1
ISTITUTO COMPRENSIVO
“MIGNANO MARZANO”
“MIGNANO-
POF
DALLA SCUOLA
DELL'INFANZIA
ALLA PRIMARIA
ALLA
SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
INSIEME PER UNA CRESCITA ARMONIOSA
A.S. 2014/15
A
PRESENTAZIONE
F
B
ALLEGATI
LE RISORSE
POF
E
C
REGOLAMENTI
E
FUNZIONAMENTO
L'OFFERTA
FORMATIVA
D
AMPLIAMENTO
DELL'OFFERTA
FORMATIVA
1
A- PARTE PRIMA: PRESENTAZIONE
A1- IL POF
“Il Piano dell'Offerta Formativa è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate
le linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la
progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività.
L'autonomia delle scuole si esprime nel POF attraverso la descrizione:
•
delle discipline e delle attività liberamente scelte della quota di curricolo loro
riservata
•
delle possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie
•
delle discipline e attività aggiuntive nella quota facoltativa del curricolo
•
delle azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle
esigenze degli alunni concretamente rilevate
•
dell'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività
•
dell'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse
classi
•
delle modalità e dei criteri per la valutazione degli alunni
•
dell'organizzazione adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici
dell'azione didattica
•
dei progetti di ricerca e sperimentazione.
L'elaborazione annuale del Piano dell'Offerta Formativa è l'occasione per le istituzioni
scolastiche di dotarsi di percorsi formativi individualizzati e caratterizzanti che, pur
aderendo agli obiettivi generali ed educativi definiti a livello nazionale, raccolgono e
rispondono alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico in cui le scuole
operano.”
2
A2- TERRITORIO E CONTESTO
TORA E
PICCILLI
MIGNANO
MONTELUNGO
MARZANO
APPIO
PRESENZANO
Mignano Montelungo
Il comune di Mignano Montelungo è situato a nord della provincia di Caserta, lungo
l’importante asse viario della Casilina che un tempo congiungeva Roma con il centro
medioevale Casilinum,, oggi Capua. Mignano gode di una favorevole posizione in
prossimità dell’Autostrada Milano-Napoli
Milano
ed è attraversato dalla
la rete ferroviaria RomaRoma
Napoli via Cassino.
Il territorio è prevalentemente collinare, ricoperto di vegetazione tipica della macchia
mediterranea, con clima mite ma ventilato. Le origini del sito vengono fatte
risalireaddirittura ai Sidicini. Si segnalano testimonianze archeologiche di epoca romana di
notevole interesse. Nel centro storico si erge il castello medievale “Ettore Fieramosca” che
domina la collina circostante, espressione di un antico potere territoriale.
Durante la seconda guerra mondiale
ondiale nel comune di Mignano Montelungo si consumò una
cruenta battaglia (8
8 dicembre 1943)
1943) nella quale l’esercito italiano coadiuvato dalle
truppeAnglo-Americane
Americane combatté contro i tedeschi. Il monumento ai caduti ivi costruito
testimonia a peritura memoria
memoria l’efferata tragedia che si perpetrò in questo lembo di
territorio. La lapide commemorativa “mortui ut patriam vivat” che adorna il sacrario militare
ricorda il sacrificio dei patrioti per la libertà della patria.
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Mignano classificato come un comune ruralepresenta una densità abitativa, secondo i dati
ISTAT, pari a 62 ab/Kmq registrando un grado di urbanizzazione basso.
La posizione marginale del Comune di Mignano ha contribuito a rendere nel tempo questa
area fragile economicamente e debole socialmente. Persistono attività primarie e si
registrano negli ultimi decenni processi di piccola industrializzazione.
Il contesto non particolarmente vivace da un punto di vista culturale contribuisce a rendere
questa realtà manchevole di stimoli e di strutture declinate allo sviluppo di altri processi
formativi. La scuola, pertanto, diventa l’unica agenzia culturale di riferimento ed è
auspicabile, tenuto conto della fragile realtà socio-culturale, esperire azioni di
potenziamento formativo ed educativo.
Marzano Appio, Tora e Piccilli e Presenzano
Il toponimo di Marzano Appio ricorda la nobile famiglia dei Marzano che ne possedeva i
feudi e che nel castello, ubicato sul colle di natura vulcanica noto come Terracorpo, oggi
diruto, dominava il territorio circostante. Circondano il castello le fitte case a schiera di tufo
nero.
L’Amministrazione Comunale, le Associazioni Culturali, l’opinione pubblica stanno
maturando finalmente la necessaria e adeguata sensibilità per il recupero integrale del
castello, fatiscente e abbandonato e del circostante borgo di Terracorpo. Nella pianura
sottostante, nei pressi del bivio sulla Casilina, vi è il lago delle “Corree”.
Si tratta di un verticale cratere di origine vulcanica, probabilmente generato dall’esplosione
di masse gassose.
NeI paese esistono diverse associazioni culturali: "Il Mastello", il "Cardo", “Gli Amici dello
Sport" e la "Pro-loco", che organizzano feste, sagre e tutto ciò che può essere motivo
d’incontro.
Raggiungendo la via Casilina e percorrendola in direzione Cassino, dopo pochi chilometri
si raggiunge il Comune di Tora e Piccilli, che conta, secondo il Censimento della
Popolazione del 2011, 947 abitanti e si distingue in due centri come ci ricorda il toponimo.
La parte superiore del Comune è dominata dal palazzo settecentesco De Simone, mentre
in basso troviamo il convento Francescano dei Cappuccini. Anche a Tora è da segnalare la
mancanza di centri culturali e ricreativi, pregiudicando così uno sviluppo educativo
extrascolastico. Di notevole interesse è la località cosiddetta “Ciampate del diavolo” dove
si possono osservare orme di epoca paleolitica.
Il Comune di Presenzano si trova sulla strada che porta ad Isernia; anch’esso si sviluppa
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lungo le pendici della collina; vi è stata costruita una centrale idroelettrica, che è tra le più
grandi d’Europa. Presenzano vanta un sito di epoca romana noto con il toponimo di
Rufrium i cui resti archeologici arricchiscono questo piccolo centro.
Nel Comune, è presente sia la locale Pro Loco, sia un nucleo di Protezione civile.
Marzano Appio, Tora e Piccilli e Presenzano sono paesi collinari, raggiungibili per
mezzo di strade a tratti impervie e pericolose e mal collegati da mezzi di trasporto
pubblico.
I comuni di Mignano, Tora e Piccilli e Presenzano sono tra quelli costituenti la Comunità
Montana di Monte Santa Croce e, in parte, del Parco regionale Roccamonfina- foce del
Garigliano: ciò costituisce senz’altro una risorsa per ulteriori sviluppi economici ed
un’apertura maggiore sul territorio.
Un’altra ricchezza di queste zone è la coltura del castagno, che permette a molte famiglie
di avere una fonte di reddito.
Tutto il territorio è fittamente rivestito dalla vegetazione, allietato da sorgenti e
profondamente inciso da ruscelli. L’abitato è per lo più sparso in frazioni raggruppate e
collegate da vie tortuose, ma fresche e godibili a piedi. Nei vari centri si registra carenza di
servizi e strutture che possono impegnare i bambini e i ragazzi durante il loro tempo libero
per cui, dopo la scuola, essi trascorrono il resto della giornata in strada o in casa
guardando la TV. In questo contesto, dunque, il concetto di dispersione scolastica, oltre
che riferirsi all’abbandono della scuola dell’obbligo e al crescere di comportamenti
devianti, riguarda anche la faticosa conquista di una propria identità e di una propria
autonomia.
In questa realtà, la scuola diventa l’unico canale di promozione di atteggiamenti sociali per
la crescita umana, l’unico mezzo attraverso il quale si sviluppa l’abitudine al confronto.
La maggior parte delle famiglie da cui provengono gli alunni attestano
condizioni
economiche che permettono di far fronte alle necessità dei loro figli. L’attività che vede
impegnati uno o, più spesso, entrambi i genitori, riguarda il settore dell’agricoltura,
dell’artigianato, del commercio, del pubblico impiego e dell’insegnamento.
I vari plessi dispongono di edifici scolastici con un numero di aule sufficienti per lo
svolgimento delle attività didattiche.
Quasi tutte le scuole dispongono di un certo numero di sussidi didattici, che verranno
integrati per quanto concerne il settore audio-visivo e le biblioteche per gli alunni ed
insegnanti.
Il servizio di mensa, funzionante in alcuni plessi, è fornito da ditte esterne.
5
Il servizio medico e psico-socio-pedagogico, nell'ambito dell’Istituto, è affidato a medici
nominati dal distretto n° 14 di Roccamonfina- Mignano Montelungo.
La Scuola nell’arco dell'anno scolastico avrà cura di mantenere i contatti con l'ente sopra
indicato, al fine di garantire una maggiore presenza assistenziale.
Il servizio trasporto è assicurato dai Comuni interessati per mezzo di Scuolabus.
A3- LA DOMANDA FORMATIVA
Il bacino di utenza dell’I.C. è piuttosto eterogeneo, così come il complesso della
popolazione residente nei vari Comuni, costituita da famiglie, complessivamente ben
integrate nel contesto socio-culturale ed operanti nei settori agricolo, artigianale,
industriale e dei servizi. Il settore terziario appare quello, attualmente, trainante.
L’eterogeneità delle situazioni comporta che, accanto a presenze con elevate aspettative
nei confronti della scuola, si affianchino casi di svantaggio più o meno grave.
La presenza, inoltre, di un certo flusso di immigrazione pone il tema della multiculturalità. Il
denominatore comune dell’azione educativa va, dunque, trovato non solo nel
raggiungimento di obiettivi di tipo cognitivo, rapportati individualmente alle condizioni
soggettive di partenza, ma anche e soprattutto nella crescita della “persona”, in termini di
responsabilizzazione, acquisizione di autonomie operative e decisionali.
I problemi che la scuola , nel complesso, deve affrontare sono quelli inerenti:
- La costruzione di un’identità personale;
- L’acquisizione di una chiara immagine della realtà circostante, sia locale che globale;
- L’elaborazione di un’autentica cultura dei valori civili.
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B- PARTE SECONDA: LE RISORSE
B1- LE SEDI
SCUOLA
DELL'INFANZIA:
SCUOLA
DELL'INFANZIA:
n.2 sezioni;
n.3 sezioni; n
alunni 63
n.29 alunni
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA
PRIMARIA:
"F. FUOCO":
5 classi; alunni 61
"M. CLARK":
MARZANO
APPIO
n.5 classi a T.P.;
n.64 alunni
n.6 classi;
n. 93 alunni
SCUOLA SECONDARIA
DI PRIMO GRADO:
SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO:
n.5 classi;
n.3 classi;
n.72 alunni
n.47 alunni
SCUOLA
DELL'INFANZIA:
SCUOLA
DELL'INFANZIA:
n.1 sezione;
n.2 sezione;
n.11 alunni
n. 25 alunni
SCUOLA
PRIMARIA:
SCUOLA
PRIMARIA:
n.2 classi;
n.29 alunni
TORA E
PICCILLI
PRESENZANO
n.5 classi a
T.P.;
alunni n. 64
SCUOLA SECONDARIA
DI PRIMO GRADO:
n.2 classi;
n. 21 alunni
SCUOLA
SECONDARIA DI
PRIMO GRADO:
n.3 classi a T.P.;
n.38 alunni
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B2-- LE RISORSE UMANE
DIRIGENTE SCOLASTICO
DIRETTORE
AMMINISTRATIVO
DOTT. MARIO GRILLO
DOTT. ANTONIO TIRELLI
LEPORE
PRIMO
COLLABORATORE
SECONDO
COLLABORATORE
PROF.ssa ANGELA
MONTONE
PROF.ssa CARMELA
DI SALVO
RESPONSABILI DI PLESSO
MIGNANO MONTELUNGO
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
DELL'INFANZIA
D'ANDRETA
SANTINA
CHIANESE
SARA
(SCALO)
DI SALVO
AZZUOLO
PASQUALINA
AMELIA
(sostituta)
(sostituta)
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
(CENTRO)
SANTILLO
LUCIA
ADDESSO
IVANA
(sostituta)
MONTONE
ANGELINA
LISI
ROSALIA
(sostituto)
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MARZANO APPIO
SCUOLA DELL'INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SALZILLO
ANNA MARIA
CRUDALE
BRUNA
(sostituta)
ROBERTI
RAGOSTA
VIRGINIA
ROSA
(sostituta)
SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
SPAZIANO
DI SALVO
CARMELA
M. ATTILIA
(sostituta)
PRESENZANO
SCUOLA
DELL'INFANZIA
PERRETTA
COZZONE
CARMELINA
GIOVANNA
(sostituta)
SCUOLA
PRIMARIA
PETRELLA
ISABELLA
SENESE
ESTERINA
(sostituta)
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SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
SILVESTRI MARIA
ANTONIETTA
MELILLO
PAOLA
(sostituta)
TORA E PICCILLI
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA DELL'INFANZIA
MANCINI M.
FILOMENA
CARDENTE
FILOMENA
GAZERRO
MANCINI
ANNA
RITA
(sostituta)
(sostituta)
SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
DE FELICE ANNA
MARIA
ROTONDO
ANTONIETTA
(sostituta)
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FUNZIONI STRUMENTALI
AREA 1
•POF/PROGETTI: MELILLO PAOLA
•AUTOVALUTAZIONE/VALUTAZIONE: CORTELLESSA AMALIA
AREA 2
•CONTINUITA'/ORIENTAMENTO: IMBRIGLIO LUCIO
•FORMAZIONE/AGGIORNAMENTO: SPAZIANO M. ATTILIA
AREA 3
•VISITE/VIAGGI D'ISTRUZIONE: ZINNO DANIELA
RESPONSABILI
SITO WEB
•IMBRIGLIO LUCIO
LABORATORI MUSICALI
•IMBRIGLIO LUCIO
LEGALITA'
•LISI ROSALIA
GRUPPO H
•ZINNO DANIELA
INVALSI
•MONTONE ANGELINA
LABORATORI
•RESPONSABILI DI PLESSO
11
COMMISSIONI
POF/PROGETTI
•AUCONE ANGELINA
•BIASUCCI
BIASUCCI ANTONIETTA RITA
•LISI ROSALIA
•SPAZIANO
SPAZIANO MARIA LUISA
•ZINNO GIOVANNA
CONTINUITA'/ORIENTAMENTO
•SEGRELLA SILVIA
•DE
DE FUSCO ERMELINDA
•FERRUCCI ADRIANA
•PERRETTA
PERRETTA GIOVANNA
•D’ANDRETA
D’ANDRETA SANTINA ANNA
•GIULIANO ENZA
•SPAZIANO MARIA ATTILIA
VISITE GUIDATE/VIAGGI
D'ISTRUZIONE/RAPPORTI CON ENTI
AUTOVALUTAZIONE/VALUTAZIONE
TITOLI
FORMAZIONE E QUALITA'
•PETRELLA ISABELLA
•CORTELLESSA AMALIA
•PIETRANTUONO NADIA
ZINNO MARIA ROSARIA
•ZINNO
•ADDUCE GLORIA INES
•DI SALVO CARMELA,
•CHIANESE SARA,
•IMBRIGLIO LUCIO,
•ZINNO DANIELA,
•SANTANTONIO
SANTANTONIO VALERIA,
•MELILLO PAOLA
•DE FELICE ANNAMARIA ,
•SENESE ESTERINA ,
•DOLFINI LIDIA ,
•GAZERRO ANNA,
•MANCINI RITA
•MAZZOCCHI ANGELA
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C-PARTE TERZA: L’OFFERTA FORMATIVA
C1- LINEE DI INDIRIZZO NELLA STESURA DEL POF
Premesso che l’impegno che la scuola assume con questo documento è basato sui
seguenti principi:
-
non perdere mai di vista la centralità dell’alunno con i suoi bisogni, i suoi ritmi, la
sua evoluzione;
-
la trasparenza per ogni operazione: servizi, criteri metodologici, criteri di
valutazione;
-
il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti responsabili della crescita psicologica e
culturale dei discenti: genitori, personale docente e non, ragazzi stessi, enti ed
associazioni presenti sul territorio,
i criteri guida entro cui è articolata la nostra proposta formativa sono i seguenti:
La condivisione delle scelte educative;
La collaborazione di tutto il personale;
Il lavoro collegiale dei docenti;
L’attenzione al tema della continuità;
La promozione di percorsi interculturali;
L’attenzione alla diversità dei bisogni degli alunni;
La suddivisione oculata delle competenze disciplinari tra gli insegnanti;
Il raccordo interdisciplinare tra i docenti;
L’individuazione di opportune procedure d’insegnamento;
La chiara definizione di traguardi comuni ed irrinunciabili;
La condivisione della valutazione formativa;
La flessibilità organizzativa e didattica;
L’utilizzo razionale degli spazi educativi;
La promozione di una sinergia educativa tra la scuola e la famiglia;
La disponibilità dei docenti alla sperimentazione, all’innovazione didattica e
all’aggiornamento professionale.
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C2- FINALITA’
Le finalità del nostro Istituto, mirate ad una corretta educazione alla cittadinanza, sono
state definite “a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso
individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli
ambiti sociali”.
Promuovere lo
sviluppo della
persona
Promuovere lo
sviluppo della
propria identità
sociale, culturale e
professionale
FINALITA'
Garantire
l’acquisizione dei
saperi
fondamentali e
stimolare la
capacità critica
Stimolare le
capacità di
ciascuno per
potenziare uno
sviluppo integrale
e integrato
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C3-OBIETTIVI DIDATTICO- EDUCATIVI TRASVERSALI
“… per una piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e
dell’uguaglianza (articoli 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di
tutti e di ciascuno”
PREVENIRE I
DISAGI E
RECUPERARE GLI
SVANTAGGI
PROMUOVERE
UN'EDUCAZIONE
INTEGRALE DELLA
PERSONA
ORIENTARE AI FINI
DI UNA GIUSTA
COLLOCAZIONE
SOCIALE
RADICARE
CONOSCENZE E
ABILITA' ADEGUATE
ALLE CAPACITA'
MEDIANTE UNA
CORRETTA
RELAZIONE
EDUCATIVA
15
Nell’anno scolastico 2014-2015,
2014
le tematiche inerenti la legalità sono state inserite
nella progettazione ordinaria dell’intero Istituto, per far sì che l’educazione alla
legalità diventi snodo interdisciplinare nei curricoli scolastici e chela dimensione
formativa di tale educazione diventi trasversale ai saperi.. Il percorso progettuale
“……..RISPETTARE
……..RISPETTARE LE REGOLE?........CONVIENE
REGOLE?........CONVIENE A TUTTI!”,
TUTTI!” elaborato dalla
prof.ssa Rosalia Lisi, responsabile d’Istituto per la Legalità,ha
Legalità,
come obiettivo
formativo “l’acquisizione
l’acquisizione di una Cittadinanza Attiva per il raggiungimento del bene
comune”; esso è basato su diverse educazioni:
16
e sarà attuato con la collaborazione di:
di
- Prefettura
- Forze dell’ordine
- Enti locali
- Asl
- A.L.P. Associazione Legalità Presenzano
- Circolo Culturale ‘’Porta Fratte’’
- Amministrazione Comunale
- Cassa Rurale ed Artigiana
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C4-ORGANIZZAZIONE
GANIZZAZIONE GENERALE DEL LAVORO
Al fine di perseguire i compiti formativi dell’Istituto, vengono predisposti
strumenti, attività e risorse di carattere:
•Progettazione curricolare
verticale;
•Ampliamento delle
competenze informatiche;
•Percorsi progettuali su
tematiche specifiche;
•Ricerca-azione in ambito
didattico;
•Percorsi individualizzati per il
superamento del disagio e la
valorizzazione dell’eccellenza;
•Incremento dell’attività
sportiva.
•Attenzione alla cura
dell’ambiente scolastico come
ambiente dI apprendimento.
•Attenzione alla conservazione
delle strutture scolastiche e
degli
•arredi.
•Costante impegno a garantire
la sicurezza di quanti vivono e
operano all’interno della
scuola.
