STRUTTURA DEL C.E. A COSTI
E RICAVI DELLA PRODUZIONE
OTTENUTA
VALORE DELLA PRODUZIONE
DEL PERIODO
- COSTO DELLA PRODUZIONE
19X2 19X1
xxx xxx
(xxx) (xxx)
DEL PERIODO
UTILE ORDINARIO D’ESERCIZIO xxx
xxx
19X2 19X1
UTILE ORDINARIO D’ESERCIZIO
xxx
xxx
+ RICAVI STRAORDINARI
xxx
xxx
- COSTI STRAORDINARI
(xxx) (xxx)
UTILE NETTO D’ESERCIZIO
xxx
xxx
VALORE DELLA PRODUZIONE
• RICAVI DI VENDITA DI PRODOTTI E
MERCI
• VARIAZIONI NELLE RIMANENZE DI
PRODOTTI (finiti e non finiti) E MERCI
• INCREMENTI DI IMMOBILIZZAZIONI
PER LAVORI INTERNI (o valore di produzioni
per uso interno)
• RICAVI ACCESSORI (proventi finanziari, fitti
attivi, ecc.)
COSTI ORDINARI DELLA
PRODUZIONE (1)
COSTI DI FATTORI PRODUTTIVI
UTILIZZATI
ovvero
CONSUMI DI FATTORI PRODUTTIVI
ovvero
COSTI DI UTILIZZAZIONE DI FATTORI
PRODUTTIVI
COSTI ORDINARI DELLA
PRODUZIONE (2)
COSTO DI UTILIZZAZIONE =
COSTO D’ACQUISTO
+ RIMANENZA INIZIALE
-
RIMANENZA FINALE
ovvero
COSTO D’ACQUISTO
- VARIAZIONE DELLE RIMANENZE
COSTI ORDINARI DELLA
PRODUZIONE (3)
•
•
•
CONSUMI DI MATERIE
AMMORTAMENTI
COSTI PER IL PERSONALE
•
•
COSTI PER SERVIZI
COSTI PER GODIMENTO DI BENI DI
TERZI
ALTRI COSTI ESTERNI
ONERI FINANZIARI
•
•
DETERMINAZIONE DEI
CONSUMI DI MATERIE
CONSUMI DI MATERIE:
COSTI D’ACQUISTO DELLE MATERIE
- VARIAZIONI NELLE RIMANENZE DI
MATERIE
VARIAZIONI = RIMANENZE FINALI RIMANENZE INIZIALI
DETERMINAZIONE DEL
VALORE AGGIUNTO
Valore della produzione
- Consumi di materie
- Ammortamenti
- Costi per servizi
- Costi per godimento di beni di terzi
- Altri costi esterni
Valore Aggiunto
STRUTTURA DEL C.E. A COSTI
E RICAVI DELLA PRODUZIONE
VENDUTA
RICAVI DI VENDITA DEL PERIODO
- COSTO DELLA PRODUZIONE
VENDUTA NEL PERIODO
RISULTATO LORDO SULLE VENDITE
RISULTATO LORDO SULLE VENDITE
- ALTRI COSTI (NON IMPUTATI)
RISULTATO OPERATIVO
- ONERI FINANZIARI
+ RICAVI ACCESSORI
RISULTATO ORDINARIO
DETERMINAZIONE DEL
COSTO DEL VENDUTO
Costo della produzione ottenuta
meno
• variazione delle rimanenze di prodotti
(rimanenze finali - rimanenze iniziali)
• incrementi di immobilizzazioni per lavori
interni (costi di produzioni per uso interno)
=
Costo della produzione venduta
COSTI DI UTILIZZAZIONE DI FATTORI
PRODUTTIVI (CLASSIFICAZIONE PER
NATURA)
CLASSIFICAZIONE PER DESTINAZIONE
(O FUNZIONALE)
Costi
industriali
Costi di
distribuzione
Costi di
finanziamento
Costi di
amministrazione
DIVERSE CONFIGURAZIONI
DEL COSTO DEL VENDUTO
Costo industriale
della produzione
ottenuta
Costo industriale
della produzione
venduta
Costo industriale e
commerciale della
produzione ottenuta
Costo industriale e
commerciale della
produzione venduta
Costo complessivo
della produzione
ottenuta
Costo complessivo
della produzione
venduta
CONTO ECONOMICO A COSTI
E RICAVI DEL VENDUTO
Ricavi di vendita netti
- Costo industriale del venduto
Risultato lordo sulle vendite
- Costi di distribuzione
- Costi di amministrazione
Risultato operativo
