Istituto Comprensivo Statale di Ricadi (VV)
Commissione per la formazione
“REGOLAMENTO D’ISTITUTO”
Anno scolastico 2014/2015
Sede Ricadi
Al Dirigente Scolastico
Prof.ssa A. Bonini
Sede Ricadi
Oggetto:Trasmissione “Regolamento d’Istituto” rivisto e modificato.
Anno scolastico 2014/2015
Si trasmette il “REGOLAMENTO D’ISTITUTO”, per l’anno scolastico2014/2015,
rivisto e modificato sulle direttive del Dirigente Scolastico.
LA COMMISSIONE
Albanese Maria Antonietta
Amabile Rosa Anna
Anselmo Isabella
Arena Caterina
Avallone Assunta
Bagnato Domenica
Barbalace Annunziata
Barbalace Elisabetta
Braccio Salvatore
Giuliano Michele
Giuliano Paola
Restuccia Maria Carmela
Rizzo Francesco
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Annunziata Bonini
Regolamento d’Istituto – Anno Scolastico 2014-2015
Istituto Comprensivo Statale di Ricadi (VV)
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI
RICADI
“REGOLAMENTO D’ISTITUTO”
Il presente Regolamento di Istituto è predisposto in applicazione dell’art.
6, lettera A del D.P.R. 31/05/1974 N. 416 e successive integrazioni e
modifiche.
Il Regolamento è vincolante per tutte le componenti (docenti, personale
non docente, allievi, genitori) ed ha validità sino a che il Consiglio di Istituto
non vi provveda con nuova deliberazione.
Approvato dal Collegio dei docenti con delibera n. 10 del 02/09/2014
Approvato dal Consiglio d’Istituto con delibera n. 11 del 10/12/2014
Regolamento d’Istituto – Anno Scolastico 2014-2015
Istituto Comprensivo Statale di Ricadi (VV)
Premessa
La scuola è per noi:
-
un luogo di acquisizione delle conoscenze e di formazione, che promuove
l’apertura verso ciò che ancora non si conosce e non si sa fare;
-
una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale volta alla crescita
della persona in tutte le sue potenzialità;
-
un luogo dove ognuno, con pari opportunità e nella diversità dei ruoli, opera
per garantire a tutti un’istruzione di base capace di dare strumenti e
linguaggi per affrontare consapevolmente il futuro;
-
uno strumento che contribuisce allo sviluppo della personalità degli allievi e
delle allieve, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza, alla
valorizzazione del loro senso di responsabilità, della loro autonomia
individuale e della loro coscienza critica;
-
un ambito dove si promuove l’accoglienza e lo scambio tra diverse culture e
dove si promuove l’emancipazione da pregiudizi e senso comune per
prefigurare, per sé e gli altri, mondi migliori;
-
una realtà che basa la vita della sua comunità sul rispetto reciproco di tutte
le persone che la compongono, nel ripudio di ogni barriera ideologica,
sociale e culturale;
-
esperienza di vita.
La conoscenza:
Considerate la vostra semenza;
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e conoscenza
Dante Alighieri, Inferno, XXVI, 118,120
Il desiderio di conoscenza, come la sete di ricchezza, aumenta continuamente
con l’acquisto
Laurence Sterne, Vita e oper di Tristram Shandy
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Più uno è colto e più sa di non sapere ancora niente. Più uno è ignorante e più
crede di sapere già tutto.
Tiziano Barono
TITOLO I
Finalità del Regolamento d’istituto
Il regolamento d’Istituto si propone di sollecitare la partecipazione di
tutte le componenti scolastiche, nel rispetto delle funzioni e delle competenze
specifiche di ognuno, per un corretto e proficuo funzionamento dell’ Istituto
stesso.
Esso ha lo scopo di promuovere e strutturare la vita della scuola intesa
come centro di organizzazione e di proposta per attività di elaborazione
culturale, di sperimentazione e di ricerca operante nel territorio. Pertanto
l’Istituto ed il suo Consiglio si adopereranno per garantire la più vasta
estensione possibile alle loro attività ed il reale inserimento nelle problematiche
del territorio.
Scuola dell’Infanzia
Valorizza tutti i campi dell’ intelligenza dei bambini, perché questa si
manifesta non solo attraverso la logica, ma anche attraverso attività motorie,
manipolative, creative, di espressività, gioco, animazione. Riconosce come
fondante l’organizzazione delle attività didattiche la “cooperativa”, lo scambio
cioè di esperienze e competenze.
Scuola Primaria
Valorizza la multidimensionalità dell’intelligenza potenziando le attività
manipolative, creative, espressive, garantendo agli allievi uno sviluppo integrato.
Lavora insieme, per condividere idee e risolvere problemi nell’ ambiente di lavoro (il
gruppo trova più velocemente le soluzioni). Riconosce quel modello pedagogico che si
fonda sull’ operatività e valorizza e potenzia tutte le intelligenze.
Scuola Secondaria di Prima Grado
Costruisce uno spazio e un tempo dove si considerano differenti approcci alle
discipline; affronta con ricchezza di soluzioni la molteplicità di problemi che i discenti
sono chiamati a risolvere; sviluppa “la motivazione alla competenza”; valorizza quella
concezione pedagogica secondo la quale si impara guardando il mondo, allargando il
campo di esperienza. E’ una scuola che colloca nel mondo, perché aiuta l’alunno ad
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acquisire progressivamente un’immagine sempre più chiara ed approfondita della
realtà sociale. E’ una scuola orientativa in quanto favorisce l’iniziativa del soggetto per
il proprio sviluppo e lo pone in condizione di conquistare la propria identità di fronte al
contesto sociale.
TITOLO II
Funzionamento degli Organi Collegiali
Art. 1 - Funzioni del Consiglio d’Istituto e della Giunta Esecutiva.
Le attribuzioni del Consiglio d’Istituto e della Giunta Esecutiva sono quelle
previste dagli artt. 5, 6 e 28 del DPR 31/05/74 n. 416, dagli artt. 8 e 9 del DL
16/04/1994 n. 297 e dagli artt. 33, 34, 35 e 36 del DI01/02/01 n. 44.
In particolare, il Consiglio ha compiti di indirizzo per quanto concerne
l'organizzazione scolastica e la predisposizione del piano dell’offerta formativa.
A questi si aggiungono: la deliberazione del programma annuale e del conto
consuntivo, l’adozione del P.O.F., l'adattamento del calendario scolastico, la
formulazione del regolamento interno, la promozione dei contatti esterni.
La Giunta Esecutiva (GE) prepara i lavori del Consiglio e propone il
programma annuale predisposto dal Dirigente Scolastico (DS).
Art. 2 – Convocazione del giorno del Consiglio d’Istituto e della
Giunta esecutiva
Il Consiglio d’Istituto si riunisce, ogni qualvolta l’organizzazione e l’attività
scolastica lo richiedono, su convocazione scritta1 del Presidente2 ed affissa
all’Albo, di norma, con cinque giorni di preavviso; in caso di urgenza o
scadenze imminenti con preavviso di 24 ore.
L’ordine del giorno di ogni riunione viene stabilito dal Presidente sulla
base della programmazione annuale delle attività e delle necessità della scuola.
La giunta esecutiva,, a norma dell’art. 10 del D. l. 297/94 è composta di
diritto dal Dirigente Scolastico, che la presiede e dal S.D.G.A, che svolge le
funzioni di segretario. Di essa fanno parte un rappresentante dei docenti, un
rappresentante del personale A.T.A., due rappresentanti dei genitori, designati
dal e tra i componenti del Consiglio d’Istituto.
La convocazione viene fatta dal Presidente nei medesimi tempi e con la
medesima modalità prevista per la convocazione del Consiglio d’Istituto.
1
2
a tutti i componenti
un genitore eletto fra la stessa componente del Consiglio
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Compito della Giunta Esecutiva è quello di preparare i lavori del Consiglio.
Art. 3 - Validità delle sedute e delle delibere del Consiglio
d’Istituto
Per la validità delle sedute è richiesta la presenza di almeno la metà più
uno dei membri in carica. Le deliberazioni, i pareri e le proposte sono
rispettivamente adottate e formulate a maggioranza dei voti validamente
espressi. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Il Consigliere che,
senza un giustificato motivo, si assenta per tre volte consecutive alle sedute del
Consiglio d’Istituto, sarà dichiarato decaduto dalla carica.
Art. 4 - Pubblicità delle sedute e degli atti del Consiglio d’Istituto
Le sedute del C.d.I sono aperte ai genitori degli alunni, ai docenti e ai non
docenti, tranne quando si trattino argomenti concernenti singole persone. Alle
riunioni possono essere invitati rappresentanti e/o esperti di enti, associazioni,
organizzazioni a titolo di consulenti per la trattazione di particolari problemi
scolastici ed educativi.
I verbali sono pubblici e le deliberazioni del Consiglio d’Istituto sono
esposte all’albo ufficiale dell’Istituto.
Art. 5 – Collegio Docenti
Le attribuzioni del Collegio Docenti sono disciplinate dall’art. 4 del DPR
31/05/74 n. 416 e dall’art. 7 del DL 16/04/1994 n. 297.
Il Collegio dei docenti è composto dal personale insegnante a tempo
indeterminato e determinato in servizio nell'istituto ed è presieduto dal
Dirigente Scolastico; ha potere deliberante in materia di funzionamento
didattico dell'istituto, in particolare cura la redazione del Piano dell’Offerta
Formativa.
I Tempi previsti per la convocazione sono identici a quelli fissati per il
Consiglio d’Istituto, mentre la comunicazione viene effettuata sul registro delle
comunicazioni e con l’ affissione all’Albo dell’Istituzione scolastica3.
Art. 6 – Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione
Le attribuzioni del Consiglio di classe/interclasse/intersezione sono
disciplinate dall’art. 3 del DPR 31/05/74 n. 416 e dall’art. 5 del DL 16/04/1994
n. 297.
3
All’inizio dell’anno scolastico vengono fissate nel Piano delle attività le date
presumibili delle sedute, che possono essere variate a seconda delle necessità.
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Il Consiglio di Intersezione nella scuola dell’infanzia è composto dai
docenti delle sezioni dello stesso plesso; il Consiglio di Interclasse nella scuola
primaria è formato dai docenti del plesso; il Consiglio di Classe nella scuola
secondaria I è costituito dai docenti di ogni singola classe. Fanno parte dei vari
consigli anche una rappresentanza dei genitori degli alunni (un rappresentante
per ogni sezione o classe parallela nel Consiglio di intersezione e interclasse;
quattro rappresentanti nel Consiglio di classe).
Per i termini e le modalità di convocazione vale quanto previsto per il
Collegio dei Docenti.
I rappresentanti dei genitori possono indire assemblee con i genitori della
propria classe (previa richiesta dei locali della scuola).
Art. 7 – Assemblee dei genitori
Le assemblee dei genitori sono regolate dall’Art. 15 del D.L.
n. 297/94.
Allo scopo di rendere attiva e costante la partecipazione di tutti alla vita
della scuola, le riunioni con i genitori saranno programmate in ore non
coincidenti con l’ orario delle lezioni e in orario compatibile con gli impegni di
lavoro di ognuno. Si concorda, per ogni ordine e grado di scuola, di fissare le
assemblee a partire dalla conclusione delle lezioni pomeridiane. Inoltre le
assemblee saranno collocate nelle date ed alle ore più opportune per non
intralciare le normali attività didattiche.
Alle riunioni non è consentita la presenza degli alunni. Le assemblee dei
genitori possono essere di sezione, di classe e di istituto.
L’ assemblea dei genitori di sezione/di classe si riunisce, in via ordinaria,
all’inizio di ogni anno scolastico in occasione del rinnovo dei rappresentanti nel
Consiglio di Intersezione, di Interclasse, di Classe.
L’assemblea può essere riunita in via straordinaria qualora il D.S. o i
docenti lo ritenessero opportuno per discutere problematiche urgenti relative
alla classe.
L’ assemblea di classe è composta :
-
da tutti gli insegnanti della classe,
-
da tutti i genitori degli alunni della classe
-
dal D.S. (nei casi eccezionali).
Tra competenze dell’Assemblea di sezione/classe rientrano :
a)
discutere le finalità, i contenuti e le attività del programma
scolastico;
b)
verificare lo svolgimento delle attività programmate;
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c)
concordare preventivamente e verificare successivamente la
trattazione di particolari problemi che investono la coscienza morale e
civile degli alunni e che possono, di volta in volta, emergere in relazione
ad interessi e/o quesiti specifici degli alunni stessi;
d)
aiutarsi reciprocamente nell’analisi di problemi relativi alla
specifica situazione della classe e nella ricerca di soluzioni condivise;
e)
definire una volontà comune da far valere direttamente in
seno al Consiglio di Intersezione, di Interclasse, di Classe e/o,
indirettamente, nel Consiglio di Istituto.
Nell’ambito delle assemblee di sezione/di classe i rappresentanti di classe
hanno tra le loro competenze quelle di:
1)
divulgare tra i genitori della sezione/classe l’ ordine del giorno del
Consiglio di Intersezione, di Interclasse e di Classe e raccogliere
problematiche/interrogativi/commenti da portare in sede di riunione;
2)
informare i genitori della classe sugli argomenti trattati
nel Consiglio di Intersezione, di Interclasse e di Classe con succinto
resoconto;
3)
convocare i genitori in assemblea (su richiesta di
almeno 1/3 degli stessi) allo scopo di:
 aiutarsi reciprocamente nell’ individuazione di problemi, nella
valutazione delle situazioni e nell’ orientamento delle attività da svolgere;
 definire una volontà comune da esporre sia nei Consigli
Intersezione, di Interclasse e di Classe sia in Consiglio di Istituto.
di
I rappresentanti dei genitori nei Consigli di Intersezione, di Interclasse e
di Classe possono esprimere un Comitato Genitori dell’ Istituto (Art. 15,
comma 2, del D.L. n. 297/94).
Qualora le assemblee si svolgano nei locali dell’ Istituto, la data e l’ ora di
svolgimento di ciascuna di esse debbono essere concordate di volta in volta con
il Dirigente Scolastico (Art. 15, comma 3, del D.L. n. 297/94).
L’Assemblea di sezione/di classe può essere convocata su richiesta dei
rappresentanti dei genitori eletti nei Consigli di Intersezione, di Interclasse e di
Classe; l’assemblea di istituto è convocata su richiesta del Presidente
dell’assemblea, ove sia stato eletto, o della maggioranza del Comitato Genitori,
oppure qualora lo richiedano cento genitori negli istituti con popolazione
scolastica fino a 500, duecento negli istituti con popolazione scolastica fino a
1000, trecento negli altri (Art. 15, comma 4, del D.L. n. 297/94).
Il Dirigente Scolastico, sentita la Giunta Esecutiva, autorizza la
convocazione e i genitori promotori ne danno comunicazione mediante
affissione di avviso all’ Albo, rendendo noto anche l’ ordine del giorno (Art. 15,
comma 5, del D.L. n. 297/94).
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L’ Assemblea dei genitori deve darsi un regolamento per il proprio
funzionamento che viene inviato in visione al Consiglio di Istituto (Art. 15,
comma 6, del D.L. n. 297/94).
Inoltre in relazione al numero dei partecipanti e alla disponibilità dei
locali, l’Assemblea di istituto può articolarsi in assemblee di classe parallele
(Art. 15, comma 7, del D.L. n. 297/94).
All’ Assemblea di sezione, di classe o di istituto possono partecipare con
diritto di parola il Dirigente Scolastico e i docenti rispettivamente della sezione,
della classe o dell’istituto (Art. 15, comma 8, del D.L. n. 297/94).
Art. 8 Piano delle attività
La scuola formula un calendario annuale di massima di tutte le riunioni
Del Collegio dei Docenti dei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione. Fissa
le operazioni di scrutinio quadrimestrale e finale. Di quanto sopra si assume di
dare comunicazione scritta alle famiglie per gli incontri che le riguardano. Le
convocazioni degli Organi collegiali vengono notificate ordinariamente cinque
giorni prima.
Articolo 9 – Pubblicazione degli atti
La notifica degli atti (avvisi, circolari, ordinanze, leggi) al personale non
docente e docente avviene, in generale, con l’affissione all’Albo dell’Istituto del
documento da notificare. Tale Albo, suddiviso in settori a seconda degli
argomenti, sarà curato da un collaboratore scolastico all’uopo delegato dal
D.S.G.A.. Soltanto per documenti di interesse esclusivo e personale, la notifica
deve essere fatta direttamente all’interessato.
Articolo 10 – Uffici amministrativi
Gli Uffici amministrativi funzioneranno e riceveranno il pubblico secondo
quanto stabilito dalla Carta dei servizi.
L’Albo dell’ Istituto sarà accessibile al pubblico secondo l’orario d’apertura
dell’edificio, che nei periodi di sospensione delle lezioni sarà fissato fino alle ore
13, 30.
Art. 11 - Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti
Il Comitato per la valutazione è formato dal Dirigente Scolastico, che ne
è il Presidente e da due o quattro4 membri effettivi e due supplenti eletti dal
Collegio dei Docenti nel suo seno. Con propria delibera n. 3/14 del 7 settembre
2010 il Collegio ha stabilito la composizione del Comitato in parola come segue:
4
Negli istituti dove operano fino a 50 docenti i componenti titolari sono 2; negli
istituti con più di 50 docenti i componenti effettivi sono 4.
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Titolari:
un docente per ogni ordine di scuola, tra quelli che hanno riportato il
maggior numero di voti ed il docente che ha riportato il maggior numero di voti
in assoluto, fatto salvo solo l’obbligo di cui sopra.
Supplenti:
il secondo ed il terzo dei docenti che hanno ottenuto il maggior numero di
voti in assoluto, indipendentemente dall’ordine di scuola di appartenenza.
Il Dirigente Scolastico nomina il Comitato entro i cinque giorni successivi
alla elezione dei suoi membri. L’ atto di nomina dovrà indicare prima i membri
effettivi poi quelli supplenti, nell’ ordine di elezione. Ad uno degli eletti viene
attribuita, dal Dirigente Scolastico, la funzione di Segretario del Comitato.
Il Comitato è convocato dal Dirigente Scolastico:
 per la valutazione del servizio richiesta dai singoli interessati;
 alla conclusione dell’ anno prescritto,
valutazione del periodo di prova degli insegnanti;
agli
effetti
della
 ogni qualvolta se ne presenti la necessità.
Il Comitato dura in carica 1 anno scolastico.
TITOLO III
FORMAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE CLASSI
Art. 12 Criteri di formazione
I criteri di formazioni delle classi vengono deliberate dal Consiglio
d’Istituto su proposta del Collegio dei docenti. Essi devono sempre ispirarsi a
principi di trasparenza, equità, funzionalità ed efficienza.
Art. 13 - Criteri per la definizione dell’ orario scolastico
Il Consiglio di Istituto definisce annualmente gli orari di inizio e fine lezione. Il
Dirigente Scolastico formula l’ orario tenendo conto:

delle norme vigenti;

della situazione locale dei servizi;

delle esigenze psicologiche e cognitive relative alla specifica fascia di età
degli alunni ( tempi di attenzione, adeguate distribuzione delle materie
nella giornata, tempi per l’ esecuzione dei compiti a casa, attività
extrascolastiche, …);

dei rientri pomeridiani;

della flessibilità oraria;
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
dell’ utilizzo delle ore di contemporaneità per consentire l’attuazione di
progetti di recupero per le classi con situazioni problematiche e per
consentire ampliamenti dell’ offerta formativa;

di eventuali nuovi criteri proposti dagli Organi collegiali.
Art. 14
- Criteri per la formazione delle classi5
Alla formazione delle classi provvede il Dirigente Scolastico sulla base dei
criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto su proposta del Collegio dei
Docenti (Art. 122 del D.L. 297/94).
Nel nostro Istituto vengono adottati i criteri di formazione delle classi che
annualmente sono sottoposti a valutazione da parte del Consiglio di Istituto per
la loro fattiva applicazione.
Nella Scuola Secondaria di I Grado ai genitori è data la possibilità di
prendere visione delle operazioni che determinano la formazione delle classi.
Il nostro Istituto si attiene ai seguenti criteri deliberati:
 Soddisfare, nei limiti del possibile le richieste dei genitori nella formazione
delle classi prime;
 Continuità didattica per le classi successive;
 Equa distribuzione tra le classi degli allievi/e portatori di handicap;
 Equa distribuzione degli allievi/e con problemi di comportamento ad alto
rischio di insuccesso formativo tra le classi;
 Equa distribuzione dei livelli ALTI – MEDI – BASSI all’ interno delle
singole classi e tra le classi parallele6;
 Equa distribuzione tra maschi e femmine all’interno e tra le classi
parallele;
 Equa distribuzione degli allievi/e che non si avvalgono dell’ insegnamento
della Religione cattolica;
 Equa distribuzione degli allievi/e provenienti da scuole esterne.
Art. 15 - Criteri per l’assegnazione del personale docente
L’ assegnazione degli insegnanti alle classi è di competenza del Dirigente
Scolastico, preso atto dei criteri generali espressi dal Collegio dei Docenti e
dal Consiglio di Istituto.
Il nostro Istituto si attiene ai seguenti criteri deliberati:
5
Essendoci un corso per ogni plesso, vengono generalmente soddisfatte le
richieste dei genitori, che richiedono il plesso della la sede di residenza.
6
la valutazione del livello e’determinata dalle informazioni dei docenti dell’ ordine di
scuola precedente, dal controllo delle schede di valutazione e dal titolo di studio dei genitori
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 Garantire agli allievi/e la continuità didattico-educativa;
 Assegnare docenti che possono garantire continuità a quelle classi il cui
percorso didattico è stato caratterizzato da frequenti cambi di docenti;
 Favorire affinità tra i docenti del team/sezione/consiglio.
Art. 16 - Gruppo di studio e di lavoro per gli alunni diversamente abili
(GLH)
Il gruppo di studio e di lavoro per gli alunni diversamente abili è istituito ai
sensi dell’ art. 15, comma 2, della Legge Quadro 104/1992 e ha competenze di
tipo organizzativo, progettuale e valutativo.
La partecipazione a tale gruppo è molto importante ai fini dell’ individuazione e
promozione di iniziative volte a migliorare la qualità dell’ integrazione
scolastica.
Composizione:

il Dirigente Scolastico, che lo presiede;
 i rappresentanti degli insegnanti di sostegno dei tre ordini di scuola
dell’Istituto Comprensivo;
 i rappresentanti degli insegnanti su posto comune dei tre ordini di
scuola;
 i rappresentanti (per ogni ordine di scuola) dei genitori degli alunni
diversamente abili.

I rappresentanti delle Amministrazioni Comunali;

Un rappresentante del personale A.T.A. (un collaboratore scolastico)

Rappresentanti dell’A.S.P. (unità multifunzionale)

Compiti:

analizza i dati del territorio;
 promuove modalità di sperimentazione per il superamento delle
difficoltà o carenze emerse;
 promuove momenti pubblici di formazione, riflessione e confronto sulle
tematiche dei soggetti diversamente abili;
 propone criteri e indirizzi relativi all’aggiornamento e alla formazione
del personale;
 promuove e favorisce il raccordo interistituzionale, studiando e
definendo le modalità di comunicazione;
 collabora alle iniziative educative e d’ integrazione predisposte dal PEI
(Piano Educativo Individualizzato).