METODOLOGI
CO-- DIDATTICO
AFFETTIVORELAZIONALE
STRUTTURALE
ORGANIZZATIVO
•Cura
Cura attenta dello “star
bene” a scuola.
•Attenzione
Attenzione agli aspetti sociosocio
affettivi (gestione del gruppo,
comunicazione efficace,
prevenzione bullismo).
•Attuazione
Attuazione di strategie
relazionali e didattiche tese
alla valorizzazione, alla
socializzazione, alla
continuità, all’integrazione e
all’orientamento.
•Iniziative
Iniziative tese a coinvolgere i
genitori nella vita della
scuola.
•Efficacia
Efficacia del servizio.
•Efficienza
Efficienza delle strutture.
•Efficienza
Efficienza della
organizzazione.
•Attenzione
Attenzione ai processi.
•Qualità
Qualità dei risultati.
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C5- CONTINUITA’ ED ORGANIZZAZIONE
CURRICOLARE
Il nostro Istituto Comprensivo, nell’ambito della propria autonomia didattica ed
organizzativa, ha elaborato un Curricolo verticale, traducendo didatticamente gli obiettivi
di apprendimento posti dalle Indicazioni e coniugandoli con le richieste del territorio.
Nell’alveo delle finalità generali della Scuola, i tre segmenti scolastici dell’Istituto
Comprensivo perseguono finalità specifiche poste in continuità orizzontale e verticale.
Il Curricolo si articola attraverso i “Campi di Esperienza” nella Scuola dell’Infanzia e
attraverso le discipline nella scuola Primaria e Secondaria di 1° grado.
Il percorso curricolare muove, pertanto, dai soggetti dell’apprendimento, con particolare
ascolto ai loro bisogni e motivazioni, atteggiamenti, affettività, fasi di sviluppo, conoscenza
delle esperienze formative precedenti, e fa riferimento al tessuto sociale, culturale ed
economico della realtà territoriale.
Esso delinea, dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di 1° grado, senza
ripetizioni, frammentazioni e segmentazioni del sapere:
•
un percorso formativo unitario, graduale e coerente;
•
una progressione corretta, efficace e realistica degli obiettivi strutturati secondo un
ordine “psicologico evolutivo” e rapportati alle reali esigenze degli alunni;
•
una “positiva” comunicazione tra i diversi ordini di Scuola;
•
un clima di benessere psico-fisico che è alla base di ogni condizione di
apprendimento.
19
C6- IL CURRICOLO VERTICALE
Il seguente curricolo, basato sui principi di “continuità” ed “unitarietà”, è stato
elaborato nell’ottica del raggiungimento dei “Traguardi per lo sviluppo delle
competenze” riportati nelle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione” e con il contributo del lavoro svolto dai
Dipartimenti.
INDICATORI
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA DI
PRIMO
GRADO
COMPETENZE COMPORTAMENTALI
Gestire la delusione
e accettare l’errore
come momento di
riflessione e di
crescita
Il bambino riflette, si
confronta, discute
con gli adulti e con
gli altri bambini, si
rende conto che
esistono punti di
vista diversi e sa
tenerne conto
Avere
consapevolezza
delle proprie
capacità ed
effettuare delle
scelte personali
Ascolta gli altri e dà
spiegazioni del
proprio
comportamento e
del proprio punto di
vista.
Assumersi
responsabilità
personali e social
Comprende chi è
fonte di autorità e di
responsabilità nei
diversi contesti, sa
Il bambino sviluppa
capacità autocritiche
ed è consapevole
dei propri limiti, e
prende coscienza
degli errori, ed è in
grado di affrontarli e
superarli
E’ in grado di
sviluppare capacità
critiche e
autocritiche, ha
obiettività di giudizio
circa i propri limiti e
possibilità, escogita
opportunità di
azione, verifica i
risultati raggiunti ed
eventualmente si
prefissa delle mete
meno ambiziose più
adatte alle proprie
potenzialità
E’ consapevole delle Riesce a elaborare e
proprie capacità ed
realizzare progetti
effettua scelte
riguardanti lo
personali adeguate
sviluppo delle
alla sua età e alle
proprie attività di
situazioni
studio e di lavoro
utilizzando le
conoscenze
apprese,
prendere iniziative e
decisioni
motivandole
E’ in grado di
Sa organizzare il
organizzare il proprio proprio lavoro o
lavoro in modo
assumere un
autonomo ed è in
incarico e portarlo a
20
seguire regole di
comportamento e
assumersi
responsabilità
Gestire il
cambiamento
grado di lavorare in
gruppo tenendo
conto delle opinioni
altrui
termine nel modo
migliore, avere cura
di sé, delle proprie
cose, degli ambienti
in cui si vive e si
opera
Il bambino
Il bambino è in grado E’ consapevole delle
acquisisce la
di affrontare, se
trasformazioni che la
capacità di
opportunamente
società attuale opera
interpretare e
supportato, le nuove nella nostra
governare il proprio
situazioni relazionali quotidianità, riuscire
corpo; partecipare
ad orientarsi
e culturali che la
alle attività nei
quotidianità presenta all’interno di esse, a
diversi contesti;
(es. sa accettare una utilizzare i mezzi
avere fiducia in sé e variazione di
multimediali nello
fidarsi degli altri;
programma); non ha svolgimento delle
realizzare le proprie difficoltà a cambiare proprie attività,
attività senza
gruppo di lavoro
accettare la
scoraggiarsi; provare
complessità e la
molteplicità delle
piacere nel fare da
situazioni che la
sé e saper chiedere
moderna società
aiuto.
multiculturale
propone
COMPETENZE CULTURALI
Manifestare il gusto
dell’apprendere
Il bambino esplora le
possibilità offerte
dalle
tecnologie per fruire
delle diverse forme
artistiche, per
comunicare e per
esprimersi
attraverso di esse
Utilizzare
adeguatamente gli
strumenti disciplinari
Sviluppa un
repertorio linguistico
adeguato
alle esperienze e
agli apprendimenti
compiuti nei diversi
campi di esperienza.
Il bambino rimuove
gli atteggiamenti
passivi
nei confronti delle
discipline e delle
attività in generale,
manifesta i propri
interessi ed è
motivato ad
apprendere
E’ in grado di
accostarsi agli
argomenti di studio
con curiosità e
desiderio di
accrescere le proprie
conoscenze e
competenze,
utilizzando non solo i
libri di
testo ma ogni altra
fonte che lo
permetta
(enciclopedie,
giornali, mezzi
multimediali)
Il bambino usa
Conosce i propri
adeguatamente gli
testi scolastici e sa
strumenti
selezionare,
di lavoro e sa
all’interno di essi,
organizzare il suo
informazioni
lavoro su indicazione pertinenti
dell’insegnante
all’argomento di
21
Comunicare
utilizzando i vari tipi
di linguaggio
Esprime emozioni,
racconta, utilizzando
le varie possibilità
che il linguaggio del
corpo
consente. Inventa
storie e si esprime
attraverso diverse
forme di
rappresentazione e
drammatizzazione.
Si
esprime attraverso il
disegno, la pittura e
altre attività
manipolative e sa
utilizzare
diverse tecniche
espressive.
Osservare la realtà e Osserva i fenomeni
cogliere le relazioni
naturali e gli
organismi viventi
sulla base di criteri o
ipotesi, con
attenzione e
sistematicità
E’ in grado di
esprimersi
utilizzando vari tipi di
linguaggio verbale e
non verbale
E’ in grado di
osservare la realtà e
di mettere in
relazione tra loro fatti
ed eventi
studio
E’ consapevole della
molteplicità e
diversità
dei linguaggi
specifici,
comprenderli e
produrre messaggi
verbali e non, saper
leggere e costruire
grafici, ricostruire lo
sviluppo di una
civiltà e collocarla
nel tempo
e nello spazio
attraverso documenti
iconografici
Distingue i vari tipi di
ambienti, è
consapevole della
relazione uomoambiente e del peso
che quest’ultimo
riveste
nell’organizzazione
delle attività umane
e dello sviluppo
sociale e culturale di
una
civiltà
Fronteggiare e
È curioso,
Coopera con i
Possiede capacità di
risolvere situazioni
esplorativo, pone
compagni nello
mediazione
problematiche
domande, discute,
svolgimento di un
all’interno
confronta ipotesi,
compito e/o nel
di un gruppo, offre il
spiegazioni,
raggiungimento di un proprio aiuto ed
obiettivo comune e
soluzioni e azioni
eventualmente
porta un contributo
accetta quello degli
costruttivo nelle
altri
attività di gruppo; si
rende
disponibile verso i
compagni in difficoltà
Elaborare progetti di Racconta, inventa,
Individua e raccoglie Sa elaborare
vario tipo e tentare di ascolta e comprende informazioni
proposte idonee alla
realizzarli
le narrazioni e la
finalizzate allo
realizzazione di un
lettura di storie,
svolgimento di un
progetto e le mette
dialoga,
compito
in
discute, chiede
sempre più
pratica
22
spiegazioni e spiega, complesso
usa il linguaggio per
progettare le attività
e per
definirne le regole.
COMPETENZE RELAZIONALI
Stabilire giuste
relazioni con gli altri
nei diversi contesti
Il bambino riflette, si
confronta, discute
con
gli adulti e con gli
altri bambini, si
rende
conto che esistono
punti di vista diversi
e sa tenerne conto
Stabilisce e
mantiene relazioni
positive con
gli altri
Manifestare
sentimenti,
comportamenti di
tolleranza e di
rispetto nei confronti
delle
varie forme di
diversità
Assumere
atteggiamenti di
rispetto
dell’ambiente
naturale e delle cose
È consapevole delle
differenze e sa
averne
rispetto
Riconosce e rispetta
le diversità e i punti
di
vista diversi dai
propri
Scopre e rispetta
l’ambiente naturale
circostante.
Il bambino rispetta
l’ambiente
circostante
ed assume
comportamenti
consoni alla
salvaguardia e alla
tutela dell’ambiente
stesso
Comprendere
l’importanza dei
codici e dei
regolamenti
Il bambino ha
raggiunto una prima
consapevolezza dei
propri diritti e dei
diritti degli altri, dei
valori, delle ragioni e
dei doveri che
Comprende,
condivide e applica
le regole,
comportandosi in
maniera adeguata
nei
diversi contesti
In una situazione di
studio o di gioco, sa
confrontare la
propria esperienza
con quella
dei compagni
collaborando e
correggendosi per
realizzare un
progetto
E’ in grado di
rispettare gli altri e la
diversità di ciascuno,
la legittimità delle
idee altrui, aprire il
gruppo ad
esperienze e a stili di
vita diversi
Conosce i ritmi della
natura e li rispetta, è
consapevole che
l’ambiente in cui
viviamo è un bene
comune da
salvaguardare e
adotta
comportamenti
adeguati (raccolta
differenziata, uso di
materiali
biodegradabili,
rispetto degli arredi
della scuola e degli
ambienti in cui
viviamo e operiamo)
Conosce, condivide
e rispetta le regole
della convivenza
civile in ogni
situazione: a
scuola, per la strada,
nel gioco, nello sport
23
determinano il suo
comportamento.
COMPETENZE DISCIPLINARI
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
IL SÉ E L’ALTRO
E’ in grado di lavorare
e relazionarsi
serenamente in gruppi
diversi e situazioni
nuove;
sa di avere una storia
personale e sviluppa il
senso dell’identità
personale;
conosce le tradizioni
della famiglia, della
comunità, e sviluppa il
senso di appartenenza
CITTADINANZA E
COSTITUZIONE
Ha acquisito
fiducia in sé
Rispetta le regole
di civile convivenza
Collabora nel
piccolo gruppo e
nel
gruppo classe
Rispetta oggetti e
luoghi della
collettività
SCUOLA
SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
ED. ALLA
CONVIVENZA
CIVILE
E’ affidabile nel
portare a termine
gli impegni presi.
Sa relazionarsi
positivamente con
gli altri.
Conosce e
apprezza culture e
sensibilità diverse.
Sa valorizzare la
comunicazione
nelle sue varie
forme e nei diversi
contesti.
COMPETENZE
ATTESE
5 anni: si racconta
in termini
autobiografici per
riflettere su se
stesso; apprezza il
valore delle
testimonianze
storiche;dialoga,
discute e progetta
confrontando
ipotesi e procedure,
gioca e lavora in
modo costruttivo e
creativo con gli altri
bambini.
V Primaria:
conosce il fatto
morale e
spirituale come
fenomeno legato
alle
esigenze dell’uomo;
conosce le regole e
le forme della
convivenza
democratica e
dell’organizzazione
sociale anche in
rapporto a culture
diverse.
III secondaria:
apprezza la
diversità
intesa come
potenziale
ricchezza per
il gruppo; assume
comportamenti
responsabili nel
rispetto delle regole
di convivenza; è
capace di
24
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
II corpo e le funzioni
sensopercettive
E’ in grado di
descrivere in
modo più
particolareggiato il
corpo e le sue
espressioni
Il movimento del corpo
e la sua relazione con
lo spazio e il tempo
E’ in grado di fare
giochi motori
che implicano un
semplice ordine
di spazio e di tempo
Il linguaggio del corpo
come modalità
comunicativoespressiva
E’ in grado di
decodificare
linguaggi simbolici e
iconici legati
al corpo
Il gioco, lo sport, le
regole e il fair play
E’ in grado di eseguire
giochi
motori a coppia e a
squadra
Sicurezza e
prevenzione, salute
e benessere
E’ in grado di
comprendere le
fondamentali regole per
la cura dell’ambiente
CORPO
MOVIMENTO E
SPORT
Il corpo e le
funzioni sensopercettive
Acquisisce
consapevolezza di
sé
attraverso l’ascolto
e l’osservazione del
proprio corpo
Il movimento del
corpo e la sua
relazione con lo
spazio e il tempo
Acquisisce
padronanza degli
schemi motori e
posturali e sa
adattarsi alle
variabili spaziali e
temporali
Il linguaggio del
corpo come
modalità
comunicativoespressiva
Utilizza il
linguaggio corporeo
e motorio per
comunicare i propri
stati d’animo
Il gioco, lo sport,
le regole e il fair
play
Comprende il
valore delle regole
e
l’importanza di
rispettarle
Mostra
autocontrollo e
rispetto
dell’avversario e
dei compagni in
SCIENZE
MOTORIE E
SPORTIVE
Il corpo e le
funzioni sensopercettive
È in grado di
rilevare i principali
cambiamenti
morfologici del
corpo e applicare
conseguenti piani
di lavoro per
raggiungere
un’ottimale
efficienza fisica,
migliorandole
capacità
condizionali (forza,
resistenza,
rapidità, mobilità
articolare)
Il movimento del
corpo e la sua
relazionecon lo
spazio e il tempo
Sa utilizzare e
trasferire le abilità
coordinative
acquisite per
realizzare gesti
tecnici nei vari
sport.
Il linguaggio del
corpo come
modalità
comunicativoespressiva
Sa applicare
semplici tecniche
di
espressione
corporea
Il gioco, lo sport
,le regole e il fair
play
approfondire la
conoscenza e
l’accettazione di sé,
rafforzando
l’autostima.
5 anni : Prova
piacere nel
movimento e in
diverse forme di
attività e di
destrezza quali
correre, stare in
equilibrio, sa
coordinarsi in altri
giochi individuali e
di gruppo che
richiedono l’uso di
attrezzi e il
rispetto di regole,
all’interno della
scuola e all’aperto.
V primaria:
impiega capacità
motorie in situazioni
espressivo e
comunicative e
rispetta le regole
del gioco e dello
sport; conosce i
comportamenti
adeguati ai fini della
salute nel suo
complesso, nelle
diverse situazioni di
vita.
III secondaria:
conosce e ha
padronanza del
linguaggio del
corpo, adotta
comportamenti
sani e corretti.
25
situazione
di gara e accetta la
sconfitta
Sicurezza e
prevenzione,
salute e
benessere
E’ consapevole
delle funzioni
fisiologiche e
dei cambiamenti
dovuti all’attività
motoria
I DISCORSI E LE
PAROLE
Ascoltare e parlare
E’ in grado di
comprendere ed
eseguire richieste e
consegne specifiche
relative a proposte
operative nei vari campi
Leggere
E’ in grado di codificare
parole legate a immagini
corrispondenti
Riflettere sulla lingua
E’ in grado, in una
storia, di verbalizzare
una sequenza di due
azioni con rapporti di
causa-effetto
INGLESE
Acquisisce interesse
verso un codice
linguistico diverso
ITALIANO
Ascoltare e
parlare
Comprende testi
di vario tipo
Partecipa a
scambi
comunicativi con
compagni e docenti
Riferisce
oralmente su un
argomento
Comprende il
significato globale
dei testi ascoltati
riconoscendone gli
elementi
costitutivi
Leggere
Legge ad alta
voce in maniera
espressiva
Comprende testi
di vario tipo
Scrivere
Produce testi di
diverso tipo
connessi con
situazioni
quotidiane
Riflettere sulla
lingua
Riconosce gli
Sa sperimentare
i corretti valori
dello sport ed
esercitarli in
contesti diversi
Sicurezza e
prevenzione,
salute e
benessere
Possiede le
conoscenze
fondamentali
relative
all’educazione alla
salute, alla
prevenzione ed
alla promozione di
corretti stili di vita.
ITALIANO
Ascoltare e
parlare
Sa adottare, a
seconda della
situazione
comunicativa,
opportune
strategie di
attenzione e di
comprensione.
Sa usare in
modo efficace la
comunicazione
orale
e scritta per
collaborare con gli
altri.
Leggere
Sa selezionare
fonti ritenute
occasioni di
arricchimento
personale e
culturale.
Sa usare manuali
o altri testi di
studio per
ricercare,
raccogliere,
rielaborare dati,
informazioni,
concetti.
5 Anni: Sviluppa
un repertorio
linguistico adeguato
alle esperienze
e agli
apprendimenti
compiuti nei
diversi campi di
esperienza.
Formula ipotesi
sulla lingua scritta e
sperimenta le prime
forme di
comunicazione
attraverso la
scrittura, anche
utilizzando le
tecnologie
V primaria:
comprende il
significato
generale di testi
letti, ascoltati e
riconosce gli
elementi costitutivi
dei
messaggi impliciti
ed espliciti; produce
testi coerenti e
coesi e
ortograficamente
corretti; ha
padronanza dei
26
elementi costitutivi
della frase
semplice e
complessa
Conosce le parti
principali del
discorso e gli
elementi basilari di
una frase; analizza
la frase nelle sue
funzioni
Individua e usa in
modo consapevole
modie tempi del
verbo
INGLESE
Ricezione orale
Comprende
semplici frasi ed
espressioni di
uso quotidiano
Ricezione scritta
Comprende testi
brevi e semplici
Interazione orale
Interagisce con
l’interlocutore in
situazioni già note
utilizzando
espressioni e frasi
adatte al contesto
Produzione scritta
Scrive messaggi
semplici e brevi
Scrivere
Sa produrre testi
organici e
formalmente
corretti.
Sa scrivere
sintesi di testi letti
o ascoltati e
utilizzarle per i
propri scopi
Riflettere sulla
lingua
Sa applicare le
conoscenze
metalinguistiche
per
monitorare e
migliorare l’uso
orale e scritto della
lingua
Sa riconoscere le
caratteristiche più
significative
di alcuni importanti
periodi della storia
della lingua
italiana.
INGLESE E II
LINGUA
COMUNITARIA
Ricezione orale
Sa comprendere
messaggi orali
inerenti
argomenti familiari
o scolastici
Ricezione scritta
Comprende i
punti essenziali di
messaggi chiari su
argomenti familiari
che affronta a
scuola o nel tempo
libero
Produzione orale
Comprende i
punti chiave del
racconto ed
espone le proprie
idee anche se può
avere qualche
mezzi linguistici per
esprimere
esperienze
personali
III secondaria:
comprende e
produce messaggi,
utilizzando codici
espressivi; conosce
e confronta
strategie
comunicative
appartenenti
a strutture diverse
27
LINGUAGGI,
CREATIVITÀ,
ESPRESSIONE
•E’ in grado di
comprendere gli elementi
strutturali e le strutture
formali in un’opera d’arte.
