Una mostra-ricerca
Paolo Baratta, Presidente della Biennale di Venezia
Dal 1998 le Biennali di Arte e di Architettura non sono più solo mostre organizzate per padiglioni
nazionali, ma risultano fondate su due grandi pilastri: la mostra per padiglioni nazionali,
ciascuno con il suo curatore e il suo progetto, affiancata dalla Mostra Internazionale del curatore
della Biennale nominato con questo preciso compito. Un modello di mostra duale che,
sperimentato per la prima volta da Achille Bonito Oliva nel 1993, abbiamo fissato definitivamente
a partire dal 1998 come la nuova forma permanente della Mostra di Venezia, e per realizzare la
quale per necessità strategica dilatammo gli spazi, restaurando l’Arsenale. Il tutto dà vita a una
pluralità di voci, e ha dato vita a una storia nuova e assai interessante.
Nel corso di questi anni nella rappresentazione del contemporaneo è cresciuto il desiderio dei
nostri curatori di mettere gli artisti in prospettiva storica o di affinità reciproca, evidenziando
legami e relazioni sia col passato sia con altri artisti del presente. Questa tendenza ci ha portato, tra
l’altro, a concludere “niente più mostre senza archivi” e a organizzare, in occasione di ogni
Biennale, un convegno sul rapporto archivi- mostre. Nello stesso tempo, rispetto all’epoca delle
avanguardie, è cresciuta sempre più l’attenzione verso l’intensità della relazione tra l’opera e lo
spettatore (viewer) il quale, ancorché scosso da gesti e provocazioni, alla fine ricerca nell’arte
l’emozione del dialogo con l’opera, che deve provocare quell’ansia ermeneutica, quel desiderio di
andare oltre che ci si attende dall’arte.
Questo interesse per le relazioni tra artisti, nel tempo e nello spazio, e per il dialogo artistaviewer, hanno ispirato in varia misura le esposizioni come Fare Mondi (Daniel Birnbaum 2009) e
ILLUMInazioni (Bice Curiger 2011). Sottolineando quelle relazioni è cresciuto anche l’interesse su
quale sia il mondo cui fanno riferimento gli artisti.
In questa direzione compie un passo decisivo la prossima Biennale che darà vita ad una grande
mostra-ricerca. Con Il Palazzo Enciclopedico, Massimiliano Gioni, assai più che portarci un elenco
di artisti contemporanei, vuol riflettere sulle loro spinte creative e sembra portare ancora più
avanti il quesito: ma qual è il mondo degli artisti? L’interesse prospettico arriva al punto da
ricercare relazioni con mondi diversi, per cui sono rappresentate opere di artisti contemporanei,
ma anche opere del passato, riferimenti diversi, lavori che non hanno la pretesa di opere d’arte, ma
che fanno parte degli stimoli a immaginare e sognare oltre la realtà, un’altra realtà. Insomma,
quelle visioni che hanno nel tempo classico sollecitato le ‘aspirazioni’ degli artisti, nel tempo
moderno le ‘ossessioni’ degli stessi, e a dar forma sensibile alle une e alle altre, fino al tempo
presente, ove si verifica un vero e proprio capovolgimento. Oggi, ci sembra dire Gioni, è la realtà
ordinaria ad offrire su una tavola imbandita una pletora di immagini e visioni per l’uso
quotidiano, e che tutte ci colpiscono senza possibilità di sfuggirle e che l’artista dovrebbe semmai
attraversare restando indenne, come Mosè il Mar Rosso.
E in tal senso il curatore sviluppa la sua riflessione sul destino dell’arte contemporanea e degli
artisti, i quali non si accontentano di orizzonti limitati, quando immaginano, ma concepiscono
realtà globali, mossi da aspirazioni a una conoscenza e a una sensibilità omnicomprensiva. E non
posso non richiamare alla memoria le ‘ossessioni’ di Harald Szeemann e il concetto di fallimento
che le seguiva. Fallimenti fertili per l’arte; come dice Gioni, si tratta per l’artista di un movente
molto forte e totalizzante.
L’idea di una mostra-ricerca è ritenuta proficua in Biennale non solo per l’Arte ma anche per
l’Architettura. Per questo motivo le Mostre di Gioni e Koolhaas rappresenteranno momenti
importanti nella storia della nostra Istituzione.
Ricordo che partecipano a questa Biennale 88 paesi di cui 10 presenti per la prima volta: Angola,
Bahamas, Regno del Bahrain, Costa d’Avorio, Repubblica del Kosovo, Kuwait, Maldives,
Paraguay, Tuvalu e, last but not least, la Santa Sede.
Per la prima volta partecipa la Santa Sede con una mostra allestita nelle Sale d’Armi, in quelle Sale
che la Biennale sta restaurando per essere destinate a padiglioni durevoli.
Da tempo la Biennale sviluppa attività educational e visite guidate, attività che sono svolte con un
numero sempre crescente di scuole della regione e non solo. Per il quarto anno consecutivo
(abbiamo cominciato in occasione della Biennale Architettura 2010) si rinnova il progetto Biennale
Sessions, un'iniziativa cui attribuiamo la massima importanza e che è rivolta a istituzioni operanti
nella ricerca e nella formazione nel campo delle arti o nei campi affini, Università e Accademie di
Belle Arti. L'obiettivo è quello di offrire una facilitazione a visite di tre giorni da loro organizzate
per gruppi di almeno 50 tra studenti e docenti, con vitto a prezzo di favore, la possibilità di
organizzare seminari in luoghi di mostra offerti gratis, assistenza all'organizzazione del viaggio e
soggiorno. Desideriamo che la visita faccia parte dell'attività curriculare degli studenti e che la
Biennale rappresenti un luogo di ricerca dove si osserva, si sviluppano riflessioni, si elaborano dei
progetti. Durante la Mostra si terranno inoltre dei seminari aperti, Meetings on Art, nei mesi estivi
e alla ripresa autunnale.
Ringrazio il Ministero per i Beni e le Attività Culturali che in un momento non facile per la finanza
pubblica mantiene il suo decisivo supporto, le Istituzioni del territorio che in vario modo
sostengono la Biennale, la Città di Venezia, la Regione del Veneto. Estendo il ringraziamento alle
Autorità a vario titolo coinvolte e interessate alle strutture nelle quali operiamo nelle nostre
manifestazioni, dalla Marina Militare alle Soprintendenze veneziane.
Ringrazio calorosamente Swatch, partner della manifestazione, ENEL main sponsor, e tutte le altre
aziende che hanno garantito il loro supporto alla manifestazione. Un altro ringraziamento va ai
numerosi Donors, anch’essi particolarmente importanti nella realizzazione della 55. Esposizione.
Grazie al team di Massimiliano Gioni e alla struttura della Biennale che sono impegnati nella
realizzazione della Mostra.
la Biennale di Venezia
55. Esposizione Internazionale d’Arte
Il Palazzo Enciclopedico
Venezia (Giardini e Arsenale), 1° giugno – 24 novembre 2013
Vernice 29 – 30 – 31 maggio
Roma – Venezia, 13 marzo 2013 – Sarà aperta al pubblico da sabato 1° giugno a domenica 24
novembre 2013 ai Giardini e all’Arsenale la 55. Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo Il
Palazzo Enciclopedico, curata da Massimiliano Gioni e organizzata dalla Biennale di Venezia
presieduta da Paolo Baratta. La vernice avrà luogo nei giorni 29, 30 e 31 maggio 2013. La
cerimonia di premiazione e di inaugurazione si svolgerà sabato 1° giugno.
La Mostra sarà affiancata da 88 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini,
all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 10 i paesi presenti per la prima volta: Angola,
Bahamas, Regno del Bahrain, Costa d’Avorio, Repubblica del Kosovo, Kuwait, Maldive,
Paraguay, Tuvalu e Santa Sede.
Novità assoluta è la partecipazione della Santa Sede con una mostra allestita nelle Sale d’Armi, in
quegli spazi che la Biennale sta restaurando per essere destinati a padiglioni durevoli.
Il Padiglione Italia in Arsenale, organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la
PaBAAC - Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee è curato quest’anno da Bartolomeo Pietromarchi.
La Mostra Il Palazzo Enciclopedico formerà un unico percorso espositivo che si articolerà dal
Padiglione Centrale (Giardini) all’Arsenale, con opere che spaziano dall’inizio del secolo scorso a
oggi, e con molte nuove produzioni, includendo più di 150 artisti provenienti da 37 nazioni.
“Nel corso di questi anni – spiega il Presidente Paolo Baratta - nella rappresentazione del
contemporaneo è cresciuto il desiderio dei nostri curatori di mettere gli artisti in prospettiva
storica o di affinità reciproca, evidenziando legami e relazioni sia col passato, sia con altri artisti
del presente. Nello stesso tempo, rispetto all’epoca delle avanguardie, è cresciuta sempre più
l’attenzione verso l’intensità della relazione tra l’opera e lo spettatore (viewer) il quale, ancorché
scosso da gesti e provocazioni, alla fine ricerca nell’arte l’emozione del dialogo con l’opera, che
deve provocare quell’ansia ermeneutica, quel desiderio di andare oltre che ci si attende dall’arte.”
“In questa direzione – prosegue Baratta - compie un passo decisivo la prossima Biennale che darà
vita ad una grande mostra-ricerca. Con Il Palazzo Enciclopedico Massimiliano Gioni, assai più che
portarci un elenco di artisti contemporanei, vuole riflettere sulle loro spinte creative e sembra
portare ancora più avanti il quesito: ma qual è il mondo degli artisti? L’interesse prospettico
arriva al punto da ricercare relazioni con mondi diversi, per cui sono rappresentate opere di artisti
contemporanei, ma anche opere del passato, riferimenti diversi, lavori che non hanno la pretesa di
opere d’arte, ma che fanno parte degli stimoli a immaginare e sognare oltre la realtà, un’altra
realtà. Insomma, quelle visioni che hanno nel tempo classico sollecitato le ‘aspirazioni’ degli artisti,
nel tempo moderno le ‘ossessioni’ degli stessi, e a dar forma sensibile alle une e alle altre, fino al
tempo presente, ove si verifica un vero e proprio capovolgimento. Oggi, ci sembra dire Gioni, è la
realtà ordinaria ad offrire su una tavola imbandita una pletora di immagini e visioni per l’uso
quotidiano, e che tutte ci colpiscono senza possibilità di sfuggirle e che l’artista dovrebbe semmai
attraversare restando indenne, come Mosè il Mar Rosso.”
La Mostra è ispirata all’utopistica idea creativa di Marino Auriti che nel 1955 depositò all’ufficio
brevetti statunitense il progetto di un Palazzo Enciclopedico, un museo immaginario che avrebbe
dovuto ospitare tutto il sapere dell’umanità. Auriti progettò un edificio di 136 piani che avrebbe
dovuto raggiungere i 700 metri di altezza e occupare più di 16 isolati della città di Washington.
“L’impresa rimase incompiuta – racconta Massimiliano Gioni - ma il sogno di una conoscenza
universale e totalizzante attraversa la storia dell’arte e dell’umanità e accumuna personaggi
eccentrici come Auriti a molti artisti, scrittori, scienziati e profeti che hanno cercato – spesso invano
– di costruire un’immagine del mondo capace di sintetizzarne l’infinita varietà e ricchezza. Oggi,
alle prese con il diluvio dell’informazione, questi tentativi di strutturare la conoscenza in sistemi
omnicomprensivi ci appaiono ancora più necessari e ancor più disperati.”
“Sfumando le distinzioni tra artisti professionisti e dilettanti, tra outsider e insider, l’esposizione
adotta un approccio antropologico allo studio delle immagini, concentrandosi in particolare sulle
funzioni dell’immaginazione e sul dominio dell’immaginario. Quale spazio è concesso
all’immaginazione, al sogno, alle visioni e alle immagini interiori in un’epoca assediata dalle
immagini esteriori? E che senso ha cercare di costruire un’immagine del mondo quando il mondo
stesso si è fatto immagine?”
Il Palazzo Enciclopedico è una mostra sulle ossessioni e sul potere trasformativo dell’immaginazione
e si apre al Padiglione Centrale ai Giardini con una presentazione del Libro Rosso di Carl Gustav
Jung. “Nei vasti spazi dell’Arsenale l’esposizione è organizzata secondo una progressione dalle
forme naturali a quelle artificiali, seguendo lo schema tipico delle wunderkammer cinquecentesche e
seicentesche. In questi musei delle origini – non dissimili dal Palazzo sognato da Auriti – curiosità
e meraviglia si mescolavano per comporre nuove immagini del mondo fondate su affinità elettive
e simpatie magiche. Questa scienza combinatoria – basata sull’organizzazione di oggetti e
immagini eterogenee – non è poi dissimile dalla cultura dell’iper-connettività contemporanea.”
Dalle numerose opere ed espressioni figurative in mostra, che includono film, fotografie, video,
bestiari, labirinti, tavole enciclopediche, progetti, performance e installazioni, “emerge una
costruzione complessa ma fragile, un’architettura del pensiero tanto fantastica quanto delirante.
Dopo tutto – dice Gioni – il modello stesso delle esposizioni biennali nasce dal desiderio
impossibile di concentrare in un unico luogo gli infiniti mondi dell’arte contemporanea: un
compito che oggi appare assurdo e inebriante quanto il sogno di Auriti.”
“Se è vero - riflette Baratta – che il curatore sviluppa la sua riflessione sul destino dell’arte
contemporanea e degli artisti - i quali non si accontentano di orizzonti limitati, quando
immaginano, ma concepiscono realtà globali, mossi da aspirazioni ad una conoscenza e a una
sensibilità omnicomprensiva - non posso non richiamare alla memoria le ‘ossessioni’ di Harald
Szeemann e il concetto di fallimento che le seguiva. Fallimenti fertili per l’arte; come dice Gioni,
si tratta per l’artista di un movente molto forte e totalizzante. L’idea di una mostra-ricerca è
ritenuta proficua in Biennale non solo per l’Arte ma anche per l’Architettura. Per questo motivo le
Mostre di Gioni e Koolhaas (Biennale Architettura 2014) rappresenteranno momenti importanti
nella storia della nostra istituzione.”
Biennale Sessions, il progetto per le Università
Si rinnova per il quarto anno consecutivo, e dopo lo straordinario successo degli anni precedenti, il
progetto Biennale Sessions che la Biennale dedica alle istituzioni operanti nella ricerca e nella
formazione nel campo delle arti o nei campi affini, Università e Accademie di Belle Arti.
L'obiettivo è quello di offrire una facilitazione a visite di tre giorni da loro organizzate per gruppi
di almeno 50 tra studenti e docenti, con vitto a prezzo di favore, la possibilità di organizzare
seminari in luoghi di mostra offerti gratis, assistenza all'organizzazione del viaggio e soggiorno.
Meetings on Art
La Biennale organizza, inoltre, un programma di Meetings on Art che prevedono una serie di
conversazioni, racconti e incontri con Marco Paolini, dal titolo Fen, che si terranno nei mesi estivi.
In programma alla ripresa autunnale quattro appuntamenti sul mito dell’artista autodidatta,
L’esistenza è altrove; sull’antropologia delle immagini e della storia dell’arte, Immagine-mondo; sulle
Enciclopedie e altri viaggi dell’immaginazione, Niente è più dolce che sapere tutto. L’ultimo incontro,
Let’s talk about us, è fissato per il 24 novembre 2013, giorno di chiusura della 55. Esposizione.
In merito a questi due progetti della Biennale, il Presidente Baratta afferma: “Desideriamo che la
visita faccia parte dell'attività curriculare degli studenti e che la Biennale rappresenti un luogo di
ricerca dove si osserva, si sviluppano riflessioni, si elaborano dei progetti.”
Anche per il 2013 è prevista l’attività Educational che si rivolge a singoli e gruppi di studenti delle
scuole di ogni ordine e grado, delle università e delle accademie d'arte, professionisti, aziende,
esperti, appassionati e famiglie. Le iniziative, condotte da operatori selezionati e formati dalla
Biennale di Venezia, mirano ad un coinvolgimento attivo dei partecipanti e si suddividono in
Percorsi Guidati e Attività di Laboratorio.
Il catalogo e la guida
Il catalogo della 55. Esposizione contiene riproduzioni delle opere degli artisti in Mostra, testi
monografici sugli artisti partecipanti e una sezione speciale di saggi, coordinati da Sina Najafi e
Jeffrey Kastner, nella quale storici dell’arte, filosofi, accademici e scrittori affrontano, descrivono e
discutono varie forme di ossessione, sistemi di conoscenza, avventure del sapere e altri viaggi
dell’immaginazione. Sarà inoltre pubblicata una guida completa e dettagliata alla Mostra con
brevi testi monografici su tutti gli artisti invitati alla 55. Esposizione: la guida include oltre 150
voci e testi ed informazioni utili su tutti i Padiglioni nazionali e gli Eventi collaterali. Entrambi i
prodotti editoriali sono realizzati da Marsilio Editori.
La 55. Esposizione Internazionale d’Arte è realizzata anche con il sostegno di Swatch, partner della
manifestazione, ENEL main sponsor, e di Japan Tobacco International, Vela-Hello Venezia e
illycaffè. Ringraziamenti a Cleary Gottlieb Steen & Hamilton LLP e Gi Group.
Si ringrazia il Ministero per i Beni e le Attività Culturali che in un momento non facile per la
finanza pubblica mantiene il suo decisivo supporto, le Istituzioni del territorio che in vario modo
sostengono la Biennale, la Città di Venezia, la Regione del Veneto. Estendo il ringraziamento alle
Autorità a vario titolo coinvolte e interessate alle strutture nelle quali operiamo nelle nostre
manifestazioni, dalla Marina Militare alle Soprintendenze veneziane.
Grazie al team di Massimiliano Gioni e alla struttura della Biennale impegnati nella realizzazione
della Mostra. Un ringraziamento va ai numerosi Donors, particolarmente importanti nella
realizzazione della 55. Esposizione.
CONTATTI: Ufficio Stampa Arti Visive della Biennale di Venezia
Tel. +39 041 5218 - 846/716 | [email protected] | www.labiennale.org
FB: La Biennale di Venezia | @twitter.com/la_Biennale
LE IMMAGINI della 55. Esposizione possono essere scaricate da questo link: http://ftp.labiennale.org
Account: biennale2013 | Password: 55art
Le superfici utilizzate dalla Biennale di Venezia
Arsenale
Totale area
di cui coperti
di cui scoperti
di cui Corderie
di cui Artiglierie
46.000 mq (superfici coperte e scoperte)
14.000 mq
32.000 mq
6.300 mq
2.850 mq
si aggiungono:
Sale d'Armi
Spazi coperti totali
6.526 mq
di cui Sale d'Armi Nord 4.546 mq (A + B + C + D)
di cui Sale d'Armi Sud
1.980 mq (E + F + G)
Giardini della Biennale
Totale area
di cui coperti
di cui scoperti
di cui Padiglione Centrale
50.000 mq (superfici coperte e scoperte)
16.000 mq
34.000 mq
4.400 mq
Ca' Giustinian
4.900 mq
Le 88 Partecipazioni nazionali della 55. Esposizione Internazionale d’Arte sono distribuite
come segue:
28 ai Giardini
24 in Arsenale
36 nella città di Venezia
a cui si aggiungono oltre 50 Eventi collaterali in città.
Restauro della Sala Chini
Padiglione Centrale ai Giardini
All’inizio del 2013 la Biennale di Venezia ha avviato il restauro della Sala Chini nel Padiglione
Centrale ai Giardini. In occasione della vernice della 55. Esposizione Internazionale d’Arte (29-31
maggio 2013) sarà riportato in luce il ciclo pittorico La Civiltà nuova di Galileo Chini (1873-1956). Il
prossimo anno sarà svelato il restauro dell’apparato murario ottagonale.
La Sala Chini è il vestibolo del Padiglione Centrale ai Giardini (già Palazzo dell’Esposizione
Internazionale, realizzato tra il 1895 e il 1899 su progetto dell’ingegnere Enrico Trevisanato). La
Sala è sovrastata da una cupola costituita da otto spicchi decorati nei toni del blu cobalto, oro e
rosso acceso nel 1909 da Galileo Chini per la 8. Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di
Venezia.
Mutato il gusto modernista, il ciclo pittorico "scomparve" sotto una nuova struttura realizzata nel
1928 da Gio' Ponti. Ritrovata nel 1986 in pessime condizioni di conservazione, rimase praticamente
invisibile ai visitatori delle esposizioni successive.
Nel 2005 il Comune di Venezia diede avvio al restauro filologico del solo ciclo pittorico, arrestatosi
per mancanza di fondi. La Biennale di Venezia con risorse proprie compirà l’opera aprendo la sala
ottagonale alla visione del pubblico e facendola diventare il vero punto di partenza della Mostra.
Progetto Biennale Sessions
In occasione della 55. Esposizione Internazionale d’Arte, la Biennale di Venezia si rivolge con uno
speciale progetto a Università, Accademie di Belle Arti e Istituti di Formazione Superiore.
