Allegato 7 al Regolamento d’Istituto
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SAN ZENONE DEGLI
EZZELINI
Via A.Canova,2 –
Tel. 0423/567080 Fax0423/964574
e-mail [email protected][email protected]
sito web www.comprensivosanzenone.gov..it-CM.TVIC862003 –
CF.92026890266
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA SCUOLA PRIMARIA
PREMESSA
Nel suo percorso scolastico l’alunno farà esperienza del vivere insieme, in un contesto
sociale più largo rispetto a quello della vita familiare; un contesto dal quale potrà ricavare
elementi preziosi sul piano della crescita umana, se imparerà a condividere e vivere i valori della
democrazia, a riconoscere sempre più a fondo la distinzione dei ruoli (docente-alunno-genitore),
a comprendere il valore del rispetto non solo della persona, ma anche del ruolo. Se saprà
interiorizzare il legame profondo tra impegno-soddisfazione-riconoscimento del merito, non solo
nel lavoro ma anche nei comportamenti . Se apprenderà ad affrontare progressivamente i limiti e
gli aspetti negativi del proprio comportamento e del proprio carattere, accettando lo sforzo per
migliorarsi con l’aiuto degli insegnanti e dei compagni, a cogliere le occasioni di incontro con chi è
diverso, che offrono la possibilità di ampliare gli orizzonti delle nostre esperienze e conoscenze,
rafforzando anche l’identità culturale nella quale ciascuno affonda le proprie radici.
Ad un armonioso sviluppo di questo itinerario educativo e formativo, devono concorrere
tutte le componenti del mondo adulto nel quale vive il fanciullo. In particolare:
A) I genitori sono chiamati ad impartire ai figli l’educazione primaria cioè la “buona
educazione”: rispetto degli altri, superamento dell’egocentrismo, capacità di domare l’impulsività.
L’equilibrio maturo nell’ambizione personale, ecc.
Il dovere di istruire ed educare i figli non viene meno per il solo fatto che il minore sia
affidato alla vigilanza del personale scolastico, ma rimane un dovere dei genitori (N1).
B) Gli insegnanti, mettono in atto progressivamente, interventi collettivi e personalizzati,
volti allo sviluppo e al consolidamento delle abilità sociali, si impegnano e sono dunque tenuti, a
stabilire con i genitori gli accordi formativi dei quali il presente regolamento è parte integrante,
nonché a mantenere un contatto diretto e frequente con le famiglie su questi temi.
C) La scuola nell’ambito dei propri doveri istituzionali:
in caso di comportamenti pericolosi degli alunni, è chiamata ad applicare progressivamente
le procedure previste dal “Documento tecnico sulle norme di convivenza in ambito scolastico”,
definito dalla Conferenza Permanente ex D.lgs 300/99, presentato il 16 aprile 2008:
1. Informazione alla famiglia
2. informazione preliminare ai Servizi Sociali del Comune
3. Richiesta di intervento dell’Assistente Sociale del Comune
4. Denuncia della presunta situazione di “abbandono educativo”
competenti.
alle autorità
Nei casi di forte disagio caratteriale o di disabilità caratterizzati da conclamato disturbo
comportamentale (aggressività, violenza,...) che determinano particolare difficoltà o impossibilità
di contenimento:
•
Segnalazione della situazione ai Servizi Sociali competenti
•
Richiesta di potenziamento del servizio di assistenza
•
Richiesta all’ASL competente di verificare se permangano le condizioni per
la scolarizzabilità dell’alunno, ai fini della tutela della sua incolumità
personale, di quella dei compagni e del personale scolastico.
