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A Porte Aperte - Periodico trimestrale - Tassa pagata - Invii senza indirizzo - Autorizzazione n. DCO/DC/BO/ISI/1586/2002 del 22/03/2002 - Anno XXIV - n. 7 Dicembre 2008
Natale 2008
Auguri per un anno sereno
Quando si avvicina la fine di ogni anno
ed è tempo di festività, è inevitabilmente
anche il momento di fare alcune considerazioni sull’anno che sta per concludersi.
Questo è vero, per me, a maggior ragione quest’anno, che segna l’avvicinarsi
della fine del mio mandato di sindaco:
mi è quindi ancora più gradita l’occasione per fare i migliori auguri a tutti i
crespellanesi ed è ancora più importante
e urgente tirare le somme.
Sono stati davvero dieci anni intensi e
straordinari, il paese si è notevolmente
trasformato. Forti investimenti con risorse pubbliche e private hanno permesso di realizzare opere di vitale importanza per il bene dei cittadini, aumentando
lo stare bene e la qualità della vita. Altre
importanti opere sono in fase di realizzazione e altre ancora sono già progettate
e partiranno nei prossimi mesi. Stiamo
per superare i diecimila abitanti.
Sono sempre più numerosi i temi e le
problematiche che riguardano un territorio più vasto di quello di un singolo
comune. Per affrontarli e per gestirli nel
modo migliore, quindi, è fondamentale
operare e progettare soluzioni in una dimensione più vasta, anche alla luce del
nuovo assetto istituzionale, che vede il
superamento delle Comunità Montane
e la conferma delle Unioni di Comuni.
Dobbiamo tuttavia guardare anche al
di là dei confini della nostra zona: non
possiamo non pensare alla situazione internazionale, purtroppo ancora difficile.
Ancora e sempre “Pace” in tutti i focolai
di guerra del mondo: questo è l’unico
auspicio per il nuovo anno che ha davvero un senso per tutti. L’impegno per
la pace ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella vita del nostro paese.
Per questo hanno assunto un significato
tanto importante per noi due momenti:
la mostra dedicata all’Afghanistan, intitolata alla memoria di Lorenzo D’Auria,
originario di Calcara, agente del Sismi in
servizio appunto in Afghanistan e morto l’anno scorso; e la visita (in occasione
della celebrazione a Crespellano della ricorrenza della Virgo Fidelis alla fine di
ottobre) della madre di Otello Stefanini,
carabiniere che con altri due compagni
ha pagato con la vita la sua dedizione e
il suo impegno cadendo giovanissimo
al Pilastro per mano dei criminali della Uno Bianca (vedi foto). Troppe volte
sono gli estremismi ad avere il sopravvento ed è il loro messaggio di violenza
che si impone, nelle guerre che costantemente sono sotto i riflettori dei media
come in quelle dimenticate, ma anche
vicino a noi. Nel nostro paese sono tanti
i volontari e le persone che lavorano per
la pace e la cooperazione: è anche nostro
compito far sì che violenza e prevaricazione non prevalgano. Sentiamo molto
vicino a noi, in questo compito, gli insegnanti, le parrocchie di Crespellano e
Calcara nelle persone di don Alessandro
e don Giuseppe, i carabinieri con il maresciallo Corvino, la polizia municipale.
Avere un obiettivo comune e lavorare
insieme è già una prima garanzia di un
buon risultato. Concludo augurando
ai nostri concittadini, a nome di tutta
l’amministrazione comunale, un anno
sereno, entro i nostri confini e più lontano, dove la voglia di pace e serenità si
avverte ogni giorno più grande.
Grazie ed Auguri!
Il Sindaco
Gianni Gamberini
Auguri di Buone feste
I componenti dei Gruppi consiliari e dei Comitati di frazione del Comune di Crespellano augurano a tutti i cittadini Buone feste e un felice anno nuovo.
La Pro Loco insieme ai Centri sociali Raimondi e Pedrini e alle associazioni di
volontariato augura a tutti i crespellanesi Buon Natale e un sereno Anno Nuovo. Un
grazie speciale ai tanti volontari che collaborano con impegno per la riuscita delle
tante manifestazioni e occasioni di aggregazione, e ai cittadini per la sempre entusiastica partecipazione. Approfittiamo dell’occasione degli auguri natalizi per spiegare
ai cittadini le ragioni di una scelta: quest’anno non tutto il paese è illuminato a festa,
le luminarie decorano solo alcuni punti del paese. Certo le vie illuminate rendono
il paese più bello che in ogni altro periodo dell’anno; tuttavia, in un momento di
difficoltà a livello mondiale, la Pro Loco ha deciso di dare un segnale di sobrietà e di
risparmio, sia economico che energetico. Ancora auguri!
La Pro Loco di Crespellano
Festa Fiera 2008
Si è svolta l’ultimo weekend di settembre, come di consueto, la Festa Fiera,
che quest’anno ha toccato il traguardo
del 25 anni. Come sempre, spettacoli,
mostre, bancarelle e gastronomia hanno animato le vie e piazze del paese. Per
chi, sabato 27, ha partecipato al gioco
“indovina il peso”: la porchetta in palio
pesava esattamente 11,535 grammi. Il
vincitore, che aveva indicato un peso di
11,530 g, ha donato la porchetta alla
Pro Loco.
Appuntamento allora alla Fiera 2009
ma non solo: nei prossimi mesi saranno numerose le iniziative sociali e
culturali. Sul retro di copertina, il programma delle manifestazioni natalizie.
Nella foto, un momento dell’inaugurazione della fiera, con la premiazione
dei giovani pattinatori Jessica Ponzoni,
Michele Nuti (in copertina), Nicole
Bonvicini e Nicola Merlani, vincitori delle medaglie d’oro e di bronzo ai
campionati europei di pattinaggio nella categoria Cadetti.
Servizi Sociali
Scacco all’infelicità...
“Impariamo a costruire la felicità possibile - Impressioni, considerazioni, riflessioni su un corso di enorme successo”
Il 6 novembre scorso si è concluso il corso
sulla “felicità possibile” che abbiamo organizzato in collaborazione con l’Università “Primo Levi” e tenuto dalla Dott.ssa
Antonella Gualandi.
Il corso ha previsto anche, durante il
quinto incontro, la visione e la discussione del film “La ricerca della felicità”
di Gabriele Muccino. La collaborazione
con la docente Antonella Gualandi vive
già da qualche anno con reciproca soddisfazione ed, in particolare, ha tenuto corsi
nell’ambito della prevenzione, della cura
di Sé, del benessere psico-fisico ed emotivo della persona, che rappresenta uno
dei cardini fondamentali delle finalità del
progetto socio-culturale del nostro Comune denominato “AttivaMente”, operativo dal 2006.
Mi riferisco ad esempio al corso sulla memoria e il metodo autobiografico (2006),
al corso sulla gestione dello stress (anno
2006), al corso sulla comunicazione, al
ciclo di conferenze riguardanti l’apprendimento lungo l’intero arco della vita,
l’empowerment, l’autostima, l’intelligenza emotiva, l’ottimismo … (anno 2007).
In particolare, desidero porre l’attenzione su alcuni dati di questo riuscito corso
sulla “felicità possibile”: le adesioni totali
sono state 59, il numero di partecipanti
ad ogni incontro oscillava dalle 45 alle 55
persone, la partecipazione attiva e l’interesse erano palpabili.
Sulla scia di questi numeri, che testimoniano in modo eloquente il raggiungimento dell’obiettivo educativo, l’elevato
livello di successo, di gradimento e di
partecipazione all’iniziativa da parte del
pubblico, si conferma e si rafforza la necessità di proseguire in questa direzione di
sviluppo del benessere personale e sociale
e, tout-court, di promuovere un’auspicata
qualità della vita. Alla luce dell’apprezzamento condiviso e dell’eccellente risultato
di quest’iniziativa promossa nell’ambito
di “AttivaMente”, ho raccolto, a testimonianza, qualche commento e riflessione
diretta fornita gentilmente da alcuni partecipanti al corso, come quella di Isabella
Fabbri che scrive:
“Cosa dire del corso sulla felicità, innanzi
tutto che la docente è di un livello superiore,
preparatissima, simpatica e soprattutto in
grado di catturare l’attenzione di un pubblico a dir poco disomogeneo e in un orario
così difficile tra stanchezza accumulata nella giornata e digestione in corso! Abbiamo
ricevuto nozioni attente, puntuali e chiare
che ognuno di noi potrà mettere in pratica o
elaborare come meglio crede. I termini scientifici sono stati spiegati e sintetizzati per renderli comprensibili anche a chi li sentiva per
la prima volta. I continui rimandi a libri
e film (non ho mai conosciuto una persona
che ne ha visti così tanti...) permetteranno a
chi ne avrà la voglia e il tempo di approfondire l’argomento che serve da trampolino in
quanto dietro di sè di argomenti e di spunti di riflessione se ne porta tantissimi. Un
punto per me fondamentale: non possiamo
cambiare gli altri ma se cambiamo noi il
mondo intorno poi si adegua e soprattutto
se siamo stati capaci di provare l’esperienza
della felicità allora possiamo ancora riprovarla. Quindi .....sono convinta che ognuno
diventa il sè che decide, io mi sto impegnando molto e momenti di riflessione come questo sono per me preziosi”.
