 Passati
gli entusiasmi, anche i paesi
vincitori come l’Italia sono in difficoltà
 finanziarie:
• Forte indebitamento estero
• conseguente debolezza monetaria: inflazione e
svalutazione.
 economiche:
• Riconversione della produzione dall’economia
di guerra a quella di pace.
 Il
dopoguerra vede un incremento della
conflittualità sociale e degli scioperi:
• L’esperienza del fronte ha favorito il maturare di
una “coscienza di classe” tra i proletari.
• Il numero degli iscritti a leghe e sindacati
cresce radicalmente.
• L’inflazione spinge alla lotta per adeguare i
salari al costo della vita.
• I contadini chiedono (e occupano) le terre
promesse a Caporetto.
 Proprietari
e industriali guardano con
preoccupazione al nuovo “clima”:
• Vorrebbero mantenere i vantaggi sociali ed
economici di cui hanno goduto durante la
guerra.
• Sentono l’esigenza di un potere forte per far
fronte alla “minaccia bolscevica”.
 La
piccola-media borghesia:
• subisce gli effetti dell’inflazione su stipendi e
risparmi.
• E’ turbata dai disordini sociali e dalla
debolezza del governo.
• Fatica a rientrare nella vita civile dopo aver
ricoperto ruoli di responsabilità in guerra.
• E' delusa dei risultati delle trattative di pace e
dalla “vittoria mutilata”.
Linea Wilson
CoItaliaIine
1915
Fiume
D’Annunzio e gli “Arditi”: 1919
 Nel
settembre del 1919, d’Annunzio,
insieme a volontari e reparti
insubordinati dell’esercito occupa
Fiume che gli alleati intendevano
assegnare alla Jugoslavia.
 Il governo Italiano, presieduto da Nitti,
succeduto a Orlando dopo la crisi di
Versailles, non interviene.
Fiume resta in mano ai dannunziani.
 In
gennaio Don Luigi Sturzo, con il consenso
del papa, fonda il Partito Popolare (partito
cattolico ma autonomo rispetto alla Chiesa).
 In
marzo Mussolini a Milano fonda il
Movimento dei Fasci di Combattimento, con
un programma in cui convivono istanze
rivoluzionarie e nazionalismo.
 Nel
1920 Giolitti è chiamato al governo
per far fronte ad una situazione sociale
sempre più difficile.
 I contrasti tra metalmeccanici e
imprenditori portano in autunno alle
occupazioni delle fabbriche.
 Ispirate dai socialisti del gruppo di
“Ordine nuovo” (leader: Gramsci),
favorevole alla costituzione dei consigli
di fabbrica.
 Le
idee di Ordine nuovo non hanno però
successo nel PSI.
 Nel PSI prevale una posizione
ribellistica, di contrapposizione alle
forze borghesi, incapace, però, di attuare
una concreta strategia rivoluzionaria.
 Nel congresso di Livorno del 1921 la
sinistra (Gramsci, Bordiga) si separa:
nasce il Partito Comunista.
 Il
governo si mantiene neutrale ed offre
una mediazione tra operai e
imprenditori che porta alla fine delle
occupazioni.
 Col
trattato di Rapallo (1920) con la
Jugoslavia Fiume diviene città libera ed
è sgomberata dai dannunziani.
A
partire dalle campagne emiliane, i
fascisti organizzano “squadre d’azione”
che attaccano leghe, cooperative,
amministrazioni socialiste.
 Le
azioni ottengono l’appoggio e il
finanziamento dei possidenti ma anche
di piccoli proprietari, stanchi del potere
acquisito dalle organizzazioni “rosse”.
Da un testo scolastico del 1938:
“Intanto il movimento e la sua audacia aggressiva si
estendono a tutta l’Italia [...] Nella lotta quotidiana e
incessante i sovversivi [...] sono dapprima costretti alla
difensiva, poi il Fascismo ne tronca gli scioperi e ne
conquista le posizioni e in molte provincie assume i poteri,
sostituendosi ai rossi e alle autorità dello Stato, impotenti
a difendere l'osservanza della legge.
