutazione dell’impreparazione, ecc.).
Modalità di controllo del processo formativo (indicare le strategie del docente per il sostegno,
4
il recupero e la valorizzazione dell’eccellenza, correlate agli esiti in itinere della classe).
La valutazione ed il sistema di verifica dell’azione di insegnamento/apprendimento
La valutazione è intesa come processo educativo strettamente collegato sia con l’attività di
apprendimento (verifica dell’apprendimento) che con l’attività d’insegnamento (verifica dell’efficacia
dell’insegnamento). Si definiscono gli aspetti fondamentali della valutazione:

diagnostico, finalizzato alla verifica della situazione di partenza, alla programmazione,
al recupero;

formativo, in itinere, finalizzato a fornire all’insegnante dati analitici ed indicazioni per
un’eventuale ristrutturazione degli obiettivi prefissati;

sommativo finalizzato ad accertare il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.
La valutazione è basata sui seguenti parametri:

situazione di partenza;

ritmi di apprendimento e di sviluppo;

partecipazione;

impegno;

progressione rispetto ai livelli di partenza;

acquisizione di un metodo di studio;

raggiungimento degli obiettivi.
Gli elementi di riferimento per la valutazione
a. Il Collegio dei Docenti
Il Collegio dei Docenti dell’ITIS Pininfarina, sulla base del Documento della Commissione per la
valutazione, delibera i criteri generali per favorire l’uniformità del processo e delle metodologie di
valutazione.
Durante l’attività di accoglienza dei docenti, effettuata all’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente
Scolastico illustra i criteri di gestione del processo di valutazione, descritta nel Manuale del
Docente consegnato a tutti i docenti. Inoltre, il Dirigente Scolastico effettua la formazione dei
docenti sulla gestione del processo di valutazione attraverso specifici incontri convocati all’inizio
dell’anno scolastico.
b. Dipartimenti, Riunioni per materia e Consigli di Classe
Il riordino dell’Istruzione tecnica prevede, come articolazione del Collegio dei Docenti, l’istituzione
dei Dipartimenti per aree disciplinari. I Dipartimenti del Pininfarina sono così articolati:

Linguaggi - Storico/sociale

Matematica

Scienze integrate

Elettronica e Telecomunicazioni

Informatica

Meccanica

Biotecnologie ambientali.
Al loro interno si organizzano i gruppi di lavoro per materia, ai quali partecipano i docenti che
insegnano la stessa materia nei vari corsi.
Durante le riunioni di dipartimento i docenti mettono in essere le seguenti azioni:
1. formulano il programma didattico (in forma tradizionale o modulare) individuando le
competenze certificabili attraverso la definizione di:
●
obiettivi di tipo generale e disciplinare;
●
competenze, conoscenze, abilità, contenuti;
●
criteri e strumenti di valutazione delle competenze;
●
eventuali obiettivi minimi e criteri per l’assegnazione del debito scolastico;
2. definiscono le verifiche di tipo comune alle diverse classi allo scopo di produrre
allineamento valutativo; per le classi quinte, impostano le simulazioni delle prove d'esame;
3. definiscono le attività di recupero e i criteri e le modalità per la verifica del superamento dei
debiti formativi;
4. definiscono i parametri di qualità della didattica e relativo monitoraggio;
5. definiscono la progettazione delle attività che vanno ad arricchire l’offerta formativa.
Nel Consiglio di Classe avviene, attraverso la stesura del “Piano formativo”, la programmazione
dell’attività didattica e l’individuazione degli obiettivi generali e didattici da raggiungere;
contestualmente avviene anche la programmazione del percorso valutativo.
Per rendere più omogenea la valutazione, ogni docente può proporre griglie di valutazione
individuate nelle Riunioni per materie e fatte proprie dal Consiglio di Classe. Copia delle griglie di
valutazione viene conservata nella cartella del Consiglio di Classe.
Identificazione delle modalità di valutazione
a. Pianificazione delle attività di valutazione iniziale
La pianificazione delle attività di valutazione in ingresso avviene durante il primo Consiglio di
Classe dell’anno scolastico, sulla base degli esiti dei test d’ingresso.
La valutazione iniziale (in ingresso) ha lo scopo di verificare il grado di possesso da parte degli
allievi dei prerequisiti necessari per affrontare gli argomenti delle materie dell’anno scolastico in
corso. Essa è indispensabile per poter predisporre eventuali interventi didattici integrativi e per la
progettazione per percorso formativo della classe.
Il Consiglio di Classe individua le competenze oggetto di valutazione, stabilisce le modalità, la
tipologia delle prove e i tempi di somministrazione.
b. Pianificazione delle attività di valutazione nel corso delle attività didattiche
La valutazione dell’apprendimento nel corso delle attività didattiche avviene attraverso colloqui
orali, prove scritto-grafiche e/o prove pratiche secondo quanto previsto dalla normativa vigente di
riferimento e dal DPR 122/2009.
Le prove scritto-grafiche e le prove pratiche devono essere presentate allo studente attraverso un
testo scritto in cui siano ben individuabili:

il testo del tema o del problema;

i quesiti a cui deve dare risposta.
Lo studente dovrà inoltre essere informato in merito:

al tempo concesso per la prova;

agli strumenti che possono essere usati.
Se la valutazione avviene con l’ausilio di una “Griglia di valutazione”, questa è portata a
conoscenza del candidato prima dell’effettuazione della prova.
Il numero di prove somministrate all’allievo dipende dalle singole discipline e deve essere tale da
consentire una valutazione certa delle competenze. In linea generale, sia le prove scritte e sia
quelle orali non possono essere inferiori a due per periodo didattico ed è auspicabile non siano
inferiori a tre.
La pianificazione delle attività di valutazione nel corso delle attività didattiche avviene durante il
primo Consiglio di Classe dell’anno scolastico in corso.
Ogni docente, in armonia con quanto deciso nelle Riunioni per materia e seguendo le linee guida
della Commissione per la valutazione, individua gli obiettivi, in termini di competenze, per la
propria disciplina. Determina, quindi, i contenuti del corso e gli strumenti di valutazione più adatti
per la verifica delle abilità e delle competenze acquisite; propone, infine, la sua programmazione al
Consiglio di Classe. È compito del Consiglio di Classe coordinare la programmazione di tutti i
docenti e organizzare il percorso di valutazione in modo che sia omogeneo per tutte le materie.
Ogni docente, in armonia con quanto deciso nella riunione del Consiglio di Classe, produce il
“Piano formativo” del docente, contenente le attività didattiche e le attività di valutazione. Nel
documento sono individuate le competenze che saranno oggetto di valutazione, il tipo e il numero
di prove da effettuare e la metodologia di valutazione. La data di esecuzione delle prove e gli
argomenti sui quali queste verteranno, poiché non è verosimile vengano fissati a inizio d’anno,
deve essere comunicata alla classe, dal docente, con almeno cinque giorni di anticipo. La
programmazione di dettaglio della valutazione sarà effettuata durante lo svolgimento del corso e
sarà riportata, dal docente, sul registro di classe.
Copia del documento è inserito nella cartella condivisa della classe, in formato digitale, in modo da
essere accessibile a tutti gli allievi della classe stessa.
c. Registrazione delle attività di valutazione
Gli obiettivi possono essere raggiunti:
1. in modo soddisfacente;
2. sostanzialmente;
3. solo in parte;
4. in modo non adeguato;
5. in modo assolutamente insufficiente.
A ognuna delle condizioni sopra descritte corrisponde una valutazione numerica compresa tra il
valore minimo di 1 e il valore massimo di 10. L’allievo deve essere informato dal docente, nel
minor tempo possibile, delle valutazioni che gli vengono attribuite.
d. Registrazione delle valutazioni delle prove scritto-grafiche
Le valutazioni sono registrate sul frontespizio degli elaborati e sul registro elettronico del docente.
Gli elaborati valutati sono consegnati, dal docente al personale ATA addetto all’Area Didattica che
provvede all’archiviazione degli elaborati e alla loro conservazione per un periodo di cinque anni;
trascorso il quale, sono mandati al macero.
e. Registrazione delle valutazioni dei colloqui orali
Le valutazioni dei colloqui orali sono registrate nel registro elettronico del docente.
f. Registrazione delle valutazioni sul registro elettronico
La registrazione dei voti avviene sul registro elettronico, offrendo così la possibilità ai genitori di
verificare l’andamento valutativo del proprio figlio/a. L’utilizzo del registro elettronico consente alla
famiglia di prendere visione delle valutazioni in qualsiasi momento.
g. Pianificazione delle attività di valutazione finali
La valutazione finale del raggiungimento degli obiettivi prefissati avviene con il Consiglio di Classe
riunito in scrutinio. Il Consiglio di Classe, in una specifica riunione, effettua anche una valutazione
intermedia degli allievi per ogni periodo didattico. Durante lo scrutinio ogni docente presenta al
Consiglio di Classe, per la propria disciplina, una proposta di valutazione dedotta delle prove
effettuate nel periodo in oggetto e tutte le indicazioni necessarie a motivare le sue scelte.
Il Consiglio di Classe, tenuto conto del documento della commissione per la valutazione e dei
criteri generali per l’uniformità del processo valutativo, esprime collegialmente la valutazione sul
raggiungimento degli obiettivi fissati in fase di programmazione o revisione dei percorsi formativi.
Il Consiglio di Classe assegna per ogni disciplina una valutazione numerica compresa tra 1 (uno) e
10 (dieci). Se gli obiettivi minimi della disciplina sono stati raggiunti la valutazione non deve essere
inferiore a 6/10.
Durante lo scrutinio finale, in particolare, il Consiglio di Classe:

