PERIODICO DELLA
PROVINCIA DI MILANO
NUMERO 4
NOVEMBRE 2001
Scuola ■ Lavoro ■ Territorio ■ Tempo libero ■ Ambiente ■ Cultura
Tutto quello
che dovete
sapere
sulla nuova
moneta unica
Benvenuto
euro
Spedizione in A.P. - Art. 2 comma 20/c Lg. 662/96 - Milano
É CONTENTO
D’essere diventato
più ecumenico
É CONTENTO
D’essere diventato
più ecumenico
d’essere diventato
É CONTENTO
D’essere diventato
più ecumenico
É CONTENTO
D’essere diventato
più ecumenico
d’essere diventato
Sommario
La copertina:
Le banconote
euro sul cielo
della provincia
di Milano
Numero
4
Novembre
2001
FOTO DI AGENZIA OLYMPIA
E AGOSTINO COLELLI
Formazione:
tutte le
istruzioni
per l’uso
48
4
Benvenuto... euro
Un dialogo
aperto
con
l’Unione
Europea
Un “ambiente”
europeo
51
Un
teatro
internazionale
40
52
Da Milano
la ricetta
per cooperare
con
l’Est Europa
Adesso
a Legnano la
Provincia
è sotto casa
41
53
57
Un orto
per gli anziani
La Giunta
della Provincia
Strade
d’Europa
43
Innovazione
e sviluppo:
Milano
protagonista
44
Dalla
parte
del
cittadino
54
58
Il tuo impianto
di riscaldamento
è sicuro?
Il Consiglio
della Provincia
55
60
Femminilità
fa rima con parità
www.provincia.
milano.it
si rifà il look
56
64
LA PROVINCIA IN CASA
3
Editoriale
Benvenuto Euro!
C
Ombretta Colli
Presidente
della Provincia
di Milano.
hi ha lunga memoria ricorderà come, parecchi anni fa, si ventilò, in Italia, l’ipotesi di sostituire la nostra tradizionale liretta con la cosiddetta “lira pesante”. Gli obiettivi perseguibili con quella riforma erano soprattutto due: ridurre il valore nominale della moneta e semplificare i conti nella vita quotidiana.
Per vari motivi il Tesoro non varò mai l’operazione anche se l’esempio della vicina Francia ne aveva indicato tutta l’utilità pratica. In
compenso ecco oggi arrivare l’Euro, simbolo e protagonista dell’Europa unita. L’evento è importante, anche se si teme possa creare qualche
problema. Preoccupa, infatti, i più apprensivi e i ... meno addestrati al
calcolo mentale. Non senza motivi, dunque, qualche mese fa, abbiamo
organizzato un corso a carattere informativo con gli attivissimi volontari della terza età che animano il programma “Anziani insieme”
della Provincia di Milano.
Ora il nostro periodico fa il secondo passo: propone un numero quasi interamente dedicato all’evento spiegando come cavarsela con la
nuova moneta. Sono pagine utili e interessanti, credo: sia dal punto di
vista pratico sia sotto il profilo informativo, per la ricchezza di esempi
e per la quantità e novità delle notizie che potranno interessare gli operatori più svariati.
Particolarmente preziose, poi, le indicazioni su come comportarsi
negli acquisti e in banca (o dintorni): ad esempio aprendo un conto
corrente o emettendo una fattura o facendo un prelievo bancomat.
Io stessa, devo ammettere, leggendo, ho appreso un bel po’ di cose su
cui è bene avere idee chiare.
Con questo numero, La Provincia in Casa conclude, felicemente, il
suo primo anno di vita. Il numero dei lettori che ci seguono supera di
molto le previsioni più rosee. Difficile non esserne soddisfatti.
Se il successo ci rallegra, ci rende anche consapevoli del debito di riconoscenza contratto con coloro che permettono al nostro periodico di
vedere (trimestralmente) la luce e di diffondersi. Tengo, perciò, a rivolgere loro un caloroso grazie. Grazie di cuore a tutti.
Ai nostri collaboratori e amici, dunque, tutta la mia simpatia. Ad essi un pensiero e anche l’augurio di fare sempre meglio: nell’interesse
della buona amministrazione, di una corretta informazione della nostra Provincia e di coloro che vi abitano.
On. Ombretta Colli
LA PROVINCIA IN CASA
1
FOTO DI: AGENZIA OLYMPIA
AGENZIA LAURA RONCHI
AGOSTINO COLELLI
Impariamo a conoscere la moneta unica
Benvenuto
euro
Ci sono ancora due mesi prima che
sia messo in circolazione:
approfittiamone per prepararci
in tempo all’ora X
Testi di Guido Re
Disegni di Daniela Villa
l conto alla rovescia per l’entrata
in circolazione dell’euro è ormai
agli sgoccioli. Ancora poco più di
due mesi e il nostro caro Vecchio
Continente cambierà faccia. Gli si
aprono nuovi orizzonti e sarà come
tornare a una nuova giovinezza, carica di slanci e di speranze. Qualcuno dirà: “Era ora!”. Per qualcun altro
sarà invece l’inizio di grattacapi in
più. Hanno ragione gli uni e gli altri,
con un’avvertenza: il tempo che resta
da oggi alla data fatidica del 1° gennaio 2002 può essere proficuamente
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FOTO DI: AGENZIA OLYMPIA
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LA PROVINCIA IN CASA
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Benvenuto... euro
I 12 PAESI
DI EUROLANDIA
Dei 15 Paesi aderenti
all’Unione Europea
solo 12 adotteranno
la moneta unica
dal 1° gennaio 2002:
Austria, Belgio,
Finlandia, Francia,
Germania, Grecia,
Irlanda, Italia,
Lussemburgo,
Paesi Bassi,
Portogallo e Spagna.
Sono fuori dall’area
euro Danimarca,
Gran Bretagna
e Svezia.
6 LA PROVINCIA IN CASA
impiegato a prendere confidenza con
quella che, indubbiamente, sarà un’autentica rivoluzione in ogni aspetto della
nostra vita quotidiana. Le pagine che seguono sono dedicate proprio a questo: a informare chi non abbia avuto voglia e tempo di aggiornarsi per conto
suo su ciò che comporterà l’adozione della
moneta unica. E dovrebbero tranquillizzare quanti paventano chissà quali stravolgimenti nel loro
modo di vivere quotidiano.
Senza retorica, diciamo pure che il momento è unico nella millenaria storia dell’Europa.
Ha un solo precedente, fallito
però nell’arco di poche decine
d’anni. Ce ne hanno parlato a
scuola. All’alba dell’anno 800, dopo
aver conquistato tutto ciò che c’era da
conquistare, Carlo Magno, fondatore
del Sacro Romano Impero, pensò di
rendere più facile la vita ai suoi amministratori e ai suoi sudditi imponendo
alla congerie dei popoli che aveva sottomesso l’uso di una sola moneta che
avesse lo stesso valore per tutti e potesse servire per gli scambi in ogni dove.
Insomma, una sorta di “protoeuro”.
Il crollo di un sogno. Sappiamo bene come andò a finire: l’idea naufragò, ma
non perché fosse cattiva in sé, tutt’altro.
Furono i successori di Carlo, gelosi gli
uni degli altri, incapaci e avidi di potere,
a sgretolare l’impianto dell’impero con
guerre sanguinose che frazionarono irrimediabilmente l’unità territoriale da poco raggiunta, riportando un vero e pro-
FOTO DI AGOSTINO COLELLI
LA PROVINCIA IN CASA
7
Benvenuto... euro
IL PIÙ GRANDE
MERCATO
DEL MONDO
Con una popolazione
complessiva di circa
300 milioni di abitanti,
il mercato dell’euro
diventerà il più grande
mercato del mondo.
FOTO AGENZIA OLYMPIA
8 LA PROVINCIA IN CASA
prio caos nel sistema internazionale degli scambi. Si
pensi che all’inizio del 1700
erano ancora ottocento, o giù
di lì, le denominazioni delle
monete circolanti in Europa e
nelle colonie americane, ognuna con un proprio valore intrinseco: scudo, marengo, lira, pistola, luigi
d’oro e luigi d’argento, sterlina, lira tornese..., un rompicapo per il banchiere
più incallito, figurarsi
per la massaia, il commerciante, l’artigiano,
il viaggiatore.
Del suo disegno unificatorio a Carlo Magno è
rimasto a consolazione il premio
internazionale a lui intitolato che
da cinquant’anni, ad Aquisgrana, la sua
capitale, premia il personaggio che ha
continua a pag. 11
Il lungo cammino dell’Europa
Con il trattato firmato a
Parigi il 18 aprile, Belgio,
Francia, Germania federale, Italia, Lussemburgo e
Paesi Bassi danno vita alla
Comunità Europea del
Carbone e dell’Acciaio (CECA) per la gestione comune
del carbone, primaria fonte
di energia, e per la produzione dell’acciaio.
1957
Il 25 marzo, a Roma, i 6
Paesi della CECA sottoscrivono i trattati per la creazione di un mercato comune attraverso l’unione doganale e per coordinare
l’utilizzo comune dell’energia nucleare a scopi pacifici.
1958
In marzo si riunisce a Strasburgo, per la prima volta,
l’Assemblea parlamentare
della Comunità Europea: è
composta da 142 deputati
designati dai rispettivi Parlamenti nazionali.
1962
L’Assemblea parlamentare
diventa, in marzo, il Parlamento europeo.
1973
Alla Comunità aderiscono
Danimarca, Irlanda e Regno Unito. Il Parlamento
europeo passa da 142 a 198
membri, designati dai Parlamenti nazionali.
1979
In giugno si tengono nei 9
Paesi le prime elezioni a
suffragio universale diretto per eleggere 410 deputati al Parlamento europeo,
che si inaugura a Strasburgo il 17 luglio.
1981
Alla Comunità aderisce la
Grecia, e i deputati diventano 434. L’Europa si allarga verso Oriente.
1986
Aderiscono alla Comunità
altri 2 Paesi: Spagna e
Portogallo. Il Mediterraneo assume così un ruolo
maggiore nell’Europa comunitaria. Il Parlamento
europeo si allarga a 518
deputati.
1989
Il 9 novembre crolla il muro di Berlino e l’Europa
abbatte le barriere ideologiche. Nascono i presupposti per un futuro
allargamento anche ai
Paesi dell’Europa centrale e orientale.
trerà in vigore il 1° novembre 1993 e impegna i Paesi
membri a istituire una
unione economica e monetaria con una moneta unica e stabile, nonché ad attuare una politica estera e
di sicurezza comune per
promuovere la pace e il
progresso nel mondo.
1994
Si tengono le elezioni europee a suffragio universale e
diretto.
1995
Austria, Finlandia e Svezia aderiscono all’Unione
Europea, che ora conta 15
membri. I deputati del Parlamento europeo salgono a
626. Il Consiglio europeo di
crescita che rafforza l’impegno a mantenere sane le finanze pubbliche degli Stati
membri dell’Unione.
1997
Ad Amsterdam, in giugno, il Consiglio europeo
decide di dare la massima
priorità alla lotta contro la
disoccupazione, riconoscendo che tale problema
ha la stessa importanza
dell’obiettivo di garantire
la stabilità finanziaria
degli
Stati
membri
dell’Unione.
1998
Si scelgono i Paesi che
adotteranno l’euro come
moneta e si dà avvio alla
fabbricazione delle banconote e delle monete in euro. Nasce la Banca Centrale Europea e il Sistema
europeo delle banche centrali.
1990
1999
Dopo la riunificazione tedesca, entrano a far parte
della Comunità i territori
della ex-Germania orientale. I 18 deputati di questi Länder hanno
lo status di osservatori nel Parlamento europeo fino alle
successive elezioni a
suffragio universale.
L’euro diviene la moneta
unica europea sulla base di
tassi di cambio irrevocabilmente fissi. Si può già
usarla per tutti i pagamenti che non richiedono contanti.
2002
Madrid dà il nome alla
moneta unica: si chiamerà
euro.
1992
Il 7 febbraio viene firmato
nella cittadina olandese di
Maastricht il trattato
sull’Unione Europea. En-
1996
Il Consiglio europeo di Dublino elabora in dicembre
un Patto di stabilità e di
DISEGNI DI DANIELA VILLA
1951
Il 1° gennaio entrano in
circolazione in 12 Paesi
dell’Unione le banconote e
le monete in euro; tutte le
procedure contabili e amministrative dovranno essere obbligatoriamente
espresse in euro. Dal 1°
luglio le monete nazionali
perdono corso legale e possono essere convertite in
euro tramite le banche.
LA PROVINCIA IN CASA
9
FOTO AGENZIA LAURA RONCHI-TONY STONE
Perché è stato scelto quel nome
• Quando si decise l’adozione di una moneta unica
si pose subito il problema di
come chiamarla. Per la verità l’Europa aveva già una
sorta di moneta, o per meglio dire un paniere, un
contenitore delle 15 monete
diverse: era l’Ecu, acronimo
in inglese di European
currency unit (unità di
conto europea). Questo termine andava benissimo anche ai francesi, poiché nella
loro lingua ha un significato preciso e, scritto con un
accento acuto sulla “e”,
vuol dire “scudo”, che in effetti era una moneta circolante in Europa nei tempi
andati. Ma non piaceva agli
10 LA PROVINCIA IN CASA
altri. Di comune accordo si
scelse perciò una denominazione che potesse essere
gradita a tutti.
Il termine euro è la radice
della parola Europa ed è
identico in tutte le 11 lingue europee. Poi si passò al
simbolo: quello che è stato
disegnato dai servizi della
Commissione Europea, €, è
il risultato di varie soluzioni
che hanno formato oggetto
di una valutazione da parte
del pubblico nel quadro di
una indagine realizzata da
un organismo specializzato.
Il segno €, che i tecnici
chiamano glifo, richiama
alla mente la quinta lettera
dell’alfabeto greco (epsilon)
e quindi ricorda le origini
della civiltà europea. Le due
barrette orizzontali e parallele che lo “tagliano” a metà
stanno a indicare la stabilità
della moneta. Registrato con
il codice internazionale EUR,
che sarà usato nelle operazioni finanziarie, il simbolo
è già comparso sulle più recenti tastiere dei computer,
così come da sempre sono
presenti quelli della lira
sterlina e del dollaro. Esso
va utilizzato tutte le volte
che sia necessario indicare
importi monetari in euro,
nelle fatture, sugli assegni,
nei listini prezzi, negli scontrini dei negozi.
Una curiosità che riguarda noi italiani: a differenza
dei nostri cugini europei,
che lo scrivono anche al plurale, noi abbiamo solo la for-
Benvenuto... euro
segue da pag. 8
fatto qualcosa di importante per lo sviluppo del genere umano. Tre gli italiani
che ne sono stati insigniti nel corso degli
anni: Alcide De Gasperi, Antonio Segni
ed Emilio Colombo.
Una data storica. Così per una imperdonabile miopia politica, si sono dovuti subire disastri
inauditi in termini di vite
umane, distruzioni materiali e annientamento d’ogni valore di solidarietà e di cooperazione perché finalmente,
sulle macerie prodotte dalla
seconda guerra mondiale, venisse agli europei il desiderio di
mettere la parola fine agli obbrobri del
recente e meno recente passato. Il pri-
mo passo per accantonare le rivalità nazionalistiche lo fece un francese il 9 maggio 1950: Robert Schuman, ministro degli
Esteri, propose ad alleati ed ex-nemici di
mettere insieme le risorse del carbone e
la produzione dell’energia per dare
mano alla ricostruzione dei rispettivi
Paesi. L’Europa unita è nata quel
giorno e quel giorno è ora la sua
festa nazionale. Le tappe del
lungo cammino che sta per
appressarsi al giro di boa
sono riassunte a pag. 9: qui
è doveroso ricordare i padri
fondatori della costruzione
europea che per riconoscimento unanime sono, oltre a
Schuman, il francese Jean Monet, il tedesco Konrad Adenauer
e il nostro De Gasperi.
L’ADESIVO
EUROLOGO
Sotto: le due versioni
dell’eurologo. A per
gli esercizi
commerciali che
accettano fin
da ora anche
pagamenti in euro;
B per quelli che
prevedono soltanto
la doppia esposizione
dei prezzi
(in lire e in euro)
rispettando la regola
dell’arrotondamento.
DISEGNO DI DANIELA VILLA
ma singolare. Quindi diremo: 1 euro, ma anche 100
euro. Il termine “euri” è ortograficamente scorretto.
Per i centesimi dovremo dire e scrivere cent sia al singolare sia al plurale (e non
centesimo o centesimi).
Oltre alla moneta l’Europa unita si è data anche una
bandiera, che già da qualche
tempo sventola a fianco di
quella nazionale su tutti gli
edifici pubblici e in tutte le
cerimonie ufficiali. È un
drappo blu con un cerchio
formato da 12 stelle color
oro. Il numero delle stelle
non ha niente a che fare con
il numero dei Paesi membri
(che sono attualmente 15, di
cui 12 aderenti all’area eu-
ro, detta anche Eurolandia):
è stato scelto perché fin
dall’antichità è simbolo di
perfezione, stabilità e forza.
Come ogni Stato, inoltre,
anche l’Unione ha dal 1985
il suo inno – l’Inno alla
gioia, tratto dal quarto movimento della nona sinfonia
di Ludwig van Beethoven,
composta nel 1812 - e la sua
festa, il 9 maggio. Perché
proprio questo giorno? Per
ricordare la proposta fatta
dal ministro degli Esteri
francese, Robert Schuman,
il 9 maggio 1950 di mettere
in comune le risorse di carbone e acciaio del suo Paese
e della Germania federale in
un’organizzazione aperta
agli altri Stati europei. Un
giorno storico, la data d’ini-
zio del processo di unificazione europea.