Particolarmente importanti anche le parole di Angela Melotti che afferma:
“La nostra quotidianità si basa su di una
società di consumi in cui identifichiamo la
felicità con il possedere tutto ciò che ci piace
generando un circuito di soddisfazioni/insoddisfazioni illusorie che ci portano a sentirci inadeguati. A tale proposito questo corso mi ha fatto riflettere e ho preso coscienza
che la felicità è apprezzare quello che si ha ,
esserne consapevoli. La felicità non dipende
dagli avvenimenti ma dal modo in cui noi
li affrontiamo. E’ fatta di piccole elemosine,
di un bacio, di uno sguardo gentile. Occorre
un allenamento quotidiano, comincio con il
sorridere di più… con il pensare positivo..”
Ed infine le parole sintetiche di Claudia
Bonfiglioli:
“Il corso sulla felicità mi è piaciuto moltissimo, ottima relatrice, argomento interessante, ottima organizzazione..unico neo le
poltroncine, bisognerebbe avere un piano su
cui scrivere. Ma non importa meglio puntare sulla qualità dei corsi e dei docenti” ….
Questo “viaggio” sulla possibilità di costruire la felicità di una vita intera, che va
oltre “l’attimo immenso” e che, attraverso
l’intreccio di esperienze, incontri, relazioni, successi, insuccessi, gioie, dolori,
desideri, progetti, memoria …, prende
forma, si colora, evolve sino a “lievitare”
nell’ars vivendi … riguarda tutti noi e ci
coinvolge in un impegno quotidiano per
imparare a riconoscere la felicità nell’infelicità e l’infelicità nella felicità in ogni
momento che la vita ci regala.
Da questa “felice” esperienza, non può
che scaturire un sincero ringraziamento alla docente Antonella Gualandi, che
è diventata ormai “un’amica” del nostro
Comune, e la volontà di proseguire con
serietà ed impegno in questa direzione
educativa di sviluppo e sostegno alla cittadinanza per un benessere personale e
sociale diffuso e per un condiviso “piacere
di esistere”.
“Felicità è realizzare se stessi in armonia
con il mondo circostante” (Cesare Musatti).
Margherita Franchini, “l’isola che non c’è”, olio su tela, 2008
A cura di Nadia Masetti
Tutor del progetto “AttivaMente”
2-3
Servizi Sociali
Grazie ai protagonisti di AttivaMente
Non abbiamo bisogno di più soldi,
più fama o più successo,
in qualsiasi momento della vita,
compreso quello presente,
abbiamo una mente,
l’unico strumento indispensabile
al conseguimento della vera felicità.
(Dalai Lama)
Sulla scia delle suggestioni di questa splendida frase del Dalai Lama, perfettamente
in sintonia con le finalità perseguite da
“AttivaMente”, desideriamo ringraziare
tutte le persone, docenti e non, che a vario
titolo hanno contribuito alla realizzazione
di questo progetto. Tale progetto, che
rientra tra le attività dell’Assessorato comunale ai Servizi Sociali e Sanità e si ripete a cadenza annuale a partire dal 2006, è
costruito e realizzato con la collaborazione
di vari enti, istituzioni e professionisti.
L’obiettivo cardine, in linea con le direttive
regionali, è il miglioramento del benessere
globale della persona, sia fisico sia psicologico e, tout court, un’auspicata qualità
della vita per tutti.
Cominciamo ringraziando gli operatori
dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna che con grande professionalità e disponibilità hanno tenuto le conferenze di
“Obiettivo Salute”, un insieme di progetti
di educazione alla salute. In particolare,
ringraziamo Silvana Trebbi e Giulia Medici, presidenti rispettivamente dei centri
socio-cultuali “B. Pedrini” di Crespellano
e “L. Raimondi” di Ponte Samoggia, per
aver ospitato le conferenze di obiettivo salute dandoci così la possibilità di valorizzare l’intero territorio comunale.
Un ringraziamento particolarmente sentito va all’equipe delle ostetriche dell’Ospedale di Bazzano, specialmente a Monica
Bazzani, per l’ottimo lavoro condotto nella realizzazione dei frequentatissimi corsi
di preparazione al parto.
Speriamo di non far torto a nessuno nell’affermare il legame speciale che ci lega all’Università per la terza età “Primo Levi”,
istituzione di grande valore che da anni
si occupa dell’educazione permanente
degli adulti e della promozione sociale e
culturale della terza età, che prende l’avvio qualche anno fa con la conoscenza del
Prof. Stefano Benassi, Direttore TecnicoScientifico della “Primo Levi”, recentemente scomparso.
Al Prof. Stefano Benassi, uomo di grande
scienza e cultura, dobbiamo la massima
riconoscenza e gratitudine per la disponibilità, la gentilezza e la grande professionalità dimostrata in ogni occasione, che
ci hanno consentito di creare una collaborazione di qualità, ricca di eccellenti
risultati, con un alto gradimento da parte
dell’utenza. Ci preme inoltre ringraziare
il Prof. Andrea Grillini, attuale Direttore
Tecnico-Scientifico, per la grande cordialità e partecipazione che ha da subito
evidenziato nella volontà di proseguire
questa proficua esperienza.
Un ringraziamento “in cornice” va alle stimatissime docenti della “Primo Levi”:
ad Antonella Gualandi, professionista di
grande temperamento e carissima amica,
che ha saputo sempre coinvolgere l’attenzione dei cittadini grazie all’entusiasmo e
all’ottimo lavoro condotto in questi anni.
Un grazie anche per la collaborazione e i
consigli preziosi, che ci sono stati di grande aiuto nella comprensione e divulgazione di argomenti a noi nuovi; ad Annalisa
Milanesi con la quale da subito si è instaurato un rapporto di reciproca simpatia e
stima, per la professionalità, competenza e
serietà con la quale ha condotto il suo corso; ad Antonella Ferrari, alla sua grande
professionalità ed umanità e, per usare un
termine per lei molto familiare, l’empatia
e per la capacità di catalizzare l’interesse
di tutti.
Un particolare riconoscimento a Marco
Raspanti ed Antonella Todeschini, docenti del felice ciclo di conferenze mu-
sicali, meglio conosciute con il nome di
“Torniamo all’Opera”, “Classicamente”
e “Il Pentagramma a Colori”. Una lunga
avventura partita nel 2004 con Marco
Raspanti, dalle cui idee e professionalità
è scaturita un’iniziativa che ha coinvolto
tantissime persone e che, nel tempo si è
sempre arricchita di nuove idee e nuovi
percorsi.
Un ringraziamento speciale ad Antonella
Todeschini, che dal 2007 affianca Marco
Raspanti nella conduzione delle conferenze, per essere sempre stata oltre che una
valida docente anche un punto di riferimento fondamentale nelle questioni organizzative e logistiche e per averci affiancato
nei pomeriggi milanesi nell’accompagnamento dei corsisti al “Teatro alla Scala” di
Milano.
Infine, un abbraccio caloroso a tutte le cittadine e i cittadini coinvolti nelle iniziative
di “AttivaMente”, per l’incoraggiamento e
la grande stima dimostrataci nel corso della realizzazione di quest’esperienza, che ha
valorizzato il nostro impegno professionale e ci ha arricchito come persone.
Un augurio a tutti di Buon Natale e di
Felice Anno Nuovo.
Per l’Ufficio Servizi Sociali
Nadia Masetti
Concerto lezione
All’interno del ciclo di conferenze “Torniamo all’opera”, “Classicamente” e
“Il pentagramma a colori” si terrà una lezione concerto con il prof. Davide
Piersimoni.
lunedì 22 dicembre ore 21.00 palazzo Garagnani
Il tema di quest’anno del Pentagramma a colori è il viaggio. Un viaggio geografico, culturale, sociale, ma soprattutto musicale. Alla scoperta degli strumenti,
delle usanze, dei riti che caratterizzano alcuni luoghi tra i più belli e affascinanti
al mondo. Attraverso suoni, immagini e resoconti di popoli che sembrano a noi
tanto lontani ma che in realtà tanto ci sono vicini negli usi e nei costumi: l’importante è appropriarsi della chiave d’interpretazione giusta. Ed è proprio questo
lo scopo del nostro viaggiare. Capire, attraverso la musica, l’altro, magari di un
paese in cui forse non siamo mai stati, ma anche l’altro di casa nostra, delle tradizioni e delle abitudini perse ormai nella memoria popolare e collettiva italiana.
Con questo continuo confronto tra ciò che ci appartiene e ciò che appartiene
ad altri popoli vogliamo ora proseguire. Il 22 dicembre prossimo, presso la Sala
Conferenze del Centro Culturale “L. Calanca” (Palazzo Garagnani), assisteremo
ad una lezione-concerto in cui anche chi non si è mai avvicinato alla musica
potrà capirne meglio l’essenza e la forza espressiva, “tra il sapere e l’intuizione”, come recita esplicitamente il titolo della serata. Senza svelare ulteriormente
gli argomenti di questo evento speciale in cui ci accompagnerà il prof. Davide
Piersimoni, promettiamo comunque un incontro in cui la gioia della scoperta
scaturirà senz’altro dai tasti del pianoforte, in un modo inedito ed estremamente
interessante. Invitiamo, quindi, tutti a porsi all’ascolto e a riscoprirsi “esploratori” della nostra cultura musicale, augurandoci di viaggiare ancora a lungo in
questo meraviglioso mondo delle note. Vi aspettiamo!