- la Biennale di Venezia considera l’Esposizione il luogo nel quale Università, Accademie di Belle
Arti e Istituti di formazione e di ricerca, possono progettare e realizzare una visita utile alla
loro attività didattica;
- la Biennale di Venezia mira a offrire a queste istituzioni condizioni favorevoli per organizzare
tale visita.
La Biennale offre per ogni gruppo di 50 persone (tra docenti e studenti) appartenenti a ogni
singola istituzione:
a. un accredito speciale del costo di 20 € a studente che dà diritto all’ingresso alle sedi espositive
per tre giorni consecutivi;
b. uno spazio, disponibile gratuitamente per 2h, per una sessione seminariale organizzata dalla
stessa istituzione all’interno delle aree di Mostra, con relative faciliti (sono esclusi i giorni di
vernissage);
c. un packet lunch per gli stessi tre giorni a tariffa agevolata presso i punti ristoro di Mostra;
d. l’assistenza all’organizzazione del soggiorno con operatori prequalificati dalla Biennale;
e. la partecipazione a conferenze o altre iniziative organizzate da Biennale negli spazi espositivi;
f. un piano di promozione e comunicazione dedicato, che comprende una pagina web nel sito
della Biennale dedicata al progetto Biennale Sessions con link ai siti delle Università ed
Istituti partecipanti e l’affissione di manifesti promozionali nelle sedi.
Informazioni
Educational e Promozione
la Biennale di Venezia
+39 041 5218828 - Fax +39 041 5218 732
[email protected]
www.labiennale.org
Il Palazzo Enciclopedico
Meetings on Art
Marco Paolini – Fen
Una serie di conversazioni, racconti e incontri con Marco Paolini
mercoledì 29 maggio 2013
sabato 8 giugno 2013
martedì 18 giugno 2013
sabato 29 giugno 2013
giovedì 18 luglio 2013
martedì 30 luglio 2013
giovedì 8 agosto 2013
domenica 18 agosto 2013
venerdì 30 agosto 2013
domenica 8 settembre 2013
mercoledì 18 settembre 2013
"L'esistenza è altrove" (Existence is elsewhere)
Il mito dell'artista autodidatta - The myths of the outsider
Ottobre 2013
Immagine-Mondo (Image-Worlds)
Antropologia delle immagini e storia dell'arte (Anthropology of images and history of art)
Ottobre 2013
"Niente è piu dolce che sapere tutto" (Nothing is sweeter than knowing everything)
Enciclopedie e altri viaggi dell'immaginazione (Encyclopedias and other flights of the imagination)
Novembre 2013
Let’s talk about us
24 Novembre 2013
Progetto Educational
Anche per il 2013 è prevista l’attività educational che nelle edizioni del 2011 e 2012 ha registrato i
seguenti risultati:
54. Esposizione Internazionale d’Arte
Totale partecipanti: 42.397 (2.120 gruppi) di cui 26.494 giovani e studenti e 15.903 adulti e
pubblico organizzato in gruppo.
Incremento sul 2009 tra gli studenti: + 53%, incremento sul 2009 tra gli adulti: + 64%.
13. Mostra Internazionale di Architettura
Totale partecipanti: 30.534 (1.526 gruppi) di cui 22.288 giovani e studenti e 8.246 adulti e pubblico
organizzato in gruppo.
Incremento sul 2010 tra gli studenti: + 21%, incremento sul 2010 tra gli adulti: + 27%.
L’offerta Educational della Biennale di Venezia si rivolge a singoli e gruppi di studenti delle scuole
di ogni ordine e grado, professionisti, aziende, esperti, appassionati e famiglie. Tutte le iniziative
puntano sul coinvolgimento attivo dei partecipanti, sono condotte da operatori selezionati e
formati dalla Biennale di Venezia, e si suddividono in Percorsi Guidati e Attività di Laboratorio.
·
I Percorsi Guidati conducono i visitatori attraverso le sedi della 55. Esposizione
Internazionale di Arte e hanno un carattere aperto e partecipativo; sono particolarmente
indicati per le scuole secondarie di secondo grado, gli appassionati e il pubblico adulto. Si
suddividono in visite guidate, percorsi di approfondimento e itinerari tematici.
·
Le attività di Laboratorio si rivolgono a ogni genere di pubblico, con particolare attenzione
ai giovani e giovanissimi e al mondo delle scuole; si basano su un approccio stimolante e
interattivo che sollecita la creatività e capacità di rielaborare criticamente i contenuti. Le
attività si suddividono in workshop multidisciplinari e multimediali, laboratori teorici,
laboratori didattici e atelier creativi.
L’offerta educational prevede, altresì, speciali progetti basati sul legame tra discipline e contesti,
che offrono l’opportunità di avvicinarsi ai temi della 55. Esposizione Internazionale d’Arte a
partire da specifici interessi professionali o scientifici. Tali progetti sono particolarmente indicati
per aziende, professionisti e addetti ai lavori, e insistono sull’Esposizione come opportunità di
aggiornamento e ampliamento delle proprie competenze e sensibilità.
Attività disponibili in italiano e nelle principali lingue straniere.
Prenotazione obbligatoria, durata media 1h 45’, 2h.
Servizio a pagamento, biglietto d’ingresso non incluso.
Prenotazioni e informazioni: T +39 041 5218 828 | F +39 041 5218 732 - [email protected]
Il Palazzo Enciclopedico
Massimiliano Gioni
Il 16 novembre 1955 l’artista auto-didatta italo-americano Marino Auriti depositava presso l’ufficio
brevetti statunitense i progetti per il suo Palazzo Enciclopedico, un museo immaginario che
avrebbe dovuto ospitare tutto il sapere dell’umanità, collezionando le più grandi scoperte del
genere umano, dalla ruota al satellite.
Rinchiuso in un garage perso nella campagna dello stato della Pennsylvania, Auriti lavorò per
anni alla sua creazione, costruendo il modello di un edificio di cento trentasei piani, che avrebbe
dovuto raggiungere i settecento metri di altezza e occupare più di sedici isolati della città di
Washington.
L’impresa di Auriti rimase naturalmente incompiuta, ma il sogno di una conoscenza universale e
totalizzante attraversa la storia dell’arte e dell’umanità e accumuna personaggi eccentrici come
Auriti a molti artisti, scrittori, scienziati e profeti che hanno cercato – spesso invano – di costruire
un’immagine del mondo capace di sintetizzarne l’infinita varietà e ricchezza.
Queste cosmologie personali, questi deliri di conoscenza mettono in scena la sfida costante di
conciliare il sé con l’universo, il soggettivo con il collettivo, il particolare con il generale,
l’individuo con la cultura del suo tempo. Oggi, alle prese con il diluvio dell’informazione, questi
tentativi di strutturare la conoscenza in sistemi omnicomprensivi ci appaiono ancora più necessari
e ancor più disperati. La 55. Esposizione Internazionale d’Arte indaga queste fughe
dell’immaginazione in una mostra che – come il Palazzo Enciclopedico di Auriti – combina opere
d’arte contemporanea, reperti storici, oggetti trovati e artefatti.
Con opere che spaziano dall’inizio del secolo scorso a oggi, e con molte nuove produzioni, la
mostra include più di centocinquanta artisti provenienti da trentasette nazioni. Concepita come un
museo temporaneo, l’esposizione sviluppa un’indagine sui modi in cui le immagini sono utilizzate
per organizzare la conoscenza e per dare forma alla nostra esperienza del mondo.
Sfumando le distinzioni tra artisti professionisti e dilettanti, tra outsider e insider, l’esposizione
adotta un approccio antropologico allo studio delle immagini, concentrandosi in particolare sulle
funzioni dell’immaginazione e sul dominio dell’immaginario. Quale spazio è concesso
all’immaginazione, al sogno, alle visioni e alle immagini interiori in un’epoca assediata dalle
immagini esteriori? E che senso ha cercare di costruire un’immagine del mondo quando il mondo
stesso si è fatto immagine?
La mostra si apre al Padiglione Centrale ai Giardini con una presentazione del Libro Rosso di Carl
Gustav Jung, un manoscritto illustrato al quale il celebre psicologo lavorò per più di sedici anni.
Raccolta di visioni e fantasie, il Libro Rosso di Jung introduce una riflessione sulle immagini
interiori e sui sogni che attraversa l’intera mostra.
L’esposizione raccoglie numerosi esempi di opere ed espressioni figurative che illustrano diverse
modalità di visualizzare la conoscenza attraverso rappresentazioni di concetti astratti e
manifestazioni di fenomeni sopranaturali. Nelle sale del Padiglione Centrale i quadri astratti di
Hilma af Klimt, le interpretazioni simboliche dell’universo di Augustine Lesage, le divinazioni di
Alistar Crowley e le premonizioni apocalittiche di Fredrich Schröder-Sonnenstern si intrecciano
alle opere di artisti contemporanei. I disegni estatici delle comunità Shaker trascrivono messaggi
divini, mentre quelli degli sciamani delle Isole Salomone sono popolati da demoni e divinità in
lotta con pescecani e creature marine. La rappresentazione dell’invisibile è uno dei temi centrali
della mostra e ritorna nelle cosmografie di Guo Fengyi e in quelle di Emma Kunz, nelle icone
religiose e nelle danze macabre di Jean-Frédéric Schnyder e nel video di Artur Żmijewski che filma
un gruppo di non vedenti che dipingono il mondo a occhi chiusi.
Un simile senso di stupore cosmico pervade molte altre opere in mostra, dai film di Melvin Moti
alle riflessioni sulla natura di Laurent Montaron, fino alle sublimi vedute di Thierry De Cordier. Le
piccole ceramiche di Ron Nagle, le intricate geometrie floreali di Anna Zemánková, le mappe
immaginarie di Geta Brătescu e i palinsesti dipinti di Varda Caivano descrivono un mondo
interiore dove forme naturali e presenze immaginarie si sovrappongono. Queste corrispondenze
segrete tra micro e macrocosmo ritornano nelle figure ieratiche di Marisa Merz e in quelle assai più
carnali di Maria Lassnig: entrambe trasformano autoritratti e corpi in cifre dell’universo.
L’esercizio dell’immaginazione attraverso la scrittura e il disegno è uno dei temi ricorrenti
nell’esposizione. Christiana Soulou illustra gli esseri inventati da Jorge Luis Borges, mentre José
Antonio Suárez Londoño traduce in immagini i diari di Franz Kafka. La collezione di pietre dello
scrittore francese Roger Caillois combina geologia e misticismo, mentre le lavagne disegnate dal
pedagogo Rudolf Steiner tracciano diagrammi impazziti che inseguono il desiderio impossibile di
descrivere e comprendere l’intero universo.
“Il Palazzo Enciclopedico” è una mostra sulle ossessioni e sul potere trasformativo
dell’immaginazione. I mondi alternativi sognati da artisti assai diversi quali Morton Bartlett, James
Castle, Peter Fritz e Achilles Rizzoli sono esposti accanto agli accumuli di immagini di Shinro
Ohtake e a un’autobiografia visiva di Carl Andre. La tensione tra interno ed esterno, tra inclusione
ed esclusione è il soggetto di una serie di opere che indagano il ruolo dell’immaginazione nelle
carceri (Rossella Biscotti) e negli ospedali psichiatrici (Eva Kotaktova). Altri spazi di reclusione –
più o meno fantastici – sono quelli disegnati da Walter Pichler che per tutta la vita – tristemente
interrotta nel 2012 – ha progettato abitazioni e case per le sue sculture, quasi fossero creature
viventi provenienti da un altro pianeta.
Nei vasti spazi dell’Arsenale, l’esposizione è organizzata secondo una progressione dalle forme
naturali a quelle artificiali, seguendo lo schema tipico delle wunderkammer cinquecentesche e
seicentesche. In questi musei delle origini – non dissimili dal Palazzo sognato da Auriti – curiosità
e meraviglia si mescolavano per comporre nuove immagini del mondo fondate su affinità elettive
e simpatie magiche. Questa scienza combinatoria – basata sull’organizzazione di oggetti e
immagini eterogenee – non è poi dissimile dalla cultura dell’iper-connettività contemporanea.
Cataloghi, collezioni e tassonomie più o meno impazzite sono alla base di molte opere in mostra
tra cui le fotografie di J.D. ‘Okhai Ojeikere, le installazioni di Uri Aran, i video di Kan Xuan, i
bestiari di Shinichi Sawada e i labirinti di Matt Mullican. Pawel Althamer compone un ritratto
corale con una serie di ottanta sculture.
Nei disegni di Stefan Bertalan, Lin Xue e Patrick Van Caeckenberg, assistiamo a tentativi ostinati di
decrittare il codice della natura, mentre i film di Gusmão e Paiva, le fotografie di Christopher
Williams e dei pionieri Eliot Porter e Eduard Spelterini scrutano ecosistemi e paesaggi con lo
sguardo meravigliato di chi vuole catturare lo spettacolo del mondo.
Yuksel Arslan disegna le tavole enciclopediche di una civiltà immaginaria che assomiglia a una
versione non troppo distorta dell’umanità. L’ambizione di creare un opus magnum – un’opera che,
come il Palazzo di Auriti, contenga e racconti tutto – attraversa i disegni di Arslan e le illustrazioni
della Genesi di Robert Crumb, le cosmogonie di Frédéric Bruly Bouabre e le leggende descritte da
Papa Ibra Tall. Nel suo nuovo video Camille Henrot studia i miti di creazione di diverse società,
mentre le cento sculture di creta di Fischli e Weiss forniscono un antidoto ironico agli eccessi
romantici delle visioni più totalizzanti.
I video di Neil Beloufa e Steve McQueen e i quadri di Eugene Von Breunchenhein immaginano
diversi modi di visualizzare il futuro mentre il ricordo del passato e la memoria sono il punto di
partenza per le opere di Aurelien Froment, Andra Ursuta e altri artisti in mostra.
Al centro dell’Arsenale l’artista Cindy Sherman presenta un progetto curatoriale – una mostra
nella mostra, composta da più di duecento opere di oltre trenta artisti – in cui è messo in scena un
suo personale museo immaginario. Bambole, pupazzi, manichini e idoli si mescolano a collezioni
di fotografie, dipinti, sculture, decorazioni religiose e tele disegnate da carcerati che insieme
compongono un teatro anatomico nel quale sperimentare e riflettere sul ruolo che le immagini
hanno nella rappresentazione e percezione del sé.
Di corpi e desideri ci parlano anche il nuovo video di Hito Steyerl sulla cultura dell’iper-visibilità e
il nuovo reportage di Sharon Hayes che presenta un remake girato in America di Comizi D’Amore,
il film inchiesta sulla sessualità di Pier Paolo Pasolini.
I corpi post-umani e smaterializzati di Ryan Trecartin introducono alla sezione finale dell’Arsenale
in cui opere di Yuri Ancarani, Alice Channer, Simon Denny, Wade Guyton, Channa Horwitz,
Mark Leckey, Helen Marten, Albert Oehlen, Otto Piene, James Richards, Pamela Rosenkranz, Stan
VanDerBeek e altri esaminano la combinazione di informazione, spettacolo e sapere tipica dell’era
digitale.
A fare da contrasto al rumore bianco dell’informazione, un’installazione di Walter De Maria esalta
la purezza silenziosa e algida della geometria. Come tutte le opere di questo artista leggendario –
figura fondamentale dell’arte concettuale, minimalista e della land art – questa scultura astratta è il
risultato di complessi calcoli numerologici, sintesi estrema delle infinite possibilità
dell’immaginazione.
Una serie di progetti in esterni di John Bock, Ragnar Kjartansson, Marco Paolini, Erik van Lieshout
e altri completa il percorso della mostra che si snoda fino alla fine dell’Arsenale, nel cosiddetto
Giardino delle Vergini. Alcune di queste performance e installazioni si ispirano alla tradizione
cinquecentesca dei “teatri del mondo”, rappresentazioni allegoriche del cosmo in cui attori e
architetture effimere erano usate per costruire immagini simboliche dell’universo.
Da queste e molte altre opere in mostra, “Il Palazzo Enciclopedico” emerge come una costruzione
complessa ma fragile, un’architettura del pensiero tanto fantastica quanto delirante. Dopo tutto, il
modello stesso delle esposizioni biennali nasce dal desiderio impossibile di concentrare in un
unico luogo gli infiniti mondi dell’arte contemporanea: un compito che oggi appare assurdo e
inebriante quanto il sogno di Auriti.
Ringrazio la Biennale di Venezia con tutto il suo staff.
Ringrazio i miei collaboratori:
Natalie Bell
Helga J. Christoffersen
Goto Design
Ian Sullivan
Roberta Tenconi
Chris Wiley
Un ringraziamento particolare all’architetto Annabelle Selldorf - titolare dello studio Selldorf
Architects di New York – per l’assistenza prestatami nell’allestimento degli spazi dell’Arsenale.
Nel corso della preparazione della 55. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia,
le seguenti persone hanno contribuito in maniera fondamentale alla mia ricerca:
Negar Azimi, scrittrice e redattore capo di Bidoun, magazine di New York vincitore di numerosi
premi internazionali di editoria e che si occupa anche di iniziative d’arte e cultura.
Gary Carrion-Murayari, curatore del New Museum di New York.
Cesar Garcia, co-fondatore e Direttore del The Mistake Room di Los Angeles, e U.S. Commissioner
per la prossima 13th International Cairo Biennale.
Sofía Hernández Chong Cuy, curatrice della 9th Mercosul Biennial e curatrice per l’arte
contemporanea della Colección Patricia Phelps de Cisneros
Claire Hsu, co-fondatrice e Direttore Esecutivo dell’Asia Art Archive (AAA).
Abdellah Karroum, curatore, redattore e direttore artistico indipendente, lavora tra Parigi e Rabat.
Dan Leers, curatore indipendente, lavora a New York. Dal 2007 al 2012 è stato Beaumont and
Nancy Newhall Curatorial Fellow presso il Dipartimento di Fotografia del Museum of Modern Art
di New York.
Sarah McCrory, Direttore del Glasgow International Festival of Visual Art.
Rodrigo Moura, curatore, redattore e scrittore. Attualmente è Vicedirettore dei programmi di arte
e cultura del Inhotim di Minas Gerais, Brasile.
Tim Saltarelli, curatore e scrittore, lavora a New York. Attualmente è curatorial advisor della
sezione Frame di Frieze Art Fair di Londra e New York.
Ali Subotnick, curatrice del Hammer Museum di Los Angeles.
Philip Tinari, Direttore del Ullens Center for Contemporary Art (UCCA) di Pechino.
Renate Wagner, Project Manager della Berlin Biennale for Contemporary Art, Berlino.
Chris Wiley, curatore, scrittore e artista. Collabora regolarmente con riviste come Kaleidoscope e
Frieze, ha collaborato alla 8. Gwangju Biennale e a numerose mostre del New Museum.
Ringrazio inoltre Sina Najafi e Jeffrey Kastner della rivista Cabinet che hanno coordinato i saggi in
catalogo di, tra gli altri: Lina Bolzoni, D. Graham Burnett, Simon Critchley, Brian Dillon, Anthony
Grafton, Amy Hollywood, Caro Mavor, Alexander Nagel, Andrea Pinotti, Daniel Rosenberg,
Marina Warner.
Massimiliano Gioni (Busto Arsizio, 1973) è curatore e critico di arte contemporanea.
Direttore artistico della Fondazione Nicola Trussardi di Milano, Gioni è Associate Director e
Director of Exhibitions del New Museum of Contemporary Art di New York.
Nel 2010 ha diretto la 8. Biennale di Gwangiu essendone il più giovane direttore nonché il primo
europeo.
Nel 2003 ha curato la mostra “La Zona” per la 50. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale
di Venezia; nel 2004 è stato il co-curatore della biennale di arte contemporanea itinerante Manifesta
5 e nel 2006 ha curato la 4. Biennale di Berlino in collaborazione con l’artista Maurizio Cattelan e la
curatrice Ali Subotnick. Con Cattelan e Subotnick ha fondato la rivista Charley e lo spazio no profit
The Wrong Gallery, inizialmente allestita nel 2002 a New York e ospitata nel 2005 alla Tate Modern
di Londra.
Gioni ha curato innumerevoli mostre collettive – tra cui si ricordano “Ghosts in the Machine”,
“Ostalgia” e “After Nature” al New Museum – e mostre personali di, tra gli altri, Pawel Althamer,
Tacita Dean, Urs Fischer, Fischli e Weiss, Paul McCarthy, Pipilotti Rist, Anri Sala, Tino Sehgal,
Paola Pivi.
Caporedattore della rivista Flash Art a New York dal 2000 al 2003, Gioni ha collaborato con
importanti riviste d’arte contemporanea tra cui Artforum, Art Press, Frieze, Parkett e pubblicato
saggi e cataloghi con Charta, Mondadori, Phaidon, Les Presses du Reel e Rizzoli.
