Istituto di Istruzione Superiore “V. RONCALLI”
C.F. 85004620184 Sede legale via Matteotti, 18 - 27029 VIGEVANO (PV) con sez. associate:
I.P.S.I.A
“V. RONCALLI” via Matteotti, 18 Tel. 0381/83.391-88.327 Fax 0381/690.204
I.P.S.S.C.T. “F. CASTOLDI” via Cairoli, 27
Tel. 0381/84.138
Fax 0381/79.134
sito: www.ipsiaroncalli-castoldi.it
e-mail: [email protected]
PEC: [email protected]
PIANO
dell’OFFERTA FORMATIVA
a.s. 2013-2014
INDICE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
PRESENTAZIONE
PROFILO STORICO
CONTESTO SOCIOECONOMICO
3.1 Caratteristiche del territorio
3.2 Caratteristiche della scuola
OPPORTUNITA’ FORMATIVE
CORSI DI STUDIO RIORDINO ISTITUTI PROFESSIONALI
4.1 Indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica
4.2 Indirizzo Servizi Commerciali
CORSI DI STUDIO VECCHIO ORDINAMENTO
4.3 Diplomi di Post-qualifica
4.4 Quadri orario
4.4.1 Tecnico delle industrie elettroniche
4.4.2 Tecnico dei sistemi energetici
4.4.3 Tecnico della gestione aziendale
4.4.4 Tecnico dei servizi turistici
4.5 Corso serale- quadri orario
CORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROF. REGIONALE
4.6 Caratteristiche generali dei corsi IFP
4.6.1
Quadri orario
PROGETTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
5.1 Criteri per l’arricchimento dell’offerta formativa
5.2 Progetto Alternanza Scuola - Lavoro
5.3 Attività recupero debiti
5.4 Protocollo Accoglienza Alunni stranieri
5.5 Progetto Fixo Scuola-Lavoro
VINCOLI E RISORSE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
6.1 Vincoli
6.2 Risorse
6.3 Soluzioni organizzative
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
7.1 Valutazione dell’apprendimento
7.2 Valutazione delle funzioni strumentali
7.3 Valutazione dei comportamenti
ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
CTRH
FIGURE DI FUNZIONAMENTO
REGOLAMENTO
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
3
4
5
5
5
Pag. 7
Pag. 9
Pag. 11
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
12
12
13
13
14
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Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
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Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
15
17
19
19
20
21
22
22
24
24
24
24
26
26
27
27
29
31
32
35
2
1 . PRESENTAZIONE
Questo documento descrive il Piano dell’Offerta Formativa (POF) dell’Istituzione Scolastica
“V. Roncalli”.
E’ questa la presentazione dell’identità culturale e progettuale dell’Istituto, in cui si presenta
la programmazione curricolare, extra-curricolare, educativa nell’ambito dell’autonomia della scuola.
Si portano a conoscenza i vari aspetti della realtà scolastica, dai contenuti ai metodi, ai principi
organizzativi delle varie attività; il POF sarà oggetto d’integrazione nel corso dell’anno scolastico
con le proposte del personale della scuola, al fine di migliorare continuamente la qualità del
servizio.
Il POF descrive l’organizzazione dell’Istituto per l’anno in corso, è approvato dal Collegio
Docenti e viene proposto a tutti gli utenti della scuola che possono richiederne una copia in
segreteria.
L’istituzione scolastica “V. Roncalli” comprende due tipologie di istituti (aggregate dal 1997):


l ‘Istituto Professionale Statale Industria e Artigianato (I.P.S.I.A. Roncalli)
l' Istituto Professionale Statale Servizi Commercio e Turismo (I.P.S.S.C.T. Castoldi)
L’Istituto Roncalli, dove hanno sede la Presidenza e gli uffici di Segreteria, è ubicato in via
Matteotti mentre l’Istituto Castoldi rimane alloggiato nell’antico edificio palazzo “Saporiti “con
problemi di funzionalità degli spazi e di qualità degli ambienti.
3
2. PROFILO STORICO
Istituto Roncalli
L'Istituto Professionale "V.Roncalli" ha origine dalla precedente Scuola di Arti e Mestieri
voluta dal senatore V. Roncalli, che ad essa lasciò in donazione il palazzo di sua proprietà nella
centrale via del Popolo (seconda metà dell'800). Molti dei più importanti nomi dell’industria
vigevanese frequentarono questa scuola e ne misero in pratica l'insegnamento.
Inizialmente l'Istituto offrì solo l'uscita dopo tre anni di qualifica fortemente orientati
all'addestramento e diversificati nei molti indirizzi, che erano proliferati in risposta alle mutevoli
richieste del mercato del lavoro. Poi, negli anni '70, fu aggiunto il biennio post-qualifica per
l'accesso ad un diploma di maturità equipollente a quello delle altre scuole medie superiori.
Sono invece della fine degli anni '80, col "Progetto '92", poi passato in ordinamento, la
realizzazione di una forma di preparazione professionale di base con drastica riduzione del
numero di qualifiche, la ricerca di una dimensione culturale più elevata e, nel biennio post-qualifica,
il forte intreccio tra formazione scolastica ed esperienze ricavabili direttamente dal mondo del
lavoro.
In anni più recenti l'istituto è andato incontro alle nuove problematiche poste da un accesso
generalizzato dei giovani alla formazione media superiore con progetti specifici:
 per gli alunni portatori di handicap ed il loro inserimento nel mondo del lavoro;
 per il contenimento della dispersione e per la promozione del successo formativo.
Istituto Castoldi
La storia dell'Istituto Professionale "F. Castoldi" è legata allo sviluppo di una realtà socioculturale segnata dalla preminenza del settore industriale. La vocazione dell'istituto è fin dalle
origini tradizionalmente aziendalista, per supportare la domanda di personale impiegatizio della
industria vigevanese. In anni più recenti, però, non si è potuto fare a meno di tenere nel debito
conto l'importanza strategica del settore commerciale per un'industria orientata prevalentemente
all'esportazione. E siamo ai giorni nostri, caratterizzati da nuovi cambiamenti nelle condizioni socio
- economiche: maggior ricchezza, importanza del tempo libero, facilità di spostamenti che rendono
interessante il settore del turismo, verso il quale l'istituto "Castoldi" apre un nuovo indirizzo.
4
3. CONTESTO SOCIOECONOMICO
3.1 Caratteristiche del territorio
L'area di Vigevano ha avuto un recente passato di floridezza basata sull’industria calzaturiera e
il relativo indotto. In questa fase la città è stata un polo di attrazione per l’emigrazione dalle
campagne e da altre regioni di manodopera assorbita dai calzaturifici. Altre regioni con uno
sviluppo più dinamico ed altre nazioni con un costo della manodopera decisamente più basso
hanno
poi
sottratto
a
Vigevano
buona
parte
del
mercato
della
scarpa.
A trascinare l’economia locale è subentrata allora l’industria meccanica, sviluppatasi all’ombra del
settore calzaturiero e specializzata soprattutto in macchine automatiche per quella e altre
produzioni. Anche l’industria meccanica, dopo gli anni fortunati della svalutazione della lira rispetto
alle altre monete europee, con il rientro in un sistema rigido di cambi vive la stagnazione
dell’economia europea. Queste vicende recenti hanno fatto di Vigevano una città con una certa
ricchezza ed un certo gusto, circondata da una periferia più disagiata che sente maggiormente il
peso della crisi; caratteristica questa che accomuna alla città anche i paesi circostanti, dai quali
proviene una buona parte degli iscritti al nostro Istituto.
La deindustrializzazione ha comportato infine la crescita del terziario commerciale e l’aumento del
pendolarismo verso l’area milanese, dove le occasioni di lavoro si trovano con più facilità.
3.2 Caratteristiche della scuola
L’istituzione IPSIA “Roncalli” e IPSCT “Castoldi” comprende tutta l’offerta statale di formazione
professionale in Vigevano.
Gli Istituti Professionali Statali dall'anno scolastico 2010-2011 hanno corsi di durata
quinquennale e sono suddivisi in due bienni e in un quinto anno finale. Al termine di
quest'ultimo gli studenti sostengono l'esame di Stato per il conseguimento del Diploma di
istruzione professionale, utile ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà
universitaria, oltre che nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS e ITS).
Sono previsti in tutto sei indirizzi, raggruppati in due settori, Servizi e Industria e artigianato. La
nostra scuola attiva:
 Manutenzione e assistenza tecnica per l’IPSIA “Roncalli”
 Servizi commerciali per l’IPSCT “Castoldi”.
Permangono quattro distinte aree: meccanica dei sistemi energetici, elettronica, nella sezione
“Roncalli”; aziendale e turistica nella sezione “Castoldi” per quanto riguarda le classi quarte quinte
che seguono il vecchio ordinamento fino ad esaurimento del corso.
Dall’ anno scolastico 2011/2012 sono stati attivati tre corsi di Istruzione e Formazione
Professionale Regionale secondo l’Intesa siglata dalla Regione Lombardia con il MIUR il 16
marzo 2009:
 Installatore e manutentore di impianti solari e fotovoltaici per l’IPSIA “Roncalli”
 Installatore termoidraulico per l’IPSIA “Roncalli”
 Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza per l’IPSCT “Castoldi”.
La popolazione scolastica è nettamente caratterizzata dall’elemento femminile al “Castoldi” ed
è solo maschile al “Roncalli”. Va registrato un progressivo aumento delle richieste di esami di
idoneità e di diploma da parte di privatisti che possono essere sia nostri ex-studenti in recupero di
anni persi sia personale adulto già occupato o in mobilità.
Dall’anno scolastico 2003-2004 presso l’Istituto Castoldi è stata istituita una sezione serale,
che nel corrente anno scolastico prevede solo la classe quarta, per rispondere alle esigenze di
un’utenza nuova e in crescita. La dispersione scolastica, cioè gli abbandoni dovuti a scarsa
motivazione o agli insuccessi scolastici, ha favorito l’avviamento di questa sezione, che risponde
principalmente alle esigenze di un’utenza di
 Studenti lavoratori
5
 Studenti del diurno che abbiano eventualmente abbandonato gli studi
 Studenti stranieri provvisti di titolo di studio nei loro paesi di origine non riconosciuto
nel nostro paese
Il corso serale prevede agevolazioni economiche ed agevolazioni sui programmi; per quanto
riguarda le discipline del corso, sia nell’area comune che in quella d’indirizzo, ci si può rifare al
quadro generale delle discipline del corso diurno dal momento che esiste una perfetta equivalenza
tra i contenuti e quindi di profilo professionale raggiungibile.
I requisiti necessari sono minimi, il diploma di licenza media ed avere compiuto il diciottesimo anno
di età.
6
4. OPPORTUNITA’ FORMATIVE – CORSI DI STUDIO
CORSI DI STUDIO NUOVO ORDINAMENTO
4.1 INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
Profilo professionale
INDIRIZZO
Manutenzione e assistenza tecnica.
Confluiscono in questo nuovo indirizzo i precedenti:
 Tecnico delle industrie elettriche
 Tecnico delle industrie elettroniche
 Tecnico dei sistemi energetici
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo Manutenzione e
assistenza tecnica possiede le competenze per gestire, organizzare ed
effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica,
riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati
tecnici. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei
settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica
ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal
territorio. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in
Manutenzione e assistenza tecnica consegue i risultati di apprendimento di
seguito descritti in termini di competenze.