Il marchio pubblicato qui a
destra si chiama “eurologo”. Sulle vetrine di molti
esercizi commerciali è già
apparso e forse ve ne sarete
chiesti il significato: ebbene,
sta a indicare che in quel negozio il prezzo delle merci è
fissato anche in euro e che si
possono fare acquisti anche
nella moneta unica fin da
ora, prima ancora cioè che
essa sia entrata ufficialmente in circolazione. I commercianti che lo espongono
si sono impegnati ad applicare il tasso di cambio ufficiale (1 € = 1936,27 lire) e a
rispettare le regole di arrotondamento.
A
B
LA PROVINCIA IN CASA
11
• Il quadro istituzionale
dell’Unione Europea comprende una serie di organismi, con sedi in città diverse
e poteri ben definiti. Eccoli:
Consiglio
dell’Unione
Bruxelles. È l’organo che
adotta le leggi dell’Unione
ed è composto dai ministri
dei governi degli Stati
membri; le sue riunioni avvengono per settore di competenza (Esteri, Finanze,
Sanità, eccetera). Partecipa
al processo legislativo comunitario.
Consiglio
europeo
È la riunione periodica
dei capi di Stato e di
governo per definire
gli obiettivi generali dell’Unione.
Parlamento
europeo
Strasburgo, Bruxelles
Lussemburgo. Lo compongono i rappresentanti
dei popoli degli Stati membri, eletti ogni 5 anni a suffragio universale diretto. I
626 deputati sono riuniti
in gruppi politici. Venti
commissioni permanenti
preparano i lavori delle sedute plenarie.
Il Parlamento approva il bilancio, partecipa al processo
legislativo dell’Unione, rivolge interrogazioni al
Consiglio e alla Commissione, esprime il proprio parere
decisivo (parere conforme)
in merito all’adesione di
nuovi Paesi.
12 LA PROVINCIA IN CASA
Commissione
europea
Bruxelles. È composta da
20 commissari (di cui due
italiani: Romano Prodi, che
ne è il presidente, e Mario
Monti, commissario alla
Concorrenza) designati per
5 anni dai governi degli
Stati membri e indipendenti
rispetto ai governi che li nominano. Tra i suoi compiti:
vigilare sulla corretta applicazione dei Trattati istitutivi dell’Unione, proporre al
Parlamento leggi comuni,
definire il modo di raggiungere gli obiettivi dell’Europa unita.
Corte
di Giustizia
Lussemburgo. È formata
da 15 giudici (di cui uno
italiano, il professor Antonio Mario La Pergola)
e da 9 avvocati generali
(di cui uno italiano, Antonio Tizzano), nominati per 6 anni dagli
Stati membri. Assicura
il rispetto dei Trattati,
fornisce la corretta interpretazione delle loro disposizioni, dirime le controversie fra il diritto comunitario e il diritto dei singoli
Paesi.
Corte
dei Conti
Lussemburgo. Controlla
le entrate e le spese
dell’Unione e presenta una
relazione annuale che viene
pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale delle Comunità
Europee. I membri che la
compongono vengono designati dal Consiglio europeo
e sono scelti tra quanti abbiano svolto tale attività nei
singoli Paesi membri.
FOTO AGENZIA OLYMPIA
Chi detiene il potere
nell’Europa unita
Pace e sviluppo. Alla base della creazione dell’Unione europea c’era – e continua
a esserci – un binomio indissolubile: pace
nel Vecchio Continente e sviluppo per accrescere il benessere di tutti. Di qui, via
via, l’abbattimento progressivo di ogni
ostacolo alla libera circolazione delle
merci, delle persone e dei capitali, l’elaborazione di un diritto comunitario che tutela la libera concorrenza,
l’accettazione di regole
comuni per gestire
la vita degli Stati,
fino a giungere
all’ultima, o meglio
penultima, tappa
che sta per prendere
avvio. Ma perché, si
sente dire in giro, è
stato deciso di fondere le
monete nazionali e farne
una sola? Per una semplice
ragione di buon senso economico. Una
comunità di Paesi che non hanno più barriere a dividerli fra loro ha la necessità assoluta di disporre di un unico strumento
di pagamento, interno e internazionale,
per conseguire i benefici che le derivano
da un unico grande mercato.
Benvenuto... euro
La Banca Centrale Europea
• È il massimo organismo
di politica monetaria. Ha
sostituito l’Istituto Monetario Europeo (IME) e ha sede a Francoforte in un
grattacielo di 36 piani
PRESIDENTE
chiamato Eurocenter. È diventata pienamente operativa dal 1° gennaio 1999.
Attualmente è presieduta
dall’olandese Wim Duisenberg. I suoi organi sono
VICEPRESIDENTE
il Direttorio di 6 membri
(lo stesso presidente, un
vicepresidente, un capo
economista e 3 rappresentanti dei Paesi membri
dell’Unione), e il Consi-
CAPO ECONOMISTA
glio, formato dai 15 presidenti delle Banche centrali.
La Banca Centrale Europea e il Consiglio costituiscono il Sistema europeo
delle banche centrali.
RAPPRESENTANTI DI PAESI
o gruppi di Paesi
Tra i compiti principali della Banca Centrale Europea i più importanti sono:
• definire e attuare
la politica
monetaria
dell’Unione;
• vigilare sulla
stabilità dei prezzi;
• svolgere le
operazioni sui
cambi gestendo le
riserve in valuta
extra-Unione
(dollari, yen,
franchi svizzeri);
• garantire
la copertura dei
sistemi di
pagamento;
• autorizzare
l’emissione di
banconote (quella
delle monete spetta
ai singoli Stati
membri).
Inoltre la Banca Centrale Europea fornisce pareri sugli atti comunitari e sulle leggi che rientrano nelle sue competenze,
e formula proposte da sottoporre alle istituzioni dell’Unione e alle autorità nazionali.
DISEGNI DI DANIELA VILLA
Due tipi di vantaggi. E quali saranno i
vantaggi di tale operazione? Sono essenzialmente di due tipi: in termini finanziari, si evitano i costi di conversione di
una moneta nell’altra, si eliminano gli
oneri assicurativi contro il rischio di
cambio, si annullano i tentativi di concorrenza sleale dovuti a forme di svalutazioni competitive; in termini politici, si
forma un sentimento popolare ultranazionale, cementato dalle comuni origini
storico-culturali dei Paesi europei. L’ultima tappa, per raggiungere l’obiettivo
massimo, è quella di arrivare alla sovranazionalità: un unico Stato europeo ba-
sato su un ordinamento confederale come quelli della Svizzera o degli Stati
Uniti d’America. Quando si giungerà al
traguardo? Difficile prevederlo, ma chi
nel 1945 poteva prevedere ciò che fino
ad oggi è stato fatto?
Gli inglesi, che fanno parte dell’Europa dei 15 ma che non avranno, insieme
con i danesi e gli svedesi, l’euro nel
2002, hanno scelto di stare per qualche
tempo alla finestra a osservare lo sviluppo degli eventi. In Eurolandia entreranno in un secondo tempo: a breve, si
sta dicendo a Londra. Essi infatti sostengono che fare la moneta unica pri-
IL DEBUTTO
UFFICIALE
Nella pagina a lato:
il presidente
della Banca Centrale
Europea, l’olandese
Wim Duisenberg,
durante
la presentazione
ufficiale delle
nuove banconote
avvenuta
il 31 agosto
a Francoforte.
LA PROVINCIA IN CASA
13
Benvenuto... euro
Stati Uniti, Europa dei 15, Giappone: tre mondi a confronto
Ecco alcuni dei principali indicatori
socio-economici delle grandi
aree destinate a competere fra loro
Stati Uniti
Europa dei 15
Giappone
9.629,1
3.191,1
377,8
270,677
374,954
125,920
28,1
117,5
333,3
27.561
19.040
22.402
12.882
9.659
12.329
11,4
18,1
17,8
14
10,3
18,2
19,6
8,8
15,2
8,8
19,9
20,8
11,3
9,7
10,7
4,4
4,6
8,6
11,8
4,2
4
10
19
14
48
15
101
Produzione industriale (1990 = 100, 1996)
Agricoltura
122
102
110
(superficie agricola utilizzata x 1000 ettari, 1997)
425,414
134,261
4.994
21
46,8
81
21
16
18 (1)
19 (1)
6
9
2
Superficie (x 1000 km )
Popolazione (x 1000)
2
Densità popolazione (abitanti x km )
Prodotto interno lordo pro capite
(in euro, 1997)
Consumi pro capite delle famiglie
(in euro)
Consumi delle famiglie
(in % dei consumi generali) per:
• alimentazione
• alloggio
• spese sanitarie
• trasporti e comunicazioni
• tempo libero, istruzione e cultura
Disoccupazione (in %, 1998)
• uomini
• donne
2
Rete dei trasporti (in km x 1000 km , 1996)
• autostrade
• ferrovie
Importazioni di energia
(in % del consumo totale, 1986)
Commercio
(in % del commercio mondiale, 1988)
• importazioni
• esportazioni
(1)
esclusi gli scambi tra gli Stati membri
Fonte: Comunità Europee, 2000
ma dell’unità politica del Continente è
come mettere il carro davanti ai buoi. È
prevalsa invece l’opinione contraria,
dopo che è stato constatato il persistere
di tali e tante diversità e resistenze politiche per l’unificazione materiale. Si è
pensato perciò di creare il più presto
possibile abitudini di vita comune attraverso l’adozione della moneta unica
14 LA PROVINCIA IN CASA
nella certezza che poi, se l’operazione
andrà a buon fine, sarà più facile fare
l’unione politica.
I prossimi “soci”. Comunque, a fronte
del poco entusiasmo dimostrato da inglesi (59% contrari all’euro, 25% favorevoli, secondo l’ultimo sondaggio effettuato dalla Commissione Europea), da-
FOTO DI AGOSTINO COLELLI
nesi e svedesi (per entrambi, i pro-euro
sono il 40% e i contro il 50%), va registrato che ben tredici nuovi Paesi dell’Europa orientale e meridionale si sono
candidati all’Europa unita e dovrebbero
essere in grado di entrare nell’Unione
non appena avranno dimostrato la loro
capacità di assolvere agli obblighi che
l’adesione comporta. Appartengono o
all’area ex-comunista sbriciolatasi con il
crollo del muro di Berlino (Bulgaria, Polonia, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Ungheria, più le tre Repubbliche baltiche di Estonia, Lettonia e Lituania), o alla regione dei Balcani (Slovenia)
o al sud-Mediterraneo (Turchia,
Malta e Cipro). Il giorno in cui
tutti e tredici faranno parte
dell’Europa unita, l’atlante del
vecchio Continente avrà soltanto tre Paesi colorati in modo
diverso: Norvegia, Islanda
e Svizzera (l’ex-Unione Sovietica è un mondo a sé,
ma chissà che anch’essa...).E sarà, quel giorno,
un grande giorno per tutti.
Verso la new economy. Il
numero considerevole di domande d’ingresso sta a dimo-
strare una sola cosa, al di là delle comprensibili cautele che un simile allargamento richiede: mercato unico e moneta
unica sono una realtà con cui occorre fare i conti in questo avvio di globalizzazione e new economy. Sempre dal sondaggio della Commissione scopriamo
che ben il 72% dei cittadini dell’Unione
Europea ritiene che un aumento del numero degli Stati membri farebbe della
comunità un soggetto più importante
sulla scena internazionale e che per 64
persone su cento l’allargamento accrescerebbe la ricchezza culturale
dell’Unione, garantendo meglio la pace
e la sicurezza. Soltanto il 36% degli interpellati è dell’avviso
che il proprio Paese perderebbe d’importanza in seguito alle nuove adesioni.
Già ora, comunque,
l’Europa diventa il più
grande mercato del
mondo e l’euro una
moneta di riferimento
in grado di vedersela
con dollaro e yen. È improbabile, prevedono
gli economisti, che i Paesi orientali non accettino
NUOVI SCENARI
PER LE IMPRESE
Alle imprese italiane
ed europee si
dischiudono
con la moneta
unica nuovi
orizzonti: l’azzeramento
del rischio
di cambio consentirà
nuovi investimenti
con ripercussioni
positive sui livelli di
occupazione.
continua a pag. 30
LA PROVINCIA IN CASA
15
RITAGLIATE
QUESTA
TABELLINA
Qui a fianco trovate
una tabellina con la
conversione lira/euro:
ritagliatela e
conservatela nel
portafogli, potrà
esservi utile per fare
velocemente i conti
nei primi giorni del
passaggio all’euro,
quando indubbiamente
qualche perplessità
potrà sorgere.
16 LA PROVINCIA IN CASA
Dalla lira all’euro
Lire
50
0,03
cent
Lire
100
0,05
cent
Lire
200
0,10
cent
Lire
500
0,26
cent
Lire
1.000
0,52
cent
Lire
2.000
1,03
1 euro
3 cent
Lire
5.000
2,58
2 euro
58 cent
Lire
10.000
5,16
5 euro
16 cent
Lire
50.000
25,82
25 euro
82 cent
Lire
100.000
51,65
51 euro
65 cent
Lire
500.000
258,23
258 euro
23 cent
Nelle pagine
seguenti trovate
le banconote
e le monete in euro
riprodotte a
grandezza
naturale. Potete
ritagliarle ed
esercitarvi così a
fare i nuovi
conti e ad
“addestrare” i figli
alle loro
piccole spese
(vedere a pag. 39)
✃
Come sono fatte le banconote
e le monete euro?
• Le banconote
saranno in sette tagli:
da 5, 10, 20, 50, 100,
200 e 500 euro. Mentre
di otto tipi saranno le
monete: da 1 e 2 euro,
e da 1, 2, 5, 10, 20, 50
centesimi.
– finestre e portali, che
simboleggiano lo
spirito di apertura e di
cooperazione che
anima i Paesi europei;
– un ponte in vari stili
architettonici (sul
retro), che richiama i
FACSIMILE
Banconota
da 500
euro (uguale
a lire
968.135).
La grafica
ricorda
l’architettura
del
XX secolo
con i suoi
grattacieli
• In ogni banconota,
che è di colore diverso
(grigio, rosso, blu,
arancione, verde,
giallo-marrone e
porpora), sono
riportati alcuni
elementi grafici:
Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio
Banconota
da 200
euro (uguale
a lire
387.254).
Vi è raffigurato
l’impiego
architettonico
del ferro
e del vetro
nel primo
Novecento
✃
FACSIMILE
✃
Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio
LA PROVINCIA IN CASA
17
concetti di
cooperazione e
comunicazione;
– il nome della valuta,
scritto sia nei caratteri
dell’alfabeto latino
(EURO) sia in quelli
dell’alfabeto greco
(ΕΥΡΩ);
– le iniziali della Banca
Centrale Europea nelle
cinque lingue ufficiali
della Comunità;
– la bandiera
dell’Unione Europea.
• Entro il 1° gennaio
2002 dovranno essere
stampati 14,5 miliardi
di banconote in euro,
10 dei quali saranno
Retro
della
banconota
da 500
euro
(uguale
a lire
968.135)
Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio
✃
FACSIMILE
Come sono fatte
le banconote dell’euro?
Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio
18 LA PROVINCIA IN CASA
✃
FACSIMILE
Retro
della
banconota
da 200
euro
(uguale
a lire
387.254)
messi in circolazione
per sostituire le
banconote attualmente
circolanti
nei diversi Paesi.
Il resto sarà
mantenuto come
riserva per la
ricostituzione delle
scorte.
bordo dentellato “alla
spagnola”.
• Dal 15 dicembre
2001 negli uffici
postali e bancari
saranno disponibili 30
milioni di kit,
composti da 53
monete ciascuno, del
valore complessivo
FACSIMILE
Banconota
da 100
euro
(uguale
a lire
193.627).
Lo stile
qui
raffigutato
ci riporta
all’Europa
del
Barocco
e Rococò
• Le monete avranno
per tutti i dodici Paesi
un lato uguale, dove
appaiono il valore e la
raffigurazione
dell’Europa; l’altro
lato sarà diverso per
ogni Paese. La moneta
da 20 centesimi avrà
per tutti i Paesi il
Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio
Banconota da
50 euro
(uguale
a lire
96.813).
L’immagine
simboleggia
l’epoca del
Rinascimento
FACSIMILE
✃
✃
LA PROVINCIA IN CASA
19
colori cangianti, dotata
di fibre fluorescenti e
con fili di sicurezza
inseriti negli strati più
profondi.
• Per consentire ai
non vedenti l’uso delle
nuove banconote si
sono adottate una
filigrana diversa
e differenti misure
per ogni “taglio”.
Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio
20 LA PROVINCIA IN CASA
Retro
della
banconota
da 50
euro
(uguale
a lire
96.813)
✃
FACSIMILE
Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio
Retro
della
banconota
da 100
euro
(uguale
a lire
193.627)
✃
di 12,91 €, pari a circa
25.000 lire. Non si
avranno, invece, kit di
banconote: è stato
deciso così per
scoraggiare i falsari.
Per rendere comunque
difficile la
falsificazione i nuovi
biglietti di banca
saranno stampati su
carta filigranata con
FACSIMILE
Come sono fatte
le banconote dell’euro?
Banconota
da 5 euro
(uguale
a lire
9.681).
Gli elementi
grafici
si ispirano
allo stile
classico
✃
FACSIMILE
Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio
Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio
LA PROVINCIA IN CASA
21
✃
Banconota
da 10
euro
(uguale
a lire
19.362).
La grafica
ricorda
l’architettura
tardoromanica
FACSIMILE
Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio
✃
FACSIMILE
Banconota
da 20
euro
(uguale
a lire
38.725).