Il Palazzo Enciclopedico
Artisti
Versione aggiornata al 28 marzo 2013
Hilma af Klint
Nata nel 1862 a Solna, Svezia
Morta nel 1944 a Djursholm, Svezia
Enrico Baj
Nato nel 1924 a Milano, Italia
Morto nel 2003 a Vergiate, Italia
Victor Alimpiev
Nato nel 1973 a Mosca, Russia
Mirosław Bałka
Nato nel 1958 a Varsavia, Polonia
Ellen Altfest
Nata nel 1970 a New York, USA
Phyllida Barlow
Nata nel 1944 a Newcastle upon Tyne, UK
Paweł Althamer
Nato nel 1967 a Varsavia, Polonia
Morton Bartlett
Nato nel 1909 a Chicago, USA
Morto nel 1992 a Boston, USA
Levi Fisher Ames
Nato nel 1843 a Sullivan, USA
Morto nel 1923 a Monroe, USA
Yuri Ancarani
Nato nel 1972 in Ravenna, Italia
Carl Andre
Nato nel 1935 a Quincy, USA
Uri Aran
Nato nel 1977 a Gerusalemme, Israele
Yüksel Arslan
Nato nel 1933 a Istanbul, Turchia
Ed Atkins
Nato nel 1982 a Oxford, UK
Marino Auriti
Nato nel 1891 a Guardiagrele, Italia
Morto nel 1980 a Kennett Square, USA
Gianfranco Baruchello
Nato nel 1924 a Livorno, Italia
Hans Bellmer
Nato nel 1902 a Katowice, Polonia
Morto nel 1975 a Parigi, Francia
Neïl Beloufa
Nato nel 1985 a Parigi, Francia
Graphic Works of Southeast Asia and
Melanesia, Hugo A. Bernatzik Collection
1932–1937
Ștefan Bertalan
Nato nel 1930 a Răcăştie, Romania
Rossella Biscotti
Nata nel 1978 a Molfetta, Italia
Arthur Bispo do Rosário
Nato circa nel 1910 a Japaratuba, Brasile
Morto nel 1989 a Rio de Janeiro, Brasile
John Bock
Nato nel 1965 a Gribbohm, Germania
Enrico David
Nato nel 1966 a Ancona, Italia
Frédéric Bruly Bouabré
Nato nel 1923 a Zéprégüé, Costa d’Avorio
Tacita Dean
Nata nel 1965 a Canterbury, UK
Geta Brătescu
Nata nel 1926 a Ploieşti, Romania
John DeAndrea
Nato nel 1941 a Denver, USA
KP Brehmer
Nato nel 1938 a Berlino, Germania
Morto nel 1997 ad Amburgo, Germania
Thierry De Cordier
Nato nel 1954 a Ronse, Belgio
James Lee Byars
Nato nel 1932 a Detroit, USA
Morto nel 1997 al Cairo, Egitto
Roger Caillois
Nato nel 1913 a Reims, Francia
Morto nel 1978 a Kremlin-Bicêtre, Francia
Varda Caivano
Nata nel 1971 a Buenos Aires, Argentina
Vlassis Caniaris
Nato nel 1928 a Atene, Grecia
Morto nel 2011 a Atene, Grecia
James Castle
Nato nel 1899 a Garden Valley, USA
Morto nel 1977 a Boise, USA
Alice Channer
Nata nel 1977 a Oxford, UK
George Condo
Nato nel 1957 a Concord, USA
Aleister Crowley e Frieda Harris
Nato nel 1875 a Royal Leamington Spa, UK
Morto nel 1947 a Hastings, UK
Nata nel 1877 a Londra, UK
Morta nel 1962 a Srinagar, India
Oliver Croy e Oliver Elser
Nato nel 1970 a Kitzbühel, Austria
Nato nel 1972 a Rüsselsheim, Germania
R. Crumb
Nato nel 1943 a Philadelphia, USA
Roberto Cuoghi
Nato nel 1973 a Modena, Italia
Jos De Gruyter e Harald Thys
Nato nel 1965 a Geel, Belgio
Nato nel 1966 a Wilrijk, Belgio
Walter De Maria
Nato nel 1935 a Albany, USA
Simon Denny
Nato nel 1982 a Auckland, Nuova Zelanda
Trisha Donnelly
Nata nel 1974 a Los Angeles, USA
Jimmie Durham
Nato nel 1940 a Washington, USA
Harun Farocki
Nato nel 1944 a Nový Jičín, Repubblica Ceca
Peter Fischli & David Weiss
Nato nel 1952 a Zurigo, Svizzera
Nato nel 1946 a Zurigo, Svizzera
Morto nel 2012 a Zurigo, Svizzera
Linda Fregni Nagler
Nata nel 1976 a Stoccolma, Svezia
Aurélien Froment
Nato nel 1976 a Angers, Francia
Phyllis Galembo
Nato nel 1952 a New York, USA
Norbert Ghisoland
Nato nel 1878 a La Bouverie, Belgio
Morto nel 1939 a Frameries, Belgio
Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi
Nato nel 1942 a Merano, Italia
Nata nel 1942 a Lugo di Romagna, Italia
Domenico Gnoli
Nato nel 1933 a Roma, Italia
Morto nel 1970 a New York, USA
Carl Gustav Jung
Nato nel 1875 a Kesswil, Svizzera
Morto nel 1961 a Kuessnacht, Svizzera
Robert Gober
Nato nel 1954 a Wallingford, USA
Kan Xuan
Nata nel 1972 a Xuancheng, Cina
Tamar Guimarães e Kasper Akhøj
Nata nel 1967 a Belo Horizonte, Brasile
Nato nel 1976 a Copenhagen, Danimarca
Bouchra Khalili
Nata nel 1975 a Casablanca, Marocco
Guo Fengyi
Nata nel 1942 a Xi’an, Cina
Morta nel 2010 a Xi’an, Cina
João Maria Gusmão e Pedro Paiva
Nato nel 1979 a Lisbona, Portogallo
Nato nel 1977 a Lisbona, Portogallo
Wade Guyton
Nato nel 1972 a Hammond, USA
Ragnar Kjartansson
Nato nel 1976 a Reykjavík, Islanda
Eva Kotátková
Nata nel 1982 a Praga, Repubblica Ceca
Evgenij Kozlov (E-E)
Nato nel 1955 a San Pietroburgo, Russia
Emma Kunz
Nata nel 1892 a Brittnau, Svizzera
Morta nel 1963 a Waldstatt, Svizzera
Haitian Vodou Flags
Duane Hanson
Nato nel 1925 a Alexandria, USA
Morto nel 1996 a Boca Raton, USA
Sharon Hayes
Nata nel 1970 a Baltimora, USA
Camille Henrot
Nata nel 1978 a Parigi, Francia
Daniel Hesidence
Nato nel 1975 a Akron, USA
Maria Lassnig
Nata nel 1919 a Kappel am Krappfeld, Austria
Mark Leckey
Nato nel 1964 a Birkenhead, UK
Augustin Lesage
Nato nel 1876 a Saint-Pierre-les-Auchel, Francia
Morto nel 1954 a Burbure, Francia
Lin Xue
Nato nel 1968 a Fujian, Cina
Roger Hiorns
Nato nel 1975 a Birmingham, UK
Herbert List
Nato nel 1903 a Amburgo, Germania
Morto nel 1975 a Monaco, Germania
Channa Horwitz
Nata nel 1932 a Los Angeles, USA
Sarah Lucas
Nata nel 1962 a Londra, UK
Jessica Jackson Hutchins
Nata nel 1971 a Chicago, USA
Helen Marten
Nata nel 1985 a Macclesfield, UK
René Iché
Nato nel 1897 a Sallèles-d'Aude, Francia
Morto nel 1954 a Parigi, Francia
Paul McCarthy
Nato nel 1945 a Salt Lake City, USA
Hans Josephsohn
Nato nel 1920 a Kaliningrad, Russia
Morto nel 2012 a Zurigo, Svizzera
Steve McQueen
Nato nel 1969 a Londra, UK
Prabhavathi Meppayil
Nata nel 1965 a Bangalore, India
Diego Perrone
Nato nel 1970 a Asti, Italia
Marisa Merz
Nata nel 1931 a Torino, Italia
Walter Pichler
Nato nel 1936 a Deutschnofen, Italia
Morto nel 2012 a Burgenland, Austria
Pierre Molinier
Nato nel 1900 a Agen, Francia
Morto nel 1976 a Bordeaux, Francia
Otto Piene
Nato nel 1928 a Bad Laasphe, Germania
Matthew Monahan
Nato nel 1972 a Eureka, USA
Paloma Polo
Nata nel 1983 a Madrid, Spagna
Laurent Montaron
Nato nel 1972 a Verneuil-sur-Avre, Francia
Eliot Porter
Nato nel 1901 a Winnetka, USA
Morto nel 1990 a Santa Fe, USA
Melvin Moti
Nato nel 1977 a Rotterdam, Olanda
Matt Mullican
Nato nel 1951 a Santa Monica, USA
Ron Nagle
Nato nel 1939 a San Francisco, USA
Bruce Nauman
Nato nel 1941 a Fort Wayne, USA
Paulo Nazareth
Nato nel 1977 a Governador Valadares, Brasile
Albert Oehlen
Nato nel 1954 a Krefeld, Germania
Shinro Ohtake
Nato nel 1955 a Tokyo, Giappone
Imran Qureshi
Nato nel 1972 a Hyderabad, Pakistan
Carol Rama
Nata nel 1918 a Torino, Italia
Charles Ray
Nato nel 1953 a Chicago, USA
James Richards
Nato nel 1983 a Cardiff, UK
Achilles G. Rizzoli
Nato nel 1896 a Marin County, USA
Morto nel 1981 a San Francisco, USA
Pamela Rosenkranz
Nata nel 1979 a Sils-Maria, Svizzera
J.D. ‘Okhai Ojeikere
Nato nel 1930 a Ojomu Emai, Nigeria
Dieter Roth
Nato nel 1930 a Hanover, Germania
Morto nel 1998 a Basilea, Svizzera
Henrik Olesen
Nato nel 1967 a Esbjerg, Danimarca
Viviane Sassen
Nata nel 1972 a Amsterdam, Olanda
Damián Ortega
Nato nel 1967 a Città del Messico, Messico
Shinichi Sawada
Nato nel 1982 a Shiga, Giappone
John Outterbridge
Nato nel 1933 a Greenville, USA
Hans Schärer
Nato nel 1927 a Berna, Svizzera
Morto nel 1997 a St. Niklausen, Svizzera
Paño Drawings
Marco Paolini
Nato nel 1956 a Belluno, Italia
Karl Schenker
Nato in Germania
Morto nel 1951/52, UK
Michael Schmidt
Nato nel 1945 a Berlino, Germania
José Antonio Suárez Londoño
Nato nel 1955 a Medellín, Colombia
Jean-Frédéric Schnyder
Nato nel 1945 a Basilea, Svizzera
Papa Ibra Tall
Nato nel 1935 a Tivaouane, Senegal
Friedrich Schröder-Sonnenstern
Nato nel 1892 a Jasnoje, Russia
Morto nel 1982 a Berlino, Germania
Dorothea Tanning
Nata nel 1910 a Galesburg, USA
Morta nel 2012 a New York, USA
Tino Sehgal
Nato nel 1976 a Londra, UK
Anonymous Tantric Paintings
Richard Serra
Nato nel 1939 a San Francisco, USA
Ryan Trecartin
Nato nel 1981 a Webster, USA
Shaker Gift Drawings
Rosemarie Trockel
Nata nel 1952 a Schwerte, Germania
Jim Shaw
Nato nel 1952 a Midland, USA
Andra Ursuta
Nata nel 1979 a Salonta, Romania
Cindy Sherman
Nata nel 1954 a Glen Ridge, USA
Patrick Van Caeckenbergh
Nato nel 1960 a Aalst, Belgio
Laurie Simmons e Allan McCollum
Nata nel 1949 a Long Island, USA
Nato nel 1944 a Los Angeles, USA
Stan VanDerBeek
Nato nel 1927 a New York, USA
Morto nel 1984 a Baltimora, USA
Drossos P. Skyllas
Nato nel 1912 a Kalymnos, Grecia
Morto nel 1973 a Chicago, USA
Erik van Lieshout
Nato nel 1968 a Deurne, Olanda
Harry Smith
Nato nel 1923 a Portland, USA
Morto nel 1991 a New York, USA
Xul Solar
Nato nel 1887 a Buenos Aires, Argentina
Morto nel 1963 a Buenos Aires, Argentina
Christiana Soulou
Nata nel 1961 ad Atene, Grecia
Eduard Spelterini
Nato nel 1852 a Bazenheid, Svizzera
Morto nel 1931 a Zipf, Austria
Danh Vo
Nato nel 1975 a Bà Rịa–Vũng Tàu Province,
Vietnam
Eugene Von Bruenchenhein
Nato nel 1910 a Marinette, USA
Morto nel 1983 a Milwaukee, USA
Günter Weseler
Nato nel 1930 a Olsztyn, Polonia
Jack Whitten
Nato nel 1939 a Bessemer, USA
Cathy Wilkes
Nata nel 1966 a Belfast, UK
Rudolf Steiner
Nato nel 1861 a Donji Kraljevec, Croazia
Morto nel 1925 a Dornach, Svizzera
Christopher Williams
Nato nel 1956 a Los Angeles, USA
Hito Steyerl
Nato nel 1966 a Monaco, Germania
Lynette Yiadom-Boakye
Nata nel 1977 a Londra, UK
Kohei YoshiyUKi
Nato nel 1946 a Hiroshima Prefecture,
Giappone
Sergey Zarva
Nato nel 1973 a Kryvyi Rih, Ucraina
Anna Zemánková
Nata nel 1908 a Olomouc, Repubblica Ceca
Morta nel 1986 a Praga, Repubblica Ceca
Jakub Julian Ziółkowski
Nato nel 1980 a Zamość, Polonia
Artur Żmijewski
Nato nel 1966 a Varsavia, Polonia
Il Palazzo Enciclopedico
Partecipazioni Nazionali
Espositori, Commissari, Curatori, Sedi
ANDORRA
Tempus fugit
Javier Balmaseda, Samantha Bosque, Fiona Morrison
Commissario: Henry Périer. Commissari Aggiunti: Francesc Rodríguez, Ermengol Puig, Ruth
Casabella. Curatori: Josep M. Ubach, Paolo De Grandis. Sede: Nappe 89 dell’Arsenale
ANGOLA*
Commissario: Ministero della Cultura. Curatori: Beyond Entropy (Paula Nascimento, Stefano Rabolli
Pansera), Jorge Gumbe, Feliciano dos Santos. Sede: Palazzo Cini, Fondazione Cini San Vio,
Dorsoduro
ARABA SIRIANA, Repubblica
CARA AMICA ARTE
Giorgio De Chirico, Miro George, Makhowl Moffak, Al Samman Nabil, Echtai Shaffik, Giulio
Durini, Dario Arcidiacono, Massimiliano Alioto, Felipe Cardena, Roberto Paolini, Concetto
Pozzati, Sergio Lombardo, Camilla Ancilotto, Lucio Micheletti, Lidia Bachis, Cracking Art
Group, Hannu Palosuo
Commissario: Christian Maretti. Curatore: Duccio Trombadori. Sede: Isola di San Servolo
ARGENTINA
"Eva - Argentina. Una metafora contemporanea"
Nicola Costantino
Commissario: Magdalena Faillace. Curatore: Fernando Farina Sede: Padiglione all’Arsenale
ARMENIA, Repubblica di
Narrative
Ararat Sarkissian
Commissario: Ministry of Culture. Curatore: Arman Grogoryan. Sede: Isola di San Lazzaro degli
Armeni
AUSTRALIA
Here art grows on trees
Simryn Gill
Commissario: Simon Mordant. Commissario Aggiunto: Penelope Seidler. Curatore: Catherine de
Zegher. Sede: Padiglione ai Giardini
AUSTRIA
Mathias Poledna
Commissario/Curatore: Jasper Sharp. Sede: Padiglione ai Giardini
AZERBAIJAN, Repubblica del
Ornamentation
Rashad Alakbarov, Sanan Aleskerov, Chingiz Babayev, Butunay Hagverdiyev, Fakhriyya
Mammadova, Farid Rasulov
Commissario: Heydar Aliyev Foundation. Curatore: Hervé Mikaeloff. Sede: Palazzo Lezze, Campo
S.Stefano, San Marco 2949
BAHAMAS*
Polar Eclipse
Tavares Strachan
Commissario: Nalini Bethel, Ministry of Tourism. Curatori: Robert Hobbs & Jean Crutchfield.
Curatore Aggiunto: Stamatina Gregory. Sede: Padiglione all’Arsenale
BANGLADESH, Repubblica Popolare del
SUPERNATURAL
Chhakka Artists’ Group: Mokhlesur Rahman,Mahbub Zamal, A. K. M. Zahidul Mustafa, Ashok
Karmaker, Lala Rukh Selim,Uttam Kumar Karmaker. Dhali Al Mamoon, Yasmin Jahan Nupur,
Gavin Rain, Gianfranco Meggiato, Charupit school
Commissario/Curatore: Francesco Elisei. Curatore: Fabio Anselmi. Sede: Officina delle Zattere,
Dorsoduro 947
BAHRAIN, Regno del*
In a World of Your Own
Mariam Haji, Waheeda Malullah, Camille Zakharia
Commissario: Mai bint Mohammed Al Khalifa, Minister of Culture. Curatore: Melissa Enders-Bhatia.