Risultato operativo
- Oneri finanziari
+ Ricavi accessori
Risultato ordinario
+ Proventi straordinari
- Oneri straordinari
Risultato Netto prima delle imposte
- Imposte sul reddito dell’esercizio
Risultato Netto (dopo le imposte)
CONTO ECONOMICO A COSTI E
RICAVI DEL VENDUTO
(art. 25 IV Direttiva CEE)
1) Importo netto del volume d’affari
2) Costi di produzione delle prestazioni fornite
per il conseguimento del volume d’affari
Utile (Perdita) lordo
4) Costi di distribuzione
5) Spese generali di amministrazione
6) Altri proventi di gestione
7 - 11) Proventi e oneri della gestione
finanziaria
12) Imposte sull’utile proveniente dalle
attività ordinarie
13) Utile (Perdita) proveniente dalle attività
ordinarie
CONTO ECONOMICO CON
COSTI, RICAVI E RIMANENZE
COMPONENTI POSITIVI
•
Ricavi di vendita netti
•
Incrementi di imm. per lavori interni
•
Ricavi accessori
•
Proventi straordinari
•
Rimanenze finali di:
Materie
Prodotti
Merci
COMPONENTI NEGATIVI
•
Costi d’acquisto di materie e di merci
•
Ammortamenti
•
Costi del personale
•
Costi per servizi
•
Costi per il godimento di beni di terzi
•
Altri costi esterni
•
Oneri finanziari
•
Oneri straordinari
Materie
•
Rimanenze iniziali di:
Prodotti
Merci
C.E. A COSTI E RICAVI E
RIMANENZE
Costi d’acq. mat.
200
Ricavi di vendita
Costi del pers.
Ammortamenti
400
150
Altri costi
230
Incrementi di
imm. per lavori
interni
Oneri finanziari
50
Rim. iniziali:
materie
50
prodotti
TOTALE
70
1.150
Utile
35
Rim. finali:
materie
prodotti
TOTALE
1.000
50
55
80
1.185
C.E. A COSTI E RICAVI E DELLA
PRODUZIONE OTTENUTA
Consumi di mat.
acquisti
200
Var. rim.
-5
Costi del pers.
Ammortamenti
195
Altri costi
230
400
150
Oneri finanziari
50
Costo della prod. 1.025
(complessivo)
Utile
35
Ricavi di vendita
Incrementi di
imm. per lavori
interni
Variazioni rim.
prodotti
Valore della
produzione
1.000
50
10
1.060
RICLASSIFICAZIONE DEI COSTI
industriali
Costi del personale
400
300
di distribuzione
30
di amministrazione 70
industriali
Ammortamenti
150
di distribuzione
10
di amministrazione 40
industriali
Altri costi
230
100
90
di distribuzione
80
di amministrazione 60
Costo industriale
della produzione
ottenuta
685
materie
personale
195
300
ammortamenti
altri costi
90
100
DETERMINAZIONE DEL
COSTO DEL VENDUTO
Costo industriale della
produzione ottenuta
685
Variazione aumentativa
nelle rimanenze di
prodotti
Incrementi di imm. per
lavori interni
- 10
Costo industriale del
venduto
625
- 50
C.E. A COSTI E RICAVI E DELLA
PRODUZIONE VENDUTA
Ricavi di vendita
1.000
Costo del venduto
- 625
Utile lordo sulle vendite
375
Costi di distribuzione
- 120
Costi di amministrazione
- 170
Oneri finanziari
- 50
Utile netto
35
STRUTTURA DEL CONTO
ECONOMICO (art 2423-ter) (1)
La struttura contenuta nell’art. 2425 è
“rigida”, in quanto le voci devono essere
iscritte separatamente e nell’ordine indicato
dall’articolo stesso.