Dott.ssa Antonella Todeschini
Servizi Sociali
Al Teatro alla Scala di Milano
26 ottobre 2008: una giornata
perfetta al “Teatro alla Scala”
di Milano
L’esperienza, per l’anno 2008, al “Teatro
alla Scala” di Milano si è conclusa il 26
ottobre scorso con un capolavoro scaturito dalla penna di uno dei più grandi compositori della storia: “Le nozze di
Figaro” di W. A. Mozart. Quest’opera fa
parte della trilogia italiana con libretto di
L. Da Ponte, che Mozart scelse tra i tanti
soggetti dell’epoca per il carattere nuovo
e in parte sovversivo, ma anche per l’atmosfera giocosa e per gli intrecci amorosi, che gli hanno permesso di creare arie
di una bellezza intramontabile quali, ad
esempio, quella del paggio Cherubino,
ruolo en travesti (una mezzosoprano che
veste panni maschili) tanto apprezzato
da chi ha assistito alla rappresentazione
a Milano. Non poteva essere altrimenti,
vista la bravura dei cantanti, l’esecuzione
eccellente del direttore e dell’orchestra
del Teatro alla Scala e lo splendido allestimento classico di Giorgio Strehler, di
qualche anno fa.
Dopo il meraviglioso concerto sinfonico
del 16 gennaio e l’incantevole balletto “Il
lago dei cigni” del 22 aprile, non poteva
dunque concludersi meglio il ciclo di
spettacoli che stavano all’interno del progetto di collaborazione, per il 2008, tra
il nostro Comune e una Fondazione tanto importante come il Teatro alla Scala.
L’accoglienza di questa iniziativa da parte
A Porte Aperte
Periodico trimestrale a cura
dell’Amministrazione comunale
di Crespellano (Bo)
Anno XXIV n. 7 Dicembre 2008
Aut. Tribunale di Bologna n. 5349
del 12/3/1985
Diffusione gratuita
Direttore responsabile:
Vincenzo Giovanni Perriello
Redazione: Piazza Berozzi, 3
Municipio di Crespellano
Foto: Archivio Comunale e Tipart
Copie: 3600
Chiuso in tipografia: 5/12/2008
Progetto grafico e stampa:
TIPART Industrie Grafiche srl
Via Primo Levi, 46/66, Vignola (Mo)
Tel. 059.772.653
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dei residenti del nostro e di altri comuni è
stata numerosa ed entusiasta, tanto che la
richiesta è stata superiore alla disponibilità concessaci dalla biglietteria a Milano.
Nel pullman che, come le scorse volte,
ci ha puntualmente condotto nel centro
del capoluogo lombardo si è creata un’atmosfera di condivisione, di amicizia e di
scambi d’opinione e di impressioni. Un
evento musicale come questo ha quindi contribuito maggiormente a ricreare
l’aspetto socializzante di quest’arte, che
troppo spesso viene dimenticato. E’ stata, insomma, l’ulteriore iniziativa volta a
migliorare la qualità della vita, permettendoci di continuare l’intento del ciclo
di conferenze: far conoscere ed apprezzare il patrimonio culturale per cui l’Italia è
famosa in tutto il mondo e per cui tanti
stranieri vengono nel nostro Paese ad assistere a uno spettacolo lirico, nei teatri
dove questo è nato ormai quattro secoli
fa. L’organizzazione e la collaborazione di
chi ha partecipato a questo grande evento
hanno portato a una meravigliosa giornata in cui i sentimenti e le emozioni dei
presenti sono state indimenticabili.
La risposta del Teatro alla Scala è inoltre
stata, durante i contatti per organizzare la
visione di questi tre spettacoli, sempre più
attenta e disponibile. Questo non può
che renderci orgogliosi, vista la numerosa
richiesta da parte di tanti altri enti pubblici e privati che chiedevano di entrare
in questo luogo tanto importante per la
storia della lirica.
Dott.ssa Antonella Todeschini
Volontariato
I signori Monteguti Amleto e Mariagrazia sono una presenza ormai fissa e preziosa alla
Festa Fiera di Crespellano. Un appuntamento fondamentale per la vita sociale della comunità crespellanese in occasione della quale i signori Monteguti partecipano attivamente con
un banchetto in cui vendono, a scopi benefici, oggetti e manufatti da loro stessi prodotti
durante il corso dell’anno. Con queste righe rivolgiamo loro un sentito ringraziamento per il
tempo e l’iniziativa messi a disposizione della creazione dei manufatti ma soprattutto perché
il ricavato proveniente dalla vendita degli stessi è stato interamente devoluto in beneficenza,
in modo particolare alle associazioni che si occupano di iniziative per i bambini dei paesi
africani. Copie dei bollettini comprovanti i versamenti a favore delle varie associazioni sono
conservate presso l’Ufficio dei Servizi Sociali. L’ammontare dell’intero ricavato pari a Euro
1.036,00 è stato destinato nel modo seguente:
Euro 70,00 Associazione per i bambini di tutto il mondo- Onlus
Euro 50,00 CBM Italia Missioni Cristiane per i ciechi nel mondo- Onlus
Euro 150,00 Medici senza frontiere - Onlus
Euro 100,00 Save the children- Onlus
Euro 50,00
Associazione Villaggi SOS Italia - Onlus
Euro 100,00
Unicef Comitato Italiano
Euro 100,00
Cesvi Onlus Emeregenza
Euro 150,00
Medici con L’Africa Cuamm
Euro 60,00
Ant Italia
Euro 206,00 suddivisi tra Orfanotrofio Antoniano Villaggio del Fanciullo, Associa-
zione Italiana Ricerca sul Cancro, LIPU e S.p.a.m.
L’Assessorato ai Servizi Sociali e Sanità
4-5
Cultura
Per la Pace e contro il razzismo
Crespellano per la pace contro il razzismo.
Discutere di antirazzismo oggi ha una
profonda valenza: preparare concettualmente l’individuo alla riflessione
su una componente dell’animo umano radicata, a vario titolo, in ciascuno
di noi. Come è doveroso che accada,
però, all’analisi devono seguire i fatti.
In questo contesto sociale così difficile
si è inserita la progettualità che quest’anno il Comune di Crespellano, il
Centro Giovanile “Baita Multietnica” (Arciragazzi Bologna), l’equipe
di Educativa di Strada (cooperativa
c.s.a.p.s.a.) in collaborazione con Progetto Ultra, Uisp, rete FARE, Ausl-distretto di Casalecchio di Reno hanno
realizzato in occasione della 4° edizione del Festival della Pace e del Action
Week 2008 (dal 16 al 28 ottobre), la
settimana di iniziative contro la xenofobia e omofobia organizzate in tutta
Europa.
Insieme abbiamo cercato di coinvolgere le istituzioni e i giovani per promuovere un nuovo modo di “fare”
cultura della pace e dell’uguaglianza,
attraverso queste molteplici iniziative
culminate, con ottimi risultati di affluenza e partecipazione, nella giornata di domenica 26 ottobre:
- I giovani della Baita Multietnica
hanno provveduto a realizzare lo spot
pubblicitario e la locandina dell’evento (in tale occasione è emerso che
alcuni ragazzi magrebini di seconda
generazione non sono a conoscenza
di alcune parole, come “pace” e “razzismo”, nella loro lingua); nella settimana dedicata all’organizzazione dell’evento Action Week gli stessi ragazzi
sono stati intervistati da due radio, in
qualità di protagonisti dell’evento.
- Unitamente alla scuola media di
Crespellano è stato progettato e organizzato un incontro con un referente
del Progetto Ultrà rivolto ai preadolescenti per parlare e confrontarsi sul
tifo positivo all’interno degli stadi: è
stata una buona occasione per mettere
a confronto il tifo xenofobo e il vero
tifo, poiché quest’ultimo è funzionale
per il supporto di una squadra.
- Grazie anche alla collaborazione con
la Polisportiva Crespellano che ha
fornito le porte e segnato il campo,
domenica 26 ottobre nel cortile delle
scuole di via Togliatti sono stati organizzati due tornei di calcetto, distinti
per età. Il torneo è proseguito per tutto il pomeriggio con grande entusiasmo dei partecipanti
-Gli adolescenti della Scuola media
“F.Malaguti” di Crespellano hanno
presentato gli striscioni e le coreografie realizzati durante i laboratori, partiti dall’incontro/confronto sul significato e la valenza del tifo all’interno
dello sport, condotto da un esperto
del Progetto Ultrà.
- I ragazzi e le ragazze che durante
l’anno svolgono l’attività di djing sia
all’interno del centro giovanile che
durante gli eventi estivi, si sono invece
occupati della parte musicale:il rap e
la musica gabber sono state la colonna
sonora della manifestazione sportiva
- I colori li hanno aggiunti i writers,
che hanno realizzato opere grafico-pittoriche mediante la tecnica “aerosol”,
esprimendo in modo creativo contenuti antirazzisti e di pace di fronte ai
cittadini. i giovani presenti.
Le foto sono state scattate dagli stessi
ragazzi durante la manifestazione.
La ADSL alle scuole di Calcara
Dall’inizio del nuovo anno scolastico le scuole di Calcara possono navigare in
Internet più velocemente!
Nell’ambito di un progetto di copertura ADSL del territorio di Calcara messo a punto da Comune di Crespellano e Comunità Montana - Unione di
Comuni Valle del Samoggia, le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria
di 1° grado di Calcara sono tutte dotate di connettività a banda larga grazie
all’installazione del sistema ADSL AIRNAW .
Si ringrazia in particolare l’Ing. Marco Notari di Eliopower, ditta che ha curato la parte operativa delle installazioni, per aver messo a
disposizione gratuitamente la
manodopera necessaria per la
realizzazione dell’intervento.
Cultura
Afghanistan, un mondo svelato
Lo scorso 18 ottobre è stata inaugurata la mostra Afghanistan - Un
mondo svelato sull’arte, la cultura e la
storia dell’Afghanistan che l’Amministrazione Comunale ha voluto dedicare alla memoria del Maresciallo
Lorenzo D’Auria, il militare del SISMI ucciso in uno scontro a fuoco
nell’ottobre dello scorso anno.