Sede: Padiglione all’Arsenale
BELGIO
Kreupelhout – Cripplewood
Berlinde De Bruyckere
Commissario: Joke Schauvliege, Flemish Minister for Environment, Nature and Culture. Curatore:
J.M. Coetzee. Curatore Aggiunto: Philippe Van Cauteren. Sede: Padiglione ai Giardini
BOSNIA ed ERZEGOVINA
The Garden of Delights
Mladen Miljanović
Commissari/Curatori: Sarita Vujković, Irfan Hošić. Sede: Palazzo Malipiero, San Marco 3198
BRASILE
Inside/Outside (Fervenza/Mlászho/Clark/Bill/Munari)
Hélio Fervenza, Odires Mlászho, Lygia Clark, Max Bill, Bruno Munari
Commissario: Luis Terepins (Fundação Bienal de São Paulo). Curatore: Luis Pérez-Oramas. Curatore
Aggiunto: André Severo. Sede: Padiglione ai Giardini
CANADA
Music for Silence
Shary Boyle
Commissario: National Gallery of Canada / Musée des beaux-arts du Canada. Curatore: Josée
Drouin-Brisebois. Sede: Padiglione ai Giardini
CECA, Repubblica e SLOVACCA, Repubblica
Still the same place
Petra Feriancova, Zbynek Baladran
Commissario: Monika Palcova. Curatore: Marek Pokorny. Sede: Padiglione ai Giardini
CILE
Venezia,Venezia
Alfredo Jaar
Commissario: National Council of Culture and the Arts. Curatore: Madeleine Grynsztejn. Sede:
Padiglione all’Arsenale
CINA, Repubblica Popolare Cinese
Transfiguration
He Yunchang, Hu Yaolin, Miao Xiaochun, Shu Yong, Tong Hongsheng, Wang Qingsong, Zhang
Xiaotao
Commissario: China Arts and Entertainment Group (CAEG). Curatore: Wang Chunchen. Sede:
Padiglione all’Arsenale
CIPRO, Repubblica di
Oo
Lia Haraki, Maria Hassabi, Phanos Kyriacou, Constantinos Taliotis, Natalie Yiaxi, Morten
Norbye Halvorsen, Jason Dodge, Gabriel Lester, Dexter Sinister
Commissario: Louli Michaelidou. Commissari Aggiunti: Angela Skordi, Marika Ioannou. Curatore:
Raimundas Malašauskas. Sede: Palasport "Giobatta Gianquinto" (Palasport Arsenale), Calle San
Biagio
COREA, Repubblica di
To Breathe: Bottari
Kimsooja
Commissario/Curatore: Seungduk Kim. Commissario Aggiunto: Kyungyun Ho. Sede: Padiglione ai
Giardini
COSTA D’AVORIO, Repubblica della*
Traces and signs
Frédéric Bruly Bouabré, Tamsir Dia, Jems Koko Bi, Franck Fanny
Commissario: Paolo De Grandis. Curatore: Yacouba Konaté. Sede: Spiazzi, Arsenale, Castello 3865
COSTA RICA
Democrazy & Dreams
Priscilla Monge, Esteban Piedra, Rafael Ottón Solís, Cinthya Soto
Commissario: Francesco Elisei. Curatore: Francisco Córdoba; MUSEO DE ARTE Y DISEÑO
CONTEMPORÁNEO (Fiorella Resenterra). Sede: Ca’ Bonvicini,Santa Croce
CROAZIA
Between the Sky and the Earth / Tra il cielo e la terra
Kata Mijatović
Commissario/Curatore: Branko Franceschi. Sede: Sala Tiziano, Opera don Orione Artigianelli,
Fondamenta delle Zattere ai Gesuati 919
CUBA
La Perversión de lo clásico: Anarquía de los relatos (La Perversione della classicità: Anarchia
delle narrazioni)
Liudmila and Nelson, Maria Magdalena Campos e Leonard Neil, Sandra Ramos, Glenda Leon,
Lazaro Saavedra, Tonel, Hermann Nitsch, Gilberto Zorio, Wang Du, H.H.Lim, Pedro Costa, Rui
Chafes, Francesca Leone
Commissario: Miria Vicini. Curatori: Jorge Fernandez Torres, Giacomo Zaza. Sede: Museo
Archeologico Nazionale di Venezia, Palazzo Reale, Piazza San Marco 17
DANIMARCA
Jesper Just in collaboration with Project Projects
Commissari: The Danish Arts Council Committee for International Visual Arts: Jette Gejl Kristensen
(chairman), Lise Harlev, Jesper Elg, Mads Gamdrup, Anna Krogh. Curatore: Lotte S. Lederballe
Pedersen. Sede: Padiglione ai Giardini
EGITTO
Treasuries of knowledge (Tesori di Conoscenza)
Mohamed Banawy, Khaled Zaki
Commissario: Ministero della Cultura. Sede: Padiglione ai Giardini
EMIRATI ARABI UNITI
Not yet available
Mohammed Kazem
Commissario: Lamees Hamdan. Curatore: Reem Fadda. Sede: Padiglione all’Arsenale
ESTONIA
Evident in Advance
Dénes Farkas
Commissario: Maria Arusoo. Curatore: Adam Budak. Sede: Palazzo Malipiero, San Marco 3199, San
Samuele
FINLANDIA (Padiglione Alvar Aalto)
Falling Trees
Antti Laitinen
Commissario: Raija Koli. Curatori: Marko Karo, Mika Elo, Harri Laakso. Sede: Padiglione ai Giardini
FRANCIA
Ravel Ravel Unravel
Anri Sala
Commissario: Institut français. Curatore: Christine Macel. Sede: Padiglione ai Giardini
GEORGIA
Kamikaze Loggia
Bouillon Group,Thea Djordjadze, Nikoloz Lutidze, Gela Patashuri with Ei Arakawa and Sergei
Tcherepnin, Gio Sumbadze
Commissario: Marine Mizandari, First Deputy Minister of Culture. Curatore: Joanna Warsza. Sede:
Padiglione all’Arsenale
GERMANIA
Ai Weiwei, Romuald Karmakar, Santu Mofokeng, Dayanita Singh
Commissario/Curatore: Susanne Gaensheimer. Sede: Padiglione ai Giardini
GIAPPONE
abstract speaking - sharing uncertainty and collective acts
Koki Tanaka
Commissario: The Japan Foundation. Curatore: Mika Kuraya. Sede: Padiglione ai Giardini
GRAN BRETAGNA
Jeremy Deller
Commissario: Andrea Rose. Curatore: Emma Gifford-Mead. Sede: Padiglione ai Giardini
GRECIA
HISTORY ZERO
Stefanos Tsivopoulos
Commissario: Hellenic Ministry of Education and Religious Affairs, Culture and Sports. Curatore:
Syrago Tsiara. Sede: Padiglione ai Giardini
INDONESIA, Repubblica dell’
SAKTI
Albert Yonathan Setyawan, Eko Nugroho, Entang Wiharso, Rahayu Supanggah, Sri Astari,
Titarubi
Commissario: Soedarmadji JH Damais. Commissario Aggiunto: Achille Bonito Oliva. Curatori: Carla
Bianpoen, Rifky Effendy. Sede: Padiglione all’Arsenale
IRAQ
Abdul Raheem Yassir, Akeel Khreef, Ali Samiaa, Bassim Al-Shaker, Cheeman Ismaeel, Furat al
Jamil, Hareth Alhomaam, Jamal Penjweny, Kadhim Nwir, WAMI (Yaseen Wami, Hashim
Taeeh)
Commissario: Tamara Chalabi (Ruya Foundation for Contemporary Culture). Commissario Aggiunto:
Vittorio Urbani. Curatore: Jonathan Watkins. Sede: Ca' Dandolo, San Tomà, Venezia
IRLANDA
The Enclave
Richard Mosse
Commissario/Curatore: Anna O’Sullivan. Sede: Fondaco Marcello San Marco 3415 (Calle dei Garzoni)
ISLANDA
Katrín Sigurðardóttir
Commissario: Dorotheé Kirch. Curatori: Mary Ceruti, Ilaria Bonacossa. Sede: Lavanderia, Palazzo
Zenobio, Collegio Armeno Moorat-Raphael, Fondamenta del Soccorso, Dorsoduro 2596
ISRAELE
The Workshop
Gilad Ratman
Commissari: Arad Turgeman, Michael Gov. Curatore: Sergio Edelstein. Sede: Padiglione ai Giardini
ITALIA
vice versa
Francesco Arena, Massimo Bartolini, Gianfranco Baruchello, Elisabetta Benassi, Flavio Favelli,
Luigi Ghirri, Piero Golia, Francesca Grilli, Marcello Maloberti, Fabio Mauri, Giulio Paolini,
Marco Tirelli, Luca Vitone, Sislej Xhafa
Commissario: Maddalena Ragni. Curatore: Bartolomeo Pietromarchi. Sede: Padiglione Italia, Tese
delle Vergini all’Arsenale
KENYA
Reflective Nature # a new primary enchanting sensitivity
Kivuthi Mbuno, Armando Tanzini, Chrispus Wangombe Wachira, Fan Bo, Luo Ling & Liu Ke,
Lu Peng, Li Wei, He Weiming, Chen Wenling, Feng Zhengjie, César Meneghetti
Commissario: Paola Poponi. Curatori: Sandro Orlandi, Paola Poponi . Sede: Caserma Cornoldi,
Castello 4142 e Isola di San Servolo, Venezia
KOSOVO, Repubblica del*
Petrit Halilaj
Commissario: Erzen Shkololli. Curatore: Kathrin Rhomberg. Sede: Padiglione all’Arsenale
KUWAIT*
National Works
Sami Mohammad, Tarek Al-Ghoussein
Commissario: Mohammed Al-Asoussi (National Council of Culture, Arts and Letters). Curatore: Ala
Younis. Sede: Palazzo Michiel, Sestriere Cannaregio, Strada Nova
LETTONIA
North by Northeast
Kaspars Podnieks, Krišs Salmanis
Commissari: Zane Čulkstēna, Zane Onckule. Curatori: Anne Barlow, Courtenay Finn, Alise
Tīfentāle. Sede: Padiglione all’Arsenale
LIBANO
Letter To A Refusing Pilot
Akram Zaatari
Commissario: APEAL. Curatori: Sam Bardaouil, Till Fellrath. Sede: Padiglione all’Arsenale
LITUANIA
oO
Gintaras Didžiapetris, Elena Narbutaitė, Liudvikas Buklys, Kazys Varnelis, Vytautė Žilinskaitė,
Morten Norbye Halvorsen, Jason Dodge, Gabriel Lester, Dexter Sinister
Commissari: Jonas Žokaitis, Aurimė Aleksandravičiūtė. Curatore: Raimundas Malašauskas. Sede:
Palasport "Giobatta Gianquinto" (Palasport Arsenale), Calle San Biagio
LUSSEMBURGO, Granducato di
Relegation
Catherine Lorent
Commissario: Clément Minighetti. Curatore: Anna Loporcaro. Sede: Ca’ del Duca, Corte del Duca
Sforza, San Marco 3052
MACEDONIA, Ex Repubblica Jugoslava di
SILENTIO PATHOLOGIA
Elpida Hadzi-Vasileva
Commissario: Halide Paloshi. Curatore: Ana Frangovska. Sede: Scuola dei Laneri, Santa Croce 113 /A
MALDIVE*
PORTABLE NATION
Disappearance as Work in Progress – Approaches to Ecological Romanticism
Paul Miller aka DJ Spooky, Thierry Geoffrey aka Colonel, Gregory Niemeyer, Stefano Cagol,
Hanna Husberg, Laura McLean & Kalliopi Tsipni-Kolaza, Khaled Ramadan, Moomin Fouad,
Mohamed Ali, Sama Alshaibi, Patrizio Travagli, Achilleas Kentonis & Maria
Papacaharalambous, Wooloo, Khaled Hafez, Ursula Biemann, Heidrun Holzfeind & Christoph
Draeger, Klaus Schafler
Commissario: Ahmed Adeeb, Minister of Tourism, Arts and Culture, Republic of
Maldives. Curatori: CPS – Chamber of Public Secrets (Alfredo Cramerotti, Aida Eltorie, Khaled
Ramadan). Curatori Aggiunti: Maren Richter, Camilla Boemio. Sede: in via di definizione
MESSICO
Cordiox
Ariel Guzik
Commissario: Gaston Ramirez Feltrin. Curatore: Itala Schmelz. Sede: Ex Chiesa di San Lorenzo,
Campo San Lorenzo
MONTENEGRO
Image Think / Pensare attraverso l'immagine
Irena Lagator Pejović
Commissario/Curatore: Nataša Nikčević. Sede: Palazzo Malipiero, San Marco 3078-3079/A, Ramo
Malipiero Venezia - Piano Terra
NUOVA ZELANDA
Front Door Out Back
Bill Culbert
Commissario: Jenny Harper. Commissario Aggiunto: Heather Galbraith. Curatore: Justin Paton. Sede:
Santa Maria della Pietà, Calle della Pietà, Castello
OLANDA
Room with broken sentence
Mark Manders
Commissario: Mondriaan Fund. Curatore: Lorenzo Benedetti. Sede: Padiglione ai Giardini
PAESI NORDICI (FINLANDIA, NORVEGIA)
Finlandia
Falling Trees
Terike Haapoja
Commissario: Raija Koli. Curatori: Marko Karo, Mika Elo, Harri Laakso. Sede: Padiglione ai Giardini
Norvegia
Beware of the Holy Whore: Edvard Munch, Lene Berg and the Dilemma of Emancipation
Edvard Munch, Lene Berg
Commissario: Office for Contemporary Art Norway (OCA). Curatori: Marta Kuzma, Pablo Lafuente,
Angela Vettese. Sede: Galleria di Piazza San Marco, Fondazione Bevilacqua La Masa
PARAGUAY*
The Encyclopedic Palace of Paraguay
Pedro Barrail, Felix Toranzos, Diana Rossi, Daniel Milessi
Commissario: Elisa Victoria Aquino Laterza. Commissario Aggiunto: Nori Vaccari Starck. Curatore:
Osvaldo Gonzalez Real. Sede: Palazzo Carminati, Santa Croce 1882
POLONIA
Everything Was Forever, Until It Was No More
Konrad Smoleński
Commissario: Hanna Wróblewska. Curatori: Agnieszka Pindera, Daniel Muzyczuk. Sede: Padiglione
ai Giardini
PORTOGALLO
Trafaria Praia
Joana Vasconcelos
Commissario: Direção-Geral das Artes/Secretário de Estado da Cultura, Governo de Portugal.
Curatore: Miguel Amado. Sede: Riva dei Partigiani
ROMANIA
An immaterial retrospective of the Venice Biennale
Maria Alexandra Pirici, Manuel Pelmuş
Commissario: Monica Morariu. Commissario Aggiunto: Alexandru Damian. Curatore: Raluca Voinea.
Sede: Padiglione ai Giardini
Reflection Centre for Suspended Histories. An Attempt
Anca Mihuleţ, Apparatus 22 (Dragoş Olea, Maria Farcaş,Erika Olea), Irina Botea, Nicu Ilfoveanu,
Karolina Bregula, Adi Matei, Olivia Mihălţianu, Sebastian Moldovan
Commissario: Monica Morariu. Commissario Aggiunto: Alexandru Damian. Curatore: Anca Mihulet.
Sede: Nuova Galleria dell'Istituto Romeno di Venezia Palazzo Correr, Campo Santa Fosca,
Cannaregio 2214
RUSSIA
Vadim Zakharov
Commissario: Stella Kasaeva. Curatore: Udo Kittelmann. Sede: Padiglione ai Giardini
SANTA SEDE*
Sede: Padiglione all’Arsenale
SERBIA
Nothing Between Us
Vladimir Perić, Miloš Tomić
Commissario: Maja Ćirić. Sede: Padiglione ai Giardini
SLOVENIA, Republica di
For Our Economy and Culture
Jasmina Cibic
Commissario: Blaž Peršin. Curatore: Tevž Logar. Sede: Galleria A+A , San Marco 3073
SPAGNA
Lara Almarcegui
Lara Almarcegui
Commissario/Curatore: Octavio Zaya. Sede: Padiglione ai Giardini
STATI UNITI D'AMERICA
Sarah Sze: Triple Point
Sarah Sze
Commissari/Curatori: Carey Lovelace, Holly Block. Sede: Padiglione ai Giardini
SUDAFRICA
Imaginary Fact: Contemporary South African Art and the Archive
Commissario: Saul Molobi. Curatore: Brenton Maart. Sede: Padiglione all’Arsenale
SVIZZERA
Valentin Carron
Commissari: Pro Helvetia - Sandi Paucic e Marianne Burki. Commissario Aggiunto: Pro Helvetia Rachele Giudici Legittimo. Curatore: Giovanni Carmine. Sede: Padiglione ai Giardini
THAILANDIA
Poperomia/Golden Teardrop
Wasinburee Supanichvoraparch, Arin Rungjang
Commissario: Office of Contemporary Art and Culture, Ministry of Culture. Curatori: Penwadee
Nophaket Manont, Worathep Akkabootara. Sede: Santa Croce 556
TURCHIA
Resistance
Ali Kazma
Commissario: Istanbul Foundation of Culture and Arts. Curatore: Emre Baykal. Sede: Padiglione
all’Arsenale
TUVALU*
Vincent.J.F.Huang
Commissari: Apisai Ielemia, Minister of Foreign Affair, Trade, Tourism, Environment & Labour;
Tapugao Falefou, Permanent Secretary of Foreign Affairs, Tourism, Environment & Labour
Curatori: An-Yi Pan, Szu Hsien Li, Shu Ping Shih. Sede: Accademia di Belle Arti di Venezia
Sede Centrale, Ex Ospedale degli Incurabili, Dorsoduro 423
UCRAINA
The Monument to a Monument
Ridnyi Mykola, Zinkovskyi Hamlet, Kadyrova Zhanna
Commissario: Victor Sydorenko. Curatori: Soloviov Oleksandr, Burlaka Victoria. Sede: Palazzo
Loredan, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti , Campo Santo Stefano
UNGHERIA
Lanciata ma non esplosa
Zsolt Asztalos
Commissario: Kunstahalle (Art Hall). Curatore: Gabriella Uhl. Sede: Padiglione ai Giardini
URUGUAY
Wifredo Díaz Valdéz: Time (Time) Time
Wifredo Díaz Valdéz
Commissario: Ricardo Pascale. Curatori: Carlos Capelán, Verónica Cordeiro. Sede: Padiglione ai
Giardini
VENEZUELA
El arte urbano. Una estética de la Subversión
Collettivo di Artisti Urbani Venezuelani
Commissario: Edgar Ernesto González. Curatore: Juan Calzadilla. Sede: Padiglione ai Giardini
ZIMBABWE, Repubblica dello
Dudziro - Re-examining the visions of religious beliefs in relation to the current global politics
that have one questioning the status quo of the role of religion in society
Portia Zvavahera, Michele Mathison, Rashid Jogee, Voti Thebe, Virginia Chihota
Commissario: Doreen Sibanda. Curatore: Raphael Chikukwa. Sede: Santa Maria della Pietà Castello
3701, Calle della Pietà
ISTITUTO ITALO-LATINO AMERICANO
El Atlas del Imperio
Commissario: Sylvia Irrazábal. Curatore: Alfons Hug. Curatore Aggiunto: Paz Guevara. Sede:
Padiglione all’Arsenale
ARGENTINA
Guillermo Srodek-Hart
BOLIVIA
Sonia Falcone
BRASILE
Juliana Stein
CILE
León & Cociña
COLOMBIA
François Bucher
COSTA RICA
Lucía Madriz
CUBA
Humberto Díaz
ECUADOR
Miguel Alvear e Patricio Andrade
EL SALVADOR
Simón Vega
ITALIA
Luca Vitone
NICARAGUA
Marcos Agudelo
PANAMA
Jhafis Quintero
PARAGUAY
Fredi Casco
PERÙ
David Zink Yi
REPUBBLICA DOMINICANA
Collettivo Quintapata -Pascal Meccariello, Raquel Paiewonsky, Jorge Pineda, Belkis Ramírez
URUGUAY
Martín Sastre
VENEZUELA
Susana Arwas
GERMANIA/BRASILE
Harun Farocki & Antje Ehmann. In collaborazione con: Cristián Silva-Avária, Anna Azevedo, Paola
Barreto, Fred Benevides, Anna Bentes, Hermano Callou, Renata Catharino, Patrick Sonni Cavalier, Lucas
Ferraço Nassif, Luiz Garcia, André Herique, Bruna Mastrogiovanni, Cezar Migliorin, Felipe Ribeiro,
Roberto Robalinho, Bruno Vianna, Beny Wagner
Christian Jankowski
CENTRAL ASIA PAVILION
WINTER - Central Asian Pavilion
Commissario: HIVOS (Humanist Institute for Development Cooperation). Commissario Aggiunto:
Dean Vanessa Ohlraun (Oslo National Academy of the Arts/The Academy of Fine Art). Curatori:
Ayatgali Tuleubek, Tiago Bom. Comitato Scientifico: Susanne M. Winterling. Sede: Palazzo Malipiero,
San Marco 3199-3201
KAZAKHSTAN
Kamilla Kurmanbekova,
Erlan Tuyakov,
Ikuru Kuwajima
KYRGYZSTAN
Aza Shade
TAJIKISTAN
Anton Rodin
Sergey Chutkov
UZBEKISTAN
Saodat Ismailova
Vyacheslav Akhunov
* Paesi che partecipano per la prima volta
Padiglione delle Bahamas alla 55. Esposizione Internazionale d'Arte – la Biennale di Venezia
Le Bahamas, che ospiteranno il loro padiglione inaugurale alla 55. Esposizione Internazionale d'Arte – la
Biennale di Venezia nel 2013, presenteranno un installazione multi-sensoriale di Tavares Strachan che
indaga il tema delle esplorazioni eroiche, delle traslazioni culturali, della narrazione storica, e il mutamento
delle narrazioni culturali nel corso del tempo. Il padiglione immerge il visitatore in una atmosfera a due
dimensioni: come un installazione unica e completa e come una collezione di opere d'arte individuali. Le
opere più importanti sono rappresentate da una video installazione di 14 canali che vengono accompagnati
da audio surround e una selezione di opere di luce al neon. Strachan lavora specificamente con i
cambiamenti spesso invisibili tra le culture e dei cambiamenti fisici e racconta delle storie nello spazio e nel
tempo sulla scia della globalizzazione e delle narrazioni del progresso. Avendo vissuto e lavorato per gran
parte della sua vita alle Bahamas, Strachan elabora le sue esperienze e i suoi problemi da emigrante. A
Venezia nel padiglione delle Bahamas si incontrano e coesistono tre parti geograficamente e culturalmente
diversi e opposti. – l’ Arsenale di Venezia, il centro di Nassau e il Polo Nord . Lo spazio espositivo principale
sarà caratterizzato da una video installazione a 360 gradi. Quattordici monitor presentano una
documentazione di rievocazione di Strachan in una narrazione storica: la spedizione polare nel 1909 di
Robert Peary e Matthew Henson Alexander. Henson, il collega di Peary, è spesso citato come il primo
americano a raggiungere il polo. Tuttavia, varie interazioni e documentazioni scritte e orali di quel viaggio
documentano che sia stato Henson il primo a raggiungere il Polo. Prima di Peary che era fisicamente
incapace di arrivarci, Henson ha piantato la bandiera americana. Strachan racconta il rapporto complesso tra
di loro e con le comunità Inuit. Inoltre incluse nella mostra, le sculture di luce al neon che sollevano anche il
tema dell’appartenenza attraverso una strategia più concettuale. Here and Now (2013) si compone di tre
sculture luminose dal titolo I Belong Here, You Belong Here, We Belong Here. Le opere parlano dell'idea di
spostamento in modo più diretto, immediato in confronto allo spettatore con le problematiche di
appartenenza e luogo. "Mi affascina l'idea di essere in due o più posti contemporaneamente ed esplorare la
differenza in questo modo", dice Strachan. "Il modo in cui la Biennale di Venezia, storicamente e
attualmente, distribuisce l'idea di ‘differenza’ come il turismo culturale è un problema interessante su cui
lavorare." La ricerca di Strachan è legata alla costituzione del nascente Bahamas Aerospace Exploration and
Sea Center (BASEC) nel suo paese natale. Nel corso del lavoro con BASEC, Strachan ha creato razzi
interamente costruiti con materiali naturali delle Bahamas (tipo il vetro, la sabbia e il carburante prodotto
dalla canna da zucchero) e li ha lanciati a 15 a 20 miglia nella stratosfera; i loro resti, ricaduti sulla terra, sono
poi stati esposti come sculture . Le sue sperimentazioni con BASEC e la sua ricerca in condizioni estreme
sono state esposte per le mostre all’Istituto di Arte Contemporanea presso la University of Pennsylvania
(2008), Arte Grandi a Kansas City in Missouri (anche 2008) e al MIT List Visual Arts Center di Cambridge in
Massachussetts (2010).