Questo
disegno
si ispira
alle
maestose
vetrate
delle
cattedrali
gotiche
FACSIMILE
Queste sono le facce delle monete euro dei 12 Paesi
Retro
della
banconota
da 20
euro
(uguale
a lire
38.725)
Faccia
comune
2 euro
1 euro
Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio
FACSIMILE
✃
Retro
della
banconota
da 10
euro
(uguale
a lire
19.363)
50 centesimi
20 centesimi
10 centesimi
Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio
FACSIMILE
✃
✃
Retro
della
banconota
da 5
euro
(uguale
a lire
9.681)
5 centesimi
2 centesimi
1 centesimo
Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio
22 LA PROVINCIA IN CASA
Finlandia
Francia
Germania
2 euro
80,68 franchi belgi
2 euro
11,9 marchi fin.
2 euro
13,12 franchi fr.
2 euro
3,92 marchi ted.
1 euro
13,76 scellini
1 euro
40,34 franchi belgi
1 euro
5,95 marchi fin.
1 euro
6,56 franchi fr.
1 euro
1,96 marchi ted.
50 centesimi
968,14 lire
50 centesimi
6,88 scellini
50 centesimi
20,17 franchi belgi
50 centesimi
2,97 marchi fin.
50 centesimi
3,28 franchi fr.
50 centesimi
0,98 marchi ted.
20 centesimi
387,25 lire
20 centesimi
2,75 scellini
20 centesimi
8,06 franchi belgi
20 centesimi
1,19 marchi fin.
20 centesimi
1,31 franchi fr.
20 centesimi
0,39 marchi ted.
10 centesimi
193,63 lire
10 centesimi
1,38 scellini
10 centesimi
4,03 franchi belgi
10 centesimi
0,59 marchi fin.
10 centesimi
0,66 franchi fr.
10 centesimi
0,20 marchi ted.
5 centesimi
96,81 lire
5 centesimi
0,69 scellini
5 centesimi
2,02 franchi belgi
5 centesimi
0,30 marchi fin.
5 centesimi
0,33 franchi fr.
5 centesimi
0,10 marchi ted.
2 centesimi
38,73 lire
2 centesimi
0,27 scellini
2 centesimi
0,80 franchi belgi
2 centesimi
0,12 marchi fin.
2 centesimi
0,13 franchi fr.
2 centesimi
0,04 marchi ted.
1 centesimo
19,36 lire
1 centesimo
0,13 scellini
1 centesimo
0,40 franchi belgi
1 centesimo
0,06 marchi fin.
1 centesimo
0,06 franchi fr.
1 centesimo
0,02 marchi ted.
Italia
Austria
2 euro
3.872,54 lire
2 euro
27,52 scellini
1 euro
1.936,27 lire
Belgio
LA PROVINCIA IN CASA
23
Queste sono le facce delle monete euro dei 12 Paesi
Grecia
Irlanda
Lussemburgo
2 euro
682 dracme
2 euro
1,58 sterline irl.
2 euro
80,68 franchi luss.
1 euro
341 dracme
1 euro
0,79 sterline irl.
50 centesimi
170,5 dracme
Portogallo
Spagna
2 euro
4,40 fiorini ol.
2 euro
400 escudos port.
2 euro
332 pesetas sp.
1 euro
40,34 franchi luss.
1 euro
2,20 fiorini ol.
1 euro
200 escudos port.
1 euro
166 pesetas sp.
50 centesimi
0,39 sterline irl.
50 centesimi
20,17 franchi luss.
50 centesimi
1,10 fiorini ol.
50 centesimi
100 escudos port.
50 centesimi
83 pesetas sp.
20 centesimi
68,2 dracme
20 centesimi
0,16 sterline irl.
20 centesimi
8,07 franchi luss.
20 centesimi
0,44 fiorini ol.
20 centesimi
40 escudos port.
20 centesimi
33,2 pesetas sp.
10 centesimi
34,1 dracme
10 centesimi
0,08 sterline irl.
10 centesimi
4,03 franchi luss.
10 centesimi
0,22 fiorini ol.
10 centesimi
20 escudos port.
10 centesimi
16,6 pesetas sp.
5 centesimi
17,05 dracme
5 centesimi
0,04 sterline irl.
5 centesimi
2,02 franchi luss.
5 centesimi
0,11 fiorini ol.
5 centesimi
10 escudos port.
5 centesimi
8,3 pesetas sp.
2 centesimi
6,82 dracme
2 centesimi
0,01 sterline irl.
2 centesimi
0,81 franchi luss.
2 centesimi
0,04 fiorini ol.
2 centesimi
4 escudos port.
2 centesimi
3,32 pesetas sp.
1 centesimo
3,41 dracme
1 centesimo
0,005 sterline irl.
1 centesimo
0,40 franchi luss.
1 centesimo
0,02 fiorini ol.
1 centesimo
2 escudos port.
1 centesimo
1,66 pesetas sp.
24 LA PROVINCIA IN CASA
Paesi Bassi
Benvenuto... euro
Come si effettuano
la “conversione”
e “l’arrotondamento”
Impariamo subito a fare i conti con i centesimi
esempio A
• Per convertire
.000 = €
5,16
un importo dalla lire 10
lira all’euro
(10.000 : 1936,27=5,164)
gola è inferiore
bisogna
la terza cifra dopo la vir
dividerlo per il
fetto
perciò si arrotonda per di
tasso di
conversione
(1936,27)
lire 28.500 =
(vedi esempi A, B e C)
esempio D
a 5,
25
€ 20 = lire 38.7
.725)
(20 X 1936,27 = 38
€ 14,72
esempio B
• Per convertire un
importo dall’euro
alla lira, bisogna
moltiplicarlo per il
tasso di conversione
(1936,27)
(vedi esempio D)
(28.500 : 1936,27 = 14,719)
la terza cifra dopo la virgola è superiore a 5,
perciò si arrotonda per eccesso
In pizzeria
coperto
pizza
birra
dolce
caffè
totale
• L’importo risultante
dalla conversione
può avere la virgola;
in questo caso
i decimali devono
essere arrotondati
secondo una regola
precisa:
– se la terza cifra
dopo la virgola
è inferiore a 5,
la seconda resta
immutata (arrotondamento
per difetto, come
nell’esempio A);
– se la terza cifra dopo
la virgola è superiore
o pari a 5,
la seconda è aumentata
di una unità
(arrotondamento per
eccesso, come
negli esempi B e C).
€ 1,10
€ 7,20
€ 4,00
€ 5,80
€ 1,29
€ 19,39
(lire 37.544)
Al supermercato
esempio C
,70
lire 36.200 = € 18
18,695)
(36.200 : 1936,27=
la virgola
la terza cifra dopo
è pari a 5, perciò
cesso
si arrotonda per ec
pasta 500g
latte 1 l
pane 1 kg
detersivo 5 kg
olio d’oliva 1 l
totale
(lire 27.301)
€ 0,60
€
1,20
€
1,00
€ 7,90
€ 3,40
€ 14,10
LA PROVINCIA IN CASA
25
Benvenuto... euro
Cominciamo a capire i prezzi in euro a partire dagli esempi più comuni
Forse, nel cambio dell’auto,
il venditore ci risparmierà
il fastidio di conteggiare i cent
... così un’automobile media potrà
costare 12.500 euro...
Il giornale
Normalmente il quotidiano costa
1500 lire (= € 0,77): che cosa avverrà
nei giorni in cui ha il settimanale
allegato e il suo prezzo sale a 2200 lire?
La conversione esatta dà € 1,14: subiremo
arrotondamenti
a 0,80 e 1,15 euro?
Un televisore
medio si compra
nei supermarket
a 459.000 lire
più IVA del 20%:
avremo anche qui
una cifra tonda?
...un televisore potrà costare
284 euro...
Giocata al Superenalotto
Lire 1.900 = 0,98 euro
Visita medica specialistica
Lire 250.000 = 129 euro
La bolletta telefonica
Già da qualche mese
la riceviamo
con l’indicazione dei due importi:
dal 1° gennaio 2002
dovremo pagarla in posta o in banca
anche con i centesimi
Ingresso al cinema
Per andare a vedere
un film in prima visione
spendiamo oggi
13 o 14 mila lire.
Convertito in moneta unica,
il biglietto ci costerà
6,71 o 7,23 euro
(se non ci saranno ritocchi)
Anche al bar
potremo trovarci
alle prese
con i decimali
...1 caffè costerà
77 centesimi di euro
Un chilo di mele
1,50 euro (lire 2.900 circa)
Biglietto aereo
Roma-Milano
Potrà costare
102-104 euro
(lire 200.000 circa)
Posto allo stadio
o al Palasport
Non in tribuna numerata
12-25 euro
(lire 23.250-48.400 circa)
1 litro di olio extravergine d’oliva
4 euro (lire 7.745)
26 LA PROVINCIA IN CASA
Ragazzi, attenti
quando entrate
in un negozio
di musica
...un cd audio costerà
19 euro e 11 centesimi
e i misteri dell’euro
Il “Detective dell’Impossibile” indaga
sui misteri della nuova
moneta europea e ne rivela le curiosità
Testo di Alfredo Castelli – Disegni di Lucio Filippucci
LA PROVINCIA IN CASA
27
Benvenuto... euro
Abituatevi a
chiedere
sempre il resto
e a non
28 LA PROVINCIA IN CASA
sottovalutare
i centesimi:
25 cent valgono
quasi 500 lire
Creato da Alfredo Castelli – Disegni di Lucio Filippucci – © Sergio Bonelli Editore
LA PROVINCIA IN CASA
29
Le avventure di Martin Mystère sono pubblicate mensilmente da Sergio Bonelli Editore.
FOTO AGENZIA LAURA RONCHI-TONY STONE
Benvenuto... euro
La rivoluzione entra
nella nostra
vita quotidiana
segue da pag. 15
• La spesa e le carte
di credito
una valuta come l’euro una
volta entrata a regime; e lo
stesso si può dire per quelli
del Nord e del Centro-Africa. Così come probabilmente
ci sarà battaglia fra la quotazione delle materie prime in
dollari o in euro.
SI INSTAURANO
NUOVI
CONTATTI
Mettere i cittadini
europei in contatto
con nuove
realtà imprenditoriali,
commerciali,
tecnologiche: è uno
dei grandi obiettivi
che la moneta unica
permetterà
a tutti di conseguire
in breve tempo.
continua a pag. 33
30 LA PROVINCIA IN CASA
DISEGNI DI DANIELA VILLA
FOTO AGENZIA OLYMPIA
Una frustata micidiale. «La
fisicità della moneta unica a
partire dal prossimo gennaio
darà una spinta competitiva
fra i vari Paesi», ha recentemente dichiarato l’economista Alberto Quadrio Curzio,
preside della facoltà di Scienze Politiche all’Università
Cattolica. «Il fatto di poter
confrontare immediatamente i prezzi delle merci senza
più il velo del cambio sarà
una frustata competitiva micidiale che finirà per costringere le imprese che vivono di
rendite di posizione a uscire dal mercato. Io credo che questo scenario i grandi
investitori lo stiano già anticipando premiando l’euro». E
nei fatti, dopo mesi e mesi di caduta
rispetto al dollaro,
la moneta unica ha
preso a rialzare la
testa, collocandosi
alle quotazioni di
un anno fa.
Finora è solo una moneta virtuale, c’è e non c’è, niente più che
una unità di conto, così come lo era il
vecchio Ecu. Con essa, tuttavia, dal 1°
Nei negozi che espongono
l’eurologo (vedi pag. 11) è
già possibile controllare i
prezzi in euro e, se si possiede una carta di credito accettata dall’esercizio commerciale, pagare le merci
con la moneta unica. Infatti
tutte le carte di credito e di
prelievo (Bancomat) attualmente in circolazione consentono di effettuare acquisti, indifferentemente, in lire e in euro. Le carte, poi,
non devono essere sostituite: valgono quelle già emesse, che mantengono lo stesso numero di codice segreto.
Gli esperti stimano che, almeno nei primi tempi,
l’uso delle carte Bancomat
si incrementerà di molto,
sia per la scarsa disponibilità di monetine circolanti
sia per la poca abitudine a
maneggiare gli spiccioli in
centesimi. I quali centesimi, come abbiamo già detto, non vanno trascurati:
72 cent di qua, 67 cent di
là fanno alla fin fine poco
meno di 2.700 lire, e con
questa cifra si può comprare un bel cono di gelato da
gustare in un pomeriggio
di sole.
Convertire
mentalmente
Chi non dispone di una calcolatrice con il cambio lira/euro già impostato (euroconvertitore), può abituarsi
all’operazione con questi
semplici calcoli mentali, che
portano a cifre molto vicine al risultato matematico:
• cambio euro/lira - si
moltiplica per mille e poi si
raddoppia (esempio: quanto fa € 300 in lire? Si moltiplica prima 300 per
1.000 [= 300.000] e poi il
risultato per 2 [=
600.000]). In realtà, la
conversione esatta dà una
cifra un po’ più bassa:
580.881;
• cambio lira/euro – si
divide per mille e poi nuovamente per 2 (esempio:
quanto fanno 12.000 lire
in euro? Si divide 12.000
per 1.000 [= 12] e poi il risultato per 2 [= 6]). In
realtà, la conversione esat-
la conversione, di alterare
o di arrotondare le cifre
pattuite. Naturalmente,
dopo il 1° gennaio 2002,
tutti i nuovi contratti
vanno stipulati soltanto
in euro.
Stipendi, pensioni
e tredicesime
Dal 1° gennaio del prossimo anno stipendi e pensioni verranno erogati in euro. Ma c’è di più: è pronto
presso il ministero del Tesoro il decreto per il pagamento delle tredicesime in
moneta europea ai primi
del mese di dicembre. Una
ragione in più per abituarsi fin da ora a fare bene i
conti.
Viaggi
ta dà una cifra un poco più
alta: 6,20.
Bollette e tasse,
affitti e mutui
Non ci saranno cambiamenti di sorta. Gli importi finora espressi in lire
verranno riconvertiti e rideterminati in euro, fino
all’ultimo centesimo. In
particolare, per quanto riguarda affitti e mutui, si
dovrà applicare il “patto
di stabilità dei contratti”
previsto dal Trattato di
Maastricht che vieta, nel-
È qui che si avranno in un
primo tempo i benefici
maggiori dall’introduzione della moneta
unica. Chi è abituato a viaggiare molto si
accorgerà subito come tutto
diventa più semplice, e più conveniente. È stato infatti calcolato che un italiano che
parte con un milione in tasca per visitare tutti i Paesi europei ne spende la
metà solo in commissioni
di cambio, perdendo in aggiunta un’infinità di tempo. Questo non avverrà
più: in tutti i 12 Paesi
dell’area euro si potrà
spendere la moneta con cui
si è partiti grazie alle parità
di
cambio
bilaterali
(lira/marco, marco/franco,
franco/dracma, eccetera)
fissate in modo irrevocabile. Secondo le stime elabo-
rate dagli specialisti, gli
uffici cambio dell’Unione
Europea perderanno per
questo una rendita enorme: quasi 4 mila miliardi
fino al 2010. Quattromila
miliardi che non usciranno più dalle tasche dei
viaggiatori europei.
Francobolli
Già ora portano la doppia
indicazione in lire e in euro, e si potranno usare per
l’affrancatura della corrispondenza anche dopo il 1°
gennaio 2002. Ma da quella data le Poste dovranno
emetterne soltanto nella
moneta unica. Un buon
esercizio per prendere confidenza con il cambiamento è dunque quello di rammentare che per una lettera normale dovremo spendere 0,41 euro e per la posta prioritaria 0,62. I filatelici stiano sull’avviso: la
prima emissione esclusivamente in euro sarà da collezione.
Multe
È arrivata una buona notizia: le “linee guida” per
il passaggio definitivo alla
moneta europea hanno
stabilito che nelle sanzioni pecuniarie non saranno
considerati i decimali. Insomma, cifra tonda per chi
infrange le regole del Codice della Strada o non è
in regola con le amministrazioni
pubbliche.
Esempio: chi viene multato per 60 mila lire, equivalenti a € 30,99, non solo
non subirà l’arrotondamento a € 31 ma ne pagherà solo 30, con un “risparmio” di 1912 lire, cioè
quasi il 3,2 per cento.
Per saperne di più
I navigatori di Internet
hanno a disposizione numerosi siti per approfondire la loro conoscenza sulla
“rivoluzione” monetaria
che sta arrivando:
• www.tesoro.it/euro
(sito a cura del ministero
del Tesoro);
• www.europa.eu.int/
euro/html/entry.html
(sito multilingue per spiegare a tutti i cittadini europei la funzionalità della
moneta unica);
• www.villaggioeuro.
tesoro.it/ (“cittadella”
itinerante per l’Italia che
adotta come unica valuta i
facsimile di euro, con
l’obiettivo di sensibilizzare
e familiarizzare la gente
con il nuovo mezzo di pagamento);
• www.monetaunica.it
(informazioni sull’euro: le
tappe per giungere all’adozione, le sue conseguenze
per i cittadini, le imprese,
la pubblica amministrazione, il fisco; banca dati
degli esercizi commerciali
che hanno aderito alla moneta unica):
• http://europa.eu.int/
euro;
• http://eurolandia.
tin.it.
Inoltre ha sede a Milano
una rappresentanza della
Commissione Europea in
grado di fornire tutte le
informazioni.
Il suo indirizzo è:
Corso Magenta, 59
tel. 02/4675141
fax 02/4818542
e.mail: [email protected]
sito Internet:
http://www.uemilano.it
LA PROVINCIA IN CASA
31
Benvenuto... euro
Che cosa fare con
i conti in banca
• In banca la campagna euro è già in pieno svolgimento. I maggiori istituti bancari hanno messo a disposizione una infinità di dépliant con tutte le istruzioni per l’uso, invitando la
clientela a non ridursi
all’ultimo minuto per la sostituzione dei libretti di assegni, dei conti correnti e
quant’altro: recarsi agli sportelli
mercoledì 2 gennaio 2002 sarebbe
una follia, le code
già si prevedono
interminabili. La
conversione dei
propri conti da lire in euro si può
fare fin da ora,
con maggior comodità. Ma vediamo nei dettagli le singole operazioni.