se in tutte le discipline la valutazione attribuita è uguale o superiore a 6/10, decide di
promuovere l’allievo all’anno successivo;

in caso di insufficienze, non numerose e non ritenute gravi, valuterà l’opportunità di
sospendere il giudizio rinviando la decisione a settembre;

in caso di valutazioni insufficienti, numerose, gravi e ritenute non sanabili, dichiarerà
l’allievo non promosso.
Nello scrutinio conclusivo delle classi del triennio, il Consiglio di Classe assegnerà ad ogni allievo:

il credito formativo secondo quanto previsto dalla normativa vigente;

il credito scolastico secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
I risultati delle deliberazioni del Consiglio di Classe sono riportate sulle pagelle personali
dell’allievo e, nel caso di scrutinio conclusivo, su tabellone da affiggere nelle bacheche dell’atrio
della scuola.
Le pagelle consegnate, a cura del Coordinatore del Consiglio di Classe e del personale ATA
dell’Area Didattica, all’allievo, se maggiorenne, o al genitore (o chi per esso), se l’allievo è
minorenne, devono essere riconsegnate firmate e conservate in archivio per almeno cinque anni.
h. Presentazione all’allievo delle modalità di valutazione
All’inizio di ogni anno scolastico viene presentato, a cura del Coordinatore del Consiglio di Classe,
agli allievi il “Piano formativo” del Consiglio di Classe, documento con il quale il Consiglio di Classe
definisce anche i criteri generali di valutazione in cui viene anche riportata l’integrazione eventuale
ai criteri generali di valutazione.
All’inizio di ogni anno scolastico viene presentato agli allievi da ogni docente il “Piano formativo”
del docente, documento che definisce anche i criteri di valutazione del docente stesso.
i. Sistemi di misurazione dell’apprendimento
I sistemi di misurazione dell’apprendimento degli allievi vengono individuati in fase di progettazione
del servizio.
I sistemi di misurazione dell’apprendimento degli allievi vengono identificati per tipologia e
funzione; i tipi sono:



prove non strutturate: temi, interrogazioni orali e scritte, relazioni, problemi;
prove semi-strutturate: riassunto, saggio breve, relazioni, ecc.;
prove strutturate: quesiti a risposta breve, chiusa (V\F, scelta multipla) o aperta.
La funzione della valutazione può essere:

formativa: quando il sistema di misurazione viene utilizzato durante il processo di
apprendimento per dare indicazioni su come procede il processo stesso allo scopo di
orientarne lo sviluppo successivo e definire, quando necessario, quali strumenti di
recupero utilizzare;

sommativa: quando il sistema viene utilizzato al termine del processo di apprendimento,
anche parziale, per giungere al risultato finale.
I sistemi di misurazione dell’apprendimento sono individuati rispettando i seguenti criteri:
 adeguatezza al misurando;

ripetibilità/affidabilità;

standardizzazione;

comparabilità dei risultati ottenuti su soggetti diversi;

oggettività ;

discriminanza tale da garantire variazione del risultato alla variazione della variabile
misurata;

omogeneità;