Il Padiglione delle Bahamas è a cura di Jean Crutchfield e Robert Hobbs con il supporto del Ministero del
Turismo Bahamas grazie alla collaborazione di Nalini Bethel commissario del Padiglione. Prodotto da
Christopher Hoover, Michael Hall, Christophe Thompson e con il Direttore dei Programmi Stamatina
Gregorio.
Contatti per la stampa
Anna Rosa Thomae / FITZ & CO / +1-212-627-1455 x 256 / [email protected]
Per ulteriori informazioni, si prega di visitare http://www.venicebahamas2013.org/
Padiglione del Regno del Bahrain alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia
IN A WORLD OF YOUR OWN
In a World of Your Own è la prima partecipazione nazionale del Regno del Bahrain alla 55. Esposizione
Internazionale d'Arte – la Biennale di Venezia.
Il padiglione, situato nelle Artiglierie dell'Arsenale, è commissionato da Sua Eccellenza Mai bint Mohammed
Al Khalifa, Ministro della Cultura del Regno del Bahrain, e curato da Melissa Enders-Bhatia.
L'esplorazione soggettiva della cultura e di se stessi costituisce il nucleo dell'arte di Mariam Haji, Waheeda
Malullah e Camille Zakharia. Con un'enfasi particolare sull'importanza dell'identità, il padiglione esplora
l'espressione dell'interiorità e dei significati privati in questi artisti. I disegni di paesaggi immaginari di
Mariam Haji rappresentano la lotta personale e profondamente interiore dell'artista nell'ambito del genere,
della spiritualità e delle norme sociali. Realistica nello stile e tuttavia permeata di un forte simbolismo
personale, Haji mette in discussione in modo provocatorio i tradizionali modelli di pensiero e gli stereotipi
culturali. Le fotografie di Waheeda Malullah, a tratti giocose, a tratti più serie, creano composizioni
caratterizzate dall'isolamento, che riflettono regole e aspettative di un contesto sociale conservativo. Camille
Zakharia, nata in Libano, ha lavorato come artista in Bahrain per oltre quindici anni. Zakharia è itinerante; la
sua pratica artistica, il collage, si concentra sui temi dell'appartenenza e della memoria. L'artista riconfigura
compulsivamente le immagini del suo archivio, che contiene oltre 20.000 fotografie, nel tentativo di rendere
completa una vita caratterizzata dal caso e dalla dislocazione geografica e personale.
Questi tre artiste riflettono esperienze e contesti personali molto diversi, in un paese caratterizzato da una
rapida modernizzazione e urbanizzazione e dalla conseguente eterogeneità sociale ed economica. Malullah
l'autodidatta, Haji educata in ambiente internazionale e Zakharia la nomade sono figure emblematiche
dell'esperienza complessa di essere artista in Bahrain, paese entrato relativamente da poco tempo nel mondo
dell'arte contemporanea internazionale.
Ludovico Centis, Matteo Ghidoni e Michele Marchetti hanno progettato l'allestimento del padiglione del
Regno del Bahrain.
Per richieste stampa scrivere a [email protected]
Padiglione della Costa d’Avorio alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte - la Biennale di Venezia
Titolo della mostra: Tracce e segni
Artisti partecipanti: Frédéric Bruly Bouabré, Tamsir Dia, Jems Robert Koko Bi, Franck Fanny
Commissario: Paolo De Grandis
Curatore: Yacouba Konaté
Coordinatore a Venezia: Carlotta Scarpa, PDG Arte Communications
Coordinatore in Costa d’Avorio: Yacouba Konaté
Sede: Spiazzi, Arsenale, Castello 3865, 30122 Venezia
Il Governo della Costa d’Avorio, tramite il Ministero della Cultura e della Francofonia, partecipa alla 55.
Esposizione Internazionale d’Arte - la Biennale di Venezia, una prima assoluta non solo per la Costa
d’Avorio, bensì per tutti i paesi dell’Africa occidentale. Anche la Nigeria è alla sua prima partecipazione.
Gli appassionati di arte primitiva riconoscono alla Costa d’Avorio il carattere di una terra di maschere e
statue. Il paese, infatti, ha almeno cinque scuole e stili di sculture tradizionali, tra cui le emblematiche
maschere Dan, Guéré, Sénoufo, Baoulé e Gouro, che hanno ispirato vari inventori dell’arte moderna
occidentale. Per contro, la creazione plastica contemporanea ivoriana è ancora poco nota. In un momento in
cui la Costa d’Avorio si affranca da oltre un decennio di crisi (1999-2011), il padiglione ivoriano intende far
conoscere meglio il talento e la genialità degli artisti del paese, sottolineando che la creatività e i valori
culturali sono destinati a rivestire una rilevanza crescente nella vita nazionale.
Sotto il titolo generale Tracce e segni, il Padiglione della Costa d’Avorio esporrà le opere di quattro artisti:
-
Frédéric Bruly Bouabré;
Tamsir Dia, pittore;
Jems Koko Bi, scultore;
Franck Fanny, fotografo.
Una memoria che archivia non fa rumore. I fatti non incidono la memoria come un disco, modificando
invece le nostre vite con tracce e segni che rimandano ad avvenimenti felici o dolorosi con i quali dobbiamo
imparare a convivere, ogni giorno.
Yacouba Konaté
Curatore
Informazioni:
T. +39 0415264546 F. +39 0412769056
www.artecommunications.com
[email protected]
CULTURAL EVENTS SINCE 1984
Padiglione della Repubblica del Kosovo alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di
Venezia
Artista: Petrit Halilaj
Commissario: Erzen Shkololli
Curatrice: Kathrin Rhomberg
Organizzazione: Galleria Nazionale del Kosovo sotto il patronato del Ministero di Cultura, Gioventù e Sport
della Repubblica del Kosovo
Sede: Arsenale, Venezia
La Repubblica del Kosovo viene rappresentata per la prima volta alla Biennale di Venezia dal giovane artista
Petrit Halilaj, il quale svilupperà per l´occasione una nuova installazione site-specific.
La pratica artistica di Halilaj ruota intorno una continua ricerca di cos’è e come si può rappresentare la realtà
attraverso l’arte. I ricordi di un´ infanzia rurale, l’esperienza della guerra, la distruzione, l’esodo e lo
spostamento sono alla base della sua riflessione sulla vita e sulla condizione umana. L’artista si muove
costantemente tra diversi paesi: il Kosovo, dove è cresciuto e dove vive la sua famiglia e i suoi amici, l´Italia
dove ha studiato, e Berlino dove risiede. Questo modo internazionale di vivere non solo arricchisce la sua
esperienza ma rispecchia anche il modo peculiare con cui Halilaj riporta la realtá nella sua ricerca artistica,
uno sforzo continuo di tradurre o trasformare l’una nell’altra. In questo modo la sua arte crea dei ponti tra
mondi diversi, percezioni, ideologie, generazioni e momenti di vita.
L’esistenza cosmopolita non è solo uno specchio della vita contemporanea, ma anche il punto di partenza
dell’installazione pensata per il Padiglione del Kosovo alla Biennale di Venezia. L’opera comprende le
osservazioni dell´artista sul mondo che lo circonda, che lui registra attraverso disegni, appunti e testi.
Ciò che ne emerge è uno spazio di esperienze riempito di tentativi, di desideri, di fallimenti e una constante
ricerca d´identità, una realtà contrastata, messa a confronto con la proposta dell´artista di un mondo che
diviene un ambiente poetico, di desideri collettivi imprevedibili.
Petrit Halilaj è nato a Kostërrc (Skenderaj-Kosovo) nel 1986. Vive e lavora tra Berlino, Kosovo e Italia.
Website ufficiale del Padiglione del Kosovo: www.kosovopavilion.com
Informazioni:
Nita Deda: [email protected]; T +377 44 23 43 20
Padiglione del Kuwait alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia
Titolo della mostra: Opere nazionali
Espositori: Sami Mohammad, Tarek al Ghoussein
Commissario: Mohammed Al Asoussi (Consiglio Nazionale della Cultura, delle Arti e delle Lettere)
Curatore: Ala Younis
Sede: Palazzo Michiel Sestriere Cannaregio, Strada Nova.
Il Governo del Kuwait prende parte, per le prima volta, attraverso il proprio Consiglio Nazionale della
Cultura, delle Arti e delle Lettere, alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia 2013.
Sulla scia del tema dell’esposizione “Il Palazzo Enciclopedico” scelto da Massimiliano Gioni, direttore di
questa edizione, la mostra dal titolo “Opere Nazionali” presenterà le due realizzazioni più importanti dello
scultore kuwaitiano Sami Mohammad (1943), unitamente alle nuove produzioni di altri artisti suoi
connazionali, accanto a un progetto parallelo di una pubblicazione. Curata da Ala Younis, la mostra “Opere
Nazionali” decostruisce i simboli di una magnificenza, in tempi che seguono quelli gloriosi e ne segnano
una sospensione, nel tentativo di reinterpretare il progetto di modernizzazione del Kuwait. Nell’anno in cui
ha acquisito l’indipendenza politica, il Kuwait ha accolto la propria rinnovata prosperità, affermando una
volontà di condividere il proprio benessere futuro con i propri vicini. Il periodo in questione fu volto alla
creazione di costruzioni istituzionali per accogliere il crescente afflusso di investimenti. Il paesaggio urbano
del Paese è diventato presto un museo a cielo aperto di rappresentazioni edilizie nazionali e internazionali,
di creazione e manifestazione politica. In una metamorfosi simile a quella del Paese, artisti autodidatti sono
stati ingaggiati per promuovere lo sviluppo delle istituzioni statali mentre lo Stato si faceva carico della loro
formazione professionale e provvedeva ai loro compensi annuali. La scultura è stata la forma d’arte
attraverso cui la scena artistica del Kuwait è salita alle luci della ribalta dagli anni Sessanta agli anni Novanta
del secolo scorso. Sami Mohammad è il più importante scultore del Kuwait. Le narrazioni e le immagini di
Sami Mohammad, immortalato in piedi accanto ad una sua statua raffigurante uno shaikh alto il doppio di
lui in una fonderia a Londra, sono molto importanti dal punto di vista qualitativo: una rappresentazione
dell’alternanza di potere tra l’opera d’arte e il suo autore, tra lo Stato e il cittadino, tra il sovrano e il suddito,
tra l’eredità e il suo destinatario, tra una sfida e il suo protagonista.
L’artista non parla della sensazione di incertezza e dovuta alla paura che le sue opere potessero essere
scartate, provato durante i mesi in cui vi ha lavorato. Egli non parla di come ha dovuto stabilire con il
committente la conformità di un busto realizzato in Kuwait con l’opera commissionata, prima di trasportarlo
a Londra per completare le parti restanti ed effettuarne il calco in bronzo. Mohammad è salito su
un’impalcatura per riuscire a creare un corpo i cui gesti fossero espressivi. Gli stessi corpi che subiranno le
ferite dei proiettili sparati contro di loro dall’esercito iracheno durante l’invasione del 1990. L’artista stesso
riuscì a sfuggire all’inseguimento dei soldati iracheni che tentarono di catturarlo per costringerlo a lavorare
alla costruzione di una statua raffigurante Saddam Hussein. Le statue sono l’espressione del periodo della
costruzione nazionale. Opere nazionali da parte dello Stato per il popolo e del popolo per il proprio Stato.
Opere che corrispondono alla via del successo e della buona sorte intrapresa dal Kuwait. Opere
monumentali che segnano questo momento storico e altri momenti storici a venire.
La mostra rende possibile l’incontro con la magnificenza delle opere presentate, e in una pubblicazione
parallela esplora i contesti emotivi e teorici che sono all’origine di queste opere in un momento in cui
l’identità nazionale non era messa in discussione e quando progetti modernisti, culturali o contrattuali,
erano le opere nazionali.
Informazioni: tel. + 965 224 16006 int. 417 [email protected]
Padiglione del Paraguay alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte - la Biennale di Venezia
Titolo della Mostra: Il Palazzo Enciclopedico del Paraguay
Espositori: Pedro Barrail, Daniel Milessi, Diana Rossi, Felix Toranzos
Commissario: Elisa Victoria Aquino Laterza
Commissario Aggiunto: Nori Vaccari Starck
Curatore: Osvaldo Gonzalez Real
Curatore tecnico a Venezia: Tiziano Inguanotto, Studio Arbur ltalia ( www.arburitalia.com - Architettura)
Luogo: Palazzo Carminati, Santa Croce 1882, 30135 Venezia.
Il governo del Paraguay partecipa alla Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia per la
prima volta, e lo fa con le opere di quattro artisti paraguaiani sotto il titolo di "Il Palazzo Enciclopedico del
Paraguay". Si tratta di opere provenienti da varie tendenze dell'arte contemporanea legati al tema principale
della 55. Esposizione Internazionale d’Arte a cura di Massimiliano Gioni. Pedro Barrail presenta nella sua
opera, "View of Point", un intervento nella sala principale dove la mostra Paraguay avrà luogo. Si tratta di
affrontare lo spazio virtuale della tela con lo spazio reale della stanza del Palazzo Carminati. La facciata
interna dovrebbe essere cancellata dalla sua stessa immagine, e al centro ci sarà stampato un punto rosso:
"You are not here". Questa situazione potrebbe essere la metafora del Paraguay nell’isolamento culturale e
del suo vagare nel mondo circostante: "Un vero e proprio labirinto di immagini pubblicitarie e media di
intrattenimento". Il lavoro è ispirato dagli scritti di Josefina Pla dove in una delle sue poesie parla di un
"Landscape with no exit", come le fotografie, un luogo sconosciuto, abitato da sogni e silenzio, mentre noi
fuggiamo nel nulla. La proposta di Daniel Milessi, "Yasururu Sororo" (invasione?) Si riferisce alla storia di
invasori successivi del paese Guarani (ora Paraguay) attraverso il gioco della guerra, un video che presenta
una concezione revisionista della storia, dal periodo coloniale ad oggi. Questo gioco, dove nessuno vince, è
istituzionalizzato: usurai, banchieri e sfruttatori sono sostenuti dalla classe politica in azione. Qualcosa di
molto importante, da un punto di vista estetico, è la scoperta di Milessi della somiglianza tra il modello di
progettazione di un tappeto nativo e dei videogiochi in-8-bit; pertanto, la comunicazione visiva più adatto ai
paraguaiani potrebbero essere i video-giochi come parte della cultura pop. Una vera filosofia del Paraguay:
il potere, usato dai grandi proprietari terrieri, e l'iconografia popolare. In realtà l'opera è una performance
video animata. Diana Rossi è stata ispirata da un fossile preistorico trovato di recente in Paraguay. Si tratta
di un impianto che rappresenta il formichiere ("yurumi"), animale totemico della tribù indigena AcheGuayaki del Paraguay. Per loro questo mammifero è considerato antenato, sacro e icona degli antichi
abitanti di questa terra. Sulla base di oggetti-trouvé, come le ossa, fili di pollaio, scarti di cuoio, bottiglie di
Coca-Cola, ecc. il lavoro ricorda anche il genocidio commesso contro questa tribù indigena nel 1973, durante
la lunga dittatura del Paraguay e condotto da soldati e contadini senza terra. I sopravvissuti furono internati
in una sorta di campo di concentramento gestito da missionari cristiani. I bambini della tribù vennero
massacrati e furono venduti come schiavi. L'idea di Diana è quella di rendere omaggio alla memoria dei
desaparecidos della tribù Ache-Guayaki. Il lavoro di Felix Toranzos è caratterizzato da una proposta che
intende continuare nel tempo: la progettazione architettonica ottagonale, chiamato in greco "Horologion", di
Andronico di Cirro (fine I secolo AC) che appare dopo 2000 anni ripetuta nella cupola del Museo Nazionale
di Belle Arti di Asuncion, Paraguay. Il Museo non ha uno spazio fisico fisso nel paese e sta cercando ancora
una sua destinazione finale. "Il Palazzo dei Venti", che è anche un orologio del tempo trascorso nel corso
della storia, è trasformato, grazie alla creatività dell'artista, in una serie di pannelli stampati con figure
geometriche di ispirazione ermetica rinascimentale uniti alla più pura tradizione pitagorica, in cui la
geometria dei numeri è divina. La ricerca del tempo perduto viene recuperato, in questo modo, attraverso
l'arte.
Elisa Victoria Aquino Laterza
Informazioni: Italiano e Inglese : [email protected] – Twitter : VCEBiennalePY
Padiglione del Tuvalu alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte - la Biennale di Venezia
Title of the exhibition: Destiny - Intertwined
Exhibitor: Vincent J.F. HUANG
Commissioners: Hon. Apisai Lelemia Minister, Ministry of Foreign Affairs, Government of Tuvalu
Mr.Tapugao Falefou Permanent Secretary, Ministry of Foreign Affairs, Government of Tuvalu
Curators: Dr. An-Yi Pan, Prof. Szu Hsien Li, Prof. Shu Ping Shih
Co-organizer: Cultural Association Near East Far East
Venue: Accademia di Belle Arti di Venezia Sede Centrale, Ex Ospedale degli Incurabili, Dorsoduro 423
The theme of the 2013, 55th Exhibition, The Encyclopedic Palace, intends to “realize” metaphorically Marino
Auriti’s unfulfilled dream: “An entirely new concept in museums, designed to hold all the works of man, in
whatever field, discoveries made and those which may follow.” Auriti proposed this in the 1950s, reflecting
the optimism of mankind as the dominant species, capable of conquering any obstacle. But can the imagined
136-floor museum adequately contain endless human ambitions, desires and greed?
The globalized world we live in today differs dramatically from the modern period in which Auriti
imagined mankind’s “blissful future.” The capitalist economy endlessly demands development, progress,
profit, efficiency; all of these “forward-thinking” economic model shave become the most virulent enemy of
human survival. Mankind’s seeking this unnatural path to project human “progress” has brought human
beings to the brink of destruction.
While human society celebrates globalization, the dominance and control of the First World have never been
globalized; on the contrary, they are concentrated in the hands of a few. Yet the highly industrialized nations
seldom take responsibility for global environmental and climate crises, because any major, effective steps
taken would jeopardize their own national interests—weaker economic growth indicators, rising
unemployment rates, and rising prices, resulting in higher inflation, a weaker stock market and lower
investment returns. In this unnatural trend the developed world incessantly looks for excuses to continue
this “progress,” but in reality, we are destroying our only space for survival.
We represent the island Tuvalu, a nation with the lowest carbon output, yet the first destined to sink below
sea level due to climate change, and promote the artist Vincent J.F. Huang’s admonition that our destinies
are intertwined. All residents on this planet, whether from the First or Third World, from the North Pole,
South Pole, or the Equator will all end up victims of this calamity resulting from human greed. In order to
explicate the notion of intertwined destinies, we chose animals from habitats in the South Pole, North Pole,
and Tuvalu in artistic expressions to demonstrate that when this destruction peaks, there will no longer be a
distinction between the developed and underdeveloped nations.
Marino Auriti’s granddaughter B.G. Firmani told a thought-provoking story. In her mother’s dream, Marino
Auriti appeared as a young man, holding in his hand a tree whose root ball was still intact. Looking at his
daughter, Auriti said, “Io vivo (I live).” If Auriti’s Encyclopedic Palace was an illusion of human
overconfidence, then his appearance in a dream, holding a fragile plant in his hand, seems to question
whether human destiny and Earth will escape from this self-inflicted calamity.
Contact information:
Website: www.tuvalupavilion.com
E-mail: [email protected]
Address: Ministry of Foreign Affairs, Vaiaku, Funafuti,TUVALU
la Biennale di Venezia
55. Esposizione Internazionale d’Arte
Il Palazzo Enciclopedico
48 gli Eventi Collaterali della 55. Esposizione Internazionale d’Arte
Venezia, 10 aprile 2013 - Saranno 48 gli Eventi Collaterali della 55. Esposizione
Internazionale d’Arte dal titolo Il Palazzo Enciclopedico (erano 37 nel 2011), curata da
Massimiliano Gioni e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta
(vernice 29, 30 e 31 maggio 2013), aperta al pubblico dal 1 giugno al 24 novembre 2013.
Gli Eventi Collaterali ammessi dal curatore e promossi da enti e istituzioni nazionali e
internazionali senza fini di lucro, sono organizzati in numerose sedi della città di Venezia
e propongono un'ampia offerta di contributi e partecipazioni che arricchiscono il
pluralismo di voci che caratterizza la mostra di Venezia.