Questa iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale di Crespellano in collaborazione con C.R.E.A
- il Centro Ricerche EtnograficheAmbientali di Firenze, è stata un’importante occasione per presentare
una pregevole selezione del materiale
raccolto nell’ambito di un lungo lavoro di ricerca del C.R.E.A., che costituisce una straordinaria collezione
che spazia nei secoli per offrire al visitatore uno sguardo d’insieme sulle
più importanti espressioni artistiche,
storiche e culturali dell’Afghanistan.
Il ricco corredo fotografico e didascalico che accompagna i materiali esposti sottolinea l’intento divulgativo di
un progetto che si completa nel ricco
catalogo, corredato da un esauriente
testo storico curato dal Prof. Antonio Barletti, profondo conoscitore di
quel paese.
La mostra, allestita a Palazzo Garaganani fino al 2 novembre scorso,
ha suscitato un grande interesse sia
nei singoli visitatori sia da parte delle scuole del territorio, per le quali
sono state organizzate visite guidate
condotte dal Prof. Paolo Mancini del
C.R.E.A, con momenti di approfondimento storico e culturale e di sensibilizzazione.
L’Accademia delle Belle Arti
a Crespellano
Secondo appuntamento con la rassegna di mostre
a Palazzo Garagnani, in collaborazione con
l’Accademia delle Belle Arti di Bologna
“Documentare la giovane creatività - l’Incisione”
La mostra rimarrà aperta fino al 18 gennaio 2009
6-7
Cultura
Dall’esclusione all’inclusione
28 ottobre 2008 Crespellano
“Dall’esclusione all’inclusione”:
una Mostra per ricordare e migliorare e un seminario regionale sul
deficit della sordità per imparare a
collaborare.
Il 28 ottobre, al Centro Sociale Pedrini,
(che voglio ringraziare per l’ottima collaborazione), ha avuto luogo un incontro
importante per chi si occupa di educazione e per tutta la cittadinanza: è stata
inaugurata una Mostra, organizzata dai
Centri di Documentazione dell’Emilia
Romagna per l’Integrazione delle persone
disabili, che ripercorre le tappe di un percorso iniziato in Italia più di trent’anni fa
volto a garantire il pieno godimento dei
diritti umani e delle libertà fondamentali
a tutte le persone che sono in condizione
di handicap e non solo a loro.
La Mostra, che è stata poi esposta al pubblico all’interno del Municipio, è composta da tre sezioni identificate dal colore
dei pannelli: il verde accompagna la ricostruzione storica con immagini che
si riferiscono ai luoghi di esclusione più
antichi del nostro territorio (come l’Istituto “San Lazzaro” di Reggio Emilia, le
Scuole Speciali e le classi differenziali);
l’azzurro riguarda la parte legislativa nei
suoi nuclei principali a partire dal documento finale della Commissione Falcucci del 1975 per arrivare alla legge 104 e
agli Accordi di Programma; il giallo accompagna il discorso delle innovazioni
tecnologiche e delle nuove sfide da affrontare nella società di oggi sempre più
complessa e problematica. Come ricorda
un genitore intervistato “ nel percorso di
integrazione nulla va mai dato per scontato, ma occorre essere vigili e presenti in
ogni momento”. Contemporaneamente
alla presentazione della Mostra si è svolto
il Seminario regionale dedicato al deficit
della “sordità” di cui si occupa il CDI dei
comuni della Valle del Samoggia, che ha
sede a Crespellano all’interno di Palazzo
Garagnani. (informazioni dedicate si possono trovare sul sito www.cdila.it ).
L’incontro ha visto la partecipazione di
una sessantina di persone ( insegnanti,
educatori e genitori) provenienti da tutta
la Regione che hanno interagito vivacemente con i relatori per presentare le
problematiche sia sanitarie che educative
e discutere sulle strategie da adottare.
Nella mattinata i relatori (Nadia Bonora comune di Crespellano, Maria Luisa Zaghi - CDI, Elisabetta Frèjaville - Regione
Emilia-Romagna, Cristina Bergonzoni
- Policlinico S. Orsola Malpighi di Bolo-
gna, Josè Chade - Università di Bologna,
hanno affrontato la tematica da un punto
di vista più strettamente istituzionale e
sanitario mentre nel pomeriggio si è dato
spazio alla presentazione di esperienze
concrete avvenute sul nostro territorio
(con Paola Campadelli e Marina Falzone
per la scuola elementare di Calcara), presso la Fondazione Gualandi di Bologna
(con Valentina Paoli) e presso l’Università
di Bologna (con Sara Beltrammi e Nicola
Gencarelli).
Gli atti del seminario saranno presenti sul
sito del Centro nei prossimi giorni.
Concludo con alcune parole di un protagonista del processo di integrazione,
che ci ha lasciato alcuni anni fa, Sergio
Neri di Modena: “ho avuto occasione di
visitare alcune scuole speciali belghe. Vi
ho ritrovato i bambini di sempre: quelli
che anche da noi si trovavano nelle scuole
speciali e che oggi trovi il più delle volte proficuamente integrati nelle classi
di tutti. Ho provato una sorda tristezza.
Ogni alunno è definitivamente destinato
a seguire un percorso separato, costretto a
viversi come differente, ignorato, idoneo
a vivere in un mondo distinto, segregato.
E ho provato rabbia, indignazione. Perché intanto altri paesi- e questa volta mi
sono sentito fiero del mio paese- hanno
tentato di rompere il cerchio chiuso, di
rifiutare la gabbia dorata, di consentire a
tutti di affrontare il mare aperto, aiutando
ciascuno a nuotare con lo stile, la forza, i
movimenti che gli sono propri….
Si è capito che la diversità non può diventare di per sé un motivo e un alibi per
l’esclusione. E mi sono detto che è valsa la
pena in quel lontano 1971, iniziare quel
percorso di umanizzazione e civilizzazione per tutti quanti, anche coloro che non
sono in situazione di handicap.”
La coordinatrice del CDI
Maria Luisa Zaghi
Rassegna Cinematografica 2009
II edizione “dopo la caduta di Berlino” - 15 gennaio - 7 maggio 2009
La rassegna, cominciata alla fine del 2007 con una selezione di film italiani, con la
seconda edizione si spinge ad esplorare l’Europa (considerata ormai come uno spazio unico e non più diviso da invalicabili barriere culturali e politiche) nel periodo
successivo alla caduta del muro di Berlino, evento simbolo della fine di un’epoca.
L’obiettivo è quello di proporre, nelle biblioteche dei vari comuni, film noti, ma
che per motivi distributivi difficilmente trovano spazio nei cinema; quest’anno poi
la rassegna raccoglierà le produzioni video dei comuni partecipanti, che verranno
raccolte nelle biblioteche di riferimento e selezionate per poi introdurre il film di
ciascuna serata. Le tre migliori produzioni verranno proiettate nell’ultima serata, il
7 maggio ’09 a Bazzano; i video-maker potranno presentare i loro lavori, di una durata massima di 15 minuti, presso la biblioteca comunale entro il 10 gennaio 2009.
A breve sarà disponibile il programma dettagliato.
Ogni proiezione sarà introdotta da Enrico Masi. Progetto
a cura di Enrico Masi e Luciana Valente. Mediateca Intercomunale di Bazzano. Fondazione Rocca dei Bentivoglio.
Progetto grafico: Caucaso Basement - Bologna.
Tributi
ICI: termini per il saldo 2008
Si ricorda ai contribuenti che il 16
dicembre scade il termine per il pagamento del saldo ICI.
Le aliquote sono le seguenti:
• ordinaria: 6,8 per mille
• abitazione principale: 5,30
Si ricorda che l’articolo 1, del D.L.
93/2008 ha introdotto “a decorrere dall’anno 2008…” l’esenzione dall’ICI per
“l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo.” Per
unità immobiliare adibita ad abitazione
principale del soggetto passivo s’intende:
1) quella stabilita dall’articolo 8, comma
2 del D.Lgs 504/92 e cioè “l’abitazione
nella quale, salvo prova contraria, il soggetto passivo ha la residenza anagrafica”;
2) quelle assimilate dal comune con regolamento (cui si rimanda)
Non sono esenti le abitazioni appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e
A9 per le quali continua ad applicarsi
la detrazione per abitazione principale e l’aliquota ordinaria deliberata annualmente dal comune. Per questi casi
la detrazione per abitazione principale
deliberata è di euro 107,00.
- alloggi non locati: 7,00 per mille
- immobili ad uso abitativo e relative
pertinenze locate ai sensi dell’articolo 2
comma 3 e 4 della Legge 431/98: 0,00
Il pagamento si effettua mediante bollettino di Conto Corrente Postale n.
88663265 intestato a Equitalia Polis spa
- Crespellano - Bo - ICI
I bollettini per i versamenti ICI sono disponibili presso l’ufficio tributi e l’ufficio
informazioni del Comune di Crespellano, presso la filiale CARISBO di Crespellano, nonché presso le Associazioni
di categoria, ufficio postale...
I versamenti possono essere effettuati:
• Presso gli sportelli di EQUITALIA
POLIS SPA (ex Gest Line) della provincia di riferimento;
• Presso gli sportelli postali;
• Tramite il sito internet www.gestline.
it con carta di credito o con modalità
Bank Pass;
• Presso gli Istituti di Credito convenzionati con l’Agente della Riscossione
TARSU
Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani
Si ricorda che occorre presentare la denuncia per tutte le occupazioni che si
sono verificate nel corso dell’anno 2008
entro la data del 20 gennaio 2009, anche
quando si tratta di un semplice cambio
di residenza all’interno del Comune o
quando la superficie occupata si modifica a seguito di lavori interni. Si precisa
infatti che la tassa si paga in relazione alla
superficie occupata, e pertanto qualsiasi
variazione deve essere segnalata entro la
data sopra indicata.