1
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
VISTO
VISTO
VISTO
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
VISTO
SENTITO
il RD n. 1297 del 26 aprile 1928;
l’art. 328, comma 7 del D.lgvo n. 297 del 1994;
il DPR n. 275 del 1999;
la direttiva del MPI n. 104 del 30/11/2007 con la quale vengono dettate disposizioni
in materia di utilizzo dei telefoni cellulari in ambito scolastico e di diffusione di
immagini in violazione del “Codice in materia di protezione di dati personali”,
la C.M. prot. n. 3602 del 31 luglio 2008
la legge 30.10.2008, n. 169
la legge 241/90 e successive modificazioni
il Regolamento Disciplinare tipo proposto dall’ufficio Scolastico Regionale
il parere del Collegio dei Docenti espresso con delibera del
30/1/09_____________
DELIBERA
in ottemperanza alle disposizioni citate, il presente regolamento che disegna un modello di
disciplina ispirato alle finalità educative proprie della scuola, al recupero, al rafforzamento del
senso di responsabilità, ai valori della legalità, della collaborazione , del rispetto per le persone.
Art. 1 – PRINCIPI E FINALITA’
1. Il presente Regolamento, in osservanza del Regolamento dell'
Autonomia delle Istituzioni
scolastiche, emanato con il D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, individua i comportamenti che
configurano mancanze disciplinari, stabilisce le relative sanzioni, individua gli organi
competenti ad irrogarle ed il relativo procedimento.
E'coerente e funzionale al Piano dell'
Offerta Formativa adottato dall'
Istituto.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno dell’Istituto.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni
disciplinari senza essere stato prima sentito.
Nessuna infrazione disciplinare connessa al
comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente la libera
espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.
5. Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate al principio
della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello scolaro e, in
ragione della sua giovane età, tendono a favorire la riflessione e la costruzione del senso del
limite, della responsabilità, dell’adesione alle regole di convivenza.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalle lezioni sono adottati dal
Consiglio di Interclasse, alla presenza delle diverse componenti; quelli che comportano
l’allontanamento oltre i 15 giorni e l’esclusione dalla valutazione e dallo scrutinio finale, sono
adottati dal Consiglio d’Istituto.
2
Art. 2 – DISPOSIZIONI DISCIPLINARI
1. Si configurano come violazioni lievi:
a) presentarsi alle lezioni in ritardo;
b) disturbare ripetutamente lo svolgimento delle lezioni impedendo ai compagni di
seguire con attenzione;
c) non portare a termine il lavoro assegnato in classe a causa di scarso impegno o
disattenzione
d) non eseguire i compiti assegnati per casa
e) provocare verbalmente i compagni
2.
Si configurano come mancanze gravi:
a) utilizzare il telefono cellulare durante l’orario scolastico;
b) sporcare, danneggiare le proprie cose, quelle altrui, quelle della scuola; non
rispettare il cibo durante la refezione;
c) non osservare i consigli e/o le consegne degli insegnanti;
d) mancare di rispetto con atteggiamenti e/o parole al Dirigente Scolastico, ai Docenti,
al personale non docente, ai compagni;
e) assumere un comportamento di arroganza e insubordinazione con gli adulti;
f) assumere comportamenti verbalmente e fisicamente aggressivi verso i compagni
g) reiterare un comportamento scorretto.
3.
Si configurano come mancanze gravissime:
a) sottrarre beni o materiali a danno dei compagni, del personale scolastico,
dell’istituzione scolastica;
b) compiere atti di vandalismo sulle cose altrui e della scuola;
c) insultare e umiliare i compagni; costituisce aggravante il fatto che il comportamento
sia diretto a persone diversamente abili o se le offese si configurano come razziste;
d) sottrarre deliberatamente cose ai compagni, agli operatori, alla scuola senza
restituirle;
e) compiere ripetutamente atti di violenza fisica sui compagni;
f) provocare lesioni ai compagni e al personale;
g) non osservare le disposizioni interne relative alla salvaguardia della propria e
dell’altrui sicurezza (correre a velocità eccessiva all’interno dell’Istituto,
manomettere gli estintori, etc.);
h) compiere atti che mettono in pericolo l’incolumità delle persone;
i) raccogliere e diffondere testi, immagini, filmati, audio e videoregistrazioni allo
scopo di danneggiare altre persone.