segnala agli Enti locali i problemi e ne sollecita le soluzioni
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A tal fine:
1. riceve dal Dirigente Scolastico la segnalazione dell’iscrizione degli
alunni diversamente abili;
2. verifica le condizioni di accessibilità agli edifici e alla comunicazione in
ambito scolastico e la fruibilità delle strutture e strumentazioni didattiche;
3. recepisce le risposte degli organi competenti per predisporre gli
strumenti per favorire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi di
scuola;
4. rileva le necessità di tipo assistenziale (persona, trasporto, sussidi
didattici) e propone al Dirigente Scolastico le richieste da avanzare all’ Ente
Locale ed elabora proposte e ipotesi di migliore integrazione dei progetti per gli
alunni diversamente abili;
5. controlla che i PEI vengano redatti e che siano consegnati
individualmente alle famiglie interessate;
6. controlla che a giugno venga consegnata la verifica di fine anno del
PEI.
Articolo 17 – Ingresso, permanenza, uscita dalla
dell’Infanzia
scuola Scuola
Dal lunedì al venerdì nella scuola dell’Infanzia i docenti, dalle ore 08,25
alle ore 09,00, accoglieranno i bambini, in entrata ordinaria, accompagnati dai
genitori o da persone dai medesimi delegate. L’uscita ordinaria dei bambini
stessi avverrà entro le ore 16,30.
La scuola dell’Infanzia di Ricadi e la scuola dell’Infanzia di S. Domenica,
come da delibera del Collegio dei Docenti del 02/09/2014, funzioneranno dal
lunedì al venerdì (settimana corta).
I genitori che accompagnano i bambini a scuola non possono entrare
nelle aule: è compito del collaboratore scolastico provvedere ad accompagnarli
in aula così come all’uscita consegnarli ai genitori. In caso di uscita anticipata
gli stessi genitori devono apporre la firma su un apposito registro.
E’ necessario che il bambino, che frequenta la Scuola dell’Infanzia sia
vestito in modo pratico e comodo, affinché sia stimolato all’autonomia (cioè a
fare da sé ciò che riesce a fare) e possa svolgere tranquillamente le attività
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senza timore di sporcarsi (è quindi necessario evitare salopette, body, bretelle,
cinture, ecc…). I bambini, durante l’uso dei servizi igienici sono vigilati dalle
insegnanti, se in contemporanea presenza, dal collaboratore scolastico nelle
altre ore.
Le insegnanti e il collaboratore scolastico non sono tenuti a provvedere
alla pulizia corporea del bambino7.
Nell’ora di refezione, prevista dalle ore 12,00 alle ore 13,00 i bambini
sono vigilati dalle insegnanti.
Scuola Primaria
Gli alunni della scuola primaria rispetteranno i seguenti orari:
Ricadi: dalle ore 8,10 alle ore 16,10 dal lunedì al venerdì;
San Nicolò: dalle ore 8,30 alle ore 16,30 dal lunedì al venerdì;
Santa Domenica: dalle ore 8,10 alle ore 16,10 dal lunedì al venerdì:
Spilinga: dalle ore 8,20 alle ore 16,20 dal lunedì al venerdì.
Scuola Secondaria di primo grado
Gli alunni della scuola Secondari di primo grado rispetteranno i seguenti orari:
Ricadi: dalle ore 08,00 alle ore 13,00 lunedì, mercoledì, venerdì e sabato;
dalle ore 08,00 alle ore 16,00 martedì e giovedì.
Santa Domenica: dalle ore 08,00 alle ore 13,00 martedì, giovedì, venerdì e
sabato;
dalle ore 08,00 alle ore 16,00 lunedì e mercoledì.
7
Se non in casi straordinari e di particolare urgenza.
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Spilinga: dalle ore 08,20 alle ore 13,20 martedì, giovedì, venerdì e sabato;
dalle ore 08,20 alle ore 16,20 lunedì e mercoledì.
I docenti aspettano in classe almeno cinque minuti prima gli alunni che,
silenziosamente ed in ordine, accedono alle aule al suono della campanella
nell’ora stabilita per l’inizio delle lezioni.
Tanto per la scuola primaria che per la secondaria di primo grado nelle
giornate interessate da inclemenza del tempo, qualora i collaboratori scolastici
siano disponibili per la vigilanza, gli alunni potranno essere ammessi ad entrare
nell’atrio degli edifici 10 minuti prima dell’inizio previsto delle lezioni
Al termine delle lezioni, o in caso di altra circostanza di uscita anticipata,
l’insegnante
dell’ultima
ora
accompagnerà
la
classe
di
competenza
ordinatamente fino alla porta di ingresso degli edifici. L’uscita degli alunni
avverrà secondo la dislocazione delle aule, iniziando dal piano terra.
L’entrata degli alunni posticipata rispetto all’orario ordinario così come
l’uscita anticipata, possono essere consentite soltanto occasionalmente, previa
autorizzazione del Dirigente Scolastico o di un suo delegato,
su richiesta
motivata delle famiglie. Ogni richiesta di entrata posticipata o di uscita
anticipata
continuativa può essere concessa solo in presenza di situazioni
particolari documentate e dopo aver consultato il Consiglio di classe.
I collaboratori scolastici devono provvedere alla sorveglianza dei locali
affinché non venga permesso l’ingresso a persone estranee all’Istituto.
La vigilanza degli alunni della scuola Primaria e della scuola Secondaria di
I grado, all’interno dei cortili dei rispettivi edifici (prima dell’entrata, all’uscita,
negli orari intermedi, nei momenti in cui salgono o scendono dallo scuola-bus),
non potrà essere garantita da personale scolastico.
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Articolo 18 – Uscite degli alunni dalla scuola per cause eccezionali
In caso
di circostanze eccezionali il Dirigente Scolastico ne dà
immediatamente comunicazione agli organi di Pubblica Sicurezza e adotta tutti i
provvedimenti necessari atti a garantire la sicurezza degli allievi. Pertanto può
far uscire gli alunni dall’edificio senza preavviso alle famiglie, permanendo la
vigilanza dei docenti.
Articolo 19 - Manifestazioni esterne alla scuola
Nel caso di manifestazioni esterne alla scuola, gli alunni dovranno essere
autorizzati dai genitori e controllati dagli insegnanti impegnati in servizio nelle
ore corrispondenti. Durante tali occasioni i docenti della Scuola dell’Infanzia e
Primaria svolgeranno solo orario antimeridiano in compresenza.
Articolo 20 – Cambio dell’ora
Il cambio dell’ora dovrà avvenire con la massima celerità, onde prevenire
disordini o atti di indisciplina. In caso di momentanea assenza del docente in
orario curriculare o durante il cambio di classe dei docenti, la vigilanza viene
affidata ai collaboratori scolastici. Inoltre gli alunni durante i cambi dell’ora
attenderanno in classe e non dovranno uscire dalle aule per nessun motivo, se
non con il permesso dell’insegnante uscente o entrante. Gli alunni che per
necessità dovranno recarsi in segreteria o presso la sala insegnanti dovranno
essere accompagnati dal personale ausiliario.
Articolo 21 –Vigilanza nell’Edificio
Nella scuola primaria per ogni piano, di norma, dovrà trovarsi almeno un
Collaboratore scolastico che sorveglierà gli alunni nei corridoi, nelle scale o che
si rechino ai servizi, o sbrigare eventuali incombenze scolastiche. Parimenti
dovranno vigilare affinché non entrino negli edifici persone estranee non
autorizzate. E’ vietato l’ingresso nelle aule a persone estranee, se non
espressamente autorizzate dal Dirigente. Nessuna persona, anche se non
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estranea alla scuola, può entrare nelle classi o rivolgersi agli alunni in qualsiasi
luogo dell’edificio e delle sue pertinenze per pubblicizzare prodotti, vendite,
organizzazioni di corsi, attività sportive e altre iniziative di natura privata.
Eventuale deroga a tale divieto può essere concessa dal Dirigente, sentito il
parere del Consiglio d’Istituto o di altro Organo Collegiale competente.
Il Dirigente può consentire a privati di affiggere nell’atrio degli edifici
manifesti che pubblicizzino attività culturali o cose di interesse scolastico e
culturale, che non abbiano scopi di lucro.
Articolo 22 - Intervallo
In base alle proprie esigenze,ogni ordine di scuola elaborerà un orario che
preveda 15 minuti d’intervallo ricreativo e per soddisfare i bisogni fisiologici .
L’intervallo dovrà essere effettuato nella propria classe ed a finestre
chiuse. La sorveglianza è affidata al docente in servizio nell’ora successiva
all’intervallo. Durante l’intervallo è consentito fare uscire i ragazzi dalla classe
solo per recarsi ai servizi igienici, mentre durante le ore di lezione è consentito
far uscire dalla classe un alunno per volta, fatta eccezione per esigenze
seriamente motivate. Eccezione per il plesso di Spilinga, scuola secondaria
dove l’intervallo viene effettuato dalle ore 10,10 alle ore 10,30.
Art. 23 - Comportamenti corretti , norme generali
Nell’intento di “amministrare” le libertà di ognuno e di tutti i componenti
della comunità scolastica, si rende necessario fissare alcuni parametri di
comportamento.
 L’ allievo/a avrà cura di arrivare a scuola sempre puntuale;
 Nel tempo tra l’entrata a scuola e l’inizio delle lezioni non è
permesso vociare smoderatamente né produrre rumori molesti o fare giochi
ed avere comportamenti pericolosi;
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 Ogni alunno/a dovrà essere fornito di tutto l’occorrente. A tale
proposito si raccomanda la massima cura del materiale scolastico, del
libretto personale e/o diario delle comunicazioni;
 Ad ogni alunno/a si richiede una abbigliamento consono all’
ambiente scolastico;
 Non è consentito l’uso del telefono cellulare all’ interno degli edifici
scolastici e durante tutto il periodo di svolgimento delle attività didattiche e
dell’ orario scolastico tempo- scuola (mensa, intervallo);
 E’ consentito, agli alunni, l’uso del telefono della scuola per
situazioni di estrema urgenza;
 Non sono ammessi oggetti estranei all’ insegnamento (giocattoli,
figurine, giornaletti, giochi elettronici, ecc.);
 Non è ammesso per gli alunni di tutto l’Istituto portare il cellulare a
Scuola -delibera Consiglio d’Istituto del 10/12/2014- delibera Consigli di
Classe del 13/10/2014;
 Gli alunni/e provvederanno ad appendere gli indumenti negli
appositi sostegni, evitando di lasciare nelle tasche somme di denaro o
oggetti di valore;
 Ogni alunno/a è responsabile dei danni arrecati al proprio banco con
scritte e/o incisioni e alle suppellettili scolastiche in genere. Qualsiasi danno
e guasto va segnalato ed eventualmente risarcito. Nel caso in cui non sia
possibile identificare il responsabile, la spesa verrà ripartita tra gli alunni
della classe. Le sanzioni s’intendono applicabili per le stesse tipologie di
comportamento anche in situazioni scolastiche che si svolgano fuori dei
locali dell’Istituto e/o orario extra scolastico: uscite, visite guidate, viaggi
d’istruzione, ecc..
 Al
termine
delle
lezioni
gli
alunni/e
lasceranno
la
scuola
ordinatamente ed educatamente. Si coglie l’ occasione per ricordare che un
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comportamento corretto e civile deve essere tenuto anche all’ esterno:
strada,
parco,
nel
dall’Amministrazione
rispetto
Comunale
della
normativa
(
buttare
non
vigente
rifiuti
a
emessa
terra,
non
danneggiare attrezzature di gioco ed arredi);
 In mensa sono state stabilite delle regole da rispettare per il
benessere di tutti:

Gli alunni/e sono sempre invitati dalle insegnanti a consumare
tutto il pasto;

Eventuali allergie, intolleranze e impedimenti vari da parte dei
bambini verso l’assunzione di alcuni cibi vanno comunicate per iscritto
all’ insegnante (per le allergie e le intolleranze occorre il certificato medico);

Ai bambini è vietato “cedere” il contenuto del proprio piatto ad
altri bambini per ovvi motivi igienici e di correttezza;

Durante la distribuzione e la consumazione del pasto i bambini
non possono alzarsi e girare per i locali della mensa per ovvi motivi di
sicurezza;

Non è permesso giocare e portare in mensa giochini, figurine,

Non è permesso cantare ed urlare;

E’ vietato mangiare con le mani, giocare con il cibo e sprecarlo
ecc…
(lanciare il pane, distribuire cibo sui tavoli e/o per terra);

E’ necessario rispettare le regole di convivenza e di buona
educazione.
TITOLO IV
RITARDI, PERMESSI, ASSENZE, GIUSTIFICAZIONI, ESONERI
Articolo 24 – Ritardi, Permessi, Giustificazioni
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Ogni genitore, all’inizio dell’anno scolastico, apporrà la sua firma sul
libretto di giustificazione delle assenze (Scuola secondaria di 1^ grado) o sul
diario (Scuola Primaria), affinché l’insegnante della prima ora, delegato
all’uopo, possa controllarne l’autenticità.
Gli alunni dovranno quotidianamente giustificare le assenze in precedenza
effettuate esibendo al docente della prima ora di lezione, delegato dal
Dirigente, la giustificazione firmata dal genitore esercente la patria potestà o da
chi ne fa le veci.
Qualora l’alunno non presenti giustificazione entro tre giorni dal rientro, il
docente segnalerà il nominativo al Dirigente Scolastico e l’allievo dovrà essere
accompagnato da un genitore o da chi ne fa le veci per giustificare l’assenza.
L’ingresso in ritardo degli alunni deve essere autorizzato dal Dirigente. Gli
alunni non potranno uscire dagli edifici prima della fine giornaliera delle lezioni,
se non affidati a un genitore esercente la patria potestà o ad altra persona da
questo formalmente delegata e con copia del documento di identità. Il
permesso d’uscita anticipata verrà firmato dal Dirigente Scolastico o da un
docente delegato. Verrà portato da un collaboratore nell’aula dell’alunno, dove
il docente dell’ora provvederà all’annotazione sul registro di classe. Dopodiché
l’alunno potrà lasciare la scuola insieme al genitore o a persona maggiorenne
delegata formalmente.
L’alunno, che si presenti in ritardo di oltre 5 minuti rispetto all’orario
previsto, dovrà riferirne la causa e verrà ammesso alle lezioni con l’obbligo di
portare
il
giorno
personale. I ripetuti
successivo
ritardi
la
giustificazione
scritta
sul
diario/libretto
non giustificati saranno annotati sul registro e
comunicati alle famiglie con informativa ai genitori dell’alunno e saranno
cumulati e considerati assente ai fini della validità dell’anno scolastico.
Deroghe ai fini della validità dell’anno scolastico per la valutazione è
richiesta:
-
la frequenza di almeno ¾ dell’orario annuale personalizzato;
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-
stabilire per casi eccezionali, deroghe al suddetto limite comma
1 e 2 dell’art. 10 del D.lgs n. 59 del 2004 e ai sensi dell’art. 2 del DPR n.
122, comma 10;
-
gravi motivi di salute adeguatamente documentati ;
-
cure programmate;
-
donazioni sangue;
-
partecipazione ad attività sportive, purché l’alunno raggiunga
gli obiettivi minimi.
Articolo 25 - Esoneri
L’esonero temporaneo o per l’intero anno scolastico dell’attività di Scienze
motorie e sportive è concesso dal D.S. a seguito di domanda documentata
presentata dai genitori.
TITOLO V
REGOLAMENTO DISCIPLINA
CODICE DISCIPLINARE, TIPOLOGIA DELLE SANZIONI E SOGGETTI
COMPETENTI A IRROGARLE
Articolo 26 Codice disciplinare
1. Le sanzioni disciplinari sono ispirate ai principi di gradualità, proporzionalità,
giustizia; tendono al rafforzamento del senso di responsabilità, al ripristino dei
rapporti corretti all'interno della comunità scolastica e devono tenere conto
della situazione personale dello studente.
2. La responsabilità disciplinare è personale. La sanzione, nell'ambito
della comunità scolastica, è pubblica e viene adottata secondo criteri di
trasparenza.
3. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato
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prima chiamato ad esporre le proprie ragioni.
4. Le sanzioni, per quanto possibile, si ispirano al principio della riparazione del
danno; la riparazione non estingue la mancanza rilevata.
5. L'applicazione di una sanzione non esclude la responsabilità dell'alunno in
merito al risarcimento degli eventuali danni arrecati.
6. Nessuna sanzione può influire sulla valutazione del profitto.
7. Per quanto non espressamente qui richiamato, si fa riferimento alla
normativa vigente.
Articolo 27 Richiamo verbale del Docente e/o Dirigente scolastico
Gli studenti potranno essere soggetti a richiamo verbale, il quale non
costituisce sanzione, in presenza di comportamenti occasionali e non gravi,
relativi a: a) scarsa diligenza e puntualità; b) disturbo lieve durante la lezione;
c) atteggiamenti scorretti; d) lievi violazioni delle norme di sicurezza. Il
richiamo verbale può costituire un precedente per la somministrazione di una
sanzione in forma di ammonizione scritta.
In rispetto e conformità dei principi e dei criteri del presente regolamento e
delle disposizioni del D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998, in premessa
richiamato, l'organo competente dovrà irrogare i seguenti provvedimenti
disciplinari, con le forme di comunicazione prescritte, in corrispondenza delle
relative infrazioni. In presenza dell'irrogazione di una delle seguenti sanzioni,
può essere stabilito l'abbassamento del voto di condotta, a discrezione del
Consiglio di Classe.
Articolo 28. Ammonizione scritta annotata dal Docente e/o Dirigente
scolastico sul registro di classe
1. Scorrettezze e offese verso i componenti della comunità scolastica o di
persone esterne alla scuola (compagni, personale docente e non, persone
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esterne)
2. Disturbo continuo durante le lezioni
3. Comportamenti reiterati, ancorché non intenzionali, che impediscano la
piena funzionalità del servizio o ostacolino il perseguimento delle finalità
formative della scuola
4. Violazioni alle norme di sicurezza
Nel caso in cui il provvedimento sia adottato da un docente estraneo al
Consiglio di Classe, questi ne darà comunicazione al coordinatore della classe
stessa.
Articolo 29. 4 Ammonizione scritta annotata dal Docente e/o Dirigente
scolastico sul registro di classe - Comunicazione alla famiglia degli
studenti minorenni
1. Ripetersi di assenze e/o ritardi non giustificati
2. Danneggiamento di oggetti di proprietà della scuola o di altri. In questo caso
è previsto anche il risarcimento del danno.
3. Falsificazione di firme
Articolo 30. Allontanamento dalla scuola (con o senza obbligo di
frequenza) da uno a cinque giorni, stabilito dal Consiglio di Classe Comunicazione alla famiglia degli studenti minorenni
1. Recidiva dei comportamenti sanzionati con ammonizione scritta
2. Offese o molestie verso i componenti della comunità scolastica
3. Disturbo grave e continuato durante le lezioni
4. Alterazione di risultati
5. Gravi scorrettezze
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Articolo 31. Allontanamento dalla scuola da sei a quindici giorni (con o
senza obbligo di frequenza) stabilito dal Consiglio di Classe Comunicazione alla famiglia degli studenti minorenni
1. Recidiva dei comportamenti sanzionati nell'art. 30
2. Violenza intenzionale con offese gravi alla dignità delle persone
Articolo 32. Allontanamento dalla scuola per un periodo superiore a
quindici giorni stabilito dal Consiglio di Classe - Comunicazione alla
famiglia degli studenti minorenni
Presenza di reati o fatti avvenuti all'interno della scuola che possono
rappresentare pericolo per l'incolumità delle persone e per il sereno
funzionamento della scuola stessa.
Articolo 33. Estensione delle sanzioni
Le sanzioni di cui agli artt. 29, 30, 31 e 32 si intendono applicabili per le stesse
tipologie di comportamento anche in situazioni scolastiche che si svolgano fuori
dei locali dell'istituto e/o in orario extrascolastico: uscite, visite guidate, viaggi
d'istruzione, etc.
Articolo 34 Esami di stato
Le sanzioni per le mancanze commesse durante le sessioni di esame sono
irrogate dalla Commissione esaminatrice, che ha competenza anche nei riguardi
dei candidati esterni.
Articolo 35 Conversione delle sanzioni
Nei casi previsti dagli artt.29 (comma 2), 30, 31 e 32 del Titolo I il Consiglio di
Classe deve offrire allo studente la possibilità di convertire le sanzioni