L’ufficio tributi è a disposizione per
eventuali chiarimenti
Mercoledì e sabato dalle 8,30 alle 12,30;
giovedì dalle 16,00 alle 18,30
Tel 051 / 672 30 11
Gli obiettivi del 2008
Uno raggiunto, uno consolidato, due in dirittura d’arrivo
Quando si chiude un anno è sempre occasione per analizzare i risultati e farne un bilancio. Il 2008 che va a concludersi ha portato a compimento un progetto importante
sul quale abbiamo investito energie e risorse: Internet veloce a Calcara. Mi preme sottolineare il successo di questo progetto perché è un classico esempio di cosa voglia dire
sussidiarietà: c’era un problema grave, apparentemente senza soluzione, che coinvolgeva
la frazione di Calcara; né le richieste del Comune, né una petizione con oltre 200 firme
aveva convinto Telecom a portare la linea ADSL. Abbiamo fatto “da soli”. Il Comune e
l’Unione dei Comuni hanno messo a punto un progetto che oggi rende possibile questo
collegamento, grazie anche alla collaborazione dei cittadini e di imprese locali, per oltre
60 fra famiglie e imprese e il problema è ormai alle spalle.
Un altro progetto definitivamente decollato quest’anno è quello dei gemellaggi: ho
sempre pensato che essi hanno senso se è la comunità civile a farli propri, altrimenti
restano un pallino di questo sindaco o quell’assessore e sono destinati a sfiorire. Così
non è per Crespellano: nel 2008 infatti oltre 70 persone sono partite da Crespellano
alla volta di Veselì nad Moravou o Kalkara e quasi 100 sono arrivati qui a Crespellano
animando la Festa Fiera o partecipando ad eventi particolari come il 50° del Crespellano Calcio. I costi per il Comune, grazie alla mobilitazione della società civile e degli
sponsor, sono stati minimi e in compenso tanti giovani hanno potuto fare un’esperienza
all’estero conoscendo altri giovani, altre realtà, altre culture. Se questi scambi, come
sembra, diventeranno una consuetudine, potremo dire di aver contribuito, con il nostro
piccolo tassello, alla costruzione di una vera cittadinanza europea e soprattutto di aver
creato delle opportunità di crescita culturale per i nostri giovani: l’estate prossima, infatti, dovrebbe essere quella in cui finalmente partiranno i soggiorni di studio della lingua
inglese e le vacanze per gli anziani a Malta.
Il terzo obiettivo è la partenza del nuovo SUAP, lo Sportello Unico per le Attività Produttive. Abbiamo lavorato intensamente per costruire una struttura che facesse tesoro
dell’esperienza svolta finora, correggendone gli aspetti negativi e valorizzando quelli
positivi. Entro l’anno il progetto e le convenzioni fra Comuni e Unione Comunale
saranno approvati definitivamente e nel gennaio 2009 esso decollerà. La novità più
tangibile per noi è che sarà trasferito da Castello di Serravalle a Crespellano, dove risiede
un grande numero di imprese, quindi più comodo e facilmente raggiungibile; inoltre
concentrerà nuovi servizi, decongestionerà alcuni uffici comunali e non costerà di più
di quanto i comuni già spendono, anzi, farà qualcosa in più realizzando un piccolo risparmio di spesa. Infine l’altra grande opera alla quale abbiamo lavorato per un anno: il
nuovo centro sportivo. Non siamo ancora riusciti a comporre tutte le tessere del puzzle,
perché un investimento che ha l’obiettivo di dotare Crespellano di impianti raddoppiati
più un centro natatorio che aspira ad un bacino d’utenza sovracomunale diventando
uno dei più importanti impianti della Provincia non è semplice e non si può rischiare,
per voler chiudere a tappe forzate, di pregiudicare l’equilibrio di un progetto. Siamo
però in dirittura e contiamo di chiudere il mandato amministrativo ponendo già le basi
perché questa realizzazione sia completata dalla nuova amministrazione in tempi brevi:
si tratta di un’opera di grande respiro, condivisa, nelle linee generali e negli obiettivi, con
il mondo dello sport crespellanese, che arricchirà il nostro paese, creerà posti di lavoro
e sarà destinata a durare per decenni: quindi pensiamo valga la pena aspettare qualche
mese in più a partire, ma partire con il piede giusto, le idee chiare in tema di gestione e
sostenibilità economica e ambientale e soprattutto con la definizione corretta del percorso amministrativo per “portare a casa” un’opera che è sicuramente ambiziosa, certo,
ma per la quale siamo sicuri valga la pena spendersi.
Gli ultimi mesi del mandato saranno quindi intensi e, per quel che mi riguarda, quasi
interamente dedicati a questo obiettivo, augurandomi che l’anno nuovo lo porti in
dono a Crespellano e ai suoi cittadini.
Fabio Federici
Vicesindaco - Assessore allo sport, gemellaggi, servizi informatici e attività produttive
8-9
Società
Il monumento ai Caduti
E’ stato inaugurato sabato 4 Ottobre
2008 il monumento sulla Via Provinciale, nel tratto che da Crespellano conduce
alla Muffa, dedicato a Salvatore Bignami,
Pietro Gandolfi, Fausto Pallotti e Guido
Romagnoli, quattro ragazzi che furono
fucilati dai fascisti nella mattina del 28
agosto 1944 alla giovane età di appena
vent’anni. Il Comune di Crespellano e
l’A.N.P.I. hanno voluto ricordare con
una celebrazione pubblica l’atrocità di
quell’evento con il contributo di Anselmo Drusiani, presidente dell’A.N.P.I. di
Crespellano, Ermenegildo Bugni in rappresentanza dell’A.N.P.I. provinciale, del
Sindaco Gianni Gamberini e del vicepresidente della Provincia Giacomo Venturi.
E’ stata veramente una bella giornata,
caratterizzata da una grande partecipazione di gente, proveniente non solo da
Crespellano ma anche dagli altri Comuni
della zona Bazzanese, oltre alla presenza
di alcuni parenti delle vittime. Si tratta di
un fatto molto importante, perché significa che in questa nostra zona la gente ha
ancora ben presente le atrocità e i massacri compiuti dai nazi-fascisti, i sacrifici
fatti da tante persone di quel periodo storico, i valori che esse rappresentavano, e
per questo non dimentica.
Questi quattro ragazzi, come tanti altri,
vennero uccisi perché si erano schierati
con chi voleva liberare l’Italia dal nazi-fascismo, riconquistare nel nostro Paese e in
Europa la libertà, la pace, la democrazia;
in sostanza si erano schierati dalla parte
giusta, come poi la storia ha dimostrato.
In questa zona i partigiani combatterono
contro i nazi-fascisti per la libertà di tutti
gli italiani.
Purtroppo in questo momento nel nostro
Paese (ma non solo) tira una brutta aria:
sono cronaca recente le dichiarazioni di
un Ministro e del Sindaco della Capitale
che alcuni giorni fa hanno dichiarato che
il fascismo non è stato il male peggiore,
gli attacchi della destra italiana alla Resistenza e alla Costituzione, i pericolosi
fenomeni di razzismo che, insieme al revisionismo, si ripetono con drammatica e
inquietante sequenza. Un altro fatto particolarmente grave si è verificato giovedì 9
ottobre quando la Lega Nord, partito di
Governo, ha abbandonato l’aula di Montecitorio mentre si stava discutendo un
ordine del giorno al decreto Gelmini sulla scuola che prevedeva la distribuzione a
tutti gli studenti italiani, a cominciare da
quelli del Nord, di una copia della Costituzione; la Lega non voleva che il Governo la regalasse agli studenti e si opponeva
a tale iniziativa. L’ordine del giorno è stato poi approvato ugualmente con 441 sì,
14 astenuti e 2 no.
Di fronte a questi fatti occorre non distrarsi mai e tenere gli occhi ben aperti; sono
atteggiamenti pericolosi che vanno isolati
e nello stesso tempo affrontati nel rispetto delle regole democratiche previste dalla
Costituzione. Ecco quindi l’importanza
di chiamare al massimo impegno le Isti-
tuzioni, col contributo dei partiti politici
che debbono fare anch’essi la loro parte,
affinché questi focolai vengano spenti sul
nascere. Sarebbe veramente troppo bello
se iniziative di questo tipo si verificassero
in ogni Comune della nostra Provincia.
A.N.P.I. Crespellano
Perché realizzare il monumento
Prima di spiegare quali sono stati i motivi che mi hanno spinto alla realizzazione del
monumento di via provinciale mi sembra doveroso ringraziare coloro i quali hanno
dato il loro contributo collaborando gratuitamente all’iniziativa: Angelo e Giorgio
Dardi per le movimentazioni terra, Gildo e Roberto Balocchi per la fornitura e la
lavorazione del ferro, Sergio Mazzoni per la fornitura del calcestruzzo, la B.M.T. per le
opere da fabbro ed il progettista Alessandro Zanardi.