Profilo
professionale



Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti.
Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa
sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche.
Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per
garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi
tecnici per i quali cura la manutenzione.
Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali
impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione
dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle
procedure stabilite.
Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi,
eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti .
Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle
macchine a regola d’arte, collaborando alla fase di collaudo e
installazione .
Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e
tecnologiche per offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle
richieste.
Le competenze dell’indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica sono
sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con
le esigenze del territorio.
È infatti possibile un'ulteriore articolazione delle aree di indirizzo a partire
dalla terza classe, utilizzando la quota di flessibilità del 35% del secondo
biennio e del 40% del quinto anno, aggiuntivi alla quota già prevista del 20%
di autonomia, al fine di avere, ad esempio, figure di tecnici e manutentori
specializzati nei diversi settori produttivi (elettrico, meccanico, …) e quindi
collegarsi efficacemente con i sistemi produttivi del nostro territorio.
7
Quadro orario settimanale secondo la normativa del Riordino
1° biennio
1
2
2° biennio
3
4
Quinto anno
5
4
3
2
3
4
3
2
3
4
3
2
3
2
1
2
1
2
1
4
5(2)
3
5(2)
3
3
5(2)
4(2)
3
3(2)
5(2)
8
32
32
32
Attività e insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia, cittadinanza e costituzione
Matematica
Diritto ed economia
Scienze della terra e Biologia
Ed. fisica
Religione o attività alternative
4
3
2
4
2
2
2
1
4
3
2
4
2
2
2
1
3
2(1)
2(1)
2
3
3
2(1)
2(1)
2
3
Attività e insegnamenti nell’area di indirizzo
Tecnologie tecniche di rappresentazione grafica
Fisica
Chimica
Tic
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
Tecnologie meccaniche ed applicazioni
Tecnologie elettriche ed elettroniche ed
applicazioni
Tecnologie e tecniche di installazione e di
manutenzione
Totale ore settimanali
32
32
8
4.2 INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI
Profilo professionale
INDIRIZZO
Servizi commerciali.
Confluiscono in questo nuovo indirizzo i precedenti:
 Tecnico della gestione aziendale
 Tecnico dei servizi turistici
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo Servizi commerciali ha
le competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente
le aziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e
commerciali sia nell’attività di promozione alle vendite. In tali competenze
rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale
attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione,
compresi quelli pubblicitari. Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio
territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della
propria regione con contesti nazionali ed internazionali.. A conclusione del
percorso quinquennale, il diplomato in Servizi Commerciali consegue i
risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze.




Profilo
professionale






Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali ed internazionali.
Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di
strutture organizzative aziendali.
Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con
l’utilizzo di strumenti tecnologici e software applicativi di settore.
Contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane
con riferimento alla gestione delle paghe, al trattamento di fine
rapporto ed ai connessi adempimenti previsti dalla normativa vigente.
Interagire nell’area della logistica e della gestione di magazzino con
particolare attenzione alla relativa contabilità .
Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al
mercato e finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction.
Partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di
prodotti pubblicitari.
Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali
all’organizzazione di servizi per la valorizzazione del territorio e per la
promozione di eventi.
Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e
analizzare i risultati.
Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di
strumenti informatici e telematici.
Le competenze dell’indirizzo Servizi commerciali sono sviluppate e integrate
in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del
territorio.
È infatti possibile un'ulteriore articolazione delle aree di indirizzo a partire
dalla terza classe, utilizzando la quota di flessibilità del 35% del secondo
biennio e del 40% del quinto anno, aggiuntivi alla quota già prevista del 20%
di autonomia.
9
Quadro orario settimanale secondo la normativa del Riordino
1° biennio
1
2
2° biennio
3
4
Quinto anno
5
Attività e insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia, cittadinanza e costituzione
Matematica
Diritto ed economia
Scienze della terra e Biologia
Ed. fisica
Religione o attività alternative
4
3
2
4
2
2
2
1
4
3
2
4
2
2
2
1
4
3
2
3
4
3
2
3
4
3
2
3
2
1
2
1
2
1
5(2)
2
5(2)
8
8
8
3
2
4
3
2
4
3
2
4
32
32
32
Attività e insegnamenti nell’area di indirizzo
Tecniche professionali dei servizi commerciali
Fisica
Chimica
Tic
Seconda lingua straniera (spagnolo)
Tecniche di comunicazione
Diritto ed economia
Totale ore settimanali
2
3
2
2
3
32
32
10
CORSI DI STUDIO VECCHIO ORDINAMENTO
4.3 Diploma di Post-qualifica
L’Istituzione Roncalli-Castoldi attiva al proprio interno i seguenti corsi di studio:
BIENNIO POST-QUALIFICA
 Diploma Professionale di Tecnico delle Industrie Elettroniche (solo classe quinta)
 Diploma Professionale di Tecnico dei Sistemi Energetici (solo classe quinta)
 Diploma Professionale di Tecnico della Gestione Aziendale (solo classe quinta)
 Diploma Professionale di Tecnico dei Servizi Turistici (solo classe quinta)

Al termine di questo Biennio si accede all’Esame di Stato, conseguito il quale si può
accedere al mondo del lavoro o proseguire gli studi nelle facoltà universitarie;

anche il Biennio Post-qualifica è suddiviso in due aree di insegnamento:
Area comune - Area di indirizzo che comprende attività di stages aziendali e approfondimenti
su particolari argomenti delle materie tecniche.
11
4.4 Quadri orario
Riportiamo di seguito i quadri orari di tutti gli indirizzi:
 4.4.1 TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE
CLASSE
V
MATERIE DI STUDIO
AREA COMUNE
Italiano
Storia
Matematica
4
2
3
Lingua straniera
3
Educazione fisica
2
Religione cattolica / Attività alternativa
AREA D' INDIRIZZO
1
Sistemi, automazione ed organizzazione della produzione
Elettronica, telecomunicazioni ed applicazioni
Totale
6(3)
9(3)
30
 4.4.2 TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI
CLASSE
MATERIE DI STUDIO
V
AREA COMUNE
Italiano
4
Storia
Matematica e informatica
2
3
Lingua straniera
Educazione fisica
3
2
Religione cattolica / Attività alternativa
AREA D' INDIRIZZO
1
Meccanica, macchine, disegno
Impianti
Elettrotecnica - elettronica
Totale
4(3)
8(3)
3
30
12
 4.4.3 TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE
MATERIE DI STUDIO
AREA COMUNE
Italiano
Storia
Matematica ed informatica
Prima lingua straniera
Educazione fisica
Religione cattolica / Attività alternativa
AREA D' INDIRIZZO
Economia aziendale
Geografia delle risorse
Seconda lingua straniera
Diritto ed economia
Totale
 4.4.3 TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI
MATERIE DI STUDIO
Classi
AREA COMUNE
Italiano
Storia
Matematica ed informatica
Prima lingua straniera
Educazione fisica
Religione cattolica / Attività alternativa
AREA D' INDIRIZZO
Economia e tecnica dell'azienda turistica
Lingua francese
Geografia turistica
Storia dell'arte e dei beni culturali
Tecniche delle comunicazioni e relazioni
Totale
Classi
V
4
2
3
3
2
1
8(3)
3
4
30
V
4
2
3
3
2
1
6(2)
3
2
2
2(1)
30
13
4.5 CORSO SERALE
 SERVIZI COMMERCIALI - E’ presente solo la classe quarta che segue il nuovo
ordinamento
MATERIE DI STUDIO
AREA COMUNE
Italiano
Storia cittadinanza e costituzione
Lingua straniera (Inglese)
Diritto ed economia
Matematica ed informatica
Scienze della terra e biologia
AREA D’INDIRIZZO
Tecniche professionali dei servizi commerciali
Lingua inglese
Informatica e laboratorio
Diritto ed Economia
Laboratorio
Tecniche di comunicazione
Totale
Classi
IV
3
2
3
3
8(2)
2
2
(2)
2
28
14
 4.6 CORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE
Caratteristiche generali dei corsi IFP
La situazione attuale della scuola italiana di ogni ordine e grado è caratterizzata da
processi di trasformazione profonda, in modo particolare gli Istituti professionali; nella nostra
regione si ha un’opportunità aggiuntiva per migliorare l’offerta formativa in virtù della legge
regionale e dell’accordo Regione Lombardia – Ministero che prevede la piena realizzazione
dell’autonomia delle Regione nel campo dell’Istruzione e Formazione professionale.
In questo quadro, con l’a.s. 2011-12, la nostra scuola è in grado di offrire, parallelamente ai corsi
quinquennali ad ordinamento Statale, anche Corsi triennali e quadriennali, ad ordinamento
Regionale.
Nel rispetto dei vincoli ministeriali e regionali (in particolare quelli relativi al numero complessivo di
ore di lezione annuali), la struttura generale dell’ orario scolastico per le classi prime IFP
(Istruzione Formazione Professionale) sarà organizzata secondo un quadro orario settimanale di
32 ore.
ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE
In Regione Lombardia, in seguito all’Intesa siglata con il MIUR il 16 Marzo 2009, è stata adottata
la sperimentazione di un nuovo modello organizzativo che prevede:



Diploma di Qualifica di III livello europeo al terzo anno;
Diploma professionale di Tecnico (certificazione di IV livello europeo) al quarto anno;
Attivazione di un quinto anno finalizzato a sostenere l’esame di Stato, valido anche per
l’ammissione all’Università.
Tale sistema consente agli studenti:
 l’assolvimento dell’obbligo di istruzione
 l’assolvimento del diritto/dovere di istruzione e formazione
Nota importante è la possibilità di passaggio dai corsi ad ordinamento Regionale a quelli ad
ordinamento Statale, attraverso “passerelle” che consentono di integrare le parti di
curricolo mancante.
Il nostro Istituto ha avviato i seguenti percorsi:
per l’IPSIA “Roncalli”


Operatore elettrico : Installatore e manutentore di impianti solari e fotovoltaici
Operatore di impianti termoidraulici : Installatore termoidraulico
per l’IPSSCT “Castoldi”
 Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza
I corsi di Istruzione e Formazione professionale hanno una durata di tre o quattro anni, con il
rilascio di titoli di studio che hanno comunque validità legale in tutto il territorio italiano.
Le materie di studio sono racchiuse in tre Aree: l'area dei linguaggi - 12 ore di lezione settimanali
per le classi prime e seconde, l'area scientifica tecnologica -10 ore di lezione settimanali nelle
classi prime e seconde; l'area professionale con 7 ore di lezione settimanali nelle classi prime e
seconde; a queste si aggiungono l'ora di Religione e 2 ore di Ed. fisica.
15
STANDARD DELLE FIGURE NAZIONALI (Rif. ATECO 2007 / ISTAT, Reg, Lombardia)
Denominazione della figura
Indirizzo della figura
Professioni correlate
Descrizione sintetica della figura
Processo di lavoro caratterizzante
la figura
Denominazione della figura
Indirizzo della figura
Professioni correlate
Descrizione sintetica della figura
Processo di lavoro caratterizzante
la figura
Denominazione della figura
Indirizzo della figura
Professioni correlate
Descrizione sintetica della figura
OPERATORE ELETTRICO
Installatore / manutentore di impianti fotovoltaici