trasparenza tale da garantire agli utenti la conoscenza dei criteri e le modalità di
valutazione.
l. Modalità di valutazione dei sistemi di misurazione dell’apprendimento
I sistemi di misurazione dell’apprendimento vengono valutati all’inizio dell’anno scolastico dai
docenti durante le Riunioni per materia, sulla base delle evidenze emerse durante l’anno scolastico
precedente. I sistemi approvati vengono successivamente validati dal Consiglio di Classe di inizio
anno.
4. FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI, DI SOSTEGNO
DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA E DI POTENZIAMENTO
DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il fabbisogno di posti comuni è stato determinato sulla scorta della serie storica delle iscrizioni,
delle ripetenze e delle reiscrizioni con riferimento ai parametri dettati dalla normativa a oggi
vigente.
Il fabbisogno è stato definito in modo separato per la sezione diurna e per la sezione serale.
CORSO DIURNO
TOTF04000D ITIS PININFARINA DIURNO
Classe di concorso/sostegno
A013
A019
A020
A029
A034
A035
A038
A042
A346
A047
A050
A060
A071
C240
C260
C290
C310
C320
-
CHIMICA
DIRITTO ED ECONOMIA
MECCANICA
SCIENZE MOTORIE
ELETTRONICA
ELETTROTECNICA
FISICA
INFORMATICA
INGLESE
MATEMATICA
LETTERE ITALIANE
SCIENZE DELLA TERRA-BIOLOGIA
TTRG
LAB. CHIMICA
LAB. ELETTRONICA
LAB. FISICA
LAB. INFORMATICA
LAB. MECCANICA
Religione/attività alternative
a.s. 2016-17
cattedre
7
a.s. 2017-18
ore
7
cattedre
7
3
2
9
13
6
10
Motivazione: indicare il piano delle classi
previste e le loro caratteristiche
a.s. 2018-19
ore
15
cattedre
7
3
4
3
4
9
14
8
15
12
6
12
6
10
1
10
3
11
3
1
1
ore
15
1
5
8
5
11
5
8
4
8
1
8
0
10
0
10
0
9
15
14*
0
14*
3
14*
3
20
0
20
0
19
12
5
13
1
5
19
4
15
4
15
4
15
4
4
1
9
4
5
11
3
4
5
11
3
1
11
1
11
1
11
5
12
4
17
5
9
7
11
7
12
7
2
3
6
3
6
3
5
6
11
** vedi tabella 1
Si precisa che i posti per la classe di concorso A047 - Matematica – sono stati calcolati sulla reale
possibilità di composizione delle cattedre considerata la modularità oraria della materia.
FAB BISOGNO
A.S. 2016/2017
A.S. 2017/2018
A.S. 2018/2019
234 ore
237 ore
237 ore
CATTEDRE
14
14
14
ORE
0
3
3
TAB.1
CODICE MECCANOGRAFICO TOTF04000D
DENOMINAZIONE ISTITUZIONE SCOLASTICA ITIS PININFARINA
Istituto Tec nico Tecnologico
CORSO DIURNO
PREVISIONE CLASSI
INDIRIZZI, ARTICOLAZIONI E/O OPZIONI
Elettronica ed elettrotecnica
Meccanica, meccatronica ed energia
Informatica e telecomunicazioni
Chimica, materiali e biote c.- biotec. amb.
Elettronica*
Automazione*
Informatica
Telecomunicazioni*
Meccanica, meccatronica
Energia
Biotecnologie ambientali
I
IT10
IT05
IT13
IT16
ITEC
ITAT
ITIA
ITTL
ITMM
ITEN
ITBIA
TOTALI
PREVISIONE CLASSI
INDIRIZZI, ARTICOLAZIONI E/O OPZIONI
CORSO DIURNO
Elettronica ed elettrotecnica
Meccanica, meccatronica ed energia
Informatica e telecomunicazioni
Chimica, materiali e biote c.- biotec. amb.
Elettronica*
Automazione*
Informatica
Telecomunicazioni*
Meccanica, meccatronica
Energia
Biotecnologie ambientali
TOTALI
PREVISIONE CLASSI
INDIRIZZI, ARTICOLAZIONI E/O OPZIONI
CORSO DIURNO
Elettronica ed elettrotecnica
Meccanica, meccatronica ed energia
Informatica e telecomunicazioni
Chimica, materiali e biote c.- biotec. amb.
Elettronica*
Automazione*
Informatica
Telecomunicazioni
Meccanica, meccatronica
Energia
Biotecnologie ambientali
TOTALI
* CLASSE ARTICOLATA (A.S. 2016/2017
e successivi)
classi
3
4
6
2
15
396
I
IT10
IT05
IT13
IT16
ITEC
ITAT
ITIA
ITTL
ITMM
ITEN
ITBIA
classi
3
4
6
2
15
I
IT10
IT05
IT13
IT16
ITEC
ITAT
ITIA
ITTL
ITMM
ITEN
ITBIA
classi
3
4
6
2
15
II
III
alunni classi alunni cla ssi alunni
78
3
68
106
4
90
158
5
112
54
2
44
1
18
1
33
3
80
0
0
2
54
1
18
2
42
14
314
10
245
A.S. 2016/2 017
IV
V
totale classi
classi alunni class i alunni
6
8
11
4
1
19
1
19
3
2
42
1
18
4
2
50
4
60
9
0
0
0
0
0
3
70
2
31
7
1
16
1
20
3
2
52
1
18
5
11
2 49
A.S. 2017/2018
II
III
IV
alunni classi alunni cla ssi alunni classi alunni
78
3
68
106
4
90
158
5
112
54
2
44
1
18
1
17
1
33
1
30
3
80
3
75
0
0
0
0
2
54
2
46
1
18
1
22
2
42
2
46
396
14
314
10
245
10
2 36
A.S. 2018/2019
II
III
IV
alunni classi alunni cla ssi alunni classi alunni
78
3
68
106
4
90
158
5
112
54
2
44
1
18
1
17
1
33
1
30
3
80
3
75
0
0
0
0
2
54
2
46
1
18
1
22
2
42
2
46
396
14
314
10
245
10
2 36
10
166
totale alunni
146
196
270
98
56
93
190
0
155
54
112
60
V
totale classi
alunni
6
8
11
4
17
3
38
4
44
8
0
0
58
7
21
3
44
6
11
222
60
1370
totale alunni