Conti
correnti
Si possono già aprire in euro, senza alcun costo aggiuntivo, compilando un
apposito modulo. Viene
conservato lo stesso numero
di conto corrente ed è garantita l’applicazione di
tutte le condizioni in atto
(tassi d’interesse attivi e
passivi, spese, commissioni,
eccetera). Inoltre sono mantenuti, con le stesse moda-
32 LA PROVINCIA IN CASA
lità, tutti i servizi accessori
eventualmente richiesti (domiciliazione delle utenze come quelle di gas, luce e telefono, coperture assicurative, e via dicendo). Con
l’apertura del conto corrente in euro viene consegnato
anche un carnet di assegni,
che dovranno essere compilati come diremo fra poco.
Sul conto corrente in euro si
può continuare a operare liberamente in lire fino al 31
dicembre 2001 e ogni tipo di
operazione (bonifici, paga-
attuale, ma cambia il colore, e il logo €, ben visibile,
sostituisce la parola “lire”
nelle due righe dove bisogna indicare l’importo in
cifre e in lettere.
Da ricordare: non si possono emettere assegni espressi in euro utilizzando i moduli di assegno in lire, e viceversa, né modificare la
scritta lire o euro stampata
sull’assegno. Fino al 31 dicembre 2001 è possibile
emettere o ricevere assegni
in lire o in euro; dopo sarà
barra (esempio: € 136 si
scrive “centotrentasei/00”).
Un consiglio: fatevi dare un
nuovo libretto d’assegni ed
esercitatevi a compilarlo secondo le nuove regole. Poi
stracciatelo perché non vada
in circolazione e annullate la
matrice.
mento delle bollette, versamenti e prelevamenti con
assegno, eccetera) può essere effettuato indifferentemente nelle due valute. Solo
le operazioni in contante
dovranno necessariamente
essere fatte in lire fino alla
fine dell’anno.
obbligatorio l’uso esclusivo
degli assegni in euro.
è valido fino a 1.000 euro
(equivalenti a 1.936.270 lire) e, per scaglioni successivi, si arriva fino ad assegni
di 500.000 euro (equivalenti a 968.135.000 lire).
Assegni
in euro
Sono un po’ diversi da
quelli in lire, ma il cambiamento non dovrebbe comportare eccessivi problemi.
Resta immutato il formato
Compilazione
degli
assegni in euro
Bisogna indicare sempre
due cifre decimali, anche se
esse sono uguali a zero
(esempio: la cifra tonda di
136 euro va scritta “€
136,00”). Nella riga in alto
a destra per l’indicazione in
cifre i decimali vanno separati con una virgola; nella
riga per l’indicazione in lettere vanno separati da una
Assegni circolari
in euro
Presso i maggiori istituti
bancari sono già disponibili
assegni circolari in euro in
tagli diversi. Il primo taglio
Bonifici
in euro
Già da qualche anno nei
Paesi dell’Unione Europea
le transazioni finanziarie e i
pagamenti sono effettuati
nella moneta unica. L’euro,
inoltre, può essere adoperato anche come moneta di pagamento negli altri Paesi
3 • FOTO DI AGOSTINO COLELLI
segue da pag. 30
del mondo. Su un conto corrente in lire è già possibile
inviare e/o ricevere bonifici
in euro.
Fatture
Dal 1° gennaio 2002 tutte le
fatture dovranno essere
emesse in euro. Quelle
eventualmente in circolazione per l’incasso, che siano state emesse in lire, dovranno essere pagate dopo
la data fatidica del prossimo
anno esclusivamente nel loro controvalore in euro, decimali compresi.
Gli ordini di incasso elettronico (Mav, Rid, Ri.Ba) è
già possibile emetterli in
euro.
Carte di credito
e Bancomat
Ne abbiamo accennato nelle pagine precedenti, ma
vale la pena ribadirlo: tutte
le carte di credito e le Bancomat consentono già di effettuare operazioni nelle
due monete e, convertendo
subito il conto corrente,
non è necessario sostituirle. Dal prossimo anno queste stesse carte consentiranno di prelevare euro dagli sportelli automatici e di
effettuare gli acquisti nella
nuova moneta.
Le banche assicurano che
entro la prima settimana del
2002 quasi tutti i 300 mila
sportelli sparsi per l’Italia
erogheranno banconote nei
tagli da 10, 50 e in certi casi
20 euro.
gennaio 1999 già si potevano effettuare
pagamenti con le carte di credito, i Bancomat, i vaglia postali, gli assegni, per
chi aveva convertito il proprio conto corrente. Ma chi l’ha fatto? Risulta che noi
italiani, primi in Europa quanto a entusiasmo nei riguardi della costruzione unitaria, siamo tra
gli ultimi ad esserci “attrezzati” in tempo con l’euro.
Efficienza e qualità. Si avrà,
insomma, uno sviluppo del
commercio internazionale
più sano. E anche l’azienda
più piccola, che non ha mai
pensato di esportare i propri
prodotti o di intrattenere
rapporti con l’estero, troverà
abbattuti davanti a sé i molti
ostacoli, non ultimi quelli di
natura psicologica, che finora l’avevano trattenuta
dall’affacciarsi in altre aree
geografiche e commerciali: basti pensare alle oscillazioni dei cambi che niente
hanno a che vedere con le strategie
aziendali o la capacità imprenditoriale. Le sue armi vincenti
per competere sui nuovi panorami che le si spalancheranno di fronte si chiamano efficienza e qualità,
e solo questi diverranno il metro di
giudizio per le scelte finali del consumatore.
UN FASTIDIO
IN PIÙ
Dalle attuali cinque
monete circolanti
nel nostro Paese
passeremo a otto:
e questo costituirà
uno dei problemi
pratici meno
piacevoli per noi
italiani.
Dovremo tornare
ai borsellini.
Occupazione e benessere.
Parliamo dunque di lui, del
consumatore, cioè di noi stessi, e vediamo quali benefici trarranno i cittadini
LA PROVINCIA IN CASA
33
UNA SFIDA
A TRE
Scomparsa da un
pezzo la sterlina come
moneta di riferimento
nelle transazioni
internazionali, l’euro
si inserisce ora
nella sfida mondiale
competendo alla
pari con dollaro e yen.
dall’euro. Occupazione e benessere, in
primo luogo. Ci siamo tanto abituati alle perturbazioni monetarie che dimentichiamo facilmente un fatto incontestabile: il movimento al rialzo e al ribasso
delle monete frena la crescita delle imprese e quindi riduce il numero della
manodopera impiegata. Si è calcolato
che la grave crisi economica del 1995 sia
costata all’Unione Europea uno stop
produttivo equivalente a non meno di
un milione e mezzo di posti di lavoro.
Inoltre, riducendo gli oneri finanziari
derivanti dall’uso di valute diverse nelle operazioni commerciali, la moneta
unica consentirà alle aziende di trasferire alla propria clientela parte dei vantagcontinua a pag. 37
FOTO AGENZIA OLYMPIA
Benvenuto... euro
Che cosa è il Cep di Milano
• In vista del cosiddetto
“periodo
transitorio”
(1°gennaio 1999 - 1° gennaio 2002) per l’introduzione dell’euro, il governo
italiano ha dato il via nel
1997 alla creazione dei Comitati Provinciali per
l’Euro, denominati Cep,
presieduti dai prefetti. Il
compito di tali organismi è
di fare da raccordo fra
l’amministrazione statale
e gli enti locali, in modo da
assicurare la massima
informazione sul processo
di introduzione della moneta unica, coinvolgendo
cittadini e associazioni, e
individuare e risolvere gli
eventuali problemi laddove
nascessero in seno alle
stesse pubbliche amministrazioni.
34 LA PROVINCIA IN CASA
Il Cep di Milano, fra i cui
componenti troviamo anche la Provincia, è nato nel
1998. Da quel momento la
Provincia è diventata parte attiva nel processo di
promozione della conoscenza e dell’impiego
dell’euro, soprattutto nei
riguardi dei cittadini e delle imprese. Otto sono i progetti di intervento della
Palazzo Isimbardi sede
della Provincia di Milano.
Provincia, dotatasi di un
Gruppo di lavoro che ha
elaborato un piano operativo di attuazione:
• conversione documentale,
• documenti programmatici e finanziari,
• conversione valutaria,
• statistiche,
• riduzione delle transazioni in contanti,
• comunicazione,
• adeguamento dei sistemi
informativi,
• formazione del personale.
Non solo: la Provincia fornisce anche assistenza tecnico-amministrativa agli
enti locali del territorio e
assicura il coordinamento
tra i diversi soggetti che
partecipano ai processi
amministrativi.
Oltre alla Provincia, fanno
parte del Cep di Milano la
Camera di Commercio, gli
uffici periferici del ministero del Tesoro, delle Finanze e della Pubblica
Istruzione, la Banca d’Italia, tre Comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti (Milano, Monza e Legnano), gli Ordini
professionali degli avvocati e dei dottori commercialisti, i principali istituti
bancari della provincia, le
categorie professionali e
produttive, i sindacati, le
associazioni dei consumatori, Assintel e le Poste italiane.
Il Cep di Milano ha sede in
Corso Monforte n. 11 - tel.
02.77581, 02.77584136 fax 02.781990.
C’è già chi soffre di “stress da moneta”
• Ha già un nome la malattia causata dall’introduzione della moneta unica:
si chiama “eurostress” e
colpirebbe il 20 per cento
degli italiani, soprattutto
anziani, persone ansiose e
metodiche che non accettano di modificare le proprie
abitudini. Come si comporteranno le vittime della
"sindrome euro"? Il neuropsichiatra Stefano Pal-
DISEGNI DI DANIELA VILLA
• «Signori, attenzione,
prego. La lezione comincia». All’inizio di
settembre, a Milano,
ha preso avvio il primo vero corso di psicologia pratica per “addetti ai lavori” sul rapporto
con il consumatore che si
presume un po’ frastornato
dall’uso dell’euro. Alunni:
una trentina di baristi e
commessi di una famosa
lanti, dell’Università di Firenze, ha risposto così:
«Ignoreranno il problema
fino all’ultimo, rinviandolo
a quando la lira scomparirà
dalla circolazione. E poi faranno di tutto per delegare
ad altri le operazioni monetarie, chiedendo a qualcuno
di andare in banca per loro
o, più semplicemente, rivolgendosi ai negozianti
per i calcoli nella nuova valuta». Ma nessuna paura:
in poco tempo il disturbo
sparisce e si riacquista la
serenità di prima.
pasticceria della metropoli.
Finalità: imparare a trattare con la gente che avrà poca dimestichezza con la
nuova moneta, non scoraggiarla di fronte alle perplessità che avrà sicuramente,
aiutarla a fare i suoi conti.
In prospettiva, diventare
una sorta di "consulente"
personale per il vecchio e
nuovo cliente.
• E c’è anche il problema
dei carrelli dei supermercati. Quanto costerà sbloccarli? Oggi occorre una mone-
ta da 500 lire, e domani?
Alcune catene di supermarket hanno deciso: bisognerà inserire una moneta
da 2 euro, pari a poco meno
di 3.900 lire, che ha le stesse
dimensioni di quella richiesta attualmente. Questo, almeno, in un primo momento, in attesa di sostituire il
bloccaggio di decine di migliaia di carrelli. Altre catene si accontenteranno di
chiedere una moneta da 1
euro dopo aver cambiato i
dispositivi di aggancio. In
ogni caso, l’aumento per il
"noleggio" del carrello della spesa è considerevole: di
circa otto volte nel primo
caso e di circa quattro nel
secondo.
• Per i collezionisti la
Zecca italiana ha riservato
una sorpresa. Alla fine
dell’anno sarà messa in
vendita l’ultima moneta
ante-euro espressamente
destinata ai numismatici:
sarà in argento e del valore
di mille lire. Farà parte della “Serie del millesimo
2001”. Su una faccia apparirà l’effigie di Giuseppe
Verdi, sull’altra verrà raf-
figurato il Teatro alla Scala
di Milano. Con questo addio alla lira si vuole anche
commemorare il centesimo
anniversario della morte
del “cigno di Busseto”.
• In assoluta segretezza
stanno circolando per l’Italia speciali convogli ferroviari e su strada, accuratamente blindati. Sono quelli
che trasportano le banconote e le monete euro da mettere in circolazione. Il prezioso carico viene consegnato alle sedi periferiche
della Banca d’Italia, le quali
hanno il compito di rifornire dapprima banche e uffici
postali, quindi grandi magazzini ed esercizi commerciali, e da ultimo i cittadini,
che dal 15 gennaio avranno
a disposizione 30 milioni di
confezioni con 53 monete
ciascuna, del valore di
12,91 euro. Di pezzi metallici entro l’anno ne saranno
distribuiti circa 7 miliardi,
del peso complessivo di 40
mila tonnellate. Un “tesoro” gigantesco, pari a quasi
2 miliardi e mezzo di euro,
poco meno di 5 mila miliardi delle vecchie care lire.
LA PROVINCIA IN CASA
35
Benvenuto... euro
Area Euro. L’area dei
Paesi che partecipano
all’Unione Economica e
Monetaria
Arrotondamento. Procedimento secondo il quale,
nella conversione in euro
della moneta nazionale, si
usano soltanto due decimali, eliminando gli altri. Se il
terzo decimale è compreso
fra 0 e 4, il secondo rimane
invariato. Se il terzo decimale è compreso tra 5 e 9, il
secondo viene elevato di
una unità.
Comitati Euro Provinciali. Sono gli organi ai
quali, a livello territoriale, è
affidata l’attività di coordinamento sulla moneta unica. Istituiti tramite le Prefetture, utilizzano il sistema
delle Camere di Commercio
per attività di formazione e
informazione e per iniziative promozionali.
Comitato Euro Nazionale. Istituito presso il
Ministero del Tesoro, ha il
compito di organizzare il
passaggio alla nuova moneta. È composto da rappresentanti di organismi
pubblici e privati a livello
centrale.
Continuità dei contratti. Indica l’impossibilità di recedere unilateralmente da un contratto perché il suo riferimento monetario è passato da lira a euro. Per contratto si intendono non solo le pattuizioni
tra privati o tra privati e enti pubblici, ma anche le di-
36 LA PROVINCIA IN CASA
sposizioni normative, le decisioni giudiziarie, gli atti
amministrativi, gli strumenti di pagamento.
Criteri di convergenza. Sono stati fissati dal
Trattato di Maastricht per
gli Stati membri che intendono partecipare all’Unione Economica e Monetaria.
Riguardano la stabilità dei
prezzi, la situazione finanziaria pubblica, il rispetto
dei margini di fluttuazione
all’interno del Sistema
Monetario Europeo. I valori dei parametri si riferiscono alla fine del 1997.
Debito pubblico. È la
somma dei deficit annuali
accumulati da uno Stato
nel corso della sua storia.
il valore anche in euro per
facilitare la comparazione
dei prezzi.
Ecu. È l’unità di conto europea costituita dalla media
comparata delle monete dei
Paesi che facevano parte
della Comunità Europea
nel 1979. Il 1° gennaio
1999, con l’introduzione
dell’euro, è stata sostituita
dalla moneta unica con il
rapporto 1 a 1. Così i contratti di mutuo stipulati in
Ecu prima di quella data
sono automaticamente convertiti in euro senza alcun’altra variazione.
Eurologo. Marchio di
qualità ideato dalla Commissione Europea per garantire tutela al consumatore quando acquista in
euro e correttezza sui
prezzi esposti, specie per
quanto riguarda gli arrotondamenti. Può essere
Deficit pubblico. È
Doppia circolazione
delle monete. Dal 1°
Doppia indicazione
dei prezzi. Esclusi i
commercianti contraddistinti dal marchio Eurologo, la scelta di esporre i
prezzi nelle due monete è
facoltativa. Moltissimi
esercizi tuttavia riportano
Importi
intermedi.
Per gli importi molto piccoli, l’arrotondamento può
avere una consistente distorsione. Per ovviare a
questo si devono usare più
di due decimali, in modo da
ridurre lo scarto derivante
dalla conversione.
Inflazione. Diminuzione del potere d’acquisto di
una moneta. Secondo il
Trattato di Maastricht, il
tasso medio di ogni Paese
aderente all’euro non deve
superare di 1,5 punti percentuali quello dei tre Paesi migliori.
Prodotto interno lordo (Pil). L’insieme del valore di prodotti e servizi ottenuto da un Paese in un
anno. Secondo il Trattato
di Maastricht, il deficit e il
debito pubblico, rapportati
al Pil, devono mantenersi
al di sotto, rispettivamente,
del 3% e del 60%.
l’indebitamento dello Stato
in un anno. Lo compongono la differenza tra entrate
e uscite dello Stato e la spesa per gli interessi sul debito pubblico.
gennaio al 28 febbraio 2002
in Italia circoleranno i contanti sia in valuta nazionale sia in lire. Questa fase,
che per noi è di 60 giorni,
sarà ridotta in alcuni Paesi.
cambi entro il limite massimo del +/- 15%. L’euro, ovviamente, può fluttuare rispetto a tutte le altri valute
estranee all’Unione Economica e Monetaria (dollaro,
yen, eccetera).
richiesto alle Camere di
Commercio o alle Associazioni di categoria.
Fluttuazioni delle valute. Sono le oscillazioni
del cambio di una valuta con
l’altra. I tre Paesi che non
aderiscono all’euro (Gran
Bretagna, Danimarca e Svezia) possono far oscillare i
Stabilità monetaria. È
uno dei parametri-base fissati a Maastricht: richiede
stabilità della moneta, senza svalutazioni o deprezzamenti, per 24 mesi.