Elettricista nelle costruzioni civili ed assimilati

Fornitura di nergia elettrica, gas, vapore e aria condizionata

Trasmissione di energia elettrica

Distribuzione di energia elettrica

Installazione di impianti elettrici
L’operatore elettrico interviene, a livello esecutivo, nel processo di realizzazione
dell’impianto elettrico con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono
le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione
delle metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere
attività con competenze relative all’installazione e manutenzione di impianti elettrici
nelle abitazioni residenziali, negli uffici e negli ambienti produttivi artigianali ed
industriali nel rispetto delle norme relative alla sicurezza degli impianti elettrici;
pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali,
occupandosi della posa delle canalizzazioni, del cablaggio, della preparazione del
quadro elettrico, della verifica e della manutenzione dell’impianto.
REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO ELETTRICO
- pianificazione e organizzazione del proprio lavoro
- installazione di impianti elettrici
- verifica di funzionamento di impianti elettrici
- manutenzione ordinaria e straordinaria
OPERATORE DI IMPIANTI TERMO-IDRAULICI
Installatore termoidraulico

meccanici e montatori di apparecchi termici, idraulici e di condizionamento

installazione di impianti idraulici, elettrici ed altri lavori di costruzione e
installazione

installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento
dell’aria
L’operatore di impianti termo-idraulici interviene, a livello esecutivo, nel processo di
impiantistica termo-idraulica con autonomia e responsabilità limitate a ciò che
prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione
nell’applicazione/utilizzo delle metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli
consentono di svolgere attività relative alla posa in opera di impianti termici,
idraulici, di condizionamento e di apparecchiature idro-sanitarie, con competenze
nell’installazione, nel collaudo, manutenzione e riparazione degli impianti stessi.
REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO TERMO-IDRAULICO
- pianificazione e organizzazione del prorrio lavoro
- installazione di impianti termici / idraulici
- verifica e collaudo
- manutenzione ordinaria e straordinaria
OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE ED ACCOGLIENZA
Strutture ricettive
Servizi del turismo

professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi

addetti all’accoglimento, portieri di albergo ed assimilati

attività nei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di
prenotazione ed attività connesse
L’operatore interviene, a livello esecutivo, nel processo di erogazione dei servizi di
promozione ed accoglienza con autonomia e responsabilità limitate a ciò che
prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione
nell’applicazione ed utilizzo di metodologie di base, di strumenti ed informazioni gli
consentono di svolgere, a seconda dell’indirizzo, attività relative all’accoglienza,
informazione e promozione in rapporto alle esigenze del cliente, con competenze
nella prenotazione ed assistenza, e nell’evasione delle relative pratiche
amministrativo-contabili.
16
 4.6.1 QUADRI ORARIO
-
INSTALLATORE E MANUTENTORE DI IMPIANTI SOLARI E FOTOVOLTAICI
INSTALLATORE DI IMPIANTI TERMOIDRAULICI
La struttura del quadro orario è simile per i due corsi; si differenziano le due discipline di Tecnica
Professionale:
per l’Installatore / Manutentore di impianti solari e fotovoltaici la materia professionalizzante è
elettrotecnica ed impianti;
per l’Installatore termoidraulico, la materia professionalizzante sarà meccanica e macchine
termiche.
Installatore / Manutentore
Impianti solari e fotovoltaici
e Installatore Termoidraulico
Ore settimanali
Classe 1
Classe 2
Classe 3
Italiano
4
4
4
Storia
2
2
2
Inglese
3
3
3
Matematica
4
4
3
Diritto
2
2
Scienze
2
2
Educazione fisica
2
2
2
Religione cattolica /Att. alternative
1
1
1
Fisica
2
2
Chimica
2
Tecnologie informazione
/comunicazione
2
2
Esercitazioni pratiche
3
5
8
Tecnica Professionale
3
3
9
Ore totali
32
32
32
Area di istruzione generale
Area di indirizzo
17
-
OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE ED ACCOGLIENZA TURISTICA
Operatore ai servizi di accoglienza
turistica
Ore settimanali
Classe 1
Classe 2
Classe 3
Italiano
3
3
3
Storia
1
1
1
Inglese
3
3
3
Matematica
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
2
Informatica e laboratorio
2
2
2
Scienze
2
2
Educazione fisica
2
2
2
Religione cattolica /Att. alternative
1
1
1
6(2)
6(2)
9(2)
Spagnolo
3
3
4
Geografia
2
2
Storia dell’arte
2
2
Ore totali
32
Area di istruzione generale
Area di indirizzo
Tecnica Turistica
32
2
32
NOTA: Tra parentesi sono indicate le ore di compresenza e/o laboratorio
18
5. PROGETTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
5.1 Criteri per l’arricchimento dell’offerta formativa
L’arricchimento dell’offerta formativa, ad integrazione dell'impianto curricolare tradizionale,
risponde ad esigenze differenziate per anno e per curricolo e passa sia attraverso la
riorganizzazione della didattica curricolare e dell’area di approfondimento sia tramite opzioni
formative integrative fruibili anche oltre l’orario curricolare.
Al 1° anno, anche nel quadro del Riordino degli Istituti Professionali, si opera inizialmente
per avere soprattutto un intervento di recupero delle lacune nell’apprendimento e di sostegno allo
studio, che sia adeguato ai diversi livelli di capacità e competenza degli allievi. Questo lo si può
ottenere con l’organizzazione di interventi di recupero anche per gruppi non più di classe, ma
composti in base ai bisogni e agli obiettivi da raggiungere (consolidamento predisciplinare). In
secondo luogo, tenendo conto delle diverse realtà scolastiche e sociali da cui provengono gli iscritti
a questa scuola media superiore, si intende compiere uno sforzo nella direzione della
socializzazione e dell’equilibrio tra individuo e gruppo, con l’offerta di iniziative come quelle
nell’ambito della pratica sportiva o altre attività di gruppo, dove si possa liberare l’espressione delle
personalità e insieme abituare alle sinergie di gruppo.
Al 2° anno si tiene conto del fatto che gli studenti cominciano a confrontare le esperienze
offerte dalla scuola con le aspettative che avevano al momento della scelta e con i propri interessi
e curiosità personali. E’ il momento in cui bisogna operare per consolidare la motivazione dei
ragazzi ad affrontare l’impegno scolastico e permettere loro di cogliere la scuola come esperienza
interessante e coinvolgente per i tipi di attività che vi si conducono. Di conseguenza l’offerta
formativa comprende proposte di approfondimento anche nelle materie di indirizzo, ma soprattutto
possibilità di lavoro nel campo delle nuove tecnologie e sul fronte delle attività pratiche.
L’integrazione dell’offerta formativa al “Roncalli” tenderà al recupero di abilità manuali e al
soddisfacimento delle aspettative degli allievi di lavorare su qualcosa di concreto, sia in campo
meccanico (saldatura, motoristica) sia in campo elettrico-elettronico (disegno di circuiti, uso di
pacchetti funzionali per le pratiche di officina e laboratorio),avvalendosi anche nel corrente anno
scolastico dell’orientamento in classe che rientra nel progetto di Alternanza Scuola-Lavoro.
Nell’ambito del suddetto progetto, si prevede anche per le classi seconde uno stage aziendale di
due settimane. Al “Castoldi”, invece, l’integrazione dell’offerta formativa punterà sul miglioramento
delle capacità di utilizzo del computer, soprattutto per compiti connessi con la comunicazione
(grafica computerizzata, desktop publishing, gestione archivi) e sull’opportunità di approfondire le
lingue straniere.
Al 3° anno, il primo del secondo biennio, occorre tener conto del fatto che gli studenti
cominciano a sentire il problema della validità e spendibilità di quanto hanno studiato e
sperimentato a scuola, rispetto alle richieste che possono essere loro fatte nel mondo del lavoro.
Quindi completeranno i corsi complementari e i gruppi di lavoro iniziati al secondo anno con brevi
esperienze in azienda (apprendimento in azienda secondo il progetto Scuola-Lavoro) con compiti
di osservazione ed analisi dei processi e dei ruoli e la possibilità di qualche prova pratica valutabili
ai fini dell’attribuzione del credito scolastico.
Al 4° anno gli studenti, già qualificati secondo il vecchio ordinamento ma che continuano lo
studio per raggiungere il diploma hanno ancora più bisogno di collaudare sul campo le proprie
capacità per continuare a credere nella scuola, sono preparati e maturi per un confronto proficuo
con esperti e docenti esterni, vogliono sentirsi protagonisti dentro la scuola.
Per questo prosegue anche nelle classi quarte l’alternanza scuola-lavoro, secondo le direttive
dell’anno precedente. In parallelo gli studenti devono poter ragionare sulla loro esperienza e
sentirsi protagonisti ed organizzatori del loro studio. Le iniziative studiate a questo scopo sono
quelle dell’organizzazione di stand fieristici, del lavoro su piccoli progetti o tesine, da portare avanti
anche al 5° anno in vista dell’esame di stato.
Al 5° anno l’area professionalizzate è costituita dal prolungamento dell’Alternanza ScuolaLavoro, per rendere sempre più stretto il legame con il mondo del lavoro. In base all’art. 8, comma
3, del D.P.R. n. 87/2010 si prevede un monte ore variabile tra un minimo di 66 ore e un massimo
di 132 ore annuali finalizzate all’alternanza.
19
Il miglioramento dell'offerta formativa ha bisogno comunque di essere opportunamente
alimentato dalla ricerca nella direzione della modularità didattica e della certificabilità delle
competenze, quindi, a fianco dei predetti criteri informatori dell’offerta formativa standard, è
fondamentale prevedere un’attività d’istituto di ricerca e sperimentazione sull’organizzazione
didattica più adeguata al tipo di alunni che frequentano l’istituto.
5.2 Progetto di alternanza scuola-lavoro
I contesti e l’analisi dei bisogni
Il nostro istituto, facendo propria la normativa sull’autonomia delle istituzioni scolastiche
(D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275) e l’art. 4 della legge 28 marzo 2003 n. 53 e seguenti modifiche,
sull’alternanza scuola-lavoro, al fine di integrare l’offerta formativa con l’apprendimento non
formale nelle aule scolastiche, ha rafforzato il rapporto con il mondo del lavoro attraverso la
stipulazione di vari protocolli con le associazioni di categorie e la Camera di Commercio di Pavia.
I nostri allievi già da diversi anni hanno partecipato a stages, visite guidate e workshop
orientativi sul mondo del lavoro e sul rapporto tra il mondo dell’istruzione e quello della produzione
e la collaborazione con le aziende è diventata sempre più significativa. Si sta consolidando la
formazione integrata, attraverso l’offerta di nuove modalità di apprendimento e soprattutto
attraverso la certificazione di competenze stabilite a priori come esiti formativi, sia da parte
dell’azienda che da parte della scuola.
Attualmente il nostro Istituto collabora con
- Camera di Commercio di Pavia
- Associazione degli Industriali di Pavia e Vigevano
- Confartigianato Lomellina
- ASCOM
- USR Lombardia
Le finalità
La base del progetto sta nel raggiungimento di:
1. costruire un sistema stabile di rapporti tra scuola e mondo del lavoro
2. creare modalità didattiche innovative che, attraverso esperienze lavorative, permettano di
conseguire obiettivi formativi prima solo di competenza del mondo dell’istruzione
3. identificare unità formative condivise tra scuola e azienda e quindi le competenze acquisibili
attraverso esperienze di lavoro
4. avvicinare comunque i giovani alla cultura del lavoro
5. facilitare l’orientamento e le scelte dei giovani.
L’orientamento è la base e la finalità ultima del progetto; dovrà accompagnare lo studente
attraverso tutto il percorso formativo e deve sviluppare la capacità auto-orientativa, attraverso le
singole discipline e il supporto di figure aggiuntive che chiariscano aspetti come la conoscenza di
sé e del mondo del lavoro, aspettative dello studente, rimotivazione allo studio e orientamento per
le scelte successive.
Unità Formative
Le unità formative sono concordate a livello di obiettivi e contenuti dalla scuola e
dall’azienda e personalizzate sullo studente; hanno come esito l’acquisizione di competenze
certificabili e riconoscibili sia nei percorsi formali sia nei percorsi non formali dell’apprendimento.
Il progetto di alternanza è distinto in tre fasi, ognuna delle quali si compone di proposta dei
contenuti (unità formative), monitoraggio e verifica del percorso:
- I fase destinata agli studenti del secondo anno: ha una connotazione prevalentemente
orientativa per cui le unità formative sono costituite da:
o La conoscenza di sé
o L’offerta formativa dell’Istituto
o I settori e le competenze lavorative
o Visita ad aziende del settore
o Rimotivazione allo studio e scelta consapevole
20
Pertanto nella classe seconda statale si avrà una maggiore attività a scuola per un totale di 20
ore di cui 10 in aula e 10 di visite aziendali.
Diversa la situazione delle classi seconde IeFP, in cui già al secondo anno si intraprende
l’esperienza dello stage aziendale di due settimane. Lo stage sarà oggetto di valutazione per le
materie tecniche.
-
II fase destinata ali studenti del terzo anno: ha una connotazione più professionalizzante e si
compone di due parti:
o Formazione a scuola di circa 10 ore con incontri con imprenditori del territorio
o Formazione in azienda di 80 ore, cioè due settimane lavorative in periodi stabiliti anno
per anno
-
III fase destinata agli studenti del IV anno e del V anno: ha una connotazione più
professionalizzante e si compone di due parti:
o Formazione a scuola di circa 10 ore con incontri con imprenditori del territorio
o Formazione in azienda di 120 ore, cioè tre settimane lavorative in periodi stabiliti anno
per anno
Si prevede una prova finale che concorre alla valutazione delle materie interessate che viene
concordata nel Consiglio di Classe con ricaduta nella votazione delle materie interessate e quindi
sul credito scolastico; tale prova sarà concordata anche con le rispettive aziende al fine di
certificare le competenze raggiunte dallo studente al termine del percorso di alternanza relativo ad
ogni anno del corso di studi.
5.3 Attività recupero debiti
Per quanto riguarda le attività di recupero dei debiti, l’Istituto fa riferimento all’Ordinanza
Ministeriale n. 92 del 6 Novembre 2007, in base alla quale si prevedono interventi di recupero di
cui si riportano di seguito in sintesi i punti principali:
 Attività di recupero: sono parte integrante del lavoro scolastico e vengono programmate dei
consigli di classe
 Tempi e modalità: le attività si realizzano durante tutto l’anno e le scuole hanno l’obbligo di
attivare corsi di recupero, individuando le materie in cui gli studenti sono più carenti. Gli
studenti sono tenuti alla frequenza a meno che le famiglie intendano non avvalersene e in
questo caso dovranno comunicarlo formalmente e per iscritto alla scuola. Sia che ci si avvalga
o meno dei corsi, gli studenti hanno l’obbligo di sottoporsi alle verifiche organizzate dal
consiglio di classe che mantiene comunque la titolarità del processo valutativo: individuare
carenze, obiettivi di recupero e certificazione del superamento. Al termine delle attività si
effettueranno le verifiche e le famiglie verranno avvisate dei risultati.
 Qualora il CdC o la famiglia dello stesso alunno volesse optare per lo “studio individuale” si può
prevedere l’apertura di uno “sportello” di consulenza ed assistenza (anche per un solo allievo)
che verrà affidato a uno o più docenti; è compito del consiglio di classe individuare gli
insegnanti e le modalità.
 Le scuole potranno scegliere per il recupero anche modalità diverse e più innovative,
utilizzando docente della scuola o soggetti esterni esclusi gli “enti profit”.
 Scrutinio finale: per chi, anche allo scrutinio finale, riportasse insufficienze, il consiglio di classe
valuterà la possibilità di un ultimo appello e nell’albo dell’istituto verrà riportata l’indicazione
“sospensione del giudizio”. Si predisporranno altri corsi e attività da realizzare nel corso
dell’estate. Le verifiche finali, che si dovranno svolgere entro l’inizio dell’anno scolastico
successivo, dovranno tener conto dei risultati conseguiti anche nelle altre fasi del percorso di
recupero. Il consiglio di classe delibera quindi l’integrazione dello scrutinio finale, sulla base di
una valutazione complessiva dello studente, che si risolverà in ammissione o non ammissione
alla classe successiva.
21
5.4 Protocollo di accoglienza alunni stranieri della Rete Città di Vigevano
Patto educativo per promuovere l’accoglienza e l'integrazione degli alunni non italofoni di
recente immigrazione
Normativa di riferimento
 Art. 15 legge 241/1990: “...Le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro
accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”;
 Art. 21 legge 59/1997: attribuzione di autonomia funzionale e personalità giuridica alle
istituzioni scolastiche;
 Art. 38 D.Lgs. 286/1998:
Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero;
 Art. 7 D.P.R. 275/1999: promozione di accordi di rete fra scuole, con particolare riguardo ai
commi 1,4,5,6, 8;
 Art. 45 D.P.R. 394/1999: Regolamento recante norme di attuazione del Testo Unico delle
disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello
straniero, a norma dell’art.1, comma 6 del D. Lgs. 286/1998;
 Circ.min. 24/2006: “Linee-guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”;
 Documento ministeriale “La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni
stranieri” – Ottobre 2007;
 Circ.min. 2/2010: Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza
non italiana.
Per promuovere la piena integrazione degli alunni stranieri nel contesto sociale e per realizzare il
progetto educativo nel rispetto delle pari opportunità, la scuola deve facilitare iniziative in rete tra
scuole e associazioni no profit, iniziative ed interventi per agevolare l'inserimento nel tessuto
sociale e territoriale non solo degli alunni ma anche delle loro famiglie.
L'idea nasce per dare unitarietà alle attività che già si svolgono nel territorio e per mettere in rete e
potenziare le risorse esistenti. Nel corrente anno scolastico l’iniziativa è affidata ad un’insegnante
di materie umanistiche che dedica otto ore settimanali all’apprendimento della lingua italiana a