class i
1
2
2
0
3
1
2
class i
1
1
3
0
2
1
2
10
V
totale classi
alunni
6
8
11
4
16
3
28
3
68
9
0
0
44
6
21
3
44
6
221
59
146
196
270
98
52
101
199
0
158
61
132
1413
totale alunni
146
196
270
98
51
91
223
0
144
61
132
1412
1 classe ITEC (18 allievi) articolata con 1 gruppo/classe ITAT (12 allievi) + 1 classe ITAT (21 ALLIEVI)
CORSO SERALE
TOTF04050V ITIS PININFARINA SERALE
Classe di concorso/sostegno
A013
A020
A034
A034
A038
A042
A346
A047
A050
A060
A071
C240
C260
C290
C310
C320
-
CHIMICA
MECCANICA
ELETTRONICA
ELETTROTECNICA
FISICA
INFORMATICA
INGLESE
MATEMATICA
LETTERE ITALIANE
SCIENZE DELA TERRA-BIOLOGIA
TTRG
LAB. CHIMICA
LAB. ELETTRONICA
LAB. FISICA
LAB. INFORMATICA
LAB. MECCANICA
Religione/attività alternative
a.s. 2016-17
a.s. 2017-18
a.s. 2018-19
cattedre
ore
2
cattedre
ore
2
cattedre
ore
2
2
1
2
1
2
1
2
5
2
5
2
5
3
3
3
2
0
2
0
2
1
2
1
2
1
2
1
12
1
12
1
12
2
12
2
12
2
12
1
0
3
3
3
3
3
3
1
1
3
1
1
3
1
3
1
1
1
1
1
1
2
1
2
1
7
** vedi tabella 2
1
1
1
7
Motivazione: indicare il piano delle classi previste e
le loro caratteristiche
1
2
7
TAB.2
DENOMINAZIONE ISTITUZIONE SCOLASTICA ITIS PININFARINA
Istituto Tecnico Tecnologico
CODICE MECCANOGRAFICO TOTF04050V
CORSO SERALE
A.S. 2016/2017
PREVISIONE CLASSI
INDIRIZZI, ARTICOLAZIONI E/O OPZIONI
Elettronica ed elettrotecnica
Elettronica
Informatica
Meccanica, meccatronica
TOTALI
CODICE MECCANOGRAFICO TOTF04050V
CORSO DIURNO
Elettronica ed elettrotecnica
Elettronica
Informatica
Meccanica, meccatronica
TOTALI
CODICE MECCANOGRAFICO TOTF04050V
CORSO DIURNO
Elettronica ed elettrotecnica
Elettronica
Informatica
Meccanica, meccatronica
TOTALI
I
II
III
classi alunni classi alunni classi alunni
IT10 1
25
0
ITEC
1
25
ITIA
1
25
ITMM
1
25
1
25
0
0
3
75
totale
IV
V
classi
classi alunni classi alunni
1
1
22
1
30
3
1
22
1
30
3
1
22
1
30
3
3
66
3
90
10
Istituto Tecnico Tecnologico
CORSO SERALE
classi alunni classi alunni classi alunni classi alunni
IT10 1
25
0
ITEC
1
25
1
22
ITIA
1
25
1
22
ITMM
1
25
1
22
1
25
0
0
3
75
3
66
Istituto Tecnico Tecnologico
CORSO SERALE
classi alunni classi alunni classi alunni classi alunni
IT10 1
25
0
ITEC
1
25
1
22
ITIA
1
25
1
22
ITMM
1
25
1
22
1
25
0
0
3
75
3
66
totale
alunni
25
77
77
77
256
classi alunni
1
1
1
3
30
30
30
90
1
3
3
3
10
25
77
77
77
256
10
25
77
77
77
256
classi alunni
1
1
1
3
30
30
30
90
1
3
3
3
Il fabbisogno di posti di sostegno è stato determinato sulla scorta della serie storica delle iscrizioni,
delle ripetenze e delle reiscrizioni, con riferimento ai parametri dettati dalla normativa a oggi
vigente, nonché considerando la tipologia di disabilità.
TOTF04000D ITIS PININFARINA DIURNO
Classe di concorso/sostegno
AD01
AD02
AD03
AD04
a.s. 2016-17
PSI CO -FISICO
cattedre
4
PSI CO -FISICO
3
ore
9
a.s. 2017-18
cattedre
4
ore
9
3
a.s. 2018-19
cattedre
4
ore
9
3
PSI CO -FISICO
PSI CO -FISICO
CODICE
MECCANOGRAFICO
(SEZIONE
ASSOCIATA/INDIRIZ
ZO DI STUDIO
FREQUENTATA/O
DALL'ALLIEVA/O)
TOTF04000D
TOTF04000D
TOTF04000D
TOTF04000D
TOTF04000D
TOTF04000D
TOTF04000D
TOTF04000D
TOTF04000D
TOTF04000D
TOTF04000D
TOTF04000D
NUMER
O
CLASSE
SCUOLA/INDIRIZZO DI
ALLIEVI
(INDICARE: 1STUDIO
(IN
2- 3- 4- 5)
CLASSE
)
PININFARINA - ITIS
PININFARINA - ITIS
PININFARINA - ITIS
PININFARINA - ITIS
PININFARINA - ITIS
PININFARINA - ITIS
PININFARINA - ITIS
PININFARINA - ITIS
PININFARINA - ITIS
PININFARINA - ITIS
PININFARINA - ITIS
PININFARINA - ITIS
4
4
4
4
3
3
2
2
2
1
1
1
23
23
21
21
24
25
20
20
27
22
22
22
TAB.3
AD01 - ORE RICHIESTE
AD02 - ORE RICHIESTE
AD03 - ORE RICHIESTE
AD04 - ORE RICHIESTE
TEMPO
ORE
SCUOL SETTIMANALI
A
DI
NON
NON
NON
NON
PSICO- AUDIOL
PSICO- AUDIOL
PSICO- AUDIOL
PSICO- AUDIOL
(DELLA FREQUENZA
VEDEN
VEDEN
VEDEN
VEDEN
FISICO
ESO
FISICO
ESO
FISICO
ESO
FISICO
ESO
CLASS DELL'ALLIEV
TE
TE
TE
TE
E)
A/O
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
9
9
9
9
9
9
18
18
9
9
9
9
9
ORGANICO POTENZIATO
Le priorità individuate dal RAV e dal successivo Piano di Miglioramento hanno portato
all’individuazione delle seguenti priorità nella richiesta dell’organico potenziato:
N. Area
AREA 3
AREA 7
AREA 1
AREA 2
AREA 4
AREA 5
AREA 7
Campi di Potenziamento
Priorità
Potenziamento Scientifico
1
Potenziamento Laboratoriale
2
Potenziamento Umanistico
3
Potenziamento Linguistico
4
Potenziamento Artistico e Musicale
5
Potenziamento Motorio
6
Potenziamento Socio Economico e per la legalità
7
Si inserisce, nell’ambito dell’utilizzo delle risorse dell’organico potenziato la seguente opzione:

Robotica (indirizzi di Elettronica e Automazione, Meccanica e Informatica)
Classe di concorso
n. docenti
C260
C310
1
1
Collaboratore vicario - gestione organizzativa
Animatore digitalenell'ambito delprogetto di scuola digitale
A013
1
supplenze brevi, potenziamento ed integrazione, recupero, apertura pomeridiana
della scuola scuola per studio assistito e sportelli in orario 14-16 dal lunedì al venerdì
A019
1
A020
1
Motivazione
supplenze brevi, potenziamento ed integrazione, recupero, apertura pomeridiana
della scuola scuola per studio assistito e sportelli in orario 14-16 dal lunedì al
venerdì, gestioner dei progetti di cittadinanza e costituzione, legalità
supplenze brevi, potenziamento, recupero, apertura pomeridiana della scuola scuola
per studio assistito e sportelli in orario 14-16 dal lunedì al venerdì
A034
1
supplenze brevi, potenziamento ed integrazione, recupero, apertura pomeridiana
della scuola scuola per studio assistito e sportelli in orario 14-16 dal lunedì al venerdì
A038
1
supplenze brevi, potenziamento ed integrazione, recupero, apertura pomeridiana
della scuola scuola per studio assistito e sportelli in orario 14-16 dal lunedì al venerdì
A042
1
supplenze brevi, potenziamento ed integrazione, recupero, apertura pomeridiana
della scuola scuola per studio assistito e sportelli in orario 14-16 dal lunedì al venerdì
A047
1
supplenze brevi, potenziamento con attività di classi aperte per tutte le classi terze,
apertura pomeridiana della scuola scuola per attività di recupero ed eccellenza
A050
1
A346
1
A042
1
A029
1
C260
C320
1
1
potenziamento ed integrazione, recupero, apertura pomeridiana della scuola scuola
per studio assistito e sportelli in orario 14-16 dal lunedì al venerdì
supplenze brevi, potenziamento con attività di classi aperte per tutte le classi terze,
apertura pomeridiana della scuola scuola per attività di recupero ed eccellenza
Alternanza scuola lavoro
supplenze brevi, potenziamento attività motoria e sportiva con apertura pomeridiana
della scuola scuola e supporto alle attività esterne di partecipazione alle
manifestazioni sportive organizzate a livello territoriale
supplenze brevi, potenziamento ed integrazione laboratorialità
supplenze brevi, potenziamento ed integrazione laboratorialità
L’avvio dei laboratori territoriali prevede un’apertura all’utenza interna ed esterna per n.54 ore
settimanali coperte con personale docente di cui si richiede l’assegnazione nell’organico d’istituto
in aggiunta alla quota prevista dell’organico potenziato.
Le risorse che si richiedono sono:
Classe di concorso
C260
C310
C320
n. docenti Motivazione
1
1
1
Garantire l'apertura agli allievi ed al territorio del laboratorio territoriale per n.54 ore
settimanali
5. FABBISOGNO DEI POSTI DEL PERSONALE TECNICO,
AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO
A.S. 2016/2017
SEDE
N.CLASSI
N.ALUNNI
A.S. 2017/2018
N.UNITA’ DI
PERSONALE
DSGA
N.CLASSI
N.ALUNNI
1
Assistenti amministrativi
Assistenti tecnici
ITIS
PININFARINA
TOTFO4000D
1626
Collaboratori scolastici
22
18
N.CLASSI N.ALUNNI
N.UNITA’ DI
PERSONALE
1
11
70
A.S. 2018/2019
N.UNITA’ DI
PERSONALE
1
11
70
1669
22
11
69
1668
18
22
18
6. FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE
MATERIALI
Le risorse strutturali esistenti
Laboratori e aule
Nell’istituto vi sono:
N° 31 aule per lezioni teoriche;
N. 3 aule allestite secondo la modalità Cl@ssi 2.0;
N° 1 aula di scienze – biologia;
N° 2 laboratori di inglese multimediale
N° 5 laboratori multimediali di informatica;
N° 2 laboratori di fisica;
N° 2 laboratori di chimica;
N° 1 laboratorio di microbiologia
N° 7 laboratori dell’area elettronico – sistemica, tra i quali un laboratorio “microwave” di
telecomunicazioni;
N° 9 laboratori dell’area meccanico-tecnologica e CAD-CAM, tra i quali una cella didattica di
robotica;
N° 1 aula per produzioni multimediali;
N° 1 auditorium da 330 posti;
N° 1 aula proiezioni da 80 posti;
N° 4 aule per tecnologia e disegno CAD biennio;
N° 1 laboratorio per il sostegno all’inserimento degli allievi portatori di handicap.
Tutti i locali dell’istituto sono collegati in rete Intranet e alla rete esterna attraverso internet. Tutte le
aule teoriche sono dotate di un personal computer ed è funzionante il registro elettronico di classe
che ha sostituito totalmente il registro di classe cartaceo.
Locali per attività sportive
L’istituto è dotato di:
N° 2 palestre
N° 1 sala attrezzi, anche per body building;
N° 1 campo da calcetto esterno;
N° 1 campo da basket esterno;
N° 1 pista di atletica esterna.
Biblioteca
Il Pininfarina dispone di una biblioteca contenente 15.000 volumi con servizio di gestione e ricerca
informatizzato. La biblioteca, di recente ristrutturazione, ha al proprio interno una mediateca e
diverse postazioni per ascolto della musica e dei cd multimediali.
La biblioteca propone anche eventi culturali – mostre, convegni e incontri con l’autore - che
permettono agli studenti di dialogare con testimoni del nostro tempo e di approfondire tematiche
solitamente non affrontate nel lavoro curricolare. Le varie attività sono proposte anche alla
fruizione esterna, rivolgendosi non solo agli studenti ma anche alle loro famiglie, nell’ottica di
un’apertura della scuola sul territorio.
Servizio mensa: il Pininbar
L’istituto è dotato di un bar interno che effettua servizio di ristoro/mensa per allievi e personale. La
proposta di cibi di qualità, adatti ai giovani, cucinati freschi – in particolare del menù monopiatto,
denominato “tris” per la forma del piatto diviso in tre settori – è uno strumento attivo per
promuovere una cultura della corretta alimentazione.
Presso il Pininbar è ora aperto il “Caffè Letterario”: uno spazio con libri e pubblicazioni a
disposizione, dove possono trovare collocazione eventi culturali e di promozione della lettura.
IL FABBISOGNO EMERSO DALLA PROGETTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
TRIENNALE.
I Dipartimenti, nel progettare l’offerta formativa triennale, hanno individuato le risorse strumentali
necessarie che sono analiticamente descritte nel relativo allegato.
Le risorse strumentali essenziali necessitano delle risorse economiche, compatibili con le
previsioni di spesa, di cui alla tabella che segue:
Risorse destinarsi a ciascun dipartimento in €
2016/17
2017/18
2018/19
Totale per dipartimento
Elettronica, automazione e
telecomunicazioni
€ 23.220
€ 30.818
€ 32.765
€ 86.803
Matematica
€ 16.398
€ 186
€ 186
€ 16.770
Informatica
€ 19.439
€ 7.535
€ 7.535
€ 34.509
Scienze integrate
€ 8.816
€ 7.787
€ 8.346
€ 24.949
Storico linguistico
€ 5.110
€ 5.110
€ 5.110
€ 15.330
Meccanica, meccatronica e
energia
€ 16.465
€ 24.095
€ 24.600
€ 65.160
Biotecnologie Ambientali
€ 15.000
€ 28.700
€ 25.800
€ 69.500
Inglese
€ 13.950
€ 769
€ 658
€ 15.377
Scienze Motorie
€ 11.220
€ 11.200
€ 9.700
€ 32.120
Conto Capitale*
€ 20.000
€ 20.000
€ 40.000
Totale
Conto Capitale*
€ 129.618
€ 136.200
€ 134.700
€ 400.518
Per l'a.s. 16/17 non si tiene conto del conto capitale per effetto delle economie del 2015
Le risorse per la gestione dei progetti a carico MOF e finanziamenti esterni:
2016-17
Risorse
Umane
Funzionam
Amm.vo e
Beni
Investimento
2017-18
Risorse
Umane
Funzionam
Amm.vo e
Beni
Investimento
2018-19
Risorse
Umane
Finanziamento Risorse Umane MIUR (MOF)
111.000,00
111.000,00
111.000,00
Finanziamento Risorse Umane Enti Esterni
145.000,00
145.000,00
145.000,00
Funzionam
Amm.vo e
Beni
Investimento
Finanziamento MIUR per Funzionam Amm.vo (P.A)
103.000,00
103.000,00
103.000,00
Finanziamento Enti Esterni per Funzionam Amm.vo
15.750,00
15.750,00
15.750,00
100.000,00
100.000,00
100.000,00
Finanziamento da Privati per Laboratori (Famiglie)
Finanziamenti Enti Pubblici per Lab. Territoriale
20.000,00
7. PIANO FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA
FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
Finalità:
L’ITIS Pininfarina ritiene fondamentale la valorizzazione del personale e l’instaurazione di un clima
favorevole a motivare i compiti e a gratificare le funzioni, supportando le aspirazioni e le scelte di
carattere professionale. Per tale motivo, uno degli obiettivi prioritari della scuola è attivare percorsi
di formazione del personale con l’intento di potenziare la condivisione e la costruzione
collaborativa di conoscenza, incrementare la motivazione dei docenti ad apprendere, favorire
l’adozione di pratiche didattiche innovative, che tengano conto dei nuovi paradigmi educativi e
pedagogici e delle nuove metodologie indispensabili per garantire il successo formativo dei
discenti. Dopo un’accurata analisi dei bisogni formativi dei docenti e tenuto conto sia del Rapporto
di Autovalutazione sia dell’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico, sono stati predisposti alcuni
interventi formativi attinenti alle seguenti aree strategiche:

Formazione dei neoassunti

Approfondimenti disciplinari

Competenze digitali

Innovazione didattica metodologica

Competenze linguistiche

L’inclusione
Gli interventi nel dettaglio:
1) Corso di formazione Stampante 3D e basi di CAD 3D
2) Corso sull’utilizzo della Cella Robotica
3) Corso di formazione sulla piattaforma di e-learning d’istituto
4) Corso di formazione su Arduino base e avanzato
5) Corso di formazione su RaspBerry PI
6) Certificazione CCNA MODULO1 - Network Fundamentals
7) Corso di formazione sulla LIM 2.0
8) Corso di formazione sul registro elettronico
9) Corso di formazione Programmazione Android
10) Corso di formazione Lingua inglese
11) Corso di aggiornamento CATIA V5
12) Corso di aggiornamento CNC HURCO
13) Corso di aggiornamento PLC STEP 7 SIEMENS
14) Corso di aggiornamento CAM ESPRIT
15) Corso di aggiornamento ROBOT COMAU
16) Corso di aggiornamento DOMOTICA
17) Corso di formazione sulla Green Economy
18) Corso sui temi delle Scienze della Terra
19) Corso di formazione su temi relativi all’educazione degli adulti
20) Internet of Things
21) Il laboratorio da 1 KW
22) HinformaTICa
FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA (comma 58, lettera E)
Descrizione
Destinatari
Innovazione digitale
nell’Amministrazione
Direttore
Amministrativo
Assistenti
Amministrativi
Assistenti
Tecnici
Collaboratori
Scolastici
Comunicazione
efficace e tecniche di
comunicazione
Direttore
Amministrativo
Assistenti
Amministrativi
Assistenti
Tecnici
Collaboratori
Scolastici
Utilizzo di Software
Specifici per la
gestione delle
Segreterie
Direttore
Amministrativo
Assistenti
Amministrativi
Utilizzo di Software
Specifici per la
gestione dei
laboratori
Assistenti
Tecnici
Nuove tecnologie
hardware e software
Assistenti
Tecnici
Modelli di Assistenza
tecnica
Assistenti
Tecnici
Uso del gestionale
del Protocollo
Informatico.
Direttore
Amministrativo
Assistenti
Amministrativi
Elementi di
Informatica di base e
utilizzo della rete per
il personale neo
assunto e pacchetto
Office avanzato
(Excel –word) per il
restante.
Direttore
Amministrativo
Assistenti
Amministrativi
Ingegneria
comportamentale e
gestione dei conflitti.
Direttore
Amministrativo
Assistenti
Amministrativi
Assistenti
Tecnici
Collaboratori
Scolastici
Corsi di lingua
inglese
Direttore
Amministrativo
Assistenti
Amministrativi
Assistenti
Tecnici
Collaboratori
Scolastici
8. DEFINIZIONE DEI PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLALAVORO
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Dalle linee guida dell’alternanza scuola-lavoro applicativo del comma della Legge 107/2015 si
riporta:
Negli ultimi anni, la focalizzazione sulle priorità dell’istruzione e della formazione è cresciuta, anche
per il pesante impatto della crisi economica sull’occupazione giovanile. Poiché la domanda di
abilità e competenze di livello superiore nel 2020 si prevede crescerà ulteriormente, i sistemi di
istruzione devono impegnarsi ad innalzare gli standard di qualità e il livello dei risultati di
apprendimento per rispondere adeguatamente al bisogno di competenze e consentire ai giovani di
inserirsi con successo nel mondo del lavoro.
In particolare, è stata sollecitata la promozione:
 dell'apprendimento basato sul lavoro, anche con tirocini e periodi di apprendistato di qualità
e modelli di apprendimento duale per agevolare il passaggio dallo studio al lavoro;
 di partenariati fra istituzioni pubbliche e private (per garantire l'adeguatezza dei curricoli e
delle competenze).
All’interno del sistema educativo del nostro paese, l’alternanza scuola-lavoro è stata proposta
come metodologia didattica per:
a) attuare modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo culturale e educativo,
rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione
in aula con l'esperienza pratica;
b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di
competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;
c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili
di apprendimento individuali;
d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del
lavoro e la società civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti di cui all'articolo 1,
comma 2, nei processi formativi;
e) correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
Attraverso l’alternanza scuola-lavoro si concretizza il concetto di pluralità e complementarità dei
diversi approcci nell’apprendimento. Il mondo della scuola e quello dell’impresa/struttura ospitante
non sono più considerati come realtà separate bensì integrate tra loro, consapevoli che, per uno
sviluppo coerente e pieno della persona, è importante ampliare e diversificare i luoghi, le modalità
ed i tempi dell’apprendimento.
Il modello dell’alternanza scuola-lavoro non intende solo superare l'idea di disgiunzione tra
momento formativo ed operativo, ma si pone l’obiettivo più incisivo di accrescere la motivazione
allo studio e di guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili
di apprendimento individuali, arricchendo la formazione scolastica con l’acquisizione di
competenze maturate “sul campo”. Tale condizione garantisce un vantaggio competitivo rispetto a
quanti circoscrivono la propria formazione al solo contesto teorico, offrendo nuovi stimoli
all’apprendimento e valore aggiunto alla formazione della persona”.
Il Pininfarina, dal 2001, partecipa a progetti di alternanza, con una rete di aziende collocate nella
Città Metropolitana di Torino, particolarmente ricca di iniziative industriali che toccano tutti gli
aspetti del vivere. Tale impegno ha così permesso, agli studenti degli anni passati, di essere
accolti nelle aziende per periodi diversi di stage ed essere successivamente inseriti nelle aziende
stesse come lavoratori dipendenti.
L’Istituto offre anche agli studenti la possibilità di conoscere il “sistema azienda” attraverso incontri
con esperti del mondo del lavoro, visite guidate e periodi di stage.
Come previsto dalla L.107/2016, a partire dalle classi terze dell’anno scolastico 2015/2016, tutti gli
studenti dovranno effettuare, nell’arco del triennio, almeno 400 ore di formazione di stage in
azienda o in stage simulato.
Le modalità per l’organizzazione delle 400 ore a partire dalla classe terza sono di seguito
esplicitate.
Premessa
Per avviare il percorso formativo di seguito descritto, è necessario che tutti gli operatori coinvolti
intendano l’alternanza come nuova metodologia didattica e che venga messo in atto prima della
sua realizzazione, l’identificazione e l’analisi degli attori della rete territoriale cioè le aziende, gli
enti territoriali istituzionali, gli operatori del settore e gli allievi stessi. Per un’efficace e corretta
gestione dell’alternanza, ogni Consiglio di Classe deve indicare, tra i docenti che lo compongono,
un responsabile diverso dal coordinatore/segretario.
Il percorso proposto prevede per il triennio 400 ore così suddivise:

120 ore in terza

200 ore in quarta

80 ore in quinta
Svolgimento delle attività
Nella classe terza
1. Realizzazioni di moduli formativi di base svolti a scuola e/o in azienda in preparazione
all'attività di alternanza negli anni successivi - temi aziendalisti trasversali: sicurezza,
ambiente, qualità, organizzazione aziendale, competenze relazionali, life skills. (20 h)
2. Presentazioni delle aziende, seminari, workshop e/o visite aziendali svolti a scuola e in
azienda su tematiche legate a imprenditorialità, innovazione e competenze del settore di
appartenenza. (20 h)
3. Stage in azienda o stage simulato da svolgere a scuola nel periodo di una o due settimane
(febbraio). (80 h)
ATTIVITÀ A
SCUOLA
CLASSE
ATTIVITÀ IN
AZIENDA
METODOLOGIA
formativi Incontri con le Progettazione a
aziende e visite moduli con
applicazioni
aziendali;
1) sicurezza
laboratoriali
2) azienda e sua
seminari e attività
organizzazione
laboratoriali/eventi
3)
competenze
significativi per la
relazionali
competenza del
settore di
4) life skills
appartenenza;
5)
competenze
specifiche
di
base di settore
Moduli
su:
Terza
PERIODO
Da ottobre a
gennaio
Da ottobre a
giugno
6) ambiente
7) qualità
Stage in azienda
Terza
Tutti gli allievi
Tutti gli allievi
(in
base
alla
disponibilità delle
aziende)
1 o 2 settimane
nel mese di
febbraio (prime 2
settimane) o al
termine dell’anno
scolastico
Stage simulato a
scuola presso i
nostri laboratori o
FabLab
1 o 2 settimane
nel mese di
febbraio (prime 2
settimane)
Per avviare un corretto orientamento dello studente verso il settore /azienda a lui più consona,
verranno messe in atto le seguenti strategie da parte degli operatori coinvolti già dal terzo anno:
1. Analisi degli obiettivi
2. Accoglienza
3. Orientamento
4. Mediazione all’alternanza/ lavoro
5. Valutazione del percorso formativo
Tali fasi prevedono le seguenti attività:
1. Analisi degli obiettivi.

Raccolta dati degli utenti e registrazione nel sistema informativo

Presentazione dell’attività presso le diverse aziende individuate, mediante l’utilizzo di
materiale informativo (cartaceo e multimediale), la partecipazione a eventi e attività
scolastiche ed extra-scolastiche, l’organizzazione di eventi e attività.
2. Accoglienza

Informazioni sulle attività erogate, analisi iniziale della domanda al fine di individuare il
percorso più adeguato per gli studenti.

Analisi delle richieste degli studenti e contatto con le famiglie per l’individuazione del
percorso più adeguato.

Analisi delle motivazioni e propensioni degli studenti (questionario di autovalutazione).

Identificazione di un percorso condiviso.

Condivisione del percorso con la famiglia (se lo studente è minorenne).

Stesura e sottoscrizione patto formativo.
3. Orientamento/preparazione alternanza
In-formazione orientativa sul contesto (interno e/o esterno), che prevede:
a) Una guida agli spazi di auto-consultazione e ai relativi materiale informativi cartacei
o multimediali.
b) La realizzazione di colloqui individuali e/o laboratori/seminari su: l’avvio all’autoinformazione, l’offerta formativa e di lavoro, i profili e le competenze richieste dal
mercato, la normativa di riferimento (“Politiche Attive del Lavoro” e dispositivi quali:
tirocini, apprendistato, alternanza scuola lavoro, buoni lavoro, tipologie contrattuali,
ecc.), la normativa sul Collocamento per i soggetti portatori di disabilità (Legge
68/99), l’opportunità di mobilità in Europa ed eventuali testimonianze significative.
Consulenza orientativa che prevede:
a) l’analisi delle dimensioni individuali della scelta (motivazioni, interessi, valori,
autoefficacia, coping, strategie decisionali, ecc.);
b) l’elaborazione di un progetto di sviluppo personalizzato, individuando le competenze
necessarie al percorso prefigurato e la verifica in progress dello sviluppo del
percorso.
Formazione orientativa che prevede:
a) il potenziamento della conoscenza-comprensione dei contesti (territoriali e
organizzativi);
b) lo sviluppo delle competenze trasversali:
c) l’approfondimento delle tecniche di ricerca attiva del lavoro (CV, lettera di
presentazione, colloqui e altre modalità di selezione ecc.);
d) le visite aziendali;
e) l’attivazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro, apprendistato, tirocini formativi e
di orientamento;
f)
evento di capitalizzazione e condivisione dei percorsi di alternanza.
4. Mediazione all’alternanza/ lavoro che prevede:

l’individuazione di opportunità di percorsi di inserimento in aziende-datori di lavoro;

l’identificazione del referente amministrativo per gli aspetti normativi e burocratici e tutor per
gli aspetti formativi;

la progettazione di un percorso di inserimento;

il reclutamento e selezione candidati;

la tenuta dei contatti con i responsabili e con i tutor aziendali;

la collaborazione alla formulazione del progetto formativo;

il supporto all’azienda nell’espletamento degli aspetti amministrativi;

il monitoraggio del percorso d’inserimento;

la valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi formativi;

la pre-selezione candidati coerenti con richieste aziende-datori di lavoro;

la raccolta dei feedback.
5. La valutazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro si integra nel più ampio piano valutativo
del corso, con il contributo del tutor aziendale.
In tale percorso è importante verificare:

il rispetto del progetto formativo individuale concordato con i tutor esterni.

