PROTOCOLLO di ISTITUTO per la VALUTAZIONE degli ALUNNI
A seguito dell’ emanazione del DPR n°122 del 22 giugno 2009 , in osservanza al decreto stesso e utilizzando le
prerogative concesse alle istituzioni scolastiche dal regolamento sull’autonomia, il nostro Istituto ha intrapreso un
percorso di autoformazione e ricerca, allo scopo di giungere ad una sistemazione organica, condivisa, trasparente dei
provvedimenti adottabili in materia di valutazione degli alunni.
I docenti, aggregati per aree disciplinari e di ambito, hanno elaborato e presentato all’approvazione del Collegio un
documento in cui vengono enucleati sia i principi fondanti che qualificano il processo di valutazione , sia procedure
condivise (“Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della
valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del
piano dell'offerta formativa”. DPR 122/09 art.1 c. 5 ).
Tale documento costituisce il “Protocollo di Istituto per la Valutazione degli Apprendimenti “, ai sensi dell’art.1 c. 5
del DPR n°122/2009 in esame e nel rispetto dell’ autonomia conferita alle istituzioni scolastiche in materia secondo il
D.P.R. 275/99 art.4 c 4.
NORMATIVA ESSENZIALE DI RIFERIMENTO
1. DPR n° 122/2009 “Regolamento per il coordinamento delle norme vigenti sulla valutazione degli alunni”
2. DPR n° 275/1999 “ Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi
dell’art.21 della L.n°59/1997”
3. D. Lgs. 59/ 2004 “Definizione delle norme generali relative alla Scuola dell’Infanzia e al Primo Ciclo di
Istruzione a norma dell’art.1 L. 53703”
4. Atto di indirizzo del Ministro dell’ Istruzione Università e Ricerca - 8 settembre 2009
5. DPR n° 249/ 1998 “Statuto delle Studentesse e degli Studenti” e successive modificazioni
6. L. n° 104/ 1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con h.”
7. L. 170/10
FONDAMENTI TEORICI E GARANZIE NEL PROCESSO VALUTATIVO
La valutazione dei risultati, del comportamento e del processo formativo nel suo insieme, assume un ruolo centrale
nell’esperienza scolastica di ciascun allievo.
L’istituto Comprensivo , in conformità alla norma regolamentare:
1. si impegna ad accompagnare il percorso scolastico di ogni singolo alunno in modo trasparente e coerente al
progetto formativo delineato.
2. sottolinea la complessità del processo valutativo e ne evidenzia i principi fondanti , che devono essere sostenuti
dall’azione delle singole componenti coinvolte nel processo, ciascuna per le proprie competenze, con
consapevolezza del proprio ruolo, riconoscimento del ruolo altrui, responsabilità riguardo al proprio compito,
rispetto reciproco.
3. alla luce di tale premessa, opera una legittima distinzione tra responsabilità giuridica della valutazione, che è
di esclusiva competenza degli organi tecnici della scuola, e responsabilità pedagogica, in cui sono coinvolti
tutti gli attori, allievo e genitori, ciascuno secondo proprie responsabilità, in una prospettiva di cooperazione
educativa; sotto questo profilo il Collegio adotta i principi del testo regolamentare, laddove esso si occupa
della responsabilità giuridica della valutazione, ne sottolinea la competenza esclusiva dei docenti, gli oggetti su
cui si esercita, i requisiti di coerenza, omogeneità, trasparenza, a garanzia dei diritti dell’utenza e pone
l’accento sull’impegno-obbligo delle istituzioni scolastiche a elaborare propri documenti e a pubblicizzarli
(DPR 122/09 art.1).
4. ritiene la valutazione, concordemente con le teorie psicopedagogiche e docimologiche, non inclusa nel novero
delle scienze esatte, bensì nel novero delle scienze psicosociali, che sfuggono al criterio della misurazione
assoluta dei propri oggetti di studio e dei propri prodotti.
5. individua come oggetto della valutazione: il processo di apprendimento, il comportamento, il rendimento
scolastico.
1
6. ciò premesso, fa proprio il principio secondo il quale la scuola è tenuta a valutare l’evoluzione di ogni singolo
alunno nel rispetto delle individualità, della promozione e della crescita di ciascuno
7. considera la valutazione nel suo insieme composta da tre momenti:
a) la valutazione iniziale: si effettua all’inizio di un anno scolastico o di un processo formativo per
verificare i livelli di partenza degli allievi;
b) la valutazione in itinere: si svolge contestualmente al percorso di insegnamento/apprendimento con