studenti stranieri di recente immigrazione, compresi nella fascia di età tra gli 14 e i 19 anni per i
corsi diurni e a partire dai 16 anni per i corsi serali, che necessitano di interventi mirati e finalizzati
all'accoglienza, alfabetizzazione, integrazione scolastica, orientamento e riorientamento.
5.5 Progetto Fixo Scuola-Lavoro
Il nostro Istituto ha aderito al progetto FIxO (Programma Formazione e Innovazione per
l’Occupazione FIxO Scuola & Università) in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico per la Lombardia e con l’Assistenza
Tecnica di Italia Lavoro S.p.A. che si occupa della qualificazione dei servizi di orientamento e
placement e promozione di misure e dispositivi di politica nel sistema scolastico. Questo per
aiutare le scuole secondarie superiori a realizzare e migliorare i servizi di placement per diplomati
e studenti delle classi quinte, per ridurne i tempi di ingresso nel mercato del lavoro ed aumentarne
le possibilità di trovare un’occupazione in linea con gli studi effettuati.
E’ questo l’obiettivo principale di FIxO “Scuola & Università”, il programma finanziato dal
Ministero del Lavoro e realizzato da Italia Lavoro con lo scopo di incidere sul contenimento dei
fenomeni di job mismatch.
Il progetto supporta le scuole superiori – in forma singola o associata – nella strutturazione e
qualificazione dei servizi di orientamento e di intermediazione, con le seguenti finalità:
· raggiungere un bacino potenziale di 55 mila giovani tra studenti, diplomandi e diplomati;
· sviluppare reti e raccordi tra le scuole, il sistema delle imprese e gli operatori pubblici/privati del
mercato del lavoro presenti sul territorio regionale;
· promuovere dispositivi e misure di politica attiva del lavoro, come tirocini di formazione e
orientamento e contratti di apprendistato.
Al fine di garantire – pur nel rispetto delle diverse realtà organizzative e gestionali delle scuole
22
partecipanti all’iniziativa – un’offerta di servizi di placement qualitativamente omogenea e diffusa
sul territorio nazionale, il programma propone un modello di servizio di placement al quale gli
istituti scolastici dovranno attenersi nella realizzazione delle attività.
In tal senso, il servizio di placement deve:
· favorire l’incontro tra diplomati/diplomandi e il mondo del lavoro avendo cura di gestire e attivare i
rapporti con le aziende del territorio;
· governare le relazioni all’interno della rete territoriale per attivare i servizi più idonei a raggiungere
gli obiettivi di placement;
· sviluppare servizi coerenti con le esigenze del target di riferimento.
Il nostro Istituto partecipa a una rete di scuole costituita da Istituto Pollini di Mortara (capofila), ITIS
Caramuel di Vigevano, ITC Casale di Vigevano.
I finanziamenti permetteranno di svolgere una serie di azioni, che consisteranno in un percorso
personalizzato di orientamento e placement della durata di 7 ore.
Le fasi principali del servizio offerto a 150 studenti (per il nostro Istituto 27 alunni, di cui 15
frequentanti la szione “Roncalli” e 12 frequentanti la sezione “Castoldi”) sono:
1) Accoglienza e accesso ai servizi.
2) Colloquio di orientamento.
3) Definizione del Piano di Intervento Personalizzato.
4) Tutoring e counselling orientativo.
5) Scouting aziendale e ricerca attiva del lavoro.
I percorsi dovranno concludersi entro e non oltre il 31 dicembre 2014.
23
6. VINCOLI E RISORSE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
6.1 Vincoli
Caratteristiche dell’utenza
Il fenomeno dell’insuccesso scolastico ha una dimensione sostenuta e accomuna i due Istituti,
anche se con un’incidenza maggiore al “Roncalli”. Però, mentre in quest’ultimo istituto si
accompagna ad esso il fenomeno conseguente dell’abbandono, al “Castoldi” le ragazze sono più
perseveranti. Nella programmazione dell'offerta formativa non si può quindi prescindere dal vincolo
di prevedere attenzioni specifiche ed azioni mirate per il recupero della motivazione allo studio e
per il consolidamento preventivo ed in itinere della preparazione di base a livello anche
predisciplinare. Nasce quindi subito anche il problema di lavorare su gruppi di “eccellenza” per non
appiattire le classi e frustrare i ragazzi più partecipi e dotati. Oltre al problema didattico di
riprendere l’insegnamento da livelli di base esiste nelle classi iniziali anche il problema della
disciplina per il sommarsi di situazioni di disagio, di comportamenti caratteriali, di scarsa
consapevolezza delle regole e dei vincoli del lavoro e della convivenza in gruppi organizzati
razionalmente.
Richieste del mondo del lavoro
All'estremo opposto si pongono le richieste del mondo del lavoro o, più precisamente, del
mondo dell'impresa, che, almeno a livello locale, chiede spesso tecnici con una preparazione
completa su uno stretto spettro di procedimenti e di macchine.
Altri vincoli
Rappresentano ancora dei limiti di cui tener conto nell'articolazione dell'offerta formativa sia la
scarsità degli spazi funzionali per articolare il lavoro degli studenti secondo raggruppamenti diversi
da quello per classi (gruppi di livello, gruppi di progetto, ecc.) sia il carico orario degli insegnanti,
che spesso è superiore all'orario di cattedra e riduce la loro utilizzabilità nella realizzazione di ore
di approfondimento e di interventi didattici educativi integrativi a supporto di un piano dell'offerta
formativa più allargato.
6.2 Risorse
Punti di forza degli studenti
In riferimento al primo vincolo evidenziato, bisogna annoverare tra le risorse, da tener
presenti per lo sviluppo dell'offerta formativa, la propensione per le attività pratiche degli allievi che
scelgono l’Istituto professionale. Solo attraverso il coinvolgimento in esperienze concrete, in
produzioni di risultati tangibili, è possibile recuperare motivazioni e far interiorizzare che la scuola è
un'esperienza significativa per la propria crescita culturale. In effetti ragazze e ragazzi a volte
svogliati o al minimo dell’impegno, rispetto ai compiti di scuola, si rivelano lavoratori instancabili e
curiosi di imparare quando effettuano stages aziendali.
La risorsa docenti
La risorsa più preziosa rimane comunque quella rappresentata dal bagaglio di esperienze
degli insegnanti disponibili ad attivare, per gli allievi più interessati, brevi interventi di arricchimento
dell'offerta formativa nella direzione del recupero di abilità pratiche e della certificazione di
competenze spendibili sul lavoro, o a sperimentare modelli organizzativi (accoglienza, tutoring,
articolazione del gruppo classe per livelli, compresenze, gestione del contratto formativo) finalizzati
al miglioramento della produttività ed incisività dell’offerta formativa e dell’azione didattica.
24
6.3 Soluzioni organizzative
Dal presente anno scolastico, in seguito all’applicazione della normativa e dell’approvazione
del Collegio Docenti, è stata adottata la scansione oraria di 60 minuti; l’orario scolastico va dalle
7.55 alle 13.55, ovviamente osservando il monte ore settimanale delle singole classi. L’attuazione
del nuovo orario è stata resa possibile anche dalla disponibilità delle aziende di trasporti
dell’hinterland vigevanese che ha adattato gli orari delle autolinee alle nuove esigenze.
Accoglienza e tutoring
L’avvio dell’anno scolastico per le classi prime incomincia con un periodo di una o più
settimane dedicate all’accoglienza, al censimento dei punti di forza degli allievi, alla loro
integrazione nel gruppo classe. Il lavoro è gestito dai coordinatori dei consigli di classe con la
consulenza della commissione preposta alla stesura del progetto.
25
7. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
7.1 Valutazione dell’apprendimento
La valutazione degli allievi durante l'anno è tendenzialmente formativa, per motivare e
guidare il percorso di apprendimento degli allievi; diventa sommativa alla fine dei quadrimestri, a
conclusione di eventuali moduli terminali o di passaggio e dei corsi di arricchimento dell'offerta
formativa, per certificare le competenze e i crediti formativi acquisiti.
Si riporta di seguito la tabella che rappresenta la griglia di valutazione approvata dal
Collegio Docenti ed a cui si attengono i docenti delle varie discipline.
Comprensione
Applicazione
Sintesi
Voto
Nulla
Conoscenza
Non riesce a seguire
i ragionamenti più
semplici; non sa
eseguire alcun
compito anche
elementare
Non riesce ad
applicare le minime
conoscenze in suo
possesso ai
problemi più
semplici; non sa
orientarsi anche se
guidato
Non identifica i
concetti principali,
non riesce a
scoprire le cause e
gli effetti, non
deduce modelli
anche banali
Analisi
Non sa scrivere
composizioni, non
sa riassumere scritti
banali, non formula
ipotesi
1-2
Scarsa
Riesce a seguire
molto poco e con
difficoltà; commette
gravi errori anche in
compiti molto
semplici
Commette errori
frequenti e
gravissimi anche in
problemi semplici;
anche la guida
dell’insegnante non
gli dà una sufficiente
capacità di
orientamento
Non analizza in
alcun modo le forme
o le tecniche più
comuni, non separa
gli aspetti del
fenomeno osservato
Non sa costruire
piani, creare progetti
e seguire metodi,
anche con l’aiuto del
docente
3
Superficiale e
molto lacunosa
Riesce a seguire
poco, commette
errori gravi in
compiti appena più
elementari
Commette gravi
errori, ma guidato
dall’insegnante è in
grado di evitarli
almeno in parte e di
correggere quelli
commessi
Identifica l e teorie
in modo superficiale
ma con una guida
esterna riesce
almeno in parte a
correggersi
Non produce
autonomamente
lavori, non progetta
soluzioni, ma se
guidato riesce in
parte a correggersi
4
Superficiale con
qualche lacuna
Riesce a seguire
con difficoltà,
presenta incertezze
e talvolta commette
errori anche gravi in
compiti di media
difficoltà
Sa applicare in
modo autonomo le
conoscenze, anche
se commette errori
e incorre in frequenti
imprecisioni
Analizza le relazioni
e riesce in una qual
misura a scoprire gli
errori, distingue le
particolarità del
discorso
Riesce anche se in
modo scarno a
riferire sui lavori, a
formulare piani e
progetti
5
Sufficientemente
completa anche
se non molto
approfondita
Riesce a svolgere
semplici compiti e
sa orientarsi in quelli
di media difficoltà
Sa svolgere compiti
semplici; fa talvolta
degli errori o delle
imprecisioni in quelli
appena più
complessi
Individua le
caratteristiche,
analizza le funzioni
ma non riesce
ancora a dedurre
modelli anche
superficiali
Riesce a creare
lavori non
particolareggiati, ma
corretti; progetta
semplici
procedimenti
6
Sufficientemente
completa e
abbastanza
approfondita
Riesce a seguire
con disinvoltura;
svolge compiti
anche di media
difficoltà con
qualche
imprecisione
Pur con delle
imprecisioni, riesce
a svolgere problemi
di difficoltà medioalta
Deduce modelli,
identifica le
pertinenze e
discrimina le ipotesi
fatte
Formula
correttamente criteri,
elabora tecniche e
scrive lavori in modo
esauriente
7
26
Completa e
approfondita
Segu attivamente;
svolge con
sicurezza qualsiasi
compito, anche
complesso
Commette delle
imprecisioni ma non
errori in qualunque
problema anche di
buna difficoltà
Con disinvoltura
analizza cause ed
effetti, identifica le
relazioni e scopre gli
errori
Produce schemi e
relazioni, combina
modelli, pianifica
progetti
Completa,
ordinata,
ampliata
Segue attivamente
ed è in grado di
svolgere in modo
sicuro compiti
complessi
Sa applicare con
proprietà tutte le
procedure e le
metodologie
apprese
Analizza elementi, li
relaziona e
organizza la sua
analisi dando un
apporto personale
alla soluzione finale
Elabora teorie,
leggi, modelli; riesce
ad astrarre concetti
e ad elaborare la
loro fattibilità
8
9 - 10
7.2 Valutazione delle Funzioni Strumentali
La valutazione delle Funzioni Strumentali al P.O.F. avviene tramite le relazioni che devono
produrre annualmente ad uso del Collegio, in riferimento al loro piano di lavoro di funzione.
7.3 Valutazione dei comportamenti
E’ stata compilata una griglia per la valutazione dei comportamenti, in seguito alla revisione
del Regolamento d’Istituto.
27
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEI COMPORTAMENTI
Indicatori
Non sufficiente < 6
Sufficiente 6
Discreto 7
Rispetto dei doveri
formali:
 Puntualità
 Frequenza regolare
 Rispetto delle
consegne
 Giustificazione delle
assenze
 Cura del libretto
personale
 Rispetto delle
attrezzature della
scuola
 Comportamento e
linguaggio adeguati
Interesse, attenzione,
partecipazione alle attività
didattiche ed educative
Il voto insufficiente è
attribuito solo se
esiste una sanzione
disciplinare che
abbia comportato
l’allontanamento
delle lezioni per più
di 15 giorni
e se non ci sia stato
un cambiamento di
comportamento a
seguito di un sincero
ravvedimento
Sono presenti
sanzioni disciplinari
per responsabilità
gravi
Permane la
necessità di
sollecitare il rispetto
dei doveri.
Sono presenti note
disciplinari e/o una
sanzione
disciplinare non
superiore a 2 gg di
sospensione
Generalmente li
rispetta, se sono
presenti note
disciplinari, si è
trattato di episodi
circoscritti
Li rispetta in modo
autonomo, senza
differenza fra le
varie discipline e i
diversi docenti
Mantiene in tutte le
discipline un
comportamento
diligente e
collaborativo
Disturba
ripetutamente le
lezioni
E’ spesso distratto,
a volte disturba il
lavoro della classe
con interventi
inappropriati.
Dimostra interesse
e partecipazione
discontinui
Non disturba il
lavoro in classe,
partecipa ma in
modo non attivo alle
attività proposte
E’ attento ed
interessato alle
attività didattiche
anche se in modo
non sempre attivo
Partecipa
attivamente,
intervenendo in
modo costruttivo
Non svolge il lavoro
assegnato
Svolge con
superficialità il
lavoro assegnato
Generalmente
esegue i lavori
assegnati, anche se
non sempre in
modo autonomo e/o
accurato
Esegue il lavoro
assegnato dai
docenti con
costanza e
sufficiente
autonomia
E’ diligente ed
accurato in questo
lavoro che svolge
correttamente ed
arricchisce con
contributi personali
Cura per il lavoro
didattico personale:
 Svolge i compiti
assegnati, ne segue
la correzione in
classe
Buono 8
Ottimo 9
Eccellente 10
28
8. ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L'offerta formativa costituita dai corsi curricolari viene arricchita da diverse iniziative che
integrano la programmazione educativa e approfondiscono alcuni aspetti della didattica
disciplinare utilizzando i criteri generali già delineati.
8.1 Viaggi di istruzione
La socializzazione dei gruppi classe, la visione di persona dei capolavori nel campo di diverse
espressioni artistiche e provenienti da diverse epoche o lo studio di caratteristici ambienti naturali
trovano una realizzazione sempre apprezzata nell'organizzazione di viaggi d'istruzione. In questa
attività trovano poi terreno di esercitazione le classi dell'indirizzo turistico. L'attività si collega alla
programmazione dei Consigli di Classe attraverso momenti informativi preparatori, compiti
strutturati da svolgere durante le visite, verifiche e rielaborazioni al ritorno.
 socializzazione
 consolidamento di apprendimenti storico-scientifici
OBIETTIVI
 esercitazione di competenze organizzative per alunne
dell'indirizzo turistico
DESTINATARI
 tutte le classi Roncalli e Castoldi
 contributo alunni e capitolo spese missione per gli
RISORSE
accompagnatori
 Previde Luigi
COORDINATORI
 Buratti Gina
8.2 Incontri con i giornalisti
L’iniziativa è promossa dall’Osservatorio Permanente Giovani Editori ed è patrocinata dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri
OBIETTIVI
 capacità di leggere un articolo, cogliendo le diverse sfumature
DESTINATARI
 quarte classi Roncalli
RISORSE
 spese di funzionamento per il materiale con Fondo Progetti
COORDINATORI
 Schiara Roberta
8.3 Alternanza Scuola-Lavoro
Il progetto comprende l’organizzazione di incontri con gli enti esterni, incontri con i tutors aziendali,
organizzazione degli stages in azienda e il monitoraggio degli stages stessi
 stimolare l’impegno in una formazione professionale, partendo
dalle tecniche offerte dalla scuola
OBIETTIVI
 agevolare la transizione degli alunni tra scuola e mondo del
lavoro
DESTINATARI
RISORSE
COORDINATORI