Lo squadrismo […] si dà ben presto[…] una gerarchia e un
ordinamento militare, con le denominazioni romane di
squadre, manipoli, centurie, coorti, legioni e con l’assunzione
dei simboli, dei distintivi, dei canti, della camicia nera e del
berretto o elmo degli « arditi » e si arma, oltre che del
celebre manganello, di bombe a mano, di rivoltelle e di
mitragliatrici.”
“All’interno, occupazione delle fabbriche da parte degli
operai, scioperi, violenza, anarchia; lo Stato impotente a
farsi obbedire. Ma il Fascismo, colla bellezza e santità dei
suoi ideali e col fascino e l’impeto della sua azione
ardimentosa, raccoglie sotto i suoi gagliardetti numerose
falangi di ex combattenti, di intellettuali, di studenti, di
cittadini, appartenenti alla borghesia urbana, di industriali, di
gruppi di operai, (nazionalisti, liberali, e perfino comunisti) e
oppone sempre più vigorosamente la forza contro la
violenza, organizza il lavoro di volontari contro gli
scioperi nei pubblici servizi, moltiplica le spedizioni
punitive contro i giornali sovversivi, contro le
organizzazioni e assume le difesa dello Stato, sostituendosi alle
autorità costituite impotenti e imbelli.”
E. Barilli, L’Italiano Nuovo, Manuale di Cultura Fascista
 Le
azioni dimostrative, di intimidazione e
punitive si diffondono anche nelle città,
praticamente impunite a causa del
consenso con le forze dell’ordine.
 Lo stesso Giolitti mira ad utilizzare i
fascisti per i suoi fini trasformistici e, per
le elezioni del 1921, offre loro posto
nelle liste liberali.
 35 fascisti entrano così in Parlamento.
Armi e manganelli
 Mentre
si susseguono al governo uomini
deboli come Bonomi e Facta, incapaci di
contenere le violenze, Mussolini intuisce
la possibilità della conquista del potere.
 Nel
1921 Mussolini crea il Partito
Nazionale Fascista (PNF) e aspira
apertamente al governo.
•Il fascio era simbolo
del potere presso gli
antichi romani.
•La simbologia
romana fu
ampiamente usata da
Mussolini.
 Le
mediazioni giolittiane non sono state
gradite dalla gran parte dell’opinione
pubblica:
• gli imprenditori, avrebbero voluto dal governo
l’uso della forza
• il ceto medio era preoccupato per il diffondersi
dei sovversivi.
 Dal
1920 il movimento fascista si fa
difensore delle loro esigenze.
 Al
congresso di Napoli del 1922 i fascisti
decidono di portare le proprie “milizie” a
Roma per ottenere il governo.
 Il re rifiuta di fare intervenire l’esercito
contro le squadre che il 28 ottobre
entrano pacificamente nella capitale.
 Chiama Mussolini (che era a Milano) a
sostituire il dimissionario Facta, capo del
governo.
La marcia su Roma: 1922
 Nel
primo dopoguerra, quali erano le
principali questioni aperte?
 Perché agrari e industriali erano a favore di
misure economiche protezionistiche?
 Che cosa chiedevano i contadini dell’Italia?
Che cosa ottennero?Cosa ottennero i
metalmeccanici?
 Cosa significa per l’Italia vittoria mutilata?
 Cosa avvenne a Fiume nel 1919?
 Cosa significa sistema elettorale
proporzionale?
 Da
chi quando e dove furono fondati i Fasci di
combattimento?
 Tra chi e perché il movimento politico dei Fasci
raccolse maggiori adesioni?
 Quando e dove nacque il partito fascista (PNF)?
 Con quali intenzioni Mussolini annunciò il 24
ottobre la marcia su Roma?
 Come reagì Vittorio Emanuele III alla marcia su
Roma? E quali furono le conseguenze?
 Spiega cosa erano: Gran Consiglio, Milizia
volontaria per la sicurezza nazionale.
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