Tassi di conversione.
Sono i tassi di cambio introdotti il 1° gennaio 1999 tra
l’euro e le monete nazionali
che aderiscono all’Unione
Monetaria Europea. Sono
fissi e vengono espressi con
sei cifre (€ 1 = L. 1936,27).
DISEGNI DI DANIELA VILLA
Le parole-chiave
per intenderci sulla moneta unica
FOTO DI AGOSTINO COLELLI
segue da pag. 34
gi ottenuti: in soldoni, prodotti meno cari, quindi minori esborsi a carico del compratore e più denaro nelle sue tasche. Più
denaro disponibile significa più possibilità di spendere, e più si
spende più si alimenta il
mercato. Cresce la domanda di beni e servizi e,
per farle fronte, le aziende
devono allargarsi, hanno
bisogno di nuovi addetti, e
via così: è il meccanismo di
un’economia bene impostata. Infine, l’adozione della
moneta unica abbasserà il livello dei tassi di interesse rispetto ai valori attuali: le
aziende avranno più denaro per
gli investimenti e, aumentando gli investimenti, si creano nuovi posti di lavoro.
I costi tecnici. Certo, il passaggio all’euro ha anche il suo rovescio della medaglia. Non solo per le imprese, ma anche
per tutta la Pubblica Amministrazione ci
sono, all’inizio, costi non irrilevanti da
mettere in bilancio. Aggiornare i listini
prezzi, stampare nuovi moduli, libretti
d’assegni e bollettini di conto corrente,
cambiare in ogni ufficio pubblico e pri-
vato il software dei sistemi informatici,
addestrare il personale alle nuove regole, informare la cittadinanza, modificare
il capitale delle società e il valore delle
azioni, sostituire migliaia di normative
(dal codice civile alle leggi generali di finanziamento, dai regolamenti alle molte
disposizioni locali, eccetera), stampare le
nuove banconote (entro il 1° gennaio 2002
l’Italia ne dovrà emettere
due miliardi e 380 milioni,
sui 14 miliardi e mezzo di
pezzi che sono la “dotazione”
complessiva dei 12
Paesi dell’euro), coniare una montagna
di nuove monete metalliche (la nostra Zecca
provvederà a rifornirne anche
il Vaticano e San Marino), per ritirare poi
e mandare al macero il vecchio circolante
entro il mese di luglio: tutto ciò ha un
prezzo, difficilmente quantificabile per
ora.
«L’onere finanziario va tuttavia visto
come un investimento che sarà premiato dal maggior benessere generale», dice la Commissione Europea, e assicura:
«Quando saremo in grado di valutare i
benefici reali, tra 10-15 anni, ci renderemo conto che i vantaggi per le imprese
30 ITALIANI
SU 100
NON SANNO
Migliori i francesi,
ultimi i portoghesi,
sotto media gli
italiani. È l’ultima
statistica compilata
dalla Commissione
Europea sul grado
di informazione del
passaggio all’euro.
Per quanto ci
riguarda in particolare,
risulta che
ben il 29% della
popolazione
non conosce che
cosa accadrà
il 1° gennaio prossimo.
Più preoccupate
le donne degli uomini,
più gli anziani
che i giovani.
LA PROVINCIA IN CASA
37
FOTO AGENZIA MARKA
Nessun problema se ci ritroveremo con monetine “straniere”
• «Una delle domande che
più spesso vengono rivolte
ai nostri sportelli di cambio», ci ha detto un funzionario di banca, «è questa:
se vado all’estero, dovrò
cambiare i miei euro con
quelli del Paese nel quale
ho intenzione di andare?».
Molta gente (per la precisione un europeo su cinque, secondo l’ultimo sondaggio della Commissione
Europea), pur sapendo che
il prossimo anno avremo la
38 LA PROVINCIA IN CASA
moneta unica, pone quesiti
di questo tipo poiché non
ne ha compreso il significato vero, il concetto di base.
Che è questo: l’euro è l’unico mezzo di pagamento in
tutti i 12 Paesi di Eurolandia. Il che vuol dire che è
valido in ciascuno di essi,
indipendentemente dal
Paese in cui è stato acquisito. Per le banconote non ci
sono problemi: nei loro sette tagli sono uguali per tutti: cioè l’Italia avrà banconote perfettamente uguali a
quelle della Francia, della
Germania, della Grecia, eccetera. L’italiano che andrà
in Francia, Germania o
Grecia darà e riceverà le
stesse banconote che dà e
riceve in Italia. Ma per le
monete che, come abbiamo
visto, sono “personalizzate” su una faccia? Vale lo
stesso principio: i 5 cent
avuti come resto in Francia, Germania o Grecia
valgono 5 cent in Italia, e
viceversa, anche se su una
faccia hanno una raffigurazione diversa da quella a
cui noi siamo abituati.
Quel che conta è il valore
impresso sulla faccia comune a tutte le monete dei
12 Paesi di Eurolandia.
Benvenuto... euro
nazione dei decimali e ha emanato da
tempo precise disposizioni al riguardo.
Il pericolo non è da poco: si alimenterebbe l’inflazione, e poi tenerla sotto controllo non sarebbe cosa agevole. Le associazioni dei consumatori sono in stato di
all’erta, quelle dei commercianti da
qualche mese invitano i propri soci a
non cedere alla tentazione di fare cifra
tonda, magari con l’intento di agevolare
gli acquirenti che hanno poca dimestichezza con i centesimi.
e per i singoli cittadini sono di gran lunga superiori ai costi sostenuti».
Tre rischi da non sottovalutare. Qualche
incognita però c’è: si riuscirà ad evitare il
riciclaggio del denaro sporco da parte
delle organizzazioni malavitose, certamente avvantaggiate da uno “sbandamento” iniziale che il passaggio all’euro
inevitabilmente determinerà? Come lottare contro i falsari, i quali di certo non
perderanno l’occasione di approfittare
della scarsa esperienza della gente a maneggiare le nuove banconote? E, soprattutto, che cosa accadrà con gli arrotondamenti? Il ministro dell’Economia, Giulio
Tremonti, non ha sottovalutato i rischi di
un rincaro dei prezzi dovuto all’elimi-
L’esempio della baguette.
Ma, obiettivamente, il problema esiste. Anche al di là
delle Alpi se ne discute a
tutti i livelli con una certa apprensione. In Francia, ad
esempio, l’allarme è già
suonato: il prezzo della
baguette, il classico filoncino di pane, è scattato all’insù per
via dell’arrotondamento e, grazie
alla scomparsa della virgola, costa
ormai il 10-15% in più. Il che è
vissuto dai nostri cugini poco
meno che come una catastrofe nazionale.
Gli unici a non aver problemi di questo
genere nell’Europa dei 12 sono i portoghesi. Il tasso di conversione della loro
moneta è “secco”: 1 euro = 200 escudos,
per cui 10 centesimi di euro valgono 20
escudos, 5 centesimi 10, 4 centesimi 8, e
via di questo passo. Fortunati loro!
Cosa fare degli spiccioli. Per concludere, un invito: quando dovremo dare l’addio alle nostre lire, raccogliamo gli spiccioli rimasti in fondo a tasche, borse e
borsellini e diamoli alle associazioni che
si dedicano al prossimo (Lega contro il
cancro, Croce Rossa, Caritas, eccetera): a
noi non serviranno più, per loro sarà un
aiuto prezioso.
IL CAPITALE
DELLE SOCIETÀ
Dal 1° gennaio 2002
società e imprese
dovranno ovviamente
redigere in euro
tutti i loro documenti
contabili,
dalle fatture alle
dichiarazioni
dei redditi. Per il
capitale sociale
va convertito in euro
il valore di ogni
azione rispettando
la regola
dell’arrotondamento.
Il nuovo capitale
sociale sarà ottenuto
moltiplicando il valore
di ogni azione per
il numero delle azioni.
Se da questa
operazione risultasse
un aumento
del capitale sociale,
bisognerà prelevare
il necessario dalle
riserve o dai fondi in
bilancio; l’aumento,
però, non costituisce
un utile per i soci.
Se, al contrario,
risultasse
una diminuzione,
la differenza va
accreditata
alla riserva legale
ed essa non
assume rilevanza
ai fini fiscali.
LA PROVINCIA IN CASA
39
La Provincia in Europa
Un dialogo
aperto
con l’
Unione Europea
Come portatrici dirette degli interessi
dei cittadini, le Province sono chiamate a
partecipare alle decisioni comunitarie
L’
Unione Europea ha subìto profondi mutamenti in questi ultimi dieci
anni. L’accelerazione del processo
tecnologico, soprattutto nei settori
dell’informazione e della biologia, il crescente decentramento di competenze
verso gli organi di governo regionale e
Un Ufficio
per l’Europa
• Da circa due anni è attivo
presso la Provincia di Milano un “Ufficio Europa e
Relazioni internazionali”
che si occupa delle tematiche inerenti l’Unione Europea e le Relazioni internazionali.
Si tratta di una struttura
specializzata che ha lo
scopo di cogliere, interpretare e promuovere le opportunità, gli orientamenti e le
iniziative che promanano
dall’Unione Europea e dallo scenario internazionale,
per trasferirle sul proprio
territorio, nonché di rappresentare l’Ente nell’am-
40
LA PROVINCIA IN CASA
In alto, nella cartina,
in colore blu i dodici
Paesi che partecipano
all’Unione economica
e monetaria, in verde
i tre che per ora
sono “in panchina”.
bito di eventi e iniziative
di carattere internazionale.
Oltre a garantire il coordinamento intersettoriale,
quindi, tale ufficio provvede
anche a informare tempestivamente le diverse direzioni
dell’Amministrazione Provinciale sulle politiche, i
programmi e le iniziative
promosse dall’U.E.; fornire
assistenza tecnica nell’elaborazione e presentazione
dei progetti europei; ricercare e proporre seminari formativi specifici; coordinare
eventi speciali di natura politica, culturale e sociale
aventi una valenza internazionale; fungere da trait
d’union tra le istituzioni
comunitarie e internazionali
e il territorio provinciale.
locale, l’emergere di nuovi soggetti preposti alla regolamentazione dei settori
che in precedenza sottostavano al controllo pubblico hanno modificato il sistema di governo europeo.
Alla luce di tali nuove priorità, che
ruolo può rivestire un Ente territoriale,
e in particolare un Ente territoriale intermedio come la Provincia, nell’ambito di questo particolare processo di integrazione? Il nuovo sistema di governo europeo esige una partecipazione
più ampia dei cittadini alla definizione
e presentazione delle politiche europee. Sono chiari quindi l’interesse e la
considerazione che l’Unione attribuisce agli Enti locali. Essi, infatti, sono i
soggetti più idonei a dialogare con
l’Unione nella fase di definizione del
processo decisionale proprio perché sono i portatori diretti degli interessi delle comunità.
In tale ambito si collocano due iniziative della Provincia di Milano: il Vertice dei Ministri degli Esteri dell’Iniziativa Centro Europea (vedi servizio a pag.
41) e la partecipazione alla stesura dei
progetti per le direttive di traffico che
interessano l’Europa (vedi servizio a
pag. 43).
Volete saperne di più? Contattate l’Ufficio
Europa e Relazioni internazionali ai seguenti recapiti telefonici:
tel. 027740.2082/2523/2453/2755.
Da
Milano
la ricetta
per
cooperare con
Est Europa
l’
A Palazzo Isimbardi,
il vertice dei Ministri degli
Esteri Ince: un summit
all’insegna della
cooperazione internazionale
N
on è stato un caso che il primo
impegno ufficiale per il ministro
degli Esteri Renato Ruggiero si
sia svolto a Milano, a Palazzo Isimbardi. Qui, all’inizio dell’estate, si è svolto
il vertice dell’Iniziativa Centro Europea, l’organismo che riunisce i 15 Paesi
dell’ex Est europeo, più Italia e Austria
In alto: Il Presidente
Ombretta Colli
accoglie il ministro
degli Esteri,
Renato Ruggiero
a Palazzo Isimbardi.
A destra: la riunione
dell’Ince
nella Sala consiliare
della Provincia.
LA PROVINCIA IN CASA
41
Da Milano la ricetta per cooperare con l’Est Europa
La foto ufficiale
con i rappresentanti
dei 17 Paesi
aderenti all’organizzazione.
42 LA PROVINCIA IN CASA
che fanno da “cerniera” con l’Unione
Europea, nato per favorire la trasformazione e la graduale integrazione di questi Paesi in un progetto di sviluppo economico e sociale.
Non è stato un caso perché, come ha
ricordato il Presidente Ombretta Colli,
quella di Milano è la provincia europea
fra le più popolose, con i suoi quattro
milioni di abitanti, e la più intraprendente, con le sue 400.000 imprese. Logico che quella parte d’Europa guardi a
Milano con speranza.
Il Presidente non è stata soltanto, nei
tre giorni del summit, una impeccabile
padrona di casa per i 220 diplomatici
presenti: forte della sua esperienza di
europarlamentare, ha dato un suo contributo alla discussione dei problemi
sul tappeto.
La ricetta giusta, ha osservato, è anche quella meno traumatica: aiutare
quei Paesi a far crescere al loro interno
delle professionalità. «I governi», ha
precisato Ombretta Colli, «devono
puntare sulle persone, sui fatti concreti: investire, per esempio, in scuole di
formazione, in luoghi in cui insegnare
l’imprenditorialità. A proposito di aiuti ai Paesi dell’Est europeo, va ricordato che il Presidente Colli ha promosso
una scuola per verniciatori in Moldavia. Un esempio – in mezzo a tanti discorsi – di concretezza: molto meneghina e molto femminile.
Il vertice è anche stato l’occasione per
incontrare il Ministro degli Esteri Renato Ruggiero che nel suo intervento
d’apertura ha fatto il punto sulla situazione dei Balcani sottolineando che “la
pace e la democrazia non possono essere mai date per definitivamente acquisite, bisogna sempre essere pronti
ad affrontare nuove sfide”
La Provincia in Europa
Strade
Europa
d’
Gli assi di collegamento viari
europei hanno nel
Milanese uno snodo cruciale
D
Il Ministro degli
Esteri Renato
Ruggiero tra
il Presidente Colli
e il Vicepresidente
e Assessore
ai Trasporti e Mobilità
Dario Vermi.
Durante il summit si
è discusso anche
di mobilità sui grandi
assi di collegamento
est/ovest.
urante il vertice Ince si è discusso
anche di “Corridoio V”. Ecco di
che si tratta: il ruolo centrale e la
collocazione strategica della Provincia
di Milano nel sistema economico, produttivo e territoriale lombardo hanno
assunto un peso ancora più significativo nelle strategie di respiro europeo.
Un respiro che acquista significato e valore ogni momento di più, che accomuna Paesi legati da una comune visione
politica e da una condivisione di interessi, più di quanto ne avessero già in
precedenza.
L’espansione del sistema della mobilità e dei trasporti è cresciuta insieme allo sviluppo economico dell’area, e si trova ora ad affrontare due processi importanti: l’implementazione e il networking. Il
primo termine identifica precisi nodi di
comunicazione, generalmente a livello
nazionale, per migliorarne le condizioni
e l’estensione generale; il secondo collega i singoli nodi in una rete più ampia,
possibilmente globale.
L’obiettivo finale del sistema è la realizzazione della cosiddetta Rete TERN
(Trans European Road Network o Rete
Stradale Trans Europea), che unisce
70.000 km di autostrade in tutta Europa.
Questa rete appartiene a sua volta alla
macrorete TEN: un grande progetto che
riguarda strade, ferrovie, vie d’acqua,
porti e interporti e che interessa sia le infrastrutture che i servizi.
I rami principali che costituiscono tali
reti, autostradali piuttosto che ferroviarie, sono indicati con il nome di “Corridoi di comunicazione e trasporto”: per la
sola rete stradale se ne contano dieci.
Per quel che riguarda più da vicino il nostro territorio, dobbiamo guardare al
“Corridoio V”, insieme a una serie di
progetti strategici che si traducono in un
sistema di collegamenti multimodali,
che includono strade, ferrovie e cavi,
nel territorio compreso tra la città di
Barcellona passando per Trieste fino a
Budapest, per raggiungere in un secondo momento Kiev.
Si tratta, insomma, di una progressiva
eliminazione delle frontiere che, dopo
l’accordo di Schengen, porta a interrogarci sulle conseguenze possibili di una
mobilità facilitata per persone e merci,
la quale risulterà di fatto raddoppiata
entro il 2010: in definitiva, si tratterà di
garantire una qualità di vita sostenibile,
soprattutto nelle aree urbane, unita alla
possibilità di sviluppare coesione economica e sociale in tutto il territorio europeo.
È questo il contesto e lo scenario entro
i quali oggi la Provincia di Milano è chiamata a svolgere un ruolo attivo e di sostegno per conseguire obiettivi che aiutino l’Europa a crescere e a migliorare.
LA PROVINCIA IN CASA
43
La Provincia
in Europa
Innovazione
e sviluppo:
FOTO DI AGENZIA OLYMPIA
Milano protagonista
44
LA PROVINCIA IN CASA
Tre progetti internazionali
vedono la Provincia
di Milano impegnata con realtà
tedesche, austriache,
spagnole e svedesi nella
costruzione di processi
d’innovazione e sviluppo
FOTO DI AGENZIA FOTOGRAMMA - LETIZIA MANTERO
«D
opo l’Europa della moneta
unica e delle Banche centrali,
è sempre più necessario costruire l’Europa degli europei. L’euro è
per noi l’hardware, cioè la base strutturale. Ci manca però ancora il software, ovvero l’anima dei 300 milioni di cittadini
europei. La cooperazione tra diverse
realtà europee, soprattutto su temi importanti come il lavoro e l’innovazione,
contribuiscono alla costruzione di questo software». Cosma Gravina, Assessore
provinciale al lavoro e alle attività economiche, sintetizza così i motivi che
hanno spinto la Provincia di Milano a
partecipare, in questi ultimi anni, a un
numero sempre maggiore di progetti di
cooperazione con altre regioni trainanti
del sistema produttivo europeo.