In realtà il pensiero che il vecchio cippo dovesse essere sistemato era nella mia mente
da parecchio tempo e confesso che ogni volta che passavo di fronte al manufatto danneggiato provavo un forte senso di disagio pensando che avvenimenti come quello avevano segnato così pesantemente un importantissimo e sciagurato periodo storico della
nostra società ed erano abbandonati, in quello stato, nell’indifferenza generale. Sono
convinto che il popolo italiano abbia un enorme debito di riconoscenza nei confronti di
quella generazione che in quel periodo si è sacrificata per riconquistare libertà e dignità;
alcuni hanno sacrificato persino la vita, come i quattro ragazzi a cui il monumento è
intitolato, altri, come mio padre, che all’epoca aveva la stessa età e che ha condiviso gli
stessi sacrifici, sono stati più fortunati ed hanno potuto contribuire alla ricostruzione
dopo la guerra; pertanto, costruendo un nuovo monumento, più grande, più robusto,
più bello e mi auguro longevo, ho pensato di pagare, almeno in piccola parte, il mio
debito. Mi auguro che le giovani generazioni e quelle future possano ricordare, anche
grazie a questo monumento, che beni come libertà e dignità sono beni preziosi, che
sono costati enormi sacrifici, beni che vanno difesi e custoditi affinché non vengano
meno come in quel periodo. Ringrazio tutti coloro i quali sono intervenuti il giorno
dell’inaugurazione, testimoniando l’importanza di certi valori al di là di ogni retorica,
e concludo rivolgendo il ringraziamento più importante a te Babbo.
Mauro Bondi
Il monumento è stato realizzato e donato da BONDI
COSTRUZIONI su progetto dell’architetto Alessandro
Zanardi con la collaborazione dell’ing. Davide Bondi.
Hanno collaborato alla realizzazione le ditte Gruppo
Mazzoni - divisione calcestruzzi, Balocchi srl - lavorazione ferro, F.lli Dardi - movimentazione terra, B.M.T.
officina meccanica
Ricerca
Chi cerca trova... negli USA
Da Calcara al North Carolina
per studiare i meccanismi alla
base dei tumori e delle malattie cronico-degenerative
Talvolta alcuni li conosciamo quando
vengono premiati durante la Festa Fiera,
più spesso invece ne incontriamo altri
frequentando gli studi professionali e
di consulenza, gli uffici commerciali, i
laboratori di ricerca, le scuole, gli uffici
tecnici, del personale o quelli finanziari
del nostro territorio. Sono i nostri giovani laureati, alle prese con la loro attività
lavorativa e coi problemi ad essa connessi.
Per incontrare al lavoro Donatella Canistro, 33 anni, calcarese, dal 2006 Ricercatrice nel campo della Farmacologia
presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Bologna, bisogna andare negli
USA, precisamente in North Carolina
al NIH/NIHES (National Institute of
Health/National Institute of Environmental Health Sciences), l’equivalente
dell’Istituto Superiore di Sanità in Italia.
Claudio Cavallieri l’ha raggiunta via internet, chiedendole dei motivi, dei problemi e delle soddisfazioni di questo suo
lavoro.
Innanzi tutto, come mai questa scelta?
La frustrazione con cui io ed i miei colleghi ricercatori conviviamo mi ha portato a prendere in considerazione l’idea di
svolgere un periodo lavorativo all’estero.
I fondi stanziati in questo settore vengono tagliati di anno in anno e fare ricerca,
da noi, sta diventando sempre più difficoltoso.
Ma il confronto con gli altri Paesi è
proprio così umiliante per l’Italia?
L’Italia dedica alla Ricerca, rispetto alla
media europea, meno di un terzo degli
investimenti e questa percentuale sta
diminuendo anno dopo anno. Senza il
sostegno economico necessario non si
producono risultati e diventa anche impossibile competere per l’assegnazione
di altri finanziamenti, quelli dell’Unione
Europea, ad esempio. Le ovvie conseguenze sono l’abbandono di un numero
sempre maggiore di progetti e la rinuncia di molti ricercatori. Se si pensa che il
programma di Obama prevede di raddoppiare in dieci anni gli investimenti
federali nella ricerca di base, di aumentare le borse di studio per i giovani ricercatori, di incentivare le collaborazioni tra
enti pubblici e privati e di concentrare
l’attenzione sull’istruzione, il confronto
è un po’ umiliante.
Che paragone puoi fare tra l’ambiente
del NIH/NIHES del North Carolina e
la nostra situazione?
L’ottimizzazione delle risorse umane
è vitale per fare funzionare tutti gli ingranaggi della macchina e qua, anzitutto, c’è una migliore organizzazione del
personale. Troppo spesso in Italia il ricercatore si deve reinventare segretario,
tecnico, informatico, bidello, facchino,
inserviente. Ora, invece, posso dedicarmi interamente al mio progetto di ricerca. Toccare poi con mano la notevole
disponibilità di mezzi è una esperienza
esaltante, come serio è anche il modo
in cui i fondi sono distribuiti. Ogni Dipartimento dell’Istituto viene sottoposto
ogni 3 anni a una severa revisione da
parte di un Comitato governativo che,
in termini meritocratici, decide sullo
stanziamento dei finanziamenti. Dall’ottimizzazione delle risorse umane unita ai
considerevoli investimenti non può che
derivare una migliore produttività.
Tu di cosa ti occupi e perché lì si investe
così tanto nella Ricerca?
Lo scopo del mio lavoro è cercare di capire i meccanismi alla base di patologie
quali i tumori e le malattie cronico-degenerative. Mi sembra superfluo commentare l’immediato ritorno dei benefici che
i successi nel settore potrebbero avere
e il progresso a cui potrebbero portare.
Per tutto ciò, oltre che conoscenza, la ricerca è anche sviluppo: indagare nuove
strade, perseguire quelle efficaci, cercare
collaborazioni per ottimizzarle, richiede
la cooperazione di competenze in settori
diversi e questo si traduce nella messa in
moto della macchina economica. I soldi
per la ricerca, quindi, non sono spese ma
investimenti per il futuro: un Paese moderno non può perdere l’opportunità di
essere competitivo nei settori avanzati,
perché vorrebbe dire isolarsi o ridursi a
posizioni marginali, cioè impoverirsi, in
tutti i sensi. E la ricerca pubblica, imparziale per definizione, è l’unica in grado
di garantire il progresso in campi e strategici per il futuro di un Paese.
Come è lavorare in North Carolina
fianco a fianco con persone nuove e
magari di tutte le parti del mondo?
All’interno dell’Istituto i dipartimenti sono assolutamente multietnici ed
abituati ad esserlo da sempre. Nel mio
gruppo conto 3 americani, 1 brasiliano,
1 belga, 1 ungherese, 2 bulgare, 2 indiani, 1 cinese ed 1 giapponese. L’atmosfera
è stimolante, non solo da un punto di
vista scientifico, ma anche culturale. Si
percepiscono l’amore per questo mestiere, l’importanza di arrivare ad un risulta-
to, perché no, per il prestigio personale,
ma soprattutto perché il progresso viene
ancora ritenuto fondamentale. Ciò che
mi rincuora è che il metodo scientifico
da me acquisito in questi anni mi sta
permettendo di lavorare bene, anche
in quella che è considerata la culla della
ricerca. Ciò vuol dire che il nostro percorso formativo è ancora uno tra i più
validi.
Tu cosa desidereresti per il futuro della
Ricerca?
Vorrei che aumentasse la consapevolezza
dell’importanza dell’istruzione, la risorsa che rende l’Italia e gli Italiani ancora
competitivi nel mondo, e che sparissero
le carenze dei nostri Enti e Università:
lentezza e macchinosità delle procedure,
scarsità e dispersione degli investimenti.
Mi piacerebbe finisse la fuga di cervelli
all’estero, che è il frutto della debolezza delle politiche nazionali nel settore
e, infine, vorrei che tutti coloro che se
ne occupano facessero ricerca amandola
davvero e capendone nella sua interezza
l’importanza al servizio degli altri.
Sarebbe un ottimo primo passo.
10-11
Gruppo Uniti nel Centrosinistra per Crespellano
La politica economica del Governo Belusconi
La politica economico/finanziaria del Governo trascura sempre
più le esigenze dei Comuni ...
Si fa un gran parlare di federalismo, di maggiore autonomia degli Enti Locali, di una fiscalità più
vicina al territorio ma il Governo,
nei fatti, si muove nella direzione
opposta.
Crescono le competenze in carico
ai Comuni e le risposte che questi
devono giustamente dare ai propri cittadini, ma diminuiscono
le risorse ed i trasferimenti dallo
Stato ai Comuni.
Qualche esempio:
• Viene posto in capo ai Comuni un obiettivo di partecipazione
al risanamento dei conti pubblici
pari ad 1 miliardo e 340 milioni
di euro;
• Il mancato gettito dell’ICI sulla prima casa viene coperto con
una somma che è inferiore di
circa 700 milioni di euro rispetto
a quella precedentemente incassata dai Comuni: per il Comune
di Crespellano questo incide per
190.000 euro, non ancora trasferiti da parte dello Stato, creando
pesanti disagi per le casse del Comune. Inoltre si calcola che nella
migliore delle ipotesi non ci sarà,
da parte del Governo, la totale
copertura del gettito complessivo
ma del 5 - 10 % in meno, che per il
nostro Comune vuol dire 15.000
euro in meno sull’anno 2008;
• Viene ridotto il fondo ordinario
di 200 milioni di euro e questo
incide per il nostro Comune per
un’entrata inferiore di €. 14.000;
• Vengono fortemente ridotti vari
fondi destinati anche ai Comuni,
come quelli per l’edilizia scolastica, il trasporto pubblico, le politiche giovanili, le politiche sociali.
alcuni casi lievi adeguamenti per
il recupero parziale del tasso di inflazione ISTAT;
Diminuisce l’autonomia impositiva e decisionale dei Comuni:
Per fare ciò, alla luce delle politiche a livello nazionale, sarà però
necessario:
• I vincoli del Patto di stabilità
costituiscono un forte freno agli
investimenti, anche per i Comuni
che hanno risorse proprie da poter
spendere; negli ultimi 4 anni ciò
si è tradotto in un calo di investimenti da parte dei Comuni pari a
4 miliardi e 500 milioni di euro;
• L’abolizione dell’ICI sulla prima
casa toglie ai Comuni risorse importanti, oltre ad essere una scelta poco lungimirante dal punto
di vista della redistribuzione del
reddito e del sostegno delle fasce
più deboli (a difesa di queste ultime era già intervenuto il Governo
Prodi);
• Il blocco delle leve tributarie locali (ad eccezione della TARSU)
riduce le possibilità di scelta delle
amministrazioni e si traduce nella
necessità, per molti, di tagliare le
spese riducendo i servizi.