E’ in grado di produrre
elaborati grafici
MUSICA
Interiorizza il ritmo di
una musica, ed è in
grado di muoversi
seguendo gli impulsi
ritmici di un brano
musicale;
Esegue per imitazione
ritmi elementari
con il corpo e semplici
strumenti ritmici;
Esegue per imitazione
brevi melodie;
Riconosce i rumori e i
suoni dell’ambiente
circostante ;
Utilizza la voce in modo
creativo nel
gioco.
ARTE E
IMMAGINE
Riconosce gli
elementi
grammaticali di
base del linguaggio
visuale
Rielabora e
produce immagini
in modo
creativo
Legge gli aspetti
formali di alcune
opere d’arte
Conosce i
principali beni
artistico-culturali
presenti nel
territorio
MUSICA
Esegue per
imitazione ritmi più
complessi con il
corpo e strumenti
ritmici;
Decodifica gli
elementi linguistici
(notazione e valori)
costitutivi di un
semplice brano
musicale;
Esegue per
incertezza
espositiva
Interazione orale
Comunica
informazioni,
conoscenze,
concetti in modo
chiaro e
comprensibile
Interazione
scritta
Sa descrivere in
termini semplici
aspetti del proprio
vissuto esponendo
opinioni e
spiegandone
le ragioni con frasi
semplici
ARTE E
IMMAGINE
Sa osservare,
riconoscere e
documentare
il patrimonio
artistico e culturale
del
presente e del
passato.
Sa realizzare un
elaborato
personale e
creativo
applicando le 4
regole del
linguaggio visivo.
Sa utilizzare
tecniche e
materiali differenti.
MUSICA
•Esegue per
imitazione e
decodifica ritmi e
poliritmi sia col
corpo che con
strumenti
ritmici;
•Esegue per
imitazione e
decodifica brani
corali all’unisono e
COMPETENZE
ATTESE
5 anni: Inventa
storie e si esprime
attraverso
diverse forme di
rappresentazione e
drammatizzazione.
Si esprime
attraverso il
disegno, la pittura e
altre attività
manipolative e
sa utilizzare diverse
tecniche
espressive.
V primaria:
osserva, descrive,
rielabora
immagini, forme,
oggetti utilizzando
le capacità visive,
uditive, gestuali.
III secondaria:
sceglie strumenti e
tecniche
idonei alla
produzione di un
determinato
elaborato.
5 anni: Acquisisce
l’orientamento
28
imitazione melodie
nell’estensione
d’ottava (8 note);
Utilizza in modo
consapevole e
creativo la voce, il
proprio corpo,
oggetti sonori e
strumenti musicali;
Esegue da solo e
in gruppo semplici
brani
vocali/strumentali
appartenenti a
generi e
culture differenti
polifonici;
Sa codificare e
decodificare il
linguaggio
musicale
tonale/mensurale;
Sa collocare nel
suo periodo storico
un
prodotto musicale
e leggerlo in modo
critico;
Sa valutare in
modo estetico e
funzionale
il prodotto
musicale di cui
fruisce;
Sa usare un
linguaggio tecnico
appropriato.
Attraverso la
conoscenza del
patrimonio
musicale della sua
e altrui società
costruisce ed
elabora una
propria identità
culturale.
sonorospaziale
e, attraverso l’uso,
la consapevolezza
della propria voce e
del proprio corpo.
Impara ad
esprimersi
attraverso la pratica
del canto e
l’esperienza bodyritmica. Sviluppa la
sua fantasia
inventando storie
sonore.
V primaria:
Osserva, descrive,
rielabora
prodotti sonori e
musicali
sviluppando le
capacità percettive,
uditive, emissive,
espressive.
Crea brevi melodie
adattandovi testi in
forma di semplici
canzoni.
III secondaria:
Concettualizza il
messaggio sonoromusicale;
Usa
consapevolmente
la terminologia
tecnica
della disciplina
musicale;
Acquisisce senso
critico/estetico in
campo
artistico/musicale;
Comprende,
riproduce e
interpreta prodotti
ed
eventi musicali del
passato;
Comprende,
produce e
interpreta prodotti
ed
29
LA CONOSCENZA DEL
MONDO:
Numeri
E’ in grado di fare
giochi strutturati
con i numeri (tombola,
pallottoliere)
E’ in grado di eseguire
rappresentazioni
numeriche
Spazio e figure
Riconosce e riproduce
le figure
geometriche di base
Problemi
E’ in grado di risolvere
semplici
problemi di tipo concreto
legati
all’esperienza
Relazioni, misure, dati
e previsioni
E’ in grado di
manipolare, smontare,
rimontare seguendo
indicazioni verbali
SCIENZE
E’ in grado di formulare
ipotesi
riferite a semplici e
comuni eventi
naturali osservati (es.
trasformazione
del ghiaccio in acqua,
ecc.), seguendo le
indicazioni ed i
suggerimenti
dell’insegnante
Intuisce l’importanza di
rispettare l’ambiente
MATEMATICA
Numeri
Conosce la
divisione con resto
fra numeri
naturali e individua
multipli e divisori di
un numero
Esegue le quattro
operazioni con
sicurezza
Utilizza numeri
decimali, frazioni e
percentuali in
situazioni
quotidiane
Spazio e figure
Descrive,
rappresenta e
classifica, con
strumenti
adeguati, figure
geometriche
Determina aree e
perimetri di figure
geometriche
Problemi
Individua e
utilizza le
informazioni
necessarie
per risolvere
problemi
Relazioni, misure,
dati e previsioni
Riconosce vari e
diversi attributi
misurabili delle
diverse figure
geometriche, e vi
associa processi
di misurazione,
sistemi ed unità di
misura ed opera
trasformazioni delle
stesse
Esegue semplici
rilevamenti statistici
e
MATEMATICA
Numeri
Possiede
padronanza del
calcolo nei vari
insiemi numerici.
Spazio e figure
Sa riconoscere e
risolvere problemi
di
vario genere
Relazioni e
funzioni
Sa tradurre una
situazione
esaminata in
termini matematici
e produrre le
relative
formalizzazioni
Misure, dati e
previsioni
Conosce e
applica relazioni,
proprietà e
strumenti
matematici
SCIENZE
Fisica e chimica
Sa utilizzare le
tecniche della
sperimentazione,
raccogliere,
analizzare ed
interpretare dati.
Astronomia e
Scienze della
terra
Sa inquadrare
l’ambiente di vita
locale e
globale in un
sistema dinamico
di relazioni.
Biologia
Sa gestire in
maniera corretta il
proprio
corpo, attuare
eventi musicali del
proprio tempo;
5 anni: Il bambino
raggruppa e ordina
secondo criteri
diversi, confronta e
valuta
quantità; utilizza
semplici simboli per
registrare; compie
misurazioni
mediante
semplici strumenti.
V primaria:
classifica, misura,
quantifica,
ordina elementi,
fatti e fenomeni;
risolve
situazioni
problematiche
utilizzando
procedimenti logici
e aritmetici;
individua,
comprende e
conosce i fenomeni
naturali attraverso il
metodo di indagine
scientifica;
analizza semplici
macchine e
strumenti; usa il
computer.
III secondaria: usa
consapevolmente il
linguaggio grafico,
simbolico e la
terminologia
specifica per
spiegare
fenomeni e
problemi;
usa il computer per
interagire con realtà
sempre più ampie.
30
rappresenta i dati
raccolti mediante i
vari grafici
SCIENZE
Oggetti, materiali
e trasformazioni
Costruisce
operativamente i
concetti geometrici
e fisici in relazione
all’esperienza
quotidiana
(lunghezze, angoli,
superfici,
capacità/volume,
peso, temperatura,
ecc.)
Osserva
riconosce e
descrive fenomeni
fondamentali del
mondo fisico e
biologico
Osservare e
sperimentare sul
campo
Indaga e coglie
relazioni, analogie
e differenze tra
ecosistemi e i
viventi
Osserva con
frequenza i viventi
e gli ambienti
naturali e ne
registra le
variazioni
L’uomo, i viventi e
l’ambiente
Conosce il ciclo
vitale degli esseri
viventi
Conosce e
compara l’anatomia
e la fisiologia dei
viventi
Rispetta
l’ambiente
Rispetta il proprio
corpo (ed. alla
salute e
scelte per
affrontare i rischi
connessi con una
cattiva
alimentazione,
con il fumo, con le
droghe.
31
LA CONOSCENZA DEL
MONDO:
STORIA
Organizzazione delle
informazioni
E’ in grado di
strutturare in sequenza
logico-temporale un
racconto, un’esperienza,
ecc.
Strumenti concettuali
e conoscenze
E’ in grado di cogliere
la distinzione
fra i sottoconcetti di
prima e dopo e di
precedente e successivo
Produzione
E’ in grado di ascoltare
e
comprendere semplici
testi narrati e/o
letti
alimentare)
TECNOLOGIA E
INFORMATICA
Esplora e
interpreta il mondo
fatto dall’uomo
Individua il
funzionamento di
semplici macchine
e artefatti
Esamina,
compone e
scompone oggetti
Utilizza le TIC
(Tecnologie della
Informazione e
della
Comunicazione)
nel proprio lavoro
STORIA
Organizzazione
delle informazioni
Rappresenta
graficamente e
verbalmente i fatti
storici
Uso dei
documenti
Sa ricavare
informazioni da
documenti di
diversa
natura (fonti) per la
comprensione di un
fenomeno storico
Strumenti
concettuali e
conoscenze
Conosce i
concetti
fondamentali della
storia
Colloca sulla
linea del tempo gli
eventi storici
studiati
Individua relazioni
tra gli elementi
caratterizzanti
una civiltà
Coglie analogie e
TECNOLOGIA E
INFORMATICA
Conosce e coglie
l’evoluzione
tecnologica in
rapporto
all’ambiente
Sa rilevare le
proprietà
fondamentali dei
materiali.
Sa eseguire la
rappresentazione
grafica degli
oggetti.
Sa comprendere
i problemi legati
all’energia
STORIA
Uso dei
documenti
Sa usare fonti di
tipo diverso
(documentarie,
iconografiche,
narrative,materiali,
orali ecc.) per
ricavare
conoscenze su
temi definiti
Organizzazione
delle informazioni
Sa formulare
problemi sulla
base delle
informazioni
raccolte
Strumenti
concettuali e
conoscenze
Sa selezionare,
schedare e
organizzare le
informazioni con
mappe, schede
tabelle e grafici
Produzione
Sa esporre le
conoscenze
storiche acquisite
5 anni: È curioso,
esplorativo,
pone domande,
discute, confronta
ipotesi, spiegazioni,
soluzioni e azioni.
V primaria:
conosce,
ricostruisce e
comprende eventi
e trasformazioni
nella realtà storica
e ambientale;
interpreta il sistema
territoriale e il
sistema
antropofisico;
è consapevole del
valore "ambiente"
III secondaria: è
consapevole
degli eventi e delle
trasformazioni della
realtà storica e
geografica, della
necessità della
tutela
dell'ambiente.
32
differenze fra
quadri storicosociali
differenti nello
spazio e nel tempo
Conosce il
metodo di lettura di
una fonte e
individua le
informazioni
contenute in essa
Produzione
Elabora i concetti
appresi in forma di
racconto orale,
utilizzando il lessico
specifico, e disegni
LA CONOSCENZA DEL GEOGRAFIA- ED.
MONDO:
AMBIENTALE
Orientamento
Orientamento
Riconosce i diversi
Si orienta nello
ambienti della scuola
spazio e sulle carte
e la loro finalità
geografiche
Linguaggio della geoutilizzando i punti
graficità
cardinali
•Riconosce e nomina
Carte mentali
elementi
Estende le
dell’ambiente naturale: i
proprie carte
monti, i fiumi, i
mentali al
vegetali ecc.ecc.
territorio italiano
Paesaggio
attraverso
Esplora ed osserva lo
l’osservazione
spazio a partire dai
indiretta
Linguaggio della
luoghi dell’esperienza
personale: aula –
geo-graficità
scuola
Ricava
Territorio e regione
informazioni dalle
Riconosce alcune
carte geografiche
Sa localizzare
forme di
inquinamento e loro
sulla carta
conseguenze
geografica
Riconosce alcune delle dell’Italia la
bellezze naturali
posizione delle
ed artistiche del territorio. regioni fisiche e
amministrative
Paesaggio
Conosce gli
elementi che
caratterizzano i
principali paesaggi
italiani, europei e
mondiali
operando
collegamenti e sa
argomentare le
proprie
riflessioni.
GEOGRAFIA -ED.
AMBIENTALE
Carte mentali
Sa agire e
muoversi
concretamente,
facendo ricorso a
carte mentali, che
implementa in
modo significativo
attingendo
all’esperienza
quotidiana e al
bagaglio di
conoscenze
Concetti
geografici e
conoscenze
Conosce e
localizza i
principali aspetti
ed
elementi geografici
fisici e antropici
dell'Europa e del
mondo.
Ragionamento
spaziale
Sa individuare
nella complessità
territoriale i più
evidenti
collegamenti
spaziali e
ambientali:
5 anni: È curioso,
esplorativo, pone
domande, discute,
confronta ipotesi,
spiegazioni,
soluzioni e azioni.
V primaria:
conosce,
ricostruisce e
comprende eventi e
trasformazioni nella
realtà storica e
ambientale;
interpreta il sistema
territoriale e il
sistema
antropofisico;
è consapevole del
valore "ambiente"
III secondaria: è
consapevole degli
eventi e delle
trasformazioni della
realtà storica e
geografica, della
necessità della
tutela
dell'ambiente
33
Regione
Conosce e
utilizza il lessico
specifico
disciplinare
Territorio e
regione
Comprende che
l’ambiente è
costituito da
elementi fisici e
antropici
Individua
problemi relativi
alla tutela del
patrimonio
ambientale e
culturale
Analizza gli
aspetti problematici
del
rapporto uomoambiente e ne
coglie
soluzioni
interdipendenza di
fatti e fenomeni e
rapporti tra
elementi.
Linguaggio della
geo-graficità
È in grado di
conoscere e
localizzare i
principali oggetti
geografici fisici
(monti, fiumi,
laghi…) e antropici
(città, porti e
aeroporti,
infrastrutture…)
dell'’Europa e del
Mondo
Immaginazione
geografica
Sa immaginare in
modo
geograficamente
corretto paesaggi
lontani utilizzando
carte, grafici
relazioni di
viaggiatori, testi
descrittivi.
Metodi, tecniche,
strumenti propri
della
disciplina
Sa leggere carte
stradali, piante,
calcolare distanze
per muoversi in
modo coerente e
consapevole
RELIGIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
Scopre nel Vangelo la
persona e
l’insegnamento di Gesù.
Matura un positivo senso
di sé e
Confronta la propria
esperienza religiosa
con quella delle altre
religioni.
Riconosce che il
SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
Sviluppa una graduale
coscienza di sé come
persona, che coglie nella
relazione con gli altri
un’opportunità di crescita,
34
sperimenta relazioni serene
con gli altri,
anche appartenenti a
differenti tradizioni
culturali e religiose.
Esprime con il corpo la
propria
esperienza religiosa.
Riconosce alcuni linguaggi
simbolici e
figurativi tipici della vita dei
cristiani
(feste,preghiere, canti,
spazi, arte), per
esprimere con creatività il
proprio vissuto
religioso.
Impara alcuni termini del
linguaggio
cristiano, ascoltando
semplici racconti
biblici.
Sa narrare le storie
ascoltate.
Osserva con meraviglia ed
esplora con
curiosità il mondo.
messaggio principale di
Gesù è il suo amore verso
tutti.
Identifica nella Chiesa la
comunità di
coloro che credono in Gesù
Cristo e
cercano di mettere in pratica
il suo
insegnamento.
Riconosce nella Bibbia,
libro sacro per
ebrei e cristiani, un
documento
fondamentale della cultura
occidentale.
Riconosce il significato
cristiano del Natale e della
Pasqua, traendone motivo
per interrogarsi rispetto al
mondo in cui lui stesso
percepisce vive tali festività.
Individua i valori che
devono essere
condivisi da tutti per
costruire una società
di pace
maturando un’identità
accogliente, collaborativa e
solidale.
Riconosce il valore della
religione nella cultura e nella
storia dell’umanità, a partire
da ciò che osserva
nel proprio territorio.
Comprende il messaggio
del Cristianesimo che
scaturisce dalla Bibbia
individuando le tappe
essenziali della storia della
salvezza e della Chiesa.
Comprende il messaggio
del Cristianesimo che
scaturisce dalla Bibbia
individuando le tappe
fondamentali della storia
della salvezza e della
Chiesa.
Riconosce i linguaggi
espressivi della fede
(simboli,
opere d’arte, luoghi di culto,
preghiere, riti),
individuandone le tracce
presenti nel nostro
ambiente.
Riflette in vista di scelte di
vita responsabili,
imparando a dare valore ai
propri comportamenti.
35
C7- METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE
La scuola, fatta salva la libertà di insegnamento, adotta metodologie e strategie didattiche
ed operative che favoriscono la partecipazione dell’alunno alla ricerca ed elaborazione del
proprio sapere attraverso un processo di apprendimento personalizzato, nel rispetto delle
metodologie specifiche delle varie discipline e dei sistemi simbolico- culturali dei vari
campi di esperienza, per garantire lo sviluppo armonico degli alunni e il successo
formativo.
LAVORO DI
GRUPPO
PROBLEMSOLVING
GIOCO
METODOLOGIE
E STRATEGIE
DIDATTICHE
DIDATTICA
LABORATORIALE
LEZIONE
INTERATTIVA
RICERCAAZIONE
DIDATTICA PER
CONCETTI
SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’Infanzia si prefigge di raggiungere gli obiettivi e i traguardi attraverso:
•
individualizzazione dei percorsi formativi per permettere a tutti i bambini di
raggiungere gli obiettivi programmati;
•
personalizzazione in merito alle potenzialità che valorizzano i talenti di cui ciascuno
dispone;
36
•
flessibilità nell’applicazione delle proposte didattiche, tenendo conto dei tempi, dei
ritmi, degli stili cognitivi, della personalità, delle motivazioni e degli interessi di ogni
singolo bambino;
•
stimolazione alla valorizzazione del gioco in tutti i suoi effetti;
•
organizzazione sociale delle attività: coppia, piccoli gruppi, etc.;
•
impiego di strumenti, sussidi, schede operative atte a richiamare e valorizzare i
vissuti;
•
sollecitazione della creatività in tutte le sue forme espressive;
•
apertura del lavoro di sezione alla collaborazione tra le classi, nella condivisione di
alcune attività comuni e aggreganti, attraverso attività collettive.
Il ritmo della giornata educativa del bambino è determinato tenendo presenti sia le finalità
proprie della scuola dell’Infanzia (autonomia, identità personale, competenza,
cittadinanza), sia alcuni criteri orientativi quali:
•
Fornire al bambino dei punti di riferimento esterni sicuri e costanti;
•
Salvaguardare il suo benessere psicofisico;
•
Considerare la percezione del tempo e le sue componenti emotive;
•
Proporre un armonico alternarsi di attività che richiedono una diversa intensità di
impegno: attività libera e strutturata, esperienze socializzate ed individuali;
•
Sviluppare l’orientamento nello spazio e nel tempo.
Le attività tipiche che si svolgono sono:
•
Attività di psicomotricità;
•
Attività grafico-pittoriche e manipolative;
•
Attività di educazione linguistica;
•
Attività logico-matematiche e scientifiche;
•
Attività di educazione musicale;
•
Attività di drammatizzazione;
•
Attività di religione/attività alternative.
Le Indicazioni Ministeriali evidenziano la necessità di favorire un maggiore dialogo tra
scuola e famiglia, la capacità di incontrare i genitori e ascoltarli diventa importante per la
costruzione di un’ alleanza educativa. Tutta l’organizzazione dell’ambiente, dalla
scansione dei tempi della giornata dei bambini, all’organizzazione degli spazi, alla
progettazione dei percorsi di apprendimento sarà
coerente con l’idea di una comunità di persone che condividono una significativa
esperienza di crescita.