il grado di possesso delle competenze acquisite (in base agli obiettivi concordati del
percorso formativo).

lo sviluppo, il consolidamento, il potenziamento delle competenze relazionali e cognitive
rispetto alla fase d’aula e alle esperienze maturate in azienda.

le competenze acquisite e la ricaduta sul gruppo classe dell’esperienza condotta in
ambiente lavorativo;

l’autovalutazione dell’allievo.
Al fine di attuare la verifica e la valutazione, si suggerisce di utilizzare i seguenti strumenti:

griglie di valutazione dei docenti e del tutor aziendale

“diario di bordo”

relazione finale individuale

prova esperta di fine d’anno.
Al termine del percorso di alternanza, è richiesto all’impresa di rilasciare allo studente
un’attestazione dalla quale risultino il percorso svolto, le attività realizzate e la valutazione
conseguita.
Infine, va ricordato che l’alternanza non è un’incombenza di specialisti, ma coinvolge l’intero
Consiglio di Classe.
Per l’a.s. 2016/2017 la progettazione riguarderà le classi terze e quarte e per l’a.s. 2017/2018 le
classi terze, quarte e quinte.
LA FORMAZIONE DUALE ITALIANA
Dall’anno scolastico 2015/2016 l’Istituto Pininfarina è sede di sperimentazione per il percorso di
formazione “Sistema Duale Italiano” che prevede, per gli allievi della classe terza del corso di
Meccanica e Meccatronica, l’inserimento in azienda per un giorno alla settimana, e un periodo di
tre settimane in stage durante il periodo estivo. Gli alunni, quindi, affiancano al corso di tipo
tradizionale l’attività formativa pratica in aziende della realtà metropolitana. L’attività minima
prevista in azienda sarà di 384 ore all’anno per ogni studente.
Il progetto si svilupperà, per il corrente anno scolastico, secondo il seguente calendario:
1) Le aziende incontrano gli allievi a scuola: periodo tra ottobre e novembre.
2) Gli allievi incontrano le aziende a gruppi da stabilire: periodo da novembre a febbraio.
3) Un giorno a settimana in azienda: da gennaio/febbraio fino al 9 giugno 2016.
4) Stage estivo: minimo due o tre settimane.
9. PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
L’Istituto Tecnico Pininfarina, aderisce al Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), che ha
l’obiettivo di modificare gli ambienti di apprendimento per rendere l’offerta formativa coerente con i
cambiamenti della società della conoscenza e con le esigenze e gli stili cognitivi delle nuove
generazioni, e adotta misure coerenti col D.M. 851 del 27 ottobre 2015, in attuazione dell’art.1,
comma 56 della legge 107/2015, al fine di:

migliorare le competenze digitali degli studenti anche attraverso un uso consapevole
delle stesse;

implementare le dotazioni tecnologiche della scuola, per migliorare gli strumenti didattici
e laboratori ali ivi presenti;

favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini dell’innovazione
didattica;

partecipare a bandi nazionali ed europei per finanziare le suddette iniziative.
Parti già attuate (a.s.2015/2016)
Il Pininfarina, da anni, ha avviato numerose azioni volte a introdurre prima e potenziare poi l’uso
degli strumenti digitali nella didattica. Dal 2000 l’istituto è interamente cablato e in ogni aula è
presente un PC collegato in rete. Dall’a.s. 2000/2001, l’Istituto usa il registro elettronico, dapprima
solo di classe e da alcuni anni anche del docente.
L’Istituto ha una rete intranet per la didattica e la condivisione dei materiali tra tutti gli attori della
scuola. L’accesso alla rete intranet è possibile in lettura anche dal sito web della scuola.
Il parco PC dell’istituto è tale da garantire sempre un rapporto 1:1 allievo-macchina, in tutte le ore
di laboratorio.
Dal dicembre 2015 tutte le aule teoriche sono state dotate di LIM.
Anche l’organizzazione amministrativa
dematerializzazione compresa.
è
incentrata
sui
processi
di
digitalizzazione,
La progettazione del Piano Scuola Digitale
Con riferimento al Piano Nazionale Scuola Digitale il Pininfarina ha individuato (dall’a.s.
2015/2016) l’animatore digitale nel prof. Andrea Goia e svilupperà la propria azione sia nell’ambito
didattico sia nell’ambito organizzativo/amministrativo/gestionale come segue.
Ambito didattico:

Organizzare azioni finalizzate al potenziamento della cultura digitale sia per i docenti sia
per gli studenti.

Garantire a tutti gli studenti solide competenze sull’uso delle TIC quali strumenti di lavoro
per lo studio e per l’imparare a imparare.

Implementare l’uso degli strumenti informatici nella didattica di ogni materia.
Ambito organizzativo, gestionale e amministrativo:

Fornire al personale amministrativo adeguate competenze informatiche per padroneggiare
consapevolmente i pacchetti gestionali in uso.

Proseguire nell’azione di dematerializzazione e digitalizzazione compresa.

Migliorare gli strumenti di comunicazione scuola famiglia compreso il portale dell’Istituto.

Rendere la rete intranet più fruibile dagli utenti per consentire maggior condivisione.

Potenziare l'utilizzo di strumenti di formazione e gestione verifiche a distanza.
Nel dettaglio:
Area progettazione

Brain storming per migliorare la produttività dei servizi amministrativi, integrandoli, se
possibile con servizi generici della PA (codici a barre, QR code per smaltire le registrazioni,
giustificazioni, pagamento tasse, ticket da scuola, ecc.).

Azioni con l’amministrazione comunale per migliorare identità digitale, servizi, promozioni,
agevolazioni, ecc.

Innovare controllo accessi (dalla presenza del singolo lavoratore all’accesso ai laboratori, a
locali specifici).

Completare il processo di digitalizzazione dell’Istituto.

Avvio utilizzo degli Open data.

Potenziamento del sito www.itispininfarina.gov.it come portale interattivo per personale,
studenti e famiglie.

Laboratori di ricerca-azione e creazione Start-up e Fund Raising nell’ambito dei Laboratori
territoriali.

Proseguimento del processo di dematerializzazione e relativo processo di conservazione.

progetto di una rete di sensori per monitorare parametri fisici/chimici (qualità dell’aria,
particelle specifiche tipo PMxx e così via) da ‘vendere’/utilizzare sul territorio.

Concorrere per i Challenge Prizes (dicembre 2015 - dicembre 2016) o altri concorsi che
veicolino competenze digitali.
Area competenze e contenuti

Gestione del curriculum del singolo docente (profilo attualmente cartaceo), sua
digitalizzazione, suo bagaglio professionale.

Creazione di una rete di scuole per valorizzare curricoli digitali degli studenti e ricerca di
metodologie innovative e, al contempo, socializzanti.

Creazione di bacheche elettroniche per vendere, incontrarsi, ecc., con sistemi informatici a
basso costo.