comminate in attività da svolgere in favore della comunità scolastica o in altre
attività a scopo sociale che possano utilmente costituire una riparazione, quali
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a) operazioni di pulizia e ripristino degli arredi dei locali scolastici; b)
collaborazione con il personale ausiliario; c) riordino della biblioteca; d) attività
di volontariato.
Le sanzioni pecuniarie e i risarcimenti del danno non sono convertibili. La
possibilità di tali conversioni è demandata alla valutazione discrezionale del
Consiglio di Classe che valuterà caso per caso l'opportunità.
TITOLO VI
TERMINI PER L'IRROGAZIONE DELLE SANZIONI E PER LE
IMPUGNAZIONI
Articolo 36. Gli organi competenti a disporre le sanzioni decidono dopo avere
sentito le ragioni addotte dallo studente, che ha la facoltà di presentare prove e
testimonianze, che saranno riportate nel verbale della riunione del Consiglio di
classe.
Articolo 37. I procedimenti per l'irrogazione delle sanzioni di cui agli artt. 30,
31 e 32 devono concludersi entro quindici giorni dalla data della contestazione
del fatto.
Articolo 38. Contro le sanzioni che non prevedono l'allontanamento dalla
scuola è ammesso ricorso da parte dello studente all'Organo di garanzia sotto
istituito entro quindici giorni dalla comunicazione della sanzione comminata.
L'Organo di garanzia decide sull'impugnativa entro quindici giorni dalla sua
presentazione. In caso di presentazione di ricorso, l'esecuzione della sanzione
e/o del provvedimento alternativo è sospesa fino alla decisione dell'organo di
appello.
Articolo 39. Contro le sanzioni di cui agli artt. 30, 31 e 32 è ammesso ricorso
entro trenta giorni dalla ricevuta comunicazione al Provveditore agli studi, che
decide in via definitiva sull'impugnativa secondo la procedura prevista dall'art.
328, comma 4, del T.U. (d.lgs.297/94)
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ORGANO DI GARANZIA
Articolo 39. L'Organo di garanzia per le impugnazioni è così composto:
- Un genitore designato dal Consiglio di Istituto tra i rappresentanti in esso
presenti; a lui spetta la funzione di Presidente e in quanto tale convoca
l'Organo e lo presiede;
- Due docenti designati dal Collegio dei Docenti;
- Un rappresentante dell'ufficio di Presidenza designato dal Dirigente tra i suoi
collaboratori.
Per tutte le componenti sopra indicate sono designati membri ordinari e
membri supplenti.
Il Dirigente ha facoltà di partecipare, senza diritto di voto, alle sedute.
Articolo 40. Qualora uno o più membri dell'Organo siano coinvolti nei fatti
oggetto di decisione, sono sostituiti da un membro supplente.
Articolo 41. L'Organo di garanzia resta in carica per tre anni. Si procede alla
sostituzione dei membri qualora il genitore decada da rappresentante del
Consiglio di Istituto o qualora l'alunno e/o i docenti abbiano perduto la qualità
di membri della scuola.
Articolo 42. L'Organo di garanzia, oltre a dirimere i conflitti di sua
competenza, formula proposte al Consiglio di Istituto in merito ad eventuali
modifiche del presente regolamento di disciplina per adeguarne il
funzionamento alle esigenze della scuola, nel rispetto dello Statuto degli
studenti e delle studentesse citato in premessa.
Articolo
43.
Criteri
e
modalità
applicative
della
comportamento
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valutazione
del
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1. Ai fini della valutazione del comportamento dello studente, il Consiglio di
classe tiene conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo stesso
durante il corso dell’anno.
2. La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può
riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di
maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero
anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed
educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il
Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i
miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno.
Articolo 44. Criteri ed indicazioni per l’attribuzione di una votazione
insufficiente
La valutazione insufficiente del comportamento, soprattutto in sede di scrutinio
finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe,
esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili
alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti - D.P.R.
249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot.
3602/PO del 31 luglio 2008 - nonché i regolamenti di istituto prevedano
l’irrogazione
di
sanzioni
disciplinari
che
comportino
l’allontanamento
temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a
quindici giorni.
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Titolo VII
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Articolo 45 - Rapporti
I rapporti Scuola-Famiglia sono articolati nel seguente modo:
-
Incontri con le famiglie degli allievi frequentanti l’ultimo anno della
Scuola dell’Infanzia e le classi quinte della scuola primaria, finalizzati alla
conoscenza dell’istituzione scolastica e del POF.
- Assemblea di classe per illustrare la programmazione didattica e per
l’elezione dei rappresentanti dei genitori nei Consigli di Intersezione, Interclasse
e Classe
- Partecipazione dei rappresentanti dei genitori ai Consigli di Intersezione,
Interclasse e Classe previsti dal Piano Annuale delle Attività
- Incontri individuali in occasione della distribuzione della Scheda di
Valutazione quadrimestrale.
- Incontri individuali interquadrimestrali per informare le famiglie degli
alunni sull’andamento educativo-didattico secondo modalità comunicate di volta
in volta ai genitori;
- Colloqui individuali riservati ai genitori degli alunni delle classi prime
della scuola primaria, secondaria e nuovi iscritti in altre classi;
- Colloqui individuali da concordare tramite gli alunni. Tali incontri
consentono, rispetto ai precedenti, di trattare in maniera più approfondita e
ampia le singole situazioni grazie alla maggiore disponibilità di tempo. Sono
anche possibili incontri straordinari a richiesta dei genitori, del Coordinatore di
classe, dei singoli docenti o del DS su appuntamento.
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Di ogni incontro verrà data, di volta in volta, comunicazione/convocazione
scritta.
Art. 46 - Comunicazioni alla famiglia
Informazioni ordinarie della scuola rivolte alla famiglia possono avvenire
tramite
comunicazione
scritta
sul
diario8.
Il
diario
è
lo
strumento
di
comunicazione quotidiana tra la scuola e la famiglia. I genitori sono tenuti
pertanto a controllare costantemente il diario e a firmare con puntualità gli
avvisi.
Non è consentito, nelle ore di lezione, che i genitori entrino nelle classi,
fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola dell’Infanzia. In ogni caso gli
insegnanti e il Dirigente auspicano di poter avere contatti personali con i
genitori, soprattutto quando si denota uno scarso profitto o un comportamento
scorretto.
Art. 47 - Scioperi ed assemblee sindacali
Per ciò che attiene alle norme relative agli scioperi ed alle assemblee
sindacali deve farsi riferimento al C.C.N.L. ed alla contrattazione decentrata in
vigore.
 In caso di sciopero, o di assemblea sindacale, del personale docente e
non docente, il Dirigente Scolastico dispone che venga data tempestiva
informazione alle famiglie tramite comunicazione scritta sul diario.
 In caso di sciopero la Scuola comunicherà le variazioni del servizio
man mano che riceverà le adesioni del personale.
In caso di mancata
comunicazione da parte del personale, verrà comunicata la possibilità di
disservizi ed i genitori devono verificare la mattina della giornata di sciopero
l’effettiva adesione o meno del personale. .
8
Con l’attivazione del sito web, le comunicazioni scuola-famiglia potranno
avvenire mediante email
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 Il genitore, o chi ne fa le veci, è tenuto a controfirmare la comunicazione.
TITOLO VIII
SALUTE E SICUREZZA
Articolo 48- Sicurezza
Per la sicurezza si rimanda al documento di rilevamento e valutazione dei
rischi presente in ogni edificio scolastico.
Articolo 49 - Divieto di fumo
E’ assolutamente vietato a tutti
fumare nelle aule e in ogni ambiente
delle scuole.
Articolo 50 - Igiene dell’ambiente
In ciascuna ora di lezione, è necessario effettuare, per almeno 10 minuti,
il ricambio dell’aria per garantire l’igiene dell’ambiente.
Articolo 51 - Polizza assicurativa
L’Istituto
stipula
annualmente
un
contratto
di
assicurazione
per
responsabilità civile e infortuni la cui garanzia risulti a favore dell’Istituzione
Scolastica (intesa anche come Pubblica Amministrazione) oltre che del
personale e degli alunni che versano il premio.
L’adesione alla polizza RC/Infortuni viene annualmente proposta alle