classi seconde, terze, quarte, quinte Roncalli e Castoldi
Fondi Specifici USR e CSA
Galante Paola
Zoppi Lorenza
8.4 Accoglienza alunni classi prime
Il progetto nasce dalla necessità di vagliare sin dai primi giorni di scuola motivazione allo studio e
competenze in ingresso.
 mettere a confronto i dati acquisiti nei vari anni per operare una
migliore valutazione di come l'offerta formativa sia atta a
OBIETTIVI
sviluppare motivazione allo studio ed ampliare le caratteristiche
individuali
DESTINATARI
 classi prime
RISORSE
 Fondo dell’Istituzione Scolastica con Fondo Progetti
COORDINATORI
 Coordinatori classi prime
29
8.5 Centro di informazione e consulenza
Il progetto si prefigge di contenere i casi di abbandono scolastico, affrontare i casi di disagio
giovanile ed offrire un aiuto psicologico
OBIETTIVI
 offrire un aiuto valido ai casi di disagio giovanile
DESTINATARI
 tutti gli alunni Roncalli e Castoldi
RISORSE
 Fondo dell’Istituzione scolastica
COORDINATORI
 Porzio Elena
8.7 Progetto alunni immigrati – insegnamento italiano L2
Il progetto è volto a favorire l’integrazione degli studenti stranieri grazie all’apprendimento
linguistico ed a soddisfare il bisogno di esprimersi, studiare, apprendere
 ascoltare ed apprendere la lingua italiana
 soddisfare il bisogno di esprimersi, capire, essere capiti
OBIETTIVI
 dotarsi di un ulteriore strumento per studiare ed apprendere
 arricchire lo sviluppo cognitivo
DESTINATARI
 studenti stranieri classi prime, seconde e terze Roncalli
RISORSE
 Fondo dell’Istituzione scolastica
COORDINATORI
 Schiara Roberta
8.8 Educazione alla salute
Sono progetti che rientrano in un quadro più generale di Educazione alla salute ed al benessere,
svolti in collaborazione con Centri di formazione, Centri Sociali, C.R.I. ed Agenzie per il lavoro; tutti
quesdti progetti sono gratuiti e coordinati dalle Proff. Di Giunta e Porzio Nel dettaglio:
Terra Terra Roncalli
 Schiara Roberta
Scuola – Volontariato
 Porzio Elena – Associazioni di volontariato - Caritas
Orientamento Lavoro e
 Negri Renata
Post-diploma
8.9 Gruppo sportivo
La scuola organizza attività di torneo di calcetto, squadra di pallavolo d’istituto e torneo di
pallavolo.
 capacità di coordinamento personale e in squadra
OBIETTIVI
 approfondimento delle tecniche
DESTINATARI
 tutte le classi Roncalli e Castoldi
RISORSE
 Fondi specifici
COORDINATORI
 Tessarin Sandra
8.10 Progetto Fixo
La scuola aderisce al progetto patrocinato dal Ministero del Lavoro.
OBIETTIVI
 Favorire l’inserimento nel mondo del lavoro
DESTINATARI
 Classi quinte Roncalli e Castoldi
RISORSE
 Fondi specifici
COORDINATORI
 Zoppi Lorenza
8.11 Formazione sicurezza
La scuola organizza un corso di 4 ore sulla Formazione generale obbligatoria sulla sicurezza nei
luoghi di lavoro, in ottemperanza al T.U. 81/2008.
OBIETTIVI
 formazione generale obbligatoria per obbligo di legge
DESTINATARI
 tutte le classi Roncalli e Castoldi
RISORSE
 Gratuito – Esperti ASL Pavia
COORDINATORI
 Rota Lorenzo
30
9. CTRH
Presso il nostro Istituto è stato allocato il Centro Territoriale Risorse Handicap Vigevano e
Lomellina(C.T.R.H.), uno dei tre centri Territoriali della provincia di Pavia, istituiti con decreto del
Dirigente del C.S.A. (1 dicembre 2002), per l’integrazione degli alunni in situazione di handicap, di
svantaggio e di disagio.
Il progetto
Il centro si propone come un punto di riferimento costante per gli operatori della scuola,
delle A.O./A.S.L., degli Enti Locali, delle associazioni di volontariato e per le famiglie. L’obiettivo
primario è di accompagnare gli alunni in difficoltà lungo tutto il percorso didattico dalla scuola
dell’infanzia alla scuola superiore, fino ad un eventuale inserimento nel mondo del lavoro.
Il Centro si occuperà dei vari aspetti dell’integrazione scolastica, dalla documentazione, alla
formazione, al monitoraggio delle risorse territoriali, all’attività di consulenza, nell’intento anche di
proporre percorsi formativi sulla diversità e su una nuova cultura dell’handicap al mondo della
scuola e del lavoro.
Le attività
 Corsi di formazione di base per insegnanti non specializzati con nomina sul sostegno e per
educatori con mansioni di assistenza all’handicap
 Corsi di formazione per collaboratori scolastici sull’integrazione degli alunni diversamente abili
 Corsi di aggiornamento per docenti sulle problematiche dell’handicap, svantaggio e disagio
 Sportello di informazione e cosulenza indirizzato a dirigenti, insegnanti, genitori ed operatori
sociali in merito a percorsi di integrazione scolastica, sociale e lavorativa, di orientamento e riorientamento
 Servizio di consultazione e/o prestito dei testi e CD-ROM di didattica, pedagogia speciale e
psicologia scolastica presenti nella biblioteca del Centro
 Rapporti con gli Enti Locali, L’ASL/AO, le altre agenzie formative, le associazioni di
volontariato, le aziende.
Contatti
Responsabili del Centro:
 Prof.ssa Grazioli Roberta – presso Istituto “Roncalli” (tel. 0381/88391 – 88327)
 Prof. Bignazzi Riccardo – presso Istituto “Castoldi” (tel. 0381/84138)
Fax: 0381/690204
E-mail: [email protected]
Web: www.ctrh-vigevano.it
www.diversamenteabili.it
31
10. FIGURE DI FUNZIONAMENTO
Collaboratori del Dirigente Scolastico
 rispetto dell'orario delle lezioni da parte degli alunni (assenze, ritardi, giustificazioni, ecc.)
 vigilanza affinché la classi non restino incustodite
 collaborazione, nelle sostituzioni dei Docenti legittimamente assenti
 iniziative varie di supporto al Dirigente scolastico, finalizzate al buon andamento della
scuola
 sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di assenza
Responsabile dell’Ufficio Tecnico
 elabora e coordina il Piano Acquisti
 supporta il Dirigente scolastico nel settore della normativa di sicurezza
 controlla lo stato di manutenzione degli edifici scolastico del rispetto delle norme di
sicurezza
 supporto tecnico ai docenti nelle attività connesse con l'utilizzo di strumentazione
audiovisiva e multimediale
Docenti addetti alla formulazione dell’orario
 attività di collaborazione con il Dirigente scolastico
Coordinatori di materia
 su delega del Dirigente scolastico presiedono le riunioni dei gruppi di materia
Coordinatori dell’area di sostegno ai PDH
 cura i rapporti con l'ASL e con l'Ufficio scolastico provinciale di Pavia
 Integrazione alunni H
 Progettazione e coordinamento delle attività di integrazione dei pdh
 Raccordo con le scuole medie e con gli enti esterni interessati per l’integrazione degli
alunni pdh
 Cura della documentazione dei pdh
 Sostegno delle attività dei CDC
Docenti incaricati di raccordo con le scuole del territorio
 cura dei rapporti con altre scuole del territorio
Coordinatori attività sportive
 coordinamento attività sportive
Docenti responsabili di viaggi di istruzione e visite guidate
 compiti certificati dalla nomina del Dirigente scolastico
Docenti addetti alla sicurezza
 attività previste dal piano di evacuazione e dalla normativa di cui al T.U. D L.81/2008
32
Docenti incaricati di Funzioni Strumentali
 coordina e attiva i corsi di Istruzione / Formazione
FUNZIONE STRUMENTALE 1
Professionale
 cura i rapporti con la Regione Lombardia
 coordina e cura le attività di accoglienza e integrazione
FUNZIONE STRUMENTALE 2
degli studenti stranieri
 partecipa alle riunioni presso il USP
 progetta e coordina i percorsi educativi e formativi degli
alunni diversamente abili; nello specifico si occupa
 della continuità informativa e didattica con la scuola
media
 dei criteri di formazione delle classi
 dell’accoglienza e formazione degli insegnanti di
FUNZIONE STRUMENTALE 3
sostegno e degli educatori assegnati all’istituto
 della consulenza ai consigli di classe
 del coordinamento del G.L.H. d’Istituto
 delle sperimentazioni metodologiche-didattiche
 dell’orientamento scolastico, sociale e lavorativo
 dei rapporti con C.S.A., Provincia, Comuni, Azienda
Ospedaliera,servizi di inserimento lavorativo, volontariato
ed altre agenzie formative
FUNZIONE STRUMENTALE 4
 coordina le attività della commissione che cura
Roncalli
l’orientamento in ingresso, l’orientamento in itinere,
l’orientamento in uscita
FUNZIONE STRUMENTALE 5
 coordina le attività della commissione che cura
Castoldi
l’orientamento in ingresso, l’orientamento in itinere,
l’orientamento in uscita
FUNZIONE STRUMENTALE 6
 aggiorna il POF e coordina i progetti
 aggiorna il sito WEB della scuola
 cura i progetti Educazione alla salute (gestione di rapporti
FUNZIONE STRUMENTALE 7
con esperti esterni, promozione del coinvolgimento dei
Roncalli / Castoldi
Consigli di classe e predisposizione del calendario delle
attività)
33
Responsabili dei laboratori
 cura dei rispettivi laboratori
Coordinatori dei Consigli di Classe
 su delega del Dirigente scolastico presiede le riunioni dei
consigli di Classe e cura la raccolta dei piani di lavoro dei
docenti
 predispone il tabellone dei voti per il Consiglio di Classe e
cura i rapporti con le famiglie
 cura la realizzazione del Progetto Accoglienza
Classi prime
 cura la raccolta delle segnalazioni dei docenti sul
comportamento e dei dati su: assenze - ritardi - colloqui
con i genitori
 cura il raccordo con il Dirigente scolastico in merito ai
provvedimenti disciplinari e predispone le comunicazioni
dei provvedimenti adottati
 su delega del Dirigente scolastico presiede le riunioni dei
consigli di Classe e cura la raccolta dei piani di lavoro dei
docenti
Classi quinte
 predispone il tabellone dei voti per il Consiglio di Classe e
cura i rapporti con le famiglie
 coordina il lavoro per la preparazione dell'Esame di Stato e
cura la stesura del Documento del Consiglio di Classe
 su delega del Dirigente scolastico presiede le riunioni dei
Consigli di Classe e cura la raccolta dei piani di lavoro dei
Classi seconde, terze, quarte
docenti
 predispone il tabellone dei voti per il Consiglio di Classe e
cura i rapporti con le famiglie
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11. REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Si conclude il Piano dell’Offerta Formativa dell’I.I.S. “V. Roncalli” con il Regolamento d’Istituto
revisionato nel corrente anno scolastico.
Premessa
La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e
di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro
età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Gli studenti stranieri
hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono.
L’Istituto, attraverso la collaborazione e l’interazione delle diverse componenti operanti nella
scuola, svolge un’azione diretta a promuovere negli studenti una coscienza civica, preparandoli
ad affrontare le problematiche sociali e a consolidare il loro sviluppo intellettuale, morale,
professionale o culturale in una prospettiva di effettiva libertà.
CAPO I
– INTEGRAZIONE TRA REGOLAMENTO E STATUTO DEGLI
STUDENTESSE
STUDENTI E DELLE
art. 1. GENERALITA’
Gli studenti devono contribuire ad instaurare rapporti di rispetto, correttezza e collaborazione nei
confronti del personale della scuola e dei loro compagni. Gli studenti, inoltre devono aver cura dei
luoghi e delle attrezzature scolastiche della cui conservazione sono corresponsabili. Essi saranno
chiamati a rispondere in solido degli eventuali danni provocati a cose o persone.
Gli studenti hanno diritto ad essere informati all’inizio dell’anno scolastico sul programma didattico che
il Consiglio di Classe intende svolgere. A fine anno i rappresentanti di classe dovranno controfirmare i
programmi effettivamente svolti.
E’ diritto degli studenti essere valutati con trasparenza di criteri, con modalità tendenti a far crescere le
capacità di autovalutazione, con tempestività rispetto alle verifiche eseguite.
CAPO II – FREQUENZA
art. 2. ORARIO DELLE LEZIONI E FREQUENZA
L’orario di inizio e termine delle lezioni è deliberato per ogni anno scolastico dal Consiglio di Istituto,
sentiti i pareri delle componenti scolastiche e sarà conseguentemente pubblicato all’albo.
Gli studenti sono tenuti al rispetto dell’orario delle lezioni e devono trovarsi in aula entro il suono della
campanella.
L’impegno di frequenza richiesto allo studente non si limita alla sola attività in aula, ma va esteso a
tutte le iniziative che vengono svolte ad integrazione dell’attività scolastica (visite guidate, stages, ecc.),
fatta eccezione per quelle opzionali.
Durante le lezioni, compatibilmente con l’attività in corso, può essere concesso dall’insegnante a non
più di un alunno per volta il permesso di assentarsi dall’aula per giustificati motivi e per un tempo
limitato. Al cambio dell’ora il permesso di assentarsi temporaneamente dall’aula potrà essere concesso
solo dal docente in entrata.
Gli studenti possono uscire dall’aula per lasciare l’Istituto solo dopo il segnale della fine dell’ultima ora
di lezione salvo i casi di uscita fuori orario.
Gli studenti possono circolare nelle classi con permesso del Preside o di un suo collaboratore, per
comunicazioni inerenti alla vita scolastica o ad iniziative culturali.
Gli alunni che dopo il cambio dell’ora o dopo l’intervallo tornino in classe con un sensibile ritardo
saranno segnalati sul registro di classe.
art. 3. ASSENZE
Le assenze degli studenti devono essere motivate dai genitori, sull’apposito libretto delle giustificazioni,
al Preside o ai suoi delegati al rientro a scuola. La firma deve corrispondere a quella precedentemente
35
depositata in segreteria all’atto di ritiro del libretto; esso viene fornito gratuitamente e solo in caso di
smarrimento o esaurimento dello stesso, il secondo libretto verrà consegnato previo pagamento di
€ 5,00. Il libretto delle giustificazioni deve essere ritirato entro la data comunicata annualmente dalla
Segreteria. Oltre tale data le assenze non saranno più accettate sul diario. Le assenze non
consecutive devono essere giustificate separatamente.
I docenti annoteranno sul registro di classe sia i nominativi degli alunni che hanno presentato la
giustificazione, sia di quelli che non l’hanno presentata; in caso di reiterate dimenticanze, l’alunno sarà
ammesso solo dopo che la famiglia, anche telefonicamente, avrà contattato la scuola.
Dopo sei giorni consecutivi di assenza il coordinatore di classe informa la famiglia dell’alunno.
Qualora si verifichino assenze ripetute o abitudinarie, il coordinatore del consiglio di classe convocherà
i familiari, anche di alunni maggiorenni.
Gli alunni maggiorenni possono firmare personalmente le motivazioni di assenza, oltre agli atti dovuti
nei rapporti con la scuola, compresi i permessi di entrata o uscita fuori orario.
La scuola si riserva la facoltà di verificare che le famiglie ne siano a conoscenza.
art. 4 RITARDI
È compito del docente in classe ammettere l’alunno in ritardo annotandone l’ora d’ingresso e
l’eventuale giustificazione sul registro di classe.
Rimane comunque inderogabile il limite di ingresso entro le ore 9.50.
Qualora si verifichino ritardi ripetuti o abitudinari, il coordinatore del consiglio di classe convocherà i
familiari, anche di alunni maggiorenni
art. 5 PERMESSI DI ENTRATA E USCITA FUORI ORARIO
Non è consentito agli alunni entrare in Istituto dopo l’inizio della terza ora di lezione, né uscire prima
delle due ultime ore della mattinata.
Gli alunni/e possono uscire da scuola anticipatamente solo in coincidenza con il cambio dell’ora,