Modifica del laboratorio di reti (E02) in modo da avere una rete “propria”, di laboratorio, in
seno all’Istituto, ma scollegato dallo stesso, in modo da ottemperare a tutte quelle prove,
esercitazioni e sperimentazioni che si fanno ad esempio nella materia di Sistemi e Reti
(protocolli NTP, FTP, MQTTP, applicazioni Client/Server e altro ancora).

Realizzazione di uno/due totem informativi per recuperare dati dello studente (tasse,
pagamenti vari, votazioni, assenze giustificate e non, ecc.), utilizzabili anche per Open
Days

Organizzare laboratori di coding e di altre attività innovative (come IFTTT).

Trasversalizzazione di alcune materie di contenuto digitale affinché le si possano
presentare alle classi in modo differente, più coinvolgente.

Sensibilizzazione degli studenti rispetto all’utilizzo della navigazione in rete

Incrementare la produzione del canale YouTube del Pininfarina

Creazione di un archivio consultabile di video, legati a esperienze laboratoriali svolte (video
tutorial), lezioni o altro, in modo da facilitare passaggi meno semplici oppure arricchire
l’esperienza formativa e rendere fruibili i materiali agli studenti (e al territorio) in formati e
modalità opportune, comunque digitali.
Area formazione e accompagnamento
Per quanto riguarda la formazione e l’accompagnamento, il Pininfarina promuove le seguenti
azioni.

Adesione a: politiche (nuove) per il BYOD, se possibile (attesa per indicazioni del MIUR e del
Garante Privacy) - PON 2014-2020, avvisi nazionali, bandi pubblicati.

Attuazione di laboratori territoriali per l’occupabilità.

Diffusione dell’utilizzo degli strumenti di Google di tipo collaborativo, inclusivo o comunque tali
da essere considerati “standard” all’interno della scuola, anche su base BYOD.

Presentazione delle nuove tecnologie di energy harvesting (solare, vibrazioni, ecc.) e ricerca di
un loro possibile utilizzo innovativo in alcuni progetti.

Attuazione di incontri con docenti (prima) e gli allievi (poi) per sensibilizzarli sulle abilità del XXI
secolo (le cosiddette “21st Century Skills”), costituiti dai tre “pilastri” seguenti: Foundational
Literacies, Competencies e Character Quality.

Creazione o ri-costruzione di spazi condivisi alternativi alla didattica standard in cui potersi
aggregare (FabLab).

Workshop/assistenza on demand rispetto a possibili richieste inerenti al proprio accrescimento
culturale digitale
Per attuare quanto sopra indicato, saranno utilizzati I seguenti strumenti:
OER - Open Educational Resources:

classi prime: un modulo in cui si utilizzano tali risorse come ad esempio un modulo di fisica (il
moto uniformemente accelerato,http://www.oercommons.org/courses/1d-uniformly-acceleratedmotion/view) da illustrare e utilizzare in laboratorio e/o classe;

nelle classi del triennio, attività che portino gli allievi di una specializzazione a interagire con
quelli delle altre specializzazioni o del biennio come utilizzatori (esempio: studenti di informatica
creano applet da utilizzare nelle altre classi), in modo da fare ricadere tecnologie, modalità e
innovazione su classi e docenti. In questo modo, ogni indirizzo è attratto, e la collaborazione
inter-classe/indirizzo ne beneficia istantaneamente sia a livello di comunicazione interpersonale (l’allievo deve essere in grado di richiedere ciò di cui ha bisogno e/o illustrare ai suoi
colleghi per realizzare il tutto), sia a livello di competenze (crea lo strumento richiesto mediante
programmazione), il tutto a beneficio della cultura globale;
Coinvolgimento del territorio:
 promuovere annualmente un evento finale (ad esempio “PaaP”: Porte aperte al Pinin) in cui gli
allievi mostrano ai visitatori cosa hanno prodotto nell’anno in corso, rendendoli protagonisti di
eventuali esperimenti e/o raccontando cosa hanno imparato in opportune sessioni di
approfondimento (ad esempio rivolte alle medie inferiori);

a questo evento potrebbero essere invitate anche aziende, in modo da ottenere maggiore
interazione col territorio e magari fare fund-rising per le applicazioni ritenute più promettenti e/o
interessanti;

collaborazione con scuole del territorio per la realizzazione di attività, nell’ambito delle tecnologie
digitali e delle loro applicazioni, che portino gli studenti delle varie specializzazioni a essere i
protagonisti nella divulgazione di queste conoscenze presso gli allievi più piccoli (scuola
secondaria di primo grado e scuola primaria).
Coinvolgimento dell’Istituto:
si prevedono workshop bimestrali su determinati argomenti, in cui offrire visione e competenze
opportune.
10. IL PIANO DI MONITORAGGIO/CONTROLLO E
L’AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
SISTEMA SCUOLA
EDUCAZIONE:
Risultati valutazione apprendimenti in itinere
Comparazione dei Piani formativi
Attuazione di buone pratiche
ORGANIZZAZIONE:
Tasso di successo scolastico
Eccellenze
Soddisfazione portatori di interesse
Collaborazione con Enti (locali, regionali, ecc.)
CONTROLLO:
Valutazione Scuola Secondaria Inferiore
Test di ingresso e uscita sulle classi prime e terze di italiano, matematica e inglese
Dispersione
Collocazione post diploma
AMMINISTRAZIONE:
Stabilità del personale docente, ATA
Ricorsi
Certificazioni
Tutte le attività ricomprese nel PTOF sono oggetto di monitoraggio in itinere e finale.
L’istituto è certificato dal Sistema Qualità ISO 9001:2008, Sicurezza BS OHSAS 18001:2007;
Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001:2004 e accreditato presso la Regione Piemonte per
l’erogazione di attività formative e di orientamento, ambiente e sicurezza.
Si propone, inoltre, in ogni anno scolastico, la valutazione della qualità dell’offerta formativa del
sistema scuola mediante alcuni indici integrati relativi al funzionamento dell’istituto nel suo
complesso, l’utilizzo di strumenti per l’analisi, il feedback sulla didattica per promuovere il
miglioramento. Dall’anno scolastico 2014/2015 è inoltre stato avviato il processo di
Autovalutazione secondo quanto indicato dal Sistema Nazionale di Valutazione che sarà utilizzato
al fine di realizzare un progressivo miglioramento della didattica e dei servizi.
Finalità e obiettivi
●
Finalità: focalizzare alcuni aspetti di funzionamento dell’istituto per metterli a sistema;
costruire strumenti rigorosi; progettare il miglioramento dei servizi in oggetto.
●
Obiettivi: individuare all’interno del Sistema scuola alcuni indici integrati relativi alle aree
organizzazione, educazione, amministrazione, controllo.
●
Descrizione: analisi, focalizzazione di settori di intervento, progettazione per il
miglioramento.
●
Destinatari: studenti, docenti, personale ATA, dirigenza.
●
Metodologia: scelta, osservazione e studio degli indici in oggetto, analisi dei dati,
questionari di soddisfazione, ecc.
●
Monitoraggio: il progetto ha una doppia scansione temporale, una, lungo tutto l’anno
scolastico, relativa all’osservazione, allo studio e alla messa a punto di strumenti; l’altra al
termine dell’anno scolastico quando sarà possibile ricomporre il quadro di funzionamento,
inserendo le azioni delle altre figure strumentali.
Modalità di valutazione del successo del progetto
La valutazione del sistema di autovalutazione dell’offerta formativa si individua nella capacità di
rendere misurabili e spendibili i parametri utilizzati dagli attori coinvolti.
Indicatori utili ai fini della valutazione del progetto
Gli indicatori utili ai fini della valutazione del progetto sono:
●
costruzione di strumenti rigorosi;
●
individuazione ragionata di criticità ed eccellenze relative al Sistema scuola;
●
progettazione del miglioramento.
Scarica

scarica - Itis Pininfarina