STRUTTURA DEL CONTO
ECONOMICO (art 2423-ter) (2)
Le voci precedute da numeri arabi possono
essere ulteriormente suddivise, senza
eliminazione della voce complessiva e
dell’importo corrispondente.
STRUTTURA DEL CONTO
ECONOMICO (art 2423-ter) (3)
Le voci precedute da numeri arabi possono
essere raggruppate solo nei seguenti casi:
- quando il raggruppamento è di
importo irrilevante;
- quando favorisce la chiarezza.
STRUTTURA DEL CONTO
ECONOMICO (art 2423-ter) (4)
Devono essere aggiunte altre voci qualora il
loro contenuto non sia compreso in alcuna di
quelle già previste.
STRUTTURA DEL CONTO
ECONOMICO (art 2423-ter) (5)
Per ogni voce del Conto Economico deve
essere indicato l’importo della voce
corrispondente dell’esercizio precedente.
Se le voci non sono comparabili, quelle
relative all’esercizio precedente devono
essere adattate.
Sono vietati i compensi di partite.
IL CONTO ECONOMICO
CIVILISTICO (art. 2425) (1)
Caratteristiche generali:
Forma:
scalare, a valori comparati.
Struttura:
con costi e ricavi della
produzione del periodo.
IL CONTO ECONOMICO
CIVILISTICO (art. 2425) (2)
A) VALORE DELLA PRODUZIONE
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
(A-B) Differenza tra valore e costi della produzione
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI
D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ
FINANZIARIE
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI
Risultato prima delle imposte
IL CONTO ECONOMICO
CIVILISTICO (art. 2425) (3)
Risultato prima delle imposte
IMPOSTE SUL REDDITO
Utile (perdita) dell’esercizio
A) VALORE DELLA
PRODUZIONE (1)
1) ricavi delle vendite e delle prestazioni;
2) variazioni delle rimanenze di prodotti in
corso di lavorazione, semilavorati e finiti;
3) variazione dei lavori in corso su ordinazione;
4) incrementi di immobilizzazioni per lavori
interni;
5) altri ricavi e proventi, con separata
indicazione dei contributi in c/esercizio.
Totale
A1) RICAVI DELLE VENDITE E
DELLE PRESTAZIONI
Ricavi riferiti alla vendita di prodotti o
merci e alla prestazione di servizi relativi
alla gestione caratteristica dell’impresa.
Vanno indicati per competenza e al netto
di rese, sconti e abbuoni.
Comprendono anche i ricavi derivanti
dalla vendita di materie e semilavorati.
A2) VARIAZIONI DELLE
RIMANENZE DI PRODOTTI
Incremento o diminuzione delle rimanenze
di:
prodotti in corso di lavorazione e
semilavorati (voce C-I-2 dello S.P.);
prodotti finiti (parte della voce C-I-4
dello S.P.).
A3) VARIAZIONI DEI LAVORI IN
CORSO SU ORDINAZIONE
Incremento o diminuzione delle rimanenze
di:
- lavori in corso su ordinazione (voce
C-I-3 dello S.P.).