37
SCUOLA PRIMARIA
Le attività didattiche saranno organizzate e svolte con modalità diverse, allo scopo di
rendere più efficace l’intervento formativo, senza trascurare la necessità di personalizzare
o individualizzare gli interventi.
Il Piano Formativo previsto si avvale di una metodologia basata su:
•
Attenzione ai bisogni e all’esperienza dei bambini;
•
Facilitazione delle comunicazione e delle relazioni interpersonali tra pari e adulti;
•
Clima di fiducia reciproco e di rispetto;
•
Condivisione di esperienze, obiettivi e regole tramite lavori di gruppo;
•
Piacere della ricerca e dell’autoformazione;
•
Sperimentazione e manipolazione di materiali;
•
Processo di graduale ampliamento di conoscenze, abilità e competenze;
•
Problematizzazione delle esperienze;
•
Incentivazione degli interessi e della creatività per favorire lo spirito critico e il
•
coinvolgimento attivo;
•
Promozione dell’autonomia del bambino;
•
Rispetto e valorizzazione delle diversità;
•
Sviluppo di percorsi individualizzati;
•
Utilizzo di una prospettiva interdisciplinare;
•
Realizzazione di attività laboratoriali e progettuali.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Le metodologie adottate saranno:
•
coerenti con gli obiettivi del POF, con quelli propri delle discipline e con le verifiche
somministrate;
•
rispettose sia dei ritmi e degli stili di apprendimento degli allievi (gradualità) che
della continuità tra i diversi ordini e gradi di istruzione;
•
volte a stimolare un atteggiamento attivo e partecipativo.
In base a quanto premesso, si farà ricorso ai seguenti criteri metodologici:
•
stimolo alla motivazione attraverso l’informazione dell’obiettivo da raggiungere e la
presentazione problematica del contenuto;
•
valorizzazione delle esperienze concrete come punto di partenza per pervenire alla
successiva formalizzazione;
•
gradualità nei percorsi e continuità nelle esperienze;
38
•
valorizzazione anche dei piccoli successi ottenuti che possono tradursi in rinforzi
positivi per gli apprendimenti successivi;
•
percorsi personalizzati.
Si adotterà uno stile di insegnamento che sarà interattivo e per animazione, secondo i
momenti.
Verrà utilizzato in particolare il metodo della ricerca (individuale e di gruppo) per la
possibilità che offre di indagare in campi diversi con obiettivi e tecniche multiple.
Ampio spazio verrà riservato all’operatività ed alle attività di tipo laboratoriale in quanto è
proprio attraverso il fare che i ragazzi apprendono con maggiore facilità.
C8- VALUTAZIONE
SCUOLA DELLINFANZIA
La scuola dell’Infanzia si avvale di metodi e strumentazioni che consentono di orientare,
sostenere e guidare progressivamente
lo sviluppo e l’apprendimento del bambino. In
questo senso, l’attivazione di abilità generali di assimilazione ed elaborazione delle
informazioni, (quali ad esempio, memorizzare, rappresentare, comprendere, stabilire
relazioni casuali e spaziali ), ed il ricorso a materiali strutturali e informali da manipolare,
esplorare e ordinare, attivano determinati andamenti e graduate occasioni che consentono
la conquista di una maggiore sicurezza e organizzazione delle conoscenze. All’interno
dell’azione professionale dell’insegnante, si colloca come dimensione trasversale
l’OSSERVAZIONE, occasionale e sistematica, appresa ed esercitata attraverso specifici
itinerari formativi che consentono di valutare le esigenze del bambino per riequilibrare le
proposte educative in rapporto alla qualità delle sue risposte.
OSSERVAZIONE
come strumento basilare per guidare la verifica della utilità e della
adeguatezza del processo educativo.
L’itinerario che si compie nella scuola assume pieno significato nella misura in cui può
essere rievocato, riesaminato, analizzato, ricostruito e socializzato. Quindi:
OSSERVAZIONE LUDICA
OSSERVAZIONE ESPLORATIVA
OSSERVAZIONE SOCIALE
OSSERVAZIONE COGNITIVA
OSSERVAZIONE LOGICA-MATEMATICA
OSSERVAZIONE ESPRESSIVA E COMUNICATIVA
39
OSSERVAZIONE DELLA CREATIVITA’ VERBALE E NON VERBALE
OSSERVAZIONE ESPRESSIVA-PITTORICA
OSSERVAZIONE MANIPOLATIVA
OSSERVAZIONE DELLA PSICOMOTRICITA’
OSSERVAZIONE SOCIO-AFFATTIVA E DELLA CONVIVENZA CIVILE
OSSERVAZIONE documentata come valutazione dei livelli di sviluppo.
Essa prevede:
Un momento iniziale, volto a delineare un quadro delle capacità con cui il bambino
accede alla scuola dell’infanzia
Dei momenti interni alle varie sequenze didattiche, che consentono di aggiustare ed
individualizzare le proposte educative ed i percorsi di apprendimento
Dei bilanci finali per la verifica degli esiti formativi, della qualità dell’attività educativa
e didattica e dell’esperienza scolastica.
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
Le conoscenze e le competenze acquisite saranno testate attraverso:
•
prove d’ingresso
•
verifiche formative in itinere
•
verifiche sommative orali, scritte, grafiche.
Verrà valutato il progresso compiuto da ogni alunno nelle situazioni di apprendimento
attivate per il raggiungimento degli obiettivi programmati, in relazione ai livelli di partenza
di ciascuno. Parametri utili alla valutazione saranno :
•
Competenze : qualità e quantità delle conoscenze applicate spontaneamente o con
un livello di aiuto adeguato al livello di prestazioni richieste.
•
Capacità di collegare le conoscenze apprese e le attività fra di loro.
•
Capacità di applicazione a situazioni nuove.
•
Capacità di utilizzare procedure, strumenti operativi, sistemi di rappresentazione, in
modo da cogliere aspetti pertinenti al problema.
•
Capacità di comprendere ed utilizzare correttamente termini e simboli.
40
GRIGLIA DI ATTRIBUZIONE PUNTEGGIO
Livello
Prestazioni dell’alunno
Possiede una conoscenza attinta da ambiti pluridisciplinari con sicura
padronanza.
10
Sa organizzare in modo autonomo e completo le conoscenze e le
procedure acquisite.
E’ capace di effettuare valutazioni autonome, complete ed approfondite.
Possiede una conoscenza completa e coordinata.
Ha la capacità di cogliere gli elementi di un insieme e di stabilire le loro
9
relazioni.
E’ in grado di effettuare valutazioni autonome seppur parziali e non
approfondite.
Possiede una conoscenza completa ed approfondita.
8
Non commette errori né imprecisioni nell’esecuzione dei problemi.
Sa effettuare analisi e sintesi complete ed approfondite, ma con aiuto.
Se sollecitato è in grado di effettuare valutazioni approfondite.
Conosce e comprende i vari contenuti , non solo fondamentali.
7
Non commette errori ma incorre in imprecisioni.
Sa effettuare analisi complete ma non approfondite; sa sintetizzare le
conoscenze, ma deve essere guidato.
Possiede conoscenze
6
non approfondite. Non commette errori
nell’esecuzione di compiti semplici.
E’ in grado di effettuare analisi e sintesi parziali.
Possiede conoscenze frammentarie e/o superficiali.
5
Commette errori nell’esecuzione di compiti .
Commette gravi errori.
Non riesce ad applicare le conoscenze .
4
Non è in grado di effettuare alcuna analisi. Non è capace di autonomia
di giudizio anche se sollecitato.
Non conosce gli argomenti proposti .
3
Si sottrae alle verifiche.
41
SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L’ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
VOTO
DIECI
NOVE
OTTO
SETTE
SEI
CINQUE
DESCRITTORI
Dimostra vivo interesse per tutte le attività proposte dalla scuola, sia
curricolari che extracurricolari.
Si impegna con serietà e continuità nel lavoro, sia a casa che in classe.
Partecipa attivamente al dialogo educativo e osserva le norme che
regolano la vita scolastica.
Si relaziona positivamente con i compagni e i docenti e svolge un ruolo
propositivo e di stimolo nell’ambito della classe.
Dimostra interesse per tutte le attività proposte dalla scuola. Si impegna
con sostanziale serietà e continuità nel lavoro, sia a casa che in classe.
Partecipa al dialogo educativo.
Si relaziona correttamente con i compagni e i docenti, svolge un ruolo
positivo nell’ambito della classe, osserva le norme che regolano la vita
scolastica.
Evidenzia attenzione ed interesse per parte delle discipline.
Frequenta con sostanziale regolarità le lezioni e rispetta generalmente le
regole scolastiche.
Si relaziona positivamente con i compagni ed i docenti.
Non sempre attento e partecipe al dialogo educativo.
Non contribuisce, con i suoi atteggiamenti, a creare in classe un
clima positivo. Evidenzia difficoltà di relazione con i docenti.
Talvolta si assenta per evitare le verifiche programmate,
e episodicamente si presenta in ritardo all’avvio delle lezioni.
Alcuni suoi comportamenti sono stati anche oggetto di annotazioni
disciplinari sul registro di classe.
Crea in classe, con i suoi atteggiamenti, spesso tendenti a disturbare
la lezione o aggressivi nei confronti di alcuni compagni, un clima poco
adatto per un sereno dialogo educativo.
Manifesta un atteggiamento poco rispettoso nei confronti dei docenti.
Determinati comportamenti sono stati oggetto di annotazioni disciplinari
sul registro di classe, di susseguenti comunicazioni ufficiali alla
famiglia e/o di provvedimenti disciplinari adottati dal Consiglio di classe.
Scarsa la frequenza e numerosi i ritardi all’avvio delle lezioni.
E’ recidivo nella commissione di reati che violano la dignità e il rispetto
della persona umana.
Ha commesso gravi atti di violenza o tali da determinare seria
apprensione a livello sociale.
42
C9- CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
La continuità del processo educativo tra i tre ordini di scuola mira ad un processo unitario,
al quale ciascuna scuola, con la propria specificità, contribuisce con pari dignità educativa
e secondo una logica di sviluppo organico e coerente. Lo specifico progetto d’Istituto,
elaborato dalla Funzione Strumentale addetta, prof. Lucio Imbriglio, persegue i seguenti
obiettivi:
•
PASSAGGIO SCUOLA DELL’INFANZIA/SCUOLA PRIMARIA
>
Favorire una transizione serena tra i due ordini di scuola;
>
Soddisfare le esigenze interiori di sicurezza e di identità;
>
Esprimere bisogni, sentimenti e pensieri; raccontare di sé e del proprio vissuto;
>
Manifestare attitudini, stili e modalità espressive personali, conoscenze e
competenze;
>
Interiorizzare, all'interno del gruppo scuola, sentimenti e rapporti di simpatia e di
accettazione reciproca;
•
PASSAGGIO SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
>
Fornire agli alunni la certezza che il passaggio dalla scuola primaria alla scuola
secondaria avviene in un ambito di reale continuità;
>
Rendere familiare l'ambiente della scuola secondaria sotto l'aspetto logistico,
didattico e relazionale;
>
Promuovere il senso di appartenenza alla nuova realtà scolastica;
>
Operare scelte didattiche e educative che siano in sintonia con quelle intraprese
nella scuola primaria;
>
Operare una corretta e mirata prevenzione del fenomeno della dispersione
scolastica;
•
ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE
(Passaggio dalla secondaria di primo grado a quella di secondo grado)
>
Offrire agli alunni delle classi terze una panoramica chiara ed esaustiva degli
indirizzi di studio relativi al secondo ciclo dell’istruzione, anche in visione della
professione futura;
43
>
Aiutare gli alunni nella scelta della scuola di secondo grado in relazione ai
seguenti parametri: inclinazioni e capacità personali, desideri per una futura
professione, raggiungibilità degli istituti;
>
Formulare un consiglio orientativo che, tenendo conto dei parametri sopra
esposti, sia di reale aiuto per i singoli allievi e le loro famiglie per la scelta della
scuola superiore;
>
Operare una corretta e mirata prevenzione del fenomeno della dispersione
scolastica;
attraverso lo svolgimento delle seguenti attività:
SCUOLA SECONDARIA
DI PRIMO GRADO
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA DELL'INFANZIA
Attività ludiche di vario genere
Schede di pregrafismi riferiti alla
storia
Attività motorie e musicali
Incontri, tra gli insegnanti dei
due ordini di scuola per
conoscere e confrontare i
rispettivi obiettivi, contenuti,
metodi, criteri di verifica e di
valutazione e progetti specifici
Interventi nelle singole classi
terminali della scuola del primo
ciclo, sia da parte di docenti interni
sia da parte di
docenti/rappresentanti di scuole
superiori del territorio finalizzati a
fornire una panoramica d’insieme
relativa ai corsi di studi di scuola
superiore con i relativi sbocchi
lavorativi.
Composizione di un vade-mecum
da fornire ai ragazzi che possa
aiutarli nella scelta consapevole
della scuola superiore.
Composizione di un questionario
da sottoporre ai ragazzi al fine di
individuare nel modo
maggiormente personalizzato
possibile i criteri per la
formulazione del giudizio
orientativo.
Apertura di uno “Sportello online”
dove gli alunni possono chiedere
tutte le informazioni riguardanti la
scelta della scuola superiore
e la relativa preiscrizione.
44
C10- L’INCLUSIONE: una scuola di tutti e di ciascuno
“Nella visione di un mondo che cambia lo studente
è posto al centrodell’azione educativa.”
In coerenza con i principi dell’inclusione e dell’integrazione delle culture, questa scuola si
pone l’obiettivo di valorizzare ogni soggetto nella sua unicità quale possessore di risorse
che possono essere messe a disposizione degli altri.
La scuola è chiamata a leggere e rispondere in modo adeguato e articolato ad una
pluralità di studenti che manifestano disagio, difficoltà o disturbo e su questa base
organizzare risposte adeguate, garantendo a tutti e a ciascuno uguaglianza delle
opportunità formative , valorizzazione delle differenze individuali, qualità dell’istruzione.
Gli alunni che presentano difficoltà ma che non sono “ certificati” vengono identificati
con l’acronimo BES ( Bisogni Educativi Speciali) con il quale si indica “ una qualsiasi
difficoltà evolutiva in ambito educativo ed apprenditivo, espressa in funzionamento
problematico anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale,
indipendentemente dall’eziologia e che necessita di educazione speciale individualizzata.
Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi
Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali.
Il Progetto nasce da un’idea di attuazione di una Scuola che sa rispondere adeguatamente
a tutte le difficoltà degli alunni e sa prevenirle, ove possibile, diventando Scuola inclusiva
per tutti. Una scuola dove si eliminano le barriere all’apprendimento e alla partecipazione
di ognuno offrendo a tutti gli alunni un’opportunità di crescita personale basata sulle
attitudini e sulle risorse attive di apprendimento, rispondendo alle linee di sviluppo di una
democratica formazione culturale di base e di una crescita affettiva-relazionale.
La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa
45
la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto
all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.
L’Inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli impedimenti
vengono rimossi in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato, incontrando le
condizioni per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Ciò non significa negare il fatto
che ognuno di noi è diverso o negare la presenza di disabilità che devono essere trattate
in maniera adeguata, ma vuol dire spostare l’analisi e l’intervento dalla persona al
contesto, per individuarne gli ostacoli e operare per la loro rimozione.
Pertanto sulla base dell’analisi del tessuto sociale il nostro Istituto si propone un progetto
mirato, atto a ricevere in modo adeguato alunni con bisogni educativi speciali offrendo a
ciascuno una reale e fattiva integrazione. Da qui matura l’esigenza di sviluppare e
approfondire percorsi specifici che, inseriti in un progetto scolastico, possano anche
diventare occasione di formazione per i docenti.
La nostra realtà scolastica accoglie alunni provenienti da un ambiente socio-culturale
medio, con nuclei familiari attenti alla crescita affettiva e psico-sociale dei figli; dall’altra si
trova ad operare anche con alunni in situazione di disagio familiare e/o sociale.
Questi provengono da un ambiente socio-culturale ed economico modesto, e deprivato.
Emerge una situazione in cui alcuni alunni, pur essendo privi di certificazione, si
caratterizzano come soggetti BES in quanto denotano cali motivazionali nel percorso di
apprendimento, difficoltà di integrazione, ristretto codice linguistico, scarso interesse della
famiglia alla vita scolastica dei figli
e, in rari casi, atteggiamenti di aggressività fisica e verbale.
I BES (alunni con Bisogni Educativi Speciali) nel nostro Istituto riguardano, dunque:
• alunni con disabilità
• alunni con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento)
• alunni con deficit del linguaggio
• alunni con disturbo oppositivo provocatorio
alunni con disturbo della condotta in adolescenza
• alunni con disagio socio-culturale.
Come previsto dalla CM n. 8 del 6/03/2013 del MIUR ogni scuola è chiamata ad elaborare
una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES.
46
Il PAI del nostro Istituto indica le scelte metodologiche finalizzate all’attuazione di percorsi
capaci di favorire opportunità per tutti gli alunni e si propone di individuare strategie
didattiche ed organizzative che favorendo il percorso di apprendimento dei soggetti con
BES, risulti capace di offrire loro un contesto più efficace. Bisogni che richiedono l’impiego
calibrato, in modo permanente o temporaneo, dell’inclusività:1) individualizzazione
(percorsi differenziati per obiettivi comuni);2) personalizzazione (percorsi e obiettivi
differenziati);3) strumenti compensativi;4) misure dispensative;5) impiego funzionale delle
risorse umane, finanziarie, strumentali e materiali.
La formula “impiego calibrato” allude tanto al fatto che ciascuna delle cinque strumentalità
potrà essere dosata in ragione delle esigenze di ciascuno che alla possibilità che in esse
vengano ricomprese anche azioni trans-didattiche, quali servizi di aiuto alla persona,
abbattimento e superamento di barriere di varia natura etc.
Finalità
Il nostro Istituto Comprensivo si pone come finalità prioritaria quella di un’integrazione
globale attraverso la sperimentazione di percorsi formativi in grado di assicurare continuità
nel passaggio tra i vari ordini di Scuola e in quello indispensabile tra il mondo della Scuola
e quello sociale inteso nel senso più ampio.
E inoltre:
•
finalizzare tutta l’attività educativa, formativa e riabilitativa ad un “progetto di vita”
che tenga conto del ruolo attivo che l’individuo dovrà svolgere all’interno della
società;
• elaborare tre aspetti determinanti del processo di formazione: accoglienza,
integrazione, orientamento.
Obiettivi generali:
•
Offrire l’opportunità di proseguire con profitto e autonomia l’iter scolastico.
•
Rendere il soggetto diversamente abile il più autonomo possibile.
•
Passare da un modello di crescita “protettivo” ad uno di “crescita autonoma”
facendo sì che l’alunno possa sperimentare, il più spesso possibile, attività svolte
autonomamente.
•
Favorire la crescita globale degli alunni stranieri, accompagnandone lo sviluppo
cognitivo, sociale e affettivo.
47
Obiettivi specifici
•
Attivazione dei G.L.I. (Gruppo di Lavoro l’Inclusione): per questo il Gruppo di
Lavoro G.L.H, che trova costituzione e fondamento nella legge 104/92, estende il
proprio ambito d'azione alle problematiche relative a tutti i BES, diventando Gruppo
di Lavoro per l'Inclusione, per redigere e monitorare il Piano di Integrazione inserito
nel POF e per coordinare la programmazione dei servizi scolastici con quelli
sanitari, socio assistenziali ecc…
•
Attivazione del G.L.I. per ciascun alunno disabile, al fine di favorire contatti e
passaggi di informazioni tra le scuole e tra Scuola e territorio.
•
Formulazione del Piano Educativo Individualizzato (concordato in sede di GLI con
gli appartenenti al gruppo di lavoro) e della Programmazione didattico-educativa
finalizzata all’integrazione.
Il Piano Didattico Personalizzato ( PDP), elaborato per ogni alunno con Bisogni Educativi
Speciali, ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo un’elaborazione
collegiale, corresponsabile e partecipata, le strategie di intervento più idonee e i criteri di
valutazione degli apprendimenti.
