Trieste, maggio 2013
Ai Dirigenti Scolastici ed agli Insegnanti
delle Scuole Primarie e Secondarie
di primo e secondo grado
della Regione Friuli-Venezia Giulia
“DON PASQUALE” DI G.DONIZETTI
Melodramma buffo in tre atti
su libretto di G. Ruffini
L’Accademia Lirica Internazionale Santa Croce di Trieste presenta il progetto
“Ragazzi…all’opera!”, un laboratorio musico-teatrale rivolto agli alunni delle classi delle
scuole primarie e secondarie di primo e secondo livello della Regione Friuli-Venezia Giulia.
Il titolo proposto per l’anno scolastico 2013/2014 è “Don Pasquale” dramma buffo di
G.Donizetti: ultimo importante lavoro del compositore e fra i più rigogliosi nella storia della
lirica ottocentesca. Lo si ritiene il proseguimento appropriato, dopo “Il Barbiere di Siviglia” di
Rossini presentato nell’A.S. 2012/2013, nel percorso d’opera proposto ai ragazzi, dato che
entrambe le composizioni sono avvalorate da uno storico successo internazionale e dalla
profonda stima e sincera amicizia che legava i due operisti. Oltretutto, ai tempi, l’istinto di
Donizetti ha fatto sì che nascessero soluzioni musicali geniali che, tutt’ora, possono essere
assimilate dall’ascoltatore in modo spontaneo. E, dopo la Sua terza opera comica “L’Elisir
d’amore”, presentata agli studenti nell’A.S. 2011/2012 attraverso il progetto
“Ragazzi…all’opera!”, questa è ritenuta un inconsapevole omaggio ad un genere che all’epoca
stava scomparendo.
Il “Don Pasquale” viene considerato un’opera accattivante per i giovani grazie alle sue
strutture tipicamente di materia farsesca, ma anche per il carattere sottolineato nei
personaggi: Norina, giovane vedova, è tanto consapevolmente insopportabile, ma diventa
un’eroina nel momento in cui contrappone una schietta risata di scherno nei confronti di Don
Pasquale, vecchio celibatario, ad un sorriso malizioso a favore di Ernesto, suo amante
corrisposto e nipote di Don Pasquale. E di contorno troviamo il Dottor Malatesta che è amico
di Don Pasquale, ma molto più amico di Ernesto, il giovane tenore che risulta innovativo
all’interno del melodramma giocoso essendo stato idealizzato e romanticizzato . Donizetti
con la sua musica riesce perfettamente a raffrontare le motivazioni psicologiche e sociali del
‘dover dire’ e del ‘voler sentire’ dei suoi personaggi.
In sintesi, come sostiene il critico Egidio Saracino, si può definire “un’opera che all’invenzione
melodica unisce nostalgica rimembranza del Settecento lontano e quieti sorrisi dietro cui non
si avverte più la sferzata graffiante di Figaro, ma la carezza immalinconica della comprensione
umana”.
S. Croce, 758 - 34151 S.CROCE – TRIESTE
C.f. 90123970320 - P.iva 01179170327
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Considerando i suoni e le melodie sfavillanti di quest’opera, la si ritiene ottima da mettere in
scena coi bambini, ma anche coi ragazzi un po’ più grandi, purtroppo perennemente
circondati, nella loro vita reale, da stimoli un po’ meno preziosi dovuti alla moderna
tecnologia.
Donizetti musicando magistralmente la vicenda, è riuscito nell’intento di trasformarla in
un’avventura entusiasmante che permette, così, agli studenti di cimentarsi con la grandiosa
forma di spettacolo rappresentata dall’opera lirica e di avvicinare, di conseguenza, anche i
loro genitori a questo appassionante mondo.
Lo spettacolo in forma ridotta, previsto al termine dello svolgimento del progetto
“Ragazzi…all’opera!”, sarà frutto del lavoro specialistico degli Insegnanti dell’Accademia Lirica
Santa Croce che agiranno, direttamente nelle scuole, creando un perfetto connubio fra canto,
musica, recitazione: gli studenti si avvicineranno così al capolavoro donizettiano in modo
costruttivo ed intelligente facendosi guidare, incantare ed assaporando anche il continuo
gioco di allusioni e rimandi miscelati dalla preziosità della musica.
Anzitutto, peculiarità di questo lavoro è la voluta presenza di bambini e ragazzi in
palcoscenico come coro che sono in scena durante i brani scelti per tutt’e 3 gli atti a
corollario dell’azione principale dei solisti. Ciò però non deve trarre in inganno: questa non è
un’opera “coi” ragazzi, ma utilizzata “per” i ragazzi, poiché presenta tutte le caratteristiche
richieste dal melodramma, sia nella struttura (pezzi chiusi, trama lineare, cantanti solisti, arie,
duetti, terzetti, insiemi, cori, recitativi, etc…) che nelle peculiarità “semantiche” del genere (ad
es. l’uso di una miriade di espedienti tipici dell’opera ottocentesca, come la “sovrapposizione”
delle scene o la teatralità di certi gesti). Senza dimenticare un dato fondamentale: essa
investiga e sonda una moltitudine di affetti appartenenti anche alla sfera degli adulti, come il
coraggio, l’amore,la felicità, l’amicizia, l’ira, la vendetta, il destino con a contorno tutta una
serie di altri comportamenti, come la derisione, lo scherno, l’inadeguatezza, il
doppiogiochismo, etc.