A4) INCREMENTI DI
IMMOBILIZZAZIONI PER LAVORI
INTERNI
Incremento, o capitalizzazione di costi,
conseguente a produzione interna, di:
• Immobilizzazioni Immateriali
• Immobilizzazioni Materiali
A5) ALTRI RICAVI E PROVENTI,
CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO
a) Proventi derivanti dalle gestioni accessorie (specie
immobiliare ed agricola)
b) Plusvalenze da alienazione di beni strumentali
impiegati nella normale attività produttiva,
commerciale o di servizi
c) Sopravvenienze e insussistenze relative a valori
stimati, che non derivino da errori
d) Ricavi e proventi diversi, di natura non finanziaria
e) Contributi in conto esercizio
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
(1)
6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e
merci;
7) per servizi;
8) per godimento di beni di terzi;
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
(2)
9) per il personale:
a) salari e stipendi;
b) oneri sociali;
c) trattamento di fine rapporto
d) trattamento di quiescenza e simili;
e) altri costi.
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
(3)
10) ammortamenti e svalutazioni:
a) amm. delle immobilizz. immateriali;
b) amm delle immobilizz. materiali;
c) altre svalutazioni delle immobilizz.;
d) svalutazioni dei crediti compresi
nell’attivo circolante e delle disponibilità
liquide.
B) COSTI della PRODUZIONE
(4)
11) Variazioni delle rimanenze di materie
prime,sussidiarie di consumo e merci;
12) Accantonamenti per rischi;
13) Altri accantonamenti;
14) Oneri diversi di gestione;
Totale
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI
(1)
15) Proventi da partecipazioni, con separata
indicazione di quelli relativi ad imprese
controllate e collegate;
16) Altri proventi finanziari:
a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni, con separata
indicazione di quelli da imprese controllate, collegate e di quelli da
controllanti
b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono
partecipazioni
c) da titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono
partecipazioni
d) proventi diversi dai precedenti con separata indicazione di quelli
da imprese controllate e collegate e di quelli da controllanti
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI
(2)
17) Interessi e altri oneri finanziari, con
separata indicazione di quelli verso
imprese controllate e collegate e verso
controllanti
17-bis) Utili e perdite su cambi
Totale (15+16+17+/-17bis)
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie
(1)
18) Rivalutazioni:
a) di partecipazioni;
b) di immobilizzazioni finanziarie che non
costituiscono partecipazioni;
c) di titoli iscritti all’attivo circolante che non
costituiscono partecipazioni
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie
(2)
19) Svalutazioni:
a) di partecipazioni;
b) di immobilizzazioni finanziarie che
non costituiscono partecipazioni;
c) di titoli iscritti nell’attivo circolante che
non costituiscono partecipazioni
Totale delle rettifiche (18-19)
E) PROVENTI e ONERI STRAORDINARI
20) Proventi, con separata indicazione delle
plusvalenze da alienazioni, i cui effetti non sono
iscrivibili al n.5) (Altri ricavi);
21) Oneri, con separata indicazione delle
minusvalenze da alienazioni, i cui effetti non sono
iscrivibili al n. 14) (oneri diversi), e delle imposte
relative ad esercizi precedenti
Totale delle partite straordinarie (20-21)
Risultato prima delle imposte
(A-B+/-C+/-D+/-E)
22) Imposte sul reddito dell’esercizio,
correnti, differite e anticipate;
23) Utile (perdite) dell’esercizio
B6) COSTI PER MATERIE PRIME E MERCI
• Costi sostenuti per l’acquisto di:
- materie prime, sussidiarie e di consumo (voce C- I-1 SP)
- merci (parte della voce C-I- 4 S.P).
• al netto di abbuoni, sconti e rese. Gli sconti finanziari si
rilevano alla voce C16 (proventi finanziari)
• comprensivi dei costi accessori di acquisto (trasporti,
assicurazioni, carico e scarico, ecc.) se inclusi dal fornitore
nel prezzo di acquisto delle materie e merci. In caso
contrario, vanno iscritti alla voce B7.