famiglie degli alunni e al personale della scuola. Considerato il fatto che le
uscite didattiche, i viaggi di istruzione e le gare sportive comportano maggiori
rischi, rispetto alle attività di aula, il versamento del premio assicurativo viene
richiesto, ad inizio anno, come condizione per la partecipazione degli alunni a
tutte le iniziative che si svolgono all’esterno dell’edificio scolastico.
Articolo 52– Infortunio/malore/Malattie infettive
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In caso di infortunio o di malore, il personale della scuola presta le prime
cure e provvede ad informare immediatamente la famiglia dell’alunno, nonché
a denunciare l’accaduto alla segreteria dell’Istituto. In situazione di emergenza
ci si rivolge al 118 o al medico più vicino all’Istituto.
In caso di sospetta presenza di bambini portatori di una malattia infettiva
si deve procedere ad avvisare il Dirigente Scolastico per concordare le azioni da
intraprendere.
Articolo 53 - Somministrazione farmaci
La somministrazione di farmaci in orario scolastico deve essere richiesta
in forma scritta dai genitori degli alunni o dagli esercenti la patria potestà
genitoriale, a fronte della presentazione di una certificazione medica attestante
lo stato di malattia dell’alunno con la prescrizione specifica dei farmaci da
assumere (conservazione, modalità e tempi di somministrazione, posologia). I
farmaci saranno somministrati dal docente di classe o, possibilmente da coloro
che hanno seguito i corsi di pronto soccorso ai sensi delle vigenti leggi in
materia.
La durata della richiesta e della autorizzazione è annuale e, nel caso di
terapie continuative, deve essere rinnovata l’anno successivo. I farmaci
prescritti vanno consegnati in confezione integra e lasciati in custodia alla
scuola per tutta la durata della terapia. Sarà cura dei genitori provvedere al
reintegro dei medicinali finiti.
Per i farmaci d’urgenza o salvavita si seguono le istruzioni specifiche
dell’autorità sanitaria e dei medici certificatori.
TITOLO IX
SPAZI ED ATTREZZATURE
Articolo 54- Concessione dei locali
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Subordinatamente al pieno soddisfacimento delle esigenze dell’Istituto, si
potrà consentire l’uso delle palestre e dei rimanenti locali degli edifici ad altre
scuole, nonché ad associazioni o a privati, per manifestazioni e attività che, ai
sensi dell’art. 12 della legge n. 517/77, realizzano la funzione della scuola come
centro di promozione culturale, sociale e civile9.
In caso di particolare urgenza il Dirigente potrà autorizzare la concessione
dei locali anche senza il parere preventivo del Consiglio d’Istituto, purché il
provvedimento sia motivato dalle ragioni espresse dalla legge (art. 12 legge
517/77) e nell’atto di concessione dei locali il Sindaco o il Dirigente Scolastico
precisi che il richiedente non persegue scopo di lucro sotto qualsiasi forma.
Articolo 55 - Uso della biblioteca e dei laboratori
I sussidi didattici, i laboratori e la biblioteca dovranno essere affidati a
particolari
consegnatari
i
quali
provvederanno
direttamente
a
renderli
disponibili al personale scolastico ed agli alunni interessati e a curarne la
puntuale restituzione dopo l’uso nonché la diligente conservazione.
Alla distribuzione ed al ritiro dei libri della biblioteca provvederà
l’insegnante interessato che si farà carico di annotare sull’apposito registro
prestiti e restituzioni. La cura e la manutenzione delle attrezzature e dei
materiali di laboratori sono assicurati dagli insegnanti che li utilizzano.
L’ istituzione, nei limiti delle risorse finanziarie, dovrà garantire l’uso dei
sussidi didattici e
del materiale di facile consumo, per scopi strettamente
didattici
Capitolo X
Viaggio d’istruzione visite guidate
9
E’ necessario acquisire il parere dell’Ente proprietario, che in caso di guasti
accidentali o altro è tenuto al ripristino della struttura o delle suppellettili.
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Articolo 56
Premessa
I viaggi d’istruzione, come le visite guidate sono attività integrative che
concorrono a rendere più attraente l’insegnamento e a supportare il
perseguimento degli obiettivi didattici disciplinari e generali.
Le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione devono essere coerenti con gli
obiettivi educativi e didattici del corso di studi e si possono distinguere in:
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a - Viaggi e uscite didattiche
diretti ad accrescere il patrimonio
culturale degli allievi attraverso visite a luoghi di interesse artistico, storico,
scientifico, ecc.
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b - Viaggi e uscite didattiche di carattere orientativo finalizzati alla
scelta del successivo grado d’istruzione degli allievi
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c- Viaggi e uscite di carattere sportivo e naturalistico per accrescere
lo spirito associativo degli allievi ed allargare l’ambito di conoscenza e la
sensibilità ambientale.
COMPETENZE DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Articolo 57
La meta e il programma di ogni uscita dovrà essere obbligatoriamente
proposta e approvata dal Consiglio di Classe, il quale la inserirà nella
programmazione educativa e didattica, specificandone le finalità con riferimento
ai vari ambiti curriculari.
I Consigli di classe, perciò, individuano le mete, il periodo indicativo, le
motivazioni culturali, le finalità, gli accompagnatori, gli eventuali sostituti in
caso di impedimento. Le decisioni vanno regolarmente verbalizzate.
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Le proposte, anche con l’eventuale indicazione di mete alternative, vanno
avanzate, di norma, contestualmente all’approvazione della programmazione di
classe o, comunque, entro la chiusura del primo quadrimestre.
Articolo 58
Il Collegio dei docenti, nella programmazione d’istituto individua tra le
strategie e le attività di supporto al raggiungimento delle finalità e degli
obiettivi dell’Istituzione anche le visite guidate ed i viaggi d’istruzione con
riferimento ad ogni ordine di scuola.
Articolo 59
Lo staff di direzione raccoglie le proposte e le coordina e, per quanto
possibile, avanza proposte per lo svolgimento per classi parallele, specialmente
in situazioni particolari come il raggiungimento del numero di partecipanti,
ripartizione delle spese ecc.,
Articolo 60
La proposta viene poi sottoposta all’esame del Consiglio d’Istituto per le
delibere di carattere amministrativo-finanziarie di competenza.
DESTINAZIONE E DURATA
Articolo 61
I viaggi d’istruzione e le visite guidate dovranno essere effettuate nel
periodo compreso tra l’inizio dell’anno scolastico e l’inizio del mese di maggio.
Articolo 62
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Ciascuna classe può effettuare un massimo di tre uscite nell’arco
dell’anno scolastico.
Articolo 63
Le sezioni della Scuola dell’infanzia potranno effettuare uscite di una
giornata sul territorio.
Le prime tre classi della Scuola Primaria potranno effettuare le uscite sia
sul territorio che nella regione Calabria soltanto per una giornata.
Le ultime tre classi della Scuola Primaria potranno effettuare due visite
guidate di una giornata ed un viaggio di istruzione sul territorio regionale o
nelle altre regioni, su parere del Collegio dei Docenti e delibera del Consiglio di
Istituto.
Le classi della Scuola Secondaria di Primo grado potranno effettuare due
visite guidate di una giornata ed un viaggio di istruzione sul territorio nazionale
e con una motivata delibera dei competenti OO. CC. in qualche Nazione
Europea di norma per la durata massima di cinque giorni o per periodi superiori
secondo la delibera degli OO.CC..
Articolo 64
I Viaggi di istruzione e le visite guidate si possono effettuare se
partecipano, di norma, i due terzi della classe se si tratta di visite di un giorno,
non meno della metà più uno in caso di viaggi di più giorni e se c’é la
disponibilità dei docenti accompagnatori della classe.
ORGANIZZAZIONE
Articolo 65.
Il Docente coordinatore di classe con la collaborazione dei docenti
proponenti o dei coordinatori di altri Consigli di classe che dovessero
condividere la meta, predispone la seguente documentazione:
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Il progetto del viaggio, completo delle motivazioni didattiche della visita o
del viaggio
L’ elenco degli alunni che aderiscono all’iniziativa
La dichiarazioni di consenso delle famiglie
L’acconto del 50 % del costo del viaggio come impegno a partecipare
I nominativi dei Docenti disponibili ad accompagnare gli alunni, con
l’apposita dichiarazione di disponibilità firmata dal docente
Articolo 66
Nella scuola primaria e nella scuola dell’infanzia entrambi i docenti della