Così commenta il Presidente Paolo Baratta:
“Con questo si completa il numero di soggetti che fuori dai confini della Mostra sono
presenti nella città di Venezia e che concorrono, insieme a un buon numero di Paesi
partecipanti non dotati di padiglione all’interno dei Giardini e dell’Arsenale, a diffondere
la 55. Esposizione facendola diventare un fenomeno urbano, tale da coinvolgere ogni
angolo della città.”
Per ulteriori informazioni
Ufficio stampa Arti visive
la Biennale di Venezia
T +39 041 5218 – 849/846/716
[email protected]
ww.labiennale.org
Facebook: La Biennale di Venezia
Twitter: la_Biennale
25%: Catalonia at Venice
Otto persone disoccupate sono state scelte per coprire il più ampio spettro sociale possibile (un senegalese
senza documenti, un’architetta giovane e superqualificata, una ricercatrice scientifica, un operaio sopra i 50
anni) per essere fotografate da Francesc Torres durante un periodo di convivenza in cui l’artista descrive le
loro vite quotidiane. Oltre alla documentazione visiva del loro quotidiano, Torres fa ad ognuno un ritratto
ufficiale. Dopo questa prima fase in cui vengono documentate la vita di ogni giorno e la situazione
economica dei personaggi, la cineasta Mercedes Álvarez filma le opinioni dei personaggi sul ruolo dell’arte
nella loro vita. E le otto persone disoccupate diventano così i soggetti attivi della mostra.
Cantieri Navali, Castello 40 (San Pietro di Castello)
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: Institut Ramon Llull
www.llull.cat
About Turn: Will Gill & Peter Wilkins, Terranova a Venezia
About Turn presenta nuovi corpi di opere di Will Gill e Peter Wilkins, artisti contemporanei che lavorano a
Terranova, in Canada. La mostra è stimolata da esplorazioni complementari di narrazioni sul mondo.
L’opera, il cui orizzonte include video, fotografia e pittura, gioca abilmente nell’ambito dei confini
dell’astrazione e della narrativa. Il riconoscibile e l’intangibile. Le opere di Gill mescolano un’ingenuità
pretesa con il controllo formale, sollevato dalla vita familiare e dai sogni fugaci. Le immagini di Wilkins
creano un ponte tra l’arte storica e contemporanea, utilizzando astrazioni distillate e sottili, per durata e
forma.
Galleria Ca' Rezzonico, Dorsoduro 2793
29 maggio - 24 novembre
Organizzazione: Terra Nova Art Foundation
www.tnaf.ca
Ai Weiwei – Disposition
Ai Weiwei presenta Straight, il primo progetto sviluppato utilizzando lunghe barre di armatura recuperate
nelle scuole crollate durante il terremoto di Sichuan del 2008. Questo lavoro, di cui una prima versione è
stata presentata all’Hirshhorn Museum di Washington D.C. nel 2012, viene installata in scala maggiore
presso lo Spazio Progetto Zuecca. Ai Weiwei è internazionalmente conosciuto per il suo lavoro che riflette la
Cina dei nostri giorni e la sua preoccupazione per i diritti dell’uomo e la libertà d’espressione. Questa
installazione su larga scala, realizzata appositamente per il sito in occasione della 55. Esposizione
Internazionale d’Arte presso lo Spazio Progetto Zuecca, si presenta con un immediato senso del dramma per
un evento che sottende allo sviluppo contradditorio della Cina contemporanea.
Zuecca Project Space/Complesso delle Zitelle, Giudecca 32 (Fondamenta delle Zitelle)
29 maggio - 15 settembre
Organizzazione: Zuecca Project Space
www.zueccaprojectspace.com
A Remote Whisper (Un Sussurro lontano)
Pedro Cabrita Reis, uno dei maggiori artisti portoghesi della sua generazione, presenta un’installazione dal
titolo A Remote Whisper in uno spazio espositivo di 700 metri quadri del piano nobile di Palazzo Falier. Un
sussurro lontano fluisce attraverso le sale, abbraccia le pareti, le porte e i pavimenti con tubi di alluminio,
luci fluorescenti e cavi come disegni nello spazio. Si tratta di una costruzione semi-precaria, grezza e tuttavia
quasi architettonica che integra frammenti di opere provenienti dal suo studio, un tempo da lui abbandonati,
materiale documentale, fotografie, disegni e dipinti insieme a relitti e ciarpame trovati in città.
Palazzo Falier, San Marco 2906
29 maggio - 24 novembre
Organizzazione: Direção-Geral das Artes
www.pedrocabritareis-palazzofalier.org
Art and Knowledge - The spirit of the place in the Platonic Solids
Nella Sala Monumentale della prestigiosa Biblioteca Nazionale Marciana (Piazza San Marco) Lore Bert
presenta 5 sculture di specchio in un environment di carta accanto a 11 opere di grande formato, in una
mostra dal titolo Art and Knowledge – The spirit of the place in the Platonic Solids. I 5 Solidi Platonici stanno per i
5 elementi: terra, acqua, fuoco, aria e universo. Lore Bert studia all’Accademia Belle Arti di Berlino. Realizza
oltre 200 mostre e 125 environments in più di 26 Paesi del mondo, fra cui 40 mostre personali in musei.
Numerose pubblicazioni, fra cui 38 monografie, documentano il suo lavoro che fa parte di molte collezioni
internazionali.
Biblioteca Nazionale Marciana, Piazza San Marco
29 maggio - 24 novembre
Organizzazione: van der Koelen Foundation for Arts and Science
www.platonicsolids.lore-bert.com
www.marciana.venezia.sbn.it
www.zkw.vanderkoelen.de
Back to back to Biennial - Free expression
L’arte contemporanea, dal dopoguerra a oggi, ha teorizzato e spiegato che ci sono diversi e tanti modi di
esprimersi. I Writers rappresentano un movimento artistico fenomenale che parte dalla società fortemente
urbanizzata, dove le periferie sono considerate dei ghetti e dove l'urbanesimo viene visto come una grande
tavolozza su cui esprimere la propria interpretazione della realtà. Il progetto Back to Back to Biennale è un
evento per certi aspetti collettivo e generazionale, ed è caratterizzato dalle performance che gli artisti
eseguiranno, non c’è nessun filtro curatoriale o tematico, l’espressione è libera, così come recita il sottotitolo.
Campo Sant’Agnese, Dorsoduro 809
Ca' Bonvicini, Santa Croce 2161
1 giugno – 24 novembre
Organizzazione: Associazione Eventi d'arte e d'architettura
www.bb2biennale.com
Bart Dorsa. Katya.
Katya è una mostra di lastre fotografiche di collodio e vetro argentato e sculture in bronzo presentate in uno
spazio buio appositamente organizzato. Il progetto racconta la storia personale di una ragazza russa
scoperta a Mosca dall’artista americano. Il viaggio di Katya, che passa da una rigorosa vita monastica
ortodossa che dura 10 anni dai 3 ai 13 anni, alla vita underground di Mosca, è un reticolo di storie impresse
sulla pelle del viso e del corpo. La sua forma è stampata e impressa sul vetro e in una scultura di bronzo che
descrive il viaggio di Katya e l’archetipo del mitico crocevia, il tema principale del lavoro di Dorsa.
Dorsoduro 417 (Fondamenta delle Zattere)
29 maggio - 15 settembre
Organizzazione: Moscow Museum of Modern Art (MMOMA)
www.mmoma.ru
Bedwyr Williams: The Starry Messenger - il Messaggero Sidereo
Che un poeta osservi attraverso un microscopio o un telescopio, egli vedrà sempre la stessa cosa (Gaston Bachelard).
The Starry Messenger (Il Messaggero Sidereo) di Bedwyr Williams prende il nome da uno studio pubblicato
da Galileo Galilei sulle sue scoperte attraverso il telescopio. In una serie di sale e corridoi di Santa Maria
Ausiliatrice (Ludoteca) questo nuovo lavoro ripensa all’esplorazione dello spazio sia infinito che minuto: la
veglia notturna di un astronomo oppure la ricerca di un devoto nelle lucide galassie dal terrazzo sotto ai
suoi piedi.
Santa Maria Ausiliatrice (Ludoteca), Castello 450 (Fondamenta San Gioacchin)
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: Cymru yn Fenis / Wales in Venice
www.walesvenicebiennale.org.uk
Breath
Shirazeh Houshiary presenta Breath (Respiro), un video a quattro canali realizzato la prima volta nel 2003,
ora rimasterizzato e parte di una nuova e unica installazione fissa. In Respiro (2013), i canti evocativi di
preghiere Buddiste, Cristiane, Ebraiche e Islamiche sono diffusi da quattro schermi video. Il suono diventa
coreografia, con le immagini che catturano il respiro ritmato dei cantanti. L’installazione è un recinto
rettangolare rivestito di feltro nero, vi si accede attraverso uno stretto passaggio che porta a un interno
bianco illuminato da une luce fioca. Quattro schermi sono sospesi ad altezza d’uomo, da questi si diffondono
e si attenuano i canti delle diverse tradizioni, si gonfiano e si disperdono in un coro inquietante che riempie
le sale e oltrepassa le pareti. Se all’interno c’è unicità, all’esterno tutto è molteplicità.
Arsenale di Venezia, Torre di Porta Nuova
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: Solomon R. Guggenheim Museum and Foundation
Culture‧Mind‧Becoming
Culture‧Mind‧Becoming è una mostra di un gruppo di eccellenti artisti cinesi il cui obbiettivo è di
sovrapporre l’impatto culturale di appropriazione, riflessione e reinvenzione che esiste nella cultura cinese
attraverso la lente della globalizzazione. In un periodo in cui in genere gli artisti riflettono sull’empirismo
individuale come corpus sostanziale della loro prassi artistica, gli artisti cinesi sono tornati al loro
patrimonio culturale dopo avere acquisito la conoscenza dell’arte occidentale. Grazie a una continua
sperimentazione ed evoluzione promuovono un terreno comune in un contesto creativo e unico. Gli artisti
cinesi sono influenzati a vari livelli dalla cultura occidentale in diversi momenti della loro vita. Vivendo in
una società dalla cultura diversa, sono ispirati a ridefinire e reinventare la loro componente comune –
l’esperienza culturale orientale - che si manifesta attraverso le presentazioni artistiche.
Palazzo Mora, Strada Nuova 3659 (San Felice)
Palazzo Marcello, San Marco 3699 (Rio Terà degli Assassini)
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: Global Art Center Foundation
www.globalartcenter.org
Future Generation Art Prize @ Venice 2013
Il Future Generation Art Prize @ Venice presenta la seconda edizione del primo concorso artistico globale con
21 artisti provenienti da quasi tutti i continenti e da 16 diversi paesi. Le opere di 21 artisti indipendenti, tra
cui la vincitrice del primo premio, Lynette Yiadom-Boakye, e i vincitori dei premi speciali Ryanne Tabet,
Marwa Arsanios, Jonathas de Andrade, Micol Assaël e Ahmet Öğüt, delineano un ampio spettro di posizioni
artistiche che permettono di scoprire e mappare tendenze future e innovative di una nuova generazione di
artisti.
Palazzo Contarini Polignac, Dorsoduro 874 (Accademia)
29 maggio - 1 settembre
Organizzazione: Victor Pinchuk Foundation; PinchukArtCentre
www.pinchukartcentre.org
www.pinchukfund.org
Glasstress, White Light / White Heat
Agli artisti invitati si chiede di rispondere sul tema della luce e del calore, i componenti del fuoco, l’elemento
distruttivo/creativo legato alla formazione dell’universo e della materia primordiale del caos. L’energia dei
raggi solari fornisce la luce e il calore, essenziali a tutte le forme di vita e alla sopravvivenza su questo
pianeta. La luce e il calore sono fondamentali per la fabbricazione del vetro: la luce è parte integrante della
nostra percezione del vetro, mentre il calore è necessario a plasmarlo.
Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Palazzo Cavalli Franchetti, Campo S. Stefano 2847
Berengo Centre for Contemporary Art and Glass, Campiello della Pescheria, Murano;
Scuola Grande Confraternita di San Teodoro, San Marco 4810
31 maggio - 24 novembre
Organizzazione: LCF-London College of Fashion
www.fashion.arts.ac.uk
I libri d'acqua
Nocera ha spesso posto al centro del suo lavoro aspetti cruciali riguardanti i diritti fondamentali dell’essere
umano. Con il progetto I libri d’acqua l’artista focalizza l’attenzione sul tema della migrazione come
fenomeno sociale totale. Al centro della sua riflessione è posta l'importanza della mobilità umana come
espressione di una libertà fondamentale di movimento e aspirazione all'emancipazione, che l’artista esprime
simbolicamente attraverso il viaggio. I Libri di Antonio Nocera sono taccuini di viaggio senza parole,
racconti non scritti che si susseguono, protetti dalle pagine, e si dischiudono al nostro sguardo. Libri che
sembrano scaturire, come divini oggetti di mitologica memoria, dall’acqua.
Monastero di San Nicolò, Riviera San Nicolò 26, Lido di Venezia
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: EIUC – European Inter-University Centre For Human Rights and Democratisation
www.eiuc.org
www.ilibridacqua.it
Imago Mundi
La mostra presenta la collezione, costituita da più di un migliaio di opere, di piccoli quadri (tutti in formato
10x12 centimetri) che Luciano Benetton ha raccolto a partire dalle esperienze fatte nel corso dei viaggi che ha
compiuto in ogni parte del mondo. Sono presentate le opere raccolte in Australia, India, Corea, Stati Uniti,
Giappone. La collezione è simile a un inventario aperto in grado di contribuire a dimostrare come siano
mutevoli i modi in cui il mondo viene visto, interrogato e rappresentato dagli artisti, e come le loro
esperienze possano contribuire a comprendere meglio la ricchezza custodita in tutto ciò che di diverso e
lontano il mondo offre alle nostre interpretazioni.
Fondazione Querini Stampalia, Castello 5252 (Santa Maria Formosa)
27 agosto - 27 ottobre
Organizzazione: Fondazione Querini Stampalia onlus
http://www.querinistampalia.it/
In Grimani
In Grimani è la prima mostra di arte contemporanea costruita per le sale del museo, già residenza
cinquecentesca di una potente famiglia veneziana. I lavori in vetro di Ritsue Mishima sono il frutto di una
lunga frequentazione del palazzo. L’artista, residente a Venezia dal 1989, si esprime utilizzando la millenaria
cultura artigianale della fornace e i maestri vetrai muranesi danno forma alle sue idee, come testimonia il
lavoro fotografico di Rinko Kawauchi, cui è dedicata una sala, permettendoci una visione poetica del
misterioso lavoro esecutivo in fornace.
Palazzo Grimani di Santa Maria Formosa, Castello 4858 (Ruga Giuffa)
30 maggio - 29 settembre
Organizzazione: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza speciale per il patrimonio Storico,
Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare
www.palazzogrimani.org
Ink Brush Heart, XiShuangBanNa
“Alla fine del 2012 fui invitato a visitare la foresta pluviale di XiShuangBanNa, nel sud della Cina. Mentre mi
intrattenevo nella serena quiete della foresta pluviale, mi sentivo sempre più colpito dalla supremazia della
natura. Se i colori del mio ambiente quotidiano sbiadivano ogni giorno di più verso il grigio, qui i colori
vibravano lucenti e vitali. Osservavo gli alberi che raggiungevano i 90 metri di altezza, un’altezza
paragonabile a quella della maggior parte dei nuovi edifici delle città cinesi. Per essere così alti gli alberi
dovevano avere radici profondissime. Mi resi conto che la nostra società, per soddisfare i bisogni più elevati
doveva approfondire e legarsi alle sue tradizioni. Le foglie degli alberi formavano una composizione
intrigante con le penne del pavone il quale, avendo una coda su cui spiccano cento occhi, era considerato la
manifestazione terrestre della Fenice. Secondo la tradizione del Feng Shui è considerato l’animale celeste del
sud della Cina che rappresenta il potere e la bellezza” (Simon Ma).
Chiesa di San Stae, Campo San Stae, Santa Croce
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: Museo di Arte Contemporanea, Shanghai
LAWRENCE WEINER: THE GRACE OF A GESTURE
THE GRACE OF A GESTURE, un’opera d’arte di Lawrence Weiner, costituisce il pezzo centrale di una
mostra organizzata dalla Written Art Foundation e presentata al pianterreno di Palazzo Bembo nei pressi del
ponte di Rialto. Un elemento centrale sarà l’installazione del THE GRACE OF A GESTURE (la grazia di un
gesto) che apparirà su cinque dei maggiori sistemi di trasporto della città di Venezia, i vaporetti.
Trasporteranno l’opera lungo il Canal Grande, l’Arsenale, i Giardini e oltre. L’opera sarà mostrata in cinque
lingue diverse, dal cinese al giapponese, dall’arabo all’ebraico. Incluse nella mostra a Palazzo Bembo altre
quattro opere di Weiner, originariamente create per la sua mostra Displaced al Dia Center for the Arts di New
York nel 1991.
Palazzo Bembo, San Marco 4793, (Riva del Carbon)
2 giugno - 24 novembre
Organizzazione: Written Art Foundation
www.writtenartfoundation.de
Le Retour de l'enfui
Le retour de l’enfui non propone associazioni e interpretazioni certe e inamovibili, ma evidenzia la possibilità
di percorsi paralleli e traiettorie di fuga. La mostra si basa sulla tesi, formulata da Aby Warburg, di un
raccordo tra epoche differenti: un nuovo modello di temporalità denominato sopravvivenza.
Nell’esposizione dialogano opere d’arte primitiva, antica, moderna e contemporanea, creando scarti
culturali, formali e temporali che interrogano e sospendono le certezze. L’obiettivo è ritrovare uno sguardo
nuovo su ciò che le immagini dei libri di storia dell’arte ci hanno reso familiare, su ciò che la storia politica e
sociale ha decretato come visione normalizzata.
Gallerie dell'Accademia, Dorsoduro 1050
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: Espace 251 Nord
www.e2n.be
Lost in Translation
Lost in translation è una mostra di oltre cento opere di arte contemporanea russa degli ultimi quaranta anni
che prende in esame gli aspetti storici, politici, sociali ed economici del processo di “traduzione” di un’opera
d’arte nell’età della globalizzazione. La mostra presenta quei lavori che sono particolarmente difficili da
decifrare per un pubblico che non ha familiarità con il “contesto russo” nel quale queste opere si sono
formate e al quale rimandano. Tutti i lavori sono esposti insieme alla loro “traduzione allargata” che
individua e spiega i riferimenti essenziali a ottenere una migliore comprensione del messagio racchiuso.
Università Ca' Foscari, Dorsoduro 3484
29 maggio - 15 settembre
Organizzazione: Moscow Museum of Modern Art (MMOMA)
www.mmoma.ru
"Love me, Love me not" Contemporary Art from Azerbaijan and its neighbours
Prodotto e supportato da YARAT - un’organizzazione non-profit dedicata al sostegno e alla comprensione
dell'arte contemporanea in Azerbaijan e alla creazione di una piattaforma per l'arte azera sia a livello
nazionale che internazionale - Love Me, Love Me Not offrirà nuove prospettive sulle diverse e culturalmente
ricche culture dell'Azerbaijan e dei suoi vicini. Attualmente curiosità e pregiudizio convivono ancora in
questa regione; le opere in mostra daranno una visione penetrante delle dinamiche di ogni nazione,
portando alla luce aspetti dimenticati o sconosciuti della storia e dimostrando l'ampiezza della visione e
della creatività in gioco entro i loro confini.
Arsenale Nord, Tesa 111
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: YARAT Contemporary Art Organisation
www.loveme-lovemenot.com
www.yarat.az
Mind Beating
“Mente” significa pensiero e coscienza in senso psicologico, ed è come il cervello, un grande hub
centralizzato per ricevere e classificare le informazioni. Lo scopo della mostra è considerare la mente come
un contenitore, ed estendere il tutto al sistema pensiero, esplorando le relazioni tra creazione visiva e mondo
multidimensionale attraverso il “cuore”, l’organo di ricezione delle informazioni comune a tutti gli uomini,
la sua frequenza, il suo battito. Sebbene parole come “globalizzazione” e “transfrontaliero” siano molto
utilizzate, Mind Beating analizzerà gli ultimi lavori e le idee dei loro creatori a partire da prospettive simili
prima di trovare parole più adatte.
Arsenale Novissimo, Spazio Thetis; Castello 925
31 maggio – 24 novembre
Organizzazione: Nanjing Sanchuan Modern Art Museum
www.sanchuanmuseum.com
Nell'acqua capisco
Protagonista del progetto è l’acqua e racconta relazioni, comunicazioni, sentimenti e aspirazioni che passano
attraverso questo elemento come veicolo per esprimere uno stato d’animo. L’acqua è il tratto comune di tutte
le opere in mostra, nel suo fragore c’è il tentativo di nascondere stati di disagio, nell’acqua ci si immerge per
recuperare tutto ciò che è fuori da essa. Ma l’acqua è anche un elemento di condivisione, interprete di
messaggi inclusivi, in essa c’è la possibilità di riconversione di un bene comune nei suoi aspetti più
produttivi. Tutto questo è raccontato attraverso opere di artisti che con l’acqua hanno saputo creare un
dialogo, mai scontato, a volte gioioso spesso doloroso ma sempre riflessivo.