Dette problematiche sono appunto sviscerate seguendo la più lineare narratività possibile,
senza avvalersi ad es. di una trama secondaria: tutto quello che accade è un’ unica, grande
macchina ad orologeria messa in moto dal Destino.
Si può arrivare a definirla un’ opera “di formazione”? La risposta è facile: quale melodramma
non lo è? Chi non ha imparato il significato di amore con “Le nozze di Figaro”? Chi quello di
costanza e caparbietà con “L’Elisir d’amore”? Chi quello di sentimento sincero e reale con “Il
Barbiere di Siviglia”? Ecco perchè fare un’opera “per” i ragazzi non significa certo per forza
parlare di fiabe, racconti per l’infanzia, etc… perché se le precedenti generazioni hanno
imparato delle importanti sfaccettature della vita grazie alle opere dei grandi Maestri del
passato, destinare al contrario ai nostri figli dei lavori privi delle problematiche sopra dette in nome di una sorta di “infantilizzazione” del melodramma - sarebbe stato avvilente, e di
sicuro molto meno formativo. In gioco non c’è solo il pubblico del domani o quello del
dopodomani: ci sono dei ragazzi che necessitano di poter trovare delle forme d’arte a loro
congeniali, e meno banali.
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Il laboratorio si articolerà in tre fasi:
1) Seminario per gli insegnanti (n° 5 incontri nel mese di settembre 2013: uno per provincia
ed uno per le scuole ad insegnamento in lingua slovena)
Il seminario, condotto da musicisti dell’ Accademia Lirica Internazionale Santa Croce, traccia
le linee del percorso didattico illustrando le diverse tappe a partire dalla funzione del teatro
fino ad arrivare all’approfondimento sul titolo scelto e sul suo compositore. Tutto ciò
preparerà i docenti a guidare gli allievi nel loro percorso di apprendimento durante l’anno.
Il seminario verrà condotto con l’ausilio di materiale cartaceo, audio e video.
2) Laboratori teatrali (n° 15 incontri per classe da fine settembre 2013 a maggio 2014)
I laboratori verranno a loro volta divisi:
Prima parte (n° 3 incontri): introduzione al mondo dell’opera lirica; cenni di storia dell’opera;
biografia del compositore; trama e personaggi dell’opera proposta.
Seconda parte (n° 6 incontri): apprendimento vocale e musicale dei brani scelti da “Don
Pasquale” ed adattati alla vocalità dei bambini.
Terza Parte (n°6 incontri): rudimenti scenici e drammaturgici per guidare gli allievi durante
lo svolgimento delle scene.
Alla fine dei laboratori teatrali verranno organizzati, per accostarli ai cantanti sul palcoscenico,
i gruppi di studenti ai quali verranno assegnati i brani in base alle difficoltà testuali e
registiche: si darà , comunque, a tutti la possibilità di salire sul palcoscenico facendo parte dei
gruppi che si alterneranno secondo precisi schemi organizzativi.
Agli alunni verrà fornito materiale cartaceo che sarà di sostegno per l’apprendimento e le
lezioni verranno svolte con l’ausilio di materiale audio – video.
I laboratori verranno svolti direttamente presso le scuole, concordando date e orari, da parte
degli Insegnanti dell’Accademia Lirica Internazionale Santa Croce, che possiedono
competenze didattiche documentate. Durante lo svolgimento del progetto, è prevista la
presenza a rotazione nelle scuole degli Insegnanti per garantire una preparazione più
specifica agli allievi: il corpo docente è, infatti, formato da cantanti lirici, strumentisti e
musicisti che si alterneranno, in alcuni periodi dell’anno scolastico, per approfondire il lavoro
curando dettagli in base alla propria competenza specialistica. Ogni scuola avrà a disposizione,
comunque, il proprio insegnante di riferimento dell’Accademia durante tutto lo svolgimento
del Progetto.
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3) Laboratorio operistico (nei teatri della Regione nei mesi di Aprile-Maggio 2014)
Il laboratorio operistico è la parte conclusiva del progetto ed è aperto agli insegnanti, agli
allievi iscritti ed ai loro genitori; in questo contesto sono riuniti tutti i partecipanti che
cantano anche seduti in platea i brani studiati durante l’anno.
Le date e gli orari degli spettacoli verranno comunicati per tempo nelle Scuole tenendo in
considerazione le varie disponibilità dei teatri: ci sarà una programmazione che prevederà le
esibizioni durante mattinate o pomeriggi feriali e festivi pur non essendo queste ultime, per
alcuni Istituti, giornate di frequenza scolastica. Dettagli tecnici e registici potranno subire
piccoli cambiamenti in base alla struttura del palcoscenico dei vari teatri per assicurare
movimenti scenici agli alunni coerenti con le norme di sicurezza.
Lo scopo del progetto “Ragazzi….all’opera!” è di far scoprire alle nuove generazioni che il
mondo dell’opera lirica non é poi così lontano da loro, se viene proposto con un linguaggio
comprensibile e un’atmosfera giocosa, augurandoci che diventino non solo il pubblico
competente del futuro, ma anche operatori dello spettacolo.
Contatti:
infoϭaccademialiricasantacroce.com
svabϭlibero.it
desirebroggiϭalice.it
Direttore dell’Accademia M°. Alessandro Svab 349/4111861
Referente del progetto: Desiré Broggi 349/7730364
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Ragazzi all`opera - Ic San Vito al Tagliamento