Art. 3 - VIOLAZIONI E SANZIONI
1.
Le mancanze previste nell’art. 2.1 sono sanzionate dal docente che le rileva con il
rimprovero/ammonizione orale e/o scritto.
Il rimprovero scritto viene riportato nell’Agenda di modulo e ne vengono informate le
famiglie tramite comunicazione sul diario, sul quaderno o sul libretto personale. Tale
comunicazione deve essere controfirmata da un genitore.
Dopo più ammonizioni, lo scolaro che continua a tenere un comportamento scorretto,
può essere punito con i provvedimenti di cui agli articoli successivi.
2.
Le mancanze gravi di cui all’art. 2.2 vengono sanzionate con ammonizione scritta da
parte dei docenti della classe, riportata nell’Agenda di modulo e comunicata per iscritto
alla famiglia che controfirma per presa visione. Le stesse mancanze possono
comportare anche la sospensione dell’intervallo con permanenza in classe e
comunicazione alla famiglia.
La mancanza di cui alla lettera a) dell’art. 2.2 comporta inoltre la consegna del telefono
cellulare al Dirigente o suo delegato che lo conserverà fino al ritiro dello stesso da parte
di uno dei genitori dello/a scolaro/a.
3
Nel caso di mancanze di cui all’art. 2.1. ripetute e di mancanze di cui all’art. 2.2., il
Dirigente Scolastico comunicherà alla famiglia, per iscritto, che la reiterazione delle
condotte già contestate e sanzionate da parte dei docenti, potrà prevedere sanzioni più
gravi, fino all’allontanamento dalle lezioni sino a 15 giorni o l’esclusione dalla
partecipazione a visite didattiche e/o viaggi di istruzione, con obbligo di frequenza
3.
La reiterazione delle mancanze gravi, di cui alla lettera g) dell’art. 2.2. e le mancanze
gravissime previste dall’art. 2.3 vengono punite con la sospensione dalle lezioni per
una durata commisurata alla gravità del fatto, fino a 15 giorni o l’esclusione dalla
partecipazione a visite didattiche e/o viaggi di istruzione, con eventuale obbligo di
frequenza.
I provvedimenti vengono assunti dal Consiglio di Interclasse alla presenza di tutte le
sue componenti. L’adunanza, presieduta dal Dirigente Scolastico o suo delegato, è
valida con la presenza di metà più uno degli aventi diritto e il provvedimento viene
assunto con la maggioranza dei pareri favorevoli; non è consentita l’astensione, tranne
nel caso in cui uno dei membri sia anche genitore dell’allievo oggetto del procedimento.
In caso di parità, prevale il voto del Presidente.
4.
Le sanzioni dell’ammonizione orale e scritta di cui ai precedenti punti 1. e 2. possono
essere sostituite o accompagnate in modo accessorio da provvedimenti educativi
miranti al rimedio del danno, alla riflessione e al ravvedimento. Nel caso di sanzioni
comportanti l’allontanamento dalle lezioni, previste al precedente punto 3., i
provvedimenti menzionati possono essere dati come accessori (cfr. appendice).
Art. 4- COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO; CONTESTAZIONE DI ADDEBITO
E AUDIZIONE IN CONTRADDITORIO
L’efficacia dei provvedimenti sanzionatori di cui all’art. 2.1 e 2.2, lettere a), b), c), d), e),
f), è sommamente condizionata dalla immediatezza e tempestività della reazione:
queste sanzioni, tenuto conto della finalità educativa e dell’età degli allievi, per essere
da loro comprese e concorrere alla modifica dei comportamenti, debbono essere il più
possibile immediate e “vicine” ai comportamenti irregolari, in modo tale da far percepire
all’alunno il rapporto causa-effetto (comportamento irregolare-sanzione). In tali casi, nei
quali le mancanze non sono comunque gravissime, sussistono dunque quelle ragioni di
impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento che
consentono, in base all’art. 7 della L. n. 241/1990, di non dare comunicazione preventiva
dell’avvio del procedimento. Di tali provvedimenti verrà data comunicazione ai genitori
attraverso il diario, il quaderno o il libretto personale dell’alunno.