Le metodologie e le strategie didattiche devono essere volte a:
•
ridurre al minimo i modi tradizionali “ di fare scuola” ( lezione frontale ,
completamento di schede che richiedono ripetizione di nozioni o applicazioni di regole
memorizzate, successione di spiegazione-studio interrogazioni…);
•
sfruttare i punti di forza di ciascun alunno, adattando i compiti agli stili di
apprendimento degli studenti e dando varietà e opzioni nei materiali e nelle strategie
d’insegnamento;
•
utilizzare mediatori didattici diversificati ( mappe, schemi, immagini);
•
collegare l’apprendimento alle esperienze e alle conoscenze pregresse degli studenti;
•
favorire l’utilizzazione immediata e sistematica delle conoscenze e abilità, mediante
attività di tipo laboratoriale;
•
sollecitare la rappresentazione di idee sotto forma dimappe da utilizzare come
facilitatori procedurali nella produzione di un compito;
•
far leva sulla motivazione ad apprendere.
48
C11- VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Le iniziative relative a tale ambito sono un momento importante della programmazione
delle attività scolastiche. Esse costituiscono, per gli alunni, non solo occasione di
conoscenza di luoghi di interesse storico, geografico, sociale, culturale o economicoproduttivo, ma sono l’occasione per facilitare il raggiungimento di rilevanti obiettivi formativi
quali: l’autonomia, sereni rapporti interpersonali, capacità di orientamento scolastico e
professionale. Gli itinerari e le mete sono, per tale motivo, strettamente correlati alla
programmazione educativa e didattica.
I criteri per il loro svolgimento possono essere riassunti come segue:
-vanno programmate a inizio d’anno dai vari consigli di classe;
-le proposte dei consigli di classe confluiscono nel piano annuale deliberato dal collegio
docenti;
-il piano annuale, con gli eventuali aggravi di spesa, va deliberato dal consiglio di istituto;
-l’intero progetto va inserito nel programma annuale
L’organizzazione di detta attività è affidata ad una funzione strumentale e alla relativa
commissione nominata dal collegio.
49
C12- IL RAPPORTO SCUOLA- FAMIGLIA
I rapporti
tra docenti e genitori avvengono all’interno degli organismi scolastici, nei
colloqui individuali e nelle assemblee di classe programmate nel corso dell’anno.
Il momento dell’informazione costituisce uno degli elementi importanti della vita della
scuola.
L’informazione sulla situazione scolastica dei singoli alunni della scuola primaria e
secondaria di primo grado avviene attraverso il Registro on- line, la comunicazione dei
risultati delle verifiche scritte e per mezzo dei colloqui individuali, durante i quali vengono
fornite informazioni più dettagliate e si attua uno scambio di opinioni sui metodi di
intervento educativi da utilizzare con gli alunni.
Nel caso in cui un genitore fosse impossibilitato a partecipare ai colloqui individuali, i
docenti si rendono disponibili a ricercare spazi idonei, purché concordati preventivamente,
per un opportuno dialogo.
Altre informazioni possono trovare spazio :nelle assemblee pomeridiane, nei colloqui
individuali orientativi ( classi terze secondarie di 1° grado), nelle riunioni dei consigli di
classe e di interclasse.
Per le situazioni didattico-disciplinari problematiche, le famiglie vengono opportunamente
avvertite tramite diario, telefonata, lettera.
50
C13-VALUTAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Il POF è uno strumento flessibile che richiede continui adattamenti e aggiornamenti per
realizzare al meglio le proprie finalità. E' quindi necessaria una continua verifica dell'intera
attività scolastica (organizzativa, amministrativa e didattica), orientata all'autovalutazione e
finalizzata al miglioramento progressivo e globale del servizio offerto e al miglioramento
della qualità non soltanto dei risultati ottenuti ma di tutte le modalità, gli strumenti e i
percorsi necessari per ottenerli. Sapersi mettere dinamicamente e consapevolmente in
discussione è il modo migliore per non fermarsi, per crescere insieme in un mondo di cui
cambiano quotidianamente i bisogni e le relative domande, anche nel campo
dell’istruzione. A tale scopo saranno sottoposti test e questionari a tutte le componenti
scolastiche (dirigenti, docenti, ausiliari, amministrativi, alunni, famiglie), con le seguenti
finalità:
rilevare statisticamente la percezione che le diverse componenti scolastiche hanno
della realtà scolastica attuale, considerata tanto nelle sue strutture materiali e
organizzative, quanto nelle sue finalità istituzionali, educative e didattiche;
suggerire procedure valide per migliorare la partecipazione e la produttività a tutti i
livelli;
costituire un “centro di qualità” per la supervisione delle diverse realtà scolastiche
(logistiche, amministrative, organizzative, didattiche), anche ai fini di un'autovalutazione
orientata ad evidenziare i fattori di efficienza, efficacia, legalità.
I dati ottenuti, raccolti su appositi tabulati e resi pubblici, forniranno un esauriente riscontro
sulla qualità e l’efficacia dell’Offerta Formativa.
51
D
D-PARTE
QUARTA:
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
D1- I PROGETTI D’ISTITUTO
SCUOLA DELL'INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
52
D2- CONCORSI E MANIFESTAZIONI
In base alle decisioni dei plessi, derivate da esigenze didattico- formative, gli alunni
potranno partecipare a concorsi, rassegne, mostre didattiche, manifestazioni e convegni
promossi da scuole, enti, associazioni territoriali e non.
53
E- PARTE QUINTA: REGOLAMENTO E
FUNZIONAMENTO
E1- REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Norme comuni
Diritti degli alunni
L’alunno ha diritto ad una scuola che ponga al centro dei propri obbiettivi educativi la
solidarietà umana, nella convivenza democratica, secondo lo spirito della nostra
Costituzione.
La persona dello studente è inviolabile e la sua dignità va sempre tutelata. Egli ha diritto
alla libertà di pensiero, di critica, di parola nell’ambito di una dialettica democratica
corretta.
L’alunno ha il diritto di usufruire del tempo scolastico e delle opportunità educative che in
esso sono organizzate, senza che niente intralci il normale funzionamento della giornata
scolastica.
La Scuola si impegna ad assicurare agli alunni un ambiente favorevole alla crescita
integrale della persona e un servizio educativo didattico di qualità, anche attraverso offerte
formative e integrative.
L’alunno che si trovi in condizioni di malessere o abbandono nella vita extrascolastica ha
diritto ad una scuola che non ignori questa sua situazione, ma ne tuteli la fragilità ed
esplori le possibili soluzioni utili perché possa evolvere positivamente.
L’alunno ha diritto a ricevere un insegnamento che proceda secondo Itinerari razionali e
coerenti.
La Scuola deve garantire il necessario raccordo e la continuità nella programmazione di
insegnamenti diversi. Essa deve informare alunni e genitori in modo adeguato e
comprensibile.
L’alunno ha diritto di vedere riconosciuti di volta in volta i propri progressi, anche parziali,
e ha diritto ad una pratica didattica che usi lo strumento dell’incoraggiamento per
promuovere la crescita culturale ed umana ed affermare la propria autonomia.
L’alunno e i suoi genitori devono essere informati sui contenuti, sui metodi di
insegnamento, sugli obiettivi programmati e sui criteri di valutazione del proprio
rendimento e del proprio comportamento.
L’alunno ha il diritto di trascorrere il tempo scolastico in ambienti sani, puliti, accoglienti.
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L’alunno che ritenga di aver subito grave ingiustizia o di essere oggetto di grave
discriminazione può appellarsi al Capo d’Istituto che deve impegnarsi a far chiarezza e a
tutelare i suoi diritti.
Ingresso
Gli alunni delle scuole dell’I.C. sono tenuti a rispettare gli orari di ingresso e di uscita.
Ai genitori non è consentito, di norma, l’accesso alle classi, neppure in caso di rientro
pomeridiano, se non per colloqui o assemblee.
Gli alunni raggiungono autonomamente le aule, dove sono già presenti gli insegnanti.
A coloro che, per qualsiasi motivo, non rispettano l’orario di ingresso, non ne danno
comunicazione preventiva e si presentano dopo le ore 9.15, non potrà essere garantita la
mensa.
Gli alunni dovranno trovarsi davanti alla scuola qualche minuto prima del suono della
campana, quando raggiungeranno le rispettive aule; i docenti in servizio alla prima ora li
attenderanno in classe. La vigilanza degli alunni nell’atrio e lungo le scale sarà esercitata
dai collaboratori scolastici. Nel caso in cui il personale ausiliario fosse carente, un
insegnante per ciascun corso salirà le scale con gli alunni, per aumentare la sorveglianza.
Il cambio dell’ora deve avvenire con rapidità. I docenti che assumono servizio nelle ore
successive, non attenderanno il suono della campana in sala professori, ma
raggiungeranno l’aula cinque minuti prima del suono della campana, in modo da
subentrare in classe al collega dell’ora precedente.
Ritardi
Gli alunni della Scuola Primaria che arrivano a scuola oltre gli orari stabiliti devono essere
accompagnati da un adulto. Il ritardo viene annotato dagli insegnanti e firmato dalla
persona che accompagna il bambino.
Dopo il terzo ritardo la scuola invierà alla famiglia un richiamo scritto.
Gli alunni della Scuola Secondaria dovranno presentarsi in classe entro l’orario di inizio
delle lezioni.
L’alunno ritardatario sarà comunque accolto in classe nel corso della prima ora. I ritardi di
pochi minuti, ma ripetuti, dovranno essere comunicati alla famiglia e conseguentemente
giustificati dalla stessa.
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Consegna degli alunni al termine delle lezioni
Al termine della giornata scolastica l’uscita degli alunni avviene sotto la vigilanza del
personale docente, dopo il suono della campanella.
Gli insegnanti avranno cura di affidare personalmente i bambini ai genitori o alle persone
da questi delegate, presenti negli spazi di pertinenza della scuola.
A tal fine dovrà essere richiesta apposita delega scritta da parte di quei genitori che
intendono far ritirare i propri figli da scuola da “terzi”.
Le deleghe dovranno essere conservate nel registro di classe a disposizione anche di
eventuale personale supplente.
A tutela dei minori e dei docenti, non è consentito agli alunni tornare a casa da soli o
accompagnati da altri minori.
La responsabilità della scuola cessa al subentro, almeno potenziale, dei genitori o di
persone da questi incaricate (Cass. 30 marzo 1999 n. 3074);
In caso di imprevedibile ed eccezionale, ritardo il genitore è tenuto ad avvisare la scuola
che provvederà alla custodia temporanea del minore.
Se il ritardo dei genitori si ripete, il Dirigente Scolastico invierà loro un richiamo scritto.
Dopo tale intervento, nel caso di comportamento recidivo da parte della famiglia, la scuola
avviserà le forze dell'ordine configurandosi il caso di abbandono di minore ( art. 591 del
codice penale ).
I genitori separati dovranno chiarire, se necessario, con documentazione scritta, la loro
situazione rispetto ai figli.
Durante l’uscita degli alunni di scuola secondaria le classi saranno accompagnate dai
docenti dell’ultima ora che eserciteranno la vigilanza sino all’uscita, assicurandosi che tutti
gli alunni escano dal cancello.
Permessi
I permessi per ingressi posticipati o uscite anticipate, opportunamente motivati e
comunque occasionali, devono essere richiesti con comunicazione scritta e autorizzati dal
Dirigente Scolastico (o persona da lui delegata).
I Collaboratori in servizio devono essere informati dei permessi di uscita anticipata .
Se l'adulto che prende in consegna l'alunno non è uno dei genitori, deve presentarsi con
una delega scritta e con documento d’identità.
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Per la scuola secondaria l’entrata posticipata (di norma non oltre le ore 9) e l’uscita
anticipata (di norma non prima delle ore 12 e solo in caso di grave necessità) dovrà essere
richiesta e giustificata dalle famiglie sul libretto.
Inoltre l’alunno dovrà essere prelevato personalmente dal genitore che ha depositato la
firma in segreteria o da una persona fornita di delega scritta da parte del firmatario del
libretto e di un documento di identità.
L’alunno sarà autorizzato all’entrata posticipata o all’uscita anticipata dal docente in
servizio in classe.
Durante l'orario scolastico, nei casi in cui si reputi opportuno l'allontanamento di un alunno
per un malore, se ne dà avviso all'insegnante responsabile del plesso e si chiamano i
genitori perché provvedano ad accompagnarlo a casa.
Se la famiglia non fosse reperibile e l’incidente fosse grave, oltre ad avvisare la famiglia,
verrà allertato il 118 e l’alunno verrà accompagnato al Pronto Soccorso dall’insegnante o
dal personale della scuola, che lo assisterà fino all’arrivo di un familiare o di persona da
esso delegata.
E’ stata sottoscritta, per tutti gli alunni, polizza assicurativa con rinnovo annuale.
In caso di infortunio la famiglia dell’alunno farà pervenire entro il giorno successivo
dell’accaduto, all’ufficio di segreteria, la certificazione medica per l’apertura della pratica
assicurativa.
Vigilanza
Durante l’orario scolastico gli alunni non dovranno mai rimanere per alcuna ragione
incustoditi. In caso di forza maggiore e per tempi brevi , gli insegnanti di classe potranno
eventualmente richiedere la temporanea vigilanza sulla classe da parte del personale
ausiliario presente nella scuola, tenendo però conto che tale cautela non solleva dalla
responsabilità di ordine civile connessa agli obblighi di vigilanza o di assistenza sui minori
loro affidati.
In particolare si raccomanda di intensificare la vigilanza durante l’intervallo, al fine di
prevenire eventuali pericoli ed il verificarsi di eventuali incidenti.
Deroghe orario
Sono ammesse esclusivamente per motivi di salute documentati, oppure per seguire
terapie riabilitative: in questi casi è necessario produrre una certificazione che ne attesti il
luogo e l’orario.
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Comportamento
Gli alunni sono tenuti ad una corretta igiene personale, ad indossare un abbigliamento
adeguato all’attività, ad essere provvisti di tutto il materiale necessario, all’uso corretto dei
sussidi didattici, degli attrezzi ginnici, delle strutture e degli arredi interni ed esterni. In
particolare ciascuno è responsabile del banco e della sedia in uso.
Per ogni danno accertato, la famiglia dell’alunno responsabile sarà tenuta al risarcimento.
Si sconsiglia di portare a scuola oggetti di valore, in caso di smarrimento o rottura la
scuola non potrà esserne ritenuta responsabile.
Agli alunni è consentito muoversi da soli, senza correre né sostare inutilmente nei corridoi,
all’interno dell’edificio scolastico, per recarsi ai servizi o per espletare piccole consegne
date dagli insegnanti. Ciò avviene al fine di incrementare il livello di autonomia, di
responsabilità e stima di sé.
Per quanto concerne la scuola secondaria, gli studenti sono tenuti a frequentare
regolarmente le lezioni ed a impegnarsi con regolarità nello studio. Per essere ammessi
alla classe successiva è necessaria la frequenza di almeno 3/4 del calendario scolastico.
Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale
tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso tipo di rispetto anche formale, che
chiedono per se stessi.
Ogni alunno dovrà portare a scuola esclusivamente l’occorrente per le lezioni giornaliere e
non oggetti che possano distrarre l’attenzione o recare danno.
Non potrà essere recapitato a scuola nessun oggetto ad eccezione di occhiali, chiavi e
medicinali
Al termine delle lezioni gli studenti delle lezioni gli studenti dovranno lasciare in ordine,
accostare le sedie ai banchi e raccogliere l’eventuale carta dal pavimento.
E’ proibito allontanarsi dall’aula senza l’autorizzazione dell’insegnante.
Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza.
Gli studenti condividono le responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e
averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Rapporti scuola- famiglia
I docenti ricevono i genitori per colloqui individuali o assemblee di classe, solo durante le
ore stabilite e comunicate alle famiglie tramite diario.
Colloqui straordinari potranno essere concordati con gli insegnanti, su appuntamento.
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In occasione di tutti gli incontri tra genitori ed insegnanti non è consentito ai bambini
accedere ai locali delle scuole, salvo casi particolari da concordarsi preventivamente con il
responsabile di plesso.
Si raccomanda, ai genitori che accompagnano i bambini alla Scuola dell’Infanzia, di non
soffermarsi a lungo nelle classi e, per parlare con le insegnanti, di fruire dei colloqui nei
giorni e negli orari prestabiliti.
Colloqui
La comunicazione con le Famiglie avverrà attraverso i seguenti canali:
Diario scolastico, Colloqui individuali, Registro on- line.
Comunicazioni
E’ necessario che i genitori lascino alle insegnanti la loro reperibilità .
Per qualsiasi comunicazione urgente i genitori sono invitati a rivolgersi telefonicamente
alla segreteria o alle singole scuole, al fine di non interrompere il regolare svolgimento
delle lezioni.
Gli insegnanti comunicano con le famiglie attraverso i diari che debbono pertanto essere
controllati dai genitori con regolarità.
Giustificazione delle assenze
Le assenze vanno sempre giustificate per iscritto. Qualora i giorni di assenza fossero più
di 5 (compresi i festivi) occorre presentare, oltre alla giustificazione, certificato medico
attestante che l’alunno è esente da malattie contagiose.
In caso di assenze prolungate, per motivi diversi dai problemi di salute, i genitori devono
presentare, preventivamente, agli insegnanti, una autocertificazione scritta. In caso
contrario verrà richiesto regolare certificato medico.
I casi di scarsa frequenza verranno segnalati al Dirigente Scolastico, al fine di individuare
eventuali motivi che ostacolino la fruizione individuale del diritto allo studio.
Per quanto riguarda la scuola secondaria tutte le assenze degli alunni dalle lezioni
dovranno essere giustificate dai genitori sull’apposito libretto, rilasciato dalla scuola al
momento dell’iscrizione, sulla prima pagina del quale sarà apposta la firma di uno o di tutti
e due i genitori autenticata dalla scuola . Nel caso in cui l’assenza sia dovuta a motivi
diversi dalla malattia, la persona che esercita la patria potestà sull’alunno può comunicarla
anticipatamente alla scuola attraverso autocertificazione e, al rientro dell’alunno,
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giustificare tale circostanza sul libretto. Dopo ogni assenza gli alunni saranno ammessi
alle lezioni previa giustificazione del Dirigente Scolastico o di un suo delegato.
Dovranno essere ugualmente giustificate, nelle forme e nei modi stabiliti a seconda delle
circostanze dalla Presidenza, tutte le assenze dalle lezioni pomeridiane inerenti alle attività
extracurricolari, alle quali le famiglie abbiano dato la loro adesione.
Le richieste di esonero dall’educazione fisica, invece, vanno presentate dai genitori alla
segreteria della scuola e corredate da opportuna documentazione.
Sicurezza
Conservazione dei documenti
I docenti, anche in previsione della possibilità del loro utilizzo da parte di eventuali
supplenti per la regolare prosecuzione dell’attività scolastica, sono tenuti ad aggiornare il
registro disciplinare on- line e il registro di classe.
Al registro di classe dovranno essere allegati:
le eventuali richieste per l’affidamento a terzi per il rientro degli alunni a casa al termine
delle lezioni o per l’uscita anticipata per cure mediche;
le istruzioni per il piano di evacuazione che dovrà essere oggetto di formazione per gli
alunni.
(Si ricorda che, ai sensi del D.Lgvo 30 giugno 2003, n.196, chiunque all’interno
dell’Istituzione Scolastica tratti dati personali è tenuto all’obbligo della dovuta riservatezza,
in ordine alle informazioni delle quali sia venuto a conoscenza.
Il suddetto trattamento è consentito soltanto per lo svolgimento delle funzioni istituzionali.)
Tutti i docenti sono tenuti a conoscere la normativa antinfortunistica ed a cooperare
attivamente all’attuazione delle norme per la prevenzione degli incendi.
Calamità naturali ed evacuazione edifici
In caso di calamità naturali che mettano in pericolo il rientro a casa degli alunni ma non la
loro permanenza a scuola, gli stessi verranno sorvegliati dai docenti nell’edificio scolastico
fino all’arrivo dei genitori o di persone autorizzate dagli stessi.