classe o della sezione accompagneranno gli alunni, se partecipa tutta la classe
e se l’incidenza della spesa a carico degli alunni non sia eccessiva.
Nella scuola secondaria di primo grado ogni docente accompagnerà fino a
15 alunni, salvo eccezioni motivate proposte dal Consiglio di classe ed
approvate dal Consiglio d’Istituto.
Articolo 67
Il Consiglio di Classe procede all’esame della proposta e si impegna su un
piano interdisciplinare, a preparare la scolaresca al viaggio.
Una volta acquisita l’approvazione del Consiglio di Classe, il progetto
viene presentato allo staff di direzione per i raccordi del caso (all’eventuale
abbinamento delle classi), per l’organizzazione del Pacchetto e per la
presentazione al Consiglio d’Istituto.
Articolo 68
Completato l’iter si procede alla gara, chiedendo il preventivo sul
pacchetto proposto ad agenzie di viaggi, tour operator, ecc.
Articolo 69
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Il personale di segreteria, sotto la direzione del D.S.G.A.:
 Provvederà alla stesura del prospetto comparativo dei preventivi
indicando l’Agenzia cui affidare l’incarico della realizzazione dell’iniziativa.
 Condizione essenziale è che in presenza di differenze di preventivi si
valutino essenzialmente le condizioni di sicurezza ed agiatezza, che si
evinceranno dalle proposte, prestando a queste ultime maggiore attenzione ed
importanza
 Predisporrà il fascicolo completo relativo a ciascun viaggio contenente
la documentazione raccolta e l’elenco degli alunni che avranno aderito
 In accordo con la Dirigenza, determinerà l’ammontare della caparra
per la partecipazione al viaggio che gli studenti sono tenuti a versare con
congruo anticipo rispetto alla data di partenza
Articolo 70
Acquisita l’approvazione definitiva da parte del Consiglio di istituto, i
dettagli del programma di viaggio saranno trasmessi tempestivamente agli
studenti e, per loro tramite, ai genitori con l’invito ad effettuare il versamento
di quanto ancora dovuto .
Articolo 71
I coordinatori di classe raccolgono, entro quindici giorni dalla data di
partenza, il saldo delle quote e le autorizzazioni sottoscritte dai genitori e le
consegna alla segreteria.
Articolo 72
I
Coordinatori
di
classe
provvederanno
alla
documentazione.
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raccolta
della
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In particolare per i viaggi i docenti organizzatori saranno impegnati a
consegnare agli studenti, ai genitori ed al Dirigente sia copia del programma
della viaggio sia il recapito telefonico dell’ albergo.
Se il viaggio si svolgerà all’estero, l’insegnante dovrà, inoltre, controllare
anche il possesso dei documenti d’identità e sanitari (validi per l’estero) da
parte di ogni studente e munirsi dei numeri telefonici relativi alle emergenze
nel paese ospitante.
Gli insegnanti accompagnatori sono tenuti all’obbligo della vigilanza come
previsto dalla normativa.
Articolo 72.
Il programma del viaggio non deve prevedere momenti cosiddetti liberi o
di inattività. In ogni caso i docenti accompagnatori sono tenuti a garantire una
sorveglianza assidua degli studenti anche se maggiorenni
Articolo 74
Chi partecipa ai viaggi dovrà dimostrarsi informato delle presenti norme e
a queste dovrà attenersi.
Articolo 75
Per quanto non previsto nelle modalità organizzative del nostro istituto si
fa riferimento alla normativa M.I.U.R che regola i viaggi di istruzione – C.M. n.
623 del 2.10.96 – .
Articolo 76
La segreteria notifica l’assegnazione alle agenzie o alle ditte di servizi
prescelte e si occupa dei pagamenti.
Articolo 77
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Il docente, che funge da capogruppo al rientro redige una breve relazione
sulla qualità dei servizi, sul comportamento degli alunni e su tutti i fatti
significativi verificatisi.
Articolo 78
I viaggi verranno effettuati possibilmente in presenza dei 2/3 della classe
e solo se c’è la disponibilità dei docenti accompagnatori.
COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI
Articolo 79
Gli alunni saranno tenuti a:
seguire le attività didattiche di preparazione alla visita guidata o al
viaggio d’istruzione.
Indossare un abbigliamento adeguato alla meta del viaggio.
Portare il necessario, come indicato dai docenti accompagnatori.
Mantenere un comportamento educato e decoroso nei luoghi pubblici,
compresi i mezzi di trasporto.
Seguire educatamente le spiegazioni delle guide e riservare le domande
per la fine della spiegazione.
Rispettare i luoghi di culto.
Attenersi alle istruzioni stabilite dal personale in servizio presso musei o
luoghi di interesse storico-artistico o spazi naturali aperti.
Non mangiare ove proibito.
Munirsi di un sacchetto di plastica, per non lasciare tracce in caso di sosta
per far merenda.
Non
allontanarsi
dal
gruppo
senza
il
permesso
accompagnatori.
Non creare confusione nei negozi per eventuali acquisti.
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dei
docenti
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Articolo 80
In caso di danni a cose e/o persone, se verranno individuati i
responsabili, i genitori dovranno risarcire i danni.
Nel caso non fosse individuato il responsabile i danni saranno rimborsati
da tutti gli alunni partecipanti in parti uguali.
Articolo 81
Gli accompagnatori non sono responsabili dello smarrimento o sottrazione
di materiale non finalizzato al viaggio d’istruzione, compresi le attrezzature
digitali e il denaro contante.
Articolo 82
In conclusione, considerato che il viaggio d’istruzione, come le visite
guidate, sono attività educativo-didattiche, il comportamento degli studenti
partecipanti si deve ispirare alla condotta tenuta all’interno dell’istituzione
scolastica, della quale essi proiettano all’esterno un’immagine positiva o meno.
Perciò anche per le mancanze disciplinari, durante lo svolgimento dei
viaggi d’istruzione e delle visite guidate, vale quanto previsto dal regolamento
di disciplina.
LE FAMIGLIE
Articolo 83
I genitori sono tenuti a:
 Comunicare ai docenti accompagnatori le eventuali patologie e le
terapie che si rendono necessarie, secondo il protocollo della somministrazione
farmaci.
 Comunicare tempestivamente variazioni sulla partecipazione, fermo
restando che non sarà restituito l'acconto, ma, eventualmente, la quota relativa
a costi non ancora sostenuti dalla Scuola.
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 Accompagnare e riprendere gli allievi con puntualità nei luoghi e nei
tempi concordati e comunicati, in quanto i docenti sono responsabili degli
alunni solo nei tempi programmati.
 Compilare un permesso scritto nel caso i genitori ritengano i loro figli
in grado di raggiungere il proprio domicilio, al ritorno dalla visita.
Articolo 84
La mancata presentazione dell’alunno nel luogo e all’ora fissata per la
partenza, per qualsiasi motivo, è da considerarsi come rinuncia al viaggio e non
dà diritto ad alcun rimborso.
Articolo 85
La rinuncia al viaggio per giustificati motivi entro dieci giorni prima della
partenza dà diritto al rimborso delle quote non impegnate o recuperabili da
parte della Scuola.
ESCLUSIONE DALLA PARTECIPAZIONE DALLE VISITE
GUIDATE E DAI VIAGGI D’ISTRUZIONE.
Articolo 86
Non sono ammessi a partecipare alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione
gli allievi che registrano un numero di note disciplinari sul registro di classe
superiore a 5 e coloro che hanno subito provvedimenti di allontanamento dalla
scuola di qualsiasi durata, ancorché commutata.
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TITOLO XI
DISPOSIZIONI FINALI
Articolo 87 - Modifiche del Regolamento
Gli articoli del presente regolamento possono venire modificati o integrati
a maggioranza assoluta dai componenti in carica del Consiglio di Istituto.
Le modifiche al regolamento possono essere richieste anche da un solo membro
del Consiglio di Istituto.
Articolo 88 - Attuazione
Le indicazioni contenute nel presente regolamento si applicano fino a
quando non intervengano, in materia, disposizioni modificative contenute in
norme di legge o nei contratti collettivi.
Componenti Commissione:
Andrizzi Graziella
Albanese Maria Antonietta
Arena Caterina
Avallone Assunta
Amabile Rosa Anna
Anselmo Isabella
Bagnato Domenica
Brosio Grazia
Braccio Salvatore
Borgia Ersilia
Barbalace Elisabetta
Barbalace Annunziata
Crudo Maria Domenica
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Rizzo Francesco
Il presente regolamento si compone di n. 46 pagine ed è stato elaborato
dalla commissione composta da componente docenti, insegnanti e genitori in
data____________________.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Annunziata Bonini
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Regolamento Istituto 14-15 - Istituto Comprensivo di Ricadi