Per le sanzioni che comportano l’allontanamento dalle lezioni e che devono essere
irrogate dal Consiglio di Interclasse, va data comunicazione
dell’avvio del
procedimento alla famiglia dello scolaro, da parte del Dirigente Scolastico, anche
attraverso vie brevi (posta elettronica certificata, raccomandata, fax, fonogramma).
Nella comunicazione vengono contestati gli addebiti, viene fissata la data dell’audizione
in contraddittorio e il termine di chiusura del procedimento.
Gli addebiti contestati debbono fondare su circostanze precise documentali,
testimoniali o fattuali. Lo scolaro ha diritto di essere ascoltato dal Dirigente Scolastico,
e dai docenti di classe, congiuntamente. Dell’audizione viene redatto verbale a cura di
persona incaricata dal Dirigente Scolastico.
Il Dirigente Scolastico, nel tempo intercorrente tra la comunicazione del procedimento e
l’audizione, potrà comunicare con i genitori al fine di tentare una concertazione con essi
degli atteggiamenti comunicativi e comportamentali da tenere verso lo scolaro. Ciò allo
scopo di ricercare la coerenza educativa ottimale tra scuola e famiglia.
Nel caso in cui nell’evento rilevante ai fini disciplinari siano stati coinvolti altri allievi in
qualità di parti lese, essi e le loro famiglie devono essere avvisati dell’apertura del
procedimento come controinteressati. A seguito dell’audizione, potrà seguire, con
decisione assunta a maggioranza:
a. l’archiviazione del procedimento, qualora non si ravvisino elementi certi di rilevanza
disciplinare; il dirigente scolastico ne darà comunicazione scritta a tutti gli interessati.
4
b. la rimissione degli atti al Consiglio di Interclasse per il pronunciamento sul
provvedimento disciplinare da assumere.
Art. 5 -
ASSUNZIONE DEL PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE DI CUI AL 2.1/2.2 A CURA
DEL CONSIGLIO DI INTERCLASSE
Il Consiglio di Interclasse alla presenza delle diverse componenti viene convocato entro
il termine minimo di cinque giorni dall’audizione in contraddittorio.
In seduta, viene acquisito il verbale di audizione.
Nella deliberazione della sanzione, deve essere specificata in modo dettagliato la
motivazione che ha portato al provvedimento.
La comunicazione del provvedimento disciplinare assunto viene data alla famiglia
dell’alunno interessato dal Dirigente Scolastico, in forma scritta. La comunicazione deve
riportare gli estremi della deliberazione, l’entità della sanzione e le eventuali sanzioni
accessorie, la motivazione, la decorrenza e la durata della sanzione, i termini e
l’organo presso cui adire eventuali impugnazioni.
Il provvedimento disciplinare è immediatamente esecutivo.
Art.
6
I danni arrecati al patrimonio vanno sempre risarciti da parte dei responsabili, secondo
la normativa vigente.
Art.
7
La sanzione dell’allontanamento dalle lezioni potrà essere assunta “con obbligo di
frequenza”. Nel periodo in cui il minore è allontanato dalle lezioni, sarà vigilato da
insegnanti della scuola o collocato in altre classi della scuola e impegnato in attività
legate ai provvedimenti accessori (cfr. appendice).
Art. 8
Gli effetti dei provvedimenti disciplinari, anche ai fini della recidiva, sono limitati all’anno
scolastico di riferimento.
Tuttavia, nel caso in cui le mancanze passibili di
allontanamento dalle lezioni siano state compiute alla fine delle lezioni o durante la
sospensione estiva, è possibile fissare la decorrenza e il termine della sanzione nei
primi giorni dell’anno scolastico successivo.