Ateneo Veneto, San Marco 1897 (Campo San Fantin)
Procuratie Vecchie, Piazza S. Marco 153/A
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: CIAC – Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea Castello Colonna; The Hart Foundation
www.castello-colonna.it/ciac
www.the-hart-foundation.org
Noise
A cent'anni da L'arte dei Rumori di Luigi Russolo, Noise propone una riflessione sul rumore quale
condizione necessaria e parte integrante di ogni processo comunicativo. Una delle possibilità dell'arte è di
rendere significante quella parte della comunicazione che solitamente sfugge alla codificazione e alla
comprensione, per tornare a un essenziale principio di indeterminatezza. Adottando un modus operandi
legato all'ascolto e all'immersione, gli artisti in mostra pongono la processualità in una posizione privilegiata
rispetto alle esigenze di rappresentazione e individuano, in quello che potremmo definire errore, una
condizione essenziale per rendere conto della complessità dell'esistente.
Ex Magazzini di San Cassian, Santa Croce 2254 (Calle della Regina, Campo San Cassian)
1 giugno – 20 ottobre
Organizzazione: De Arte Associazione
www.dearteassociazione.org
Otherwise Occupied
Otherwise Occupied presenta due artisti palestinesi noti internazionalmente, Bashir Makhoul e Aissa Deebi.
Entrambi gli artisti sono nati nell’ambito dei confini del 1948, ai margini di un altro stato nella loro patria e
all’esterno della Cisgiordania occupata e dei centri della cultura palestinese contemporanea. Sono emigrati
per diventare cittadini di altri stati che operano in un mondo artistico globale. Si considerano ancora
palestinesi e sono alla ricerca di nuovi modi per immaginare la nazione, anche se ne sono fisicamente
lontani. L’arte riesce a occupare gli spazi culturali che altrimenti sono inaccessibili o invisibili. Otherwise
Occupied descrive altri modi per immaginare la nazione all’esterno e oltre il conflitto; è quindi un’occasione
per ripensare in modo artistico e critico la de-territorializzazione della Palestina.
Liceo Artistico Statale di Venezia, Palazzo Ca' Giustinian Recanati, Dorsoduro 1012 (Accademia)
29 maggio - 30 giugno
Organizzazione: Al Hoash
www.alhoashgallery.org
OVERPLAY
OVERPLAY focalizza in modo interdisciplinare il rapporto tra arte e crisi. Partendo da una ricognizione
storica della storia dell’arte (Caporali, Correggio, Jordaens, Guardi, Rousseau, von Stuck, Schifano, Vedova,
Santomaso) ci accompagna verso la “criticità del senso” presente nell’installazione di Emiliano Bazzanella,
ove l’iPad diventa la voce inquietante di infinite domande senza risposta create da un software, oppure
verso tentativi di fuga, ribellione, sublimazione immaginaria e riconversione, presenti in un folto gruppo di
importanti artisti contemporanei.
Associazione Culturale Italo-Tedesca, Palazzo Albrizzi, Cannaregio 4118
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: Associazione Culturale Italo-Tedesca
http://www.acitve.it/
Pabellon de la urgencia: rebuilding utopia
Sono passati quarant’anni. Quando ha cominciato a cambiare il mondo? Nel 1973? Nel 1989? Quando è
morta la “imagination au pouvoir”, nel 1968 o nel 2012? O solamente il 1° Gennaio 2013?
Teatro Fondamenta Nuove, Cannaregio 5013
1 giugno - 10 novembre
Organizzazione: MAC (Museo de Arte Contemporaneo de Santiago de Chile); Fundacion CorpArtes;
www.mac.uchile.cl
www.corpartes.cl
www.emergencypavilion.org
Passaggio nella Storia: 20 Anni di Biennale di Venezia e Arte Contemporanea Cinese
Il 2013 segna il ventesimo anniversario della partecipazione degli artisti cinesi contemporanei alla
Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia; ricorrono, inoltre, i venti anni di scambi
culturali e artistici tra Cina e Occidente. In questo periodo si è registrato un cambiamento negli
atteggiamenti accettati verso la cultura cinese e la sua identità internazionale nel mondo occidentale, come
pure verso il contributo della Cina all’arte contemporanea, soprattutto nella pittura. Il tema della mostra,
passaggio nella storia, deriva appunto da questo. In effetti, si vede chiaramente che gli sforzi congiunti degli
artisti e dei critici cinesi contemporanei, sia in Cina sia all’estero, così come gli sforzi dei curatori occidentali
con una passione per l’arte, hanno reso possibile questo prezioso periodo della storia dell’arte cinese.
Arsenale Nord, Nappa 89
1 giugno – 24 novembre
Organizzazione: Museum of Contemporary Art, Chengdu
www.chengdumoca.org/en/index.php?do=show&id=261
PATO.MEN PAlace Theatre Of Memory ENcyclopaedic
Questo progetto di installazione d’arte incoraggia una riflessione sulle informazioni e le conoscenze, la sua
disposizione ordinata o meno, e la sua manipolazione. Dall’Arca di Noè al Rinascimento, dal Teatro della
Memoria di Giulio Camillo, al Teatro della Memoria di Steve Jobs, la causa è il Palazzo Enciclopedico di
Marino Auriti. Molti Teatri del Mondo si contendono il primato nel Teatro Globale, e tuttavia c’è ancora
posto per l’Etica. In PATO.MEN & Women le donne sono una minoranza ma tuttavia in numero molto
significativo. Sono strani esseri, molto ordinati e spiritosi, quasi edonisti, che praticano l’Etica. Questa
installazione d’arte sarà essenzialmente in bianco e nero.
Arsenale, Castello, 2126/A (Campo della Tana)
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: Civic and Municipal Affairs Bureau of Macao (IACM); The Macao Museum of Art (MAM)
www.iacm.gov.mo
www.mam.gov.mo
PERSONAL STRUCTURES
La mostra presenta una straordinaria combinazione di opere d’arte che offrono una vasta gamma di
approcci individuali sui temi del Tempo, dello Spazio, dell’Esistenza. Opere d’arte che si presentano con
sincerità e con grande impatto all’interno di ogni spazio e allo stesso tempo creano la complessità della
mostra. Ogni sala dovrà dare allo spettatore delle informazioni su ogni opera in mostra, sul progetto o
sull’idea dal punto di vista dell’artista.
Palazzo Bembo, San Marco 4793, (Rialto, Riva del Carbon)
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: GlobalArtAffairs Foundation
www.personalstructures.org
www.globalartaffairs.org
www.palazzobembo.org
Perspectives by John Pawson
John Pawson rivela una nuova prospettiva della Basilica di San Giorgio Maggiore. Perspectives offre al
visitatore una vista unica sulla bellezza del capolavoro architettonico di Andrea Palladio. La combinazione
tra un menisco di cristallo concavo Swarovski e un emisfero riflettente e più grande, crea un’esperienza
ottica che porta nuova luce all’interno della famosa basilica benedettina. La missione della Fondazione
Swarovski è promuovere la creatività e l’innovazione grazie al lavoro svolto insieme agli architetti, gli artisti
e i designer. Questo evidenzia il suo impegno verso la comunità artistica e non solo.
Isola di San Giorgio Maggiore, Basilica di San Giorgio Maggiore
1 giugno – 24 novembre
Organizzazione: Swarovski Foundation
www.swarovskifoundation.org
Rhapsody in Green
Nel 1924, quando George Gershwin componeva la sua Rhapsody in Blue, Huang Tu-Shui (1895-1930), il primo
artista modernista Taiwanese, fondeva il suo bronzo In the Outskirts che rappresentava un bue e le gru, un
paesaggio molto comune nei campi di riso dell’Asia meridionale. Il colore verde, semanticamente ambiguo
per la tradizione cinese e assente dal bronzo fuso, è tuttavia ovviamente implicito nella creazione di Huang,
e costituisce il punto di partenza della Rhapsody in Green. Questa mostra analizza come tre artisti taiwanesi
contemporanei, Tsan-Hsing Kao (1945), Ming-Chang Huang (1952) e Yu-Cheng Chou (1976), reagiscano
artisticamente al colore verde, sia con un approccio visivo, che intersoggettivo, in altre parole concettuale,
ricordandoci il suo GIUSTO posto nel nostro ambiente di oggi.
Istituto Santa Maria della Pietà, Castello 3701
1 giugno – 31 agosto
Organizzazione: National Taiwan University of Arts
http://portal2.ntua.edu.tw/enntua/index.htm
RHIZOMA (Generation in Waiting)
Edge of Arabia è un’associazione artistica indipendente che si occupa di promuovere l’arte contemporanea
araba con particolare attenzione verso l’Arabia Saudita. La mostra proposta per la 55. Esposizione
Internazionale d’Arte, RHIZOMA (Generation in Waiting), a cura di Sara Raza e del poeta e artista Saudita
Ashraf Fayadh, trae ispirazione da una generazione di artisti giovani. Congiungendo le arti visive alla
filosofia naturale e alle scienze, la mostra presenterà un network emergente di artisti all'interno dell'Arabia
Saudita. Come è spiegato dalla curatrice Sara Raza “il titolo e il concetto che stanno dietro l’esposizione
hanno un diretto riferimento a un rizoma: radice di una pianta che invece di sviluppare le proprie radici
lateralmente le allunga verso l’alto. Si crea così una metafora per la fiorente generazione Saudita del giorno
d’oggi“.
Magazzino del Sale, Dorsoduro 262 (Fondamenta delle Zattere)
30 maggio - 24 novembre
Organizzazione: Edge of Arabia
www.edgeofarabia.com
Salon Suisse
Il Salon Suisse, programma collaterale ufficiale della partecipazione svizzera alla 55. Esposizione
Internazionale d’Arte, comprende dibattiti e letture pubbliche ma anche iniziative sperimentali come
performance audiovisive, la ricostruzione di una mostra e conferenze-performance. L’edizione di quest’anno
è dedicata al retaggio dell’Illuminismo europeo nel mondo artistico contemporaneo. Il suo curatore, Jörg
Scheller, ha invitato teorici e artisti internazionali a intavolare un dibattito sull’Illuminismo in un’ottica
multiprospettica. Gli eventi, gratuiti e accessibili a tutti, si svolgono sempre nello storico Palazzo Trevisan
degli Ulivi.
Palazzo Trevisan degli Ulivi, Dorsoduro 810 (Campo Sant'Agnese)
1-2 giugno; 13-15 giugno; 12-14 settembre; 17-19 ottobre; 21-23 novembre
Organizzazione: Swiss Arts Council Pro Helvetia
www.prohelvetia.ch
www.biennials.ch
Scotland + Venice 2013 Sworn / Campbell / Tompkins
La mostra presenta un nuovo lavoro di tre artisti significativi che operano oggi in Scozia. Corin Sworn crea
installazioni che esplorano il modo in cui gli oggetti circolano, diffondono e creano storie. Duncan Campbell
produce film con materiale d’archivio e sue riprese, rimettendo in questione le informazioni presentate.
Hayley Tompkins realizza oggetti dipinti che trasformano oggetti familiari e banali come coltelli, martelli,
cellulari o pezzi d’arredamento. La mostra è curata e organizzata dal Common Guild, Glasgow. Scotland +
Venice è un partenariato tra Creative Scotland, British Council Scotland e le Gallerie Nazionali di Scozia.
Palazzo Pisani (Santa Marina), Cannaregio 6103 (Calle delle Erbe)
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: Scotland + Venice
www.scotlandandvenice.com
Steel-Lives, Still-Life
Una donna fissa intensamente il suo sguardo energico sullo spazio della vita e lo trapassa. Cosa c’è dall’altra
parte? L’acciaio residuo scintilla con potente ridondanza; un residuo che ha mancato l’obiettivo di rendere la
vita come l’avrebbe potuta rendere. Un flusso cinematografico permea la temporalità stessa del lavoro
fotografico di Norayr Kasper, lontano sia dalla nostalgia sia dal reportage fotografico. Ciò che è in ballo in
queste opere non è la scomparsa ma l’existance. Steel-Lives, Still-Life è una narrazione messa tra parentesi in
un luminoso contesto palladiano. La donna stessa sa di essere stata messa tra parentesi dal mondo che è
andato avanti senza di lei. Questa è ancora vita (“still life”), ma una vita che deve scioccare la realtà.
Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena, Loggia del Temanza, Dorsoduro 1602 (Corte Zappa)
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena
www.steel-lives.com
The Dream of Eurasia. 987 Testimonials
The Italian Attitude
L’installazione condensa in sé due aspetti: il linguaggio artistico di Omar Galliani che attinge alla grande
tradizione rinascimentale italiana, e la capacità di instaurare un dialogo fra le culture europee e asiatiche. La
metafora da cui partire per comprendere questa nuova configurazione è il frattale, l’ovale del viso di Eurasia
che rappresenta milioni di volti, su cui si radica la colonna: la diversità morfologica e culturale si riconosce
nell’appartenenza a un valore nuovo che scaturisce dall’unione di differenze. Per attuare il progetto, l’artista
e i curatori, in sinergia con le realtà di impresa italiane, coinvolgeranno 987 testimonial la cui presenza sarà
documentata attraverso scatti fotografici e riprese video.
Palazzo Barbarigo Minotto, San Marco 2504 (Fondamenta Duodo o Barbarigo)
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: Fondazione Antonio Mazzotta
www.eurasiadream.org
www.mazzotta-as.com
The Grand Canal
Il Canal Grande di Cina, un patrimonio culturale vivente, è il tema di questa mostra collaterale. Esso è stato
ricavato per aprire gli scambi di risorse umane e materiali e ha portato a una diffusione enciclopedica
dell’arte, delle idee e della cultura coerenti con la globalizzazione di oggi. La mostra evidenzia la fusione di
arte cinese contemporanea, storia, tradizione e mondo materiale. In un’esplorazione del significato pratico e
culturale del Canal Grande, gli artisti cinesi affrontano le dicotomie complementari come fatto a
mano/naturale, tradizionale/contemporaneo, maschio/femmina e materiale/spirituale.
Museo Diocesano, Sale espositive, Castello 4312
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: National Youth Center of the Chinese Central Government Organs; China Grand Canal Application
for World Heritage List Office in Yangzhou; West Lake International Artists Association; Jiangdu District
Government of Yangzhou, Jiangsu Province (China)
www.grandcanalart.org
The Intimate Subversion by Ángel Marcos
“Se non cambiamo direzione, è probabile che finiremo esattamente dove siamo diretti”. Proverbio cinese.
Che cosa possiamo fare? Questa domanda è il corpo fondamentale del progetto, ma è necessario compiere
una sintesi: probabilmente le azioni che possiamo portare a termine per instaurare una civiltà sostenibile
devono essere collegate ai nostri sentimenti e pensieri più intimi, le aree del pensiero creativo e affettivo
cariche di energia e di difficile distruzione. Sappiamo, invece, quanto le aree che riguardano i beni materiali
siano deboli, così come lo sono gli stati d’animo che dipendono dal consumo. Non ci resta quindi che
provare con gli affetti, anche perché non ci resta altro che L’intima sovversione.
Scuola di San Pasquale, Castello 2786 (San Francesco della Vigna)
1 giugno – 30 settembre
Organizzazione: MUSAC. Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León; Junta de Castilla y León
www.musac.es
The Joycean Society
Dora Garcia è vincitrice del Premio Internazionale di Arte Contemporanea della Fondazione Principe Pierre
di Monaco (PIAC), per la sua opera The Deviant Majority (2010), nominata dal curatore Agustin Perez Rubio.
Per il 2013 Garcia propone la realizzazione di un nuovo lavoro, The Joycean Society (2012-2013), che considera
il terzo lavoro di una serie. Quest’opera, una video installazione, trae ispirazione da gruppi di lettura e club
letterari, nello specifico coloro che leggono in pubblico le opere di James Joyce. In questo lavoro l’artista
osserva e documenta i momenti in cui i membri di una comunità si impegnano a comprendere un linguaggio
letterario in rapporto alla narrazione e alle storie tradotte in una scrittura.
Punch Space, Giudecca 800/o
30 maggio - 24 novembre
Organizzazione: Fondation Prince Pierre de Monaco
www.fondationprincepierre.mc
The Museum of Everything
Il Museum of Everything è il primo museo itinerante del mondo per artisti autodidatti, ignorati e sconosciuti
dei nostri tempi. Dal 2009 ad oggi ha accolto piú di 500.000 visitatori, attratti dalle sue apprezzate
installazioni in Inghilterra, Francia, Italia, Turchia e Russia. Il Museum of Everything collabora con scrittori,
pensatori, curatori e artisti ed è una presenza trainante della storia dell’arte del diciannovesimo, ventesimo e
ventunesimo secolo.
Serra dei Giardini Viale Giuseppe Garibaldi, Castello 1254
29 maggio – 28 luglio
Organizzazione: The Museum of Everything
www.musevery.com
www.musevery.it
This Is Not A Taiwan Pavilion
La mostra esprime, attraverso l’identità dello straniero, le preoccupazioni diffuse attorno al tema pressante
della coesistenza nel mondo odierno. I tre progetti realizzati da Bernd Behr, Chia-Wei Hsu e Katerřina Šedá +
BATEŽO MIKILU colgono le relazioni di natura politica tra immaginazione e realtà, indagando il modo in
cui la critica che può nascere dalla soggettificazione o dallo straniamento possa essere utilizzata per la
percezione di una nuova varietà di possibili forme di identità culturale.
Palazzo delle Prigioni, San Marco, Castello 4209 (San Marco)
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: Taipei Fine Arts Museum of Taiwan
www.tfam.museum
www.venicebiennaletaiwan.org
Thomas Zipp - Comparative investigation about the disposition of the width of a circle
Il progetto dell’artista Thomas Zipp ha due riferimenti: uno è The Width of a Circle, composta da David Bowie
nel 1970 come manifestazione del suo rapporto con il “demone della droga” e ispirata a Così parlò Zarathustra
di Nietzsche; l’altro è l’espressione ‘l’arc de cercle’, metafora delle reazioni dei pazienti messi sotto ipnosi
dallo psichiatra Jean-Maria Charcot (1825-1983). L’installazione di Zipp rappresenta un istituto di ricerca,
espressione dell’isteria e della dualità (schizofrenia) di un individuo, artista, medico e paziente. Zipp esplora
le manifestazioni dell’inconscio, tematizzando inoltre droghe, heavy metal, religione, filosofia e zone
recondite della psichiatria e della psicopatologia.
Palazzo Rossini-Revedin, San Marco 4013 (Campo Manin)
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: Arthena Foundation
www.kaistrasse10.de
Transitions
Nonostante i loro background diversi, i mezzi artistici e la separazione geografica, l’opera d’arte di Victor
Matthews e Paolo Nicola Rossini condivide un’analisi del tema di Transition e nel fare questo racconta le loro
storie. Entrambi gli artisti affrontano temi universali come la vita, i ricordi, il sogno e il subconscio, la realtà,
il tempo e lo spazio, la transizione di un momento o di un’idea ad un altro. Tuttavia, nell’allontanarsi dallo
stesso punto di partenza, arrivano entrambi a destinazioni molto diverse. Questi due artisti presentano la
visione della realtà come da loro percepita e si interrogano sulla percezione del paesaggio intorno a noi e su
che cosa vediamo. Sfidano questa immagine con la sua transizione esternandola con la loro pittura e
fotografia.
Dorsoduro 453 (Rio Terà San Vio)
1 giugno - 29 giugno
Organizzazione: Nuova Icona
www.nuovaicona.com
United Cultural Nations
United Cultural Nations è una creazione di Mi Qiu. Questo termine deriva dal suo mantra quotidiano per
momenti seri e momenti di divertimento. Tempo, luogo e ora, nulla sarà importante, anche se vi saranno
persone meravigliose e vino dolce. Siamo liberi dai sentimenti concreti e materiali.
Palazzo Bacchini delle Palme, Santa Croce 1959-1961 (San Stae)
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: Tongli Academic Exchange Center Foundation
Voice of the Unseen Chinese Independent art 1979/today
Chi sono, dove sono e che cosa fanno gli artisti cinesi i quali, da quando la nuova arte cinese è apparsa nel
1979 con lo storico evento dell’esposizione sul “muro della democrazia” di Xidan a Pechino, hanno dato vita
in Cina alla corrente sempre più diffusa e autorevole dell’arte contemporanea indipendente? Voice of the
Unseen è il tentativo finora più ambizioso di rispondere in modo esaustivo a queste domande, mettendo in
luce la storia dell’arte cinese degli ultimi trent’anni attraverso il lavoro di oltre cento artisti che hanno creato,
a partire dalla Post-Avanguardia degli anni ’80-’90, il movimento dell’arte cinese non ufficiale, o
indipendente.