Già, perché la Provincia di Milano ha,
per vocazione e per struttura socio-economica, le carte in regola per proporsi
come soggetto forte in Europa. La dimostrazione più clamorosa è venuta da Lione, dove nello scorso novembre la Provincia di Milano è stata premiata dalla
Commissione Europea come una delle
quindici regioni europee con la maggiore capacità di innovazione. Un riconoscimento importante, che porta la nostra
Provincia a competere con Barcellona,
Madrid e Monaco. O con intere regioni
europee, come quella di Helsinki, il Sud
della Svezia, le Alpi Marittime francesi o
la nostra Emilia-Romagna.
«L’agenda delle priorità strategiche»,
spiega ancora Gravina, «passa sempre
più per la collaborazione con altre realtà
europee. Un’agenda con cui affrontare la
sfida che Charles Sabel, sociologo
dell’economia, ha definito “regionalismo sperimentale”, basato sulla cooperazione decentrata tra attori economici e
soggetti istituzionali. E soprattutto sulla
loro capacità di adattare i reciproci rapporti in base ai fini che perseguono e ai
risultati che conseguono. Un sistema di
relazioni aperto e dinamico, in grado di
far fruttare al massimo le comunicazioni
e il confronto delle esperienze».
Vanno certamente in questa direzione
alcuni progetti internazionali, che mostrano come sia possibile costruire dal
basso processi di innovazione e di sviluppo economico e sociale, senza il coinvolgimento diretto degli Stati nazionali.
Vediamoli in breve.
PER LAUREATI
E LAUREANDI
Per favorire l’incontro
dei giovani – laureati
e laureandi – con
il mondo dell’impresa,
la Provincia di Milano
ha partecipato
al Progetto DELCOSI
in collaborazione
con il land di Brema
e una provincia
austriaca. Ne è stato
coinvolto anche il
Politecnico di Milano.
Il tirocinio d’eccellenza. Il progetto DELCOSI, recentemente conclusosi, si è sviluppato attraverso la collaborazione con
il land di Brema e la provincia austriaca
dell’Oberösterreich. La partnership si è
concentrata sull’allargamento dei rapporti tra mondo della ricerca e aziende,
in particolare nel campo del trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca
universitaria, specificamente per quanto
riguarda giovani ricercatori. La parte
milanese del progetto si è indirizzata sui
cosiddetti “tirocini d’eccellenza”, ovvero su un modello di trasferimento di conoscenze e nuove tecnologie realizzato
con il Politecnico di Milano e basato sul
collocamento guidato di giovani – lauLA PROVINCIA IN CASA
45
FOTO DI AGENZIA FOTOGRAMMA - ANDREA NEGRETTO
Innovazione e
sviluppo:
Milano
protagonista
reati o laureandi – al fine di coinvolgerli in progetti di innovazione d’impresa.
Il tutto sotto la guida di docenti universitari che si sono appositamente proposti per lo scopo. Insomma, un modo
nuovo per aumentare le relazioni tra
studenti, docenti e aziende, permettendo a queste ultime di aumentare la propria capacità innovativa giovandosi dei
migliori giovani in circolazione, motivati e all’avanguardia nell’utilizzo delle nuove tecnologie.
FOTO DI AGENZIA FOTOGRAMMA - LETIZIA MANTERO
Una rete per lo scambio di esperienze.
In pieno svolgimento è invece il progetto PANEL, ovvero la rete alpino-pirenaica
di rapporti imprenditoriali costituitasi
tra Milano, Barcellona e Monaco. Regioni d’avanguardia che stanno rapidamente adattando i propri sistemi produttivi alle necessità imposte dalla new
economy. Una rete finalizzata allo scambio delle più significative esperienze imprenditoriali, all’individuazione di nuovi strumenti di intervento per aiutare le
aziende a sostenere i processi di internazionalizzazione, alla cooperazione diretta tra le imprese delle nostre regioni.
«Con il progetto PANEL», spiega ancora
l’Assessore Gravina, «il grande capitale
sociale ed economico delle piccole e medie aziende milanesi può sempre più
aprirsi all’Europa, creando rapporti indispensabili per reggere alla concorrenza dei grandi colossi internazionali. Vogliamo, per esempio, spingere ogni giovane a promuovere le proprie capacità e
a costruire la propria azienda. Ma vogliamo anche capire quali sono i fattori
specifici che accomunano le tre regioni
nella loro altissima performance produttiva. Un modo per aiutarci reciprocamen-
46 LA PROVINCIA IN CASA
PER PICCOLE E
MEDIE AZIENDE
Tra Milano, Barcellona
e Monaco è in corso
di svolgimento
il Progetto PANEL,
che mette a
disposizione delle
medio-piccole aziende
milanesi una rete
di informazione sui
processi di
internazionalizzazione
e per lo scambio
delle esperienze
imprenditoriali.
Un modo nuovo
per aprirsi di più
all’Europa.
“
Tre progetti importanti e davvero strategici
per la nostra economia.
Tre sfide lanciate per arrivare alla nuova Europa
delle regioni e delle citt .
Milano diventa cos sempre pi protagonista in Europa
”
Un progetto d’avanguardia per 350 saldatori specializzati
• La sanatoria del 1998
ha regolarizzato
oltre 39 mila immigrati,
a fronte di una quota
programmata di appena
300 unità. «Un divario
davvero eccessivo»,
commenta l’Assessore
Cosma Gravina, «che
richiede una riflessione
molto approfondita.
S’impone la necessità di
una più attenta
programmazione,
rilanciando il dibattito
sulla titolarità delle
decisioni riguardanti le
quote di ingresso. Le
nostre imprese, infatti,
assumono immigrati
clandestini nell’attesa di
poterli regolarizzare alla
prima opportunità. Si fa
sempre più forte
l’esigenza di gestire a
livello locale il problema
dei flussi ed è proprio la
Provincia l’ente più
adeguato a definire le
quote d’ingresso».
Nell’attesa che lo Stato
centrale trasferisca queste
competenze, la Provincia
è però impegnata in un
progetto d’avanguardia,
che risponde alle esigenze
delle aziende e alle
necessità di controllo
te, ma anche per creare conoscenze utili
allo sviluppo del resto dell’Europa».
Marketing per il territorio. Per finire, il
progetto DEAFIN, anch’esso in pieno svolgimento (si concluderà a fine anno) e
realizzato in collaborazione con la libera
città anseatica di Brema e la regione del
Västernorrland nella Svezia centrale.
L’idea del progetto è quella di fornire ad
aziende e istituzioni locali uno strumento informativo e di confronto immediatamente disponibile e di facile utilizzo.
Attraverso Internet e supporti informatici ad hoc, ognuna delle regioni inserite
nel progetto potrà finalmente fornire ai
potenziali investitori una mappatura
precisa e completa dei siti industriali
disponibili, cioè un’informazione aggiornata e trasparente che possa servire
da supporto indispensabile per le scelte
dei diversi soggetti. Insomma, la possibilità di costruire un vero e proprio
“Atlante delle opportunità insediati-
dell’immigrazione.
Si tratta di un accordo
stipulato con la
Repubblica Moldova e i
ministeri degli Esteri e
del Lavoro, grazie al
quale 350 saldatori
specializzati, reperiti
nella Repubblica dell’ex
URSS, verranno formati e
inseriti nel mercato del
lavoro milanese. Un
progetto innovativo e
unico in Italia, che
coinvolgerà la legnanese
Euroimpresa,
l’Associazione Legnanese
dell’Industria, l’Istituto
Italiano della Saldatura e
il Centro Lavoro
Altomilanese.
«Questo è il modo con
cui si risponde realmente
al problema
immigrazione», dichiara
l’Assessore Cosma
Gravina.
«Niente retorica né
assistenzialismo,
ma risposte concrete
ai bisogni delle
aziende, alle necessità
di popoli devastati
dalla disoccupazione,
al dovere di fermare
l’immigrazione senza
regole».
ve”, strumento indispensabile soprattutto per Milano, dove l’incidenza degli
investimenti stranieri è ancora decisamente insufficiente.
«Tre progetti importanti», conclude
l’Assessore Gravina, «e davvero strategici per la nostra economia. Tre sfide
lanciate per arrivare alla nuova Europa
delle regioni e delle città. Milano diventa così sempre più protagonista in Europa. La competitività delle imprese sul
mercato internazionale non può infatti
basarsi soltanto sulla definizione di
adeguate strategie aziendali, ma deve
essere inserita in un sistema istituzionale capace di sostenerne gli sforzi, fornendo servizi e opportunità, e di costruire reti di relazioni e di possibilità a
tutti i livelli. Un’idea di ente pubblico
non più “programmatore” ma “incentivante” che finalmente sta prendendo
piede in Italia proprio a partire dalla
Lombardia e dalla Provincia di Milano
in particolare».
Cosma Gravina
Assessore al lavoro
e alle attività
economiche
Per saperne di più
Tel.: 027740.2719-2887
E-mail:
c.gravina@provincia.
milano.it
LA PROVINCIA IN CASA
47
La Provincia in Europa
Formazione:
tutte le
istruzioni
per l’uso
FOTO DI AGENZIA OLYMPIA
Agli Enti e alle Agenzie Formative
della Provincia di Milano
sono stati attribuiti 606 corsi.
Ecco che cosa
sono e dove seguirli
I
l Fondo Sociale Europeo è uno strumento finanziario istituito nel 1957
con il compito di promuovere le opportunità occupazionali e favorire la
mobilità dei lavoratori all’interno della
Comunità Europea. Dal 1988 è entrato a
far parte dei Fondi Strutturali, finalizzati al perseguimento della coesione economica e sociale degli Stati membri,
rafforzando la cooperazione internazionale, la transnazionalità, gli scambi di
conoscenze ed esperienze.
I Fondi Strutturali, dal canto loro, sono
i principali strumenti finanziari mediante i quali la Comunità Europea persegue
la propria politica economica e sociale,
secondo priorità che sono emerse nel corso degli anni, attraverso la costituzione
di singoli fondi per interventi specifici.
La normativa è stata riformata nel 1993
con la ridefinizione degli obiettivi prioritari sulla base delle mutate condizioni
economiche e politiche dell’Europa. Tali
48
LA PROVINCIA IN CASA
obiettivi fino al 1999 erano suddivisi in
sette tipologie di interventi. Nella nuova
programmazione, al fine di una più efficace gestione delle risorse, essi sono stati ridotti a tre. Eccoli:
• Fondo Europeo di Orientamento e Garanzia (FEAOG): è stato istituito nel 1964
per contribuire al cofinanziamento delle
politiche agricole e allo sviluppo e diversificazione delle aree rurali comunitarie.
• Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FSER): istituito nel 1975, ha lo scopo di
ridurre le disparità di sviluppo tra le diverse regioni della Comunità, in vista
della costituzione di un soggetto economicamente unitario.
• Strumento Finanziario di Orientamento per la Pesca (SFOP): è stato istituito nel 1993 a sostegno della ristrutturazione del settore della pesca.
Cinque sono gli obiettivi prioritari di
sviluppo finanziati mediante i Fondi
Strutturali. Vediamoli in sintesi:
Alcuni corsi cofinanziati da Regione Lombardia,
Ministero del Lavoro e Unione Europea *
Denominazione del corso
Sede del corso
Telefono e fax
• Addetto alla gestione e sviluppo
continuo delle risorse umane e nuove
tecnologie
Istituto Orga per la qualità delle risorse umane
Via Amedeo D’Aosta 3 - 20129 Milano
0229512102
fax 022047052
• Alfa percorsi d’impresa
autoimprenditorialità femminile
nei servizi
CEREF Centro Regionale Formazione
Via Palmanova 22 - 20132 Milano
02284561
fax 022847655
• Allievi capireparto nelle grandi
superfici specializzate
IFOA Istituto Formazione Operatori Aziendali
0522329111
fax 0522284708
Via Guittone d’Arezzo 6 - 42100 Reggio Emilia
• Amministratore Database in ambiente UNLA Unione Nazionale Lotta contro l’Analfabetismo 0668804301
fax 0668804302
SQL Server
Via dell’Arco del Monte 99 - 00186 Roma
• Amministrazione di una infrastruttura L’AGORÀ Associazione no profit
di rete
Via Paracelso 6 - 20129 Milano
0220420273
fax 0220404255
• Application Specialist sistemi
Windows NT
Consorzio European Training and
Services Center ETSC - Via dei Martiri 4 - 20017 Rho
03355603759
fax 03355603759
• Art Director Corporate Image
Centro Operativo Regionale
Via Soderini 24 - 20146 Milano
0267652208
fax 0247710718
• Assistente domiciliare
ANPIMFOR Ente Nazionale per la Formazione
e l’Addestramento Professionale per le piccole
e medie imprese - Corso Cosenza 24 - 10184 Torino
0113162407
fax 0112162407
• Assistente turistico in loco
Corso per assistenti turistici
Istituto Orga per la qualità delle risorse umane
Via Amedeo D’Aosta 3 - 20129 Milano
0229512102
fax 022047052
• Assistenti di vendita esperti di
prodotti a contenuto culturale
e multimediale
CFTA Consorzio di formazione professionale per le
tecnologie avanzate
Corso Vittorio Emanuele 158 - 29100 Piacenza
0523579743
fax 0523590283
• Ausiliario Socio Assistenziale
CELCAD Centro Lombardo Cura e Assistenza
Domiciliare - Via Olmetto 3 - 20123 Milano
0286451479
fax 0286451479
• Autoriparatore 1°
ENAIP “Cesano Boscone”
024580539
fax 024504287
Via Gobetti 1 - 20090 Cesano Boscone
• Brainworker
028054417
Fondazione di Cultura Internazionale Armando
Verdiglione Onlus - Via F.lli Gabba 3 - 20121 Milano fax 028692631
• Call Center operatore
Istituto Orga per la qualità delle risorse umane
Via Amedeo D’Aosta 3 - 20129 Milano
0229512102
fax 022047052
• Capi settore vicari del responsabile
IRIS Società Cooperativa di Servizi a Responsabilità
di grandi superfici nella distribuzione Limitata. Organizzazione non lucrativa
commerciale e commercio
di attività sociale
Milano 3 - City - 20080 Basiglio
0290439138
fax 0290439653
• Coadiutori al direttore del punto
vendita nella distribuzione
commerciale e commercio
IRIS Società Cooperativa di Servizi a Responsabilità
0290439138
fax 0290439653
• Consulente di nuove tecnologie per le
imprese e le organizzazioni no
profit. Corso di formazione a distanza
e multimediale per donne
che vogliono mettersi in proprio
FORMAPER Azienda Sociale CCIAA di Milano
Via Camperio 1 - 20123 Milano
0285155384
fax 0285155290
• Consulente progettazione interventi
di formazione cofinanziati
CFCL Centro per la Formazione Continua e il Lavoro
Via Casoretto 41 - 20131 Milano
0289429003
fax 0289429025
Limitata Organizzazione non lucrativa
di attività sociale
Milano 3 - City - 20080 Basiglio
* Per la consultazione completa si rimanda al nostro sito www.provincia.milano.it/formazione alla pagina “cerca un corso”.
LA PROVINCIA IN CASA
49
FOTO DI AGENZIA OLYMPIA
1. sviluppo e adeguamento strutturale
delle regioni arretrate;
2. riconversione delle regioni gravemente
colpite dal declino industriale, attraverso
lo sviluppo e il rafforzamento delle piccole e medie imprese e la promozione di
processi di innovazione industriale;
3. lotta contro la disoccupazione di lunga durata, inserimento professionale dei
giovani e delle persone minacciate di
esclusione dal mondo del lavoro, promozione delle pari opportunità tra uomini e donne sul mercato del lavoro,
rafforzamento e miglioramento dei sistemi formativi ed educativi e dei servizi
di collocamento;
4. adattamento dei lavoratori ai mutamenti industriali e all’evoluzione dei sistemi di produzione (formazione continua);
5. adeguamento delle strutture agricole
e della pesca, sviluppo delle zone rurali.
Ogni obiettivo prioritario è a sua volta
articolato in assi prioritari di intervento,
tra i quali va ripartito il contributo del
F.S.E. Ogni asse, poi, viene distinto in subassi e misure e/o azioni che precisano ulteriormente le linee e gli obiettivi degli interventi specifici in modo da garantire
una destinazione mirata dei fondi.
La nuova programmazione 2000-2006.
Il Regolamento CE n. 1784/1999 del
Parlamento Europeo e del Consiglio del
12 luglio 1999 ha stabilito che il F.S.E. nel
periodo 2000-2006 sarà uno degli strumenti di sostegno della strategia europea per l’occupazione e concentrerà i
suoi interventi sull’adeguamento e ammodernamento delle politiche occupazionali, sulla formazione e riqualificazione dei lavoratori e sull’integrazione
sociale nel mercato del lavoro.
50
LA PROVINCIA IN CASA
“
Il Fondo
Sociale
Europeo
sar fino al
2006 uno
dei principali
strumenti
di sostegno
della strategia
comunitaria
per
l occupazione
”
Giuseppe Marzullo
Assessore
alla formazione
professionale.
@
Per saperne di più
Tel.: 027740.3188-3222
E-mail:
g.marzullo@provincia.
milano.it
Sono stati inoltre definiti cinque settori
di intervento in cui si articola la nuova
programmazione: politiche attive del
mercato del lavoro volte a prevenire e
combattere la disoccupazione; lotta
all’esclusione sociale; sviluppo dei sistemi di formazione professionale e della
formazione lungo tutto l’arco della vita;
adattabilità della manodopera e delle
imprese ai mutamenti del mercato del
lavoro; azioni positive per le donne.