In caso di trasferimento ad altro istituto anche in corso d’anno o di passaggio ad altro
grado di scuola, la sanzione di allontanamento non ancora assolta, viene comunicata al
nuovo Istituto che potrà disporne l’assolvimento.
Art. 9 Nel caso in cui si iscrivesse alla scuola un alunno proveniente da altro istituto e
quest’ultimo comunicasse una sanzione pendente, il Dirigente Scolastico ne darà
esecuzione nei termini fissati dall’Istituto di provenienza.
Art. 10 - IMPUGNAZIONI
Avverso i provvedimenti assunti dai docenti è ammesso reclamo verbale o scritto al
Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico verifica i fatti sentendo i docenti coinvolti e
quindi risponde in merito al reclamo, verbalmente, se il reclamo è stato posto oralmente,
per iscritto se il reclamo è stato posto in forma scritta.
Avverso i provvedimenti assunti dal Consiglio di Interclasse o dal Consiglio d’Istituto, è
ammesso reclamo scritto entro 15 gg. dalla comunicazione del provvedimento al
Dirigente Scolastico, in qualità di Presidente dell’Organo di Garanzia. Il Dirigente
Scolastico convoca l’Organo di Garanzia d’Istituto. L’Organo di Garanzia si pronuncia
entro 10 giorni dal ricevimento del ricorso e comunica all’interessato le conclusioni
assunte.
In alternativa è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale competente
entro 60 giorni.
5
L’OG deIl’I.C. di San Zenone è composto da:
Il presidente ( di diritto il Dirigente scolastico);
2 docenti, eletti dal Collegio Docenti (possibilmente uno di sc. primaria /uno di sc.
secondaria);
2 genitori, eletti dal Consiglio di Istituto (possibilmente uno di sc.primaria / uno di
sc.secondaria);
Le elezioni avvengono all’inizio dell’ anno scolastico e prevedono la possibilità di
nominare membri supplenti, in caso di incompatibilità (es. qualora ne faccia parte lo
stesso soggetto che abbia irrogato la sanzione) o di dovere di astensione (es. qualora ne
faccia parte un genitore dello studente sanzionato).
L’OG interviene nelle sanzioni disciplinari e nei conflitti in merito all’applicazione del
Regolamento di Istituto, su richiesta di chiunque ne abbia interesse.
Le funzioni dell’OG sono:
a. controllo sull’applicazione del Regolamento
b. proposta di eventuali modifiche/integrazioni
c. facilitazione/mediazione in caso di conflitto fra le parti
d. informazione sul Regolamento di Istituto (distribuzione di materiali, controllo
sull’efficacia degli interventi informativi)
e. assistenza agli Organismi di Disciplina dei Consigli di Classe nella definizione delle
sanzioni sostitutive
f. assistenza agli studenti che subiscano un provvedimento di allontanamento dalla
scuola (sospensione) durante e dopo il provvedimento stesso (art. 4, comma 8 dello
Statuto)
g. intermediario con l’Autorità Giudiziaria in caso si renda necessario
In caso di ricorso o di conflitto l’OG convoca preliminarmente le parti in causa per
permettere loro di esporre il proprio punto di vista; qualora lo ritenga opportuno, può
consultare un esperto anche esterno alla scuola.
Lo scopo primario dell’OG è quello di arrivare ad una mediazione soddisfacente per le
parti in causa; nel caso ciò non sia possibile, l’OG elabora una risoluzione a cui le parti si
devono attenere.
La decisione viene verbalizzata e pubblicizzata mediante l’affissione in un apposito
spazio.
Le riunioni dell’OG devono almeno prevedere la presenza di 4 eletti per avere validità
legale.
Le decisioni all’interno dell’OG vengono prese a maggioranza o per consenso unanime,
a discrezione dell’OG stesso.
Reclami contro presunte violazioni del Regolamento disciplinare possono essere inoltrati
all’Organo di Garanzia Regionale.