Nel caso in cui sia necessaria l’evacuazione dell’edificio scolastico, gli alunni saranno
raggruppati classe per classe in una zona adiacente alla scuola, preventivamente
individuata.
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Incidenti
In caso di malore o incidente occorso ad un alunno, si provvederà ad avvertire la famiglia.
Se non fosse reperibile e l’incidente fosse grave, oltre ad avvisare la famiglia, verrà
allertato il 118 e l’alunno verrà accompagnato al Pronto Soccorso dall’insegnante o dal
personale della scuola, che lo assisterà fino all’arrivo di un familiare o di persona da esso
delegata.
Somministrazione di farmaci
In base alle Raccomandazioni Ministeriali del 25.11.2005 è possibile la somministrazione
di farmaci agli alunni in orario scolastico, ma a determinate condizioni.
Il genitore deve presentare richiesta scritta al Dirigente scolastico e certificazione medica
attestante lo stato di malattia dell’alunno con la prescrizione specifica dei farmaci da
assumere (conservazione, modalità e tempi di somministrazione, posologia).
Nei casi in cui il genitore desideri somministrare personalmente ( o delegando ) il farmaco,
deve richiedere al Dirigente l’autorizzazione per accedere ai locali scolastici durante le
lezioni.
Ciò è necessario anche nei casi di patologie croniche e farmaci salvavita.
Intervallo
Nella Scuola Primaria gli intervalli, in orario antimeridiano e pomeridiano, si svolgono sotto
la diretta sorveglianza dei docenti, nelle classi, oppure, a turno, nei corridoi antistanti le
aule o negli spazi aperti, ove disponibili.
Giochi organizzati con il pallone (non di cuoio) sono consentiti solo in palestra o negli
idonei spazi aperti, ove il numero degli alunni presenti lo consenta.
Sono permessi soltanto i giochi che non compromettano l’incolumità delle persone e che
non danneggino gli arredi.
Nella Scuola Secondaria gli alunni resteranno sotto la vigilanza degli insegnanti che hanno
prestato servizio nell’ora precedente.
In caso di stretta necessità, gli alunni potranno essere autorizzati dal docente di classe a
recarsi ai servizi anche durante lo svolgimento delle lezioni.
Gli alunni non possono spostarsi di piano se non accompagnati da un docente e/o da un
collaboratore scolastico.
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Servizio di mensa
Si ricorda che il tempo trascorso a mensa è considerato, a tutti gli effetti, “tempo scuola”,
se ne ribadisce la validità pedagogica e se ne raccomanda la regolare frequenza.
Durante il pranzo gli alunni terranno un comportamento educato e rispettoso, senza
eccessi di alcun genere.
Non possono essere consumati in mensa alimenti provenienti dall’esterno, né tanto meno
preparati in casa.
Telefoni cellulari
Nell’ambito dell’edificio scolastico non è consentito l’uso del telefono cellulare, durante le
lezioni, agli alunni, al personale docente e non docente.
Inoltre si sconsiglia, agli alunni, di portare a scuola telefoni cellulari, se non nei casi di
reale necessità, valutati di volta in volta dai genitori.
Gli alunni di scuola secondaria in possesso di cellulare, all’ingresso della scuola dovranno
spegnerlo e potranno riaccenderlo solo fuori dal cancello dell’istituto. Chi sarà sorpreso
con il cellulare acceso dovrà consegnarlo all’insegnante e sarà soggetto a provvedimenti
disciplinari. Il cellulare in questione sarà riconsegnato esclusivamente a un genitore o a chi
esercita la patria potestà dal dirigente scolastico, da un docente delegato o da un docente
del consiglio di classe.
Ingresso di persone estranee
In conformità alle leggi vigenti, l’ingresso di persone estranee alla scuola nei locali
scolastici e soprattutto nelle classi durante l’orario delle lezioni è rigorosamente vietato,
salvo deroghe autorizzate dal Dirigente scolastico.
Per quanto riguarda la diffusione di volantini e materiale a stampa, essa va vietata nei casi
ove presentino evidenti risvolti a carattere lucrativo e comunque interessi privatistici
rispetto agli scopi educativi della scuola stessa. In ogni caso il Dirigente scolastico deve
autorizzarne la distribuzione e sottoporre l’iniziativa al Consiglio d’Istituto.
Riprese audio- video
Gli alunni potranno essere fotografati o ripresi in audio e/o in video, previa autorizzazione
scritta del genitore, durante l’orario scolastico, al solo fine di integrare o documentare le
attività didattiche svolte, ma mai con scopi di lucro.
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Biblioteca- laboratori
Il funzionamento della biblioteca, dei laboratori e della palestra è regolato dal Dirigente
Scolastico e dal Consiglio di Istituto, previa consultazione del Collegio docenti.
La biblioteca è aperta in orario scolastico per le consultazioni e i prestiti dei testi. Per il
servizio dei prestiti è necessario rivolgersi all’insegnante addetto al funzionamento della
biblioteca.
All’inizio di ogni anno scolastico il Dirigente Scolastico su designazione del collegio dei
docenti, indica i sub-consegnatari ed un responsabile del materiale didattico e della
biblioteca. Il Collegio, inoltre, suggerisce le modalità di funzionamento della biblioteca e
delle aule speciali che saranno approvate dal Consiglio di Istituto.
Le attrezzature, gli arredi in dotazione della scuola, quale patrimonio comune delle
componenti scolastiche, debbono formare oggetto di particolare rispetto da parte degli
alunni, dei docenti, dei non docenti, e di chiunque, per qualsiasi motivo, si trovi nello
ambito della scuola.
Orario scolastico
L’orario delle lezioni viene definito di anno in anno dal Consiglio d’Istituto sulla base delle
indicazioni ministeriali, di eventuali esigenze ambientali e su proposta del Collegio dei
Docenti.
Nella formulazione dell’orario settimanale delle lezioni, il Collegio Docenti e il Dirigente
Scolastico, nelle rispettive competenze di legge, si atterranno ai seguenti criteri:
articolazione delle discipline nel corso della settimana in modo da assicurare il miglior
rendimento degli allievi ed il minore affaticamento fisico;
distribuzione delle discipline nel corso della giornata in maniera idonea allo svolgimento di
un esauriente discorso didattico interdisciplinare e di eventuali lavori di ricerca e di attività
di recupero.
Quando, per qualsiasi motivo, la Scuola non è in grado di assicurare il regolare
svolgimento delle lezioni, la Presidenza informerà le famiglie attraverso un avviso dettato
agli alunni che sarà firmato dai genitori per presa visione.
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E2- GLI ORGANI COLLEGIALI
L’attività degli organi collegiali a livello d’Istituto è finalizzata a realizzare la partecipazione,
nella gestione della scuola, degli operatori, degli utenti, nonché di tutte le forze sociali
interessate all’attività scolastica. La scuola, quindi, assume i caratteri di una comunità che
interagisce con la più vasta comunità sociale.
Consiglio di intersezione e di interclasse
Fanno parte del consiglio, di intersezione nella scuola dell’ infanzia, di interclasse nella
scuola elementare, oltre ai docenti , un rappresentante eletto dai genitori degli alunni
iscritti a ciascuna sezione o classe.
Gli incontri possono essere per sezioni o classi parallele, per ciclo nella scuola elementare
o per plesso in funzione dell'ordine del giorno da trattare.
E' presieduto dal Dirigente scolastico o di norma, da un docente delegato dal Dirigente
scolastico, mentre la funzione di segretario spetta sempre ad un docente del Consiglio
stesso.
Si riunisce in ore non coincidenti con l’orario di lezione, dopo aver considerato le esigenze
dei componenti.
Il Consiglio di intersezione e di interclasse è convocato dal Presidente o dalla metà dei
suoi membri almeno ogni 2 mesi in base ai criteri deliberati dal Collegio Docenti. e alle
necessità che si verificano nel corso dell’a.s.
Il Consiglio di Interclasse ha il compito di:
-
formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica,
ad iniziative di sperimentazione ed integrazione di alunni con handicap o BES ed
extracomunitari.
-
agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni.
-
promuovere il coordinamento didattico, i rapporti interdisciplinari, nonché la verifica
dell'andamento generale dell'attività educativa
-
elaborare e proporre iniziative condivise dai genitori.
Consiglio di Classe
E’ costituito dai docenti della classe e da 4 rappresentanti dei genitori ed è presieduto dal
Dirigente scolastico o da un suo delegato.
Ai sensi dell'art. 3 del D.P.R 3 1/5/1974 n. 418 il Consiglio di classe:
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formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad
iniziative di sperimentazione;
agevola ed estende i rapporti specifici fra i docenti, genitori ed alunni;
si riunisce in ore non coincidenti con l'orario di lezione.
Collegio dei Docenti
E’ composto dal personale insegnante di ruolo e non di ruolo in servizio nell'Istituto ed è
presieduto dal Dirigente scolastico.
Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico, formula proposte al Dirigente
Scolastico circa la formazione delle classi e l'orario delle lezioni, valuta periodicamente
l'efficacia dell'azione educativa e didattica, promuove esperienze di sperimentazione e
attività di aggiornamento, approva le proposte di adozione dei libri di testo avanzate dai
Consigli di classe.
Il Collegio elegge i rappresentanti del Comitato di valutazione dei Docenti
Consiglio d’Istituto
Il Consiglio d'Istituto realizza la partecipazione nella gestione della Scuola.
Esso ha la seguente rappresentanza:
Il Dirigente Scolastico (di diritto)
rappresentanti dei docenti;
rappresentanti dei genitori;
rappresentante del personale A TA.
Il Consiglio d'Istituto è presieduto da un genitore che viene eletto presidente nella prima
seduta.
Si riunisce in ore non coincidenti con l'orario dell'attività didattica.
Su proposta della Giunta esecutiva e nei limiti della disponibilità di bilancio, il Consiglio
d'Istituto ha il potere deliberante circa:
l'adozione o eventuale modifica del regolamento interno d'istituto che deve, tra l'altro,
stabilire le modalità per la vigilanza degli alunni durante l'ingresso, la permanenza nella
scuola e durante l'uscita;
l'acquisto, il rinnovo, la conservazione delle attrezzature tecniche, scientifiche ed
informatiche, dei sussidi didattici compresi quelli audiovisivi, delle dotazioni librarie e del
materiale di consumo;
l'adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali;
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i criteri per la
programmazione e
l'attuazione delle attività extrascolastiche,
parascolastiche, interscolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e sostegno,
alle visite guidate e ai viaggi d'istruzione;
la promozione di contatti con gli altri al fine di realizzare scambi d’informazione e
d’esperienze;
la partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare
interesse educativo.
Il Consiglio d’Istituto inoltre:
esprime, su richiesta del Collegio, un parere in ordine alla suddivisione dell’anno
scolastico in due o tre periodi,
indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’adattamento orario delle
lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali ed al coordinamento
organizzativo dei Consigli di Classe,
esprime parere sull’andamento generale didattico ed amministrativo dell’Istituto,
invia annualmente una relazione al CSA ed al Consiglio Scolastico Provinciale sulle
materie devolute alle sue competenze,
designa i membri della commissione elettorale d’Istituto.
Funzionamento Organi collegiali
Ciascun Organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri Organi collegiali che
esercitano competenze parallele.
Ciascuno degli Organi collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle
proprie competenze, allo scopo di realizzare nei limiti del possibile, un ordinato
svolgimento dell’attività stessa.
La convocazione degli Organi collegiali deve essere disposta con un preavviso di almeno
5 giorni rispetto alla data della riunione. La convocazione deve essere effettuata con
avviso diretto ai singoli membri e mediante affissione all’albo. In ogni caso l’affissione
all’albo è adempimento sufficiente per la regolare convocazione dell’Organo collegiale.
L’avviso di convocazione deve indicare, oltre alla data, gli argomenti all’ordine del giorno.
Di ogni seduta deve essere redatto verbale firmato dal Presidente e dal Segretario su
apposito registro a pagine firmate.
Il Consiglio di classe è convocato dal Preside con iniziativa autonoma o su richiesta scritta
e motivata della maggioranza dei suoi membri.
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Il Consiglio di classe si riunisce, di regola, almeno tre volte a quadrimestre ed è presieduto
dal Preside o da un docente membro del Consiglio, suo delegato; le funzioni di segretario
e di coordinatore sono attribuite dal Preside ad un docente membro del Consiglio.
Il Collegio dei Docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’articolo 7 del D.L.
297/94.
Il Consiglio d’Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio stesso. Egli è tenuto a
disporre la convocazione su richiesta del Presidente della Giunta esecutiva ovvero della
maggioranza dei Componenti il Consiglio.
Nella prima seduta il Consiglio di Istituto è presieduto dal Dirigente Scolastico. Il
Presidente è eletto tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso a
maggioranza assoluta dei voti. Qualora non si raggiunga tale maggioranza nella prima
votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, se presenti alla seduta
almeno la metà più uno dei componenti in carica. Il Consiglio può deliberare di eleggere
anche un vice presidente tra i genitori con le stesse modalità previste per eleggere il
Presidente.
Il Consiglio di Istituto approva la relazione annuale prevista dall’art. 10 del D.L. 297/94
predisposta dalla Giunta esecutiva entro il mese di ottobre. La relazione è inviata al
Provveditore e al Consiglio Scolastico Provinciale entro 15 giorni della sua approvazione.
La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto deve avvenire mediante affissione all’albo
entro il termine di 10 giorni dalla relativa seduta. La copia della delibera rimane esposta
per un periodo di 10 giorni. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni
concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato.
ORGANO DI GARANZIA - Regolamento
L’Organo di Garanzia è costituito ai sensi dell'articolo 5, comma 2, del Decreto del
Presidente della Repubblica 24 giugno 1998 n. 249, l'Organo di Garanzia (O.G.) (Nota 31
luglio 2008, Prot n. 3602/P0; D. P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 - Regolamento recante
modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle
Studentesse e degli Studenti).
ART. 1 - FINALITÀ e COMPITI
1. L’organo si basa sul principio per cui la scuola è una comunità, all'interno della
quale ognuno ha il diritto/dovere di operare al fine di trovare modalità di
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comportamento adeguate per promuovere ed assicurare una serena convivenza
attraverso un valido ricorso all’applicazione delle norme. La sua funzione principale,
riconoscibile nel quadro dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse, consiste
nell’ esaminare i ricorsi presentati dai genitori degli studenti o da chi esercita la
patria potestà in seguito all'irrogazione di una sanzione disciplinare a norma di
regolamento dei diritti e dei doveri.
2. Il principio ispiratore dell’Organo di Garanzia è la collaborazione tra scuola e
famiglia, anche al fine di prevenire/rimuovere possibili situazioni di disagio vissute
dagli studenti nei confronti degli insegnanti o viceversa.
ART. 2 - COMPOSIZIONE e MODALITA’ di INDIVIDUAZIONE delle COMPONENTI
1. L'Organo di Garanzia è composto da:
Dirigente Scolastico o suo delegato
un docente designato dal Collegio dei Docenti
due genitori, designati dal Consiglio di Istituto tra i suoi membri
2. I membri deIl'OG restano in carica per la durata del Consiglio d'istituto. In caso di
rinnovo, fino alla designazione del nuovo componente, resta in carica il precedente
componente, al fine di consentire il funzionamento dell'organo.
3. Ciascun membro sarà sostituito in caso di temporanea impossibilità o di astensione
obbligatoria (es. il soggetto fa parte dell’organo che ha erogato la sanzione o è
parte in causa) da un supplente appartenente alla medesima categoria. Oltre ai
componenti designati, eventuali supplenti genitori sono individuati tra i genitori
rappresentanti in Consiglio di Istituto. Per i docenti, i supplenti sono individuati dal
Collegio dei Docenti.
4. I genitori membri dell'OG non possono partecipare ad alcuna seduta, né assumere
iniziative relative a situazioni in cui sono coinvolti studenti appartenenti alla stessa
classe del proprio figlio, ovvero insegnanti della classe del proprio figlio.
5. Gli insegnanti membri dell'OG non possono partecipare ad alcuna seduta, né
assumere alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui è coinvolto lo studente da essi
sanzionato oppure il proprio figlio..
6. Il presidente dell'Organo è il Dirigente Scolastico, che provvede a designare il
segretario verbalizzante.
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ART. 3 - MODALITÀ e CRITERI di FUNZIONAMENTO
1. L 'Organo di Garanzia è convocato dal Dirigente scolastico.
2. La convocazione ordinaria deve prevedere almeno tre giorni lavorativi di anticipo
rispetto alla data di convocazione. In caso di urgenza motivata, il presidente potrà
convocare l'OG anche con un solo giorno di anticipo, ricorrendo se necessario alle
vie brevi (contatti telefonici).
3. Ciascuno componente dell’OG è tenuto alla massima riservatezza in ordine alle
segnalazioni ricevute, a ciò di cui è venuto a conoscenza in quanto membro o
collaboratore dell'Organo di Garanzia; non può assumere individualmente alcuna
iniziativa; può servirsi del materiale raccolto previo consenso dell'organo stesso e
per scopi esclusivamente attinenti alle finalità dell'OG. La tutela della privacy è un
impegno imprescindibile dei componenti dell’Organo di Garanzia (Legge 675/1996
e successive modifiche e integrazioni).
4. Le deliberazioni dell'OG devono essere sancite da una votazione,
indipendentemente dalla composizione perfetta, il cui esito sarà citato nel verbale.
La votazione è palese; non è ammessa l'astensione. Si decide a maggioranza
semplice e, in caso di parità, prevale il voto del Presidente.
5. Il verbale della riunione dell'OG è accessibile ai portatori di interesse, secondo le
norme e le garanzie stabilite dalle leggi sulla trasparenza e sulla privacy.
6. Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei
componenti. In caso di impossibilità a procedere, l’OG è riconvocato il primo giorno
utile successivo alla prima convocazione.
ART. 4 - I RICORSI PER LE SANZIONI DISCIPLINARI
1. Il ricorso avverso una delle sanzioni disciplinari comminate conformemente al
Regolamento di disciplina, può essere presentato da uno dei genitori o da chi
esercita la patria potestà, mediante istanza scritta indirizzata al Presidente
dell'Organo di Garanzia, in cui si ricordano i fatti e si esprimono le proprie
considerazioni inerenti l'accaduto. Non sono prese in esame le parti o le
considerazioni che esulano dallo stesso.
2. Il ricorso deve essere presentato in segreteria didattica alunni entro il termine di 15
giorni dalla comunicazione della sanzione. I ricorsi presentati fuori termini non
saranno in nessun caso accolti.
69
3. Ricevuto il ricorso il Presidente provvede a reperire, se necessario, gli atti, le
testimonianze, le memorie della famiglia, del Consiglio di classe o di chi sia stato
coinvolto o citato.
4. Il materiale reperito viene raccolto in un dossier e costituisce la base della
discussione e della delibera dell'OG.
5. L'organo si riunisce entro i dieci giorni successivi e chiama a partecipare alla seduta
un genitore dell’alunno a cui è stata irrogata la sanzione disciplinare; è ammessa
anche la presenza dell’alunno interessato.
6. Qualora la sanzione sia stata irrogata per comportamento scorretto nei confronti di
un docente o di un non docente, anch'egli è chiamato a partecipare alla seduta.
7. Tutte le testimonianze sono messe a verbale.
8. L'organo può confermare, modificare o revocare la sanzione comminata, offrendo
sempre allo studente la possibilità di convertirla in attività utile alla scuola, tenuto
conto della disponibilità dei locali per svolgere tale attività nel rispetto della
normativa sulla sicurezza, secondo modalità concordate tra l’Ufficio di Dirigenza e il
coordinatore di classe.
9. Il Dirigente Scolastico informerà della decisione il Consiglio di classe e la famiglia
mediante atto formale.
10. I provvedimenti disciplinari non esauriscono il loro effetto per il passaggio dello
studente ad altro Istituto.
E3- PERSONALE ATA
Il Direttore Servizi Generali Amministrativi ha l'obbligo della riservatezza, del rispetto
dell'orario di servizio, della firma giornaliera di entrata e di uscita.