Gli obiettivi prioritari sono tre:
1. promuovere lo sviluppo e l’adeguamento strutturale delle regioni arretrate;
2. fornire un supporto ai fini della riconversione economica e sociale delle aree
con difficoltà strutturali;
3. sviluppare e adeguare nuovi sistemi
di formazione professionale nell’ambito
delle politiche relative all’istruzione, alla formazione e all’occupazione.
Rispetto alla precedente programmazione, quella attuale propone un periodo
di programmazione di sette anni e postula la possibilità di utilizzare le risorse
in modo più flessibile, affiancando alle
azioni formative le azioni di orientamento e accompagnamento al lavoro,
nonché iniziative complementari come
la ricerca.
Agli Enti e alle Agenzie Formative della
Provincia di Milano sono stati attribuiti –
sulla base della graduatoria approvata
nello scorso dicembre – 606 corsi, il 50%
di tutti i corsi, per un finanziamento medio di 160 milioni per ogni corso.
La Giunta Regionale Lombarda, a seguito del Piano Operativo Regionale,
pubblica i bandi per i progetti di formazione, cofinanziabili con il Fondo Sociale Europeo. Attualmente la Provincia di
Milano, di concerto con la Regione, collabora accertando, per alcuni degli interventi programmati, l’ammissibilità
degli operatori e dei progetti. Chiunque
fosse interessato ai corsi cofinanziati
può consultare il nostro sito www.provincia.milano.it/formazione alla pagina “cerca un corso”. Otterrà, in tal modo, tutte le informazioni necessarie relative all’avvio dei corsi e alla loro sede di
svolgimento.
La Provincia in Europa
Un “ambiente”
europeo
Programmi e comunicazione
mirata per rendere più incisivo
il ruolo in ambito europeo
N
Alcuni degli
strumenti
informativi
realizzati
per progetti
in campo
ambientale.
ell’ottica dell’integrazione europea, la Provincia di Milano partecipa a progetti e programmi finalizzati di ampio respiro ed è presente alle maggiori manifestazioni fieristiche
dedicate alle tematiche ambientali. La finalità dell’Assessore all’Ambiente Luigi
Cocchiaro è quella di portare la propria
esperienza in campo ambientale nel contesto europeo. Già giungono ottimi risultati dalla partecipazione a network eu-
ropei incentrati su tematiche di attuale
rilevanza, da quelle energetiche con
Eufores (European Forum of Renewable
Energy Sources) e Fedarene (European Federation of Regional Energy and Environmental Agency) al tema della bonifica dei
suoli con Clarinet (Contaminated Land
Rehabilitation Network for Environmental
Technologies in Europe) che, insieme alla
partecipazione a progetti finanziati
nell’ambito dei programmi europei, contribuiscono a rendere più incisivo
il ruolo in Europa
della Provincia di
Milano.
Inoltre, l’Agenzia Europea per
l’Ambiente ha accettato la candidatura della ProLuigi Cocchiaro
vincia di Milano a
Assessore
all’ambiente, risorse
fornire assistenza
naturali e idraulica
tecnica, collaboraPer saperne di più
zione e consulenTel.: 027740.3509-3603
za per studi, ricerE-mail:
l.cocchiaro@provincia.
che e valutazioni
milano.it
integrate su tematiche ambientali proposte dalla Agenzia
stessa, mentre la Commissione Europea per
l’Ambiente sta valutando una candidatura simile per una collaborazione su ulteriori specifiche tematiche, che sono già
state affrontate dalla Provincia nell’ambito dei suoi compiti istituzionali.
Se richiesta, quindi, la Provincia di Milano parteciperà con gli altri partners europei a studi congiunti per la realizzazione di progetti rivolti al campo ambientale.
@
Per informazioni Progetti europei:
segreteria: tel. 02-77403711
e-mail: [email protected]
LA PROVINCIA IN CASA
51
La Provincia in Europa
Un
teatro
internazionale
Grande successo ha riscosso
il Festival di mimo, pantomima
e teatro di strada,
premiato dalla Commissione europea
Q
uest’anno l’iniziativa Metropoli,
giunta ormai alla sua sesta edizione, si è arricchita di un valore
aggiunto di respiro internazionale: l’approvazione da parte della Commissione
europea del progetto “Metropolitan
voyagers”: viaggiatori metropolitani,
una coproduzione di spettacoli teatrali di
strada. Il programma, presentato a
Bruxelles, è risultato uno tra i sei progetti
approvati dalla Commissione, sui novantasei presentati all’interno del programma “Cultura 2000”.
Con “Metropolitan voyagers”, la Provincia di Milano e i Comuni appartenenti al Polo dei Navigli (Abbiategrasso,
Corbetta e Magenta), hanno inteso valorizzare una delle forme d’arte tra le più
popolari: quel teatro ambulante che
affonda le sue radici nel Medioevo. Con
lo spettacolo dal vivo il teatro recupera
le proprie origini e costruisce un rapporto diretto e imprevisto con un pubblico nuovo, abitualmente escluso dalla
fruizione dell’evento teatrale, inteso nel
senso tradizionale della parola. Ciò nonostante gli aspetti artistici non hanno
ora nulla da invidiare per contenuti e
spettacolarità a quelli degli spettacoli allestiti nei teatri: ne
sono testimonianza le
performance messe in scena da compagnie provenienti da tutta Europa.
Il Festival costituisce
per l’Italia un momento
di confronto fondamentale sul teatro negli spazi urbani. Il progetto parte
dall’idea di reinventare e rivitalizzare
luoghi e spazi, tradizionalmente non
deputati allo spettacolo, dove l’arte
del teatro possa trovare ospitalità in
armonia e condivisione con gli abitanti, con gli ospiti e i “viaggiatori”
della cultura.
La positiva
esperienza di
quest’anno consentirà nel futuro
a compagnie di
teatro ambulante italiane di partecipare a manifestazioni similaPaola Iannace
ri organizzate
Assessore cultura,
in altri Paesi eubeni culturali
Per saperne di più
ropei.
@
Tel.: 027740.6307-6308
E-mail:
p.iannace@provincia.
milano.it
52 LA PROVINCIA IN CASA
La
Provincia...
per voi
Adesso a
Legnano
la Provincia
è sotto casa
Dopo Monza e la Brianza,
un'altra area di grande rilievo
può contare su un rapporto
più immediato con
le istituzioni provinciali
In alto: il Presidente
Ombretta Colli al taglio
del nastro per
l’inaugurazione della
nuova sede,
(nella foto sotto).
Con lei, il Sindaco
di Legnano Cozzi e gli
Assessori della
Provincia: Riparbelli,
Maerna e Marzullo.
«P
oiché i cittadini di Legnano
hanno difficoltà a raggiungere Palazzo Isimbardi, la Provincia di Milano viene a Legnano»: con
queste parole il Presidente Ombretta
Colli, inaugurando la sede decentrata
della Provincia, ha sintetizzato il suo
modo di concepire la Pubblica Amministrazione: al servizio dei cittadini.
Che significato ha per Legnano questo
avvenimento? Significa rendere più efficaci quelle funzioni specifiche che riguardano la vita e le attività di una zona di grande rilievo sociale e imprenditoriale come è quella del Legnanese.
«In pratica», sono ancora parole di
Ombretta Colli, «la Provincia di Milano inaugura un servizio di funzioni
istituzionali... a domicilio».
Qualche mese fa era stata inaugurata
la sede decentrata di Monza. Ora il processo di decentramento continua con
Legnano, dove più che mai la Provincia
è di casa. Anzi, sotto casa: la sede è stata ricavata nell’edificio dell’ex caserma
dei Carabinieri in via dei Mille, restaurata completamente grazie all’impegno
dell’ingegnere Novo Umberto Maerna,
Assessore all’agricoltura, parchi ed edilizia varia.
Il restauro, costato un miliardo e 800
milioni, ha avuto il merito di riportare
in funzione un importante immobile
abbandonato ormai da 15 anni.
Indirizzo:
Via dei Mille, 8
20025 Legnano.
e-mail:
[email protected]
telefono: 0331426911
fax 0331.42695001
Uffici degli Assessorati:
Agricoltura, Parchi e Protezione Civile,
Caccia, Pesca e Polizia Provinciale.
LA PROVINCIA IN CASA
53
La Provincia... per voi
orto
Un
per gli anziani
Ce ne sono già 22 presso
la “Riva Verde” dell’Idroscalo.
E altri 18 sono in arrivo
Il Presidente Colli
e l’Assessore Butti,
con i rappresentanti
dei Comuni di
Segrate e Peschiera,
inaugurano gli orti.
In basso,
un particolare:
i capanni dove
riporre gli attrezzi.
L
a Provincia di Milano ha finanziato
e realizzato, per un totale di 97 milioni, presso la “Riva Verde”
dell’Idroscalo, 22 spazi coltivabili, adeguatamente attrezzati e messi a disposizione degli anziani dei Comuni di Segrate e Peschiera Borromeo. Saranno poi i
Comuni stessi a provvedere alla loro assegnazione secondo i propri regolamenti e statuti. In ogni orto, delimitato da
staccionate in legno, vi è un capanno dove riporre gli attrezzi e collegamenti
idrici per poter innaffiare le coltivazioni.
54 LA PROVINCIA IN CASA
Questo è solo il primo passo: è già stato previsto, infatti, lo stanziamento di ulteriori 330 milioni per la creazione di 18
zone ortive nei Comuni di Casarile, Zibido S. Giacomo, Rodano, Magnago, Pregnana Milanese, Pessano con Bornago,
Magenta, Bareggio, Consorzio Parco
Nord Milano, Paullo, Senago, Settimo
Milanese, Canegrate, Corbetta, Arese,
Locate Triulzi, Melegnano e Sesto San
Giovanni.
A compimento dell’iniziativa sono stati organizzati, con una spesa di 45 milioni, corsi di orti-frutticoltura e giardinaggio. Partiranno in ottobre, sotto la guida
degli insegnanti della Scuola Agraria del
Parco di Monza.
I corsi, a cui possono partecipare 25 soci per sede, si terranno presso i Centri
Anziani di Canegrate, Casarile, Corbetta, Lazzate, Magnago Bienate, Pregnana
Milanese, Castelletto di Senago, Trezzo
d’Adda-Gorgonzola e Buscate.
Quest’ultimo Comune coinvolgerà
nell’iniziativa le scuole: 10 nonni insieme a 15 nipoti impareranno a coltivare
orti e alberi da frutta e a mantenere al
meglio un giardino.
FOTO AGOSTINO COLELLI
Il tuo
impianto
di
è sicuro?
riscaldamento
Dal 15 ottobre parte la campagna
di controllo nei Comuni
con meno di 40 mila abitanti
O
gni anno, con l'apertura della stagione di riscaldamento vengono
eseguite le verifiche della corretta
manutenzione e tenuta degli impianti ai
fini del risparmio energetico e della riduzione dell'inquinamento atmosferico nei
179 Comuni della Provincia di Milano
con popolazione inferiore ai 40.000 abitanti. Sono esclusi quindi i Comuni di Milano, Monza, Rho, Paderno Dugnano, Cinisello Balsamo, Bollate, Sesto San Giovanni, Cologno Monzese e Legnano.
Secondo la normativa vigente, tali controlli, che non sostituiscono la manutenzione ordinaria dell'impianto termico, sono totalmente a carico dell'utenza. Per
evitare sovrapposizioni tra costi di manutenzione e costi del controllo provinciale,
il Servizio Energia ha adottato un modello operativo che consente, con un minimo
contributo spese da parte del cittadino, di
rendere gratuito il controllo per tutti gli
impianti con potenza inferiore ai 35 Kw,
fornendo domiciliarmente all’utenza la
documentazione necessaria.
La dichiarazione provinciale è trasmessa direttamente dai manutentori
convenzionati con la Provincia di Mila-
no, i quali rilasciano ai propri clienti tale
modello; il cittadino, infine, ne consegna
copia al proprio Comune di residenza.
I manutentori convenzionati con la
Provincia di Milano si impegnano a rispettare i seguenti tariffari per gli interventi di manutenzione ordinaria:
• Lit. 100.000 + IVA + ISTAT se si effettua
la sola prova di combustione.
• Lit. 260.000 + IVA + ISTAT per un contratto di manutenzione biennale che prevede 2 manutenzioni ordinarie e una
prova di combustione.
I manutentori convenzionati verranno
muniti di appositi adesivi provinciali da
apporre sui propri automezzi. Il verificatore è sempre provvisto di un tesserino
di riconoscimento e la sua visita viene
anticipata da una comunicazione scritta
da parte del Comune in cui si effettuano
i controlli o della stessa Provincia di Milano. È possibile consultare l’elenco dei
manutentori convenzionati con la Provincia collegandosi al sito
www.provincia.milano.it/ambiente.
Per informazioni:
Settore Rifiuti ed Energia
Servizio Energia
C.so di P.ta Vittoria, 27 20122 Milano
Tel. 02 7740 3981 - Fax 02 7740 3732
E-mail: [email protected]
Numero verde 800-009955
LA PROVINCIA IN CASA
55
FOTO DI AGENZIA OLYMPIA
La Provincia
dà il buon
esempio
Femminilità
fa rima con
parità
Costituito
il Comitato
per le pari
opportunità,
presieduto
dall'Assessore
Ada Grecchi
56 LA PROVINCIA IN CASA
D
iceva Voltaire che le streghe hanno smesso di esistere quando noi
abbiamo smesso di bruciarle. In
altre parole, una volta superati i pregiudizi ottusi nei confronti delle donne,
molto spesso queste si rivelano all’altezza dei maschi, dalla guida delle auto alla guida della cosa pubblica. Come è avvenuto nella Giunta provinciale di Milano, una delle più “rosa” (e delle più efficienti) delle realtà locali, e non solo in
Lombardia. Tre sono le donne che affiancano il Presidente Ombretta Colli
nel governo della Provincia: Ada Grecchi, Assessore al personale e alle politiche femminili; Paola Iannace, Assessore
alla cultura, e Paola Fassinetti, Assessore all’istruzione e all’edilizia scolastica.
Affinché la parità fra uomini e donne
nel lavoro diventi una realtà sempre più
operante, è stato costituito il Comitato
per le pari opportunità, un organo
presieduto dall’Assessore Ada Grecchi e
composto da rappresentanti designate dalle organizzazioni sindacali aziendali e da
un egual numero di
funzionari scelti dall’Amministrazione. Il
Comitato intende ri- Ada Grecchi
muovere gli ostacoli Assessore al personale,
organizzazione e
che ancora oggi – a di- politiche femminili
Per saperne di più
spetto dei proclami –
impediscono la parità Tel.: 027740.2511-2554
fra uomini e donne nei E-mail:
a.grecchi@provincia.
milano.it
luoghi di lavoro.
@
La Provincia dà il buon esempio
Dalla parte del
cittadino
Prende servizio in Provincia il Difensore Civico
FOTO AGENZIA OLYMPIA
Che cosa può fare
• A richiesta di chiunque ne abbia interesse, interviene presso l’Amministrazione provinciale, presso Enti ed Aziende
che da essa dipendono per assicurare che
il procedimento amministrativo abbia regolare corso e che gli atti siano tempestivamente e correttamente emanati;
• può accedere agli atti d’ufficio concernenti le questioni sottopostegli;
• può convocare direttamente il responsabile del settore interessato;
• può attivarsi di propria iniziativa.
Che cosa non può fare
Intervenire:
• su iniziative o pronunciamenti di contenuto politico;
• su atti o procedimenti in riferimento ai
quali siano proposti ricorsi davanti a organi di giustizia amministrativa, civile o
tributaria;
• sull’applicazione di accordi sindacali
relativi al personale dipendente;
• su fatti dei quali sia stata investita l’autorità giudiziaria penale;
• sui fatti di competenza degli Uffici Relazioni con il Pubblico.
Modalità di intervento
• Rassegna verbalmente o per iscritto il
proprio parere ai richiedenti sulla base
COME, DOVE
E A CHI
RIVOLGERSI
Telefonando
dal lunedì al venerdì
ai numeri
02/77402993
con segreteria
telefonica 24 ore su 24
Inviando un
messaggio Fax
al numero
02/77402728
Inviando una e-mail
difensorecivico@
provincia.milano.it
Scrivendo
Difensore Civico
Via Vivaio, 1
20122 Milano
Imbucando nella
cassetta
delle lettere
apposta sul portone
d’ingresso
Recandosi di persona
dal lunedì al giovedì
dalle 10 alle 12
presso la segreteria
del Difensore Civico
in Via Vivaio 1
Milano.
Il Difensore Civico riceve su appuntamento.
di notizie raccolte, accertamenti espletati ed iniziative assunte;
• segnala a Organi, Uffici e Servizi competenti le violazioni, disfunzioni o anomalie riscontrate e sollecita a provvedere in merito;
• suggerisce i rimedi per l’eliminazione
delle irregolarità e disfunzioni rilevate.
Invia al Consiglio provinciale una relazione annuale, segnalando i casi di maggiore rilevanza e formulando osservazioni e suggerimenti.
Chi può rivolgere istanze
• I cittadini o gli Enti che dopo essersi rivolti agli Uffici Provinciali, Enti o Aziende da esso dipendenti, non abbiano ricevuto risposta o la considerino insoddisfacente possono chiedere appuntamento col Difensore Civico.