Art. 11
L’Organo di garanzia rimane in carica per tre anni scolastici; i componenti che perdono
il requisito dell’eleggibilità vengono surrogati con i membri supplenti.
6
Prospetto riassuntivo
DOVERI
Articolo 1
Frequentare regolarmente le lezioni, assolvere gli impegni di studio, mantenere un comportamento corretto e
collaborativi in classe ed in ogni altro ambito delle attività scolastiche.
Articolo 3
Deporre i rifiuti negli appositi contenitori ed avere la massima cura degli arredi.
LIEVI
Articolo 2
Tenere un comportamento ed un abbigliamento sempre corretti e conformi all’ambiente scolastico e alle esigenze
proprie delle attività.
VIOLAZIONI
Gli alunni sono tenuti a :
Articolo 4
Presentarsi in orario a scuola, 5 minuti prima delle lezioni, motivando per iscritto i ritardi.
Articolo 5
Rispettare tutte le consegne concernenti le comunicazioni scuola/famiglia.
Articolo 6
Assolvere assiduamente gli impegni di studio.
Articolo 7
Avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale non docente, un comportamento rispettoso
che riconosca il ruolo e la differenza di età.
GRAVI
Articolo 8
Utilizzare correttamente le strutture scolastiche ed i sussidi didattici, comportandosi in modo da non recare danni
al patrimonio della scuola.
Articolo 9
Effettuare gli spostamenti in fila, al suono della campanella, suddivisi per classi, in ordine e in silenzio
Articolo 11
Rispettare le regole indicate dagli insegnanti relative al comportamento nel corso di escursioni, passeggiate,
visite guidate, durante la mensa, le ricreazioni, nei trasferimenti a mezzo corriera e scuolabus.
7
GRAVISSIME
Articolo 10
Osservare con serietà le disposizioni organizzative indicate dagli insegnanti relative alla sicurezza ed ai Piani di
Evacuazione eseguendo con assoluta tempestività le azioni previste.
MANCANZA
Lieve
Comunicazione scritta per la famiglia *
1/2/3
4/5/6
7/8/9
Assegnazione di un lavoro connesso col contenuto della
mancanza
8/9
10 /11
Chi lo impartisce
Insegnante che si trova in
classe al momento
dell’infrazione
Assegnazione di un lavoro connesso col contenuto della
mancanza
Insegnante che si trova in
classe al momento
dell’infrazione
Comunicazione scritta per la famiglia
Insegnanti di classe
Dirigente Scolastico
Contrappasso: pulire dove si sia sporcato, riordinare ove
si sia messo in disordine, ecc...
Grave
Gravissima
PROVVEDIMENTO
ART
Sostituzione oggetti danneggiati irreparabilmente
Scuse pubbliche
Espletare servizi utili alla comunità: es. riordinare la
biblioteca scolastica...
Esclusione da attività particolari di arricchimento (vedi
art.4 Diritti)
Comunicazione scritta per la famiglia
Assegnazione di un lavoro connesso col contenuto della
mancanza
Scuse pubbliche
Esclusione da attività particolari di arricchimento (vedi
art.4 Diritti)
Prestare servizio a compagni
Sospensione
Insegnanti di classe
Dirigente Scolastico
Insegnanti di classe
Insegnanti di classe
Insegnanti della classe e
Dirigente Scolastico
Dirigente Scolastico
Insegnanti di classe
Insegnanti di classe e
Dirigente Scolastico
Insegnanti di classe e
Dirigente Scolastico
Insegnanti di classe e
Dirigente Scolastico
Insegnanti di classe e
Dirigente Scolastico
* questa procedura è ricorsiva e vale anche per tutte le sanzioni successive
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
Il presente regolamento è ispirato e si attiene alla normativa vigente di cui forniamo un riferimento
•
•
•
•
•
•
•
RD n ° 1297 del 26 aprile 1928
art. 328 comma 7 DL n 297 del 1994
DPR n 275 del1999
direttiva MPI n 104 del 30-11-2007
CM prot. 3602 del 31 7 2008
L n 169 del 30 10 2008
L 241/90 e successive modifiche
n 1: * Sentenza della Corte di Cassazione, sez. III civile, n° 1250/20
Approvato dal Collegio dei docenti il 3 giugno 2009
Approvato dal Consiglio d’Istituto il 8 giugno 2009
Il presente REGOLAMENTO DI DISCIPLINA della scuola Primaria è parte integrante del
Regolamento d’Istituto.