B7) COSTI PER SERVIZI (1)
• Trasporti (se non addebitati in fattura dai fornitori di
materie e merci);
• Assicurazioni (se non addebitate come sopra);
• Energia elettrica, telefono, telex, acqua, gas ed altre
utenze;
• Viaggio e soggiorno;
• Riparazioni e manutenzioni eseguite da imprese
esterne;
• Lavorazioni eseguite da terzi;
B7) COSTI PER SERVIZI (2)
• Consulenze tecniche, legali, fiscali,
amministrative e commerciali e
revisione contabile;
• Pubblicità e promozione;
• Provvigioni e rimborsi spese ad agenti e
rappresentanti;
• Servizi esterni di vigilanza;
Servizi esterni di pulizia;
B7) COSTI PER SERVIZI (3)
• Royalties e canoni diversi da quelli rilevabili
nella voce B8
• Compensi e rimborsi spese ad amministratori,
sindaci e revisori esterni;
• Costi per il personale distaccato presso
l’impresa e dipendente da altre imprese
B7) COSTI PER SERVIZI (4)
• Prestazioni di personale esterno e altre
prestazioni d’opera per mense aziendali,
colonie, asili, circoli ricreativi, ecc.;
• Costi per mense gestite da terzi Costi di buoni
pasto distribuiti ai dipendenti;
• Costi per corsi di aggiornamento professionale
dei dipendenti;
• Costi per vitto e alloggio di dipendenti in
trasferta.
B8) COSTI PER IL GODIMENTO
DI BENI DI TERZI
Comprende, ad esempio:
•
affitti e locazioni;
•
•
canoni di leasing;
canoni per l’utilizzo di brevetti,
marchi, concessioni;
•
canoni per usufrutto;
B9) COSTI PER IL PERSONALE
a) salari e stipendi: comprendono le
retribuzioni in denaro e in natura, al lordo
delle ritenute fiscali e previdenziali.
b) oneri sociali: oneri previdenziali ed
assistenziali a carico dell’impresa.
c) Trattamento di fine rapporto: la quota
annua destinata al fondo TFR di cui alla voce
C) del Passivo.
d) trattamento di quiescenza e simili:
accantonamenti a fondi di previdenza
integrativa diversi dal fondo TFR, previsti in
genere da contratti collettivi di lavoro o da
accordi aziendali.
e) altri costi,
ad esempio:
- indennità di prepensionamento;
- quote associative versate a favore dei
dipendenti;
- borse di studio a favore dei dipendenti
- oneri di utilità sociale a favore dei
dipendenti
B10) AMMORTAMENTI E
SVALUTAZIONI (1)
a) ammortamento delle immobilizzazioni
immateriali: comprende le quote di
ammortamento delle voci iscrivibili nella
classe B-I dello S.P.
B10) AMMORTAMENTI E
SVALUTAZIONI (2)
b) ammortamento delle immobilizzazioni
materiali:
comprende
le
quote
di
ammortamento delle voci iscrivibili nella
classe A-II dello S.P.
B10) AMMORTAMENTI E
SVALUTAZIONI (3)
c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni:
accoglie
tutte
le
svalutazioni
delle
immobilizzazioni materiali e immateriali non
iscrivibili tra i costi straordinari.
d) svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo
circolante.
B11) VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DI
MATERIE E MERCI (1)
Accoglie le variazioni:
- delle rimanenze di materie prime, sussid. e
di consumo.
- delle rimanenze di merci (assimilate ai
prodotti nello Stato Patrimoniale, mentre
sono accomunate alle materie nel Conto
Economico )
B11) VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DI
MATERIE E MERCI (2)
La somma algebrica degli importi delle voci B6
(Costi per materie prime, sussidiarie, di
consumo e merci) e B11 determina:
•
il consumo delle materie;
•
il costo delle merci vendute.
B12) ACCANTONAMENTI PER RISCHI
Vi si iscrivono gli accantonamenti ai fondi rischi (passività la
cui esistenza è solo probabile) compresi nella classe B del
Passivo, esclusi i fondi per imposte.
ad esempio
- fondo rischi per cause in corso;
- fondo rischi per garanzie prodotti;
- fondo rischi per garanzie prestate a terzi (fidejussioni,
patronages, avalli, girate, ecc.);
- fondo rischi non assicurati;
- fondo rischi per contratti ad esecuzione differita.