… ma Crespellano, non senza
difficoltà, garantirà la qualità dei
propri servizi ai cittadini senza
aumentare le tasse
La Giunta ha elaborato una proposta di Bilancio 2009 che, pur
nel rispetto del Patto di stabilità,
rappresenta un aiuto concreto per
le famiglie in un momento di difficoltà come quello che la nostra
economia sta attraversando:
• Verrà salvaguardata e potenziata
la qualità dei servizi erogati;
• Le tasse rimarranno invariate
rispetto al 2008, così come i costi
per i servizi a domanda individuale; questi ultimi presenteranno in
• Destinare una percentuale maggiore di oneri di urbanizzazione al
finanziamento della spesa corrente e della spesa per manutenzioni,
anziché destinarli agli investimenti;
• Vendere un appartamento di
proprietà comunale per finanziare
spese di investimento;
Auguriamoci, oltre ad un sereno
Natale da passare con le persone
alle quali vogliamo bene, che il
2009 veda un cambio di rotta da
parte del Governo ed una maggiore attenzione verso le istanze
dei Comuni, che non sono solamente entità amministrative ma
rappresentano la somma delle
istanze e delle esigenze dei cittadini.
Questo perché crediamo che, in
un momento così difficile, la qualità della vita ed il reddito delle
famiglie vadano difesi in primo
luogo con servizi efficienti ed inclusivi, quali quelli che il nostro
Comune ha sempre offerto e,
soprattutto, vuole continuare ad
offrire.
Federico Cavallieri
Capogruppo
Gruppo consiliare La tua Crespellano U.D.C. - A.N.
Parliamo di Sanità
Che fine faranno i nostri Medici di famiglia? E a che serve la Casa della Salute?
Care amiche e
cari amici,
desidero con questo articolo contribuire a chiarire, con l’aiuto di un
serio professionista, cosa ci accadrà,
nel breve, in riferimento al rapporto
paziente / medico di famiglia.
A breve verrà inaugurata in Piazza
della Pace (scommetto verso Marzo 2009….) una nuova struttura destinata ad ospitare la “Casa della Salute”. Cos’è? A cosa
servirà? Perché è stata fortissimamente voluta dalla Amministrazione Comunale anche se il costo (1.400.000 euro) appare
esagerato per la nostra realtà? Ci spiegarono Sindaco e futuro
Sindaco che era per il nostro bene! Cerchiamo di capire, ora,
qualcosa di più, su questo delicato argomento, che interessa così
tanto la nostra salute e la nostra futura qualità della vita. Ringrazio il Dott. Francesco Biavati che, con le sottoscritte note, ci
rende più chiaro quale sarà il nuovo ruolo del Medico di base
nell’ambito del servizio Casa della Salute”.
Mauro Sorbi
Il contratto di lavoro dei Medici di Famiglia, che dovrebbe diventare operativo con il nuovo anno, prevede delle importanti novità per
gli assistiti.
Pensando di ridurre gli accessi impropri ai pronto soccorso ospedalieri, la parte pubblica ha ideato le UMG: Unità di Medicina Generale. Le singole regioni potranno autonomamente realizzare tali
unità operative. In Lombardia, si pensa di creare delle strutture, in
prossimità dei pronto soccorso, nelle quali 24 ore al giorno dovrebbero lavorare, in equipe, medici di Guardia Medica, ora chiamati per
occuparsi dei cosiddetti Codici Bianchi (situazioni di lieve gravità e
delle urgenze domiciliari (qualora, per le più svariate cause, il Medico di Famiglia non possa recarsi al domicilio del paziente).
Tale progetto, ideato dal sindacato medico SNAMI, pur garantendo
un’ottima assistenza a tutte le ore di tutti i giorni non snatura affatto
il lavoro del singolo Medico di famiglia, limitandosi ad affiancarlo
nelle ore in cui il medico non sia in ambulatorio. Nella nostra Regione, invece, si pensa ancora di ridurre gli accessi impropri al Pronto Soccorso, grazie alle cosiddette “Case della salute”, strutture nelle
quali dovrebbero lavorare a turno 10-15 medici, con una rotazione
simile a quella dei turni di lavoro dei medici ospedalieri. All’interno
del gruppone, vi sarà un medico con funzioni dirigenziali, una specie
di “primarietto” con compiti ancora non ben chiari come non chiari
sono ancora i criteri di sua nomina. Tali (ormai ex) Medici di Famiglia, saranno coadiuvati da alcuni medici di Continiutà Assistenziale e da alcuni medici specialisti (ai quali specialisti poi i pazienti
dovrebbero rivolgersi anche al di fuori delle urgenze, limitando così
anche la possibilità di scelta dell’importante figura dello specialista
per tutti gli assistiti del gruppo).
Tali strutture dovrebbero operare 24 ore al giorno per tutto l’anno.
In una prima fase attuativa del progetto “Case della salute”, si è
cercato di convincere i Medici ad aderire a questi grupponi grazie
ad incentivi economici ed agevolazioni varie (struttura a basso costo,
infermiera rimborsata…) e si e’ cercato di fare credere ai pazienti che
il “gruppone” avrebbe loro garantito di mantenere il proprio medico, avendo poi il vantaggio di potersi rivolgere AD UN MEDICO
QUALUNQUE DEL GRUPPO per qualunque necessità essendo i
medici collegati tra loro da una rete di computer. In realtà, se i medici saranno costretti a turni di lavoro per coprire le 24 ore tutto l’anno,
i pazienti finiranno per rivolgersi al medico di turno del momento,
esattamente come avviene recandosi in qualunque pronto soccorso
ospedaliero. Bisogna capire che il cittadino non necessita sempre di
un pronto soccorso.
Per fare diagnosi, cura e prevenzione c’è bisogno del medico di famiglia ancora oggi. Non a caso la figura del medico di famiglia emerge
ogni volta come la figura più gradita dai cittadini nell’intero SSN.
Nessuno dice che quando il cittadino cercherà il proprio medico di
famiglia all’interno delle case della salute si accorgerà di averlo perduto per sempre.
Solo politici che ignorano la realtà delle cose possono pensare che un
computer possa fornire ad un altro medico la profonda conoscenza
che il Medico di Famiglia ha del proprio paziente!
Il primo risultato di questa organizzazione del lavoro medico, sarà
il moltiplicarsi di esami e di ricoveri che il medico di turno richiederà per sopperire alla scarsa o nulla conoscenza diretta del paziente.
Come non capire che perdendo il proprio medico di riferimento il
paziente rischia di divenire un numero, una serie di aridi dati scritti
su uno schermo? Come giustificare la totale perdita di privacy degli
assistiti! (i dati dei pazienti sono a disposizione di tutto il gruppo).
Ciò rappresenta VOLUTAMENTE ed esclusivamente per motivi
ideologici, la definitiva ed irrevocabile scomparsa del rapporto fiduciario Medico/Paziente, cardine insostituibile d’ogni terapia medica
fin dai tempi lontani di Ippocrate.
Dott. Francesco Biavati
Piange il telefono ...
Cittadini, siamo in bolletta, dovremo tagliare i Servizi ... Quante volte abbiamo sentito questo
ritornello da Sindaco e Assessori, ma come è possibile allora, che in un piccolo Comune come
il nostro, abbiamo pagato (noi cittadini naturalmente) una bolletta per i telefonini del Sindaco,
Assessori e Dipendenti per il 2007 ben 15.500 Euro. Spesa consolidata anche per il 2008.
Infatti, anche per l’anno in corso il costo delle utenze degli stessi cellulari conferma il medesimo
trend di spesa, è così che a fine Agosto, la spesa ammonta a quasi 10.000 Euro. Abbiamo quindi
pagato, SOLO per i loro telefonini, più di 25 mila euro(50 milioni di vecchie lire)in un
anno e mezzo! A queste bollette poi si devono aggiungere naturalmente anche le spese per i telefoni a rete fissa dei loro Uffici Comunali. Maah, che dire, meglio prenderla bene, pensiamo che se
una telefonata allunga la vita, i nostri Amministratori diventeranno tutti centenari…
Tanti auguri di Buone Feste, cari cittadini, e state su col morale, siamo (e saremo)
in buone mani!
12-13
Gruppo consiliare Forza Italia
Riduzione dei telefonini e delle consulenze
per tagliare gli sprechi negli enti pubblici
Telefonini centellinati e meno consulenze. Riduzione delle spese della politica, come quelle per gli organi
collegiali, e taglio del 20% del dirigenti più alti in grado. Ma anche il dimezzamento delle spese della carta
impiegata per relazioni e pubblicazioni, un uso più deciso delle e-mail per ridurre le spese postali, un turnover pari al solo 10% per il personale in uscita (che sale al 20% per le università) nonché il contenimento delle
spese per l’approvvigionamento di combustibile per riscaldamento e per le bollette dell’energia elettrica.