8
APPENDICE
ATTIVITA’ DI CONVERSIONE DELLE SANZIONI CHE PREVEDONO
L’ALLONTANAMENTO DALLE LEZIONI FINO A GIORNI 15
attività di volontariato nell’ambito della comunità scolastica a favore di compagni in
difficoltà
assunzione di incarichi all’interno della classe con funzione responsabilizzante
riordino dei locali scolastici e della biblioteca, in collaborazione col personale
ausiliario e con i docenti
produzione di elaborati (composizioni scritte o artistiche) che inducano Io studente
ad uno sforzo di riflessione sui propri comportamenti scorretti
lettera di scusa all’adulto o al compagno offesi
in caso di sospensione: permanenza a scuola e svolgimento di attività finalizzate al
recupero di competenze socio-relazionali e/o di specifiche abilità disciplinari
Le attività di conversione si configurano non solo come sanzioni autonome diverse
dall’allontanamento dalla comunità scolastica, ma anche come misure accessorie che si
accompagnano alle sanzioni di allontanamento.
PROVVEDIMENTI EDUCATIVI MIRANTI AL RIMEDIO DEL DANNO, ALLA RIFLESSIONE E
AL RAVVEDIMENTO
esempi
MANCANZA
Disturba in classe sé, i compagni, il
lavoro (va in giro, parla, urla, canta …)
Non porta a termine il lavoro
•
•
•
Non rispetta le cose altrui
•
Provoca i compagni
•
•
Sporca o danneggia le proprie cose,
suppellettili, arredi e cose altrui
•
•
•
•
•
Non fa i compiti a casa
•
•
Insulta, umilia i compagni
•
•
•
•
•
Non osserva le prescrizioni degli
insegnanti
•
•
•
•
•
PROVVEDIMENTO
Commentare un testo dove la regola sia
contemplata
Commentare un testo dove la regola sia
contemplata
Assegnazione del lavoro non fatto per
casa
Commentare un testo dove la regola sia
contemplata
Sostituire l’oggetto altrui danneggiato
Commentare un testo dove la regola sia
contemplata
Aiutare i compagni
Espletare servizi
Commentare un testo dove la regola sia
contemplata
Sostituire gli oggetti danneggiati;
Pulire dove sporcato; riordinare dove
messo a soqquadro con sorveglianza di
personale ausiliario
Comunicazione alla famiglia
Assegnare il lavoro non fatto durante i
momenti di riposo a scuola
Comunicazione alla famiglia
Scuse pubbliche
Prestare aiuto ad altri compagni
Espletare servizi
Lettura, commento o produzione di testi
pertinenti, ecc.
Ammonizione orale
Comunicazione alla famiglia
Scuse pubbliche all’insegnante
espletare servizi
Punizioni riflessive: lettura, commento o
produzione di testi pertinenti, ecc.
9
Chi lo impartisce
Insegnante che rileva la
mancanza
Equipe pedagogica
irroga la sanzione
sentito il parere del D.S.
Assume talvolta comportamenti
aggressivi verso i compagni
•
•
•
•
•
Assume un atteggiamento arrogante e di
insubordinazione con gli adulti
•
•
•
•
Picchia i compagni con frequenza
•
•
•
•
Assume atteggiamenti di prepotenza,
arroganza, vessazione verso i compagni
•
•
•
•
Danneggia e/o distrugge cose della
scuola, del giardino
•
•
•
•
Sottrae cose ai compagni e non le
restituisce
•
•
•
•
Comunicazione alla famiglia
Scuse pubbliche
Prestare aiuto ad altri compagni
Espletare servizi
Lettura, commento o produzione di testi
pertinenti, ecc.