B13) ALTRI ACCANTONAMENTI
La voce accoglie, secondo i principi
contabili, gli accantonamenti per passività
certe, il cui ammontare o la cui data di
sopravvenienza
sono
indeterminate.
Ad esempio, gli accantonamenti ai seguenti
fondi:
Ad esempio, gli accantonamenti ai seguenti fondi:
• Fondo per manutenzione ciclica
• Fondo per buoni sconti e concorsi a premio;
• Fondo manutenzione e ripristino dei beni
gratuitamente devolvibili;
• Fondo manutenzione e ripristino dei beni di
azienda condotta in affitto o in usufrutto;
• Fondo per costi da sostenere dopo la chiusura di
commesse per lavori su ordinazione;
• Fondo per perdite previste su commesse per
lavori su ordinazione;
• Fondo recupero ambientale.
B14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE
Voce di carattere residuale, che accoglie tutti
i costi non classificabili nelle altre voci
dell’aggregato B) e i costi delle gestioni
accessorie (esclusa quella finanziaria) che
non abbiano natura di costi straordinari.
B14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE
A) Costi derivanti dalle gestioni accessorie
B) Minusvalenze da alienazione di beni
strumentali impiegati nella normale attività
produttiva, commerciale o di servizi
B14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE
C) Sopravvenienze e insussistenze passive
relative a valori stimati, che non derivino da
errori (rettifiche in aumento di costi causate
dal normale aggiornamento di stime
compiute in precedenti esercizi)
D) Imposte indirette, tasse e contributi
E) Costi ed oneri diversi, di natura non
finanziaria
C15) PROVENTI DA
PARTECIPAZIONI
I proventi da partecipazioni sono costituiti
principalmente da:
• dividendi, al lordo delle ritenute e
dei crediti d’imposta;
• plusvalenze da alienazione di
partecipazioni iscritte nell’attivo
circolante.
C16d) PROVENTI FINANZIARI DIVERSI (1)
• utili
da associazioni in partecipazione e
cointeressenze;
• interessi attivi su conti e depositi bancari di
qualunque tipo;
• interessi di mora ed interessi per dilazioni di
pagamento concessi a clienti;
• interessi maturati su crediti iscritti nell’attivo
circolante, per rimborsi d’imposte, crediti verso
dipendenti, crediti verso Enti Previdenziali, ecc.;
C16d) PROVENTI FINANZIARI DIVERSI (2)
• sconti finanziari attivi non indicati in fattura, per
pagamenti "pronta cassa" fatti a fornitori;
• plusvalenze da alienazione di titoli a reddito fisso iscritti
nell’attivo circolante;
• proventi relativi ad operazioni su attività oggetto di
contratti di compravendita con obbligo di retrocessione
a termine (pronti contro termine), ivi compresa la
differenza tra prezzo a termine e prezzo a pronti,
relativamente alla quota di competenza dell’esercizio.
C17) INTERESSI ED ALTRI ONERI
FINANZIARI
Tutti gli oneri finanziari di competenza
dell’esercizio, ad esempio:
• interessi passivi su finanziamenti;
• minusvalenze da alienazione di
titoli
a
reddito
fisso
e
partecipazioni iscritti nell’attivo
circolante;
E) PROVENTI E ONERI
STRAORDINARI
“L’aggettivo straordinario, riferito a proventi
ed oneri, non allude all’eccezionalità o
anormalità dell’evento, bensì all’estraneità,
della fonte del provento o dell’onere,
all’attività ordinaria” (Rel. Min. al d.lgs.
127/97)
Eccezionalità: a livello temporale;
Anormalità: a livello quantitativo.