Scatta il piano del ministro dell’Economia Giulio Tremonti per contenere nel 2009 la spesa pubblica, attuando quanto
previsto dalla manovra approvata in estate. Con una corposa circolare, firmata di suo pugno e diffusa dalla Ragioneria
dello Stato, il ministro invita così le amministrazioni a tener conto delle novità - alcune introdotte nel passato ma con
impatto dal 2009 - nel predisporre i bilanci di previsione per il prossimo anno.
Ecco le principali voci ricordate da Tremonti nella circolare.
• Verifica cellulari. Nei piani triennali che le amministrazioni devono predisporre per razionalizzare l’utilizzo di beni
devono essere “indicate le misure dirette a circoscrivere l’assegnazione di apparecchiature di telefonia mobile ai soli casi
in cui il personale debba assicurare, per esigenze di servizio, pronta e costante reperibilità e limitatamente al periodo
necessario” Dovranno essere individuate “nel rispetto della normativa sulla tutela della privacy, forme di verifica anche
a campione, circa il corretto utilizzo delle relative utenze”.
• Consulenze e sponsorizzazioni. Parte dal prossimo anno il taglio del 30% rispetto al 2004 della spesa sostenuta per
le consulenze a soggetti esterni alla pubblica amministrazione (ma università e ricerca sono esclusi da questi limiti).
Diventa operativa anche la riduzione del 30%, rispetto al 2007, delle spese per sponsorizzazioni, anche per le società
pubbliche controllate
• Spese politica. Scattano limitazioni per l’istituzione di “organismi collegiali”, per i quali va valutata la reale utilità.
In ogni caso la spesa dovrà essere il 30% di quella sostenuta nel 2007. Taglio del 50% anche per il compenso ai
dipendenti dovuti all’attività di componente o di segretario di collegi arbitrali.
• Taglia-carta. Le amministrazioni pubbliche dovranno ridurre del 50% la spesa rispetto al 2007 per la stampa delle
relazioni e di ogni altra pubblicazione che viene distribuita gratuitamente o inviata ad altre amministrazioni. Addio
poi alla Gazzetta Ufficiale su carta: l’abbonamento dovrà essere telematico.
• Meno dirigenti. Scatta la tagliola per i dirigenti: quelli di fascia alta vanno ridotti del 20%, gli altri del 15%.
Va rideterminata così anche la pianta organica. C’è poi il taglio del 10% per il personale con compiti logisticostrumentali.
Tetto 3% a manutenzione sedi. La spesa per manutenzione ordinaria e straordinaria non potrà eccedere il 3% del
valore dell’immobile e scende all’1% per la sola manutenzione ordinaria e per le sedi prese in affitto.
• Ora posta on line. Il ministro ricorda che saranno effettuati controlli a campione dal Cnipa sull’utilizzo delle e-mail
al posto delle vecchie lettere. Nel caso non si rispettino i parametri fissati dal 2007, “verrà applicata una riduzione del
30% delle risorse stanziate per l’invio di corrispondenza cartacea”
• Turn over contingentato. Ogni dieci dipendenti che escono dalla Pubblica amministrazione ne potrà essere assunto
solo uno. E anche la spesa dei neo-assunti non potrà superare il 10% di quella del personale andato via. Il limite è però
un po’ più alto per le università (il 20%).
• Aumenti al 3,2%. Nel redigere il bilancio 2009 le amministrazioni dovranno apportare una somma pari al 3,2%
del monte salari da corrispondere come aumenti retributivi per i rinnovi contrattuali
Daniela Pascucci
Luciano Passuti
“PDL: MA LO SPIRITO DI FORZA ITALIA NON MUORE”
Il PDL è un passo avanti nella storia di un nuovo grande partito, ma lo spirito di Forza Italia continuerà ad esistere.
Con la nascita del PDL si rilancia finalmente il bipartitismo.
Stiamo entrando in un nuovo futuro e questa scelta, frutto ancora una volta della intuizione del nostro Presidente,
voluta e premiata dagli elettori.
Il PDL un nuovo partito che si unisce combinando assieme passione e ragione
che e’ il filo che ha caratterizzato Forza Italia in questi anni.
Un punto di partenza di una nuova storia che completerà quella di Forza Italia.
LUCIANO PASSUTI - DANIELA PASCUCCI
Coordinamento Comunale
FI - PDL Crespellano
Gruppo consiliare Il Ponte
No alla parola d’ordine...
Espandersi
Chiunque percorra le strade di Crespellano può constatare come negli ultimi
anni gli edifici di nuova costruzione siano
aumentati in maniera significativa. Il nostro territorio si sta espandendo in modo
esponenziale. Ciò è il risultato del piano
regolatore approvato circa 10 anni fa,
che prevede un ampliamento sostanziale del paese e che non è ancora giunto a
completamento; sono infatti ancora molte le aree che hanno capacità edificatoria
che non sono ancora state realizzate, sia
per ciò che riguarda le abitazioni civili che
per gli impianti industriali.
Purtroppo però quel piano regolatore non ha costituito un limite, peraltro
molto ampio, all’espansione edilizia del
territorio.
Nel corso di questa legislatura la maggioranza che governa il nostro Comune ha
ulteriormente aumentato le aree edificabili:
• 300.000 mq di nuovi capannoni in località Chiesaccia
• nuova edificabilità nella zona tra Pragatto e la zona ex Solplant
• nuova edificabilità in zona collinare a
Pragatto
• nuova edificabilità in località Muffa
Le scelte di nuova edificabilità sono state
legate al reperimento di risorse finanziarie
per la realizzazione di opere pubbliche.
Non abbiamo condiviso queste ultime
scelte approvate dalla maggioranza.
Siamo consapevoli che negli ultimi anni
la gestione finanziaria del Comune è stata
resa più complessa e difficoltosa da una
diminuzione delle risorse, ma è mancato
secondo noi un lavoro di recupero degli
sprechi che avrebbe potuto evitare, almeno in parte, queste nuove concessioni edilizie. Gli oneri di urbanizzazione sono finiti a coprire la spesa corrente e non sono
più stati disponibili per la realizzazione
delle opere pubbliche.
In particolare non abbiamo condiviso la
scelta di finanziare la pista ciclabile Muffa-Crespellano con una nuova edificabilità. Le risorse necessarie alla realizzazione
di questa opera erano già a bilancio da
tempo e queste nuove costruzioni potevano essere risparmiate al nostro territorio. Così come non abbiamo condiviso
la scelta di finanziare il nuovo asilo nido
di Crespellano con una ulteriore urbanizzazione nella zona collinare di Pragatto.
Questa ultima area era stata esclusa a suo
tempo dal piano regolatore su indicazione
della Provincia, perché l’edificabilità prevista era già più che sufficiente e per tutelare le zone collinari. Detto e non fatto!
Il Comune decide diversamente. Evviva
la pianificazione territoriale fatta a livello
sovracomunale: ognuno pensi per sé!
È assolutamente necessario trovare altre
vie per rispondere alle esigenze finanziarie
del nostro Comune, che superino questa
logica del costruire “per forza”. Attraverso questo meccanismo si crea un circolo
vizioso, del quale stiamo facendo le spese
anche ora, per cui servono soldi per ampliare i servizi, quindi si costruiscono case
per nuove famiglie che richiederanno ampliamenti dei servizi, e tutto ricomincia.
Per una lista
che governi Crespellano
Dieci azioni di buon governo
La DEMOCRAZIA nella costruzione delle scelte è la carta d’identità di una
amministrazione che vuole governare un territorio, senza “prescindere” dai
cittadini.
Rinnovare la POLITICA partendo dagli uomini e dalle donne chiamati a
governare perché gli eletti debbono rispondere agli elettori, perché i costi
debbono diminuire, perché bisogna arrivare al superamento dei “doppi
enti” e della burocrazia.
Rispettare e riqualificare il TERRITORIO perché molto è già compromesso,
perché le costruzioni civili ed industriali hanno già invaso troppo.
Valorizzare il territorio e il naturale AMBIENTE in cui viviamo vuol dire
sviluppare energie alternative, meno rifiuti comunque differenziati, rispetto
della natura, costruire zone abitative vivibili.
Le risorse non sono illimitate, bisogna fare delle scelte con la priorità ai
SERVIZI PUBBLICI e ai SERVIZI ALLE PERSONE con tutela delle fasce
più deboli.
La MOBILITA’ delle persone: Prima di tutto il treno …ecologico, pulito,
frequente, poi una buona rete di piste ciclo-pedonali, collegamenti tra le
località e accordi territoriali con le imprese per incentivare trasporti casalavoro collettivi.
I GIOVANI: una risorsa. Definire e condividere con loro iniziative e spazi
per dare un senso al legame con il proprio territorio ma soprattutto uno
stimolo alla loro creatività e alle loro idealità.
La SICUREZZA si fa con delle politiche di inclusione rivolta alle fasce più
emarginate e costruendo un progetto di coesione sociale per dare un senso di
appartenenza al proprio territorio.
L’ISTRUZIONE pubblica va difesa e sostenuta, gli INTERVENTI CULTURALI e la PRATICA SPORTIVA libera o associata costituiscono elementi
caratterizzanti la qualità della vita di una comunità.
RIMOTIVARE e dare giusto valore a chi lavora nell’Ente Pubblico perché il
lavoro “tecnico” deve supportare le responsabilità politiche nella distinzione
di ruoli e compiti.
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A Porte Aperte