lo scopo di avere informazioni su come lo studente apprende e orientare e adattare il processo
formativo in modo che sia efficace.
c) la valutazione finale o sommativa : serve a definire le conoscenze, le abilità, le competenze acquisite
e gli obiettivi formativi raggiunti. Tale valutazione tiene conto dell’evoluzione di ogni singolo alunno
rispetto al livello di partenza
8. ritiene non un mero adempimento burocratico l’informazione ai genitori, tempestiva , esauriente, attendibile,
sui risultati raggiunti dagli allievi, in itinere e finali, quanto piuttosto una misura strategica per assicurare ad
ogni alunno la continuità nel percorso di apprendimento, attraverso il richiamo all’ impegno di tutti gli attori
coinvolti nel progetto di formazione
9. ritiene che la valutazione periodica e annuale, nei suoi aspetti tecnici e pedagogici , debba indirizzare in
positivo il percorso del singolo studente, anche attraverso iniziative di recupero, sostegno, consolidamento,
potenziamento
10. stabilisce che gli alunni insufficienti in una o più discipline, possano raggiungere una votazione positiva per
effetto del voto di consiglio; espresso sulla base dei seguenti aspetti:
a) frequenza regolare
b) alternanza di esiti positivi e negativi
c) costanza di impegno
d) partecipazione positiva alle attività di recupero.
In caso di elevamento del voto in base ai criteri di cui sopra, nel verbale di scrutinio viene riportata la dicitura
“per votazione espressa dal Consiglio di Classe”. Ai genitori/affidatari dei medesimi alunni viene inviata una
comunicazione riservata nella quale sono evidenziate le carenze disciplinari comunque rilevate.
11. ritiene tuttavia che, a fronte di evidenti carenze negli apprendimenti e/o nel comportamento, tali da far
prevedere una compromissione della linearità e progressione del percorso formativo, va prevista la non
ammissione all’anno successivo o all’esame finale.
12. stabilisce che ogni Team / Consiglio di Classe avrà cura di evidenziare, motivare e documentare (sia a verbale,
sia ad alunni e genitori) tale eventuale ultima circostanza, sia in fase di evoluzione (valutazione in itinere) sia
in fase finale ( valutazione sommativa).
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SCADENZE DEI PERIODI DI VALUTAZIONE
Ai fini della valutazione l’anno scolastico viene diviso in due periodi:
- primo periodo di 3 mesi , da settembre a dicembre
- secondo periodo di 5 mesi, da gennaio a giugno
COMUNICAZIONI ALLE FAMIGLIE
LIBRETTO DELLE COMUNICAZIONI:
Gli esiti delle verifiche in itinere e sommative sono comunicati alle famiglie tramite il libretto personale delle
comunicazioni.
Si ricorda che tale documento, viste le modalità di gestione e conservazione, non costituisce documento di valutazione,
ma solo strumento di comunicazione.
Le verifiche di norma non vengono consegnate in visione alle famiglie. E’ possibile farne richiesta scritta, alle
condizioni indicate nel regolamento di Istituto.
SCHEDE DI VALUTAZIONE:
La consegna delle schede di valutazione alle famiglie è prevista rispettivamente per ciascun periodo entro :
- seconda decade di gennaio
2
-
seconda decade di giugno
COLLOQUI INDIVIDUALI.
Ogni docente dispone di uno spazio orario settimanale per i colloqui individuali con i genitori, esclusivamente su
appuntamento. Tale forma di comunicazione è attivata dalla seconda settimana di ottobre fino alla seconda settimana
di dicembre e dalla seconda settimana di febbraio alla terza settimana di maggio.
Vengono previste inoltre due tornate di colloqui pomeridiani aperti a tutti i genitori, una per ciascun periodo valutativo.
COMUNICAZIONE DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA
Nel mese di ottobre si tengono le assemblee per le elezioni dei rappresentanti dei genitori. In tale sede il coordinatore
illustra la situazione iniziale della classe.
La situazione di partenza individuale per ciascun alunno e per ciascuna disciplina può essere illustrata da ciascun
docente nei colloqui individuali.
“PAGELLINO”:
A metà del secondo periodo viene consegnato alle famiglie un documento predisposto dalla scuola, di aggiornamento
sull’andamento didattico - disciplinare. In caso di situazioni a rischio di non ammissione all’anno successivo o
all’esame finale, i genitori/tutori del minore vengono formalmente invitati ad un colloquio con un docente referente del
Consiglio di Classe.
GIUDIZIO ORIENTATIVO:
Solo per le classi terze viene consegnato alle famiglie, entro dicembre , un documento predisposto dalla scuola, recante
motivato giudizio sulla scelta della scuola secondaria superiore o di percorsi di formazione professionale da frequentare
fino all’assolvimento dell’obbligo di istruzione.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE:
Al termine della scuola secondaria un documento descrive e certifica le competenze acquisite da ciascun alunno nei vari
ambiti disciplinari, mediante indicazione di voto numerico.
Il documento in via transitoria verrà predisposto dalla scuola, in attuazione dell’art. 8 c. 6 del DPR 122/2009.
3
INDIVIDUAZIONE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
ITALIANO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
COMPRENSIONE LINGUA ORALE
COMPRENSIONE LINGUA SCRITTA
PRODUZIONE LINGUA ORALE
PRODUZIONE LINGUA SCRITTA
RIFLESSIONE LINGUISTICA
CONOSCENZA CONTENUTI
STORIA – CITTADINANZA E COSTITUZIONE
1.
2.
3.
4.
CONOSCERE GLI EVENTI E COLLOCARLI NEL TEMPO E NELLO SPAZIO
STABILIRE RELAZIONI TRA FATTI STORICI OPERANDO ANALISI E CONFRONTI
COMPRENDERE E UTILIZZARE IL LINGUAGGIO STORICO E DELLE FONTI (DOCUMENTI,
CARTINE, ILLUSTRAZIONI ...)
COMPRENDERE I FONDAMENTI E LE ISTITUZIONI DELLA VITA SOCIALE, CIVILE E POLITICA.
GEOGRAFIA
1.
2.
3.
4.
OSSERVARE E DESCRIVERE L’AMBIENTE FISICO E UMANO
CONOSCERE E DESCRIVERE I FENOMENI GEOGRAFICI
COGLIERE E STABILIRE RELAZIONI TRA ELEMENTI FISICI E ANTROPICI
LEGGERE, COMPRENDERE E UTILIZZARE IL LINGUAGGIO GEOGRAFICO
CARTOGRAFIA
E
DELLA
LINGUE COMUNITARIE
1.
2.
3.
4.
5.
COMPRENSIONE/RICEZIONE ORALE
COMPRENSIONE/RICEZIONE SCRITTA
INTERAZIONE E PRODUZIONE ORALE
INTERAZIONE E PRODUZIONE SCRITTA
CONOSCENZA DI ASPETTI DI CULTURA E CIVILTA’
MATEMATICA
1. SAPERE:
 CONOSCERE GLI ELEMENTI DELLA DISCIPLINA
 COMPRENDERE ED USARE IL LINGUAGGIO SPECIFICO
2. SAPER FARE:
 APPLICARE LE CONOSCENZE
 IDENTIFICARE, COMPRENDERE E RISOLVERE PROBLEMI
SCIENZE
1. CONOSCENZA DEGLI ELEMENTI PROPRI DELLA DISCIPLINA
2. OSSERVAZIONE DI FATTI E FENOMENI ANCHE CON L’USO DI STRUMENTI
3. FORMULAZIONE DI IPOTESI E LORO VERIFICA SPERIMENTALE
4. COMPRENSIONE ED USO DEL LINGUAGGIO
4
TECNOLOGIA
1.
2.
3.
4.
COMPRENDERE E USARE LINGUAGGI SPECIFICI
ACQUISIRE CONOSCENZE TECNOLOGICHE
PROGETTARE E SPERIMENTARE
COMPRENDERE LA RELAZIONE UOMO – AMBIENTE
ARTE
1.
2.
3.
4.
CONOSCENZA / USO DEI LINGUAGGI
CONOSCENZA E USO DELLE TECNICHE ESPRESSIVE
PRODUZIONE E RIELABORAZIONE DEI MESSAGGI VISIVI
LETTURA DEI DOCUMENTI DEL PATRIMONIO CULTURALE E ARTISTICO
MUSICA
1. COMPRENSIONE ED USO DELLA SCRITTURA MUSICALE NELLA SUA ARTICOLAZIONE DI CODICE,
SOTTOCODICE E TEORIA
2. PRODUZIONE MUSICALE: L’ALUNNO ESEGUE, INTERPRETA, MODIFICA COLLETTIVAMENTE E
INDIVIDUALMENTE BRANI VOCALI E STRUMENTALI
3. COMPRENSIONE E ANALISI DEI PIÙ IMPORTANTI ELEMENTI COSTITUTIVI DI OPERE MUSICALI
ANCHE IN RELAZIONE AL CONTESTO STORICO
4. L’ALUNNO PROGETTA, REALIZZA “EVENTI MUSICALI” CHE INTEGRANO ALTRI SAPERI E FORME
ARTISTICHE
CORPO MOVIMENTO SPORT
1. EDUCARE AL MOVIMENTO
2. EDUCARE ATTRAVERSO IL MOVIMENTO - ANCHE CON LINGUAGGIO SPECIFICO
RELIGIONE
1. CONOSCERE I CONTENUTI PROPOSTI
2. SAPER RICONOSCERE IL LEGAME TRA RELIGIONE E VALORI
3. CONOSCERE LE FONTI BIBLICHE E IL LORO RIFERIMENTO
4. COMPRENDERE E UTILIZZARE I LINGUAGGI SPECIFICI.
INDIRIZZO MUSICALE
1. CONOSCENZA E USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO
2. USO E CONTROLLO DELLA TECNICA STUMENTALE
3. ESECUZIONE CORRETTA ED ESPRESSIONE PERSONALE
4. MUSICA D’INSIEME
5
DEFINIZIONE DI PARAMETRI COMUNI PER LA VALUTAZIONE
Fatte salve le norme generali e specifiche per la valutazione degli alunni ai sensi degli artt. 2 , 3 , 9, 10, 11 del
D.P.R. 122/2009, il Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Opera delibera i seguenti
criteri comuni per la valutazione del comportamento e degli apprendimenti disciplinari.
COMPORTAMENTO
Per la valutazione del comportamento, effettuata ai sensi dell’art.7 del D.P.R. 122/2009, il Collegio docenti delibera
come segue:
Il voto di comportamento rappresenta l’atteggiamento dell’allievo di fronte al contesto scolastico nel suo insieme; si
riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di carattere
educativo posti in essere al di fuori di essa. La valutazione viene espressa collegialmente dal Consiglio di Classe. Gli
indicatori che vengono osservati per la valutazione del comportamento sono:

Interesse e partecipazione

Impegno a casa e in classe

Rapporto con compagni e adulti

Rispetto delle scadenze e del materiale
Il voto di comportamento verrà quindi espresso secondo i seguenti parametri di valutazione:
VOTO






INDICATORI
Si interessa e partecipa attivamente alle lezioni
Svolge con regolarità e serietà le consegne scolastiche
Rispetta gli altri e l’istituzione scolastica
Ha un ruolo propositivo all’interno della classe
Ha raggiunto un ottimo grado di socializzazione
E’ collaborativo e affidabile





Si interessa e partecipa alle lezioni
Adempie costantemente ai propri doveri scolastici
Manifesta equilibrio nei rapporti interpersonali
Rispetta le norme disciplinari d’Istituto
Ha un ruolo positivo nel gruppo classe




Ha un’attenzione ed una partecipazione abbastanza regolari alle attività scolastiche
Talvolta non è puntuale nello svolgimento dei compiti assegnati
Si distrae talvolta durante la lezione
Evidenzia una partecipazione non sempre collaborativa al funzionamento del gruppo classe




Mostra un interesse saltuario per le discipline
Svolge i compiti in modo discontinuo
Disturba spesso l’attività didattica
Non sempre si rapporta correttamente con compagni e insegnanti
6





Mostra scarso per le discipline
Svolge i compiti in modo discontinuo e senza impegno
Disturba il regolare svolgimento delle lezioni
Non si rapporta correttamente con compagni e insegnanti
Non rispetta il regolamento scolastico
5




Mostra disinteresse per le discipline
Non esegue le consegne
Disturba insistentemente l’attività didattica
Manifesta comportamenti scorretti con compagni e insegnanti nonostante ripetuti richiami e/o
provvedimenti disciplinari
A fronte di comportamenti scorretti messi in atto non è capace di riconoscere le proprie responsabilità
10
9
8
7

6
L’ attribuzione del 5 in comportamento è conseguente a sanzione disciplinare comminata ai sensi dell’art.4 c. 1 del DPR
249/1998 e successive modificazioni.
La comunicazione alla famiglia sarà effettuata, a norma dell’art. 2 c. 8 lett. b del D.P.R. 122/09, con indicazione
di voto numerico illustrato da nota esplicativa, secondo lo schema di riferimento sotto riportato.
VOTO
10
9/8
8
7
6
5
NOTA ESPLICATIVA
comportamento corretto, maturo, responsabile e collaborativo
comportamento corretto e responsabile
comportamento corretto, ma non sempe responsabile.
comportamento poco responsabile e non sempre adeguato alle situazioni.
comportamento che ha determinato ripetuti provvedimenti disciplinari
comportamento scorretto che ha determinato ripetuti provvedimenti disciplinari nell’arco dell’anno
scolastico, fino alla sospensione dalle lezioni
DEROGA MOTIVATA AL LIMITE MINIMO DI FREQUENZA
Visto l’art. 11 c.1 del D.lgs. 59/04 e successive modificazioni , ai fini della validità dell’anno scolastico e per la
valutazione degli alunni, il Collegio Docenti ritiene di individuare le seguenti motivate deroghe al limite massimo di
assenze previste a norma di legge:
 gravi motivi di salute certificati come impedimento alla regolare frequenza
 gravi motivi di disagio psico-relazionale, opportunamente documentati come impedimento alla regolare
frequenza
Tali deroghe non sono applicabili ove si rilevi pregiudizio alla possibilità di procedere alla valutazione.
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