CULTURA & SPETTACOLI
Sabato 10 settembre 2005
il Resto del Carlino
5
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ANCONA — Si apre nel segno del musical la stagione
di prosa del Teatro Stabile
delle Marche. Prima il mastodontico e fantastico Pinocchio della Compagnia della
Rancia (dal 15 al 18 settembre al Teatro delle Muse),
con Manuel Frattini nel ruolo del protagonista e la regia
di Saverio Marconi; poi Footloose, un vero concentrato
di energia che vede impegnati i ragazzi della trasmissione “Amici” in acrobazie e
balli scatenati (dal 29 settembre al 2 ottobre).
Troppa leggerezza? Niente
paura. Non mancano i classici, a cominciare dal Re Lear
che Roberto Herlizka porterà in scena dall’11 al 17 ottobre al Teatro Sperimentale,
con la regia di Antonio Calenda. Lo Stabile delle Marche è anche sinonimo di
grandi interpreti. Così, dal
12 al 18 novembre, sempre
allo Sperimentale, torna
l’amatissimo Paolo Poli ne
Il ponte di San Luis Rey, tratto dal romanzo di Thornton
Wilder. Dal 22 al 27 novembre Lello Arena, Max Malatesta e Gaia Aprea portano
sul palcoscenico La trilogia
della villeggiatura di Carlo
Goldoni con la regia di Luca
De Fusco. L’anno si chiuderà con Ti ho sposato per allegria di Natalia Ginzburg,
SENIGALLIA (Ancona) –
Ventuno anni di storia, ma
anche di dischi e di concerti. Nutrimento essenziale
per una rock band. Gli Unsane (nella foto), che suonano stasera al Mamamia
(ore
22,30
info.
071.6610017), sono paladini di quel rock sporcato, ma
allo stesso tempo abbellito
dai rumori. Il noise. Così si
sono affrettati ad etichettarlo i critici. E nel noise c’è
tutta la generazione dei Sonic Youth, portabandiera di
un genere che ha trovato
proseliti anche in Italia. Basti pensare ai primi Marlene Kuntz. Quelli di «Catartica» e «Il vile». Gli Unsane
TEATRO Muse di Ancona
Sbuca Pinocchio
fra re Lear
e Virgina Wolf
con Valerio Binasco, neo direttore dello Stabile, chiamato a dirigere Maria Amelia
Monti e Antonio Catania
(dal 13 al 18 dicembre). Si
tratta di uno degli spettacoli
di maggior successo della
scorsa stagione. Poteva mancare Pirandello? Certo che
no. Ecco così Giulio Bosetti
proporre nella doppia veste
di attore e regista Così è (se
vi pare), dal 10 al 15 gennaio. Si torna alle alle Muse
dall’8 al 12 marzo per il musical Il ritratto di Dorian
Gray, spettacolo capolavoro
di Tato Russo (il regista di
Scugnizzi), liberamente tratto dal romanzo di Oscar Wilde, con la cantante Irene Fargo. Nello stesso mese, dal 21
al 26, alle Muse si potranno
ammirare due grandi della
prosa, per la prima volta insieme: Gabriele Lavia e Mariangela Melato, protagonisti di Chi ha paura di Virginia Wolf di Edward Albee.
La regia è dello stesso Lavia. Dopo Eros Pagni, dal 30
marzo al 2 aprile interprete
di L’illusion comique di Pierre Corneille (regia di Marco
Sciaccaluga), sarà Antonio
Albanese a chiudere la stagione alle Muse (dal 20 al 23
aprile). Diretto da Giampiero Solari, Albanese sarà protagonista del nuovo spettacolo Psicoparty, scritto da Michele Serra e prodotto da Ballandi spa in collaborazione
con il Teatro Stabile delle
Marche. Undici spettacoli in
tutto, ai quali si aggiungono
IL CONCERTO Unsane stasera al Mamamia
Il rock? Sporchiamolo di rumore
Ritornano i paladini del ‘noise’
scrivono e cantano le loro
canzoni dal 1984, quando
si incontrarono e decisero
di mettere su una band al
«Sarah Lawrence College»
di Bronxville. La genesi è la
stessa di tanti gruppi. A dare impulso alla fondazione
degli Unsane ci pensò
Chris Spencer. Uno dal cognome impegnativo. Chris
infatti, è il fratello di Jon
Spencer, quello dei Jon
Spencer & Blues Explosion
tanto per intendersi. Con
Spencer a completare il terzetto Unsane c’erano Peter
Shore al basso e Charlie
Ondras alla batteria, che
confluirà poi anche nei
Boss Hog, altro progetto
musicale targato Jon Spencer. Una line up classica devota a sonorità rumorose.
Per il primo disco, «Concrete bed», occorre aspettare
sei anni. Esce nel 1990 pubblicato dalla Glitterhouse.
Altro marchio di fabbrica
IN CARTELLONE
Dall’alto a sinistra una
scena del musical
«Pinocchio» e un
momento di
«Footloose». Qui sopra
Antonio Albanese, a
sinistra Gabiele Lavia e
Mariangela Melato
gli eventi fuori abbonamento, come Gli ultimi saranno
gli ultimi, in cui lo stesso Solari dirigerà Paola Cortellesi
(9 e 10 dicembre al Teatro
Sperimentale), e Corruzione
a Palazzo di giustizia, con la
Compagnia del Teatro
Marko di Valona, per la prima volta in Italia, diretta da
Luigi Moretti (23 settembre). E’ una stagione degna
della storia recente dello Sta-
bile, che negli ultimi cinque
anni ha raccolto un milione e
200mila spettatori, con 28
spettacoli in tournée in 15 teatri italiani. Senza dimenticare i 500 diplomati alla Scuola di recitazione. A ricordarlo, sul libretto di sala che sarà distribuito a inizio stagione, sono Renato Galeazzi,
Tommaso Paolucci e Valerio Binasco, rispettivamente
presidente, direttore e direttore artistico dello Stabile.
che gli Unsane diventeranno presto una delle band di
riferimento della scena indie, soprattutto quando la
Matador, tra le regine delle
etichette indipendenti, decide di pubblicare il disco
omonimo un anno dopo.
Non solo musica e concerti,
ma anche lutti. Gli Unsane
perdono il batterista Ondras, stroncato nel 1992 da
un’overdose a soli 26 anni.
Al suo posto Vincent Signorelli e la storia degli Unsane continua. Uscirà dal
gruppo più tardi, nel 1995,
anche il bassista Shore, che
sarà sostituito dai Dave
Curran . E così l’ultimo sussulto prima di chiudere le
tende per un po’ è del 1998:
«Occupational Hazard».
Da un po’ gli Unsane, il
trio Spence-Curran-Signorelli, sono tornati sulle scene, hanno realizzato un disco, hanno ricominciato a
suonare e per il concerto di
Gli abbonati avranno una riduzione sugli spettacoli fuori abbonamento e potranno
prenotare con riduzione del
biglietto sia la Mostra Internazionale su Gentile da Fabriano (aprile 2006) che lo
spettacolo Gentile - La Favola gotica del pittore di Dio.
Info: 071 5021630 (dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle
18) e 071 52525 (biglietteria
del Teatro delle Muse).
Raimondo Montesi
sabato al Mamamia coglieranno a piene mani dall’ultimo lavoro, ma anche dal
proprio repertorio. Un pezzo di storia del rock anni’90 nel pieno dell’era
grunge e Nirvana.
Matteo Massi
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Sbuca Pinocchio fra re Lear e Virgina Wolf