Cura i servizi amministrativi, contabili, di economato. Dirige il lavoro dei collaboratori e lo
coordina. Vigila su tutto il personale non docente, ne custodisce il registro della firma
giornaliera di presenza. Fissa i turni del personale dipendente e segnala al Dirigente
eventuali inosservanze. Esercita mansioni di segretario della
Giunta Esecutiva, appronta i documenti del Consiglio d’Istituto, stabilisce l'orario di
accesso alla segreteria, prepara e custodisce i documenti degli alunni, cura la
pubblicazione e l'affissione all'albo dei vari atti e documenti, provvede alla spedizione della
corrispondenza e al protocollo di ogni comunicazione, custodisce
70
l'archivio, cura ogni altro adempimento come stabilito dal D.P.R. 417 del 31.05.1974. In
caso di assenza o di impedimento è sostituito dall'applicato più anziano in servizio.
L’assistente amministrativo svolge attività di diretta collaborazione con il Direttore dei
servizi generali ed amministrativi nello svolgimento delle proprie attività. Ha competenza
diretta della tenuta dell’archivio e del protocollo. Ha rapporti con l’utenza ed assolve i
servizi esterni connessi con il proprio lavoro.
I collaboratori scolastici sono addetti ai servizi generali della scuola con compiti di:
accoglienza e di vigilanza nei confronti del pubblico e degli alunni; di pulizia dei locali, degli
spazi e degli arredi della scuola; di custodia e sorveglianza dei locali scolastici; di
collaborazione con la presidenza, con i docenti, con la segreteria.
In occasione di momentanea assenza degli insegnanti il personale ausiliario è tenuto alla
sorveglianza degli alunni nelle aule, nei laboratori, in palestra, ed è in supporto all’attività
amministrativa, didattica ed agli eventuali sevizi di mensa.
I collaboratori scolastici custodiscono e sorvegliano gli ingressi della scuola, con apertura
e chiusura degli stessi, per lo svolgimento delle attività scolastiche e di quelle connesse al
funzionamento della scuola.
In particolare, i collaboratori scolastici controllano gli alunni quando, per qualsiasi motivo,
escono dalle loro aule; essi, inoltre, sorvegliano con particolare attenzione i discenti che si
recano nei servizi igienici, evitando che nessuno si attardi o arrechi disturbo agli altri.
I collaboratori scolastici controllano e sorvegliano gli alunni all’ingresso e all’uscita della
scuola.
71
E4- REGOLAMENTO DI
72
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
Il presente regolamento ha lo scopo di consentire un ordinato ed organico svolgimento
della vita della scuola secondo i principi generali fissati dalla legge.
La scuola è luogo di tutti: le attività di insegnamento e apprendimento possono svolgersi in
modo efficace e soddisfacente per tutti se ciascuno, relativamente ai propri compiti e ruoli,
si attiene alle regole dettate dalle esigenze del vivere civile e del corretto funzionamento
dell' Istituzione scolastica
Tale Regolamento deve essere, pertanto, inteso come un vero e proprio “contratto” tra la
Scuola da un lato, e lo studente e la propria famiglia dall'altro, e, come tale, vincolante per
entrambe le parti.
Il regolamento disciplinare dell’Istituto Comprensivo di Mignano M.L.- Marzano A. si ispira
alle indicazioni contenute nello “Statuto delle Studentesse e degli Studenti” della Scuola
Secondaria, emanato con D.P.R. 249 del 24 giugno 1998, al “Regolamento di Disciplina
degli alunni”, D.P.R. 235 del 21 novembre 2007, e alla Nota MIUR Prot. 3602/PO del 31
luglio 2008.
Le sanzioni previste sono da annoverare tra le azioni formative della scuola e trovano
fondamento nella cultura dei diritti e dei doveri che mira a formare cittadini con senso di
identità, appartenenza e responsabilità.
Norme disciplinari
Doveri dei docenti e sorveglianza alunni
I docenti, oltre ad adempiere i doveri inerenti alle proprie funzioni, sono tenuti ad
osservare e a far osservare le norme che regolano la vita dell’Istituto.
Tutti i docenti dovranno osservare scrupolosamente l’orario. Ogni insegnante che ha
lezione alla 1 ora deve trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio della lezione.
E’ obbligo del docente apporre giornalmente la firma sul registro delle presenze e sul
registro di classe. I docenti della prima ora faranno l’appello degli alunni, annoteranno sul
registro di classe il nome degli alunni assenti e di quelli che dovranno giustificare
l’assenza del giorno precedente, segnaleranno, inoltre, in presidenza i casi di assenze
sospette o prolungate.
Tutti i docenti dovranno tenere aggiornato il registro personale on- line ed il Giornale di
classe sul quale dovranno annotare, oltre ai compiti e alle lezioni assegnate, anche
eventuali casi di indisciplina degli alunni.
I docenti dovranno vigilare sugli alunni durante la permanenza a scuola nonché durante
l’uscita dalla medesima, accompagnandoli fino alla porta dell’atrio.
L’insegnante non può abbandonare la classe durante la lezione. In caso di motivi
inderogabili l’insegnante deve affidare la classe al personale ausiliario o, in assenza di
questi, deve avvertire la presidenza.
Ogni docente avrà cura di informare gli alunni sui risultati delle varie prove orali e scritte,
previste dal piano di lavoro, nel più breve tempo possibile e in modo chiaro.
Ogni docente mostrerà agli alunni e ai genitori che ne facciano richiesta i criteri didattici e
valutativi e gli obiettivi a breve, medio e lungo termine della propria disciplina, con il
relativo programma da svolgere.
73
SCUOLA PRIMARIA
1. MANCANZE DISCIPLINARI
Configurano mancanze disciplinari da parte degli alunni della scuola primaria i seguenti
comportamenti:
a. presentarsi alle lezioni ripetutamente sprovvisti del materiale scolastico;
b. spostarsi senza motivo o senza autorizzazione nell'aula e nell'edificio;
c. giocare o chiacchierare, disturbando, o rendersi protagonisti di interventi
inopportuni durante le attività scolastiche o durante gli spostamenti nell'edificio e
all’esterno;
d. rifiutarsi di eseguire i compiti assegnati;
e. portare a scuola oggetti non pertinenti alle attività, telefoni cellulari senza la
specifica autorizzazione del genitore, materiali pericolosi
f. non osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza contenute nel
regolamento di Istituto;
g. sporcare intenzionalmente, danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali;
h. utilizzare in modo improprio le attrezzature scolastiche
i.
utilizzare il cellulare durante le lezioni e l'intervallo senza specifica autorizzazione
dell'insegnante e/o del D.S.
j.
offendere con parole, gesti o azioni il personale scolastico o i compagni;
k. ogni altro comportamento che, nella situazione specifica, sia ritenuto scorretto
dall'insegnante.
Sarà inoltre cura degli insegnanti verificare con i genitori eventuali responsabilità degli
alunni in merito a ritardi ripetuti.
2. PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del
senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità
scolastica.
Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato
ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento
può influire sul profitto. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla
infrazione disciplinare, ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del
danno e all'acquisizione di norme di comportamento adeguate. Esse tengono conto della
situazione personale dello studente.
74
3. INTERVENTI EDUCATIVI
Interventi educativi graduati, applicati a discrezione degli insegnanti in base alla gravità e/o
alla frequenza delle mancanze:
INTERVENTI EDUCATIVI
A
Richiamo orale
B
Comunicazione scritta alla famiglia
Temporanea
sospensione
dalle
lezioni
scolastiche, massimo 10 minuti,
per
consentire allo studente una riflessione personale
sul suo comportamento l’alunno dovrà sempre
essere vigilato da un docente a disposizione o da
un collaboratore scolastico
Convocazione dei genitori
Comunicazione scritta del Dirigente Scolastico
alla famiglia
Convocazione dei genitori ad un colloquio con il
Dirigente Scolastico
C
D
E
F
PROCEDURE
RELATIVE
SINGOLO
INTERVENTO
AL
Da parte del docente di
classe
Da parte del team docenti
con comunicazione scritta
alla famiglia
Da parte del team docenti
Da parte del Dirigente
Scolastico
Da parte del Dirigente
Scolastico
Gli insegnanti attueranno gli interventi previsti, in ogni caso, nel rispetto dell'individualità e
personalità del bambino. L'educazione alla consapevolezza, nelle relazioni insegnantealunno, sarà l'obiettivo di tutti gli interventi educativi; in particolare, prima di procedere agli
interventi educativi, di cui ai punti d), e), f), dovrà essere data all'alunno la possibilità di
esprimere le proprie ragioni.
4. INTERVENTI EDUCATIVI MIRATI:
INTERVENTI EDUCATIVI
A
B
C
PROCEDURE
RELATIVE AL
SINGOLO
INTERVENTO
relativamente al punto 1.c
eventuale assegnazione di un'esercitazione di rinforzo da
eseguirsi a casa inerente l'attività svolta in classe, al momento
della mancanza disciplinare; tale provvedimento verrà
comunicato per iscritto alla famiglia;
Da parte del
docente di classe
relativamente ai punto 1e e 1i
sequestro del materiale non pertinente o pericoloso; tale
materiale verrà riconsegnato al termine dell'anno scolastico ai
genitori;
Da parte del
relativamente al punto 1g
invito a collaborare, nei limiti del possibile, al ripristino della
docente di classe e
situazione antecedente la mancanza disciplinare, anche con
del Dirigente
75
D
E
eventuale risarcimento dei danni
relativamente al punto 1h
invito a presentare le proprie scuse al personale scolastico o
compagni offesi.
relativamente a tutti i punti
interventi volti a promuovere la riflessione dell’alunno sui suoi
comportamenti nelle modalità precedentemente concordate con
la classe in fase di definizione di regole e sanzioni
Scolastico
Da parte del
docente di classe
e del Dirigente
Scolastico
Anche in questo caso gli interventi previsti saranno attuati nel rispetto dell'individualità e
personalità del bambino, garantendo all'alunno la possibilità di esprimere le proprie
ragioni.
5. SANZIONI DISCIPLINARI
A
B
SANZIONI
PROCEDURE RELATIVE AL SINGOLO INTERVENTO
sospensione
da
un'attività
complementare,
compreso uno o più
viaggi di istruzione
Le sanzioni di cui al punto a) e b) sono deliberate da una
commissione composta dal Dirigente, dall'èquipe pedagogica
della classe e dal rappresentante dei genitori eletto
nell’interclasse. Anche le sanzioni disciplinari hanno finalità
educativa, pertanto sono limitate e cessano in ogni caso il loro
effetto con la chiusura dell'anno scolastico.
Il Consiglio di Interclasse per soli docenti erogherà le sanzioni
nelle riunioni ordinarie o, se necessario per motivi di urgenza, in
riunioni appositamente convocate su proposta scritta della
maggioranza dei docenti della classe. Per la discussione degli
interventi disciplinari ai punti cui sopra, la commissione deve
essere convocata come organismo perfetto. Il Coordinatore di
classe o altro docente introdurrà con una relazione descrittiva dei
fatti e comportamenti che hanno determinato la proposta di
convocazione.
Successivamente l'alunno sarà invitato ad esporre le proprie
ragioni; questo potrà avvenire sotto forma di audizione, con la
eventuale presenza dei genitori, o di presentazione di una
relazione scritta; dopo l'audizione, la commissione proseguirà in
seduta ristretta. In considerazione dell'età degli alunni della
scuola primaria è opportuno che, qualora necessario, la sanzione
sia erogata e applicata in tempi ristretti perché la stessa sia
chiaramente percepita in relazione alla mancanza.
sospensione dalle
lezioni per uno o
più giorni e fino a
un massimo di
15 giorni; questa
sanzione si applica
solo in casi di gravi
o reiterate
mancanze; lo
studente sospeso è
tenuto a svolgere a
casa i compiti
appositamente
programmati dal
team docenti.
Fatta salva l'impugnativa di cui al punto 6, gli interventi educativi e mirati e le sanzioni
disciplinari sono immediatamente esecutive.
76
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Il Consiglio dell'Istituto comprensivo Mignano- Marzano, ai sensi dell'art. 4, del DPR 249
del 24.06.1998 "Il Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della
scuola secondaria" delibera quanto segue:
La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La scuola è una comunità di dialogo, di
ricerca, di esperienza sociale volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In
essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire agli studenti
la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio. lo sviluppo delle
potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio.
MANCANZE DISCIPLINARI
I seguenti comportamenti vengono configurati come mancanze disciplinari da correggere
con interventi educativi :
- assentarsi dalle lezioni o presentarsi in ritardo a scuola senza validi motivi;
- spostarsi senza motivo o senza autorizzazione nell'aula e nell'edificio;
- chiacchierare, disturbando, o rendersi protagonisti di interventi inopportuni durante
le attività scolastiche;
- non eseguire i compiti assegnati e non portare il materiale didattico o le prove di
verifica ;
- falsificare le firme;
- dimenticare di far sottoscrivere alle famiglie i documenti scolastici in uso nell'istituto
- portare a scuola oggetti non pertinenti alle attività e / o pericolosi
- usare il cellulare senza specifica autorizzazione del docente (le comunicazioni con
la famiglia possono essere effettuate utilizzando il telefono della segreteria solo in
casi di necessità e non per dimenticanze o motivi futili )
- non osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza contenute nel
regolamento di istituto
- danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali
- offendere con parole, gesti o azioni il personale scolastico o i compagni; ogni altro
comportamento che, nella situazione specifica, sia ritenuto scorretto
dall'insegnante.
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso
di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica. La
responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni
disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna
infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sul profitto
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare, ispirate,
per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della
situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di
convertirle in attività in favore della comunità scolastica. Con l'applicazione della riforma
77
scolastica tutte le mancanze disciplinari incideranno sulla valutazione del comportamento
nella scheda. Il Consiglio di Classe potrà valutare nel primo quadrimestre con il 5 in
condotta l’alunno/a che abbia avuto 3 giorni di sospensione cumulativi o consecutivi
senza dimostrare ravvedimento a seguito della sanzione. Per quanto riguarda il 2°
quadrimestre resta in vigore quanto espresso dalla legge.
INTERVENTI EDUCATIVI E SANZIONI DISCIPLINARI
INTERVENTI EDUCATIVI
A
B
C
Richiamo orale
Comunicazione scritta alla famiglia e
annotata sul registro
Temporanea sospensione dalle lezioni
scolastiche, massimo 10 minuti,
per
consentire allo studente una riflessione
personale sul suo comportamento l’alunno
dovrà sempre essere vigilato da un docente
a disposizione o da un collaboratore
scolastico
D
Sospensione dell’intervallo con
permanenza in classe e comunicazione
alla famiglia
E
Convocazione della famiglia per un
colloquio (intervento previsto anche dopo
la 3^ comunicazione scritta)
F
Sospensione da uno a tre giorni o da
attività specifica o da uno o più viaggi di
istruzione.
G
Sospensione da quattro a quindici giorni
con allontanamento dalla comunità
scolastica.
H
I
In caso di furto o di danneggiamento, oltre
alle sanzioni già elencate, è prevista la
restituzione e/o il risarcimento
In caso di utilizzo improprio, ritiro del
cellulare che verrà riconsegnato
esclusivamente ai genitori.
PROCEDURE RELATIVE AL SINGOLO
INTERVENTO
Da parte dell’insegnante anche di classe diversa
Da parte dell’insegnante con comunicazione
scritta alla famiglia e annotazione sul registro di
classe.
Da parte dell’insegnante interessato con
informazione al coordinatore di classe e
comunicazione alla famiglia . L’intervento deve
essere riportato sul registro di classe.
Nei casi valutati dal docente come meno gravi
la convocazione è fatta direttamente
dall’insegnante o dal coordinatore , mentre nei
casi più gravi dal Dirigente scolastico.
La sanzione viene decisa dal Dirigente
scolastico su proposta del docente che, a sua
volta, avrà acquisito una dichiarazione scritta
con il parere dei colleghi del Consiglio di
Classe. La famiglia ha diritto di essere
informata prima che venga decisa la sanzione
La decisione viene assunta con delibera del
consiglio di classe con la presenza dei docenti
e dei rappresentanti dei genitori e previa
informazione dei genitori
Il risarcimento è stabilito dal Dirigente
scolastico
L'insegnante consegna il cellulare al Dirigente
Scolastico.
Le sanzioni indicate ai punti D, F, G e H potranno essere convertite in attività in favore
della comunità scolastica; il coordinatore di classe deve illustrare ai genitori il significato
della sanzione e la valenza educativa dell'attività sociale sostitutiva.
78
Gli interventi educativi di cui al punto A) e B ) durante gli esami sono effettuate dalla
Commissione esaminatrice.
Anche per gli interventi educativi di cui ai punti A) B) C) D) la famiglia può richiedere un
colloquio chiarificatore con il docente interessato
Norme di comportamento e di sicurezza durante le visite di istruzione
(per gli alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado)
Le visite e i viaggi di istruzione non hanno finalità meramente ricreative, ma
costituiscono iniziative complementari delle attività della scuola al fine della formazione
generale e culturale; pertanto i partecipanti sono tenuti ad osservare le seguenti norme di
comportamento per la salvaguardia della propria ed altrui sicurezza.
In autobus
- si sta seduti al proprio posto: se si rimanesse alzati una brusca manovra potrebbe far
perdere l'equilibrio e causare brutte cadute;
- non si mangia né si beve: un'improvvisa frenata potrebbe causare l'ingestione di liquidi
e/o solidi nelle vie aeree con conseguenti problemi sanitari
- si conversa senza far confusione, altrimenti si distrae il conducente e lo si distoglie dalla
guida.
Nel trasferirsi da un luogo all'altro
- si resta con il proprio gruppo e si seguono le direttive dell'insegnante o della guida:
allontanandosi o non seguendo le istruzioni date ci si mette in condizione di pericolo;
- non si toccano né si fotografano oggetti e/o dipinti esposti in mostra senza averne il
permesso: potrebbero venir facilmente danneggiati!
Se la visita dura più di un giorno
Alle 23 ci si ritira nelle proprie camere per riposarsi: è essenziale dormire per un congruo
numero di ore al fine di affrontare con attenzione e vigilanza la giornata seguente.
La buona educazione nei rapporti con le altre persone non è materia di sicurezza, ma
rende più piacevole la vita di tutti.
Queste norme sono adottate nell'esclusivo interesse della tutela dell'integrità fisica degli
allievi. Il proprio comportamento non deve disturbare gli altri studenti e gli insegnanti: tutti i
ragazzi hanno diritto di beneficiare pienamente della visita d'istruzione.
Qualora non vengano rispettate una o più norme, dopo un primo richiamo verbale, si
procederà ad informare tempestivamente la famiglia e ad applicare le disposizioni del
presente regolamento di disciplina.
79
F- ALLEGATI
80
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ
a. s. 2014-2015
( artt. 28 e 29 del CCNL del 29/11/2007)
Il vigente CCNL stabilisce che prima dell’avvio delle lezioni, il dirigente scolastico predispone,
sulla base delle eventuali proposte degli OO. CC., il piano annuale delle attività e i conseguenti
impegni del personale docente i cui obblighi di lavoro sono articolati, come è noto, in attività di
insegnamento e attività funzionali alle prestazioni di insegnamento.
L’attività funzionale all’insegnamento comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di
programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione e formazione, compresa la
preparazione dei lavori degli OO. CC., la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere
adottate dai predetti organi.
Le attività funzionali all’insegnamento possono a loro volta essere utilmente distinte in
quantificabili e non, entrambe egualmente dovute.
Cosi sono attività non quantificabili quelle relative:
alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni;
alla correzione degli elaborati;
ai rapporti individuali con le famiglie;
allo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi
alla valutazione;
all’assistenza all’uscita degli alunni;
all’accoglienza e alla vigilanza degli alunni che il professore assicura trovandosi in aula
cinque minuti prima dell’inizio della lezione;
alla ricerca documentazione.
Sono invece di regola da contenere nel limite delle 40 ore annue gli impegni orari necessari per la
partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, interclasse e intersezione. Del pari
quantificabili in non più di 40 ore annue gli impegni derivanti:
dalle riunioni plenarie del Collegio dei Docenti;
dall’appartenenza a gruppi di lavoro
dalla programmazione di inizio anno
dalla verifica di fine anno
dall’informazione, a carattere collegiale, alle famiglie sui risultati degli scrutini periodici e
finali.