autorizzati/e dal Dirigente Scolastico o dai suoi Collaboratori.
Al sabato non sono concessi permessi di uscita anticipata permanenti. Eventuali permessi occasionali
saranno concessi solo in casi eccezionali.
È comunque necessaria la richiesta scritta del genitore o degli alunni maggiorenni.
Il Dirigente Scolastico ed i suoi collaboratori hanno la facoltà di verificare telefonicamente l’autenticità
della richiesta.
Se dovessero essere attivate delle lezioni pomeridiane, non sono concessi permessi di entrata
posticipata.
Nel caso di malore dell’alunno, anche se maggiorenne, sarà possibile uscire in qualsiasi ora, ma solo
accompagnati da un genitore.
Permessi permanenti di entrata o di uscita fuori orario sono concessi dal Dirigente Scolastico agli
alunni che presenteranno una richiesta opportunamente documentata e motivata.
CAPO III – COMPORTAMENTO E NORME IGIENICO SANITARIE
art. 6. NORME COMPORTAMENTALI
Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere al meglio gli impegni di studio.
Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale tutto
della scuola il rispetto dovuto per la funzione svolta da questi e, nei confronti dei loro compagni, lo
stesso rispetto che chiedono per se stessi.
Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti
d’Istituto.
Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a
comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura
come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Durante le lezioni non è consentito l’uso del telefono cellulare (vedi normativa vigente Norma
Ministeriale 30 del 15 marzo 2007).
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art. 7. SPOSTAMENTI ESTERNI
Qualsiasi spostamento tra diversi luoghi adibiti ad attività scolastica deve avvenire per classi intere, con
l’accompagnamento di personale in servizio.
La scuola mette a disposizione appositi spazi per collocare biciclette e motorini, ma non può in alcun
modo assicurare la vigilanza sugli stessi, né risponde di eventuali furti o danneggiamenti, che saranno
comunque denunciati all’autorità di polizia.
I mezzi stessi devono essere trasportati a mano sino all’esterno delle aree a ciò destinate. Gli allievi/e
che hanno lezione in palestra alle prime due ore e successivamente debbano trasferirsi in sede,
devono portare preventivamente gli eventuali mezzi personali di locomozione rispettivamente nel cortile
di via Matteotti o di via Cairoli e da lì recarsi in palestra. Il ritardo ammissibile per questa operazione è
di 15 minuti sull’inizio delle lezioni.
I trasferimenti da/per le palestre nelle ore centrali della mattinata debbono avvenire esclusivamente a
piedi o con il mezzo di trasporto messo a disposizione dalla scuola.
art. 8. INGRESSO DI ESTRANEI
Le persone che non fanno parte della comunità scolastica per entrare in Istituto devono ottenere
l’autorizzazione del Dirigente Scolastico o di un suo collaboratore.
art. 9. DIVIETO DI FUMARE
La tutela dello stato di salute altrui, nel rispetto di elementari norme di igiene pubblica, esige che nei
locali dell’Istituto non sia consentito di fumare in conformità alla Legge 11.11.1975 n. 584 modificata in
Legge n. 3 – Art. 51 del 16.01.2003.
art. 10. GENERI DI CONFORTO
E’ a disposizione nell’Istituto la distribuzione di generi di conforto mediante distributori automatici. La
Giunta Esecutiva vigilerà sul servizio, sui prezzi e sulla qualità dei generi distribuiti.
L’uso di tale servizio è affidato al senso di responsabilità e di educazione civica degli utenti.
Carta, sacchetti, bottiglie, bicchierini, ecc., devono essere deposti nei contenitori appositamente
predisposti.
art. 11. INFORTUNI E NORME DI PRONTO SOCCORSO
In caso di incidenti agli studenti il docente in servizio provvederà ad informare immediatamente la
Segreteria per la chiamata di una unità di pronto intervento e per avvertire tempestivamente la famiglia.
Il docente stesso provvederà, in seguito, alla stesura della relazione sull’apposito registro dei verbali di
infortunio per i conseguenti atti d’ufficio. Nel caso in cui gli studenti dovessero ricorrere a controlli
medici fuori dall’orario delle lezioni, a seguito di lievi incidenti occorsi a scuola, alla segreteria dovrà
essere consegnata , nel più breve tempo possibile, la documentazione rilasciata dal Pronto Soccorso.
In caso di malore sarà immediatamente avvertita la famiglia che dovrà intervenire al più presto.
CAPO IV – DIRITTO DI ESPRESSIONE E ASSOCIAZIONE
art. 12. DIRITTO DI ESPRESSIONE
Singole persone appartenenti all’Istituto, gruppi e associazioni hanno diritto di pubblicare: notiziari,
avvisi e comunicazioni all’albo dell’Istituto, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. Il
responsabile è il firmatario del testo.
Non è consentita l’esposizione di testi non firmati e senza data.
Nei locali dell’Istituto sono predisposti spazi per l’affissione.
art. 13. DIRITTO DI ASSOCIAZIONE
Tutte le componenti scolastiche (alunni, docenti, genitori, non docenti) possono chiedere di riunirsi nei
locali dell’Istituto, al di fuori dell’orario di lezione, costituendo gruppi di studio e di lavoro che abbiano
come fine la discussione e il confronto su argomenti riguardanti la vita scolastica o attinenza con la
crescita civile e sociale degli individui.
Nella richiesta dovrà essere indicato l’argomento dell’attività o del dibattito.
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Nel caso in cui la riunione sia di soli alunni, è facoltà del Preside prevedere un docente per la
sorveglianza.
Sarà facoltà del Dirigente Scolastico accertare la rispondenza degli argomenti in discussione con le
finalità educative dell’Istituto e dovrà indicare per iscritto i motivi di un eventuale rifiuto.
art. 14. DIRITTO DI ASSEMBLEA
Il diritto di assemblea è regolato dagli articoli 42, 43, 44, 45 D.P.R. 31/5/74 n. 416 e D.L. n. 297 del
16.04.1994 che fanno parte integrante del presente regolamento.
La richiesta di convocazione dell’Assemblea di classe o di Istituto degli studenti deve essere inoltrata al
Preside almeno cinque giorni prima della data stabilita e corredata dal relativo ordine del giorno; sono
consentite al più 2 ore mensili di assemblea di classe, da concordarsi con i docenti.
Durante l’assemblea di classe l’insegnante che ha concesso l’ora deve svolgere una discreta
sorveglianza.
L’assemblea di Istituto degli studenti deve redigere un regolamento per il proprio funzionamento.
Non potrà essere consentita la presenza di persone esterne senza l’autorizzazione del Dirigente
Scolastico.
E’ obbligo del Dirigente Scolastico rispondere entro due giorni dalla data di ricevimento della richiesta.
Di ogni assemblea di classe o di Istituto sarà redatto un verbale a cura dei richiedenti senza la
consegna del quale non è concedibile la successiva assemblea.
CAPO V – USO DELLE RISORSE
art. 15. GENERALITA’
Per l’utilizzo delle strutture particolari (biblioteca, laboratori, aule speciali, officine, sala video) vengono
indicate alcune norme generali di comportamento. Dovranno comunque essere osservate le norme dei
regolamenti specifici di reparto che fanno parte integrante del presente regolamento. Esse dovranno
essere portate alla conoscenza degli interessati ed affisse in modo ben visibile nei locali.
art. 16. UTILIZZO DI AULE SPECIALI E LABORATORI
Le aule speciali, i laboratori e le officine sono affidate alla responsabilità di un docente incaricato dal
Collegio dei Docenti che si avvale della collaborazione degli altri docenti che utilizzano le attrezzature e
degli aiutanti tecnici addetti al reparto. Il docente incaricato curerà in particolare in collaborazione con il
responsabile del magazzino, la tenuta del registro di inventario del materiale.
Gli studenti, per attività di recupero o approfondimento, possono accedere ai laboratori o aule speciali
in orari diversi da quelli di lezione solo se accompagnati da un insegnante.
In ogni caso l’insegnante che accede ad un laboratorio, che non prevede la presenza dell’A.T., compila
il registro di presenza.
art. 17. UTILIZZO OFFICINE
Durante le esercitazioni deve essere garantito il rispetto delle norme di sicurezza e di igiene.
L’Ufficio Tecnico, in particolare, in collaborazione con gli insegnanti tecnico-pratici, i docenti preposti ai
laboratori e gli aiutanti tecnici, deve provvedere con tempestività ai periodici controlli dei reparti e delle
attrezzature, anche attraverso gli organi ispettivi competenti, affinché siano costantemente soddisfatte
le vigenti norme C.E.I, A.N.C.C., E.N.P.I..
art. 18. UTILIZZO DELLA BIBLIOTECA E DELLA SALA VIDEO
Il servizio di consultazione e prestito dei libri della biblioteca è aperto a tutti i membri delle varie
componenti scolastiche.
Le classi possono accedere alla sala video per assistere alla proiezione dei materiali individuati solo se
accompagnati e sorvegliati da un docente.
art. 19. CENTRO DI INFORMAZIONE E CONSULENZA (C.I.C.)
Per accedere al servizio di ascolto, informazione e consulenza attivato presso il C.I.C. gli studenti
singoli o in gruppo devono essere muniti di un’autorizzazione scritta rilasciata dal responsabile del
C.I.C.. L’autorizzazione sarà controfirmata dall’insegnante in servizio.
38
CAPO VI – SANZIONI
art. 20. MANCANZE DISCIPLINARI
Sono da considerarsi mancanze disciplinari:
1. l’allontanamento ingiustificato dall’aula
2. l’allontanamento ingiustificato dall’edificio scolastico
3. le assenze ingiustificate, i ritardi ingiustificati, i ritardi all’inizio delle lezioni, non occasionali
anche se giustificati; i ritardi non occasionali ai cambi dell’ora o a fine intervalli
4. un comportamento di disturbo tale da impedire un sereno e proficuo svolgimento dell’attività
didattica
5. turpiloquio o bestemmia
6. un comportamento irriguardoso nei confronti dei compagni e di tutto il personale della scuola
7. l’inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal presente regolamento
8. l’utilizzo volutamente scorretto delle attrezzature scolastiche nonché dei danni arrecati al
patrimonio della scuola
9. fumare all’interno dell’edificio scolastico; in caso di trasgressione, si applica quanto stabilito
dall’art. 51 Legge 16/01/2003 n. 3
10. l’uso del cellulare o di altri dispositivi multimediali nelle aule durante l’attività scolastica
11. la falsificazione della firma di genitori e insegnanti
12. la falsificazione di voti su elaborati o di documenti ufficiali (in caso di discordanza fa fede il voto
riportato sul registro del docente)
13. sono sanzionabili inoltre tutti i reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o
rechino pericolo all’incolumità delle persone come stabilito dall’art. 1 D.P.R. 235 del 21/11/2007.
art. 21. PROCEDIMENTI DISCIPLINARI
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
Prima di comminare una sanzione il Dirigente Scolastico inviterà lo studente ad esporre le proprie
ragioni.
Le sanzioni che comportano conseguenze gravi, come l’allontanamento dalla scuola,sono sempre
decise dall’Organo Collegiale (Consiglio di Classe o Consiglio di Istituto) individuato come competente
e dopo aver avviato un procedimento disciplinare così regolamentato:
1. chiunque rilevi l’infrazione, la comunica tempestivamente al Dirigente Scolastico o a un suo
delegato
2. il D.S. acquisisce tutte le informazioni necessarie, convoca lo studente coinvolto, dà notizia alla
famiglia. Qualora ritenga insufficienti gli elementi a favore dello studente, procede alla
convocazione tempestiva del Consiglio di Classe allargato alla componente genitori e studenti e ne
dà comunicazione scritta alla famiglia
3. il Consiglio di Classe si riunisce entro 5 giorni dalla convocazione ed entro tale data lo studente può
produrre ulteriori elementi a suo favore
4. il Consiglio di classe, preso atto di tutti gli elementi a sua conoscenza, definisce e delibera la
sanzione disciplinare
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5. in caso di infrazioni particolarmente gravi, il Consiglio di Classe può rimettere al Consiglio di Istituto
la comminazione della sanzione; in tal caso il Consiglio di Istituto, alla presenza di un docente del
Consiglio di Classe quale testimone dei fatti, formula la proposta di sanzione e la vota
6. il provvedimento disciplinare adottato viene notificato per iscritto alla studente e alla famiglia
7. le sanzioni comminate vengono riportate nel fascicolo personale dello studente.
art. 22. SANZIONI DISCIPLINARI
I tipi di provvedimenti disciplinari, in relazione alle mancanze esposte nel precedente articolo, sono:
Organo a cui compete
irrogarle
Docente
Sanzioni disciplinari
Mancanze disciplinari
1. Ammonizione sul registro di
classe, riportata anche sul
libretto
 L’allontanamento
ingiustificato dall’aula.
 Le assenze
ingiustificate, i ritardi
ingiustificati, i ritardi all’inizio
delle lezioni, non occasionali
anche se giustificati; i ritardi non
occasionali ai cambi dell’ora o a
fine intervalli.
 Un comportamento di
disturbo tale da impedire un
sereno e proficuo svolgimento
dell’attività didattica.
 L’uso del cellulare o di
altri dispositivi multimediali nelle
aule durante l’attività scolastica.
Il dispositivo sarà ritirato dal
docente presente, consegnato
in presidenza e ritirato dal
genitore.
2. Ammonizione del Dirigente
Scolastico o di un suo
collaboratore sul registro di
classe e sul libretto
 Mancanze reiterate dei
punti precedenti.
 L’inosservanza delle
disposizioni organizzative e di
sicurezza dettate dal presente
regolamento.
Dirigente Scolastico o suo
collaboratore su segnalazione
del docente
3. Attività pomeridiana a favore
della comunità scolastica
mirata, per quanto possibile, al
ripristino della situazione
precedente al danno
 L’utilizzo volutamente
scorretto delle attrezzature
scolastiche nonché dei danni
arrecati al patrimonio della
scuola.
Delibera del Consiglio di
Classe
4. Allontanamento dalle lezioni
per un periodo non superiore a
15 giorni
 Mancanze disciplinari di
cui ai punti precedenti già
sanzionate e reiterate.
Una volta raggiunti i 10 ritardi
all’inizio delle lezioni, di cui
all’art. 20 punto 3, il Consiglio di
Classe adotterà il
Delibera del Consiglio di
Classe
40
provvedimento disciplinare.
 L’allontanamento
ingiustificato dall’edificio
scolastico.
 Turpiloquio o
bestemmia.
 Un comportamento
irriguardoso nei confronti dei
compagni e di tutto il personale
della scuola
 La falsificazione della
firma di genitori e insegnanti
 La falsificazione di voti
su elaborati o di documenti
ufficiali.
5. Allontanamento dalle lezioni
per un periodo superiore a 15
giorni
 Sono sanzionabili inoltre
tutti ii reati che violano la dignità
e il rispetto della persona
umana e che rechino pericolo
all’incolumità delle persone,
come stabilito dall’art.1 del
D.P.R. 235 del 21/11/2007.
Delibera del Consiglio di
Istituto
6. Non ammissione allo
scrutinio finale
 Violazione delle norme
del Codice Civile e Penale.
Delibera del Consiglio di
Istituto
7. Non ammissione all’Esame
di Stato conclusivo del corso di
studi
 Violazione delle norme
del Codice Civile e Penale.
Delibera del Consiglio di
Istituto
art. 23. RICORSI
Contro le sanzioni disciplinari che prevedono l’allontanamento dalla comunità scolastica, , entro
quindici giorni dalla comunicazione della sanzione, è ammesso ricorso all’organo interno di garanzia
che decide nel termine di dieci giorni.
L’organo di garanzia è composto da:

Il Dirigente Scolastico, che lo presiede

due insegnanti nominati dal Collegio dei Docenti, (due docenti della sezione “Roncalli”, due
docenti della sezione “Castoldi”);

un rappresentante degli studenti scelto fra i rappresentanti di classe degli studenti e nominato in
un’apposita assemblea per la sezione “Roncalli”; un rappresentante degli studenti scelto fra i
rappresentanti di classe degli studenti e nominato in un’apposita assemblea per la sezione
“Castoldii”;

un rappresentante dei genitori, scelto tra i rappresentanti dei genitori facenti parte del Consiglio
di Istituto per la sezione “Roncalli”; un rappresentante dei genitori, scelto tra i rappresentanti dei
genitori facenti parte del Consiglio di Istituto per la sezione “Castoldi”.
Qualora lo studente nominato per ognuna delle due sezioni “Roncalli” e Castoldi” fosse oggetto della
sanzione, sarà sostituito dal rappresentante degli studenti dell’altra sezione.
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CAPO VII – NORME RIGUARDANTI I GENITORI
art. 24. GENERALITA’
I genitori hanno il diritto di avere informazioni personali sul comportamento dei propri figli direttamente
dagli insegnanti. A tal fine deve essere predisposto dopo l’entrata in vigore dell’orario definitivo, un
orario per i colloqui con i docenti.
Tra il Consiglio di Classe ed i genitori deve intercorrere un reciproco, tempestivo scambio di
informazioni riguardanti particolari situazioni degli alunni.
Il libretto scolastico e il diario dello studente saranno considerati gli strumenti principali per lo scambio
di informazioni tra scuola e famiglie.
CAPO VIII – CORSO SERALE
art. 25. ISCRIZIONI
L’iscrizione al corso serale è ammessa per coloro che:
1. sono in possesso di diploma di licenza media (per gli stranieri è possibile conseguire la licenza
anche durante il corso di studi);
2. hanno compiuto i 18 anni e si trovano in una delle seguenti condizioni:
 Lavoratori con contratto a tempo indeterminato, determinato o a progetto;
 Inoccupato, disoccupato che ha interrotto gli studi da 1 o più anni.
CAPO IX – NORME FINALI
art. 26. RIFERIMENTI DI LEGGE
Per tutto ciò che non è espressamente menzionato nel presente regolamento si fa riferimento alle
vigenti norme di legge.
art. 27. VALIDITA’ DEL REGOLAMENTO
Tutto quanto contemplato negli articoli precedenti, non esaurisce ogni problema presente e futuro.
Sono possibili ed auspicabili aggiornamenti grazie anche alla flessibilità con cui il Regolamento è stato
concepito.
Il presente regolamento è stato approvato dagli organi collegiali competenti.
Vigevano, dicembre 2013
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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
L’ISTITUTO “RONCALLI”
SI IMPEGNA
nei confronti di STUDENTI E GENITORI a
 divulgare e far conoscere il POF ed il Regolamento di Istituto
 realizzare i curricoli disciplinari e le scelte progettuali, metodologiche elaborate nel POF
 rispettare e far rispettare le norme previste dal Regolamento di istituto
 procedere all’attività di verifica e valutazione in modo coerente rispetto ai programmi ed ai
criteri stabiliti dal Collegio Docenti
 creare un clima di rispetto reciproco tra le componenti scolastiche
 stabilire un clima di costruttiva collaborazione
 utilizzare il libretto personale per comunicare efficacemente con la famiglia
LO STUDENTE
SI IMPEGNA
Nei confronti dell’ISTITUTO “RONCALLI” a
 conoscere e rispettare le norme del Regolamento di istituto
 adottare comportamenti civili e responsabili, rispettando i compagni, il personale della
scuola, l’ambiente scolastico
 essere puntuale alle lezioni e frequentare con regolarità
 avere sempre a disposizione il libretto personale
 lasciare l’aula solo se autorizzato, uno alla volta e solo in caso di necessità
 non usare in classe il telefono cellulare o altri dispositivi elettronici o audiovisivi
 non consumare cibi o bevande in classe e nei laboratori
I GENITORI
SI IMPEGNANO
Nei confronti dell’ISTITUTO “RONCALLI” a
 conoscere il POF e le norme del Regolamento di Istituto
 instaurare un dialogo costruttivo con i docenti
 collaborare con la scuola nel responsabilizzare lo studente rispetto alla necessità d adottare
comportamenti civili e responsabili, nel rispetto dei compagni, del personale della scuola,
dell’ambiente scolastico
 risarcire economicamente gli eventuali danni a carico di persone e/o cose provocati dal figlio,
anche se maggiorenne
 controllare periodicamente il libretto personale
 far rispettare l’orario d’ingresso a scuola, vigilare sulla frequenza, giustificare le assenze,
contattare la scuola per accertamenti
DATA ________________________
Firma del Dirigente Scolastico ____________________________________
Firma dello Studente __________________________________
Firma del GENITORE _________________________________
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Scarica il POF - IPSIA Roncalli