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI (1)
Oneri, plusvalenze e minusvalenze derivanti da operazioni
con rilevanti effetti sulla struttura dell’azienda
• Oneri di ristrutturazioni aziendali;
• Plusvalenze e minusvalenze derivanti da conferimenti di aziende e rami
aziendali, fusioni, scissioni ed altre operazioni sociali straordinarie;
• Plusvalenze e minusvalenze derivanti dalla cessione (compresa la
permuta) di parte significativa delle partecipazioni detenute o di titoli a
reddito fisso immobilizzati;
• Plusvalenze e minusvalenze derivanti in generale da operazioni di natura
straordinaria, di riconversione produttiva, ristrutturazione o
ridimensionamento produttivo;
• Plusvalenze o minusvalenze derivanti da espropri o nazionalizzazioni di
beni.
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI (2)
Plusvalenze e minusvalenze derivanti dall’alienazione
di immobili civili ed altri beni non strumentali
all’attività produttiva e non afferenti la gestione
finanziaria
Plusvalenze e minusvalenze da svalutazioni e
rivalutazioni di natura straordinaria
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI (3)
Sopravvenienze attive e passive derivanti da fatti
naturali o da fatti estranei alla gestione
dell’impresa
•
Furti e ammanchi di beni (disponibilità finanziarie, titoli,
partecipazioni, beni di magazzino e cespiti vari) di natura
straordinaria. I relativi rimborsi assicurativi costituiscono
sopravvenienze attive straordinarie.
• Perdite o danneggiamenti di beni a seguito di eventi naturali
straordinari (alluvioni,terremoti, incendi, inondazioni, ecc. )
• Liberalità ricevute, in danaro o in natura, che non
costituiscono contributi in conto esercizio da iscrivere alla
voce A5.
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI (4)
• Oneri da cause e controversie di natura straordinaria
non pertinenti alla normale gestione dell’impresa. Ad
esempio quelle relative ad immobili civili ceduti, a rami
aziendali ceduti, a ristrutturazioni e riconversioni
aziendali, ad operazioni sociali straordinarie come
fusioni e scissioni, ecc.
• Oneri per multe, ammende e penalità originate da
eventi estranei alla gestione, imprevedibili ed
occasionali.
• Perdita o acquisizione a titolo definitivo di caparre,
qualora abbiano natura straordinaria.
• Indennità varie per rotture di contratti.
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI (5)
Componenti di reddito relativi ad esercizi precedenti
• Rettifiche di costi e ricavi di precedenti esercizi per
omesse o errate registrazioni contabili;
• Rettifiche di costi e ricavi di precedenti esercizi per
errori di rilevazione di fatti di gestione ed in particolare
per l’applicazione di principi contabili non corretti (es.:
omissione di accantonamenti, erronea capitalizzazione
di costi, ecc.);
• Rettifiche di costi e ricavi per sconti (di natura
finanziaria), abbuoni, resi o premi relativi ad acquisti e
vendite di precedenti esercizi;
• Contributo in conto capitale, per le quote pregresse
relative a precedenti esercizi
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI (6)
• Componenti straordinari conseguenti a
mutamenti nei principi contabili adottati
• Imposte relative ad esercizi precedenti
22) IMPOSTE SUL REDDITO
DELL’ESERCIZIO
La voce rileva l’intero importo di competenza
dei tributi diretti (IReS, IRAP), distinguendo
le imposte correnti da quelle differite e da
quelle anticipate
Le imposte indirette dell’esercizio, invece, si
iscrivono nella voce B14) “Oneri diversi di
gestione”.