Comunicazione alla famiglia
Scuse pubbliche all’insegnante
Espletare servizi
Lettura, commento o produzione di testi
pertinenti, ecc.
Comunicazione alla famiglia
Scuse pubbliche
Prestare aiuto ad altri compagni;
espletare servizi
Lettura, commento o produzione di testi
pertinenti, ecc.
Comunicazione alla famiglia
Scuse pubbliche
Prestare aiuto ad altri compagni;
espletare servizi
Lettura, commento o produzione di testi
pertinenti, ecc.
Comunicazione alla famiglia
Scuse pubbliche
Sostituire le cose danneggiate
Lettura, commento o produzione di testi
pertinenti, ecc.
Comunicazione alla famiglia
Scuse pubbliche
Sostituire nuove o restituire le cose
danneggiate
Lettura, commento o produzione di testi
pertinenti, ecc.
La scuola non assume alcuna responsabilità in ordine al danneggiamento, smarrimento o
sottrazione dei materiali non necessari all’attività didattica e/o non richiesti dai
docenti,portati a scuola dagli allievi in violazione alle norme del Regolamento interno di
disciplina.
10
NORME DI COMPORTAMENTO E DI SICUREZZA DURANTE LE VISITE DIDATTICHE E I
VIAGGI DI ISTRUZIONE
Le visite didattiche e i viaggi di istruzione, pur offrendo agli alunni occasioni ricreative,
costituiscono iniziative complementari delle attività della scuola, essendo finalizzate alla
formazione generale e culturale; i partecipanti sono pertanto tenuti ad osservare le seguenti
norme di comportamento per la salvaguardia della propria ed altrui sicurezza:
In autobus
• si sta seduti al proprio posto, infatti se si rimanesse alzati una brusca manovra potrebbe far
perdere l’equilibrio e causare brutte cadute
• non si mangia nè si beve, infatti un’improvvisa frenata potrebbe causare l’ingestione di liquidi
e/o solidi nelle vie aeree con conseguenti problemi sanitari
• si conversa senza far confusione, altrimenti si distrae il conducente e lo si distoglie dalla
guida nel trasferirsi da un luogo all’altro
• si resta con il proprio gruppo e si seguono le direttive dell’insegnante o della guida, infatti
allontanandosi o non seguendo le istruzioni date ci si mette in condizione di pericolo
• non si toccano né si fotografano oggetti e/o dipinti esposti in mostra senza averne il
permesso, infatti potrebbero venir facilmente danneggiati
Se la visita dura più di un giorno
• Alle 23,00 ci si ritira nelle proprie camere per riposarsi: è essenziale dormire per un congruo
numero di ore al fine di affrontare con attenzione e vigilanza la giornata seguente
La buona educazione nei rapporti con le altre persone pur non rappresentando materia di
sicurezza, rende più piacevole la vita di tutti.
Queste norme sono adottate nell’esclusivo interesse della tutela dell’integrità fisica degli
allievi. Il proprio comportamento non deve disturbare gli altri studenti e gli insegnanti: tutti i
ragazzi hanno diritto di beneficiare pienamente della visita d’istruzione
Qualora non vengano rispettate una o più norme, dopo un primo richiamo verbale, si
procederà ad informare tempestivamente la famiglia e ad applicare le disposizioni del
presente regolamento di disciplina.
Del presente Regolamento di disciplina, parte integrante del Regolamento generale
d’Istituto, affisso all’albo della scuola è fornita copia a tutte le famiglie degli studenti.
Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del _4___/_2___/__2009____.
11
Scarica

all. 7 regolamento disciplina primaria