Il corpo, la famiglia, il villaggio, il paesaggio, le rovine, la povertà, la magia, la memoria, la storia: i nove
temi che la mostra approfondisce sono narrati attraverso opere, recenti o realizzate appositamente, nei
diversi media: pittura, scultura, installazione, fotografia, video, performance. Nel cuore dell’esposizione sarà
allestita la più grande biblioteca di cultura cinese finora realizzata nell’ambito di una mostra d’arte.
Arsenale, Tesa alle Nappe n. 91, Tese di San Cristoforo n. 92-93-94
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: Guangdong Museum of Art
www.gdmoa.org
www.voiceoftheunseen.org
Who is Alice?
Who is Alice? È una mostra tematica speciale che presenta la collezione permanente del Museo Nazionale di
Arte Contemporanea in Corea. La mostra presenta 30 opere di 16 artisti coreani che trascendono le
limitazioni dello spazio fisico e del tempo per coprire concetti e forme che attraversano i confini della ‘realtà
e non-realtà, e dei ‘sogni e la realtà’. Il pubblico è invitato a un viaggio nel tempo attraverso lo spazio-tempo,
come Alice nel Paese delle Meraviglie quando iniziò il suo viaggio facendo un salto nella tana del coniglio. Il
pubblico farà un percorso onirico in uno spazio misterioso di realtà e immaginazione, e diventerà il
protagonista nella rappresentazione ombra delle sue storie.
Spazio Light Box, Cannaregio 3831 (San Felice)
31 maggio - 24 novembre
Organizzazione: National Museum of Contemporary Art, Korea
www.moca.go.kr
Woman’s Universe
L’artista ha realizzato molte opere, anche di natura religiosa, per la Marina Militare e sviluppato un percorso
artistico che - cresciuto in gioventù alla “Scuola” di Pericle Fazzini e Emilio Greco - lo ha portato a
rappresentare l’uomo e il mistero della vita attraverso “fisicità e volume”. Il percorso su cui si sviluppa il
tema della mostra è appunto “la fisicità e il volume per la comprensione e la descrizione dell’anima delle
donne”.
Museo Storico Navale, Castello (Calle San Biagio/Fondamenta Arsenale)
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: Marina Militare
www.marina.difesa.it
www.lilianaconsoli.blogspot.com
'You(you).' - Lee Kit, Hong Kong
‘You (you).‘ Continua la sua analisi nella realtà quotidiana. Formata interamente da nuove commissioni, la
mostra è concepita come il ricordo di momenti personali e collettivi. ‘You (you).‘ prende l’entità suggerita dal
suo stesso titolo universale e tuttavia non esistente come punto di partenza, osservando il concetto di
assenza che si riflette sulla costruzione dei ricordi, del tempo e dei luoghi. Lee incorpora vari elementi:
immagini in movimento, oggetti quotidiani e suono per suggerire le tracce di dialoghi resi immateriali, che
permettono di evocare la trama del quotidiano.
Arsenale, Castello 2126 (Campo della Tana)
1 giugno - 24 novembre
Organizzazione: M+, Museum for Visual Culture; Hong Kong Arts Development Council
www.venicebiennale.hk
www.wkcda.hk/en/museum/
www.hkadc.org.hk
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la Biennale di Venezia
55. Esposizione Internazionale d’Arte
Il Palazzo Enciclopedico
Tour di conferenze stampa
La 55. Esposizione Internazionale d’Arte sarà presentata in un Tour di conferenze stampa nelle
seguenti città:
Roma | 13 marzo
Biblioteca nazionale centrale di Roma, ore 10.30
Viale Castro Pretorio, 105 Roma
Berlino | 14 marzo
Ambasciata italiana, ore 12.00
Tiergartenstrasse 22 - 10785 Berlin
Londra | 18 marzo
Istituto Italiano di Cultura, ore 11.30
Belgrave Square 39, London SW1X 8NX
Parigi | 19 marzo
Istituto Italiano di Cultura, ore 11.30
Hôtel de Galliffet, 73 rue de Grenelle - 75007 Paris
New York | 21 marzo
Istituto Italiano di Cultura, ore 11.30
686 Park Avenue, New York 10021
Si ringraziano tutti coloro che a vario titolo daranno ospitalità alla Biennale di Venezia.
Per informazioni
Ufficio Stampa Arti Visive - la Biennale di Venezia
tel. 041 5218 846-716
[email protected]
www.labiennale.org
FB. La Biennale di Venezia
@twitter.com/la_Biennale
Il Palazzo Enciclopedico
Informazioni per il pubblico
Sedi, date e orari di apertura
Venezia, Giardini – Arsenale, 1 giugno > 24 novembre 2013
Orario: 10.00 - 18.00
Chiuso il lunedì (escluso lunedì 3 giugno e lunedì 18 novembre 2013)
Biglietterie
Arsenale e Giardini
Prevendite
www.labiennale.org
Modalità di visita
I biglietti singoli sono validi per un solo ingresso in ciascuna sede espositiva (Giardini e Arsenale)
anche in giorni non consecutivi
I Permanent Pass e lo Special 2days sono validi per più ingressi in ciascuna sede espositiva
(Giardini e Arsenale)
Biglietti d’ingresso
Intero Special 2days € 30 (pass valido per due giorni consecutivi per entrambe le sedi)
Intero Regular € 25 (biglietto valido per un singolo ingresso per ciascuna sede anche in giorni
non consecutivi)
Ridotto € 22 (per le promozioni consultare il sito www.labiennale.org)
Ridotto € 20 (over 65, militari, residenti Comune di Venezia, su presentazione del biglietto del
57. Festival Internazionale di Musica Contemporanea, su presentazione del biglietto del 42.
Festival Internazionale del Teatro e su presentazione dell’abbonamento alla 70. Mostra
Internazionale d'Arte Cinematografica)
Studenti / Under 26 € 14 (con tessera o libretto universitario e con carta d’identità)
Formula 2+2 € 50 (2 adulti + 2 under 14)
Gruppo adulti € 15 (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria)
Gruppo studenti scuole secondarie € 10 (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria)
Gruppo studenti università € 12 (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria)
Gruppo studenti università convenzionate € 20 (min. 50 persone, prenotazione obbligatoria,
il biglietto/accredito dà diritto a visitare entrambe le sedi espositive per 3 giorni consecutivi)
Permanent pass € 80
Permanent pass studenti Under 26 € 50 (con carta d’identità)
Permanent pass Venezia e provincia € 50 (con carta d’identità)
Ingresso gratuito: fino a 6 anni (inclusi), accompagnatori di invalidi, studenti delle scuole
dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado che usufruiscono dei servizi educational
E’ possibile acquistare alcune tipologie di biglietti on-line consultando il sito www.labiennale.org
Educational
Visite guidate, attività di laboratorio pratico e teorico, itinerari tematici, percorsi di
approfondimento, atelier creativi.
Disponibili in italiano e nelle principali lingue straniere.
Prenotazione obbligatoria, durata media 1h 45’, 2h.
Servizio a pagamento, biglietto d’ingresso non incluso
Adulti
In italiano: 1 sede € 80 – 2 sedi € 140
In lingua straniera: 1 sede € 90 – 2 sedi € 150
Università
1 sede € 70 – 2 sedi € 120
Scuole Secondarie di II grado
1 sede € 65 – 2 sedi € 110
Scuole Secondarie di I grado e Primarie
1 sede € 60
Scuole dell’Infanzia
1 sede € 50
Atelier creativi per le famiglie
Attività di laboratorio, costo a bambino 1 sede € 5
Visite guidate senza prenotazione
Partenze fisse: tour guidati per visitatori non organizzati in gruppo in italiano e in inglese 1 sede
€ 7 e per 2 sedi € 10. Le attività si svolgono in giornate ed orari prestabiliti. E’ possibile consultare il
calendario e acquistare le visite guidate a partenza fissa on-line consultando il sito:
www.labiennale.org
Formula Arte + Musica
In occasione del 57. Festival Internazionale di Musica Contemporanea sarà possibile acquistare
biglietti a prezzi agevolati per entrambe le manifestazioni.
Formula Arte + Teatro
In occasione del 42. Festival Internazionale del Teatro sarà possibile acquistare biglietti a prezzi
agevolati per entrambe le manifestazioni.
Formula Arte + Cinema
In occasione della 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (28 agosto>7 settembre 2013)
per i gruppi che avranno visitato la 55. Esposizione Internazionale d’Arte sarà possibile acquistare
biglietti gruppi a prezzi agevolati per proiezioni e sale predefinite.
Servizi per il pubblico
Arsenale
Infopoint, guardaroba gratuito, servizi per le famiglie, noleggio gratuito passeggino e marsupio
baby, fasciatoio, spazio allattamento e pappa, spazio famiglie
Giardini
Infopoint, Guardaroba gratuito
Servizi per le famiglie
Fasciatoio, spazio allattamento e pappa
Servizi in mostra (Giardini e Arsenale)
Bar, ristorante, bookshop
Catalogo
Marsilio Editori
Siti web
www.labiennale.org
Prenotazioni e informazioni
Visite guidate, gruppi, scuole
Tel. +39 041 5218 828
Fax +39 041 5218 732
[email protected]
www.labiennale.org
Modalità di accredito stampa vernice
29>31 maggio 2013
La vernice della 55. Esposizione Internazionale d’Arte si svolgerà nei giorni:
§ Mercoledì 29 maggio 2013: giornata riservata alle agenzie, alla stampa quotidiana e
radio-televisiva, ai direttori, ai capo-redattori e agli inviati - segnalati dai direttori - dei
settimanali e dei periodici specializzati in Arte;
§ Giovedì 30 e venerdì 31 maggio 2013: giornata riservata alle stampa periodica non
specializzata e tutte le categorie precedenti.
A fronte di ogni richiesta di accredito stampa è indispensabile presentare:
§ una lettera di incarico su carta intestata della testata a firma del Direttore o del capo
redattore,
§ un articolo pubblicato relativo alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte o un articolo
recente riguardante l’architettura o le arti visive in caso di nuova richiesta,
§ il formulario compilato in ogni sua parte con i dati personali e quelli della testata,
§ una foto tessera recente in formato jpg 200 KB da allegare al formulario o da inviare via
e-mail.
Il formulario di accredito sarà disponibile sul sito internet della Biennale al seguente link:
§
§
§
§
Non verranno prese in considerazione le richieste di accredito prive della
documentazione indicata.
L’ufficio stampa della Biennale di Venezia si riserva di confermare l’accredito con una
apposita comunicazione scritta inviata via e-mail.
La procedura deve essere seguita anche dagli associati AICA. La sola tessera non dà
diritto all’accredito stampa.
L'ufficio stampa della Biennale di Venezia valuterà le richieste di accredito che
perverranno entro e non oltre il 13 maggio 2013.
Il materiale richiesto può essere inviato:
-
tramite posta elettronica ai seguenti indirizzi
[email protected] (stampa italiana)
[email protected] (stampa internazionale)
-
tramite fax al seguente numero +39 041 5218812
-
tramite posta all’indirizzo
la Biennale di Venezia - Ufficio Stampa Arti Visive
Ca’ Giustinian, San Marco, 1364/a - 30124 Venezia
Per ulteriori informazioni
Ufficio Stampa Arti Visive
la Biennale di Venezia
041 5218849
[email protected]
la Biennale di Venezia
Presidente
Paolo Baratta
Consiglio di amministrazione
Giorgio Orsoni, vicepresidente
Luca Zaia
Francesca Zaccariotto
Adriano Rasi Caldogno
Direttore Generale
Andrea Del Mercato
Collegio dei Revisori dei Conti
Marco Costantini, presidente
Marco Aldo Amoruso
Stefania Bortoletti
Silvana Bellan, supplente
Biel, Marzo 2013
SWATCH 2013: PARTNER DELLA 55. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D'ARTE - LA BIENNALE DI VENEZIA
SWATCH COMPIE 30 ANNI NEL 2013 E FESTEGGIA COME PARTNER DELLA 55.
ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D'ARTE – LA BIENNALE DI VENEZIA
SWATCH Faces: questo il tema che caratterizzerà la presenza di Swatch e la sua
partnership nel 2013 con la rinnovata esposizione d'arte contemporanea.
SWATCH Faces: Swatch presenta 18 artisti ospitati presso The Swatch Art Peace
Hotel a Shanghai. La Biennale di Venezia e Swatch sostengono l'arte e gli artisti
contemporanei e il marchio svizzero intende sottolineare il suo più straordinario
contributo: The Swatch Art Peace Hotel. Il rappresentativo edificio nel Bund di
Shanghai, Cina, è stato ristrutturato da Swatch e oggi ospita artisti contemporanei
per un periodo massimo di sei mesi nei suoi 18 atelier. Lo stand di Swatch nella
zona dei Giardini della Biennale di Venezia (sede dei padiglioni nazionali) sarà
dedicato al The Swatch Art Peace Hotel e ai suoi artisti, e presenterà i 18 volti degli
artisti ospitati presso questo straordinario hotel.
SWATCH Faces: Swatch in questa occasione presenterà due orologi Art Special. Il
primo modello è stato creato dallo spagnolo José Carlos Casado, un artista residente nel The Swatch Art Peace Hotel di Shanghai. L'altro è di Goto Design, il dinamico duo di New York che ha collaborato con il curatore Massimiliano Gioni nel
costruire l'identità grafica della 55. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia.
SWATCH Faces: nel suo trentennale 30 persone che compiono 30 anni nel 2013 si
uniranno a Swatch animando artisticamente una parete che mostra tutti i loro volti.
Swatch sarà presente anche presso l'altra sede principale della Biennale di Venezia: l'Arsenale, lo storico cantiere navale di Venezia. Lì, per festeggiare 30 anni di
innovazione, provocazione e divertimento, e il continuo impegno di Swatch a sostegno delle arti, i visitatori potranno ammirare la parete con le foto di 30 persone
nate nel 1983 (l'anno di nascita di Swatch), ciascuna con il suo Swatch preferito.
SWATCH Faces: Swatch presenta una divertente App. L’applicazione è in grado di
abbinare ogni visitatore della Biennale di Venezia con la sua Swatch Face ideale in
modi inaspettati. Presto ulteriori dettagli.
Swatch è fiero di essere partner della 55. Esposizione Internazionale d'Arte della
Biennale di Venezia, la mostra d'arte contemporanea di una delle istituzioni culturali più importanti del mondo. La 55. Esposizione Internazionale d'Arte si svolgerà a
Venezia dal 1° giugno al 24 novembre, curata da Massimiliano Gioni, che ha dato il
titolo all'esposizione: Il Palazzo Enciclopedico.
Per ulteriori informazioni contattare:
Swatch PR International
Nicole Schüpbach
T +41 32 343 98 19
E-mail: [email protected]
www.swatch.com
ENEL
MAIN
SPONSOR
DELLA
55.
ESPOSIZIONE
INTERNAZIONALE D’ARTE – LA BIENNALE DI VENEZIA

La manifestazione in programma a Venezia dal 1 giugno al 24
novembre.
Venezia, 13 marzo 2013 – Enel e l’arte contemporanea, un matrimonio che quest’anno
si celebra anche a Venezia: Enel sarà infatti main sponsor della 55. Esposizione
Internazionale d’Arte - la Biennale di Venezia.
In linea con la volontà di sostenere l’arte e la cultura nelle sue diverse forme ed
espressioni, lavorando a fianco di importanti istituzioni e a beneficio della collettività,
prosegue la collaborazione tra Enel e la Biennale di Venezia, che aprirà le porte
nella città della laguna il prossimo primo giugno. L’edizione 2013 consolida la
collaborazione con la Biennale di Venezia avviata nel 2008 in occasione della 11. Mostra
Internazionale di Architettura e poi rafforzata nel 2009 in qualità di Main Sponsor della
53. Esposizione Internazionale d’Arte, con l’obiettivo di favorire una più agevole
programmazione e gestione culturale di lungo periodo.
Presente in 40 paesi del mondo, Enel è oggi uno dei protagonisti mondiali nella
produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica e gas e da molti anni si propone di
svolgere anche un ruolo sociale di promozione della diffusione della cultura in Italia e
all’estero.
Da alcuni anni Enel ha sposato in particolare il linguaggio dell’arte contemporanea per la
sua capacità di esprimere e trasmettere i valori di innovazione, attenzione all’ambiente e
internazionalità che oggi costituiscono le tre direttrici fondamentali su cui si gioca la sfida
di un futuro sostenibile e che in questo momento ben rappresentano il percorso di
sviluppo di un’azienda come Enel.
Enel infatti promuove dal 2007 Enel Contemporanea, il progetto di arte pubblica curato
da Francesco Bonami, che prevede ogni anno la realizzazione di opere sul tema
dell’energia
commissionate
ad
artisti
di
diverse
nazionalità
(www.enelcontemporanea.com). Dal 2009 è attiva inoltre la partnership di Enel con il
MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma, dove è stata creata la “Sala Enel”, una
delle più grandi d’Europa, che ospita opere o mostre di artisti italiani e internazionali.
Da ultimo, quest’anno l’impegno di Enel nella promozione delle arti si è arricchito di un
ulteriore strumento, la partnership biennale fra Enel e Sky, per il lancio di SKY ARTE, il
nuovo canale tematico in HD. Oltre all’ampio palinsesto che spazia dall’arte alla musica,
dal cinema e alla letteratura, SKY ARTE propone anche eventi speciali e produzioni ad
hoc realizzate grazie alla partnership Enel-SKY.
Tutti i comunicati stampa di Enel sono disponibili anche in versione Smartphone e Tablet.
Puoi scaricare la App Enel Mobile su: Apple Store, Google Play e BlackBerry App World
Enel SpA – Sede Legale 00198 Roma, Viale Regina Margherita 137 – Registro Imprese di Roma e Codice Fiscale 00811720580 – R.E.A. 756032 – Partita IVA 00934061003
Capitale Sociale Euro 9.403.357.795 (al 31 dicembre 2011) i.v.
1/1
Comunicato stampa
illycaffè sponsor della 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale
di Venezia
Trieste, 13 marzo 2013 – Dopo le Esposizioni Internazionali d’Arte del 1997, 2003,
2005, 2007, 2009 e 2011 illycaffè rinnova quest’anno la sua collaborazione con la
Biennale di Venezia in occasione della 55. Esposizione Internazionale d’Arte curata da
Massimiliano Gioni, dal titolo Il Palazzo Enciclopedico.
Il caffè secondo illy è un’occasione di incontro, di dialogo e di stimolo per l’intelletto, un
momento per una pausa di riflessione oltre che di relax. Per perseguire questo ideale
da quasi venti anni illy contribuisce come parte attiva alla diffusione dell’arte
contemporanea, sostenendo artisti e mostre internazionali.
Le illy Art Collection, serie di tazzine d’artista che l’azienda realizza sin dal 1992, sono
una delle espressioni più evidenti del rapporto che illycaffè intrattiene con l’arte
contemporanea. Alcuni degli esponenti più autorevoli del panorama artistico
internazionale e giovani emergenti hanno trasformato un oggetto di uso quotidiano
come la tazzina - in questo caso reinventata dall’architetto e designer Matteo Thun – in
un oggetto di culto: Michelangelo Pistoletto e Marina Abramovich, Jeff Koons e Bob
Rauschenberg, James Rosenquist, Julian Schnabel e Anish Kapoor sono solo alcuni
dei grandi maestri che hanno contribuito a questo progetto.
illycaffè, con sede a Trieste, produce e commercializza un unico blend di caffè espresso ed è marca leader nel
segmento del caffè di alta qualità. Ogni giorno vengono gustate oltre 6 milioni di tazzine di caffè illy.
illy viene venduto in oltre 140 paesi in tutto il mondo ed è disponibile in oltre 50.000 fra i migliori ristoranti e bar.
espressamente illy, la catena di caffè all’italiana in franchising, tocca ad oggi 30 Paesi con all’attivo più di 230 locali.
Con l’obiettivo di accrescere e diffondere la cultura del caffè l’azienda ha istituito l’Università del caffè, il centro di
eccellenza che offre una formazione completa teorica e pratica ai coltivatori, ai baristi e agli appassionati su tutte le
tematiche attinenti al caffè. A livello globale la società impiega oltre 800 dipendenti e ha realizzato nel 2011 un
fatturato consolidato di 342 milioni di euro.
illy acquista il caffè verde direttamente dai produttori della più pregiata Arabica attraverso rapporti di partnership
basati sullo sviluppo sostenibile. Con i migliori coltivatori del mondo - in Brasile, nei Paesi dell’America Centrale, in
India e in Africa - l’azienda triestina sviluppa un rapporto di collaborazione a lungo termine trasferendo loro
conoscenze e tecnologie e riconoscendo una remunerazione superiore ai prezzi di mercato.
Per ulteriori informazioni: www.illy.com
Anna Adriani/Christine Pascolo, illycaffè Trieste - Tel.: +39-040-3890111
Alessandra Bettelli/ Alberto Bottalico, Cohn & Wolfe Milano - Tel.: +39-02-202391 - +39 346 7008540
[email protected]
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