LA PROVINCIA IN CASA
57
La Provincia
Chi, come, dove
Indirizzi, numeri utili, e-mail per dialogare
con i vostri Amministratori
La Giunta della Provincia di Milano
DARIO
VERMI
MARCO
DI TOLLE
Assessore alla pianificazione
del territorio
e alla programmazione
delle infrastrutture
Vice Presidente
e Assessore ai trasporti,
mobilità, viabilità,
opere pubbliche stradali
V.le Piceno, 60
Telefono Segreteria
027740.3387-3389
Fax 027740.3218
e-mail: [email protected]
Via Vivaio, 1
Telefono Segreteria 027740.2730-2731
Fax 027740.2188
C.so di Porta Vittoria, 27
Tel. Segreteria 027740.3900-3901
Fax 027740.3902
e-mail: [email protected]
PAOLA
FRASSINETTI
ENRICO
ANGELINI
Assessore all’istruzione,
edilizia
scolastica
Assessore al demanio,
patrimonio
e progetti speciali
Via Petrarca, 20
Telefono Segreteria
027740.4834-4835
Fax 027740.4180
e-mail: [email protected]
C.so di Porta Vittoria, 27
Telefono Segreteria 027740.3864-3866
Fax 027740.3695
e-mail: [email protected]
SILVIO
BUTTI
Assessore all’Idroscalo,
sport, turismo,
tempo libero
Via S. Radegonda, 8
Telefono Segreteria 027740.5900-5901
Fax 027740.5949
e-mail: [email protected]
58
LA PROVINCIA IN CASA
LUIGI
COCCHIARO
Assessore all’ambiente,
agenda 21, risorse naturali,
idraulica, attuazione
linee programmatiche
di mandato, rapporti con gli Enti
C.so di Porta Vittoria, 27
Telefono Segreteria 027740.3509-3603
Fax 027740.3605
e-mail: [email protected]
COSMA
GRAVINA
Assessore al lavoro
e alle attività
economiche
Via Guicciardini, 6
Telefono Segreteria 027740.2719-2887
Fax 027740.2104
e-mail: [email protected]
ADA
GRECCHI
Assessore al personale,
organizzazione
e politiche femminili
Via Vivaio, 1
Telefono Segreteria
027740.2511-2554
Fax 027740.2175
e-mail: [email protected]
PAOLA
IANNACE
Assessore alla cultura
beni culturali
Viale Vittorio Veneto, 2
Telefono Segreteria
027740.6304-6305
Fax 027740.6351
e-mail: [email protected]
NOVO UMBERTO
MAERNA
Assessore ai parchi,
agricoltura,
edilizia varia,
cave, protezione civile
V.le Piceno, 60
Telefono Segreteria
027740.3495-3496
Fax 027740.3005
C.so di Porta Vittoria, 27
Telefono Segreteria
027740.3905-3906
Fax 027740.3662
e-mail: [email protected]
GIUSEPPE
MARZULLO
Assessore alla formazione
professionale
V.le Piceno, 60
Tel. Segreteria
027740.3118-3222
Fax 027740.3111
e-mail: [email protected]
OMBRETTA
COLLI
Presidente con deleghe
alle politiche sociali
e alla comunicazione
istituzionale
Il 27 giugno 1999 è stata eletta
Presidente della Provincia
di Milano. Dal 1997 è stata
Assessore al Comune di Milano
ai servizi sociali con delega alle
relazioni internazionali. Eletta
nel maggio 1997 in Consiglio
comunale, il Sindaco Gabriele
Albertini l’ha voluta in Giunta.
All’attività di governo della città
e al rinnovamento della politica
dedica tutto il suo tempo. È stata
anche capo delegazione di Forza
Italia nella Giunta di Milano ed è
membro dell’Ufficio di
Presidenza di Forza Italia
dall’aprile 1998.
Nel 1994 Silvio Berlusconi,
tenendo conto anche della sua
sensibilità verso il mondo della
piccola e media impresa, la
chiama per sviluppare un’azione
attenta ai problemi delle donne e
dell’infanzia. Eletta al
Parlamento Europeo nel giugno
del 1994, è stata Vicepresidente
della Commissione affari sociali
e occupazione e Coordinatrice
della Commissione pari
opportunità. È stata anche
Vicepresidente della delegazione
investimenti in Romania.
Dal luglio 1995 al maggio 1996 è
anche deputato al Parlamento,
incarico che ha lasciato
preferendo dedicarsi ai problemi
di Milano.
Ombretta Colli è sposata con
Giorgio Gaber e ha una figlia.
Ha debuttato sedicenne come
attrice al Piccolo Teatro di
Milano ed è stata protagonista di
molti film importanti con registi
come Ettore Scola, Elio Petri,
Luigi Magni e attori come Ugo
Tognazzi, Vittorio Gassman,
Marcello Mastroianni e Paolo
Villaggio.
Via Vivaio, 1
Telefono Segreteria
027740.2456-2200
Fax 027740.2102
e-mail: [email protected]
DORIANO
RIPARBELLI
Assessore alla caccia,
pesca,
Polizia provinciale
V.le Piceno, 60
Telefono Segreteria
027740.3012-3013
Fax 027740.3112
e-mail: [email protected]
GIANCARLO
SERAFINI
Assessore al sistema
informativo,
provveditorato
ed economato
Via Vivaio, 1
Telefono Segreteria
027740.2202-2058
Fax 027740.2256
e-mail: [email protected]
FRANCESCO
VITTADINI
Assessore al bilancio,
programmazione finanziaria,
delega speciale
per Monza e Brianza
Via Vivaio, 1
Telefono Segreteria
027740.2206 - 2423
Fax 027740.2989
e-mail: [email protected]
RENATO
VOLONTÈ
Assessore alla
riforma
amministrativa
Via Guicciardini, 6
Telefono Segreteria
027740.2562-2566
Fax 027740.2528
e-mail: [email protected]
LA PROVINCIA IN CASA
59
Chi, come, dove
Il Consiglio della Provincia di Milano
Indirizzi, numeri utili, e-mail per dialogare
con i vostri Amministratori
Consiglieri
Ufficio di Presidenza
Forza Italia
Via Vivaio 1 • Tel. 02/77402417-2473 • Fax 02/77402805
ROBERTO
CAPUTO
FLAVIO
NUCCI
IDA NORA
RADICE
Presidente del Consiglio
Vicepresidente Vicario
Vicepresidente
e-mail:
[email protected]
e-mail:
[email protected]
e-mail:
[email protected]
GIAN MARIO
VITALI (c)
Componente Commissioni: 3a-8a-9a-11a.
Le Commissioni consiliari
1a Commissione:
Trasporti, Viabilità, Mobilità, Opere Pubbliche
Stradali
2 Commissione:
Sport, Turismo, Idroscalo, Tempo libero, Cultura, Beni Culturali
a
3a Commissione:
Personale, Organizzazione, Provveditorato,
Economato, Polizia Provinciale, Sistema Informativo
4a Commissione:
Ambiente, Risorse Naturali, Idraulica, Parchi,
Agricoltura, Cave, Cac-
cia e Pesca, Protezione
Civile
5a Commissione:
Pianificazione Territoriale, Demanio, Patrimonio, Edilizia, Programmazione
Infrastrutture
8a Commissione:
Istruzione, Edilizia Scolastica, Politiche Sociali
PIETRO
ACCAME
Componente Commissioni: 2a-3a-4a.
9a Commissione:
Bilancio, Programmazione Finanziaria, Progetti Speciali
6a Commissione:
Lavoro, Attività Economiche, Formazione Professionale
10a Commissione:
Commissione consiliare
permanente per lo sviluppo di Politiche di Parità
7a Commissione:
Affari
Istituzionali,
Area Metropolitana,
Statuti, Regolamenti,
Comunicazione Istituzionale
11a Commissione:
Commissione Particolare per studiare, analizzare e valutare il fenomeno
della criminalità diffusa
in Milano e provincia.
ALMINA
BERTOLINI
Vicepresidente Commissione: 2a.
Componente Commissioni: 5a-8a-10a.
ROBERTO
GIUSEPPE BOLLINA
Componente Commissioni: 2a-7a-9a.
In ricordo di Antonio Matalon
• La Provincia di Milano ricorda con profondo affetto il consigliere Antonio Matalon, tragicamente scomparso lo scorso
settembre. Il suo impegno professionale, civile e politico resteranno un esempio per la Milano che ha tanto amato. La
sua umanità e il contagioso ottimismo rimarranno nei cuori
di quanti l’hanno conosciuto.
60
LA PROVINCIA IN CASA
PIERO
BONASEGALE
Componente Commissioni: 2a-11a.
Nato il 20 giugno 1951 a Milano, città dove
risiede e lavora. Frequenta lo storico Liceo
classico Berchet, dove nel 1971 raggiunge la
maturità. Dopo aver conseguito la laurea in
Lettere moderne all’università degli Studi di
Milano, segue corsi post universitari di management sui temi della selezione, formazione e gestione delle risorse umane. E proprio nel campo
della gestione delle risorse umane, dal 1994 al 1999 svolge
l’attività di consulente aziendale, attività che ha condotto
fra il 1977 e il 1994 per molte aziende del settore commerciale. La sua specializzazione nell’organizzazione del personale la esplica da subito anche nel settore bancario. Nello stesso periodo, più precisamente dal 1980, realizza del-
le collaborazioni giornalistiche con diversi periodici su temi riguardanti
l’informatica e il direct marketing. Fra il
1977 e il 1990 è stato anche vicepresidenPresidente
te del C.d.A. del Centro Regionale di Fordel Consiglio mazione. Accanto all’attività professionale realizza una lunga esperienza politica nel corso della quale ricopre molti incarichi elettivi nella civica amministrazione milanese. Nel 1990 è eletto consigliere a Palazzo Marino e fino al 1993 è stato prima assessore al Personale, all’Informatica e all’Organizzazione, poi ai Servizi civici, infine allo Sport, Turismo, Tempo
libero e Arredo urbano. Il 20 luglio 1999 è eletto Presidente del Consiglio della Provincia di Milano.
ROBERTO
CAPUTO
(c) capo gruppo
Telefono 0277402780-2328 • Fax 0276006331 • e-mail: [email protected]
FELICE
CACCAVALE
Vicepresidente Commissione: 1a.
Componente Commissione: 8a.
MASSIMO
CHERUBINI
Componente Commissioni: 2a-3a-9a.
MICHELE
CLERICI
Componente Commissioni: 1a-4a-5a-11a.
BRUNO GIORGIO
DAPEI
Presidente Commissioni: 1a-7a.
Vicepresidente Commissione: 9a.
MARCO
DI VALERIO
Presidente Commissione: 4a.
Componente Commissioni: 6a-9a.
CLAUDIO
FANCHIN
Componente Commissioni: 4a-5a-11a.
ALESSANDRA
FONTANA
Presidente Commissione: 8a.
Componente Commissioni: 7a-10a-11a.
ATTILIO
GAVAZZI
Presidente Commissione: 5a.
Componente Commissione: 1a.
MAURO
DE SIMONE
FRANCESCO
GIORDANO
Vicepresidente: 4a.
Componente Commissione: 1a.
Presidente Commissione: 3a.
Componente Commissione: 4a.
LUCA
GIULIANTE
Componente Commissioni: 2a-6a-9a-11a.
ANGELO
MENEGATTI
Presidente Commissione: 6a.
Componente Commissioni: 8a-10a.
FABIO ALDO
NITTI
Componente Commissioni: 3a-7a.
ANTONIO
PIZZARELLI
Vicepresidente Commissione: 8a.
Componente Commissioni: 3a-5a-6a.
GIAN BATTISTA
ROSA
Vicepresidente Commissione: 7a.
Componente Commissione: 6a.
LA PROVINCIA IN CASA
61
Chi, come, dove
Il Consiglio della Provincia
di Milano
Alleanza Nazionale
Democratici di Sinistra
Telefono 0277402878 • Fax 0276004565 • e-mail: [email protected]
Telefono 0277402782-2100 • Fax 0276008147
PAOLO
MATTEUCCI (c)
MASSIMO
TURCI (c)
Componente Commissioni: 6a-7a.
Componente Commissione: 6a.
GIAN LUIGI ALBERTO
CREMASCHI
Vicepresidente Commissioni: 3a-11a.
Componente Commissioni: 1a-6a.
MAURIZIO
GUSSONI
Componente Commissioni: 4a-7a.
FLAVIO
NUCCI
Vicepresidente Commissione: 5a.
Componente Commissioni: 9a-10a.
DANIELA GARNERO
SANTANCHÈ
Presidente Commissione: 2a.
Componente Commissione: 8a.
PIER LUIGI
ANGIUONI
Componente Commissioni: 3a-4a.
PATRIZIA
BERGAMI
Vicepresidente Commissione: 10a.
Componente Commissioni: 3a-8a-11a.
Lega Nord per l’Indipendenza della Padania
Telefono 0277402273 • Fax 02783238 • e-mail: [email protected]
MARIO
MORELLI (c)
Componente Commissione: 4a.
62
LA PROVINCIA IN CASA
ENRICO
ELLI
Componente Commissione: 1a-3a-6a.
GIANBATTISTA
FRATUS
Componente Commissione: 8a-9a-11a.
Partito della
Rifondazione
Comunista
Centro-Sinistra
Milanese
Telefono 0277402312 • Fax 02794687
e-mail: [email protected]
IRMA DOMENICA
DIOLI (c)
Telefono 0277402785 • Fax 02796516
e-mail: [email protected]
LIVIO
TAMBERI (c)
Componente Commissioni: 2a-4a.
Componente Commissioni: 4a-5a-10a-11a.
Comunisti Italiani
• e-mail: [email protected]
Telefono 0277402902 • Fax 02784420
e-mail: [email protected]
BRUNO
CASATI
RENATO
CIPOLLA
Componente Commissioni: 2a-6a.
Componente Commissioni: 5a-6a.
Componente Commissioni: 8a-9a.
Partito
Popolare
Italiano
GIUSEPPE
FOGLIA
GASPARE
JEAN (c)
Verdi
Telefono 0277402787 • Fax 0276022897
e-mail: [email protected]
Telefono 0277402786-2842
Fax 0276020514
e-mail: [email protected]
EMANUELA
BAIO (c)
PIETRO
MEZZI (c)
Presidente Commissione: 9a.
Componente Commissione: 1a.
NORA
RADICE
Componente Commissioni: 2a-7a-10a.
Componente Commissioni: 8a-9a-10a-11a.
Componente Commissioni: 1a-5a.
Gruppo Misto
Telefono 0277402361 • Fax 0277402982
e-mail: [email protected][email protected]
ROBERTO
BORGIO (c)
AMBROGIO
FOSSATI
Componente Commissioni: 3a-7a.
Componente Commissione: 5a-7a.
MARCO
MALINVERNO
Componente Commissioni: 1a-2a.
CAMILLA
OCCHIONORELLI
Componente Commissioni: 1a-5a-7a.
LA PROVINCIA IN CASA
63
Cambia l’home page del sito istituzionale
Numero 4 / Novembre 2001
www.provincia.milano.it
si rifà
il
look
Più vivace, più utile,
più ricca, più interattiva
I
l sito istituzionale
della Provincia di
Milano (www.provincia.milano.it) si è
rifatto il look, riproponendosi con forza come un punto di riferimento fra le pubbliche
amministrazioni presenti nella rete.
Cambia lo schema
grafico che diventa più
vivace e fruibile, aumenta la facilità per gli
64 LA PROVINCIA IN CASA
utenti di accedere alle
informazioni e ai servizi offerti dalla Provincia.
Si fa più ricca, più articolata e completa l’offerta di contenuti. Tra
questi spicca la possibilità di vedere le notizie in video attraverso i
filmati. Ai contenuti tipicamente istituzionali
si aggiungono poi spazi per le associazioni,
per gli anziani, per le
scuole, ma anche per lo
spettacolo, lo sport, la
cultura: insomma, una
totale apertura al territorio in un’ottica di servizio e informazione.
Più completo poi il
panorama delle Linee
Dirette, delle newsletters e delle e-mail di servizio che permetterà
una interattività sempre più marcata.
“Scopro la mia provincia on line”: è questo lo slogan del progetto al quale stiamo lavorando e che vogliamo
realizzare con i cittadini, utenti del sito. Un
progetto che si compirà nei prossimi mesi
e che prevede una nuova organizzazione dei
contenuti, dei percorsi
di navigazione e della
grafica, con l’obiettivo
di dare sempre più
spazio e visibilità ai
servizi di comunicazione on line.
È una pubblicazione a cura
della Direzione Centrale
Presidenza
Settore Comunicazione
Provincia di Milano.
Direttore responsabile:
Monica Giudici
Coordinamento:
Gigi Vesigna
Art Director:
Romano Vitale
Direzione, redazione,
amministrazione, pubblicità:
Provincia di Milano,
Palazzo Isimbardi
Via Vivaio, 1 - 20122 Milano
Tel. 02 77402973-2416
Fax 02 77402920
Realizzazione editoriale, progetto
grafico, impaginazione e fotolito:
DigitalArt sas
via Rimini, 24 - 20142 Milano
Tel. 028463168
Fax 028463305
A questo numero
hanno collaborato:
Maddalena Barbaro,
Alfredo Castelli,
Angelo De Vivo,
Maurizio Fenini,
Angela Forte, Guido Re,
Andrea Vitale, Barbara Vitale,
Anna Zetti
Fotografie:
Agostino Colelli, Mario Dotti,
Marka, Olympia-Publifoto,
Laura Ronchi-Tony Stone,
Archivio dello spazioProvincia di Milano
Disegni euro da pag. 6 a pag. 36:
Daniela Villa
Disegni fumetto:
Lucio Filippucci
Stampa:
Roto 3 - Industria grafica
Via Turbigo, 11 B
Castano Primo (Mi)
Distribuzione gratuita, con
“Il Giorno”
Registrazione Tribunale di Milano
n. 346 del 6/6/01
© LA PROVINCIA DI MILANO
I testi e le foto non possono essere
riprodotti senza autorizzazione
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