ISCRIZIONE DEI RICAVI, PROVENTI,
COSTI ED ONERI (Art. 2425 bis)
• I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri devono
essere indicati al netto dei resi, degli sconti,
abbuoni e premi, nonché delle imposte
direttamente connesse con la vendita dei
prodotti e la prestazione dei servizi;
• I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri in valuta
devono essere determinati al cambio corrente
alla data nella quale la relativa operazione è
compiuta;
Art. 2425 bis (continua)
• I proventi e gli oneri relativi ad
operazioni di compravendita con obbligo
di retrocessione a termine, ivi compresa
la differenza tra prezzo a termine e
prezzo a pronti, devono essere iscritti per
le quote di competenza dell’esercizio
CONTO ECONOMICO – IAS 1
(contenuto minimo)
a. Ricavi
b. Oneri finanziari
c. Quota dell’utile o perdita di collegate e joint
venture contabilizzata con il metodo del
patrimonio netto
d. Utile o perdita prima delle imposte rilevato in
occasione della cessione di attività o
estinzione di passività attribuibili ad attività
operative cessate
e. Imposte sul reddito
f. Utile netto o perdita
CONTO ECONOMICO – IAS 1
es. classificazione dei costi per natura
Ricavi
x
Altri ricavi operativi
x
Variazioni delle rim. di prod. finiti e lav. in corso x
Materie prime e mat. di cons. utilizzati
x
Costi connessi a benefici per i dipendenti
x
Ammortamenti
x
Altri costi
x
Costi totali
(x)
Utile
x
CONTO ECONOMICO – IAS 1
es. classificazione dei costi per destinazione
Ricavi
Costo del venduto
Utile lordo
Altri proventi
Costi di distribuzione
Costi amministrativi
Altri costi
Utile
x
(x)
x
x
(x)
(x)
(x)
x
CONTO ECONOMICO – IAS 1
• L’impresa deve esporre una analisi dei
costi usando una classificazione per
natura o per destinazione scegliendo fra
le due quella che fornisce informazioni
più attendibili e rilevanti
• Le imprese che classificano i costi per
destinazione devono riportare ulteriori
informazioni sulla natura dei costi
CONTO ECONOMICO – IAS 1
• Comunque, dato che l’informativa sulla
natura dei costi è utile nel prevedere i
futuri flussi finanziari, è richiesta
un’ulteriore informativa nel caso in cui
venga adottata la classificazione con il
metodo del costo del venduto
CONTO ECONOMICO: proposta OIC art.2425
(1)
1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni;
2. Variazioni delle rimanenze di prodotti finiti
e di prodotti in corso di lavorazione
3. Variazioni dei lavori in corso su
ordinazione
4. Incrementi delle immobilizzazioni per
lavori interni
5. Altri ricavi
CONTO ECONOMICO: proposta OIC art.2425
(2)
6. Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
7. Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di
consumo e merci
8. Costi per servizi
9. Costi del personale dipendente e di altri prestatori d’opera
10. Ammortamenti e svalutazioni delle attività non correnti
11. Svalutazioni di crediti correnti e di altre attività correnti
12. Altri costi e oneri
A) Utile (Perdita) operativo
CONTO ECONOMICO: proposta OIC art.2425
(3)
13. Interessi attivi, dividendi e altri proventi finanziari
14. Interessi passivi e altri oneri finanziari
15. Utili/perdite su cambi
16. Variazioni positive di valore di strumenti finanziari
17. Variazioni negative di valore di strumenti finanziari
18. Proventi straordinari
19. Oneri straordinari
B) Utile (Perdita) prima delle imposte
20. Imposte sul reddito, correnti e differite
C) Utile (Perdita) dell’esercizio
CONTO ECONOMICO: proposta OIC art.2425 bis
4. Gli accantonamenti previsti nell’articolo 2424–bis, nono
comma, devono essere iscritti nella voce altri costi e
oneri ovvero, se riguardanti il personale, nella relativa
voce.
5. Le voci proventi e oneri straordinari raccolgono solo
proventi e oneri, aventi un effetto rilevante sul risultato
di esercizio, la cui fonte è estranea alla gestione
ordinaria dell’impresa, cioè all’insieme delle attività
caratteristiche, marginali e complementari
svolte
normalmente dall’impresa, e che al contempo derivano
da eventi casuali ed infrequenti
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