Tutto ciò premesso si riassumono cosi gli impegni del personale docente:
attività dei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione;
attività del Collegio dei Docenti: sono previste n. 6 riunioni plenarie della durata di circa 2
h ciascuna, n. 4 incontri con le famiglie.
Fin qui le attività funzionali all’insegnamento.
Per quanto concerne l’attività di insegnamento basta esplicitare che essa si svolge in 18 ore
settimanali per la scuola sec. di primo grado, 22 ore per la scuola primaria e 25 ore per la scuola
dell’infanzia, distribuite in non meno di cinque giorni settimanali;
I consigli di classe, interclasse ed intersezione si terranno nei plessi di rispettiva competenza, salvo
diversa comunicazione, con il seguente ordine del giorno:
Lettura e approvazione verbale seduta precedente;
Valutazione del lavoro svolto e formulazione della nuova ipotesi di lavoro;
Valutazione della situazione degli alunni in difficoltà di sviluppo e/o di apprendimento.
E’ appena il caso di sottolineare che ai Consigli di Classe, Interclasse e di Intersezione spetta il
compito di definire modalità e tempi per la concreta realizzazione di tutte le attività e le iniziative
individuate nel POF.
L’attività di programmazione della scuola primaria si terrà presso il plesso di appartenenza:
- il lunedì dalle ore 12,30 alle ore 1 4,30 per il Plesso scolastico di Presenzano
81
- il martedì dalle ore 13,30 alle ore 1 5,30 per il Plesso scolastico di Mignano Scalo e dalle ore
16,30 alle ore 18,30 per i Plessi scolastici di Mignano Centro, Marzano e Piccilli.
Negli incontri programmati con i genitori per i vari ordini di scuola, si provvederà ad informarli sui
livelli di preparazione raggiunti dagli alunni.
Le riunioni del Collegio dei Docenti si terranno presso la Sede Centrale con inizio alle ore 17.00,
salvo diversa comunicazione, con l’ordine del giorno che verrà notificato in tempo utile.
All’attuazione del Piano contribuiranno, infine, la Giunta Esecutiva, il Consiglio d’Istituto, e
l’Assemblea del personale ATA, ciascuno per la parte di sua competenza.
Per il Consiglio d’Istituto sono previste riunioni con cadenza, di regola, bimestrale.
I Consigli di classe, interclasse ed intersezione, gli scrutini, gli incontri con i genitori, le attività di
programmazione per i vari ordini di scuola dell’Istituto sono fissati come dai prospetti che seguono:
Giorno
lunedì
Data
Scuola
01/09/2014 Tutti
mercoledì 03/09/2014 Tutti
venerdì
05/09/2014 Tutti
lunedì
08/09/2014 Tutti
martedì
09/09/2014 Tutti
mercoledì 10/09/2014 Tutti
giovedì
11/09/2014 Tutti
venerdì
lunedì
giovedì
giovedì
12/09/2014
15/09/2014
23/10/2014
30/10/2014
Tutti
Tutti
Tutti
Tutti
Evento
Orario
Presa di servizio.Relazione impegni 9.30-1.00
Incontro docenti di plessodipartimenti-criteri per la
programmazione (curricolo
verticale
Incontro di continuità tra i
docenti dei tre ordini di scuola.
Incontro di continuità tra i
docenti dei tre ordini di scuola.
Orario
Collegio docenti.
Predisposizione griglie di
valutazione; programmazione
attività scuola dell’infanzia.
Programmazione per aree
disciplinari e classi parallele
delle prove d’ingresso
Preparazione della giornata di
accoglienza nei singoli plessi
Collegio Docenti
Inizio attività didattiche
Collegio Docenti
Elezione organi collegiali
lunedì
24/11/2014 Primaria - Infanzia
Interclasse - intersezione,
insediamento organi collegiali e
verifica intermedia
lunedì
Secondaria Mignano
24/11/2014
Marzano
Consigli di classe, insediamento
organi collegiali
martedì
25/11/2014
Consigli di classe, insediamento
organi collegiali
martedì
martedì
16/12/2014
20/01/2015
Secondaria Tora
Presenzano
Tutti
Tutti
Secondaria Mignano
Marzano
Secondaria Tora
mercoledì 21/01/2015
giovedì
22/01/2015
9.00-11.00
9.00-11.00
9.30-12.00
9.30-12.00
9.00-12.00
9.00-12.00
17.30-19.00
17.15-19.15
17.00-19.00
17.00-19.00
14.30
17,30
14.30
16.45
Incontro individuale con le famiglie 16,00-18,00
Collegio Docenti
17.00-19.00
Consigli di classe
14.30
Consigli di classe
14.30
82
venerdì
Presenzano
23/01/2015 Primaria - Infanzia
lunedì
09/02/2015
Primaria MignanoScalo
Scrutini primo quadrimestre
Mignano Centro
Primaria
10/02/2015 Marzano, Presenzano,
Piccilli
mercoledì 11/02/2015 Secondaria Marzano Tora
Secondaria Mignano
giovedì
12/02/2015
Presenzano
lunedì
16/02/2015 Tutti
Secondaria
martedì
31/03/2015
Mignano
Secondaria Marzano e
mercoledì 01/04/2015
Presenzano
martedì
giovedì
02/04/2015 Secondaria Tora
giovedì
02/04/2015 Primaria - Infanzia
venerdì
10/04/2015 Tutti
Secondaria Tora
mercoledì 13/05/2015
Mignano
Secondaria Marzano e
giovedì
14/05/2015
Presenzano
venerdì
Interclasse - Intersezione
15/05/2015 Primaria - Infanzia
lunedì
giovedì
18/05/2015 Tutti
04/06/2015 Primaria Mignano
Primaria Marzano,
venerdì
05/06/2015
Presenzano, Piccilli
Secondaria Mignano
lunedì
08/06/2015
Tora
Secondaria Marzano
martedì
09/06/2015
Presenzano
mercoledì 10/06/2014 Primaria/Secondaria
venerdì
26/06/2015 Primaria - Infanzia
lunedì
martedì
29/06/2015 Tutti
30/06/2015 Infanzia
16.45
17,00-19,00
14.00 – 16.30
16.30-19.00
Scrutini primo quadrimestre
16.30 – 20.00
Scrutini primo quadrimestre
14.30 – 20.00
Scrutini primo quadrimestre
14.30 – 20.00
Incontro individuale con le famiglie 16.00 – 18.00
Consigli di classe - Verifica
intermedia
Consigli di classe - Verifica
intermedia
Consigli di classe - Verifica
intermedia
Interclasse - Intersezione Verifica intermedia
14.30
14.30
16,30
14.3017.00-19.00
Incontro individuale con le famiglie 16.00 – 18.00
Consigli di classe - adozione libri
di testo
Consigli di classe - adozione libri
di testo
Interclasse - intersezione adozione libri di testo
Collegio docenti
Scrutini finali
14.30
17,30
14.30
16,30
Scrutini finali
14.30 – 20.00
Scrutini finali
14.30 – 20.00
Scrutini finali
14.30 – 20.00
Termine delle attività didattiche
Incontro individuale con le
famiglie - Consegna documento
Collegio Docenti
Termine delle attività didattiche
16.30
17.00-19.00
14.30 – 19.00
9.00 – 12.00
17.00-19.00
Nella Scuola Secondaria di I grado i docenti riceveranno i genitori degli alunni una volta al mese,
nella prima settimana, nell’ora a disposizione.
Il presente calendario recepisce tutti i deliberati assunti nelle varie riunioni nonché le proposte
formulate dall’Ente Locale e dalle famiglie degli alunni. Il presente ha pieno effetto di contratto
formativo tra operatori scolastici, alunni e famiglie degli alunni. Saranno comunicate
tempestivamente le eventuali variazioni al presente Piano.
83
Validità anno scolastico: deroghe
In merito ai fini della validità dell’anno scolastico, per procedere alla valutazione finale di
ciascun alunno, è richiesta la frequenza di almeno ¾ dell’orario annuale. Come base di
riferimento per la determinazione del limite minimo di presenza, il monte ore annuale delle
lezioni consiste nell’orario complessivo di tutte le discipline e non nella quota oraria di
ciascuna disciplina.
In deroga l’art. 14, comma 7 del Regolamento che prevede che “ le istituzioni scolastiche
possono stabilire motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite per assenze
documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino,
a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni
interessati”, vengono individuate le assenze dovute a:
• gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
• terapie e/o cure programmate;
• partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni
riconosciute dal C.O.N.I.;
• documentata situazione di grave disagio socio-culturale.
Orario ricevimento genitori
Nella Scuola Secondaria di I grado i docenti riceveranno i genitori degli alunni una volta al
mese, nella prima settimana, nell’ora a disposizione.
Nella Scuola Primaria le insegnanti riceveranno i genitori durante la programmazione
settimanale che si tiene:
- il lunedì dalle ore 12,30 alle ore 14,30 per il Plesso scolastico di Presenzano
- il martedì dalle ore 13,30 alle ore 15,30 per il Plesso scolastico di Mignano Scalo e dalle
ore 16,30 alle ore 18,30 per i Plessi scolastici di Mignano Centro, Marzano e Piccilli.
Orario definitivo delle lezioni
L’orario di funzionamento dei vari plessi è quello del precedente anno scolastico:
MIGNANO M.L.
• Scuola dell’Infanzia “ Calce” - dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 16,30;
• Scuola Primaria “M. Clark”-organizzazione tempo Modulare: 27 ore settimanali; dal
Lunedì al Mercoledì dalle ore 8,15 alle ore 13,15 , Giovedì,Venerdì e Sabato dalle
ore 8,15 alle ore 12,15;
• Scuola Primaria “F. Fuoco” - organizzazione a tempo pieno con 40 ore settimanali;
dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8,30 alle ore 16,30;
• Scuola Secondaria di primo grado-30 ore settimanali dalle ore 8,30 alle ore 13,30.
PRESENZANO
• Scuola dell’Infanzia dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8,30 alle ore 16,30;
84
•
•
Scuola Primaria : lunedì dalle ore 8,30 alle ore 12,30, martedì e giovedì dalle ore
8,30 alle ore 16,30, mercoledì dalle ore 8,30 alle ore 13,30 e venerdì dalle ore 8,30
alle ore 12,30.
Scuola Secondaria di primo grado- 36 ore settimanali dalle ore 8,10 alle ore 13,10
nei giorni di lunedì, martedì, giovedì e sabato; dalle ore 8,10 alle ore 16,10 nei
giorni di mercoledì e venerdì.
TORA-PICCILLI
• Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria Piccilli - organizzazione a tempo pieno, con
40 ore settimanali, dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 16,30;
• Scuola Secondaria di primo grado- Tora -30 ore settimanali, dalle ore 8,30 alle ore
13,30.
MARZANO
• Scuola dell’Infanzia - dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8,30 alle ore 16,30;
• Scuola Primaria - organizzazione a tempo pieno con 40 ore settimanali- dal Lunedì
al Venerdì dalle ore 8,20 alle ore 16,20;
• Scuola Secondaria di primo grado- 30 ore settimanali -dalle ore 8,30 alle ore 13,30.
DELIBERA Consiglio Istituto :COSTITUZIONE CENTRO SPORTIVO
Istituzione del Centro Sportivo Scolastico della Scuola Secondaria di I grado di
Mignano Montelungo, ai sensi delle Linee Guida MIUR DEL 04/08/2009 per l’attività
di Educazione Fisica motoria e sportiva nella Scuola Secondaria di I grado, con lo
scopo di promuovere la pratica dell’attività sportiva, senza fini di lucro; esso avrà
durata triennale, sarà dotato di apposito Regolamento e sarà coordinato
dall’insegnante di Educazione Fisica, Prof. De Luca Andrea.
85
CALENDARIO SCOLASTICO 2014/15
Inizio anno scolastico
1° settembre 2014
Inizio lezioni
15 settembre 2014
Festa di tutti i Santi
1° novembre 2014
Immacolata Concezione
8 dicembre 2014- da calendario Regionale
Adattamento calendario scolastico
9 dicembre 2014- delibera del Consiglio di
Istituto
Vacanze e festività natalizie
dal 22 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015
Adattamento calendario scolastico
16 Febbraio 2015 -delibera del Consiglio di
Istituto
Ultimo giorno di Carnevale
17 Febbraio 2015- da calendario Regionale
Vacanze Pasquali
dal 02 al 07aprile 2015
Adattamento calendario scolastico
24 aprile 2015 -delibera del Consiglio di Istituto
Anniversario della Liberazione
25 aprile 2015- Calendario Nazionale
Festa del lavoro
1° maggio 2015
Festa nazionale della Repubblica
2 giugno 2015
Termine delle lezioni- Scuola Primaria e
Sec. di I grado
Termine delle attività educative per la
Scuola dell’Infanzia
Termine anno scolastico
10 giugno 2015
30giugno 2015
31 agosto 2015
86
COMPONENTI CONSIGLIO D’ISTITUTO
COMPONENTE DOCENTI:
1. CAPARCO SONIA
2. D’ANDRETA SANTINA ANNA
3. DI SALVO CARMELA
4. GUITTO MONICA
5. IMBRIGLIO LUCIO
6. MONTONE ANGELINA
7. SPAZIANO MARIA ATTILIA
8. ZINNO DANIELA
COMPONENTE GENITORI:
1. CARCIERI ROSSANA
2. CARDILLO MARIA ANTONELLA
3. COMPARELLI CINZIA M.T.
4. DI MIELE ADA
5. ROSSI GIUSEPPE
6. SANTANGELO TULLIA
7. VENOSA ANNA
8. ZARLI SABRINA
COMPONENTE ATA:
1. BERTO MARIO NARCISO
2. FUOCO LUIGI
87
DOCENTI-SEZIONI INFANZIA
MIGNANO M.L.
I Sez.
II Sez.
IIISez.
CONTE GIUSEPPINA
MAZZOCCHI ANGELA
AUCONE ANGELINA
CHIANESE SARA
MATTEO ANNALINA
D’ANDRETA SANTINA ANNA
MARZANO
I Sez
II Sez.
ZINNO GIOVANNA
SALZILLO ANNA
RICCIO ROSANNA
CRUDALE BRUNA
TORA
ISez.
MANCINI MARIA
FILOMENA
CARDNTE FILOMENA
PRESENZANO
ISez.
II Sez.
COZZONE CARMELINA
PERRETTA GIOVANNA
ZINNO NORMA
EDUARDO ANNAMARIA
DOCENTI-CLASSI-PRIMARIA
MIGNANO M.L. –CLARK- 27 ore settimanali
classi
MARANDOLA CELESTE area B
I
MARANDOLA CELESTE area B
IIA
VERDONE GIOVANNA area B
II B
VERDONE GIOVANNA area A
III
AZZUOLO AMELIA area A
IV
AZZUOLO AMELIA area B
V
Inglese TEOLI Annarita - RC. RUSSO T.Eugenia
GUITTO RITA area A
GUITTO RITA area A
SIMONE PASQUALINA area A
DI SALVO PASQUALINA area B
DI SALVO PASQUALINA area B
SIMONE PASQUALINA area A
MIGNANO M.L –FUOCO- 40 ore
CORTELLESSA AMALIA area A
I
FERNANDES GABRIELLA areaB
II
GUERRA MARIA ROSARIA areaA
III
ADDESSO IVANA areaA
IV
PITOCCHI MIMMA areaB
V
Inglese TEOLI Annarita - R.C. RUSSO T. Eugenia
CAPARCO SONIA areaB
DI FUSCO MARILENA area A
GUADAGNO M. ROSARIA areaB
SANTILLO LUCIA areaB
GUITTO MONICA areaA
MARZANO- 40 ore
ZINNO MARIA ROSARIA 15 h
I
GIULIANO ENZA 15 h
II
DOLFINI LIDIA 13 h
III
D’ANDREA LUCIA 14h
IV
MORETTA NICOLINA 14h
V
Inglese Lepore Giovanna- R.C. Gallo Emilia
ROBERTI ROSA 13 h-Perrotta 3ore
RAGOSTA VIRGINIA 15h
CORTELLESSA VINCENZINA 13h
SILVI GABRIELLA 14h
ROBERTI ROSA-Perrotta 3ore
TORA -40 ore
I-II-III
FERRUCCI ADRIANA
NARDONE BEATRICE
88
IV-V
MANCINI RITA
R.C. Pietrantuono Nadia
GAZERRO ANNA
PRESENZANO -29 ore
DUBBIO VALENTINA 14h
I
PETRELLA ISABELLA-20h
II
SPAZIANO MARIA LUISA- 20h
III
DI FRUSCIO RITA -20h
IV
DI FUSCO ERMELINDA-20h
V
Inglese Lepore Giovanna- R.C. Pietrantuono Nadia
Perrotta-10ore
Perrotta-3ore
Dubbio-2ore
Dubbio -2ore
Dubbio-2 ore
Docenti-classi Scuola Secondaria di I grado
MIGNANO
30 ore
1A
ITALIANO
STORIA-GEOGR
MATEM
COORDINATORE
6 BIASUCCI
ANTONIETTA RITA
4 LISI ROSALIA
3 ore
Montone A.
LISI ROSALIA
2A
6 SEGRELLA SILVIA
4 LISI ROSALIA
3A
6 LISI ROSALIA
4 SEGRELLA
SILVIA
2B
6 BIASUCCI
ANTONIETTA RITA
6 BIASUCCI
ANTONIETTA RITA
4 LISI ROSALIA
Da assegnare
4 SEGRELLA
SILVIA
BIASUCCI
ANTONIETTA
RITA
6 GRAVANTE
4 SEGRELLA
SILVIA
3 SPAZIANO M.
GRAVANTE
3B
MARZANO
30 ore
1C
2C
3C
PRESENZAN
O-36 ore1D
6 SPAZIANO M.+1app
Gravante
6 SPAZIANO M.+1app
Gravante
LETTERE
6 ore
Montone A.
Di SALVO
CARMELA
SPAZIANO MARIA
ATTILIA
3 SPAZIANO M.
9 ORE SILVESTRI
4 SILVESTRI
2D
9 ore CAMPOPIANO
3D
9 ORE ESPOSITO
2 ORE SIVESTRI
2 ORE ESPOSITO
4 ESPOSITO
TORA 30 ore
1-2 E
3E
6 De Felice Annamaria
6 De Felice Annamaria
4 De Felice A.
4 De Felice A.
SEGRELLA
SILVIA
MONTONE
ANGELINA
SILVESTRI
9 ore
Rotondo
9 ore Melillo MELILLO
9 ore Melillo ESPOSITO
6 Rotondo
6 Rotondo
De Felice
Rotondo
89
Docenti-classi Scuola Secondaria di I grado
FRANCESE
Morone
ARTE
Capraro
Tecnologia
De Robbio
Ed.Fisica
Marandola
Imbriglio
1A
2A
3A
2B
3B
Marzano
INGLESE
De Felice
M.
3 ore
3 ore
3ore
3ore
3ore
Paolino
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
Ariano
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
Santantonio
2 ore
2 ore
2 ore
Lauro 2 ore
Lauro 2 ore
Gallina
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
De Luca
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
Perretta
1C
2C
3C
3 ore
3 ore
3 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
Presenzano
Paolino
Morone
Borreca
Gaetano
De Santis
Cirioli
1D
2D
3D
Tora
3 ore
3 ore
3 ore
De Felice
M.
3 ore
3 ore
2 ore
2 ore
2 ore
Morone
2 ore
2 ore
2 ore
Santantonio
2 ore
2 ore
2 ore
De Sisto
2 ore
2 ore
2 ore
Grassini
2 ore
2 ore
2 ore
D’Iorio
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
Mignano
1-2 E
3E
Musica
R.C.
Pace
1 ora
1 ora
1 ora
1 ora
1 ora
Pellic
cione
1 ora
1 ora
1 ora
Pellic
cione
1 ora
1 ora
1 ora
1 ora
1 ora
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POF A - IC Mignano